Anche l’ultimo decreto è stato pubblicato in Gazzetta: si apre ufficialmente la procedura di indennizzo per i risparmiatori truffati coinvolti nei crac bancari che hanno coinvolto i due istituti veneti (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e le quattro popolari (Carife, Carichieti, Banca Etruria e la nostra Banca Marche).
Da oggi infatti è attiva la piattaforma per la presentazione delle istanze di rimborso. Lo rende noto il deputato osimano in Commissione Finanze del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori, che ha seguito da vicino tutti i delicati passaggi della vicenda. «È tutto pronto: da oggi è ufficialmente attiva la piattaforma per la presentazione delle istanze di rimborso. Finalmente si parte». «Per gli azionisti – ricorda Giuliodori – un ristoro pari al 30% del valore d’acquisto fino ad un massimo di 100.000 euro, per gli obbligazionisti il 95%. I rimborsi saranno automatici per chi ha un reddito imponibile inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro, circa il 90% della platea totale. Inoltre nell’erogazione è data precedenza ai pagamenti di importo non superiore a 50.000 euro».
Avranno accesso al Fondo – spiega il deputato 5stelle – i risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le microimprese che occupano meno di dieci persone e realizzano un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche tra il 16 novembre 2015 e il 1° gennaio 2018. Gli indennizzi spettano anche ai loro successori: al coniuge, ai conviventi e ai parenti entro il secondo grado».
Da oggi ci sono 180 giorni di tempo per presentare la domanda online.
Tragedia in vacanza per una famiglia di Jesi. La figlioletta della coppia ha smesso improvvisamente di respirare, mentre stavano trascorrendo le ferie a Vieste, nella spiaggia di Portonuovo. Immediatamente i genitori hanno fatto scattare l’allarme, e tempestivo è stato l’arrivo dei sanitari del 118 che hanno praticato sulla piccolina le manovre per liberare le vie respiratorie. Viste le gravi condizioni in cui versava la piccola è stato subito chiesto l’intervento dell’eliambulanza che ha trasportato la bimba all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Un rigurgito che le ha occluso le vie respiratorie sembra essere stato la causa del grave problema respiratorio.
La bambina è stata subito ricoverata al reparto di rianimazione: le sue condizioni sembravano essere migliorate, ma un peggioramento improvviso ha arrestato per sempre il suo piccolo cuore. Ora saranno svolti tutti gli accertamenti anatomopatologici per chiarire tutti i contorni di questa tragedia. La drammatica vicenda ha sconvolto profondamente la città di Jesi dove la piccola viveva insieme alla famiglia.
“Prima di tutto il Paese e poi il partito”: parole del segretario del Pd Marche, Giovanni Gostoli, sugli sviluppi della crisi di governo e della possibilità di un esecutivo di legislatura con i Cinquestelle. Secondo il leader dei dem marchigiani, “l’unità intorno al segretario Zingaretti è un bel segnale”, così come la possibilità che nasca “un governo di svolta, capace di aprire una fase nuova”. “Il governo gialloverde ha fallito e Salvini è scappato aprendo la crisi – ha aggiunto Gostoli -. Ora serve responsabilità, perché a pagare per i litigi, le promesse mancate e la crisi non siano i cittadini”.Per il Pd marchigiano, l’eventuale esecutivo nazionale giallo-rosso dovrà “essere di svolta” e contenere nel programma “due grandi priorità: il lavoro e la rinascita dei territori colpiti dai terremoti del 2016 e 2017”.
“Bisogna sbloccare la ricostruzione – ha detto il segretario regionale Gostoli - perché negli ultimi 14 mesi il Centro Italia e le Marche in particolare sono stati abbandonati”. “Per accelerare la ricostruzione – ha concluso, appellandosi a quello che sarà il prossimo governo - occorre semplificare e snellire la normativa nazionale, accogliendo le tante proposte della Regione Marche e dei sindaci del cratere”.“Quello di un governo con Cinquestelle, Leu e Pd è un tentativo giusto – ha concluso Gostoli - da fare alla luce del sole e non sotto banco, ma se non ci fossero le condizioni siamo pronti al voto e a unire le forze migliori per un’alternativa”.“Qualora dovesse nascere a livello nazionale un governo giallo-rosso, valuteremo nella direzione regionale del Pd e con gli alleati la possibilità di aprire un dialogo con i Cinquestelle in vista delle Regionali 2020”. Dice il segretario dem marchigiano, Giovanni Gostoli, rispondendo all’apertura arrivata nei giorni scorsi da Giovanni Maggi, presidente del gruppo consiliare grillino alla Regione Marche.“La novità per le Marche – ha evidenziato il leader dem – è che il M5S non vede più il Partito democratico come un avversario, ma come possibile interlocutore di governo”.Ma per aprire un dialogo anche a livello regionale, secondo Gostoli, “è prematuro e si devono aspettare gli sviluppi nazionali, perché le decisioni all’interno dei Cinquestelle si prendono tutte a livello centrale”. “Certo è che qualora dovesse nascere un governo nazionale con il Pd e ci sia il via libera del Movimento – spiega il segretario regionale dem - ci potrà essere una valutazione anche in seno ai nostri organismi dirigenti per aprire un dialogo nelle Marche”.
“Le poltrone, alias governi, sono una cosa seria che si dà alle persone serie e le persone serie non fanno accordi contro natura per mantenere anche solo uno strapuntino purché ben retribuito. L’accordo Movimento 5 Stelle – PD che si va delineando è un mostro di ipocrisia politica ed umana figlio della volontà di autoconservazione della giunta Ceriscioli e della politica fallimentare dei pentastellati. Nato per aprire i palazzi del potere PD come scatole di tonno, il M5S di Coltorti e Terzoni ha finito per abboccare all’amo di Renzi e Boschi pur di mangiarsi l’esca, ma danno del verme traditore a Salvini, reo di volersi opporre a questo scempio della vera democrazia”.
Il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, commenta così la situazione regionale con i possibili accordi futuri tra i pentastellati ed il Partito Democratico.
“Altro che politica dei due forni, questa è politica del “Franza o Spagna puché se magna” – prosegue Arrigoni – Anche nelle Marche questi paladini delle istituzioni dei “tengo famiglia” sceglieranno un avvocato saccente in doppiopetto e brillantina per rifarsi una verginità mettendo da parte l’impresentabile Ceriscioli? O ingoieranno ogni rospo nel tentativo estremo di non perdere la condizione di prìncipi? E a chi toccherà il compito assumere ogni responsabilità del fallimento di azioni e nobili propositi visto che qui non c’è un Salvini su cui poter gettare la croce in modo becero per mezzo di un’astiosa marionetta come Conte che getta la maschera in un intervento di basso spessore politico dimostrando di non essere l'avvocato del popolo, ma dei Palazzi amico dei poteri forti?”
Per la Lega è evidente che lo scenario marchigiano sta avviandosi a seguire lo stesso percorso nazionale con una differenza sostanziale: le elezioni sono già previste e la parola spetterà, giustamente, ai cittadini.
“La goccia che ha fatto traboccare il vaso del governo non è stata la sacrosanta azione di Salvini per sbloccare dei NO sempre più frequenti (autonomia, flat tax, riforma 'vera' della giustizia, grandi opere, ecc. ) – spiega Arrigoni – Per non votare e perdere centinaia di poltrone il M5S ha rinunciato anche ad una bandiera come il taglio immediato dei 345 parlamentari. Cosa sarà disposto a “dimenticare” nelle Marche dove nessuno li proteggerà dal giudizio dei cittadini? La lega c’è e chiederà conto a voce alta al PD e ai loro alleati last minute di una gestione fallimentare proponendo quell’alternativa chiara e concreta che i cittadini si aspettano”.
Le prime notizie di questa ennesima truffa via web sono di un anno fa ma sembra che sia tutt'ora molto diffusa dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto. Molto diffusa via email, la truffa ha già fruttato parecchie decine di migliaia di euro al suo ideatore ma anche se la dinamica sembra verosimile, non c'è motivo di accettare il ricatto e pagare i 2000 euro richiesti.
Denaro, in bitcoin, in cambio del silenzio su presunti video intimi hard: così funziona la truffa-ricatto che recentemente ha ripreso vigore e continua a diffondersi via email. Il meccanismo è molto semplice: nella propria casella di posta elettronica arriva un messaggio in cui si avvisa di un (fantomatico) attacco hacker che avrebbe consentito a uno sconosciuto di accedere alla casella email e alla webcam del computer. Il pirata informatico, a questo punto, avrebbe raccolto dei video della vittima mentre si masturbava e sarebbe pronto a diffonderli a tutti i contatti tramite i gli indirizzi memorizzati nella rubrica. L’unico modo per evitare questa figuraccia sarebbe, come si legge nel messaggio ricevuto, di pagare entro 48 ore un riscatto in Bitcoin, per un importo corrispondente a 2000 euro (ma ci sono altre versioni con altri importi).
Che abbiate la coscienza sporca o meno, non c’è alcun motivo per versare denaro al presunto hacker. L’attacco informatico raccontato nella email, infatti, è ben descritto ma è un’invenzione. Il truffatore non ha davvero "installato un trojan di accesso remoto", come dichiara, ma sta solo portando avanti un buon raggiro, sperando nell’ingenuità delle sue vittime. La cosa migliore da fare, quindi, è ignorare il messaggio (evitando anche di rispondere), non eseguire alcuna transazione e restare sereni.
Di seguito il testo della mail che stanno ricevendo molti utenti.
Ciao, cara vittima.
Ti scrivo perché ho installato un ʍalware sulla pagina web con i siti Ƿorno che hai visitato.
Il mio vίrus ha preso tutte le tue informazioni personali e ha acceso la tua fotocaʍera che ti ha ripreso mentre ti ʍasturbi.
Devo ammettere che sei molto pervertito...
Subito dopo il software ha copiato la lista dei tuoi contatti. Cancellerò questo vίdeo compromettente se mi pagherai 2.000 EUR in Bitcoin. 2.000 EUR = 0.1984793 BTC. Questo l'indirizzo per il pagamento: 36MGGRmHaZ3Y4Ec6NMJM4zXNG85UkRTtAz
Se non invii il pagamento entro 48 ore, invierò questo vίdeo a tutti i tuoi amici e conoscenti. So dove vivi.
Ti do 48 ore di tempo dopo che hai aperto il mio messaggio per effettuare la transazione. Vedrò subito quando apri il messaggio.
Non è necessario che mi dici di aver inviato il denaro. Questo indirizzo è collegato a te, il mio sistema cancellerà tutto automaticamente dopo che avrai eseguito la transazione.
Invia 2.000 EUR = 0.1984793 BTC a questo indirizzo immediatamente: 36MGGRmHaZ3Y4Ec6NMJM4zXNG85UkRTtAz (copialo e incollalo)
1 BTC = 10.130 EUR quindi invia 0.1984793 BTC all'indirizzo qui sopra. Se non sai come inviare bitcoin, cerca su google.
Puoi andare al posto di polizia locale, ma nessuno ti può aiutare. Se cerchi di imbrogliarmi, lo vedrò subito!
Non vivo nel tuo paese. Loro non potranno localizzare la mia ubicazione in meno di 9 mesi.
Addio. Non dimenticarti della vergogna e se ignori questo messaggio la tua vita sarà rovinata.
Hɑcker ɑnonimo
Da qualche tempo, per richiedere l'apertura di un mutuo è obbligatorio sottoscrivere una polizza scoppio e incendio a tutela dell'istituto di credito.
Le assicurazioni che vanno di pari passo con un mutuo per l'acquisto di un immobile sono in genere di due tipi:
- scoppio e incendio che assicurano contro esplosioni ed incendi,
- Assicurazioni Credit Protection Insurances che assicurano un regolare rimborso delle rate nel caso di morte, infortunio sul lavoro o perdita dello stesso.
Assicurazione scoppio e incendio
Si tratta di un tipo di assicurazione sul mutuo obbligatoria. Se la banca non ha questa garanzia, sarà impossibile avere un finanziamento. Questo perché l'immobile è la garanzia principale che ha la banca in caso di insolvenza da parte del mutuatario, e se dovesse subire un danno enorme, la banca non potrebbe operare una vendita forzata per rifarsi del capitale e perderebbe la garanzia.
Non c'è da stupirsi quindi se tutte le offerte di mutuo comprendono una proposta di assicurazione contro scoppio e incendio dell'immobile. Alcune banche offrono la copertura assicurativa in modo gratuito, altre invece chiedono il pagamento del premio che, essendo obbligatorio, è incluso nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
È bene sapere che non si è obbligati a sottoscrivere questo tipo di polizza con la compagnia proposta dalla banca. Il mutuatario può scegliere in piena autonomia una compagnia di suo gradimento, magari dopo aver valutato dei premi più convenienti. In questo caso bisognerà valutare con la banca che le tutele offerte siano in linea con i criteri di erogazione del mutuo.
Assicurazione CPI – Credit Protection Insurances
Questo tipo di assicurazioni servono a garantire una continuità dei pagamenti in caso di eventi che possono incidere definitivamente o temporaneamente sulla capacità del mutuatario di rimborsare le rate.
In genere queste polizze coprono i seguenti rischi:
- perdita del posto di lavoro,
- decesso,
- inabilità temporanea al lavoro per infortunio.
Quando si sceglie di abbinare una polizza CPI al mutuo, è sempre necessario passare al vaglio tutte le clausole di esclusione, cioè quei casi specifici che non fanno scattare l'indennizzo da parte della compagnia assicurativa. È altresì consigliabile controllare la durata della copertura dal momento in cui molte CPI durano meno del mutuo, perché difficilmente durano più di 10 anni, mentre un mutuo sì. Quindi, se decidete di stipulare un mutuo della durata di 30 anni, sarà bene rinnovare la polizza ad ogni scadenza fin tanto che il mutuo non è estinto.
Per quanto riguarda i costi delle polizze CPI in genere hanno un premio che si aggira attorno al 3/5% dell'importo del mutuo. In alcuni casi, molto rari, si può arrivare anche al 10% del valore del finanziamento erogato. Quindi, per un mutuo di 100.000 euro è facile avere un CPI di 10.000 euro.
La cosa migliore da fare resta quella di valutare le varie offerte presenti sul mercato, trovando una polizza che offra il giusto equilibrio tra proposta assicurativa (buona sicurezza, ampia copertura e poche clausole di esclusione) e premio da pagare.
"Non c'e' memoria senza ricostruzione" e "Farabollini vattene". Sono i due striscioni di protesta apparsi questa mattina ad Amatrice in concomitanza con il ricordo a tre anni dal sisma. Gli striscioni erano appesi attorno al recinto della zona rossa del comune reatino.
Già l'ex sindaco e ora Presidente della Commissione Terremoto e Grandi Rischi della Regione Lazio Sergio Pirozzi, in più occasioni e specialmente quando Mattarella un mese fa è venuto ad Amatrice ha criticato fortemente non solo l'azione "immobile" del commissario straordinario ma di tutti i governi che si sono succeduti dal 2016 ad oggi.
Il nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara ha effettuato un sopralluogo presso la foce del fiume Tronto a San Benedetto, per documentare e verificare lo stato di conservazione del relitto “Torquato Tasso”, detto anche “della Sentina”.
Alle operazioni, che sono state coordinate dal dott. Stefano Finocchi - funzionario archeologo e responsabile dell’archeologia subacquea della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche - hanno preso parte i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona e della Compagnia Carabinieri di San Benedetto del Tronto.
Le immersioni hanno avuto come finalità quella di documentare e verificare lo stato di conservazione del relitto per definire le più opportune misure di tutela e di considerare iniziative di valorizzazione e strategie di ricerca. Il natante affondato era già noto a pescatori e appassionati di immersioni subacquee.
IL RELITTO - Il relitto della Pirofregata “Torquato Tasso”, collocato in un tratto di mare a nord/est della foce del fiume Tronto su un fondale di circa 8 metri a circa 800 metri dalla foce, è pertinente a una nave da guerra varata nel 1856 a Castellamare di Stabia per la Real Marina delle Due Sicilie.
La nave aveva il compito di perlustrare la costa “pontificia” adriatica per contrastare uno sbarco di Garibaldi: pesava 1.450 tonnellate, aveva 178 uomini a bordo e dieci o dodici cannoni.
LA STORIA - Nel febbraio del 1860 fu colta da un violento fortunale nei pressi della foce del fiume Tronto e si arenò. Fu tentato di rimetterla in mare, ma un’ennesima tempesta, il 5 marzo 1860 ne causò la perdita definitiva.
La nave fu liberata da tutto l’equipaggiamento e tutti gli uomini a bordo furono tratti in salvo. La nave era realizzata con uno scafo in legno con carena ramata, oltre ad essere sospinta da un motore a vapore costruito nel Real Opificio Meccanico di Pietrarsa (provincia di Napoli, ndr) nel 1856: una rarità per l’epoca, in quanto i motori delle navi erano di fabbricazione inglese.
Il nome “Torquato Tasso” dell’imbarcazione deriva dalla polena che raffigura il poeta: polena che è stata esposta alla 37esima mostra navale di Genova.
I RISULTATI - Il Relitto non era mai stato oggetto di ricerche specifiche da parte delle Istituzioni preposte alla sua tutela. Una discreta visibilità ha consentito di riprendere parte della poppa, e della macchina a vapore con assi e ruote, oltre a svariati altri pezzi di difficile interpretazione.
I resti della macchina sono completamente ricoperti da mitili che non hanno consentito di valutarne lo stato di conservazione, ma future immersioni potranno avere lo scopo di rimuovere questo strato e consentire un piano di valorizzazione della macchina a vapore.
Durante le immersioni sono stati recuperati dei frammenti delle lastre metalliche applicate al fasciame dell’opera viva dell’imbarcazione e un elemento in ferro, forse dell’alberatura.
Nell’ambito del medesimo servizio è stato valutato - da parte dei subacquei - un tratto di mare posto a Nord dove dovrebbe trovarsi un relitto di una nave romana mai individuata, ma presente sovente nei racconti di alcuni anziani pescatori tramandati dai loro avi.
La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di oggi, intorno alle 11:30, a Lido Tredi Archi, nel territorio comunale di Fermo.
Una donna di 40 anni di nazionalità rumena, mentre si trovava in acqua, probabilmente a causa di un malore, è annegata.
Immediato l'arrivo sul posto dei militi del 118 che hanno anche allertato l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona. Purtroppo per la donna però non c'è stato nulla da fare.
Sul posto anche gli uomini della Guardia Costiera e i Carabinieri.
La Giunta regionale ha annunciato il calendario scolastico del prossimo triennio per materne, elementari, medie e superiori statali. Per quanto riguarda l'anno 2019/2020 che sta per partire, il primo giorno di scuola è fissato per lunedì 16 settembre per un totale di 206 giorni da passare in aula, sino al 6 giugno. Nel biennio 2020/2021 e 2021/2022 il primo giorno di lezione sarà, invece, lo stesso (il 15 settembre), mentre l'ultimo è fissato rispettivamente per il 5 e per il 4 giugno.
I periodi di vacanza saranno concessi in occasione delle dieci festività nazionali: 1 novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno.
Nello specifico, le vacanze di Natale andranno dal 24 dicembre sino al 5 gennaio, mentre quelle pasquali dai tre giorni precedenti la domenica di Pasqua sino al martedì successivo al Lunedì dell'Angelo (dal 9 al 14 aprile, ndr).
Inoltre la Regione ha accordato come consueto un ulteriore giorno di sospensione dell'attività scolastica qualora la festività del Santo Patrono ricorra in un giorno in cui siano previste lezioni, mentre sono due i giorni di sospensione aggiuntivi permessi qualora la fesitività del Santo Patrono ricorra in giorni dove non sono previste lezioni.
Fissata anche la data d'inizio dell'Esame di maturità 2020: mercoledì 17 giugno alle ore 8:30. Seconda prova in programma nel giorno seguente, 18 giugno. Gli esami di terza media si svolgeranno, invece, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2020 come sottolineato dal Miur.
Il cadavere dell'uomo era stato rinvenuto lo scorso 13 giugno a Falconata Marittima, nei pressi del fiume Esino, a circa 300 metri dalal foce. I militari della Tenenza di Falconara, insieme alla Sezione Operativa della Compagnia dei Carabinieri di Ancona, sono riusciti a risalire all'identità del corpo rinvenuto in avanzato stato di decomposizione: appartiene a un uomo di 72 anni residente a Chiaravalle che si era allontanato da casa alla fine di maggio.
Il 72enne aveva lasciato la propria abitazione con l'auto per raggiungere poi il fiume. Secondo i militari l'uomo, dati i giorni di piena e quindi il terreno fangoso nei pressi del fiume, è scivolato ed è morto annegato.
Le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Ancona Daniele Paci, hanno avuto una svolta decisiva con la comparazione genetica effettuata sui campioni di Dna prelevati dal medico legale Manuel Papi.
Le Marche viste da una prospettiva insolita. Luca Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha ritratto - in una splendida istantanea dallo spazio - l'intera Italia Centrale durante la missione "Beyond", che si trova personalmente a dirigere. Un'istantanea dalla quale si scorge chiaramente anche il profilo della nostra regione.
Parmitano sta deliziando da giorni i propri follower sui social scattando spettacolari foto dal bordo della navicella Soyuz MS-13, all'interno della quale si trova ad operare dallo scorso 20 luglio. L'immagine è stata, infatti, condivisa dallo stesso astronauta italiano sulla propria pagina Facebook ufficiale con la didascalia: "Baciata dal sole. Kissed by the sun".
Attimi di grande apprensione quelli vissuti questa mattina a Porto Sant'Elpidio, in via Canada, all'altezza della rotonda che porta sul lungomare. Intorno alle ore 11:45, un Suv di colore blu è andato improvvisamente a fuoco. A bordo viaggivano una mamma con il proprio bambino. Si stavano recando al mare, quando un rumure sordo proveniente dal vano motore, ha convinto la donna ad accostare e far uscire dall'abitacolo anche il figlio.
Subito dopo il rumore si è tramutato in copioso fumo nero e quindi in fiamme, che hanno letteralmente divorato il mezzo. Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia Locale di Porto Sant'Elpidio che hanno provveduto ad allertare i Vigili del Fuoco. Grazie all'intervento dei pompieri l'incendio è stato domato in pochi attimi. La parte anteriore del Suv è stata integralmente danneggiata dalle fiamme.
Per mamma e bambino fortunatamente nessuna conseguenza: sono riusciti ad abbandonare il mezzo giusto in tempo.
Sabato 24 agosto, a tre anni dalla prima scossa che ha colpito il centro Italia, Picchio News inizierà il suo viaggio nei comuni colpiti dal sisma del 2016.
Un viaggio che faremo insieme ai primi cittadini dei Comuni maceratesi maggiormente colpiti dal terremoto e che a partire dal 24 agosto del 2016 hanno dovuto combattere ogni giorno con quello che, alcuni di loro, hanno definito un vero e proprio “mostro”: la burocrazia.
A distanza di tre anni, in molti paesi, la situazione è cambiata di poco e ci sono ancora migliaia di sfollati che non sanno quando potranno fare ritorno nelle loro case. La vita nelle soluzioni abitative di emergenza per molti di loro è “impossibile” e la speranza di poter fare ritorno nella propria abitazione è molto lontana.
Mantenere altra l’attenzione e continuare a tenere accesi i riflettori su queste zone è fondamentale per far sì che, chi di dovere, prenda delle decisioni che possano sbloccare le lungaggini della burocrazia.
"Sembra l’inizio di una barzelletta ma anche qui siamo di fronte ad una storia vera. 42 infermieri del Pronto Soccorso di Fermo decidono di prendere carta e penna per denunciare la situazione invivibile in cui versa il punto di primo soccorso del Murri. File interminabili, poco personale e pazienti triplicati per via dell’estate, sono la ricetta esplosiva che ha fatto saltare il tappo. E se non bastassero le attese bibliche, attestate attorno alle 7 ore di media, a far paura è la qualità delle cure prestate. Sempre più spesso, raccontano gli infermieri, mancano le risorse umane per fronteggiare tutte le emergenze che non vengono trattate con la dovuta perizia." A lanciare l'allarme è Emanuele Morese, segretario di Porto San Giorgio di Fratelli d'Italia.
"Se lo avesse detto la politica ne avremmo potuto discutere, ma se sono gli infermieri a raccontarci questa apocalisse, la paura di doversi trovare a ricevere cure in un quadro così compromesso è tanta - prosegue Morese -. Un esposto degli infermieri contro il loro datore di lavoro, l'Asur, meriterebbe maggiore attenzione se non addirittura stupore. Ma la politica tace in questo agosto bollente. Un silenzio che equivale alla vergogna di non essere all’altezza del nostro diritto alla salute. troppo impegnati con le nomine dimenticano che la sanità è al servizio dei cittadini e non viceversa."
"Istituiti anche per il prossimo anno scolastico, con decreto del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, ulteriori posti in aggiunta all’organico ordinario di insegnanti e personale ATA per le scuole del cratere in base all’ulteriore proroga delle disposizioni sugli interventi in favore delle popolazioni delle quattro regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 (DL 189/2016)". Lo rende noto l'ufficio scolastico regionale".
"Si tratta di 54 tra collaboratori scolastici e assistenti amministrativi e tecnici e di 22,9 posti di personale docente ed educativo - spiegano -, che saranno attivati dal 1° settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, fino al termine dello stesso, per una spesa complessiva di oltre 180mila euro mensili, coperta dai fondi appositamente stanziati dal Ministero dell’Istruzione.
Il provvedimento, sottoposto ai visti di legittimità della Corte dei conti e di regolarità amministrativo contabile della Ragioneria Territoriale dello Stato di Ancona, è stato adottato dopo un’attenta valutazione dei fabbisogni rilevati dalle scuole delle zone interessate attraverso la compilazione di una apposita scheda online.
Valutazione effettuata in base a criteri quali, per il personale ATA, l’elevato numero di plessi, l’incidenza dei portatori di handicap, la durata del tempo scuola e la presenza di laboratori e, per il personale docente ed educativo, la ridotta dimensione delle aule e un numero di alunni prossimo al limite massimo definito per classe dalla legge, per consentire l’eventuale sdoppiamento nei casi in cui questo appaia opportuno per la sicurezza o la qualità della didattica.
Sulla base degli stessi criteri, è stata autorizzata, sempre con decreto del direttore generale dell’USR, per le scuole dell’intero territorio regionale, l’assunzione per il prossimo anno scolastico di ulteriori 232 unità di personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti tecnici ed amministrativi), che si aggiungono ai 5.952 posti già assegnati alle scuole. La decisione, anche in questo caso, ha fatto perno sulle esigenze espresse dalle istituzioni scolastiche in ordine alla necessità di assicurare il regolare funzionamento delle stesse e potenziare l’organizzazione del servizio scolastico marchigiano".
Le SRL italiane sono in salute: crescono gli addetti (+4,3%), il fatturato (+6,9%) e il valore aggiunto (+6,5%). Nelle Marche in particolare, gli addetti aumentano del +3,4% e il fatturato sale del +6,5%.
I dati emergono dall’ “Osservatorio sui bilanci delle SRL” per il Triennio 2015-2017 realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 620.155 Srl, propone un’elaborazione dei principali indicatori economici per provincia, ed ha confermato il trend emerso nell’autunno scorso (erano 413 mila le srl monitorate a fine ottobre 2018). Tra i settori, ottime performance dei trasporti (+8,3%) e del commercio (+8,1% per il 2017), seguiti dal comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+6,7%).
Nel dettaglio, la quota di Srl che chiudono il bilancio in utile passa dal 69,1% del 2016 al 70,3% del 2017 (+1,2 punti percentuali), un po’ meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%).Il ROE (Return on Equity), ovvero l’indice di redditività del capitale proprio, sale dall’8,5% del 2016 al 10,1% del 2017 (+1,6 punti percentuali), in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre il ROI (Return on Investment), ovvero l’indice di redditività del capitale investito, passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017 (+2,9 punti percentuali), manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno.
Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l’incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per ciò che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti. Dall’analisi geografica emerge una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%) Per quanto riguarda il fatturato, invece, è il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l’Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita più significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, le dinamiche più elevate si registrano in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni più dinamiche sono l’Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%).
La Regione Marche è disponibile a trattare i rifiuti provenienti dal Lazio, ma non ad accoglierli nelle proprie discariche. Ad averlo dichiarato, nella giornata di ieri, è l'assessore all'Ambiente della Regione Marche, Angelo Sciapichetti.
"Dopo aver parlato con il mio omologo della Regione Lazio Massimo Valeriani - afferma l'Assessore regionale - siamo arrivati a una soluzione. La Regione Marche non può permettere la saturazione delle proprie discariche, ma non ha problemi relativi al trattamento dei rifiuti. Per questo motivo siamo disponibili al trattamento che potrà essere effettuato da Piceno Ambiente con l'impegno, da parte della Regione Lazio, che i rifiuti trattati nell'impianto vengano poi immediatamente riportati fuori dalle Marche per l'abbancamento".
Tempo di novità per il settore italiano delle grandi opere delle infrastrutture. L’annuncio definitivo è arrivato solo pochi giorni fa, dopo un’attenta analisi Salini Impregilo S.p.A. è riuscita a porre le basi per costituire un nuovo polo denominato Progetto Italia.
L’iniziativa di riassetto del settore nazionale delle costruzioni ha come scopo quello di dare vita a un nuovo grande gruppo che abbia una dimensione globale e che sia capace di dare nuova spinta al comparto delle grandi opere, così da accrescere la competitività delle aziende nostrane sul mercato internazionale.
Grazie anche al supporto di banche e istituzioni, è stato possibile dare il via a questo progetto volto a rafforzare un campo dell’industria italiana dall’alto potenziale, così da poter concorrere con gli altri player internazionali sul mercato globale, ricco di opportunità.
Progetto Italia pone, dunque, le fondamenta per dare vita ad una nuova realtà industriale capace di fondere insieme le eccellenze italiane del settore che fino ad oggi hanno operato nei diversi segmenti. Uno dei punti fondamentali è infatti la condivisione del know-how specialistico e del capitale umano e di esperienze, che permetterà di operare a livello internazionale su progetti infrastrutturali che hanno un valore superiore ai 250 milioni di euro in un mercato da oltre 630 mld di € di progetti già avviati per i prossimi anni.
Salini Impregilo S.p.A ha concluso due accordi di investimento per fondare Progetto Italia: il primo con l’azionista di controllo Salini Costruttori S.p.A. e con CDP Equity S.p.A., società controllata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., il secondo con tre istituzioni finanziarie tra le principali italiane.
Inserito all’interno del più ampio “Piano Industriale”, Progetto italia contribuirà allo sviluppo del livello di specializzazione, dando nuovo stimolo all’occupazione di italiani sia in patria che all’estero. Inoltre si andranno finalmente a sbloccare gli oltre 36 miliardi di euro di opere oggi in standby sul nostro territorio, garantendo così la costruzione delle infrastrutture presenti e future di cui l’Italia ha forte bisogno.
“Testa alta e petto in fuori. È così che la Lega e il centrodestra intendono affrontare la sfida lanciata da una (ancora ipotetica) coalizione formata da Pd, M5s e un indefinito numero di liste civiche in vista delle regionali 2020”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo regionale del Carroccio Sandro Zaffiri esprimendosi in merito alle varie alleanze che potrebbero formarsi, in vista delle prossime elezioni regionali previste per il 2020.
“Sgombriamo subito il campo da ogni possibile equivoco – dice Zaffiri – lo scenario che si sta delineando dall’altra parte della barricata non ci spaventa nemmeno un po’. Anzitutto, perché siamo certi (e lo siamo da tempo) della bontà della nostra proposta politica e dello spessore della classe dirigente che riusciremo ad esprimere e che saprà affrontare con capacità e determinazione, una volta al governo di questa Regione, le questioni che la Giunta Ceriscioli ha tramutato in problemi. In secondo luogo, perché crediamo lampante l’incompatibilità di fondo che esiste tra sensibilità così diverse e non ci convince (ma crediamo non possa far breccia neppure nei cuori dei marchigiani) l’idea di una coalizione “contro qualcuno”, anziché “a favore di qualcosa”…su che basi? Su quale programma?”
“Le piroette del M5S hanno dell’incredibile, una sorta di sceneggiata riso e lacrime delle migliori commedie napoletane – incalza Zaffiri – quattro anni di dura opposizione alla Giunta Ceriscioli, per scoprire all’improvviso che se togliamo l’involucro, il contenuto non è poi così male…e allora gli ospedali, come quello di Fabriano, si possono anche chiudere, il sistema imprese ha enormi prospettive di sviluppo, così come l’occupazione, gli episodi di corruzione sono cosucce irrilevanti, le popolazioni terremotate possono anche rimanere a vita in container e casette, gli scandali come quelli di Banca Marche non sono mai esistiti…”
“Pare ovvio – rileva Zaffiri – che il M5S sia attratto da qualcosa di ben diverso che continuare a battagliare contro l’inettitudine della Giunta Ceriscioli e questo qualcosa si chiama poltrone. Invitiamo i nostri vecchi alleati di opposizione a riflettere accuratamente su una scelta che ha molti tratti in comune con quella che fu dell’ex presidente Spacca e che si rivelò fallimentare perché non supportata da un progetto serio di governo di questa Regione”.