Attimi di grande apprensione quelli vissuti questa mattina a Porto Sant'Elpidio, in via Canada, all'altezza della rotonda che porta sul lungomare. Intorno alle ore 11:45, un Suv di colore blu è andato improvvisamente a fuoco. A bordo viaggivano una mamma con il proprio bambino. Si stavano recando al mare, quando un rumure sordo proveniente dal vano motore, ha convinto la donna ad accostare e far uscire dall'abitacolo anche il figlio.
Subito dopo il rumore si è tramutato in copioso fumo nero e quindi in fiamme, che hanno letteralmente divorato il mezzo. Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia Locale di Porto Sant'Elpidio che hanno provveduto ad allertare i Vigili del Fuoco. Grazie all'intervento dei pompieri l'incendio è stato domato in pochi attimi. La parte anteriore del Suv è stata integralmente danneggiata dalle fiamme.
Per mamma e bambino fortunatamente nessuna conseguenza: sono riusciti ad abbandonare il mezzo giusto in tempo.
Sabato 24 agosto, a tre anni dalla prima scossa che ha colpito il centro Italia, Picchio News inizierà il suo viaggio nei comuni colpiti dal sisma del 2016.
Un viaggio che faremo insieme ai primi cittadini dei Comuni maceratesi maggiormente colpiti dal terremoto e che a partire dal 24 agosto del 2016 hanno dovuto combattere ogni giorno con quello che, alcuni di loro, hanno definito un vero e proprio “mostro”: la burocrazia.
A distanza di tre anni, in molti paesi, la situazione è cambiata di poco e ci sono ancora migliaia di sfollati che non sanno quando potranno fare ritorno nelle loro case. La vita nelle soluzioni abitative di emergenza per molti di loro è “impossibile” e la speranza di poter fare ritorno nella propria abitazione è molto lontana.
Mantenere altra l’attenzione e continuare a tenere accesi i riflettori su queste zone è fondamentale per far sì che, chi di dovere, prenda delle decisioni che possano sbloccare le lungaggini della burocrazia.
"Sembra l’inizio di una barzelletta ma anche qui siamo di fronte ad una storia vera. 42 infermieri del Pronto Soccorso di Fermo decidono di prendere carta e penna per denunciare la situazione invivibile in cui versa il punto di primo soccorso del Murri. File interminabili, poco personale e pazienti triplicati per via dell’estate, sono la ricetta esplosiva che ha fatto saltare il tappo. E se non bastassero le attese bibliche, attestate attorno alle 7 ore di media, a far paura è la qualità delle cure prestate. Sempre più spesso, raccontano gli infermieri, mancano le risorse umane per fronteggiare tutte le emergenze che non vengono trattate con la dovuta perizia." A lanciare l'allarme è Emanuele Morese, segretario di Porto San Giorgio di Fratelli d'Italia.
"Se lo avesse detto la politica ne avremmo potuto discutere, ma se sono gli infermieri a raccontarci questa apocalisse, la paura di doversi trovare a ricevere cure in un quadro così compromesso è tanta - prosegue Morese -. Un esposto degli infermieri contro il loro datore di lavoro, l'Asur, meriterebbe maggiore attenzione se non addirittura stupore. Ma la politica tace in questo agosto bollente. Un silenzio che equivale alla vergogna di non essere all’altezza del nostro diritto alla salute. troppo impegnati con le nomine dimenticano che la sanità è al servizio dei cittadini e non viceversa."
"Istituiti anche per il prossimo anno scolastico, con decreto del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, ulteriori posti in aggiunta all’organico ordinario di insegnanti e personale ATA per le scuole del cratere in base all’ulteriore proroga delle disposizioni sugli interventi in favore delle popolazioni delle quattro regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 (DL 189/2016)". Lo rende noto l'ufficio scolastico regionale".
"Si tratta di 54 tra collaboratori scolastici e assistenti amministrativi e tecnici e di 22,9 posti di personale docente ed educativo - spiegano -, che saranno attivati dal 1° settembre, con l’avvio dell’anno scolastico, fino al termine dello stesso, per una spesa complessiva di oltre 180mila euro mensili, coperta dai fondi appositamente stanziati dal Ministero dell’Istruzione.
Il provvedimento, sottoposto ai visti di legittimità della Corte dei conti e di regolarità amministrativo contabile della Ragioneria Territoriale dello Stato di Ancona, è stato adottato dopo un’attenta valutazione dei fabbisogni rilevati dalle scuole delle zone interessate attraverso la compilazione di una apposita scheda online.
Valutazione effettuata in base a criteri quali, per il personale ATA, l’elevato numero di plessi, l’incidenza dei portatori di handicap, la durata del tempo scuola e la presenza di laboratori e, per il personale docente ed educativo, la ridotta dimensione delle aule e un numero di alunni prossimo al limite massimo definito per classe dalla legge, per consentire l’eventuale sdoppiamento nei casi in cui questo appaia opportuno per la sicurezza o la qualità della didattica.
Sulla base degli stessi criteri, è stata autorizzata, sempre con decreto del direttore generale dell’USR, per le scuole dell’intero territorio regionale, l’assunzione per il prossimo anno scolastico di ulteriori 232 unità di personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti tecnici ed amministrativi), che si aggiungono ai 5.952 posti già assegnati alle scuole. La decisione, anche in questo caso, ha fatto perno sulle esigenze espresse dalle istituzioni scolastiche in ordine alla necessità di assicurare il regolare funzionamento delle stesse e potenziare l’organizzazione del servizio scolastico marchigiano".
Le SRL italiane sono in salute: crescono gli addetti (+4,3%), il fatturato (+6,9%) e il valore aggiunto (+6,5%). Nelle Marche in particolare, gli addetti aumentano del +3,4% e il fatturato sale del +6,5%.
I dati emergono dall’ “Osservatorio sui bilanci delle SRL” per il Triennio 2015-2017 realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 620.155 Srl, propone un’elaborazione dei principali indicatori economici per provincia, ed ha confermato il trend emerso nell’autunno scorso (erano 413 mila le srl monitorate a fine ottobre 2018). Tra i settori, ottime performance dei trasporti (+8,3%) e del commercio (+8,1% per il 2017), seguiti dal comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+6,7%).
Nel dettaglio, la quota di Srl che chiudono il bilancio in utile passa dal 69,1% del 2016 al 70,3% del 2017 (+1,2 punti percentuali), un po’ meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%).Il ROE (Return on Equity), ovvero l’indice di redditività del capitale proprio, sale dall’8,5% del 2016 al 10,1% del 2017 (+1,6 punti percentuali), in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre il ROI (Return on Investment), ovvero l’indice di redditività del capitale investito, passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017 (+2,9 punti percentuali), manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno.
Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l’incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per ciò che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti. Dall’analisi geografica emerge una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%) Per quanto riguarda il fatturato, invece, è il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l’Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita più significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, le dinamiche più elevate si registrano in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni più dinamiche sono l’Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%).
La Regione Marche è disponibile a trattare i rifiuti provenienti dal Lazio, ma non ad accoglierli nelle proprie discariche. Ad averlo dichiarato, nella giornata di ieri, è l'assessore all'Ambiente della Regione Marche, Angelo Sciapichetti.
"Dopo aver parlato con il mio omologo della Regione Lazio Massimo Valeriani - afferma l'Assessore regionale - siamo arrivati a una soluzione. La Regione Marche non può permettere la saturazione delle proprie discariche, ma non ha problemi relativi al trattamento dei rifiuti. Per questo motivo siamo disponibili al trattamento che potrà essere effettuato da Piceno Ambiente con l'impegno, da parte della Regione Lazio, che i rifiuti trattati nell'impianto vengano poi immediatamente riportati fuori dalle Marche per l'abbancamento".
Tempo di novità per il settore italiano delle grandi opere delle infrastrutture. L’annuncio definitivo è arrivato solo pochi giorni fa, dopo un’attenta analisi Salini Impregilo S.p.A. è riuscita a porre le basi per costituire un nuovo polo denominato Progetto Italia.
L’iniziativa di riassetto del settore nazionale delle costruzioni ha come scopo quello di dare vita a un nuovo grande gruppo che abbia una dimensione globale e che sia capace di dare nuova spinta al comparto delle grandi opere, così da accrescere la competitività delle aziende nostrane sul mercato internazionale.
Grazie anche al supporto di banche e istituzioni, è stato possibile dare il via a questo progetto volto a rafforzare un campo dell’industria italiana dall’alto potenziale, così da poter concorrere con gli altri player internazionali sul mercato globale, ricco di opportunità.
Progetto Italia pone, dunque, le fondamenta per dare vita ad una nuova realtà industriale capace di fondere insieme le eccellenze italiane del settore che fino ad oggi hanno operato nei diversi segmenti. Uno dei punti fondamentali è infatti la condivisione del know-how specialistico e del capitale umano e di esperienze, che permetterà di operare a livello internazionale su progetti infrastrutturali che hanno un valore superiore ai 250 milioni di euro in un mercato da oltre 630 mld di € di progetti già avviati per i prossimi anni.
Salini Impregilo S.p.A ha concluso due accordi di investimento per fondare Progetto Italia: il primo con l’azionista di controllo Salini Costruttori S.p.A. e con CDP Equity S.p.A., società controllata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., il secondo con tre istituzioni finanziarie tra le principali italiane.
Inserito all’interno del più ampio “Piano Industriale”, Progetto italia contribuirà allo sviluppo del livello di specializzazione, dando nuovo stimolo all’occupazione di italiani sia in patria che all’estero. Inoltre si andranno finalmente a sbloccare gli oltre 36 miliardi di euro di opere oggi in standby sul nostro territorio, garantendo così la costruzione delle infrastrutture presenti e future di cui l’Italia ha forte bisogno.
“Testa alta e petto in fuori. È così che la Lega e il centrodestra intendono affrontare la sfida lanciata da una (ancora ipotetica) coalizione formata da Pd, M5s e un indefinito numero di liste civiche in vista delle regionali 2020”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo regionale del Carroccio Sandro Zaffiri esprimendosi in merito alle varie alleanze che potrebbero formarsi, in vista delle prossime elezioni regionali previste per il 2020.
“Sgombriamo subito il campo da ogni possibile equivoco – dice Zaffiri – lo scenario che si sta delineando dall’altra parte della barricata non ci spaventa nemmeno un po’. Anzitutto, perché siamo certi (e lo siamo da tempo) della bontà della nostra proposta politica e dello spessore della classe dirigente che riusciremo ad esprimere e che saprà affrontare con capacità e determinazione, una volta al governo di questa Regione, le questioni che la Giunta Ceriscioli ha tramutato in problemi. In secondo luogo, perché crediamo lampante l’incompatibilità di fondo che esiste tra sensibilità così diverse e non ci convince (ma crediamo non possa far breccia neppure nei cuori dei marchigiani) l’idea di una coalizione “contro qualcuno”, anziché “a favore di qualcosa”…su che basi? Su quale programma?”
“Le piroette del M5S hanno dell’incredibile, una sorta di sceneggiata riso e lacrime delle migliori commedie napoletane – incalza Zaffiri – quattro anni di dura opposizione alla Giunta Ceriscioli, per scoprire all’improvviso che se togliamo l’involucro, il contenuto non è poi così male…e allora gli ospedali, come quello di Fabriano, si possono anche chiudere, il sistema imprese ha enormi prospettive di sviluppo, così come l’occupazione, gli episodi di corruzione sono cosucce irrilevanti, le popolazioni terremotate possono anche rimanere a vita in container e casette, gli scandali come quelli di Banca Marche non sono mai esistiti…”
“Pare ovvio – rileva Zaffiri – che il M5S sia attratto da qualcosa di ben diverso che continuare a battagliare contro l’inettitudine della Giunta Ceriscioli e questo qualcosa si chiama poltrone. Invitiamo i nostri vecchi alleati di opposizione a riflettere accuratamente su una scelta che ha molti tratti in comune con quella che fu dell’ex presidente Spacca e che si rivelò fallimentare perché non supportata da un progetto serio di governo di questa Regione”.
Un 53enne di Porto Sant'Elpidio è stato denunciato dai Carabinieri di Fermo per atti persecutori nei confronti della ex e per aver pubblicato sui social foto osé della donna.
Quando la donna ha posto fine alla relazione che aveva con l'uomo, che andava avanti da circa dieci anni, il lui è scattata la vendetta. Il 53enne, come risultato dalle indagini condotte dai militari, si faceva anche trovare nei luoghi pubblici frequentati dalla donna e la minacciava con lettere anonime.
Non capita spesso, durante un’escursione sul Monte Sibilla, di incontrare Guerrino detto il Meschino e Antoine de la Salle in carne e ossa che ti narrano la loro storia e quella della Maga Sibilla in un palcoscenico naturale che ha come scenografia la catena del Monte Vettore.
Eppure tutto questo è accaduto davvero al folto gruppo di escursionisti che, accompagnati dall’AMM Simone Pantanetti e dallo staff di “ParadisoMontagna”, sono saliti sul Monte Sibilla e nei pressi della grotta della maga hanno potuto assistere a uno spettacolo scritto da Isabella Tomassucci, Stefano Monti, Federico Dari e Valeria Zega e rappresentato, questa domenica, da Alessandro Nalli nel ruolo di Antoine De La Salle e Stefano Sebastianelli nel ruolo del Guerrin Meschino.
Vestiti con costumi surrealisti, in sella a un destriero di legno, con uno stile che colloca i personaggi in un'atmosfera fuori dal tempo e ci proietta subito nel regno della fantasia, gli attori hanno intrattenuto i partecipanti all'escursione organizzata da ParadisoMontagna coinvolgendoli fino a farli diventare parte della storia. Un piccolo pastiche postmoderno che gioca mescolando gli elementi della tradizione popolare del passato e del presente, un intreccio di riscritture e rovesciamenti che, senza snaturare la materia iniziale, ne porta alla luce il significato profondo: la necessità di preservare le storie della propria terra. Un altro evento speciale organizzato da “ParadisoMontagna” che ha proprio come missione quella di unire le escursioni in montagna al vissuto culturale, artistico e musicale del nostro territorio.
L’evento di domenica era stato anticipato anche dal “Trekking di Ferragosto” all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga dove gli escursionisti intervenuti hanno potuto provare l’esperienza e l’emozione di vivere due giorni completamente immersi nei bellissimi scenari della Val Maone, Campo Pericoli e di Pizzo Intermesoli utilizzando tenda, sacco a pelo e fornelletto.
Ma gli impegni di “ParadisoMontagna” non finiscono qui, l’estate è lunga e per il prossimo fine settimana verranno proposti due nuovi appuntamenti: “Alla ricerca della Gran Pietra” (Lago di Pilato) sabato24 agosto http://www.paradisomontagna.it/lago-di-pilato-2.html e “Il Priore o la Regina?” (Monte Priora) domenica 25 agosto http://www.paradisomontagna.it/monte-priora.html.
L'ottimizzazione per i motori di ricerca, indicata dalla sigla SEO (Search Engine Optimization) e comprendente tutte le attività relative all'indicizzazione dei siti web, ha lo scopo di migliorare il loro posizionamento e di conseguenza di aumentare il giro di affari collegato.
Strumenti operativi della SEO
Gli strumenti operativi collegati alla SEO riguardano numerosi aspetti di grande rilevanza utilizzati per incentivare il volume di traffico dei singoli siti, in rapporto alle loro specifiche finalità operative. Un sito ben posizionato di solito è fornito di un menu di navigazione con un'agevole consultazione e una grafica accattivante, in grado di catturare facilmente l'attenzione degli utenti. Le immagini relative al progetto ed i contenuti testuali del sito devono essere incisivi ed inconfondibili per contribuire a far risaltare i messaggi che devono arrivare alla mente di chi li visualizza. L'accessibilità delle informazioni e dei link interni al sito deve poter assicurare un impatto emotivo ed intellettivo di notevole rilevanza o comunque tale da suscitare interesse e curiosità e quindi desiderio di rivisitare il sito. Alla base di questi progetti c'é un team di professionisti appartenenti al mondo del web marketing e comprendente grafici, sviluppatori progettuali, esperti di comunicazione, giornalisti e figure appartenenti alla gestione del sociale in senso lato. Tutti questi strumenti operativi facenti parte della SEO sono finalizzati in ultima analisi ad una forma di pubblicità che, attraverso i canali della rete, può raggiungere sempre più ampie fasce di utenti e quindi potenziare il business.
Significato di SEO
Google è senza dubbio il motore di ricerca maggiormente utilizzato nel mondo e rappresenta quindi il punto di partenza per qualsiasi esigenza di aziende intenzionate a competere sul mercato relativamente ai propri prodotti, servendosi di una consulenza SEO. Nella ricerca di qualsiasi notizia sui motori di ricerca, ci si aspetta di trovare ai primi posti i risultati migliori, la cui notizie sono di solito quelle che vengono consultate con maggiore frequenza. Il primo significato di SEO è quello di scrivere contenuti pertinenti con le parole con cui si desidera farsi trovare; i link infatti rappresentano la prima, fondamentale, discriminante per orientare l'utente. Un altro scopo di SEO è quello di indicizzare il materiale attraverso un preciso ordinamento in grado di rispondere alle richieste di chi visita il sito. A questo scopo risulta fondamentale il ruolo delle keyword, le parole chiave che riassumono le caratteristiche dei propri strumenti virtuali, e che devono essere dotate di massima specificità. Il tag-title serve a indicare in maniera chiara e possibilmente concisa (è preferibile che abbia una lunghezza inferiore a 155 caratteri) il titolo di una specifica pagina per la comprensione dell'argomento trattato. In questo ambito è particolarmente vantaggioso che ogni pagina disponga di un suo title specifico. I contenuti sono forse la parte più incisiva della SEO in quanto Google è in grado di leggere e capirne il significato, un fatto che crea un valore aggiunto per il sito; un sito povero di contenuti qualitativamente elevati non può ambire a un buon posizionamento. I requisiti necessari devono vertere su attendibilità, aggiornamento, unicità, keywords azzeccate, scorrevolezza e comprensibilità. Una buona Consulenza Seo deve occuparsi di tutti questi aspetti, senza tralasciare la gestione della link popularity ottenuta in conformità alle linee guida dei motori di ricerca (soprattutto di Google). La popolarità è un fattore strettamente collegato alla modalità di costruzione del link (link building), che devono assecondare la massima spontaneità, eliminando tutti gli artifici troppo studiati e quindi innaturali. L'istituzione di blog e forum collegati al link si è rivelato uno strumento particolarmente valido per consentire un effettivo coinvolgimento dell'utente che, in questo modo, si sente "parte in causa" ed è quindi incentivato a ritornare sul link. Richiedere una consulenza SEO significa in ultima analisi offrire agli utenti i migliori mezzi di comunicazione per consultare i siti web e di conseguenza ottimizzare la loro visibilità ed il giro d'affari. Un sito organizzato in ottica SEO garantisce vantaggi non soltanto all'azienda, ma anche a chi ne usufruisce, nell'ottica di un miglioramento condiviso.
A tre anni dalla prima scossa, quella del 24 agosto del 2016, il tempo sembra essersi fermato nelle zone del centro Italia colpite dal sisma e la ricostruzione è praticamente bloccata mentre i paesi muoiono. È quanto riporta il settimanale Panorama in un lungo articolo dedicato al sisma che ha cambiato per sempre la vita di migliaia di cittadini dei nostri territori.
Nessuno si azzarda più nemmeno a fare pronostici su quanto tempo servirà per ricostruire i paesi devastati del centro Italia e gli abitanti delle Sae, consegnate dopo due anni e con molti problemi, sono molto sfiduciati verso il loro futuro che vedono nelle casette di legno per ancora molto tempo, forse fino alla fine dei loro giorni. Di politici non se ne vedono più da queste parti e dopo quello che hanno promesso e non realizzato, forse è meglio così.
Anche i media nazionali ormai non parlano più del terremoto se non, purtroppo, per riferire di nuove scosse, come quella di qualche giorno fa, distintamente avvertita dalla popolazione. "Secondo le ultime rilevazioni - riporta il settimanale -, resta da smaltire quasi il 40 per cento dei detriti. Cambiano governi e commissari straordinari, le ordinanze si moltiplicano ma tutto resta bloccato. Le zone rosse sono ancora transennate e nulla si muove in attesa delle pianificazioni urbanistiche. Visso, Ussita e Amatrice sono nel mezzo di parchi naturalistici dove anche per spostare un sasso occorrono mille autorizzazioni. Prima di mettere la firma su una delibera, prima di decretare un lavoro, il funzionario di turno e il sindaco vogliono essere sicuri al cento per cento di non incorrere in qualche illecito. La paura di trovarsi, magari tra qualche anno, sotto il faro della Corte dei conti o della magistratura, paralizza. E allora meglio tirarla per le lunghe, nascondersi dietro i cavilli".
Le cifre della (non) ricostruzione sono impietose: quella pubblica non è mai iniziata mentre quella privata conta un numero esiguo di cantieri su 76 mila immobili lesionati o distrutti. E non è questione di soldi perché i fondi stanziati sono di ben 22 miliari che non si riescono a spendere. Secondo gli ultimi dati del commissario straordinario, sono pervenuti 8.168 progetti cioè il 10 per cento degli immobili danneggiati. Questo significa che in tre anni la stragrande maggioranza dei proprietari non si è preoccupata di avviare le procedure per la ricostruzione e a questa lentezza, si sommano i tempi della burocrazia: di 8.168 richieste di fondi pubblici presentate, ne sono state approvate 2.420, cioè una su tre.
C'è anche da dire che i sopralluoghi sui danni non sono ancora ultimati e nelle Marche gli uffici tecnici stanno esaminando le rimanente 7 mila schede Fast, che a dispetto del nome (la tradizione di fast, dall'inglese, è veloce) procedono tutt'altro che spedite. Nel frattempo il tessuto sociale si sgretola e i paesi si spopolano, con molte attività che sono state spostate in altre zone e che difficilmente torneranno nei luoghi di origine.
Un altro grosso ostacolo alla ricostruzione, secondo Panorama, è rappresentato dalle macerie, di cui resta da smaltire ancora il 30/40% con paradossali intoppi burocratici che vietano di usare gli stessi siti di stoccaggio per quelle pubbliche e quelle private e la cosa, come facilmente intuibile, non va certo a favore della velocità. Come se quanto elencato fin'ora non bastasse, ci sono anche discordanze tra le norme emanate per i terremoti del 2009 e del 2016 che in alcuni casi contrastano tra di loro, bloccando le istruttorie delle pratiche per mesi. C’è infine un altro fattore che frena la ricostruzione secondo Panorama: a novembre si vota per il rinnovo del Consiglio regionale in Umbria, mentre le Marche sono chiamate ai seggi a maggio 2020. E nell’attesa meglio non prendere decisioni.
A Servigliano è andato in scena oggi l'ultimo atto del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino con la ormai celebre "Giostra dell'Anello".
A primeggiare sui rioni di Porta Marina, Porta Navarra e Paese Vecchio è stato Santo Spirito che si è aggiudicato la vittoria con il cavaliere originario di Foligno Luca Innocenzi e con la Scuderia di Castelraimondo di Manfredo Orazi.
Favorire la promozione e lo sviluppo di Digital Innovation Hub sul territorio regionale. È l’obiettivo del nuovo bando pubblicato dalla Regione Marche per un importo complessivo di € 460.000 euro. La domanda di partecipazione potrà essere presentata sul sistema informatico Sigef a partire dal 1/09/2019 ed entro, e non oltre, il 10/10/2019, alle ore 13:00.
“Con la L.R. n. 25 Impresa 4.0 - Innovazione, ricerca e formazione approvata lo scorso anno - commenta l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora –, la Regione Marche ha voluto tracciare una via marchigiana all’Industria 4.0 al fine di adattare il suo contesto produttivo all’approccio innovativo rappresentato dalla “fabbrica intelligente”, tenendo conto delle peculiarità locali e della necessità di coniugare le tradizionali abilità e i saperi del mondo manifatturiero e artigianale con le nuove tecnologie digitali. Per fare questo occorre però innanzitutto mettere a sistema le competenze disseminate sul territorio promuovendo e sviluppando infrastrutture territoriali fondamentali ai fini del successo di questo processo di trasformazione, come i Digital Innovation Hub, i FabLab e le Accademy aziendali. In modo particolare, i Digital Innovation Hub sono la vera e propria “porta” di accesso per le imprese al mondo di Impresa 4.0 nella misura in cui mettono a loro disposizione servizi per introdurre tecnologie 4.0, sviluppare progetti di trasformazione digitale, accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo”.
Il provvedimento si fonda sul fatto che il sistema economico marchigiano sta da tempo attraversando una fase di trasformazione per evolvere dalla logica localistica dei distretti industriali allo sviluppo di nuovi modelli di business, al fine di accrescere le potenzialità regionali e di proiettarsi nei mercati internazionali. In questo contesto la digitalizzazione dei processi produttivi consentirebbe lo sviluppo di vere e proprie “imprese digitali”, in grado non solo di introdurre al proprio interno le migliori tecnologie digitali di processo, ma soprattutto di innovare la propria offerta di business al mercato. Una evoluzione in grado di implementare il cosiddetto modello di impresa virtuale, che potrebbe facilitare la costituzione di reti di imprese virtuali, potenzialmente in grado di favorire l’aggregazione di un sistema industriale molto frammentato.
Il bando pubblicato dalla Regione è una delle prime iniziative proposte dall’Osservatorio Impresa 4.0. Costituito nel 2018 e composto dai rappresentati delle associazioni di categoria e sindacali maggiormente rappresentative e da quelli delle Università marchigiane, l’Osservatorio ha il ruolo di organo di supporto della giunta regionale per la definizione degli interventi previsti dalla legge stessa ed in particolare per la definizione del Piano Impresa 4.0, al fine di accrescere la competitività delle micro, piccole e medie imprese presenti nel territorio regionale, attraverso lo sviluppo della manifattura innovativa, dei servizi connessi e dell’artigianato digitale, all’interno principi generali dell’economia circolare. Il bando si colloca inoltre all’interno della strategia della Commissione Europea che prevede una razionalizzazione dei DIH presenti nelle singole regioni. A tal fine, è prevista una premialità per quei DIH che vengano promossi da almeno due diverse associazioni di categoria.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal bando i Digital Innovation Hub regionali localizzati nel territorio della Regione Marche che, alla data di presentazione della domanda di partecipazione, abbiano le seguenti caratteristiche: essere soggetti giuridici autonomi senza scopo di lucro, ad hoc costituiti per lo svolgimento delle attività del Digital Innovation Hub ed essere promossi da un’associazione di categoria delle imprese maggiormente rappresentativa a livello regionale, come risultante dallo statuto.
Link al bando: http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Attività-Produttive/Ricerca-e-innovazione#Digital-Innovation-Hub
La vittima è un 80enne di Falconara. Il cadavere è stato rinvenuto alle 12:30 circa di oggi in mare, da una vedetta della Guardia Costiera di Ancona, mentre galleggiava vestito in posizione prona a circa un miglio del confine tra Falconara Marittima ed Ancona.
L'uomo si era allontanato di casa, nella notte scorsa, in stato confusionale senza documenti nè cellulare. Moglie e figli ne avevano quindi denunciato la scomparsa presso la Tenenza Carabinieri di Falconara Marittima.
Per tutta la notte, l'anziano era stato cercato dai militari fino alle prime luci dell'alba, quando le ricerche sono state ampliate con la partecipazione della Protezione Civile e della Polizia Locale di Falconara, sotto la direzione del Comando Tenenza. Successivamente, attraverso l'ausilio del personale della Capitaneria di Porto di Ancona e del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, gli sforzi si sono concentrati sulla ricerca in mare. Fino al tragico ritrovamento nella tarda mattinata di oggi.
Secondo una prima ricostruzione fatta dalle forze dell'ordine, è probabile che l'80enne si sia diretto sul pontile in zona Disco e che lì abbia perso l’equilibrio cadendo sugli scogli e trovando successivamente la morte in mare per annegamento. La salma, sentita anche l’Autorità Giudiziaria, è stata restituita ai parenti dai Carabinieri, avendo escluso responsabilità terze nell'accaduto.
(Foto di repertorio)
Dopo alcuni gravi fatti di cronaca e il dichiarato pericolo di infiltrazioni criminali nel tessuto socioeconomico della Regione o nella ricostruzione post sisma, la capogruppo di Fratelli d'Italia presenta una iniziativa legislativa per il contrasto alla mafia.
“Sono partita dalla legge regionale numero 27 del 2017, di cui condivido lo spirito volto alla introduzione di una cultura seria della legalità – esordisce Elena Leonardi – e mi sono accorta che essa si occupa solo di prevenzione e di sostegno a vittime di usura e attività mafiose non prevedendo però alcun tipo di azione volta al contrasto. Occorre preoccuparsi ed agire "nel mentre", ho così inteso – prosegue Leonardi – modificare questa legge regionale per attualizzare e contestualizzare una situazione che negli ultimissimi anni anche nelle Marche sta purtroppo degenerando e necessita di un maggior impegno da parte di tutte le istituzioni, Regione Marche compresa, in maniera più concreta e fattiva".
La proposta di legge a firma Leonardi difatti agisce su più fronti, dando più operatività alla Consulta regionale per la legalità ed istituendo un Tavolo Tecnico che deve coordinarsi, gioco-forza con essa. La Consulta, con la modifica apportata dovrà predisporre un rapporto periodico con cadenza annuale sulla situazione del crimine organizzato e mafioso e sui fenomeni corruttivi nelle Marche, sulla base del monitoraggio dei fenomeni che concorrono o che favoriscono lo sviluppo sul territorio regionale e del monitoraggio di aree critiche del territorio regionale maggiormente esposte alle infiltrazioni mafiose e a fenomeni di criminalità mafiosa e corruzione. Il Tavolo Tecnico deve invece avere funzione di confronto fra esponenti della società marchigiana sui temi del fenomeno delle infiltrazioni mafiose e del contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa.
“Un'altra modifica che intendo apportare è una più stringente attività della Giunta Regionale, sulla costituzione in giudizio dell'Ente in procedimenti penali per reati legati alla presenza della criminalità organizzata e mafiosa sul territorio marchigiano, al fine della tutela dei diritti e gli interessi lesi della comunità regionale marchigiana. Difatti – continua Leonardi – la Regione dovrà valutare la costituzione in giudizio, in tutti quei procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel territorio della regione, in cui, nella richiesta di rinvio a giudizio, siano contestate imputazioni per il delitto di associazione mafiosa e altre fattispecie legate agli 416 bis e 416 ter del Codice penale.
Dopo la presentazione e l'approvazione in Consiglio Regionale di varie mozioni sul contrasto alle mafie e alla richiesta al Governo di una sezione della DIA nelle Marche, la presente proposta di legge – conclude Elena Leonardi – deve diventare concretamente uno strumento operativo che si cala nella realtà produttiva e sociale marchigiana con funzioni di confronto tra vari esponenti rappresentati proprio di quelle realtà produttive che fanno gola alla criminalità prevedendo, tra gli altri, le associazioni di artigiani, commercianti, agricoltori, le camere di commercio, enti locali, associazioni impegnate in azioni a favore della legalità”.
Sette giovani escursionisti, di età compresa tra i 18 e 24 anni, si sono persi, nel primo pomeriggio di oggi, in un' area impervia nel cuore della Parco del Conero nel tentativo, pare, di raggiungere la spiaggia.
A lanciare l'allarme è stato uno dei sette ragazzi, tutti residenti nel fermano che, dopo aver compreso di aver perso il sentiero, alle ore 15:30 è riuscito a lanciare l’sos contattando l’utenza mobile dei militari della Forestale di Jesi – San Marcello, i quali hanno attivato subito i soccorsi.
La situazione ha avuto un punto di svolta intorno alle 17:30, quando due carabinieri forestali sono riusciti a raggiungere i giovani che nel frattempo erano stati tranquillizzati telefonicamente dai militari di Jesi.
Difficoltose le operazioni di recupero dei ragazzi, i quali erano finiti in un'area difficile da raggiungere con numerosi dirupi rocciosi soggetti a crolli continui.
Sono tuttora in corso le operazioni per riportare i sette giovani in area sicura scortati dai due forestali. Il recupero completo potrebbe concludersi in serata.
AGGIORNAMENTO ORE 22:00
I ragazzi sono stati accompagnati dai militari, intorno alle 21:00, all'Hotel Internazionale di Portonovo, il rientro durante il tragitto si è comunque rivelato difficoltoso perché la comitiva di giovani non indossava calzature idonee per una escursione in zone così imprevie.
Trovati dei ratti che circolano sugli spogliatoi dell'ospedale di Fabriano.
Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari hanno denunciato, con tanto di fotografia, la presenza di topi nel loro spogliatoio all'interno dell'ospedale 'Engles Profili', ala vecchia, accanto al reparto di Psichiatria.
I sindacati hanno più volte denunciato varie problematiche relative a quei locali, dai calcinacci che cadono dal tetto alle vie di fuga che non sarebbero a norma, e hanno lamentato anche la necessità di sottoporsi a turni massacranti a causa della carenza di personale. Soltanto un mese fa avevano sollevato il caso delle temperature torride all'interno del reparto di Rianimazione.
"Una situazione insostenibile - dicono i sindacati - e che certamente deve portare a un serio piano di azione da parte dei vertici dell'Area Vasta 2".
(Fonte Ansa)
"Le risorse per gli alunni delle scuole del cratere del sisma sono aumentate per il prossimo anno scolastico. Non pare quindi trovare rispondenza nella realtà quanto pubblicato nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione." Ad annuncialo è il MIUR.
"Due dati emergono infatti dalle rilevazioni effettuate dall’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Innanzitutto, la popolazione scolastica nelle aree terremotate ha subito una flessione di poco inferiore al dato regionale (-0,75% contro il -0.89% dell’intera regione), segno che gli eventi sismici non hanno determinato un abbandono delle aree interessate e questo è un segnale positivo rispetto al declino lamentato dalle comunità residenti - prosegue la nota stampa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca -. L’altro dato riguarda le risorse impegnate dall’amministrazione scolastica. Mentre il quadro delle scuole secondarie di II grado è in via di definizione, per il primo ciclo di istruzione, settore più colpito in tutta la regione dagli effetti del calo demografico, si può evidenziare come la diminuzione degli iscritti non abbia determinato una diminuzione altrettanto consistente sia delle sezioni e classi che dei docenti. Scendendo nel particolare, nella scuola dell’infanzia e primaria si è registrato, nelle zone del terremoto, un calo, rispettivamente del 3,95 e 1,67%, di iscrizioni, contro un aumento degli alunni della scuola secondaria di primo grado dello 0,52%. Complessivamente si registra dunque un calo dell’1,61% nelle scuole del primo ciclo. A fronte di questi dati, il numero delle sezioni e classi autorizzate e dei docenti è diminuito in misura minore, rispettivamente del 2,43 e dell’1,71% alla scuola dell’infanzia e dello 0,64 e dello 0,06% alla scuola primaria, mentre, in controtendenza, il numero di classi e posti è cresciuto nella secondaria di I grado dell’1,67 e dell’1,64%. Il che ha portato a un miglioramento percentuale sia del rapporto alunni/classi che di quello tra alunni e insegnanti."
"Percentuali che comportano, nei tre ordini di scuola, incrementi della spesa per alunno rispettivamente dell’1,9, dell’1,5 e dello 0,9%. Dati apparentemente poco rilevanti che non consentono tuttavia di parlare di taglio delle risorse, ma che evidenziano l’attenzione dell’amministrazione alle esigenze poste dalle scuole a garanzia del regolare funzionamento del servizio istruzione sul territorio. Va peraltro aggiunto, in proposito, che, in fase di adeguamento degli organici alla situazione di fatto, per il prossimo anno scolastico, sono state in questi giorni autorizzate, a livello regionale, 14 nuove classi delle scuole secondarie (3 per il I e 11 per il II grado) e l’istituzione di 232 posti di personale ATA in deroga" conclude il Miur.
"Per Salvini gli interessi di partito vengono prima di quelli del Paese: scappa dal fallimento prima che a cambiare siano i sondaggi. In realtà fugge dalle responsabilità della prossima legge di bilancio, perché in poco più di un anno Lega e M5S hanno messo in ginocchio l’Italia”. Sono le parole del segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli, sulla crisi che si è aperta in queste ore del governo “gialloverde”.
“È stato il governo dello zero: crescita zero, zero investimenti, mandato zero e anche zero interesse e zero provvedimenti concreti per le Marche colpite dal terremoto” ha aggiunto Gostoli richiamando le parole del Presidente di Regione, Luca Ceriscioli.
“È irresponsabile aprire una crisi, a ridosso del ferragosto, senza prima mettere in sicurezza la legge di stabilità - continua il segretario dem - “L’aumento dell’Iva al 25% sarebbe devastante per l’economia marchigiana. In media 541 euro in più a famiglia secondo il Sole24Ore. In autunno avremo un conto salatissimo. A rimetterci saranno sempre i più deboli. A pagare l’instabilità e la poca credibilità di chi governa saranno sempre le imprese, i lavoratori e le famiglie. Per fortuna questa lunga notte sta per finire. Occorre voltare pagina per amore dell’Italia e delle Marche”.
“Nel Pd nazionale serve anzitutto calma e gesso. È un momento storico per il Paese. C’è in gioco non il destino di qualche parlamentare, ma qualcosa di più importante: il futuro dell’Italia. La prima cosa che vuole il nostro popolo è l’unità. Nei confronti dei cittadini abbiamo il dovere della concretezza. Solo con unità e concretezza, senza alchimie politiche, possiamo prendiamoci cura del futuro dell’Italia e delle Marche, afferma il segretario regionale Pd Gostoli.
E conclude: “Per discutere ci sono tempi, modi e luoghi. Basta tifoserie, serve un partito meno ostile e con più stile. Nei prossimi giorni si aprirà la crisi in parlamento. Spero si voti prima la sfiducia al Ministro dell’Interno, proposta dal Pd, perché Salvini è il principale responsabile del disastro di questo governo. Solo dopo discuteremo la strada da intraprendere nell’interesse del Paese ascoltando le parole del Presidente della Repubblica Mattarella. Invito tutti alla responsabilità perché questa crisi di governo e come usciremo da questa situazione condizionerà anche il cammino in vista delle prossime elezioni regionali”.