Ancona

Drammatico incidente nella notte, auto travolge due ciclisti: muoiono un uomo e una donna

Drammatico incidente nella notte, auto travolge due ciclisti: muoiono un uomo e una donna

Due persone sono morte a seguito di un incidente stradale avvenuto sul lungomare di Marina di Montemarciano (Ancona) verso le 23:30 di ieri sera: un'auto Fiat Panda ha travolto un uomo di 42 anni e una donna di 39, conviventi a Montemarciano, che percorrevano la strada in bicicletta verso casa. Le due persone sono decedute praticamente sul colpo. L'auto fuori controllo si è poi ribaltata. Illesa ma sotto choc la conducente 38enne che viaggiava con la figlia di 9 anni, ferita in maniera lieve.  L'incidente si è verificato sul lungomare Buglioni di Marina di Montemarciano (Ancona) nella zona tra gli stabilimenti Nialtri e lo Chalet. Sono intervenuti i carabinieri di Montemarciano e del Norm di Senigallia per ricostruire la dinamica dell'incidente, oltre a 118 e vigili del fuoco: secondo una prima ricostruzione, l'auto viaggiava nella stessa direzione delle due biciclette e dopo l'impatto la coppia è stata sbalzate a diversi metri di distanza. I tentativi di rianimazione da parte dei sanitari, giunti subito sul dell'incidente, sono risultati inutili a causa delle gravissime ferite riportate. L'auto poi si è ribaltata, finendo contro un camper in sosta e un parchimetro.   

17/06/2022 10:23
Devasta un'abitazione e aggredisce donna incinta durante una festa: arrestato 30enne

Devasta un'abitazione e aggredisce donna incinta durante una festa: arrestato 30enne

Devasta un’abitazione e aggredisce una donna in stato di gravidanza. Durante una festa notturna in una abitazione nella zona di Piazza d'Armi ad Ancona, un 30enne, pregiudicato residente nel capoluogo  e già sottoposto a misure di prevenzione dell'avviso orale del Questore, ha dato in escandescenza. Per motivi da chiarire l'uomo ha dapprima devastato la casa e successivamente ha aggredito una donna in stato di gravidanza prendendola per il collo per poi allontanarsi. Sul posto, verso l'1:45 di ieri, sono intervenuti i poliziotti delle Volanti ma l'aggressore non era più presente in quel momento. Al loro arrivo, gli agenti hanno trovato tre cittadini italiani, due uomini, e una donna in stato interessante, visibilmente scossi i quali hanno riferito di quanto accaduto all'interno dell'abitazione poco prima e si sono riservati di sporgere denuncia. Il personale della Croce Gialla ha trasportato la donna al Pronto Soccorso del Salesi, da dove però la stessa si è allontanata senza sottoporsi a visita. Proseguono le indagini per ricostruire gli eventi e valutare nei confronti del 30enne una misura più stringente.    

16/06/2022 17:36
Addio a 'Mario', fu il primo caso di Suicidio Assistito in Italia. "Lo Stato non l'ha aiutato"

Addio a 'Mario', fu il primo caso di Suicidio Assistito in Italia. "Lo Stato non l'ha aiutato"

È morto questa mattina Federico Carboni, alias ‘Mario’ (nome di fantasia con il quale volle farsi conoscere dall’opinione pubblica, per motivi di privacy), 44enne di Senigallia (AN), tetraplegico da 12 anni – in seguito ad un incidente stradale – e che aveva nei mesi scorsi richiesto e ottenuto, attraverso il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni, il via libera a procedere con il trattamento per il fine vita. Ma nonostante il riconoscimento a fine novembre 2021 da parte del comitato etico dell'Asl delle Marche (Asur) - in merito ai requisiti necessari all’eutanasia legale – lo Stato italiano ha scelto di non coprire il costo della procedura, indipendentemente dal valore della sentenza Cappato / Dj Fabo già approvata dalla Corte Costituzionale. "Lo Stato non ha erogato il farmaco, né fornito la strumentazione idonea e il medico", aveva sottolineato nei giorni scorsi l’Ass. Coscioni, che si è trovata costretta a una raccolta fondi per aiutare Federico. "Per poter finalmente scegliere sulla propria vita, 'Mario' ha dovuto sostenere una spesa di circa 5mila euro in apparecchiature e farmaci: in particolare, uno strumento infusionale del valore di 4.147,50 euro" (leggi qui). Dopo il ‘no’ della Consulta lo scorso febbraio e gli sviluppi del caso Fabio Ridolfi (scomparso il 13 giugno scorso, senza ricevere anche lui assistenza dallo Stato, leggi qui), il tema dell’Eutanasia Legale torna nuovamente al centro del dibattito sociopolitico, oltre che del contesto più ampio riferito ai diritti civili per i quali molti sostenitori continuano a battersi. “Non nego che mi dispiace congedarmi dalla vita – l’ultimo messaggio di Federico ‘Mario’ - sarei falso e bugiardo se dicessi il contrario perché la vita è fantastica e ne abbiamo una sola. Ma purtroppo è andata così. Ho fatto tutto il possibile per riuscire a vivere il meglio possibile e cercare di recuperare il massimo dalla mia disabilità, ma ormai sono allo stremo sia mentale sia fisico. Non ho un minimo di autonomia della vita quotidiana, sono in balìa degli eventi, dipendo dagli altri su tutto, sono come una barca alla deriva nell'oceano". "Sono consapevole delle mie condizioni fisiche e delle prospettive future - ha concluso - quindi sono totalmente sereno e tranquillo di quanto farò. Con l'Associazione Luca Coscioni ci siamo difesi attaccando e abbiamo attaccato difendendoci, abbiamo fatto giurisprudenza e un pezzetto di storia nel nostro paese e sono orgoglioso e onorato di essere stato al vostro fianco. Ora finalmente sono libero di volare dove voglio”.  

16/06/2022 12:52
Operazione Mystic River, Agostinelli: "Presunto malaffare nella gestione degli appalti e scempio verso l'ecosistema dei fiumi marchigiani"

Operazione Mystic River, Agostinelli: "Presunto malaffare nella gestione degli appalti e scempio verso l'ecosistema dei fiumi marchigiani"

"Vergognoso che i soldi pubblici vengano utilizzati per massimizzare i profitti personali". Lo afferma la senatrice Donatella Agostinelli del Movimento 5 Stelle commentando la notizia degli appalti truccati nella Regione Marche. "Inoltre, al di là di eventuali reati - continua Agostinelli – con la scusa della pulizia degli argini è evidente, anche agli occhi di un profano, che negli anni è stata fatta un’operazione quanto meno troppo radicale e si sia proceduto a tagli indiscriminati". "È inaccettabile che venga fatto un danno all’ecosistema dei fiumi marchigiani, che è un bene della collettività – conclude la senatrice pentastellata – auspico che la magistratura faccia il suo corso e che venga fatta giustizia".     

16/06/2022 10:45
“Oggi sono un uomo, e voglio essere felice”. La storia di Ivan, transgender in lotta per i diritti civili

“Oggi sono un uomo, e voglio essere felice”. La storia di Ivan, transgender in lotta per i diritti civili

Dopo Lombardia, Piemone, Lazio, Liguria e Toscana, anche le Marche hanno fatto il loro ingresso ufficiale nel mese del Pride (o “orgoglio”): giugno per l’appunto, in memoria dei moti di Stonewall (New York, USA), avvenuti la notte tra il 27 e il 28 del 1969. E che portarono – seppure ‘simbolicamente’ - alla nascita del movimento di liberazione omosessuale, oggi LGBTQIA+. Sarà Pesaro ad ospitare quest’anno (sabato 18 giugno) il corteo dove sfileranno i membri della comunità arcobaleno, assieme a varie associazioni (fra cui Arcigay Ancona e Agedo Marche) e sostenitori. Anche il gruppo "Comunitrans" è pronto a trasmettere dal palco del "Marche Pride" il proprio messaggio di rivendicazione dei diritti civili, attraverso la voce e il volto di Ivan Marl Bolognini. Venticinque anni per lui, capelli corti tendenti al rossiccio, un accenno di barba, sguardo trasognante dietro gli occhiali da vista, laureato alla Poliarte di Ancona e oggi con un lavoro come autista soccorritore per la Croce Rossa di Osimo (ma vorrebbe tornare a studiare per diventare artista digitale, e progettare grafiche di interior design). Ascolta Mr. Rain, il pop punk e la musica commerciale, adora il mare, la pioggia e le birre bionde. Sul proprio corpo, sei tatuaggi che raccontano la sua giovane vita, distribuita tra valori, affetti, tempeste attraversate e rinascite. Come il romantico bruco che diventa farfalla dopo aver fatto di paure e traumi la propria crisalide, Ivan ha inseguito e raggiunto il suo sogno, non scevro di difficoltà imposte da discriminazioni e pregiudizi sociali. Lui, nato di sesso femminile, ha scelto di compiere per amor proprio quel percorso di transizione – fisico e psicologico – che serve per diventare uomo. Una persona ‘transgender’, direbbero i più democratici. Ma per i benpensanti di oggi, Ivan rimane semplicemente “un trans”, un deviato. Sebbene non esista a livello scientifico – sottolinea lui ricorrendo agli esperimenti di Gregor Mendel – il cosiddetto gene della transgenerità. E che “essere normali – aggiunge - è solo un’etichetta imposta dalla società". Quando hai preso coscienza del tuo desiderio di diventare uomo? Da che ho memoria, ho sempre sentito di essere diverso: quando ero piccolo, bambini e genitori non facevano che sottolinearlo. “Devi essere come le altre bambine”, dicevano. Io, invece, volevo i capelli corti, vestirmi con jeans e magliette, essere come “mi sentivo”, giocare con gli altri maschietti. Poi a 17 anni mi sono messo a cercare su Google (letteralmente) “femmina che si sente maschio”: è così che sono venuto a conoscenza di espressioni come F2M*e, improvvisamente, non mi sono più sentito solo nella mia incomprensione. E la tua famiglia come si è comportata? I miei genitori fortunatamente mi hanno sempre assecondato, purché stessi bene. Quando poi li misi al corrente del mio desiderio di compiere la transizione, ci fu un corto circuito comunicativo tra di noi: era la fase di imbarazzo ed elaborazione. Poi un giorno mi dissero: “se questa è la tua strada per essere felice, noi ti appoggiamo”. Mia sorella Martina fu la prima a chiamarmi ‘fratello’ e a utilizzare ufficialmente il nome che mi ero scelto. Qual era il tuo nome da donna? Non è che non voglia dirlo, ma è una di quelle cose che ti ricollega al passato e che puo portare le altre persone a ferirti utilizzando il vecchio nome. Che importa chi ero prima? Importa chi sono adesso: la stessa persona, con un suo bagaglio storico, la stessa anima, ma con altro nome Ho tenuto ‘Marl’ – storpiatura di Marlene – perché era il soprannome con cui mi facevo chiamare da piccolo. È stato anche un modo per trattenere il passato e la tua componente femminile? All’inizio avrei voluto tagliare i ponti con tutto ciò che mi faceva ripensare alla mia vecchia vita. Ma poi ho trovato la mia serenità interiore, e le persone che già mi volevano bene sono rimaste. In più, l’aver trattenuto la mia componente femminile mi consente oggi di essere rispettoso e tollerante verso tutti: uomini e donne. So cosa significa far parte di entrambi i mondi, e quindi conosco le conseguenze degli atteggiamenti sessisti. Hai una compagna? Le hai raccontato di te? Ci frequentiamo da pochi mesi. Lei aveva intuito quasi subito che in me c’era qualcosa di diverso, poi le parlai della mia transizione. Mi disse che per lei non c’era alcun problema, aggiungendo “sei l’uomo più sensibile e profondo che abbia mai conosciuto”. Come è stato il tuo percorso di transizione da donna a uomo? Iniziai subito dopo l’università, nel 2018: ci fu prima la preparazione psicologica (grazie ai consigli del dott. Danilo Musso), che mi hanno portato prima al Mit di Bologna e poi al Saifip di Roma. Poi nel 2020 mi diedero il via libera per l’assunzione di ormoni e testosterone, e a luglio 2021 ho eseguito la ricostruzione del torace maschile (volgarmente, “rimozione del seno”). Certo, nel frattempo ho temuto per la mia salute e di perdere le persone a me care, ma fortunatamente tutto è andato bene. E cosa hai provato alla fine? Pensavo che avrei goduto di una felicità unica, e invece mi sono chiesto: “e adesso che faccio?”. Avevo realizzato il mio sogno, ma ho represso le mie emozioni come se mi sentissi in colpa per la mia stessa felicità. Poi mi sono reso conto che non avevo più vincoli, che ero libero, e potevo finalmente trovare la mia strada in questo mondo, cosa che prima non potevo permettermi per via di tante rinunce. E oggi cosa ti spaventa? Ciò che ancora non conosco di me stesso: ancora oggi vado in terapia da una psicologa, perché subisco i traumi, l’influenza e il disprezzo della società che mi considera una sorta di “rifiuto umano”. Ma riesco a fermarmi in tempo, e a capire che vado bene così come sono, che devo ragionare con la mia testa e non con quella degli altri. Alla fine, voglio solo smettere di martoriarmi e provare amore per me stesso. Qual è il problema della società di oggi, secondo te? La mentalità patriarcale e retrograda, figlia – ahimé – di una ideologia nazifascista, ancora presente anche nelle Marche: da lì nasce la tendenza a ostracizzare chiunque non venga ritenuto ‘normale’. Ecco, io vorrei andare in giro con le varie associazioni impegnate sul fronte dei diritti civili a smatellare tutti i pregiudizi, e far capire – soprattutto ai giovani - che siamo tutti esseri umani in cerca della propria felicità, che “il corpo è tuo e puoi farci quello che vuoi”. Ma, come se non bastasse, ti rema contro anche la politica: guarda che fine ha fatto il DDL Zan. C’è qualcosa che non hai mai confessato a qualcuno? Non mi sono mai sentito veramente compreso. E in realtà, non ho mai confessato a nessuno tutto il reale dolore che questo mi provoca ancora oggi. O la solitudine che sento dentro di me per questo mio percorso così unico: a volte è un peso, vorrei essere come gli altri. Ma questo succede perché sono gli altri che vogliono farti sentire ‘diverso’.   (*sigla inglese indicante una persona che è in transizione di genere o che ha completato la transizione da femmina a maschio)

16/06/2022 10:00
Green pass fino al 2023 e mascherine per tutta l'estate. Ecco le nuove regole

Green pass fino al 2023 e mascherine per tutta l'estate. Ecco le nuove regole

Con l’estate alle porte e il timore di una nuova ricaduta sul fronte dei contagi da Covid 19, Italia e Ue hanno deciso di correre ai ripari con un nuovo aggiornamento delle restrizioni sanitarie: in particolare, per quel che riguarda l’uso della mascherina e il possesso del green pass. Mezzi di trasporto, ospedali e Rsa: sono questi i luoghi dove il presidio medico di protezione sarà ancora obbligatorio fino al 30 settembre, in attesa della norma ufficiale che entro le prossime ore verrà pronunciata direttamente dal Consiglio dei Ministri - in aggiornamento dell’art 11 della legge 18/02/2022 riferita alla «Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19». Allo stesso tempo, non sarà più necessario indossare la mascherina presso cinema, teatri, eventi musicali e sportivi al chiuso già a partire da domani 16 giugno (in concomitanza con la scadenza dell’ordinanza del Ministero della Salute dello scorso aprile). L’obbligo, tuttavia, rimane ancora oggetto di dibattito per quel che concerne gli esami di Stato di quest’anno. Al momento – sia per la terza media che per il quinto liceo – la possibilità rimane a discrezione del sistema scolastico: sarà una circolare esplicativa, infatti, a fornire alle varie strutture tutte le raccomandazioni del caso. I vari istituti dovranno ad ogni modo aspettare il via libera definitivo prima di sospendere l'uso delle mascherine, sebbene in alcuni siano già partiti gli esami di terza media. Un orientamento, quello ipotizzato in modo specifico per i mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, metropolitane ecc), confermato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, e in linea con le decisioni prese dalla stessa Commissione Europea. E proprio quest’ultima ha raggiunto nelle ultime ore l’accordo con il Parlamento Europeo e il Consiglio sulla proroga dell’utilizzo del green pass. Dall’originaria scadenza prevista per la fine del mese, si passerà direttamente al 30 giugno 2023: si potrà continuare ad utilizzare il proprio certificato verde per viaggiare all’interno dell’Ue (ladove richiesto), sebbene alcuni paesi come la Francia abbiamo del tutto revocato le restrizioni anti-Covid e, più in generale, non sussista l’obbligo di fornire all’ingresso di un altro Stato prove di vaccinazione, guarigione, o risultati negativi dei test. Nel frattempo, a dispetto del generale calo dei contagi, gli esperti raccomandano prudenza in virtù delle potenzialmente pericolose sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 già presenti in Europa. "Queste mutazioni – spiega il Centro europeo per il controllo delle malattie Ecdc - diventeranno dominanti in tutta l’Ue probabilmente con conseguente aumento dei casi di Covid nelle prossime settimane. Ma non ci sono prove che siano associate a una maggiore gravità dell’infezione". "Tuttavia - aggiunge l’Ecdc - come nelle ondate precedenti, un aumento complessivo dei casi può comportare un aumento di ricoveri ordinari, di quelli in terapia intensiva e di decessi".    

15/06/2022 13:31
Election day 2022, alle 12 affluenza al 15,17% nel Maceratese per le amministrative

Election day 2022, alle 12 affluenza al 15,17% nel Maceratese per le amministrative

Arrivano i primi dati sull'affluenza alle urne. Seggi aperti dalle 7 di questa mattina e fino alle 23 per le elezioni comunali e i cinque referendum sul sistema giudiziario.  Nel Maceratese, alle ore 12, l'affluenza è del 15,17% degli aventi diritto per quanto riguarda le comunali. Si tratta di un dato inferiore rispetto alla scorsa tornata elettorale quando alla stessa ora si erano recati alle urne il 16,27% degli elettori. Bassa in provincia di Macerata anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 5%. L'affluenza complessiva nella Regione Marche si è attesta al 16,39% degli aventi diritto per quanto riguarda le amministrative: la maggior partecipazione alle urne si è avuta nella provincia di Pesaro-Urbino (19,69%), con tre comuni chiamati al voto. Per quanto concerne il referendum, invece, l'affluenza complessiva nelle Marche alle ore 12 è del 6.03% (in linea con il dato nazionale), 7.49% in provincia di Macerata (il dato più alto).  Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei 5 comuni del Maceratese chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio: Camerino (19,35%), Civitanova Marche (15,30%), Corridonia (12,51%), Tolentino (17,05), Valfornace 24,90%).  Si ricorda che lo spoglio delle schede del referendum avverrà alle 23 di stasera (subito dopo la chiusura delle urne) mentre per le amministrative bisognerà attendere sino alle 14 di domani.

12/06/2022 14:00
Macerata-Loreto, l'arrivo al santuario dei pellegrini

Macerata-Loreto, l'arrivo al santuario dei pellegrini

I partecipanti al quarantaquattresimo Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto sono arrivati stamattina in piazza della Madonna, a Loreto, di fronte alla Basilica della Santa Casa. I pellegrini hanno camminato tutta la notte, pregando per la pace e per l'Ucraina, come aveva chiesto ieri sera Papa Francesco, in collegamento telefonico prima della partenza dallo Sferisterio di Macerata (leggi qui). All'arrivo i pellegrini sono stati accolti dal cardinal Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, dall'arcivescovo e delegato pontificio di Loreto Fabio Dal Cin e da monsignor Giancarlo Vecerrica, già vescovo di Fabriano e ideatore oltre 40 anni fa del Pellegrinaggio, che li hanno ringraziati. Il tema della guerra e la preghiera per l'Ucraina sono stati il tema ricorrente, sin dalla celebrazione di ieri sera, dell'edizione 2022, accompagnata dalla Fiaccola della Pace.   (Foto Ansa)     

12/06/2022 12:23
Covid Marche, 489 positivi e zero decessi. Continua a calare l'incidenza

Covid Marche, 489 positivi e zero decessi. Continua a calare l'incidenza

Sono 489 i nuovi positivi al Covid rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, con l'incidenza in calo a 219,68 su 100mila abitanti (ieri 223,60). Secondo i dati resi noti dalla Regione sono in calo anche i ricoverati che scendono a 54 (-2 su ieri): 3 in terapia intensiva, 5 in semi intensiva, 46 in reparti non intensivi.  L'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid è invariato a 1,3%, in diminuzione a 5,2% per i non intensivi. Ci sono poi 4 persone in osservazione nei pronto soccorso e 17 ospiti di strutture territoriali (post critiche) a Galantara (PE) e Ripatransone (AP). Nessun decesso nelle ultime 24ore: il totale delle vittime resta fermo a 3.919. Le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 10.580, di cui 280 con sintomi.

11/06/2022 19:34
Tutti i treni portano nelle Marche: in estate 30 Frecce e più collegamenti

Tutti i treni portano nelle Marche: in estate 30 Frecce e più collegamenti

 Al via nelle Marche domenica 12 giugno, in concomitanza con l'attivazione dell'orario ferroviario estivo, la Trenitalia Summer Experience 2022, la nuova offerta estiva con servizi e promozioni adeguate a una domanda di mobilità sostenibile e incentivanti un turismo di qualità, messa a punto dalle società del polo "Passeggeri" del Gruppo FS. Due nuovi treni (tra Ancona e Jesi) portano a 30 i collegamenti giornalieri verso l'Aeroporto Internazionale di Ancona; aumenteranno inoltre sia i servizi ad agosto tra San Benedetto e Ascoli per il leisure estivo e balneare sia, a aprtire dal 19 giugno, i convogli festivi di rinforzo sulla Linea Adriatica: ci sarà infatti un nuovo collegamento festivo mattutino tra Ancona e San Benedetto e verrà riconfermato il collegamento San Benedetto-Rimini. Ad agosto 4 nuove corse feriali in più tra San Benedetto ed Ascoli, che aumenteranno il servizio estivo nel Piceno per promuovere la riscoperta del territorio. Tornano Marche Line, Conero e Fermo Link, Piceno Line e Urbino Link e le promozioni per chi sceglie il treno per andare al mare. Infine, per i treni nazionali, sono 30, tra Frecciarossa e Frecciargento, le Frecce della Linea Adriatica che ogni giorno uniscono le Marche con il Nord e il Sud del Paese: due nuovi Frecciargento estivi tra Milano ed Ancona e due nei week-end tra Bolzano ed Ancona; per tutta l'estate due Frecciargento al giorno anche a Senigallia.

10/06/2022 18:20
Marche, i pescherecci tornano in mare dopo lo stop di tre settimane

Marche, i pescherecci tornano in mare dopo lo stop di tre settimane

A seguito dello sciopero di 3 settimane per l'aumento del prezzo del gasolio, pescatori e armatori torneranno in mare per due giorni, con l'intento poi di attendere riscontri da parte del Governo. "Lunedì e mercoledì torniamo in mare per due giornate di pesca, martedì resteremo invece fermi per vedere cosa emerge dalla Conferenza Stato-Regioni in cui si parlerà della pesca" affermano Francesco Caldaroni, presidente delle Marinerie d'Italia, e Apollinare Lazzari, presidente dell'associazione produttori pesca di Ancona, a conclusione del confronto fra le marinerie di Marche, Abruzzo e Puglia che si è svolto al mercato ittico di Civitanova Marche alla presenza di circa 200 tra armatori e pescatori. "Speriamo che arrivino risposte dal governo perché il gasolio continua a crescere " spiega Lazzari. Armatori e pescatori torneranno a incontrarsi la prossima settimana "per verificare nel frattempo cosa emerge".

10/06/2022 10:30
Caro gasolio, riparte lo sciopero dei pescatori nelle Marche

Caro gasolio, riparte lo sciopero dei pescatori nelle Marche

Le marinerie delle Marche sono di nuovo in sciopero. Lo fanno sapere Francesco Caldaroni, presidente delle marinerie d'Italia e Apollinare Lazzari, presidente dell'associazione produttori pesca di Ancona. Armatori e pescatori tornano a incrociare le braccia a causa del caro gasolio, dopo un momentaneo stop allo sciopero che ha visto i pescherecci riprendere il mare nella giornata di lunedì: "nelle Marche siamo di nuovo fermi, così come anche in Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e si è aggiunta anche la Sicilia, tranne che a Mazara del Vallo" spiega Caldaroni, annunciando per domani "una assemblea delle marinerie a Civitanova Marche per decidere il da farsi".  "Nonostante le nostre proteste – continua Lazzari - il prezzo del petrolio continua a salire e con esso il gasolio che ha superato 1,20 euro arrivando a toccare punte, nelle Marche, di 1,25 euro". "Così è difficile lavorare - prosegue Lazzari - siamo ancora in attesa di risposte da parte del governo e da parte della comunità europea".  “Intanto domani pomeriggio è previsto un incontro a Civitanova Marche delle marinerie delle Marche per decidere come procedere, ma l'intenzione, spiega Lazzari "è quella di proseguire con lo sciopero se non arriveranno risposte alle nostre richieste".  "L'auspicio - conclude - è che si trovi al più presto una soluzione, anche perché così non riusciamo ad andare avanti: siamo indietro con i mutui contratti con le banche per i lavori di ristrutturazione delle imbarcazioni necessari periodicamente, ma oltre a questo abbiamo spese fisse che dobbiamo onorare e che stiamo continuando a pagare come gli stipendi dei marinai e i contributi. Le barche anche da ferme costano. 

08/06/2022 11:29
Macerata, la scuola "Espressione Arte Danza" torna al successo nelle competizioni nazionali

Macerata, la scuola "Espressione Arte Danza" torna al successo nelle competizioni nazionali

Dopo due anni e mezzo di chiusura forzata a causa del lockdown pandemico, gli allievi della scuola Espressione Arte Danza di Letizia Francioni tornano a vincere e sorridere, ottenendo importanti riconoscimenti in due competizioni nazionali. La scuola EAD, nata nel 2007 sotto la direzione artistica di Letizia Francioni, diplomata all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano, si occupa dell'insegnamento di vari stili di danza con particolare attenzione per le discipline accademiche. Incetta di medaglie al concorso “Giovani in Crescendo IX edizione 2022”, indetto dall'Orchestra Sinfonica G.Rossini, incetta di medaglie per la scuola: primo premio solisti classici juniores Asia Pallotta; secondo premio solisti classico juniores Irene Lorenzetti; primo premio coreografia contemporaneo grandi gruppi juniores Alessandra di Giacomo, Angelica Carbonari, Asia Pallotta, Eleonora Caporaletti, Elisa Carbonari, Matilde Verlicchi; primo premio coreografia piccoli gruppi juniores per Astrid Jurini, Ginevra Giusepponi, Viola Mariani; premio speciale miglior coreografia di contemporaneo grandi gruppi, di Monica Castorina.   Per quanto riguarda la XII edizione di “Danza Marche 2022”, tenutasi lo scorso 8 maggio presso il teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, su 4 coreografie presentate, tre sono state premiate: due secondi posti e una terza piazza nella propria categoria. Le insegnati e la direttrice artistica della scuola, Letizia Francioni, sono orgogliose e soddisfatte dei risultati raggiunti e augurano alle allieve la lunga serie di soddisfazioni che meritano.   La scuola estende l’invito al nuovo progetto della compagnia: il prossimo 18 giugno, presso il Teatro Persiani di Recanati alle ore 20:30, si terrà lo spettacolo “Timeline dance story”. Biglietti disponibili a partire dal 13 giugno sul circuito Amat.  

07/06/2022 15:45
Al Parco Zoo di Falconara nasce Italo: il primo cucciolo italiano di okapi

Al Parco Zoo di Falconara nasce Italo: il primo cucciolo italiano di okapi

Nasce per la prima volta in Italia un cucciolo di okapi (Okapia johnstoni). Un evento tanto lieto quanto atteso, che si è celebrato al Parco Zoo Falconara, il giardino zoologico marchigiano, unico a livello nazionale ad ospitare due esemplari di questa specie, parente stretta della giraffa e a forte rischio estinzione, con l’obiettivo di preservarla.  Il piccolo, un maschietto, è stato chiamato Italo, in omaggio al Belpaese che lo ha visto venire alla luce il 24 aprile scorso, ma anche al fondatore del Parco Zoo, quell’Italo Palanca che nel 1968 aprì la struttura oggi impegnata in prima linea nella tutela dell’ambiente, nella salvaguardia degli animali e nella ricerca scientifica. Italo è il primogenito di Elani e Dayo, la coppia di okapi proveniente da altri zoo europei che, nel 2018, ha segnato il ritorno in Italia dopo 60 anni del raro mammifero africano. Per ora sta trascorrendo le sue giornate nell’area interna del reparto, accudito dalla mamma: solo dopo circa 60 giorni dalla nascita uscirà all’esterno. Il pubblico del Parco Zoo Falconara dovrà quindi pazientare ancora qualche tempo prima di vedere dal vivo il tenero e timido cucciolo, simbolo dell’impegno del giardino zoologico marchigiano a favore della conservazione delle specie minacciata di estinzione: l’okapi, conosciuto anche come giraffa della foresta, è infatti elencato nella “Lista rossa” dell’International Union For Conservation of Nature (Iucn). “La condivisione di questi momenti - afferma Renato Piccinini, curatore del Parco - aumenta la consapevolezza sull’importanza del ruolo degli zoo per la conservazione delle specie minacciate di estinzione. La nascita di Italo è un evento particolarmente emozionante e significativo per noi che supportiamo l’Okapi Conservation Project, ma soprattutto per l’intera specie, in pericolo a causa della deforestazione”. Scoperto nel 1901, l’okapi è originario delle foreste della Repubblica Democratica del Congo, appartiene alla famiglia dei Giraffidi ed ha caratteristiche molto simili alla giraffa. Ha il collo lungo e la testa affusolata, oltre a una lingua estremamente lunga e flessibile. Il corpo, invece, è di colore marrone scuro, con delle strisce bianche sulle zampe e nel posteriore.  

07/06/2022 10:18
Mamma e figlia aggredite da uno sconosciuto, indagato 18enne: "Si era ubriacato dopo la scuola"

Mamma e figlia aggredite da uno sconosciuto, indagato 18enne: "Si era ubriacato dopo la scuola"

Si è presentato in caserma dai Carabinieri, spontaneamente e accompagnato dal padre, il giovane che sabato pomeriggio ha aggredito a calci e pugni madre e figlia, che non conosceva, in via Montelatiere, a Jesi  (leggi qui la notizia).  Le due donne, una di 90 anni e l'altra di 60 anni, stavano raccogliendo i pomodori all'interno della propria proprietà quando il ragazzo, uno studente di 18 anni, ha scavalcato la recinzione e si è scagliato prima contro l'anziana e poi contro la figlia che era intervenuta per difendere la madre trovandola a terra ferita. Il 18enne che si è presentato ai militari dell'Arma ora è indagato a piede a libero per violazione di domicilio e lesioni aggravate.  Su di lui il pm di Ancona Paolo Gubinelli ha aperto un fascicolo. Il ragazzo era ubriaco quando ha aggredito le due donne e questa condizione avrebbe 'innescato' altre problematiche di natura psicologica. Per la donna più anziana i medici hanno stilato una prognosi di 60 giorni, per la figlia dieci giorni di prognosi. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Jesi.

06/06/2022 17:25
Cane incastrato nella ringhiera del balcone e sospeso nel vuoto: intervengono i Vigili del Fuoco

Cane incastrato nella ringhiera del balcone e sospeso nel vuoto: intervengono i Vigili del Fuoco

Cane rimane incastrato con la testa nella ringhiera del balcone, sospeso nel vuoto. I Vigili del fuoco sono intervenuti ,alle ore 10.30 circa, in via Chiaravallese a Osimo per recuperare un cane di razza Rottweiler che si era incastrato nella ringhiera del terrazzo di un appartamento rimanendo in bilico sul balcone.  La squadra  ha provveduto ad imbracarlo con tecniche di derivazione SAF (Speleo Alpino Fluviale) e lo ha liberato dall’ostruzione riconsegnandolo al padrone dopo essersi accertato dello stato di buona salute dell’animale.

06/06/2022 13:30
Nasce il primo business talk sul nuovo Made in Italy: tra gli ospiti Carlo Cottarelli

Nasce il primo business talk sul nuovo Made in Italy: tra gli ospiti Carlo Cottarelli

Chi attraversa i mari muta i cieli che incontra ma lascia intatta l’anima. Da decenni, i più celebri settori industriali italiani tradizionali, dall’abbigliamento all’agroalimentare, dall’arredamento alle automobili, sono simboli d’eleganza e qualità. Nel tempo, essi hanno imposto, nel mondo, un paradigma culturale proteiforme espresso dall’interpretazione peculiare che le economie locali di territori distinti e operosi hanno saputo dare alla gioia di vivere, al lifestyle, alla bellezza di cui la penisola è un’intramontabile ambasciatrice. Ma quali sono gli strumenti per far “navigare” lo spirito di questa cultura imprenditoriale e delle terre dove è nata oltre l’attuale fase dell’economia globale? È un interrogativo che troverà risposte concrete a “In Prima Fila” il primo Business Talk nazionale sul New Made in Italy in grado di misurare annualmente la capacità dei territori di creare valore e di essere protagonisti del mercato mondiale. L’appuntamento ideato e organizzato nelle Marche da TAI- Think About It, una delle più dinamiche ed affermate realtà europee nel progettare percorsi di internazionalizzazione d’impresa, sarà di scena il prossimo 17 giugno, a partire dalle 16, alla Sala Meeting Garofoli di Castelfidardo. Tra i protagonisti, uno dei più noti studiosi di economia del Paese, il già direttore del Dipartimento Affari Fiscali dell’F.M.I. e commissario governativo per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli, l’editorialista, saggista e giornalista economico Davide Giacalone (Direttore de La Ragione), il giornalista, conduttore radiofonico e televisivo Fulvio Giuliani, il giornalista, analista e scrittore Andrea Pamparana (già Vicedirettore del TG5). Nel fitto carnet di domande e spunti del moderatore Loris Comisso, si alterneranno le analisi di economisti, sociologi, analisti finanziari ed editorialisti di rilievo nazionale e internazionale, per la prima volta riuniti allo scopo di investigare e svelare le direttrici principali di una vera transizione economica, ecologica e digitale del modello economico-sociale italiano, delle splendide varietà regionali che lo caratterizzano e della loro effettiva abilità nel fare sistema.    Ne nasceranno dati, case history, proposte, risposte concrete e spunti di riflessione su come affrontare al meglio i cambiamenti in atto. Si tratterà del primo business talk italiano improntato alla concretezza delle soluzioni e volto a suggerire - agli operatori economici ed istituzionali - solidi e duraturi strumenti in grado di irrobustire la struttura produttiva e commerciale dei territori costruendo indispensabili ponti extranazionali e favorendo una più sicura svolta evolutiva verso il futuro. Nella prima parte, intitolata "Terre oltre i confini. Il futuro di un nuovo Made in Italy" si indicherà una direzione di marcia per uno sviluppo innovativo e vincente delle imprese del Belpaese, con focus ad hoc sull’ideazione di efficaci storydoing del territorio, sugli accordi di filiera, sulla valorizzazione del capitale intellettuale, l’innovazione tecnologica e l’eco-sostenibilità. La seconda parte porrà a tema “Il caso Marche” un’economia al plurale con un’identità stratificata che ha l’obiettivo di ripensarsi come brand e modello di business in grado di raccontare ed imporre sé stesso. Ovviamente senza smarrire l’anima. 

06/06/2022 10:50
L'arte non dorme mai: Recanati e Loreto propongono visite guidate a luce di torcia

L'arte non dorme mai: Recanati e Loreto propongono visite guidate a luce di torcia

Una notte, due città e due musei: dopo il successo riscontrato nella Notte dei Musei dello scorso 14 maggio ritorna sabato 11 giugno l’originale visita guidata  a lume di torcia alle opere ospitate nella Pinacoteca civica di Villa Colloredo Mels, a Recanati, e a seguire a quelle della mostra “Sulle orme di San Michele Arcangelo. Pellegrini e detti nell'arte da Crivelli a Caravaggio”, presso il Bastione Sangallo di Loreto. Con la sola illuminazione delle torce verrà letteralmente fatta luce su capolavori che sono testimonianze viventi della forza spirituale del territorio e dell’importanza che per le due città ha avuto il pellegrinaggio da tutta Europa verso la Basilica della Santa Casa, e non solo, tra le principali mete di culto per i cattolici già a partire dal medioevo. Opere realizzate da maestri come Lorenzo Lotto, Carlo Crivelli, Pomarancio, Vincenzo Pagani, Antonio da Fabriano, Pietro Alamanno, Olivuccio di Ciccarello, Pietro di Domenico da Montepulciano ed altri ancora, che raccontano una storia fortemente legata a questi luoghi. Questa è il progetto '' Luci sull'arte'', iniziativa congiunta dei Comuni di Loreto e Recanati, su proposta di Sistema Museo, che seguirà tale proggramma: uin ticket unico permetterà agli interessati di poter partecipare alla doppia visita guidata con una tariffa agevolata: la partenza è prevista alle ore 19 dal Museo Civico di Villa Colloredo Mels (Via Gregorio XII), a Recanati. Infine dalle 20 due ore di break, per consentire ai partecipanti di cenare e ritrovarsi nuovamente alle 22 al Bastione Sangallo, a Loreto (Piazza Giuseppe Garibaldi, 1),dove  avrà luogo la seconda visita.  

06/06/2022 10:00
Cento giorni dalla guerra fra Russia e Ucraina: ecco cosa abbiamo imparato fino a oggi

Cento giorni dalla guerra fra Russia e Ucraina: ecco cosa abbiamo imparato fino a oggi

Verrebbe da rispondere “niente”, perché noi tutti – chi scrive e chi legge – abbiamo la fortuna di trovarci dall’altro lato della barricata: quella dove il minimo sforzo richiesto è di fare da spettatori. Che sia attraverso un cellulare, un pc, o la cara, vecchia televisione, l’informazione mediatica gioca a nostro sfavore per almeno due motivi: il fatto di essere costantemente bombardati e, di conseguenza, la linea sottile che separa la cronaca fedele dei fatti dalle fake news confezioniate all’uopo. Tutto quello che sappiamo oggi è che sì, c’è un conflitto in atto nell’Est Europa da oltre 100 giorni - questo rappresenta di per sé una novità relativa, visto che nel mondo intero se ne stanno svolgendo almeno altri 60 - e che, in qualche modo, si è creato un legame fra questo fatto, i pacchetti di sanzioni elargiti dall’Ue alla Russia e gli sviluppi più recenti della crisi economica. Non va dimenticato, in tutto ciò, l’impegno a livello umanitario di chi – indipendentemente dalla politica – continua a prodigarsi per sostenere i civili in fuga dai bombardamenti. Perché questa è l’unica certezza, come soleva ricordare il compianto Gino Strada: “ […] La guerra che genera guerra, un terrorismo contro l'altro, tanto a pagare saranno poi civili inermi”. Una guerra iniziata ufficiosamente nel 2014, quando gli effetti dell’Euromaidan portarono alle proteste di Kiev, quindi alla fine del governo filorusso di Viktor Janukovyč e all’occupazione della Crimea da parte delle truppe del Cremlino. Alla base di tutto, il consueto scontro geopolitico “a freddo” fra l’Occidente americanizzato e quella Russia che Vladimir Putin sogna di riportare agli antichi fasti dell’URSS.   La maggior parte di noi ha ridotto la visione del conflitto alla formula “c’è un aggressore (la Russia) e un aggredito (l’Ucraina)”. A contribuire, in questo senso, è stata anche la figura dello stesso Putin, noto a tutti per il facile uso della forza in caso di dissenso e per un certo tipo di propaganda dal sapore orwelliano. Tutto questo naturalmente si è riverberato anche sull’Italia, oggi altalenante fra il “vogliamo che torni la pace” e il “la guerra ci costa e abbiamo le bollette da pagare” (caro energia e scarsità di materie prime già alla fine del 2021, ndr). Spostandoci sul piano locale - nel nostro caso la regione delle Marche - ciascuno di noi può rivelarsi testimone di episodi e dichiarazioni più o meno controversi. Personalmente, è rimasto impresso quando il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli domandò a telecamere e microfoni spenti “ma prima che scoppiasse ‘sta guerra, voi sapevate cos’era ‘sto Donbas?”. Impreparato sull’argomento per sua indiretta ammissione, sebbene fra le materie prime importate dall’Ucraina risulti il 70% del neon, fondamentale per i microchip e l’elettronica in generale (cui non può sfuggire anche il Med Store fondato dallo stesso Parcaroli e dal 2020 guidato dal figlio Stefano). Tornando a noi, le riflessioni più opportune dovrebbero spingerci a fare i conti con la personale percezione di una guerra che, questo lo abbiamo capito, richiede a tutti i costi la nostra attenzione. Questo, soprattutto, per la sua estrema vicinanza ai nostri confini, le strategie messe in atto sui vari fronti, le scelte politiche ad ampio spettro che, inevitabilmente, ricadono su di noi semplici spettatori. Se poi includiamo nel pacchetto la deriva informativa che abbiamo raggiunto dopo due anni di pandemia, il caos totale appare altrettanto inevitabile. Ci siamo ritrovati ad essere dei consumatori di informazioni senza gli strumenti adatti per filtrare, comprovare e, quindi, sviluppare un pensiero critico: con molta più naturalezza si è passati dal coinvolgimento umanitario a quello prettamente opportunistico, in virtù delle ripecussioni economiche che ogni guerra porta con sé. In quanto membri dell’Unione Europea guidata da Bruxelles e cittadini di un’Italia politicamente ed economicamente instabile, non possiamo che accettare questa condizione. Il che ci aiuta a comprendere anche come progressivamente si siano formati negli ultimi anni piccoli gruppi di dissidenti, che individuano ciclicamente il colpevole nel governo di turno e le istituzioni che gli ruotano attorno. Tutto questo alimentato, a sua volta, da un mare magnum di notizie e informazioni che non ricevendo ufficiale riconoscimento, rischiano di lasciare il tempo che trovano oppure di forgiare nuove – e alle volte, pericolose – ideologie. Anche recentemente, in occasione dell’ultima "Festa della Repubblica", è capitato a chi vi sta scrivendo di assistere in quel di Macerata alla manifestazione dei rappresentanti del Partito 3 V (candidato a Civitanova con la lista in appoggio di Alessandra Contigiani sindaco), del Fronte del Dissenso Marche, e dei Movimenti Liberiamo l’Italia e l’Appello dei Cento (comun denominatore: la sovranità popolare e le battaglie no vax). Un'altra occasione nella quale ci si è voluti affidare a figure più o meno autorevoli – medici, giornalisti, politici che diremmo “fuori dal coro” - per dar voce alle rivendicazioni e alle informazioni elaborate a sostegno delle proprie argomentazioni. Un modus operandi, detto altrimenti, valido per chiunque faccia parte oggi di una minoranza, ma anche no. Perché il vero sforzo che si compie, alla fine, è quello di difendere le proprie certezze, seppur scarne. In virtù di un simile impegno portato avanti all’interno dei nostri confini, quello della guerra si riduce a ennesimo pretesto. Avere piena coscienza di chi sia il buono e chi il cattivo in questa nuova, triste e cupa pagina della storia del 21° secolo ha perso presto la sua importanza, poiché abbiamo ammesso a noi stessi – seppure implicitamente – di non starci a capire davvero nulla di quanto stia accadendo. Se non quello che siamo disposti ad acoltare e trattenere a livello informativo. Ecco che l’azione più efficace da compiere, a questo punto, torna ad essere quello di imparare a forgiare gli strumenti adatti per costruire ciascuno la propria cultura, il proprio spirito critico, e quindi confrontarlo col rischio “accetabile” di metterlo in discussione. E così, ricominciare. Del resto, affidarsi a dei governanti - presumibilmente scelti - è un atto assolutamente civile e democratico. Ciò che non dovrebbe mai essere accettata è la passiva fruizione di qualsivoglia messaggio mediatico - notizia specifica o informazione generica che sia - rispetto al quale comunque non possiamo esimerci dal ricevere, per quanto noioso ed esasperante possa essere. Altrimenti non si può parlare di partecipazione alla vita politica e sociale del proprio Paese, ma di puro e semplice intrattenimento del sabato sera.

06/06/2022 09:44
Madre e figlia aggredite mentre lavorano nell'orto di casa: grave l'anziana

Madre e figlia aggredite mentre lavorano nell'orto di casa: grave l'anziana

Un episodio scioccante ha scosso un caldo tardo pomeriggio d’inizio estate a Jesi. Madre e figlia sono state aggredite da un giovane mentre stavano annaffiando i pomodori nell’orto di casa. Il ragazzo si sarebbe intrufolato nella loro proprietà approfittando di un attimo di distrazione delle due donne.  La brutale aggressione è avvenuta, intorno alle 18:30, in via Montelatiere: un’anziana è finita in ospedale con il volto tumefatto e sotto choc. Secondo una prima ricostruzione, l'autore del pestaggio sarebbe un giovane di una ventina d'anni, completamente fuori di sé, che ha scavalcato la recinzione e ha aggredito l'anziana colpendola ripetutamente con pugni e calci. La figlia è accorsa e ha trovato la madre a terra ma poi è stata a sua volta picchiata dallo stesso giovane che poi sarebbe fuggito scavalcando cancelli e le reti. La 90enne, ferita e con il viso tumefatto, è stata trasferita in codice rosso all'Ospedale Carlo Urbani di Jesi, per condizioni preoccupanti: era stata fatta alzare anche l'eliambulanza per il trasporto all'ospedale di Torrette ad Ancona, poi la donna è stata invece ricoverata nel nosocomio più vicino. Quando sono arrivati i soccorsi l'aggressore era ancora in zona, e sono iniziate le ricerche dei carabinieri di Jesi che stanno battendo la zona. Sul posto sono intervenuti l'automedica di Jesi, la Croce Verde di Jesi e diverse pattuglie dell'Arma

05/06/2022 09:24
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