I Carabinieri hanno segnalato e sanzionato un ristoratore e un commerciante. Detenuto in un ristorante di Senigallia, ai fini della somministrazione, di circa 25 kg di prodotti ittici vari e di preparati a base di pesce (del valore di circa 400 euro) privi di qualsivoglia etichettatura o altra informazione utile alla loro rintracciabilità.
È quanto hanno scoperto i militari del Nas, supportati dai colleghi del locale Comando Provinciale Carabinieri durante ispezioni nei comuni di Ancona e Senigallia, per controlli relativi ai prodotti ittici.
Il titolare del ristorante in questione è stato segnalato alla competente autorità amministrativa. I prodotti privi di elementi di tracciatura sono stati sottoposti a sequestro amministrativo mentre è stata elevata una sanzione amministrativa di 1.500 euro a carico del titolare dell'esercizio pubblico.
I controlli del Nas, sempre in sinergia con i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, hanno riguardato anche gli alimenti per le festività pasquali. È stato segnalato all'autorità amministrativa e sanitaria il titolare di un'attività commerciale - nel comune di Chiaravalle - poiché ha detenuto ai fini della commercializzazione complessivamente 50 Kg di prodotti dolciari e da forno, privi di etichettatura o informazioni utili allo loro rintracciabilità.
Durante i controlli sono state accertate anche carenze igienico sanitarie e strutturali sia dei locali che delle attrezzature. I prodotti da forno sono stati sottoposti a sequestro amministrativo mentre sono state elevate sanzioni per 2.500,00 euro.
Il dato ufficiale segnato nelle Marche dall’inizio della pandemia da Covid 19 si attesta ad oggi a 395.052 persone che hanno contratto il virus e si sono ammalate: circa 1 marchigiano su 4. All’indomani della cessazione dello stato d’emergenza – con annesso generale ritorno in zona bianca e decadimento di alcune delle principali restrizioni – i dati diffusi dal Ministero della Salute e i report del Gimbe hanno reso evidente una gestione sproporzionata dell’emergenza sanitaria da parte della regione, a seconda delle province in cui il virus ha iniziato a diffondersi.
Quella di Pesaro Urbino è stata la zona più vessata, portando gli ospedali alla chiusura e costringendo le varie ambulanze a far convergere i ricoveri nelle aree limitrofe dell’anconetano, fra Jesi, Senigallia e la stessa Ancona.
Nei mesi successivi alla prima fase della pandemia, le due province sono arrivate a superare il migliaio di morti. Seguono in classifica, con gli ultimi dati aggiornati ad oggi, Macerata con 642 vittime totali e Ascoli Piceno con 328. Nel frattempo, l’incidenza del virus si è attestata a 1.014,31 su 100mila abitanti, con 2.180 casi di positività in tutta la regione. Solo nelle ultime 24 ore, sono stati sette i deceduti per Covid-19, portando il totale delle vittime a 3.721.
Due delle persone morte risiedevano ad Ascoli Piceno, una 74enne e una 102enne; una 73enne era di Porto Sant'Elpidio e un 85enne di Altidona in provincia di Fermo; una 88enne di San Lorenzo in Campo e un 92enne di Fano (Pesaro Urbino) e un 80enne di Montefano (Macerata). A fronte di 29 dimessi, sul fronte ricoveri restano in Terapia intensiva 10 persone (-3 rispetto a ieri), in Semintensiva 52 (-2), in reparti non intensivi 187 (+4). Gli ospiti di strutture territoriali sono 144, mentre 47 quelle in osservazione nei pronto soccorso.
Contemporaneamente, la discussa campagna vaccinale prosegue con il terzo atto, registrando 3.331.072 somministrazioni (93,62%), di cui 1.240.322 prime dosi, 1.168.480 richiami e 921.671 booster.
“Favorire la conservazione del suolo riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche, migliorare la gestione delle risorse naturali, implementare il biologico e la risorsa irrigua, sono stati i temi che ho avuto modo di affrontare nell’incontro avuto al Mipaaf con Sadhguru, il mistico indiano, in Italia per il suo tour mondiale Save Soil”. A dichiararlo in una nota stampa è il sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni.
“Durante l’incontro – prosegue il senatore – ho avuto modo di illustrare gli interventi complessivi individuati dall’Italia, che prevedono un pacchetto di azioni mirate a favorire la sostenibilità ambientale utilizzando, responsabilmente, le risorse della terra, anche a fronte degli strumenti offerti dalla nuova Pac.
Attraverso queste azioni, volte ad una implementazione delle coltivazioni BIO, e grazie alla nuova legge sul biologico approvata al Senato, saremo in grado di difendere la risorsa irrigua e i territori dalle calamità naturali - ha aggiunto Battistoni -. L'Italia promuove una strategia mirata alla conservazione e il ripristino della fertilità, della struttura e della qualità del suolo, promuovendo tecniche di coltivazione e gestione sostenibili volte a proteggere il suolo dai rischi di degrado, inclusa l’erosione”.
“Tali interventi - conclude il sottosegretario al Mipaaf - sono stati pensati al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e efficiente dei territori e delle risorse naturali, salvaguardando l’ambiente attraverso un utilizzo responsabile dell’acqua, del suolo e dell’aria, elementi della natura da proteggere e sviluppare con una programmazione mirata e a lungo termine”.
Un giovane, sorpreso qualche tempo fa a guidare con una patente contraffatta e segnalato per uso di atto falso, è stato ora denunciato per aver tentato di 'barare' sui quiz per l'esame teorico per la patente di guida utilizzando una microcamera nascosta da un bottone sul polsino della camicia.
Il ragazzo è stato controllato all'uscita dalla sala d'esame della Motorizzazione civile di Ancona: con la microcamera, alimentata da una batteria, riprendeva immagini dei quiz proposti sul monitor utilizzato e le trasmetteva sul web con un sistema bluetooth dotato di sim telefonica; in questo modo le immagini venivano visionate da un complice all'esterno che gli suggeriva le risposte tramite due micro-auricolari.
La scoperta, come avvenuto anche in tante altre occasioni, è stata fatta grazie allo stretto rapporto di collaborazione tra Compartimento Polizia Stradale "Marche", preposto al controllo della regolarità della circolazione stradale, e Motorizzazione Civile.
L'ingegnere incaricato a supervisionare l'esame ha notato un'insolita postura del candidato durante i quiz e ha contattato il personale della polizia giudiziaria. Dopo la sessione, gli agenti hanno controllato il giovane e notato in lui un rigonfiamento sospetto sotto al collo.
La successiva perquisizione ha permesso di scoprire la microcamera nasco dal bottone, attaccata al braccio con nastro adesivo, e il resto della strumentazione, compresi i due micro auricolari, invisibili ad occhio nudo, poiché inseriti nel canale uditivo.
Nelle Marche continua la discesa dell'incidenza di casi di coronavirus, e torna verso quota mille: nell'ultima giornata si sono registrati 2.180 casi e l'incidenza si è attestata a 1.014,31 contro i 1.025,57 di ieri. Lo comunica la Regione.
Per quanto riguarda i ricoveri le Marche segnano un paziente Covid in meno in 24 ore (ora sono 250): in Terapia intensiva, 10 degenti (-3) e in Area Medica 239 (+2). La percentuale di occupazione di ricoveri Covid sul totale dei posti letto cala, dunque, in Intensiva (3,9% su un totale di 256 posti) e sale in Area Medica (23,4% cioè 239 su 1.020 posti).
Il totale di tamponi eseguiti in un giorno è di 6.734 di cui 5.389 nel percorso diagnostico (40,5% di positivi) e 1.345 nel percorso guariti. Tra gli ultimi positivi ci sono 387 persone con sintomi; i casi comprendono 671 contatti stretti di positivi, 593 contatti domestici, 11 in ambiente di vita/socialità, 8 in ambito scolastico/formativo, 3 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario e 2 in ambito assistenziale e su 495 contagi è in corso un approndimento epidemiologico.
A livello provinciale il numero più alto di casi si è rilevato ancora in provincia di Ancona (686); seguono le province di Macerata (405), Ascoli Piceno (363), Pesaro Urbino (351) e Fermo (289); 86 positivi provenienti da fuori regione. Registrati 576 positivi tra persone nella fascia d'età 25-44 anni, 510 in quella 45-59 anni; sopra i 200 casi le fasce d'età 60-69 anni (251) e 70-79 anni (207).
Le aziende marchigiane hanno assunto 203.595 persone, il 24,6% in più rispetto allo stesso periodo 2020 (+40 mila circa) ma -2,9% rispetto al 2019. Nello stesso periodo, le cessazioni dei rapporti di lavoro sono state 186.732, +12% rispetto al 2020 e al contempo una decrescita del 7,4% rispetto a due anni fa.
Il saldo assunzioni/cessazioni risulta positivo nel complesso (+16.863) e per le singole tipologie contrattuali, ad eccezione dei contratti a tempo indeterminato, che segnano -15 mila unità. Questo secondo i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, elaborati dalla Cgil Marche.
Sul totale delle nuove assunzioni, quelle a tempo indeterminato sono una quota molto ridotta (11,2%); la tipologia contrattuale maggiormente presente è il contratto a termine (38,5%), seguita dal contratto intermittente (17,1%). Anche l'incidenza dei contratti a termine sul totale è inferiore alla media nazionale (38,5% contro 44%).
Per le attivazioni di contratti di somministrazione, il valore regionale è di poco superiore alla media nazionale (16,3% contro 14,2%). Sul totale di nuove assunzioni part-time, i due terzi riguardano donne, mentre solo il 38,5% delle trasformazioni in contratti a tempo indeterminato (6.689) ha coinvolto le donne.
"Una conferma anche per le Marche di un 2021 come un anno di crescita senza occupazione", commenta Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche. "C'è poi il fenomeno della fuga dal lavoro: - conclude - fuga dalla precarietà, dalle professioni non qualificate, dai part-time involontari, dal lavoro povero e dal burn-out, fenomeno a cui si può e si deve rispondere con la creazione di piena e buona occupazione".
Prosegue il flusso di instabilità sulle Marche anche per il weekend, con precipitazioni che potranno assumere anche carattere di rovescio nel versante nord, soprattutto dal sabato pomeriggio del 2 aprile. La perturbazione atlantica degli ultimi giorni - e che giunge direttamente dai Balcani - determinerà inoltre un calo sensibile delle temperature e della quota neve, accompagnato da venti gelidi sebbene moderati. Mari poco mossi.
Registro che rimarrà sostanzialmente invariato nella regione anche per la giornata di domenica 3 aprile, e che si sposterà gradualmente lungo il settore adriatico dove le precipitazioni prospettate - anche a carattere nevoso - scenderanno sino a quote collinari. La tendenza a un parziale miglioramento atmosferico è atteso in serata, per poi tornare già al'inizio della prossima settimana a una situazione ottimale, ma con temperature minime che in pianura resteranno intorno ai 3 gradi.
Nella serata di ieri, con un volo aereo proveniente dalla Polonia, è arrivato in Italia il primo dei due bambini ucraini segnalati dal Gores (Gruppo regionale emergenze sanitarie) bisognosi di cure. Si tratta di una bambina in compagnia della mamma, della nonna e della sorellina.
L'Azienda Ospedali Riunitidi Ancona è impegnata in prima linea a garantire le cure necessarie alla bambina, che è stata subito affidata al Reparto di Oncoematologia diretto dalla dottoressa Paola Coccia. La famiglia è ospitate presso una delle abitazioni messe a disposizione dalla Fondazione Salesi e dalle Patronesse dove è già alloggiata un'altra famiglia ucraina.
"Solo grazie ad un'attività sinergica e al prezioso supporto delle Patronesse del Salesi, alle quali va la nostra riconoscenza, possiamo garantire anche questi interventi umanitari, oltre che quelli assistenziali", afferma il dottor Antonello Maraldo, direttore amministrativo dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, nella veste anche di presidente della Fondazione Salesi.
"Oltre alla collocazione logistica della famiglia ucraina garantita dalla Fondazione Salesi e dalle Patronesse, è motivo di soddisfazione per la nostra Azienda Ospedaliera quello di garantire alla bambina un intervento sanitario di qualità presso il nostro Centro per la cura delle Malattie Oncoematologiche", aggiunge il direttore generale Michele Caporossi
L’operazione Amazon nella Bassa Vallesina è a una nuova svolta. Nell’ultimo consiglio d’amministrazione, infatti, il presidente di Interporto Spa Marco Carpinelli avrebbe avanzato l’ipotesi di chiudere in anticipo il proprio mandato – comunque previsto per fine aprile - .
Lo scopo: imprimere una nuova accelerazione alla trattativa rimasta sospesa con Scannell – e ormai in piedi da due anni – di un polo logistico da almeno 1500 posti di lavoro.
La battuta d’arresto sembra essere imputabile alla mancanza di un piano industriale di sviluppo certo e affidabile, per il quale il colosso dell’e-commerce avrebbe quindi deciso di mettere in stand-by (almeno fino a settembre) non solo il progetto nello Jesino, ma anche quello auspicato per il deposito di smistamento a Montecosaro. Avanzando fra le motivazioni le ripercussioni economiche legate al conflitto russo-ucraino.
Per quanto riguarda Camerano, invece, la data di apertura del deposito Amazon – con 40 posti di lavoro e 80 autisti per le consegne - resta fissata al 23 giugno 2022.
Il futuro dell’hub di Jesi – la cui realizzazione è stata rimandata al 2024 - dipenderà adesso dall’effetto delle dimissioni lampo di Carpinelli, qualora venissero accolte dal numero uno di Palazzo Raffaello, Francesco Acquaroli.
Nel corso dell’ultimo incontro ai vertici, il leader di Interporto ha sottolineato insieme al proprio cda la chiusura dell’ultimo bilancio con un attivo di circa 3 milioni, per effetto del piano di risanamento (dopo i conti in rosso del 2019, anno in cui Ceriscioli decise di nominare Carpinelli alla presidenza).
Originariamente, però, il piano prevedeva la sottoscrizione dell’aumento di capitale da 8mln di euro da parte della Regione. Successivamente, il terminal intermodale sarebbe stato venduto alla Dpa srl per 4,5mln di euro, dando il via di fatto all’operazione Amazon. Una pianificazione che ad oggi resta valida solo sulla carta.
++ AGGIORNAMENTO 2 APRILE ++
La Regione Marche precisa che il presidente di Interporto Marche Marco Carpinelli resterà in carica fino alla scadenza naturale del mandato che coincide con l'approvazione del bilancio di Interporto da parte dell'assemblea dei soci.
Med Store, Apple Premium Reseller ed azienda attiva nel settore dell’innovazione tecnologica, prosegue in modo forte il suo impegno nella solidarietà. Negli scorsi giorni infatti la realtà maceratese ha donato una fornitura di iPad e casse sonore per la Fondazione Ospedale Salesi, vero e proprio punto di riferimento nell’ambito pediatrico.
La donazione è un’ulteriore testimonianza di attenzione e sensibilità verso la Fondazione ed il supporto che la tecnologia può offrire in ambito ospedaliero. In tal senso l’utilizzo della musica è stato riconosciuto essere un valido strumento per sostenere la salute fisica ed emotiva anche nel percorso nascita, e le funzionalità di iPad e casse sonore rappresentano il meglio che la tecnologia può offrire in questo ambito.
Il rapporto tra Med Store e la Fondazione Ospedale Salesi, consolidatosi nel tempo, risponde alla richiesta del professor Andrea Ciavattini, direttore Clinica Ostetrica e Ginecologica e Direttore del Dipartimento Materno infantile dell’ Azienda.Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona di dotare il reparto di iPad e casse sonore.
La consegna dei dispositivi è avvenuta negli scorsi giorni alla presenza di due professionisti di Med Store, la dottoressa Formicola e il dottor Minnucci, che hanno consegnato i sei iPad e le sei casse sonore e cromoterapiche. Presente alla consegna la professoressa Laura Mazzanti, Direttrice della Fondazione Ospedale Salesi, che ha ringraziato Med Store per questo ulteriore dono dato al Dipartimento materno infantile, e che ha anche ottenuto dal musicista Emiliano Toso, biologo molecolare e pianista di successo già da tempo amico della Fondazione, di poter utilizzare le sue musiche a 432 hz, già patrimonio mondiale di medici, ostetriche e operatori della salute.
Soprattutto è doveroso ricordare che nel 2020, la FOS ha sostenuto il progetto del professor Roberto Trignani, responsabile del reparto di neurochirurgia dell’Azienda ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona che ha eseguito il primo intervento con l’artista e la sua musica in Sala operatoria al Salesi.
La dottoressa Silenzi, Coord.ce S.O.D. Clinica Ostetrica e Ginecologica e gravidanze ad alto rischio, Coord.ce S.O.D. Neonatologia-Nido, presente alla cerimonia, ha espresso la sua gratitudine con queste parole: “L’intenzione è quella di creare una sorta di “utero sonoro” che accompagni la donna nei nostri luoghi di attività (ambulatori e sale travaglio), in modo da instaurare un piacevole sottofondo da cui madre e figlio possono trarre beneficio.
Ringraziamo di cuore per quanto donato che utilizzeremo in questo modo: nell’ Ambulatorio della cardiotocografia, dove la gestante sosta circa mezz’ora per ogni seduta. Questo momento di pausa dalle quotidiane attività, può essere allietato dall’ascolto della musica idonea al rilassamento. Ottenere una diminuzione del senso di ansia che spesso accompagna l’ultimo periodo della gravidanza, oltre a sostenere un benessere psicofisico generale, facilita l’ascolto delle reazioni fetali agli stimoli sonori, rafforzando così la relazione endogena con il proprio figlio.
Nell’ Ambulatorio sostegno allattamento: Le mamme e i neonati usufruiscono di uno spazio che prevede prestazioni della durata di un'ora, durante le quali apprendono le modalità di un corretto allattamento materno, riconosciuto come obiettivo di salute mondiale. A tale ambulatorio afferiscono mamme che incontrano difficoltà nella quotidiana gestione del loro neonato, con conseguente sentimento di inadeguatezza e frustrazione. L'effetto rilassante dell'ascolto della musica adeguata favorisce la produzione di ormoni necessari alla produzione e all'eiezione del latte materno.
E per non escludere da questi benefici le donne che afferiscono ai nostri ambulatori per problemi ginecologici, un iPad donato sarà utilizzato durante “minimi interventi chirurgici ambulatoriali” con l’intenzione di favorire il rilassamento, il contenimento dell’ansia, la diminuzione della percezione dolorosa e un maggior senso di soddisfazione dell’utenza”.
Continua la dottoressa Laura Fermani, Coordinatrice della SOD Clinica di Ostetricia e Ginecologia 3° piano - Sale Parto - Ambulatorio Urgenze Emergenze Sala travaglio: "La musica influenza fortemente il sistema nervoso centrale, che a sua volta gestisce i nostri ricordi, le emozioni, e come affrontiamo la paura e il dolore.
L'ascolto della musica in sala parto è fonte di rilassamento, conforto e forza. Ciò permette alle donne di vivere un’esperienza di parto più positiva. Generalmente la musica classica, new age o i suoni della natura sono i più apprezzati ed utilizzati a questo scopo”.
Sono 2.386 nuovi positivi (ieri erano stati 2.349) con un tasso di positività del 41% (dal 42,9%) sui 5.819 tamponi diagnostici testati (5.481). L'incidenza scende ancora, seppure lievemente, per il nono giorno consecutivo e oggi si attesta a 1.025,57 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.033,30). Questo secondo i dati diffusi dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche nel giorno in cui l'Italia, dopo due anni, festeggia l'uscita dallo stato d'emergenza Covid.
Numeri che si appiattiscono per le province marchigiane ma con proporzioni che rimangono stabili: è sempre Ancona quella più casi (732), seguita da Macerata (449), Pesaro Urbino (438), Ascoli Piceno (381) e Fermo (292); sono 94 i casi provenienti da fuori provincia.
I soggetti con sintomi sono 504, i contatti stretti di casi positivi 709, i contatti domestici 679, i contatti in setting scolastico formativo 24, i contatti in ambiente di vita socialità 5, i contatti in setting lavorativo 43, mentre per 45 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici.
Anche oggi più della metà dei contagi giornalieri si concentrano nelle fasce di età intermedie, con 631 positivi tra i 25-44enni e 629 tra i 45-59enni. Tra i più giovani si conferma la fascia dei bambini delle scuole elementari (6-10 anni) la più colpita con 145 casi; tra le fasce di età più avanzate spicca ancora quella dei 60-69 enni con 290 contagi in 24 ore.
Ricoveri legati al Covid in calo nelle Marche, arrivati nell'ultima giornata a 250, -7 su ieri. Secondo i dati della Regione Marche aumentano i pazienti in terapia intensiva, 13 (+2), diminuiscono quelli in semi intensiva, 54 (-5), e nei reparti non intensivi, 183 (-4), a fronte di 24 dimessi.
Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva sale a 5,1% (13 posti su 256 totali), scende quello per l'area medica a 23,2% (237 posti occupati su 1.020). C'è stato un decesso, quello di un 89enne, che porta il totale a 3.714.
Ci sono 36 persone in osservazione nei pronto soccorso, 138 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 14.235 (ricoverati e isolamenti), le persone in quarantena o isolamento domiciliare 27.114, di cui 906 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 374.928.
Sette condanne a pene comprese da tre a cinque anni per i sette gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato (che prevede uno sconto di pena) e due patteggiamenti nel filone 'amministrativo' per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, costata la vita a cinque minorenni e una madre 39enne nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018. Il filone bis riguarda le responsabilità di proprietari, gestori e amministratori per la sicurezza della discoteca.
A quasi quattro anni dai fatti si è chiusa una parte della seconda tranche di indagini, quella che sta più a cuore ai parenti delle vittime, mentre sono già arrivati alla condanna in secondo grado i giovani della cosiddetta banda dello spray.
Omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro colposo le accuse per le quali la gup di Ancona Francesca De Palma ha pronunciato sentenza oggi pomeriggio dopo quasi tre ore di camera di consiglio. Per altri 9, che hanno invece scelto il rito ordinario, il processo si aprirà il 3 giugno.
(Fonte Ansa)
Camion posteggiato prende fuoco: tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco evita propagazione dell'incendio. È quanto avvenuto nel primo pomeriggio, intorno alle 13:45, in via Antonelli, a Senigallia.
L'autocarro, che trasportava collettame vario, era parcheggiato nel piazzale di una ditta, in attesa di completare il carico, quando è stato interessato dalle fiamme. Ancora da chiarire cosa abbia scaturito l'incendio.
Le fiamme si stavano propagando anche a un altro mezzo pesante e alla parte posteriore di un’autovettura. Decisivo l'arrivo sul posto di una squadra di Senigallia intervenuta con due autobotti.
I pompieri hanno provveduto a spegnere le fiamme con del liquido schiumogeno antincendio e a mettere in sicurezza l’area dell’intervento. Non si segnalano persone coinvolte. Sul posto anche i Carabinieri della locale stazione e la Polizia Locale.
Da oggi è possibile ricevere il proprio ordine Ikea comodamente a casa grazie alla nuova alleanza omnicanale di Poste Italiane con Ikea Italia.
Il servizio messo a punto da Poste Italiane mira a rispondere a esigenze di personalizzazione dell’ultimo miglio. I clienti, per tutti gli ordini che non superano i 50kg di peso, possono scegliere la data di consegna e il luogo di ritiro più comodo grazie al servizio Sda Extralarge che offre soluzioni flessibili e servizi dedicati al mercato e-commerce.
Una soluzione che, grazie alla solida presenza di Poste Italiane nel tessuto sociale ed economico italiano, consente a Ikea di essere più vicino a tutti i cittadini delle Marche. Ad oggi infatti il 94% degli italiani si trova a non più di 5 minuti di distanza da un punto di erogazione dei servizi di Poste Italiane. Un dato che dà misura della rete fisica e digitale offerta dall’Azienda che mette a disposizione dei marchigiani una serie di servizi fruibili per tutti secondo le proprie necessità.
Prosegue il lento calo dell'incidenza di casi di coronavirus ogni 100mila abitanti nelle Marche: in 24 ore sono stati rilevati 2.349 positivi e l'incidenza è scesa da 1.064,73 a 1.033,30. Resta alta la percentuale di casi sui tamponi del percorso diagnosi (42,9% su 5.481); il totale di tamponi eseguiti in un giorno è di 7.336 che comprende anche i 1.855 test del percorso guariti.
Le persone con sintomi sono 520; tra i casi 697 sono i contatti stretti di positivi, 674 i contatti domestici, 31 in ambiente scolastico/formativo, 7 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambiente lavorativo, 2 in ambito assistenziale e 2 in ambito sanitario.
La provincia di Ancona viaggia sempre su circa 800 casi giornalieri (794); è seguita per numero di positivi dalle province di Macerata (410), Ascoli Piceno (375), Pesaro Urbino (370) e Fermo (320); 80 contagiati da fuori regione.
Tra le fasce d'età più colpite ancora una volta quella tra 25-44 anni (615), con quasi un quarto dei positivi; seguono 45-59 anni (544), 60-69 anni (274), 70-79 anni (210) e 6-10 anni (133).
Nell'ultima giornata ricoveri per Covid in aumento nelle Marche (257; +3 rispetto a ieri) ma calano in Terapia intensiva (11; -1). Sei i decessi che fanno salire il totale a 3.713: in provincia di Ancona, una 68enne residente nel capoluogo; nel Fermano un 80enne di Montegranaro, un 85enne e un 88enne di Fermo, un 86enne di Porto San Giorgio, una 96enne di Castorano (Ascoli Piceno).
Tra i pazienti, oltre a 11 in Terapia intensiva, ce ne sono 59 in Semintensiva (+1) e 187 nei reparti non intensivi (+3); 31 i dimessi. La percentuale di pazienti Covid in Terapia intensiva scende al 4,3% (256 posti letto) mentre in Area Medica l'occupazione è del 24,1% (246 su 1.020 posti).
Le persone ospitate in strutture territoriali sono 139 e 35 in osservazione nei pronto soccorso. Il totale dei positivi (ricoveri più isolamenti) scende a 14.814 (-188), gli isolamenti domiciliari salgono a 27.093 (+221) e i guariti/dimessi si attestano a 371,964 (+2.781).
Nella sesta puntata di “Storie di Cucina”, il format di Picchio News dedicato alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche marchigiane, siamo stati ospiti di “Jolanda”, ristorante di Moie, in provincia di Ancona. Qui, immersi nelle verdi colline anconetane e nella casa del Verdicchio, crescono rigogliose distese di vigneti a perdita d’occhio.
In questo splendido scenario Rolando lavora da 60 anni con la sua famiglia. Un’attività cominciata dai genitori e che oggi prosegue con suo figlio Ivan, chef del ristorante che tenta di riportare in tavoli gli antichi sapori dei contadini marchigiani.
“Questa è la nostra casa da 60 anni e qui prepariamo i piatti come quelli che si facevano una volta. Mio figlio Ivan ha viaggiato e ha studiato prima di poter diventare chef del nostro ristorante e, insieme a mia moglie, oggi riesce a preparare pietanze dai sapori antichi per far sentire davvero a casa chi pranza nel nostro locale”.
Un rispetto della tradizione, quello ricercato da “Jolanda”, per raccontare una cucina povera che non poteva concedersi grandi sfarzi. In tavola con il sommelier ed esperto culinario Mirko Salvatori scopriremo la ricetta della coratella di agnello, uno dei piatti più richiesti della tradizione marchigiana.
Se anche voi siete ristoratori, agricoltori, allevatori o viticoltori, scriveteci un messaggio Whatsapp al 3421682258 o inviate una email a redazionepicchio@gmail.com. Sarete ricontattati da parte della nostra redazione.
Parte il nuovo corso malese dell'Ancona, il 95% del club biancorosso passa ufficialmente nelle mani del magnate Tony Tiong. Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi mercoledì, alla Mole Vanvitelliana, si è celebrata la conclusione della trattativa.
"Del mio curriculum da imprenditore sapete già, come sapete che sono un grande appassionato di calcio. Amo la serie A e i suoi giocatori ma il mio preferito è sempre stato Roberto Baggio, per le doti in campo e l’umiltà al di fuori. Ha fatto sognare il mondo", ha esordito Tiong.
"A novembre mi hanno presentato il progetto Ancona e a gennaio sono arrivato di persona in città per conoscere Canil, imprenditore serio e intelligente e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti - ha aggiunto -. Abbiamo capito di condividere i valori più importanti, come il sogno di costruire un progetto a lungo termine. Ci siamo poi incontrati con sindaco e assessore, che ci hanno testimoniato la volontà della città di sostenerci ed eccoci qui. Sono emozionato di iniziare questa avventura con tutti voi”.
"Ad oggi siamo perfettamente in regola con tutti i conti - ha precisato Mauro Canil -. In tanti si sono avvicinati per intrufolarsi in qualche modo, ma, come avevo detto nella conferenza stampa precedente, le società sono belle dispari e inferiori a tre. Per cui abbiamo parlato con tutti, ma con molti si è deciso di non dar seguito agli incontri".
"A dicembre è entrato in scena Roberto Ripa: mi ha spiegato l'intento di Tiong, un imprenditore malese con passaporto australiano, che voleva fare calcio in Italia - ha raccontato Canil -. Ci siamo riservati di prendere informazioni sul suo curriculum e le sue attività e, una volta verificate le garanzie, abbiamo parlato di persona. Lì ho capito la sua passione per il calcio e la possibilità con le sue forze economiche di poter far fare un salto di qualità alla società e all’intera comunità".
"Dopo una attenta valutazione ci siamo resi conto che aveva tutte le carte in regola per essere un treno da non perdere e su cui era giusto salire, potendo rappresentare una svolta importante - ha spiagato Canil -. Non sono venuto ad Ancona per fare business, anche in questa occasione voglio mettere la faccia. Anche in questo nuovo progetto continuerà l’importanza data al settore giovanile, senza dimenticare l’impulso alla prima squadra per la quale Tiong darà ulteriori garanzie di successo".
"Il mio non è un disimpegno ma una volontà di impegnarmi ancora di più per tutelare Tiong dalle cattive compagnie e fare in modo che le sue risorse siamo impegnate bene - ha concluso -. Dico sempre ai miei collaboratori che anche un centesimo va spaccato a metà per cercare di risparmiare sempre senza buttare via niente. Canil non va via ma resta. Amo questa città, ancora di più dopo il bel percorso fatto insieme e spero che le cose in futuro vadano ancora meglio. La persona più delusa da questo passaggio è mia moglie Sabrina e speriamo di riportarla presto allo Stadio”.
È stata poi la volta di Roberta Nocelli: “Ringrazio per la fiducia Canil che mi ha voluto al suo fianco qualche anno fa, facendomi entrare nel mondo del calcio e che mi ha permesso poi nel mio percorso di circondarmi a mia volta di persone di fiducia. Ancona mi ha subito conquistata."
"Ho voluto guardare occhi negli occhi Tony Tiong prima del closing per capire se potesse essere una persona di fiducia per noi, perché a questa Società tengo davvero e ne sento la responsabilità - ha concluso Nocelli -. Se resto è perché ci credo, continuerò a mettere la stessa passione e serietà di questi mesi. Da oggi si va avanti e si continua, non so se sarò all’altezza dei vostri desideri, ma di sicuro ce la metterò tutta. Saremo sempre Noi&Voi”.
“La giunta regionale provveda quanto prima a eliminare l’addizionale regionale all’imposta erariale sul consumo di gas metano al fine di sostenere concretamente famiglie e aziende, messe in grande difficoltà dagli aumenti del prezzo del gas al consumo”. A chiederlo è il gruppo assembleare del Partito Democratico, che a tale scopo ha presentato in consiglio regionale una mozione a prima firma del capogruppo Maurizio Mangialardi.
“Da mesi – spiega Mangialardi – assistiamo al continuo aumento del costo dell’energia, in particolare dell’elettricità e del gas. Se già prima dello scoppio della guerra in Ucraina ciò rappresentava una grave minaccia per la ripresa economica post pandemica, oggi, di fronte alle incertezze dello scenario internazionale e alla esponenziale crescita del costo dei carburanti, tale aumento rischia di colpire ancora più duramente le nostre imprese e di falcidiare il potere d’acquisto di moltissime famiglie marchigiane".
"Con la disapplicazione dell’addizionale regionale chiesta dal Partito Democratico, gli utenti potrebbero risparmiare tra l’1,5 e il 2% sul costo finale delle forniture. Una misura che ovviamente non può essere considerata risolutiva, ma che si andrebbe ad aggiungere ai provvedimenti già varati dal governo Draghi nei mesi scorsi per contenere i costi dell’energia, dando maggiore sollievo ai nostri concittadini”.
“Confidiamo che la proposta – conclude il capogruppo dem – costruita insieme al segretario regionale del Partito socialista Boris Rapa, possa essere accolta senza problemi anche dalla maggioranza, visto che un analogo provvedimento è stato già approvato dalla Regione Lombardia governata dal centrodestra”.
Con lo scoppio della guerra in Ucraina, gli italiani sono tornati a parlare di democrazia. Un po’ per le decisioni governative fin qui prese – adesione alle sanzioni, all’approvvigionamento di armi e beni di prima necessità, in conformità con la linea dell’Unione Europea – e un po’ per il sacrificio umano che si sta consumando giorno per giorno nel comparto civile ucraino, i diritti umani sono tornati ad essere i protagonisti dell’agenda setting.
Ma come sono cambiate dopo un mese di guerra le reazioni degli italiani? Se a ridosso del 25 febbraio 2022 le emozioni prevalenti circa l’inizio dell’invasione russa erano tristezza (55%) e incertezza (54%), ad oggi si sono fatti spazio nel cuore dei cittadini sentimenti come la rabbia (54%), la paura (50%) e il disgusto (38%), sintomo di un sostanziale rifiuto di quanto sta accadendo nelle zone dell’ex URSS.
I mancati progressi diplomatici hanno portato a un aumento dell’incertezza sul futuro delle mire espansionistiche russe e l’impiego di armi nucleari. Solo il 23% degli intervistati nel sondaggio IPSOS ritiene che il conflitto resterà circoscritto all’Europa Orientale, accompagnato da un 35% di no comment. Il 34% considera poco probabile un’evoluzione nucleare della guerra, mentre il 24% preferisce non esprimersi. Appena il 21% pensa che l’Italia debba opporsi alla Russia, insieme a un 43% che inviterebbe l’Ucraina ad arrendersi.
C'è quindi una maggiore preoccupazione da parte degli italiani sugli sviluppi futuri della crisi ucraina rispetto alle ripercussioni economiche della stessa. I timori legati, per esempio, al caro-bollette e dell’energia si assestano oggi a un 47%, cifra confermata anche da una maggioranza di intervistati favorevole alle sanzioni promosse dall’Ue (1 italiano su 4). A costo di dover sopportare l’aumento graduale dei prezzi e la futura inflazione.
Nel frattempo, aumentano le spese militari. Con il benestare del presidente Mattarella. L’ultimo paradosso “draghiano” si può riassumere così: “corsa agli armamenti per assicurare la pace”. Nelle ultime ore, il premier italiano ha invitato i partiti alla compattezza rispetto alla conversione in legge dell’ultimo Decreto Ucraina. Il premier ha fatto leva sulla necessità di “difendere i valori della democrazia e dell’Europa Unita”; il richiamo all’unità e all’affidabilità è stato promosso soprattutto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, al fine di onorare gli accordi Nato sottoscritti nel 2014. Il che significa, per il nostro Paese, aumentare le spesa militari e della Difesa per raggiungere la percentuale del 2% del Pil entro il 2024.
Se il voto di fiducia del Senato atteso entro questa settimana avrà successo – senza spaccature interne ai partiti e voltagabbana dell’ultimo minuto – il Governo darà il via libera all’invio di aiuti umanitari economici e militari all’Ucraina. Confermando così quelle che saranno le future revisioni in materia di Pnnr e sue priorità, poiché definitivamente influenzato dai mutamenti del quadro geopolitico europeo.
“La non vaccinazione non è né un illecito penale né disciplinare, quindi non ha alcun motivo il demansionamento degli insegnanti”. A sostenerlo è l’onorevole Mirella Emiliozzi, critica sul decreto legge che dispone il rientro a lavoro delle persone non vaccinate. Per gli insegnanti si prevede che dal primo aprile possano tornare a scuola ma non per insegnare. Potranno essere adibite ad altre mansioni. Un demansionamento dunque.
“I docenti che non si sono sottoposti alla vaccinazione per Covid-19 sono dell’ordine di qualche migliaio e non necessariamente si tratta di No Vax. Per sostituirli, abbiamo dovuto assumere altro personale che ci costa 30 milioni di euro. È assurdo pagare il doppio per lo stesso servizio. I dati attuali sembrano dimostrare che non esista alcun presupposto sanitario tale da giustificare la proroga dello stato di emergenza e infatti dal primo aprile ritorneremo gradualmente alla normalità, e aggiungo che anche la gradualità è ingiustificata e ci svantaggia: la maggioranza degli altri Stati sono tornati alla piena normalità".
"Tenere fuori dalle aule gli insegnanti rappresenta, a mio avviso, una misura emergenziale e se proprio si vuole adottare la massima cautela, è sufficiente mantenere le mascherine. I nostri diritti sono stati limitati sin troppo e non è ammissibile continuare a condizionare i lavoratori, in questo caso gli insegnanti. Se possono entrare a scuola e ricominciare a fare una vita normale con il Green Pass base - conclude - perché non possono tornare a fare la loro professione? Ma non c’è alcuna logica e nessuna giustificazione sanitaria in questa scelta”.