Anche l’ultimo decreto è stato pubblicato in Gazzetta: si apre ufficialmente la procedura di indennizzo per i risparmiatori truffati coinvolti nei crac bancari che hanno coinvolto i due istituti veneti (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e le quattro popolari (Carife, Carichieti, Banca Etruria e la nostra Banca Marche).
Da oggi infatti è attiva la piattaforma per la presentazione delle istanze di rimborso. Lo rende noto il deputato osimano in Commissione Finanze del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori, che ha seguito da vicino tutti i delicati passaggi della vicenda. «È tutto pronto: da oggi è ufficialmente attiva la piattaforma per la presentazione delle istanze di rimborso. Finalmente si parte». «Per gli azionisti – ricorda Giuliodori – un ristoro pari al 30% del valore d’acquisto fino ad un massimo di 100.000 euro, per gli obbligazionisti il 95%. I rimborsi saranno automatici per chi ha un reddito imponibile inferiore ai 35.000 euro o un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro, circa il 90% della platea totale. Inoltre nell’erogazione è data precedenza ai pagamenti di importo non superiore a 50.000 euro».
Avranno accesso al Fondo – spiega il deputato 5stelle – i risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le microimprese che occupano meno di dieci persone e realizzano un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche tra il 16 novembre 2015 e il 1° gennaio 2018. Gli indennizzi spettano anche ai loro successori: al coniuge, ai conviventi e ai parenti entro il secondo grado».
Da oggi ci sono 180 giorni di tempo per presentare la domanda online.
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