Parliamo degli alfieri della Repubblica. Li ha scelti personalmente Sergio Mattarella perché sono “costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali".
29 giovani sotto ai vent'anni che rappresentano modelli da seguire secondo il Presidente della Repubblica. Tra questi ci sono anche due marchigiane, due ragazzi di 14 e 19 anni.
Elena Piergentili, classe 2005, residente a Sarnano, vive in uno dei paesi del cratere del sisma del 2016. Ha dovuto abbandonare la sua casa e trasferirsi, con la sua famiglia composta da sei persone, in un'abitazione di due sole camere.
"Nonostante le difficoltà - si legge nelle motivazioni -, non ha perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco. In casa si dedica molto alla sorellina, che vive in condizioni di grave infermità, ed è per lei di grande aiuto." Elena ha svolto anche attività di volontariato con l'Unitalsi.
Celeste Montenovo, nata nel 1999, residente a Cupra Marittima, in provincia di Ascoli Piceno, partecipa con impegno alle attività di diverse associazioni benefiche, mostrando attenzione e sensibilità verso chi vive in condizioni di difficoltà. Si è distinta nell'azione di volontariato presso l'Unione ciechi di Ascoli Piceno e ha dedicato alle problematiche dei non vedenti la tesina finale del suo percorso di studi.
Papa Francesco sarà in visita a Loreto il 25 marzo prossimo, in occasione della celebrazione della solennità dell'Annunciazione. Lo ha annunciato l'arcivescovo Fabio Dal Cin ieri sera durante il Rosario: "Verrà come pellegrino alla Santa Casa, tra le cui pareti la giovane Maria di Nazareth ha detto il suo Sì al disegno di Dio" ha spiegato il presule, esprimendo "commossa gratitudine per questa visita che per tutti noi è un evento di grazia, un onore per questa Città e per la nostra terra marchigiana".
La visita del Pontefice non ha carattere ufficiale, è stato detto al termine del Rosario, ma vuole conservare uno stile di sobrietà: la partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita, non ci sono biglietti da acquistare; tutti i partecipanti, inclusi sacerdoti e religiosi, troveranno posto in Piazza della Madonna, nel corso Sisto V, nelle piazze e luoghi attorno al santuario adeguatamente predisposti per seguire l'evento. E' la seconda visita di Francesco nelle Marche dopo la tappa di Arquata, nelle zone del sisma nel 2016.
Fonte: ANSA
Un vasto incendio sta interessando in queste ore la vicina Umbria, più esattamente l'oasi naturalistica di Colfiorito.
I roghi, perché sembra ci sia più di un focolare, sono stati probabilmente alimentati dal forte vento.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco di Foligno, che sono ancora impegnati nel tentativo di domare e spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area naturalistica.
Un tripudio di applausi per la prima rappresentazione de Il pirata di Vincenzo Bellini, andata in scena ieri sera al Grand Théâtre de Genève, in Svizzera. Il pubblico ha applaudito per più di dieci minuti i protagonisti della serata, il tenore Micheal Spyres, nel ruolo del titolo, il soprano Roberta Mantegna e il baritono Franco Vassallo; caloroso anche il riconoscimento per le esibizioni del coro stabile del Teatro e dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretti da Daniele Callegari. Molto apprezzata l’aria finale del soprano, magistralmente introdotta dal corno inglese e dall’arpa.
I 64 professori d’orchestra torneranno sul palco ginevrino domani 24 febbraio per la seconda recita dell’opera in forma di concerto. “Grande soddisfazione per questo debutto - dichiara Fabio Tiberi, direttore artistico FORM - ; abbiamo portato il suono italiano su uno dei più importanti teatri d’Europa. Siamo orgogliosi di aver portato il nome delle Marche su questo palco. Ora è importante mantenere la giusta concentrazione per la prossima rappresentazione”.
Da martedì 26 febbraio l’Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà subito impegnata nella nostra regione con il programma Eroica, che i musicisti stanno provando proprio a Ginevra con il solista Francesco Di Rosa e il direttore Alessandro Cadario, che prevede l’esecuzione dell’Eroica di Beethoven, del poema sinfonico Hades, del compositore Mario Totaro e del Concerto per oboe e orchestra in re magg. dell’ungherese Frigyes Hidas.
Quattro i concerti in cartellone ad Ancona, Macerata, Jesi e Fano, per questa opera grandiosa, dal fortissimo impatto emotivo, simbolo musicale legato all’epoca napoleonica eppure di grande attualità per i contenuti etici e i valori assoluti espressi, ruotanti attorno all’idea di eroismo e libertà.
A partire oggi il transito sull’itinerario stradale Norcia-Arquata del Tronto è consentito senza alcuna limitazione di orario a tutte le autovetture e ai veicoli fino a 3,5 tonnellate, grazie all’avanzamento dei lavori di ripristino post-sisma in corso da parte di Anas (Gruppo FS Italiane).
“La riapertura di questo importante collegamento - ha affermato l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini - è il risultato della fattiva collaborazione di tutti gli Enti e le Amministrazioni coinvolte nel tavolo tecnico coordinato dalle Prefetture di Ascoli e Perugia. Questo traguardo, raggiunto nei tempi previsti grazie al costante impegno di Anas e delle sue imprese esecutrici per il ripristino della viabilità nel cratere, segna un importante passo in avanti verso il ritorno alla normalità di un territorio tra i più colpiti dal sisma”.
Il collegamento era rimasto interdetto a causa dei gravi danni causati dalle scosse sismiche registrate tra agosto 2016 e gennaio 2017 sulla strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” e sulla viabilità provinciale sottostante. In particolare il terremoto ha compromesso 10 gallerie e 8 viadotti, oltre a causare l’instabilità geologica dei versanti con conseguente caduta massi diffusa lungo i tracciati.
Da aprile 2018 il transito sull’itinerario era consentito in fasce orarie utilizzando la galleria “San Benedetto” - completamente ristrutturata - e le strade provinciali 129 “Trisungo di Arquata-Tufo” e 64 “Nursina”, anch’esse oggetto di interventi di messa in sicurezza per un investimento di 27 milioni di euro.
Al contempo proseguono anche i complessi interventi per il ripristino strutturale dei viadotti e delle gallerie della strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, per un investimento di oltre 60 milioni di euro.
Complessivamente la direttrice SS685 “delle Tre Valli Umbre” (Spoleto-Norcia-Arquata del Tronto) è interessata da 31 interventi post-sisma, per un investimento di circa 96 milioni di euro, che riguardano sia il ripristino e il consolidamento delle opere stradali lesionate, sia la sistemazione dei versanti montuosi instabili e la costruzione di opere di protezione dalla caduta massi.
IL PIANO DI RIPRISTINO DELLA VIABILITA' COLPITA DAL SISMA
In qualità di Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del MIT, dall’inizio dell’emergenza Anas ha effettuato oltre 1.800 ispezioni tecniche rilevando la necessità di oltre 1.670 interventi per superare criticità di diversa natura e priorità, per un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, suddivisi in più stralci di intervento. Complessivamente è interessata una superficie di 7.600 kmq che comprende 4 Regioni, 10 Provincie, 140 Comuni e oltre 1770 centri abitati, per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza comunale.
Ad oggi, dei primi due stralci del programma di ripristino sono stati appaltati circa 435 milioni di euro, pari al 92% dell’investimento programmato e sono in corso o ultimati 353 interventi per un importo di 337 milioni di euro, pari al 72% dell’investimento previsto, mentre proseguono le attività di progettazione, appalto e realizzazione degli interventi compresi nei successivi stralci del Programma.
Nella notte di mercoledì 20 febbraio è stato arrestato un cittadino nigeriano di 34 anni, residente nel Lazio, per essere stato trovato in possesso di 212 grammi di marijuana. L'uomo è stato bloccato alla stazione di Fabriano per una perquisizione, una volta sceso dal treno regionale sul quale viaggiava.
Le dosi dello stupefacente sono state trovate all'interno del suo zaino, già separate in nove involucri di cellophane pronti per essere immessi sul mercato.
Vito Crimi va all'attacco. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione ha compiuto un affondo nei confronti del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, tramite un post apparso sulla propria pagina Facebook ufficiale dall'eloquente titolo: "Adesso i responsabili del disastro della ricostruzione negli ultimi 2 anni dicono di avere idee per la ricostruzione. Ma chi volete prendere in giro?".
Tutto nasce dalle recenti dichiarazioni rilasciate dal Presidente Ceriscioli sulle lungaggini delle pratiche legate alla ricostruzione, che inficiano anche sull'assunzione di cento nuove risorse. Ecco il video:
L'ATTACCO - Non tarda la replica del sottosegretario: "Leggo con stupore che Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche, ha presentato le sue idee per velocizzare la ricostruzione. Come mai Ceriscioli, che da oltre 2 anni è anche Vice Commissario alla ricostruzione, presenta solo adesso queste idee? E come mai lo fa appena dopo gli incontri che ho recentemente sostenuto con la cittadinanza, le Istituzioni locali e le Forze dell'Ordine, nei quali ho già annunciato misure drastiche e coraggiose per rilanciare il processo di ricostruzione?".
Dopo aver attaccato anche il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Crimi puntualizza: "I responsabili della disfatta della ricostruzione si travestono da 'nuovo-che-avanza' e si presentano con la soluzione in tasca. Ma chi vogliono prendere in giro? È un'offesa all'intelligenza dei cittadini".
"Se oggi ci ritroviamo a dover fare i conti con una procedura lenta e caotica, è grazie a questi soggetti. Chi ha amministrato le Regioni colpite dal terremoto è il primo responsabile dei rallentamenti nelle pratiche della ricostruzione. Ho assunto la delega - prosegue Crimi - alla ricostruzione post-sisma da meno di 2 mesi e siamo pronti a predisporre modifiche sostanziali alla normativa e alle leggi esistenti, così da semplificare le procedure nella ricostruzione sia privata che pubblica".
"Cari Presidenti di Regione, ci sarà sicuramente un cambio di passo, ma non avverrà certo per merito vostro" così si conclude il post di Vito Crimi.
L'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini boccia Sfera Ebbasta come giudice di The Voice. Secondo quanto riportato da Repubblica, la presenza del trapper milanese in giuria - come proposto dalla conduttrice Simona Ventura e dal direttore di Rai Due Carlo Freccero - sarebbe ritenuta inidonea ad un programma che andrà in onda in prima serata sulla seconda rete della televisione nazionale.
La motivazione è da ricercarsi nel comportato tenuto dall'artista dopo la strage verificatasi nella discoteca di Corinaldo costata la vita a sei persone, con oltre cento feriti.
Nessun gesto di cordoglio nei confronti dei parenti delle vittime: un silenzio che ha fatto rumore e che non è piaciuto all'a.d Fabrizio Salini. Inoltre, destano parecchie perplessità i testi delle canzoni del trapper.
The Voice andrà in onda il prossimo 16 aprile e sul banco dei giudici è stata già confermata la presenza di Guè Pequeno, Elettra Lamborghini e Morgan.
Secondo Rolling Stone, sarebbe ancora in atto un braccio di ferro tra i vertici dell'azienda e la coppia Simona Ventura/Carlo Freccero: entrambi spingono per la conferma di Sfera Ebbasta in trasmissione.
"'L’avevamo detto'. E’ una frase sempre spiacevole da dire e sgradevole da ascoltare. Stigmatizza generalmente eventi negativi che avrebbero potuto essere evitati. E’ stato necessario il pesante intervento di ieri da parte della Guardia di Finanza di Milano per dare finalmente il via a seri interventi nei confronti degli operatori e delle aziende coinvolte nella truffa dei diamanti cosiddetti da investimento, interventi che, siamo certi, porteranno in maniera definitiva e in tempi brevi a positive soluzioni per le migliaia di risparmiatori – tra cui anche nomi noti che danno ancora maggiore risalto alla notizia – i quali, malgrado gli interventi delle Associazioni e delle istituzioni preposte ai controlli, vedevano minacciata la possibilità di recuperare il denaro investito in diamanti agli sportelli bancari. Il riferimento è ai sequestri preventivi per oltre 700 milioni di euro a carico delle persone giuridiche ritenute responsabili della presunta maxitruffa sulla vendita di diamanti ‘da investimento’ e degli istituti di credito che ne avevano favorito l’operatività. Indagate una settantina di persone coinvolte a vario titolo per i reati di truffa, autoriciclaggio, ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza" la nota stampa di Confcommercio Marche Centrali in merito alla vicenda della truffa dei diamanti "da investimento" che ha interessato le cronache nazionali.
“I gioiellieri lo avevano detto – dice la presidente Federpreziosi-Confcommercio Marche Centrali Teresa Biancucci –, perché, se è vero che l’allerta venne data in maniera eclatante dall’inchiesta Report del 17 ottobre 2016, è stato nel settembre di quell’anno che Federpreziosi Confcommercio ha nuovamente portato all’attenzione dei mass media, della Consob (dopo averlo già fatto nel 2011 a seguito dei ripetuti interventi sui mass media sul tema), e degli organismi di vigilanza, una problematica che rischiava di avere pesanti conseguenze per gli operatori e per il pubblico. Lo ha fatto nella sede della manifestazione fieristica più importante a livello nazionale e internazionale per il settore della gioielleria, VicenzaOro, con il convegno ‘Trasparente come un diamante’ alla presenza dei maggiori esperti del settore, dalla produzione alla commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio”.
"In quella sede il presidente di Federpreziosi-Confcommercio Giuseppe Aquilino aveva dichiarato che quello dei diamanti è un ‘business’ che, con il perdurare della crisi e gli scossoni che i mercati subiscono con una certa violenza, si affaccia sempre più spesso sulle pagine dei giornali. L’idea che più spesso passa attraverso i canali dell’informazione è che un funzionario di banca o di una società intermediatrice sia più attendibile di un gioielliere, anche se è quello di fiducia. Ora l’acquisto rischia di non essere più legato al piacere di vederlo montato su di un bel gioiello da indossare, ma, semplicemente, il diamante sembra essere annoverato fra le strategie alternative per proteggere il proprio denaro dall’altalena dei nervosi mercati finanziari. Si parla di bene rifugio, di beni da investimento, di migliori quotazioni - ora per le pietre più grandi, ora per quelle più pure - di qualità gemmologiche, di risparmio tutelato, ma anche di rivalutazione delle somme impiegate" conclude la nota stampa.
E’ tutto pronto per la prossima edizione di White che durante la Fashion Week, dal 22 al 25 febbraio 2019, porterà a Milano le nuove collezioni moda e accessorio.
“Il White Milano - sottolinea il Presidente Regionale di Confartigianato Marche e Delegato Nazionale all’Internazionalizzazione, Giuseppe Mazzarella - anche quest’anno ha rinnovato la partnership con Confartigianato Imprese per la selezione delle collezioni artigianali da presentare nell’ambito della più importante kermesse fieristica della settimana della moda italiana. Tra le novità, vi è il debutto di due nuove sezioni, ovvero Knit Lab, dedicata al mondo della maglieria, e la Lounge-Sphere, dedicata all’abbigliamento e accessori uomo, che va incontro quindi alle richieste dell’estensione di tali produzioni alla vetrina White Milano, delle nostre imprese di settore."
"Sarà in occasione di questa edizione di White - prosegue Mazzarella - che il salone della moda lancerà il “Green Project” per focalizzare l’attenzione sulla sostenibilità, innovazione ed economia circolare. Il tutto per richiamare l’impegno e mettere a fuoco temi e realtà nel campo dell’innovazione sostenibile fra moda e natura, tema molto caro anche a Confartigianato. Da ricordare inoltre la determinante collaborazione di ITA con White Milano nel sostegno a tutte le progettualità delle fiera, così come nella fondamentale ricerca dei buyer internazionali che saranno i protagonisti dei b2b nei giorni di fiera”.
“White - continua Paolo Capponi, Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, in questa edizione si svilupperà in una superficie di circa 22.000 mq ed ospiterà 514 brand, di cui 342 italiani e 172 esteri. Organizzata in 4 location T27 (Super Studio Più), T35 (Hotel Now), T54 (Ex Ansaldo) e T31 (opificio), in cui saranno ospitate, nelle sezioni “Quattrocento” e “Showroom 31”, le 6 imprese di Confartigianato selezionate con il progetto “Daily Loose”. In concomitanza con White Milano, altre 5 nostre piccole imprese della Moda saranno impegnate inoltre in altre due manifestazioni fieristiche che si terranno in contemporanea di White. “The One”, fiera che ha visto di recente lo sviluppo di un nuovo accordo con Confartigianato Imprese per la partecipazione agevolata dei propri associati, in cui convergono know-how ed esperienza di MIPAP, salone del prêt-à-porter e MIFUR, salone internazionale della pellicceria e della pelle."
"La seconda manifestazione riguarda il progetto fieristico “Super” di Pitti Immagine, dedicato agli accessori e al prêt-à-porter donna, concentrato di cultura innovativa di prodotto. La mission di Super oltre ad esaltare il mondo delle collezioni, è volta alla valorizzazione di fashion brand emergenti, ricerca e innovazione. Giornate molto impegnative per i nostri imprenditori - conclude Paolo Capponi - che anche in queste occasioni faranno bella mostra delle proprie collezioni griffate 100% Made in Italy”.
Un ladro senza scrupoli ha agito nei giorni scorsi ad Ancona in piazza Galilei.
Le sue vittime preferite sono stati dei bambini che stavano giocando spensieratamente a calcio sulla piazza.
Mentre i ragazzini erano distratti dal gioco, il malvivente ha agito di soppiatto e frugando sugli zaini e nelle tasche dei giubbetti, ha rubato loro soldi e cellulari.
Con la medesima tecnica in due giorni è riuscito a derubare 3 piccoli tra i 10 e i 12 anni.
Sull'accaduto indagano le forze dell'ordine, per risalire al colpevole del vile gesto.
(Foto di archivio)
La FORM debutta domani 22 febbraio alle 19.30 sul palco del Grand Théâtre de Genève, in Svizzera, uno dei più importanti teatri d’Europa. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Daniele Callegari, è stata scelta per eseguire "Il pirata" di Vincenzo Bellini.
Cast molto importante per questa produzione che viene messa in scena in forma concertata: Franco Vassallo, uno dei principali baritoni italiani, interpreta Ernesto; Imogene è il soprano Roberta Mantegna, ruolo che l’ha vista protagonista lo scorso anno alla Scala di Milano; il tenore Micheal Spyres, conosciuto per i ruoli rossiniani, è Gualtiero; Kim Hun è Itulbo, Roberto Scandiuzzi Goffredo e Alexandra Dobos-Rodriguez è Adele.
Il Grand Théâtre de Genève ha potuto apprezzare l’attività della FORM, una delle 13 Istituzioni Concertistiche Orchestrali Italiane (ICO) riconosciute dal Ministero e l'ha voluta per questa produzione. Il pirata fa infatti parte del repertorio dell’Orchestra. Questo titolo poco rappresentato in Italia come all’estero, è stato eseguito dalla Filarmonica Marchigiana nel 1984 a Jesi e più recentemente nel gennaio 2007 al Teatro delle Muse di Ancona.
Sul palco svizzero si esibiranno 64 professori d’orchestra, tra cui numerosi giovani di grande talento. Infatti l’Orchestra sta proseguendo l’opera di rinnovamento iniziata con l’audizione di due anni fa, una grande opportunità per le nuove generazioni che stanno facendo esperienza.
Le replica è prevista domenica 24 febbraio e dalla prossima settimana l’Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà di nuovo impegnata nella nostra regione con l’Eroica di Beethoven (Ancona, Macerata, Jesi e Fano), opera grandiosa, dal fortissimo impatto emotivo, simbolo musicale legato all’epoca napoleonica eppure di grande attualità per i contenuti etici e i valori assoluti espressi, ruotanti attorno all’idea di eroismo e libertà.
Una delegazione di fasce tricolori marchigiane parteciperanno venerdì 22 febbraio dalle ore 11 all’incontro a Montecitorio sul tema “Lo Stato dei Beni Comuni”. La delegazione che parteciperà all’incontro voluto dall’Anci e dalla Camera dei Deputati sarà guidata dal Presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi, il vice Brandoni, il direttore Bedeschi, e molti sindaci o assessori che indosseranno la fascia.
Ad aprire l’iniziativa sarà il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. Chiuderanno il Presidente dell’Anci Antonio Decaro e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. L’evento sarà trasmesso in diretta, a cura di Rai Parlamento, su Rai2, sul canale satellitare e sulla webtv della Camera a partire dalle ore 11.
“Il momento storico che stiamo vivendo – ha detto Mangialardi nel messaggio con il quale ha invitato i sindaci delle Marche a partecipare all’iniziativa – è tale per cui il rapporto tra cittadini e sindaci, se possibile, si è ancora più rafforzato e rinsaldato per le tante criticità legate alla ricostruzione post sisma nelle Marche e non solo. A questo incontro l’Anci ribadirà il necessario ruolo di sintesi tra tutte le istanze provenienti dai territori ma anche la ferma determinazione a risolvere situazioni che investono il Governo ma anche il Parlamento” – ha concluso.
I comuni marchigiani presenti all’evento sono: Ancona, Macerata, Senigallia, Falconara Marittima, Mondolfo, Urbino, Force, Cossignano, Campofilone, Montegallo, Pievetorina, Monsampietro Morico, Appignano, Loreto, San Costanzo Castignano, Staffolo.
Un curioso episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Porto Sant'Elpidio. Una donna, sulla trentina dall'aspetto curato, si è presentata in un negozio in minigonna e tacco spillo e improvvisamente si è spogliata davanti al titolare, tentando poi di aggredirlo.
La scena, dai contorni ancora poco chiari, ha richiamato l'attenzione dei residenti della zona e di chi si trovava a passare nei pressi dell'esercizio commerciale.
Sembra si sia trattata di una lite fra i due dovuta a motivi di gelosia da parte della donna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e un'ambulanza della Croce Verde.
L'intervento poi della sorella della "focosa" trentenne ha evitato guai peggiori.
"I mercatini di Natale 2018 sono stati pagati con fondi regionali, non con fondi europei.
Basta verificare i pagamenti fatti: per quelli futuri pagheremo con fondi regionali". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli dopo le polemiche con i comitati dei terremotati e con l'on. Patrizia Terzoni(M5s). Affermare una cosa diversa è "grandissimo errore nella lettura degli atti, confondendo l'elenco e le fonti di finanziamento e incrociandole liberamente. Non è che con i fondi europei si possa finanziare tutto: ad esempio, gli impianti di risalita non sono finanziabili con fondi Ue".
Il presidente ha ricordato gli step di controlli, preventivi e successivi, sottolineando come i fondi europei siano "stati concentrati nel cratere". Quanto all'uso di risorse, ad esempio per il miglioramento sismico dell'Ospedale regionale di Ancona, "dove sono stati portati i feriti politraumatizzati del sisma? Avere l'ospedale antisismico significa investire ad Ancona o per tutta la regione?
(Fonte Ansa)
Ci siamo ormai abituati alle temperature miti di questi giorni ma il caldo anomalo non è destinato a durare ancora per molto. Già da venerdì si avrà infatti un abbassamento delle temperature che ci riporterà, nuovamente, al tipico clima invernale.
Questi primi due giorni della settimana sono stati caratterizzati da strane temperature miti per la stagione: l'alta pressione di origine nord africana continuerà comunque a insistere sull'Italia fino alla giornata di giovedì. A partire da venerdì invece, e per tutto il fine settimana, la colonnina di mercurio scenderà precipitosamente. Una massa d'aria fredda infatti, che arriva dall'Europa nord orientale, punterà l'aria dei Balcani e la Grecia, interessando anche gran parte della nostra Penisola.
Si potranno registrare temperature intorno allo zero sulle Alpi e sull'Appennino e la massa di aria fredda colpirà in particolare il versante Adriatico, dove le temperature diminuiranno notevolmente. Il freddo interesserà comunque principalmente il centro nord e quindi anche la provincia maceratese.
“Rispetto per i Sindaci e unità di intenti”. Ecco i baluardi intorno ai quali Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche richiama tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione a partire dai sindaci, per marciare nella stessa direzione per ottenere i risultati auspicati.
“Vedo che negli ultimi giorni si stanno alzando i toni in maniera che non solo non produce effetti positivi per gli obiettivi che ci siamo posti ma anzi deleteria perché si sta perdendo il rispetto istituzionale tra tutti gli attori coinvolti che invece non deve mai mancare”.
“Anche nel recente incontro con il Commissario Farabollini abbiamo ribadito che la ricostruzione è partita solo in percentuali non significative per la complessità delle procedure che complica qualsiasi azione chiedendo di risolvere il problema della perimetrazioni e delle macerie che affliggono tutti i sindaci del cratere”.
Come Sindaci delle Marche al Commissario abbiamo chiesto soluzioni soprattutto normative che permettano di velocizzare la ricostruzione, che sanino norme farraginose che causano lungaggini inutili ad esempio negli appalti – ha detto il Presidente Mangialardi – ma sappiamo che poi le norme devono essere emanate dal Governo e dal Parlamento. Quello che non deve accadere e che causerebbe solo dispersione di tempo, è di dividersi sulla rappresentanza che deve continuare ad essere unica per far sì che i vertici istituzionali e politici abbiano un riferimento chiaro e autorevole”.
“Ai sindaci delle Marche quindi – ha concluso Mangialardi - ribadisco che Anci Marche continua senza sosta il suo impegno a fungere da collettore delle richieste attraverso il consiglio direttivo e la Commissione Sisma che ci hanno portato in questi anni ad assumere posizioni anche forti portando avanti battaglie che non sempre hanno prodotto risultati eclatanti ma nei confronti delle quali restiamo molto determinati nell’interesse delle Marche e dei marchigiani”.
Il ricordo di una tragedia, quella di centinaia di migliaia di cittadini italiani, privati della loro terra, dei propri affetti, della loro Patria. La seduta aperta del Consiglio regionale, dedicata alla celebrazione del Giorno del Ricordo, si è tradotta in un lungo momento di riflessione sulle vicende successive al 1947, dunque al passaggio dei territori, allora italiani, di Fiume, Istria e Dalmazia alla Jugoslavia. Chi non decise di rimanere, scelse la via dell’esodo. Un dramma rievocato, durante la seduta, dalle parole del Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo. “Questa tragica pagina della storia nazionale – ha affermato – non può essere oggetto di negazionismo e neanche di paragoni impropri che si prestano all’ambiguità o strumentalizzazioni politiche. Il rischio di regressione culturale e riaccendersi di incomprensioni è dietro l’angolo – ha poi aggiunto Mastrovincenzo – dobbiamo dire tutti insieme no ai nazionalismi, ai totalitarismi, alle pulizie etniche e alle discriminazioni, sforzandoci di comprendere in maniera critica quei fatti che rappresentano una ferita di tutto il popolo italiano”.
Dopo di lui, il Presidente del Comitato anconetano dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Franco Rismondo. “Ricordare è importante, anche se sembra ancora difficile trattare questa vicenda storica. Celebrare questa Giornata – ha affermato Rismondo – appare spesso, purtroppo, come guidare una nave in tempesta in mezzo agli scogli”.
Momento centrale della seduta, l’intervista a Simone Cristicchi, da parte del direttore dell’Amat, Gilberto Santini, con domande rivolte anche da alcuni studenti, durante la quale il cantautore romano ha ripercorso le tappe della sua carriera, soffermandosi sulla fase di riscoperta e di studio del dramma delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. Un’esperienza umana e artistica, dalla quale sono scaturiti gli spettacoli teatrali Magazzino 18 e il più recente Esodo, un racconto per voce, parole e immagini, che Cristicchi sta portando in tour per l’Italia e che è andato in scena, proprio ieri sera, al Teatro La Fenice di Senigallia. “Un’emozione grandissima vissuta sia nella giornata di ieri che in quella di oggi – ha detto Cristicchi, ringraziando il Consiglio regionale per aver promosso l’iniziativa – Il teatro rappresenta un luogo di impegno civile e strumento per sfondare barriere, entrare nelle menti e nel cuore delle persone”. “Quando la barbarie diventa normalità – ha poi aggiunto – la tenerezza può diventare rivoluzione”.
Presenti alla seduta, i ragazzi del Liceo Scientifico “Galilei” di Ancona, del Liceo Scientifico e Classico “Corridoni – Campana” di Osimo. Inoltre, gli alunni della classe quinta C della scuola “A. Olivetti” dell’Istituto istruzione superiore Polo 3 di Fano, che si sono aggiudicati il secondo premio al concorso nazionale del Miur, intitolato “10 febbraio”, dedicato al Giorno del Ricordo, che hanno illustrato il lavoro realizzato.
Chiusura delle celebrazioni affidata alle parole del Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli. “Troppo spesso quando si richiamano vicende storiche facciamo riferimento ai fatti e ci si dimentica del vissuto delle persone – ha detto Ceriscioli – Queste Giornate commemorative servono proprio a recuperare il ricordo e il sentimento profondo nei confronti di tante vicende umane”.
La Fondazione Michele Scarponi e l'Accpi (associazione che riunisce tutti i corridori professionisti italiani, che sulle strade svolgono la propria attività lavorativa) hanno lanciato una campagna di adesione alla proposta di Legge per rendere più sicure le strade. Per farlo hanno scelto la piattaforma web "Change.org".
Nel ricordo di Michele Scarponi, padre di famiglia, ciclista vittorioso di un Giro d'Italia e vittima della violenza stradale, l'importante campagna si prefigge la tutela della vita di tutti coloro che utilizzano la bicicletta sul territorio italiano.
L'obiettivo è quello di raccogliere le 50 mila firme necessarie per presentare l'iniziativa di Legge e già, in pochi giorni, hanno già aderito all'appello delle due associazioni oltre quattordici mila cittadini.
Per sensibilizzare la cittadinanza sul tema, la Fondazione sarà impegnata in tour di presentazione dell'iniziativa che è già partito da Rovereto e Verona e che toccherà la Sardegna (1-3 marzo) nel comune di Gesturi (VS), (dove verrà dedicata al ciclista Michele Scarponi la "salita dell'Aquila") per poi proseguire a Napoli il 6 marzo, nella sala della Giunta comunale dove la Fondazione presenterà le sue iniziative sul tema della violenza stradale.
La proposta di Legge contro la violenza stradale
Negli ultimi anni, in Italia, il numero degli incidenti che causano la morte o lesioni permanenti tra tutti coloro che usano la bicicletta per spostarsi o praticare attività sportiva, è in costante aumento.
Bambini, madri, padri che pedalano sulle nostre strade, lo fanno spesso in condizioni di pericolosità a causa dello scarso rispetto che l'insieme di leggi/infrastrutture/conducenti di autoveicoli ha nei loro confronti. Le biciclette, sulle strade italiane, non vedono riconosciuto il loro diritto di circolare in sicurezza con uno spazio minimo definito che le tuteli durante i sorpassi degli autoveicoli.
Gli enti proprietari delle strade disattendono una legge italiana del 1998, la numero 366, che li obbliga, ogni qualvolta si effettui una manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare un percorso dedicato solo ai velocipedi.
Le vittime o i parenti delle vittime, non vedono riconosciuti pienamente i loro diritti legali ed etici, come aver diritto a partecipare all'eventuale processo penale a carico del conducente che ha causato l'incidente, ad un giusto indennizzo in caso di danni permanenti e invalidanti, a un sostegno psicologico che si protragga nel tempo per le persone coinvolte tra vittime, parenti e soprattutto bambini.
Per cambiare questa situazione, Accpi, con la presente raccolta firme indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte chiede di:
- Definire le sanzioni, all'interno della Legge 366 del 19/10/1998 per gli enti che non provvedono a realizzare percorsi ciclabili nel caso di strade di nuova realizzazione o manutenzioni straordinarie come previsto dall'Art. 10 della stessa;
- Definire una distanza minima di 1,5 metri, per il sorpasso dei velocipedi all'interno dell'art.148 del codice della strada, in sostituzione del termine "distanza adeguata" citato nello stesso;
- Definire misure minime di sostegno psicologico alle vittime e ai loro parenti durante tutto il percorso post trauma; riconoscere tale percorso come patologia con i diritti economici, di lavoro e di tutela che ne conseguono; modificare il codice di procedura penale esistente assicurando ai parenti delle vittime di poter partecipare a pieno titolo al processo penale conseguente; l'adeguamento delle tabelle di indennizzo per le vittime che subiscono danni permanenti, l'istituzione di un percorso di sostegno psicologico e i loro familiari a carico del SSN.
Foto: Marco Cavorso dell'ACCPI_ Giulia De Maio, giornalista di Tuttobici e Marco Scarponi
Questo pomeriggio, l’Università di Camerino e la Regione Marche hanno presentato una serie di azioni volte alla ripartenza e allo sviluppo dei territori colpiti dagli eventi sismici. Presenti al tavolo, il Rettore Unicam Claudio Pettinari, l’Assessore Regionale alle Politiche Produttive Emanuela Bora e la Dirigente Regionale Patrizia Sopranzi.
È stata da poco costituita, presso l’Università di Camerino, un’Unità Interdisciplinare di Ricerca presso Terzi (URT) del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, su tematiche scientifiche multidisciplinari, nella quale confluiranno le competenze dei ricercatori dell’Ateneo nei settori della chimica, della fisica e del restauro dei beni culturali, che andranno ad affiancarsi e a integrare le tematiche proprio dei dipartimenti CNR coinvolti, quali il Dipartimento di Scienze Umane, Patrimonio Culturale, il Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologiche della Materia, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologiche dei Materiali.
L’Università di Camerino e l’ENEA, congiuntamente ad altri partner del mondo della ricerca e del sistema imprenditoriale marchigiano, avvieranno il Centro BIO-KIC “Bio Product Knowledge and Innovation Centre”, un centro interdisciplinare per la conoscenza e l’innovazione, con un ampio settore dedicato allo sviluppo di bio-prodotti da impiegare in diversi settori.
“Sono questi – ha commentato il Rettore Pettinari – possibili strumenti per la ripresa di un territorio che stenta ancora a riprendersi. Unicam ha cercato di operare in questa direzione con i ricercatori spesso coordinati dalla squadra di governance. Il 31 gennaio c’è quindi stata la firma del protocollo reale con l’ENEA, che oggi è qui rappresentato da Marco Antonini, dove vengono indicate le linee di sviluppo nei materiali bio. La realizzazione del progetto sarà anche utile per la creazione di una piattaforma tecnologica sui nuovi materiali e per lo sviluppo di attività imprenditoriali nel settore dei materiali per la ricostruzione, materiali bio, materiali compositi e materiali di restauro: speriamo che questo progetto si porti dietro le imprese e i nostri laureati.”
“A ciò si è aggiunta, l’8 febbraio, l’istituzione dell’unità di ricerca presso terzi e multidisciplinare che interessa i dipartimenti di chimica, fisica e beni culturali: un unicum in Italia – ha concluso il Rettore -. L’obiettivo era quello di avere un luogo in cui diverse scienze potessero confluire e quindi contaminarsi e dare quindi un valore aggiunto. Abbiamo fiducia che, con la comparsa sulla nostra collina del CNR, saremo in grado di dare importanti risposte alle imprese di questo territorio.”
Una collaborazione forte e reale quella dell’Unicam con la Regione Marche. “È opportuno condividere con il territorio le risorse dell’Asse 8 – sono state le parole di Emanuela Bora -. La Regione Marche ha dimostrato di saperle intercettare con successo, dando un forte spinta propulsiva al nostro territorio che vuole reagire. Ringrazio per questo il lavoro di tutti, mosso anche dalla voglia di riscatto della nostra Regione: noi faremo sempre la nostra parte con grandissima attenzione.”
Le risorse sono quelle europee (Por-Fesr 2014-2020), messe a disposizione con alcuni bandi che assegnano 46 milioni di contributi nelle aree del cratere e nei comuni limitrofi. “Il successo registrato, in termini di domande pervenute, testimonia la voglia di ripartire e la determinazione delle comunità locali a programmare il proprio futuro” ha aggiunto l’Assessore Bora.
Alla scadenza, sono pervenute richieste di finanziamento per 363 progetti che coinvolgono 539 imprese, per un investimento complessivo superiore a 225 milioni di euro e una stima di oltre mille occupati aggiuntivi. Una delle caratteristiche dei bandi è la trasversalità, intesa come opportunità di investimenti e incentivi ad assumere.
A spiegare nel dettaglio i cinque bandi proposti è stata la Dirigente Sopranzi. “Un bando sostiene la competitività delle filiere produttive del Made in Italy, un secondo invece promuove i nuovi insediamenti produttivi nelle aree colpite dal sisma, gli ampliamenti e le ristrutturazioni degli stabilimenti già esistenti e la diversificazione dei processi aziendali. Un terzo bando favorisce la nascita e la crescita delle imprese sociali nel settore dei servizi alla persona nelle zone terremotate, dove un quarto della popolazione è composta da anziani, in larga parte non autonomi. Il quarto bando si concentra sull’industrializzazione economica dei risultati della ricerca prodotta nell’area del sisma e un ultimo bando sostiene l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali nelle micro e piccole medie imprese dell’area terremotata.”
Entro metà marzo sarà possibile consultare la graduatoria definitiva dei cinque bandi che, disporranno, lo ricordiamo, di un contributo pari a 46 milioni di euro così suddivisi: 15 milioni; 10 milioni (più 11 aggiuntivi); 6 milioni; 2,1 milioni; 1,9 milioni.