Riceviamo e trasmettiamo un comunicato stampa da Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle.
“La riapertura di questi giorni della strada che collega Norcia a Castelluccio è un passaggio fondamentale nel percorso di rinascita non solo del conosciutissimo borgo umbro, ma dell’intero cratere. Dopo mesi di notizie infauste e rinvii è giusto evidenziarlo.
Però è doveroso menzionare anche la protesta, poco più a sud, dei cittadini che hanno bloccato la Salaria all'altezza di Accumoli per riportare l'attenzione su una situazione esasperante: purtroppo la macchina della rimozione macerie, della realizzazione delle casette e della ricostruzione si muove con lentezza elefantiaca”.
E’ quanto afferma, in una nota, la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni.
“Gli abitanti di quei territori - prosegue - si sentono abbandonati ed è impossibile dar loro torto: a quasi un anno dalla prima, terribile, scossa che ha colpito quelle terre i segnali di ripresa sono minimi e lo sconforto è grande perché non si vede la luce in fondo al tunnel.
Nel tempo sono state spese troppe parole e fatte troppe promesse alle quali non sono seguiti atti rapidi e concreti. Infine, rispetto alla riapertura della strada per Castelluccio, è bene anche ricordare che resta invece chiuso l'accesso marchigiano alla Piana dalla Valnerina. Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera restano dunque comuni “fantasma” semi-isolati, visto che vi è un unico accesso per raggiungere questi centri: quello dal maceratese.
In queste ore i servizi dei media si stanno concentrando solo sulla riapertura della strada, ma una rondine non fa primavera in questo caso e la bella notizia non può farci dimenticare l'enorme quantità di situazioni critiche che attraversano l’intera area colpita dal sisma”.
Le diciannove scosse di terremoto tutte sopra magnitudo 2 registrate sabato mattina nell'arco di tre ore, dalle 4.54 alle 7.57, tutte con epicentro nel comune maceratese di Monte Cavallo, hanno inevitabilmente riacceso l'apprensione, solo sopita ma mai spenta, nelle popolazioni che da ormai quasi un anno convivono con questo "mostro".
Su quanto avvenuto ieri mattina, interviene, sempre puntuale e disponibile, il sismologo dell'Ingv Alessandro Amato, una delle maggiori autorità italiane in campo di terremoti.
"Chiaramente stiamo parlando sempre di aftershocks, in particolare dei terremoti del 26 e 30 ottobre. Per verificare quanto fossimo dentro o fuori dalla zona già attiva, ho fatto il seguente esercizio: visto che l'epicentro del terremoto più forte di stanotte (M3.5) è stato a 0 (zero) km da Monte Cavallo, ho fatto un'estrazione dell'ultimo anno di sismicità dal sito cnt.rm.ingv.it , con centro Monte Cavallo, raggio 10 km e magnitudo minima 2.0. Escono circa 1800 eventi, quasi tutti a est (nordest e sudest) perché sono quelli della sequenza principale. Attenzione: la forma della distribuzione epicentrale della mappa è in quel modo (semi-circolare) perché segue il criterio di estrazione, se avessi allungato il raggio avremmo trovati molti più epicentri.
Quello che emerge è che quella specifica zona non ha avuto molta attività nei mesi passati. Qualcosa sì ma poco. Se guardassimo i terremoti più piccoli troveremmo certamente più eventi. Cosa significa? Che questo settore non ha avuto forti terremoti finora, ma (MA!) non è detto che debba averli. Peraltro siamo quasi nella zona della sequenza del 1997 (Colfiorito, Cesi, Sellano) Una zona che si attiva con uno o più eventi di magnitudo 3 o giù di lì è abbastanza frequente in molte regioni d'Italia. Non abbiamo (nessuno ha) modo per capire se un'attività di questo tipo sia sintomo di qualcosa di più forte. Quindi, nessun allarme ma vale la solita raccomandazione: case sicure, verifiche se non siamo certi, consapevolezza. Queste raccomandazioni valgono, come scritto in altre occasioni, sempre in ogni regione sismica italiana". E Amato aggiunge che le scosse proseguiranno ancora, inevitabilmente: "Di certo non è una questione di giorni. Se L'Aquila è durato 2-3 anni, questo sarà più lungo ancora. Ma il punto non è questo, perché si tratta di una durata in cui il numero (e la magnitudo, in media) dei terremoti va a diminuire, pur con qualche ripresa qua e là. Il problema è se può riprendere con terremoti forti. E questo non è per niente facile da capire. Per ora non ci sono elementi che lo fanno pensare".
Serata nera quella di sabato per i motociclisti. Dopo l'incidente avvenuto intorno alle 20 lungo la Regina, dove è rimasto gravemente ferito un uomo di 43 anni di Macerata, un altro incidente che ha visto coinvolti un mezzo a due ruote e un auto si è verificato intorno alle 22.45 sulla Statale 16, a Fontespina di Civitanova.
Per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale di Camerino, che ha rilevato anche l'incidente precedente, sono entrati in contatto una Porsche condotta da un 22enne di Morrovalle e un motociclo Piaggio con a bordo T.F., 46 anni di Porto San Giorgio.
Anche in questo caso, ad avere la peggio è stato il centauro, per il quale si è reso necessario il trasferimento all'ospedale di Torrette. Non sarebbe in pericolo di vita.
Diciannove scosse di terremoto tutte sopra magnitudo 2 sono state registrate stamani nell'arco di tre ore, dalle 4:54 alle 7:57, tutte con epicentro nel comune maceratese di Monte Cavallo, all'interno del cratere del sisma del 2016.
La scossa più forte è stata di magnitudo 3.5, alle 7:17, preceduta alle 6:04 da un sisma di magnitudo 3.2 e seguita alle 7:26 da un'altra scossa di magnitudo 3.
I terremoti si sono avuti tutti ad una profondità compresa fra gli 8 e i 9 km, e sono stati avvertiti dalla popolazione. Non si registrano nuovi danni.
(FONTE ANSA)
Sono 396 le casette consegnate agli sfollati delle quattro regioni del centro Italia colpite dai terremoti di agosto e ottobre dell'anno scorso. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile ricordando che sono ad oggi 51 i Comuni che hanno fatto ordinato le Sae, le Soluzioni abitative d'emergenza, richiedendone complessivamente 3.768.
I lavori sono stati completati in 24 aree - 3 a Norcia, 5 ad Accumoli, 15 ad Amatrice e una ad Arquata del Tronto, i quattro paesi maggiormente colpiti dal sisma del 24 agosto - mentre altre 138 aree sono state ritenute idonee e consegnate ai consorzi incaricati della progettazione delle opere di urbanizzazione per la successiva installazione delle Sae. In 60 di queste sono in corso i lavori. (Ansa)
La strada provinciale 477 che collega Norcia a Castelluccio sarà riaperta domani mattina, sabato 8 luglio, a partire dalle ore 10. Non sarà, invece, attivato il servizio navetta come accaduto nella scorsa fine settimana: chi vorrà raggiungere il borgo di montagna distrutto dal sisma potrà quindi farlo soltanto con i propri mezzi.
Nell'annunciarlo all'ANSA, l'assessore comunale Giuseppina Perla spiega che è stato sciolto anche il nodo parcheggi: non avendo la Comunanza agraria messo a disposizione terreni per la sosta delle auto, "sarà possibile lasciare i mezzi nel parcheggio del fontanile, davanti al maneggio sul Pian Grande e lungo la strada che porta a Pretare, e questo grazie a un accordo con il Comune di Arquata del Tronto". "La strada che porta al versante marchigiano - spiega Perla - domani e domenica resterà chiusa al traffico e quindi potrà essere utilizzata come parcheggio". (Ansa)
''Dal primo agosto in favore delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto ci saranno oltre 1,2 miliardi di euro prontamente utilizzabili.
Ringrazio in questa sede i 73 europarlamentari italiani che hanno accompagnato questo risultato''. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, intervenuto all'Assemblea di Confagricoltura. (Ansa)
La proroga della concessione del Contributo di Autonoma Sistemazione preoccupa le persone terremotate considerato che lo stato di emergenza, a cui è collegato, terminerà il prossimo 20 agosto. L'allarme era stato lanciato questa mattina dal sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, che aveva chiesto al presidente del Consiglio Gentiloni, al commissario per la ricostruzione Errani, al capo della Protezione Civile Curcio e al presidente della Regione Marche Ceriscioli, garanzie in merito alla proroga del Cas, visto che numerosi cittadini chiedevano informazioni sia direttamente che tramite i social network.
La risposta delle istituzioni regionali non si è fatta attendere e tranquillizza chi usufruisce del Contributo Autonoma Sistemazione, avendo la propria abitazione principale inagibile a causa del terremoto.
Il Presidente della Regione Marche in pochissime parole rassicura i cittadini: "Sul Cas assolutamente nessun problema. Si farà quello che si deve fare".
E anche l'assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, ribadisce lo stesso concetto, senza risparmiare una stoccata a Pasqui: “Assurdo che qualcuno continui a lanciare allarmi ingiustificati alla popolazione. Come si è sempre detto il Cas sarà garantito a chi ne ha diritto fino a che non verrà data una risposta sulla ricostruzione. Chi ha diritto al Cas continuerà ad avere il contributo”.
Già è vietato bagnarsi anche un'unghia al Lago di Pilato, figurarsi farci il bagno. Per giunta in costume adamitico.
La segnalazione, corredata di relative ed eloquenti foto, arriva da Alessandro Bugatti ed è stata rilanciata in rete da Il Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking.
Secondo la segnalazione, lunedì scorso un gruppo di circa 15 escursionisti provenienti dal Rifugio Zilioli è sceso al Lago di Pilato e lì alcuni di loro si sono fatti il bagno al lago di Pilato completamenti nudi. Come detto, esiste il divieto assoluto di balneazione, segnalato con apposita segnaletica. Probabilmente, il gruppo era composto da stranieri che non hanno compreso il divieto, anche se di certo potevano comprendere che il Lago di Pilato non è un'oasi nudista.
Indignazione quasi unanime sul web con centinaia di commenti, alcuni dei quali però comprensivi verso il gruppetto di turisti, nella speranza che episodi come questo non abbiano a ripetersi e con l'invito a rendere maggiormente visibile la segnaletica.
Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Commissario Straordinario per il Terremoto Vasco Errani, al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, per chiedere chiarimenti e certezze in merito al Contributo Autonoma Sistemazione. Ecco il testo integrale
“Gentilissimi, siamo ormai in prossimità della scadenza dello stato di emergenza seguito al sisma che ha devastato il centro Italia, previsto per la fine del prossimo mese di agosto.
Al di là delle tante problematiche ancora da risolvere, per le quali posso personalmente garantire che lo stato di emergenza è ancora ben lungi dall'essere terminato, c'è forte preoccupazione nella popolazione vittima del sisma in merito alla prosecuzione del contributo di autonoma sistemazione, grazie al quale migliaia di cittadini sono riusciti a trovare una locazione alternativa alla loro casa danneggiata dal terremoto.
Premesso che lo stato di emergenza, per quanto riguarda nello specifico il territorio della provincia di Macerata, in realtà dovrebbe coincidere con il mese di ottobre e non con quello di agosto, i cittadini non hanno visto ad oggi ancora nessun provvedimento che, di fatto, proroghi fin dopo il termine dello stato di emergenza, la concessione del Cas agli aventi diritto. Di fatto, si percepisce il timore che alla scadenza del 24 agosto, il contributo non possa essere più concesso.
A fronte di tali, motivate e comprensibili preoccupazioni, ad oggi si poteva rispondere con quanto riportato sul sito della Protezione Civile nazionale: il Cas sarà concesso fino a revoca dell'ordinanza sindacale di inagibilità dell'abitazione principale.
Nulla, però, e nessuna delle autorità preposte finora si sono espresse in merito per tranquillizzare i cittadini sulla proroga del contributo di autonoma sistemazione che, comunque, in assenza di nuovi provvedimenti, sembrerebbe scadere al termine dei 180 giorni + 180 giorni previsti dalla normativa in vigore.
A fronte di tali preoccupazioni, sono a chiedere un Vostro intervento ufficiale che vada nella direzione di tranquillizzare i cittadini sul fatto che il contributo di autonoma sistemazione non sarà sospeso ma verrà prorogato secondo quanto previsto ovvero fino alla revoca dell'ordinanza sindacale di inagibilità dell'abitazione principale.
Per quanto personalmente non nutra dubbio alcuno sulla volontà di continuare a sostenere economicamente chi ha perso in parte o tutta la propria abitazione a causa del sisma, mi permetto di chiedere una risposta in termini estremamente rapidi, dato che i cittadini chiedono a noi Sindaci del territorio di dare delle risposte che troppo spesso non riusciamo a fornire per l'assenza di norme certe. Il trauma causato dal terremoto ha già provocato e sta provocando enormi disagi: cerchiamo, almeno, di evitarne di nuovi.
Certo di un Vostro celere ed esaustivo riscontro
Gianluca Pasqui
Sindaco di Camerino”
Azzerati i vertici locali del PD: questa la clamorosa decisione del partito di governo che salva soltanto i segretari regionali.
Già la prossima settimana il segretario regionale del PD Marche Francesco Comi sarà a Roma insieme agli altri segretari di regione per stabilire le regole che governeranno il rinnovo di circoli , unioni comunali e congressi provinciali.
Le consultazioni si terranno dal 6 al 15 ottobre su disposizione di Renzi. Entro il 22 ottobre dovranno svolgersi i congressi provinciali. A livello locale verranno prima ridefiniti i circoli e poi l'assemblea, la segreteria ed il segretario dell'unione comunale.
Per quanto riguarda invece i congressi regionali si terranno successivamente alle elezioni politiche.
Emblematico il caso maceratese che vede in carica soltanto per due mesi il segretario cittadino Stefano Di Pietro eletto martedì scorso - per sostituire il dimissionario Paolo Micozzi - e finito sotto la scure dell'azzeramento delle cariche locali.
Si fa solidarietà con il cuore. Ma non sempre quello che si dona viene utilizzato per la finalità indicata all'inizio della raccolta. E' questo il caso dei soldi raccolti con gli sms solidali per il terremoto donati attraverso il numero 45500.
Si corre infatti il rischio che le somme raccolte - si parla di circa 31.000.000 di euro - siano destinate dalla Regione Marche per realizzare delle poste ciclabili.
E' quello che è stato denunciato dai rappresentanti del "Comitato di coordinamento - Terremoto in Centro Italia", presenti lo scorso 28 giugno alla riunione che si è tenuta nella sede della Protezione civile regionale.
E' seguita la denuncia dal Blog L'Ape Ronza di Luca Craia e poi dai ragazzi della Genziana Project.
Le donazioni raccolte ed i versamenti sul conto corrente bancario attivato dal Dipartimento della protezione civile sono successivamente passati nella contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario per la Ricostruzione e aperta alla Tesoreria dello Stato. Le somme raccolte non possono essere utilizzate per scopi emergenziali ma solo per gli interventi rientranti nella ricostruzione.
Al termine della raccolta è un Comitato dei Garanti ad avere il compito di valutare e finanziare i progetti presentati dalle Regioni in accordo con i Comuni interessati.
La Regione Marche riceverà il 60% dei fondi: quindi circa 17,5 milioni di euro sui 31 totali.
Nel corso della riunione del 28 giugno il "Comitato di coordinamento" ha chiesto quale fosse la destinazione di questi fondi ed i tecnici della Regione hanno risposto che «avrebbero finanziato progetti tesi a portare turismo ed infrastrutture». E, per fare un esempio concreto, hanno parlato di «una pista ciclabile tra Civitanova Marche a Sarnano».
I soldi non sono stati ancora utilizzati e, a fronte della comprensibilissima reazione di sdegno e rabbia dei terremotati, ci auguriamo che la Regione Marche ascolti le persone e destini i soldi alle finalità primarie della ricostruzione e non ad interventi di abbellimento ambientale previsti da articoli secondari della normativa sul terremoto.
(FOTO GENZIANA PROJECT)
Anche 23 aziende agricole e dell’artigianato a Cingoli (MC) e 25 a Pintura di Bolognola (MC) si ‘esibiranno’ questo fine settimana a RisorgiMarche, il Festival di solidarietà e vicinanza alle comunità colpite dal sisma ideato e promosso da Neri Marcorè in collaborazione con l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), il Consorzio vini piceni e l’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime). Per la seconda e per la quarta tappa del Festival, cui parteciperanno rispettivamente Malika Ayane il 7 luglio - in un concerto gratuito tra Domus San Bonfilio e Cristo delle Marche (Cingoli – MC, ore 16.30) - e Ron il 9 luglio (Pintura di Bolognola – MC, ore 16.30), le ‘isole del gusto’ saranno al completo a partire dalle ore 12.30.
Oltre 70 le etichette in rappresentanza di tutte le doc regionali, poi formaggi, vino di visciola, birra artigianale, salumi, zafferano, olio, confetture, ortofrutta, ma anche prodotti dell’artigianato, cosmesi con latte di asina e piante officinali saranno i principali protagonisti dell’area gusto per la degustazione e vendita delle produzioni a migliaia di ospiti previsti nelle aree rurali del cratere. E proprio dalle aree colpite provengono le aziende impegnate nelle ‘isole del gusto’: Cingoli, Pieve Torina, Pollenza, Castelraimondo, Matelica, San Severino, Amandola, Visso, Apiro, Castelraimondo e Montemonaco, per citarne alcune.
RisorgiMarche, attraverso la contaminazione tra musica, territorio e produzioni locali, mira a stimolare la ripartenza del turismo e del settore primario in un’area che, a causa del sisma, sta registrando in alcune aree un crollo pari al 90% delle vendite. Tra i concerti in programma, tutti in aree rurali colpite dal terremoto, dopo il debutto con Niccolò Fabi anche quelli di Daiana Lou (8 luglio), Enrico Ruggeri (12 luglio), Paola Turci (20 luglio), Bungaro (23 luglio), Samuele Bersani (25 luglio) Daniele Silvestri (27 luglio), Mannoia e Barbarossa (30 luglio), Brunori Sas (31 luglio), Max Gazzè (2 agosto) e Francesco De Gregori (con Gnu Quartet e Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana) – che chiuderà il Festival il 3 agosto.
Le aziende presenti nelle isole del gusto per i concerti di venerdì e domenica:
CINGOLI: Nerovisciola - Azienda Agricola Antinori di Togni Giorgio (Cingoli-MC); Delizie dei Fratelli Angeli (Pieve Torina-MC); Angeleti Enzo (Pollenza-MC); Azienda agricola Marinaci Valentina (Castelraimondo-MC); Apicoltura il Girasole di Turchetti Umberto (Matelica-MC); Fattoria Fucili (San Severino Marche-MC); Giorgio Poeta (Fabriano-AN); Sadifa (Fabriano-AN); Mozzarelle Sibilla – Cooperlat (Amandola-FM); Azienda Agricola Mamma Asina (Colmurano-MC); Alessandrini Alessandro (Appignano del Toronto-AP); Luciani Fabrizio (Montegiorgio-FM); Mymarca (Macerata-MC); Bishop di Lisi Luciano (Corridonia-MC); Azienda agricola Lorese (Loro Piceno-MC); Panificio di Cappa Antonio e di Cappa Patrizia (Visso-MC); La Dea S.r.l (Macerata-MC); Azienda agricola Scolastici (Pieve Torina-MC); Azienda agricola Terra delle Armonie (Treia-MC); Norcineria Altonera S.n.c (Castelsantangelo sul Nera-MC); Antica Gastronomia (Mogliano-MC); Pasticceria Artigiana di Giglioni Anna Maria (Apiro-MC).
PINTURA DI BOLOGNOLA: Angolo di paradiso di Mulo Roberto Filippo (Amandola-FM); Apicoltura il Girasole di Turchetti Umberto (Matelica-MC); Angeletti Enzo (Pollenza-MC); Lavanda dei Sibillini-Rossi Federico ( Balzo di Montegallo-AP); Giorgio Poeta (Fabriano-AN); Sadifa (Fabriano-AN); Giorgio Togni (Cingoli-MC); Giovanni Angeli (Pieve Torina-MC); Distilleria Varnelli S.p.a (Muccia-MC); Fattoria Marchigiane (Amandola-FM); Azienda agricola scolastici (Pieve Torina-MC); Azienda agricola Lorese (Loro Piceno-MC); Bishop di Lisi Luciano (Corridonia-MC); La Dea S.r.l (Macerata-MC); Birrificio le Fate (Comunanza-AP); Fortuni Francesco (Montemonaco-AP); Leonardi Angelo (Montemonaco-AP); Azienda agricola Caprì (Pollenza-MC); Il Gelso Rosso di Tiberi Scilla (Amandola-FM); Gravucci Massimo (Amandola-FM); Alessandrini Alessandro (Appignano del Tronto-AP); Dolci Manie (Acquasanta Terme-AP)
Meno marchigiani in vacanza quest'estate. Secondo le stime dell'ultimo sondaggio realizzato da Sigma Consulting-Trademark Italia su un campione di 800 casi, a cavallo tra il 20 e il 22 giugno, 482 mila marchigiani (37%) trascorreranno le proprie ferie concedendosi un periodo di relax fuori casa mentre attualmente gli indecisi ammonterebbero a 143 mila (11%). Il numero dei vacanzieri rispetto all'anno precedente e' in calo del 7,6%.
Sarebbero invece 677 mila i marchigiani che non faranno vacanze (52%). Il trend e' a due velocita'. Nelle province del Sud della regione (Macerata, Ascoli Piceno e Fermo), dove pesa l'effetto 'terremoto', il 60% dei cittadini non andra' in vacanza contro il 31% che ci andra' ed il 9% di indecisi. Un calo di vacanzieri del 21,6% rispetto al 2016. Ad Ancona e Pesaro Urbino invece il 45% dei cittadini restera' a casa contro il 47% che andra' fuori citta' per le ferie e un 8% di indecisi.
Un aumento del 3,8% rispetto all'anno scorso. "A inizio estate 2017- dichiarano Alberto Paterniani e Aureliano Bonini, responsabili della ricerca per i due istituti- la situazione delle Marche appare complessa e poco lineare. A fronte di un Nord poco o per nulla influenzato dal dramma del terremoto e del tutto in linea con la tendenza nazionale, a sud si rileva un netto calo della propensione alla vacanza.
Colpiti dal sisma, direttamente o indirettamente, oggi molti marchigiani guardano alla vacanza come ad un bene secondario e temporaneamente rinunciabile". La dinamica complessiva indica che il 2017 delle Marche si presenta in chiara controtendenza rispetto allo scenario nazionale dove si prevede un significativo aumento del movimento turistico. I marchigiani riducono sia il numero di notti fuori casa che il budget dedicato alle ferie.
Un fenomeno confermato dal calo delle destinazioni estere tra le preferenze dei rispondenti al sondaggio: il 77% dei marchigiani fara' vacanze in Italia e solo il 23% (-9% sul 2016) andra' all'estero. Mare (59%) e montagna (21%) saranno le destinazioni piu' scelte.
Percepite come 'sicure' e psicologicamente al riparo da minacce terroristiche sono le localita' in cima alle preferenze dei marchigiani. Il forte calo di capitali e citta' d'arte (6%) certifica l'influenza esercitata da paure e insicurezze per l'allarme terrorismo. Per il 28% dei rispondenti le notti fuori casa saranno di piu' rispetto a quelle dell'estate 2016 mentre per il 72% saranno le stesse o meno. Quanto alla spesa, aumenta di 5 punti la quota di chi pensa di diminuire o lasciare invariato il budget destinato alla vacanza.
(FONTE AGENZIA DIRE)
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma dell'on. Lara Ricciatti
“Mi auguro che il governo chiarisca tempestivamente modalità e tempi d’intervento per salvare le classi nell’area del cratere”.
Lo afferma l’on. Lara Ricciatti, vice presidente del gruppo Articolo 1 - Movimento democratico e progressista alla Camera, in merito alla questione della composizione delle classi scolastiche nell’area del cratere, dopo la presa di posizione dell’Ufficio regionale scolastico di attendere un atto normativo prima di agire in deroga alla normativa vigente.
Ricciatti ha depositato questa mattina una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Istruzione Fedeli, per chiedere un chiarimento sulle modalità di intervento e sopratutto sui tempi, considerato che la composizione delle classi per il prossimo anno scolastico è alle porte.
“Dal governo arrivano segnali di attenzione - continua la deputata di Articolo Uno - ma credo sia opportuno, sopratutto in casi come questi dove la decisione dell’Esecutivo incide direttamente sulla vita di diverse famiglie in un area estesa e disagiata, chiarire con celerità come si intenda intervenire, per rassicurare famiglie e docenti”.
Con vero entusiasmo, la New Social Group di Porto Recanati, sempre vicina alla popolazione colpite duramente dal terremoto, ha accolto l’invito dell’Entità Locale di Actionaid Italia, di realizzare l’evento “Voglia di Ricominciare”, evento che sarà occasione per riflettere sull’importanza della partecipazione dei cittadini nei processi di ricostruzione post-disastro.
Non bisogna parlare esclusivamente di ricostruzione piuttosto, ci si deve concentrare sulla rigenerazione delle comunità. Come ActionAid, tramite il progetto SIS.M.I.CO (Sistema Monitoraggio Informazione Collaborazione) sta facendo nelle zone colpite dal sisma: costruire, insieme ai cittadini, iniziativa servita per condividere buone prassi, ribadendo la necessità di creare luoghi di ascolto reali della cittadinanza, per capirne le esigenze, evitare lo spopolamento delle aree montane e rafforzare le comunità
In queste situazioni, non c’è bisogno di una leadership unica: è necessario che tutti si sentano protagonisti e leader del proprio futuro”.
“Cosa hai disegnato?”. “La gelateria della mamma, ma ora è chiusa, perché è crollato un muro”. A Camerino i bambini, così come gli adulti, non parlano volentieri del terremoto, ma i loro ricordi riaffiorano velocemente.
Stefano gestisce un distributore di carburante a Castelsantangelo sul Nera, Francesca ha fondato una associazione in uno dei comuni colpiti più duramente dalle scosse di ottobre, il cosiddetto “Sisma 2”: nonostante i clienti siano pochi, Stefano continua a tenere aperto perché c’è un servizio da offrire alle 13 persone rimaste qui e perché, insieme, vogliono fare il possibile per evitare che la comunità si disperda.
. “Il coraggio ce lo danno i ragazzi che sono rimasti qua”, un gruppetto di giovani tra i 19 e i 27 anni che, pur avendo i genitori che vivono in riviera dopo l’evacuazione, hanno deciso di restare, dormire in roulotte, non abbandonare le loro radici. “Stanno facendo di tutto per rimanere qua. Rappresentano il futuro e se il futuro decide di rimanere allora abbiamo una speranza”.
Ci sono tante situazioni simili in Centro Italia, tante comunità di piccoli centri che stanno facendo il possibile per evitare lo spopolamento. E’ proprio accanto a loro che vogliamo lavorare ogni giorno, per aiutarli a ricostruire il tessuto sociale della propria comunità e a trovare spazi di partecipazione e dialogo con le istituzioni affinché la ricostruzione sia progettata secondo i reali bisogni della popolazione e ogni spesa venga monitorata.
In una statistica emblematica quanto preoccupante, è doveroso infatti evidenziare quanto, in proporzione, sia stato danneggiato in misura maggiore il patrimonio pubblico, rispetto agli edifici di proprietà privata. Inoltre, essendo coinvolti i comuni delle aree interne appenniniche, va da sé che a soffrire i disagi maggiori sono i piccoli studenti e studentesse che frequentano essenzialmente tre ordini: scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Siamo convinti che la scuola sia la base sulla quale si possono ricostruire le comunità: da qui la scelta di lavorare con le scuole colpite, attraverso progetti e campagne di sensibilizzazione, percorsi di partecipazione attiva e iniziative volte a contrastare le fragilità sociali.
Per questo, nelle due province marchigiane in cui è attivo il programma SIS.M.I.CO. - Ascoli Piceno e Macerata – in questi mesi Actionaid si è concentrati particolarmente sulla situazione dell'edilizia scolastica, sulla riorganizzazione degli istituti colpiti dal sisma, sulle reali esigenze della popolazione studentesca, oltre che sulle necessità delle insegnanti e dei docenti.
Tutti i nostri sforzi alla realizzazione di questo evento saranno quindi diretti a sostenere le piccole imprese delle zone del cratere e a sostenere il Progetto “SIS.M.I.CO” di Actionaid Italia affinchè continui” con gli obiettivi di garantire informazione trasparente, di ascoltare i bisogni delle comunità e agevolare il dialogo con le istituzioni, nonché monitorare la gestione dell’emergenza e della successiva ricostruzione.
Entra nel vivo 'Il Calcio aiuta', il programma della Figc che vuole dare sostegno alle società di calcio operanti nelle aree colpite dagli eventi sismici del 2016.
Il piano di intervento, realizzato in collaborazione con il Commissario per la ricostruzione e con il patrocinio del Ministro dello Sport, prevede tre fasi e riguarda 51 Comuni (nel caso di ulteriore disponibilità di fondi saranno coinvolti altri 83 Comuni), nelle cui aree di riferimento operano 77 società calcistiche affiliate alla FIGC (36 nelle Marche, 26 in Abruzzo, 13 in Umbria e 2 nel Lazio).
La prima fase, al via nei prossimi giorni consiste nell'erogazione dei contributi a copertura di parte delle spese di amministrazione e di supporto tecnico e operativo sostenute durante la stagione sportiva 2016/17. La seconda fase, già in corso, considererà le spese legate a interventi strutturali di lieve entità e servizi di trasporto per garantire gli spostamenti dei giovani calciatori. Il terzo e riguarderà la fornitura di attrezzature e materiale.
(FONTE ANSA)
Nessun allarme siccità, ma servono investimenti, controlli, e soprattutto una gestione coordinata sul territorio della risorsa acqua, per evitare che in futuro la situazione diventi insostenibile.
A dirlo, in risposta alle preoccupazioni di cittadini e produttori agricoli di fronte alla persistente mancanza di pioggia, sono stati in una conferenza stampa ad Ancona il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche Claudio Netti e quello dell'Assemblea del Consorzio (e coordinatore delle Politiche per la Montagna Anci Marche) Michele Maiani.
Dati alla mano, le riserve idriche degli invasi delle cinque dighe delle Marche non destano per ora preoccupazione. (Ansa)
Ogni anno nel mondo milioni di bambini vengono sfruttati, in differenti modalità: sono costretti a lavorare per aiutare la propria famiglia; le bambine sono costrette a sposarsi per levare una bocca da sfamare ai propri genitori. Questi bambini rinunciano ogni giorno alla propria infanzia solo a causa della regione, stato o città dove sono nati.
Dovrebbero dedicare il tempo a conoscere il mondo, giocare con i propri amici e studiare per costruirsi un futuro migliore, ma tutto ciò non è possibile. Il 12 Giugno, come di consueto ogni anno, si è svolta la Giornata mondiale contro il lavoro minorile: un momento per prendere consapevolezza di una situazione grave, globalmente diffusa e far sentire la propria voce contro lo sfruttamento di minori.
Le zone maggiormente colpite da questo fenomeno sono i Paesi in via di sviluppo:
78 milioni in Asia e nel Pacifico
Oltre 59 milioni nell’Africa Subsahariana
13 milioni in America Latina e nei Caraibi
Oltre 9,2 milioni in Medio Oriente e Nord Africa
Sono ben 168 milioni i bambini vittime dello sfruttamento, l’agricoltura è il settore che presenta la maggiore concentrazione di lavoro minorile con 98 milioni di bambini coinvolti; 54 milioni sono impiegati nei Servizi; 12 milioni nell’Industria; 10,5 milioni nel Lavoro Domestico; circa 85 milioni in lavori pericolosi che provocano malattie, disabilità e mettono a repentaglio la vita. Sono 22 mila i minori che ogni anno muoiono sul posto di lavoro e 59 milioni coloro cui è negato il diritto allo studio.
ActionAid, che aiuta le comunità più povere e emarginate del mondo a migliore le condizioni di vita di migliaia di persone, si batte ogni giorno per garantire il rispetto dei diritti fondamentali. La onlus lavora in 45 Paesi nel sud del mondo, prodigandosi per creare cambiamenti che durino nel tempo e tengano conto delle esigenze delle popolazioni locali. Sono 800 i progetti seguiti, 129.190 i bambini aiutati, 47,8 milioni di euro i fondi totali raccolti nel 2015.
Solo in India i bambini fino a 18 anni rappresentano il 5% della forza lavoro totale e quelli fino a 14 anni il 2,1%. In questo Paese, come in molti altri, la Onlus porta avanti una delicata attività nei confronti della società e delle istituzioni per arginare i fenomeni di sfruttamento economico dei minori in qualsiasi forma ed evitare la legittimazione sociale del lavoro minorile.
Ricordiamoci che viviamo in Europa, che per quanto possiamo trovarci in situazioni economiche e sociali disagiate me negli ultimi anni sicuramente sono aumentate, siamo comunque molto fortunati e nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare chi ne ha bisogno. La Giornata mondiale contro il lavoro minorile è l’occasione giusta per formare e informare le persone sull’argomento, ma soprattutto per stimolare l’opinione pubblica ad intervenire nel concreto, contribuendo a salvare questi bambini. L’adozione a distanza è uno dei modi migliori perché permette di migliorare le condizioni di vita dei bambini vittime di queste situazioni al limite della civiltà.
Via libera alle procedure per l’attivazione nelle Marche del 112 Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE) secondo il modello della centrale unica di risposta. Con il nuovo sistema tutte le chiamate di emergenza al 112, 113, 115 e 118 confluiranno nel Numero unico dell'emergenza (Nue) 112. Lo prevede il Protocollo d’intesa tra Regione Marche e la Regione Lombardia approvato oggi dalla giunta regionale.
Si estende così anche al territorio marchigiano il progetto realizzato dal Ministero dell'Interno e dalla Regione Lombardia (Varese è stata la città capofila della sperimentazione a livello europeo) attraverso l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu). “Il 112 è un servizio gratuito che garantisce la tempestività dei soccorsi– spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –. Punto di forza del servizio è l'identificazione e localizzazione della chiamata, che consentono in pochi secondi di individuare la posizione del chiamante e di smistare le telefonate verso le centrali operative di competenza: Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri ed emergenza sanitaria. Inoltre il sistema permette di filtrare le chiamate inappropriate (circa il 50%di quelle ricevute) e di passare solo le chiamate di effettiva pertinenza. Come indicato anche dai servizi della Commissione europea si tratta di un passo positivo per il miglioramento della capacità di risposta degli Stati membri alle emergenze”.
Va sottolineato che il 112 non si sostituisce agli attuali numeri di emergenza (112 dei Carabinieri, 113 per la Polizia di Stato, 115 Vigili del fuoco e 118 Soccorso sanitario), che rimangono attivi: il sistema farà confluire automaticamente tutte le chiamate al 112. Grazie all’accordo, che verrà sottoscritto digitalmente tra qualche giorno, la Regione Marche potrà avvalersi della collaborazione dell’Azienda regionale emergenza urgenza, del loro know how e del software applicativo per la costituzione, l’attivazione e il funzionamento del servizio.