Cane cade in un fossato pieno d’acqua: salvato dai Vigili del Fuoco. I pompieri sono intervenuti, alle ore 08.45 circa in via Spina a Jesi, per recuperare un cane di razza meticcia che era caduto in un fosso profondo due metri circa con all’interno 15 centimetri di acqua.
La squadra di Jesi ha provveduto ad estrarre il cane dall’avvallamento utilizzando tecniche SAF (Speleo Alpine Fluviali), per poi riconsegnarlo al padrone.
Lo stato di salute del cane non era ottimale, perciò è stato affidato alle cure di un veterinario del servizio sanitario comunale. Sul Posto anche la Polizia Locale.
Joe Bastianich, noto ristoratore americano e personaggio Tv, sarà tra gli ospiti della ventiduesima edizione del Summer Jamboree di Senigallia, in veste di musicista da tempo attivo sulla scena internazionale.
Si esibirà venerdì 5 agosto sul palco in piazza Garibaldi insieme alla band napoletana "La Terza Classe" conosciuta durante il programma "On the road" realizzato per Sky Arte nel 2013 e condotto dallo stesso Bastianich. Con la band ha inciso un primo album che uscirà tra due mesi per poi partire in un tour che lo porterà a toccare varie città italiane.
Al festival Summer Jamboree "The Restaurant Man" e la band porteranno brani per un concerto dal sapore di bluegrass, un genere di musica sviluppatosi negli anni '40 in America che mescola sonorità blues, gospel e jazz con le note tipiche del vecchio continente. Non si tratta di cover, ma di brani originali che riscoprono il filone di stampo folk tipico statunitense.
Sono oltre 3.600, di cui circa 1.700 minori, i profughi ucraini giunti nelle Marche attraverso l canali delle Prefetture. Il dato è emerso nel corso di una videoconferenza del Comitato di accoglienza Marche. Presieduto dall’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, l’incontro – con prefetti e Anci Marche – è servito a puntualizzare le varie fase della macchina organizzativa dell’accoglienza.
“Stiamo lavorando per definire gli aspetti logistici dei vari scenari che si possono delineare, in funzione dell’andamento degli arrivi nella nostra regione - riferisce Aguzzi – La nostra protezione civile, in questa fase, provvederà a contrattualizzate alcune strutture alberghiere per provincia, tra quelle segnalate dalle rispettive associazioni di categoria, destinate a ospitare eventualmente i profughi che non hanno la possibilità di sistemazione presso parenti, conoscenti o associazioni, segnalati dalle stesse Prefetture”.
“Contatteremo inoltre i gestori del trasporto pubblico locale per attivare un servizio gratuito nel primo mese di permanenza dei profughi sprovvisti di mezzi autonomi, sempre su segnalazione delle Prefetture, per dare loro la possibilità di muoversi in piena libertà. Il sistema di accoglienza delle Marche sta potenziando la sua capacità di risposta, adeguandosi all’evoluzione del conflitto in corso”.
Dall'inizio dell'emergenza umanitaria, scaturita dalla guerra in Ucraina, nelle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado delle Marche, sono stati accolti complessivamente 191 bambini e ragazzi ucraini. A fornire il dato, aggiornato al 28 marzo, è l'Ufficio Scolastico regionale.
La provincia che ha accolto il maggior numero di alunni in fuga dalla guerra è quella di Macerata (60), seguita dalla provincia di Ancona con 51 alunni. Le province di Ascoli Piceno e Pesaro Urbino hanno accolto nel sistema scolastico 28 alunni ucraini ciascuna, 24 il Fermano.
Il capoluogo marchigiano (Ancona) è la città che ha accolto in assoluto il maggior numero di studenti ucraini nel suo sistema scolastico (32). Guardando ai capoluoghi di provincia spicca Pesaro con 25 alunni, Macerata (18) e Fermo con 12 alunni. Fanalino di coda Ascoli Piceno (3 alunni ucraini accolti), ma a trainare la provincia ci pensa Grottammare che ha accolto 16 tra bambini e ragazzi in fuga dalla guerra
Incidenza in lieve calo nelle Marche a 1.078,12 (ieri era 1.090,78) su 100mila abitanti, mentre si registrano 3.323 nuovi positivi al Covid nelle ultime 24 ore. I positivi sono il 41,8% dei 7.947 tamponi analizzati nel percorso diagnostico su 9.679 tamponi complessivi.
I sintomatici sono 654, i contatti stretti di casi positivi 931, i contatti domestici 873, i positivi in ambito scolastico formativo 34, i contatti in ambito lavorativo 8, i contatti in ambiente di vita socialità sono 4, per 811 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici.
La provincia di Ancona totalizza oltre mille positivi (1,017), seguita da Macerata con 631, Pesaro Urbino con 547, Ascoli Piceno con 546, Fermo con 425, oltre a 157 casi fuori regione. Il contagio circola soprattutto nelle fasce di età 45-59 anni, con 835 casi, e 25-44 anni, con 824, seguite da 60-69 anni con 370 e 70-79 anni con 302.
Il numero di ricoveri è aumentato di un'unità (249) nelle 24 ore: 10 degenti in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri; occupazione al 3,9% sui 256 posti complessivi) e 239 in Area Medica (+1). Registrato anche un decesso: si tratta di una 89enne di Pioraco.
Dopo l’apertura della stagione piscatoria avvenuta nella giornata di domenica, che consente la pesca in tutte le acque di categoria A e B, il Ministero della Transizione Ecologica, ha autorizzato la proroga per l’immissione fino a 34 quintali di trota atlantica con le medesime modalità previste nella stagione piscatoria 2021.
Con questa autorizzazione le Marche rappresentano l’unica regione in Italia in cui è consentita l’immissione di trote iridee nei 10 tratti fluviali (C1) a scopo di ripopolamento distribuiti su tutto il territorio regionale.
"Questa autorizzazione provvisoria, rappresenta la prima fase di una programmazione più ampia e sostenibile valida fino al 2024 che garantirà miglioramenti graduali e significativi ai pescatori sportivi ed alle attività economiche che gravitano nell’indotto, in particolare nelle aree interne" puntualizza il vicepresidente regionale Mirco Carloni.
"Il progetto prevede, in tempi rapidi, di triplicare i quantitativi delle immissioni di trota iridea ed aumentare i tratti interessati dalle semine - inserendo, tra gli altri, il Musone, Tenna, Castellano e Fluvione - per un totale di 23 tratti", aggiunge.
"Ringrazio il sottosegretrario del Ministero della Transizione Ecologica Vannia Gava nonché tutti i pescatori marchigiani per la fiducia, che ci consente di intraprendere un percorso concertato con le associazioni volto a rafforzare, nel rispetto dell’ambiente e delle regole, l’attività della pesca sportiva, che rappresenta un volàno fondamentale per l’economia di larghi tratti delle nostre aree interne” conclude Carloni.
“Non ci risulta che il progetto del mega centro logistico Amazon nelle Marche sia saltato, la posizione della Regione è sempre stata chiara in tal senso e tutta la documentazione che avrebbe dovuto produrre l’interporto, è già stata presentata. Tocca a Scannell il prossimo passo”.
Ad affermarlo è Guido Castelli, assessore al Bilancio e alla Ricostruzione della Regione Marche, che smentisce le voci diffuse negli ultimi giorni sulla possibilità di un definitivo fallimento della trattativa che avrebbe dovuto portare il colosso americano a strutturarsi in un’area di proprietà di Interporto Marche.
Un affare da oltre 250 milioni di euro con una ricaduta ingente sul territorio e che nel corso dell’ultimo anno ha spinto proprio la Regione ad andare all-in sul progetto di realizzazione. Mille i posti di lavori promessi da Amazon per il centro di Jesi. Poi gli intoppi, fin qui superati. Fino all’ultimo blocco per la concessione dell’area da 27mila metri quadrati.
“Scannell, il soggetto che dovrebbe pagare a Interporto Marche i diritti per edificare, ha delle difficoltà a pagare. Ma la Regione ha comunque dato il via libera: questo centro è un obiettivo da raggiungere. In precedenza ci sono stati dei problemi formali, ora è tutto superato. Se ci sono delle difficoltà, non sono da parte dell’Interporto Marche”, precisa Castelli
Ad oggi, però, la trattativa resta in bilico - secondo gli operatori privati - per il valore dell’area in questione, passato dai 600mila euro del 2020 ai 6 milioni attuali: “Ci sono tutte le condizioni affinché Scannell possa fare le proprie scelte rispettando anche i diritti delle amministrazioni pubbliche. Scannell deve versare 6 milioni a Interporto Marche per acquisire i diritti ad edificare e per completare l’operazione”.
Schianto tra un’auto e un camion lungo la SS16: un ferito trasportato a Torrette. È il bilancio di un incidente avvenuto, nella notte, nel comune di Falconara Marittima nei pressi della Raffineria Api.
Per cause in fase di accertamento, un’auto si e scontrata con il retro del rimorchio di un mezzo pesante. La squadra dei Vigili del Fuoco di Ancona intervenuta sul posto, in collaborazione con i sanitari del 118, ha provveduto ad estrarre dall’abitacolo il conducente dell’auto, attraverso l’utilizzo di attrezzature specifiche.
Successivamente l’uomo è stato trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso dell’ospedale di Torrette di Ancona per accertamenti. I pompieri hanno poi messo in sicurezza l’area dell’intervento. Sul posto anche La Polizia Stradale ed i Carabinieri di zona per ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.
Latte in polvere e altri fondamentali presidi sanitari consegnati da Federfarma Ancona e Farmacentro per aiutare la popolazione ucraina. La "guerra in Ucraina, con i volti addolorati e le necessità di bambini, donne e persone anziane", scrive Federfarma ha ispirato la toccante cerimonia tenutasi nel piazzale di Farmacentro a Jesi.
Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Ancona, ha consegnato a nome dei farmacisti della provincia ed anche di Farmacentro , importanti quantitativi di latte in polvere e altri fondamentali presidi sanitari che raggiungeranno l'Ucraina.
Lorenzo Mazzieri e Matteo Berrettini, per la Protezione civile, e Roberto Balerci, vice presidente dell'Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco in congedo, hanno evidenziato che i materiali saranno stoccati presso il centro operativo della meritoria associazione, che veicola, tramite la Comunità ucraina nelle Marche (Cum), tutte le donazioni: si utilizzano camion che dopo avere trasportato in Italia prodotti e materie prime, rientrano in patria spesso senza carico.
Sono 2.062 i nuovi positivi (ieri erano stati 2.349), con un tasso del 37,9 % decisamente inferiore rispetto al 42,8% di venerdì e sabato sui 6.685 tamponi analizzati (7.007). L'incidenza si attesta a 1.126 casi settimanali ogni 100mila abitanti (1.163,11), in discesa per il quarto giorno di fila. Questo quanto emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche. Sono numeri che evidenziano come le Marche si stiano avviando a una fase di plateau delle curva epidemica.
Non ci sono scostamenti significativi rispetto alle classi di età dei nuovi contagi di oggi, domenica 27 marzo: le classi più colpite sono sempre quelle tra 25-44 anni e 45-59 anni che assommano 959 casi, quasi la metà di quelli totali. C'è una recrudescenza nelle classi più elevate di età tanto che si è acceso un campanello di allarme nelle case di riposo.
Infine, per quello che concerne le province, resta sempre Ancona (653 contagi) quella con i casi più numerosi seguita da Macerata (410), Ascoli Piceno (361), Pesaro Urbino (301), Fermo (265) mentre i casi positivi provenienti da fuori regione sono 72.
Sono cinque i decessi correlati al Covid nelle ultime 24 ore. Sono morte quattro donne e un uomo, tutti già affetti anche da altre patolgie, in base al bollettino fornito dalla Regione. Le vittime sono una donna di 62 anni di Corridonia, un uomo di 66 di San Severino Marche quindi altre tre donne di 85 anni (di Monte Grimano), di 93 anni anche lei di Corridonia e una 95enne di Ascoli Piceno.
Da inizio pandemia sono state 3.696 le vittime nelle Marche, 2.058 uomini e 1.638 donne. In lieve flessione i ricoverati collegati al Covid, che oggi sono 235 (tre meno di ieri). Nove (-1), quelli in terapia intensiva, con un tasso di occupazione del 3,5%. Scendono a 226 (-2, 22,1%) quelli invece in area medica.
Sabato di festa per l’apertura del venticinquesimo negozio Med Store, questa volta in chiave “Experience Center”. Il secondo store di Ancona, aperto in zona Baraccola, si configura in una nuova formula dedicata al mondo delle aziende, dei professionisti e soprattutto delle scuole. Tante persone accorse al taglio del nastro, con la soddisfazione del Ceo di Med Group, Stefano Parcaroli, e di tutto lo staff accorso per l’occasione. “Oggi inauguriamo il nostro secondo negozio in Ancona” sottolinea il CEO di Med Group, Stefano Parcaroli. “Per noi è un momento importante perché rafforziamo la nostra presenza nel capoluogo regionale, dove eravamo già da molti anni con lo storico negozio in centro. Nell’experience center si potranno fare corsi di formazione ed avere assistenza tecnica certificata Apple, a disposizione di tutta la nostra clientela".
Presente al taglio del nastro anche l’Assessore alla produttività, Ida Simonella, in rappresentaza dell’Amministrazione Comunale di Ancona. A completare la giornata il grande afflusso che il negozio ha registrato fin dal taglio del nastro, con tanti appassionati e curiosi che hanno scoperto le novità tecnologiche e le offerte messe in atto per l’occasione. Tante le domande ai numerosi addetti ai lavori in un clima accogliente e cordiale, che lancia al meglio l’avventura del venticinquesimo negozio della catena.
Dal settembre 2020, un 27enne di Ancona avrebbe più volte maltrattato la madre con lui convivente, percuotendola e spingendola fino a farla cadere a terra, insultandola e minacciandola, costringendola ad una convivenza intollerabile e sottoponendola a continue vessazioni fisiche e morali.
Per questi motivi oggi la Polizia di Stato, Sezione reati contro la persona, sotto il coordinamento della Procura di Ancona, ha applicato nei confronti del 27enne l'ordinanza che dispone la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla madre e all'amministratrice di sostegno di questa, per i reati di maltrattamenti contro familiari e minacce.
Di recente lo stesso indagato, volendosi opporre all'attività dell'amministratrice di sostegno di sua madre, volta a collocare la donna in un'altra sistemazione alloggiativa, si sarebbe reso responsabile di minacce anche nei confronti dell'amministratrice stessa, dicendole che l'avrebbe "fatta stuprare e uccidere da romeni".
Circostanze che, all'esito dell'attività info-investigativa, hanno portato il gip di Ancona ad accogliere la richiesta avanzata dalla Procura e a disporre il divieto di avvicinamento.
Cade rovinosamente con la bici: ciclista soccorso in eliambulanza. L'incidente è avvenuto, intorno alle 11:30 di questa mattina lungo i sentieri percorribili del Monte Conero, in provincia di Ancona. Per cause da accertare, un uomo di 48 anni residente a Castelfidardo, ha perso il controllo della sua mountain bike cadendo violentemente a terra.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i sanitari del 118, congiuntamente a una squadra di Ancona dei Vigili del Fuoco. Gli operatori dell'emergenza, valutata la situazione, hanno prima provveduto a stabilizzare l’uomo, poi - con il supporto degli operatori del Soccorso Alpino - lo hanno trasportato a spalle con una barella specifica.
Il ciclista è stato condotto ad una piazzola, dove ad attenderlo c'erano i medici dell’eliambulanza, i quali ne hanno previsto il trasporto d'urgenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Regionale Torrette di Ancona per accertamenti. L'uomo ha riportato molteplici escoriazioni ed è stato sottoposto a una tc di controllo per scongiurare eventuali trauma cranici.
Terzo calo consecutivo dell'incidenza di casi ogni 100mila abitanti nelle Marche, entrate nel cosiddetto 'plateau epidemico": nell'ultima giornata rilevati 2.349 positivi e l'incidenza è scesa a 1.149,06 (ieri 1.163,11, il giorno prima 1.187,09). Lo fa sapere la Regione.
In totale eseguiti 7.007 tamponi in un giorno tra cui 5.484 nel percorso diagnostico (42,8%) e 1.523 nel percorso guariti. Intanto il numero di ricoveri è rimasto invariato (238) nelle 24 ore: 10 degenti in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri; occupazione al 3,9% sui 256 posti complessivi) e 228 in Area Medica (-1; saturazione del 22,35% su 1.020 posti letto). Quattro i decessi, due uomini e due donne, di età compresa tra gli 85 e i 92 anni.
Per quanto riguarda gli ultimi positivi le persone con sintomi sono 498; i casi comprendono 652 contatti stretti di positivi, 624 contatti domestici, 18 in ambiente scolastico/formativo, 5 in ambiente di vita/socialità, 3 sul lavoro, uno ciascuno in ambito sanitario e assistenziale (su 535 contagi in corso un approfondimento epidemiologico).
In provincia di Ancona registrati 759 positivi; seguono le province di Ascoli Piceno (405), Pesaro Urbino (397), Macerata (382), Fermo (310); 96 casi da fuori regione. Il numero più alto di contagi tra persone di età compresa tra 25 e 44 anni (607) e tra 45-59 anni (542); poi la fascia d'età 60-69 anni (264), 70-79 anni (215) e 6-10 anni (142).
Conducente non inserisce il freno a mano e rischia di innescare un incidente stradale. Erano le 9:30, questa mattina, quando i Vigili del fuoco sono intervenuti in via Borghetto di Ripe nel Comune di Ripe, in provincia di Ancona per recuperare un’autovettura che, dopo essersi sfrenata, ha proseguito la corsa lungo un campo per poi andare a sbattere contro la recinzione di un’abitazione.
Il veicolo, un modello Audi, è rimasto in bilico sul muretto che delimita la recinzione stessa. La squadra dei pompieri di Senigallia, intervenuta con un’autobotte e un mezzo 4x4, ha provveduto a recuperare l’auto attraverso l’utilizzo del verricello posto sull’automezzo dei Vigili del Fuoco e a mettere in sicurezza l’area dell’intervento. Non si segnalano persone coinvolte.
"La Regione Marche conferma la massima stima nei confronti del commissario tecnico Roberto Mancini. Mancini è stato scelto come testimonial della Regione non solo per la sua indiscussa carriera sportiva ma, soprattutto, perché rappresenta un illustre marchigiano conosciuto in tutto il mondo, figura di grande rilievo e di riconosciuta stima, che rappresenta a pieno l'identità marchigiana".
A ribadirlo, con forza, attraverso una nota stampa è l'Amministrazione regionale, nel replicare agli spifferi circa la rescissione del contratto con Mancini, attuale volto della campagna di promozione turistica.
La sconfitta con la Macerata e la mancata qualificazione dell'Italia del calcio ai prossimi Mondiali in Qatar," non cambia l'intenzione del Presidente Acquaroli e della Regione di proseguire con la campagna di promozione insieme alla figura di Roberto Mancini - si legge nella nota -, così come già programmata. Si ribadisce il sostegno totale e il ringraziamento per quanto mister Mancini ha fatto fino ad oggi e farà per le Marche".
Lo stesso Acquaroli, pochi minuti dopo la disfatta azzurra sul campo, aveva ribadito la propria vicinanza e stima al commissario tecnico: leggi qui.
"La partita l'abbiamo tenuto in mano ma l'attacco non è stato un granché. Cosa avrei fatto di diverso? Avrei chiamato Balotelli, perché ha una forza fisica incredibile e davanti alla porta non lo ferma nessuno. A volte fa qualche stupidaggine ma io lo avrei chiamato". Così la mamma del ct Roberto Mancini, Marianna Puolo, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1.
"La più grande delusione di mio figlio? Si, perché nella sua carriera più o meno ha sempre fatto bene. L'ho sentito stamattina, era dispiaciuto ma si sa che queste cose accadono nello sport".
L'eliminazione, secondo la madre del commissario tecnico, è frutto di una situazione che "ci siamo creati da soli. Purtroppo errori come quelli dal dischetto di Jorginho ci sono costati molto. Certo non l'ha fatto apposta poverino, ma se poi sbagli due o tre rigori alla fine la paghi. Poi la Macedonia ha fatto solo un tiro sbilenco e ha segnato... forse Donnarumma ci poteva anche arrivare ma ora inutile parlarne".
Ventiquattrenne, abruzzese, affetta da un tumore al lobo temporale sinistro, la parte cerebrale che controlla la funzione del linguaggio. È lei la paziente numero 100 che è stata sottoposta ad una procedura definita in "awake": si tratta di una tecnica chirurgica che consente di operare, da svegli, pazienti con patologie del cervello allo scopo di controllare in real-time le funzioni cerebrali e di ottimizzarne così la preservazione.
L’intervento nelle giornate del 25 e del 26 marzo è oggetto di un convegno: "Alive and Awake: 100° caso negli Ospedali Riuniti di Ancona". Coinvolti neurochirurghi, anestesisti, neuropsicologi, neurologi, neuroradiologi e infermieri della Azienda Ospedaliera che hanno ripercorso la storia di 100 interventi eseguiti in 10 anni di attività.
Nell’auditorium Montessori della Facoltà di Medicina e Chirurgia sono stati realizzati collegamenti in diretta con la sala operatoria del dottor Roberto Trignani, direttore della divisione di neurochirurgia dell’ospedale di Torrette e del neuroanestesista Pietro Martorano.
La paziente, per tutta la durata dell’intervento, ha dialogato con i medici per capire l’andamento e soprattutto se le manovre della rimozione tumorale rischiavano di toccare e lesionare la centrale del linguaggio. Le persone in sala, tra cui molti studenti in medicina, hanno potuto interagire in diretta coi chirurghi durante la fase operatoria.
L’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, intervenuto a conclusione della sessione dei saluti istituzionali, ha espresso la gratitudine della Regione ai professionisti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria per il traguardo di eccellenza raggiunto.
“Oggi - ha aggiunto - attraverso voi e il vostro lavoro di squadra multidisciplinare, le Marche mostrano al mondo la via della Sanitá del futuro, fatta di iper-tecnologia, di intelligenza artificiale ma anche e soprattutto di profondi valori umani che sono sempre più centrali nella scienza medica. Ai medici, agli Infermieri, ai tecnici, agli studenti e agli specializzandi affidiamo il futuro di una Sanità Pubblica equa e solidale come quella italiana che esprime intelligenza, genialità e generosità e non è seconda a nessuno”.
Il Direttore Generale dell’AOU Michele Caporossi ha dichiarato: “Si tratta di un evento straordinario che solo l’Azienda Ospedaliera regionale poteva realizzare. La procedura presentata, infatti, è una di quelle utilizzate ai massimi livelli dove mano dell’uomo e tecnologia si fondono per ottenere risultati stupefacenti”.
Nella mattina di sabato 26 marzo saranno gli altri Centri ospedalieri a raccontare la loro esperienza di chirurgia in awake, attraverso relazioni tenute da neurochirurghi, neuroradiologia, anestesisti e neuropsicologi.
"Attualmente è in corso una trattativa tra privati e la società Interporto per l’insediamento di un hub logistico di caratura internazionale. A tale proposito la Regione sta fornendo tutto il possibile supporto istituzionale per il buon esito dell’operazione, nella piena consapevolezza della sua strategicità economica ed occupazionale per il nostro territorio".
A dichiararlo è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, in riferimento alle recenti frenate nella contrattazione per la costituzione di un nuovo centro logistico Amazon nello spazio dell’Interporto a Jesi Est (leggi qui).
"La Regione sta esercitando pienamente il suo ruolo di indirizzo e controllo, monitorando giornalmente lo sviluppo dell’operazione, come è noto a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda", precisa Acquaroli. "Ovviamente questa funzione svolta dalla Regione avviene nel pieno rispetto della legge, dei ruoli e dell’autonomia che ogni interlocutore possiede - aggiunge il governatore -: sarebbe illegittimo, infatti, che la Regione interferisse direttamente nella gestione della trattativa o che si sostituisse alle parti che stanno attualmente negoziando".
"Per chiudere questa operazione deve esserci l’accordo tra le parti, ma occorre che questo avvenga nel pieno e rigoroso rispetto della legge, senza mettere a rischio il capitale di Interporto da eventuali danni. Un vizio di legittimità o un’eventuale ingerenza esterna impropria nella trattativa in corso rischierebbero di minare la legittimità dell’eventuale accordo, con la conseguenza finale di precludere l’effettivo insediamento dell’hub logistico che invece tutti auspichiamo. "Ci auguriamo - conclude Acquaroli -che tutti i soggetti coinvolti supportino con correttezza il buon esito dell’operazione".
“Anche quest’anno le Marche resteranno al palo per quanto riguarda la pesca sportiva e ricreativa”. È quanto denunciano addetti al settore e pescatori, in seguito alla decisione della Regione di immettere specie di trote iridee nei fiumi e nel fondo valle, con, inoltre, un calendario piscatorio annunciato ma non ufficializzato.
“La giunta regionale ha approvato lo scorso lunedì il calendario di pesca alla trota per le Marche, questo è quanto risulta dalle dichiarazioni dell'assessore Mirco Carloni, ma ad oggi a soli 3 giorni dalla fatidica data del 27 marzo, giorno in cui sarebbe prevista l'apertura della stagione, ancora non è stato pubblicato il fantomatico albo”, denunciano i pescatori.
“Ci si chiede – aggiungono - come si possa dichiarare che si fa il bene della pesca e dei pescatori operando in questa maniera. L'apertura della pesca alla trota, da sempre era fissata per l'ultima domenica di febbraio, era vista un po' come il Natale del pescatore un giorno atteso un intero inverno che seguiva intense preparazioni, acquisti nei negozi, visite lungo i torrenti di montagna alla ricerca dei posti migliori o alle zone meno pregiate che vedevano le numerose semine della regione (fatte con gli introiti derivanti dalle licenze di pesca), l'avvio dell'attività agonistica per molti appassionati”.
“Oggi questo giorno è visto dal pescatore come una via crucis, fatta di corse al reperimento del tesserino, corse per vedere i tratti in cui si può pescare senza incorrere in alcune folli norme che la regione puntualmente inserisce, i ripopolamenti che da ormai troppi anni non vengono fatti hanno lasciato il segno. Non più una festa, ma oramai una triste ricorrenza che come lo scorso anno non prevede immissioni di nessun tipo almeno nell'immediato, non garantisce le attività agonistiche e nemmeno quelle commerciali annesse e connesse alla pesca tra cui anche strutture alberghiere e ristoranti delle zone montane che in queste presenze trovavano validi ospiti”.
“Ci si chiede - proseguono i pescatori - come mai nonostante il decreto mille proroghe abbia steso un tappeto rosso volto ad accontentare le legittime istanze dei pescatori e fornire a questa giunta l’occasione di attuare il proprio programma elettorale, l'assessorato della pesca della regione Marche non si allinei, come le altre regioni Italiane, a norme più sensate e volte a risolvere tali problematiche, piuttosto che intestardirsi in un percorso ministeriale che non dà certezze nè per l'immediato nè per il futuro, perché questo arroccamento su posizioni che francamente sfuggono ai più?“
“Ad oggi, nella sostanza, nonostante le numerose promesse avvenute durante innumerevoli incontri siamo ancora al settembre 2021 ovvero: faremo, vedremo, progetteremo - lamentano i pescatori marchigiani - ."Vorremmo avere atti concreti rivolti al mondo piscatorio e non ancora parole”.