A Caldarola nella Polisportiva si sono dimessi i dirigenti in occasione dell’assemblea dei soci che si è svolta il 10 luglio 2020 presso i locali del campo sportivo..
Per il momento non si registrano nuovi ingressi di soci in società interessati a farsi eleggere nel direttivo.
Dopo il terremoto del 2016 che aveva seriamente compromesso l’operato della dirigenza e ridotto notevolmente le ambizioni societarie e sportive sembrerebbe che il Covid-19 abbia definitivamente compromesso il percorso sportivo dell’Associazione.
Nei giorni seguenti l’assemblea si è anche svolto un incontro con l’amministrazione comunale con toni molto cordiali dove sono state comunicate verbalmente le conseguenze di tali scelte da parte della dirigenza.
Alla base della decisione che era comunque nell’aria da tempo, ci sono le difficoltà imposte dal virus nell’ultimo periodo, in quanto, stando alle disponibilità economiche ed alle risorse umane dell’Associazione, sarebbe impossibile applicare nelle strutture dove si svolgono le attività sportive, i consueti protocolli imposti dal regolamento e di conseguenza si andrebbe incontro ad un esubero notevole nei costi di gestione impossibili da sostenere per questo direttivo.
“L’associazione infatti non dispone di uno staff di volontari adeguato al controllo e all’applicazione totale dei protocolli imposti dal Covid-19 in tutte le fasce orarie in cui si svolgono le attività, nella fattispecie quelle solitamente feriali del pomeriggio, presso tutte le strutture di competenza”, fanno sapere dal direttivo.
“Sarebbero da coprire in termini di sicurezza, sanificazione e controllo del rispetto delle vigenti regole il campo a 11, 5 spogliatoi, gli uffici, le tribune, i locali sotto tribuna, il polivalente e gli spogliatoi del polivalente stesso.
La dirigenza dell’Apd Caldarola dovrebbe assumere nuovi collaboratori presumibilmente retribuiti con rimborso spese adeguato e consono visto il carico di mansioni e responsabilità nel ruolo svolto.
Risultano pertanto insostenibili le spese da sostenere per il controllo totale dell’impianto che durante l’arco della giornata ospita anche altre associazioni, così come sarebbero risultate difficile da sostenere il reperimento ed il pagamento di tutti i dispositivi di sicurezza e materiali di sanificazione”.
Al momento sembra che non si registrano nuovi soci interessati a rilevare il direttivo seppur erano trapelate delle soluzioni interne che ad oggi non sono ancora emerse.
Invece resteranno garantite le attività negli impianti in quanto è certo il proseguo delle mansioni delle altre associazioni che condividono gli impianti sportivi di calcio a 11 e calcio a 5.
Ad un mese dai termini per l’iscrizione al campionato di seconda categoria, se non si dovessero presentare nuove realtà, un’altra associazione ancora rischia di sparire a causa delle ostilità che ci sta imponendo il momento.
Sembrerebbe infatti a rischio l’iscrizione per il campionato di seconda categoria.
Il comune di Caldarola sta vivendo un periodo di rinascita molto importante dopo la devastazione del terremoto che ha messo a dura prova la resistenza dei suoi cittadini. Grazie alla solidarietà di tanti italiani e non solo, molte strutture che prima non c’erano e altre che avevano bisogno di essere rinnovate ora sono a completa disposizione di tutti, anche dei più piccoli che possono godere di diversi parchi giochi nuovi o riattrezzati, i campi (da tennis e polivalente) rinnovati, una nuova scuola, la sala Tonelli dove organizzare feste e compleanni, un nuovo centro intergenerazionale (casa Kito) e diverse strutture di aggregazione.
"Tutto questo patrimonio, ottenuto dopo un lungo periodo di sofferenza grazie alla sensibilità, al lavoro e impegno delle ultime Amministrazioni, va non solo sfruttato e valorizzato ma soprattutto tutelato. Purtroppo c’è chi pensa di poterne disporre a proprio piacimento senza la cura che ne avrebbe un 'buon padre di famiglia' - scrive il Comune in una nota - Capita ogni tanto che qualcuno ci segnali danni, incuria, sporcizia. Situazioni che tolgono risorse al Comune e quindi a tutti quanti noi. Quando noi amministratori pubblici siamo chiamati ad intervenire per risolvere una situazione creata da un nostro cittadino dobbiamo usare soldi pubblici che erano destinati ad altri interventi e operai impegnati a fare altri lavori - e sottolinea - Per evitare tutto questo contiamo su di voi, anche sui più giovani che vivono intensamente il nostro stupendo paese - infine l'Amministrazione Comunale spiega - La pulizia, l’ordine, la cura della cosa comune come se fosse propria permette a tutti, anche alle generazioni future, di godere al massimo della generosità dei nostri connazionali - prosegue - Abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significa perdere tutto, non permettiamo alla stupidità di pochi di privarci delle comodità di cui disponiamo in questo momento, attiviamo la nostra sensibilità, responsabilità e senso civico in favore di tutti".
"All’appello del commissario Legnini rivolto a noi tecnici di presentare le pratiche, risponde la Commissione Bilancio che boccia il pacchetto emendamenti sisma. In Italia ci sono altre priorità". Questo il commento dell'architetto Fernando De Santis, presidente di Inarsind Marche (Associazione di Intesa Sindacale degli Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti) alla notizia della mancata approvazione del pacchetto sisma nel DL rilancio (leggi qui).
"Il ricordo degli oltre trecento morti, la cancellazione di interi paesi e lo smembramento delle loro comunità non sembrano valere quanto la tragedia del ponte di Genova - osserva amaramente De Santis -. Noi tecnici vorremmo sinceramente poter raccogliere l’appello del Commissario Legnini, ma non siamo messi nelle condizioni di poterlo fare. Seppure inizialmente energica e correttamente indirizzata, oggi l’azione commissariale ha come risultato l’ulteriore rallentamento della ricostruzione".
"Inutile fare altre chiacchiere - aggiunge De Santis -, se questo governo ha altre priorità, il Commissario ponga in essere azioni straordinarie come sua prerogativa evitando di trovare capri espiatori. Abbia il coraggio di dire come stanno realmente le cose e di seguire, utilizzando tutti i suoi poteri straordinari, le indicazioni che noi da tempo abbiamo messo sul tavolo".
"La ricostruzione e legata prima di tutto alla volontà di ricostruire da parte di chi ha l’onere di governarla, occorrono poi capacità e rispetto per le complessità che il territorio da governare esprime, è chiaro che qualcosa manca - sottolinea il presidente di Inarsind Marche -. Noi tecnici facciamo da sempre la nostra parte, è tempo che chi ha responsabilità di governo faccia la sua, con il coraggio di riconoscere i gravi errori fatti nel passato e rimuoverli. Non si cura una ferita senza prima disinfettarla".
Un confronto positivo e costruttivo quello con il nuovo commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini avvenuto nelle ultime ore a Caldarola.
Il commissario ha raggiunto l’entroterra maceratese venerdì, in una cena di lavoro ha incontrato il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, il suo vice Giorgio Di Tomassi, l'ingegnere comunale Andrea Spinaci e l'Architetto dell’Università Politecnica delle Marche Giovanni Marinelli che sta seguendo il progetto di ricostruzione.
Insieme hanno illustrato la situazione del centro storico con gli aggregati già individuati, le frazioni e la bretella. Sabato mattina invece, prima dell'inaugurazione del Centro Esagonale Intergenerazionale donato dall'associazione Kito onlus, hanno visitato il centro storico e il Castello Pallotta, presente anche la famiglia proprietaria del maniero, Il Conte Carlo Quochi Pallotta, i figli Tommaso e Jacopo, e i tecnici da loro incaricati. Il commissario Legnini è rimasto stupito della tanta bellezza del castello e delle sue sale affrescate comprendendo il fascino di una struttura assolutamente da recuperare non solo per il paese di Caldarola, ma per l'indotto turistico che gravita intorno allo stesso castello.
Parole ribadite anche nel corso dell'inaugurazione de Centro Intergenerazionale. Legnini ha infatti affermato che il governo ha il dovere di ricostruire questi bellissimi piccoli paesi esattamente come erano prima, rendendoli più sicuri e attraenti, per evitare il rischio di spopolamento. “I giovani devono avere il diritto di scegliere se fermarsi nel loro paese di nascita o andare a vivere e lavorare da un’altra parte. I diritti e le opportunità della legge 189 devono diventare effettivi. Ieri Spuri ha firmato il primo provvedimento con l'ordinanza 100, dopo un'istruttoria di soli 22 giorni. Entro l'anniversario del quarto anno dal sisma completeremo la revisione e l'innovazione degli strumenti per la ricostruzione, per far sì che tutti gli attori al nastro di partenza possono agire ed operare. La ricostruzione deve decollare.”
All’inaugurazione erano presenti anche l’Ing. Cesare Spuri, responsabile dell’USR, che ha invitato ancora una volta i tecnici a presentare i progetti di ricostruzione, purtroppo pochi rispetto alle reali necessità, e l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha portato i saluti del Presidente Ceriscioli e fatto i complimenti al Sindaco Giuseppetti per la forza e determinazione che mette nel sostenere il suo comune.
Hanno preso la parola anche i donatori della struttura esagonale Intergenerazionale, Paola Vecchiato per l’Associazione Kito Onlus che ha portato i saluti del Comune di Padova, dei rappresentati della Chiesa Valdese e di Banca Sella, poi è intervenuto Davide Niemeyer per Ikea Italia che ha donato gli arredi, la Presidente regionale dell’Auser Marche Manuela Carloni e Giancarlo Ricciotti dell’Associazione “#Gente fuori dal Comune”, che a seguito di un’asta con cimeli di motociclisti di tutto il mondo ha raccolto una cifra considerevole, donata al Comune attraverso il loro associato caldarolese Massimiliano Vecchioni.
Casa Kito, e più semplicemente centro esagonale, è una struttura lamellare di circa 140 mq che permetterà a tutti di vivere in sicurezza momenti di allegria e convivenza per favorire la rinascita di una comunità duramente colpita dal terremoto.
Una settimana intensa in previsione e in preparazione di un week end di fuoco a Caldarola dove da giorni ci si sta preparando freneticamente per i numerosi eventi di sabato.
Già ieri, giovedì 2 luglio, il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme all’Assessore Teresa Minnucci, ha presenziato ad una cerimonia di consegna degli attestati ai ragazzi di Caldarola e Belforte del Chienti che si sono distinti negli esami di terza media ottenendo un 10 o un 10 e lode.
L’evento è stato organizzato nell’auditorium della scuola De Magistris di Caldarola alla presenza anche del Sindaco di Belforte Alessio Vita.
La dirigente scolastica Mara Amico ha presentato i cortometraggi realizzati dagli alunni con le attrezzature audiovisive professionali donate lo scorso anno dal Rotary club Adda Lodigiano: telecamere, macchine fotografiche, microfoni e green screen di un livello qualitativo pari ad una casa cinematografica. Presenti il Presidente della Fondazione Rotary International Carlo Locatelli insieme ai vertici del club locate del Rotary, Rita Servidei, Carla Passacantando e Paolo Perri, accompagnati dal Dott. Stefano Gobbi.
I cortometraggi sono stati realizzati in assoluta autonomia dai ragazzi del “De Magistris” coordinati da Lorenzo Raponi di Officine Mattòli. Due i temi scelti dagli studenti, il terremoto e il ritorno alla vita in un paese stravolto per i caldarolesi e le vere priorità dell’esistenza per i belfortesi, come l’amicizia, l’ambiente e il ritorno ai giochi semplici di una volta.
Incoraggianti le parole del sindaco Giuseppetti rivolte ai ragazzi delle terze medie, per la verità pochi quelli presenti nella giornata di ieri “gli esami veri non sono quelli di terza media, ma le continue difficoltà che la vita ci propone, voi avete dimostrato con grande forza di riuscire ad affrontare e superare momenti difficili come il terremoto prima e il lockdown dovuto al corona virus poi, ci avete dimostrato una grande forza”.
Alle parole del sindaco si è aggiunto il collega di Belforte Alessio Vita che ha anche ringraziato il Rotary di Adda Lodigiano “la Lombardia è la più colpita dal Corona virus con migliaia di morti, sapere che nonostante questo ci sono persone che si sono mosse per aiutare questi paesi terremotati riempie il cuore di gratitudine.”
La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati agli studenti e lo scambio di gagliardetti tra i club Rotary.
Ma la giornata non si è conclusa per il Sindaco Giuseppetti che sta in prima persona coordinando gli ultimi dettagli dell’inaugurazione di domani mattina, sabato 4 luglio.
Alle ore 11 sarà ufficialmente inaugurato il Centro Esagonale Intergenerazionale donato dalla Kito Onlus grazie anche all’Otto per mille della Chiesa Valdese, il Comune di Padova, l’Ikea, “Gente fuori dal comune”, Banca Patrimoni Sella & C. e Auser Marche, alla presenza anche dei vertici della Regione Marche e del Commissario Straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Tutti i cittadini sono invitati, al termine seguirà un buffet.
Il pomeriggio vedrà alle ore 16.00 il consiglio comunale aperto a tutti i cittadini, compatibilmente alle disposizioni anti Covid, presso la sala Tonelli, alle ore 18.00 l’apertura della mostra fotografica temporanea organizzata dalla Pro Loco “Caldarola a porte aperte” in piazza Vittorio Emanuele II e alle ore 21 Marco e Lucia Santini in concerto con “Il violino delle Marche” in piazza Cavallotti.
Un sabato intenso che lascia presagire l’inizio di un’estate molto vivace a Caldarola mémore di eventi non molto lontani nel tempo ma congelati negli animi e nei ricordi dei caldarolesi a causa della devastazione del terremoto di quasi 4 anni fa.
Passata la fase più critica dell’emergenza Covid-19, Camerino ha ospitato la Protezione civile veneta del Cadore.
Una bella serata, trascorsa tutti insieme, per ritrovare coloro che ormai sono considerati amici della città ducale. Un rapporto nato col sisma del 2016, a seguito del quale la Protezione civile veneta si era impegnata in aiuto della comunità camerte e che ha rinnovato la sua vicinanza dopo l’emergenza sanitaria attivando ben due raccolte fondi in favore di Camerino, il cui ospedale era stato convertito a Covid-19 e all’Università di Camerino, per la ricerca. Una delegazione, giunta dal Cadore, è stata accolta con una semplice cerimonia in cui sono stati consegnati gli attestati di ringraziamento per l’impegno e la solidarietà dimostrata nei confronti della città ducale. In particolare sono arrivati dal Veneto Giacomo Maroldo, caposquadra della Protezione civile ANA (Associazione nazionale Alpini) insieme ai due volontari Angelo Costalunga e Fabry De Lenart.
Presente anche l’onorevole Luca De Carlo, nonché sindaco di Calalzo e Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale di Belluno con delega alla Protezione civile. Ospiti che sono stati accolti con grande piacere dal sindaco Sandro Sborgia che ha fatto gli onori di casa insieme alla vice sindaco Lucia Jajani e all’assessore ai servizi sociali Stefano Sfascia. Non sono mancati Antonella Menghi, coordinatrice della Proezione civile di Camerino e l’ex coordinatore Silvano Volpini. “Un particolare ringraziamento a Orlando Giustozzi – ha voluto aggiungere il primo cittadino Sandro Sborgia – che ha organizzato e coordinato il tutto dimostrando una grande attenzione nel coltivare un rapporto tra il Cadore e Camerino che ormai può considerarsi di amicizia”.
Caldarola questa mattina ha dato il suo caloroso benvenuto alle bambine e ai bambini che si sono iscritti ai Campus organizzati dalle associazioni “Giovanile Nicolò Ceselli” e “ "Associazione Sportiva Dilettantistica Nuovo Oratorio Cristo Re"dedicati alla fasce di età dai 6 ai 14 anni per quanto riguarda la prima società, e da 3 a 6 anni la seconda.
In accordo con l'Amministrazione comunale queste due realtà giovanili si sono da subito mobilitate per garantire divertimento, svago, relax ai più piccoli, non solo di Caldarola, ma anche dei comuni limitrofi.
Nel salutare i suoi giovani concittadini questa mattina il Sindaco Luca Maria Giuseppetti ha ringraziato per l'impegno profuso tutti i dirigenti delle due associazioni e i volontari, per essersi messi a disposizione dei bambini, per farli divertire e far passare a loro giorni di svago e aggregazione in piena sicurezza, lasciando liberi di rilassarsi o di lavorare in tranquillità anche i genitori.
La stessa Amministrazione comunale non solo ha messo a disposizione le strutture esistenti, che fortunatamente nonostante il terremoto sono numerose sul territorio caldarolese, ma anche un contributo di €25 a bambino per ogni residente del comune di Caldarola.
Soddisfatto il Sindaco che ancora una volta sottolinea quanto sia importante puntare l'attenzione sui giovanissimi "da sempre, soprattutto dopo il terremoto, con la precedente Amministrazione e con questa con cui lavoro dopo essere stato rieletto, ho concentrato tutte le attenzioni, e gran parte dei fondi arrivati attraverso le donazioni, proprio sulle attività rivolte ai giovani caldarolesi. A partire dalla scuola che è stato il primo edificio pubblico inaugurato, fino ai parchi e alle strutture sportive, proprio per garantire un futuro in serenità ai nostri giovanissimi."
Che il centro storico di un paese sia da sempre il cuore pulsante di una comunità vale per qualsiasi cittadina, grande o piccola che sia.
Per i centri storici che dopo il sisma del 2016 sono diventati per lungo tempo zona rossa si nutre però un legame viscerale ed una nostalgia che solo chi ha vissuto quel paese può descrivere.
È così per il cuore di Caldarola e per le bellezze di un paese che custodiva i suoi tesori proprio in centro storico e proprio nella zona più colpita dal terremoto.
Per questo motivo, in uno dei momenti in cui la comunità ha dovuto affrontare un’altra distanza: quella delle persone stesse, la Pro Loco di Caldarola ha deciso che il collante, per i caldarolesi e per i turisti che hanno sempre apprezzato la terra dei Cardinali Pallotta, dovevano essere proprio le bellezze del paese. Le bellezze ferite, danneggiate, colpite nell’anima. Le bellezze per le quali tutti nutrono un grande amore e che tutti vorrebbero tornare a vedere. Da questo desiderio nasce “Caldarola a porte aperte”.
In attesa che gli occhi possano tornare a vedere dal vivo i luoghi più belli e più amati, la Pro Loco apre le porte ai ricordi di un borgo che, nonostante sia stato messo a dura prova e con evidenti 'ferite' ancora vive, trova le forze per continuare a raccontarsi parlando la propria lingua fatta di arte, storia e cultura.
Sarà inaugurata sabato 4 luglio alle 18, in piazza Vittorio Emanuele II, la mostra fotografica temporanea, allestita per le vie del centro di Caldarola, che porterà agli occhi dei visitatori le bellezze nascoste dal sisma.
Una esposizione che sarà visitabile fino al 30 settembre e che vanta il patrocinio del Comune di Caldarola e la collaborazione con i fotografici che hanno saputo immortalare quello che di bello offre il paese.
La mostra, che nasce per alzare il volume della storia e per non far smettere di ascoltarla, darà poi il via ad un’estate nuova che Caldarola si prepara a vivere. Quando molte delle manifestazioni estive sono state sospese a causa del Covid, infatti, la Pro Loco ha deciso di scendere in campo con un format tutto nuovo che animerà il paese dal 4 luglio al 30 agosto.
“Restart Festival” il titolo d un calendario che vede al suo interno diversi appuntamenti culturali nel segno della resilienza e della ripartenza, senza mai tralasciare l’arte e la bellezza.
Di fronte ad un altro momento difficile che Caldarola si trova ad affrontare non mancano quindi la voglia di fare, di accogliere e di credere che le bellezze di questo paese vadano valorizzate per permettere che siano proprio esse stesse a dar vita alla rinascita.
L'Amministrazione comunale comunica che in occasione dei Campi Estivi patrocinati dal Comune di Caldarola, organizzati a cura delle associazioni sportive locali Nicolò Ceselli e Oratorio Cristo Re, molto attive nel mondo giovanile.
Grazie anche all'apporto concesso dalla Regione Marche a tale scopo, la concessione di un contributo pro capite per ogni settimana di partecipazione di €25.00, somma che andrà ad abbattere proporzionalmente alla quota di iscrizione per ogni bambino residente, già fissata dagli organizzatori. Il contributo sarà versato direttamente alle associazioni organizzatrici dei campi estivi, che provvederanno a decurtare in modo corrispondente la quota d'iscrizione.
Considerato, inoltre, che per la fascia di età 0-3 anni analogo campo stato è organizzato dal Comune di Belforte del Chienti, lo stesso contributo sarà erogato in favore dei bambini residenti nel Comune di Caldarola che aderiranno al predetto evento.
"In ottemperanza alle disposizioni in materia di emergenza sanitaria, stiamo garantendo il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della tutela della salute del personale e della clientela”. Così in una nota Poste Italiane, in risposta al sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti, il quale aveva lamentato nei giorni scorsi lunghe code all’Ufficio cittadino. (Leggi qui)
L’Azienda ha aumentato gradualmente le aperture degli uffici postali dal 26 marzo - spiegano - in coincidenza con il pagamento delle pensioni, fino ad arrivare oggi al completamento delle riaperture in tutta la provincia di Macerata.
L’ufficio postale di Caldarola in particolare è attualmente aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35 e si ricorda ai cittadini del comune l’invito all’utilizzo dei canali digitali e dell’ATM Postamat della sede di via Rimessa snc, disponibile sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24, per le operazioni consentite (prelievo denaro contante, interrogazioni saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e carte Postepay e pagamento principali utenze e bollettini di conto corrente postale)”.
Non possono più restare inascoltate le numerose lamentele che giungono fino alla sede comunale di Caldarola relative ai disservizi dell’Ufficio Postale.
Durante il periodo di lockdown dovuto al Coronavirus l’orario di apertura era limitato a qualche ora a settimana, con le nuove disposizioni governative sono aumentati i giorni e le ore, ma i disagi sono rimasti quasi invariati. Cittadini caldarolesi che attendono anche ore per poter entrare alle poste per fare operazioni fondamentali per la vita quotidiana famigliare o aziendale, lunghe file all’aria aperta, con qualsiasi situazione climatica, che non aiutano le regole contro gli assembramenti.
Nella fase più acuta del periodo di limitazioni dovute al Coronavirus era concepibile una lentezza nelle operazioni, vuoi per il massimo rispetto delle norme, vuoi per un’eccessiva cautela e quant’altro, ma ora a distanza di mesi questa situazione è diventata inaccettabile.
Per questo motivo il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti chiede a chi di competenza di ampliare ancora di più gli orari di apertura o affiancare all’unico sportello aperto altro personale che snellisca le file.
“Si fa di tutto per alleggerire le operazioni quotidiane, si punta sempre più alla sburocratizzazione e poi ti trovi a fare un’ora di fila per pagare un bollettino, nel 2020 tutto ciò è inconcepibile” afferma Giuseppetti chiedendo l’intervento della direzione provinciale di Poste Italiane.
Pillole di cultura, viaggi nella storia, brevi sketch di spettacoli dialettali e favole a merenda.
È la ricetta del Comune di Caldarola per mantenere vivo l’interesse dei paesani nei confronti delle tradizioni ai tempi del Coronavirus.
Un’offerta culturale che permette, attraverso il sito internet del Comune e diverse pagine Facebook, di godere della vivacità e poliedricità della società caldarolese.
Dopo la riapertura della biblioteca, l’iniziativa “Favole a Merenda” in collaborazione della Fol-Vez, i viaggi nella storia e negli aneddoti che hanno portato ai giorni nostri la bellezza degli edifici storici e dei personaggi caldarolesi, partirà prossimamente “Dialettiamoci Web – Pillole di Marka” pensieri, opere, parole e canzoni della nostra terra a cura della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti che con premura ogni anno organizza la rassegna teatrale “Dialettiamoci”.
L’idea è quella di tenere desta l’attenzione sul variegato mondo della tradizione popolare, sulla sua storia e sulle sue dinamiche espressive: che siano poesie, commedie, canzoni, stornelli o filastrocche, l’importante è che ne risulti un concentrato di sapori della marca maceratese e delle proprie tradizioni culturali e sociali.
L’occasione sarà quindi propizia per spaziare all’interno del territorio della marca, propriamente un po’ più della provincia di Macerata, attraverso la proposta recitata di poeti, scrittori e cantastorie del nostro tempo ed anche, molto più, del secolo passato servendosi delle voci di attori o cantori attuali.
La ricerca dei testi è curata da Fabio Macedoni, mentre il montaggio video e la supervisione è affidata a Francesco Facciolli.
La trasmissione del video avrà inizio sabato 6 giugno alle 21.30 e sarà visibile sul sito web del comune di Caldarola, nonché sulla pagina Facebook del comune medesimo; l’orario resterà uguale per tutte le altre puntate che, di sabato in sabato, condurranno al tempo della rassegna Dialettiamoci (il mese di ottobre); anche questa, con molta probabilità, verrà proposta via web.
Con un occhio sempre attento alla cura dell’animo e dello spirito dei suoi concittadini l’Amministrazione Comunale di Caldarola ha sposato di buon grado l’iniziativa virtuale, in attesa di un ritorno alla normalità con i tanti apprezzati spettacoli dal vivo e con la speranza del recupero in breve del tanto amato Teatro Comunale.
Anche l’Amministrazione Comunale di Caldarola ha aderito al protocollo d’intesa per la creazione del “Sistema Territoriale delle Biblioteche Comunali Maceratesi in Rete”, finalizzato alla promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario e alla realizzazione di azioni e al raggiungimento di obiettivi comuni in materia di servizi al pubblico, tutela, catalogazione, valorizzazione e promozione del libro, delle raccolte delle biblioteche aderenti e della lettura.
Il progetto permette di partecipare al Bando MIBACT (scadenza 30/05/2020) per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario.
Il fondo permette all’Amministrazione Comunale di Caldarola di mettere in rilievo il patrimonio librario attraverso la rete, il fine è quello di implementare forme di integrazione e valorizzazione delle biblioteche e del loro patrimonio insieme alla sensibilizzazione sul ruolo della biblioteca pubblica, e permette di avviare azioni a tutela catalogazione digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio librario in collaborare con altre biblioteche pubbliche e private, in particolare con quelle scolastiche, per realizzare strumenti condivisi di comunicazione.
Dallo scorso 21 maggio inoltre è stata riaperta la biblioteca della scuola “De Magistris” di viale Umberto I. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione al n. 3407376575 e l’orario di apertura è ogni martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00.
L’emergenza creata dal COVID19 ha causato, purtroppo, gravi disagi alle aziende, costrette a sospendere per diversi giorni la loro attività, con pesanti ripercussioni anche sul piano economico.
L’amministrazione comunale, vista l’eccezionale e difficile situazione, ha inteso intervenire offrendo un sostegno a tutte le attività a carattere produttivo commerciale e di servizi, cosi danneggiate dall’emergenza sanitaria trascorsa ed ancora in atto.
Quale misura straordinaria, per alleviare il carico tributario ed offrire un sostegno economico ai soggetti danneggiati, la Giunta del Comune di Caldarola ha approvato oggi una delibera che prevede l’erogazione di un contributo pari a 2 mensilità della Tari dell’anno 2020, da destinare a tutte le attività commerciali che hanno sospeso la loro attività per almeno 15 giorni a causa dell’emergenza Coronavirus.
Verrà pertanto pubblicato un apposito avviso pubblico rivolto alle imprese, per regolare l’accesso al contributo.
L'amministrazione comunale di Caldarola, tramite un'ordinanza sindacale del primo cittadino Luca Maria Giuseppetti, ha reso obbligatorio l'uso di mascherine protettive nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, banche e in ogni altro luogo nel quale sia previsto l'accesso generalizzato di persone. L'obbligo è valido dal 16 maggio sino a comunicazione contraria.
Nell'ordinanza si legge come l’utilizzo della mascherina sarà obbligatorio anche per o luoghi pubblici all'aperto, nel caso in cui venga meno la condizione di isolamento ovvero la distanza interpersonale di un metro.
Chiunque non si adegui agli obblighi, rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
Primo caso di positività al coronavirus nel comune di Caldarola dall'inizio dell'emergenza sanitaria. A comunicarlo, attraverso un comunicato istituzionale, è stato il Comune stesso, che ha sottolineato come sia "subdolo il nemico da affrontare", visto che sinora il Comune era rimasto indenne da contagi.
"Si sono immediatamente presi contatti con la famiglia della persona risultata positiva - si legge nel comunicato -, e siamo lieti di comunicare che le sue condizioni di salute sono attualmente buone. Nel contempo sono stati attivati tutti i protocolli previsti e la persona contagiata è in isolamento domiciliare, costantemente assistita. Ci auguriamo che la guarigione sia pronta e che il quadro generale resti sotto controllo".
"La battaglia contro il Covid-19 non è ancora finita - si precisa nel comunicato -, ma col senso civico e la coscienza di tutti potremo uscirne vittoriosi".
Passano la serata insieme a chiacchierare, senza rispettare il decreto sull'emergenza Covid-19: nei guai un gruppo di sette giovani
I militari della stazione Carabinieri di Caldarola, durante un servizio di pattuglia, hanno trovato a Caldarola, in prossimità del castello, 7 giovani che erano tutti insieme a chiacchierare e a passare la serata, non mantenendo le distanze minime di sicurezza previste dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per evitare assembramenti.
Alla vista dei militari 2 dei 7 ragazzi hanno cercato di dileguarsi, ma sono stati comunque prontamente bloccati e generalizzati. I sette giovani, tutti residenti a Caldarola, sono stati sanzionati di una contravvenzione da €280 ciascuno per aver dato luogo ad assembramento in luogo pubblico.
Con la Fase 2 avviata dal Governo per contenere il diffondersi Coronavirus riprendono le attività anche delle aziende di manutenzione degli impianti.
Dopo un sopralluogo effettuato questa mattina con relativa azione di dinfezione e sanificazione delle “Case dell’Acqua” l’Azienda Blupura, che garantisce la manutenzione, ha nuovamente aperto al pubblico le pensiline di erogazione.
Da domani quindi si potrà tornare a bere l’acqua, naturale o gassata, dalle indiscusse qualità organolettiche fresca o a temperatura ambiente, erogata dalle “casette” installate da ASSM SpA a Tolentino e Caldarola. Ovviamente le raccomandazioni sono di mantenere le distanze di sicurezza, utilizzare i guanti e le mascherine ed evitare assembramenti.
Il terremoto è tornato a farsi sentire questa mattina presto nelle zone del cratere che devono ancora risollevarsi dal devastante sciame sismico del 2016 e, complice anche il forte vento dei giorni scorsi, nel centro storico di Caldarola alle prime luci dell’alba sono stati trovati in strada pezzi di tegole caduti dai tetti.
L’Amministrazione comunale ha prontamente richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per escludere possibili pericoli imminenti.
Ad essere coinvolti sono stati alcuni tetti della cosiddetta zona rossa, abitazioni che erano già disabitate a causa del sisma. I vigili del fuoco, prontamente giunti sul posto, hanno provveduto alla rimozione di ogni possibile pericolo e, con grande senso del dovere e professionalità, hanno controllato altri edifici e vie circostanti, tra questi il Palazzo Comunale di piazza Vittorio Emanuele.
Come sempre a loro va il più sentito ringraziamento da parte del Sindaco Luca Maria Giuseppetti: “Ogni volta che ne abbiamo avuto bisogno i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente non facendoci realmente mai sentire soli”
Una celebrazione insolita, ma forse ancor più significativa, quella che si è svolta oggi a Caldarola per ricordare i 75 anni dalla Liberazione dell’Italia dall'oppressione della dittatura.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme a rappresentanti della Protezione Civile, della Polizia Locale con il Gonfalone e un delegato dell'Anpi, si è recato presso i Monumenti che rappresentano i momenti più toccanti, non solo della Seconda Guerra Mondiale, ma anche del primo conflitto bellico, che hanno visto vittime tra i suoi concittadini.
Lungo viale Umberto I, al monumento in memoria di Aldo Buscalferri, è stata deposta una corona di alloro, così come davanti alla lapide in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e alla colonna di Piazza Vittorio Emanuele dove fu fucilato Agostino Mazzetti, carbonaro di Montalto accusato dai tedeschi di essere un simpatizzate dei partigiani. Tutti dolorosi momenti legati a ricordi di conflitti mondiali che hanno insanguinato anche le strade di Caldarola.
Per celebrare il 25 aprile, ma anche “La Marcia della Memoria” che quest'anno, a causa del Covid-19 non si è potuta svolgere come da tradizione, il sindaco Giuseppetti si è recato anche nei cimiteri comunali di Pievefavera, Valcimarra e Caldarola per un breve momento dedicato a tutti i defunti, insieme al parroco Don Vincenzo.
“Il territorio ha pagato con il sangue la liberazione dell'Italia, ricordiamo questa data ogni anno, ma in questo 2020, dove la Libertà, per tutt'altro motivo, è molto limitata, il valore di questa parola assume un significato ancora più forte” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti nella augurarsi che non manchi mai, per nessun motivo, l’indipendenza di ogni singolo individuo.