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Coronavirus Marche, 2 nuovi contagiati su 189 tamponi effettuati

Coronavirus Marche, 2 nuovi contagiati su 189 tamponi effettuati

Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle ore 9, che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 287 tamponi: 189 nel percorso nuove diagnosi e 98 nel percorso guariti. Due i casi positivi, registrati entrambi in provincia di Pesaro-Urbino. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.815 su un totale di 96.885 campioni testati. Si tratta del sesto giorno consecutivo con almeno un nuovo caso registrato, dopo che, nella giornata di ieri, si è registrato un picco di 7 positività a seguito di un mini-focolaio scoppiato durante una festa nel Pesarese (leggi qui).  Nel consueto aggiornamento delle 18, il Gores ha reso noto, che anche nella giornata di oggi non si sono verificati decessi legati al Covid-19 nelle Marche. Di seguito, nel dettaglio, le tabelle con i dati rilasciati dal Gores:   

27/07/2020 10:30
Quando la sinistra fa la destra, può vincere. Anche nelle Marche tre indizi, una prova

Quando la sinistra fa la destra, può vincere. Anche nelle Marche tre indizi, una prova

Dal cinismo alla Totò all’autolesionismo di Nanni Moretti, cos’è cambiato nell’ex più grande partito comunista d’Europa, oggi PD grazie alla fusione con l’ex più grande partito europeo di centro, la grande Balena Bianca della DC? Cos’è cambiato da “E poi uno si butta a sinistra” del Marchese De Curtis al “Con questi dirigenti la sinistra non vincerà mai”, pronunciato nel 2010 a Piazza Navona dal regista di “Ecce Bombo”? Dalle ultime vicende c’è ancora molta strada da fare, nonostante una mutazione politica avviata da tempo e passata attraverso Prodi, Bersani, rottamatori e rottamati. Il dna cinico-masochistico, infatti, è tutt’oggi ben presente nel patrimonio genetico dei figli dell’incestuoso rapporto tra post PCI ed ex DC, oggi all’anagrafe P più D = PD, senza nulla togliere a chi è rimasto fedele agli ideali originari, i veri comunisti e i veri democristiani. Anzi, sono proprio costoro la testimonianza vivente che la formula “il risultato è sempre superiore alla somma delle singole parti” spesso non è applicabile a tutti i campi, uno fra questi la politica. Guardiamo, ad esempio, in casa nostra, in quelle ridenti Marche sempre più una regione del Sud, d’Italia e figuriamoci d’Europa. I dirigenti del PD delle Marche, oggi, fanno di tutto per perdere le elezioni di settembre: prima non concedono il bis a Luca Ceriscioli, un Governatore in crescita di consensi per la gestione Covid spesso “controcorrente” rispetto al Governo Conte, poi affidano il comando a Maurizio Mangialardi, di certo non all’altezza del suo compagno di partito, non fosse altro perché ha fatto il Sindaco per 20 anni in un Comune - Senigallia - a cui la riforma sanitaria dello stesso PD ha “scippato” l’Ospedale, mentre oggi ha il coraggio, per non dire altro, di proporsi come paladino della Sanità Pubblica nelle Marche. In molti, infatti, da Pesaro ad Ascoli, si chiedono: uno che non è stato capace di difendere l’Ospedale dei cittadini che lo hanno votato Sindaco, come può difendere da Governatore il mio? Ma i dirigenti del PD fanno ancora di più per perdere: prima accusano gli avversari di calare dall’alto il proprio candidato - l’Acquaroli “benedetto” da Giorgia Meloni - poi fanno bisticciare la “base”, soprattutto a Pesaro e Macerata, imponendo nelle liste nomi non condivisi dai militanti, sempre più delusi dal dna dirigistico da far impallidire il vecchio soviet supremo. Sarà forse per questo motivo che, per il momento, Mangialardi preferisce presentarsi senza simboli di partito? I dirigenti del PD, però, fanno il massimo per perdere, soprattutto sul versante della strategia della campagna elettorale: di fronte alle emergenze di una popolazione, quella marchigiana, fiaccata dalla crisi e dalle conseguenze della pandemia, in un territorio già impoverito dalla “decrescita infelice” degli ultimi governi a guida PD, il giovanissimo segretario regionale arringa i suoi “vecchi di partito” spostando la linea del conflitto tra europeisti (loro) e sovranisti (gli altri). E cioè: tra europeisti rappresentati da un Paese, come l’Olanda, che per dirla come Marco Rizzo del Partito Comunista “è un paradiso fiscale di 17 milioni di abitanti, ricco di coffee shop e mignotte in vetrina”, e sovranisti che, valli a cercare, non li trovi dalle parti di un “fascistoide” come Orban che ha salvato Conte dalla sconfitta certa, ma proprio tra quelli che “più europeisti non si può”, in Germania e in Francia. E nelle valli e tra le coste adriatiche siamo solo curiosi di sapere come i consiglieri del PD marchigiano - i magnifici 30 scelti dall’altobassismo partitico - riusciranno a tradurre questa linea “Europa Sì - Europa No” durante gli incontri con i terremotati, i cassintegrati, i giovani senza lavoro, le imprese senza fatturato, i negozianti senza clienti e così via, che di Europa hanno solo in mente un “chissenefrega” grande come una casa. Eppure, al di là di questa povertà di tematiche concrete e soprattutto “locali”, qualcosa di buono si muove nel PD, e il dibattito politico inizia a sfiorare cose più serie degli annunci: sanità, infrastrutture e sicurezza. Ed è qui che i geni trasformisti stile Houdini offrono il loro meglio per incantare le folle votanti a settembre. Prendiamo la Sanità. Il Governatore Ceriscioli, con la complicità dei Sindaci irregimentati del PD, tra cui appunto il candidato Mangialardi, ha operato la più grande operazione di smantellamento della Sanità Pubblica dal dopoguerra ad oggi, chiudendo decine di Ospedali nel piccoli comuni, specie nell’entroterra, smantellando e depotenziando molte strutture d’eccellenza, intasando gli Ospedali nelle poche grandi città della regione, generando lunghe liste di attesa, disservizi e storture che già ben prima della pandemia erano sotto gli occhi di tutti. Un caso emblematico di qualche giorno fa: una mamma ha un incidente stradale con passeggera sua figlia di 15 mesi, la prima trasportata in ambulanza a Pesaro, la piccola a Fano. E perché? Semplice: perché nell’Ospedale di un capoluogo di Provincia di 90mila abitanti come Pesaro il reparto di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria è stato chiuso e trasferito a Fano, con la scusa del Covid, ma di fatto come compensazione di altri reparti chiusi in quest’ultima struttura. La cosa più curiosa però è che il consigliere regionale del PD, Biancani, “interroga” il suo Presidente, nonché compagno di partito, per chiedere il ripristino del reparto a Pesaro, ricevendo come risposta “picche” o poco più, fino a dichiarare in aula: “Non sono soddisfatto della risposta, e metterò in campo tutte le iniziative necessarie a garantire il ripristino della piena funzionalità del dipartimento materno infantile del San Salvatore di Pesaro”. Un episodio, un indizio: che il PD si sia accorto del disastro perpetuato nella Sanità regionale? “E poi uno si butta a destra”. Altra questione: infrastrutture. Al nord la Fano-Grosseto è l’incompiuta delle incompiute delle Marche, e Ceriscioli che fa? In piena campagna elettorale scrive una lettera alla Ministra De Micheli, quella dei Benetton ancora in Autostrade per intenderci, “lamentandosi” dei ritardi nel completamento della strada di collegamento col centro Italia, ma dimenticando che è del suo stesso partito, e che esistono anche email, whatsapp e compagnia digitando, oltre che una cosa semplice: la competenza e la volontà politica di fare le cose promesse da 25 anni (chissà se poi, per una crisi di coscienza, l’infrastruttura è stata inserita last minute tra le priorità italiane?). Al sud, invece, i maceratesi si godono la Foligno-Civitanova, emblema di quel capolavoro targato Mario Baldassarri, Ermanno Pupo, Gennaro Pieralisi, individui non certo di tessera PD, che ebbero la visione e il coraggio di pensare e realizzare un’infrastruttura fondamentale anche per le popolazioni terremotate, e che oggi ha lanciato Civitanova Marche - non a caso a guida centro destra - a divenire la “Rimini delle Marche”. E a sud del sud? Ancora alle prese con i 30 e oltre scambi di corsia nell’A14 dopo Porto Sant’Elpidio, le file chilometriche da tangenziale romana e che nessuno riesce a sbloccare, con danni inestimabili per la mobilità d’affari e per il turismo della regione. Un secondo episodio, un secondo indizio: che il PD si sia accorto del disastro perpetuato nelle infrastrutture regionali? “E poi uno si butta a destra”. Infine, la sicurezza. La DIA denuncia infiltrazioni mafiose nella regione, aggressioni e violenze aumentano anche in orari diurni, da Pesaro a San Benedetto, lo spaccio di stupefacenti in città di piccole dimensioni non si è mai fermato neanche durante il lockdown, mentre le difficoltà di imprenditori e partite IVA accrescono le attività criminali, come ad esempio l’usura. E allora vedi un Comune come Macerata che accende le telecamere della video sorveglianza, con tanto di taglio del nastro e parata di chi, fino a ieri, aveva sempre rigettato questa bieca “cosa di destra” modello ronde digitali, appellandosi alla privacy dei benpensanti e trincerandosi dietro ai pericoli della società orwelliana, ma dimenticando il desiderio di sicurezza di cittadini ancora sotto shock per il caso Pamela e lo sguazzo di stipendiati dalle mafie nigeriane. Episodio tre, terzo indizio. Ma tre indizi, dirà qualcuno, non fanno una prova? Allora conviene, sì, “buttarsi a sinistra”, solo quando la sinistra decide di fare la destra.

25/07/2020 18:30
Coronavirus Marche, due nuovi contagi nelle ultime 24 ore

Coronavirus Marche, due nuovi contagi nelle ultime 24 ore

Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1023 tamponi: 504 nel percorso nuove diagnosi e 519 nel percorso guariti. Due casi positivi registrati in provincia di Pesaro Urbino. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.806 su un totale di 96.168 campioni testati. Si conferma il trend dello 0 alternato di questo ultimo mese (ieri un caso positivo registrato). L'incidenza complessiva tra tamponi effettuati e numero di positivi si conferma in lenta, ma continua discesa.  Da sottolineare come nelle ultime 24ore sia aumentato da tre a quattro il numero di persone ricoverate nelle Marche per coronavirus: al paziente in terapia intensiva a Pesaro, e ai due in reparti non intensivi (Malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona e Macerata) si aggiunge un ulteriore ricoverato nel reparto di Malattie infettive ad Ancona. Lo comunica il Gores nell'aggiornamento delle 12. Nell'ultima giornata è proseguito il trend in aumento dei guariti (da 5.691 a 5.702) e il calo di positivi in isolamento domiciliare (da 129 a 124); è risultato però in crescita anche il numero di isolati in casa per contatti con contagiati (da 568 a 642) tra i quali 78 con sintomi (71 il giorno precedente) e 24 operatori sanitari (23). In totale i soggetti contagiati dal coronavirus finora nelle Marche sono 6.818. Il dato incoroggiante è che ancora una volta non si sono verificati decessi legati al Covid-19. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores

25/07/2020 10:57
Com’è cambiato il lavoro con l’avvento di internet

Com’è cambiato il lavoro con l’avvento di internet

Se c’è un settore che ha subito più di altri la spinta tecnologica negli ultimi anni, è quello del lavoro. Oggi, infatti, tutte le amministrazioni pubbliche, le aziende private e gli altri protagonisti del mondo del lavoro si basano sull’utilizzo di internet. L’avvento della rete ha introdotto nuove professioni, trasformando anche quelle tradizionali. Il Web ha creato nuove opportunità di lavoro e sviluppato settori che fino a qualche tempo fa nemmeno esistevano, dirigendo la sua attenzione verso le nuove tecnologie digitali. Questo influisce anche sul processo formativo che si estende al di là dei limiti spazio-temporali imposti dai tradizionali sistemi educativi. In passato erano poche le aziende che potevano disporre dei computer e della connessione internet, quindi tutto era completamente diverso. Oggi, invece, la tecnologia ci ha proiettati in un futuro che 30 anni fa non si poteva nemmeno immaginare. Ormai il computer è presente in ogni tipo di mestiere, senza di esso è spesso impossibile svolgere il nostro impiego. Con l’aumento della disoccupazione, la diminuzione degli stipendi e il potere d’acquisto che negli ultimi anni è diminuito di circa il 7%, si sente il bisogno di trovare nuove vie, nuovi modi per lavorare e vivere. Il Web ci offre tutte le possibilità di cui necessitiamo. Ha creato un numero impressionante di nuove opportunità lavorative alla portata di tutti, o perlomeno di chiunque abbia un PC e abbia la voglia di utilizzarlo per mettersi in gioco. I vantaggi di lavorare online Dagli anni ’90 ad oggi il mondo di internet e le nuove tecnologie hanno assunto un ruolo sempre più importante nel campo del lavoro. Grazie al web, nel tempo, sono nate decine e decine di figure professionali, e spesso molto qualificate, che lavorano attraverso internet. Esperti di Web Marketing, Web Design, Web Writing, Management, Growth Hacking, Brand Positioning e chi più ne ha, più ne metta. Inoltre il mondo del lavoro con l’avvento di internet ha usufruito di vantaggi non da poco. Basti pensare, ad esempio, allo smart working che offre una flessibilità mai riscontrata prima. Lavorando con un computer hai la possibilità di lavorare secondo i tuoi orari e i tuoi programmi. Puoi personalizzare le tue ore lavorative per incontrare i tuoi doveri familiari per esempio, puoi decidere di farti un pisolino in mezzo alla giornata o puoi decidere di lavorare la notte se sei un tipo notturno. Hai la possibilità di guadagnare dei soldi facendo qualcosa che ami fare. Questo è infatti uno dei migliori aspetti del lavoro da casa. Inoltre si abbattono i costi di trasporto visto che lavorare fuori casa comporta inevitabilmente delle spese, soprattutto se abiti in città e devi percorrere 20 km di traffico puro per arrivare a lavoro ogni mattina. Senza contare tutti quei rischi come multe, graffi alla macchina e piccoli incidenti. Senza dimenticare, però, che anche chi lavora da casa deve stare attento a non assumere una postura scorretta. Il futuro del mondo del lavoro Con ogni probabilità il futuro sarà ancora più caratterizzato dal tema dello smart working. Ma sono tanti altri i temi su cui puntare, come l’automazione e l’intelligenza artificiale per far crescere l’impresa ed essere utilizzate dalla forza lavoro per ottimizzare le proprie mansioni. Se le aziende useranno l’automazione con questi scopi senza esserne utilizzate, l’industry 4.0 servirà allora a ottimizzare il futuro del lavoro. Questa idea è supportata da Parag Khanna, autore di The Future Is Asian. Dal suo punto di vista, l’automazione deve soddisfare quattro standard per essere integrata efficacemente nell’organizzazione del lavoro: migliorare anziché sostituire le condizioni e le opportunità di lavoro; migliorare il modo in cui un’azienda sta nel mercato; aggiungere valore per i clienti; migliorare le potenzialità d’uso dei dati senza violare la privacy. Secondo gli esperti ci sarà anche una maggiore cooperazione con le macchine. La forza lavoro si integra con la tecnologia, senza esserne sostituita. Questo scenario incoraggia le aziende a coinvolgere la forza lavoro nell’automazione, non ad alienarla. In questo contesto, anche le organizzazioni sindacali e i governi sono attori dello sviluppo di nuove strategie dell’organizzazione del lavoro nel rapporto con la tecnologia. Inoltre anche i mercati emergenti stanno diventando uno scenario attraverso il quale è possibile visualizzare il futuro del lavoro. In Indonesia, ad esempio, la tecnologia digitale e la mobilità condivisa hanno portato alla nascita della più grande azienda nella storia del paese, Go-Jek. In Kenya, invece, il 48% del PIL del Paese viene elaborato tramite telefoni cellulari, creando una vera e propria industria attorno alla società di pagamenti mobili M-Pesa. Il tutto basato su internet che non ha soltanto il mondo del lavoro ma la nostra vita in generale tanto che sul web si può prenotare la cena, una visita specialistica, ascoltare musica e giocare su siti come casino Casino777. Senza alcun dubbio, dunque, internet è la rivoluzione più importante della storia dell’uomo.  

24/07/2020 16:30
Coronavirus Marche, un caso positivo su oltre 500 tamponi effettuati

Coronavirus Marche, un caso positivo su oltre 500 tamponi effettuati

Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle 9 che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1116 tamponi di cui 556 nel percorso nuove diagnosi e 560 nel percorso guariti. Un caso positivo in provincia di Pesaro-Urbino. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.804 su un totale di 95.664 campioni testati. Si conferma il trend dello 0 alternato di questo ultimo mese (ieri una caso positivo registrato). L'incidenza complessiva tra tamponi effettuati e numero di positivi si conferma in lenta, ma continua discesa.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores: 

24/07/2020 11:52
Provincia di Macerata, in vendita otto ex-case cantoniere: reso noto il bando

Provincia di Macerata, in vendita otto ex-case cantoniere: reso noto il bando

La Provincia di Macerata ha emesso un bando per la vendita, mediante asta pubblica, di otto ex-case cantoniere di proprietà dell’Ente. Il termine per la presentazione delle relative offerte scade il 4 settembre 2020, entro le ore 13, mentre l’apertura delle buste avverrà mercoledì 9 settembre 2020, alle ore 12. Gli immobili in vendita sono i seguenti: a Camerino in località San Luca n. 12, lungo la strada 132 “Varanese” al km 3+320; a San Severino Marche in località Castel San Pietro, lungo la strada 2 “Apirese” al km 8+100; ad Apiro in località Favete, lungo la strada 2 “Apirese” al Km 26+300; a Penna San Giovanni in località Portone n° 140, lungo la strada 113 “Sant’Angelo – Monte San Martino” al Km 1+000; a Recanati in località Fosso Rigale, lungo la strada 77 “Val di Chienti” al km 107+795; a Caldarola in località Marignano n. 66, lungo la strada 502 “Di Cingoli” al km 63+060; a Sarnano in via Morelli n 270/B, lungo la strada 78 “Picena” al km 33+163 e a Sforzacosta di Macerata in via strada Picena n. 26, al km. 0+090. Per partecipare al bando è richiesto un deposito cauzionale del 10% del valore a prezzo d’asta dell’immobile. Tutte le informazioni relative al bando, alle condizioni dell’immobile, al suo prezzo d’asta, ai requisiti generali di partecipazione e relativi allegati sono disponibili sul sito agli indirizzi: https://istituzionale.provincia.mc.it/albo-pretorio/ e https://istituzionale.provincia.mc.it/immobili-cms/.  

23/07/2020 19:20
Campione tra i pali ma anche ai fornelli: Stefano Tacconi fa visita all'azienda "De Carlonis”

Campione tra i pali ma anche ai fornelli: Stefano Tacconi fa visita all'azienda "De Carlonis”

Ex-estremo difensore della Juventus ma anche preparatissimo chef con un passato tra le fila dell'Istituto Alberghiero dove ha appunto appreso l'arte della buona cucina. Tutto questo è Stefano Tacconi, celebre portiere classe 1957 che in questi giorni ha visitato la provincia di Fermo per la presentazione del libro "La mia prima volta - in campo con la Juventus" realizzato da Paolo Paoloni in collaborazione con Nazzareno Romagnoli, dove lui ovviamente non poteva che essere uno dei principali protagonisti. Per l'occasione Stefano Tacconi si è recato anche a visitare l’azienda “De Carlonis” di Campofilone dove ad accoglierlo erano presenti i titolari Enzo, Pietro e Paolo De Carlonis che lo hanno poi accompagnato a visitare lo stabilimento con una tappa nei laboratori nei quali viene prodotta la celebre pasta. Non poteva mancare la foto “di rito” con tutti i presenti e anche una con la maglia della U.S.D. Monterubbianese, squadra di calcio militante nel campionato di Promozione marchigiano, di cui “De Carlonis” è sponsor ufficiale. Il giro turistico e culinario di Tacconi è continuato poi con un bel siparietto dove l’ex portiere campione del mondo con la maglia bianconera, si è dilettato insieme al rinomato chef del ristorante Villa Aniana di Massignano, Simone Sacchi nella cottura dei famosi “Maccheroncini di Campofilone”. Ovviamente non è mancato il momento dell’assaggio finale del lavoro svolto. Enzo De Carlonis ha discusso insieme a Stefano Tacconi riguardo il suo passato da calciatore e di un amico in comune ovvero Fernando Veneranda. Giocatore in passato della Sangiorgese Calcio ma anche  ex compagno di squadra di Tacconi ai tempi dell’Avellino, nel 1982.

23/07/2020 15:41
Coronavirus Marche, un nuovo contagiato nelle ultime 24 ore

Coronavirus Marche, un nuovo contagiato nelle ultime 24 ore

Il Gores ha comunicato, nel consueto aggiornamento delle ore 9, che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1079 tamponi: 660 nel percorso nuove diagnosi e 419 nel percorso guariti. Un solo caso positivo in provincia di Fermo. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.803 su un totale di 95.108 campioni testati.  Anche nella giornata di ieri si era avuto un solo nuovo contagiato: si consolida, dunque, il trend.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores: 

23/07/2020 10:50
Cosmari, approvato all'unanimità il bilancio del 2019: rosso di oltre 200 mila euro

Cosmari, approvato all'unanimità il bilancio del 2019: rosso di oltre 200 mila euro

E’ tornata a riunirsi l’Assemblea dei Comuni soci della Società Cosmari srl. Dopo l’approvazione all’unanimità del Bilancio di Previsione 2020, i soci del Cosmari hanno analizzato e votato il Bilancio d’esercizio 2019. Presenti Sindaci e loro delegati per una partecipazione pari al 59,18% delle quote. Dopo la relazione illustrativa della gestione economico - finanziaria dell’azienda, da parte del Presidente Marco Graziano Ciurlanti, è stata la volta degli interventi dei Sindaci che hanno evidenziato il lavoro proficuo del CdA, del Collegio Sindacale, della Direzione e di tutti i dipendenti. I Sindaci di Tolentino Pezzanesi, di Macerata Carancini ed il Vice Sindaco di Pollenza Primucci , nei loro interventi, hanno rimarcato l’intenzione di sostenere l’azienda, portata ad esempio come modello da imitare a livello nazionale, contro le strumentali polemiche volte a minare il sistema di gestione pubblica dei rifiuti.   Nonostante la perdita pari ad €223.609,84, i cui motivi sono stati ampiamente dettagliati dalla relazione del Presidente Ciurlanti, il Bilancio Consuntivo è stato approvato all’unanimità dei presenti. Una perdita annunciata, considerata anche la scelta operata dai sindaci nel corso degli anni di mantenere le tariffe al minimo per non gravare troppo sui cittadini. La normativa è cambiata a partire dal 2018, a stabilire l’applicazione delle tariffe oggi è l’ARERA che quantifica queste ultime sulla base dei costi effettivamente sostenuti in funzione di parametri di efficienza. Se questa autorità nazionale avesse dovuto diminuire e non aumentare le tariffe, l’azienda avrebbe dimostrato inefficienza ma al contrario l’aumento, addirittura ridotto rispetto a quello effettivamente spettante al Cosmari, ha dimostrato la bontà di una gestione oculata, competente e sempre attenta alle esigenze del territorio. Per maggior chiarezza, sulla base di questo metodo matematico di calcolo che quantifica le tariffe sulla base dei costi effettivamente sostenuti dalle società eventualmente rettificati in funzione di parametri d’efficienza, il Cosmari aveva ottenuto un aumento complessivo del 30 % della tariffa, ridotto a circa il 6% per il primo anno, perché il Cosmari, in accordo con l’ATA 3 di Macerata e i Comuni suoi soci, ha rinunciato ad una serie di costi (tra cui la remunerazione del capitale investito, i conguagli 2018, ed altre componenti) per non gravare troppo sui bilanci dei comuni-soci. Al contrario, se l’azienda fosse stata inefficiente, l’Arera avrebbe dovuto diminuire e non aumentare le tariffe, sulla base del metodo matematico e meritocratico sopra richiamato. Non meno importante il valore sociale di una azienda che impiega poco meno di 600 persone a cui si aggiunge un importante indotto. "Rimandiamo al mittente – è stato detto - gli attacchi esterni che hanno come obiettivo Cosmari, un attacco che vuole minare la coesione dei sindaci che proprio grazie a Cosmari stanno dimostrando la qualità dei servizi pubblici. Bisogna dimostrare coesione, unità, per respingere illazioni e disinformazione ai limiti della diffamazione. Non bisogna mai dimenticare che Cosmari, a fronte di servizi all’avanguardia e tariffe ancora ai minimi rispetto alla media nazionale, vanta una percentuale di raccolta differenziata tra le più alte d’Italia" Nello scorso anno i costi della produzione sono stati pari a 51.507.099 euro (oltre 3 milioni rispetto al 2018). L’esercizio 2019 del Cosmari srl chiude con un risultato negativo di 223.609,84 euro. Ciò è  palesemente riconducibile a due fattori, uno di natura ordinaria l’altro straordinaria. Il primo, come ampiamente illustrato, riguarda l’insufficienza della tariffa versata dai Comuni soci per i servizi a copertura di costi e investimenti; il secondo, invece, è dovuto al rallentamento e fermo tecnico delle attività di cernita delle macerie. Come più volte evidenziato nelle relazioni dei precedenti bilanci d’esercizio, la tariffa applicata a copertura dei costi dei servizi non ha registrato aumenti negli ultimi cinque anni, nonostante la crescita esponenziale dell’Azienda concomitante con la trasformazione di Cosmari da Consorzio obbligatorio in società di capitali. Le esigenze di una realtà strutturata su tutto il territorio provinciale non permettevano il rinvio di investimenti necessari alle attività, con un’adeguata impiantistica e in particolare la realizzazione della discarica comprensoriale d’appoggio a Cingoli. Questo ha determinato un forte squilibrio, in particolare per la concentrazione d’investimenti che si sono resi necessari, e pertanto concentrati, nell’ultimo periodo di realizzazione della discarica.   Sul fronte del valore della produzione va rilevato che l’incremento, rispetto al 2018, per circa 2,4 milioni di euro riflette in parte l’ulteriore avvio dei servizi di igiene urbana conferita da alcuni comuni soci e in parte alla lavorazione delle macerie. "L’Assemblea ha poi provveduto all’approvazione del bando per la sostituzione del Direttore Generale figura chiave per la gestione aziendale e che rappresenta lo snodo centrale tra la responsabilità politico-strategica d’indirizzo del Consiglio d’Amministrazione e quella relativa all’attuazione degli obiettivi sotto il profilo gestionale-organizzativo. Il bando è stato illustrato dalla Vice presidente del Cosmari, Rosalia Calcagnini, che ha sottolineato la valenza del profilo, riconosciuto quale organo statutario. Tale figura dovrà garantire il conseguimento degli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, in osservanza delle delibere assembleari nel rispetto del criterio di massima trasparenza, efficacia ed efficienza e con la finalità generale di garantire la migliore esecuzione dei servizi affidati." I requisiti richiesti, i criteri di valutazione, la composizione della commissione giudicatrice, la retribuzione e tutte le altre clausole, tra cui la durata del contratto prevista in cinque anni, sono state dettagliatamente illustrati dalla Calcagnini. Valutata l’opportunità di modificare lo statuto dell’azienda per allargare la partecipazione a lauree diverse da quelle di natura tecnica, causa il limite statutario che comprende nei compiti del Direttore Generale anche quello di direttore tecnico degli impianti, i sindaci hanno deciso di verificare la possibilità d’intervenire con una modifica non sostanziale dello stesso statuto che possa essere apportata in tempi ridotti, in caso contrario, si proseguirà come da bando proposto all’Assemblea.  

22/07/2020 14:20
Camera di Commercio delle Marche, vertice tra il Presidente Sabatini e il Ministro De Micheli

Camera di Commercio delle Marche, vertice tra il Presidente Sabatini e il Ministro De Micheli

Oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dello stabilimento UNIMER di Arquata del Tronto, il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli insieme a Regione, altre istituzioni e associazioni di categorie. Il Presidente ha brevemente rappresentato all'On. De Micheli le criticità legate al grande deficit infrastrutturale, che affliggono il sistema imprenditoriale marchigiano. Le segnalazioni sono state riportate in un report, frutto di un primo  confronto della Camera con il sistema imprenditoriale e le sue rappresentanze su ogni territorio, consegnato al Ministro; si tratta di un dossier preliminare cui seguirà una disamina più circostanziata dei nodi infrastrutturali che sarà esaminata con l'On. De Micheli in un successivo incontro. "Senza un timing preciso, senza una calendarizzazione certa delle opere da realizzare gli imprenditori non possono programmare la gestione degli investimenti" ha commentato il Presidente Sabatini "  La storia dei nodi infrastrutturali nelle Marche è storia decennale: l'uscita dal Porto, il completamento della Quadrilatero, della Fano Grosseto, sono vicende di cui si parla da molte legislature e che frenano lo sviluppo di questa regione. Gli imprenditori non ampliano le attività aziendali senza la sicurezza di un collegamento autostradale. Cruciale naturalmente procedere nell'attuazione del piano infrastrutture parallelamente alla realizzazione delle  opere legate alle ricostruzione. Confidiamo nell'esperienza e nell'interessamento del Ministro per venire a capo delle principali criticità ,  Camera Marche, anche in questa partita, si impegna nel suo ruolo di facilitatore istituzionale e porterà avanti le istanze di categorie e operatori economici".

22/07/2020 13:15
Questura Macerata, controlli intensificati e meno giovani ubriachi alla guida: calano le patenti ritirate

Questura Macerata, controlli intensificati e meno giovani ubriachi alla guida: calano le patenti ritirate

Soddisfazione da parte del Questore Dr. Antonio Pignataro e da parte del Comandante della Polizia Stradale Dr. Tommaso Vecchio i quali, grazie ai propri operatori della Polizia di Stato, hanno aumentato in modo esponenziale i controlli su strada riuscendo a a salvare giovani vite ed a prevenire numerosi incidenti stradali. Appena un anno fa le patenti ritirate erano state circa 1000, gli incidenti stradali erano stati numerosi specie nelle prime ore del mattino, quando  i giovani avventori usciti dai locali notturni si mettevano al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche. Attualmente grazie ai numerosi servizi svolti a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica si assiste, quindi, ad un drastico abbattimento dei ritiri delle licenze di guida registrando una statistica di circa 100 provvedimenti. Il messaggio di controllo da parte della Polizia è stato completamente recepito dai giovani, la maggior parte dei quali si riconosce e si identifica nella Polizia di Stato, individuando negli operatori dei  paladini che mirano a tutelare la comunità e che hanno dato ai loro genitori una sicurezza ed una tranquillità senza precedenti. Alla luce del raggiungimento di questi risultati gli stessi genitori hanno, inoltre, esplicitato la loro massima soddisfazione ritenendo esemplare la risposta che lo Stato ha dato nell’affrontare la tragica e complicata problematica della guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’attività finora svolta ha determinato un punto di rottura rispetto al passato ed ha permesso di assicurare i massimi risultati conseguibili con la gratitudine dell’intera comunità per il lavoro svolto. I risultati vanno consolidati ed incrementati per dare una fiducia incondizionata ai cittadini e la massima percezione di sicurezza da parte della Polizia di Stato.Per l’attuazione dei dispositivi di controllo fondamentale è stato il contributo del Dirigente Medico della Polizia di Stato Dr.Frascarelli Gervasi che con la sua preparazione e la sua professionalità ha saputo tutelare l’incolumità sia degli utenti-cittadini che del personale operante. Contestualmente i servizi hanno previsto capillari controlli di Polizia che sono stati approfonditi dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polstrada di Macerata che ha prestato un contributo determinante sia nella fase di prevenzione di situazioni potenzialmente pericolose sia nella fase di repressione di attività criminali. In ogni turno lavorativo e nei weekend sono state impiegate in via continuativa più pattuglie destinate in maniera prioritaria all’espletamento di “controlli Coronavirus” oltrechè finalizzati alla repressione della guida previa assunzione di alcool e sostanze psicotrope. Tale servizio mirato rimarrà attivo e funzionale al permanere delle condizioni di pericolo sociale legate alla potenzialità di contaminazione del Coronavirus e si protrarrà anche nei mesi estivi durante i quali la ripresa della movida lungo il litorale marchigiano, caratterizzato dalla considerevole presenza di locali all’aperto, rappresenta terreno fertile per il riacuirsi di situazioni potenzialmente pericolose. L’impegno profuso ha permesso non solo di contenere, relativamente all’area di interesse, la diffusione del virus, ma l’analisi dei risultati conseguiti effettuata alla riapertura dei locali ha evidenziato come, contrariamente alle aspettative ipotizzate, i casi di guida in stato di ebrezza sono rimasti contenuti e, se rapportati allo stesso periodo dello scorso anno, gli stessi risultano notevolmente diminuiti se non totalmente azzerati in determinati weekend.          

22/07/2020 12:01
Coronavirus Marche, un caso positivo su 671 nuove diagnosi

Coronavirus Marche, un caso positivo su 671 nuove diagnosi

Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 1135 tamponi: 671 nel percorso nuove diagnosi e 464 nel percorso guariti. Un caso positivo in provincia di Ancona. Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.802 su un totale di 94.448 campioni testati.  Si registra un leggero decremento rispetto alla giornata di ieri, quando  erano stati registrati due nuovi casi. Si consolida comunque il trend dello 0 alternato delle ultime settimane. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores

22/07/2020 11:33
"Esclusi dalla destinazione delle risorse": la protesta dei Vigili del Fuoco arriva a Montecitorio

"Esclusi dalla destinazione delle risorse": la protesta dei Vigili del Fuoco arriva a Montecitorio

Saranno presenti anche i Vigili del Fuoco della Fns Cisl Marche al fianco dei loro colleghi di tutta Italia domani a Roma, in piazza Montecitorio, per rivendicare una più equa distribuzione delle risorse destinate alla valorizzazione del loro lavoro.  E' stato accolto postivamente lo stanziamento di 165 milioni di euro, deciso da governo e Parlamento con la legge di Bilancio per l’adeguamento degli stipendi che i Vigili del Fuoco chiedono da anni, è seguita la profonda delusione del sindacato per l’esclusione dalla contrattazione per la destinazione dei fondi erogati. Il risultato è che sono stati previsti aumenti di soli 13 euro lordi per il personale più giovane e nessuna risorsa per gli aspetti previdenziali che tuttora pongono il personale del Corpo Nazionale ai livelli pensionistici più bassi del settore della sicurezza e del soccorso pubblico ad ordinamento civile, ed anche rispetto al personale ad ordinamento militare. "Grazie al sacrificio dei Vigili del Fuoco, alla loro volontà, all’impegno fattivo del Governo, alle azioni sindacali messe in campo, i Vigili del Fuoco hanno ottenuto un risultato storico si legge in un comunicato reso noto dalla Segreteria Regionale Marche della Fns Cisl - Finalmente le promesse fatte negli anni dai politici di turno, si sono trasformate in realtà, quando il Governo ha individuato le risorse economiche necessarie ai Vigili del Fuoco per ottenere il raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale rispetto alle altre forze dell'ordine. Ma siamo stati beffati, sulla ripartizione delle risorse individuate - tuonano i vertici sindacali - Non ci sentiamo di utilizzare toni trionfalistici, come altri sindacati stanno facendo, che è bene ricordare sostengono da decenni che l’unica strada per ottenere la giusta valorizzazione era il comparto sicurezza, la 121, l’art.16, l’equiordinazione ... "Purtroppo nel provvedimento adottato, relativo alla ripartizione delle risorse economiche al personale, l'amministrazione, senza contrattare nulla, senza concordare nulla, ha deciso unilateralmente la divisione delle risorse, creando a parere nostro disparità tra i Vigili del Fuoco, dove ad esempio sono stati riconosciti circa 13 euro lordi ai Vigili con pochi anni di servizio -precisano - Peccato! Questo era un risultato di tutti i Vigili del Fuoco, ottenuto dalla forza e dalla consapevolezza di tutti i VF, che hanno aderito a tutte le iniziative di lotta che i sindacati hanno messo in campo, per vedere poi al momento della ripartizione economica, che a chi era sempre stato alla "finestra" è toccata la "fetta" più grande". "Noi della Fns Cisl, abbiamo sempre chiesto e lottato per ottenere le risorse necessarie al raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale. Al contrario c’era chi urlava ai quattro venti, che l’unica maniera per recuperare risorse economiche, fosse chiedere l’equiordinazione dei VF alle forze di polizia, o addirittura chiedere di inserire i VF all’interno della legge 121/1981 , citando come mantra l’art. 16. Vedere oggi, dopo che il Governo 5Stelle e Pd, ha dimostrato che le nostre tesi erano corrette ovvero che per ottenere il giusto riconoscimento economico, bastava semplicemente trovare le risorse economiche, che le stesse sono state ripartite senza valorizzare appieno il lavoro dei Vigili del Fuoco, utilizzando parametri non pienamente rispondenti al lavoro dei Vigili del Fuoco, vedere ciò, da veramente fastidio" "Comunque vogliamo ringraziare tutti i VF che hanno ottenuto questo risultato, seppur parziale, e sopratutto, diciamo grazie al sacrificio di tutti quei vigili del fuoco, che con le loro azioni, con il loro servizio, hanno legato indissolubilmente i VF ai cittadini - concludono i sindacati - Verifichiamo con amarezza, che nonostante il "passo" avanti, si sarebbero potute ripartire in maniera più efficace le risorse economiche, ne prendiamo atto, ma continuiamo con la  nostra azione politica al fine di "aggiustare" la ripartizione delle risorse, presentando due emendamenti che sono volti a recuperare il gap pensionistico, chiedendo i 6 scatti pensionistici nonchè la risoluzione del problema in particolare dei vigili giovani (fino ai sette anni di servizio) che sono i più penalizzati economicamente".          

21/07/2020 19:42
Covid-19, le Marche tornano sotto controllo: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Covid-19, le Marche tornano sotto controllo: l'evoluzione del virus nei grafici dell'Ingegner Petro

Bentornati all'appuntamento settimanale con la mia rubrica. Dopo il grande picco della scorsa settimana le Marche sono tornate nella norma con un dimezzamento dei contagi giornalieri, speriamo che il trend si mantenga di costante calo. La situazione in Lombardia continua a migliorare con quasi tutta la settimana sotto 1 come indice di contagio e una riduzione di un terzo dei casi. Ciò che preoccupa invece è il resto d'Italia. Per la prima volta abbiamo avuto una intera settimana ad indice di contagio costantemente sopra 1, il che non è certo un segno positivo, d'altronde è evidente che le misure di sicurezza sono state generalmente abbandonate. Inoltre non mi capacito come ancora possano arrivare passeggeri da paesi stranieri con alto numero di contagi, grossa parte dei nuovi contagi vengono importati dall'estero, in particolare dai paesi asiatici. Nella nostra classifica vediamo che la nostra regione è tornata nella fascia dei "buoni" ovvero sotto 1 contagio medio giornaliero per milione di abitanti, che considero la soglia per dire che si può stare tranquilli. Abbiamo grossi incrementi in Sicilia,Friuli, Liguria e Veneto. La Lombardia si allontana dalla maglia nera e si avvia a scendere sotto i 5 contagi giornalieri per milione. Qualche settimana fa i contagi erano oltre il 70% lombardi, questa neanche il 30%. L'Italia, per grazia divina, ha una situazione sotto controllo ma ci stiamo adagiando troppo e qualche segnale negativo si inizia ad avvertire, le altre nazioni europee come Germania, Inghilterra e soprattutto Spagna nella zona di Barcellona, iniziano ad avere problemi, sarebbe meglio non sfidare così tanto la sorte, anche perchè per contenere la situazione basta rispettare norme neanche troppo invasive come abbiamo visto.      

21/07/2020 13:20
Election day, ufficiale: Marche al voto il 20 e 21 settembre

Election day, ufficiale: Marche al voto il 20 e 21 settembre

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato questa mattina il decreto di indizione delle elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale delle Marche per il 20 e 21 settembre 2020. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 23 nella giornata di domenica 20 settembre 2020 e dalle ore 7 alle ore 15 nella giornata di lunedì 21 settembre 2020. A ciascuna circoscrizione elettorale è stato assegnato il seguente numero di seggi: Circoscrizione elettorale di Ancona: 9 seggi Circoscrizione elettorale di Ascoli Piceno: 4 seggi Circoscrizione elettorale di Fermo: 4 seggi Circoscrizione elettorale di Macerata: 6 seggi Circoscrizione elettorale di Pesaro Urbino: 7 seggi Venerdì scorso, 17 luglio, il Presidente Ceriscioli aveva comunicato al presidente della Corte di Appello di Ancona la volontà di indire le elezioni nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 settembre, e aveva inviato analoga comunicazione al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e ai presidenti delle Regioni italiane in cui sono previste le consultazioni elettorali. Oggi, l’adozione formale del decreto di indizione delle elezioni regionali. Nelle stesse date si svolgeranno il referendum popolare confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari, come indicato dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio, e le consultazioni per l’elezione diretta dei Sindaci e dei Consigli Comunali, come stabilito con decreto del Ministro dell’Interno del 15 luglio. “Le nostre priorità – ha spiegato Ceriscioli - erano di poter individuare una data che non interferisse con la ripresa dell’attività scolastica e al contempo garantisse la concentrazione delle scadenze elettorali, che anche io avevo a suo tempo richiesto al Ministro. Dal Governo è arrivata l’indicazione di queste date, a cui ho ritenuto di aderire per rispettare il principio dell’election day, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e delle misure precauzionali per la tutela della salute degli elettori e dei componenti del seggio”.

21/07/2020 10:52
Taranto Opera Festival, dal 30 luglio al 27 agosto: connubio tra musica, cultura e turismo

Taranto Opera Festival, dal 30 luglio al 27 agosto: connubio tra musica, cultura e turismo

La musica, la cultura, l’enogastronomia per valorizzare l’offerta turistica del territorio ionico. Dal 30 luglio al 27 agosto, con cinque appuntamenti, si svolgerà il Tour Taranto Opera Festival. Storia, musica e sapori, con visite guidate nei luoghi di maggiore interesse storico ed architettonico, percorsi gastronomici pugliesi ed appuntamenti musicali di prestigio, saranno il denominatore del progetto, pensato dagli organizzatori del Taranto Opera Festival, con il coinvolgimento di partner istituzionali e di due tour operator: Go4sea  e Todo Modo. E’ questo il valore aggiunto dell’iniziativa, sposata appieno dai due tour operator, che puntano, attraverso l’offerta variegata pensata intorno ai singoli appuntamenti, a coinvolgere turisti e visitatori, promuovendo Taranto e il territorio tarantino. Per Alessandro Santelia, responsabile di Go4sea, si tratta di “un progetto molto interessante, che ha emozionato, perché promuove questa terra, ricca di storia. Il nostro compito è quello della promozione, ci impegniamo con la nostra rete e con le agenzie a noi collegate, per coinvolgere il numero maggiore possibile di ospiti. E’ un segnale di incoraggiamento per il territorio, che merita tanto. Lo vogliamo fortemente, la nostra forza deve coinvolgere tutti e soprattutto portare questo territorio al livello che spetta ad esso di diritto. Il target di riferimento è un pubblico di cultura, che può coinvolgere tante altre persone, grazie all’offerta delle iniziative”. Emilio Geri – per Todo Modo – ha dichiarato che è “un’iniziativa che lo ha toccato a livello emozionale; è stato bellissimo vedere che in una città dai mille volti, come Taranto, dalle tante sfaccettature, si riescano ad unire percorsi che riguardano storia, arte, cultura ed enogastronomia, tutti all’interno di un’esperienza che è il modo per far conoscere questa magnifica città”. Il Tour Taranto Opera festival è promosso dal Taranto Opera Festival, dall’associazione Domenico Savino e dal Comune di Taranto (assessorato alla cultura), che ha dato il patrocinio; gode anche del patrocinio della Regione Puglia e vede come collaboratori Antonella Masella experience, Touring Club Italiano (Taranto), Banca di Taranto ed Eni (in qualità di main sponsor). L’obiettivo è promuovere, attraverso la fruizione di varie iniziative, la città di Taranto ed il territorio tarantino. Il pacchetto di eventi comprende: guide turistiche autorizzate, visite al Duomo, alla città vecchia di Taranto, al Marta museo archeologico nazionale, al Castello aragonese, un gran galà musicale o un concerto-recital lirico e percorsi gastronomici con prodotti pugliesi. Gli appuntamenti musicali si svolgeranno al Castello aragonese di Taranto. In programma: il 30 luglio, un recital lirico (Carmela Apollonio, soprano premio Callas 1988 e Davide Dellisanti al pianoforte); il 6 agosto, lo spettacolo “Si fa presto a dire galà” (Ensemble Domenico Savino; omaggio a Mario Costa, ospite della serata il cantante napoletano Paolo Cuccaro); il 13 agosto, un nuovo appuntamento dello spettacolo “Si fa presto a dire galà”; il 20 agosto, “Verdi e Puccini in jazz (Cinzia Tedesco, jazz vocalist e Stefano Sabatini, pianoforte); il 27 agosto, “Due voci ed un trio” (Francesca Ruospo, mezzosoprano, Antonio Mandrillo, tenore, trio Domenico Savino composto da L. Di Fino, F. Amatulli e P. Cuccaro). Per informazioni: www.tarantoperafestival.it, pagina Facebook Taranto Opera Festival, associazione musicale Domenico Savino tel. 3924206385. Le prenotazioni possono essere effettuate attraverso i due tour operator indicati.  

20/07/2020 13:31
"Bruno, Carletto e Costantino. E quella volta che Aldo Biscardi...": il ricordo di Bruno Ferretti

"Bruno, Carletto e Costantino. E quella volta che Aldo Biscardi...": il ricordo di Bruno Ferretti

Abbiamo chiesto a Maurizio Verdenelli un ricordo personale di Bruno Ferretti, storico cronista dell'Ascoli calcio e parte notevole della storia del giornalismo sportivo marchigiano, di recente scomparso.  "Bruno se n'e' andato in punta di piedi. Ci eravamo sentiti l'ultima volta il 9 luglio scorso. Lui si era complimentato per la 'mia ultima fatica letteraria' (il libro sul Cagliari Calcio tricolore nel '70 e il mondiale messicano) e mi aveva salutato con affetto. 'Un abbraccio, Bruno'. L'ultimo. Non lo sapevo ancora che non ci saremmo visti e sentiti più. Con eleganza, sobrieta', riservatezza Bruno mi ha nascosto fino all'ultimo la malattia. Abbiamo lavorato insieme per 40 anni, sentendoci quasi ogni giorno. Mai uno screzio, neppure un talvolta inevitabile e 'familistico' vaffa in tanti anni di duro e appassionato impegno che ci univa. Quante battaglie con Bruno insieme per migliorare il servizio per i nostri lettori del Messaggero ereditano l'amore per la professione ereditata da Carlo Paci. Era diventato il 'cronista dell' Ascoli' piano piano ma irresistibilmente. Lui il cantore del grande Ascoli del presidentissimo Costantino Rizzi e di Carletto Mazzone che aveva sposato una sua zia. Vicinanza ma distacco da giornalista di razza. Ferretti era un gigante tra i giganti di uno scenario sportivo e mediatico entrato nel mito. Erano i tempi in cui anche noi umbri cominciavano a conoscere tramite la Rai la bellezza sfrontata della piazza ascolana, tenuta riservata con due superbe eccezioni filmiche. Riservato, equilibrato, buono. E trovava per tutti una pur minima giustificazione. Meno una volta: quando Aldo Biscardi, amicissimo di Rozzi, pur invitato, non intervenne all'inaugurazione del circolo dei giornalisti sportivi intitolato a Costantino. Personalmente ricordo di Bruno un'alba di ferragosto quando - di ritorno da Roma - volle passare con me, al fine di tenermi compagnia, un paio di interminabili ore al terminali Ascoli in attesa del bus che avrebbe dovuto riportarmi in Abruzzo. Arrivederci amico mio. Ed ora che sei finalmente al cospetto dell'editore ideale appresta con Carlo ed Enzo la Redazione perfetta, sempre vagheggiata ed ogni volta promessa (fino a quando disperammo definitivamente)". 

19/07/2020 21:02
Addio alla leggenda dell'atletica Giuseppe Ottaviani: aveva 104 anni

Addio alla leggenda dell'atletica Giuseppe Ottaviani: aveva 104 anni

Ci ha lasciato Giuseppe Ottaviani. All’età di 104 anni è venuto a mancare il celebre atleta master a Sant’Ippolito (Pesaro e Urbino) dove era nato il 20 maggio 1916. Straordinario esempio di longevità attiva, è stato protagonista nelle ultime stagioni alle rassegne tricolori e internazionali, conquistando titoli e primati mondiali di categoria. “L’atletica è gioia!”: questo il motto che il popolare “Peppe” ha sempre portato avanti con entusiasmo e passione. Nel 2011 ha realizzato i suoi primi record mondiali M95 nel salto in lungo e nel triplo, mentre nel 2014 è diventato l’atleta italiano con il maggior numero di vittorie in un’unica manifestazione iridata (10 medaglie d’oro ai Mondiali master indoor di Budapest) e nel 2016 il portacolori del Gs Effebi Fossombrone è stato il primo italiano a gareggiare nella categoria M100 in una rassegna nazionale e il più applaudito agli Europei master indoor di Ancona, raccontati anche in due documentari a lui dedicati. Proprio nel 2016, poco prima di compiere cent’anni, è salito anche sul palco del Festival di Sanremo, come ospite nella serata inaugurale. L’anno scorso ha ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella e poi ha partecipato agli Europei master di Jesolo. Intorno alla sua famiglia si stringe con un abbraccio il presidente del Comitato regionale FIDAL Marche, Giuseppe Scorzoso, e tutta l’atletica marchigiana. “Ottaviani è stato sicuramente un maestro di vita - ricorda Scorzoso - oltre che un simbolo dell’atletica master nel mondo. Un amico, che dava sempre messaggi di saggezza e positività. La vita è bella, come ci ha insegnato Peppe, e va vissuta con il sorriso”. I funerali di Giuseppe Ottaviani si terranno lunedì 20 luglio alle 18 nella chiesa parrocchiale di Sant’Ippolito (Pesaro e Urbino). "Aveva scoperto lo sport a settant’anni e le gare a ottanta. Una passione tardiva ma forte di uno che aveva lavorato tutta la vita come sarto e, in pensione, aveva saputo reinventarsi una passione scoprendo lo sport agonistico aiutato dai figli. Giuseppe Ottaviani se ne andato all’età 104 anni, dopo vent’anni di gare Master che lo avevano portato alla ribalta con i suoi record mondiali e il suo straordinario esempio di longevità sportiva e di voglia di mettersi in gioco. Alla famiglia vanno le condoglianze di tutto il Dipartimento allo Sport Marche di Forza Italia". Questo il ricordo del Capo Dipartimento di Forza Italia, Antimo Flagiello. 

19/07/2020 20:45
Ancona, Icaro-01 trasloca a Fabriano: la base di Torrette resta senza eliambulanza per 3 mesi

Ancona, Icaro-01 trasloca a Fabriano: la base di Torrette resta senza eliambulanza per 3 mesi

Hanno avuto inizio il 15 Luglio i lavori di ristrutturazione e adeguamento al volo notturno della piazzola presente all’elisoccorso dell’Ospedale Regionale Torrette di Ancona. Una situazione che ha reso necessario lo spostamento di Icaro 01 dalla base dorica a quella di Fabriano dove farà compagnia al “gemello” Icaro 02 per circa tre mesi e cioè il tempo utile per ultimare le opere di adeguamento in merito all’attivazione del volo notturno, prevista in autunno, dopo la firma del contratto da 52 milioni di euro per 7 anni con la società Babcock Mission Services. La scelta del “trasloco” forzato si è rivelata tanto necessaria quanto discussa e infatti non sono mancati i malumori da parte degli operatori sanitari del 118 e dello stesso elisoccorso che hanno appunto sollevato dei dubbi riguardo i disagi che si creeranno in termini di orari e spostamenti. Soprattutto in questo periodo estivo dove gli interventi di Icaro 01 sono più concentrati sulla costa che ad oggi risulta “scoperta”  in quanto dalla base di Fabriano l’eliambulanza impiega tra i 18 ai 25 minuti per raggiungere il litorale che soprattutto in questa stagione risulta essere più affollato in termini di popolazione e di conseguenza le richieste di soccorso registratate si moltiplicano di giorno in giorno. Per far fronte a questa situazione di assoluto disagio, dove si va a limitare un servizio fondamentale per tutta la Regione Marche è al momento in piedi un ballottaggio in merito alle postazioni dove inserire Icaro 01 in questi tre mesi. Il ballottaggio ad oggi è tra Jesi e l’aeroporto di Falconara che, però, stando alle ultime indiscrezione comporterebbe dei costi troppo alti ma sulla questione è intervenuto l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Falconara Clemente Rossi che ha così commentato : “Nel giorno in cui l’Unione Europea dà l’ok alla Regione Marche per il bando da 13,5 milioni, quello per nuovi voli che non ci saranno mai perché le compagnie aeree l’hanno già bocciato per gli eccessivi cavilli e orpelli burocratici, scopriamo che si lesina denaro per l’elisoccorso regionale – afferma Rossi -. La base di Icaro, l’elicottero del 118, va ristrutturata. Ci vorranno tre mesi e, per questo, mezzo ed equipaggio hanno bisogno di una sistemazione provvisoria. Di getto verrebbe da pensare a Falconara e al suo aeroporto. Troppo semplice. E così si ripiega su Fabriano. Il che ha messo in subbuglio intanto gli operatori sanitari, preoccupati per i tempi di soccorso. Ma soprattutto mette a rischio gli stessi cittadini".  “Tutto per questione di denaro – mette in evidenza l’assessore -. Secondo quanto riportato dalla stampa, la cifra chiesta da Aerdorica per ospitare l’eliambulanza sarebbe troppo alta. Si poteva trattare? Secondo l’a.d. Bassetti, sì ma nessuno si è fatto vivo. È davvero sconcertante quello che sta avvenendo. Abbiamo un aeroporto che per anni è stato un pozzo senza fondo. Ci sono 77 persone, in pratica tutte le ultime 5 giunte di centrosinistra che hanno governato la Regione Marche, dal 1995 al 2020, un quarto di secolo, indagate dalla Procura che vuole finalmente fare luce sullo scempio di bilanci costantemente in rosso nonostante le iniezioni continue di denaro pubblico – conclude Rossi - Un aeroporto sul quale, solo ultimamente, si sono spesi 25 milioni di euro per salvare la società e si tiene il braccino corto per l’eliambulanza di servizio a un ospedale a servizio di tutto il territorio regionale?”. 

19/07/2020 12:05
Emergenza Coronavirus e responsabilità penale dei sanitari: necessario un intervento normativo?

Emergenza Coronavirus e responsabilità penale dei sanitari: necessario un intervento normativo?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema della responsabilità penale dei sanitari anche in riferimento allo stato emergenziale da COVID-19 . In risposta alle domande dei nostri lettori, ecco di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana. L'emergenza sanitaria sta ponendo numerose questioni penali, come quella delle responsabilità per la violazione della c.d. quarantena, ovvero per le dichiarazioni false nelle c.d. autocertificazione, ovvero per più gravi reati di epidemia o altri delitti contro la persona (omicidio e lesioni, dolose o colpose). Nel quadro della medesima emergenza sanitaria, già si riscontra il problema delle eventuali responsabilità penali dei sanitari, oggi maggiormente esposti nella loro incolumità, ma che potrebbero essere travolti dall'onda emotiva di coloro che hanno perso il loro cari, tenendo conto delle circostanze in cui hanno dovuto operare rappresentate, tra le altre, dal limite delle risorse disponibili tanto strutturali e organizzativi (numero di posti letto, disponibilità di farmaci e tecnologie), quanto soggettivi (presenza di personale medico ed infermieristico in numero sufficiente e con requisiti di specifica competenza e conseguente effettuazione di turni di lavoro massacranti). Il problema si collega alla discussione generale riguardo alla responsabilità del sanitario alla luce degli ultimi interventi legislativi specifici, quali  il decreto legge n. 158/2012 convertito con modifiche con L. n. 189/2012, c.d. “Decreto Balduzzi”, nel quale veniva previsto che, “l'esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve, fermo l'obbligo del risarcimento per fatto illecito di cui all’art. 2043 c.c.”.  I legislatore assegnava, dunque, alle linee guida purché accreditate dalla comunità scientifica, il compito di circoscrivere l'area di rilevanza penale dei comportamenti colposi e di orientare, ex post, i giudici nella valutazione dei comportamenti del medico, in quanto l'osservanza da parte del sanitario delle linee guida limitava infatti il rimprovero penale ai soli casi di colpa grave, quelli nei quali sia cioè riscontrabile «una macroscopica violazione delle regole cautelari, essendo ad esempio immediatamente riconoscibile da parte del sanitario la necessità di discostarsi in quel caso dalle linee guida o comunque di non limitarsi alla loro mera, meccanica osservanza» (C. Fiore- S. Fiore, Diritto penale, cit., 300 ss.). Pochi anni dopo, la legge c.d. “Gelli Bianco” (L. 8 marzo 2017,n. 24), ha nuovamente innovato la disciplina, introducendo l'art. 590-sexies c.p., secondo cui: «1. Se i fatti di cui agli artt. 589 (omicidio colposo) e 590 (lesioni personali colpose) sono commessi nell'esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene ivi previste salvo quanto disposto dal secondo comma. 2. Qualora l'evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge, ovvero in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alla specificità del caso concreto». Ma, a tal proposito, la molteplicità delle possibili opzioni interpretative, ha ben presto prodotto un quadro giurisprudenziale molto contrastato e dunque richiesto l'inevitabile intervento delle Sezioni Unite della Suprema Corte, avvenuto l’anno successivo dall’entrata in vigore della riforma, le quali hanno reintrodotto la distinzione tra colpa lieve e colpa grave, con la seguente previsione: “in caso di colpa grave, anche in presenza di tutti gli altri requisiti richiesti dalla norma, non si applichi la causa di non punibilità” (Cass. pen., Sez. Un., 21 dicembre 2017, n. 8770). Secondo i giudici del Supremo Collegio, infatti, sulla base della norma, da intendersi come introduttiva di una causa di esclusione della punibilità per fatti di cui agli artt. 589 e 590 c.p., «l'esercente la professione sanitaria risponde a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall'esercizio di attività medico-chirurgica: a) se l'evento si è verificato per colpa (anche 'lieve') da negligenza o imprudenza; b) se l'evento si è verificato per colpa (anche 'lieve') da imperizia quando il caso concreto non è regolato dalle raccomandazioni delle linee-guida o dalle buone pratiche clinico-assistenziali; c) se l'evento si è verificato per colpa (anche 'lieve') da imperizia nella individuazione e nella scelta delle linee guida o di buone pratiche clinico-assistenziali non adeguate alla specificità del caso concreto; d) se l'evento si è verificato per colpa 'grave' da imperizia nell'esecuzione di raccomandazioni di linee-guida o buone pratiche clinico-assistenziali adeguate, tenendo conto del grado di rischio da gestire e delle speciali difficoltà dell'atto medico» (Cass. pen., Sez. Un., 21 dicembre 2017, n. 8770). Dunque, a ben vedere, nessuna delle condizioni richieste dall'art. 590-sexies c.p. ai fini dell'esonero da responsabilità può ritenersi allora conforme alle specificità dell'emergenza Covid-19, tanto dal punto di vista della certezza scientifica che si riverbera sia nell'assenza di linee-guida certificate, quanto nella mancanza di buone pratiche clinico-assistenziali, vista la novità della patologia e la sostanziale mancanza, allo stato, di evidenze terapeutiche, quanto della capacità organizzativa e gestionale in relazione all'elevato numero di contagiati bisognosi di cure per le sopra evidenziate difficoltà connesse alla carenza di posti di terapia intensiva e di sufficiente personale medico-infermieristico specializzato.  Alla luce del quadro delineato, si potrebbe, allora, far leva sulla c.d. misura soggettiva della colpa in chiave limitativa delle responsabilità penale del medico. Ed invero, una volta stabilita l'esistenza di una condotta oggettivamente contraria alla diligenza richiesta (misura oggettiva della colpa) che si presenti con la caratteristica struttura psicologica della colpa (cosciente o incosciente), è però «necessario, perché si possa muovere al soggetto un addebito di colpa, stabilire la concreta esigibilità della regola di condotta violata, da parte del singolo e specifico autore (misura soggettiva della colpa)» (C. Fiore- S. Fiore, Diritto penale, cit., 300 ss.). L'accertamento della concreta esigibilità da parte del singolo autore costituisce, infatti, un ulteriore presupposto dell'imputazione soggettiva a titolo di colpa, in quanto introduce l'eventualità di uno scarto fra i limiti oggettivi della diligenza richiesta — riferibile al c.d. agente modello — e i limiti entro i quali l'osservanza della regola poteva essere pretesa da un determinato autore. Un importante criterio di valutazione della c.d. misura soggettiva della colpa si connette proprio, come nella ipotesi in esame, all' anormalità delle circostanze emergenziali in cui si agisce, quando esse determinano la non esigibilità dell'osservanza dei doveri di diligenza, che può essere pretesa in condizioni normali. Alla anormalità delle circostanze, sia esterne che interne, è connessa anche la misura soggettiva della colpa esigibile in ragione del livello di qualificazione professionale; così, anche un sanitario preparato può incorrere in un errore, a causa di stanchezza, stress, superlavoro, ecc. ma la rilevanza di questo fattore soggettivo sarà certamente diversa a seconda che le condizioni di stress siano riconducibili all'ininterrotto presidio del pronto soccorso, o ad altri fattori egoistici. La misura soggettiva delle colpa può dunque operare, ricorrendone le tipiche condizioni, per i sanitari che operano nelle condizioni emergenziali del Covid-19, ma va ricordato come sia ormai acclarato che, al di là dei meri richiami alla necessaria valorizzazione dell'art. 2236 c.c., riguardo alla responsabilità del prestatore d’opera, anche in funzione di limitazione della responsabilità penale in ambito sanitario, la giurisprudenza in ben poche occasioni abbia fatto effettivamente ricorso in sede di accertamento, degradandola da canone valutativo a clausola di stile. L'esistenza di una situazione emergenziale nuova, in cui non si può pretendere dal medico il rispetto delle cautele ordinariamente esigibili, unitamente alla difficoltà di utilizzare la misura soggettiva della colpa in chiave limitativa della punibilità, ha condotto la dottrina ad affermare che una via percorribile per perseguire gli obiettivi sopra descritti potrebbe essere quella di “introdurre un'apposita disciplina volta ad ampliare l'area di esonero da responsabilità colposa, plasmata sulle peculiarità della medicina dell'emergenza pandemica, che prospetti uno statuto penale ad hoc per la gestione organizzativa, clinica e assistenziale di tale rischio”. Pertanto, tale disposizione dovrebbe essere strutturata in modo da ricomprendere solo condotte collegate e strettamente strumentali alla emergenza sanitaria da Covid-19 e non già macroscopici fenomeni di mala sanità, tanto da delineare i confini applicativi da assegnare alla non punibilità di cui all'art. 590-sexies c.p. oltre gli angusti limiti della sola imperizia lieve nella fase esecutiva. Come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail dandovi appuntamento alla prossima settimana.  

19/07/2020 10:06
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