È stata inaugurata oggi la nuova sede della Caritas della diocesi Fabriano-Matelica. Un presidio più che mai fondamentale in un periodo emergenziale come quello che stiamo vivendo a causa del Covid-19. Il lockdown conseguente alla fase 1, quella volta al contenimento della diffusione del virus, ha acuito le difficoltà economiche in cui già versavano molte famiglie. E in questo contesto, la Caritas ha svolto un ruolo fondamentale mostrando vicinanza nei confronti dei più bisognosi (500 famiglie assistite in città).
Nella nuova struttura che ospiterà la Caritas, di 400 metri quadri, ci sarà anche l'Emporio della solidarietà, il servizio di raccolta e distribuzione di generi alimentari di prima necessità.
All'evento d'inaugurazione erano presenti l'arcivescovo Francesco Massara, il direttore della Caritas don Marco Strona, il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli e il vescovo emerito di Fabriano, Giancarlo Vecerrica.
Per la sesta volta complessiva dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, non si registrano persone decedute per Coronavirus nella regione Marche nel corso delle 24 ore precedenti il bollettino diffuso dal Gores alle ore 18:00.
Si tratta di dati incoraggianti, che si aggiungono a quelli dei nuovi casi positivi, in netta diminuzione da diversi giorni (oggi solo 3 nuovi casi).
Ricordiamo come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 987 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (522), mentre sono 164 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
L'insieme dei comparti del trasporto pubblico non di linea (noleggio con conducente, vettori e autobus turistici), per la prima volta, scende in piazza con una sola voce in diverse città italiane, tra le quali Ancona. I lavoratori manifesteranno sotto il Palazzo della Regione Marche mercoledì 3 giugno alle ore 10:00, per quella che viene definita dagli organizzatori come una "sacrosanta protesta".
"Dopo anni di lavoro ci sono ancora amministrazioni - osservano i sindacati del comparto -, che fingono di non conoscere le nostre problematiche e che dicono di non avere necessari fondi per risolverle. In realtà, il Governo ha stanziato 120 milioni per i monopattini e mezzo miliardo per il trasporto pubblico in linea. Le Regioni si stanno finanziando in deficit per miliardi di euro. Per questo, sentirci dire che non ci sono soldi è inaccettabile".
"La politica è fatta di scelte - attaccano i sindacati -, e la scelta che ha fatto oggi è quella di dirci che dobbiamo arrangiarci. Sta a noi fargli cambiare idea. Sta a noi dimostrare che 60mila lavoratori non si possono ignorare con una scrollata di spalle. Sta a noi dimostrare che vogliamo risorse concrete come quelle distribuite a pioggia, spesso, senza senso. Scenderemo in piazza con le nostre vetture, i nostri autobus, le nostre famiglie, i nostri dipendenti. Avremo con noi fischietti, striscioni e cartelli, indossando le mascherine e rispettando il distanziamento sociale".
Ceriscioli ci ripensa riguardo alle prossime elezioni regionali? “Sono sempre a disposizione senza alcun atteggiamento sdegnoso". Così il presidente della Regione Marche, ha risposto ad una domanda sull'ipotesi che il centrosinistra marchigiano possa tornare a chiedergli di candidarsi alle prossime elezioni regionali.
Ceriscioli, a Castelsantangelo sul Nera, dove ha partecipato alla riapertura di un albergo-ristorante dopo il sisma del 2016, ha ricordato che il suo passo indietro "è stato dettato dal fatto che la coalizione non si aggregava attorno al mio nome". "È importante arrivare alle elezioni con la massima coesione così che il nuovo presidente possa lavorare con il più ampio sostegno", ha aggiunto il governatore. Il presidente ha anche evidenziato anche il ruolo della Regione nell'emergenza Covid: "Ha avuto un ruolo più attivo rispetto al sisma, dove siamo stati costretti solo a rispettare le norme che sono arrivate dal governo centrale". Un endorsement a favore della ricandidatura di Ceriscioli è arrivato dall'assessore regionale Sciapichetti.
(Fonte Ansa)
Grande seguito e numeri confermati anche per il quinta serata di “Giù la Maschera”, l'iniziativa editoriale del quotidiano online Picchio News - Il giornale tra la gente e per la gente, che nella serata di ieri ha realizzato ancora una volta un appuntamento molto seguito e partecipato.
"Soldi, Soldi, Soldi", questo è stato il titolo che è stato dato al tema trattato durante la trasmissione, condotta dal sempre più affiatato duo composto dalla speaker radiofonica Morena Oro e il consulente in comunicazione Maurizio Lombardi che hanno trattato degli argomenti delicati come le difficoltà economiche dei cittadini dopo due mesi di lockdown forzato e le problematiche nel recepire le manovre finanziarie del Governo da parte degli istituti bancari.
Anche in questa occasione sono stati tanti gli ospiti collegati da casa che hanno portato il loro contributo, spiegano in maniera competete e chiara quelle che sono le manovre e lo spazio di azione dei vari interpreti dell'economia e della finanza locale e non. Per l'appunto hanno preso parte alla quinta puntata di "Giù La Maschera", Massimo Raparo, consulente finanziario indipendente, Davide Celani, Vice-direttore generale Bcc di Recanati e Colmurano e Simone Mangoni, dottore commercialista
Una serata ricca di spunti di riflessione importanti che è stata poi impreziosita del contributo della dott.ssa Cristiana Principi, direttrice delle filiali di Macerata e Piediripa della Bcc di Recanati e Colmurano che attraverso un servizio realizzato dalla redazione di Picchio News ha spiegato la situazione vissuta in questi ultimi mesi nei suoi istituti bancari raccontando le nuove misure di sicurezza adottate ma anche come sono cambiati i rapporti con la clientela in relazione alle recenti manovre finanziare del Governo: " Le difficoltà ci sono state è sono state molte - ci siamo attrezzati inizialmente sia per tutelare la sicurezza dei clienti e anche la nostra. Il lavoro è andato avanti, ci sono state tantissime richieste di prestiti ma come sappiamo tutti in Italia c'è un burocrazia da seguire e rispettarla significa non riuscire ad evadere le richieste in due giorni nonostante le banche cerchino di agevolare in tutti i modi i clienti - Ci siamo trovati gestire delle situazioni difficili ma abbiamo sempre cercato di essere vicino ai nostri clienti proponendo le soluzioni più giuste e opportune sempre seguendo un iter burocratico al quale siamo obbligati a sottostare"
Appuntamento ora con una nuova puntata fissato per venerdì 5 giugno, sempre il 21:15 in diretta web, dove questa volta interverranno degli ospiti di calibro internazionale come lo scienziato Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia, Alessandro Maccioni direttore dell'Area Vasta 3 e il dottor Marco Sigona che di recente ha sconfitto la sua personale battaglia contro il Coronavirus, tutti insieme affronteranno tanti temi molto discussi e delicati relativi alla sanità.
Ricordiamo inoltre che sarà possibile intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Oggi Costa Magica, attraccata al porto di Ancona, diventa Covid free. I 16 membri dell’equipaggio positivi e 6 con esito indeterminato, che necessitano di fare ulteriori due tamponi, sono partiti alle 11,15 di questa mattina verso Firenze, dove saranno alloggiati presso un hotel COVID riservato ai crew member delle navi Costa. Il trasferimento avviene in forma protetta con 4 pulmini messi a disposizione dalla CRI.
Tutti i restanti membri dell’equipaggio (409) verranno progressivamente rimpatriati con un piano di voli che entro poche settimane dovrebbe portare al completo sbarco, ad eccezione di un numero minimo di persone che dovrà comunque rimanere a bordo per assicurare l’armamento essenziale della nave.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 1095 tamponi, di cui 586 del percorso nuove diagnosi e 509 del percorso guariti. I nuovi casi positivi riscontrati sono sono 4: 3 della provincia di Pesaro Urbino e 1 della provincia di Ancona, con un'incidenza giornaliera complessiva dello 0,86%.
Un incremento minimo rispetto alla giornata di ieri dove si erano registrati lo stesso 4 nuovi contagiati a fronte di 750 tamponi analizzati
Il nuovi caso porta il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6.727 su un totale di 64.947 campioni testati, con un'incidenza complessiva al momento del 10,44%.
Il numero di dimessi e guariti continua a scendere (4.393), 8 in più rispetto alla giornata di ieri. Le persone che si trovano in quarantena domiciliare sono oggi 2.698, contro i 2.879 di ieri. Restano, invece, 9 i ricoverati in terapia intensiva nelle strutture sanitarie regionali.
Ecco le tabelle rese note dal Gores:
La giunta regionale riunita oggi a Palazzo Raffaello ha approvato il Piano regionale per il riavvio delle attività dei centri sociali e dei circoli culturali e ricreativi nella fase 2 dell’emergenza COVID-19.
Il Piano contiene le linee guida per garantire la sicurezza sanitaria all’interno dei centri sociali, dei circoli culturali e ricreativi della regione Marche. La data di apertura sarà stabilita con successivo decreto. La specificità di queste realtà è rappresentata dalla pluralità di attività che vi vengono svolte, spesso anche contemporaneamente, che implicano l’incontro e la permanenza nei locali dei frequentatori per finalità aggregative e di socializzazione.
Le linee guida prevedono lo svolgimento delle attività di formazione del personale, organizzazione degli spazi e pulizia dei locali e dei materiali in base alle vigenti disposizioni di legge.
Per le specifiche attività si fa riferimento alle seguenti indicazioni:
Attività di mescite, ristorazione e bar: “Misure integrative per la prevenzione del contagio da virus SARS-CoV-2 nel settore Somministrazione Alimenti e Bevande del “Protocollo per la prevenzione, gestione, contrasto e controllo dell’emergenza covid-19 nelle attività di commercio su aree pubbliche, commercio in sede fissa, somministrazione di alimenti e bevande, sgombero, tatuatori e acconciatori, estetisti e centro benessere” di cui alla DGR 565 dell’11/05/2020 così come integrata dalla DGR 569 del 15/05/2020;
Attività ludico ricreative: possono essere organizzate in forma individuale e a gruppi. Sono ammesse le attività per le quali vengono utilizzati in via esclusiva materiali personali, oppure monouso, oppure per i quali è possibile garantire puntuale sanificazione dopo ogni uso. Deve inoltre essere possibile garantire la distanza minima di 1 metro tra i giocatori/partecipanti. A titolo esemplificativo rientrano in questa tipologia: gioco degli scacchi, freccette, hobbistica e modellismo, ecc..
In generale valgono le seguenti indicazioni che devono essere rispettate da parte di tutti i partecipanti:
• Obbligo di utilizzo di mascherina chirurgica
• Lavaggio frequente delle mani
• Rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti
• Accurata disinfezione dei materiali al termine di ogni utilizzo
Vanno pertanto sempre evitati gli assembramenti anche legati alla presenza di pubblico e osservatori. È sempre preferibile e raccomandato lo svolgimento delle attività all’aperto.
Non sono ammesse le attività per le quali non è possibile garantire puntuale e accurata sanificazione dei materiali e/o distanza minima di 1 metro o per le quali sono previsti espressi divieti da parte di disposizioni nazionali/regionali. Tra queste, a titolo esemplificativo: gioco delle carte, giochi da tavolo, biliardino (calciobalilla), giochi di ruolo, tombola/bingo.
Attività sportive e motorie: l’uso della mascherina resta obbligatorio per le attività che non comportano un significativo impegno cardio-respiratorio e non consentono un’adeguata prevenzione dal contatto con droplet, come il gioco delle bocce e il biliardo.
Le attività che si configurano come attività motoria presso palestre possono essere svolte nel rispetto delle indicazioni contenute nello specifico decreto del presidente della Giunta regionale n.158 del 20 maggio 2020 “D.P.C.M. 17 maggio 2020 recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.” - Atto di indirizzo, chiarimenti e disposizioni attuative nel territorio della Regione Marche”.
Le attività che si configurano come attività sportiva di gruppo in squadra possono essere svolte nel rispetto delle indicazioni contenute nel documento Politecnico di Torino - CONI “Lo Sport riparte in sicurezza Prevenzione e mitigazione del rischio di trasmissione del contagio da SARSCoV-2 nei siti dedicati all’attività sportiva” e nelle “Linee-Guida ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 Maggio 2020, art.1, lett. e). Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra” emanate dall’Ufficio per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sono comunque vietate tutte le attività di ballo (liscio, danze popolari, ecc..) o altra attività motoria per cui non è possibile escludere il contatto fisico e assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno due metri.
Attività culturali: gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, cinema e all’aperto di cui all’at.1 lett m) del DPCM 17 maggio sono sospesi fino al 14 giugno. Dopo tale data devono essere realizzate secondo le indicazioni di cui all’allegato 9 del suddetto DPCM 17 maggio e comunque solo con posti a sedere preassegnati e garantendo il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, nel limite di 1000 persone all’aperto e 200 in luoghi chiusi.
Le attività riconducibili a organizzazione di dibattiti, convegni e presentazione libri sono ammesse secondo le limitazioni di cui all’allegato 17 al DPCM 17 maggio.
Le attività assimilabili alla gestione di biblioteche e sale di studio, mostre ed esposizioni sono disciplinate dalla specifica scheda tecnica “musei, archivi e biblioteche" dell’allegato al DPCM del 17 maggio “Nuovo coronavirus SARS-CoV-2 - Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative”.
Attività educative-ricreative a favore di bambini e ragazzi: devono essere svolte facendo riferimento alle “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” allegato 8 al D.P.C.M. 17/05/2020.
Fiere e mercati devono essere svolti secondo le disposizioni: “Misure integrative per la prevenzione del contagio da virus SARS-CoV-2 nel settore Commercio su aree pubbliche (mercati – Fiere – Posteggi isolati – commercio itinerante)” del “Protocollo per la prevenzione, gestione, contrasto e controllo dell’emergenza covid-19 nelle attività di commercio su aree pubbliche, commercio in sede fissa, somministrazione di alimenti e bevande, sgombero, tatuatori e acconciatori, estetisti e centro benessere” di cui alla DGR 565 dell’11/05/2020 così come integrata dalla DGR 569 del 15/05/2020.
Manutenzione del verde: attività consentita secondo le indicazioni contenute nella specifica scheda tecnica dell’allegato 17 al DPCM del 17 maggio “Nuovo coronavirus SARS-CoV-2- Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative”.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risulta purtroppo morta a causa del coronavirus un'altra persona. Si tratta di un 47enne di Piandimeleto deceduto all'ospedale di Pesaro, dove era stato ricoverato. L'uomo presentava patologie pregresse.
Salgono dunque a quota 987 le vittime complessive nella regione, dall'inizio della pandemia, dopo il riconteggio effettuato oggi dal Gores (Leggi qui) . Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (522),mentre sono 164 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Di seguito il report odierno del Gores
L’emergenza Covid-19 ha generato per le imprese italiane un’importante crisi di liquidità, il territorio Maceratese, già colpito dagli eventi sismici del 2016, risente maggiormente di questa grave emergenza economica/sociale.
La disponibilità di liquidità finanziaria rappresenta un presupposto fondamentale e imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle aziende e in generale del sistema economico territoriale, per questo Confindustria Macerata, Confidi Macerata e le Banche, Banca Macerata, Banco Desio, BCC Recanati e Colmurano, BPER Banca, IGEA Banca, Intesa Sanpaolo, UBI Banca, UniCredit S.p.A. hanno firmato l’accordo “Finanza Subito” per affiancare ed accompagnare le imprese associate nella fase delicata della ripartenza.
L’intesa rappresenta un esempio concreto di collaborazione all’interno della filiera creditizia: Confindustria Macerata supporterà le imprese accompagnandole nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno; le banche si impegneranno a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità.
Gli Istituti bancari firmatari daranno inoltre disponibilità ad agevolare i meccanismi dell’anticipazione della cassa integrazione, come previsto nell’ambito dell’accordo Abi sostenendo i lavoratori che non hanno ancora avuto erogata la CIG.
Confindustria Macerata accompagnerà l’impresa nel definire il suo fabbisogno finanziario, sarà di supporto nell'interpretare i provvedimenti governativi, suggerirà gli strumenti di credito più adeguati e aiuterà nella preparazione e presentazione delle pratiche; le banche collaboreranno con Confindustria Macerata per lo scambio di informazioni sullo stato e la tempistica della pratica e per la soluzione rapida di eventuali criticità sorte in sede di istruttoria, prevedendo allo scopo figure dedicate.
Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento, tutti gli attori coinvolti, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile.
Il fermo delle attività produttive e il generale rallentamento dell’export hanno generato un blocco di vendite e incassi, a fronte di spese non derogabili e di costi fissi, e, pertanto, una conseguente crisi di liquidità.
La ripartenza sta avvenendo in modo rallentato, impedendo un veloce recupero in termini di fatturato e di flussi di entrata. In questo contesto, la disponibilità della liquidità finanziaria è presupposto fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e il ritorno all’operatività. L’accordo “Finanza Subito” va dunque nella direzione di mettere ogni soggetto della filiera produttiva maceratese in condizione di ripartire e di riavviare la propria attività potendo contare sul sostegno al credito garantito dai principali Istituti Bancari.
Confindustria Macerata e gli Istituti di Credito firmatari hanno raccolto l’appello delle piccole medie imprese sul tema liquidità, la grande parte di queste si ritrova oggi con un fatturato ridotto, impegni con i fornitori da onorare, costi fissi da sostenere e uno scenario di ripartenza molto incerto. L’accordo “Finanza Subito” interviene su uno degli aspetti più critici, quello della disponibilità finanziaria delle imprese.
(Foto di repertorio)
Il Gores, nel pomeriggio, attraverso la diffusione dei quotidiani aggiornamenti delle ore 12 sulla diffusione del Covid-19 nella Regione Marche, ha segnalato l'ennesima di rettifica rispetto a quanto comunicato precedentemente nei suoi bollettini.
È in corso, infatti, un'attività di revisione di tutti i casi di attribuzione incerta di decesso, per cui oggi sono stati sottratti al totale 11 decessi, che da revisione non risultano classificabili come Covid-19 positivi.
Dunque, le vittime del coronavirus nella nostra Regione - secondo quest'ultima comunicazione - sarebbero 986 e non 997. Non si tratta del primo errore che il Gores ammette di aver compiuto dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Soltanto una settimana fa, abbiamo registrato un disguido nella comunicazione della distribuzione provinciale dei casi positivi (leggi qui), mentre risale a 10 giorni fa il ricalcolo dei positivi totali (leggi qui).
Una situazione che ha contribuito a diffondere, tra i cittadini, un sentimento di incertezza e di sospetto riguardo ai dati quotidianamente trasmessi dal Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie.
Entrando nel dettaglio dei dati, si scorgono notizie positive: scende a 78 il totale dei ricoverati per coronavirus, di cui soltanto 9 in terapia intensiva.
Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato nel pomeriggio il decreto n. 184, con il quale sono consentite, a decorrere dall’8 giugno, le attività ludico ricreative – centri estivi - per bambini di età superiore ai 3 anni e per gli adolescenti, con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione utilizzando le potenzialità di accoglienza di spazi per l’infanzia e delle scuole o altri ambienti similari.
Tali attività sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento fisico e del lavoro in piccoli gruppi, e nel rispetto delle specifiche Linee guida settoriali previste dal DPCM 17 maggio 2020
Resta la facoltà di ciascun gestore a procedere ad eventuali adeguamenti o integrazioni delle suddette Linee Guida, qualora si rendessero necessari in ragione della specificità dei singoli spazi
Tra le attività ludico ricreative sono ricomprese anche le colonie estive marine per bambini ed adolescenti per la cui organizzazione in spiaggia si rinvia alle linee guida operative per la prevenzione, gestione, contrasto e controllo dell’emergenza COVID-19 nelle strutture ricettive, stabilimenti balneari e spiagge libere approvate dalla Giunta Regionale approvate con la DGR n. 630 del 25 maggio 2020.
I relativi protocolli approvati dalla Regione Marche sono disponibili all’indirizzo web https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/Coronavirus/FASE-2 e le delibere si possono consultare all’indirizzo web https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/Coronavirus#Protocolli-riaperture-fase-2 .
Le disposizioni del decreto restano in vigore fino alla data del 31/08/2020.
“Quello con il commissario Legnini e stato un confronto utile, ricco di proposte e molto partecipato” esprime soddisfazione il Presidente Gino Sabatini per l’incontro organizzato questa mattina dalla Camera di Commercio delle Marche tra il Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, le Associazioni di Categoria e le organizzazioni Sindacali marchigiane.
“La necessaria semplificazione deve assolutamente essere accompagnata al massimo controllo sulla legalità” ha ribadito Legnini che in apertura dell’incontro ha tenuto a sottolineare, in relazione alle vicende del Csm “assoluta serenità in merito alla correttezza dei miei comportamenti e la ferma intenzione di continuare a esercitare le funzioni che mi sono state assegnate con tutta la determinazione e l’energia di cui dispongo”
All’iniziativa, che è stata svolta con modalità web e ha visto la presenza di oltre 50 partecipanti, hanno preso parte per l’Ente camerale il Presidente Gino Sabatini e l’Ingegnere Alberto Romagnoli che nel Consiglio camerale rappresenta gli Ordini Professionali e coordina il gruppo di lavoro di Camera Marche sulla ricostruzione.
Il Commissario ha ringraziato Camera Marche per il suo prezioso ruolo di hub nel territorio; il Presidente Sabatini dal canto suo ha riconosciuto al dott. Legnini di “aver finalmente dato alla ricostruzione privata un impulso di concretezza: la firma dell’ordinanza 100 è solo il suo ultimo atto concreto in ordine di tempo. Confido che possano seguire presto altre iniziative che consentano di vedere presto gru al posto delle macerie. Aver avviato questa svolta in piena pandemia – e quindi in mezzo ad obbiettive, nuove e pesanti difficoltà - è la conferma di un cambio di passo importante”.
Il Commissario Legnini ha anticipato nel corso dell’incontro alcune delle proposte presentate al Governo e che verranno ribadite oggi pomeriggio in Parlamento (ieri per chi legge carta stampata ndr) e ha puntato in particolare sull’accelerazione della ricostruzione pubblica e sulla definizione di procedure per la creazione di strumenti di sostegno alle attività produttive sottolineando gli obiettivi di semplificazione e rafforzamento dei presidi di legalità sui quali il Commissario trova la massima collaborazione di Camera Marche
“La nostra Camera di Commercio è il luogo di incontro delle Associazioni di rappresentanza e confido che possa essere il centro di raccolta e sintesi delle posizioni, dei suggerimenti (nonché delle risorse) richieste che arrivano dal mondo produttivo. Sarà mia cura essere parte diligente e attiva nel trasferire queste istanze al Commissario Legnini” ha spiegato Sabatini “la nostra dimensione regionale assicura un ruolo unitario su area vasta e la capacità di coordinamento su analoghe iniziative di area interregionale raccogliendo gli spunti di Associazioni e Ordini professionali ”. Il DL Dicembre infatti prevede 50 milioni per azioni dirette nello specifico al rilancio economico per la totalità dei comparti (Turismo, Artigianato, Commercio): una parte di questi fondi potrebbero essere intercettati più velocemente mediante bandi ed altre azioni gestite direttamente da Camera Marche.
Il Commissario Giovanni Legnini riconoscendo l’efficacia di questo metodo di lavoro ha espresso la volontà di organizzare prossimi incontri come quello odierno, il primo collegiale realizzato a livello regionale con il coinvolgimento di attori dello sviluppo e parti sociali.
Le imprese con sede nei comuni del cratere sono 35.571, e impiegano tra tutte le localizzazioni attive, 108.790 addetti
All’incontro erano presenti vertici di
Confindustria Marche, CNA Marche settore Costruzioni, CNA Ascoli Piceno, CNA Fermo, CNA Macerata, Confartigianato Marche, Confartigianato Ascoli Piceno, Confartigianato Fermo, Confartigianato Macerata. ANCE Marche, ANCE Ascoli Piceno, ANCE Macerata. CGIL, CISL e UIL Marche e divisioni territoriali.
L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha avuto conseguenze drammatiche anche in agricoltura. Un settore che, con impegno e responsabilità, ha svolto la preziosa funzione di garante dell’approvvigionamento alimentare durante la fase di lockdown. La Cia – Confederazione Agricoltori Marche sottolinea come sul fronte economico alcune importanti realtà produttive sono state condizionate negativamente dalla sospensione della commercializzazione e dalla chiusura del canale HO.RE.CA.
«Altrettanto drammatica – fanno sapere della Confederazione agricoltori -, la situazione del settore agrituristico che ha azzerato le sue entrate reddituali e che, in prospettiva, rischia di compromettere un valore produttivo di oltre 1,5 miliardi di euro. Non meno impattante, il tema della sostenibilità ambientale condizionato dalla sospensione dell’attività di forestazione e di manutenzione del verde, che ha caratterizzato la prima parte del periodo emergenziale, e dal proliferare incontrollato della fauna selvatica con crescita dei danni, già in passato insostenibili, per le attività agricole».
Tutto ciò, se non gestito accuratamente, rischia di svuotare di contenuti le strategie programmate a livello europeo, a partire dalla sfida del green deal al cui interno l’agricoltura con le strategie “From farm to fork” e “Biodiversità” deve svolgere un ruolo da protagonista. Senza dimenticare le ripercussioni che l’emergenza epidemiologica potrà avere sulla politica agricola comune in un contesto d’incertezza anche sul lato delle risorse programmate per i prossimi anni.
«Per tali ragioni – spiega Mirella Gattari Presidente della Cia Marche - il prossimo 3 giugno alle 14 la Giunta Nazionale della CIA Agricoltori Italiani ha deciso di inserire all’ordine del giorno dei lavori uno specifico punto sul tema: “La sfida della sostenibilità ambientale nel contesto covid-19: politiche europee – territori sistemi produttivi”. All’incontro è prevista la partecipazione di Anna Casini, vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche».
Verranno consegnati in settimana presso il laboratorio di Urbino e di Jesi i 10 mila kit di reagenti per tamponi Covid-19 e i due dispositivi diagnostici donati dal Gruppo Kos ad Asur Marche.
“Per ripartire in sicurezza in questa delicatissima fase due, in cui gradualmente tutte le strutture sanitarie stanno riprendendo le loro attività ordinarie, a mio avviso è assolutamente prioritario tenere molto alto il livello di guardia e tamponare a tappeto personale e pazienti alla ricerca degli asintomatici per evitare che si creino nuovi focolai”.
L’appello è di Enrico Brizioli, AD di Kos Care, società del Gruppo Kos.
Ma per i tamponi sono indispensabili i reagenti i quali, a loro volta, oggigiorno sono difficilmente reperibili sul mercato.
“Il problema dei reagenti – continua Brizioli - è diffuso in tutta Italia e sta rallentando il monitoraggio delle strutture più a rischio. Per questo motivo abbiamo ritenuto giusto donare ad Asur 10.000 reagenti per tamponi al fine di supportare il sistema per favorire una più rapida mappatura di tutto il personale sanitario degli ospedali pubblici: la donazione si completa con la fornitura di un ultracongelatore a -80° per la conservazione dei tamponi al centro di riferimento regionale dell’ospedale Torrette. Riteniamo fondamentale, infatti, che nella fase due, a vantaggio di tutta la collettività, sia potenziata la capacità di tutto il sistema di esecuzione di tamponi in tutte le realtà sanitarie più sensibili dove il distanziamento sociale non sempre è possibile e dove gli asintomatici possono trasmettere inconsapevolmente il virus e innescare nuovi focolai. Dal canto nostro, per supportare l’azione di mappatura nelle nostre strutture, ci siamo dotati in autonomia di strumentazioni per test anticorpali e tamponi e siamo riusciti a dotarci anche di adeguati quantitativi di reagenti per tamponi grazie alla collaborazione con una importante azienda marchigiana che produce diagnostici”.
Kos Care è uno dei principali gruppi sanitari italiani cui fanno capo strutture (della Riabilitazione Santo Stefano, RSA di Anni Azzurri, cliniche psichiatriche di Neomesia, la Casa di Cura Villa dei Pini di Civitanova Marche e numerosi ambulatori come il Myolab di Jesi, ndr) delicate e potenzialmente esposte ad un ritorno dell’epidemia. Quest’ultima si può contrastare solo con un sistematico utilizzo dei dispositivi di protezione ed una tracciatura continua del personale e dei nuovi ricoveri.
“Nelle nostre strutture marchigiane – continua Brizioli - abbiamo già effettuato 3 mila tamponi e test anticorpali e arriveremo nel giro di pochi giorni a circa 20 mila. L’obiettivo è quello di mettere a regime una media di 15 mila tamponi e test al mese nel solo perimetro Marche per i nostri pazienti e personale. Su scala nazionale abbiamo in previsione circa 60-70 mila tra tamponi e test al mese.
I nostri laboratori interni di riferimento accreditati per i tamponi sono quello di Villa dei Pini di Civitanova Marche per il Centro Italia e quello dell’Ospedale di Suzzara per il Nord Italia, che ora sono anche attrezzati per fornire lo stesso servizio alle altre aziende”.
La protezione di pazienti, ospiti e collaboratori è stato un punto assolutamente prioritario del Gruppo Kos da quando è iniziata l’emergenza da Covid-19 con immediate azioni di chiusura delle visite alle strutture, l’attivazione di specifiche procedure di regolamentazione e sanificazione per la gestione dell’epidemia, l’acquisto massivo in tutto il mondo di mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale per tutti gli operatori e i pazienti ed ora anche l’acquisizione di strumentazioni per eseguire test e tamponi per condurre screening su pazienti, ospiti ed operatori
Il Gores ha comunicato 4 nuovi casi di positività al Coronavirus riscontrati nelle ultime 24 ore su un totale 1279 tamponi effettuati, di cui 750 del percorso diagnosi e 529 del percorso guariti. I positivi sono 4, di cui 3 della provincia di Macerata e 1 delle provincia di Pesaro Urbino.
Un incremento minimo rispetto alla giornata di ieri dove si era resitrato un solo nuovo contagio nel maceratese a fronte di 796 tamponi analizzati (si è passati dallo 0,12% di ieri allo 0,53 % di oggi)
Il nuovi caso porta il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6723 su un totale di 64361 campioni testati, con un'incidenza complessiva al momento del 10,44%.
Ecco le tabelle rese note dal Gores:
Nell’ultimo decennio, lo sviluppo delle tecnologie alla base delle criptovalute come il bitcoin ha permesso alla tecnofinanza di evolversi più rapidamente che nel decennio precedente. Uno degli sviluppi più recenti e tutto ancora da “scrivere”, in termini di potenzialità, è quello della finanza decentralizzata (Decentralized Finance o DeFi), un sistema economico basato sulle tecnologie delle criptovalute dove il valore può essere trasferito senza intermediari attraverso applicazioni finanziarie evolute per fornire servizi alle persone e alle imprese.
Con la DeFi possiamo immaginare un futuro in cui per chiedere un prestito domestico o a scopo di investimento non sarà necessario rivolgersi ad un intermediario, ma basterà interfacciarsi con un'applicazione scaricata sul proprio smartphone, autonoma nelle decisioni e sicura.
Accanto alle applicazioni per il credito, esistono molti altri ambiti di applicazioni in cui la finanza decentralizzata trova possibilità d’impiego, tra cui i servizi di cambio tra criptovalute e valute fiat come l’euro.
La DeFi e i mercati di scambio autonomi
I DEX sono gli exchange decentralizzati, ovvero mercati di scambio delle criptovalute oppure di queste ultime con le valute fiat, dove l’utente o l’investitore operano senza la necessità di doversi interfacciare con una azienda o un suo referente e senza dover quindi aprire un conto finanziario gestito da terzi.
Tali DEX sono completamente autonomi e permetteranno in futuro di utilizzare anche i crypto robot, cioè dei piccoli programmi capaci di selezionare le migliori strategie di investimento con le criptovalute lasciando all’uomo la responsabilità di un intervento marginale. Questi ultimi applicativi sono già disponibili e utilizzati sulle piattaforme di investimento evolute e gestite centralmente da società operanti nei mercati finanziari.
Un esempio di crypto robot centralizzato è Cryptotrader, il quale opera con i maggiori exchange di criptovalute come Binance o Coinbase. La finanza decentralizzata apre prospettive anche in altri ambiti più vicini a noi e applicabili nella Regione Marche, come il settore immobiliare.
La DeFi e la condivisione degli investimenti immobiliari
Utilizzando i contratti intelligenti (smart contract), che hanno una funzione di notarizzazione e che sono disponibili sulle piattaforme come Ethereum, la DeFi consentirà in un prossimo futuro la condivisione degli investimenti nel settore immobiliare bypassando gli intermediari e abbattendo in tal modo i costi di accesso. Nasceranno quindi dei fondi d’investimento immobiliari decentralizzati dove l’accesso sarà davvero aperto a tutti. Qualcosa di molto simile è già accaduto nel settore dell’arte, dove la piattaforma Maecenas permette a chiunque di investire in opere d’arte costose alle quali non avrebbe mai potuto accedere seguendo il canale tradizionale della casa d’aste.
Altri ambiti della DeFi
Chiudendo il cerchio, la finanza decentralizzata è applicabile anche nel campo del dare in prestito a chi ha bisogno di un prestito. Il meccanismo è simile a quello applicato dalla BorsaDelCredito, con la differenza che grazie all’applicazione DeFì non vi è un agente in carne ed ossa a mediare tra le parti. Altro ambito di applicazione è il ramo delle assicurazioni e qui si possono bene immaginare sia le riduzioni dei costi di intermediazione, che la riduzione dei premi in quei contesti dove le truffe fanno lievitare i prezzi.
"Giovanni Legnini è un uomo di parte, che ha utilizzato il ruolo istituzionale di vicepresidente del Csm per aizzare i pm contro l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini. È sconcertante quanto emerge dalle intercettazioni pubblicate da La Verità. A questo punto, Legnini lasci immediatamente il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione. Ha contribuito a demolire la credibilità del Csm, stia lontano dalle nostre regioni". Così in una nota i parlamentari Riccardo Marchetti, commissario Lega Marche, Virginio Caparvi, segretario Lega Umbria, Francesco Zicchieri, segretario Lega Lazio e Luigi D'Eramo, segretario Lega.
I FATTI - Risalgono all'agosto del 2018 le chat intercettate agli atti dell'inchiesta di Perugia sul pm romano Luca Palamara dalle quali emergerebbero, come afferma il leader della Lega Matteo Salvini, "le trame di Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm e sottosegretario di due governi a guida Pd, per far intervenire il Consiglio Superiore della Magistratura a supporto delle indagini sullo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti".
Le intercettazioni sono pubblicate oggi da La Verità e da esse emerge, sempre secondo quanto riferisce Salvini, che "quattro consiglieri del Csm (tra cui Luca Palamara che mi definiva 'merda') invocavano l'intervento del Csm - così come ordinato da Legnini - per difendere 'l'indipendenza della magistratura' che io avrei messo in pericolo. Un attimo dopo Legnini rispondeva pubblicamente che l'unico obiettivo era assicurare 'l'indipendenza della magistratura'".
LE INTERCETTAZIONI - La prima chat intercettata riportata da La Verità è della sera del 24 agosto 2018. Legnini scrive a Palamara: "Luca, domani dobbiamo dire qualcosa sulla nota vicenda della nave. So che non ti sei sentito con Valerio (il consigliere del Csm in quota Area Valerio Fracassi - ndr) Ai (Autonomia e indipendenza - ndr) ha già fatto un comunicato, Area (la corrente di sinistra delle toghe - ndr) è d'accordo a prendere un'iniziativa Galoppi idem (il consigliere del Csm Claudio Galoppi - ndr). Senti loro e fammi sapere domattina".
Palamara risponde: "Ok, anche io sono pronto. Ti chiamo più tardi e ti aggiorno". E Legnini: "Sì, ma domattina dovete produrre una nota, qualcosa insomma". Un minuto dopo Palamara scrive a Fracassi: "hai parlato con Gio (Giovanni Legnini - ndr)?... che dici, che vogliamo fare?". I due si danno appuntamento per l'indomani. A metà mattina sul cellulare di Palamara arriva questo messaggio Whatsapp (non si dice da chi): "Dobbiamo sbrigarci! Ho già preparato una bozza di richiesta. Prima di parlarne agli altri concordiamola noi".
Secondo quanto scrive La Verità a questo punto parte un giro di consultazioni per l'approvazione della bozza e nel pomeriggio del 25 agosto agenzie e giornali online battono la notizia che quattro consiglieri del Csm (Valerio Fracassi, Claudio Galoppi, Aldo Morgigni e lo stesso Palamara) chiedono che il caso Diciotti sia inserito all'ordine del giorno del primo plenum del Csm, sollecitando un intervento del Consiglio "per tutelare l'indipendenza della magistratura e il sereno svolgimento delle attività di indagine" a fronte di "interventi del mondo politico e delle istituzioni" che "per provenienza, toni e contenuti rischiano di incidere negativamente sul regolare esercizio degli accertamenti in corso".
Poco dopo, sempre secondo la ricostruzione de La Verità, Legnini dichiara che l'istanza sarà trattata nel primo comitato di presidenza, aggiungendo che "il nostro obiettivo è esclusivamente quello di garantire l'indipendenza della magistratura e il sereno svolgimento delle indagini e di ogni attività giudiziaria".
LA REPLICA DI LEGNINI - "Si trattò di un intervento doveroso, che rientra nelle competenze del Csm, svolto esclusivamente a tutela dell'indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, e che rifarei esattamente negli stessi termini poiché mi sono sempre battuto per affermare le reciproche sfere di autonomia tra magistratura e politica. I messaggi oggi pubblicati non hanno nulla a che vedere, dunque, con la vicenda Palamara". Lo dichiara Giovanni Legnini auspicando la chiusura di "una polemica generata dallo stillicidio di pubblicazioni di messaggi decontestualizzati e perciò parziali e fuorvianti".
"I fatti sono noti e facilmente verificabili, e risalgono al 24 agosto 2018 e ai giorni successivi. Il Procuratore della Repubblica di Agrigento - ricorda - aveva avviato un'indagine sulle vicende dello sbarco dei migranti dalla nave Diciotti, ed in conseguenza di tale attività era stato fatto oggetto di aggressioni sulla stampa e sui social da parte di esponenti politici e di governo. La magistratura associata si espresse subito con posizioni a tutela dell'indipendenza delle attività del Procuratore: intervenne pubblicamente l'ANM, il gruppo di Autonomia e Indipendenza, altri gruppi e singoli ed autorevoli magistrati".
"Le attività del Consiglio Superiore della magistratura erano sospese a causa del periodo feriale, e quale Vice Presidente era mio dovere istituzionale- sottolinea ancora Legnini - , prima di assumere qualsiasi posizione, consultarmi con i componenti del Consiglio. Pertanto chiesi ai rappresentanti individuati dai gruppi consiliari di esprimere la loro posizione. I messaggi che sono stati resi pubblici rendono conto di questa richiesta, il cui significato è esattamente opposto a quanto riferisce La Verità".
"Il mio lavoro - chiarisce- era finalizzato a conoscere l'orientamento dei componenti togati del massimo organo di governo autonomo della magistratura, sulla tutela dell'immagine e delle attività di un Procuratore aggredito ed intimidito. Dopo che tutte le componenti associative si espressero in modo unanime e conforme, quale Vice Presidente resi pubblica la posizione del CSM con una nota, esclusivamente indirizzata a tutelare il sereno svolgimento delle attività di indagine da parte della Procura di Agrigento, senza mai entrare nel merito delle stesse e senza esprimere alcun giudizio sulle attività in corso. Preannunciai inoltre che avrei investito della vicenda, come mi era stato richiesto dai gruppi consiliari, il Plenum del Csm alla riapertura. Di tutto ciò diedi conto con un'intervista al quotidiano La Stampa il 26 agosto, che riporta esattamente tali fatti e le posizioni espresse".
(Fonte: Ansa)
E' stato siglato, nel pomeriggio di oggi, l'accordo tra la Regione Marche e tutti i sindacati della dirigenza sanitaria, per l'erogazione dei compensi al personale che si è impegnato nell'emergenza Coronavirus, per un totale di 20 milioni, suddivisi tra comparto e dirigenza.
Per la dirigenza sono state create due fasce: dirigenti che hanno svolto attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza Covid prevalentemente impegnati in assistenza, emergenza, diagnostica e attività territoriali a favore di pazienti Covid, sulla base di certificazione della direzione aziendale; dirigenti che hanno svolto attività prevalentemente in altre tipologie di assistenza, diagnostica e attività territoriali a favore dell’emergenza Covid.
Dopo la preintesa raggiunta martedì 26 maggio con i sindacati del comparto (leggi qui), ora l’accordo sarà ratificato nella prossima riunione di giunta.
Soddisfatto il presidente Luca Ceriscioli: “A questo punto chiediamo alle Aziende il massimo impegno perché il nostro desiderio è che i premi siano distribuiti il prima possibile".
Per la seconda volta nell'arco degli ultimi tre giorni, la quarta complessiva dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, non si registrano persone decedute per Coronavirus nella regione Marche nelle ultime 24 ore. A comunicarlo è il Gores.
Si tratta di dati incoraggianti, che si aggiungono a quelli dei nuovi casi positivi che da qualche giorno sono prossimi allo zero (oggi un solo nuovo caso).
Ricordiamo come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 997 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (527), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,8% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.