Un giovane bodybuilder si sarebbe reso responsabile di almeno 12 furti di denaro all'interno degli spogliatoio di una palestra: è stato scoperto e denunciato dalla Squadra Mobile di Ancona per furto aggravato.
Da dicembre ad oggi, avrebbe sottratto nei singoli episodi di furto, cifre oscillanti tra 50 e 400 euro, fino al colpo 'fatale' di ieri quando i poliziotti, dopo essersi "allenati" con lui, lo hanno colto in flagranza del dodicesimo furto da 75 euro. Contanti lasciati appositamente nella tasca del giubbino di un agente che stava indagando in 'borghese'.
Il ragazzo, assiduo frequentatore del mondo del "bodybuilding", da dicembre scorso avrebbe racimolato quasi 1.500 euro sottratti dagli effetti personali di altri iscritti della medesima palestra. Il modus operandi era sempre lo stesso: appena arrivato in palestra, il giovane raggiungeva gli spogliatoi dove si preparava per il lungo allenamento che in genere durava 3-4 ore.
Prima di lasciare gli spogliatoi, per dirigersi in sala pesi, o durante le pause dell'allenamento, faceva razzia di denaro dalle tasche dei pantaloni, giacche e giubbetti appesi negli appendiabiti delle zone comuni; terminava l'allenamento e lasciava la palestra con il malloppo.
Dopo essere stato colto in flagrante, ieri il giovane è stato portato negli uffici della Questura con un'auto della Polizia e, dopo essere stato sottoposto ai rilievi fotosegnaletici, è stato deferito alla Procura per furto aggravato continuato.
"Formarsi per non fermarsi", è lo slogan che Ugl - Polizia Locale Marche rivolge a tutti coloro che intendono partecipare al concorso per agenti di Polizia Locale indetto dai comuni di Porto Recanati e Numana per la copertura di numerosi posti vacanti, a tempo determinato. Sul sito dei comuni stessi sono pubblicati tutti i requisiti richiesti e le modalità di iscrizione.
L'Ugl ha, nel frattempo, organizzato un corso di preparazione ai concorsi. Chi fosse interessato può contattare il sindacato al seguente indirizzo email: uglplitalia@libero.it. I docenti del corso saranno operatori di settore altamente qualificati, mentre le lezioni si svolgeranno con formula Fad, formazione a distanza. Verranno, inoltre, fornite dispense e un servizio di tutoraggio ad personam.
"La figura dell'operatore di Polizia Locale è diventata sempre più centrale per la vita quotidiana - sottolinea Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl -. La prossimità verso i cittadini e la sicurezza urbana sono i fattori di primaria importanza, oltre al territorio. In sintesi il biglietto da visita dell'Amministrazione. Non più il vecchio "vigile" ma un poliziotto con funzioni di Polizia Stradale, Polizia Giudiziaria e Ausiliario di Pubblica Sicurezza".
“Va avanti ormai da mesi la richiesta della nostra Regione per un aumento delle borse di specializzazione e per l’eliminazione, per qualche anno del numero chiuso a Medicina. Almeno fra 5 anni avremo i professionisti che ci servono. Ma, ancora, non si muove nulla”. Lo scrive – via social – l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini.
“La sinistra al Governo dell’Italia e all’opposizione nelle Marche, un giorno si e l’altro pure, scopre di non aver programmato la formazione necessaria a garantire i servizi sanitari del nostro Paese. Ne attribuisce la responsabilità a noi dopo 16 mesi di Governo regionale.
A Pesaro è stata persino inscenata una manifestazione dei funzionari del partito davanti al locale pronto soccorso. Venerdì in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico (Unimc leggi l’articolo), ho rinnovato la proposta alla Ministra Messa, la quale non mi è sembrata entusiasta della richiesta”.
“Un mese fa, tutte le Regioni lo hanno chiesto al Ministro Speranza in un incontro al Ministero della Sanità. Oggi la sinistra e una parte della stampa scoprono, per bocca del Ministro Speranza, che è tutto vero. A questo si deve aggiungere il bisogno di accordare a tutto il personale sanitario trattamenti adeguati alla specificità delle loro prestazioni, rese anche di notte, nei festivi e senza soluzione di continuità”.
“Scrivo queste righe, perché da domani mattina continueremo a leggere delle file e dei disagi nei nostri Pronto soccorsi, divenuti l’avamposto di tutti i problemi sanitari e sociali dell’Italia. Ma è certo che non ci arrenderemo. Alcuni medici si potranno pure dimettere perché il disagio esiste, ma tutto il restante personale è vitale, professionale e soprattutto capace di vincere anche il Covid”, conclude Saltamartini.
Sono 714 i positivi al Coronavirus rilevati nelle Marche nell'ultima giornata su un totale di 2.115 tamponi eseguiti: l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti è scesa da 910,80 a 900,36. Lo comunica la Regione Marche. Tra i test eseguiti ci sono 1.749 nel percorso diagnostico (40,8% di positivi) e 366 nel percorso guariti. Il maggior numero di contagiati in un giorno rilevato in provincia di Ancona (242); seguono le province di Ascoli Piceno (140), Macerata (130), Pesaro Urbino (95) e Fermo (82), oltre a 25 casi da fuori regione.
Tra gli ultimi casi ci sono 152 persone alle prese con sintomi; i positivi comprendono 207 contatti stretti di positivi, 181 contatti domestici, 2 rispettivamente in ambiente di vita/socialità e assistenziale, uno in ambiente scolastico/formativo e uno in ambiente sanitario; su 163 casi è ancora in corso un approfondimento epidemiologico. Oltre i 200 casi registrati solo la fascia d'età 25-44 anni (204); seguono quella tra 45-59 anni (187) e 60-69 anni (71).
Scende ancora il numero di ricoverati per Covid nelle Marche: -7 nell'ultima giornata e si attestano ora a 211. Invariata la situazione nelle Terapie intensive (10), +2 degenti in Semintensiva (56), -9 nei reparti non intensivi (145) e 25 persone dimesse.
Nell'aggiornamento giornaliero la Regione dà conto di otto decessi in 24ore e di un totale di vittime che sale a 3.770. Sono 714 i positivi emersi in 24ore e l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti risulta in calo a 900.
Sette delle persone decedute erano della provincia di Ancona: un 72enne, un 79enne, un 99enne e una 92enne della città capoluogo, una 85enne di Chiaravalle, una 89enne di Jesi e un 93enne di Corinaldo; l'ottava vittima è una 89enne di Colli al Metauro (Pesaro Urbino).
Gli ospiti di strutture territoriali sono 135 e 35 le persone in osservazione nei pronto soccorso. Il totale di positivi è risultato in discesa a 10.596 (-208), gli isolamenti domiciliari calano a 22.614 (-221) e i guariti/dimessi raggiungono quota 396.954 (+914).
Dopo essere stato messo a dura prova durante gli ultimi due anni di pandemia, il Servizio sanitario nazionale deve tornare a fare i conti con la questione delle assunzioni. Oltre alla generale carenza di personale, si aggiungono oggi i circa 66 mila “eroi in camice” che il prossimo 30 giugno rischiano di rimanere per strada. Di questi, 20.064 medici, 23.233 infermieri e 22.732 fra operatori sociosanitari e altri professionisti. Tutti reclutati al tempo con contratti flessibili per fa fronte all’emergenza Covid.
Se si escludono gli specializzandi e i quiescenti, risultano 54 mila i candidati all’assunzione a tempo indeterminato. Di questi, a loro volta, solo 43 mila risponderebbero ai requisiti dell’ultima Legge Bilancio che prevede – fra le altre cose - la maturazione di almeno 18 mesi di servizio, di cui 6 durante l’emergenza. Il problema, a questo punto, viene girato direttamente alle aziende sanitarie, molte delle quali con i conti in rosso. Difficile dunque per “gli aspiranti camici” sperare nella futura assunzione.
Si tratta dell’effetto più pesante e a lungo termine della famigerata spending review operata fra il 2014 e il 2020, che portò a un risparmio complessivo di appena 40 mld di euro (a fronte di 870 mld di uscite statali). I tagli maggiori, purtroppo, furono proprio quelli operati alla Sanità, che in dieci anni ha potuto assumere solamente 46 mila operatori. Di questi, tre quarti senza specializzazione specifica.
Puntare oggi alle stabilizzazioni – per le quali da mesi medici e operatori discutono con il Governo – significherebbe un primo passo, seppure debole, verso una normalizzazione del lavoro. Ad oggi, la Legge di Bilancio avrebbe fissato il tetto della dotazione al fondo sanitario a 124 mld di euro, che nel 2024 diventerebbero 128. In più, ci sarebbero anche i circa 15 mld previsti dal Pnrr. Denaro che comunque non basterebbe a risolvere i problemi principali della Sanità nostrana.
Insieme ai 35 mila operatori prossimi alla pensione, si calcolano anche 58.339 infermieri in uscita. E le ipotetiche stabilizzazioni lascerebbero a spasso ancora 20 mila camici bianchi. A questo, si aggiungono l’emergenza legata al recupero delle liste d’attesa accumulate a causa della pandemia – fatto che ha favorito uno spostamento sempre più massiccio degli utenti verso la sanità privata – e gli oneri da 124 mld di spesa sanitaria (dati MEF) che le Regioni dovranno sostenere per non far chiudere i loro ospedali.
Arriva la conferma della Corte costituzionale sulla la validità delle norme in vigore in materia di "quarantena obbligatoria per i positivi e per i contatti stretti, e relative sanzioni penali in caso di inosservanza".
Si legge nella nota della Consulta: «la quarantena obbligatoria e le relative sanzioni penali, così come regolate dalle disposizioni impugnate, incidono sulla sola libertà di circolazione. Non comportano alcuna coercizione fisica, sono disposte in via generale per motivi di sanità e si rivolgono a una indistinta pluralità di persone, accomunate dall’essere positive al virus trasmissibile ad altri per via aerea».
Secondo il provvedimento, dunque, rimane inalterato l’obbligo di attendere i 7 giorni – che diventano 10 per i non vaccinati o per chi non ha la terza dose o ha fatto la seconda dose da più di 120 giorni - per chi è positivo. La buona uscita è garantita solo dal tampone negativo, e previa trasmissione al dipartimento di prevenzione competente del territorio di appartenenza – anche per via elettronica - del relativo referto.
Inoltre, i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato la profilassi da più di 120 giorni, e per i guariti da più di 120 giorni, l’isolamento durerà fino a 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo all’uscita. I soggetti con booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, e per guariti da meno di 120 giorni, la quarantena varrà 7 giorni. Anche qui con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo.
Per i semplici sintomatici, basterà un tampone dopo 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi – in caso di positività, il test andrà ripetuto dopo 7 giorni. In generale, si potrà uscire dall’isolamento senza effettuare il test dopo 21 giorni, ma solo se nell’ultima settimana risulteranno scomparsi i sintomi.
Infine, per i “contatti stretti” - anche conviventi - viene applicato il regime dell’autosorveglianza: obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 (al chiuso e all’aperto, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto) e si dovrà effettuare un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi. In caso di ulteriore positività, il tampone andrà ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Sensibile riduzione di ricoveri Covid-19 nelle Marche (-17) nell'ultima giornata e incidenza di casi di positività ogni 100mila abitanti che scende da 916,47 a 910,80. I dati emergono dall'aggiornamento giornaliero della Regione.
I degenti con Covid ancora assistiti negli ospedali marchigiani restano 218 di cui 10 in Terapia intensiva (invariato) e 208 in Area Medica (-17). Con questi numeri la percentuale di occupazione dei posti letto rimane invariata nelle Terapie intensive (3,9% sul totale di 256 posti) e in calo al 20,4% in Area medica su 1.013 posti.
Sono 1.789 i nuovi contagi rilevati in 24 ore sulla base di 6.077 tamponi tra cui 4.870 del percorso diagnostico (36,7% di positivi) e 1.207 nel percorso guariti.
In provincia di Ancona il maggior numero di casi, cioè 519; seguono le province di Pesaro Urbino (345), Ascoli Piceno (331), Macerata (316), Fermo (214) e 64 positivi provenienti invece da fuori regione.
Le persone con sintomi sono 402; i casi comprendono 538 contatti stretti di positivi, 487 contatti domestici, 5 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting lavorativo, 2 in setting assistenziale, uno ciascuno in setting scolastico/formativo e sanitario.
Tra le fasce d'età è sempre quella tra 25 e 44 anni a registrare il numero più alto di positivi (462) seguita da 45-59 anni (452) e 60-69 anni (237).
Red carpet alle Grotte di Frasassi per l’anteprima della proiezione del cortometraggio del regista di fama internazionale Armondo Linus Acosta “The last supper. The living tableau” ispirato al capolavoro di Leonardo da Vinci “L’Ultima Cena” .
Realizzato con la collaborazione di tre grandi maestri italiani della cinematografia mondiale vincitori di Premi Oscar, il direttore della fotografia Vittorio Storaro (tre Premi Oscar), lo scenografo Dante Ferretti (tre Premi Oscar) e la set decorator Francesca Lo Schiavo (tre Premi Oscar), l’opera sarà visibile al pubblico da oggi, domenica 10 aprile fino al 18 aprile tra le suggestive stalattiti e le stalagmiti delle Grotte di Frasassi.
Dal 15 aprile, Venerdì Santo, il "Tableau vivant" sarà mostrato anche all’interno della cupola del Tempio del Valadier, la suggestiva piccola chiesa neoclassica, di forma ottagonale, incastonata all’interno di una grotta sempre a Genga. Sacralità religiosa e sacralità artistica si incontrano per creare un connubio memorabile.
Un messaggio di pace rivolto a tutti gli uomini di buona volontà lanciato dal ventre della madre terra delle Grotte di Frasassi durante il periodo pasquale.
“In questi anni abbiamo voluto coniugare l’eccellenza delle Grotte di Frasassi con l’arte dei più grandi artisti di fama internazionale, testimonial della bellezza e del fascino millenario delle Grotte di Frasassi" ha dichiarato il Sindaco di Genga, Marco Filipponi.
Un invito alla preghiera universale proiettato tra le affascinati stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Frasassi. Alla cerimonia di inaugurazione di sabato erano presenti le istituzioni, la stampa e i principali operatori turistici e culturali.
“Il presupposto del credere in Dio è un'antica ed eterna realtà umana. Poter proiettare la qualità di questo significato in un luogo primordiale come le Grotte di Frasassi è armonia assoluta" ha detto il regista Armondo Linus Acosta.
"L'ho percepito quando sono entrato nelle Grotte, qui c’è un’energia divina - ha aggiunto -. Puoi semplicemente sentire che è il posto giusto per mostrarlo. Ed il risultato finale è che le persone del nostro tempo possono sperimentare un sentimento primordiale e un senso primordiale di Dio in un luogo molto divino.”
Un’opera girata in un unico piano sequenza al rallentatore, dove il dipinto prende vita. Si scorgono lentamente gli apostoli, seduti a tavola, in un paesaggio debolmente illuminato.
Al centro, si staglia Gesù, nell’atto di benedire il pane ed il vino, mentre annuncia il tradimento da parte di uno di loro. C’è una meticolosa attenzione ad ogni dettaglio, ricostruito fedelmente e messo in risalto dalla luce che sublima la scena proposta. Tutti i particolari dell’opera – datata 1494-1498 e realizzata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano – sono così esaltati.
Nessuno degli attori coinvolti è un professionista: si tratta di tecnici che lavoravano sul set e che sono stati notati da Acosta per la somiglianza con i personaggi raffigurati da Leonardo. L’apostolo Taddeo è impersonato dallo stesso regista. Per i costumi sono stati creati calchi di gesso di supporto, in modo che gli attori potessero mantenere con più facilità le posizioni rappresentate da Leonardo.
L’Ancona Matelica entra matematicamente nei playoff impattando 1-1 all’Artemio Franchi di Siena con i bianconeri di mister Padalino. Padroni di casa reduci dallo 0-0 di Grosseto, biancorossi scottati dal 2-0 interno con il Gubbio.
All’andata per i marchigiani proprio quella con il Siena fu la gara della svolta dopo un periodo difficile, con Avella e compagni capaci nella ripresa di recuperare due reti e di ribaltare l’incontro. Anche in Toscana ben 130 i tifosi biancorossi giunti a sostenere la squadra.
Assenti per infortunio Del Sole, Palesi e Moretti, squalificato Faggioli, mister Colavitto sceglie Bianconi per comporre la coppia centrale di difesa con Masetti, lascia inalterato il centrocampo di sette giorni fa con il Gubbio, avanza in attacco D’Eramo a comporre il tridente con Rolfini e Sereni.
Risponde il Siena tra le cui fila, out lo squalificato Crescenzi, tornano disponibili Terzi e Terigi, con quest’ultimo in panchina. Scelte obbligate in attacco in cui tra assenze e infortuni vari l’unica alternativa è rappresentata dalla coppia Guberti e Fabbro.
LA CRONACA - Ottimo l’avvio dei ragazzi di mister Colavitto con Iannoni vicino al gol dopo appena pochi secondi. Primi 20’ di grande intensità con i padroni di casa pericolosi con Cardoselli da due passi su cui fa buona guardia Avella.
Meno emozioni nella seconda parte del primo tempo, con la ripresa che inizia subito con il botto. A sbloccare l’incontro è il match winner dell’andata Delcarro. Serie di angoli consecutivi nei primi minuti per gli ospiti e sfera in fondo al sacco per il numero 8 biancorosso che a breve diventerà papà e dedica la rete al nascituro. Ancora Delcarro sfiora il bis poco dopo, imitato da Bianconi e Rolfini che non riescono, intorno al quarto d’ora, a spingere il pallone in gol in piena area per il secondo sigillo.
Per i bianconeri era ancora Cardoselli il più temibile: il suo colpo di testa al 27’ del secondo tempo sorvola la traversa con Avella che sembra controllare. Mister Colavitto nel finale getta nella mischia Vrioni, Gasperi, Maurizii e Iotti con Sereni che a tu per tu con Lanni si faceva ipnotizzare e falliva il raddoppio.
A pochi istanti dal termine il Siena resta in dieci per il doppio giallo a Favalli ma riesce a pareggiare in mischia con Ardemagni dopo una punizione. Per l’ultimo match casalingo della regular season l’Ancona Matelica riceverà giovedì alle ore 21:00 la visita del Teramo.
“Solo attraverso il dialogo, la condivisione e l’educazione possiamo costruire una pace duratura”. Così l’onorevole M5S, Mirella Emiliozzi, in occasione della manifestazione svoltasi a Loreto, 'Le Marche per la Pace', e organizzata dal Consiglio Regionale delle Marche.
“Non potevo non essere presente oggi, nel luogo simbolo della pace per la nostra Regione, ha dichiarato la deputata. La pace ha un valore universale e ciascuno di noi ha il dovere di fare la propria parte per difenderla. Per questo oggi ci siamo uniti qui, nella città Mariana di Loreto, per gridare coralmente no alla guerra”.
“Il nostro pensiero non è rivolto solo alla guerra che si sta consumando alle porte dell’Europa ma a tutti i conflitti in cui milioni di innocenti hanno perso la vita o si sono visti privati dei loro diritti fondamentali. Donne, bambini, civili innocenti".
"La violenza non può mai essere la soluzione. Solo il dialogo, la condivisione e l’educazione ai principi della cultura e della diplomazia possono consentire il raggiungimento della Pace. E sulla base di questi principi l’UE e il mondo intero devono impegnarsi, forti di un imprescindibile confronto e del multilateralismo”, conclude Emiliozzi.
Nelle Marche -1.469 casi di positività (-9,64%) al coronavirus nella settimana che si chiude. Nell'ultima giornata, comunica la Regione, l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente scesa da 936,12 a 916,47.
Sono 1.885 i casi rilevati, invece, nelle ultime 24 ore: 553 in provincia di Ancona, 348 in provincia di Pesaro Urbino, 344 in quella di Macerata, 330 ad Ascoli Piceno, 236 nel Fermano oltre a 74 positivi provenienti da fuori regione.
In totale sono stati analizzati 5.957 tamponi di cui 4.785 nel percorso diagnostico (39,4% di positivi) e 1.172 nel percorso guariti. Tra gli ultimi casi ci sono 417 persone con sintomi; comprendono anche 577 contatti stretti di positivi, 511 contatti domestici, 3 in ambiente di vita/socialità, uno ciascuno rispettivamente in ambito lavorativo, assistenziale, sanitario.
Quanto al numero assoluto più alto di positivi il podio vede sempre in testa la fascia d'età 25-44 anni (449), seguita da 45-59 anni (472) e 60-69 anni (267).
Aumenta il numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: +4 nell'ultima giornata, il totale sale da 231 a 235. Ci sono dieci degenti in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 58 in Semintensiva (-3) e 167 in reparti non intensivi (+6); 29 i dimessi. Due le persone decedute, entrambe donne di 87 e 88 anni originarie di Fano e Ancona: ora il totale raggiunge i 3.757.
Con un'operazione anti-contraffazione denominata "Fake shopping", la Compagnia della Guardia di Finanza di Jesi ha smantellato una rete di vendita abbigliamento e accessori di lusso, prodotti contraffatti che venivano commercializzati da soggetti che usavano il social Instagram.
Sette persone denunciate per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, 1.400 clienti sanzionati e sequestri di prodotti con loghi falsi che riproducevano beni delle più note griffe, compresi nel 'menu' offerto, tra Louis Vuitton, Gucci, Chanel, Christian Dior, Hermes, Alexander McQueen, Dolce & Gabbana, Valentino, Stella McCartney, Christian Louboutin, Yves Saint Laurent.
Per tentare di eludere i controlli delle autorità, in una prima fase sulla piattaforma social venivano inseriti link dedicati che pubblicizzavano prodotti analoghi a quelli delle grandi firme ma privi di marchio e senza indicazione del prezzo.
I potenziali clienti, dopo aver visonato su canali Instagram i prodotti privi di marchio, avevano contatti con i venditori tramite messaggistica Instagram e Whatsapp, durante i quali venivano svelati la vera natura dei prodotti contraffatti e i prezzi di gran lunga inferiori agli originali.
Scelto il prodotto, il cliente procedeva al pagamento anticipato, prevalentemente con accredito su carte Postepay (ricarica o di bonifico); poi la consegna con corriere espresso con spedizione dalla Cina.
Le indagini, coordinate dalla procura di Ancona, hanno permesso inizialmente di individuare un'abitazione nel Comune di Cupramontana, dove una 27enne, non occupata e convivente con i genitori, aveva costituito la base delle proprie attività illecite: sequestrati uno smartphone, due hard disk contenenti migliaia di file relativi alle vendite illecite e un'agenda con i dati degli ordini.
Ricostruita anche la posizione di altri appartenenti della rete di vendita in altri Comuni ubicati anche fuori della provincia di Ancona (Macerata, Palermo e Barletta-Andria-Trani): queste persone erano deputate a intrattenere i contatti con i fornitori dei prodotti, ubicati in Cina, Paese dal quale partivano le spedizioni della merce recapitate al domicilio dell'acquirente.
Un motociclista di 17 anni è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale regionale Torrette di Ancona, dopo essere caduto durante un allenamento in una pista da motocross a San Marcello.
La sua moto si è impuntata su una duna nella parte bassa del percorso, disarcionandolo. Il ragazzo è caduto a terra, battendo la testa e perdendo conoscenza. Sul luogo è intervenuta l'automedica del 118, ma viste le condizioni del 17enne, è stata chiamata l'eliambulanza che lo ha trasportato in ospedale, con una barella spinale e in codice rosso.
Nella caduta il giovane ha riportato un trauma cranico e facciale, fratture alle gambe e al bacino. I medici si sono riservati la prognosi. Sul posto anche i carabinieri.
Uno dei maggiori violinisti viventi conclude, con un concerto straordinario fuori abbonamento, la centesima stagione concertistica Amici della Musica Guido Michelli: Vadim Repin, il 28 aprile al Teatro delle Muse, evento in collaborazione con FORM-Orchestra Regionale delle Marche e Università Politecnica delle Marche
Società Amici della Musica “Guido Michelli”, FORM-Orchestra Regionale delle Marche, Università Politecnica delle Marche, e Vadim Repin, dedicano il concerto alla pace e ai valori democratici di umanità, fratellanza e solidarietà tra i popoli. La vendita dei biglietti inizierà il 14 aprile presso la biglietteria del Teatro delle Muse
Il concerto è in programma per il 28 aprile al Teatro delle Muse, ore 20:30. Nato in Siberia nel 1971, Repin ha vinto tutte le categorie del concorso Wienawski all’età di undici anni. Subito dopo ha debuttato a Mosca e a San Pietroburgo, mentre a 14 anni ha debuttato a Tokyo, Monaco, Berlino e Helsinki e, un anno dopo, alla Carnegie Hall di New York. A 17 anni ha vinto il concorso Reine Elisabeth di Bruxelles, risultando il più giovane vin-citore in tutta la storia del Concorso. Da allora si è esibito con le orchestre e i direttori più importanti del mondo, in tutti i maggiori centri musicali.
Nell’aprile 2014 ha fondato il primo Transiberian Arts Festival, di cui è il direttore artistico. Il festival si tiene nella magnifica nuova sala da concerti di Novosibirsk, dove Repin ha eseguito le prime mondiali dei concerti per violino a lui dedicati: “Voices of Violin” di Benjamin Yussupov, “De Profundis” di Lera Auerbach e, nel 2018, il concerto per violino “Dialogue: You and I”, commissionato a Sofia Gubaidulina e a lui dedicato.
Il Festival è stato accolto con grande entusiasmo e, oltre a Novosibirsk, si tiene anche in diverse località siberiane e in altre prestigiose sedi in Russia, Giappone, Israele, Vienna, Stati Uniti e Francia. Il Festival è inoltre una vetrina per i giovani musicisti, dato che l’educazione musicale ha un ruolo impor-tante nella vita di Repin. La scorsa Stagione ha tenuto infatti una serie di Masterclass per giovani violinisti all’Università del Mozarteum di Salisburgo ed è stato giurato al Donatella Flick Conducting Competition di Londra e al Concours Reine Elisabeth di Bruxelles.
La vendita dei biglietti inizierà 14 aprile presso la biglietteria del Teatro delle Muse (071 52525 oppure biglietteria@teatrodellemuse.org). I prezzi dei biglietti partono da un minimo di 5 euro (ridotti fino a 19 anni) a un massimo di 35 euro (platea Teatro delle Muse).
E’ una delle poche donne con un ruolo dirigenziale presenti nel mondo del calcio italiano. I suoi modi vulcanici hanno animato lo spirito dei tifosi prima a Matelica e dopo ad Ancona, dove oggi Roberta Nocelli riveste il ruolo di direttore generale della società. E sogna in grande con l’arrivo in città dell’imprenditore malese Tony Tiong.
“Una passione nata da bambina la mia, poi l’incontro con Mauro Canil che mi ha cambiato la vita. Dagli inizi a Matelica, società con la quale abbiamo conquistato una Coppa Italia in Serie D e ottenuto ottimi piazzamenti in Lega Pro, fino all’Ancona Matelica, dove al primo anno è stato raggiunto l’obiettivo stagionale che per noi era la salvezza”.
E’ orgogliosa della crescita della sua squadra, Roberta Nocelli, figura riconfermata anche nella dirigenza della nuova proprietà malese che a giorni completerà il closing con l’acquisto del 95% delle quote. L’obiettivo è ricreare entusiasmo attorno alla squadra che dalla stagione 2022/2023 tornerà a chiamarsi “Ancona”, come chiesto a più riprese dagli ultras della Curva Nord.
“Abbiamo dei progetti ambiziosi con questa nuova società, ma ripartiremo dal territorio e dal desiderio di fare emergere nuovi talenti marchigiani”, spiega il dg di origini maceratesi. Ripartire dalla costruzione di un settore giovanile importante per puntare al ritorno immediato in una Serie B che - tra fallimenti e mancate iscrizioni - è assente da Ancona ormai da 12 anni.
La voglia di sognare c’è e si respira anche nella pancia del “Del Conero”, dove i gagliardetti appesi alle pareti - “quelli che non sono stati rubati durante i fallimenti”, raccontano - ricordano sfide del passato dal sapore agrodolce e anni più recenti di intense delusioni. “Se dovessi esprimere un desiderio, da simpatizzante bianconera, sogno di incontrare la Juventus in questo stadio. Ma tutto va costruito passo dopo passo".
Anche le Marche si stanno organizzando per somministrare la quarta dose di vaccino anti-Covid alle persone che abbiano compiuto o superato gli 80 anni di età, agli ospiti delle Rsa e a coloro i quali siano inseriti nelle categorie a rischio e abbiano un'età compresa tra i 60 e i 79 anni. A comunicarlo ufficialmente in una nota è l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, che ha aggiunto: “Il virus circola ancora con le sue varianti, quindi i soggetti più fragili devono avere l’opportunità di sentirsi al sicuro”.
La decisione giunge a ridosso del tavolo di confronto fra EMA e ECDC, e dopo la riunione della Commissione tecnico scientifica di AIFA. Le modalità di somministrazione del terzo richiamo saranno indicate nelle prossime ore da Ministero della Salute, AIFA, ISS e CSS: questa sarà effettuata con vaccino a mRNA, nei dosaggi autorizzati per la dose booster (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo.
Al momento, la quarta dose di vaccino anti-Covid non sarà applica ai soggetti che hanno contratto l'infezione da SARS-CoV-2 successivamente all'inoculazione della prima dose di richiamo, come precisato dalla circolare del Ministero della Salute, che contiene anche l’elenco delle condizioni di elevata fragilità.
“Il bere sano, nelle Marche, ha una tradizione antichissima, con il monaco benedettino fabrianese Francesco Scacchi precursore, già nel 1622, della spumantizzazione del vino, ben prima della nascita di Dom Perignon. La primogenitura del metodo ci rende orgogliosi e ci avvia al Vinitaly di Verona con una grande responsabilità: quella di sostenere, con convinzione, la nostra produzione vitivinicola”.
Lo scrive sui social il vicepresidente Mirco Carloni e lo ribadisce la Regione, presente alla 54a edizione della manifestazione, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona. Una presenza che parte da lontano, quella delle Marche, al Salone internazionale del vino e dei distillati, tra le più prestigiose e visitate a livello mondiale. Una partecipazione promossa dalla Regione con un investimento che supera i 352 mila euro, con ben 107 cantine marchigiane presenti, di cui 69 all’interno del padiglione regionale (il numero 7) di circa mille metri quadri.
“Crediamo nei nostri imprenditori e per questo motivo investiamo risorse significative per promuovere le nostre grandi produzioni. Soprattutto nel contesto di incertezza internazionale attuale, vogliamo essere al fianco di chi produce – afferma Carloni – promuovendo il nuovo branding 'Marche, land of excellence', con cui ci presentiamo sugli scenari internazionali perché le Marche sono il luogo dell’eccellenza, della qualità e della sostenibilità delle produzioni.
Sarà un’edizione di Vinitaly - prosegue Carloni - dove le Marche saranno protagoniste e in cui ribadiremo, con forza, la nostra contrarietà al nutriscore: il sistema di etichettatura a semaforo che l’Europa vuole imporre, penalizzando i prodotti della nostra grande tradizione vitivinicola e agroindustriale. Consolideremo un prodotto enologico legato al passato - conclude Carloni - ma con lo sguardo rivolto al futuro e alle nuove tendenze dei consumi, con la consapevolezza che il vino marchigiano piace, avendo fatto registrare (dati Istat) un +5,4% di crescita delle esportazioni sul 2021, per un corrispettivo di oltre 57,6 milioni di euro”.
All’interno del padiglione regionale sarà presente 'Terrazza Marche', con oltre 200 etichette disponibili per la degustazione libera. Ospiterà anche delegazioni di operatori esteri, con tre appuntamenti riservati a buyer asiatici (domenica 10 aprile), del Nord America (lunedì 11 aprile), del Nord e Centro Europa (martedì 12 aprile).
La presenza a Vinitaly è stata organizzata dalla Regione in stretta collaborazione con i Consorzi di Tutela (Consorzio Vini Piceni e Istituto marchigiano di tutela vini). Nelle stesse giornate, sempre a Verona, la Regione Marche parteciperà al contiguo Salone del Sol&Agrifood (Padiglione C), con la collaborazione dell’Associazione produttori agroalimentari Marche-Foodbranmarche e la presenza di dieci aziende, di cui sette del settore olivicolo.
Donna trovata morta con sacchetto legato alla testa. Una paziente di 70 anni è deceduta nella clinica di psichiatria dell’ospedale di Torrette di Ancona. Il ritrovamento risale a ieri mattina, ma la notizia è stata diffusa solamente oggi.
“Fino a poche decine di minuti prima dell’evento fatale era stata a diretto contatto con il personale sanitario senza manifestare alcun segnale di allarme- si legge in una nota dell’azienda Ospedali Riuniti - è stata rinvenuta esanime, con un sacchetto legato attorno alla testa.
Il gesto ha profondamente sorpreso e lasciato sgomenti tutti gli operatori della struttura, in quanto la signora aveva concordato con lo staff sanitario un percorso di cura in ambiente extra-ospedaliero. L’Azienda Ospedaliera, nell’esprimere la propria vicinanza ai familiari, comunica di avere svolto tutte le procedure previste per il caso in questione”.
Prosegue nelle Marche la discesa del tasso di incidenza cumulativo arrivato a 936,12 (ieri a 956,10) su 100mila abitanti, a fronte di 2.086 nuovi casi. La positività è al 41,2% di 5.060 tamponi diagnostici, su 6.334 tamponi analizzati complessivamente.
I soggetti con sintomi sono 446, i contatti stretti di casi positivi sono 621, i contatti domestici 524, i positivi in ambito scolastico formativo 18,i contatti in ambiente di vita socialità 8, mentre ci sono 452 casi in fase di approfondimento epidemiologico.
La provincia di Ancona totalizza 647 nuovi positivi, seguita da Macerata con 370, Pesaro Urbino con 368, Ascoli Piceno con 358, Fermo con 263, oltre a 80 casi di fuori regione. Il contagio circola maggiormente nelle fasce di età 25-44 anni e 45-59 anni che raccolgono complessivamente 1.095 casi, poco più della metà, , rispettivamente 602 e 493), seguita quella 60-69 anni con 251 casi.
Fine dello stato di emergenza e allentamento delle restrizioni, anche per quanto riguarda il servizio pubblico locale. Le cinque province delle Marche si sono mosse dal 1° aprile 2022 secondo le indicazioni dell’art. n.24 del DL 24/03/2022. Dunque, capienza sui mezzi pubblici di nuovo al 100%, scadenza dell’obbligo del super green pass e, soprattutto, soppressione delle corse extra. Ma l'Apm non rinuncia ai tre bus messi a disposizione per affrontare l'emergenza.
Non tutte le aziende hanno scelto di osservare infatti le direttive generali: all’interno dello stesso DL si legge la possibilità concessa alle amministrazioni locali di procedere al graduale ritorno alla normalità secondo la propria discrezione. Un cavillo che oggi giustificherebbe società come Apm Macerata, la cui scelta è stata quella – in accordo con il Comune - di prolungare il servizio di rinforzo per alcune corse del trasporto pubblico locale. A differenza di altre realtà come Conerobus Ancona o Atac Civitanova.
Tre gli autobus urbani messe a disposizione da Apm per le frazioni di Macerata, Villa Potenza e Piediripa, con i relativi plessi scolastici. Il tris di corriere – attive per tutto il corso della mattinata, sei giorni su sette – vale oggi 480 euro al giorno. Nell’ultimo mese Apm avrebbe registrato un incasso superiore ai 12mila euro. I dubbi sollevati da molti utenti riguardano l'effettiva necessità del servizio extra, rimasto in vigore dopo la fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022). Soprattutto perché, con ogni probabilità, verrà assicurato fino alla fine dell’anno scolastico (5 giugno 2022), quindi per almeno altri due mesi. Questo significherebbe per l'amministrazione comunale un esborso totale vicino ai 40mila euro.
“Secondo una delle ultime note ricevute – ha spiegato il presidente di Apm Gianluca Micucci Cecchi – abbiamo ottenuto il permesso di mantenere attivo questo addendum di autobus in funzione degli orari d’ingresso sfalsati delle scuole presenti sul territorio. Come azienda possiamo solo seguire le indicazioni che partono dalla Regione, e che riceviamo direttamente dal Comune che si confronta per nostro conto”.
E sul perché altre aziende responsabili del trasporto pubblico locale – provinciale e regionale - abbiano preferito sopprimere il loro servizio extra, secondo Micucci Cecchi "la realtà urbana di Macerata è più complessa rispetto a quella di altre città. Anche per questo preferiamo continuare ad usufruire dei mezzi di trasporto in più a nostra disposizione. Almeno fino a che la cosa non verrà ridiscussa insieme al Comune”.