Dall’analisi epidemiologica effettuata sul territorio regionale e a seguito delle Conferenze dei Sindaci delle Aree Vaste che sono state convocate nella giornata di oggi, è emerso che, mentre il tasso regionale dei positivi su 100 mila abitanti è in leggera riduzione (135,13), ci sono alcuni Comuni dove il tasso dei positivi richiede una ulteriore attenzione e una azione di intervento precoce per tenere sotto controllo la situazione pandemica.
In particolare, sono 5 ad oggi i comuni nelle Marche dove si registra una incidenza superiore all’indice di riferimento superiore a 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti e con valore crescente rispetto alla settimana precedente. Si tratta dei Comuni di Tavullia, Montelabbate, Acqualagna, Vallefoglia e Cerreto d’Esi, nei quali da mercoledì 21 aprile saranno limitati gli spostamenti dalle proprie abitazioni ai soli casi di comprovata necessità, salute, studio o lavoro. Il provvedimento ha durata fino a domenica 25 aprile compreso, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo decreto legge del Governo prevista per il 26 aprile.
La Regione si vuole far trovare pronta al previsto momento delle riaperture e per questo chiede a tutti i cittadini di essere attenti, perché il virus è ancora in circolazione e ci sono ancora molte persone ricoverate nelle strutture ospedaliere. Tale provvedimento viene adottato seguendo il principio di precauzione e gradualità per favorire il controllo della curva epidemiologica anche sui singoli territori comunali. Infatti in considerazione dell’avvicinarsi delle riaperture, la Regione ha voluto analizzare il tasso di incidenza dei contagi sul territorio regionale e valutare la necessità di misure precauzionali, laddove i dati epidemiologici a carattere locale e comunale fotografassero una situazione a cui prestare una attenzione ancora maggiore. Si tratta di un provvedimento che non vuole incidere con chiusure di carattere economico, legate a negozi o attività, ma che per i prossimi giorni andrà a limitare tutte quelle occasioni di contagio e gli spostamenti non considerati necessari.
Si applicano quindi le sole limitazioni agli spostamenti dei cittadini (le stesse previste per la cosiddetta “zona rossa”, articolo 40 del decreto legge 2 marzo 2021), che potranno uscire di casa soltanto per ragioni di salute, di lavoro, di studio o comprovata necessità, mentre per quanto riguarda attività economiche e scuole resta in vigore quanto già previsto dalla zona arancione. Occorre sempre far uso dell’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento.
La pubblicità è uno strumento di comunicazione fondamentale per raggiungere obiettivi di marketing di diversa natura. Ingaggiare nuovi clienti, promuovere un evento culturale, conquistare nuovi elettori. Il campo d’azione è vasto e variegato. Il settore della pubblicità ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni. Gli annunci e le campagne più performanti attualmente sono digitali eppure alcune vecchie abitudini stentano a morire. Come i manifesti pubblicitari, volantini, brochure che tutt’oggi invadano le nostre città. E così capita che una vista mozzafiato ci sia in parte negata a causa dell’installazione di nuovi spazi pubblicitari su strada.
Che i centri storici delle città italiane più belle siano colmi di volantini ed altri materiali pubblicitari. Le conseguenze? Inquinamento ambientale ed anche visivo. Dei tentativi sono stati fatti per soppiantare i cartelloni pubblicitari. Qualche anno fa è stato progettato un sedicente manifesto mangia-smog che pare potesse essere in grado di catturare le particelle di inquinamento presenti nell’aria. Poi è stata la volta dei green graffiti con slogan ed immagini realizzati con pittura alimentare (non inquinante).
Esperimenti però non riusciti e che non sono stati determinanti nel cambiare la situazione. Esistono valide alternative per fare pubblicità? Assolutamente sì. Ecco alcune soluzioni.
Pubblicità online: motori di ricerca e social network
Per pubblicità digitale si intendono annunci e campagne pubblicitarie online. Motori di ricerca (Google in particolare), social network, email marketing sono alcuni degli strumenti disponibili per fare promozione online. La pubblicità online, offre interessanti vantaggi. In primis una targetizzazione molto più precisa rispetto alla pubblicità tradizionale. Una campagna con Google ADS o Facebook ad esempio consente di targetizzare al massimo il pubblico di riferimento con diversi parametri (età, sesso, interessi, area geografica). In questo modo si indirizza l’annuncio pubblicitario soltanto ad un target potenzialmente già interessato a ciò che si sta promuovendo. Cosa che non accade ad esempio per un manifesto pubblicitario che raggiunge praticamente tutti seppur in una determinata zona. Altro aspetto da considerare è la possibilità di avere informazioni sugli utenti che sono stati raggiunti. La maggior parte delle piattaforme consente infatti di visualizzare importanti dati in merito (note metriche o come KPI). Ciò è fondamentale sia per avere più informazioni più dettagliate sul target raggiunto sia per apportare le dovute modifiche in corso d’opera. Cosa che con un manifesto pubblicitario non è possibile. Una volta andato in stampa e affisso, in caso di errori, andrebbe rimosso, modificato e nuovamente affisso.
Annunci e campagne pubblicitarie online consentono anche di gestire il budget in modo più flessibile. C’è infatti la possibilità di scegliere l’importo da allocare ed anche quella di modificarlo in tempo reale.
Shopper personalizzate: pubblicità low costo in movimento
Hai mai sentito parlare delle shopper personalizzate? Si tratta di buste realizzate su misura, molto utili per fare pubblicità dato che sono dei veri e propri manifesti in movimento. La personalizzazione riguarda diversi aspetti:
- il materiale
- le dimensioni del sacchetto
- la tipologia di manici
- la grafica
In base alle proprie esigenze e all’obiettivo di marketing da raggiungere è possibile far realizzare ed acquistare le shopper personalizzate comodamente online su siti come Mister Shopper.
Ma si tratta di una scelta realmente sostenibile a livello ecologico? Assolutamente si. Questa tipologia di buste nasce con l’intento di fornire una valida alternativa ai sacchetti di plastica biodegradabile che hanno una scarsa resistenza e comunque non sono ecologici. I materiali più utilizzati sono diverse qualità di carta, TNT (tessuto non tessuto), cotone e juta contraddistinti da un’ottima resistenza al peso, alle temperature e all’usura. Trattandosi inoltre di shopper riutilizzabili per un gran numero di volte, presentano inoltre un minore impatto ambientale.
Per una scelta realmente ecologica consigliamo tra i tanti materiali di puntare sulla carta riciclata. Un modo intelligente e responsabile per dare una seconda vita alla carta già utilizzata.
Pubblicità digitale e shopper personalizzate sono soltanto alcuni modi per evitare l’affissione selvaggia di manifesti pubblicitari e volantinaggio. Una scelta saggia non soltanto per l’ambiente ma anche molto più conveniente per chi necessita di investire in pubblicità.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1908 tamponi: 1011 nel percorso nuove diagnosi (di cui 322 nello screening con percorso Antigenico) e 897 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,6%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 137 (50 in provincia di Macerata, 55 in provincia di Ancona, 4 in provincia di Pesaro-Urbino, 10 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in setting domestico (26 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (45 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (5 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 12 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 322 test e sono stati riscontrati 25 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%.
In diminuzione di 2 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 656, di cui 88 in terapia intensiva (-8 rispetto a ieri). Sono, invece, 22 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 141 pazienti: 51 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital, 2 al nosocomio di Civitanova e 32 a Camerino. Altre 2 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Oggi è andato in scena il GP dell'Emilia Romagna e del made in Italy (ex Imola), tale evento ha visto una stupefacente partenza di Max Verstappen (RedBull) che ha guadagnato 2 posizioni, passando Hamilton (Mercedes) in una maniera stellare.
Verso il 16 giro ci sono conversazioni animate tra Verstappen ed il suo box in cui Max dice di non essere pronto a passare dalle coperture da bagnato a quelle da asciutto.
Verso il 28 giro si asciuga la pista e Verstappen effettua il Pit Stop e cambia le gomme da rain a silick .
Al 31 giro Hamilton esce mentre effettua un doppiaggio alla tosa,l’ anglocaraibico mette pericolosamente la retromarcia e rientra in pista con la sua auto che marcia all’ indietro.
Al 32 giro vi è un terribile incidente tra Bottas e Russell al tamburello, viene interrotta la gara per sistemare la pista e i rottami delle auto.
Sempre al 32 giro Hamilton passa dalle gomme da baganto a quelle da asciutto.
Alla ripartenza, Verstappen mentre si lancia perde il controllo del’ auto per poi riprenderlo, Lecrerc (Ferrari) dimostra grande savoire faire nel non sopravanzarlo dandogli il tempo di recuperare l’ auto.
La gara riprende con una furiosa ma lucida, rimonta di Hamilton, che si issa d 9 a 2, privando tra l’altro la Rerrari di Leclerc di un terzo posto.
Verstappen va a vincere meritatamente e Hamilton come detto conclude secondo dopo un'avvincente duello con Lando Norriss (McLaren) per la seconda posizione.
1. Max Verstappen (Red Bull)
2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. Lando Norris (McLaren)
4. Charles Leclerc (Ferrari)
5. Carlos Sainz (Ferraari)
6. Daniel Ricciardo (McLaren)
7. Lance Stroll (Aston Martin)
8. Pierre Gasly (AlphaTauri)
9. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo)
10. Esteban Ocon (Alpine)
11. Fernando Alonso (Alpiine)
12. Sergio Perez (Red Bull)
13. Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Tre vittime sono state registrate presso le strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 87enne di Porto Potenza spirata all'Ospedale di Camerino mentre un 80enne di Macerata e un 65enne di Porto Sant'Elpidio hanno trovato la morte presso il Covid Center di Civitanova Marche.
Quattro decessi sono stati segnalati al nosocomio di Pesaro: si tratta, di un 90enne e una 92enne, entrambi originari del caoluogo di provincia, di una 59enne di Cagli e un 83enne di Vallefoglia. Nella stessa città si spenta, presso la Residenza Sanitaria Galantara una 88enne pesarese.
Sono state tre le vittime invece nei presidi sanitari della provincia di Ancona: un 80enne di Osimo all'Inrca, un 86enne di Cerreto d'Esi all'ospedale di Fabriano e infine una 69enne di Fabriano al nosocomio di Jesi.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2859 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (947), mentre sono 476 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 97,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
"Si intravvede la luce in fondo al tunnel anche se gli stop and go sulle vaccinazioni fanno male - è quanto afferma l'Assessore della Regione Marche alla sanità Filippo Saltamartini - Oggi il Commissario Figliuolo ha detto che dobbiamo rallentare le vaccinazioni per mancanza di sieri. Anzi, dobbiamo tenere i richiami per sicurezza. Il che significa stoccare circa il 20 % e non utilizzarli".
"Sul fronte delle cure, invece, va ancora al rallentatore l’uso degli anticorpi monoclonali che da novembre avevo chiesto fossero inseriti nei protocolli di cure domiciliari – sottolinea - gradi titoloni contro, interpellanze e sberleffi social, ma gli anticorpi monoclonali funzionano davvero e le Marche hanno pure una bella scorta di farmaci".
"Ne abbiamo davvero in quantità nelle nostra Regione, ma la cura stenta ad essere adottata dai sanitari - conclude Saltamartini - Convocherò per questo una riunione".
Non tutti sanno che l’acqua che quotidianamente sgorga dai rubinetti di casa, nonostante sia perfettamente potabile così come previso dalla normativa, può non essere “pura” a causa degli eventuali residui che con gli anni si sono formati all’interno delle tubature. Tra gli elementi più “comuni” che tendono a contaminare l’acqua di casa c’è il calcio, sostanza che, se non eliminata, potrebbe causare problemi non solo agli elettrodomestici, come ad esempio la lavastoviglie e la lavatrice, ma anche alla salute. Una possibile soluzione a questo problema è l’istallazione del cosiddetto depuratore acqua, ovvero un particolare apparecchio domestico costituito da una serie di filtri che riescono a rimuovere eventuali sostanze presenti nell’acqua del rubinetto al fine di migliorarne la qualità. Con il depuratore infatti, è possibile dire finalmente addio all’acqua biancastra e al suo sapore metallico.
Cos’è il depuratore per acqua ad osmosi inversa
Uno dei depuratori maggiormente utilizzati è sicuramente quello ad osmosi inversa, in genere installati direttamente sotto al lavello. Nella depurazione ad osmosi inversa, i fluidi vengono respinti grazie ad una particolare membrana ed i cosiddetti residui solidi restano dall’altra parte del filtro. Il punto di forza di questo depuratore è il non utilizzo di sostanze chimiche per effettuare il filtraggio delle sostanze. In parole povere, l’osmosi inversa permette di eliminare qualsiasi metallo pesante che potrebbe accumularsi nel corso degli anni all’interno delle tubature domestiche. Il processo di osmosi inversa è del tutto naturale, per poter filtrare l’acqua infatti è necessaria solamente una semplice pressione artificiale grazie alla quale l’acqua viene spinta verso la membrana che funge da filtro. I produttori assicurano un ottimo funzionamento di questo strumento, capace di filtrare fino al 99,99% delle impurità presenti nell’acqua.
Depuratori acqua per rubinetto a microfiltrazione
I depuratori in questione vengono applicati direttamente sul rubinetto e sono capaci non solo di depurare l’acqua ma anche di correggere il suo sapore. I filtri per il rubinetto sono sicuramente la soluzione più rapida ed economica per ridurre tutte le impurità presenti nell’acqua che scorre nelle tubature domestiche e per ridurre l’impatto sull’ambiente. Tra i vari filtri applicabili, quello maggiormente utilizzato è sicuramente il filtro a carbone attivo, ideale per migliorare il sapore dell’acqua e per eliminare il sapore di ferro che caratterizza l’acqua calcarea. Un altro vantaggio di questo particolare filtro è che è praticamente universale. Infine, è bene precisare che, per poter mantenere al massimo l’efficienza di filtraggio del filtro, è consigliabile sostituirlo almeno una volta all’anno. Qualsiasi sistema di filtraggio dell’acqua domestica, necessita di manutenzione, solo in questo modo è possibile essere certi sulla qualità della propria acqua.
Depuratori acqua: vantaggi
Sono davvero tanti i vantaggi che ruotano attorno all’utilizzo dei depuratori d’acqua, non è un caso se questo particolare dispositivo risulti essere sempre più utilizzato, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Questa ovviamente non può che essere un’ottima notizia, posto che, l’utilizzo delle bottiglie di plastica danneggia ulteriormente il pianeta. Ogni anno infatti vengono prodotte migliaia di tonnellate di bottiglie di plastica destinate a contenere acqua potabile. Grazie ai depuratori d’acqua è possibile fare a meno, in modo definitivo, di acquistare le bottiglie d’acqua al supermercato e questo ovviamente non è solo un vantaggio in termini di inquinamento ma anche in termini di comodità. Non è sicuramente comodo trasportare dal supermercato fino a casa le casse d’acqua. L’acqua depurata ovviamente ha degli effetti positivi anche sul benessere delle persone e degli elettrodomestici presenti in casa. L’acqua filtrata infatti risulta essere microbiologicamente pura, il che significa che, non solo può essere bevuta direttamente dal rubinetto, ma non altera in nessun modo i sapori delle pietanze cucinate.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Lui, I.B., 45 anni, lei M.C. 48 anni, insegnante, entrambi italiani; lei ha deciso dopo circa sei anni di convivenza e una figlia nata dalla loro relazione, che non lo vuole più e quindi una sera, senza preavviso, lo spintona con violenza fuori dalla porta e si chiude in casa.
Sono già da tempo ai ferri corti. A distanza di pochi giorni la donna sporge querela, denunciando l’ex compagno per stalking e minacce. Lui imputato, lei la vittima.
Ma è andata proprio così?
All’esito delle indagini non sembra. Anzi, innanzi al Giudice la situazione si è completamente ribaltata. Lui è stato prosciolto da ogni accusa mentre la donna è stata riconosciuta colpevole di due diversi episodi di violenza dall’autorità giudiziaria di Venezia, con l’accusa di lesioni personali ai danni dell’ex convivente.
In realtà gli episodi di aggressione da parte della donna erano stati numerosi e risalenti nel tempo.
I più violenti che hanno portato alla condanna della donna, e hanno costretto il quarantacinquenne a rivolgersi alle cure mediche, si sono verificati ben prima della loro rottura.
In una prima occasione la donna aveva colpito il compagno alla testa con un pugno, utilizzando un grosso mazzo di chiavi per rendere l’impatto più violento, tanto da provocargli una lesione dell’arcata sopraccigliare.
Il secondo episodio denunciato dall’uomo, difeso dal noto penalista avv. Alessandro Menegazzo del foro di Venezia, lo ha visto vittima di un’aggressione da parte di lei conil ferro da stiro bollente, che, compresso contro la schiena e contro un braccio, gli ha provocato ustioni di secondo grado.
La donna, non affetta da alcuna patologia, oltre ad aver perpetrato tali forme di violenza fisica, dopo la separazione ha violato per almeno 5 anni l’ordine del giudice di far vedere la bambina al padre: di fatto gli impediva di vedere e tenere con sèla figlia con le modalità preveste dal decreto del tribunale. Tali episodi sono oggetto di un altro procedimento tuttora in corso.
Mi chiedo, e chiedo all’Avvocato Menegazzo, quali siano le ripercussioni sulla figlia minorenne della coppia: “La ragazzina” spiega l’Avvocato, “sensibile, intelligente e brava a scuola, appena ha avuto la possibilità di decidere, è andata a vivere con il papà. Il fatto che una ragazzina di 15 anni scelga di vivere con il padre è già di per se indicativo delle sofferte dinamiche familiari violente, procurate dalla madre”.
Quando alla base della decisione di commettere un reato c’è l’appartenenza di un soggetto ad un genere piuttosto che ad un altro si parla di violenza di genere. Ma quando, come in questo caso, è presente l’elemento relazionale la questione del genere diventa irrilevante. Non è “violenza di genere” ma "violenza relazionale”: la criminogenesi va individuata nella relazione tra i due.
In questo, come in molti altri casi, spesso trascurati dall’opinione pubblica ma non per questo trascurabili, in cui l’uomo è vittima della donna, la violenza non è frutto di una “cultura di genere”, ma di un disequilibrio interno alla coppia.
Ogni giorno si sente parlare di donne violentate, perseguitate e uccise tra le pareti domestiche. Eppure accanto a questa realtà ne esiste un’altra più taciuta perchègli uomini, a causa dello stereotipo di virilità e della quasi certezza di non essere creduti, spesso non denunciano: la violenza che le donne agiscono sugli uominiè soprattutto psicologica ed economica, ma, in casi come questi, anche fisica.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3491 tamponi: 1777 nel percorso nuove diagnosi (di cui 416 nello screening con percorso Antigenico) e 1714 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 15,6%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 277: 42 in provincia di Macerata, 53 in provincia di Ancona, 113 in provincia di Pesaro-Urbino, 23 in provincia di Fermo, 31 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (53 casi rilevati), contatti in ambito domestico (69 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (63 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (8 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (4 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 78 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 416 test e sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 15,6% oggi, rispetto al 13,7% di ieri.
In diminuzione di 20 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 658, di cui 96 in terapia intensiva (-5 rispetto a ieri). Sono, invece, 38 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 136 pazienti: 46 all'ospedale di Macerata, 57 al Covid Hospital, 2 al nosocomio di Civitanova e 31 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avvoccato Oberdan Pantana,“Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili alla grave condotta di chi utilizza il cellulare mentre guida così come quella del pedone che parla al telefonino mentre attraversa la strada.
Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "A chi va la responsabilità dell’investimento di un pedone in fase di attraversamento di una strada mentre sta parlando al telefonino?"
Oltre alla grave condotta del conducente che utilizza il proprio telefonino alla guida, oggi siamo sempre più spettatori di un comportamento altrettanto pericoloso posto in essere dal pedone che parla al cellulare mentre attraversa una strada.
A tal proposito, partendo dal fatto che in caso di investimento del pedone, sia necessario applicare l’art. 2054 c.c. che al comma 1 prevede che «Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno», la Suprema Corte ribadisce però che per giurisprudenza costante (ex multis, Cass. civ. n. 12751/2001 e Cass. civ. n. 14064/2010) «la prova liberatoria di cui all'art. 2054 c.c., nel caso di danni prodotti a persone o cose dalla circolazione di un veicolo, non deve essere necessariamente data in modo diretto cioè dimostrando di avere tenuto un comportamento esente da colpa e perfettamente conforme alle regole del codice della strada, ma può risultare anche dall'accertamento che il comportamento della vittima sia stato il fattore causale esclusivo dell'evento dannoso, comunque non evitabile da parte del conducente, attese le concrete circostanze della circolazione e la conseguente impossibilità di attuare una qualche idonea manovra di emergenza».
Dunque, secondo giurisprudenza consolidata, può essere affermata la colpa esclusiva del pedone nel suo investimento se:
1. il conducente, per motivi estranei ad ogni diligenza sia venuto a trovarsi nella condizione obiettiva di non poter avvistare il pedone ed osservarne con tempestività i movimenti;
2. i movimenti siano stati così rapidi ed inaspettati da convergere all'improvviso in direzione della linea percorsa dal veicolo, in modo che il pedone venga a trovarsi a distanza così breve dal veicolo, da rendere inevitabile l'urto;
3. nessuna infrazione, benché minima, sia addebitabile al conducente, avendosi, in caso contrario, soltanto una colpa concorrente del pedone.
Alla luce di tali considerazioni, ed in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che,“La condotta della pedone, che ha attraversato la strada in maniera repentina, parlando al telefono e senza guardare se stessero sopraggiungendo contemporaneamente veicoli, inosservante sia delle regole sulla circolazione stradale sia di quelle di comune prudenza, è incontrovertibilmente colposa” (Tribunale di Trieste in funzione di Tribunale di Appello, sentenza n. 380/19).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Una anno dalla scomparsa di Don Giuseppe Branchesi: ora grazie a una campagna di crowdfunding sorgerà a Dapaong, in Togo, una biblioteca dedicata al sacerdote morto a causa del Covid lo scorso 19 aprile 2020.
Era il prete della chiesa di Santa Maria in Selva, a Treia, ma era conosciutissimo in tutta la provincia di Macerata e non solo.
“A distanza di un anno dall’“arrivederci” che abbiamo rivolto al nostro caro Fratello, Don Peppe, è sempre più crescente il sentimento di profonda gratitudine per quanto la vita sappia costantemente donare frutti di straordinaria unicità ed irripetibilità” – si legge in una nota della famiglia -.
La campagna crowfunding ‘In missione nel mondo con Don Peppe’, “ha raccolto oltre 24mila euro ad oggi donati da tutti voi, associazioni, famiglie e ‘amici di ogni dove ‘, che sono diventati certezza di un futuro migliore per i ragazzi della savana del Togo, un Dapaong.
Con occhi lucidi, pieni di profonda riconoscenza, possiamo annunciarvi che la biblioteca “Don Peppe” è realtà “.
Chiunque voglia dare il proprio sostegno può continuare a farlo con un proprio contributo accedendo al link.
Il Video della Nuova Biblioteca ( link ) è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Eumega (Gruppo Missionario della Parrocchia di San Francesco di Macerata). “Quest'opera è stata realizzata grazie ad un parroco italiano che con la sua generosità ha voluto aiutarci a realizzarla" spiega LuoisKouagou , direttore degli studi del Luois Kouagou collegio San Bonaventura “.
Prenotazioni vaccini fascia d'età 65-69 anni: dopo 1 ora e 28 minuti 22.775 prenotazioni
“Sono già 22.000 le persone con un'età tra 65-70 anni che si sono prenotate per la vaccinazione.
Il target è di 100.000 ma il volume di 10.000 vaccinazioni al giorno che abbiamo raggiunto garantisce a tutti la copertura nelle prossime settimane, grazie dell'altissimo senso civico dimostrato” .
L’annuncio arriva direttamente dall’assessore alla Sanità regionale delle Marche, Filippo Saltamartini, in un post Facebook.
Saltamartini allega inoltre un grafico il quale mostra che il maggior numero di persone prenotate si ha nella provincia di Ancona (9019), a seguire Macerata (5.444 ).
Nel frattempo la Regione ha potenziato ulteriormente il numero verde per effettuare le prenotazioni per le vaccinazioni (800.009966) che d'ora in poi sarà attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica.
Poste Italiane ha inoltre attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947.
Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento.
Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza.
La prenotazione via SMS si aggiunge a tutte le possibilità che Poste Italiane mette già a disposizione per i cittadini, come:
la piattaforma online www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it dove il cittadino deve inserire i propri dati anagrafici, quelli della tessera sanitaria e un recapito telefonico prima di poter scegliere l’appuntamento preferito;
- gli ATM Postamat, presso cui è possibile prenotare la somministrazione inserendo gli estremi della tessera sanitaria e seguendo gli stessi passaggi della prenotazione online;
- il numero verde 800.00.99.66 attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica e i portalettere, attraverso il palmare in dotazione.
"Nell’area vasta la Direttrice ha dato mandato di predisporre ordini di servizio per coprire i turni per garantire la vaccinazione a Macerata quando invece l’adesione dei medici è su base volontaria".
La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche dopo la segnalazione di alcuni medici che hanno ricevuto la convocazione per il punto vaccinale di Macerata senza comprendere i criteri per i quali siano stati selezionati taluni colleghi piuttosto che altri.
"Stiamo intravedendo anche in altri territori una deriva autoritaria che è inaccettabile – tuona il segretario regionale Oriano Mercante - perché ai medici e agli operatori sanitari si sta chiedendo uno sforzo incredibile nell’ultimo anno per far fronte alla pandemia che meriterebbe un maggiore rispetto".
Alla dott.ssa Corsi, Direttrice dell’Area Vasta 3, il sindacato Anaao Assomed Marche rimprovera di aver assunto l’iniziativa organizzativa di far precettare i medici da destinare al centro vaccinale di Macerata senza la condivisione con le rappresentanze sindacali e di aver, finora, evitato di incontrare Giorgio Tombesi, delegato sindacale di Anaao Marche per l’Av3, nonostante le richieste.
Tale confronto potrebbe essere utile per evitare future criticità come quella dell’ordine di servizio in essere che il sindacato ha formalmente chiesto di revocare a mezzo di posta elettronica certificata.
"Alla Direttrice – insiste Mercante - chiediamo di introdurre la concertazione sindacale come prescritto dalla legge anche nell’Area Vasta 3 considerando che da quando ha assunto l’incarico questa è venuta meno o, nel caso la decisione circa l’ordine di servizio per il centro vaccinale fosse stata presa dai suoi sottoposti senza il suo avallo, di controllare ciò che accade sotto la sua responsabilità".
Anaao Assomed Marche sta attenzionando quello che avviene in tutti i territori: "Anche all’Inrca di Ancona si stava profilando una criticità che per fortuna è rientrata grazie all’intervento dei nostri delegati e alla disponibilità della direzione".
In mattinata il Capitano Massimo Amicucci, Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, e il Colonnello Nicola Candido, Comandante Provinciale dei carabinieri di Macerata, hanno fatto visita alla nuova redazione civitanovese di Picchio News e intrattenuto una chiaccherata a 360° sul periodo che stiamo vivendo. Monitoraggio anti covid e dinamiche territoriali i temi al centro della discussione.
La crisi pandemica va avanti ormai da più di un anno, come procedono i controlli sul territorio per far rispettare le norme di contenimento? Le misure "intermittenti" per i continui cambi di colore provocano ancora disorientamento nei cittadini?
Colonnello Candido:"In tutta la provincia sono costanti i servizi di controllo finalizzati a verificare il rispetto delle disposizioni e dei DPCM in vigore. Prima che avvengano i cambi di disposizioni si svolgono delle riunioni presiedute dal Prefetto per avere indicazioni anche in merito a come far rispettare le norme. Prevenzione e repressione laddove necessario sono ancora le armi più efficaci.E' ancora necessario che collettività e cittadinanza continuino a collaborare anche se ci rendiamo conto che non è semplice per tante ragioni. Ci sono situazioni davvero critiche ma è indispensabile aiutare la campagna di vaccinazioni tenendo ancora un comportamento responsabile".
Capitano Amicucci: "Macerata e Civitanova sono i centri più importanti ove si concentrano maggiormente i controlli, invece è relativamente più semplice ottenere il rispetto delle regole nei comuni più piccoli. Con le riaperture Civitanova è stata la zona che ci ha impegnati di più ma in linea di massima la popolazione ha di nuovo dimostrato il senso civico adeguato. E' impensabile immaginare un rispetto delle regole totale ma le violazioni rappresentano ancora l'eccezione. Conosciamo le difficoltà economiche di alcune famiglie ma le norme sono queste e vanno rispettate. E' giusto continuare a ricordare, a chi pensa di eludere i controlli, che non sarà possibile farlo".
Civitanova è zona turisitica ed è molto popolosa, queste condizioni rendono l'opera di monitoraggio più complessa?
Capitano Amicucci: "In realtà gli andamenti sono in linea con quelli nazionali anche considernado densità e il livello di circolazione. C’è chi viola scientemente le norme e c'è chi non è nemmeno consapevole di farlo ma non riscontriamo numeri maggiori alla media. Nessun fiscalismo ma educazione e prevenzione risultano ancora importanti".
Nei controlli anti covid spesso emergono altri tipi di illeciti, soprattutto per quel che riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Paradossalmente il monitoraggio anti covid ha "aiutato" a sventare altri pericoli?
Capitano Amicucci: "Ovviamente se si riscontrano altre violazioni o si notano attività sospette nei controlli routinari noi agiamo tempestivamente. Nelle indagini mirate capita quasi sempre che ci sia dell’altro. Con il Covid tutti gli altri fenomeni criminali non sono scomparsi ma si sono reinventati e adattati (si pensi alla consegna a domicilio della droga). Quindi sì, la presenza capillare sul territorio aiuta a reprimere altre realtà criminose mentre altri fenomeni come i furti in abitazione e i reati contro il patrimonio, sono in calo. Lotta allo spaccio, ricerca di catturandi e controllo dell’immigrazione clandestina sono attività parallele a quelle di contenimento e sempre presenti. Quando stringiamo le maglie dei controlli inevitabilmente qualcuno rimane impigliato".
Quanto è stata decisiva nelle operazioni di monitoraggio del rispetto delle norme anti-covid l'azione sinergica tra tutti i raperti delle Forze dell'Ordine?
Colonnello Candido: "Si, sono previste manovree coordinate ma in generale ogni compagnia viene lasciata libera di organizzare le attività in base alle esigenze specifiche. Civitanova è effervescente sia dal punto di vista turistico che commerciale-industriale quindi capita che vi siano più squadre operative in campo".
Il pirmo spiraglio di riaperure a Civitanova forse ha rappresentato un libera tutti inaspettato magari per la presenza di una popolazione più giovane, quanto è stato difficile gestire questa situazione?
Capitano Amicucci: "Civitanova è una città a vocazione turistica quindi è normale che attiri più movimento. Come successo in tante parti d'Italia, si è vista la voglia di tornare ad uscire ma il fenomeno va sempre gestito con le disposizioni vigenti. Le limitazioni sono previste e prevedibili quindi noi abbiamo il compito di vigilare".
E sull’Hotel House? Come si è agito e qual è la situazione attuale considerate le già note criticità?
Colonnello Candido: "Recentemente sono stati fatti due interventi importanti. Un'ordinanza di custodia cautelare per 24 spacciatori (di cui 16 catturati) che contiamo di assicurare alla giustizia e il blocco di una partita di droga importata dal Sud-Africa destinata ad arrivata nel territorio recanatese. La struttura non va demonizzata. Molti dei residenti si comportano bene e sono loro le prime vittime di quei pochi che delinquono. Attualmente ci sono circa 1500 persone risetto alle 3000 di poco tempo fa. La situazione è migliorata chiaramente. L’attivazione della portineria, utile a tenere traccia di chi passa per la struttura e di chi effettivamente utilizza gli alloggi, è stata un'innovazione fondamentale perchè ora sappiamo chi entra e chi esce. Anche il rispetto regolare dei canoni è migliorato. Stiamo controllando e imponendo regole per costringere chi pensa all’Hotel House come ad un porto franco a cambiare area. Anche l'amministrazione comunale, con tante piccole migliorie quali l'illuminazione delle strade, sta contribuendo ai passi avanti".
Comandante Amicucci: "Le ultime operazioni hanno disarticolato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. I blocchi per la pandemia hanno ristretto un po' il traffico e quindi hanno aiutato la circoscrizione del fenomeno. Altra conquista è stata la cancellazione anagrafica per i permessi di soggiorno ottenuti illegalmente. Permangono delle criticità ma l'occhio vigile c'è sempre. E' inoltre in atto un'operazione di recupero immobiliare mirata a combattere l'abusivismo".
Sul fronte contagi si sono verificati i problemi che era prevedibile aspettarsi?
Colonnello Candido: "Diversamente da quanto ci si poteva aspettare i casi sono stati subito gestiti, isolati e monitorati. La realtà è pari a quella di altre strutture, non peggiore".
Il colonnello conclude con un invito alla tenacia:"Dobbiamo ancora impegnarci per la sicurezza collettiva, ognuno deve fare la sua parte e tutto andrà per il meglio".
Il Direttore del giornale, Guido Picchio, ha infine omaggiato i Comandanti con i libri che ritraggono la sua lunghissima carriera fotografica (La dolcevita romana e la missione in Afghanistan).
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4513 tamponi: 2484 nel percorso nuove diagnosi (di cui 750 nello screening con percorso Antigenico) e 2029 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,7%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 341: 74 in provincia di Macerata, 86 in provincia di Ancona, 89 in provincia di Pesaro-Urbino, 13 in provincia di Fermo, 63 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in ambito domestico (113 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (101 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (7 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 54 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 750 test e sono stati riscontrati 42 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un lieve incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,7% oggi, rispetto al 12% di ieri.
In dimunuzione di 40 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 678, di cui 101 in terapia intensiva (-7 rispetto a ieri). Sono, invece, 59 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 143 pazienti: 48 all'ospedale di Macerata, 59 al Covid Hospital, 5 al nosocomio di Civitanova e 31 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Al via domani, sabato 17 aprile (dalle ore 12), la prenotazione per il vaccino anti-Covid19 per la fascia d’età 65-69 anni nella regione Marche.
“La campagna vaccinale nella regione – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – sta procedendo sempre più spedita. Dopo i buoni risultati con gli over 80 sottolineati anche dal Generale Figliuolo, contiamo di fare lo stesso con le altre categorie a partire dai caregiver, il cui slot verrà attivato nei prossimi giorni”.
La categoria 65-69 anni (conta l’anno di nascita) sarà vaccinata nei punti vaccinali della popolazione (PVP) individuati sul territorio regionale.
Sarà possibile prenotare le vaccinazioni anti-Covid-19 attraverso il portale di Poste Italiane (https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18).
Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale, e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma. Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa.
Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione.
Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo.
Si ricorda che tutte le informazioni sulla campagna vaccinale nelle Marche sono disponibili al link: https://www.regione.marche.it/vaccinicovid
"Saremo arancioni anche la prossima settimana. Cerchiamo di essere attenti e tenere alta l’attenzione nella speranza che nella classificazione sarà anche riammesso il colore giallo". Lo ha reso noto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, tramite una breve nota diffusa sui social nelle quali fa anche riferimento all'annunciato ritorno - da parte del premier Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza - della zona gialla a partire dal prossimo 26 aprile (leggi qui).
Nelle Marche è aumentato, seppure di poco, l'indice di contagiosità Rt: la scorsa settimana era 0.86, mentre la cabina di regia del Governo oggi l'ha ricalcolato a 0.9, mentre calano i ricoveri Covid in tutti i reparti: oggi sono -32 rispetto a ieri.
Quando si pensa alle vittime di un crimine, in automatico, complici i mass media, si pensa sempre ai crimini violenti, dolosi, omicidio, lesioni personali, stalking, maltrattamenti contro familiari e conviventi, etc.
Eppure ci sono alcuni crimini, i cd crimini ambientali, che silenziosamente affliggono la nostra società, si nutrono della nostra salute, ma che non sempre hanno la eco mediatica che la gravità del fenomeno richiederebbe.
“Eppure ogni anno”, ricorda il Prof. Marco Monzani, docente universitario, giurista, criminologo e vittimologo di fama internazionale, “per ogni omicidio ci sono 800 morti di cancro ai polmoni causato da inquinamento ambientale”.
Di che reati stiamo parlando?
Inquinamento ambientale,
Disastro ambientale,
Traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività,
Impedimento del controllo,
Omessa bonifica,
Tali crimini sono una reale minaccia per la salute nostra, di tutti noi cittadini, del nostro pianeta, ed al contempo una fonte di reddito inimmaginabile per i soggetti che li pongono in essere: è crescente il coinvolgimento della criminalità organizzata in attività illecite, è fitto il collegamento tra crimini ambientali e riciclaggio di denaro, frode, evasione e corruzione fiscale.
Nella nostra regione Marche, come risulta dal rapporto Ecomafia 2020 , sono 990 i reati ambientali registrati nel 2019, in aumento rispetto agli anni precedenti; il 2,9% del totale, con 1.042 persone denunciate, 4 arresti e 280 sequestri.
In occasione della presentazione del Rapporto Ecomafia 2020 il magistrato Paci (DDA Ancona) ha segnalato che da indagini effettuate sullo smaltimento delle macerie del sisma 2016 sono stati riscontrati i reati di traffico illecito e corruzione.
Riferisce inoltre “sul nostro territorio sono presenti aziende soggette a interdittive antimafia che operano in regione ad alta intensità mafiosa e persone legate in qualche modo alla criminalità organizzata"..
Ecco allora che c’è bisogno di un’ importante opera di sensibilizzazione che tenga accesi i riflettori sul problema dei reati ambientali e sulle gravi ripercussioni sulla nostra salute.
In tale direzione va il libro “Vittime di crimini ambientali. Tra silenzi e istanze di riconoscimento” del Prof. Marco Monzani, che affronta, come sempre con grande cuore, dedizione, passione e vicinanza alle vittime anche questo argomento, con un approccio criminologico e vittimologico; perchè il lavoro di un criminologo di valore, cito le sue parole, “ è quello di uscire dalle stanze delle Università, “sporcarsi le mani sul territorio” e incontrare le vittime per combattere le ingiustizie ed il disagio sociale, per la difesa del più debole e dei diritti dell’ uomo”.
La speranza è quella che condividendo e diffondendo tali insegnamenti e tali valori, ciascuno di noi diventi più consapevole che un mondo diverso da quello che stiamo lasciando ai nostri figli è possibile, solo se ciascuno, cittadini, Istituzioni, opinione pubblica etc. , ci mette del proprio.
"Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa, confermando che la cabina di regia "anticipa al 26 di questo mese l'introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all'attività all'aperto, anche la ristorazione a pranzo e a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza".
Il governo sulle aperture oggi ha preso "un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: che i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti, nelle realtà riaperte".
Draghi ha auspicato per questo l'attenzione delle istituzioni e forze del'ordine: "In questo modo il rischio si trasforma in opportunità. La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni sulle riaperture".
"Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi", ha spiegato ancora Draghi. Resta vigente il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Con il Def e lo scostamento si fa "una scommessa sul debito buono", ha detto Draghi. "Franco ha enunciato il Def e l'entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un'uscita dal debito per effetto della crescita".
"Il Pnrr è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr". "Il ministro Giovannini ed io abbiamo nominato 57 commissari per 57 opere pubbliche, opere che erano già finanziate e aspettavano di essere attuate . La domanda che uno si fa è: ma quando le vedo queste opere? Giovannini questo pomeriggio spiegherà il cronoprogramma con la data di apertura dei cantieri", ha spiegato ancora il premier."A proposito del decreto sostegni, è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati", ha sottolineato Draghi.
"Saranno definitive le riaperture? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilita che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa"."Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa.
"Applicheremo questo principio nell'ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all'aperto", aggiunge. "Il 26 aprile è la data chiave in cui ripristiniamo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti. Poi una road map accompagnerà le riaperture: il primo giugno alcune attività sportive, il primo luglio le attività fieristiche".
“È un’ulteriore linfa per il rilancio socio-economico del cratere che conferma, ancora una volta, l’attenzione del Commissario Legnini a dare pronte risposte alle imprese terremotate”.
È questo il commento con cui Guido Castelli, Assessore con delega alla Ricostruzione della Regione Marche, accoglie la firma del Commissario Straordinario Giovanni Legnini sul Decreto 159 del 13 aprile che va ad approvare la modulistica relativa alla presentazione di nuove domande per agevolazioni destinate alle imprese colpite dal sisma del 2016. In particolare, si tratta di finanziamenti a tasso zero per investimenti di micro, piccole e medie imprese già presenti nei comuni terremotati sulla base delle misure previste dall’articolo 24 del Dl 189/2016.
I finanziamenti, rimborsabili in dieci anni con un periodo di 3 anni di preammortamento, saranno a copertura del 100% degli investimenti fino ad un massimo di 30mila Euro e attingeranno all’incremento di 300 milioni di Euro previsto per il 2021 dall’articolo 57 del Decreto Agosto (Dl 104/2020) per il Fondo per le emergenze nazionali.
A gestire i fondi sarà Invitalia, in base alla convenzione dello scorso gennaio con il Mise e lo stesso Commissario. “Una misura importante per sostenere il ripristino e il riavvio di quelle attività economiche che hanno contribuito a creare negli anni il tessuto produttivo delle zone oggi terremotate e per le quali il sisma si è abbattuto come un ‘cigno nero’, dopo la crisi del 2009, mettendo a repentaglio intere filiere” sono le parole dell’Assessore Castelli. “La collaborazione tra Invitalia, Ministero e Commissario, unita alla sempre più esigenza di operare in deroga attraverso decreti e ordinanze commissariali, sta consentendo e consente di intervenire in maniera diretta e veloce per aiutare la ripresa socio-economica delle zone terremotate” aggiunge. “Ho sempre pensato – conclude Castelli – che bisogna percorrere un doppio binario per il rilancio delle zone colpite dal sisma, capace di abbinare due tipi di ricostruzione: quella materiale e fisica, pubblica e privata, e quella immateriale ma strutturale relativa al tessuto produttivo locale. Senza casa e senza lavoro il Cratere non riparte”.
Il Decreto commissariale ha fissato come termine iniziale per la presentazione delle domande il 14 giugno 2021 (ore 10), mentre il relativo Avviso verrà pubblicato a giorni dalla Regione sul proprio sito istituzionale.