“Il momento di particolare gravità non può essere utilizzato come motivo di immobilismo. L’Amministrazione comunale deve utilizzare tutte le proprie forze per garantire la salute pubblica contrastando la diffusione del virus. Non possono bastare solo, seppur utili, azioni economiche di supporto alla popolazione colpita”. Interviene così, esprimendo preoccupazione sulla situazione Covid a Corridonia, l’esponente di Fratelli d’Italia Claudio Cimarossa.
“La situazione in città appare sempre più grave con il passare dei giorni. A differenza di quanto avviene negli altri territori il numero dei contagiati non sembra calare, anzi, anche se più lentamente, il dato, come viene comunicato dall’amministrazione, è in crescita, spiega il portavoce FdI, che poi attacca la giunta Cartechini.
“Non possono bastare solo, seppur utili, azioni economiche di supporto alla popolazione colpita. È indispensabile creare dei presidi dove le persone possano andare ad effettuare i test rapidi per comprendere l’eventuale positività da Coronavirus, così da limitare il più possibile la diffusione del virus, come fatto da alcuni Comuni limitrofi. In questa maniera anche gli asintomatici potranno responsabilmente assumere tutti i comportamenti adeguati alla loro condizione, evitando un’inconsapevole, ma per questo non meno rischiosa, diffusione del virus”.
“L’amministrazione, oggi, ancora una volta ha omesso di porre in essere qualsiasi azione idonea a limitare la diffusione del virus, ma non possiamo attendere oltre” - continua Cimarossa -. Per queste ragioni, condividendo quanto egregiamente richiesto dagli amici consiglieri di opposizione, chiediamo all’amministrazione di attivarsi immediatamente al fine di organizzare punti di analisi nel territorio cittadino, così come fatto da altri comuni limitrofi".
"Da parte nostra - conclude -, nello spirito di massima collaborazione con l’amministrazione dovuto dal senso di responsabilità che deve caratterizzare le azioni di ognuno di noi in questo momento, confermiamo la nostra disponibilità a predisporre un progetto operativo per la realizzazione di questi presidi per l’effettuazione dei test”.
Il Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne con i dati raccolti dall’Osservatorio marchigiano per le politiche sociali, sulla base delle rilevazioni effettuate dai cinque Centri anti violenza delle Marche, al centro dell’attenzione della Commissione regionale Sanità.
“Non a caso abbiamo scelto proprio oggi – evidenzia la Presidente della Commissione, Elena Leonardi - che è la Giornata internazionale della violenza sulle donne, per approfondire i contenuti del dossier. E’ importante tenere alta l’attenzione rispetto a un fenomeno che, purtroppo, fa tristemente parte della nostra quotidianità”.
Il rapporto 2019 mostra un calo dell’11,8% delle segnalazioni ai cinque Cav marchigiani, per un totale di 471 richieste di aiuto, in media di 6 donne ogni 10mila abitanti, che salgono a 8 nella provincia di Pesaro dove si registra il 30% dei casi sul totale regionale.
“I numeri – prosegue la Presidente - continuano a essere preoccupanti. Di qui la necessità di agire sul fronte culturale, ma anche incentivando e sostenendo azioni concrete a tutela delle vittime e dei loro figli, testimoni indifesi delle brutalità subite dalle madri”.
Nel dossier 2019 anche un mini focus relativo al periodo Covid, riferito a febbraio/maggio 2020, con 165 segnalazioni ai Cav, di cui 101 primi contatti. “La pandemia non ha interrotto il servizio – sottolinea Elena Leonardi - che si è addirittura intensificato con l’ausilio del telefono e di nuovi strumenti informatici”.
Secondo la Vicepresidente della Commissione, Simona Lupini (M5S) “per contrastare davvero la violenza di genere e domestica è necessario costruire una comunità solidale, che faccia rete attorno alle vittime, che non le lasci sole ma si adoperi per aiutarle nella conquista di una nuova vita autonoma e indipendente”.
Per il consigliere del Movimento 5 Stelle “è necessario lavorare sul territorio a ogni livello, partendo dai Comuni, favorendo iniziative a sostegno del lavoro, ma anche di carattere abitativo. Penso all’utilizzo del cohousing, con esperienze positive già avviate e che potrebbero trovare ulteriore sviluppo in altre aree del territorio regionale ”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi:
Nel territorio anconetano si sono registrate 2 vittime si tratta di un 95enne di Filottrano all'Ospedale di Jesi e una 88enne anconetana all'INRCA. Una vittima al nosocomio di Pesaro, dove si è spento una 82enne di Carpegna mentre all'Ospedale "A.Murri" di Fermo hanno perso la vita un 79enne di Santa Vittoria in Matenano e una 69enne di Sant'Elpidio a Marea
Due i decessi a San Benedetto del Tronto: si tratta di un 79enne di Folignano e un 50enne di Monteprandone.
Nel Maceratese sono tre le persone che hanno perso la vita all'Ospedale di Civitanova Marche: un uomo di 72 anni di Recanati, una 69enne originaria di Fiuminata e un 80enne civitanovese,
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1221 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (552), mentre sono 210 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Il bando lanciato dal Mibact “Viaggio in Italia”, rivolto alle giovani imprese si è concluso il 13 novembre con pubblicazione delle graduatorie sul sito ufficiale del Ministero dei Beni culturali.
Il progetto marchigiano #AUNPASSODATE è risultato ventiquattresimo tra circa 1300 progetti, nella categoria turismo di prossimità fra le altre turismo lento e turismo dei borghi.
La Maviro Production ha proposto uno short film promozionale di 3 minuti che ripercorre la bellezza italiana con particolare focus sulle Marche. I luoghi dove sono state girate le riprese infatti oscillano fra Urbino, Macerata, Urbisaglia, Ancona, Pioraco, Castelluccio di Norcia, Ascoli Piceno, Monte San Giusto, Pieve Torina, Corridonia, Lido di Fermo, Camerino e Mogliano con inserti trentini e siciliani di massima intensità paesaggistica tra cui: San Vito lo Capo, Cefalù, Etna e Plavenna.
“L’intento – spiega la sceneggiatrice e direttrice del progetto Matilde Lanciani – è stato quello di riconsiderare il nostro patrimonio artistico, culturale e naturale a partire da un’ottica differente, quella legata all’emergenza Covid che ci invita a riconsiderare il viaggio come momento di riconnessione con la natura e con quei luoghi vicini a noi che a volte diamo per scontati ma che custodiscono un’immensa bellezza storica ed estetica”.
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Victor Zamora, pilota droni, dott. Roberto Ercoli nel ruolo di videomaker, Gianluca Marrazzo come ballerino e coreografo, dott.ssa Federica Emili e Franco Bisso come grafici, dott.ssa Beatrice Bellesi come traduttrice, dott. Matteo Basilici come aiuto sceneggiatore, dott. Raffaele Liccardo come voce narrante, dott. Nicola Strappaveccia come autore delle basi musicali ed una serie di comparse locali.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3763 tamponi: 1721 nel percorso nuove diagnosi e 2042 nel percorso guariti.
I positivi sono 448 nel percorso nuove diagnosi (124 in provincia di Macerata, 107 in provincia di Ancona, 81 in provincia di Pesaro-Urbino, 48 in provincia di Fermo, 63 in provincia di Ascoli Piceno e 25 da fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (79 casi rilevati), contatti in setting domestico (109 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (117 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (19 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (8 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero. Per altri 95 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 26,3% oggi, contro il 28,7% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 27.554 per un totale di 231.259 campioni testati. In aumento il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: sono 672 (+28 rispetto a ieri), di cui 94 in terapia intensiva (+5). Sono, invece, 26 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 125 pazienti (+6 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 63 al Covid Hospital e 12 a Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Scontro tra due auto in superstrada: intervengono i soccorsi
L'incidente si è verificato, lungo la superstrada 77 della Val Di Chienti, tra Pollenza e Tolentino direzione monti.
Secondo una prima ricostruzione, una vettura - Lancia Y - si è fermata in mezzo alla carreggiata a causa di un guasto, quando è stata travolta da un'altra auto che sopraggiungeva. Piuttosto violento l'impatto.
Lanciato l'allarme sono giunti sul posto i soccorsi: 118 e Vigili del Fuoco. I pompieri hanno subito estratto dall'abitacolo la conducente della Lancia Y: la donna è stata, quindi, trasportata all'ospedale di Macerata in ambulanza. Le sue condizioni non destano, tuttavia, particolari preoccupazioni. Curato sul posto il conducente dell'altro autoveicolo.
Inevitabili i disagi al traffico, si viaggia a una sola corsia. Sul posto per ricostruire l'esatta dinamica del sinistro i carabinieri. Il personale Anas si occuperà del trasporto delle due vetture coinvolte nello schianto.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
Gli influencer su Instagram sono denominati instagrammer e sono in grado di arrivare ad un vasto pubblico presente sul social network e influenzarlo consigliando prodotti da acquistare o servizi.
Diventare Influencer permette di guadagnare molto oppure di ottenere un’entrata extra, ricevendo prodotti gratis dalle aziende. Ma com’è possibile guadagnare su Instagram e quanti soldi servono?
Come guadagnare con Instagram
Guadagnare online con un profilo Instagram non è molto complicato, tuttavia è necessario essere predisposti alla comunicazione diretta con il pubblico e alla pubblicazione costante di post, farsi conoscere a pieno per ottenere fiducia. È possibile registrarsi come Influencer su https://Shoutcart.it.
Non è necessario avere tanti follower e, cosa indispensabile, è sconsigliato acquistare pacchetti di follower falsi perché l’algoritmo di Instagram potrebbe bloccare il profilo e perderete tutte le collaborazioni avviate con le aziende. Ecco alcuni fattori che permettono di ottenere collaborazioni e, quindi, di guadagnare:
- Facilità di associazione ad una determinata categoria di prodotti, in base agli hashtag maggiormente utilizzati e in base agli interessi di acquisto della community;
- Livello di engagement dei follower;
- Canali di reddito prescelti;
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In base a questi elementi, gli influencer più popolari su Instagram riescono ad ottenere anche migliaia di euro per un singolo post condiviso, mentre i micro influencer possono ottenere fino a centinaia di euro per ogni post.
4 metodi per guadagnare con un profilo Instagram
Ci sono quattro principali metodi che permettono di ottenere un guadagno attraverso Instagram:
- Condividere post sponsorizzati per i brand che vogliono raggiungere la community del profilo;
- Partecipare a programmi di affiliazione, ottenendo una percentuale sulle vendite dei prodotti in azienda;
- Creare un prodotto o offrendo un servizio a pagamento;
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È importante considerare che molte aziende non sono in grado di acquisire così facilmente la fiducia del pubblico e preferiscono collaborare con gli Influencer tramite post sponsorizzati, mirati a far conoscere i loro prodotti.
I brand non sono interessati alla dimensione del following o all’estensione potenziale del pubblico, piuttosto valutano il livello di fiducia e di engagement del pubblico.
Come decidere quanto farsi pagare come influencer?
Gli accordi stipulati con gli influencer includono la creazione di contenuti e, a volte, la condivisione dei contenuti anche sul sito e sulle inserzioni pubblicitarie delle aziende.
Generalmente, le condizioni sono negoziabili e il compenso può consistere in denaro, prodotti o servizi omaggio. L’influencer promette di offrire visibilità al brand.
È importante che, durante le trattative, ricordarsi che si sta offrendo i contenuti e l’accesso totale al pubblico, con la possibilità di raggiungere molte più persone. Quindi, è importante richiedere la giusta somma di denaro prevista.
Quando i follower aumentano e di conseguenza aumentano le collaborazioni, è consigliato passare ad un account business per verificare tutti i dati inerenti ai follower, utili per la negoziazione con le aziende.
Come trovare aziende per le collaborazioni
Quando un profilo ha abbastanza follower e diventa popolare, è molto probabile che siano i brand a cercare l’account per richiedere collaborazioni. Tuttavia, è possibile cercare brand che si avvicinano alla propria personalità e ai propri valori, così da promuovere i prodotti che realmente si apprezzano, salvaguardando anche il rapporto di fiducia con il pubblico.
Il costo di ogni collaborazione dipende anche se si tratta di un post sponsorizzato occasionale oppure di una campagna a lungo termine, che generalmente ha un costo molto più elevato.
È possibile anche accedere alle piattaforme per Influencer per aumentare la probabilità di essere rintracciati dai numerosi brand che ogni giorno cercano nuove facce pronte a sponsorizzare i loro prodotti.
Ogni azienda, inoltre, richiede degli ulteriori obblighi da rispettare durante la sponsorizzazione dei prodotti come l’inserimento degli hashtag #sponsorizzato o #adv, in modo che i post siano riconoscibili.
"Sai già qual è la cosa giusta da fare: lasciarlo! Quando resti perchè pensi di poterlo cambiare, perchè il tuo amore lo renderà una persona migliore..quando resti perchè in fondo hai sempre pensato che sei tu quella che non va..quando resti perchè pensi che nessuno ti amerà più quanto ti ama lui..quando resti mentre lui minaccia di abbandonarti, e lo supplichi di non farlo..quando resti perchè ti ha isolata da tutti i tuoi amici e ti senti sola..quando resti perchè non sai dove andarequando resti, e resisti..allora forse sei già una vittima di violenza domestica e stai mettendo gravemente a rischio la tua salute, psichica e fisica".
Il processo di vittimizzazione della donna avviene attraverso vari tipi di violenza: la violenza economica, la violenza verbale, la violenza psicologica, oltre ai tipi di violenza più riconoscibili, quella fisica e quella sessuale.
Nel suo bisogno di essere amata, la donna rimane incastrata in un processo ripetitivo di violenza chiamato “ciclo della violenza domestica”, comprende le seguenti fasi che, in un circolo vizioso, si ripetono nella relazione.
FASE DI ACCRESCIMENTO DELLA TENSIONE - È il momento della violenza psicologica, possono verificarsi scenate di gelosia. Lui non sempre spiega la sua irritazione, lei cerca una spiegazione in se stessa. Si sente confusa e sbagliata, evita di contraddirlo, ha paura di essere abbandonata. Questa fase puo’durare anche parecchi mesi.
FASE DELL’ESPLOSIONE DELLA VIOLENZA - La violenza fisica scatta veementemente ed improvvisamente, lei si terrorizza, è destabilizzata, “va in tilt”.
FASE DELLA FALSA RIAPPACIFICAZIONE - Lui schiera in campo richieste di perdono, promesse di cambiamento e giuramento d’amore eterno. Questa è la fase che spinge la donna a restare nella relazione, a non denunciare. La vittima crede che questa calma e questa armonia ritrovata sia destinata a durare per sempre.
Man mano che passa il tempo questa fase è sempre più breve e dalla calma si passerà nuovamente alla fase dell’accrescimento della tensione e quindi all’esplosione della violenza.
Per uscire dal ciclo della violenza, la vittima deve prendere atto della sua situazione. Solo allora sarà pronta per ricevere il supporto di cui ha bisogno.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nel Comune di Tolentino si registra un netto calo di casi covid e quarantene in confronto all’ultimo aggiornamento comunicato ieri quando i positivi erano 145: ad oggi la situazione è di 139 contagiati e 73 persone che sono in isolamento domiciliare. Leggero rialzo dei soggetti positivi a Macerata che passano dai 429 di ieri ai 432 odierni mentre scendono sensibilmente le persone poste in isolamento che oggi sono 260 (-16 rispetto al precedente aggiornamento)
Un nuovo caso di positività a Muccia, dove le persone contagiate salgono a 4: nessuno è in isolamento fiduciario. Peggiorano i dati a Petriolo, dove salgono a 27 i pazienti positivi rispetto ai 25 segnalati nell'ultimo report. Medesima situazione anche a Gagliole dove il numero dei contagiati sale a 6 per via del rilevamento di una perosona contagiata rilevata nell'ultima giornata.
Dati in lieve peggioramento anche nel comune di Camerino risultano positive al Covid 35 persone (+1 dall’ultimo aggiornamento)e 14 residenti posti in isolamento. Un trend negativo che si conferma anche a Castelraimondo dove si evince un aumento più netto del numero dei contagi. Sono infatti 9 i nuovi casi rilevati che fanno salire il numero totale dei soggetti postivi a 54.
Anche il sindaco Michele Vittori ha informato sulla situazione Covid-19 a Cingoli: nel territorio si registra un peggioramento rispetto al precedente report con 89 casi positivi (+2) ma coingiuntaente scendono le persone in isolamento domiciliare: sono 108. Non si registrano variazioni nei numeri comunicati dal Amministrazione Comunale di Monte San Giusto dove rimangono 92 le persone contagiate mentre dimuniscono a 116 i sangiustesi in quarantena.
Dati invariati invece quelli che si riscontrano anche nel comune di San Ginesio, dove restano 15 i soggetti contagiati, così come a Sarnano dove il primo cittadino Luca Piergentili, tramite i canali social istituzionali, ha reso noto la situazione covid del suo comune: “sulla base delle comunicazioni ufficiali pervenute dalle competenti autorità sanitarie, una persona già positiva è guarita e 4 persone hanno terminato il periodo di isolamento – comunica - Alla data odierna pertanto tra i residenti di Sarnano risultano complessivamente 9 persone positive una persona in isolamento fiduciario”.
Numeri in lento e costante miglioramento trai i cittadini di Appignano. Nel fine settimana i contagi non sono aumentati: si contano infatti 51 positivi, vale a dire una unità in meno rispetto al precedente aggiornamento. Situazione meno pesante anche a Treia dove ad oggi sono 131 persone in isolamento domiciliare al cui interno 79 positivi al covid, ovvero 34 persone uscite dall'isolamento domiciliare e 24 positivi in meno rispetto a una settimana fa.
Migliora di due unità il totale dei seggetti positivi al virus nel comune di Sant'Angelo in Pontano: sono ad oggi 6 le persone contagiate e una in quarantena.
"L’obbligo di indossare mascherine nella scuola primaria per tutta la durata delle attività scolastiche compromette salute, apprendimento ed equilibrio psicologico dei bambini". Tornano a rimarcarlo per la Lega Marche l’assessore a Sport e Cultura Giorgia Latini ed i consiglieri Anna Menghi e Giorgio Cancellieri, membri della commissione regionale dopo che, nei giorni scorsi, l’assessore Latini ha sollecitato l’intervento del presidente Conte a fronte dei disagi crescenti che si registrano nelle aule (leggi qui).
Recentissimo l’intervento sull’argomento del Garante regionale dei diritti della Persona per le Marche che, sollecitato dalla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza di San Benedetto Donatella Forlini, ha richiesto un parere medico-specialistico sulla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlabili all’uso della mascherina per i bambini della scuola primaria.
Il garante per l’infanzia della Liguria, invece, ha invitato l'Autorità Garante Nazionale ad intervenire.
“Il sacrificio che viene richiesto ai nostri ragazzi è immenso perché ne condiziona non solo la spontaneità in ogni espressione – concludono Menghi e Cancellieri –, fondamentale per lo sviluppo della personalità in età evolutiva, ma anche per il rischio di compromettere la salute psicofisica paradossalmente più del contagio che si vorrebbe evitare".
"Basti pensare al paradosso dei paradossi ovvero l’obbligo di mascherina anche nelle attività ludico sportive all’aperto e in quelle artistiche che si svolgevano già con tutte le cautele effettivamente necessarie – concludono Menghi e Cancellieri – Le opinioni contrastanti sull’efficacia e la necessità della mascherina in un contesto come quello scolastico, dove pochissimi sono stati i focolai già con le precedenti norme di sicurezza, inducono a nuove ed urgenti riflessioni. L’efficacia dell’igienizzazione delle mani e degli ambienti, del distanziamento tra i banchi e tutte le altre misure precauzionali attivate da scuole e famiglie fanno pensare che una revisione della norma sia possibile senza compromettere alcunché”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi
Nel territorio anconetano si sono registrate 3 vittime all'ospedale dorico Torrette: si tratta di un uomo e una donna anconetana entrambi di 77 anni con un 60enne originario di Ascoli Piceno. Una vittima al nosocomio di Pesaro, dove si è spento un 83enne di Corridonia mentre nella struttura ospedaliera di Fossombrone sono spirate una 93enne di Fano e una 97enne di Urbino.
Un morto a San Benedetto del Tronto: si tratta di un 84enne di Cupra Marittima. Una decesso anche alla Casa di Risposo di Petritoli dove ha trovato la morte una 84enne fermana.
Nel Maceratese hanno perso la vita due persone: una uomo di 94 anni di Macerata e un 81enne residente a Corridonia, entrambi morti all'Ospedale Civile del Capoluogo di Provincia.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1211 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (551), mentre sono 207 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Attivati posti letto Covid anche a Camerino e Civitanova Marche. Lo ha confermato questa mattina l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, ai margini del Consiglio Regionale (leggi qui).
"Nell'Area vasta 3 c'e' una condizione di particolare attenzione perchè il Covid hospital di Civitanova Marche non e' riuscito interamente ad assorbire i malati del Pronto soccorso dell'ospedale di Macerata e di quello Civitanova Marche - spiega Saltamartini-. Per questa ragione e' stata data piena attuazione al Piano pandemico che prevede, col livello C, l'attivazione dei posti letto per terapia Covid sia a Camerino che a Civitanova Marche".
"Nelle Marche sono 14 le Case di riposo in cui si sono manifestati sintomi di positività con circa 260 ospiti coinvolti - ha aggiunto l'assessore, non nascondendo le sue preoccupazioni per la situazione nelle Rsa marchigiane -. Per tenere sotto controllo questo fenomeno abbiamo deciso di seguire queste persone con personale specialistico delle Asur e applicando i protocolli di cura ospedalieri. Questo ci ha consentito di curare molte persone e di abbassare il tasso di ospedalizzazione".
Nel punto con i giornalisti di questa mattina l'ex parlamentare ha comunicato di aver chiesto al servizio di Sanità "di valutare se i presidi fai da te (autotest) adottati in Veneto possono essere venduti anche nelle nostre farmacie per aumentare il numero di persone che si testano autonomamente", di aver implementato il servizio delle Usca "ad oggi abbiamo 32 equipaggi mentre erano 23 nel giorno del nostro insediamento" e, per quanto riguarda il vaccino contro il Coronavirus, di portare avanti "un'interlocuzione con il commissario Arcuri e con il Governo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, anche per capire quante sono le persone che intendono sottoporsi a vaccinazione".
Per quanto riguarda infine le terapie intensive ieri i posti letto occupati erano 90. "I posti letto di terapia intensiva disponibili sono 193- conclude Saltamartini- . Erano 118 il giorno del nostro insediamento ed in un mese circa ne abbiamo ricavati quasi una ottantina in più: si tratta di posti provvisori che abbiamo ottenuto raddoppiando i letti per ogni postazione. Per quanto riguarda invece i 105 posti fissi in piu' di cui ci saremmo dovuti dotare, in base al decreto legge 34, al momento ne sono stati attivati una quarantina circa".
(Luf/ Dire)
Il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime la proposta di legge, ad iniziativa della Giunta regionale, contenente ulteriori misure di sostegno alle micro e piccole imprese marchigiane al fine di fronteggiare le conseguenze economiche derivanti dall’emergenza pandemica.
Il provvedimento, illustrato in Aula dai consiglieri Marco Ausili (FdI) e Manuela Bora (Pd), prevede uno specifico strumento di credito agevolato per le piccole e micro imprese maggiormente coinvolte dai provvedimenti statali adottati in conseguenza della diffusione del Coronavirus.
"Si tratta di una modifica alla legge 13 che consente l'accantonamento di un fondo di circa 3 milioni di euro che genererà una leva finanziaria di 40-50 milioni per le imprese colpite dal dpcm che vorranno utilizzare delle liquidità attraverso le banche e gli intermediari finanziari - sottolinea l'assessore regionale Industria e artigianato Mirco Carloni -. Il conto interessi lo paga la Regione: fino a 10mila euro di contributo a costo zero, che potranno essere restituiti in 48 mesi con 12 mesi di pre-ammortamento. Tutte le imprese potranno accedervi, anche quelle iscritte prima del 3 di novembre e inoltre abbiamo abbassato il tasso di interesse al 2%, migliorato le condizioni nonché aperto a tutti gli intermediari finanziari".
Via libera anche per la mozione sottoscritta da Pd e Rinasci Marche finalizzata ad aumentare il numero di accessi ai corsi di laurea in scienze mediche ed infermieristiche, superando il blocco derivante dal numero chiuso previsto per alcuni corsi universitari.
Nella mozione si chiede una revisione dei modelli di fabbisogno previsionale, il conseguente ampliamento del numero di accessi ai corsi, di rappresentare in sede governativa l’urgenza di avviare quanto prima un ampliamento straordinario degli accessi alla formazione universitaria di medici ed infermieri, tutto ciò accompagnato da un adeguato finanziamento destinato alla spesa sanitaria per il personale.
"Si tratta di una materia di competenza esclusiva dello Stato - ha puntualizzato l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini -. La carenza di medici specialisti, di anestesisti, di internisti e di pneumologici che in questi giorni si manifesta nelle terapie intensive, richiedono la revisione della programmazione della formazione di questo personale, ma anche degli infermieri. La Giunta regionale ha già posto questi problemi nella conferenza Stato-Regioni svoltasi il 5 novembre".
"Abbiamo chiesto al Governo - precisa Saltamartini - di garantire un aumento delle assunzioni straordinarie per l'anno 2021, di aumentare il plafond per estendere l'indennità di malattie infettive prevista dall'ultimo contratto collettivo del lavoro a tutto il personale con l'aumento della dotazione di 250 milioni di euro. Abbiamo chiesto, inoltre, di estendere agli specializzandi sanitari e medici frequentanti i primi anni la possibilità di essere assunti a tempo determinato per rinforzare gli equipaggi Usca".
"Per le attività di contact tracing abbiamo chiesto di utilizzare gli studenti iscritti al terzo anno di corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie. Richiesta, inoltre, la possibilità di garantire la possibilità per gli infermieri di eseguire tamponi rapidi antigenici e di autorizzare gli operatori sanitari con una particolare specializzazione (la cosiddetta terza S) di somministrare le terapie nelle case di riposo e nelle Rsa. Tali misure potrebbero garantire l'aumento della platea delle persone che possono essere sottoposte a tampone rapido".
"Un pacchetto normativo che potrebbe essere riconosciuto nei prossimi provvedimenti emergenziali da parte del Governo - ha chiosato Saltamartini -. I colleghi del Partito Democratico potrebbero farsi interpreti di questa istanza nei confronti dei parlamentari del loro stesso partito".
"Certamente farei il vaccino. Mi pare chiaro che il vaccino è un elemento importante per poter cercare di ripristinare una normalità".
Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rispondendo a una domanda dei cronisti sull'eventuale vaccino che si rendesse disponibile, prima della seduta del Consiglio regionale che si svolge in presenza ma senza il pubblico sulle tribune.
(Fonte: ANSA)
Cari lettori bentornati al nostro consueto appuntamento. La settimana scorsa è entrato a pieno regime l'effetto della zona gialla quindi ristoranti chiusi la sera, didattica a distanza e coprifuoco notturno. I risultati che abbiamo avuto questa settimana vanno oltre le mie più ottimistiche aspettative.
I nuovi positivi giornalieri nelle Marche sono scesi del 30% in una settimana, e non dovrebbe essere dovuto dal solo "fare meno tamponi" poichè la settimana precedente avevamo una media del 33% di tamponi positivi contro il 26% medio di questa settimana, quindi è una riduzione reale dei contagi. Per le Marche questo indicatore ha ancora senso mentre, per le regioni del Nord che utilizzano i tamponi rapidi (non inclusi nei dati comunicati) il rapporto positivi/testati perde significato.
Anche a livello nazionale vediamo un inizio di discesa dei casi ovvero un calo dell'8%.
Quindi, restrizioni come la zona gialla, potevano anche essere sufficienti per una regione come la nostra, se prese in tempo: sarebbe bastato che le restrizioni del 24 ottobre fossero state anticipate di 1 o 2 settimane e non avremo avuto certamente necessità di zone Arancioni o particolari restrizioni oltre quelle del 24 Ottobre.
Le terapie intensive, ricoveri e decessi come sappiamo seguono i contagi con una settimana di ritardo e vediamo che la crescita delle terapie intensive scende ad un 10% settimanale che porta a 7 settimane il tempo di sopravvivenza del sistema sanitario prima del crack, ma iniziando a vedere un calo dei contagio è plausibile che questa settimana inizieranno a scendere anche le terapie intensive.
Le Marche sono state, dopo la Liguria, la miglior regione per calo dei contagi il che ci proietta in alto, al secondo posto della classifica.
Ricordiamo che gli effetti della zona arancione li inizieremo ad intravedere alla fine di questa settimana e si paleseranno completamente solo in quella successiva quindi potremo anche presupporre un ulteriore calo.
Quello nella nostra regione che rimane preoccupante è che le strutture "ordinarie" sono finite e non resta che la riconversione degli ospedali in covid hospital, come successo a Marzo, in caso di incremento ulteriore dei contagi.
Personalmente sono confidente che la prossima settimana si libereranno varie risorse ospedaliere.
Nel resto d'italia vediamo che l'Umbria ha avuto un calo simile al nostro e che anche le regioni in zona rossa hanno registrato importanti cali nei contagi anche se ancora di entità lontana rispetto a quelli che abbiamo avuto ad aprile.
Questa seconda ondata dovrebbe farci capire ancora come il tempismo sia la cosa più importante anche di più che costruire ospedali perchè nessun sistema sanitario può reggere una crescita esponenziale del raddoppio settimanale, basta anticipare le chiusure di una settimana per dimezzare le risorse ospedaliere richieste, anticiparle di 2 significa ridurle del 75% come anche evitare decessi inutili e con restrizioni minori.
Il Rotary di Tolentino, presieduto da Paolo Francesco Perri, organizza, in collaborazione con il Rotary di Sarzana – Lerici, presieduto da Roberto Camerini e il Rotary di La Spezia da Roberto Querci, un incontro in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che cade il 25 novembre, per sensibilizzare l'opinione pubblica a quella violenza che ad oggi viene considerata una vera e propria emergenza.
Il 25 novembre è una data importante perchè parlare di questo tema è un primo passo verso un mondo diverso.
Un mondo in cui una donna può essere libera e senza paura. L'evento dal titolo “Basta violenza” si terrà quindi il 25 novembre, alle 21, su piattaforma zoom: meeting ID 6204390978, passcode 2090.
Tutti possono partecipare. Diversi i relatori che porteranno il loro contributo per affrontare la problematica tra i quali Mario Paciaroni, ex presidente del Tribunale sezione Penale di Macerata e ex procuratore capo della Repubblica di Camerino, Macerata e La Spezia; Maria Cristina Failla, ex presidente del Tribunale di Massa e presidente della Consulta provinciale femminile della Spezia; Laura Mocchegiani, direttore di bilioteca; l'avvocato Marco Massei. Interverranno il goverantore del Distretto 2090 Rossella Piccirilli e il governatore del Distretto 2032 Giuseppe Musso.
L'incontro sarà moderato da Carla Passacantando. Saranno proiettati video nel corso dell'evento.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2254 tamponi: 1220 nel percorso nuove diagnosi e 1034 nel percorso guariti.I positivi sono 351 nel percorso nuove diagnosi (92 in provincia di Macerata, 87 in provincia di Ancona, 83 in provincia di Pesaro-Urbino, 13 in provincia di Fermo, 53 in provincia di Ascoli Piceno e 23 da fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (46 casi rilevati), contatti in setting domestico (88 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (93 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (12 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (7 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 1 rientro dall'estero. Per altri 80 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un leggero incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 28,7% oggi, contro il 25,43% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 27.106 per un totale di 229.538 campioni testati. In aumento il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: sono 644 (+ 4 rispetto a ieri) , di cui 89 in terapia intensiva (-1). Sono, invece, 36 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 119 pazienti (+ 5 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 63 al Covid Hospital.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Ultime ore per partecipare a “Marche Palcoscenico aperto". I mestieri dello spettacolo non si fermano”. Si chiude stasera, infatti, il bando da 120mila euro rivolto a tutti gli artisti e alle compagnie professionali delle Marche attivi negli ambiti del teatro, della danza, della musica e del circo contemporaneo, per progetti performativi senza partecipazione del pubblico in presenza (Live streaming, creazioni per le piattaforme digitali, spettacoli per Whatsapp o telefono).In pochi giorni, già ben 260 le domande pervenute: “Un segnale importante, che testimonia la grande vitalità del settore” – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Giorgia Latini, che proprio stamattina ha voluto incontrare in videoconferenza tutti i soggetti PIR (Primario interesse regionale) e FUS (Fondo Unico Spettacolo) dello Spettacolo dal vivo nelle Marche. “Alla luce delle numerose problematiche che il sistema regionale dello spettacolo dal vivo sta vivendo – ha detto Latini nel corso dell’incontro – l’Assessorato vuole avviare e promuovere un percorso di confronto con tutti i soggetti al fine di trovare soluzioni utili e condivise”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi e che di altre 2 persone, decedute nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid. Quest'ultime vittime provengono entrambe dal Fermano e sono un 77enne di Fermo e un 84enne di Grottazzolina, entrambi deceduti all'ospedale del capoluogo.
Nel territorio anconetano si sono registrate 2 vittime all'ospedale di Jesi: si tratta di due anziane donne, rispettivamente di 86 e 83 anni.
Nel Maceratese hanno perso la vita due persone: una donna di 74 anni, residente a Civitanova Marche (deceduta all'ospedale della stessa città rivierasca) e un 82enne di Corridonia (morto all'ospedale di Macerata).
Quattro le vittime all'ospedale di Pesaro, dove sono spirati: un 76enne e una 90enne, una 84enne e un 79enne. Due i decessi avvenuti all'ospedale di Fermo, dove hanno perso la vita un 87enne e un 94enne. Un morto anche nell'Ascolano: si tratta di una 95enne di Offida.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1201 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (549), mentre sono 204 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1239 tamponi: 633 nel percorso nuove diagnosi e 606 nel percorso guariti.I positivi sono 161 nel percorso nuove diagnosi: 12 in provincia di Macerata, 90 in provincia di Ancona, 28 in provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 14 in provincia di Ascoli Piceno e 1 da fuori regioneQuesti casi comprendono soggetti sintomatici (35 casi rilevati), contatti in ambito domestico (43 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (41 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (11 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (5 casi rilevati), screening percorso sanitario (5 casi rilevati).
Per altri 9 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 25,43% oggi, contro il 29,50% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 26.755 per un totale di 228.318 campioni testati. In aumento il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: sono 640 (+ 10 rispetto a ieri) , di cui 90 in terapia intensiva (+2). Sono, invece, 20 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 114 pazienti (dato invariato rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 61 al Covid Hospital.
Nei pronto soccorso maceratesi risultano ospitate 32 persone (+8 rispetto a ieri), di cui 11 a Macerata (+3 rispetto a ieri), 16 a Civitanova Marche (+3) e 5 a Camerino (+2 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale: