La Geo Barents, di Medici Senza Frontiere, è entrata nel porto di Ancona e ha attraccato alla banchina 22 intorno alle 9 di questa mattina. A bordo ci sono 73 naufraghi, raccolti al largo della Libia alcuni giorni fa.
La nave è arrivata allo scalo marchigiano, assegnato dal Ministero dell'Interno, con un giorno di ritardo, dopo cinque giorni di navigazione a velocità ridotta a causa del maltempo. I naufraghi hanno sofferto anche di mal di mare, così come lo staff di Msf.
"Un'inutile sofferenza - secondo Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi a bordo - che si aggiunge quella che hanno sopportato i migranti fuggiti dalla Libia dove sono stati torturati. Potevano essere evitati con l'assegnazione di un porto più vicino di Ancona". L'altro ieri sera era arrivata ad Ancona la Ocean Viking, con 37 naufraghi a bordo, ripartita ieri mattina.
Due minorenni sono stati accompagnati all'ospedale di Torrette di Ancona, ma le loro condizioni non destano preoccupazione e non saranno ricoverati. Sulla banchina ci sono dei pullman che attendono i migranti per portarli nei centri di accoglienza cui sono destinati.
Mentre si avviano verso i pullman i naufraghi, che hanno ricevuto dei kit di prima accoglienza, generi di conforto, qualche capo di vestiario e scarpe, salutano i volontari, che li applaudono. "Rescue is complete!", annuncia una ragazza, mentre dalla nave e dalla banchina partono grida di gioia e altri scrosci di battimani.
"E' andato tutto bene - il commento del prefetto Darco Pellos, che ha coordinato l'intera operazione -, tutto regolare. C'è stato un lavoro straordinario di tutte le istituzioni coinvolte". Stando a quello che si è saputo non sono emersi casi di positività al Covid. Gli adulti, 55, sono diretti in Lombardia. I 18 minorenni hanno raggiunto altri 18 ragazzi in una struttura della Caritas a Senigallia.
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