In questo periodo pare proprio che l’intero pianeta inizi ad essere più attento al… pianeta. Si parla sia dei consumatori che delle aziende, entrambi adesso più attenti nei confronti della natura e della tutela dell’ambiente. E le logiche green cominciano ad attecchire in ogni settore, da quello domestico fino ad arrivare al comparto produttivo e ai trasporti, e alla promozione stessa di un brand. Non a caso si parla di Green Marketing, ed è proprio questo il tema che affronteremo, cercando di scoprire quale realtà si cela dietro questa semplice etichetta.
Cosa si intende per green marketing
Fare marketing richiede dei pesanti investimenti economici, soprattutto se si parla di prodotti in cartaceo, ed ecco che nasce una nuova logica per abbattere i consumi e al tempo stesso fare un favore al pianeta. Si parla del Green Marketing, un approccio rivoluzionario nei confronti della promozione di un marchio, che basa i suoi pilastri su fondamenta chiare ed eco-sostenibili: ogni investimento viene mirato alla promozione di servizi o prodotti che possano dirsi davvero rispettosi dell’ambiente. Di conseguenza, questa forma di marketing non è una semplice promozione, quindi non si limita a “vestire” in un certo modo ciò che si vuole vendere. Al contrario, il green rappresenta l’essenza stessa del prodotto o servizio pubblicizzato. E i vantaggi? È presto detto: si riduce l’impatto ambientale, si fanno felici i consumatori attenti al verde, e si premia il brand dell’impresa, con il fatturato che cresce.
Come si applica questa promozione verde
Ci sono diverse strategie che entrano all’interno di un piano di marketing green, e fra queste troviamo la ricerca di fornitori di materie prime a loro volta rispettosi della natura. Anche la distribuzione e i trasporti entrano di diritto nella lista dei settori sui quali intervenire, magari optando per i veicoli elettrici o ibridi per la consegna delle merci. Altre dritte utili? Basta prendere esempio da aziende come la Mulino Bianco, che sostiene la biodiversità e il lavoro degli agricoltori. La Dolfin, invece, dà il suo contributo riducendo le emissioni di anidride carbonica.
Come rendere l’azienda davvero eco-friendly
Per prima cosa l’azienda deve diventare più verde, per dare sostanza a questa sua forma. Dunque il primo consiglio è di essere sostenibili non solo fuori, ma anche dentro le mura dell’ufficio. Come fare? Ad esempio scegliendo un’offerta di energia elettrica per le aziende ecosostenibile, e optando per un fornitore come Green Network ad esempio, che la produce sfruttando fonti rinnovabili. In secondo luogo, si suggerisce di riciclare le cartucce e i toner della stampante e la carta, installando anche dei sensori di movimento per attivare le luci solo quando servono. Infine, attenzione a non impostare il riscaldamento dell’ufficio oltre i 21 gradi.
Con questi pochi, ma importanti accorgimenti si potrà davvero essere green anche all’interno, per poi puntare sul Green Marketing. Che, come visto, conviene proprio a tutti. Dai consumatori alle aziende, passando ovviamente per l’ambiente.
Dopo il successo dei tour 2015/2016, 2016/2017 e i sonori applausi all'Arena Sferisterio di Macerata e all'Oscar del Musical nel 2016, la Compagnia della Marca torna in scena con la sua prima produzione “Salvatore Giuliano, musical di Dino Scuderi” per la regia di Roberto Rossetti. Lo show sarà rappresentato al Teatro Nuovo di Milano lunedì 13 gennaio 2020 alle ore 20.45.
"Salvatore Giuliano, musical di Dino Scuderi", scritto da Dino Scuderi insieme con Perpaolo Palladino, Franco Ingrillì e Stefano Curina per le liriche aggiuntive, è uno spettacolo che racconta gli ultimi anni di vita del bandito Salvatore Giuliano, figura di rilievo nell'Italia del dopoguerra.
Giuliano iniziò la sua 'carriera' prima come bandito, poi come simbolo del movimento separatista, e infine come eroe e star internazionale. Ma il crepuscolo sarebbe arrivato prima di quanto lui si aspettasse: con la ben nota strage di Portella delle Ginestre tradì quel ceto popolare che l'aveva sempre sostenuto, e presto lui stesso si sarebbe trasformato nella vittima di un complotto tra Mafia, Stato e politica.
La sua vicenda controversa scosse e divise milioni di persone, ed è fortemente intrecciata ai grandi eventi della recente storia siciliana e italiana: la fine della guerra, la rapida ascesa e l'ancor più brusco declino del movimento separatista, e la crescita del potere politico della mafia. È una storia di fratellanza e inganni, in un contesto sociale e politico siciliano del dopoguerra, con affinità spesso oscure a quelle nazionali. Una storia di cui, ancora oggi, sono molti gli interrogativi. Nonostante la produzione letteraria su Giuliano sia abbastanza vasta, un musical su di lui rappresenta un evento artistico inedito. L'opera presenta anche aspetti di originalità formale. Non si limita, cioè, a riproporre il modello ormai classico del musical americano, ma ne innova sia la forma, attraverso un consapevole radicamento nella tradizione del melodramma italiano, sia nel contenuto, mettendo sulla scena, con testi originali, una storia italiana.
I protagonisti del musical sono Francesco Properzi (Salvatore Giuliano) e Monia Censi (Mariannina Giuliano), con la partecipazione di due interpreti di primo piano nel mondo del teatro musicale italiano come Cristian Ruiz e Roberto Rossetti. Sul palco anche Enrico Verdicchio (Gaspare Pisciotta), Fabio Tartuferi (Don Calogero Vizzini), Alessandro Casalino (Nitto Minasola) e l'ensemble composto da Giulia Ciccarelli, Cristina Crescini, Ilaria Gattafoni, Silvia Gattafoni, Andrea Mari, Pietro Micucci, Matteo Monachesi, Benedetta Morichetti, Veronica Settembretti e Sofia Vinciguerra. A completare il cast, Kimono nel ruolo di Michele. Le musiche sono composte dal Maestro Dino Scuderi. La regia è di Roberto Rossetti, il quale cura anche le coreografie e la direzione musicale dello show. La realizzazione dello spettacolo è resa possibile dalla professionalità dello staff tecnico della Compagnia della Marca: Rudy Teodori (scenografie), Giulia Ciccarelli (costumi), Ulisse Ruiz (luci) Lorenzo Chiusaroli (disegno fonico) e Alessio Rutili (tecnico di palco). La produzione è Compagnia della Marca, su concessione di MediterrArea. Fabio Tartuferi (co-fondatore insieme a Roberto Rossetti della Compagnia della Marca) ne è il produttore esecutivo.
Dal primo gennaio parte la nuova stagione della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana dal titolo Sound Experience - Beethoven 250, dedicata al compositore tedesco per celebrare i 250 anni dalla sua nascita.
La FORM si presenta al nuovo anno con un progetto di comunicazione innovativo, basato su una campagna di arte fotografica che ha prodotto un concept book, i materiali promozionali e il nuovo sito istituzionale. Una veste nuova che abbraccia musica e territorio e che sintetizza la nostra comunità, circondata da bellezze paesaggistiche e artistiche. In questo armonioso scenario, la FORM è l’istituzione fondamentale per lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale nel territorio regionale e rappresenta al meglio “la colonna sonora delle Marche”. Come ha scritto Francesco Antonioni nel saggio contenuto all’interno del concept book, mostrato oggi al pubblico per la prima volta: “L’orchestra, quando funziona, è una metafora del mondo come dovrebbe essere: unità e polifonia, che accoglie in sé in maniera coerente e organica le consonanze e le dissonanze, gli unisoni e le divisioni, le tensioni e le convergenze e per tutti trova spazio e condizioni di coesistenza”.
“Sono stato molto colpito dalla proposta della FORM per quest’anno – ha affermato il presidente della Regione , Luca Ceriscioli nella conferenza stampa di presentazione- un’offerta musicale molto particolare, ricca e densa di significati. Pervasa da uno spirito del tempo e del genius loci, insomma una sorta di colonna sonora delle Marche perché collega quasi in maniera filmica l’identità dell’orchestra con il territorio da cui ha origine, nella massima espressione, nei suoi elementi peculiari come i paesaggi non meno della capacità creativa e imprenditoriale che spesso fa sintesi di cultura e prodotto. Un’immersione piena in questa identità rafforzata dentro un messaggio che abbiamo cercato in questi anni di potenziare attorno all’identità delle Marche. E per parlare in termini di web , insomma, sappiamo che molte opportunità ruotano attorno al concetto di reputazione: quindi essere o non essere conosciuti e riconosciuti come territorio, specialmente in un fattore che ci identifica molto come la cultura, fa la differenza. E quanto sia importante la qualità nella spesa culturale , come ci dimostra Symbola. Un’immagine dunque molto fresca e contemporanea di questa Orchestra regionale, un altro modo di aggiungere , in una prospettiva strategica, una spinta verso questa volontà di costruire assieme e raccontare sempre di più la regione con la sua identità, cioè le sue eccellenze in tutti i settori. E la FORM è un’altra eccellenza che può diffondere i valori positivi di questa terra. Certo se fossi un direttore artistico di un teatro del Nord Europa e vedessi questo programma e ascoltassi questo materiale, chiamerei la FORM che si propone come un’istituzione musicale con una mentalità europea, cioè un soggetto che pur sentendo di appartenere radicalmente a un luogo, diffonde valori universali. E anche questo è molto marchigiano. “
Sessanta concerti nei teatri marchigiani che accompagnano il pubblico fino all’otto maggio. La stagione 2020 offre la possibilità di ascoltare i capolavori e alcune opere meno note, ma non per questo meno significative ed apprezzate, di uno dei massimi geni della storia della musica: Ludwig Van Beethoven.
E allora, dopo il tradizionale Concerto per il nuovo anno, si parte con Egmont, musiche di scena per la tragedia di Johann Wolfgang von Goethe, quindi la Quinta sinfonia diretta da Ezio Bosso, il Concerto per violino con Stefan Milenkovich, la Sinfonia n. 9 e l’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra.
Spicca sicuramente nella stagione il debutto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana al Musikverein di Vienna che vede l’ensemble impegnato in musiche italiane e di autori marchigiani, sotto la direzione di David Crescenzi e con la presenza di Lorenzo Di Bella al pianoforte: il programma si potrà apprezzare anche a Jesi per una gustosa anteprima.
Di spessore gli artisti che collaborano con la FORM: nel ciclo di apertura si esibiscono la giovane direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, Saverio Marconi come voce recitante e il soprano Angela Nisi. Seguono due giovani interpreti per il programma Anima Russa: Čajkovskij - Šostakovich, ovvero la violoncellista Miriam Prandi e il direttore Alessandro Bonato, tra i più interessanti della nuovissima generazione, vincitore del 3° premio assoluto alla The Nicolai Malko Competition for young conductors 2018.
Come anticipato, la Sinfonia n.5 di Beethoven vede la direzione di Ezio Bosso e la presenza nello stesso programma di Francesco Di Rosa, I° oboe dell’Orchestra di Santa Cecilia, mentre Hubert Soudant dirige la sinfonia n.3 di Mendelssohn “Scozzese” con il violinista Jevgēnijs Čepoveckis (che torna a marzo per Nuovi talenti - Beethoven 250), vincitore del Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini” di Fermo. Milenkovich è protagonista di un doppio programma: quello su Beethoven e la ripresa del concerto Da Bach ai Queen proposto a Teramo e Roma.
Si conclude quest’anno il triennio dedicato a Mahler, con la Sinfonia n. 1 in re magg. “Il Titano” (trascrizione per orchestra da camera di Klaus Simon) diretta da Manlio Benzi; mentre Federico Mondelci, in veste di direttore e solista, affronta un interessante repertorio di musiche per il cinema – composte ad hoc o tratte da celebri capolavori classici e contemporanei – di Rota, Morricone, Händel, Ortolani (per un importante omaggio a questo musicista marchigiano) e Šostakovič.
Come sempre la FORM lavora con le realtà più interessanti del territorio italiano: la novità è la collaborazione con una prestigiosa istituzione come l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Si confermano quelle con l’Università Politecnica delle Marche, la Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona, il Macerata Opera Festival, la Rassegna di nuova Musica, l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, gli Amici della Musica di Montegranaro, l’Ente Concerti di Pesaro, l’Amat e la Società Filarmonica Ascolana.
L’impegno per i giovani e per i bambini si concretizza attraverso numerose azioni. In primis gli educational e i family concert con “Pierino e il lupo”, “Maggiore e minore: ma che modi sono?” e quindi con il Progetto MARCHE.NEXT.SOUND sostenuto e promosso dalla Regione Marche – Assessorato alla Cultura, rivolto alle nuove generazioni sia come esecutori, direttori e solisti, anche con l’avvio di nuove audizioni e concorsi per individuare talenti, sia come fruitori dei concerti.
La stagione è realizzata con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Marche e dei Soci Fondatori: Comuni di Ancona, Jesi, Macerata, Fermo, Fano, Fabriano.
180 i camosci stimati all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un indice significativo che testimonia il valore della biodiversità del territorio. Sono 123 gli esemplari di camoscio appenninico avvistati durante l'ultimo censimento della specie effettuato nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L'osservazione autunnale si è tenuta lo scorso 7 novembre, dopo che, per ben due volte, le condizioni meteo avverse avevano costretto ad un rinvio.
6 femmine e 1 maschio adulto già marcati, 41 adulti non marcati, 19 yearling (esemplari giovani che hanno almeno un anno di vita) di sesso indeterminato, 21 piccoli, di cui 5 nati tra i mesi di maggio e luglio 2019 e 35 esemplari indeterminati portano ad un numero minimo certo di 123, quando la stima sul totale si aggira intorno ai 180 camosci presenti nell'intera area del Parco. I camosci sono stati censiti principalmente nella zona del Monte Bove (Bove Nord, Bove Sud, Bicco), ma l'elemento più significativo che emerge da quest'ultima osservazione è la conferma della presenza di un branco che gravita, dal periodo estivo appena trascorso, sul versante sud del Monte Priora.
Ai primi del ‘900 e durante la Seconda Guerra Mondiale solo 30 erano gli esemplari rimasti e l'alto rischio estinzione della specie è stato scongiurato grazie alla reintroduzione di una trentina di ungulati avvenuta nel 2008 proprio nel Parco dei Monti Sibillini. I camosci, da sempre stanziati nella zona del massiccio del Monte Bove, la stessa del primo rilascio, oggi si sono dunque strutturati in branco anche al di fuori dell'area in questione. In particolare, tra il Pizzo del Berro e il Monte Priora ben 30 sono gli individui osservati, di cui 18 gravitano principalmente sul versante della Priora che si affaccia sulla Valle del Tenna.
“Proprio recentemente il Laboratorio di Biologia evolutiva dell'Università Politecnica delle Marche, coordinato dal prof. Vincenzo Caputo Barucchi, effettuando la valutazione su un cranio sub-fossile ritrovato in una grotta alle pendici del Monte Vettore, - ricorda il Presidente del Parco Andrea Spaterna - ha indicato per il reperto un'età di circa 3.000 anni, dimostrando in modo inequivocabile che il camoscio era autoctono nei nostri territori. L’analisi del DNA antico estratto da un frammento di osso ha inoltre svelato che l'esemplare era portatore di un genotipo che oggi non è più presente nella popolazione attuale, caratterizzata infatti da una bassissima variabilità genetica dovuta ai numerosi crolli demografici che l’hanno portata più volte vicinissima all’estinzione, cosa che oggi stiamo cercando di scongiurare”.
Un altro bel segnale che conferma l’importanza del Parco e del lavoro che viene svolto dagli uffici dell’Ente per contribuire a preservare la biodiversità e a valorizzare le straordinarie risorse naturali del territorio dei Sibillini.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fermo, nel corso di una specifica attività di polizia giudiziaria, hanno rinvenuto in un'abitazione nel comune di Massa Fermana delle armi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Montegiorgio è stata disposta un'apposita perquisizione per verificare dove fossero state occultate le armi.
Sotto il tetto dell’abitazione, il cui accesso è stato permesso tramite una scala fornita da un operaio, sono state ritrovati 2 fucili carcano modello 91 calibro 6,5x52; una mitragliatrice mp40 calibro 9 parabellum di fabbricazione tedesca; 6 caricatori con 82 munizioni. Armi e munizionamento risalgono entrambi al secondo conflitto mondiale.
L'abitazione è risultata essere disabitata: gli occupanti erano deceduti anni prima e gli eredi erano completamente ignari della presenza dellle armi, per le quali è stato disposto il sequestro immediato.
È successo questo pomeriggio, intorno alle 17:30, nell'area di servizio Esso di Monte Urano, lungo la Mezzina, nel territorio fermano. Nell'esplosione ha perso la vita un giovane operaio di 29 anni, Giovanni Battista Cascone, originario di Gragnano (Napoli) e residente a Falconara. Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto.
L'uomo, che lavorava per una ditta di Jesi, stava lavorando all'impianto antincendio presso il distributore quando, stando alle prime indiscrezioni, sembra sia stato investito da un'esplosione che lo ha sbalzato a diversi metri di distanza.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco ma non c'è stato nulla da fare per l'operaio.
Spetterà ai carabinieri di Montegranaro riscostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. L'area è stata posta sotto sequestro.
Si è svolta questa mattina a Tolentino, presieduta dal Prefetto Iolanda Rolli, una riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica itinerante, alla presenza dei vertici dell'Arma dei Carabinieri, con il Comandante provinciale il Colonnello Michele Roberti, della Guardia di Finanza con il Comandante Amedeo Gravina e della Polizia di Stato con il Dirigente Andrea Innocenzi.
Questo è il secondo degli incontri che il Prefetto, dopo il contatto diretto con i sindaci di tutti i comuni della provincia, ha voluto organizzare per avviare un costante, concreto rapporto con il territorio, prevedendo che periodicamente si svolgano riunioni del COSP nelle aree delle 4 Compagnie CC della Provincia, per rendere sempre più prossima l’azione del comparto sicurezza ai cittadini, alle istituzioni e alle loro istanze.
Sono intervenuti i sindaci, o loro delegati, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, San Severino, Sarnano, Serrapetrona, Tolentino, Urbisaglia. La riunione del Comitato è stata preceduta da un incontro tecnico con il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino e con i Comandanti delle Stazioni dipendenti e dei Reparti Sede nel corso della quale è stata illustrata al Prefetto la situazione dell’area.
Dopo una prima analisi dei dati statistici, da cui è emerso un complessivo calo del numero dei reati rispetto agli anni passati, i lavori si sono anzitutto concentrati su una programmazione delle attività da porre in essere sul territorio nel prossimo periodo, rispetto alla quale si è registrata una completa unità di intenti nella condivisione degli obiettivi da raggiungere per garantire migliori condizioni di sicurezza.
Le azioni potranno essere favorite anche dalla concreta attuazione degli strumenti forniti dai più attuali sistemi di videosorveglianza e dalla cosiddetta “sicurezza partecipata”, che forniscono un importante contributo nel perseguimento delle comuni finalità. Particolare attenzione è stata riservata, anche, alle azioni di contrasto alle truffe, che già nel recente passato hanno visto poste in essere numerose operazioni della Polizia locale e delle Forze di polizia, che saranno ulteriormente implementate nel prossimo periodo anche con lo scopo di sensibilizzare la popolazione più anziana, a tutela della quale appare decisivo sviluppare campagne di informazione e rafforzare, con iniziative mirate, le politiche di collaborazione tra le Forze dell’ordine e i Comuni, per una efficace attività di prevenzione.
L’incontro è stato anche l’occasione per affrontare il tema dello spaccio di sostanze stupefacenti e delle dipendenze in generale prevedendo un rafforzamento sinergico dell’attività di contrasto, secondo le indicazioni fornite dalla circolare recentemente diramata dal Ministro Lamorgese. I presenti hanno concordato sulla necessità che tutto quanto verrà programmato dalle Forze di Polizia dovrà trovare la partecipazione anche delle Polizie locali nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali.
È stata, poi, richiamata l'attenzione dei sindaci del cratere sui rischi connessi a eventuali fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nei cantieri presenti in quel territorio. "Occorre - ha ribadito il Prefetto - un grande patto di legalità e trasparenza che coinvolga le istituzioni, oltre alla Prefettura, alle Forze dell'Ordine e all'Autorità Giudiziaria, per emarginare ed escludere dal sistema economico produttivo chi, perseguendo obiettivi illeciti e operando fuori dalle regole, mina alla base i principi di correttezza e lealtà, incrina il clima di fiducia tra gli operatori economici, indebolisce il tessuto economico maceratese."
"Raggiunto l'accordo per rimettere in circolo i fondi dell'ordinanza 27 sull'edilizia popolare che non erano stati utilizzati per la mancanza di progetti suoi quali abbiamo concentrato l'azione congiunta di Commissario, Governo e Anac per restituire la possibilità di rientrare nelle proprie case, in primo luogo agli sfollati che si trovano negli alloggi residenziali". Ad annunciarlo è il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Piero Farabollini.
"Abbiamo anche implementato la collaborazione con Invitalia per supportare l'attività di ricostruzione e di messa in sicurezza delle imprese del cratere, con circa 30 milioni di euro" - ha aggiunto Farabollini che attende anche la conversione del nuovo decreto legge che snellisce ulteriormente le procedure per le regioni del centro Italia colpite dal sisma.
Una buona notizia ch arriva insieme a quanto annunciato dalla vicepresidente della Regione Marche e assessore all'agricoltura Anna Casini. Le aziende zootecniche del cratere sismico hanno infatti a disposizione 1,085 milioni di euro per sostenere investimenti produttivi. Le risorse stanziate agevoleranno le popolazioni colpite dal sisma e una quota è riservata al rilancio delle attività agricole.
"Un aiuto concreto per ripartire, in un contesto produttivo dove la zootecnia rappresenta un'attività economica importante, alla base di una filiera di eccellenze" le parole della Casini.
Esordio in Nazionale bagnato con il gol per il giovane talento Riccardo Orsolini. Il 22enne ascolano è stato scelto dal commissario tecnico Roberto Mancini ad inizio secondo tempo, per sostituire il centrocampista dell'Inter Nicolo' Barella nella sfida contro l'Armenia, cha ha chiuso il girone di qualificazione per gli Europei del 2020. Il suo impatto alla partita è stato indimenticabile e ha portato alla prima rete in azzurro.
Un'incornata vincente su cross di Federico Chiesa arrivata all'81', a cui ha poi ricambiato il favore con l'assist per il gol del definitivo 9-1. A ciò si aggiunga il rigore, realizzato da Jorginho, che Orsolini stesso si è procurato con una percussione in area di rigore. Una serata memorabile per l'esterno offensivo marchigiano, attualmente in forza al Bologna.
La Giunta Regionale delle Marche ha confermato per i saldi invernali il periodo che va dal 4 gennaio al 1° Marzo, così come per la quasi totalità delle altre regioni italiane. Nei Comuni del cratere sismico, i saldi degli operatori commerciali in sede fissa potranno partire 30 giorni prima: lo ha stabilito la giunta regionale delle Marche per sostenere le zone terremotate.
Per il resto le date per le vendite di fine stagione 2020 rispecchiano quelle nazionali nell'ambito dei criteri fissati dalla Conferenza Regioni, come riporta l'Ansa: saldi invernali dal 4 gennaio (primo giorno feriale antecedente l'Epifania) al primo marzo; saldi estivi dal 4 luglio (primo sabato del mese) al primo settembre.
Per il "Black Friday" del 29 novembre, gli operatori che parteciperanno alla giornata dedicata allo shopping scontato, non avranno l'obbligo della preventiva comunicazione al Comune competente. "La deroga aggiuntiva alle date indicate, valida per le zone terremotate, - osserva l'assessora al Commercio della Regione Marche Manuela Bora - è un aiuto offerto per sostenere le attività produttive e agevolare la rinascita di queste comunità".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana,“Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla tutela della lavoratrice dipendente in stato di gravidanza, con particolare riferimento al divieto di licenziamento ed alle agevolazioni alle stesse legislativamente garantite. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Camerino che chiede: “È legittimo il licenziamento della lavoratrice in dolce attesa a fronte della chiusura del reparto in cui la stessa prestava servizio? E quali sono le tutele alla stessa riservate?”.
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14515/2018, affermando testualmente quanto segue: “In tema di tutela della lavoratrice madre, la deroga al divieto di licenziamento di cui all'art. 54, comma 3, lett. b), d.lg. n. 151 del 2001, dall'inizio della gestazione fino al compimento di un anno di età del bambino, opera solo in caso di cessazione dell'intera attività aziendale, sicché, trattandosi di fattispecie normativa di stretta interpretazione, essa non può essere applicata in via estensiva od analogica alle ipotesi di cessazione dell'attività di un singolo reparto dell'azienda, ancorché dotato di autonomia funzionale.” (Cass. Civ., Sez. Lav., Sent. n. 14515/2018). Difatti, l’art. 54, D. Lgs. n. 151/2001, Testo Unico a tutela della maternità e della paternità, citato nella menzionata sentenza, prevedendo espressamente che: “Le lavoratrici non possono essere licenziate dall'inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro previsti dal Capo III, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino”, se non in caso di cessazione dell’attività dell’intera azienda, colpa grave e scadenza naturale del termine contrattuale, tanto da assicurare una tutela assoluta da ipotesi di discriminazione collegate all’attuale stato della dipendente, alla quale è altresì garantita tutta una serie di misure preventive e protettive per la salute e la sicurezza in gravidanza, così come dopo il parto, a partire dal divieto di adibire la lavoratrice al lavoro, dai due mesi che precedono la data presunta del parto, fino ai tre mesi successivi al parto, c.d. congedo di maternità, cui si aggiunge il divieto di lavoro notturno, riposo settimanale, astensione da lavori che comportino rischi alla salute perché pericolosi, faticosi ed insalubri perché esposte a materiali, agenti chimici, fisici e biologici, o polveri dannose, che comportino una posizione in piedi per più di metà dell’orario o che obblighino ad una posizione particolarmente affaticante e scomoda, o ancora lavori su scale e impalcature mobili e fisse con pericolo di cadute, sollevare o trasportare pesi. Inoltre, il Testo Unico di cui all’oggetto, oltre ad estendere tali specifiche tutele anche al caso di adozione o affidamento, prevede espressamente il diritto a permessi retribuiti per l’effettuazione di esami prenatali, accertamenti clinici, ovvero visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbano essere eseguiti durante l’orario di lavoro, nonché il diritto all’indennità giornaliera pari all’80 per cento della retribuzione, per tutto il periodo del congedo di maternità, il quale deve essere fruito separatamente da eventuali ferie o assenze che spettano alla lavoratrice che quindi non vengono computate a tal fine, e al quale si aggiunge il rateo giornaliero relativo alla gratifica natalizia o alla tredicesima mensilità e agli altri premi o mensilità o trattamenti accessori eventualmente erogati alla lavoratrice, oltre alla previsione di due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata, della durata di un’ora ciascuno, da concedere alla neomamma per il primo anno di vita del figlio e che sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro, pur comportando il diritto della donna ad uscire dall'azienda.
Infine, allo scopo di prestare tutela anche a quegli aspetti più strettamente legati alla carriera e di garanzia della professione, è previsto che al termine dei periodi di divieto di lavoro in virtù del congedo di maternità, le lavoratrici conservino il posto di lavoro e rientrino nella stessa unità produttiva ove erano occupate all'inizio del periodo di gravidanza; principio questo, ulteriormente consolidato dall’unanime orientamento della Suprema Corte che a tal proposito, ha espressamente sancito quanto segue: “È illegittimo il licenziamento intimato alla dipendente la quale – al termine del periodo di assenza obbligatoria per gravidanza previsto dall'art. 56, commi 1 e 3, d.lg. 26 marzo 2001 n. 151 – si rifiuti di prendere servizio presso una sede di lavoro diversa da quella occupata al momento dell'inizio della gravidanza in quanto, stante la normativa sulla tutela della maternità e della paternità, la lavoratrice ha diritto a conservare il posto di lavoro e la medesima sede (salvo rinuncia scritta) così che non possa configurarsi assenza ingiustificata – quindi giusta causa di recesso – il rifiuto al mutamento di sede” (Cass. Civ.; Sez. Lav., Sent. n.13455/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Una profonda saccatura in discesa dal golfo di Biscaglia verso il Mediterraneo occidentale e l'azione di blocco operata dall'anticiclone russo, determineranno l'afflusso di correnti umide sulla nostra regione con precipitazioni diffuse per la giornata di sabato 16 novembre e la prima parte di domenica 17.
È il bollettino meteo della Protezione Civile delle Marche che ha diramato anche una nuova allerta gialla per temporali valida per tutta la giornata di domani (sabato 16 novembre), nel territorio regionale.
Le precipitazioni diffuse, saranno maggiormente insistenti nelle zone interne e nel settore settentrionale della regione, più insistenti nel pomeriggio quando assumeranno anche carattere di rovescio o di temporale.
i venti saranno inizialmente sud occidentali di brezza tesa, nel pomeriggio ruoteranno da nord est divenendo di vento moderato lungo la costa ed il crinale appenninico, per poi ruotare nuovamente in serata da sud est lungo la costa e da sud ovest nelle zone interne rinforzando fino a vento moderato con raffiche fino a burrasca lungo la costa meridionale ed il crinale.
In tempi di stretta creditizia, le Pmi di Umbria e Marche devono ripensare alle modalità di accesso al credito. Luci puntate sulle nuove forme di finanziamento delle Pmi durante la seconda giornata del Glocal Economic Forum 2019 di ESG89, alla Posta dei Donini a Perugia. Ad illustrare le nuove possibilità, Giuseppe Rivetti, professore di Diritto tributario e Pianificazione fiscale internazionale all’Università di Macerata.
“Cresce l’interesse per le imprese di fonti di finanziamento alternative – spiega Rivetti -, rispetto ai tradizionali canali bancari, per limitare gli effetti negativi del cosiddetto credit crunch che grava soprattutto sulle Pmi, in quanto considerate più rischiose rispetto a quelle di grandi dimensioni”.
SESSIONE MATTUTINA – HOTEL LA POSTA DEI DONINI A PERUGIA
Qualche cifra di conferma del rapporto di Unimpresa: nel 2018 i prestiti alle Pmi si sono ridotti del 5% rispetto all'anno precedente, con una incidenza maggiore per i debiti a breve termine (-9%). Tra il 2010 e il 2017 i finanziamenti ai distretti sono diminuiti di 57 miliardi. In tale contesto il legislatore ha cercato di ridurre i vincoli civilistici e fiscali, per permettere alle imprese di reperire altrove le necessarie risorse finanziarie, come i fondi di private equity, i mini-bond o il crowdfunding. Il sistema italiano, tuttavia, non ha ancora raggiunto un livello di trasformazione adeguato, anche in ragione di speciali peculiarità delle imprese italiane caratterizzate, in molti casi, da gestioni familiari.
Le alternative? “È necessario un significativo cambiamento culturale – conclude Rivetti - volto a valorizzare una cultura d’impresa basata su solide competenze organizzative e finanziarie, nonché un miglioramento della qualità complessiva della governance”.
OSPITI
All’incontro di giovedì 14 novembre, dal titolo “Pmi di Umbria e Marche e i nuovi modelli di finanziamento”, dalle 10, moderato dal professor Rivetti e Giovanni Giorgetti, Ceo di Esg89, parteciperanno tra gli altri Agostino Baiocco - Co-Founder MARCAP Advisory & Consulting, Ilaria Caporali, presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria, Giuseppe Ghisolfi, Vicepresidente e tesoriere del Gruppo Europeo Casse di Risparmio – ESBG Mauro Guzzini Presidente Esecutivo Gitronica S.p.A., Barbara Pagnoncelli – Remake Festival e Assessore attività produttive Comune di Fabriano.
WORKSHOP
Tra gli altri appuntamenti di giovedì, dalle 14 nella sala Antica Scuderia, “L’Impresa “adattiva”: il modello hub della mobilità”, la riconversione di prodotti, servizi e professionalità per sostenere le esigenze di un mondo fortemente interconesso e sempre più piccolo, a cura di Marco Rossi di Rossi Ecocar, Luciano Loretti, Francesca Rossi e Massimiliano Sterpineti di K-Digitale. Alle 15, nella Sala degli Stemmi della Posta dei Donini, il panel “5G e innovazione della trasformazione digitale” a cura di Vittorio Innocenti, District Manager TIM, Angelo Guarnaschelli e Massimiliano Putzu, Ceo e direttore vendite di SOGESI Team. Nella sala delle Muse, dalle 15.30, focus sui nuovi protagonisti dell’IT.
FORUM POMERIDIANO DALLE 17,30 CON ADRIANO GALLIANI E ALESSANDRA GALLONE
Ma il Glocal Economic Forum 2019 a Perugia, alle 17.30, sarà anche l’occasione per parlare di sport insieme ad Adriano Galliani, che ha vissuto il successo del Milan e ora è ad dell’Associazione Calcio Monza, Alessandra Gallone, componente della Commissione Vigilanza Rai, Luigi Repace, presidente del Comitato regionale umbro della FIGC, Domenico Ignozza, presidente Coni Umbria, Fabio Luna, Presidente Coni Marche, Paolo Cellini, a guida del Comitato regionale marchigiano della FICG, il giornalista Francesco Bircolotti e Giovanni Ciampaglia, direttore Marketing ARENA ITALIA S.p.A.
IL PROMOTORE
ESG89 Group da 30 anni con il proprio know-how realizza analisi e report di natura economica, analizza gli scenari strategici e offre la propria esperienza per sostenere la crescita delle aziende. Fondato nell’Aprile del 1989 come editore di pubblicazioni economiche, annuari ed inserti per prestigiose testate giornalistiche italiane ed estere, ESG89 Group rappresenta oggi il punto di riferimento per migliaia di aziende nel perseguire l’obiettivo della conoscenza e della crescita attraverso la creazione di ‘valore’ e di ‘buone’ relazioni.
“Mazzette” e sacchi di soldi falsi davanti al Comune di Ancona per protestare contro i recenti casi di corruzione. È l’azione choc messa a segno nella notte dai militanti di Casa Pound Ancona. “L’inchiesta ‘Ghost Jobs’ su abusi e irregolarità negli appalti pubblici ha scoperchiato un vaso di Pandora – afferma Emanuele Mazzieri, responsabile provinciale di Casa Pound – ; i numeri parlano chiaro, perché se nelle indagini sono coinvolte decine di persone, tra cui quattro assessori comunali su nove, ciò significa che non si tratta di casi isolati o mele marce, quanto piuttosto di un intero sistema politico guasto al suo interno”.
“Non solo il ‘modello Ancona’ pare essere lontano da qualsiasi principio di buongoverno – continua Mazzieri – ma spaventa il modo in cui sta difendendo se stesso. A parte i ridicoli tentativi di minimizzare l’accaduto da parte del sindaco e della maggioranza, il modo in cui sono stati trattati gli autori di questa inchiesta fa presagire il peggio. Esemplare è la vicenda del maggiore Marco Ivano Caglioti, al quale va tutto il nostro sostegno, sospeso con motivi pretestuosi e il quale si è visto trasferiti agenti che lavoravano al caso”.
“Speriamo che le mazzette e i sacchi di denari che abbiamo portato in Comune – conclude Mazzieri – plachino almeno per un po’ l’avidità della Giunta. Auspichiamo che le indagini procedano senza intralci e che un guizzo di dignità porti la maggioranza alle dimissioni. Nel frattempo lavoreremo come sempre per costruire e ideare una città che sia davvero un’alternativa a tutto questo”.
Quando nel mese di maggio arriva il Giro d’Italia è un’emozione nuova per ogni appassionato di ciclismo e di sport in generale: un grande momento di festa atteso nella data di mercoledì 20 maggio, giorno in cui si Porto Sant’Elpidio si tingerà di rosa per accogliere la partenza dell’undicesima tappa che avrà il proprio epilogo a Rimini nonché l’evento di punta del nuovo corso operativo di Marche Ciclando in stretta sinergia con l’amministrazione comunale elpidiense e la Gio.Ca Communications.
Portare il Giro d’Italia a Porto Sant’Elpidio è una vetrina privilegiata per promuovere le eccellenze del territorio elpidiense e non solo per un evento che verrà trasmesso in 198 paesi.
La riunione tecnica con i responsabili dello staff partenze di Rcs Sport e quello della Rai è servita a fare il punto della situazione per tracciare le linee guida operative sul piano della sicurezza, della viabilità e della logistica generale oltre ad organizzare al meglio la predisposizione di tutti gli accorgimenti necessari ad ospitare la carovana del Giro e la definizione del percorso cittadino di trasferimento turistico fino al chilometro zero, il tutto alla presenza di Giuseppe Ripà (presidente del comitato Marche Ciclando), Nazzareno Franchellucci (sindaco di Porto Sant’Elpidio), Vincenzo Santoni (responsabile degli eventi per conto di Marche Ciclando), Gabriele Vesprini e Celso Bugiardini (consiglieri del comitato Marche Ciclando), Elena Amurri (assessore allo sport di Porto Sant’Elpidio), Luigi Gattafoni (comandante della Polizia Locale di Porto Sant’Elpidio), Marco Nardoni e Vito Mulazzani (in rappresentanza della Rcs Sport).
Sarà una festa per l’intera città elpidiense che ritrova la Corsa Rosa a distanza di 8 anni: la carovana pubblicitaria e l’area parcheggio squadre saranno dislocate tra il lungomare sud e l'area Ex Orfeo Serafini mentre la centralissima piazza Garibaldi sarà il cuore pulsante con il villaggio di partenza che accoglierà il foglio firma, l’hospitality e lo spazio Rai per la trasmissione mattutina e nel tratto pedonale di via Battisti saranno dislocati gli stand pubblicitari dei main sponsor della Corsa Rosa.
Porto Sant’Elpidio e Marche Ciclando saranno all’altezza di sfruttare l’ampio input di immagine sotto l’aspetto di promozione del territorio e della visibilità che offre un evento dalle potenzialità enormi come il Giro d’Italia che arricchirà il programma degli eventi di Marche Ciclando con la Granfondo Porto Sant’Elpidio (22 marzo), il Papà Elio Gran Premio Giorgio Mare per la categoria allievi (26 luglio), la Granfondo dei Tre Santuari del Fermano (27 settembre) con la novità della Camminata dei Tre Santuari dedicata agli amanti delle lunghe camminate nella settimana che precede lo svolgimento della gara ciclistica amatoriale.
La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso un'allerta meteo alle ore 13:15 della giornata odierna, valida dalla mezzanotte di questa sera fino a tutta la giornata di domani.
Dopo il maltempo che si è abbattutto nei giorni scorsi sulla nostra Regione, le condizioni meteo sembrano non migliorare.
A essere interessata, con allerta gialla, tutta la zona provinciale dalla costa all'entroterra, per rischio di temporali e idrogeologico. Ma non solo; l'intera provincia sarà interessata anche da vento forte e da possibili mareggiate.
“Non è cancellando la nostra storia e le nostre tradizioni che si aiuta l'integrazione. Anzi una decisione così sconsiderata come quella di sottrarre ai bambini la gioia del Natale la rende più difficile, creando malumore nei bambini e comprensibile diffidenza nelle loro famiglie”. A denunciarlo è il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, che appresa la notizia dai consiglieri comunali della Lega di Maiolati Spontini è voluto intervenire sulla decisione assunta dal corpo docenti e dal dirigente scolastico della scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” di Ancona, che hanno scelto di cancellare la tradizionale festa di Natale per non urtare la sensibilità del 10% dei bambini iscritti di religione diversa da quella cristiana.
“Si tratta di una decisione arbitraria, imposta alle famiglie senza coinvolgerle – spiega Arrigoni - ma ciò che è peggio è l’assurda motivazione di non voler urtare la sensibilità dei non cristiani, come se festeggiare il Natale e rivivere la nascita del bambino Gesù anziché portare gioia, amore e pace, anche attraverso le filastrocche e le canzoncine dei bimbi, possa invece creare divisioni”.
“Ci aspettiamo che questa decisione scellerata, discriminatoria e offensiva nei confronti della nostra tradizione e delle famiglie venga rivalutata con più serenità e meno superficialità”, conclude Arrigoni. “Nel frattempo come parlamentari marchigiani della Lega, insieme ai consiglieri regionali, abbiamo richiesto l’intervento del provveditore regionale agli studi poiché il sistema scolastico regionale ha il dovere di valorizzare al meglio la nostra storia, la nostra cultura e le nostre radici”.
La Giunta della Regione Marche ha avviato la procedura di richiesta dello stato di emergenza per i danni causati dal maltempo e dalle forti mareggiate che si sono abbattute su vari tratti e centri del litorale marchiano nei giorni scorsi (LEGGI QUI). Ad annunciarlo, in Consiglio regionale, è l'assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti.
L’ordine del giorno della seduta è stato integrato con la proposta di mozione, a firma del consigliere Piergiorgio Fabbri (M5s), sulla riduzione in mare dei rifiuti trasportati dai corsi d’acqua. L’atto verrà esaminato in coda ai lavori di giornata.
Gli uffici territoriali di Confcommercio, nella prima mattinata del 13 novembre si sono attivati per aiutare ad effettuare una stima dei danni subiti (ancora da calcolare). Le immagini che le aziende balneari inviano agli uffici non hanno bisogno di commenti. Tutto quanto registrato nella ricognizione di Confcommercio Marche sarà riportato in un dossier, pronto per essere inviato alle Autorità, affinché possano valutare ed intraprendere misure efficaci per riportare alla normalità la costa, nel più breve tempo possibile.
"Infine ricordiamo che la mareggiata - concludono da Confcommercio - si aggiunge alla già troppo precaria situazione a cui i balneari sono sottoposti ormai da tempo, molti dei quali, inspiegabilmente non hanno potuto neanche godere del procedimento di proroga delle proprie concessioni previsto dalla scorsa finanziaria, senza che i Comuni inadempienti abbiano addotto motivazioni valide."
"Se tutto fosse confermato, quello del caso di una bimba strappata a una madre e affidata a una coppia di amici del giudice (LEGGI QUI) aprirebbe uno scenario inquietante: sarebbe una vera e propria “cricca” di amici a operare sul caso, creando una cortina impenetrabile e assicurando che nessuno possa intromettersi. Oltre al giudice, che avrebbe più volte ammesso che mai avrebbe riconsegnato la bimba alla madre. Ebbene la consulente di parte della famiglia affidataria avrebbe ricoperto per anni il ruolo di giudice onorario, partecipando a numerose camere di consiglio con il giudice in questione. Un altro giudice onorario, loro collega, fino all’altro ieri ha organizzato e relazionato gli incontri protetti tra madre e figlia, oltretutto se pur disposti dal Tribunale completamente a carico della mamma." A parlare e tornare sulla preoccupante questione che vede coinvolto un giudice del Tribunale dei Minorenni di Ancona è l'avvocato Francesco Miraglia che si è occupato in prima persona dei fatti di di Bibbiano.
"A Bibbiano il sistema era orchestrato da assistenti sociali - commenta l’avvocato che difende la mamma della piccola, - ma qui è un giudice togato, una persona che dovrebbe esser super partes, che dovrebbe avere a cuore la giustizia e il benessere dei minori". L’avvocato Miraglia, alla luce delle nuove rivelazioni, ha scritto immediatamente al Tribunale per i minorenni di Ancona. Dopo aver denunciato la coppia affidataria per maltrattamenti, il legale aveva chiesto la ricusazione del giudice: il presidente del tribunale ha dato seguito alla richiesta e il caso sarà affrontato all’udienza fissata lunedì prossimo, 18 novembre. Sarebbero poi clamorosamente incomprensibili le motivazioni che avrebbero portato all’allontanamento fin dalla nascita della piccola dalla sua mamma per affidarla a una coppia.
"Il motivo principale è il presunto disturbo mentale della mia assistita - prosegue l’avvocato Miraglia -. La madre naturale della piccola sarebbe in realtà affetta al massimo da un disturbo istrionico di personalità, che la porterebbe a comportarsi in maniera eccessivamente emotiva. Niente a che vedere con la donna affidataria, la quale è stata valutata una schizofrenia dalla stessa CTU del Tribunale. Quindi questo giudice, forse con la complicità, sicuramente con l’appoggio dei suoi colleghi, di coloro che sono stati per anni seduti alla scrivania accanto alla sua, ha tolto una bambina a una donna ritenendola instabile mentalmente, per affidarla a una schizofrenica. Sarà un affidamento lecito o illecito? Dove sarebbe, in tutto questo, il benessere della bambina? Che tra l’altro vede la mamma naturale solamente durante incontri protetti (stranamente a spese della madre) e che la coppia affidataria obbliga a chiamare “zia”, quasi a volerle cancellare la memoria della sua famiglia di origine, contravvenendo così ai principi dell’affidamento, che è una prassi di carattere temporaneo. Questo comportamento, infatti - prosegue il legale - non volge certo nella direzione del rientro della bimba in senso alla famiglia di origine."
A sostenere l’allontanamento della bambina dalla madre a favore della famiglia affidataria sarebbe un ex giudice onorario che per anni ha lavorato gomito a gomito con il giudice stesso. "Insomma, sarebbe uscita dalla porta come magistrato per rientrare dalla finestra come consulente tecnica della famiglia affidataria - spiega il legale -. Quanto poi al professionista che ha valutato e relazionato al giudice in questione gli incontri protetti tra madre e figlia, questi avrebbe fatto parte anch’egli del medesimo team di magistrati. Il Tribunale di Ancona non deve dare risposta solo a questo, ma anche ai casi in cui questo giudice ha preso determinate iniziative. Integreremo quindi la querela, aggiungendo quella contro la consulente di parte, e spero che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, così come a Bologna invii gli ispettori anche ad Ancona: non vorremmo che questo caso fosse la punta di un iceberg e la situazione merita la massima attenzione".
Nelle Marche, venerdì 15 novembre, sit-in dalle 10,00 alle 12,30 davanti alle Prefetture di Pesaro e Macerata, indetto dai sindacati confederali dei Vigili del Fuoco in occasione della manifestazione nazionale che si terrà a Roma in Piazza Montecitorio, nella stessa giornata.
A Macerata i Vigili del Fuoco daranno vita a un corteo che partirà da Rampa Zara alle ore 9.30. Proclamati inoltre quatto giorni di sciopero generale del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: 21 novembre dalle ore 16,00 alle ore 20,00 ; 2 dicembre dalle ore 10,00 alle ore 14,00, 12 dicembre dalle ore 16,00 alle 20,00 e 21 dicembre dalle 10,00 alle 14,00. Sarà comunque garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione.
Tra le ragioni della mobilitazione, indetta da FP Cgil VVF, FNS Cisl e UILPA Vigili del fuoco, "le esigue risorse finanziarie previste dal Governo nella Legge di Bilancio 2020 in favore del Contratto Nazionale dei VVF e per garantire una maggiore sicurezza del personale oltre a sostenere il servizio da assicurare alla cittadinanza."