Con la passione di Giorgio Rocca per la neve raccontata al microfono di Stefano Vegliani è calato ufficialmente il sipario sull’Overtime Festival Winter, l’edizione speciale della rassegna nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo che da Macerata è sbarcata a Milano in vista dei Giochi olimpici invernali del 2026, in programma a Cortina e nel capoluogo lombardo a vent’anni di distanza da Torino 2006.
Gioca d’anticipo l’associazione culturale Pindaro, che nella splendida cornice dei Bagni Misteriosi del Teatro “Franco Parenti”, in collaborazione con l’associazione Pier Lombardo, ha dato vita a una tre giorni all’insegna dello sport e dell’etica, con atleti, artisti, personaggi del mondo dello spettacolo e le più grandi firme del giornalismo sportivo italiano che si sono confrontati sulle opportunità offerte dai Giochi olimpici al nostro Paese, sportivamente ma soprattutto culturalmente parlando, e sulle loro aspettative in vista di Milano-Cortina 2026, offrendo ai tanti appassionati presenti una pluralità di chiavi di lettura differenti nel corso di quella che costituisce la prima tappa di un ambizioso percorso di avvicinamento ai Giochi olimpici invernali che si svilupperà negli anni a venire.
La manifestazione è stata inaugurata venerdì 17 gennaio alla presenza di Roberta Guaineri (Assessore allo Sport Comune di Milano), Antonio Rossi (Sottosegretario Regione Lombardia), Rinaldo Mario Redaelli (ANCI Lombardia), Marco Riva e Claudio Pedrazzini (CONI Lombardia), Claudia Giordani (CONI Milano), Giorgio Costa (Panathlon International Club Distretto Italia), Federico Parenti (Teatro Parenti) e Michele Spagnuolo, Presidente di Pindaro Eventi, ideatrice e organizzatrice di Overtime Festival.
Per proseguire con Federico Buffa e Guido Meda, passando per Gianfelice Facchetti, Giovanni Bruno e Paolo Castaldi, senza dimenticare l’ironia di Cristiano Militello e Rocco Tanica e il prezioso contributo di relatori come Marco Ardemagni, Stefano Vegliani, Claudio Arrigoni, Paolo Maggioni, Matteo Cruccu, Gianluca Mazzini, Stefano Tirelli, Marco Albarello, Dario Ricci, Gianmario Bonzi, Nicola Calzaretta, Andrea Capretti, avvicendatisi sul palco dei Bagni Misteriosi nel corso dei tanti incontri dall’elevatissimo tasso culturale, da sempre cifra stilistica di Overtime.
Nella giornata di domenica 19 gennaio, la chiusura della rassegna “Overtime Festival ai Bagni Misteriosi” è stata salutata dalle telecamere della trasmissione Rai “Quelli che il calcio”. Per l’occasione tre i collegamenti: a interagire con i conduttori Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran, sono stati Marco Aremagni (Radio2 Caterpillar AM), la pattinatrice Valentina Marchei e il comico Enzo “Opisso” Paci.
Una vera e propria valanga di storie a cinque cerchi che ha confermato, anche al di fuori dei confini marchigiani, il successo di Overtime, il format che per primo in Italia ha proposto un connubio tra sport, arte, letteratura e musica
divenendo, nel giro di dieci anni, un punto di riferimento nel panorama culturale nazionale, puntando con decisione sui valori fondanti dello sport e della vita di tutti i giorni sin dalla prima edizione. Una scelta rivelatasi vincente, a giudicare anche dal grande successo riscosso da “LACOLLETTIVA”, l’esposizione che ha trovato negli ambienti dei Bagni Misteriosi (Sala Mosaico) la location perfetta per dare risalto alle 39 opere realizzate da artisti italiani e internazionali incentrate sull’importanza e sul significato del numero nell’universo sportivo e nell’immaginario collettivo.
Un bilancio dunque più che positivo per una manifestazione che, da Macerata a Milano, resta attenta a non perdere di vista i valori alla base della propria proposta culturale. In attesa di nuovi eventi dedicati alle Olimpiadi invernali, riflettori puntati ora sulla prossima edizione, quella del decennale, in programma come di consueto nel mese di ottobre a Macerata. Per l’occasione, grande protagonista del decimo anniversario di Overtime sarà il tempo, in tutte le declinazioni e i significati rivestiti in ambito sportivo e non solo.
Rinvenuto il cadavere di una donna a Gualdo Tadino: indagini in corso
Il corpo di una giovane donna di origine straniera è stato trovato privo di vita in un alloggio a Gualdo Tadino (in provincia di Perugia) nella prima mattinata di oggi.
Sul posto sono giunti i Carabinieri per effettuare tutti i rilievi del caso ed avere un primo quadro sulla causa del decesso.
Allertata anche la Procura di Perugia e il medico legale di turno. Il personale medico del 118 giunto sul luogo ha potuto soltanto constatare il decesso della donna.
L'ipotesi overdose è quella al momento più accreditata.
La ragazza viveva insieme al suo compagno, anche lui straniero, il quale è stato ascoltato dai carabinieri di Gualdo Tadino.
Come per tutti i giochi di abilità, anche nel Burraco, la strategia ha un ruolo di grande importanza per decidere se una partita si concluderà in vittoria o sconfitta.
Che si giochi a burraco online o intorno a un tavolo infatti, la capacità e la dimestichezza dei giocatori possono avere la meglio sulla fortuna. Certo, nel caso si tratti di gioco a coppie questo richiede una grande sintonia e capacità di accordo tra i componenti della squadra ma con il tempo e l’allenamento questo non risulterà difficile.
Ricordiamo sempre che ogni partita a burraco è diversa e per questo non si può stabilire a priori come ci comporteremo: esistono però delle tecniche che possono aiutarci, vediamo quali.
Tra le strategie da mettere in campo per giocare al meglio a burraco online o con gli amici, c’è quella della gestione degli scarti: infatti grazie all’analisi di quello che gli avversari eliminano è possibile intuire cosa non è necessario alla loro strategia di gioco.
Inoltre, si possono utilizzare per sottrarre ai nostri antagonisti carte che potrebbero essere utili a loro, limitando il gioco che hanno in progetto.
Ricordate: è sempre meglio attingere dagli scarti quando avete appena raccolto il pozzetto!
Anche il controgioco è una tattica molto efficace e semplice da mettere in atto, per bloccare l’evoluzione della giocata dei nostri avversari.
Come funziona? Si tratta in sostanza di copiare il gioco dell’avversario, mettendo sul tavolo combinazioni e sequenze che sta cercando di portare a termine, sia utilizzando carte che non ha, che giocando esattamente le stesse sequenze.
Cosa fare invece quando i giocatori di una coppia si ritrovano con un numero basso di carte in mano ma ancora lontani dal burraco? Noi suggeriamo di usare la tecnica del Cambio Carta, che costringe l’avversario a giocare solo con una carta. Per metterla in atto basta raccogliere sempre gli scarti del nostro antagonista, buttando l’ultima carta in mano.
A proposito di scartare, la capacità di farlo in maniera intelligente cambia in maniera sensibile le sorti di molte partite. Importante quindi scartare carte di cui possiamo
prevedere l’utilizzo, in modo che non ci regalino brutte sorprese se pescate da altri.
Inoltre, è importante scartare carte alte, più difficili da usare per ottenere un Burraco pulito, e quando è possibile, scartare l’ultima carta giocata dal giocatore alla nostra sinistra.
Molto utile inoltre è puntare fin da subito al Pozzetto, per avere controllo della strategia di gioco e conquistare dall’inizio un numero maggiore di punti.
Infine, non dimenticate ma il vostro compagno di gioco: quando create una sequenza non mettete subito sul tavolo tutte le carte, ma lasciate spazio al vostro partner, che potrebbe in questo modo liberarsi di alcune carte e avanzare nella giocata!
Quando si parla di web, si fa riferimento ad un settore in perenne crescita, anche in relazione alle esigenze del pubblico. Il futuro, ancora incerto, vede sempre più materializzarsi un confronto, acceso, tra mobile e desktop. Che a volte vanno di pari passo e che altre volte invece registrano divari incredibili. Alla luce di questo dualismo, conviene ancora realizzare siti responsive?
Guardando gli ultimi dati disponibili risulta che la maggior parte delle affluenze dei siti è giunta da dispositivi mobile, come smartphone e tablet. In calo gli accessi da desktop e laptop. Dato significativo che imposta il rapporto in percentuali per il 51,26% a favore dei dispositivi mobile.
In una analisi approfondita, ovviamente, vengono presi in considerazione altri parametri, tra cui quello fondamentale del posizionamento sui motori di ricerca. Eppure, il desktop in qualche modo resiste. Soprattutto in quei contesti tradizionali, come Stati Uniti, UK, Francia, Spagna. E Italia, ovviamente, dove la percentuale di accessi da desktop è pari al 64,32%. Smartphone e tablet chiudono, rispettivamente, a 30,03% e 5,6%. In altri contesti, come l’India, mercato emergente, gli accessi da mobile sfiorano invece l’80%. Dicesi ogni mondo è paese.
Non è inutile, dunque, un sito responsive ma, nella creazione, occorre tenere in mente pochi ma chiarissimi concetti: l’obiettivo da raggiungere, il pubblico e le sue esigenze, innovazione e sperimentazione per stare al passo coi tempi. Quindi, un sito che sia il top sia per dispositivi mobile sia per quelli desktop. Mondi che ovviamente hanno delle analogie. Su tutte l’interfaccia, ma anche la lettura dei contenuti ha il suo fondamentale ruolo. Ma non solo: necessario anche bilanciare bene il rapporto con le e-mail, l’editing foto, che rappresenta un punto necessario e imprescindibile per un portale che voglia raccogliere accessi da desktop e mobile. Ma ovviamente esistono anche delle differenze, sotto certi aspetti. Dal punto di vista della Fotografia, per esempio, coi nuovi smartphone che praticamente vincono la battaglia prima ancora di cominciarla. L’accesso alla posizione dell’utente, quindi la localizzazione, non disponibile su tutti i siti ma sempre presente da mobile.
Le notifiche push, che presto sugli smartphone potrebbero sostituire le mail. Infine, la portabilità, la maggiore differenza: lo smartphone, sempre presente, viene sfruttato molto e di più. Eppure, la creazione di una buona strategia di web marketing è sempre disponibile. Occorre, in questo caso, tenere a mente che una valida struttura SEO può facilitare le cose sui motori di ricerca. Questa è infatti la chiave del futuro. Ovviamente tutte le tipologie di siti tengono conto di quanto esplicato nei paragrafi precedenti. L’industria del gioco d’azzardo, per esempio, spesso si adatta ai cambiamenti in atto e nella perenne lotta tra desktop e mobile ha dovuto adeguarsi. Ci sono anche eccezioni, come l’operatore di gioco svedese LeoVegas, da qualche anno attivo sul mercato italiano, mentre la gran parte dei siti di casinò online vedono dominare il mobile sul desktop, presenta un rapporto quasi paritario per gli accessi: il rapporto tra Desktop e Mobile, difatti è di 4.8 a 5.2. L'elevato tempo di permanenza degli utenti sul sito, il primo in assoluto tra tutti gli operatori AAMS, evidenzia come la piattaforma sia performante in entrambe le versioni. A dimostrazione che si può lavorare bene, e meglio, su ambedue i fronti.
Era la notte dell'8 gennaio quando un incendio a Servigliano sorprese nella notte una mamma e due bambine (leggi qui) una famiglia bulgara da poco trasferitasi da Treia. Si salvarono la mamma e la bimba piu piccola, mentre la maggiore rimase all'interno dell'appartamento, perdendo la vita.
Le dichiarazioni a caldo parlavano di un incendio scoppiato inspiegabilmente e di una mamma che, svegliatasi di soprassalto, era corsa a salvare le sue bambine dalle fiamme. Era riuscita a prenderne una e ad uscire sulla strada, poi avrebbe tentato di rientrare per salvare l'altra figlia trovando però l'accesso bloccato.
Dichiarazioni che avevano convinto solo in parte gli inquirenti giunti sul posto facendo partire delicate indagini coperte dal massimo riserbo.
Era apparso strano da subito che il corpo della ragazza non fosse stato ancora riconsegnato alla famiglia e giacesse ancora all'obitorio di Fermo. Una situazione che aveva fatto nascere non pochi sospetti, avvalorati ancor di piu dalle ultime svolte.
Pochi giorni fa, infatti, i Carabinieri erano giunti nell'asilo frequentarto dalla bambina piu piccola, prelevandola ed affidandola ad una casa famiglia. Dell'accaduto proprio il padre aveva chiesto di mantenere il riserbo per non far preoccupadre la mamma ancora ricoverata in ospedale.
Purtroppo, però, la mamma secondo gli inquirenti sapeva bene tutto. Le risultanze delle meticolose indagini sembra, infatti, abbiano accertato la responsabilità della madre.
Secondo gli inquirenti, la mamma avrebbe deliberatamente ucciso la figlia simulando poi un incendio al solo fine di cancellare le tracce. Un'accusa supportata dai risultati autoptici e dalle indagini sul luogo dell'incendio.
La mamma, 38 anni di nazionalità bulgara, è stata quindi prelevata ieri dai Carabinieri e trasferita al carcere come deciso dal Gip di Fermo che ne ha disposto la misura di custodia cautelare. L'accusa è di omicidio volontario.
Il comparto dell’edilizia e costruzioni registra un aumento nell’ultimo anno del numero degli addetti (+2,6% che porta il valore complessivo a poco meno di 400.000unità) e il fatturato (+6%, oltre 65miliardi totali) ma la crescita segna una netta decelerazione. Nell’anno precedente infatti gli addetti incrementavano del +4,3% e il fatturato viaggiava al +8,8%. Nelle Marche crescono fatturato (+7,9%) e addetti (+4,1%) con una performance superiore alla media nazionale. I dati emergono dall’Osservatorio sui bilanci delle SRL – Focus settore Edilizia pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. L’analisi sulla base della banca dati AIDA –Bureau van Dijk ha riguardato i bilanci 2018 di quasi 80.000 srl afferenti al comparto, pari al 14% del totale di srl attive.
Nel dettaglio emerge come la crescita del fatturato sia più elevata tra le imprese del macrocomparto lavori di costruzione e demolizione (+8,5%) seguita dalle Srl del macrocomparto della costruzione di edifici, mentre mostra un leggero calo (-0,4%) quello dell’ingegneria civile.
Analizzando i tre comparti minori, demolizione e preparazione del cantiere edile, completamento e finitura di edifici e altri lavori specializzati di costruzione, si registra una crescita del fatturato di circa il 10%, mentre il fatturato del comparto dell’installazione di impianti è cresciuto meno tanto da attestarsi al 7,7%.
Negli altri due macrocomparti, invece, gli andamenti sono piuttosto differenziati. A questo proposito, nel macrocomparto della costruzione di edifici, a fronte di una crescita del fatturato del 5,7% del comparto costruzione di edifici residenziali e non residenziali, si registra un calo del comparto sviluppo di progetti immobiliari che vede il proprio fatturato complessivo decrescere dell’8,3%. Allo stesso modo, nel macrocomparto dell’ingegneria civile, a fronte di una crescita del fatturato per il comparto della costruzione di strade e ferrovie del 7,7%, si registra un calo del fatturato sia per il comparto della costruzione di opere di pubblica utilità (-3,7%) che della costruzione di opere di ingegneria civile (-14%).
Per quanto riguarda il fatturato a livello macro geografico, le performance migliori in termini di fatturato si rilevano nel Nord-est (+7,8%) mentre analizzando le singole regioni, sugli scudi Valle d’Aosta (+19,3%), Toscana (+13,8%), Veneto (+13%), Puglia (+12,5%) e Trentino Alto Adige (+11,5%). Buone anche le performance dell’Emilia Romagna (+10,9%) e della Sicilia (+10,8%).
Se le grandi imprese, oltre 10milioni di fatturato viaggiano con il vento in poppa, addetti +18% e fatturato +12,4% quelle micro, ovvero fino a 350mila euro di fatturato, denotano una grande sofferenza con un calo degli addetti (-13,7%) e del fatturato (-3%).
Montemonaco celebra, oggi 20 gennaio, la Polizia Locale, in occasione della ricorrenza del patrono San Sebastiano.
Il borgo ascolano è da sempre molto attivo nelle celebrazioni, visto che San Sebastiano è anche il Santo protettore del paese.
La cerimonia si svolge, come tutti gli anni, con una processione che attraversa tutto il paese, fino alla chiesa di Santa Maria in Casalicchio, dove si celebrerà una cerimonia religiosa.
Alle celebrazioni quest’anno partecipa anche una delegazione della Polizia Locale di Macerata, oltre che Compagnie dei Vigili urbani di Arquata del Tronto, San Benedetto, Comunanza, Fermo e altri comuni delle Marche. La festa vuol ribadire la grande vicinanza e collaborazione che intercorre tra i i vari corpi e servizi di Polizia Locale del territorio.
Scontri tra tifoserie avversarie: carabiniere colpito da un sasso.
È quanto avvenuto, ieri pomeriggio, allo Stadio “Tamburrini” di Montegiorgio, dove era in programma il match di serie D, tra la squadra di casa e la Recanatese.
Un derby acceso che ha visto la vittoria dei leopardiani per 2-1. Al termine della partita però le due tifoserie avversarie sono venute a contato. Nel parapiglia che ne è scaturito sono stati lanciati dei sassi e uno avrebbe colpito accidentalmente un carabiniere in servizio allo stadio per l’ordine pubblico.
Il militare della Compagnia di Montegiorgio, che ha riportato una ferita alla testa, è stato immediatamente soccorso dal 118.
Sull’episodio indagano i carabinieri.
"Ci hanno lasciato senza parole le dichiarazioni sulla ricostruzione post-terremoto pronunciate dal ministro De Micheli, già commissario per il sisma, nel corso di 'Otto e Mezzo'. Sostenere, in buona sostanza, che la responsabilità della mancata ricostruzione è dei cittadini che non presentano i progetti è di una violenza inaudita nei confronti delle vittime di una dramma umano, sociale ed economico come il sisma. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e candidato alla Presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli, pubblicando sulla sua pagina Facebook un passaggio della partecipazione del ministro De Micheli alla trasmissione Otto e Mezzo su La7.
"Pretendiamo rispetto dal ministro e chiediamo che si scusi con i terremotati. Cittadini che non meritano di essere trattati come opportunisti, ma come persone fragili che chiedono solo di tornare alla normalità" conclude Acquaroli.
Il Porto Sant’Elpidio dell’ex mister Adolfo Rossi si è imposta con un netto 4-0 sulla Juniores Nazionale di mister Massimiliano Zazzetta nel match giocato questo pomeriggio al Comunale di Villa San Filippo.Subito in vantaggio con il colpo di testa di Cesetti su cross dalla destra, i locali trovavano il gol del raddoppio al 36’ con la rasoiata a fil di palo di Mengoni, chiudendo in vantaggio di tre reti la prima frazione con il tiro a giro di Giuli nel primo minuto di recupero.Tanti i cambi nella ripresa con i rossoblù che, pur giocando e ponendosi meglio in campo, non riuscivano ad accorciare il passivo. Il definitivo 4-0 veniva siglato da Raffaeli al 26’ st.
Molto obiettivo mister Zazzetta nel post gara. “Il primo tempo non è commentabile, non abbiamo fatto niente come doveva essere fatto. Due dei tre gol incassati sono arrivati da palloni persi in malo modo al limite dell’area da parte nostra. A prescindere dai complimenti all’avversario – ha dischiarato il tecnico – che comunque, al di là delle differenze anagrafiche, si è dimostrato competitivo e ben allenato, regalare un tempo intero è troppo per una squadra che ragiona sotto-età. Nel secondo tempo invece siamo andati molto bene, soprattutto considerati i tanti 2003 in campo. In questo caso i ragazzi hanno disputato la gara che mi aspettavo all’inizio, sia nei pregi che nei difetti. L’unico rammarico è di non essere riusciti a riaprire la sfida: purtroppo alcuni legni colpiti ed altre situazioni che potevano essere sfruttate meglio non hanno girato a nostro favore. Abbiamo comunque fatto vedere che la differenza di età, con il giusto atteggiamento, con velocità e qualità, può essere azzerata”.
Sono passati ormai tre anni dall’immane tragedia dell’Hotel Rigopiano e le famiglie delle vittime cercano ancora giustizia.
I familiari delle 29 vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017, per il terzo anno consecutivo si sono ritrovati sul luogo del disastro per commemorare i propri cari. Pochi minuti prima delle 17 di tre anni fa una valanga di neve, ghiaccio e detriti del peso di 120mila tonnellate travolse e distrusse l'albergo uccidendo 29 persone tra clienti e dipendenti.
A Rigopiano oggi è il momento del ricordo: negli occhi dei familiari si legge il dolore di chi, quel 18 gennaio di tre anni fa, a causa di quel mostro di ghiaccio e detriti, ha perso una persona cara. Dopo la deposizione dei fiori davanti al totem dell'hotel, c'è stato un momento di preghiera e di raccoglimento; poi ai parenti è stato permesso di entrare nell'area della valanga e in cui un tempo sorgeva il resort. A seguire una processione, con 29 fiaccole accese, che dal bivio Mirri tra Rigopiano e Farindola ha raggiunto la chiesa parrocchiale di "San Nicola Vescovo" per la messa.
Nel corteo anche la gente del posto e i sindaci dei comuni vicini, con indosso il tricolore. Tra loro anche Maila Santarelli, consigliere comunale di Pioraco: "Sono qui nella doppia veste di rappresentante delle istituzioni e amica di Emanuele Bonifazi, vittima della valanga. Ci conoscevamo da sempre, da 31 anni. Ci vuole giustizia, chi ha sbagliato deve pagare", ha dichiarato.
(Foto Ansa)
“Apprendo con positività la notizia della sospensione della determina n. 742 della Direzione generale dell'Asur arrivata dopo le giuste proteste di tutta la componente medica e dei territori - dichiara il capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, vicepresidente della commissione sanità, in merito alla notizia della sospensione della delibera n.742 -.
Anche in seguito al dibattito in aula nel question time dove avevo chiesto chiarimenti in merito alla scelta di depotenziare questi reparti arrivata il 31 dicembre, era emersa una generale contrarietà al provvedimento che andava a togliere altri pezzi alla sanità marchigiana già in forte difficoltà. Ma la sospensione degli effetti della delibera, seppure un primo passo, non è abbastanza per garantire un ripensamento su quelle decisioni mai concordate con i territori e con il personale, e dunque rinnovo la richiesta che la determina 742 venga revocata definitivamente per scongiurare l'ennesimo depotenziamento dei nostri reparti".
L'onorevole De Micheli, esponente PD che su La7, ospite al programma "Otto e Mezzo" ha scatenato un putiferio commentando il fermo della ricostruzione nelle zone terremotate.
"Ovviamente le domande per rifarsi una casa nelle zone terremotate che sono aree interne, aree di montagna, non le fa nessuno - si azzarda ad affermare la De Micheli - perchè uno preferisce andare a vivere a Macerata, sulla costa".
Per quanto assurdo, queste sono le parole pronunciate al programma Otto e Mezzo dal Deputato De Micheli di cui è possibile vedere il video qui sotto.
La situazione ha fatto inorridire gli utenti della rete, sopratutto i tantissimi terremotati che si trovano a non poter rientrare non solo nelle case danneggiate, ma addirittura nei loro paesi. Parole decisamente fuori dal comune, se si pensa che a pronunciarle è un ex Commissario della Ricostruzione (incarico ricoperto dal 11 settembre 2017 al 4 ottobre 2018) che dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, conoscere perfettamente la situazione e le idee di chi quel terremoto lo ha vissuto.
Tenta di riportare il discorso sul realistico Franco Bechis, altro ospite della serata, che ironizzando su di una recentissima riunione fatta in un convento nel Rietino, butta l'accenno al terremoto.
E l'acenno è sui fondi stanziati e mai spesi nelle zone terremotate, e lo fa documenti alla mano.
"In tre anni nelle zone terremotate sono stati realizzati solo 15 edifici, tutte scuole" - il tocco del giornalista al Deputato in un duello al fioretto, ma la De Michelis non afferra e chiarisce come, in questi tre anni, siano 2500 i cantieri aperti.
"aperti 2291 per l'esattezza - è l'affondo fatto da Bechis - chiusi 15, in tre anni..." anche perchè non c'erano fondi secondo Bechis, visto che sono stati investiti "49 milioni di euro in tre anni per 15 cantieri chiusi.. niente!"
Arrancante il deputato sceglie di giustificare, e lo fa con la frase che abbiamo citato in apertura. Perchè è ormai appurato, secondo l'ex commissario per la ricostruzione, nessuno chiede di ricostruire o rientrare nelle case, nei paesi, nella piazza... perchè ormai i terremtati vogliono andare a Macerata, sulla costa.
Ma nonostante la rabbia, qualcuno mostra solidarietà e tenerezza. Una fra tutte Lucia, che nei social commenta : "ora intanto facciamole capire che uno di montagna non vuole trasferirsi al mare, che Macerata non è sulla costa lo diremo un'altra volta. Troppe emozioni sennò..."
https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/scontro-tra-paola-de-micheli-e-franco-bechis-nellabbazia-di-contigliano-faceva-freddo-abbiamo-qui-16-01-2020-302438
Le bambine e i bambini delle Scuole monteluponesi hanno avuto un Vescovo per compagno di banco per un giorno. I bambini infatti hanno accolto emozionati a scuola S.E. Mons. Nazzareno Marconi, in visita pastorale con i sacerdoti della parrocchia Don Gianfranco e Don Giacomo.
Lunedì 13 gennaio, sulle note dell’Inno alla gioia, Mons. Marconi ha incantato gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado parlando di fratellanza, amicizia, vicinanza con toni affettuosi ed empatici che hanno fatto scoprire un Vescovo amico che cammina a fianco a loro.
Martedì 14 è stata la volta dei bimbi delle due Scuole dell’Infanzia (“Arcobaleno” e San Firmano) che hanno cantato e giocato con un Vescovo “fanciullo”.
Giovedì 16 la visita nelle Scuole si è conclusa con una vivace accoglienza nel plesso della Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” dove classi attive, preparate e desiderose di presentarsi al meglio con canti, poesie, drammatizzazioni, elaborati grafici, decorazioni in ogni angolo hanno manifestato calore ed entusiasmo: quello stesso calore che Mons. Marconi ha dimostrato ai bimbi parlando loro di pace, di solidarietà, di apertura all’altro, di inclusione.
Tre giornate da ricordare, intense e gratificanti, che hanno rincuorato i docenti presenti, hanno portato conforto alle famiglie, hanno fatto capire fattivamente il valore dell’umiltà e della presenza.
“Non capita tutti i giorni di avere il Vescovo a scuola” ha affermato il Dirigente Scolastico Alessandra Gattari ai microfoni di un’emittente locale, per questo la soddisfazione e il compiacimento di aver potuto disporre di tale preziosa opportunità da parte di tutta la comunità scolastica non può che essere totale.
''La nota dell'Inps che sposta dal 15 gennaio al 31 gennaio il pagamento dei contributi sospesi nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma non cambia l'insensatezza di tale provvedimento in quanto lo stato emergenziale continua per tutto il 2021''. Con una nota Federcontribuenti Marche stigmatizza la decisione dell' Istituto di previdenza di far pagare comunque, anche con uno slittamento di 15 giorni, i contributi alle imprese e professionisti che ricadono nel cratere dei territori colpiti dal terremoto del 2016 e del 2017.
''Le imprese - sottolinea il segretario dei consumatori delle Marche Maria Teresa Nori - sono ferme e il sistema economico-produttivo di questi territori non e' affatto ripartito. La soluzione e' l'esenzione totale dei contributi almeno fino a quando le imprese non hanno l'ossatura necessaria per ripartire. Se le imprese devono versare questi contributi, e non e' detto che lo possano fare, c'e' il rischio che chiudono i battenti e impoveriscono ancor di piu' queste zone, nella maggior parte - conclude Maria Teresa Nori - ricadenti su territori montuosi, spopolando cosi' la montagna''
Il 2020 si è aperto con una novità sul fronte dei bisogni occupazionali delle imprese marchigiane: dopo diversi mesi in cui le professioni maggiormente richieste erano quelle dei cuochi, camerieri e delle altre professioni dei servizi turistici, questo inizio d'anno il borsino vede al vertice gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, per i quali le imprese hanno in programma 960 contratti di lavoro da attivare, e una crescita significativa di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione.
È quanto emerge dai dati dell’indagine Excelsior, condotta mensilmente da Unioncamere e Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, elaborati dall’Ufficio Statistica della Camera di Commercio delle Marche.
“Al di là della stima dei contratti di lavoro che le imprese intervistate hanno in programma di attivare quest’anno (complessivamente sono 10.660, in lieve calo rispetto al dato previsionale di gennaio 2018, ndr.), l’aspetto rilevante dell'indagine riguarda la richiesta di laureati e diplomati evoluti in settori chiave dell’economia regionale, che però sono ancora di difficile reperimento”, osserva il Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini.
Continua: "Secondo la rivelazione Excelsior, infatti, le imprese marchigiane faticheranno a trovare manodopera qualificata soprattutto nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche e per progettisti, ingegneri e professioni assimilate, dove una posizione su due rischia di rimanere vacante; viviamo nella società della conoscenza, gli imprenditori marchigiani stanno spingendo molto sulle nuove tecnologie e sul digitale e il sistema scolastico deve seguire questo trend – aggiunge il Presidente – vanno dunque rilanciati il ruolo e la centralità soprattutto dell’istruzione tecnica e professionale. Come Camera di Commercio confermeremo anche quest’anno il contributo per la realizzazione di attività di formazione e informazione presso gli Its marchigiani”.
Secondo Andrea Santori, componente della giunta camerale, “l’istruzione tecnica e professionale sono il luogo specifico di costruzione di una nuova alleanza tra mondo della scuola e mondo del lavoro, ma anche il luogo dove partire per affrontare la sfida globale dell’innovazione e della competitività”.
L'attività della Camera di Commercio dedicata all'orientamento al lavoro e alle professioni prevede per quest’anno anche i corsi per l’auto imprenditorialità “Parti con noi” e il calendario formativo di “Crescere in digitale”, destinati ai giovani fuori dai percorsi di studio e inoccupati, il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, con l'erogazione di contributi alle imprese che decidono di ospitare gli studenti in azienda.
Niente accordo: il Movimento 5 Stelle correrà da solo anche nelle elezioni regionali delle Marche.
Danilo Toninelli, responsabile delle campagne elettorali del Movimento, e il capo politico M5S Luigi Di Maio hanno incontrato i due referenti per le elezioni regionali nella regione: "È stato rilevato - annuncia una nota - che non ci sono le condizioni politiche per pensare a un patto civico che comprenda anche i partiti. Il M5s, dunque, si presenterà alle prossime elezioni regionali nelle Marche da solo o con eventuali liste civiche".
Per il governatore Luca Ceriscioli, che aveva dato disponibilità a farsi da parte in caso di accordo Pd-M5s, si apre "un orizzonte di chiarezza", con un percorso tradizionale di centrosinistra arricchito dall'elemento di novità del "progetto lanciato da Zingaretti". Lo strumento per individuare "senza trucchi e senza inganni" il candidato "è quello delle primarie e io sono interessatissimo, disponibile a a partecipare, convinto che il governo di questi 5 anni della Regione Marche abbia ancora tanto da dare".
Non solo i sindaci delle 4 regioni terremotate ma tutte le fasce tricolori sono pronte a mobilitarsi per sostenere le regioni di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio che chiedono al governo l’approvazione del documento di sintesi già prodotto dalle 4 Anci regionali e dai suoi tecnici e che è stato assunto nell’assemblea di mercoledì a Roma con i punti individuati dai sindaci per far ripartire la ricostruzione pubblica e privata.
Ad assicurarlo è stato lo stesso presidente dell’Anci Antonio Decaro che, intervenuto al Consiglio Nazionale dei Sindaci presieduto da Enzo Bianco, di fronte a 400 fasce tricolore ha sottolineato che il sisma è un problema nazionale e che tutti i sindaci italiani saranno pronti a mobilitarsi e a scendere in piazza a favore delle 4 regioni del centro Italia con lo spirito solidaristico già riscontrato a favore della Sen. Liliana Segre.
Lo stesso documento di sintesi, su proposta del presidente Mangiardi, è stato approvato dal Consiglio Nazionale e seguito dall’applauso di tutta l’assemblea.
“E’ un momento importante di condivisione – ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore nazionale dei Presidenti delle Anci regionali – perché questa tragedia che ha colpito 140 comuni di 4 regioni e che ha fatto in quei territori più danni della 2’ guerra mondiale, non deve essere considerata una calamità di secondo piano. Grazie all’azione dell’Anci abbiamo ottenuto una legge dedicata e, attraverso il confronto col governo, contiamo che i punti sintetizzati nel documento approvato in assemblea e che il presidente Decaro ha portato nell’audizione al governo, possano essere inseriti nel Decreto Milleproroghe”
“Attendiamo una legge organica che possa essere utile anche per la futura gestione di calamità simili – ha precisato - diversamente sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani che saranno al nostro fianco”.
Approvata all'unanimità la proposta di legge per promuovere e sostenere i birrifici marchigiani. Nel 2020 a disposizione finanziamenti per 30 mila euro
Promuovere e valorizzare la produzione delle birre artigianali e agricole. E' l’obiettivo della proposta di legge approvata all'unanimità dalla Commissione Sviluppo economico.
“Con questa normativa diamo una risposta - spiega il Presidente Gino Traversini – a un settore emergente dove sono attive due associazioni: ‘Città della birra’, a valenza nazionale, con sede ad Apecchio, e ‘Marche di Birra’, che riunisce i produttori marchigiani”.
“Quello dei birrifici artigianali e agricoli è un comparto con grandi potenzialità,- continua Traversini - che può produrre ricadute positive anche dal punto di vista dello sviluppo socio-economico, turistico e culturale delle aree interne, dove si stanno maggiormente sviluppando queste attività”.
Tra le finalità della proposta di legge, oltre alla valorizzazione dei birrifici già esistenti, la promozione di nuove imprese, di processi produttivi innovativi, di percorsi turistici legati ai luoghi di produzione. In primo piano, inoltre, la qualificazione professionale e la corretta informazione al consumatore.
Secondo il relatore di opposizione, Piergiorgio Fabbri (M5s), si tratta “di una normativa importante per il territorio, soprattutto l'entroterra, che ha saputo crearsi una importante nicchia di mercato con la realizzazione di prodotti di vera eccellenza, anche oggetto di esportazione.
Il testo legislativo ben definisce l'impegnativa azione di valorizzazione che la Regione è chiamata a svolgere, assicurando il suo inserimento nella pianificazione regionale in materia di promozione turistica, sostegno alle imprese e sviluppo rurale, attingendo risorse anche dai fondi europei”.
Per il consigliere pentastellato sarebbe “auspicabile uno stretto coordinamento tra le varie realtà esistenti, magari per organizzare un Festival o Fiera della Birra di rilievo regionale, da inserire nel programma annuale delle attività”.
Attraverso la proposta di legge che può contare su finanziamenti per 30 mila euro, verrà incentivato lo sviluppo della coltivazione e lavorazione delle materie prime per la produzione della birra con particolare riferimento alla filiera dell'orzo, del luppolo e alla qualità delle acque utilizzate. Anche le birre artigianali e agricole, come già altri prodotti di qualità marchigiani, potranno fregiarsi del marchio “QM” secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale. Prevista l'istituzione di un registro regionale dei produttori.
Nel gennaio 2019, si è costituita “Èdi.Marca - Associazione Editori Marchigiani”, la prima associazione di categoria del settore editoriale regionale. L’Associazione si struttura come un insieme di editori che collaborano per sviluppare le proprie imprese, consapevoli che dall’unione di intenti nascano opportunità altrimenti difficili, se non impossibili, da cogliere.
Ha una funzione operativa e si è mossa sin da subito per rilanciare il settore dell’imprenditoria editoriale, colpito da anni difficili, dovuti alla crisi economica generale e agli effetti nefasti del sisma, per i quali molti si sono visti costretti a rinunciare alla propria attività, mancando reali potenzialità di sviluppo.
Ricordiamo che i dati di settore indicano che sono 193 le case editrici marchigiane iscritte alla Camera di Commercio, ma di queste oltre il 75% risultano inattive o svolgono altre attività omologate ai servizi editoriali.
Il rapporto tra popolazione e case editrici nella nostra regione, rilevato dai dati Istat, è molto alto. Mentre a livello nazionale il rapporto è di 1 casa editrice ogni 40.000 abitanti, nelle Marche il rapporto è di 1 casa editrice ogni 8.000 abitanti, il che significa una realtà diffusa di editori 5 volte più alta del dato medio italiano. Gli Editori marchigiani sono per lo più realtà di piccoli o piccolissimi editori che hanno un’importante missione: dare voce a prospettive culturali che non trovano spazio in una cultura omologata da una visione oligarchica dei grandi editori. Non a caso le Marche risultano il terzo polo italiano della Poesia nazionale ed esprimono eccellenze in ogni campo librario, dalla narrativa alla saggistica.
Il dato nazionale Istat sulle case editrici che aderiscono ad associazioni di editori è identico a quello delle Marche e della neonata Èdi.Marca: il 25% degli editori attivi. "Il lavoro per il 2020 è però quello di trovare adesioni da molti altri editori, perché il lavoro da svolgere è più efficace se si cresce come gruppo - sottolineano dall'Associazione -. Di certo è un lavoro importante e necessario per dare delle possibilità reali di operare in un mercato del libro sempre più complicato e asfittico, che alle Marche concede solo un dato minimale del fatturato nazionale, inferiore all’1%".
"Il fatto che il 40% dei marchigiani legge almeno un libro all’anno ci sprona a ricercare nuove opportunità di promozione della lettura. L’unione delle imprese editoriali con la Regione Marche, con la CCIAA Unica, con le Università e le scuole in genere, con tutte le realtà della cultura regionale, è fondamentale per la promozione alla lettura e alla Cultura: una sfida importante, condizione inalienabile di civiltà e di progresso".
Il 2020 diventa l’anno del vero rilancio: "Grazie al contributo della Regione Marche a gennaio (in questo mese) sarà on line il portale web dell'editoria marchigiana, uno strumento operativo per la promozione dei libri marchigiani in Italia e nel mondo. Stiamo stipulando convenzioni con distributori nazionali, aziende e operatori del settore (stampatori, cartiere, grafici, traduttori, istituti bancari, Fondazioni) per agevolare e supportare il lavoro dei singoli associati. Non ultimo per importanza è il progetto della convenzione con le Biblioteche, gli Archivi e i Musei delle Marche, per un’azione capillare in tutte le province della Regione".
Èdi.Marca parteciperà in forma associata alle seguenti Fiere del libro 2020: Milano, Lucca, Napoli, Torino, Taormina, Como, Cologno Monzese, Genova, Monza, Pisa, Verona, Chiari, Roma.
Un impegno significativo e costante, che si unisce alla scelta (a gennaio 2020) di Èdi.Marca di entrare a far parte di ADEI - Associazione nazionale Degli Editori Indipendenti, che riunisce ad oggi oltre 800 piccole e medie case editrici di tutto il territorio italiano, con i quali è d’uso partecipare a eventi internazionali come Francoforte, Londra, New York e molto altro ancora.