Caldarola, il sindaco ricorda il 25 Aprile: "Abbiamo pagato con il sangue la liberazione dell'Italia"
Una celebrazione insolita, ma forse ancor più significativa, quella che si è svolta oggi a Caldarola per ricordare i 75 anni dalla Liberazione dell’Italia dall'oppressione della dittatura.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme a rappresentanti della Protezione Civile, della Polizia Locale con il Gonfalone e un delegato dell'Anpi, si è recato presso i Monumenti che rappresentano i momenti più toccanti, non solo della Seconda Guerra Mondiale, ma anche del primo conflitto bellico, che hanno visto vittime tra i suoi concittadini.
Lungo viale Umberto I, al monumento in memoria di Aldo Buscalferri, è stata deposta una corona di alloro, così come davanti alla lapide in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e alla colonna di Piazza Vittorio Emanuele dove fu fucilato Agostino Mazzetti, carbonaro di Montalto accusato dai tedeschi di essere un simpatizzate dei partigiani. Tutti dolorosi momenti legati a ricordi di conflitti mondiali che hanno insanguinato anche le strade di Caldarola.
Per celebrare il 25 aprile, ma anche “La Marcia della Memoria” che quest'anno, a causa del Covid-19 non si è potuta svolgere come da tradizione, il sindaco Giuseppetti si è recato anche nei cimiteri comunali di Pievefavera, Valcimarra e Caldarola per un breve momento dedicato a tutti i defunti, insieme al parroco Don Vincenzo.
“Il territorio ha pagato con il sangue la liberazione dell'Italia, ricordiamo questa data ogni anno, ma in questo 2020, dove la Libertà, per tutt'altro motivo, è molto limitata, il valore di questa parola assume un significato ancora più forte” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti nella augurarsi che non manchi mai, per nessun motivo, l’indipendenza di ogni singolo individuo.
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