Lutto nel mondo del calcio maceratese. Si è spento nella notte Biagio Micari, grande appassionato e direttore sportivo dell'Elfa Tolentino, club militante nel campionato di Prima Categoria. Di professione rappresentante di commercio, Micari aveva 54 anni.
In passato, nel mondo del calcio, aveva ricoperto la carica di ds anche per la Juventus Club, i Giovani Tolentino e l'Apd Caldarola. Un malore improvviso lo ha colto questa notte - dopo che in serata aveva seguito gli allenamenti della società - e, nonostante il trasporto in ospedale, il suo cuore ha smesso di battere. Una notizia che ha gettato nel dolore l'intera comunità tolentinate.
Biagio Micari lascia due figli (Mattia e Camilla), la compagna Maura, i genitori Marco e Patrizia e il fratello Massimiliano. I funerali sono stati fissati per mercoledì 8 marzo alle ore 15 nella chiesa dello Spirito Santo muovendo dalla Casa Funeraria Rossetti in via La Malfa a Tolentino, dove dalle 14:30 di oggi sarà allestita la camera ardente.
Nei giorni scorsi proprio Micari aveva ritirato un premio conferito all’Elfa in occasione dell’evento "Beneficenza, musica e sport" promosso dal Comune e dal Rotary Club: "Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia – hanno detto il sindaco Mauro Sclavi e l'assessore allo sport Alessia Pupo – in un momento così doloroso. Tutti ricorderemo Biagio per la sua grande passione per il calcio ma anche per la sua preparazione, la sua professionalità, la sua disponibilità e la sua innata educazione nel rapportarsi con gli altri e nel voler far crescere le società sportive con cui ha collaborato. Resterà indelebile il suo esempio.
Nasce il circolo territoriale di Fratelli d’Italia per il territorio di Camerino e dei comuni limitrofi. L’iniziativa è partita dalla città ducale, a coordinarlo sarà Giampaolo Zamponi. "Il circolo neocostituito nasce con l'obiettivo di creare un punto di riferimento politico nei comuni del territorio camerte, aperto a tutti coloro che intendono partecipare ed essere coinvolti nelle iniziative che saranno organizzate", commenta Zamponi
"Ringrazio il coordinatore provinciale di Macerata, Massimo Belvederesi, Mirco Braconi e l’intera struttura regionale guidata dalla senatrice Elena Leonardi per la fiducia accordatami - conclude - questo circolo territoriale nasce dalla volontà di creare un'importante occasione di aggregazione e un luogo di confronto, un'opportunità di vicinanza e di ascolto delle istanze del territorio. Insieme a me c’è una squadra di persone che con entusiasmo e molta voglia di fare hanno voluto condividere questa nuova esperienza politica".
Due grandi attori amati da pubblico e critica, Lino Guanciale e Francesco Montanari con "L’uomo più crudele del mondo", testo e regia di Davide Sacco, giungono al Teatro Lauro Rossi di Macerata l'11 e 12 marzo, nel cartellone teatrale promosso dal Comune con l'Amat.
Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato.
Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. "Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte… lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?" dirà Veres al giornalista.
In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva. "Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? – si domanda il regista Davide Sacco – Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione?"
"Queste domande mi hanno guidato durante la stesura del testo e, successivamente, nella direzione degli attori. Volevamo che il pubblico fosse costantemente destabilizzato e non avesse certezze, che si calasse insieme ai personaggi in un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta messo in discussione e ribaltato - conclude Sacco -. La 'feccia' di cui parlano i protagonisti non è visibile nella scena, fatta essenzialmente di luci fredde e asettiche, ma deve emergere gradualmente fino al finale, in cui speriamo che il titolo dello spettacolo possa diventare nella testa degli spettatori non più un'affermazione ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano".
È dei giorni scorsi il contratto di sponsorizzazione siglato fra il comune di Montefano e la A&C Srl di Gilberto Accattoli che si è concretizzato nella generosa donazione di 12.500 euro per l’acquisto di un mini escavatore Volvo cingolato da 20 quintali che sarà in dotazione all’ufficio tecnico.
Il comune ha integrato la donazione raggiungendo così l’esatto ammontare per l’acquisto del mezzo d'opera. L’escavatore consentirà di effettuare lavori in autonomia come piccoli scavi, riparazioni del manto stradale e cura del verde senza ricorrere ad aziende esterne con indubbi vantaggi economici per l'ente.
"A Gilberto Accattoli e alla sua bella azienda va il ringraziamento mio personale e di tutta l'amministrazione comunale per il consistente contributo che ci ha permesso di integrare il parco mezzi del nostro ufficio tecnico - sottolinea il sindaco Angela Barbieri -. È questo un chiaro esempio di come le aziende del nostro territorio siano capaci di individuare le necessità della comunità e possano mettersi al servizio di essa anche attraverso questi gesti, queste donazioni che permettono di riconoscere, senza ombra di dubbio, quale possa essere la valenza sociale di un’impresa".
Dopo la tappa inaugurale di Ancona, prosegue a Macerata il festival europeo della scenografia "Prima Scena", con la direzione artistica del premio Oscar Dante Ferretti. Parte del brand "Scenaria", concept di ambito formativo/spettacolo ideato dall’Associazione di Promozione Sociale Centro Culturale, il festival "Prima Scena" ripropone il fil rouge che accomuna i quattro appuntamenti marchigiani: grazie alla presenza di ospiti di livello internazionale, infatti, saranno sviluppati diversi momenti di confronto sullo splendido mondo della scenografia, protagonista assoluta di questo prestigioso festival.
Alcuni puramente formativi, affidati allo special guest dell’evento, altri dal carattere più ludico (mostra monografica, visione di un film, spettacolo o installazione). In occasione dell’appuntamento maceratese, sarà protagonista la scenografa Margherita Palli, direttrice del Triennio di Scenografia e Set Design Advisor Leader al Naba di Milano.
Il 9 marzo Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera "Ascesa e caduta della città di Mahagonny". Insieme a lei, per l'occasione, Giancarlo Colis (scenografo e costumista di film come "Il Mercante di Venezia" e "L’Ultimo Imperatore") e Henning Brockhaus (drammaturgo e regista).
Il giorno seguente Margherita Palli condurrà un laboratorio che vedrà coinvolti in prima persona gli studenti di scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata e di Urbino. Lo stesso giorno sarà inaugurata la mostra "Ascesa e caduta della città di Mahagonny", con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo (regia di Henning Brockhaus). Chiuderà la tre giorni il concerto "Oh Moon of Alabama" con un recital brechtiano (al pianoforte Paolo Ceccarini, voce della soprano Afra Morganti).
Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Potenza Picena sono i quattro comuni scelti per ospitare i grandi appuntamenti in programma, che si porranno l’obiettivo di promuovere e divulgare l’arte magica della scenografia, in tutte le sue forme artistiche: da quelle storiche artigianali a quelle tecniche, fino ad arrivare alle ultime innovazioni tecnologiche e spettacolari dei grandi allestimenti cinematografici, teatrali e televisivi. Un viaggio unico nel panorama internazionale diretto dal grande Maestro, che tanto lustro ha portato alla sua città, alla Regione e all’Italia nel mondo.
Gli appuntamenti di Macerata
GIOVEDÌ 9 MARZO
Ore 16
Auditorium biblioteca Mozzi Borgetti
Margherita Palli, Henning Brockhaus, Giancarlo Colis, Pierfrancesco Giannangeli, Francesco Calcagnini, Benito Leonori e Cristina Alaimo dialogano sul tema “La didattica della scenografia”.
I docenti parleranno dell’insegnamento della scenografia nelle Marche, Margherita Palli racconterà la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera “Ascesa e caduta della città di Mahagonny” con la regia di Hanning Brockhaus e i costumi di Giancarlo Colis. Infine darà un tema agli studenti presenti che sarà sviluppato nel laboratorio del giorno successivo.
VENERDÌ 10 MARZO
Ore 9.30
Sala Cesanelli – Sferisterio
Laboratorio di Margherita Palli con Cristina Alaimo e gli studenti di scenografia.
Ore 17:00
Sala Cesanelli e Corridoio Innocenziano (Arena Sferisterio)
Inaugurazione della mostra “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”, con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo presentato al Teatro Regio di Parma ad aprile 2022 per la regia di Henning Brockhaus.
SABATO 11 MARZO
Ore 17:00
Sala Cesanelli
Visita guidata alla mostra e concerto finale “Oh Moon of Alabama”, recital brechtiano, pianoforte Paolo Ceccarini e la soprano Afra Morganti. Ingresso libero su prenotazione al n. 392 445 0125
Durante le giornate verranno fatte riprese degli eventi e ulteriori interviste dei protagonisti ambientate in scorci significativi della città. Tale materiale audio e video confluirà nel docufilm di progetto, con la regia di Lorenzo Cicconi Massi. In ogni location Enrico Maria Lattanzi, uno dei maggiori platinotipisti italiani, realizzerà un fotoritratto in platinotipia dei protagonisti del festival.
Il Centro Studi Storici Maceratesi, in collaborazione con il comune di Macerata che ha concesso il patrocinio, organizza un incontro pubblico intitolato "Storici, letterati e scienziati maceratesi nei rapporti con la cultura nazionale. Viaggio tra 'pillole' di storia locale".
L’evento è previsto per venerdì 10 marzo, alle ore 16, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata. Verranno presentati e commentati alcuni brevi video curati dai professori Nazzareno Gaspari e Alberto Meriggi e realizzati dall'emittente locale Emmetv.
I video riguardano pagine inedite di storia locale, concernenti fatti, circostanze curiose e personaggi dei quali il trascorrere del tempo sta mettendone a rischio il ricordo. I video che verranno trasmessi sono corredati da immagini inedite attinenti il tema trattato.
L'incontro sarà aperto dalla presentazione, per la prima volta, di un video riguardante un ricordo del dottor Aldo Adversi, cofondatore del Centro Studi Storici Maceratesi (con i professori Dante Cecchi e Pio Cartechini), coautore della Storia di Macerata (con Dante Cecchi e Libero Paci) e direttore della Biblioteca Mozzi-Borgetti dal 1965 al 1987.
Seguirà un breve commento della dottoressa Alessandra Sfrappini. Poi altre "pillole" riguardanti la fioritura di accademie a Macerata nel Cinquecento e la partecipazione dei letterati maceratesi alle polemiche letterarie del secolo XVI, a cui seguiranno commenti del professor Nazzareno Gaspari.
Verranno mostrate pillole sul medico condotto locale, sostenitore del vaccino del vaiolo, Benedetto Boccanera, detto per la sua bravura "l’Ippocrate delle Marche", con commento della professoressa Donatella Fioretti, sul filosofo, medico e storico della medicina Francesco Puccinotti e i suoi studi sulle malattie epidemiche, sull’estroso sacerdote treiese don Guido Pasqualini, inventore della macchina da scrivere per musica e della prima macchinetta per il caffè.
Accessori per i quali il sacerdote attenne il brevetto. Verrà mostrata al pubblico quella prima "moka" per il caffè, conservata a Treia da Luigi Lausdei e Giacinto Germani e anche il manifestino pubblicitario della ditta Montedoro che la costruiva e vendeva, conservato da Giorgio Bartolacci. Non mancheranno altri video a sorpresa. La conduzione sarà affidata ad Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi.
A spadroneggiare nell’apertura stagionale 2023 del ciclismo dilettantistico marchigiano a Civitanova Marche, i corridori toscani: uno su tutti il pratese Lorenzo Cataldo, sul gradino più alto del podio del Gran Premio dell’Industria intitolato alla memoria di Cesare Lattanzi.
Ad organizzare la gara a carattere nazionale Fci per under 23 ed élite, il sodalizio Asd Cam Fermo - Costruzioni e Ambiente con l'alto patrocinio del comune di Civitanova Marche (assessorato allo sport).
Sono stati 172 corridori al via in rappresentanza di 27 società comprese le tre marchigiane "doc" Calzaturieri Montegranaro-Marini Silvano, D’Amico e VPM Moretti, in questa undicesima edizione che non ha visto ai nastri di partenza l’altra compagine corregionale della Pro-Team Vega Prefabbricati "nella convinzione che questa macchia nera dal punto di vista etico, relativa al mancato invito in una gara nazionale, ancora una volta, di una nostra compagine regionale, venga superato in futuro. Riconosciamo agli organizzatori l’impegno per l'ottima riuscita della manifestazione” ha dichiarato in una breve nota il presidente del comitato regionale FCI Marche Lino Secchi.
Centocinque i chilometri di gara che hanno messo in luce le buone qualità dei partecipanti sui 30 giri del circuito della zona industriale civitanovese. Tra le fughe principali quella solitaria di Pietro Di Genova (Calzaturieri Montegranaro - Marini Silvano), a seguire la coppia Tommaso Dati (Mastromarco Sensi FC Nibali) e Isaac Romero Del Toro (Mex, Monex Pro Cycling Team), poi la disputa del traguardo volante a metà corsa (quindicesimo giro) ad appannaggio di Giulio Fabbri (Futura Team).
Complice la media alta sopra i 43 km/h e il circuito pianeggiante, senza fortuna il tentativo del terzetto Gabriele Arzilli (Mastromarco Sensi FC Nibali), Francesco Parravano (Aran Cucine-Vejus) e Magnus Henneberg (Dan, Sias Rime) dopo il chilometro 70.
Corsa cucita e volata a ranghi compatti con Cataldo che ha avuto ragione all’arrivo di un folto gruppo di pretendenti con Michael Zecchin (Zaf Euromobil Desirée Fior) e Alessandro Motta (Biesse Carrera) che nulla hanno potuto al rush finale del corridore pratese in forza alla Gragnano Sporting Club.
San Benedetto - Un 40enne residente a Porto d'Ascoli è stato trasportato in pronto soccorso nel pomeriggio di lunedì, dove è ancora ricoverato pur senza essere in pericolo di vita, a seguito di una coltellata ricevuta durante una violenta colluttazione per motivi di gelosia. L'uomo si trovava a pranzo da un'amica quando sarebbe sopraggiunto l'ex marito di lei, 41enne di origine cubana, che aveva ancora le chiavi di casa, e sarebbe quindi entrato senza preavviso.
Trovando l'ex moglie in compagnia, secondo le prime ricostruzioni, il 41enne ha reagito in modo violento; si sarebbe innescata una violenta aggressione, durante la quale l'ex coniuge aggressore avrebbe sferrato un colpo con un coltello da cucina verso l'amico della donna. Il 40enne è riuscito in parte a schivare il fendente, limitando i danni, ma subendo comunque una lesione.
La polizia ha cercato per ore l’aggressore, che dopo l'accoltellamento è fuggito facendo perdere le sue tracce. Rintracciato nel pomeriggio inoltrato è stato condotto in caserma, dove ha fornito la sua versione dei fatti.
La crisi demografica che sta investendo tutta l’Italia negli ultimi venti anni ha comportato e sta comportando il graduale invecchiamento della popolazione, il calo vertiginoso delle nascite e il crescente fenomeno emigratorio. In questo quadro già allarmante, le Marche sono fra le regioni che si trovano a dover fronteggiare la ricostruzione post-sisma e il conseguente abbandono delle zone terremotate da parte dei più giovani e di chi può permettersi di acquistare una nuova abitazione.
Il Comune di Tolentino, ad esempio, nel 2022 è sceso sotto il minimo storico dei 18mila abitanti, per la prima volta dopo 40 anni. Stando ai dati demografici rilasciati dall’ISTAT, la città dell’entroterra maceratese al novembre 2022 ospita un totale di 17.944 cittadini, con una predominanza della parte femminile (9260) su quella maschile (8684): un record negativo in linea con le medie nazionali.
Questa contrazione risulta più chiara se si prendono in esame i saldi anagrafici che mensilmente hanno continuato ad assottigliarsi: nel novembre 2022 sono nate 8 persone e 13 sono decedute (-5, saldo naturale anagrafico); 12 si sono trasferite a Tolentino e 27 si sono iscritte in un altro Comune (-15, saldo migratorio anagrafico interno); 5 sono immigrate dall’estero e 6 hanno lasciato l’Italia (-1, saldo migratorio anagrafico estero).
In merito alla situazione specifica di Tolentino, abbiamo raggiunto l’assessore alla ricostruzione Flavia Giombetti: “Nel 2016 eravamo in 20mila ad abitare a Tolentino: abbiamo perso quasi 2000 residenti dopo il sisma. In molti, dati tempi lunghissimi della ricostruzione e alcune scelte discutibili dell’amministrazione precedente, hanno deciso di trasferirsi altrove ripartendo da capo”.
“Non ci sono state soluzioni abitative di emergenza assegnate – continua - dobbiamo ancora finire di consegnare gli appartamenti sostitutivi delle Sae e in molti se ne sono già andati. Famiglie con bambini che hanno spostato tutta la loro vita in città più popolose come Macerata o Civitanova, ora non vogliono più tornare a Tolentino. Era nel post emergenza che ci sarebbe dovuta essere un’attenzione particolare verso questo tipo di problematiche e ora ci troviamo a pagarne le conseguenze”.
“La paura, come diceva anche il commissario Castelli, è che succeda come a L’Aquila dove le case vengono ricostruite quando ormai non c’è più nessuno che vuole abitarle – spiega l’assessore - La ricostruzione avrebbe dovuto essere tanto veloce da trattenere gli abitanti che volevano restare e noi ora non possiamo far altro che cercare di mettere una pezza su un buco che si allarga sempre di più, e non è affatto semplice”.
“Da terremotata posso dire che anche io, se avessi ricominciato subito la mia vita fuori Tolentino, non credo sarei mai tornata – conclude Giombetti - se non rimane più alcun legame con la città, che sia la casa, il lavoro o la famiglia, allora non ci sono più motivi di restare. Per chi ha subito una tragedia come quella del terremoto, l’urgenza diventa quella di ritrovare rapidamente un equilibrio. Nel 2016 a Tolentino non si è parlato di SAE quando queste avrebbero permesso di rimanere in loco le famiglie. Non saprei quali soluzioni adottare ora per lo spopolamento, ma se potessi tornare indietro prenderei scelte diverse”.
Per comprendere a pieno la portata di questo fenomeno, basti pensare che l’età media in tutta la provincia di Macerata è passata da 44,2 anni nel 2002 a 47, 3 anni nel 2022 (la media in Italia si attesta a 46 anni), con un calo generale della popolazione totale registrato a partire dal 2011: da 325mila a 304mila abitanti nel 2022.
Questo significa che ci sono sempre meno persone e che quelle che rimangono sono sempre più anziane, proiettando problemi tutt’altro che trascurabili sul lungo termine: l’indice di vecchiaia – il quale determina quanti over 64 ci sono ogni 100 under 15 – è cresciuto costantemente dal 2002, passando da 174,8 a 212,1 (in Italia il valore medio è 183,3) e indicando che per ogni giovanissimo ci sono più di due anziani.
Uno dei primi problemi che ciò comporta emerge dall’indice di dipendenza strutturale, un valore che rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione inattiva (under 15 e over 65) su quella lavoratrice (fra i 15 e i 65 anni): in crescita costante da inizio millennio anche questo dato, salito da 55,2 nel 2002 a 62,0 nel 2022 (ogni 100 lavoratori ci sono 62 persone a loro carico).
Nella stessa ottica va letto l’indice di ricambio della popolazione attiva, anch’esso in crescita costante dal 2002, che mette in rapporto quanti sono prossimi alla pensione (60-65) con coloro che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro (15-19): si è passati da un valore di 133,9 a 154,4, in vent’anni. Si consideri che la popolazione attiva è tanto più giovane, quanto il valore è inferiore a 100.
Con un tasso di natalità in calo dal 2009 - passato da 9,3 bambini neonati ogni mille abitanti ai 6,6 del 2021 – e un indice di mortalità oscillante ma generalmente in crescita, sensibilmente aumentato nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia – 11,7 morti ogni mille abitanti nel 2019, 13,4 nel 2020, 13,8 nel 2021 - ecco che il preoccupante scenario del Maceratese prende forma.
Tante le motivazioni dietro questa crisi demografica: dalle difficoltà per i giovani nel formare nuovi nuclei familiari, fra il protrarsi dei tempi di formazione e un ingresso instabile e lento nel mondo del lavoro, all’emigrazione consistente che interessa tutte le fasce d’età.
Mentre la popolazione invecchia, i giovani non trovano condizioni adeguate a stabilirsi e fare figli. Ciò comporta un crescente carico sociale sulle spalle della popolazione attiva, con il sistema pensionistico e assistenziale destinato a collassare su stesso. Stando alle stime dell’ISTAT, nel giro di 20 anni la forza lavoro in Italia potrebbe perdere fino a 6,8 milioni di unità, il tutto accompagnato dalla caduta dei tassi di risparmio e dalla sempre maggiore necessità di cure mediche.
Prevenire una catastrofe demografica di tale portata è ancora possibile: da un lato è necessario stabilizzare il mercato del lavoro, incentivando i giovani talenti a rimanere in Italia e a non portare le loro competenze all’estero, garantendo condizioni lavorative ottimali e competitive con il resto d’Europa fra salari, orari di lavoro e precariato (l’Italia è l’unico paese UE dove i salari sono rimasti invariati, se non diminuiti, negli ultimi 30 anni).
Dall’altro bisognerebbe rivedere le politiche migratorie in entrata, cercando quindi di attrarre lavoratori regolari dall’estero in modo da mitigare i cambiamenti strutturali comportati dalla crisi demografica: già nel 2000 i fenomeni migratori da Kosovo e Albania furono decisivi per contrastare il famigerato “Baby bust”, quando i figli per donna erano in media 1,19 (oggi siamo a quota 1,17, con la stabilità della popolazione che sarebbe garantita con una media di 2,2).
Nell’ultimo incontro del Comitato Istituzionale del cratere sismico delle Marche, che si è tenuto a Camerino lo scorso 3 marzo alla presenza di numerosi sindaci e tecnici, il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli e il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli hanno comunicato le risorse messe a disposizione dei comuni per la ricostruzione pubblica.
Il finanziamento degli interventi che il nuovo Piano della ricostruzione pubblica ha assegnato alla città di Matelica ammonta a ben 8,8 milioni di euro che si vanno ad aggiungere alle risorse già ottenute.
"Una somma importante - commenta con soddisfazione il sindaco Massimo Baldini - con queste risorse andiamo a chiudere il cerchio per quanto riguarda la ricostruzione pubblica e si potranno sistemare anche tutte le mura castellane comprese le porte e il torrione con un importo di 2,7 milioni di euro. Un’altra quota di 800mila euro sarà destinata alla sistemazione di via Oberdan e via Nuova".
"Inoltre, tra le opere finanziate ci sono 800mila euro per integrare il finanziamento per l’edilizia popolare e 1 milione di euro per il recupero dei danni subiti dal sisma al cimitero comunale, chiesa e loggiato - aggiunge il primo cittadino -. Siamo molto soddisfatti poi per il sostanzioso finanziamento di 3,5 milioni di euro ricevuto per la ricostruzione dell’Abbazia di Santa Maria de Rotis, l’antica abbazia benedettina del X° secolo posta all’interno del Parco Naturale Regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito".
"Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione comunale il commissario Castelli, il presidente Acquaroli, la struttura commissariale e tutto l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione a partire dall’ingegner Trovarelli, con cui collaboriamo costantemente in maniera proficua insieme ai tecnici del comune che si sono adoperati per raggiungere questi importanti risultati" conclude Baldini.
Con il debutto in Turchia nei quarti di finale della Cev Champions League si alza l’asticella della campagna europea biancorossa e non di poco. Domani, martedì 7 marzo, alle ore 19 locali (ore 17 italiane), la Cucine Lube Civitanova affronterà la gara di andata sul campo dell’Halkbank Ankara, team che nella fase a gironi 2022/23 ha perso un solo match, in Polonia contro lo Zawiercie all’esordio nella Pool B, e sta disputando un torneo nazionale da grande protagonista.
Il match di ritorno, invece, è in programma mercoledì 15 marzo (ore 20.30) all’Eurosuole Forum di Civitanova. La Cucine Lube è arrivata ad Ankara nella notte dopo un lungo viaggio, con partenza in pullman da Civitanova per Roma, due voli aerei e un altro tragitto in pullman.
In Champions League la Cucine Lube ha centrato il primo posto nella Pool C da imbattuta e si appresta ad affrontare i quarti di finale per la quinta stagione consecutiva. Dopo aver vinto la Champions League 2018/19, però, i campioni d’Italia non sono ancora riusciti a rigiocare una semifinale europea. Infatti, Civitanova nelle ultime due stagioni è uscita ai quarti.
Andando a ritroso, nella stagione 2019/20 la Lube vinse il quarto di finale contro il sestetto belga del Roeselare prima dello stop al torneo per la pandemia di Covid-19. Nella Champions League 2022/23 per ora il miglior realizzatore dei cucinieri è Marlon Yant, autore di 108 punti, 16 in più rispetto di quelli siglati lo scorso anno.
In SuperLega Credem Banca capitan De Cecco e compagni vengono da quattro vittorie di fila (Cisterna e Piacenza in casa, Siena in trasferta e Milano in casa). Un poker che ha permesso ai biancorossi di blindare il quarto posto a un turno dal termine della regular season. Domenica 12 marzo al PalaBarton (ore 18), contro i campioni del mondo della Sir Safety Susa Perugia, gli uomini di Chicco Blengini possono sferrare l’assalto al terzo posto in classifica o chiudere nella quarta piazza.
"Ho già giocato in Turchia e so quanto possa incidere un pubblico così caldo perché è capace di spingere i propri giocatori a prestazioni intense - le parole del centrale della Lube Chinenyeze -. Di gare internazionali ne abbiamo disputate molte e siamo abituati, non ci faremo intimorire dal fattore campo. Non sarà nemmeno la lunga trasferta a condizionarci, siamo partiti domenica proprio per lavorare bene e recuperare le energie".
"Siamo consapevoli della forza dell’Halkbank, d’altronde ci attende una sfida a eliminazione diretta di Champions League, ci aspettiamo una sfida tosta - aggiunge il giocatore francese -. Parliamo di una squadra insidiosa che è diventata ancor più completa con l’arrivo di Jaeschke, atleta con cui ho giocato a Milano e che sa fornire un contributo decisivo. Loro sono primi in Turchia, hanno disputato un’ottima pool in coppa e possono anche contare su un diagonale di qualità, Abdel-Aziz non ha bisogno di presentazioni. Dovremo guardare dalla nostra parte del campo. Partite così dure si vincono mantenendo un buon livello di gioco”.
La partita sarà visibile in diretta su Eurosport 2 e Discovery+ con telecronaca di Fabrizio Monari e commento tecnico di Rachele Sangiuliano. Diretta in esclusiva radiofonica di Radio Arancia Network con la radiocronaca di Gianluca Pascucci, anche attraverso la app dedicata.
(Credit foto: Spalvieri/Lubevolley.it)
Grande successo per l'iniziativa della Federazione Italiana Tennis, andata in scena a Recanati, che ha consentito a giocatori di quarta categoria di ottenere wild card per la fase regionale di pre-qualificazione degli internazionali Bnl di Roma 2023.
Sono stati 104 i tennisti iscritti, ripartiti nei tabelloni di singolare e doppio sia maschile che femminile. Il torneo, sotto la supervisione del giudice arbitro Pierpaolo Cenci, iniziato il 17 febbraio e finito ieri, ha fatto registrare un buon livello di gioco.
Giovanni Bravi ha vinto il singolare maschile battendo in finale Alessandro Lorenzini 60 75, nella finale 3°- 4° posto l’ha spuntata Filippo Mobili su Alvaro Pagan per 61 61. La portacolori dell'At Macerata Alessandra Izzo si è aggiudicata il tabellone femminile sconfiggendo in finale Alessandra Mosciatti per 61 61.
Equilibrio nella finale del doppio dove la coppia Castagna-Maceratini ha prevalso su Provaroni-Capodaglio per 60 36 106. Hanno presenziato alla cerimonia di premiazione il presidente del CT Guzzini Adolfo Guzzini, il suo vice Claudio Regini ed il delegato allo sport del comune di Recanati Sergio Bartoli.
Serata "amarcord" per vecchie e nuove leve della gloriosa formazione di calcio S.S. Settempeda che, alla vigilia dei cento anni dalla fondazione che cadrà nel 2025, si sono ritrovate per un evento, promosso da Gabriele Cipolletta e ospitato al teatro Italia, che ha permesso di scrivere una bellissima pagina di sport sfogliando ricordi, vittorie e figure mitiche.
All’appuntamento erano presenti in tanti. Ad aprire la serata Marco Crescenzi, presidente della società, che dopo aver dato il benvenuto ad ex giocatori, ragazzi delle giovanili, tecnici e tifosi, ha lasciato la parola all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, ex giocatore anche lui che ha portato il saluto dell'amministrazione.
In rappresentanza della Figc alla serata è invece intervenuto il presidente del comitato Marche, Ivo Panichi, mentre per il Coni era presente il delegato provinciale, Fabio Romagnoli. In sala anche Gilberto Sacchi, responsabile provinciale degli arbitri.
Non potevano mancare alcuni volti noti che hanno scritto la storia biancorossa: Cristian Bucchi, Fabrizio Castori, Gabriele Baldassarri e Francesco Sfrappini. Ricordate anche le carriere di alcuni “big” come Giacomo Bonaventura.
Straordinario l’escursus di Gabriele Cipolletta che, con passione e competenza, ha ricordato momenti epici della società attraverso foto, filmati, storie, narrazioni e aneddoti. Tra tanto materiale, raccolto grazie ad anni e anni di dedizione alla società, il video, girato nel 1978, che ha mostrato l’ingresso in campo, allo stadio comunale di San Severino Marche, della Nazionale militare italiana con Paolo Rossi, Antonio Cabrini, Leonello Manfredonia e altri giovani futuri campioni.
Inedito anche l’ascolto dell’inno che accompagnava la squadra biancorossa nel primissimo dopoguerra. Una serata da incorniciare, premessa alla grande festa che nel 2025 saluterà il primo centenario della Settempeda.
Si è aperto alla Mole Vanvitelliana di Ancona, con una grande cornice di pubblico, il Festival Prima Scena, uno degli appuntamenti più importanti a livello europeo per la scenografia, che coinvolgerà le Marche nei prossimi quattro weekend con una serie di eventi, mostre, lezioni agli studenti nelle città di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Potenza Picena.
A dare il via la conferenza con il maestro Dante Ferretti, tre volte Premio Oscar, moderata da Alessandro Boschi (conduttore sui Rai Radio 3 di Hollywood Party) insieme a Mauro Mazziero di Centro Culturale Aps.
A dare il saluto ufficiale a Dante Ferretti e al festival sono intervenuti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli con l’assessore alla cultura Chiara Biondi, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e l’assessore alla cultura Paolo Marasca, il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, l’assessore al bilancio di Macerata Oriana Maria Piccioni.
Durante la conferenza, con il suo stile ironico e coinvolgente, Dante Ferretti ha ripercorso i suoi inizi di carriera, che l’hanno portato da Macerata a lavorare con Fellini, Pasolini e con i più grandi registi di Hollywood, e ha presentato alcuni suoi bozzetti inediti, descrivendo come ha poi realizzato le magnifiche scenografie. Al termine, si è intrattenuto con le tantissime persone presenti per il firmacopie della sua autobiografia.
Domenica l’ottantesimo compleanno di Dante Ferretti è stato festeggiato alla Mole anconetana con un concerto dedicatogli dall’Orchestra Notturna Clandestina, diretta da Enrico Melozzi. Un evento coinvolgente e appassionante, che ha riscosso un enorme successo. Nella suggestiva location del Magazzino Tabacchi della Mole, il direttore d'orchestra ha offerto agli spettatori un concerto sopra le righe, culminato con un divertente siparietto che ha visto coinvolti Ferretti e Melozzi.
Il momento clou della serata ha coinciso con la consegna della torta celebrativa per il compleanno del Maestro e un brindisi con l'intera platea, fra gli applausi del pubblico. Presente in sala il vice sindaco di Potenza Picena Giulio Casciotti. Nella sala è stata allestita anche una mostra con le riproduzioni di tutte le opere inedite del Maestro, concesse per l’occasione.
Il concerto è stato preceduto dalla donazione al Museo Omero del plastico scenografico del labirinto del film "Il nome della rosa". Gli omaggiati sono stati il Presidente Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni, in occasione del trentennale della fondazione. Presente anche l’artista recanatese Niba, che ha realizzato la copia del labirinto originale.
"Abbiamo ridato vita ad un’opera che aveva rischiato di non vedere la luce e sulla quale i cittadini della seconda e della terza città delle Marche non nutrivano più alcuna speranza. Una svolta decisiva per migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora tra Fano e Pesaro, e per ridurre drasticamente l’impatto del traffico di media-lunga percorrenza sulle strade urbane delle due città". "Per questo, vista l’utilità che produrrà, chiamarlo ‘casellino’ non renderebbe giustizia ad un’opera che Aspi (Società Autostrade) su richiesta della Regione si è impegnata a consegnare nel 2025”.
Esprime soddisfazione l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli alla notizia del disco verde, da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio – che l’assessore ringrazia per l’attenzione ambientale dell’opera - nei confronti del progetto preliminare relativo alla realizzazione del Casello di Fano Nord dell’Autostrada A 14.
“Lo svincolo – ha aggiunto Baldelli – è un’opera fondamentale per chi transita in uno dei tratti più congestionati delle Marche, che, specialmente d’estate, assume le caratteristiche di un’arteria tipica di un’area metropolitana, con elevati flussi di traffico sia di auto che di mezzi pesanti in transito nelle aree urbane e centrali. Il casello autostradale previsto in prossimità di Fenile di Fano è un’infrastruttura che porterà benefici significativi ai cittadini delle due città, ai turisti e agli operatori economici che gravitano in un’area ad elevata densità abitativa e ricca di attività industriali e commerciali”.
L’opera è stata progettata con criteri a basso impatto ambientale rispetto al precedente progetto bocciato dai Ministeri competenti nel 2012, grazie anche al parziale riutilizzo del sedime del cantiere della terza corsia, a cui si sono aggiunti nuovi sedimi stradali mantenuti adiacenti all'asse autostradale.
“Il progetto – conclude l’assessore Baldelli – garantisce il massimo rispetto dell’elevato valore paesaggistico del territorio, venendo incontro, al tempo stesso, alle esigenze di sicurezza dei cittadini e all’obiettivo di ridurre il passaggio dei mezzi pesanti in aree urbane, con conseguente miglioramento della qualità dell’aria in zone densamente popolate. Il casello e il relativo accesso saranno localizzati a est dell’Autostrada preservando la vicina località di Fenile che non subirà alcun impatto".
"È un ulteriore passo in avanti anche per migliorare la dotazione infrastrutturale delle Marche lungo la sua infrastruttura stradale più importante, l’A14 Bologna-Taranto, che vedrà nascere presto anche il casello autostradale tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena, in fondo alla Valpotenza in provincia di Macerata”.
Nelle campagne di Potenza Picena, in prossimità della frazione di Montecanepino, un cacciatore e una guardia venatoria volontaria della Federcaccia, mentre stavano effettuando un sopralluogo per verificare la presenza di alcuni cinghiali che stanno creando numerosi danni alle colture agricole, hanno notato, nelle vicinanze di un lago artificiale, la carcassa di un animale, dalla grandezza simile a quella di un lupo o di una volpe.
"Subito è stata avvisata la Polizia Provinciale che come sempre è prontamente intervenuta avendo un ruolo essenziale e indispensabile per il controllo del territorio - sottolinea il presidente della Federcaccia provinciale di Macerata, Nazzareno Galassi -. È stato avvisato anche il Cras (centro di recupero animali selvatici, ndr) per gli adempimenti di competenza. In attesa dell'autopsia sull'animale, dalla biometria c'è la conferma che si tratta di uno sciacallo dorato che, ricordiamo, è una specie protetta che per la prima volta viene avvistata nelle Marche dopo essere stata notata nella vicina Emilia Romagna".
Inizia una nuova stagione per Osteria Ophis, l’insegna dell’entroterra marchigiano che porta l'antico nome di Offida, uno dei borghi più belli d’Italia a circa 25 chilometri da Ascoli Piceno. Dal 15 marzo, lo chef Daniele Citeroni Maurizi riapre le porte nell’antico edificio del centro storico, meta dei gourmand di tutta Italia per la sua cucina contemporanea, ma ispirata alla grande tradizione picena.
Ad attendere i clienti più affezionati e i food lovers da tutte le Marche e l’Italia, un inedito menù costruito su tre matrici: la tradizione del territorio marchigiano, gli ingredienti vegetali di stagione e gli animali di bassa corte. Tre elementi che da sempre distinguono Osteria Ophis e la sua cucina.
Anche la carta dei vini si presenta rivoluzionata: le eccellenze enologiche delle Marche crescono con intere verticali sulle stesse preziose etichette, offrendo così agli ospiti esperienze complete sugli stessi vini. D’altra parte, lo chef e patron decide di ampliare le referenze extra regionali con nuove cantine e tipologie.
"Dopo la lenta ripresa post-Covid degli ultimi mesi", dice Daniele Citeroni Maurizi, "abbiamo deciso di riformulare il menù, per renderlo più accessibile. E’ questo il più grande cambiamento della riapertura del 15 marzo. Vista l’inflazione che ha colpito sia noi ristoratori che tutti i nostri clienti, vogliamo dare così un messaggio virtuoso a tutto il comparto: da sempre per Osteria Ophis l’ospitalità, la convivialità, lo stare bene attorno a una tavola viene al primo posto e desideriamo che tutto questo sia ancora possibile indistintamente.”
Coerente con questo mood anche il concept architettonico dell’osteria, che mixa la tradizione locale con lo stile e il comfort moderni: trova infatti casa in un antico palazzo nobiliare di fine Settecento, Palazzo Alessandrini, situato proprio nel cuore del borgo medievale di Offida, di cui sono stati lasciati intatti i tratti caratteristici, come le alte volte a botte e i mattoni a vista, con la suggestiva cantina ospitata nella grotta che una volta fungeva da stalla. Il fatto di contare solo diciotto posti a sedere consente allo chef e alla sua brigata di coccolare ogni ospite con la dovuta attenzione, conducendolo in quello che è un viaggio sensoriale all’interno del panorama gastronomico piceno.
"Osteria Ophis non ha fornitori, ma solo produttori che ci forniscono direttamente la materia prima", tiene a sottolineare Daniele Citeroni Maurizi. Tutti gli ingredienti utilizzati in cucina provengono infatti da realtà selezionate, quando è possibile ubicate sul territorio, ma anche in altre zone d’Italia, in un concetto che trascende il "chilometro zero" per concentrarsi innanzitutto sulla qualità degli ingredienti.
Le erbe spontanee, le misticanze ed eventuali fiori eduli vengono invece coltivati direttamente in un orto a pochi chilometri dal paese, che è stato battezzato #leterrediscè, in onore del suo proprietario, il signor Ascienzio, nonno di Daniele Citeroni Maurizi. Qui lo chef e la sua brigata si divertono a intraprendere piccoli esperimenti di orticultura, che, se ben riusciti, spesso fanno portare avanti su più larga scala a uno dei loro produttori.
I MENU' - Ne risultano un menù à la carte e uno degustazione, che cambia a cadenza bimestrale. Nella proposta à la carte spiccano alcuni piatti diventati ormai cult, come "Cornetto e cappuccino", che delizia gli ospiti dell’osteria ormai da 15 anni: un cornetto salato ripieno di ciauscolo e caciotta vaccina, da intingere tassativamente in una tazza di crema di parmigiano calda e spuma di parmigiano freddo.
E poi "Galatina e giardiniera" tra le proposte più longeve, con i suoi 22 anni di permanenza sul menù, amatissima rivisitazione del classico antipasto in gelatina tipico del centro Italia. Tra i primi e i secondi la scelta spazia tra i cannelloni alla brace, gli spaghettoni con ragù di quinto quarto e maggiorana, fino al piccione, piatto ora salito alla ribalta nei menù fine dining, che in realtà da queste parti costituisce da sempre una tradizionale ricetta popolare della domenica e che qui viene rigorosamente utilizzato in tutte le sue parti.
Giocare con la creatività e divertirsi con gli ingredienti, pur rispettandoli il più possibile e utilizzandoli interamente, in un’ottica antispreco, è infatti una condizione essenziale per Daniele Citeroni Maurizi.
Il menù degustazione, che ora include 6 portate, cambia circa ogni due mesi, ma si apre con una costante: i cosiddetti "Benvenuti", una sorta di preludio che riassume in sei bocconi i piatti più tipici della provincia picena: dall’oliva all’ascolana ricostruita in gelatina, alla frittata in trippa, al pancotto rivisitato, ai ceci in porchetta.
Anche tra i dolci figura qualche apprezzatissimo “veterano”, presente in carta da anni, e anche in questo caso lo chef non perde occasione per far conoscere ai suoi avventori un po’ della sua Offida.
Tra i suoi dessert più iconici, infatti, c’è la sua rivisitazione del funghetto offidano, un dolcetto di tradizione popolare a base di acqua, farina, zucchero e semi di anice, che oggi in paese viene preparato solamente in quattro punti vendita. La (golosissima) versione di Osteria Ophis prevede una croccate forma esterna a base di meringa, farcita con crema di anice verde di Castignano - presidio slow food -, che racchiude un cucchiaino di gelato all’Anisetta Meletti, il liquore più rappresentativo della provincia di Ascoli Piceno.
Osteria Ophis ha conquistato per il quarto anno consecutivo una menzione nella prestigiosa guida Michelin Bib Gourmand, dal 2015 è insignita della chiocciola, massimo riconoscimento della guida di Slowfood Osterie d’Italia ed è tra le trattorie meritevoli di tre gamberi per la guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso.
Scontro tra un mezzo pesante e un autobus: muore 25enne conducente del camion. L’incidente è avvenuto al km 245 dell'A14, tra Loreto e Ancona sud in un tratto autostradale a tre corsie privo di cantieri e senza turbative al traffico al momento dell'impatto. L’autobus non aveva passeggeri a bordo.
A causa dell'incidente, avvenuto verso le 14.50, fa sapere Autostrade per l'Italia, il tratto in questione della Bologna-Taranto è stato temporaneamente chiuso.
Sul luogo dell'evento sono intervenuti i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della polizia stradale ed il personale della direzione di Tronco di Pescara Autostrade per l'Italia.
Nel tratto chiuso si è registrato un chilometro di coda in direzione Bologna; tre chilometri di traffico si sono registrate in corrispondenza dell'uscita obbligatoria di Loreto.
La Federconsumatori Macerata sta ricevendo diverse richieste di tutela in merito al caso Eurovita. La compagnia assicurativa, dal 6 febbraio, è stata commissariata dall’organo di vigilanza Ivass (istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) con l'effetto di congelare le polizze.
Fino al 31 marzo non sarà possibile procedere al riscatto ad eccezione dei casi di sinistri o di liquidazioni a scadenza e anticipazioni. La sospensione dei riscatti è stata decisa per evitare che il patrimonio della compagnia venisse prosciugato dall’imminente corsa allo sportello da parte degli utenti.
"Molte di queste polizze venivano proposte con la vecchia Cassa di Risparmio della provincia di Macerata e successivamente dalla Banca Marche, per questa ragione ipotizziamo che un numero consistente di risparmiatori interessati, delle 353mila polizze in Italia, che hanno sottoscritto polizze con la compagnia assicurativa Eurovita, sia concentrato nel nostro territorio marchigiano e maceratese", sottolineano Lorenzo Longo di Federconsumatori Macerata e l’avvocato Mattia Benfatto.
"I sottoscrittori, naturalmente, dovrebbero essere già a conoscenza del fatto che le polizze di ramo primo (gestione separata) hanno un rischio minimo mentre quelle di ramo terzo (ad esempio unit linked), essendo collegate a indici di mercato potrebbero vedere l'investimento compromesso - spiega Longo -. Al momento come associazione a tutela dei consumatori e risparmiatori stiamo monitorando attentamente ogni azione da parte delle istituzioni e invitiamo a non sottovalutare la questione. Chiediamo che venga scongiurato qualsiasi rischio che possa compromettere i risparmi dei risparmiatori".
La Federconsumatori Macerata, assieme ai propri legali, intende "dare supporto agli utenti interessati, per questa ragione, in attesa dell’esito del procedimento pendente, verranno aperti sportelli straordinari volti all'esame dei casi specifici e al supporto della richiesta di documentazione e analisi delle polizze". "Il passaggio è importante per avere consapevolezza sugli eventuali rischi", concludono Longo e Benfatto.
Questa mattina (lunedì 6 marzo) è stata ripristinata parzialmente la viabilità ordinaria in corrispondenza del sovrappasso di collegamento tra via San Sollecito e via Bellini nella zona dei plessi scolastici.
Il suddetto tratto stradale avrà un senso unico alternato con diritto di precedenza per i veicoli che provengono da via Bellini. Viste le ridotte dimensioni della carreggiata disponibile alla circolazione veicolare si raccomanda di prestare attenzione soprattutto nelle ore di punta.
«Abbiamo fatto il possibile per arginare i disagi causati dal maltempo, sempre prestando la massima attenzione all’incolumità pubblica dei veicoli e persone – ha commentato il vicesindaco e assessore alla Viabilità Denis Cingolani -. Nel frattempo ci adopereremo per ripristinare il prima possibile l’intera carreggiata con importanti lavori strutturali».