Nella serata di venerdì 18 novembre sono state accertate delle irregolarità presso alcuni esercizi commerciali siti in piazza del Plebiscito (AN), circa il rispetto della normativa per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In uno di questi, in particolare, risultava il titolare impegnato nella vendita oltre la propria area di bevande senza autorizzazione e nell'utilizzo uno spazio non idoneo con dj set per diffondere musica.
L'esercente, alcuni mesi fa, era già stato sanzionato per per le stesse ragioni e diffidato dal Comune di Ancona: al nuovo controllo, è scattata la contravvenzione con sanzione amministrativa di 300 euro. Il Suap valuterà nei prossimi giorni la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande.
I controlli sono stati effettuati dalla Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Polizia di Stato e da quella dell'Ufficio Commercio della Polizia Locale di Ancona, con il contributo delle pattuglie di Volante messe a disposizione dal locale Upsgsp.
Nel 2021, come evidenziano i dati Istat-Aci, si sono verificati nelle Marche 4663 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 84 persone e 6277 feriti. Il 20 novembre 2022 si celebrerà la “Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada”, proclamata per la prima volta dall'Onu nel 2005 nella terza domenica di novembre.
"Per l’occasione l'osservatorio epidemiologico regionale Marche, in collaborazione con lo specifico gruppo di coordinamento Asur, ha realizzato un focus sul fenomeno della incidentalità stradale nella regione Marche - ha sottolineato l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini - l’obiettivo è la riduzione del 50% entro il 2030 delle vittime e dei feriti gravi per incidenti stradali (rispetto al 2019, essendo i dati del 2020 falsati dal lock-down) e il loro azzeramento entro il 2050".
Secondo i dati l’84,5% dei decessi ha riguardato il sesso maschile, le vittime nel 40,5% dei casi erano over 65, il maggior numero di vittime si registra nella categoria conducenti (65,5%), e nei pedoni (26,2%).
Tra i principali fattori di rischio per incidenti stradali ci sono la sicurezza delle strade, i comportamenti scorretti alla guida (distrazione, mancato rispetto delle regole di precedenza, mancata distanza di sicurezza e guida in stato di ebbrezza) e il mancato (o scorretto) utilizzo dei dispositivi di sicurezza. La tipologia della strada e le sue caratteristiche svolgono un ruolo chiave: la maggioranza degli incidenti nelle Marche (oltre il 70%) è avvenuto sulle strade urbane, gli incidenti più gravi sono avvenuti lungo le autostrade e i raccordi (5,3 decessi ogni 100 incidenti).
La responsabilità di chi si mette alla guida è un fattore fondamentale: l’uso della cintura di sicurezza anteriore riguarda l’82% degli intervistati tra i 18 e i 69 anni dalla sorveglianza "Passi" nel periodo 2016-2019 (contro l’85% della media nazionale). Meno frequente purtroppo l’uso della cintura posteriore e per i bambini. Circa l’8% degli intervistati dichiara inoltre di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol.
"La Regione Marche con le azioni di programma si prefigge di diffondere l’educazione stradale rivolta non solo agli automobilisti, ma anche ai giovani, attraverso la diffusione nelle scuole, negli incontri con i poliziotti della Stradale, nella cultura della legalità, della prevenzione e della promozione dei corretti stili di vita, per facilitare una maggiore responsabilità nei comportamenti alla guida di tutti i conducenti presenti e futuri e ridurre, fino all’azzeramento, il numero di vittime di incidenti stradali" ha concluso l'assessore Saltamartini.
Si sono chiusi con risultati superiori ad ogni aspettativa i bandi del programma NextAppennino destinati alle imprese dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. A fronte di 615 milioni di agevolazioni messe a disposizione, tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, sono stati presentati 2.541 nuovi progetti d’investimento da parte delle imprese, per un valore di 2,3 miliardi di euro ed agevolazioni richieste pari a 1,5 miliardi (875 milioni in più rispetto alle risorse disponibili).
Tra i progetti presentati, ben 744 riguardano l’avvio di nuove micro e piccole imprese. Le agevolazioni richieste provengono per il 79,3% dal cratere sisma 2016 (60% Marche, 16% Lazio, 14% Abruzzo, 10% Umbria), e per il restante 22,7% dal cratere 2009 dell’Abruzzo.
“La risposta delle imprese, del terzo settore e degli enti locali alle opportunità offerte dai bandi di NextAppennino è stata molto importante. È un segno tangibile della vitalità del sistema produttivo, che ha fiducia nel processo di ricostruzione, crede nella possibilità di un nuovo sviluppo e vuole investire in questi territori”, ha detto il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, presidente della cabina di coordinamento integrata che gestisce i fondi di NextAppennino.
“Procederemo nei tempi previsti all’assegnazione delle risorse disponibili alle imprese, sulla base delle decisioni dei comitati di valutazione, dove sono rappresentate anche le Regioni e l’Anci, ma è evidente – ha aggiunto Legnini - che non potremo finanziare tutti gli interventi che ci sono stati proposti. Valuteremo, con i presidenti delle Regioni interessate, l’opportunità di chiedere ulteriori risorse al Governo”.
“Il risultato quantitativo è veramente incoraggiante - ha detto il coordinatore della struttura di missione sisma 2009 Consigliere Carlo Presenti -. Anche dal cratere 2009 sono arrivate moltissime domande su tutte le linee di finanziamento. Adesso ci aspetta un grande lavoro nei comitati di valutazione e speriamo che anche la qualità dei progetti sia all’altezza delle nostre aspettative”.
Per i medi e grandi investimenti da realizzare attraverso i contratti di sviluppo sono giunti 100 progetti (15 per i progetti da oltre 20 milioni di euro) di investimento per 1,1 miliardi di euro, con la richiesta di agevolazioni per 592 milioni (266,5 per i grandi progetti) a fronte di risorse disponibili pari a 190 milioni.
Richieste doppie rispetto alle somme stanziate anche per i bandi riservati all’avvio e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, e ai loro investimenti innovativi. A fronte di 198 milioni di agevolazioni le richieste, quasi 2 mila, sono state pari a 433 milioni (653 milioni di euro l’investimento complessivo previsto).
Stessa situazione per il bando che prevede 60 milioni di incentivi per le imprese turistiche, culturali e sportive: sono giunte 205 domande per un investimento complessivo di 132 milioni di euro ed una richiesta di 101 milioni di agevolazioni (rispetto ai 60 stanziati).
Per le iniziative di partenariato pubblico-privato, con un bando che stanzia 80 milioni per finanziare interamente i nuovi progetti, le richieste sono state 131, per 311 milioni di incentivi a fronte di 321 milioni di investimento complessivo.
Per i due bandi relativi ai progetti per l’economia sociale e le cooperative di comunità, e per l’economia circolare, le filiere agroalimentari ed il ciclo del legno, che prevedono 87 milioni di euro, le richieste sono state invece leggermente inferiori alle disponibilità, pari a 21,8 milioni di euro per il primo bando, e 29,2 milioni per il secondo.
Le Marche salgono sul palcoscenico d'Europa, sarà Ancona ad ospitare la Nazionale di pallavolo maschile impegnata nei gironi eliminatori dei prossimi campionati europei 2023. Il Palarossini farà da cornice agli azzurri di De Giorgi, detentori del titolo continentale e mondiale.
L’Italia sarà una delle quattro nazioni organizzatrici, in particolare la fase italiana si svolgerà in 5 diverse sedi: oltre al capoluogo dorico saranno coinvolte anche Bologna, Roma, Perugia e Bari. Ad Ancona gli azzurri saranno protagonisti della fase a gironi, dal 28 agosto al 2 settembre.
Soddisfazione da parte dell'onorevole Giorgia Latini: "Siamo onorati di poter ospitare la Nazionale italiana. Abbiamo portato a casa questo prestigioso risultato, frutto del mio impegno quando ero assessore in regione insieme a tutte le altre realtà sportive marchigiane interessate."
"È per noi motivo d'onore e vanto - continua l'ex assessore Latini - Ancona e le Marche saranno sotto i riflettori per una rassegna di caratura internazionale e di enorme valore. Faccio il mio più grosso in bocca al lupo agli azzurri. Sarà una bella emozione. Il sogno di confermarsi di nuovo sul tetto d'Europa è lì a pochi passi".
"È una notizia bellissima – ha commentato l'assessore regionale, Chiara Biondi – perché significa che il lavoro speso anche da questa amministrazione e dall'onorevole Giorgia Latini che mi ha preceduta in assessorato, insieme a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, per far sì che questo evento potesse essere ospitato anche nella nostra regione, ha dato i suoi frutti".
(Foto Nazionale italiana: Ansa)
I militari della stazione di Numana, dopo due mesi di indagini, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Ancona nei confronti di un 39enne di Potenza Picena, ora ai domiciliari, e della sua fidanzata di 33 anni di Reggio Emilia. I due sono ritenuti responsabili di concorso in danneggiamento aggravato e tentato incendio di un noto ristorante della Riviera del Conero.
I fatti risalgono alla notte del 18 settembre scorso: secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 39enne, sembrerebbe mosso da rancore per attriti con il suo ex datore di lavoro, intorno alle 2.30 di notte avrebbe messo in atto un doppio blitz. insieme alla fidanzata, che fungeva da palo, avrebbe inizialmente preso di mira l’auto del proprietario del ristorante presso cui aveva lavorato nella stagione estiva, una "Range Rover Evoque", distruggendola con una mazza da fabbro, per poi dirigersi al ristorante.
Una volta entrato nel locale infrangendo il vetro di una porta finestra, l’uomo avrebbe cosparso di liquido infiammabile alcuni tavoli di legno per poi appiccare il fuoco con il fine di procurare un incendio, tra l'altro mettendo in serio pericolo anche l’incolumità delle persone che alloggiavano negli altri piani dell’edificio.
Le fiamme, che si erano estese anche ad altri arredi, non si sono propagate grazie alla presenza di materiali ignifughi. L’uomo è stato posto ai domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico, mentre alla donna è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di Reggio Emilia.
Si appropria del bancomat smarrito da un'anziana e lo usa per prelievi e acquisti per complessivi 7mila euro; mentre una 30enne trova 550 euro in contanti caduti a una donna che li aveva appena ritirati al bancomat e li consegna alla polizia municipale per restituirli alla legittima proprietaria. Due comportamenti opposti nelle Marche in situazioni analoghe accadute a poche ore di distanza rispettivamente a Pedaso e a Fabriano.
Nel primo caso un'anziana aveva smarrito il bancomat che è stato trovato da una 40enne, campana, nota alle forze dell'ordine, che non ha esitato a utilizzare la carta a proprio vantaggio. Con successive indagini, i carabinieri di Pedaso hanno individuato e denunciato in stato di libertà alla Procura per i reati di indebito utilizzo di carte di pagamento e ricettazione, la 40enne. La donna è stata identificata, anche mediante un'accurata analisi dei filmati di videosorveglianza pubblica e privata, quale autrice di numerosi indebiti e fraudolenti prelievi bancomat con la tessera smarrita dall'anziana.
A Fabriano, invece, una 50enne del posto, dopo un prelievo bancomat in centro città, si era accorta che il denaro le era caduto mentre passeggiava. Una ragazza di Matelica ha trovato a terra i 550 euro e li ha consegnati agli agenti della Polizia Municipale di Fabriano, diretta dal comandante Cataldo Strippoli, che li ha restituiti alla proprietaria.
Dopo la consegna immediata del denaro ai vigili da parte della 30enne, gli agenti avevano visionato le telecamere di sicurezza nella zona dove la giovane aveva raccontato di aver trovato i soldi, e hanno poi contattato la banca. Effettivamente pochi minuti prima del ritrovamento, era stato fatto un prelievo dallo sportello bancomat; i vigili urbani hanno cercato di contattare telefonicamente l'interessata che si è prontamente recata in via Veneto, sede della Polizia municipale, per riprendersi il denaro.
Tagliando la recinzione, spezzando lucchetti e catene dei box, ignoti ladri sono riusciti a rubare a Fabriano quattro cani di razza su nove, tutti addestrati per la caccia e la ricerca del tartufo. Un quinto cane è riuscito a sottrarsi al furto nonostante una corda messa intorno al suo collo.
Altri quattro, infine, sono stati ritrovati nelle loro cucce. Segno evidente, secondo gli investigatori, che i malviventi devono essersi spaventati e, quindi, si sono allontanati in tutta fretta. L'episodio è avvenuto la scorsa notte.
I cani erano nei loro box quando sono stati rubati. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell'ordine cittadine, i ladri avrebbero tagliato la rete metallica a protezione dei box per avere accesso ai cancelli, rompendo successivamente i lucchetti e le catene. Si teme che, una volta estratto il microchip, i cani di razza da caccia e tartufo, possano essere rivenduti. I tre proprietari hanno sporto denuncia.
Meno radiazioni e diagnosi più accurate su pazienti oncologici, cardiologici e neurologici, adulti e pedatrici (affetti da tumori ed epilessia). Ad Ancona, presso l'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, è stata presentata la Pet - Risonanza Magnetica a 3 Tesla.
Questa nuova modalità “ibrida” di diagnostica d’immagini rappresenta la frontiera più avanzata del “molecular imaging. Oggi, pur in presenza di varie opportunità terapeutiche per i pazienti, non tutti rispondono al meglio ma grazie a questo macchinario aiuterà a caratterizzare meglio la malattia e a riuscire a mirare al meglio i trattamenti.
Il macchinario è stato acquisito con un importante investimento dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche di complessivi euro 5,7 milioni, comprensivo della ingente somma di circa 1.3 milioni di euro del lascito ereditario della signora Teresa Casagrande, che ha destinato la cifra con una precisa destinazione: favorire progettualità legate alla ricerca in campo oncologico.
Il professore Andrea Giovagnoni, direttore del dipartimento di scienze radiologiche Aou Marche e presidente Srim esprime la sua soddisfazione: “Un altro importante vantaggio della Pet/Rm è dato dalla forte riduzione dell’esposizione dei pazienti alle radiazioni ionizzanti, poiché la risonanza utilizza campi magnetici al posto dei raggi X. Per questo è particolarmente indicata per lo studio delle patologie oncologiche dei bambini. Attualmente in tutto il mondo ne sono state installate solo poco decine di questi macchinari e solo due della stessa tipologia in Italia (l’altra è al San Raffele di Milano)".
È intervenuto anche Dino Latini, presidente dell’assemblea regionale delle Marche: “Sono onorato di partecipare alla presentazione di questo strumento straordinario che è la risonanza magnetica 3 tesla. Un gioiello tecnologico unico, da oggi in dotazione all'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, che sosterrà con decisione la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie oncologiche, la qualità della vita dei pazienti, la ricerca. Un pensiero commosso a Teresa Casagrande e un ringraziamento alla sua famiglia da parte di tutta l’assemblea regionale per la sensibilità dimostrata, che ha reso concreto l'acquisto di questo macchinario".
In chiusura Filippo Saltamartini, assessore alla sanità della regione Marche che, pur assente, non ha voluto far mancare il suo contributo:“Sono dispiaciuto di non essere presente a questa inaugurazione. La Rm-Pet 3 Tesla unisce l’accuratezza della Pet a quella di una risonanza, e permette a Torrette di fare un salto di qualità importante dal punto di vista tecnologico e clinico. Ha applicazioni dal punto di vista oncologico, cardiovascolare, pediatrico e ginecologico. Inoltre è stata acquistata anche grazie al contributo di una benefattrice: una donazione è un fatto estremamente importante perché avvicina i cittadini alla pubblica amministrazione, grazie a uno stretto connubio tra pubblico e privato, in un settore vitale come quello della sanità”.
Una scossa sismica di magnitudo 3.2 si è registrata in mare a 4 km di profondità, secondo le rilevazione dell'Ingv, davanti alla costa anconetana alle 9.57. L'episodio sismico comunque non è stato avvertito in maniera rilevante nei centri vicini all'epicentro tra cui Fano (27 km a Est), Pesaro (34 km Est) e Ancona (38 km a Nord Ovest) e non si registrano danni.
La scia sismica davanti alle coste marchigiane, in particolare di Pesaro Urbino e Ancona, sta proseguendo con scosse: ieri pomeriggio le scosse più rilevanti sono state 2.8 alle 16:53 e 2.7 alle 17.03 con le stesse coordinate di quella di oggi. Comunque gli episodi sismici si sono diradati e presentano, in media, un'intensità minore intorno a 2, dopo le due più forti del 9 novembre (5.5 alle 7.07, 5.2 alle 7.08, seguite alle 12:57 da una 4.0).
Proseguono intanto le verifiche dei vigili del fuoco sugli edifici pubblici e privati in seguito al terremoto con epicentro in mare, al largo della costa pesarese, e cresce la conta dei danni e sono oltre 100 le persone fuori casa tra sfollati e alcune che per vari motivi non vogliono restare in casa e preferiscono sistemarsi in altri alloggi.
Ad Ancona 33 sono stati sistemati in strutture ricettive. Nelle Marche sono 49, a questa mattina, gli edifici dichiarati inagibili dai vigili del fuoco (sei più di ieri): 29 in Ancona e 20 a Pesaro. Il numero degli interventi eseguiti dai vigili del fuoco nelle aree colpite ha raggiunto quota 1.550. In tutto sono circa gli 750 edifici hanno subito danni tra i quali quasi 600 in provincia di Ancona e oltre150 nel Pesarese.
Dopo l'alluvione del 15 settembre, che ha devastato il Senigalliese (Ancona) e il Pesarese, causando 12 morti mentre una 56enne è ancora dispersa, le Marche iniziano a tirare le somme sui danni complessivi anche se una stima non è ancora possibile.
"Per le risorse necessarie a risistemare tutto - ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli a margine dell'Assemblea pubblica di Confindustria Ancona a Senigallia - ancora non è facile fare una stima. Tra gli interventi successivi di somma urgenza, per imprese e famiglie, nelle infrastrutture e quelli per la mitigazione del rischio saranno intorno a un miliardo".
Intanto, ha osservato, occorre realizzare gli "interventi possibili perché quello che è accaduto il 15 settembre, in caso di altre forti precipitazioni a causa dei cambiamenti climatici, possa avere un effetto diverso sul territorio". Domani, giornata in cui potrebbe arrivare una prima valutazione per quantificare le risorse necessarie, Acquaroli incontrerà il ministro per la Protezione Civile Sebastiano 'Nello' Musumeci per un punto sulla situazione post alluvione e sul sisma che "ha toccato in maniera forte le Marche".
Anche per l'eventuale dichiarazione dello stato d'emergenza, chiesto dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci dopo le forti scosse davanti alla costa marchigiana del 9 novembre scorso, per Acquaroli sarà anche l'occasione per una ricognizione anche delle azioni da mettere in campo.
"Ormai un tema acquisito - ha detto ancora Acquaroli - anche nelle interlocuzioni con il governo centrale trovo una disponibilità: il problema sono i tempi delle procedure che vanno cambiati, l'atteggiamento e l'impatto nei confronti di queste tematiche che vanno invertiti, la tempestività può significare evitare danni a persone e cose, la semplificazione deve essere una priorità. L'altro problema che condiziona la situazione è stato che tutto è avvenuto a una settimana dalle elezioni tra un governo uscente e un governo entrante, questo ha rallentato le interlocuzioni ma stiamo cercando di recuperare".
Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Ancona hanno individuato alcune aree sottoposte a vincolo paesaggistico, nei pressi del lungomare Mameli di Senigallia, che erano state illecitamente adibite a campeggi.
L'attività svolta dalla Tenenza di Senigallia ha documentato la presenza di camperisti fruitori delle aree, con ricognizioni eseguite anche in orari notturni, rilievi fotografici, acquisizione di mappe catastali, e il coordinamento con la polizia locale di Senigallia.
Individuate tre aree della superficie complessiva di 7.492 metri quadrati, abusivamente adibite a campeggi. Pur essendo catastalmente classificate come terreni agricoli ad uso seminativo, senza aver mai ricevuto alcuna autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte, erano di fatto utilizzate dai gestori quali aree riservate a numerosi camperisti per sostare e campeggiare, con relativi disservizi ai danni dei cittadini per un aggravio delle modalità di gestione dei rifiuti solidi e liquidi generati dall'insediamento abusivo.
Inoltre è stato rilevato che nessun camperista aveva pagato la tassa di soggiorno e che nessuno dei gestori aveva comunicato le generalità dei clienti alla Questura come previsto dalla normativa nazionale in materia di pubblica sicurezza.
Le tre aree sono state sequestrate d'urgenza dalla guardia di finanza, che ha fatto sgomberare oltre 30 camper. La Procura della Repubblica di Ancona e il gip hanno convalidato i sequestri, i tre gestori sono stati denunciati a piede libero per abuso paesaggistico e violazioni al Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Infine l'autorità giudiziaria ha disposto il ripristino paesaggistico delle aree soggette a vincolo.
Si è svolta oggi a Roma, all'interno della monumentale Palestra di Palazzo H presso l'Università degli Studi del Foro Italico, l'annuale cerimonia che ha conferito le onorificenze sportive del Coni.
Come ha sottolineato lo stesso presidente del Coni, Giovanni Malagò, nell'introduzione della cerimonia, "mai, nella storia, lo sport italiano aveva vinto tanto a livello olimpico, mondiale e continentale. Ritrovarsi nuovamente sul podio dei paesi più vincenti dopo un 2021 da incorniciare, con le 40 medaglie conquistate ai Giochi Olimpici di Tokyo, non era affatto scontato, ma i successi tricolori sono andati addirittura oltre le aspettative".
Oltre a Malagò, sul palco il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che hanno consegnato la massima onorificenza dello sport italiano agli insigniti. Lo sport marchigiano torna dalla prestigiosa cerimonia con tre Collari d'Oro e due Palme d'Oro al merito tecnico.
Ad essere premiati con il Collare d'Oro sono stati Tommaso Marini, campione mondiale di fioretto maschile a squadre, Leandro Ausibio Mosca, campione mondiale pallavolo e Sofia Raffaeli, campionessa mondiale nel concorso generale individuale di ginnastica ritmica. A ricevere la Palma d’Oro al merito tecnico sono stati, invece, Maria Elena Proietti Mosca (fioretto) e Giovanna Trillini (fioretto).
"Il contributo della nostra regione è stato anche quest'anno importante per la crescita dello sport italiano - ha sottolineato Fabio Luna, presidente Coni Marche, presente alla cerimonia - Complimenti ai nostri atleti che hanno ricevuto il Collare d'Oro, massima onorificenza dello sport italiano, e ai nostri tecnici, insigniti della Palma d'oro".
"Nelle Marche importi di pensioni e reddito di cittadinanza mediamente più bassi rispetto alla media nazionale". A riferirlo alla facoltà di Economia Ancona, il direttore regionale Inps Antonello Crudo a margine della presentazione del XXI "Rapporto annuale dell'Inps", illustrato dal presidente nazionale Inps Pasquale Tridico.
Per le pensioni si stimano ratei medi di "850 euro mensili contro gli oltre mille euro di media nazionale", mentre per il Rdc l'erogazione mensile ammonta a circa "508-510 euro contro gli oltre 600 italiani". Per le pensioni, ha spiegato, è dovuto "probabilmente anche a una peculiarità del mondo marchigiano in quanto c'è una percentuale di lavoratori autonomi molto più alta, circa il 43%, rispetto alla media italiana, circa il 30%. Ciò fa sì che, "con l'entrata in vigore sempre più massiccia del sistema contributivo e la minore aliquota di computo del lavoro autonomo, abbia avuto un impatto sull'importo".
Quanto al Reddito di cittadinanza nelle Marche le dinamiche di domande respinte sono allineate a quelle nazionali "abbiamo il 36-37% di respinte rispetto alle domande iniziali - ha osservato ancora Crudo - e ciò testimonia la bontà dei controlli dell'Istituto, allineato con la media nazionale”.
“C'è la necessità che questo dato si 'pulisca' con un'attività di filtro ancora maggiore da parte degli intermediari. Poi ci sono anche i controlli successivi che facciamo - ha ricordato - ma anche revoche e decadenze, a parità di impegno, si stanno riducendo, perché riusciamo ad arginare il fenomeno all'origine".
Una criticità, ha confermato il direttore regionale Inps Marche, riguarda sempre la trasformazione del Rdc in occupazione, anche se l'Inps si occupa in particolare di politiche passive e non di attive, materia attinente più a Centri per l'Impiego. "Indubbiamente - ha concluso Crudo riguardo al passaggio da Rdc al lavoro - è possibile che sia la parte di criticità, ed è necessario fare qualche sforzo in più a livello generale".
“L'erogazione del reddito di cittadinanza ha avuto un effetto positivo sia sulla natalità sia sulla mortalità, ovviamente in direzioni opposte, tra le persone che possedevano le condizioni per riceverlo rispetto alla 'fascia' più alta che non lo ha ricevuto”, ha spiegato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico In questi termini, ha detto ancora Tridico, "il reddito di cittadinanza ha contribuito ad aumentare la natalità" e ha avuto un "effetto positivo sulla mortalità".
"Tra il 2019 e il 2022 - ha ricordato il presidente dell'Inps rispondendo ai giornalisti a margine delle presentazione - abbiamo dato a 5 milioni di persone il reddito di cittadinanza con almeno una mensilità. Oltre 5 milioni di persone hanno beneficiato di questa misura - ha ribadito - che è stato uno straordinario sostegno per il contrasto alla povertà, uno strumento che esiste in tutti i Paesi europei. Bisogna fare di più dal lato dell'inclusione e delle politiche attive - ha ammesso - ma necessariamente è uno strumento che ha avuto un impatto fortemente positivo durante questa crisi pandemica".
Il Rdc è una misura che "contrasta in modo diretto le diseguaglianze della povertà. Coloro che, prima del 2019, lavoravano e percepiscono il Reddito di cittadinanza, hanno continuato a lavorare e anzi hanno aumentato l'offerta di lavoro sul mercato. Chi ha preso il reddito di cittadinanza - ha ribadito Tridico - non sta sul divano a guardare la tv ,ma ha continuato a lavorare. C'è un 65% di percettori 'non occupabili', - ha concluso - va fatto un lavoro di inclusione e programmi come esistono negli altri Paesi".
(Foto e fonte Ansa)
Nelle Marche ne soffrono circa 80 mila persone (67 mila seguite dai centri diabetologici, le restanti dai medici di base), il 4,4% della popolazione, con oltre 300 pazienti pediatrici. Oggi è la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 e divenuta una ricorrenza mondiale nel 2006 perché la malattia è ormai una priorità per tutti i governi, visto che colpisce mezzo miliardo di persone nel mondo. Il diabete determina un aumento nel sangue dei livelli di glucosio per un deficit della quantità e, spesso, dell’efficacia dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas.
Il diabete di tipo 1 è caratterizzato dall'assenza totale di secrezione insulinica e colpisce soprattutto i giovani, mentre il diabete di tipo 2 – il più diffuso - è determinato da una ridotta sensibilità dell'organismo all'insulina. Esistono poi altre forme legate a difetti genetici, malattie del pancreas, il diabete indotto da farmaci o sostanze chimiche, e il diabete "gestazionale" che può insorgere durante la gravidanza (la Regione Marche è l’unica in Italia ad avere un codice di esenzione specifico per la tutela del diabete gestazionale).
“La nostra regione è in prima linea nella lotta al diabete: nel 2021 abbiamo aderito come intera regione, e siamo stati i primi, ai principi della Dichiarazione internazionale “Urban Diabetes Declaration” istituiti per combattere e prevenire l’insorgenza del diabete e altre malattie croniche nelle città, all’interno dell’ampio progetto internazionale Cities Changing Diabetes i cui partecipanti diventano sempre più numerosi”, spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
“L’iniziativa coinvolge istituzioni nazionali, amministrazioni locali, mondo accademico e terzo settore per valutare l’impatto dell’urbanizzazione sulle malattie croniche non trasmissibili, come diabete e obesità, promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire queste malattie”.
Le Marche contano 15 centri di diabetologia per adulti più uno pediatrico (presso il Salesi), da tempo collegati in rete e 13 associazioni territoriali di pazienti con diabete. In regione la distribuzione dei dispositivi per autocontrollo e autogestione del diabete avviene dal febbraio 2021 in maniera totalmente informatizzata: il paziente si reca in farmacia con tessera sanitaria e il farmacista vede a monitor cosa consegnargli, come da prescrizione informatica del diabetologo.
Attività aerobica 20-30 minuti al giorno e una perdita di peso moderata riducono l'incidenza del diabete di tipo 2 del 60%, come una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi (di cui sono ricchi olio extravergine di oliva e pesce azzurro).
Nei casi più gravi il diabete porta a problematiche cardio-cerebrovascolari (infarto miocardico o cardiopatia ischemica, ictus cerebrale), neurologiche, ormonali, renali, o il cosiddetto piede diabetico (una ferita che, se non trattata in maniera specialistica, degenera formando ulcere, infezioni e cancrena che portano anche ad amputazioni).
Tante le iniziative organizzate in regione, come il convegno “Accesso alle cure” che si è svolto domenica 13 novembre presso il Palazzo dei Priori di Fermo e lo screening gratuito della glicemia organizzato sempre nel fine settimana a Pesaro.
“Vanno sostenute le associazioni – rimarca l’assessore Saltamartini – sempre in prima linea nell’organizzazione degli screening e nel sostegno ai malati: l’Oms ci pone come obiettivo per il 2030 di fornire una diagnosi appropriata all’80% delle persone affette da diabete, con un buon controllo di glicemia e pressione arteriosa. Il 100% delle persone con diabete 1 dovrà beneficiare della tecnologia per l’automonitoraggio della glicemia ed avere accesso alle terapie con farmaci innovativi”.
Sono poco più di 900 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per sopralluoghi e verifiche di stabilità dovute al sisma che ha colpito le provincie di Ancona e Pesaro il 9 novembre scorso. I movimenti tellurici di magnitudo tra 2 e 3 sembrano in diminuzione, o meglio si stanno diradando, con intervalli temporali un po' più lunghi.
Ad Ancona è stato necessario evacuare un immobile con all’interno 9 persone in via Ascoli Piceno, mentre a Senigallia, a causa dell'inagibilità di un appartamento in via Giordano Bruno, è stato evacuato l'inquilino.
A seguito di sopralluoghi in via Luca della Robbia, a Pesaro, sono state rilevate criticità strutturali sulla ciminiera, ex Fornace Molaroni. Tali criticità hanno comportato la necessità, ai fini della sicurezza, di interdire l'utilizzo degli edifici e delle vie e aree esterne limitrofe alla ciminiera.
Al momento 15 persone sono state sistemate in albergo. Anche un’altra abitazione lungo la strada panoramica Ardizio di Pesaro è risultata inagibile dopo le verifiche del caso e il nucleo familiare che l’abitava è stata sistemata in un hotel limitrofo.
Ragazzo di 14 anni trasportato a Torrette dopo una caduta con la moto da cross. L'incidente si è verificato pomeriggio di oggi, poco dopo le 15, presso il Crossodromo dell'Acquasanta, a Jesi.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto fatto sta che un giovane motociclista 14enne, residente a Cingoli, mentre stava percorrendo il circuito, ha preso il controllo del mezzo ed è finito a terra.
Immediati sono scattati i soccorsi e i sanitari della Croce Gialla di Morro d'Alba, giunti prontamente sul posto, hanno allertato l'eliambulanza. Icaro, dopo aver stabilizzato il paziente, ha trasportato il 14enne presso l'ospedale Torrette di Ancona. Le sue condizioni non sarebbero, comunque gravi: il giovane è sempre rimasto cosciente.
Sono 690 i sopralluoghi tecnici e le verifiche di stabilità effettuate dai Vigili del fuoco a seguito della scossa sismica del 9 novembre.
Ieri ad Ancona sono stati dichiarati inagibili un appartamento e un'intera palazzina a causa delle lesioni subite dal terremoto in cui abitavano complessivamente 23 persone.
A Pesaro dopo una verifica, in cui sono stati utilizzati anche i droni, le parti esterne della chiesa dei Cappuccini sono state interdette a causa delle precarie condizioni di stabilità di alcune guglie sul tetto.
Prosegue nel frattempo lo sciame sismico nelle Marche, con scosse anche durante la notte, tutte sotto la magnitudo 3 ed epicentro davanti alla costa anconetana o pesarese.
I movimenti tellurici di magnitudo tra 2 e 3 sembrano in diminuzione, o meglio si stanno diradando con intervalli temporali un po' più lunghi. Alle 7:37 la scossa più forte, di magnitudo 2.9.
A soli 13 anni è già leggenda. Viola Luciani, marchigiana di Castelfidardo, la più giovane pattinatrice italiana di sempre a vincere un oro mondiale, ha ricevuto l’abbraccio della sua terra con una festa a sorpresa nella sede del Training Center della Conero Roller, l’associazione sportiva fidardense dove è nata e cresciuta fino a laurearsi campionessa del mondo di inline freestyle nella specialità Battle, categoria Junior.
Emozionatissima la piccola grande atleta, orgoglio marchigiano e tricolore, appena tornata dai Mondiali di pattinaggio di Buenos Aires con due medaglie al collo: oltre all’oro, anche uno straordinario bronzo conquistato nel Classic freestyle Slalom.
Timida, ma tenace, dotata di grande talento, Viola ha lavorato sodo per arrivare ai Mondiali di Buenos Aires: “Non mi aspettavo né la convocazione in nazionale, né questa festa – ha raccontato visibilmente commossa – forse oggi, per la prima volta, sto iniziando a capire quanto sia stata davvero importante l’impresa compiuta tutti insieme. Ammetto che prepararmi per il Mondiale non è stato semplice, ho dovuto conciliare tante ore di allenamento con lo studio. Ma la passione per il pattinaggio e la capacità di organizzarmi mi hanno permesso di riuscire a fare tutto. Ora mi godo questa sensazione meravigliosa, ma già nei prossimi giorni mi rimetterò al lavoro in vista dei campionati italiani”.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani, intervenuto ai festeggiamenti con il suo vice Romina Galvani: “Viola è un talento incredibile che ha saputo controllare le sue emozioni nella gara più difficile. Il suo successo - ha commentato - nasce dove si crede nei giovani e c'è un’enorme competenza sportiva. Grazie all’allenatrice Elisa Bacchiocchi e allo staff della Conero Roller che hanno saputo valorizzare le passioni dei nostri giovani, investendo nell'impianto sportivo per prepararli a gare di livello internazionale”.
A celebrare la nuova stella del pattinaggio mondiale c’erano anche il presidente del Consiglio Regionale, Dino Latini, il numero uno del Coni Marche Fabio Luna e il presidente regionale FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici) Romolo Bugari.
Orgoglioso per il successo ottenuto il presidente della Conero Roller, Alessandro Cola: “Il risultato di Viola – ha detto - è frutto di programmazione e dedizione da parte di società, allenatori, atleti e famiglie. Questi sono titoli che non arrivano per caso: il nostro ruolo come società è quello di dare una visione, far vedere le strade possibili e sostenere in tutti i modi chi condivide con noi le stesse ambizioni”.
Il presidente del Coni Marche Fabio Luna ha sottolineato come stia continuando il momento d’oro dello sport italiano, con successi che collocano il nostro Paese tra i primi al mondo per risultati. “Con un pizzico di orgoglio – ha aggiunto – mi piace ricordare come a questo primato stia contribuendo molto la nostra regione e, negli ultimi tempi, con atleti giovanissimi. Tutto ciò fa ben sperare per il futuro e testimonia la vivacità del mondo sportivo marchigiano alimentata dalla professionalità dei dirigenti e tecnici sia a livello societario che federale”.
Un gruppo di detenuti della sezione Alta Sicurezza ha aggredito venerdì sera gli agenti di polizia penitenziaria in servizio e si è impadronito delle chiavi del reparto e delle celle. I detenuti si sono poi posizionati nella rotonda del piano detentivo, prendendo così il controllo del reparto e di fatto sequestrando gli agenti.
A riferirlo è Nicandro Silvestri, segretario regionale per le Marche del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe). I detenuti, "dopo avere sentito in Tv delle scosse di assestamento, hanno preteso di trascorrere la notte con le celle aperte", dichiara Silvestri.
Quando la polizia penitenziaria ha fatto presente "che la situazione era sotto controllo e quindi non era possibile, hanno aggredito con ferocia i 4 agenti in servizio che sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie presso il pronto soccorso (prognosi varie dai 30 ai 7 giorni)".
Quando si sono sistemati nella rotonda "sono stati momenti drammatici", puntualizza Silvestri in una nota. Solo dopo l'intervento del comandante e del personale accorso fuori servizio e "una lunga ed estenuante trattativa i detenuti hanno fatto rientro presso le proprie sezioni detentive, ottenendo di restare con i cancelli delle celle aperti per tutta la notte".
Per il segretario regionale del Sappe l'episodio, "oltre a riproporre in maniera forte la tematica delle aggressioni al personale e l'assenza di strumenti in dotazione per intervenire in occasioni simili, pone l'attenzione sulla questione più volte evidenziata dal Sappe, e mai affrontata dalle Istituzioni nazionali e regionali, sulla carenza di personale nella Casa circondariale di Ancona Montacuto, carcere capoluogo di regione con sezioni detentive Alta Sicurezza, con una carenza di organico tra le più alte, se non la più alta d'Italia, pari a circa il 40% e un rapporto detenuti di 1 agente per tre 3 detenuti".
Donato Capece, segretario generale del Sappe esprime "vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Ancona Montacuto per la professionalità" e sollecita "un nuovo modello custodiale" e "un incontro con il nuovo Ministro della Giustizia, Carlo Nordio".
La polizia seguiva ad Ancona un presunto pusher alla ricerca di conferme dello spaccio di cocaina ma ha trovato in casa sua tre scatoloni di materiale esplodente: 65 bombe carta ciascuna composta da circa un etto di polvere da sparo nera, tre del peso di 200 grammi; quattro batterie di candelotti esplosivi, da 200 colpi l'una, usate negli spettacoli pirotecnici, cinque candelotti "Cobra" e un candelotto con dicitura "super esplosivo".
Il 32enne detentore del materiale è stato denunciato alla Procura per detenzione illegale di materiale esplodente. L'operazione è stata condotta dagli agenti della Questura di Ancona, sezione antidroga, nel corso di un'operazione finalizzata al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Da tempo gli investigatori stavano monitorando il 32enne, residente ad Ancona, sospettato di spaccio. Durante la perquisizione nella sua abitazione è stato infatti rinvenuto materiale per confezionare dosi (bilancini di precisione con tracce di cocaina, ritagli di cellophane, un foglio manoscritto riferibile a contabilità di spaccio).
Riscontri che hanno confermato i sospetti sul presunto pusher degli investigatori nonostante l'assenza di droga. Poi, nel garage di pertinenza dell'abitazione dell'indagato, è stata trovata anche l'ingente quantità di materiale esplodente.