Non era chiaramente una bufala, ma era tutto vero. La mail indirizzata dall'Ufficio del Turismo della Regione ai tour operator all'indomani del tragico terremoto del 30 ottobre, esiste, è vera e documentata. Nell'immagine che abbiamo messo in evidenza, ne abbiamo messa una copia, mentre qui trovate il volantino scaricabile che era allegato alla stessa mail.
Non c'è trucco, non c'è inganno: è tutto maledettamente vero. E allora anche la politica chiede conto di questa assurdità.
“Sapevo delle Marche la regione al plurale ma non sapevo delle Marche con e senza il terremoto”: il consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani, accusa la Regione Marche di parzialità nell’ambito della promozione turistica. “Una lacuna che Turismo Promozione (assessorato al Turismo della regione Marche) ha provveduto a riempire. Come? Nella lettera che accompagna la brochure “Il Natale nelle Marche, mercatini, feste di Natale e mostre”, dopo aver ricordato le sofferenze e le ferite del sisma di agosto e ottobre, leggiamo “Crediamo tuttavia che il modo migliore per aiutare le Marche sia visitarle e cogliere le occasioni che gli eventi in corso in questo periodo come le grandi mostre di Osimo, Loreto, Senigallia, Ancona e Urbino e i mercatini natalizi dei luoghi storici e città d’arte della provincia di Pesaro Urbino – tutti territori lontani dai luoghi del sisma – sanno offrire”.
“Tutti territori lontani dai luoghi del sisma? Davvero una gran bella promozione, specie per quelle genti e quei territori colpiti dal terremoto – continua Celani – E, giusto per rimarcare anche visivamente che non tutte le Marche sono sicure, ecco che subito dopo i dati relativi al Mercatino di Ascoli appare una bellissima scritta in rosso che dice “In seguito al forte terremoto che ha colpito recentemente il Centro Italia, l’evento potrebbe subire variazioni e slittamenti. Prima di muoversi, rivolgersi in ogni caso ai numeri indicati nella sezione Informazioni” scrive.
Continua Celani: “Prima di muoversi nelle Marche, quindi, consultate anche il sito dell’Ingv, fate gli scongiuri, munitevi di amuleti anti jella e indossate il casco d’ordinanza. Ah! Non per tutte le Marche. La vecchia regione al plurale ora è divisa in due regioni: quella senza e quella con il terremoto e visitatela pure, purché sia il nord, come si sa esente da scosse sismiche. Gran bella promozione. Davvero. La Regione questa volta ha superato se stessa. Prossimamente cosa dobbiamo aspettarci? Le precipitazioni atmosferiche zona per zona? Le piogge città per città? Quartiere per quartiere? E la neve? Dove la mettiamo la neve? Grandine?”
“Poi, vorrei ricordare all’assessorato e ai suoi epigoni che c’è una parte delle Marche ferita, profondamente ferita, che vuole rialzare la testa, che vuole rimboccarsi le maniche e ricostruire. Una parte delle Marche che dopo il terremoto ora sta facendo i conti con una burocrazia ottusa. Una parte delle Marche che non ha bisogno di ulteriori pesi. Ma quando questi pesi giungono dalla stessa Regione si resta sgomenti. Ipotizzavamo che vi fosse una specie di visione anconacentrica o pesarocentrica della nostra regione ma che venisse certificato. Così mentre Cristo si ferma ad Eboli ecco che le Marche si fermano al confine anconetano. Con buona pace di quanti ancora credono che le Marche siano una regione al plurale. No. Le Marche sono due regioni. Quella devastata dal terremoto e quella che il terremoto l’ha seguito in tivù”, termina Celani.
E per Alessio Pagliacci, Coordinatore Regionale Forza Italia Giovani Marche, "tutti gli assessori regionali, con il Presidente Ceriscioli in testa, nei mesi scorsi sono intervenuti in molti comuni del cratere per rassicurare le realtà economiche locali che la Regione Marche avrebbe fatto il massimo per far tornare a rivivere il prima possibile i territori colpiti dal tremendo sisma. Insomma nessuno, a detta degli amministratori regionali, sarà lasciato solo. Invece con un azione da colpo di scena cosa fa la Regione Marche? Proprio lo scorso novembre, in piena emergenza, l’ufficio promozione turistica ha inviato una mail a tutti gli operatori con oggetto “il natale nelle Marche” e nel contenuto della stessa si invitano i vacanzieri a “Visitate le bellezze del nord della regione, lontano dalle zone terremotate”.
La Regione Marche ed i suoi rappresentanti predicano bene e razzolano male. Nessuna traccia nella mail inviata del sud della Regione fortemente in difficoltà. Con grande indignazione chiediamo con forza e celermente all’assessore al turismo Moreno Pieroni di redigere un piano straordinario di promozione turistica per le zone dell’entroterra colpite dal sisma. Siamo già fuori tempo massimo. E’ necessario promuovere con tutti i mezzi attualmente disponibile i territori in difficoltà. La scelta di abbandonarli non può passare inosservata, le tante famiglie di artigiani e commercianti aspettano risposte e la Regione Marche è ora che le dia".
Preso d'assalto lo stand delle Marche, situato su una superficie di 234 metri quadrati, nella giornata di apertura della Bit 2017 a FieraMilanocity: moltissimi visitatori si sono autofotografati con l'app "Be our testimonial" sullo sfondo delle immagini della nuova campagna promozionale della Regione da condividere sui social. Moltissimi si sono messi in fila nello spazio dedicato alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici dei Sibillini e delle aree interne.
L'apertura è stata focalizzata sul racconto dei territori, uniti da un massimo comune denominatore: la bellezza declinata nei tanti turismi e nelle tante culture di mare e di terra. Condotto da Alvin Crescini, il "viaggio" è partito da Senigallia e si è snodato nelle varie località delle Marche. Il sindaco di Senigallia e presidente Anci Maurizio Mangialardi ha ribadito l'esigenza di puntare all'accoglienza in una regione "che nonostante tutto ha saputo dimostrare determinazione e voglia di ricominciare".
E c'è stata anche la visita a sorpresa del sottosegretario ai Beni Culturali e Turismo Dorina Bianchi, che ha voluto testimoniare e confermare la vicinanza del Governo verso i territori colpiti dal sisma. "Un impegno - ha detto - che con la ripresa della normalità non viene meno verso questa regione che ha molto da dare. Ci tenevo ad essere qui ad affermare che bisogna andare in vacanza nelle Marche, perché sono belle e forti anche nelle difficoltà". La nuova campagna promozionale "ViviAmo le Marche" sarà presentata domani. Ospite dello stand anche Vittorio Sgarbi che ha presentato la sua mostra "Rinascimento segreto": "si svolgerà a Pesaro, Urbino e Fano - ha annunciato -. Urbino è una capitale del mondo, Urbino è il Rinascimento e il Montefeltro una terra di sogno che non merita di essere entrata nel frullatore mediatico della confusione sui territori danneggiati". (Ansa)
"Questo è un ultimatum al governo: o entro una settimana incontreremo a un tavolo il governo, i capigruppo di Camera e Senato e il commissario Vasco Errani oppure bloccheremo l'Italia: basta parole, vogliamo dei fatti". E' il messaggio lanciato nel corso di un presidio davanti a Montecitorio dai comitati delle zone terremotate del centro Italia, tra cui 'Quelli che il terremoto' e 'La terra trema noi no'. Arrivati con fischietti e striscioni, dicono, dalle 4 regioni colpite in rappresentanza di 131 comuni, i portavoce del presidio lamentano scarsa concretezza nella macchina della ricostruzione: "Ci manca una casa, ci manca una prospettiva, non c'è informazione. Nulla è operativo, i decreti non sono attuativi - spiegano - manca la volontà. In sette mesi hanno portato 25 container travestiti da casette, e hanno fatto pure la sfilata. Non ci sono gli aiuti alle imprese. La scorsa settimana Gentiloni ha parlato di cose che non esistono: il miliardo l'anno nel decreto non c'è. Siamo stanchi di parole: se non otterremo risultati concreti bloccheremo il Paese".
La manifestazione (dal titolo 'La ri-scossa dei terremotati'), riferiscono i portavoce, si è svolta in contemporanea in 10 Comuni del cratere: "Tutta Italia è solidale con noi, vogliamo un cronoprogramma ufficiale - dicono ancora al microfono - Non ci dite che non ci stanno i soldi, perché per le banche i miliardi sono stati trovati in una notte. Hanno assunto 30 persone alla presidenza del Consiglio. Queste persone non meritano più rispetto, noi non vi amiamo, vi vogliamo mandare a casa, ridateci i nostri soldi". Tra le felpe di Amatrice e Accumoli e le magliette 'Daje Marche', c'erano striscioni contro la rivista Charlie Hebdo (che pubblicò una discussa vignetta sul terremoto), o 'Abbandonati da 37 mesi senza casa, lavoro e soldi'. In piazza anche dei figuranti in abiti dell'Antica Roma: "Noi - si legge nel loro cartello, abbiamo costruito il Pantheon in 330 giorni: voi in 7 mesi che avete fatto?".
I manifestanti hanno bloccato la SS 'Salaria' a Trisungo, frazione di Arquata del Tronto, dove c'erano circa 200 persone. Oltre ai terremotati del luogo e di Acquasanta Terme erano presenti delegazioni di Castelluccio, Cascia, Samugheo. Rispettate il nostro dolore e le vostre promesse", "Non molliamo", "Arquata vive", "Arquata non muore" le scritte su striscioni e cartelli. I manifestanti hanno portato un trattore, ma qualcuno ha collocato lungo la strada anche un tavolo con delle sedie. Sul luogo polizia, carabinieri e polizia municipale.
"Sono solidale con la protesta in corso in queste ore nei luoghi del cratere sismico". Lo dice all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci -. Una protesta che condivido, contro un'eccessiva burocratizzazione del sistema che è alla ricerca di una procedura perfetta e, intanto, la mia terra muore". Una protesta - aggiunge - "contro la miriade di procedure per i moduli commerciali, che non possono essere evase. Contro l'enormità degli atti necessari per procedere alle demolizioni". In qualità di presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino (Comuni di Fiastra, Serravalle del Chienti, Muccia, Pieve Torina e Camerino), Gentilucci intanto ha scritto al prefetto di Macerata Roberta Preziotti per evitare l'ulteriore spostamento degli sfollati dai camping e hotel della costa.
Intanto, proprio stamattina è iniziata la demolizione della scuola di Pieve Torina, dove si si comincia a pensare alla ricostruzione. "C'è speranza che la nuova scuola possa essere pronta per il 12 settembre, ospiterà 120 ragazzini - dice il sindaco Alessandro Gentilucci -. Intanto stiamo lavorando per il primo step della nuova sede. Abbiamo anche iniziato a ridurre la zona rossa".
"Invito i colleghi sindaci dei Comuni veramente terremotati della provincia di Macerata a restituire insieme a me le fasce tricolori al prefetto perché è impossibile pagare le ditte che hanno eseguito per le amministrazioni comunali lavori anche importanti". E' l'appello di Luca Giuseppetti, primo cittadino di Caldarola (Macerata), il cui territorio "è zona rossa al 60%, di cui il 90% pesantemente danneggiato". "Ci siamo sobbarcati i problemi dei cittadini e anche delle imprese - si sfoga con l'ANSA nel giorno della protesta dei comitati dei terremotati -. Qui ci sono delle aziende locali che hanno fatto lavori importanti per la preparazione delle aree per le casette". "Il Comune ha fatto delle anticipazioni di cassa, ma le nostre risorse sono limitate - spiega -, avremo dato sì e no il 10% delle somme dovute. Se lo Stato non interviene, queste ditte andranno 'a zampe all'aria. Finora ci sono stati soldi solo il Cas e per l'ospitalità degli sfollati".
L’iniziativa For Marche, Food for Good sbarca alla BIT Borsa Internazionale del Turismo, la fiera internazionale che si aprirà a Milano dal 2 aprile e che raccoglierà nei tre giorni di apertura operatori turistici da tutto il mondo ed oltre 50.000 visitatori.
Grazie all’iniziativa promossa da MAP Communication, i prodotti enogastronomici di alcune delle piccole aziende che hanno sede nelle zone terremotate ed i vini biologici dell’azienda vitivinicola Ciù Ciù saranno protagoniste di una area speciale all’interno della Sala Brown, la prestigiosa sala stampa di Fiera Milano City che accoglierà durante la fiera oltre 1.500 giornalisti accreditati, sia italiani che internazionali.
Si tratta di un’altra grande occasione di visibilità per i piccoli produttori dei Sibillini, dopo il grande successo della fiera di moda White di gennaio e febbraio, dove erano stati ospiti di Map Communication nell’area For Marche anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e celebrity come Cristina Chiabotto e Paola Marella.
Giornalisti provenienti da tutto il mondo, travel blogger, autorità politiche e istituzionali potranno conoscere le specialità di piccolissime realtà italiane che producono succhi, frutta sciroppata, conserve, legumi, vini, pasta e non solo.
For Marche è il progetto ideato e promosso da MAP Communication per dare un aiuto concreto alle imprese del Centro Italia duramente colpite dal sisma.
“Il nostro lavoro è la comunicazione – afferma Antonella Mazzarella, AD dell’agenzia MAP Communication – e abbiamo pensato che il modo migliore per noi per poter essere utili alle piccole imprese che più stanno soffrendo a causa del terremoto è dare loro visibilità. For Marche rappresenta un forte segnale di speranza. Sappiamo quanto sia difficile la situazione per chi ha la propria azienda o la propria casa nelle aree del sisma: il nostro vuole essere un aiuto concreto e diretto a chi si è subito rimboccato le maniche e sta cercando di andare avanti nonostante le mille difficoltà”.
Le aziende che esporranno i loro prodotti sono: l’Azienda Agricola La Golosa (Montelparo FM) per la frutta sciroppata e i succhi, La Regina dei Sibillini di Montefortino (AP) e il Pastificio artigianale Leonardo Carassai di Campofilone (FM) per la pasta, l’azienda Fertitecnica Colfiorito di Colfiorito di Foligno (PG), per i legumi, e l’azienda vitivinicola Ciù Ciù di Offida (AP).
Tutto pronto domani per la "Ri-scossa dei terremotati", la manifestazione a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma organizzata dai comitati 'Quelli che il terremoto' e 'La terra trema noi no'. L'appuntamento è per le 10 a Roma in piazza Montecitorio e nei diversi punti di ritrovo predisposti nel cratere.
I cittadini di Rieti, Torrita, Grisciano,Trisungo, Visso, Pieve Torina, Salvalagli di Gagliole, Tolentino, Porto Sant'Elpidio e L'Aquila, saranno presenti nei diversi stalli per dare vita "a una protesta pacifica, ma determinata nel richiedere un cambio di passo nella gestione del post sisma - spiegano gli organizzatori - E non si è fatta attendere la risposta degli italiani che in poche ore hanno affollato la pagina ufficiale dell'evento, 'Terremoto centro Italia', con le immagini del logo e striscioni dell'evento comparsi un po' ovunque. Da registrare anche gli endorsement politici di Di Maio, Meloni e Lega che su Fb hanno condiviso il video di presentazione della manifestazione, facendo schizzare le visualizzazioni a 200mila, raggiungendo quasi 700mila persone".
"Non sono qui per chiedere aiuto, anche se certo di soldi ne serviranno tanti per ricostruire, ma a chiedervi di non dimenticarci, di starci vicino. Rimettiamo in piedi una chiesa, salviamo gli affreschi e i rosoni, e restituiamo alle persone un luogo dove riconoscersi come comunità. Allora sapremo come ricostruire le nostre vite e il nostro futuro". Lo ha detto, intervenendo al G7 Cultura in corso a Firenze, Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica (Macerata), comune marchigiano devastato dal terremoto.
''Recuperare il patrimonio artistico e culturale significa recuperare la nostra identità; significa rimettere in piedi il nesso tra territorio e passato per guardare al futuro. Le terre colpite dal terremoto nell'Italia Centrale sono le terre di San Francesco d'Assisi, di Benedetto da Norcia, di Giacomo Leopardi, di Enrico Mattei. Vogliamo ricostruire conservando la nostra identità. Solo così ci sarà un futuro per le nostre terre. Non ci dimenticate, state vicini a noi". (Ansa)
L’Associazione Bancaria Italiana rende noto sul proprio sito internet (www. abi.it) l’elenco delle banche aderenti alla Convenzione ABI-CDP “Plafond Sisma Centro Italia”, che potranno erogare i finanziamenti agevolati per la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici che da agosto hanno interessato Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria in attuazione del D.L. 189/2016.
Attualmente sono presenti nell’elenco: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Credit Agricole Cariparma, Banca Popolare di Bari, Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia, BCC di Roma, BCC del Velino, BCC di Spello e Bettona, BCC di Picena, BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella.
Stanno altresì completando l’iter di sottoscrizione Banca Carige, Banca dei Monti dei Paschi di Siena, BNL, Credito Valtellinese, UBI Banca.
L’elenco verrà periodicamente aggiornato man mano che aderiranno nuove banche.
Si entra dunque nella fase operativa nella quale i cittadini e imprese che hanno subito danni dal terremoto potranno ottenere i contributi per la ricostruzione previsti dalla legge e, quindi, accedere ai relativi finanziamenti agevolati presso le banche dell’elenco pubblicato dall’ABI.
Le richieste di contributo possono essere compilate dai professionisti abilitati e dotati di strumento per la firma digitale tramite tramite la piattaforma MUDE .
L’elenco delle banche operative è pienamente coerente a quanto previsto dal Vademecum sulla procedura di assegnazione ed erogazione dei contributi per la ricostruzione, da parte del Commissario per la ricostruzione, in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti, l’Associazione Bancaria e le banche del territorio. Tale documento fornisce certezza ai diversi attori coinvolti nel procedimento e, in particolare, per le banche che procederanno all’erogazione dei finanziamenti ai cittadini e imprese assegnatari dei contributi pubblici che, si ricorda, non prevedono alcun onere di rimborso per questi ultimi.
Gli agenti della Municipale di Riccione donano cibo per gli animali delle zone terremotate„
Solidarietà anche per gli animali colpiti dal sisma. L'iniziativa, partita lo scorso febbraio, coinvolge la polizia Municipale di Riccione che aveva chiesto la collaborazione di tutti i cittadini per raccogliere cibo e altro materiale da destinare alle diverse colonie feline e cani abbandonati nel comune di Caldarola, colpito dal sisma.
Una raccolta nata dopo pochi giorni dalla conclusione della missione di supporto che aveva visto gli agenti intervenire proprio a Caldarola. Lunedì scorso, 27 marzo, gli agenti Laura, Nadir e Stefano sono tornati a Caldarola con un furgone pieno di cibo e materiale che hanno consegnato direttamente nelle mani del sindaco Giuseppetti che ha ringraziato a nome di tutta la comunità. (foto Rimini Today)
La riunione degli ambasciatori dei 28 ha rivisto al ribasso la proposta della Commissione Ue che consentiva il finanziamento al 100%, con i fondi europei, delle spese di ricostruzione nelle aree colpite da terremoto e altre calamità naturali, portandolo al 90%.
Vari Paesi hanno avanzato riserve chiedendo infatti che si mantenesse un'aliquota di co-finanziamento nazionale. Il compromesso trovato ha fissato la quota nazionale al 10%. Ora la palla passa al Parlamento europeo. Per l'Italia è stata "una discussione surreale". (Ansa)
Sabato primo aprile il Comitato Spontaneo "Quelli che il Terremoto" e il Comitato "La Terra Trema noi no" scenderanno uniti in piazza a Roma ed in altri stalli lungo il cratere "per denunciare i ritardi, le lacune, l'assenza di una gestione puntuale ed efficace che negli ultimi 7 mesi ha aggravato la ferita invece di sanarla".
Per dare ulteriore voce alla protesta, e anche per sensibilizzare i cittadini a partecipare alla manifestazione, è stato realizzato anche un breve video.
"Dateci una mano, condividete questo video, #insiemejelafamo #laterratremanoinonoi non ci stiamo a venire dopo, ad essere sacrificabili, ad abbandonare le nostre terre. Questa lentezza, la burocrazia, stanno soffocando ogni speranza di rinascita.Sabato 1 aprile i comitati spontanei “quelli che il terremoto” e “la terra trema, noi no” manifesteranno a Roma: l’appuntamento è davanti a piazza Montecitorio, alle 10. Saremo presenti anche in 10 punti di raccolta lungo il cratere per denunciare la situazione vergognosa del centro italia.Ci Hanno detto non vi lasceremo soli, ma lo hanno fatto: nella maniera peggiore. Aiutateci a ad amplificare la nostra voce, condividete questo video, andate punti di raccolta più vicini a voi esponete gli striscioni di sostegno in ogni città e paese d’italia. Il cuore dell’italia vuole tornare a battere".
La manifestazione si svolgerà a partire dalle 10 a Montecitorio e nei 10 stalli individuati (Amatrice, Pieve Torina, Trisungo, Grisciano, Norcia, L’Aquila, Visso, Salvalagli di Gagliole, Tolentino e Porto Sant’Elpidio), dove le popolazioni si raccoglieranno per dar voce a questa protesta, pacifica, ma determinata al fine di chiedere un netto cambio di marcia nella gestione del post-sisma.
In numerose città italiane verranno esposti – in segno di solidarietà – gli striscioni dell’evento.
Il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, la cui legge di conversione è stata approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati il 23 marzo 2017, parte con l'obiettivo di introdurre regole più snelle e aiuti per i cittadini e le imprese delle zone terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, "modificando e novellando in vari punti il decreto legge 189/2016, con l’obiettivo di semplificare e accelerare le varie fasi della ricostruzione.
Tra le novità, c'è un punto in cui si afferma "Al fine di impedire ogni attività di tipo speculativo, il decreto è stato emendato su proposta del Governo stabilendo il divieto di vendita delle case riparate con contributi pubblici prima di 2 anni dalla fine dei lavori, pena la decadenza dei contributi e l’obbligo di restituzione con relativo pagamento degli interessi. Rimane comunque possibile vendere l’immobile al coniuge, ai parenti o affini fino al quarto grado e alle persone legate da rapporti giuridicamente rilevanti".
"Questa norma" racconta l'avvocato Giorgio Di Tomassi, residente a Caldarola "laddove confermata in Senato, creerebbe enormi problemi a chi (come me) nel frattempo aveva provveduto ad acquistare una nuova prima casa, facendo affidamento sulla norma fiscale che consente di mantenere l'aliquota impositiva minima (4%) per l'acquisto, purché l'immobile precedentemente acquistato con le agevolazioni prima casa sia rivenduto entro un anno dall'acquisto della nuova abitazione che ha fruito delle stesse agevolazioni, oltre a tutte le altre penalizzazioni derivanti dal fatto di non poter acquistare come prima casa quella che, di fatto, lo è.
Nel mio caso specifico esiste anche mandato di vendita all'agenzia, conferito prima del sisma, e contratto di acquisto (appalto) della nuova casa che è attualmente in costruzione, anch'esso antecedente la data del sisma, atti entrambi stipulati per scrittura privata non autenticata né registrata.
Sarebbe doveroso, in estrema sintesi, emendare la norma evidenziata almeno nel senso di prevedere che essa non si applica in tutti i casi in cui la vendita dell'immobile riparato con contributi pubblici sia strettamente connessa all'acquisto di altra abitazione da adibire a prima casa".
Di Tomassi e la sua famiglia, dopo il 30 ottobre hanno vissuto in albergo un mese a Martinsicuro, poi a San Ginesio, quindi a Sarnano per decidere alla fine di acquistare una roulotte (a proprie spese ovviamente), dove alloggia da tre mesi, parcheggiata davanti alla sua abitazione (in condominio) danneggiata e classificata Aedes di tipo “b”. L'avvocato e la sua famiglia non percepiscono un euro di contributo autonoma sistemazione, usufruendo della mensa comunale.
"Per non perdere le agevolazioni della prima casa" conclude il legale "l'unica soluzione che ora avrei sarebbe di riparare integralmente a mie spese gli interni ed accollarmi la quota delle riparazioni esterne che il condominio andrà a fare avvalendosi del contributo, il che mi sembra estremamente penalizzante".
La Regione Marche teme che le azioni annunciate dai comitati degli sfollati, che non vogliono essere trasferiti, avranno ripercussioni sulla disponibilità manifestata dalle altre strutture ricettive ad accogliere i terremotati nei prossimi mesi.
"Ho ricevuto una lettera da due strutture di Numana e Sirolo - ha detto l'assessore al Turismo Pieroni all'ANSA -, che ora non ospitano sfollati: avevano dato disponibilità per 600 posti, 250-300 nuclei familiari. Ora ci hanno chiesto di dare conferma entro il primo aprile dell'arrivo dei terremotati. In caso contrario 'apriranno' alla clientela della stagione estiva". Tanto più che le prenotazioni sono in ripresa. I comitati hanno ipotizzato il ricorso al precetto da parte dei prefetti per rimanere dove stanno. "Ma se poi il precetto non arriva? E gli altri alberghi ritirano la disponibilità? Dove mettiamo gli sfollati?".
Secondo l'assessore, sono circa 1.800 i terremotati ospiti di alberghi e camping che dovranno spostarsi, su un totale di poco meno di 5.000. (Ansa)
Nessuna "idea precisa" su cosa abbia provocato il crollo del cavalcavia nel tratto di autostrada A14 tra Loreto e Ancona il 9 marzo 2017. "Sono un architetto non un ingegnere strutturista". Così davanti alla Commissione Infortuni sul lavoro del Senato l'architetto Francesco D'Altiero, coordinatore dell'esecuzione dei lavori del cantiere interessato dal crollo, avvenuto mentre gli operai stavano sollevando la campata del ponte con dei martinetti (sostegni temporanei), non dà risposte precise, trincerandosi dietro "io non c'ero al momento del cedimento". L'unico appunto fatto, stando alle parole dell'architetto sarebbe stato quello della "nastratura sui cavi elettrici della centralina, nastri che avevano bisogno di manutenzione". Perché spiega D'Altiero "in cantiere non sono ammesse nastrature". La centralina di cui si parla è proprio quella che serve per il sollevamento dell'impalcato. Nel crollo sono morte due persone, e tre operai sono rimasti feriti (ANSA).
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte di Tiziana Terzoni (M5S)
“La lista delle buone intenzioni diramata da Paolo Gentiloni poco fa a Palazzo Chigi avrebbe il sapore della burla, non fosse che purtroppo l’attuale maggioranza ci ha ormai abituati all’utilizzo indiscriminato del futuro come tempo verbale circa l’operatività nel post-sisma. Il “fare” da Renzi a Gentiloni è sempre un “faremo”: intanto, nelle zone colpite, va tutto a velocità di moviola. Dalla rimozione delle macerie, i cui effetti sulla salute dei cittadini non sono noti nonostante le nostre reiterate richieste di chiarimenti in merito, ai sopralluoghi nei vari edifici, che tra una scartoffia e l’altra ormai ci tiriamo dietro a passo di lumaca da un semestre abbondante. Gentiloni ha garantito che verranno ultimati a breve, che saranno stanziati fondi per oltre un miliardo l’anno per tre anni già ad aprile e che arriveranno nuovi aiuti sotto forma di imprecisati sgravi alle famiglie interessate. Verranno, saranno, arriveranno: un ennesimo uso a valanga del futuro che non ci lascia affatto tranquilli, alla luce di quanto abbiamo visto negli ultimi mesi. Che i buoi siano usciti dalla stalla da un pezzo è certificato dalle segnalazioni che dagli Appennini ci arrivano pressoché quotidianamente: bisognava affrontare la situazione di petto e non lo si è fatto, e ora l’elenco di promesse ci pare tardivo. Così come arriva alla buon’ora il ministro dei Beni culturali Franceschini che oggi propone di inserire nella Protezione Civile una struttura permanente da dedicare al nostro patrimonio artistico e culturale, che ad ogni calamità naturale subisce sempre seri danni. Una dichiarazione che fa quasi tenerezza per il ritardo biblico con cui arriva, dopo che per mesi ci siamo sfiatati nel chiedere al Mibact meno chiacchiere e più fatti”.
'Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha annunciato che il Governo si impegna a recuperare nella manovra di aprile alcuni dei contenuti che non hanno trovato spazio nel decreto terremoto: le zone franche o comunque misure di fiscalità agevolata per le imprese, e un intervento a compensazione delle minori entrate dei Comuni del cratere, che rischiano il dissesto''. Così il presidente delle Marche Luca Ceriscioli, ''molto soddisfatto'' del confronto avuto dai governatori delle regioni terremotate con il premier. ''Abbiamo fatto il punto su tutte le questioni: casette, sfollati, sostegno alla ripresa delle attività produttive'' ha spiegato.
Gentiloni ha assicurato ''lo stanziamento di un miliardo l'anno per tre anni, e la contestuale ricerca di risorse aggiuntive''. Uno degli obiettivi sarà poi trasformare in antisismici edifici ''non danneggiati nelle zone 1, quelle a rischio massimo''. Bene anche, conclude, l'impegno ''a un crescente trasferimento di protagonismo al territorio per la ricostruzione'' (ANSA).
Dipinti, sculture, manufatti d'oreficeria, il manoscritto dell'Infinito del Leopardi e persino campane, in prestito agli Uffizi dalle zone delle Marche devastate dal terremoto: è "Facciamo presto. Tesori salvati, tesori da salvare", esposizione da oggi al via agli Uffizi di Firenze nella sala magliabechiana fino al 30 luglio.
Tra le opere la pala raffigurante l'Annunciazione e il Cristo in pietà del Museo di Camerino, realizzata da Giovanni Angelo d'Antonio da Bolognola, ma anche lavori di Cola dell'Amatrice, Simone de Magistris e di Tiepolo, con la Visione di San Filippo Neri, dalla chiesa dei Filippini a Camerino. Di ogni biglietto che verrà acquistato per entrare agli Uffizi nel periodo della mostra verrà destinato 1 euro al risanamento dei danni inferti dal terremoto al patrimonio marchigiano. Alla presentazione dell'esposizione, oggi, ha preso parte anche il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt (ANSA).
"Ho detto che stanzieremo almeno 1 miliardo all'anno e per 3 anni, ma stiamo lavorando per avere risorse più ingenti possibili. Le modalità con cui questo fondo sarà utilizzato saranno rese note dal governo ad aprile". Lo ha annunciato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni parlando delle norme per il terremoto del Centro Italia (ANSA).
La Regione Marche ha prorogato al 30 settembre 2017 le misure e le esenzioni sanitarie straordinarie (T16) per i residenti nei comuni colpiti dal terremoto. La scadenza era stata fissata al prossimo 30 aprile.
Entro la fine di aprile, gli interessati dovranno rivolgersi agli sportelli dedicati dell'Area Vasta di competenza per un'autocertificazione che contenga la dichiarazione di inagibilità dell'abitazione di residenza o l'avvenuta richiesta di verifica di agibilità. Riceveranno un tesserino di esenzione con scadenza al 30.09.2017, salvo proroghe. La Direzione generale dell'Asur si impegna ad adottare misure organizzative per agevolare le attività, riducendo al minimo i disagi per gli assistiti. (Ansa)
Un successo annunciato grazie all’organizzazione certosina dell’ Anthropos di Civitanova Marche e alla presenza dei migliori atleti d’Italia. Il weekend paralimpico ad Ancona sta rispettando le aspettative. Ieri, sabato 25 marzo 2017, si sono aperte col botto le gare al Palaindoor e all’Italico Conti. Una cerimonia emozionante e una pioggia di record ai Campionati Italiani Paralimpici di Atletica Indoor Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) e Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) insieme ai i Campionati Invernali di Lanci Fispes, validi anche come prima tappa della Coppa Italia. Rispondono subito presente le stelle azzurre già applaudite alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Undici i record Fispes al coperto. Martina Caironi (Fiamme Gialle) mette il turbo e debutta in stagione con nei 60 T42 firmando il primato italiano con 9.66, mentre l’altra azzurra Monica Contraffatto (Paralimpico Difesa) chiude con 10.40. Un nome che è sinonimo di garanzia quello di Arjola Dedaj (Fiamme Azzurre) salita sul tetto d’Italia con 8.41 nella categoria non vedenti sulla gara di velocità T11 al fianco della nuova guida marchigiana Daniela Reina, già primatista Fidal nei 400. Le Fiamme Azzurre esultano anche per il “record chirurgico” di Emanuele Di Marino nei 60 T44, capace di tagliare il traguardo in 7.58, un centesimo in meno del precedente primato. Tra i tanti record merita una menzione speciale l’8.98 fatto registrare da Stefano Stacchiotti (Anthropos) nei 60 T37. All’Italico Conti show di Simone Giovarruscio (Athletic Terni), campione italiano nel disco F37 con il record tricolore di 37, 84, allungando di quasi quattro metri il precedente primato. Buona prova al coperto per Anna Maria “Chicca” Mencoboni dell’Anthropos, campionessa italiana nei 400 T12 con la guida Federico Pergolini.
Sul fronte Fisdir in evidenza gli atleti dell’Anthropos. Esordio con fuochi i d’artificio per Gabriele Brengola, portacolori del team civitanovese capace di imporsi nei 60 TF20 al primo colpo con il tempo eccezionale di 7.97 e un secondo posto nel peso. Un buon quinto posto per l’altro esordiente nella stessa categoria, Adolf Agjemang. In campo femminile non delude Florence “Speedy Gonzales” Repetto (Anthropos), la più veloce d’Italia in volata nei 60 TF20 con il tempo di 8.92. Niente 60 metri piani per il finalista alle paralipiadi di Rio, Ruud Koutiki, dolorante a un piede e concentrato sulla staffetta. Una scelta azzeccata perché la scheggia di Maltignano ha portato la squadra dell’Anthropos sul gradino più alto del podio nella 4X400, festeggiando l’ennesimo successo con i compagni Carlo Corallini, Federico Mei e Alessandro Mattei. Non conosce limiti l’atleta della Polisportiva Disabili Fabriano Luca Mancioli, campione italiano indoor nei 400 TF21 con il tempo eccellente di 1:13.79. campionessa italiana anche Paola Abbadini (Anthropos), grazie all’1:36.02 nei 400 TF20 Amatori. Primo posto incontrastato anche per Federico Mei (Anthropos) nella marcia 3000 TF20. Tanti applausi per Nicole Orlando (Società Ginnastica La Marmora), sul gradino più alto del podio nei 60 TF21 con il tempo di 10.84 e nel lungo TF21 con 3.25. Carlo Corallini (Anthropos) terzo nel lungo TJ TF20 con 4.00. Secondo posto nel peso SP kg 7.260 TF20 per Marco Facchino(Anthropos) con 6.79 dietro al campione italiano Francesco Grando (Trevisatletica) con 6.89.
Oggi, a partire dalle 9.30, la seconda giornata di gare ad Ancona. Grande attesa per l'ingresso in gara della campionessa paralimpica dell'Anthropos Assunta Legnante.
La tendenza degli aftershocks e dell'energia emessa quotidianamente continua a scendere: un dato positivo, secondo il sismologo di Ingv Alessandro Amato.
I dati inducono a essere moderatamente ottimisti, anche se non bisogna abbassare la guardia.
"Aggiornamento sequenza in Italia centrale. Prosegue il trend in calo del numero degli aftershocks (colonnine colorate) e dell'energia emessa giornalmente (pallini neri). L'ultimo evento di Magnitudo superiore a 3" dice Amato "è del 20 marzo. Quelli di magnitudo superiore a 2 sono pochi per giorno. Mi pare importante rilevare un dato (positivo): da molti giorni ormai siamo scesi sotto a 10E15 Nm, valore che non si raggiungeva dalla metà di ottobre 2016. Anche gli eventi del 18 gennaio a Campotosto non hanno alterato molto il trend di calo. Ancora possibili aftershocks più forti, naturalmente, ma per il momento direi bene così".
E tutti ci auguriamo che questo trend si confermi ancora di più anche nelle prossime settimane.