"Ho appena sentito il Ministro Speranza e vi confermo che anche la prossima settimana le Marche saranno in zona gialla. Raccomando sempre la massima attenzione e il rispetto delle regole anticontagio". Lo comunica ufficialmente il presidente regionale Francesco Acquaroli, attraverso una breve nota pubblicata su Facebook.
Va ricordato in ogni caso come, fino alla mezzanotte di sabato 21 febbraio, resti in vigore l'ordinanza firmata dal governatore lo scorso 16 febbraio in cui non si consentono spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della Provincia di Ancona, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute (leggi qui).
Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, il Ministro della Salute, Roberto Speranza firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. In area arancione passano le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.
"Con riguardo la nomina dell'Avvocato Giancarlo Giulianelli quale Garante per i diritti della persona per la Regione Marche, si è dovuto purtroppo constatare il riemergere della tentazione di identificare un avvocato con il proprio assistito e con il reato da questi commesso, al fine ovviamente di stigmatizzare in qualche modo un (pre)giudizio sulla personalità del difensore". È quanto afferma l'avvocato Maria Cristina Ottavianoni, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Macerata.
"Pur con tutti i distinguo, le simbologie, le cautele adottate nel linguaggio, il messaggio che passa mediaticamente si identifica infine con l'assioma: dimmi chi difendi e ti dirò chi sei; citando un'efficace parafrasi" aggiunge Ottavianoni.
Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata è dovuto intervenire più volte a tutela dei propri iscritti, per ribadire l'elementare concetto che il diritto di difesa (di chiunque e per qualunque fatto/reato) rappresenta il primo baluardo dello stato di diritto: "Laddove chiunque, anche solo implicitamente, nega o anche solo pone in dubbio l'inderogabilità assoluta di tale principio costituzionale - sottolinea la presidente -, minandone l'autonomia del suo pieno esercizio, in quel momento, al di là delle doverose prese di posizione, appare necessaria una riflessione sulle motivazioni che conducono ad una tale aberrazione. Riflessione tanto più profonda quando tale violazione assume i contorni quasi della sistematicità, come ormai sembrerebbe".
"Dunque, oltre ad esprimere un messaggio di solidarietà al Collega Giancarlo Giulianelli, a cui è stato affidato un compito tanto gravoso quanto privilegiato, per la sua importanza e delicatezza, e al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, il Consiglio si impegna a promuovere ed organizzare un momento di confronto ed approfondimento, con il coinvolgimento delle diverse categorie di soggetti sensibili a questo tema" conclude la presidente Maria Cristina Ottavianoni.
La finasteride è un inibitore dell’isoforma II dell’enzima 5AR e viene somministrata per il trattamento dell’alopecia androgenetica e l’ipertrofia prostatica benigna (IPB).
Il medicinale è simile alla dutasteride ma, al contrario di questa, è approvata dell’americana Food and Drug Administration e agisce solo su una delle due isoforme del 5AR.
Introdotta negli USA a partire dagli anni ’90 e commercializzata dalla Merck sotto nome Proscar (5 mg) per la cura della IPB, è oggi disponibile in farmacia anche per la calvizie come Propecia (1 mg).
La scoperta
Tutto cominciò nel 1974 quando la Dott.ssa Julianne Imperato fece degli studi su un gruppo di bambini ermafroditi dei Caraibi affetti da una particolare mutazione genetica. La studiosa notò che i bambini nella pubertà avevano una sessualità ambigua data dagli organi maschili di dimensione molto più piccole della media. Quegli stessi bambini nell’adolescenza sviluppavano i genitali e non erano più confondibili con delle donne, ma tali genitali rimanevano comunque sottosviluppati.
Questa crescita ambigua portò la Dott.ssa Imperato a studiare approfonditamente i bambini, che furono poi diagnosticati di una mutazione dei geni che portava a dei livelli bassissimi di DHT.
L’idea di Imperato fu ricercare un farmaco che permettesse di ridurre i livelli di DHT per essere usato nel trattare i pazienti affetti da IPB e ridurre la dimensione della prostata.
Finasteride e biochimica
Abbiamo intervistato l’esperto consulente in tricopigmentazione e trapianto di capelli, Stefano Rogora, che ci ha dato la sua testimonianza sul medicinale: “La finasteride è in grado di inibire l’enzima 5α-reduttasi ma solo l’isoforma II. Questo particolare enzima è alla base della conversione del testosterone in diidrotestosterone, o DHT.
Il DHT è il principale responsabile dell’ingrossamento della prostata e della caduta dei capelli negli uomini. Il suo ruolo è infatti quello di legarsi ad un recettore specifico penetrando nel nucleo delle cellule e creare le proteine responsabili dell’alopecia, interagendo con il DNA.”
In aggiunta: “Questo comportamento identifica il perché il medicinale non sia funzionale nella cura dell’alopecia nelle donne, che solitamente hanno concentrazioni di DHT molto più basse degli uomini.”
Curare l’alopecia androgenetica con finasteride
Secondo Rogora, al giorno d’oggi la finasteride potrebbe essere l’arma in più contro l’alopecia androgenetica, in aggiunta alle terapie classiche.
La finasteride fu infatti introdotta per curare solamente i problemi della prostata, ma nel 1997 fu commercializzata della casa farmaceutica Merck per il trattamento dell’alopecia: diversi studi dimostrerebbero una correlazione tra finasteride e problemi di calvizie.
Nonostante le prime evidenze sulla finasteride per la cura della calvizie siano positive, secondo l’esperto è ancora presto per pronunciarsi totalmente. Infatti, il farmaco non è ancora stato approvato da nessuna casa farmaceutica. Inoltre, bisognerebbe attendere fino a 6 mesi per avere i primi risultati.
A maggior ragione, è necessario considerare anche gli effetti collaterali, come i sintomi sessuali, neurologici e fisici.
A parer di Rogora, il medicinale ha anche limitazioni per chi soffre di ipersensibilità al principio attivo, a cause degli effetti neuroendocrini, per chi soffre di patologie epatiche, che potrebbero aggravarsi con la metabolizzazione del principio attivo. Infine, anche per i pazienti in giovane età, per la possibile limitazione in ambito sessuale e psicologico.
Vaccinarsi è una scelta di grande responsabilità per chi lavora con e per le persone nei servizi essenziali. Partendo da questo assunto, il Consiglio dell'Ordine Assistenti Sociali Marche ha tempestivamente dato diffusione della campagna vaccinale tra i propri iscritti, come da invito della Regione Marche.
Regione alla quale la presidente Marzia Lorenzetti ha evidenziato in una nota la necessità di estendere, con estrema urgenza, la possibilità di aderire anche in questa fase ai professionisti assistenti sociali che lavorano in altri ambiti (Enti locali, Terzo settore, Ministeri) che, come quelli del comparto sanità, si trovano a stretto contatto con l’utenza nei servizi essenziali.
“Come Ordine – rimarca la presidente – siamo fortemente convinti che la vaccinazione sia un presupposto imprescindibile per garantire la maggiore sicurezza possibile in tutti gli ambienti di lavoro nei quali gli assistenti sociali operano. Inoltre, questa fase è il presupposto per un graduale ritorno alla normalità, sia per quanto concerne l'attività ordinaria sia per riprendere un percorso di progettazione all'interno dei singoli servizi”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5145 tamponi: 3127 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1082 nello screening con percorso Antigenico) e 2018 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 15,6%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 488: 70 in provincia di Macerata, 234 in provincia di Ancona, 103 in provincia di Pesaro-Urbino, 28 in provincia di Fermo, 27 in provincia di Ascoli Piceno e 26 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (52 casi rilevati), contatti in setting domestico (92 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (204 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (21 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (14 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati). Per altri 100 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1082 test e sono stati riscontrati 108 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 15,6% oggi, rispetto al 10,65% di ieri.
In aumento di 7 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 606, di cui 82 in terapia intensiva (+3 ispetto a ieri). Sono, invece, 32 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 115 pazienti: 47 all'ospedale di Macerata, 52 al Covid Hospital e 16a Camerino.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio di Sanità Regione Marche:
Solo dopo la definitiva sottoscrizione dell'accordo con la Regione Marche, il presidente di Federfarma Marche , Andrea Avitabile, manifesta soddisfazione “ dalla prossima settimana un numero importante di farmacie marchigiane sarà a disposizione dei cittadini per consentire l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi per contrastare il Covid - 19 “.
Il nuovo accordo si fonda sull’attenzione del Presidente Acquaroli e dell’Assessore Saltamartini per autorizzare la effettuazione in un ambiente ben conosciuto come la farmacia , del tampone rapido, fondamentale per conoscere rapidamente lo stato di salute , in un momento di preoccupazioni crescenti per la pandemia. Questo esame è proposto , con notevole disponibile attenzione, alla tariffa massima di 18.00 Euro, anche per uniformare il mercato regionale .
Federfarma Marche sottolinea che “questo ennesimo servizio ai cittadini permette la tracciabilità dei contagi , come già avvenuto con i test rapidi sierologici , sempre effettuati, negli scorsi mesi, in farmacia” . Andrea Avitabile ricorda che “anche dopo il tampone , effettuato in auto somministrazione sotto la sorveglianza del farmacista, i dati saranno inseriti in una apposita piattaforma informatica della Regione , fondamentale per monitorare i risultati ed intervenire in caso di risultato positivo ” .
Per Federfarma Marche questo nuovo impegno in farmacia sarà gestito nel rispetto di tutte le idonee misure di sicurezza come l’uso obbligatorio e corretto della mascherina, l’igienizzazione delle mani all’ingresso, il controllo della temperatura corporea ed il distanziamento .
Perché anche in questo caso c’è la volontà dei professionisti marchigiani in camice bianco a valorizzare la “farmacia dei servizi” , che sarà sperimentata anche in questa regione nel 2021 e 2022. Giusto spunto per rivolgere attenzione ai problemi reali della popolazione, specie nei territori dell’entroterra marchigiano dove il farmacista è spesso unico riferimento di professionalità ed umanità , per l’eccesiva carenza di strutture ospedaliere“.
"Voglio ringraziare pubblicamente tutti gli operatori sanitari, in particolare coloro che si stanno impegnando per il tracciamento - ha dichiarato il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli - Il loro lavoro è fondamentale per contenere il contagio e gli effetti conseguenti - che ha aggiunto - Pensate che solo nella giornata di ieri abbiamo raggiunto i 7400 tamponi effettuati"
"Sabato partirà anche la campagna di vaccinazione per i cittadini over 80: si sono già prenotate oltre 74 mila persone, segno inequivocabile dell’attesa per i vaccini e di una grande partecipazione - ha annunciato Acquaroli - Colgo l’occasione per ringraziare anche tutti coloro che, tra l’emergenza, lo screening, le vaccinazioni e tutto il resto, stanno effettuando un lavoro straordinario e senza sosta a tutela della sicurezza dei cittadini marchigiani".
"Efficacia al 100% del vaccino per Astrazeneca/Oxford Irbm nell'evitare l'ospedalizzazione: il preprint consegnato a The Lancet di uno studio su 10.290 persone in Inghilterra e 10.300 in Brasile con età dai 18 anni in su e quindi comprensiva degli anziani anche con patologie gravi come diabete, obesità, insufficienze respiratorie e problemi cardiovascolari, chiarisce senza ombra di dubbio che l'efficacia per contrastare la malattia grave è del 100%". Lo afferma Pietro Di Lorenzo, presidente della Irbm: "Ciò significa che la totalità dei vaccinati non rischia più di andare in ospedale o terapia intensiva".
"Entro fine Febbraio arriverà un milione di dosi del vaccino Oxford/AstraZeneca/Irbm.
A Marzo, se non ci saranno problemi particolari, è prevista la consegna di ulteriori 4 milioni di dosi. Nei mesi successivi, considerato lo sforzo organizzativo che sta mettendo in campo Astrazeneca, è credibile che si possa anche ipotizzare un recupero di parte delle consegne mancate". Lo afferma Pietro Di Lorenzo, presidente della Irbm di Pomezia.
(Fonte: ANSA)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 17 decessi correlati al Covid-19.
Due le vittime registrate nel Maceratese: si tratta di una 79enne di Recanati e una 82enne di Fermo spirate all'ospedale di Camerino
Tre i decessi segnalati al nosocomio di Jesi: sono una 86enne di Maiolati Spontini insieme ad un 88enne ed una 78enne entrambi jesini mentre nel presidio sanitario di Senigallia ha perso la vita una 83enne di Montemarciano.
Sono cinque le vittime nelle strutture ospedaliere di Ancona: una 85enne di Falconara Marittima e un 92enne di Osimo sono deceduti all'Inrca, mentre un 75enne di Agugliano , un 81enne di Castelfidardo e un 83enne di Osimo hanno trovato la morte a Torrette.
Tre, invece, le persone che hanno perso la vita all'ospedale di San Benedetto del Tronto: un 85enne di Cupra Marittima, una 80enne di Ascoli Piceno e un 81enne di Spinetoli.
Una 89enne originaria di Morrovalle si è spenta presso la Residenza Valdaso mentre altre due vittime si sono registrate al "A.Murri' di Fermo dove sono deceduti un 79enne di Monte San Pietrangeli e un 86enne di Porto Sant'Elpidio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2169 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (836), mentre sono 363 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio di Sanità regionale:
Tra il 10 e il 16 febbraio nelle Marche è peggiorato, rispetto alla settimana precedente, l'indicatore dei casi positivi al coronavirus per 100mila abitanti (529; 660 media nazionale); resta sopra soglia la saturazione dei posti in area medica (45%; 30% Italia) e in Terapia Intensiva (32%; 24%); preoccupa l'andamento contagi in provincia di Ancona 6/a in Italia per trend in aumento (7,2% contro 4,5% Marche e il 3,2% della media Italia. È quanto emerge dal monitoraggio indipendente, settimanale, della Fondazione Gimbe.
Per la provincia di Ancona la Regione ha stabilito fino alla giornata di sabato 20 febbraio limitazioni all'ingresso e all'uscita - senza ripercussioni per la zona gialla dei vari Comuni - salvi stato di necessità, lavoro, salute e studio ma con necessità di autocertificazione (Leggi qui per saperne di più).
Secondo i dati della Fondazione, inoltre, nelle Marche la vaccinazione finora è andata al 70% a personale sanitario, all'8% agli ospiti di Rsa e al 22% a personale non sanitario. A zero la casella degli over 80: nella regione le vaccinazioni su questa fascia di popolazione inizieranno sabato 20 febbraio. Intanto il ministero della Salute indica in 68.753 le dosi somministrate finora nella regione su una dotazione di 88.280 (77,9%; 78,7% media Italia).
“Le Marche, fa sapere Gimbe, sono al 15/o posto in Italia, nella classifica che comprende Regioni e Province autonome, per percentuale di popolazione sottoposta a completo ciclo vaccinale anti-Covid: 1,86% contro il 2,18% di media nazionale”.
"Ci aspettavamo consapevolezza da chi si appresta a governare il Paese ma nel suo lungo e appassionato discorso, da Mario Draghi c'è stato un silenzio assordante sui terremotati. Ricordiamo al premier che se non si pone rimedio con poteri speciali e attuare subito la ricostruzione, questi paesi, queste montagne moriranno nel silenzio perché lo spopolamento è dietro l'angolo".
È il commento, al discorso di Mario Draghi in Senato, di Maria Teresa Nori segretario di Federcontribuenti Marche che, pur apprezzando "l'amore per l'Italia" espresso da Draghi ne critica la "dimenticanza" verso le zone terremotate, invitandolo a visitare i paesi all'interno del cratere.
Nori ricorda al premier che “la cosa più brutta dei terremoti è il dopo. Perché non è il mostro che si è scatenato dal ventre della terra annunciato da un rombo che nulla aveva di umano, non sono i muri sbriciolati e accantonati sul ciglio della strada. Non è nemmeno l'alternarsi dei giorni, delle settimane e dei mesi, scandito dal passare delle stagioni. No, caro professore Draghi, lei ha parlato di 'ricostruzione' intendeva quella per la grave emergenza sanitaria, ma le voglio ricordare che nei paesi spazzati come birilli dal sisma, a vincere è il silenzio avvilente, che avvolge le anime e che, insieme alla solitudine della mente, impedisce alle persone di sentirsi essere umani".
"Questi cittadini prof. Draghi - conclude Maria Teresa Nori - non devono diventare i ‘silenti del terremoto’, ma protagonisti della speranza per riprendersi la loro terra".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 7399 tamponi: 4994 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2665 nello screening con percorso Antigenico) e 2405 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,7%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 532: 109 in provincia di Macerata, 264 in provincia di Ancona (quasi la metà, leggi l'ordinanza in vigore sino al 21 febbraio), 82 in provincia di Pesaro-Urbino, 37 in provincia di Fermo, 11 in provincia di Ascoli Piceno e 29 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (63 casi rilevati), contatti in ambito domestico (98 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (196 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (26 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (4 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (6 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (39 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati).
Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2665 test e sono stati riscontrati 108 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 10,65% oggi, rispetto al 13,52% di ieri.
In diminuzione di 13 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 599, di cui 79 in terapia intensiva (+1 ispetto a ieri). Sono, invece, 29 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 111 pazienti: 43 all'ospedale di Macerata, 53 al Covid Hospital e 15 a Camerino.
Gianmarco Tamberi salta sempre più alto: a Torun, sulla pedana che tra il 4 e il 7 marzo ospiterà gli Europei indoor di atletica leggera, l'azzurro ha superato la misura di 2.34 metri, che rappresenta il miglior salto dall'infortunio di Montecarlo del luglio 2016, e si assicura lo standard olimpico di Tokyo che era fissato a 2.33 metri.
Di fatto, Tamberi in forza del ranking è già dentro i Giochi, fermo restando che a far fede sarà la classifica mondiale a ridosso di Tokyo e il 'minimo' nella prestazione non rappresenta da regolamento certezza di convocazione.
La tappa polacca del World Indoor Tour Gold si rivela un'autentica anteprima della rassegna continentale, con tre saltatori europei a 2.34 metri, migliore prestazione mondiale dell'anno: oltre all'azzurro (terzo), anche il bielorusso Maksim Nedasekau, che vince la gara oltrepassando la misura al primo tentativo, e l'ucraino Andriy Protsenko, secondo.
Per Tamberi anche tre tentativi senza successo alla misura di 2.36 e la possibilità di riprovarci domenica pomeriggio agli Assoluti indoor di Ancona, sulla pedana dove si allena.
Una misura del genere gli mancava da cinque anni, dalla notte del record italiano a 2.39 di Montecarlo e dal successivo infortunio che gli negò la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro: da quel momento in poi aveva valicato al massimo l'asticella posizionata a 2.33 a Eberstadt, in Germania, nel 2018.
"In questo periodo i problemi maggiori si registrano nella provincia di Ancona, che è attenzionata da ormai oltre una settimana. A preoccupare non sono tanto i numeri del contagio, ma una presenza forte della cosiddetta variante inglese". A comunicarlo è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nel fare il punto della situazione della pandemia nella regione dopo la decisione di vietare gli spostamenti in entrata e in uscita dall'Anconeta sino alla mezzanotte di sabato 21 febbraio (leggi qui).
"L’ordinanza che è stata firmata ieri si pone in questa fase alcuni obiettivi specifici - sottolinea ancora il goovernatore -. Il primo è sicuramente quello di ridurre la mobilità verso il territorio maggiormente interessato, in questa fase, dalla pandemia. Abbassando gli spostamenti delle persone, di conseguenza si limita la circolazione del virus, sia sul territorio della provincia di Ancona sia verso altri territori che oggi stanno registrando un miglioramento. È conseguente che limitare gli spostamenti alle sole occasioni di lavoro, di scuola e legate alla salute rende più facile il lavoro di tracciamento e isolamento del virus. Queste sono state le motivazioni ritenute più importanti in questo momento. Il monitoraggio effettuato costantemente dovrà poi stabilire se saranno necessari ulteriori provvedimenti o se la situazione andrà a migliorare".
"Un’ultima considerazione infine sulla durata dell’ordinanza, che ricordo scadrà alle ore 24 di sabato. Si è ritenuto di far coincidere il termine del provvedimento con l’eventuale emissione di nuove ordinanze del Ministero della Salute, onde evitare di accavallare norme e di ingenerare confusione. Quanto affermato non significa che ci aspettiamo un’ordinanza di restrizione dal Ministero, ma teniamo presente, come succede ogni settimana ormai da mesi, che nella giornata di venerdì ci sarà data comunicazione rispetto alla fascia di colore della nostra Regione per la settimana successiva e in questo momento nessuno ha ancora certezze a riguardo" ha concluso Acquaroli.
“Un investimento significativo e all’avanguardia, in un presente così particolare e difficile, è sicuramente un bel segnale per il futuro. Abbiamo infatti la piena consapevolezza che la sfida che stiamo affrontando si vince facendo sinergia nei settori più importanti, come la mobilità appunto e dimostrando la capacità di organizzare un territorio in vista di un ritorno alla normalità che speriamo avvenga il prima possibile".
Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha salutato l’arrivo di un nuovo treno Swing da oggi in circolazione tra Ancona, Macerata e Fabriano.
Diventano così 24 i nuovi treni regionali - 11 Jazz, 4 Pop e 9 Swing - in circolazione sui binari delle Marche. Un programma di rinnovo della flotta che sta dando i suoi frutti anche sulle performance: le Marche, con 95 treni su 100 che arrivano in orario, sono una delle regioni più “puntuali” d’Italia.
"La politica che stiamo cercando di innescare è quella della valorizzazione delle aree interne e dei borghi, della destagionalizzazione del turismo, della riscoperta della nostra enogastronomia e del nostro artigianato, dell’opportunità di vendere e far vivere un territorio come esperienza profonda. In questo contesto la mobilità interna e nei confronti delle regioni limitrofe, delle grandi città e degli stati esteri è una questione prioritaria - afferma Acquaroli -. Abbiamo un isolamento atavico che penalizza le nostre imprese, condizionato da una dorsale meno forte rispetto a quella tirrenica".
"Dobbiamo colmare questo gap quanto prima, con l’auspicio di affrontare tanta strada insieme a Trenitalia, a partire da questa stagione turistica che speriamo ci veda protagonisti. Oggi dunque festeggiamo un traguardo importante, consapevoli che è solo il primo dei tanti che ci siamo prefissi” conclude il governatore.
Il nuovo convoglio è stato presentato stamani da Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia (Gruppo FS Italiane). Presenti alla breve cerimonia, svolta alle Officine Trenitalia di Ancona, anche Guido Castelli e Francesco Baldelli, rispettivamente assessori ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Marche e, per Trenitalia, Sabrina De Filippis, Direttore Divisione Passeggeri Regionale e Fausto Del Rosso, Direttore Regionale Marche.
Un piano di ammodernamento che si completerà entro il 2025 con l’arrivo di altri 20 nuovi treni - 11 Rock, 8 a Media Capacità, 1 Locomotore diesel – così come previsto dal Contratto di Servizio sottoscritto da Regione Marche e Trenitalia, che prevede investimenti per 300 milioni di euro, di cui 206 milioni destinati al rinnovo dei treni regionali.
Caratteristiche principali del treno diesel Swing: Composto da 3 carrozze - due con cabina di guida alle estremità ed una rimorchiata al centro - il nuovo treno è dotato di due motori diesel e può raggiungere una velocità massima di 130 km/h. Lo Swing è un convoglio con architettura open space, per offrire un’esperienza di viaggio più gradevole al passeggero e, nel contempo, permettere una visibilità complessiva del treno al personale di bordo.
Progettato secondo nuovi standard di comfort, sicurezza e accessibilità, conta 161 posti a sedere, di cui due dedicati a persone con ridotta mobilità e 4 spazi porta bici. L’ingresso alle carrozze “a raso” del marciapiede facilita la salita dei passeggeri, mentre le pedane retrattili permettono un accesso agevole anche alle persone a ridotta capacità motoria.
Molti i servizi a bordo: impianto di videosorveglianza, schermi luminosi interni visibili da ogni punto del treno per le informazioni, impianto di sonorizzazione, scritte in braille, prese di corrente a 220 V per l’alimentazione di cellulari e PC portatili.
Due le toilette di bordo, delle quali una dedicata alle persone con mobilità ridotta. Telecamere interne ed esterne garantiscono inoltre il controllo delle fasi di ingresso e uscita dei viaggiatori e la videosorveglianza a bordo, a vantaggio di una maggiore security.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 17 decessi correlati al Covid-19.
Tre le vittime registrate nel Maceratese: si tratta di una 93enne di Montelupone spirata all'ospedale di Camerino e di un 64enne civitanovese oltre che di un 71enne recanatese, che hanno perso la vita al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Tre i decessi segnalati al nosocomio di Senigallia: sono una 84enne di Jesi, un 83enne di Filottrano e una 81enne di Cupramontana.
Cinque, invece, le persone che hanno perso la vita all'ospedale di Pesaro: un 81enne di Sant'Angelo in Lizzola, un 80enne di Terre Roveresche, tre anziani pesaresi di 78, 77 e 82 anni.
Una 93enne di Porto Sant'Elpidio ha perso la vita nel proprio domicilio, mentre una vittima si è avuta anche all'ospedale di Ascoli Piceno, dove è spirato un 83enne di Montottone.
Un decesso segnalato all'ospedale di Fabriano, dove ha trovato la morte un 83enne di Sassoferrato. Una vittima registrata all'ospedale Torrette di Ancona, dove ha perso la vita un 92enne di Ancona. Infine un 83enne di Amandola è spirato alla Residenza Valdaso, mentre un 75enne di Osimo è venuto a mancare all'Inrca di Ancona.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2152 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (836), mentre sono 361 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Torna l'appuntamento con la rubrica "La Strada delle Vittime".
Del caso si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha Visto”, alla quale si erano rivolti i familiari di Marco Ferrazzano, scomparso da casa sua a Foggia alle 15.00 del 22 gennaio scorso, dicendo che avrebbe fatto un giro per rincasare poco dopo: da quel momento si erano perse le sue tracce.
Poche ore dopo la sua scomaparsa era stata data la notizia del ritrovamento di un corpo sulla linea ferroviaria Foggia-Bari: dai pochi resti non era stato possibile risalire all’identità di quel corpo e la famiglia di Marco aveva quindi inoltrato una richiesta alla Procura di Foggia dell’esame del DNA: i risultati delle analisi del DNA sono giunte solo oggi: quel corpo è proprio del giovane Marco.
I familiari avevano raccontato che il ragazzo, 29 anni, era vittima di bullismo. Veniva deriso, umiliato. Aveva subito più volte il furto del cellulare, ogni volta ricomprato dal padre. Veniva beffeggiato, filmato dal “branco”con il fine di ridicolizzarlo senza pietà. Marco veniva anche picchiato, ma non aveva mai voluto sporgere denuncia.
Federica Sciarelli, in occasione dell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?” era tornata ad occuparsi di questo caso, ed aveva mandato un suo inviato a Foggia per approfondire l’inchiesta ed intervistare i giovani del posto. Quando avvicinandosi ad un gruppo di ragazzi, l’inviato chiede “Voi conoscete Marco Ferrazzano?”uno di loro risponde “Io mi devo fumare una canna, te lo dico sinceramente, non ho proprio tempo”
Immediata e condivisibile la reazione indignata della conduttrice “Mi ha colpito questo fatto dei giovani che invece di essere solidali.. quello lì che dice che non ha tempo perché deve farsi una canna, io spero che gli sia andata di traverso perché insomma.. non si può proprio sentire”.
Tra le ipotesi, quella che Marco uscendo da casa abbia deciso di suicidarsi: quel giorno era molto agiato e provato dall’ennesimo furto del cellulare.
Le indagini proseguiranno.
L’aggressività vigliacca del branco contro le vittime più deboli incapaci di difendersi anche. Almeno sino a che esisterà l’indifferenza “complice” di chi continua a girarsi dall’altra parte, di fronte a questi avvenimenti.
Un marchigiano alla guida dell'Italia. In questo modo si potrebbe riassumere il ruolo ottenuto dall'allenatore Roberto Mancini, nato a Jesi nel 1964, il quale è arrivato due anni fa per assumere il controllo di una squadra abbattuta da una serie di delusioni importanti. Il Mancio, il quale ha alle spalle un'enorme carriera da calciatore e da tecnico di rilievo, e il suo curriculum, oltre che il suo temperamento, sono stati necessari per ottenere un incarico così delicato in questo momento.
L'Italia, del resto, veniva dalle cocente eliminazione dai mondiali di Russia 2018 dopo essere stata sconfitta dalla Svezia nello spareggio, e la gestione di Giampiero Ventura era stata delle più dannose di sempre.
Questo e altri motivi hanno spinto la federazione calcistica tricolore a scegliere Mancini, un allenatore scafato e capace di arrivare fino al cuore dei calciatori. L'allenatore azzurro è stato artefice di un piccolo miracolo, dato che ha deciso di assemblare una nuova squadra mettendo insieme giocatori esperti come il capitano Giorgio Chiellini ed elementi giovani e pronti a fare il gran salto di qualità come Nicolò Barella, solo per citarne uno. Il suo progetto finora è stato vincente, come ben dimostra il record di dieci vittorie consecutive ottenuto durante le qualificazioni al prossimo Europeo, un record che offre una panoramica importante di come le cose siano cambiate con Mancini al comando.
L'ex allenatore dell'Inter, la squadra che in questo momento sembra essere la favorita alla vittoria del campionato italiano secondo le più aggiornate quote per scommettere online, è riuscito a trovare la quadra giusta e sta spingendo affinché i suoi giocatori possano arrivare con la miglior preparazione all'Europeo che si giocherà quest'estate.
Il tecnico jesino farà sicuramente leva su una serie di giovani speranze pronte a dare il loro massimo soprattutto per una questione anagrafica ma anche per un fatto di motivazione, qualcosa di primario nei giocatori più verdi. Tra questi spicca senza dubbio Barella, centrocampista in forza proprio all'Inter e grande simbolo dell'Italia alla riscossa di Mancini. Giocatore completo e ormai diventato uno dei più forti centrocampisti in circolazione, il sardo classe 1997 è un box to box capace di giocare sia in linea sia da trequartista.
Duttile tatticamente e dotato di un ottimo piede e di una corsa importante, Barella formerà parte del centrocampo a tre titolare insieme a Jorginho, ex regista del Napoli oggi al Chelsea, e Marco Verratti, centrocampista metodista del Paris Saint Germain autore di una grande partita nella vittoria dei parigini al Camp Nou nell'ultimo match di Champions League, un match nel quale hanno brillato tre italiani, ossia lui, Alessandro Florenzi e l'attaccante Moise Kean.
Quest'ultimo potrebbe essere una new entry importante per Mancini, il quale sarà rimasto impressionato dalla sua ottima prestazione al Camp Nou, dove l'ex juventino ha giocato molto bene schierato da ala destra, dando dimostrazione di una buona tecnica individuale, di una falcata imponente e soprattutto di avere molto carattere. Dopo queste ultime partite, Mancini sarà sempre più convinto della nuova guardia che si sta formando in Italia, e punterà su di essa ai prossimi Europei.
Il nuovo testimonial promozionale della Regione Marche è il CT della Nazionale di Calcio, Roberto Mancini. Lo ha stabilito oggi la giunta regionale con una delibera con la quale individua il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, originario di Jesi e sportivo di fama internazionale, come testimonial per la promozione turistica della Regione Marche fino al 2023.
"Sono felice che Roberto Mancini abbia accettato la sfida di rappresentarci in Italia e nel mondo - afferma il Presidente Francesco Acquaroli – e di aiutarci a valorizzare le nostre bellezze e farle conoscere il più possibile. Lo ringrazio per l’entusiasmo e la disponibilità dimostrata già fin da subito".
La scelta della giunta e del Presidente Acquaroli, che ha tenuto per sé la delega al turismo, è stata proprio quella di puntare su un testimonial di notorietà internazionale che possa favorire il rilancio delle Marche in Italia e nel mondo in un momento in cui, le conseguenze del sisma prima ed ora le difficoltà legate alla pandemia, richiedono un’azione di promozione turistica e valorizzazione territoriale forte e riconoscibile. La scelta è ricaduta dunque sul grande campione jesino che oggi guida gli Azzurri: uno sportivo le cui origini sono note e che oggi si appresta a sfide sportive internazionali, e che per le prossime stagioni sarà il volto delle Marche nel mondo. La sua riconoscibilità e forza in Italia e all’estero dipendono soprattutto dalla sua immagine autentica, fatta dalla qualità del lavoro e della professionalità, vicina ai nostri territori dove Mancini torna ogni volta che può.
La Camera di Commercio delle Marche sarà partner della Regione Marche nella realizzazione dell’iniziativa e collaborerà con l’ente regionale nell’attuazione della campagna di comunicazione e marketing che vedrà protagonista Mancini.
"L'accordo con Mancini - commenta il Presidente di Camera di Commercio Marche, Gino Sabatini - darà più forza, visibilità e attrattività all'offerta turistica marchigiana anche oltre i confini nazionali in un'ottica recupero di quote di mercato fondamentale per tutta la nostra economia, a partire dal comparto dell'accoglienza ma non solo".
Con l’immagine di Roberto Mancini saranno realizzati i nuovi prodotti promozionali che andranno a comporre l’offerta del sistema turistico regionale delle Marche per riposizionarla nel mercato nazionale ed internazionale.
Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale. Oggi ci sono diversi punti interessanti da esaminare. La situazione dei contagi è pressochè stabile in italia e nella nostra regione.
Ripropongo il grafico della letalità, notiamo come da circa 3 settimane stia cambiando qualcosa ovvero l'epidemia sta perdendo letalità e per questo il trend è visivamente in discesa:
Anche guardando la consueta variazione degli indici notiamo che, a fronte di contagi stabili, i decessi denotino un trend di discesa. Possiamo spiegarlo in due modi: in primo luogo che la variante inglese sia meno grave dell'originaria, in secondo luogo che la vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti delle RSA stia iniziando ad avere effetto preservando i luoghi più critici.
Veniamo invece alla analisi delle regioni. La provincia autonoma di Bolzano e l'Umbria rimangono zone critiche, a Bolzano abbiamo l'1.5% della popolazione contagiata. In queste due regioni le terapie intensive sono in aumento significativo e la regione Umbria si avvicina al collasso: siamo a 95 terapie intensive occupate per milione di abitanti.
La nostra regione non se la passa benissimo. Se vediamo il rapporto terapie intensive/contagiati abbiamo lo stesso rapporto dell'Umbria. Inoltre è evidente che sia attivo un importante cluster con centro la città di Castelfidardo.
In regione abbiamo mediamente lo 0,54% della popolazione contagiata, a Castelfidardo abbiamo l'1.62% della popolazione contagiata ed un 3.95% della popolazione in isolamento domiciliare: in pratica una persona su 18 non può uscire di casa, una incidenza maggiore che nella provincia di Bolzano.
Nei dintorni abbiamo Osimo con l'1.02% della popolazione positiva, Loreto con l'1.23% di positivi, Porto Recanati 0.87%. Un altro punto che potrebbe presentare criticità è Tolentino con lo 0.95% di persone infette.
Come paragone riportiamo Macerata con lo 0.32%, Civitanova 0.56%, Ancona 0.62%, Pesaro 0.36%, Fermo 0.47%, Ascoli 0.35%.
In queste aree più critiche non sarebbe sbagliato adottare delle restrizioni altrimenti si finirebbe per avere nuovamente tutta la regione in zona arancione.