"Martedì nella prossima operazione finanziaria inseriremo oltre 1 miliardo all'anno per la ricostruzione" post sisma: il premier Paolo Gentiloni lo annuncia dopo un incontro sul progetto di prevenzione del rischio Casa Italia, un 'primo tagliando' del progetto "strategico" fatto da Gentiloni a Milano insieme a Renzo Piano, che ne è l'ispiratore. "Abbiamo fatto un buon lavoro nell'emergenza - aggiunge - e speriamo di fare un buon lavoro nella ricostruzione" superando anche le "strozzature burocratiche" (ANSA).
"Bisogna smettere di parlare di fatalità, in questo Paese si parla troppo spesso di fatalità. Non c'è niente di fatale nel sisma, il nostro è un Paese sismico. Non si esorcizza il sisma non parlandone, prendiamone atto".
Lo ha detto l'architetto Renzo Piano, senatore a vita, che a Milano ha presentato con il premier Paolo Gentiloni i i cinque principi che ispireranno i progetti di Casa Italia. Si tratta di diagnostica, cantieristica leggera, partecipazione, sostenibilità economica ma soprattutto questo principio: "Non si devono mandare via di casa le persone, dobbiamo salvaguardare questo legame importantissimo". "La natura non è né buona né cattiva, è indifferente", ha detto Piano, invitando a usare l'intelligenza con cui "abbiamo costruito argini a tutto, perché non possiamo difenderci da questo mostro del sisma?". "Dobbiamo avere fiducia nella scienza - ha concluso - e uscire dal medioevo oscuro della fatalità. Non so se sarà una rivoluzione ma una presa di coscienza collettiva sì" (ANSA).
E' stato sottoscritto questa notte l'accordo tra Nuova Banca Marche e le organizzazioni sindacali, propedeutico all'integrazione dell'istituto marchigiano con Ubi Banca. Lo comunica in una nota la Fabi sottolineando che grazie all'intesa è stata "scongiurata la legge 223 sui licenziamenti".
L'accordo conferma "270 uscite esclusivamente volontarie attraverso i prepensionamenti incentivati nella parte welfare" e include "una apposita clausola di salvaguardia in caso di cambio normativa pensioni". Previsti incentivi all'uscita e un contenimento delle giornate di solidarietà a 5 giornate per il 2017 5 per il 2018, 4 per il 2019 aumentate di 1 giornata per dirigenti. (Ansa)
"Nelle Marche su 90.500 domande di sopralluogo quelli effettuati dall'ufficio della ricostruzione sono 67 mila, mentre 37.500 quelle realizzate in Umbria, poco meno di 31 mila in Abruzzo, circa 20.500 nel Lazio. Numeri che descrivono un'operazione imponente messa in piedi dai tanti tecnici volontari e per questo noi ringraziamo gli ordini professionali per il ruolo che hanno avuto in questa fase''.
Lo dice l'assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, che risponde alle critiche del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. ''Se il sindaco Castelli pensa di attaccare la Regione - aggiunge Sciapichetti - in realtà offende i tanti tecnici volontari che in questi mesi hanno lavorato e stanno lavorando a titolo gratuito per la rinascita dei comuni" (ANSA).
Dimenticati da tutti. Anche dagli artisti che all'indomani del sisma de L'Aquila presero parte ad un'iniziativa corale senza precedenti e con la vendita del cd Domani raccolsero quasi 1,2 milioni di euro.
Il 6 aprile, in concomitanza con gli otto anni dal sisma aquilano, abbiamo pubblicato un pezzo (qui), amaro e provocatorio, proprio su come la tragedia del centro Italia sia passata quasi inosservata anche dai grandi nomi dello spettacolo. E questo articolo è arrivato anche ad artisti di chiara fama. Uno di loro ha risposto alla provocazione, con una dichiarazione che da un lato sconcerta e dall'altro lascia aperti enormi interrogativi sull'utilizzo dei fondi che vennero raccolti all'epoca grazie al cd Domani.
Piero Pelù storico front man dei Litfiba e fra i principali protagonisti del cd Domani insieme a Jovanotti, ha risposto così al nostro articolo: "Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio... certo che lo so. Sapete però che i soldi raccolti per il teatro de L'Aquila rimasero bloccati per sei anni e ancora oggi non si sa per cosa furono usati veramente?".
Una dichiarazione molto forte che, fra le righe, lascia intendere che se c'è stato un certo "disimpegno" a fronte della tragedia del centro Italia del 2016, forse è anche per come vennero gestiti allora i soldi.
I fondi, versati dall'allora ministro Sandro Bondi su un conto corrente intestato al Mibac, vennero destinati alla ricostruzione del Conservatorio 'Alfredo Casella' e in piccola parte (69 mila euro) a quella del Teatro comunale.
Fu proprio Jovanotti nell'aprile 2012 a denunciare come i fondi non fossero ancora stati utilizzati: ""Parte dei fondi (6%) sul Teatro Comunale - scriveva in un tweet - risulta spesa. Il grosso, assegnato al Conservatorio, è fermo".
Il 25 luglio 2012, il Ministero dei Beni Culturali emanava un comunicato dove si leggeva "I proventi della vendita del brano “Domani 21 aprile 2009”, registrato all’indomani del sisma in Abruzzo, hanno una nuova destinazione: il Teatro San Filippo Neri nel centro storico de L’Aquila. La donazione di 1.121.607 euro, disponibile presso il Ministero dei Beni Culturali, era inizialmente destinata alla ricostruzione del Conservatorio Casella e del Teatro Comunale dell’Aquila, semi-distrutti dal sisma.
Nell’ambito dell’azione di accelerazione della ricostruzione che il Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, svolge su delega del Presidente del Consiglio, il Governo sta infatti intervenendo per accelerare l’utilizzo delle risorse ancora disponibili dalle donazioni verso destinazioni di massima utilità.
In questo caso è stata acquisita la disponibilità dei destinatari originari della donazione – conferita con il vincolo di impiego sull’intervento di recupero del Conservatorio e del Teatro Stabile dell’Aquila – a orientare queste risorse finanziarie verso un progetto di più celere realizzazione individuato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo. Questa scelta è stata attuata da coloro che hanno realizzato il progetto artistico “Domani 21 aprile 2009” al fine di garantire, in tempi più rapidi, il proficuo impiego del ricavato della loro iniziativa. I protagonisti del progetto di raccolta fondi “Domani 21 aprile 2009”, ovvero, gli artisti coinvolti su iniziativa di Mauro Pagani – autore e produttore artistico del brano -, Lorenzo Jova Cherubini “Jovanotti”, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Caterina Caselli, produttore discografico SugarMusic S.p.a., hanno quindi acconsentito al cambio di destinazione dei fondi proprio nei giorni scorsi.
La donazione conferita da SugarMusic S.p.A. per conto degli “Artisti Uniti per l’Abruzzo”– derivante dalla vendita del CD della canzone “Domani 21 aprile 2009” eseguita gratuitamente da questi ultimi – è stata quindi riassegnata all’urgente finanziamento del restauro degli interni del Teatro San Filippo Neri, senza il quale l’opera non poteva recuperare la propria funzionalità nel tessuto culturale urbano. Grazie a tale liberalità, si potrà ripristinare e rendere utilizzabile il teatro".
Il 6 aprile 2017, Piero Pelù afferma che "ancora oggi non si sa per cosa furono usati veramente" quei soldi. Misteri italiani.
Il governo scioglie la riserva e dice sì al'incontro con i terremotati. Mediante una nota inviata ai coordinatori dei Comitati "Quelli che il terremoto e "La terra trema noi no", hanno accettato la richiesta di aprire un tavolo intergovernativo per discutere sul da farsi e sulle problematiche evidenziate lo scorso 1 aprile dai cittadini delle zone colpite.
La risposta è arrivata in concomitanza con l'ottavo anniversario del sisma che colpì la città de L'Aquila nel 2009. Le Istituzioni e i Comitati che hanno aderito alla richiesta di apertura del tavolo interistituzionale, in queste ore impegnate a fissare la prima data utile per questo importante confronto, tanto atteso dai cittadini, quanto dall'opinione pubblica. A questo confronto si sono unite anche le repliche positive dei capigruppo di forze politiche come Forza Italia, Movimento 5 stelle, Lega e Fratelli d'italia.
Alle 3.33 di otto anni fa un tremendo terremoto devastò L'Aquila. L’impatto del sisma sulla città abruzzese e su tanti paesi, borghi e località vicine, fu devastante. Nei crolli morirono più di 300 persone, oltre 1600 furono i feriti, e 80.000 gli sfollati. Uno dei crolli rimasti emblematici di quel terremoto fu quello della Casa dello Studente, dove dormivano decine di studenti universitari.
Ancora una volta l’Italia si trovò a piangere morti che potevano essere evitate: da tempo infatti si conosceva l’elevata sismicità dell’area, ma l’edilizia si mostrò del tutto inopportuna a resistere a un terremoto di quelle proporzioni.
Solo un mese dopo, cinquantasei artisti fra i più apprezzati e popolari in Italia (Afterhours, Al Bano, Alioscia (cantante dei Casino Royale), Antonella Ruggiero, Antonello Venditti, Baustelle, Bluvertigo, Caparezza, Claudio Baglioni, Carmen Consoli, Caterina Caselli, Cesare Cremonini, Dolcenera, Elio e le Storie Tese, Elisa, Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Fabri Fibra, Francesco Renga, Franco Battiato, Frankie hi-nrg mc, Gianluca Grignani, Gianna Nannini, Gianni Maroccolo, Gianni Morandi, Giorgia, Giuliano Palma, Giusy Ferreri, J-Ax, Jovanotti, Laura Pausini, Luca Carboni, Ligabue, Malika Ayane, Mango, Mario Venuti, Marracash, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Pezzali, Morgan, Negramaro, Negrita, Nek, Niccolò Agliardi, Niccolò Fabi, Pacifico, Piero Pelù, Roberto Vecchioni, Ron, Roy Paci, Samuele Bersani, Sud Sound System, Tiziano Ferro, Tricarico, Zucchero) diedero vita a "Artisti uniti per l'Abruzzo", incidendo un singolo, "Domani 21/04/2009", per devolvere interamente i proventi della vendita del disco alla campagna Salviamo l'arte in Abruzzo.
Ora, al di là del gesto generoso e apprezzabilissimo, possibile che di questi 56 artisti, nessuno abbia saputo che fra l'agosto e l'ottobre del 2016 un terremoto anche più forte di quello de L'Aquila ha devastato un territorio che coinvolge quattro regioni del centro Italia? Perchè questo terremoto continua a passare sempre in secondo piano, senza che ci sia anche un gesto, come quello degli "Artisti uniti per l'Abruzzo", capace di tenere alta l'attenzione su una tragedia di cui a distanza di mesi e mesi non si riesce a venire a capo?
Meno male che ci sono gli artisti di casa nostra, quelli come Tranca e Paulet che cercano di far capire all'Italia cosa realmente sia capitato da queste parti. E per questo il loro video, il loro "O marchigiani karma" deve essere condiviso ovunque, fino a che qualcuno non si accorga che esiste anche una parte del Paese devastata e dimenticata. Comunque, se avete modo, magari a Jovanotti, a Pelù e agli altri, informateli che anche nelle Marche c'è stato un terremoto devastate. Visto mai che qualcosa si muova...
"Il Governo non ha saputo affrontare la questione terremoto in maniera efficiente ed efficace, dimostrandosi ancora una volta inadeguato. Sin dal primo decreto, avevamo avanzato la proposta di acquistare gli appartamenti invenduti sul territorio per collocare le famiglie che avevano perduto la casa. Non solo l' esecutivo è arrivato a questa soluzione con 6 mesi di ritardo, ma ha fatto stilare un bando che prevede criteri per cui gli immobili acquisibili saranno pochi. In 7 mesi sono state installate solo 63 casette rispetto alle 3000 necessarie".
Lo ha detto Remigio Ceroni, coordinatore di Forza Italia nelle Marche, annunciando il voto contrario del gruppo alla fiducia sul dl terremoto. "Il Governo mente quando dice che i paesi saranno ricostruiti dove e come erano. Infatti, le norme più stringenti sulla microzonazione sismica prevedono il trasferimento di interi comuni. Bisognava consentire, tra le tante cose, un'anticipazione di tesoreria più ampia per far fronte alle necessità degli enti locali colpiti dal sisma - ha aggiunto -. Inoltre, le spese per la ricostruzione nei territori terremotati non saranno conteggiate nel saldo strutturale, ma nei saldi degli enti locali. Così facendo s'impedirà di spendere anche le risorse disponibili".
Il 7 aprile chiuderà il Di.Coma.C. di Rieti. L'ufficialità arriva in una nota della Protezione Civile.
"A più di sette mesi dal terremoto del 24 agosto si è ormai consolidato il sistema di governance dell’emergenza in capo a Regioni e Comuni, creando le condizioni per procedere a una rimodulazione dell’articolazione operativa della struttura che, nella prima fase emergenziale, ha assicurato il coordinamento delle componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile e la gestione unitaria dell’emergenza, per meglio rispondere alle nuove esigenze e al generale contesto in evoluzione.
Per questo, il prossimo 7 aprile, dopo 223 giorni dalla sua istituzione, la Di.Coma.C (Direzione comando e controllo) terminerà le proprie attività. Lo ha disposto un’ordinanza firmata ieri, d’intesa con i Presidenti delle quattro Regioni colpite e con il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, “per favorire e regolare il subentro, senza soluzione di continuità, delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria”. L’ordinanza rappresenta il punto d’arrivo di un percorso avviato già dagli inizi di marzo con le regioni interessate, con cui sono stati condivisi tempi e modi della necessaria rimodulazione operativa, per rafforzare l’organizzazione territoriale e renderla ancora più funzionale nel rispondere alle necessità dei cittadini.
La rimodulazione prevede, in ogni caso, che il Dipartimento della Protezione Civile prosegua, fino alla scadenza dello stato di emergenza prevista il prossimo 19 agosto, nel coordinamento di alcune delle attività in corso. Tra queste, il completamento dello svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici, il monitoraggio degli appalti specifici per l’allestimento delle strutture abitative d’emergenza (SAE), il coordinamento delle attività del volontariato di protezione civile, degli interventi del primo stralcio del programma definito da Anas di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale, oltre alla gestione delle risorse finanziarie stanziate dal Consiglio dei Ministri attraverso le delibere e di quelle che verranno destinate attraverso l’attivazione del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea.
Alla chiusura della Di.Coma.C, infatti, corrisponderà l’istituzione di una Struttura di missione composta da personale del Dipartimento che opererà – prevalentemente da Roma, ma anche da Rieti o sul territorio colpito, secondo necessità – per garantire la continuità amministrativa e il raccordo con le componenti e strutture operative a supporto dei sistemi regionali di protezione civile. Restano, ovviamente, in capo ai sistemi regionali le attività per le quali i Presidenti delle quattro regioni, ciascuno per il proprio territorio, già assicuravano il coordinamento degli interventi.
L'ordinanza prevede anche che la prosecuzione delle attività residue volte alla messa in sicurezza di beni culturali mobili e immobili e all’adozione delle contromisure tecniche urgenti sugli edifici prima in capo a due Soggetti Attuatori siano assicurate rispettivamente dal Segretariato Generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e dalla Direzione Centrale per l’emergenza e il soccorso tecnico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Allo stesso modo le eventuali attività residue per la realizzazione di scuole temporanee saranno portate a termine dalla Direzione Generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca".
Garantita massima collaborazione tra la Regione e le parti sociali del settore edile delle Marche nell'incontro che si è tenuto questa mattina sul tema della ricostruzione post terremoto e sulla ripartenza dei territori colpititi dal sisma. A cominciare dalla costituzione di un tavolo tecnico permanente di confronto come richiesto dalle organizzazioni.
"Un incontro molto costruttivo - ha detto il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli -. L'idea è, attraverso tutto quello che servirà nelle Marche per uscire dal terremoto e ricostruire quella che è la parte pubblica e privata, di convogliare dentro la ricostruzione l'impegno delle tante imprese del settore con una collaborazione forte tra le associazioni di categoria che seguono gli imprenditori e il sindacato attento al tema del lavoro e alla sicurezza sul lavoro per avere una ricostruzione pulita, senza infiltrazioni, potendo quindi farne una grande occasione in termini di sviluppo e di crescita" (ANSA).
In attesa della pubblicazione dell'ordinanza sulla ricostruzione pesante, il commissario straordinario Vasco Errani ha emesso una nuova ordinanza che va a modificarne una precedente, relativa alle scuole. L'ordinanza del 3 aprile 2017 si chiama, infatti, "Modifiche all’ordinanza n. 14 del 16 gennaio 2017 recante “Approvazione del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018”.
Fra i diversi punti, assume particolare rilievo l'articolo 6 relativo ad "Attività di progettazione degli edifici scolastici di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b) dell’ordinanza n. 14 del 2017". Con l'ordinanza attuale, le priorità e i progetti vengono decisi dai presidenti delle quattro regioni interessate.
Recita l'ordinanza "Mediante apposita deliberazione della cabina di coordinamento, prevista dall’articolo 1, comma 5, del decreto legge n. 189 del 2016, sono individuati gli edifici scolastici, la cui riparazione risulti prioritaria in ragione dell'entità della popolazione scolastica interessata e dell’indisponibilità nel territorio di altri immobili pubblici ovvero di immobili privati suscettibili di locazione, utilizzabili, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, per lo svolgimento dell'attività educativa e scolastica. 3. I Presidenti delle Regioni – Vicecommissari con apposito provvedimento selezionano, in conformità al contenuto della delibera adottata dalla cabina di coordinamento, i progetti cui assegnare le risorse di cui al successivo quarto comma, previa verifica della congruità degli oneri riferibili a ciascuno di essi, e trasmettono i progetti da sottoporre all’approvazione del Commissario straordinario. Nel provvedimento di cui al precedente periodo, i Vicecommissari definiscono i tempi di presentazione dei progetti, le modalità di erogazione delle risorse ai Comuni e alle Province e le formalità di rendicontazione della spesa al Commissario straordinario. 4. Con successiva ordinanza commissariale verranno quantificati gli oneri complessivi derivanti dall’attuazione della presente disposizione e disciplinata la loro ripartizione tra le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, nonché i Comuni e le Province interessati".
L'intero testo è scaricabile da qui
La quarta edizione di “Marche Aziende Expo” si è conclusa con un grande successo di pubblico. Oltre 15 mila le presenze nella due giorni (1 e 2 aprile), al Centro Fiere di Villa Potenza e 280 aziendeche hanno esposto e venduto i loro prodotti.
Un grande evento pensato per il territorio, che indubbiamente ha avuto riflessi importanti nella promozione e nella conoscenza delle eccellenze marchigiane. Una fiera che attrae anche oltre provincia, ma anche oltre i confini nazionali vista la presenza pure di una coppia di americani in visita dalle nostre parti.
Tante le nuove aziende che hanno partecipato a questa edizione e molte sono quelle che hanno già prenotato per la prossima.
Particolare interesse hanno avuto lo spazio dedicato allo sport con i combattimenti sul ring di Muai Tai e i coinvolgenti balli Country.
Due sindaci, Romano Carancini e Cristina Gentili, ed un ex sindaco, Anna Menghi, sono intervenuti al taglio del nastro. E tanti altri record.
Su tutti lo spazio alla solidarietà per i Comuni di Bolognola e Castelsantagnelo sul Nera e alle associazione no profit: Anmic, Scarpetta Rossa e Ippoterapia.
Il titolare dell'agenzia di comunicazione Cirix, Gianluca Di Iorio, ha inoltre già in mente la nuova auto da portare in fiera dopo lo straordinario successo del Generale Lee e di Super Car.
Prosegue, non senza difficoltà, l'operazione di trasferimento degli sfollati da una struttura all'altra. Stamattina qualche momento di tensione si è registrato all'Holiday di Porto Sant'Elpidio, dove si sono presentati alcuni dipendenti della Regione che, secondo la testimonianza di alcuni presenti, avrebbero contattato gli sfollati, cercando di convincerli a spostarsi. "Hanno fatto terrorismo psicologico, soprattutto sulle persone anziane, dicendo fra le righe che andarsene in un'altra sistemazione sarebbe stata la soluzione migliore" dicono. E al funzionario con il quale si sono confrontati i "resistenti", quelli che non vogliono essere sfollati di nuovo, hanno detto una frase che trafigge l'anima...: "Non vi rendete conto che gli anziani stanno morendo tutti di crepacuore..."
Una versione che contrasta decisamente con quella fornita dall'assessore regionale Pieroni, secondo cui "Il trasferimento di un certo numero di sfollati dai campeggi e hotel della costa marchigiana verso altre strutture ricettive ''avviene in modo volontario e secondo un percorso condiviso con gli operatori alberghieri e i sindaci. Abbiamo messo a disposizione nuove strutture qualificate e accoglienti, e potenziato i servizi di trasporto per i lavoratori e gli studenti che devono spostarsi ogni giorno. Il messaggio che vogliamo dare è che la collaborazione e il confronto saranno massimi''.
Dall'altra parte, invece, l'appello di Diego Camillozzi, fra i promotori del comitato "La terra trema, noi no", anche lui sfollato all'Holiday è chiaro: "Non spostatevi dalle vostre strutture alberghiere.Voglio far passare questo messaggio per tutte le persone che stanno cambiando hotel o scegliendo l'autonoma sistemazione per paura di non sapere dove poter andare dopo la data del 30 aprile..il messaggio è chiaro: non spostatevi.
Dopo aver mandato diffida alla Regione e per conoscenza alle Prefetture interessate, sicuramente rimarremo nelle nostre strutture, ma non sarà facile riallocare chi si è già spostato. Sarà difficile ottenere di farvi rientrare...".
"Il testo del Decreto Sisma approvato dalla Camera è lacunoso e rischia di portare al dissesto i comuni del cratere e fuori del cratere". A farsi portavoce della protesta dei sindaci dei comuni marchigiani è Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche. "Siamo profondamente insoddisfatti del testo del Decreto Sisma Ter approvato dalla Camera in sede di conversione" – ha detto Mangialardi". "Infatti sono stati respinti gli emendamenti provenienti dall'Anci volti a sostenere i comuni del cratere sotto il profilo dei vincoli di finanza pubblica".
I sindaci avevano chiesto ma non ottenuto, nonostante il sostegno dei parlamentari marchigiani, di poter svolgere quel ruolo attivo che, pure, il decreto per altri versi dichiara di vuole stimolare, guidando i comuni ad essere gli agenti pubblici protagonisti del complesso processo di ricostruzione.Tra le richieste principali quella di preservare i comuni del cratere dai rischi di un dissesto finanziario causato dalle implicazioni finanziarie del sisma ottenendo la deroga all'obbligo del parere di bilancio (ex patto di stabilità) per il triennio 2017/2019. Inoltre i comuni avevano chiesto di prevedere, anche per il 2017, un congruo e realistico effetto compensativo a fronte dello slittamento rateale del pagamento dei tributi comunali dell'anno in corso.
Questi due provvedimenti sono considerati dagli enti locali indispensabili per non soffrire problemi in termini di equilibri di cassa anche alla luce della necessità di anticipare risorse per il pagamento degli interventi in somma urgenza susseguitisi negli ultimi mesi. Da ultimo erano stati chiesti specifici interventi normativi che prevedessero il ristoro del minore gettito della tassa sui rifiuti. Ad oggi è previsto, senza che peraltro siano noti tempi e modalità, il ristoro del mancato gettito Imu per gli immobili inagibili. Stesso meccanismo dovrebbe essere previsto per la Tari perché i contratti in essere di raccolta e smaltimento dei rifiuti non subiscono riduzioni nella prestazione del servizio proporzionale rispetto a quanto, per effetto delle ordinanze di sgombro, i contribuenti chiedono la cancellazione del tributo.
"L'auspicio – ha concluso il presidente di Anci Marche - è che il Senato non glissi sulle richieste dei Comuni come accaduto alla Camera e che non si scelga di devastare la capacità operativa dei comuni e dei territori vittime della più grave crisi sismica che l'Italia abbia mai vissuto negli ultimi 300 anni. Chiederemo inoltre al Presidente dell'Anci Decaro di sostenere con determinazione le nostre ragioni, che devono essere la priorità di tutti, non solo delle popolazioni dell'appennino" – ha puntualizzato Mangialardi. "Infine ci appelliamo anche al Sottosegretario Boschi che ha già dimostrato disponibilità all'ascolto e la capacità di farsi carico delle istanze dei comuni del territorio".
E' attesa e sarebbe imminente la pubblicazione della nuova ordinanza del commissario straordinario Vasco Errani che andrà a disciplinare la ricostruzione pesante. In rete è comparsa una bozza che, sentiti diversi esperti, potrebbe essere quella definitiva che sarà pubblicata ormai nelle prossime ore.
I parametri sono decisamente diversi da quelli presenti nella bozza presentata ai sindaci qualche tempo fa e che aveva sollevato un polverone per via delle grosse disparità presenti, ad esempio, con la ricostruzione dopo il sisma in Emilia Romagna. Ma si tratta, comunque, di stime ancora prudenziali, in attesa che nelle prossime ore venga pubblicata l'ordinanza completa e ufficiale. Di seguito, è possibile visionare integralmente la bozza "Misure per il ripristino con miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili ad uso abitativo gravemente danneggiati o distrutti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016".
La bozza è scaricabile da qui
Da terra e anche dal cielo: sono i controlli incrociati dei tecnici di e-distribuzione (società del Gruppo Enel) per garantire un servizio elettrico di qualità nelle Marche. E' cominciato ad Ancona e Macerata il check-up aereo delle linee elettriche di media tensione con un elicottero specializzato in grado di controllare lo stato di salute di 161 linee aeree per un totale di 3047 km. L'attività di ispezione ad alta quota durerà oltre un mese senza ricorrere a interruzioni del servizio e quindi senza alcun disagio alla clientela.
La verifica, effettuata con tecnologia laser di ultima generazione, consiste nell'ispezione delle linee aeree, difficilmente controllabili da terra, e rientra nell'ambito delle attività di prevenzione e manutenzione degli impianti che l'azienda persegue da anni. I voli a bassa quota sulle linee consentono la rilevazione visiva, ad elevata risoluzione, di eventuali anomalie e la ripresa video della situazione degli impianti. (Ansa)
''Che fine hanno fatto i fondi raccolti attraverso le campagne di solidarietà attivate all'indomani del terribile terremoto che nei mesi scorsi ha distrutto il centro-Italia?'' Se lo chiede il Codacons, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alle procure della Corte dei Conti di Marche, Abruzzo e Lazio.
''I cittadini dei comuni colpiti dal sisma denunciano di essere stati abbandonati dalle istituzioni, e hanno messo in atto proteste e presidi per richiamare l'attenzione sull'immobilismo dello Stato che poco o nulla avrebbe fatto per sostenerli - spiega l'associazione -. Quello che desta perplessità e che potrebbe addirittura realizzare reati come truffa o appropriazione indebita, è la destinazione dei fondi raccolti attraverso le campagne di solidarietà, i quali restano apparentemente bloccati senza nessuna indicazione in merito alla cifra complessiva dei soldi sino ad oggi raccolti, all'effettivo utilizzo dei fondi raccolti, a quando gli stessi verranno impiegati''.
Sono 162 le proposte pervenute finora all'Erap Marche in risposta all'avviso pubblico di manifestazione di interesse per l'acquisto di unità immobiliari invendute da utilizzare per l'emergenza abitativa legata al sisma. Al momento le Marche sono l'unica regione terremotata che ha attivato questo percorso virtuoso, che consentirà a molti cittadini di recuperare una condizione di normalità, riavvicinandosi ai territori di provenienza.
Le offerte (avanzate da persone fisiche, imprese di costruzione o cooperative) riguardano una settantina di Comuni e altre ne stanno arrivando per posta. Nell'ipotesi che ogni proposta preveda l'offerta di 7 o 8 unità immobiliari, si stimano un migliaio di alloggi da mettere a disposizione.
"È un ulteriore tassello - spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli - che, insieme con altri provvedimenti, ci consente di agevolare il processo di rientro nei territori delle persone le cui abitazioni hanno subito danni gravi dal sisma, in attesa della ricostruzione pesante. (Ansa)
Qualcosa sembra muoversi. All'indomani della manifestazione del primo aprile dei terremotati a Roma e in altre dieci località, infatti, si è sbloccata la situazione relativa all'ormai leggendario contributo una tantum di 5.000 euro per i lavoratori autonomi delle zone colpite dal terremoto.
Probabilmente è stato il pressing congiunto arrivato dalla manifestazione a consentire di ottenere quello che appare come un primo risultato concreto.
Ieri, infatti, la Corte dei Conti ha dato parere favorevole all'erogazione del contributo di 5.000 euro relativo al periodo 25 agosto - 31 dicembre 2016 per i lavoratori autonomi. Che ora, quindi, attendono questa piccola ma importante boccata d'ossigeno.
E' accompagnata da una vera e propria campagna informativa sul territorio la proposta di legge regionale del Pd (sottoscritta anche da Udc) che subordina l'ingresso dei bimbi nei nidi e nei centri per l'infanzia all'assolvimento degli obblighi vaccinali: in una serie di incontri contenuti e obiettivi della legge saranno spiegati alla cittadinanza.
"Le vaccinazioni sono in calo - ha detto il capogruppo consiliare Pd Gianluca Busilacchi -, la soglia per l'immunità di gregge è del 95% per le vaccinazioni obbligatorie, del 90% per quelle fortemente raccomandate. Nelle Marche nel 2016 siamo al 92% per le vaccinazioni obbligatorie e addirittura all'83% per altre". Un problema non solo legato all'azione "sconsiderata di contro informazione dei gruppi antivaccinatori - secondo il presidente della Commissione Salute Fabrizio Volpini -, ma anche alla caduta di attenzione degli operatori sanitari". La pdl dovrebbe arrivare in aula tra una quindicina giorni e sarà battaglia con il M5s, che in Commissione ha votato no (ANSA).