Castelluccio di Norcia torna a popolarsi otto mesi dopo la grande scossa di terremoto che ha distrutto la quasi totalità delle sue abitazioni.
Dalle prime ore di stamani sono saliti al borgo che sovrasta la piana decine di persone per partecipare alla festa del 5/o Reggimento Alpini della Brigata Julia, che dall'ottobre scorso è impegnato nell'operazione 'Strade sicure' nell'ambito della 'Task force sicurezza 2' costituta per le aree colpite dal sisma di Umbria e Marche.
Una task force che ha impiegato circa 300 militari, chiamati a portare aiuti nella prima fase dell'emergenza, per poi dedicarsi ai primi lavori di ricostruzione e sorveglianza del territorio, tra cui Castelluccio, dove gli alpini hanno stanziato giorno e notte a protezione del centro abitato distrutto.
(Foto e fonte: ANSA)
Il dipartimento Dipendenze patologiche dell'Area Vasta 3 ha elaborato i dati relativi al gioco d'azzardo sul territorio della provincia di Macerata. Tali dati riguardano la diffusione degli esercizi e degli importi e sintetizzano quanto riportato nella pubblicazione annuale dell'Agenzia dei Monopoli di Stato e nei documenti recentemente messi a disposizione dall'Osservatorio Nazionale sul Gioco d'Azzardo Patologico (in particolare questi ultimi contengono dati dettagliati a livello provinciale, che in precedenza non erano mai stati resi pubblici).
Per quanto riguarda il maceratese, il numero di concessioni può essere solo stimato attorno alle 1.400 unità, per un totale di circa 800 esercizi presso cui giocare. Si tratta di numeri parziali (i dati sulle concessioni per i “Gratta & Vinci” non sono disponibili, ma sono stati stimati intorno alle 400 unità), ma piuttosto elevati: circa una concessione ogni 200 abitanti e una ogni 2 km², ma in alcunicomuni, come ad esempio a Civitanova Marche (un esercizio ogni 0,3 km² circa) o Muccia (un esercizio ogni 83 abitanti), le medie sono molto più elevate. I numeri sopra citati non comprendono naturalmente la diffusione del gioco online, in grande espansione e praticabile da qualsiasi luogo via pc, tablet o smartphone.L’osservatorio nazionale per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave è riuscito per la prima volta ad avere a disposizione, pur con molte difficoltà, i dati provinciali relativi al 2015. Nonostante le forti polemiche per la scarsa trasparenza istituzionale su questo argomento, l’Agenzia dei Monopoli non aveva mai pubblicato tali dati, non sono pertantodisponibili confronti con altre annualità. Si può solo ipotizzare che il boom dell’azzardo del 2016, che ha riguardato tutte le regioni italiane, abbia investito anche il nostro territorio, e dunque che le cifre presentate di seguito abbiano avuto un ulteriore aumento nell’anno successivo.
Nel 2015, nella provincia di Macerata, la raccolta monetaria complessiva ha superato i 508 milioni di euro, con perdite da parte dei giocatori per oltre 98 milioni (tale dato include sia la rete fisica che quella telematica). La media per ciascun maceratese maggiorenne è di 1.882 euro giocati all’anno, con una perdita media di € 366, dati che ci pongono ad un poco lusinghiero 29° posto rispetto alle 110 province italiane. Nella nostra Regione, solo la provincia di Fermo presenta cifre più elevate delle nostre. Considerando che nella nostra Provincia il reddito pro capite medio è pari ad € 17.461, ne consegue che i maceratesi utilizzano oltre il 10% di esso per giocare d’azzardo. I 1.882 euro giocati in media annualmente da ciascun maceratese sono ripartiti come segue: € 1.097 slot machines e newslot (35°posto tra le province italiane), € 179 lotterie istantanee (44° posto), € 96 scommesse in agenzia (14° posto), € 296 gioco telematico (54° posto), € 214 tutti gli altri giochi (20° posto).Altri tipi di analisi sono molto più difficili e si devono necessariamente basare su comportamenti riferiti dai giocatori e stime. Negli ultimi anni, con il diffondersi del fenomeno e dell’allarme sociale e mediatico su questo tema, in tutta Italia si sono moltiplicate le indagini e le ricerche, soprattutto a livello locale, sul comportamento dei giocatori. Ad oggi però non esistono in Italia studi accreditati ed esaustivi sul fenomeno e non esistono nemmeno definizioni univoche di giocatore sociale, a rischio, problematico, patologico etc. Sul nostro territorio la Consulta Provinciale degli Studenti Medi ha effettuato nel 2014 una ricerca tra gli studenti delle scuole superiori, i cui risultati sono allarmanti: il 68% degli studenti dichiara di aver giocato d’azzardo almeno una volta, mentre solo al 6%di essi è stato impedito di giocare da minorenni (da parte di esercenti, genitori o altri adulti), benché la legge lo vieti. Qualche stima, tratta dai dati pubblicati dal Ministero della Salute (DPA) nel 2012: il 40% della popolazione italiana ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi (oltre 20 milioni di soggetti). Tra questi si stima che i giocatori problematici possano essere fino a 2 milioni e quelli patologici fino a 1 milione.
Una domenica 11 giugno ricca di momenti emozionanti quella che ha visto protagonista la banda musicale Città di Camerino.
Invitati dal comitato di quartiere Ponte a Greve di Firenze in occasione della festa rionale, la formazione camerte nella mattinata ha preso parte alla sfilata insieme alla banda di Sesto Fiorentino per le vie del quartiere fino al ponte stesso dove è avvenuta una cerimonia di consegna di premi e scambi di doni da parte del comitato, del comune di Firenze rappresentato dall’assessore Giovanni Bettarini e del Comune di Camerino rappresentato dall’assessore Antonella Nalli. Momenti emozionanti negli interventi dei due assessori in particolare quello della città di Camerino che ha fatto conoscere ai fiorentini l’attuale situazione della città del territorio.
Nel pomeriggio la formazione camerte guidata dal maestro Vincenzo Correnti, il quale in più momenti non ha saputo trattenere le lacrime e le emozioni, ha offerto un apprezzato concerto spaziando come sempre tra vari generi musicali. Toccante l’esecuzione dell’inno di Camerino, dell’intervento spontaneo di un signore del pubblico di 94 anni e l’esecuzione estemporanea del maestro Correnti a conclusione del concerto che ha cercato attraverso i suoni del suo clarinetto di trasmettere il pianto di una città chiusa la quale con difficoltà cerca di farsi sentire e di ripartire a piccolissimi passi.
Bravissimi come sempre tutti i ragazzi della banda Città di Camerino e del suo staff, il presidente e i suoi collaboratori.
Insieme ai musicisti camerti e all’assessore Nalli è stata presente anche la Pro Loco di Camerino la quale ha allestito uno stand con prodotti tipici della città e fatto conoscere quanto di bello la città di Camerino aveva prima del terremoto ma soprattutto le varie iniziative programmate per il prossimo futuro.
Una passione che si trasforma anche in impegno istituzionale, quello della capogruppo di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, sull'attività speleologica e i valori ambientali, scientifici e turistici che essa riveste.
La mozione, scaturita proprio dall'iniziativa della consigliera regionale Leonardi, e avente ad oggetto "interventi a sostegno e promozione dell'attività di Speleologia" approderà martedi 13 giugno in Consiglio Regionale. In essa si evidenzia l'importanza del ricco patrimonio speleologico delle Marche di cui le Grotte di Frasassi sono certamente l'emblema ma anche l'assenza, da ben tre anni a questa parte, di finanziamenti alla relativa legge regionale.
"Pur comprendendo la situazione di crisi e le priorità – afferma la Leonardi – rifinanziare la legge regionale numero 12 del 2000, costituirebbe un volano di sviluppo per i territori interni anche dal punto di vista del turismo speleologico o del turismo di aree ad alta rilevanza geologica e naturalistica, oltre che favorire il rispetto, la tutela e la diffusione di una conoscenza del nostro patrimonio ambientale".
"La Federazione Speleologica marchigiana ed i principali gruppi speleologici iscritti al relativo albo regionale – prosegue la Leonardi – avevano in passato diritto ad un contributo del 50 per cento per la loro attività".
La Leonardi ricorda l'articolo 12 della legge regionale che intende valorizzare le grotte, le forre, le gole e le aree carsiche, grazie a percorsi escursionistici, visite guidate anche didattiche, sistemazione di sentieri, tabellazioni e materiale promozionale. Aree interne come quelle marchigiane, ricche di questi aspetti geologici, sono delle vere e proprie "palestre", scuole "a cielo aperto", dove imparare gli strati delle varie ere geologiche e come si sono formati i vari territori della nostra regione. Nelle zone colpite dal sisma, inoltre, anche questo tipo di contributo sarebbe, come per altri interventi già sollecitati dalla Leonardi – vedasi la rete dei Centri di Educazione Ambientale delle aree terremotate – una possibilità di "riscatto" e di rinascita di attività con personale e mezzi del luogo.
Nella mozione della capogruppo di Fratelli d'Italia si chiede pertanto al Presidente e all'intera Giunta Regionale un impegno a dar seguito alle finalità indicate nella legge 23 febbraio 2000, n.12 (Norme sulla speleologia). Si chiede di reintrodurre, a partire dalla prossima Legge di disposizione e di formazione del bilancio annuale e pluriennale, un adeguato contributo economico per la tutela, la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio speleologico e delle aree carsiche del territorio marchigiano.
"Auspico – prosegue la capogruppo Elena Leonardi – che l'Aula comprenda l'importanza strategica del garantire un sostegno concreto attraverso il rifinanziamento della legge e ringrazio il Consigliere Giancarli per aver condiviso le finalità della mozione".
Le forte scossa di questo pomeriggio registrata nella zona de L'Aquila, seguita da alcune repliche di minore intensità, ha alimentato preoccupazione nella gente che da mesi ormai vive nella paura e nella tensione.
Puntuale, il commento del sismologo di Ingv Alessandro Amato che sottolinea come non si tratti di una nuova attività sismica ma della prosecuzione della sequenza attiva da mesi in un'area che "continuiamo a monitorare con attenzione".
"Ancora una ripresa dell'attività nell'area della sequenza sismica in Italia centrale: magnitudo 3.9 verso Pizzoli (AQ). Questa volta a rifarsi sentire è il settore più meridionale, più o meno dove abbiamo avuto i 4 terremoti di M5-5.5 il 18 gennaio. Come detto più volte, la sequenza non può considerarsi esaurita, visto che ogni giorno si registrano ancora un centinaio di terremoti (quasi tutti non avvertiti perché sotto M2). L'evento più forte di M3.9 alle 14:15 è stato seguito da tre scosse (tutto sotto M3) a distanza di due minuti una dall'altra. Continuiamo a monitorare l'area con attenzione. Non mi chiedete se ce ne saranno altre più forti" conclude Amato "perché non lo so".
Oggi pomeriggio alle ore 14.15 la terra ha ripreso a tremare in maniera avvertita distintamente dalla popolazione. Con epicentro a Pizzoli (Aq) c'è stata infatti una scossa di magnitudo 3.9 seguita a distanza ravvicinata da altre scosse rispettivamente di magnitudo 2.9 alle 14.17, 2.7 alle 14.19 e 2.3 alle 14.21.
Secondo a quanto hanno finora affermato gli esperti dovrebbe comunque trattarsi degli aftershocks conseguenti ai terremoti verificatisi nel corso dell'anno.
Prince Sport e Sportware insieme per la solidarietà e per il sociale. Non si arresta l’impegno benefico dell’azienda corridoniense di forniture sportive, guidata da Paolo Biancucci e del sodalizio osimano presieduto da Fabrizio Farinelli che, in occasione delle finali regionali di sabato 10 giugno a Marcelli di Numana, a partire dalle ore 17, hanno pensato ad un gesto di grande sensibilità a favore del GUS, Gruppo Umana Solidarietà, Onlus operante nell’ambito dell’accoglienza e del sostegno concreto a coloro che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni, arrivando in Italia in cerca di protezione internazionale.
L’evento di sabato, infatti, che assegnerà i titoli di calcio a 7 e calcio a 5, vedrà scendere in campo anche una rappresentativa del GUS, che sarà fornita di scarpe da gioco e casacche firmate Prince Sport. Un match del tutto amichevole per chi, attraverso lo sport, cercherà di dimenticare per qualche ora il disagio sociale nel quale quotidianamente vive, grazie all’impegno che rientra nell’ambito del Progetto S.p.r.a.r. Orizzonti e del S.p.r.a.r. Ancona provincia di asilo.
“Nel pensare congiuntamente l’iniziativa non abbiamo avuto dubbi nel voler fare qualcosa per chi, attraverso lo sport, può ritrovare un sorriso e attenuare le difficoltà di tutti i giorni – dicono Biancucci e Farinelli – Il calcio, come veicolo sociale, ha un grande potere aggregativo e le nostre realtà, da sempre, sostengono questo tipo di iniziative. Sarà bello vederli scendere in campo e darsi battaglia, sportivamente parlando, per un gol e una vittoria che, speriamo, sia d’auspicio per un futuro ricco di successi e di riscatto anche nella vita”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Elena Leonardi, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia - A.N.:
"Una doccia fredda, quella dell'annuncio dei 166 licenziamenti della Ragaini Radiatori. Numerose famiglie di Loreto, Porto Recanati, Castelfidardo e comuni vicini rischiano di veder dissolvere il loro futuro lavorativo, se non si interviene ragionando adeguatamente con la controparte.
L'azienda svolge le sue funzioni, ma la politica deve farsi carico di tutelare i lavoratori e le loro famiglie. Occorre impegnare tutte le forze per scongiurare quanto unilateralmente deciso dall'azienda per un numero di lavoratori così elevato e per trovare adeguati 'ammortizzatori' nell'eventualità più nefasta. Per realtà locali più piccole della nostra Regione, e con numeri di molto inferiori di dipendenti, ci si è mossi anche a livello nazionale. Risulta pertanto urgente riconvocare un tavolo di trattative che risulti efficace e dia garanzie alle controparti al fine di arrivare a soluzioni ragionevoli per scongiurare ricadute pesanti sul territorio.
Nella mozione regionale di Fratelli d'Italia si intende impegnare l'assessore regionale competente e la Giunta Regionale nel convocare nel più breve tempo possibile un ulteriore incontro ufficiale con le parti interessate al fine di ridurre al minimo il danno per lavoratori, loro famiglie e collettività locale. Inoltre, la Giunta deve farsi promotore presso i competenti ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e Politiche Sociali per far assumere iniziative urgenti volte a scongiurare l'eliminazione di una parte della produzione e il licenziamento di 142 operai, 23 impiegati e 1 quadro della Ditta Ragaini-Radiatori di Loreto".
"È iniziata già da martedì 6 giugno, la liquidazione da parte dell'Inps dei contributi una tantum di 5.000 euro per i 4.892 lavoratori autonomi, titolari di impresa, collaboratori coordinati e continuativi, agenti e rappresentanti di commercio danneggiati dal sisma che ne avevano fatto domanda per il 2016. In liquidazione anche le indennità di 203 lavoratori dipendenti. L'Inps con cui siamo in costante contatto, ha garantito la liquidazione tempestiva per tutti gli idonei che riceveranno i contributi previsti". Lo ribadisce l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione delle Marche Loretta Bravi, che già la scorsa settimana aveva comunicato l'atto.
Le graduatorie erano state stilate dalla Regione il 23 maggio scorso, appena sbloccato dal Governo e dalla Corte dei conti il provvedimento rivolto alle imprese. Gli elenchi erano quindi passati all'Inps regionale al fine della liquidazione che - si legge nella nota della Regione - è già cominciata.
"L'impegno - spiega l'assessore Bravi - è quello di fornire il sostegno al reddito per quei lavoratori e le loro famiglie già duramente colpiti dal sisma e non coperti dalle vigenti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. A disposizione per il 2017 ci sono risorse per 47,4 milioni di euro. Questi sono fatti concreti. Siamo costantemente al lavoro con i nostri uffici per garantire nel minor tempo possibile tutte le risposte necessarie e il massimo sostegno della comunità colpita dal sisma". La Regione Marche ricorda che è ancora possibile fino al 16 giugno presentare la richiesta di indennità per il periodo 1 gennaio 2017-30 aprile 2017.
Mattinata dedicata alla musica per gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi”. Organizzato dall’associazione “Amici della Musica” con il Patrocinio del Comune di Potenza Picena, si è tenuto presso il Teatro “Bruno Mugellini” un concerto degli allievi del Conservatorio Pergolesi di Fermo.
Un evento partecipato che ha destato attenzione ed interesse da parte degli studenti della scuola potentina grazie, anche, all’alta qualità delle performance degli allievi del Pergolesi. Per l’Amministrazione Comunale hanno partecipato il Vice Sindaco Noemi Tartabini e l’Assessore Luisa Isidori.
Altre sentenze a Collevario dove si susseguono gli incontri validi per i quarti di finale e si definiscono le squadre che ambiscono alla vittoria finale del Torneo Velox 2017.
Ieri sera è toccato prima al Camerano, categoria giovanissimi, che battendo per 2-1 la Fermana, approda in semifinale dove incontrerà la Castelfrettese. Partita sempre in bilico, ben interpretata da entrambe le formazioni e ricca di spunti tecnici ed agonistici.
Nella gara successiva più agevole il compito degli allievi della Maceratese, che battendo 4-1 la Fermana al termine di una partita molto ben giocata, hanno ribadito una superiorità tecnica e fisica. Molto interessante si prospetta la semifinale tra i biancorossi di mister Midei e il Senigallia, compagine che ha finora destato un'ottima impressione.
Questa sera una sola partita alle 21.00.
Per la categoria allievi saranno di scena Portorecanati e Tolentino, un altro incontro che si prospetta avvincente per il valore delle due squadre.
Nelle zone terremotate si apre "una delle fasi più delicate, la ricostruzione, in cui la vigilanza e la prevenzione dovranno essere particolarmente alte".
Lo ha detto ad Ancona Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia. "Possiamo dire - ha però sottolineato - che lo Stato ha imparato a proprie spese a dotarsi di strumenti più raffinati per impedire che le opere di ricostruzione finissero appannaggio di organizzazioni mafiose come avvenuto in Sicilia, in Campana e ovunque anche a L'Aquila, seppure con forme che hanno interessato soprattutto rapporti tra privati".
Il Governo ha comunque cercato di "conciliare efficacia e rapidità d'interventi con l'impermeabilità a poteri criminali"."Ci sono le condizioni - ha concluso - per una ricostruzione affrancata da questi fenomeni: la vigilanza è però massima" (fonte ANSA).
Tre tappe nelle Marche e sei i corridori della rappresentativa marchigiana per il Giro d'Italia under 23 Enel. Si parte il 9 giugno a Imola per la 40esima edizione della corsa di ciclismo in sette tappe tra cui Gabicce, Senigallia e Osimo. I sindaci, il presidente della Regione Luca Ceriscioli insieme a Lino Secchi, presidente del comitato regionale Federazione Ciclistica italiana, Fabio Luna, presidente regionale Coni e Stefano Vitellozzi, direttore sportivo della rappresentativa, hanno presentato la manifestazione dedicata al campione Michele Scarponi, morto di recente in un incidente stradale.
La gara riparte dopo 5 anni di sospensione, coinvolgendo Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, regioni colpite duramente in questi anni dal terremoto, per dare un segno di attenzione e per un ritorno alla normalità. "E' un momento di promozione del territorio - ha detto Ceriscioli - una manifestazione vicina ai giovani nel passaggio verso il professionismo per uno sport che è nell'animo dei marchigiani".
(Fonte ANSA)
In questi giorni il Sindaco Giuseppe Pezzanesi si è recato a Baronissi, per una iniziativa promossa, dopo il grande lavoro svolto durante l’emergenza di Benevento e quella del Centro Italia, dal Comitato Regionale Anpas Campania con la collaborazione della Commissione Regionale Protezione Civile Anpas Campania ed il sostegno del settore Protezione Civile di Anpas Nazionale che hanno una giornata all’insegna del confronto e dello stare insieme.
La presenza del Sindaco di Tolentino, uno dei comuni del centro Italia maggiormente colpito dal sisma dello scorso anno, in cui hanno lavorato, fino a qualche settimana fa proprio i volontari campani, ha rafforzato i rapporti ed i vincoli di amicizia tra le due realtà.
A ricevere la delegazione tolentinate i Sindaci della zona, tra cui il primo cittadino di Bracigliano Antonio Rescigno che, alla presenza di Egidio Pelagatti, Responsabile Nazionale Operativo Anpas Toscana, Maria Silvia Cicconi, Referente Nazionale Politiche Sociali Valle D’Aosta ed Antonio Ferrigno, Referente Nazionale Politiche Sanitarie Lombardia, ha consegnato 11 assegni da 450 euro l’uno che sono destinati ad aiutare altrettante famiglie di Tolentino che si trovano in situazione di difficoltà a causa del sisma. Ovviamente, considerata la concomitanza con le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, la consegna degli assegni alle famiglie avverrà dopo l’11 giugno.
Grande successo per la bellissima iniziativa di solidarietà fortemente voluta dagli studenti Unicam del corso di laurea in Biologia della Nutrizione con sede a San Benedetto del Tronto.
Dal mese di aprile, infatti, ha preso il via il progetto "La Domenica in famiglia": gli studenti, provenienti da tutta Italia, hanno messo a disposizione le loro case, prese in affitto a San Benedetto del Tronto per poter seguire le lezioni e le attività didattiche del corso di laurea, per ospitare per il pranzo della domenica le persone colpite dal sisma che risiedono negli hotel di San Benedetto.
“Abbiamo subito trovato largo consenso da parte dei nostri colleghi studenti – hanno affermato le ideatrici dell’iniziativa, le studentesse Laura Ricci e Sara Di Prinzio – che hanno aderito con entusiasmo alla nostra iniziativa, voluta con la speranza di far rivivere in qualche modo lo spirito domenicale alle famiglie e agli anziani che hanno perso la casa e donare loro un sorriso”.
“Le persone che hanno aderito – hanno proseguito le studentesse – hanno molto apprezzato il nostro gesto, che seppur nella semplicità, ha voluto essere un momento di gioia e di serenità in un periodo molto difficile. Per noi è stata un’esperienza che non dimenticheremo e che ci ha arricchito umanamente”.
Ci risiamo. E cercano di far passare la cosa come normale. Quando di normale in tutto questo non c'è proprio niente, se non la totale assenza (incapacità?) delle istituzioni di gestire la situazione.
Ieri ad Arquata è tornata la riffa. Una bella botta di culo e via: se sei fortunato sarai estratto e avrai la tua casetta. Se sei sfigato aspetti. Dopo la prima lotteria di Norcia a gennaio (almeno lì però, questo va detto, dopo pochi mesi qualche casetta era arrivata), ieri la stessa incredibile, vergognosa situazione si è ripetuta ad Arquata. Il tutto, venghino venghino siore e siori, anche con la suspence della sorpresa. E stavolta all'oscena rappresentazione si è aggiunta la disperazione dei terremotati, le loro lacrime, le loro grida, i litigi fra gente che aspettava quel momento come una liberazione e che invece si è trovata di fronte all'ennesima, triste, indegna modalità di gestione dell'emergenza.
La sensazione, che fa accapponare la pelle, è metaforicamente quella di un osso lanciato in mezzo a un branco di cani affamati che si azzuffano per prenderlo. A questo hanno ridotto i terremotati. Ci hanno preso anche la dignità, per tanti l'unica cosa rimasta dopo il sisma. Ci costringono a mendicare quello che sarebbe nostro diritto, o a sbranarci tra di noi. Che infinita, orrenda, presa per il culo.
E in mezzo a tutto ciò, mentre la gente si litigava un posto dove dormire e incrociava le dita per essere sorteggiata, risuonano beffarde anche le parole del vescovo di Ascoli, mons. Giovanni D’Ercole, che aveva lanciato un appello per l’assegnazione al parroco, don Nazzareno Gaspari, di una delle abitazioni da 60 metri quadrati, invece che una singola da 40 metri quadrati, in modo da poter avere un ufficio in cui svolgere attività pastorale. E certo che venti metri in più incidono sulla vita spirituale di questa gente... scherziamo?
I commenti della gente di Arquata sono eloquenti: “È da aprile che aspettiamo”, “è l’ennesima presa in giro”, “come ci sentiamo? Arrabbiati e depressi, ecco come ci sentiamo!”, “Siamo arrivati qui, aspettando, di 15 giorni in 15 giorni”. Una signora mostra ai giornalisti la confezione di un ansiolitico: “Io dal 24 agosto sto così”.
Però c'è di che stare tranquilli. Sentite il sindaco Petrucci: “Non c’è stato accordo per la divisione, per cui dovremo procedere con l’estrazione a sorte. Se poi entro qualche giorno i cittadini vorranno accordarsi per scambiare le destinazioni non ci sono problemi”. Quindi, nessun problema: i terremotati potranno scambiarsi le stanze, gli spazi, come fanno i ragazzini con le figurine da collezione.
Ma ormai stiamo scivolando ogni giorno di più nell'imbuto del dimenticatoio. In queste nostre zone la rabbia, l'indignazione stanno lasciando il passo allo sconforto. A poche settimane da quello che sarà il primo anniversario di una delle più grosse tragedie mai capitate in Italia, il dibattito politico è concentrato su legge elettorale e altre amenità simili. Cose che, come potete benissimo immaginare, sono la priorità assoluta delle migliaia di sfollati che ancora oggi attendono una risposta concreta che vada al di là dell'ospitalità in un albergo (quando va bene che non si viene sballottati da un posto all'altro), del Cas per pagare l'affitto o della vita in un container con i bagni in comune. Tutto questo, oggi, appare solo come una elemosina. A proposito di elemosina: ma in provincia di Macerata, sì, quella provincia che conta il 70 per cento del totale dei danni del sisma, quanto bisognerà attendere ancora per vederne una di casetta e magari fare un'altra bella lotteria?
Intanto nei salotti buoni di quell'Italia che oramai del terremoto non si ricorda neanche più, ci si indigna per Totò Riina (magari la questione andrebbe approfondita giuridicamente piuttosto che su facebook e coi mal di pancia), ci si indigna per la legge elettorale, ci si indigna per il calcio.
Qui da noi ci hanno fatto stancare anche di indignarci, di incazzarci, di lamentarci, di reclamare i nostri diritti. Con le lotterie ci stanno strappando anche la dignità. L'ultima cosa che ci era rimasta.
“La Jesina Calcio comunica che la dottoressa Maria Francesca Tardella collaborerà come consulente esterno della società, con l’auspicio che tale collaborazione possa proseguire nel tempo ed essere di utilità al consiglio di amministrazione e al presidente Marco Polita” scrive in una nota il sodalizio di viale Cavallotti “La dottoressa Tardella ha accettato con entusiasmo l’incarico e comincerà a lavorare sin da subito nei vari settori della società e dunque anche alla costruzione della squadra, ovviamente in collaborazione con l’area tecnica già esistente”.
“È un piacere collaborare con l’amico Marco Polita (presidente della Jesina ndr) e con una società tra le più importanti delle Marche, impegnata in un campionato complesso e difficile come quello della serie D – ha affermato Maria Francesca Tardella - È una società che vanta un’eccellenza nel settore giovanile che è di grandi speranze e forti potenzialità, anche grazie ad uno staff tecnico di assoluto livello. Mi auguro di contribuire insieme a tutti i componenti della Jesina Calcio a dare soddisfazioni ai tifosi leoncelli”.
"I Contributi di Autonoma Sistemazione (CAS), formalmente legati alla dichiarazione dello stato di emergenza e pensati per accompagnare le persone fino al loro ritorno a casa, andranno sicuramente avanti fino ad agosto 2017, come deciso con una delle primissime ordinanze. Perché lo stato di emergenza è stato prorogato per altri 180 giorni, con termine 19 agosto prossimo". Così il direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016 della Regione Marche Cesare Spuri, sentito al telefono.
"A quel punto - prosegue l'ingegnere Spuri - poiché si tratta di termini di legge strettamente legati alla realtà, in base alla situazione che si presenterà verrà valutato l'eventuale ulteriore rinnovo. Se ad agosto le persone saranno ancora fuori casa allora si assisteranno fintanto che non rientreranno. È necessario però - tiene a precisare - l'impegno di tutti: perché sempre più progetti vengano preparati e presentati per far partire i lavori".
Ciò significa che i terremotati saranno assistiti fino alla revoca dell'ordinanza che ha dichiarato l'inagibilità delle loro abitazioni. Il ventaglio delle forme di assistenza ricomprende oltre al Cas, l'assegnazione di una abitazione da parte del Comune che l'abbia acquisita tramite privati (così come previsto dalla normativa) e come ultima ratio l'attribuzione delle Sae.
Si ricorda inoltre che, una volta emanata l'ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile di chiusura dello stato di emergenza, tali forme di assistenza proseguiranno in parallelo ad eventuali misure previste nei provvedimenti che disciplineranno la fase di ricostruzione. In questa fase transitoria di ritorno all'ordinario il soggetto di riferimento per tali forme di assistenza sarà la Regione, che potrà mantenere un regime di contabilità speciale (dei contributi statali) per altri tre anni.
La buona musica di Niccolò Fabi, di Malika Ayane, di Fiorella Mannoia e di tanti altri artisti italiani per scoprire i luoghi più belli delle Marche, ma anche più sfortunati a causa del terremoto. Nasce così RisorgiMarche: un festival di tredici appuntamenti voluto da Neri Marcorè per contribuire alla rinascita di una terra messa in ginocchio dal sisma, che interesserà le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Si parte il 25 giugno a Forca di Presta, Arquata del Tronto, con Niccolò Fabi & Gnu Quartet, si finisce il 3 agosto al Santuario di Macereto a Visso con Francesco De Gregori.
I concerti inizieranno tutti alle 17. Nessun biglietto d'ingresso, al pubblico si chiede solo di lasciare i prati puliti come sono stati trovati. RisorgiMarche offrirà un'opportunità di visibilità ai produttori locali e agli artigiani che hanno dovuto interrompere o ridurre la propria attività e che in occasione dei concerti potranno vendere i loro prodotti in apposite aree.
“RisorgiMarche nasce dalla volontà - racconta Neri Marcorè, ideatore della kermesse - di contribuire alla rinascita di una terra messa in ginocchio dalle scosse sismiche registrate l’anno scorso in centro Italia. Il solo territorio marchigiano rappresenta il 57 per cento del totale delle aree colpite: il numero degli sfollati pari a 32 mila persone, 131 comuni coinvolti su 229, interessato il 30 per cento dei lavoratori e il 24 per cento delle imprese, quasi 1.000 chiese lesionate, 2.600 le opere d’arte gravemente danneggiate. Cifre impressionanti.
Ero stato ad Arquata i primi di settembre scorso per cercare di capire quale tipo di sostegno concreto potevo portare ai cittadini dell’alto Tronto ma dopo la seconda, violenta scossa del 30 ottobre, mi sono reso conto che se volevo intraprendere un’iniziativa, questa doveva abbracciare tutte le comunità interessate, avere un respiro più ampio di una semplice, per quanto utile, raccolta fondi, per portare affetto e solidarietà a quelle persone costrette a cambiare vita e prospettive da un giorno all’altro. Questo, ovviamente, senza sovrappormi ai compiti della politica. Da allora ha cominciato a prendere forma e corpo l’idea di un festival diffuso nel territorio che potesse richiamare gente da tutta Italia, e magari stranieri, ed è stato naturale pensare al coinvolgimento di artisti di grande levatura, amici di comprovata sensibilità e generosità - tant’è che hanno aderito immediatamente - che rappresentano il cuore di RisorgiMarche. La mia personale riconoscenza e gratitudine a Niccolò, Stefano, Francesca, Roberto e Raffaele, Malika, Daiana, Luca, Rosalino, Enrico, Paola, Toni, Samuele, Daniele, Luca e Fiorella, Dario, Max e Francesco.
Il paesaggio, la natura, l’ecologia sono il terzo cardine del Festival. I concerti si svolgeranno in siti suggestivi, meravigliosi: i palcoscenici saranno i prati panoramici più belli delle Marche, la scenografia rappresentata dalla cornice dei Sibillini e da cieli azzurri, la luce garantita dalla benedizione e benevolenza del sole pomeridiano.
I vantaggi sono molteplici: il bassissimo impatto ambientale, non ci sarà infatti bisogno di luci artificiali e l’energia per la strumentazione sarà garantita da accumulatori; i veicoli a motore verranno lasciati a debita distanza, fuori portata, poiché l'unico prezzo da pagare saranno il sorriso e la buona disposizione, misti al piacere di camminare o pedalare per raggiungere il luogo dello spettacolo insieme alle altre persone. La capienza illimitata: trattandosi di prati, i posti non saranno numerati né tanto meno potranno esaurirsi. Bisognerà solo munirsi di plaid o cuscini per sedersi sull’erba. La sicurezza: sono luoghi aperti, senza barriere se non naturali, accessibili fin dal mattino e godibili, volendo, anche dopo la fine del concerto; il pubblico dovrà lasciarsi pervadere dalla proverbiale lentezza marchigiana, lasciando possibilmente a casa stress e preoccupazioni e rispettando gli inviti degli organizzatori e il lavoro degli artisti e degli operatori.
Una scommessa personale, per la quale chiederò la complicità del pubblico, sarà quella di lasciare i prati dei concerti puliti come sono stati trovati; le aree saranno munite di appositi contenitori diversificati ma, nel caso, gli stessi zainetti e borse che conterranno acqua e panini potranno benissimo custodire anche le bottiglie vuote e i sacchetti accartocciati.
RisorgiMarche offrirà una piccola ma significativa opportunità di visibilità a tutti quei produttori locali e artigiani che hanno dovuto interrompere o ridurre la propria attività commerciale in seguito al sisma: potranno esporre e vendere i loro prodotti in apposite aree attrezzate, allestite in punti strategici, a ridosso o nel paese del comune di riferimento del concerto, comunque non troppo lontane dai parcheggi.
Quest’avventura che oggi spiega le ali e spicca un volo che tutti ci auguriamo lungo, proficuo e memorabile, si è resa possibile anche in virtù dell’adesione di preziosi compagni di viaggio che si sono innamorati del progetto e mi hanno generosamente affiancato fin dal momento in cui gliene ho parlato, durante una cena avvenuta circa 6 mesi fa, a Porto Sant’Elpidio: Giambattista Tofoni, insostituibile sodale di tanti progetti cui mi lega una complicità adamantina, frutto di un’amicizia pluriennale, fratello di pedalate e successivo recupero calorie, organizzatore di eventi internazionali in campo jazzistico, che ha messo gratuitamente la sua esperienza e il suo lavoro a disposizione del Festival; Raimondo Orsetti, dirigente della Regione Marche a cui mi lega un consolidato rapporto di affetto e stima personale per la passione che mette in ciò che fa, che mi ha garantito sulla fiducia, e senza porre condizioni, tutto il supporto e l’aiuto di cui avrei avuto bisogno da lì in avanti; Alberto Mazzoni, illuminato imprenditore del settore agroalimentare, enologo coi contropifferi, amico schietto e pregevole come il nettare trascendentale che spesso somministra, che col suo sguardo ampio ha subito intuito le potenzialità del Festival, fornendo immediatamente suggestioni e sostegno finanziario; Paolo Petrini, che quella cena preparò con le sue mani sante (forse dobbiamo ancora smaltirla…) e che ci benedisse.
Strada facendo, la carovana si è arricchita di collaboratori senza il quale lavoro e contributo fondamentali, oggi RisorgiMarche non avrebbe la struttura che ha.
Grazie a Massimo Stabile, figura mitologica metà tecnico dai vari talenti e metà geologo, che quando i prati appenninici erano a volte ancora coperti di neve, si è sottoposto a un tour de force di sopralluoghi su tre province per mettere al vaglio i possibili siti, e a Daniela Pirani che, con alzatacce da panettiere, lo accompagnava e mi mandava in anteprima immagini e sensazioni.
Grazie agli operatori della Protezione Civile e ai rappresentanti dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini che hanno messo a disposizione la loro conoscenza e i loro consigli per il miglior svolgimento possibile degli eventi.
Grazie ai partner SIAE, BMW e Faber, il cui coinvolgimento è stato semplice, spontaneo e immediato.
Grazie a tutti i Comuni coinvolti nel progetto per la loro grande disponibilità nonostante le oggettive difficoltà del momento. Un grazie anche a Rai Radio Due, al Touring Club, all’Amat e alla FBT per il loro sostegno.
Grazie a tutti i musicisti e i tecnici che accompagneranno gli artisti, ai manager che hanno agevolato l’organizzazione dei concerti, a tutti i collaboratori di RisorgiMarche.
E l’ultimo grazie, ma non per importanza poiché è enorme, a Désirée Colapietro Petrini, a cui ho chiesto una mano per promuovere l’iniziativa e mi sono ritrovato un braccio, forse pure due: infaticabile, generosa e di una professionalità rara"
Il programma:Domenica 25 giugnoArquata del Tronto (AP) Forca di PrestaNICCOLÒ FABI / GNU QUARTETVenerdì 7 luglioCingoli (MC) Domus San BonfilioMALIKA AYANESabato 8 luglioMontegallo (AP) PropezzanoDAIANA LOUDomenica 9 luglioBolognola (MC) Pintura di BolognolaRONMercoledì 12 luglioAmandola (FM) CampolungoENRICO RUGGERIGiovedì 20 luglioFiastra/Sarnano (MC) Piani di RagnoloPAOLA TURCIDomenica 23 luglioSan Ginesio (MC) Monte Rocca ColonnaltaBUNGAROMartedì 25 luglioSan Severino Marche (MC) Bosco di CanfaitoSAMUELE BERSANIGiovedì 27 luglioMontefortino (FM) RubbianoDANIELE SILVESTRIDomenica 30 luglioCamerino (MC) MorroFIORELLA MANNOIA / LUCA BARBAROSSALunedì 31 luglioMontemonaco (AP) FoceBRUNORI SASMercoledì 2 agostoSefro (MC) Altopiano di MontelagoMAX GAZZÈGiovedì 3 agosto Visso (MC) Santuario di MaceretoFRANCESCO DE GREGORI / GNU QUARTET / ORCHESTRA SINFONICA FORM
C'erano anche diversi tifosi bianconeri provenienti dalla provincia di Macerata in piazza San Carlo a Torino per seguire su uno dei maxi schermi allestiti in città la finale di Champion League fra la Juventus e il Real Madrid.
Per cause ancora in corso di accertamento, anche se pare si sia trattato di un falso allarme terrorismo dovuto invece al cedimento di una ringhiera, improvvisamente in piazza ci sono state scene di panico con diversi feriti dovuti alla calca e ai vetri delle bottiglie in terra. Duecento i feriti, di cui due in codice rosso al pronto soccorso ma nessuno in condizioni gravi. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real, e la piazza abbandonato la speranza, all'improvviso il caos. "Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale", dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. "Sembrava di stare all'Heysel", l'oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folla che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona.
La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all'equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l'impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. Poi, è emersa la dinamica: il cedimento di una ringhiera della scala del parcheggio al centro della piazza, i primi feriti, la gente che scappa, la psicosi che si diffonde per tutta la piazza che e' da sempre il 'salotto buono' di Torino.
Il collega Andrea Mozzoni, presente in piazza San Carlo insieme ad altri tifosi bianconeri provenienti dal Maceratese, ha tranquillizzato tutti con un messaggio scritto sul suo profilo Facebook dove dice "La gente sta abbandonando gradualmente la piazza riversandosi in piazza Castello e piazza Vittorio. Stiamo bene e ci stiamo radunando".