Presentata ufficialmente, al teatro Persiani di Recanati, la decima edizione di “Raccontar…Scrivendo”, presenti il Presidente de La Casetta degli Artisti- Recanati, Gabriele Magagnini, che ha ideato il concorso letterario nazionale e che ha trovato subito in alcune collaboratrici il sostegno per un progetto che si è rivelato vincente.
Con il Presidente sono intervenuti il sindaco Antonio Bravi e l’assessore alle culture e pubblica istruzione Rita Soccio visto che il Comune ha dall’inizio dato il supporto all’iniziativa. E poi Sandrino Bertini per la BCC di Recanati e Colmurano, Samuela Domenella per la Scuola D. Alighieri- Campus L’Infinito.
“Raccontar…Scrivendo” si è presentato con l 'idea alla base di aprire "un dialogo" tra i giovani e il Poeta Giacomo Leopardi, considerandolo un ragazzo dei nostri tempi con il quale condividere e/o dibattere pensieri, desideri, aspirazioni. Ideato da una manciata di volontari che ogni anno dedica passione e tanto tempo a questa iniziativa, il Concorso è sostenuto da tanti fantastici partner quali la Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, Regione Marche oltre che istituzioni private quali la Eli Edizioni e la Tecnostampa e diverse aziende della zona.
Un concorso sul web per dimostrare che la cultura non è oscurata dalla frenesia e dalle nuove tecnologie anzi, ha ancora un grande valore, gli scrittori esistono e hanno molto da trasmettere sia su carta che attraverso i nuovi media. Il bando è quindi, ancora una volta, rivolto agli studenti delle scuole primarie (classi terze, quarte e quinte), scuole secondarie di primo grado e scuole secondarie di secondo grado di ogni parte d’Italia.
La novità in assoluto di questa decima edizione, pensata da La Casetta degli Artisti unitamente alla Scuola di Lingua Italiana “D.Alighieri”-Campus l’Infinito diretta da Anna Poeti, è data dall’inserimento di una nuova sezione “Estero” rivolta agli studenti delle scuole italiane all’estero, paritarie e non, che potranno confrontarsi sul tema proposto per gli italiani, con alcune tematiche tratte dalla poesia “Il passero solitario”.
Partendo da alcuni versi del poeta Giacomo Leopardi, accuratamente scelti per le tre sezioni, l’invito a tutti i ragazzi a scrivere riflessioni in merito. E per soddisfare le esigenze di tutti anche quest’anno la sezione speciale rivolta a persone dai 6 ai 100 anni e che comprenderà una sottosezione rivolta esclusivamente alle scuole dell’Infanzia. Un modo per offrire non solo agli studenti, la possibilità di affrontare la tematica proposta.
Allora tutti a ripensare “Il passero solitario” sfruttando a pieno la creatività e spontaneità, partecipando ad un concorso che non prevede alcuna quota di iscrizione. In palio ci sono tantissimi premi come soggiorni all’estero in una capitale europea a scelta, premi in danaro e pacchi di prodotti locali, senza dimenticare la pergamena che sarà realizzata per i vincitori dall’Antica Bottega Amanuense del Maestro Màlleus.
Nata da un’intuizione di Don Rino Ramaccioni all’inizio del terzo millennio e proseguita ora da Don David Malavè e Don Samuele Sapio, si svolgerà Sabato 25 Gennaio 2020 la 20° Edizione della Marcia della Giustizia e della Pace da Recanati a Loreto, organizzata dalla Commissione per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con il Movimento Lavoratori Azione Cattolica, l’Oratorio “Casa per Tutti”, Caritas, SERMIRR, SERMIT, Pastorale Giovanile,Acli, Agesci, Azione Cattolica, CSV Marche, Comitato Quartiere “Villa Teresa”, e le Parrocchie “Cristo Redentore” e “Santi Giuseppe e Filippo Neri” di Recanati.
La Marcia avrà come tema “La Pace come cammino di Speranza,Dialogo,Riconciliazione, e Conversione Ecologica”.
Il programma della Marcia prevede alle ore 17,00 la testimonianza, presso la Parrocchia “Cristo Redentore” a Recanati di
- Lidia Massari, docente di Latino e Greco al Liceo “Giacomo Leopardi” di Recanati e collaboratrice di viaggi accessibili a tutti “Bookinbility” di cui cura il blog;
- Alessandro Metz, armatore,anzi armatore sociale. Originario di Trieste,da due anni si è trasferito a Fermo,nelle Marche. Operatore sociale,da più di 30 anni lavora sulla salute mentale,disabilità e dipendenze patologiche. Insieme a parlamentari,associazioni e cooperative ha dato vita al progetto “Mediterranea”, che attraverso la nave Mare Jonio, battente bandiera italiana, ha avviato un monitoraggio sulla situazione connessa al flusso di migranti;
- Fabio Di Nunno, del Movimento Lavoratori Azione Cattolica è giornalista e analista geopolitico e storico delle relazioni internazionali con un’attenzione particolare all’integrazione europea,diritti umani e progettazione europea in ambito educativo e culturale.
Al termine delle testimonianze vi sarà la partenza della Marcia verso Loreto. Durante il percorso di 8 km accanto ai falò ed a varie testimonianze, ci sarà l’ascolto dei messaggi per la pace di Papa Francesco tra i quali,come dice il Sommo Pontefice, “Non si ottiene la pace se non la si spera” alla luce dei vari conflitti nel Mondo ed in particolare nel Medio-Oriente.
Una volta giunti a Loreto,intorno alle ore 21,00 i partecipanti alla Marcia,accolti da Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio per il Santuario, avranno la possibilità di ascoltare all’interno della Basilica della Santa Casa, la testimonianza di Padre Bonaventura Nsavyimana -conosciuto dal parroco Don David Malavè nel suo viaggio lo scorso anno in Burundi, il quale parlerà della sua esperienza di riconciliazione e perdono dopo essere scampato ad un attentato alla sua vita,non denunciando il fatto, bensì perdonando e dialogando con i giovani autori, in ossequio al messaggio di Papa Francesco che parla spesso di pace come cammino di riconciliazione.
"Dopo mesi di chiacchiere e di promesse elettorali, Cingoli presenterà la Lista dei suoi diritti". Così il vice-sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini sulla convocazione dell'Assemblea in programma a Fabriano il prossimo giovedì 23 gennaio, nella quale saranno presenti tutti i sindaci di Area vasta.
Ad essere contestato è il Piano socio-sanitario 2019-2021 approvato lo scorso 29 gennaio dalla Giunta regionale, in cui Cingoli non venne inserito tra i Plessi ospedalieri in zone particolarmente disagiate: "Una distrazione sottolineata con un camion di neve davanti alla regione e un camper per oltre un mese sotto palazzo Raffaello. E siccome noi ne abbiamo diritto, al pari di Amandola e Pergola, siamo ancora qui a rivendicarlo. Non sappiamo se all'incontro ci sarà il presidente Ceriscioli, ma è certo che ci sarà la d.ssa Nadia Storti dirigente generale ASUR".
"Nel frattempo, in piena estate hanno chiuso i nostri reparti (20 posti letto), poi hanno smobilitato il reparto analisi, affisso alla portineria del nosocomio la tabella del Punto di primo intervento, senza, tuttavia, curarsi del suo funzionamento e trasferito amministrativamente l'organigramma a Macerata. Hanno fatto tutto questo - sottolinea Saltamartini - nonostante una legge dello Stato (la finanziaria del 2017) avesse approvato norme di sostegno per gli ospedali delle zone terremotate. Insomma, hanno infilato la lama nel tessuto della disperazione".
Il vice-sindaco va all'affondo anche nei confronti dell'opposizione interna: "Adesso il PD locale, dopo Natale, vanta l'attesa di un novello salvatore, per ripristinare il tutto. Noi abbiamo fiducia che insieme ai cittadini riusciremo a garantire l'esercizio dei nostri diritti di Comunità posta in zona disagiata. E chi conosce Cingoli e il San Vicino, sa che è davvero un'esigenza incomprimibile. Giovedì presenteremo le nostre richieste (Lista delle priorità Punto 9.2.2. del D.M. 70/2015). Abbiamo atteso troppo, vogliamo i fatti subito".
Quello che l'Amministrazione comunale di Cingoli chiederà all'Assemblea è riassunto nei seguenti sette punti:
1) garantire un'attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, attività di medicina interna e di chirurgia generale ridotta, presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza, inquadrato nella disciplina specifica così come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo.
2) oltre ai 30 posti di lunga degenza riabilitativa, è necessario predisporre un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
3) una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina;
4) eseguire indagini radiologiche anche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke più vicino;
5) indagini laboratoristiche in pronto soccorso che significa la riapertura del reparto analisi con un dirigente chimico e adetto;
6) la predisposizione di un protocollo che disciplini i trasporti secondari dall’Ospedale di zona particolarmente disagiata al centro spoke o hub.
7) E’ prevista la presenza di una emoteca. Il personale deve essere assicurato a rotazione dall’ospedale hub o spoke più vicino.
“La luna e il gomitolo” è il titolo della lectio-concertante che si svolgerà giovedì 23 gennaio alle ore 18.00 presso l’Aula Magna dell’Istituto “A. Gentili” di Macerata.
L’incontro, che si inserisce nell’ambito del progetto “25 aprile”, ha per oggetto la riscoperta del senso e del valore del “Monumento alla resistenza nel maceratese” e rappresenta una prova di dialogo tra scienza e arte, tra ragione e sentimento.
L’iniziativa ha lo scopo di coinvolgere le componenti essenziali della comunità scolastica, in particolare genitori e studenti, attraverso una lezione-concerto che coniuga pensiero giuridico e interpretazione musicale.
Saranno eseguiti brani di musica classica, moderna e contemporanea. Interpreti d’eccezione il Dirigente Scolastico Roberta Ciampechini al pianoforte e il duo da camera Enrica Morbiducci - violino e Tommaso Vigna – pianoforte.
La lectio sarà tenuta dal prof. Mario Morbiducci e indaga sulla lezione che la Costituzione lascia alla nostra generazione, impegnando i cittadini e la società civile a scelte responsabili contro ogni fatalismo e relativismo, in forza di valori ancora oggi in grado di orientare l’uomo e la sua azione.
Domenica 19 gennaio all’Auchan di Porto Sant’Elpidio la società Adriatica Scherma di Civitanova Marche ha presentato la disciplina della scherma sportiva sulle note del cartone animato Miraculous Ladybug.
Tanti bambini e bambine, ragazzi e ragazze si sono divertiti a provare questo sport meraviglioso.
Un prezioso aiuto hanno dato Pietro (macerata scherma) che in questa occasione si è esibito non solo come Chatnoir ma anche come maestro ed Elena (adriatica scherma) in vesti di Ladybug - valletta .
È stato pubblicato dall'Attività Investigativa Antimafia (DIA, ndr) il rapporto semestrale (gennaio/giugno 2019, ndr) relativo alle proiezioni di criminalità organizzata sul territorio nazionale. Con particolare riferimento alla regione Marche desta allarme la segnalazione riguardante il settore degli appalti pubblici connesso "all’esecuzione delle attività di ricostruzione dei centri abitati colpiti dal sisma del 2016". Un settore che viene definito "esposto" nei confronti di possibili infiltrazioni mafiose.
LE MAFIE - Il territorio marchigiano, stando a quando si legge nel dossier, "non ha offerto nel semestre, elementi di riscontro circa il radicamento delle mafie nazionali. Si sono tuttavia registrate, come in passato, presenze occasionali di affiliati. Ci si riferisce in particolare a soggetti vicini a clan di ‘ndrangheta, in particolare ai crotonesi Grande Aracri".
Nella provincia di Macerata risultano presenti "alcune proiezioni riconducibili a cosche del crotonese", mentre per quanto concerne le mafie straniere nel rapporto si legge che "la gestione delle piazze di spaccio risulta appannaggio, attualmente, soprattutto dei gruppi di origine africana".
La DIA sottolinea come nella provincia di Macerata risultino attivi gruppi di tunisini e nigeriani, ma anche di pakistani e albanesi con la seguente distribuzione sul territorio: "A Porto Recanati e Civitanova Marche risultano attivi gruppi di tunisini, a Macerata di nigeriani, nonché la presenza di pakistani sulla fascia litoranea maceratese. Inoltre, gli albanesi sono disseminati su tutto il territorio".
Nel dossier vengono citate le operazioni condotte dalle forze dell'ordine nel nostro territorio: "Un'organizzazione, capeggiata da un pregiudicato macedone, è stata scoperta ad aprile dai carabinieri nella provincia di Macerata. Lo straniero si avvaleva anche di soggetti minorenni per lo spaccio nei pressi di istituti scolastici (leggi qui).A Recanati i militari dell'Arma hanno concluso un'attività d’indagine, che ha visto anche in questo caso il coinvolgimento di stranieri. In particolare, 4 clandestini di origine pakistana provvedevano alla custodia, in un casolare isolato, della droga, in particolare di eroina con elevato grado di purezza".
"Analoghi sequestri sono stati effettuati in casolari situati nei territori di Civitanova Marche e Montecosaro - si legge ancora nel dossier -. Di particolare rilievo quanto accaduto in quest’ultima località nel mese di maggio, quando la Guardia di finanza, a seguito di perquisizione condotta all’interno di un casolare, ha proceduto all’arresto di un cittadino italiano e alla denuncia di altri due responsabili, sequestrando circa 28 kg. di marijuana e 3 di hashish".
Continuano gli appuntamenti al Teatro Vaccaj di Tolentino. Venerdì 24 gennaio, alle 21.15, sarà la volta di un fuori abbonamento: Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano.
Saverio Marconi torna sul palcoscenico del Teatro Vaccaj come attore per raccontare, con una narrazione intima ed emozionante, l’amicizia tra “Momo” e Monsieur Ibrahim.
“Un vicenda che parla del senso della vita, del rispetto per gli altri e che, se si vuole, si può cambiare il mondo. Per essere felici basta sorridere.” - questo secondo Saverio Marconi l’insegnamento dello spettacolo.
“Una storia scritta oggi e pensando a oggi” - è così che Goffredo Fofi definisce nella sua postfazione (Edizioni E/O) il racconto di Èric Emmanuel Schmitt del 2001, portato sul grande schermo nel 2003 (Premio del Pubblico a Omar Sharif come Miglior Attore alla Mostra del Cinema di Venezia).
Gabriela Eleonori e Saverio Marconi, dopo il grande successo di Variazioni Enigmatiche, tornano a confrontarsi con un testo di Schmitt, e questa volta lo fanno con una narrazione intima, che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito tradizionale del tè turco: un procedimento lento, un sapore antico e familiare, durante il quale si snoda, emozionante, la storia.
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano è la storia di un’infanzia, “l’infanzia che bisogna lasciare” o quella “da cui bisogna guarire”, di un’emancipazione, del superamento delle difficoltà attraverso un percorso di scoperta, di conoscenza di sé e di culture differenti.
È anche la storia dell’incontro tra un tredicenne ebreo e Monsieur Ibrahim - un vecchio musulmano che viene dal Corno d’Oro, proprietario di una drogheria.
Mondi (o sottomondi) che si incontrano, coabitano, in un invito al rispetto delle identità altrui e alla ricerca delle radici comuni “oltre le barriere delle lingue, delle nascite, delle fedi” [G. Fofi, Postfazione]. Una religione fatta di saggezza, lentezza, amore per il bello e per la vita, tolleranza: i «fiori» del testamento spirituale di Monsieur Ibrahim.
La biglietteria è aperta mercoledì 22 e giovedì 23 gennaio, con orario 18 – 20 e, venerdì24 gennaio dalle 18.
Info 0733 960059 opz. 3(negli orari di apertura del botteghino)
info@teatrovaccaj.it - www.teatrovaccaj.it - Facebook/TeatroVaccaj
On line www.vivaticket.it
BIGLIETTI
Platea e palchi I settore Intero € 20 / Ridotto € 18
Palco II settore Intero € 18 / Ridotto € 15
Palco III settore Intero € 15 Ridotto € 12
Loggione (posti in piedi) e posti a visibilità ridotta Intero € 10
Settantenne cade da quattro metri e viene soccorso dall'eliambulanza. È quanto avvenuto intorno alle 16:00 del pomeriggio odierno, in contrada Morla, a Pollenza.
L'allarme è stato lanciato dai familiari. Sul posto sono giunti i mezzi di soccorso del 118.
I sanitari, valutate le condizioni dell'anziano, hanno allertato l'eliambulanza e disposto il trasporto dell'uomo all'ospedale dorico di Torrette in codice rosso per via dei traumi riportati a seguito dello schianto al suolo.
(Servizio in aggiornamento)
(Foto di repertorio)
Gioiscono anche i ragazzi del coach Mobbili che hanno la meglio in casa con il risultato di 3 a 2 nella difficile sfida contro Frezzotti Trasporti, seconda in classifica. Le due squadre danno vita ad un partita intensa, combattuta e spettacolare. Il primo set è tirato e vede la squadra ospite riuscire a passare in vantaggio grazie al 23-25.
La risposta della Banca Macerata è delle migliori: pareggia subito i conti e lo fa con un ampio margine di distacco, 25-14. La sfida si conferma aperta e Frezzotti Trasporti torna avanti 2 a 1, trasformando il quarto set in quello decisivo: la Banca Macerata va sotto ma i ragazzi non mollano e con una bella prova di forza riescono a recuperare ben sette punti di svantaggio.
Ribaltano il risultato, chiudono ai vantaggi 26-24 e pareggiano i conti. Il tie-break è combattuto come il resto della partita, la spunta la Banca Macerata 15-13 e si prende una vittoria importante, soprattutto per la prestazione di squadra messa in campo, dove hanno spiccato le qualità di Ian Poli e Carlo Rossignoli.
Il progetto Donaction è tornato all’Isit Mattei di Recanati, scuola che lo aveva ospitato anche lo scorso anno. Sostenuto dalla Regione Marche, Donaction è nato dalla volontà di sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sulla donazione, ma anche sull'importanza di diventare cittadini attivi, affinché abbiano gli strumenti per costruire al meglio il loro futuro.
Le studentesse e gli studenti dell’istituto recanatese hanno incontrato questa mattina le volontarie Antonella Marchetti dell’Associazione Nazionale Trapiantati di Rene (ANTR) e Piera Marconi dell’AIDO, e la dottoressa Anna Monaco dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Civitanova Marche. «Donaction mette in rete più associazioni, permettendoci di raggiungere ragazze e ragazzi nelle scuole: informare correttamente i giovani è fondamentale per sensibilizzare su quanto essa sia utile per salvare una vita» spiegano le volontarie. L’importanza del progetto è dimostrata dai numeri: rispetto al passato il numero delle scuole aderenti di tutta la regione è triplicato e i dati sulla donazione di organi e tessuti sono estremamente positivi, confermando le Marche come una regione virtuosa.
Sono sette le associazioni che grazie a Donaction, hanno fatto rete per diffondere una corretta informazione ai giovani sulla donazione di organi e tessuti, promuovendo l’importanza di diventare cittadini attivi: Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Lifc Marche (Lega Italiana Fibrosi Cistica Marche), Aido (Associazione Italiana Donazione Organi Tessuti Cellule), Antr (Associazione Nazionale Trapianti di Rene), Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus), Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). e Adisco (sezione regionale Marche cordone ombelicale).
Come di consueto Donaction è anche un concorso creativo: agli studenti è stata proposta la realizzazione di elaborati per raccontare il significato e l’importanza della donazione di organi e tessuti. Da quest’anno, inoltre, i giovani e le giovani possono esprimersi anche attraverso la fotografia, l’illustrazione, la grafica, la pittura, e per gli istituti alberghieri anche l’elaborazione di una pietanza che riassuma i concetti di riuso e salute.
Rocambolesco pareggio casalingo per la prima squadra che, nel sedicesimo turno di campionato Serie C2 girone B, riagguanta il Real Fabriano all’ultimo respiro, prolungando così la sua striscia di pareggi.
Primi minuti di assoluto equilibrio: le squadre, preferiscono quindi studiarsi facendo girare la palla anziché spingere. Lo spettacolo è monotono, non aiutato dalle numerose interruzioni per falli. L’inerzia del match cambia al 20’ quando, al termine di un’intelligente verticalizzazione, gli ospiti sbloccano il risultato. Da questo momento il Borgorosso inizia a uscire, rendendosi pericoloso prima con Del Pupo e in seguito con Corvini. Tuttavia il finale di frazione è ancora di marca fabrianese e solo due grandi interventi di Pistacchi permettono ai suoi di andare a riposo col minimo passivo.
Il secondo tempo è scintillante fin dalle battute iniziali. I padroni di casa escono dagli spogliatoi col piglio giusto e alla prima sortita offensiva vanno vicinissimi al pari costringendo il numero uno avversario a superarsi per ben quattro volte nella stessa azione. La risposta ospite è da manuale del futsal: contropiede fulmineo e in tre tocchi ecco servito lo 0-2. I tre punti sembrerebbero in cassaforte, ma una svista difensiva regala palla al neoentrato Tiberi che accorcia le distanze. Il finale è da tachicardia: i continui capovolgimenti di fronte e il cronometro accrescono il nervosismo; entrambe le squadre esauriscono i cinque falli e lo spettro dei tiri liberi si avvicina. Il Real ne ha a disposizione ben due per chiudere il discorso, ma in entrambi i casi Pistacchi ipnotizza gli attaccanti rivali. In pieno recupero sesto fallo anche per il Borgorosso con Nunzi che trasforma facendo esplodere di gioia il Gattari.
Bicchiere mezzo pieno dunque per i ragazzi di Ranzuglia, assente per squalifica e ben sostituito da Kashchei, che grazie al carattere conquistano un punto prezioso; per non rimanere invischiati nella parte bassa della classifica e piazzarsi in un posizione di sicurezza urge però tornare presto alla vittoria. Venerdì prossimo trasferta difficilissima in casa della capolista Potenza Picena, dove nessuno fino ad ora è mai uscito indenne.
Altro pareggio al fotofinish quello maturato nella gara tra la formazione Csi del Borgorosso e il Vis Concordia Morrovalle, ultima giornata di andata del campionato provinciale open Serie A. Inizio disastroso per i biancorossi, la squadra sembra essere rimasta negli spogliato, infatti a metà primo tempo si ritrovano in svantaggio di ben 3 reti, con gli ospiti in un buon stato di forma e favoriti dalle amnesie difensive dei ragazzi di Vecerrica. Altra partita in salita per i tolentinati che nel momento di maggiore difficoltà riescono a tirare fuori l’orgoglio e un grande spirito combattivo, l’entrata del bomber Diallo, assente in C2 per squalifica, cambia la gara: proprio il pivot senegalese serve un delizioso assist di tacco a Falcioni che spara un bolide sotto la traversa ed accorcia le distanze a fine primo tempo.
La ripresa è tutta di marca biancorossa, la squadra attacca a pieno organico ed in pochi minuti trovano subito la rete del 2-3 con un tiro da fuori di De Carolis che beffa il portiere all’angolino e poco dopo la rimonta è compiuta con il gol di Seri. La Vis Concordia riesce solo a difendersi e provare ad essere pericolosa sulle ripartenze, ma il portiere Verdini è attento e non si fa sorprendere. Una brutta palla persa a centrocampo poteva compromettere la gara, con il 3-4 ospite, ma la reazione dei ragazzi di Vecerrica è agguerrita, la squadra non si arrende e in pieno recupero una grande azione del solito Diallo, porta prima De Carolis al tiro e sulla ribattuta del portiere ancora Seri sigla il gol del 4-4 in pieno recupero.
Pareggio meritato per i biancorossi che hanno dimostrato di saper lottare fino alla fine e giocare le gare alla pari con tutti. Al giro di boa la classifica non è positiva, solo 10 punti totalizzati, a dispetto delle ottime prestazioni collettive offerte e un alto numero di gare perse solamente di misura. Ci sono comunque i presupposti per fare molto meglio nel girone di ritorno e lavorare ancora sulla fase difensiva che attualmente sembra il “tendine d’achille” della squadra.
Grande entusiasmo invece per la squadra under 15 di mister Grillo che pur soffrendo molto riescono a strappare i tre punti alla Futsal ASKL di Ascoli e chiudere questo primo girone di campionato al quarto posto in classifica. Un ritorno alla vittoria importante che chiude il periodo nero dei borgorossini, reduci da ben 5 sconfitte consecutive, e che può ridare per il proseguo del torneo.
La gara giocata ieri al Gattari è stata molto equilibrata fin dall’inizio, gli ascolani hanno mostrato grosse lacune in fase difensiva, ma i tolentinati non sono riusciti ad approfittarne al meglio nelle prime fasi di gioco; il vantaggio viene siglato più tardi da Achouri Yassine che approfitta di un grossolano errore degli ospiti e il raddoppio arriva nel finale della prima frazione con un tapin vincente di Niasse Fallou. Nella ripresa i giovani ascolani provano a reagire, ma riescono a trovare solo il gol del 2-1. I borgorossini non chiudono la gara con alcune occasioni fallite a tu per tu con il portiere avversario e rischiano molto in un finale agguerrito e molto nervoso per il comportamento non proprio consono del mister avversario e di alcuni ragazzini. Ma il risultato non cambia e il Borgorosso porta a casa la vittoria. Ora la federazione comunicherà in settimana i nuovi raggruppamenti e si passerà alla seconda fase del torneo.
Un’ottima Paoloni Macerata sbanca Osimo, ottiene la quarta vittoria consecutiva e sale al terzo posto della classifica generale del Girone E. Una prestazione maiuscola dei ragazzi di Francesco Bernetti e Giuliano Massei che son stati bravi a prendere margine nella fase centrale di ogni set, utile per rintuzzare il ritorno della La Nef nella parte finale, chiudendo con uno 0-3 che può far sognare in vista del big match di Sabato prossimo quando la Paoloni ospiterà alla Marpel Arena, fischio di inizio alle ore 18:00, la capolista M2G Group Bari dei vari Di Florio, Grassano ma, soprattutto, Matej Cernic.
IL MATCH - Coach Bernetti schiera la formazione tipo con Larizza in cabina di regia opposto a capitan Tobaldi, Ciccarelli e Calistri schiacciatori ricevitori, Orazi e Lanciani centrali, Leoni nel ruolo di libero; risponde dall’altra parte coach Masciarelli con l’ex Gagliardi al palleggio in diagonale a Rossetti, Stella e Bruschi in banda, Silvestroni e Massaccesi al centro, Pace libero.
E’ subito la Paoloni a fare la voce grossa in campo: due attacchi di Calistri regalano il +3 a Macerata (6-9) mentre due muri sontuosi di Orazi permettono agli ospiti di allungare addirittura sul 9-16; Osimo prende coraggio ed allora il block di Gagliardi e la conclusione vincente di Stella riportano la La Nef sul -2 (16-18) ma dall’altra parte Tobaldi e Calistri martellano incessantemente consentendo alla propria squadra di allungare sul 16-22. Rossetti firma il 20-23 ma Macerata, con la veloce di Orazi, va a conquistare la prima frazione col risultato di 22-25.
Al cambio di campo arriva la reazione rabbiosa della La Nef che, sospinta dagli attacchi di Pettinari e dai muri di Massaccesi, allunga sul 7-3 ma Tobaldi si prende carico della sua squadra (19 punti totali col 50% in attacco) e riporta in parità la formazione maceratese a quota 12; le “doppiette” di Ciccarelli ed Orazi permettono agli ospiti di portarsi sul +3 (16-19) ma dall’altra parte Osimo recupera e Stella trova il punto del 20-20. Le due squadre arrivano insieme sul 23-23 e, nel rush finale, l’errore in attacco di Bruschi e l’ace di Tobaldi chiudono il secondo parziale con il punteggio di 23-25.
Nel terzo periodo Calistri e Lanciani confezionano il 6-8 mentre i punti di Tobaldi ed Orazi fan scappare Macerata sull’8-14; i muri di Rossetti e Gatto dimezzano il vantaggio biancorosso (13-16) con due attacchi del neo entrato Bacca che permettono ad Osimo di rosicchiare un altro punto (16-18). Tobaldi tira fuori dal cilindro la palla del 17-20 con Orazi, in primo tempo, a regalare ai suoi ben quattro match point (20-24); Rossetti annulla il primo, Gatto a muro il secondo ma Tobaldi, alla terza occasione, chiude il set 22-25 facendo esplodere la festa biancorossa.
Raggiante a fine partita coach Bernetti: “Sono contentissimo per la vittoria ottenuta peraltro su un campo davvero ostico come quello di Osimo; sapevamo sarebbe stato un incontro difficile vista la caratura della La Nef ma i ragazzi sono stati bravissimi: nonostante una settimana non al top dal punto di vista degli allenamenti la mia squadra è stata davvero quasi perfetta.”
Tre punti che fan volare la Paoloni Macerata al terzo posto nella classifica del Girone E con i ragazzi di Francesco Bernetti e Giuliano Massei che Sabato 25 Gennaio alla Marpel Arena, fischio di inizio alle ore 18:00 ingresso gratuito, ospiteranno la capolista M2G Group Bari.
Serie B – Girone E – 12° Giornata
La Nef Osimo AN – Paoloni Macerata 0-3
(22-25 23-25 22-25)
La Nef Osimo AN: Pettinari 7, Silvestroni, Bacca 2, Massaccesi 3, Carletti (L2), Bruschi (K) 9, Gagliardi 1, Pace (L1), Rossetti 15, Stella 10, Gatto 2. Non entrati: Paolucci, Baldoni. All. Masciarelli – Polidori
Paoloni Macerata: Massei R., Tobaldi (K) 19, Ciccarelli 5, Larizza, Gasparrini, Calistri 7, Lanciani 8, Leoni (L1), Orazi 11. Non entrati: Uguccioni, Aguzzi, Montecchiari (L2), Persichini. All. Bernetti – Massei G.
Arbitri: Galteri Andrea (PG) – Marani Azzurra (PG)
L’Unitre di Civitanova ha indetto il suo terzo concorso letterario per racconti inediti a tema, con una novità importante: il premio alla poesia organizzato in collaborazione con l’associazione SibillA che promuove da sei anni in città la Scuola di cultura e scrittura poetica Sibilla Aleramo. Si tratta di un concorso nazionale che non è riservato ai soli iscritti, ma è rivolto a tutti nel nome di una cultura che unisca menti e sentire in uno spazio autonomo e senza steccati ideologici.
La terza edizione del premio è stata presentata dall’assessore alla Crescita culturale Maika Gabellieri, alla presenza di Marisa Castagna presidente Unitre Civitanova, Umberto Piersanti poeta e docente Università Urbino, Annie Seri dell’associazione SibillA.
Il premio poesia diventa dunque una sezione del premio letterario, che ha per tema il viaggio, perché poesia e racconto si assomigliano per brevità ed intensità di espressione.
“L’unione di due realtà che si occupano di cultura in maniera continuativa e qualificata a Civitanova – spiega il professor Piersanti – è un segnale di concordia in una situazione come quella italiana dove predominano le divisioni. La vita culturale dovrebbe essere al di fuori degli scontri e vivere in uno spazio di autonomia che è estremamente importante; un’autonomia che nel tessuto civitanovese è presente”.
Il bando scadrà il 30 aprile 2020, mentre il 18 luglio è prevista la premiazione dei tre vincitori e la menzione dei due meritevoli.
“Siamo convinti che riusciremo a fare cose buone, come è successo negli ultimi anni anche con diverse amministrazioni che si sono succedute – ha precisato Annie Seri”. A sottolineare il terreno fertile e la vivacità tipica di una città di mare come Civitanova, la presidente Castagna: “Abbiamo pensato a questo connubio con la poesia per due ragioni: in primis perché la cultura va considerata a 360° e poi per la fortuna che abbiamo di avere nella nostra città un Maestro come Piersanti, che sarà anche presidente della Giuria del premio letterario insieme al professor Giuseppe Rivetti e alla docente Maria Grazia Baiocco. Ma un ringraziamento particolare e doveroso mi sento di esprimerlo all’assessore Gabellieri e alla Giunta perché ci hanno sempre fornito l’appoggio in tutte le iniziative”.
“La scelta dell’Amministrazione comunale è quella di valorizzare i progetti promossi da persone competenti e professionali – ha spiegato l’assessore Gabellieri. L’obiettivo è di dare spazio alla qualità e, in questo caso specifico, vedere un ente come l’Unitre, che lavora con continuità e in maniera seria da tanti anni sul territorio, unirsi alla Scuola di scrittura poetica del professor Piersanti, che ha vuole valorizzare una tradizione poetica di tutto rispetto presente a Civitanova, è motivo di orgoglio e incoraggiamento. L’obiettivo comune è quello di lasciare una traccia importante sul fronte culturale della città e come Giunta riteniamo giusto dare merito a chi meriti ne ha e lo dimostra non in maniera sporadica ma con l’impegno quotidiano nel portare avanti le iniziative”.
Il comparto dell’edilizia e costruzioni registra un aumento nell’ultimo anno del numero degli addetti (+2,6% che porta il valore complessivo a poco meno di 400.000unità) e il fatturato (+6%, oltre 65miliardi totali) ma la crescita segna una netta decelerazione. Nell’anno precedente infatti gli addetti incrementavano del +4,3% e il fatturato viaggiava al +8,8%. Nelle Marche crescono fatturato (+7,9%) e addetti (+4,1%) con una performance superiore alla media nazionale. I dati emergono dall’Osservatorio sui bilanci delle SRL – Focus settore Edilizia pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. L’analisi sulla base della banca dati AIDA –Bureau van Dijk ha riguardato i bilanci 2018 di quasi 80.000 srl afferenti al comparto, pari al 14% del totale di srl attive.
Nel dettaglio emerge come la crescita del fatturato sia più elevata tra le imprese del macrocomparto lavori di costruzione e demolizione (+8,5%) seguita dalle Srl del macrocomparto della costruzione di edifici, mentre mostra un leggero calo (-0,4%) quello dell’ingegneria civile.
Analizzando i tre comparti minori, demolizione e preparazione del cantiere edile, completamento e finitura di edifici e altri lavori specializzati di costruzione, si registra una crescita del fatturato di circa il 10%, mentre il fatturato del comparto dell’installazione di impianti è cresciuto meno tanto da attestarsi al 7,7%.
Negli altri due macrocomparti, invece, gli andamenti sono piuttosto differenziati. A questo proposito, nel macrocomparto della costruzione di edifici, a fronte di una crescita del fatturato del 5,7% del comparto costruzione di edifici residenziali e non residenziali, si registra un calo del comparto sviluppo di progetti immobiliari che vede il proprio fatturato complessivo decrescere dell’8,3%. Allo stesso modo, nel macrocomparto dell’ingegneria civile, a fronte di una crescita del fatturato per il comparto della costruzione di strade e ferrovie del 7,7%, si registra un calo del fatturato sia per il comparto della costruzione di opere di pubblica utilità (-3,7%) che della costruzione di opere di ingegneria civile (-14%).
Per quanto riguarda il fatturato a livello macro geografico, le performance migliori in termini di fatturato si rilevano nel Nord-est (+7,8%) mentre analizzando le singole regioni, sugli scudi Valle d’Aosta (+19,3%), Toscana (+13,8%), Veneto (+13%), Puglia (+12,5%) e Trentino Alto Adige (+11,5%). Buone anche le performance dell’Emilia Romagna (+10,9%) e della Sicilia (+10,8%).
Se le grandi imprese, oltre 10milioni di fatturato viaggiano con il vento in poppa, addetti +18% e fatturato +12,4% quelle micro, ovvero fino a 350mila euro di fatturato, denotano una grande sofferenza con un calo degli addetti (-13,7%) e del fatturato (-3%).
Allarme processionaria dei pini: il Comune di Macerata emette un'ordinanza per il contenimento.
Torna in questo periodo il consueto quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta a un insetto, il Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa, capace di defogliare vaste aree alberate e le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali.
Gli uffici comunali competenti hanno attivato il servizio di asportazione dei nidi sericei, nei siti di proprietà comunale con significativa presenza di alberi sensibili al fitofago.
La processionaria del pino è un fitofago parassita principalmente del genere Pinus, la sua caratteristica è quella di formare nidi sericei sugli alberi all’interno dei quali si sviluppano le larve che, a fine inverno/inizio primavera, in processione, scendono per interrarsi e divenire prima crisalide poi farfalla. La particolarità dell’insetto è quella di essere un vorace fitofago capace di defogliare vaste aree alberate ed inoltre le larve, a causa dei peli urticanti posti sul dorso, possono provocare irritazioni cutanee ed altre anomalie di tipo dermatologico a persone ed animali.
L’azione di contrasto alla processionaria del pino è regolata da un Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria del 2007, dove è fatto obbligo di procedere contro il lepidottero, “…a cura e spese dei proprietari e dei conduttori delle piante infestate”. In relazione a questo il Comune ha anche emesso un ordinanza (n. 13 del 18/01/2020) per il contenimento della popolazione del fitofago e a salvaguardia della salute pubblica.
Si ricorda che la processionaria del pino è un insetto endemico in Italia e nel Mediterraneo, parte della complessità dell’ecosistema, che quindi può essere contenuto ma non debellato e l’aspetto quantitativo della sua presenza è regolato da fenomeni climatici e dalla presenza o meno di antagonisti naturali.
Naturalmente si raccomanda ai proprietari di animali di effettuare una vigilanza più assidua sulla presenza di eventuali “processioni”, al fine di evitare che gli animali stessi entrino in stretto contatto con le larve a terra.
Recanati- Presso la Sala De Amicis della Scuola Secondaria di Primo Grado San Vito ha avuto luogo la cerimonia di apertura della cooperativa scolastica “ReCooperanti”, costituita dalle classi I B e IIB a tempo prolungato con le docenti tutor Isabella Bottazzi, Antonella Chiusaroli e Paola Scorcella nell’ambito del Progetto “Crescere nella Cooperazione”. Sono intervenuti la Dirigente Scolastica dell’I.C.Badaloni Annamaria De Siena, la referente di progetto della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, la dott.ssa Sabrina Massaccesi, il presidente della Cooperativa Sociale Onlus “La Ragnatela” Elio Piccinini e le famiglie degli studenti “soci cooperatori”.
Ad illustrare il progetto sono stati in prima persona i ragazzi e le ragazze delle due classi coinvolte, che hanno dimostrato piena consapevolezza dei principi e dei valori fondanti dell’impresa cooperativa scolastica (A.C.S.), che ricalca perfettamente la struttura delle cooperative vere e proprie. Il progetto 2019-2020 riparte all’insegna della continuità rispetto al patrimonio di idee ed esperienze maturato in precedenza, ma anche della novità, rappresentata dalla “missione” delle attività cooperative che cambia in ogni edizione.
Quest’anno la parola chiave è “umanità” intesa sia come “genere umano ”, da salvaguardare con la promozione di uno sviluppo sostenibile, sia come “sentimento di solidarietà umana” da alimentare anche con la conoscenza di alcuni “maestri” e dei loro motti: Don Milani con il suo “I care”, cioè ho a cuore, mi importa dell’altro; il medico-eroe Carlo Urbani con il suo “Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro”; uomini di oggi, che quotidianamente si impegnano per gli altri.
Tra i “tanti maestri”, anche Bruno Munari, pittore, designer, operatore visuale italiano, che fece della creatività l’emblema della libertà di pensiero, alla quale educare i bambini fin dalla più tenera età, come prima espressione dei loro diritti.
Il tema proposto, che costituisce il filo conduttore delle attività, con la relativa produzione di beni e servizi per la cittadinanza, fornisce uno sfondo integratore alla finalità di far vivere agli alunni e alle alunne l’esperienza cooperativa come esercizio della responsabilità personale, per mezzo di quelli che Edgar Morin definisce “nuovi saperi”, necessari per affrontare le sfide del futuro e per sapersi orientare entro la complessità che caratterizza l’esperienza contemporanea: l’etica della comprensione, l’etica del genere umano, l’intelligenza rispettosa, l’intelligenza etica. Si tratta di saperi che per-mettono agli alunni di “vivere” ed “agire” i principi della vita associativa, sociale e civile, a partire da quelli sanciti dallo Statuto dell’ACS per arrivare a quelli codificati dalla Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di cui quest’anno ricorre il trentennale, e dalla stessa Costituzione della Repubblica Italiana, che saranno oggetto di studio e di lavoro.
Nelle ultime settimane principalmente due scenari hanno catalizzato l’attenzione del sistema bancario nazionale (e comunitario). Dapprima è emersa una chiara strategia, di rilevante interesse anche per le altre banche per l’impatto che può avere sulla clientela, annunciata da Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit ed anche neo presidente dell’Ebf (European Banking Federation, ovvero l’Abi delle banche europee), di trasferire i tassi negativi ai correntisti.
Mustier ha chiarito che il compito del sistema bancario non è commentare le decisioni della Bce ma assicurarsi che le sue misure «siano messe nella massima efficienza in quello che i banchieri centrali chiamano meccanismo di trasmissione». E per assicurare «la massima efficienza» alla politica monetaria della Banca centrale europea «sarebbe estremamente importante che i tassi negativi non si fermassero nei bilanci bancari». È importante che la Bce dica alle banche, prosegue Mustier, «per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti”, proteggendo naturalmente i piccoli clienti con depositi inferiori ai 100 mila euro». In sostanza, Mustier ha detto che gli effetti dei tassi negativi vanno gradualmente trasferiti ai clienti perché «questo è l’unico modo di massimizzare il meccanismo di trasmissione, se si vuole avere il pieno impatto delle politiche monetarie».
È evidente che una simile misura avrebbe impatti non secondari per la clientela che subirebbe alla fine il peso delle decisioni adottate dalla BCE finalizzate a garantire la stabilità dell’intero sistema finanziario dell’Eurozona, ma anche a favorire una maggiore circolazione del credito bancario proprio verso i clienti, retail o corporate che siano.
Una siffatta misura viene mitigata, nella prospettiva di Mustier, con il rilievo per cui se l’obiettivo della politica monetaria della Bce è di «assicurarsi che i prestiti bancari siano dati al tasso più efficiente alla clientela» sarebbe opportuno che, nell’ambito del c.d. quantitative easing, la BCE acquistasse obbligazioni bancarie. Ciò per far sì che il costo della raccolta più basso per le banche possa essere trasferito alla clientela. Sempre secondo Mustier, infatti, le banche sono investment grade e l’acquisto di bond senior, senior preferred e tier 2 avrebbe un significato di stabilizzare il mercato obbligazionario. La strategia preannunciata da Mustier trae origine da dati significativi derivanti dalla vigenza di tassi negativi praticata dalla BCE.
Dal 2014 a fine 2018 la politica dei tassi negativi sui depositi adottata dalla Bce ha generato perdite per oltre 23 miliardi nei conti delle banche europee; solo nel 2018 si calcola che il danno economico sia stato di 7,5 miliardi.
Secondo una recente analisi di Goldman Sachs, le banche tedesche, francesi e del Benelux hanno circa l’80% della liquidità parcheggiata in Bce e, dunque, sarebbero le più danneggiate dai tassi negativi e da ulteriori ribassi.
L’agenzia Scope Ratings ha verificato che «ogni ulteriore taglio di 10 punti base dei tassi sui depositi costerebbe almeno 1,7 miliardi alle banche europee». Da solo il quantitative easing (si ricorda, avente ad oggetto acquisto di titoli da parte della 13 Bce al ritmo di circa 20 miliardi al mese, senza forward guidance al momento) rischia di aumentare ulteriormente la liquidità complessiva del sistema e, con essa, le somme parcheggiate dalle banche in BCE.
Con il rischio generalizzato che qualche istituto del Nord-Europa, come hanno iniziato a fare le banche svizzere anch’esse alle prese con i tassi negativi, decida di scaricare il “costo” sui clienti applicando rendimento negativo sui conti correnti bancari eccedenti alcune soglie (tipica- mente 100.000 euro).
Per evitare questi rischi, da settimane il pressing esercitato sulla Bce da parte delle grandi banche del Nord Europa - a partire da Deutsche Bank che da sola ha depositato in BCE 100 milioni degli 1,7 trilioni delle banche europee – ha avuto esito positivo con l’introduzione del c.d. tiering sui depositi bancari introdotto dall’Eu- rotower il 30 ottobre scorso; il tiering ha prodotto subito i suoi effetti, consentendo alle banche italiane di aumentare la liquidità di oltre 50 miliardi e riducendo la frammentazione nel settore bancario dell’area euro.
Gli istituti tedeschi, olandesi e belgi, a loro volta, hanno ridotto la liquidità in eccesso a costo di un modesto aumento dei tassi interbancari.
L’esenzione dal pagamento di un tasso negativo (-0,50%) per i depositi presso la BCE fino a sei volte la riserva minima obbligatoria ha fatto sì che molte banche italiane al di sotto della soglia abbiano acquisito liquidità sui mercati repo (pronti contro termine) a tasso negativo e l’abbiano depositata in Bce a tasso zero.Il tiering adottato dalla BCE consente infatti alle banche di non pagare un tasso negativo su una parte delle riserve in eccesso, offrendo in questo modo l’opportunità di attivare scambi di liquidità tra banche in modo da massimizzare i benefici.
L’obiettivo è di fare in modo che la liquidità venga immessa nei circuiti economici nazionali e di favorire così una maggiore crescita industriale dei Paesi dell’Eurozona.
Non sono mancati campanelli d’allarme per gli effetti indesiderati che il tiering rischia di provocare e come sembra che stia in parte accadendo.
Le banche italiane sono esentate dai tassi negativi sui depositi per circa 90 miliardi (oltre ai 15 miliardi della riserva obbligatoria). Il rischio è che le banche italiane sviluppino un sistema di deviante arbitraggio, nel senso che esse possono prendere a prestito fondi a tassi negativi sul mercato interbancario dei pronti/termine e poi depositarli in BCE a tasso zero.
In questo modo lucrerebbero sul differenziale, ma drenerebbero liquidità facendo salire i tassi dei p/t e di conseguenza dei BTP.
Nei prossimi mesi si avrà un quadro più chiaro della situazione e si potrà stabilire se il tiering ha sortito effetti positivi o negativi per le banche italiane o se queste ultime lo hanno utilizzato in modo conforme allo spirito ed agli obiettivi con cui è stato introdotto dalla BCE.
Il secondo scenario che è balzato sulla scena riguarda invece il ripensamento del business model ed il futuro occupazionale delle banche italiane (ma anche le banche europee non sono indifferenti a tale problematica).
Secondo recenti studi, infatti, a preoccupare il futuro del sistema bancario nazionale sono un drastico calo dei margini e circa 70 mila posti di lavoro a rischio nell’arco dei prossimi 5 anni. La società di consulenza internazionale Oliver Wyman, nel rapporto dal titolo «Banche italiane su un piano inclinato», ha ipotizzato il taglio di cinque miliardi di costi a livello di sistema per restare nei prossimi anni almeno con la minima (o scarsa) redditività attuale. Il doppio (ovvero, un taglio di 10 miliardi) per mettersi in pari con la media del sistema in Europa.
Il dato più significativo che emerge da tale report coinvolge soprattutto il ripensamento totale del business model, “rivoluzionando gli attivi di bilancio, utilizzando gli advanced analytics nella gestione del credito e prendendo atto che l’industria non è più labour intensive e richiede meno personale almeno per metà da riqualificare in chiave digital”.
Il report parla chiaramente di discontinuità industriale definita necessaria e addirittura urgente: «Senza nuove crisi, senza recessione, senza aumenti di capitale significativi dovuti alla nuova regolamentazione - spiega Claudio Torcellan, partner di Oliver Wyman - la nostra ipotesi è che nei prossimi cinque anni la media delle banche italiane vedrà una riduzione dei ricavi, in termini di margine di intermediazione, del 10% con punte del 15% per quelle più esposte sul credito e sui titoli di stato».
I regimi commissionali – spiega il report - non saranno di aiuto a compensare il calo del margine d’interesse: sono già su livelli più elevati rispetto alle banche europee e la regolamentazione tenderà sempre più a favorire la concorrenza mettendo sotto pressione la marginalità.
E allora come farà l’industria bancaria a sopravvivere al crollo dei ricavi? Servono una serie di interventi radicali di cambiamento del modello di business, osservano da Oliver Wyman, da realizzarsi «nell’arco di due piani industriali» con l’impegno di «manager coraggiosi» e «lungimiranza dei board che devono guardare a un’ottica di medio termine e non alle convenienze immediate».
I suggerimenti del report. Il primo aspetto riguarda la revisione degli attuali modelli dei servizi erogati dalle banche, ancora troppo focalizzati sulle filiali.
Le banche europee operano con un rapporto tra costi e totale della raccolta e impiegni dell’1% rispetto all’1,4% delle banche italiane.
Per ridurre il gap e mantenere la redditività sui livelli attuali il report prevede di tagliare costi per circa 5 miliardi, importo che corrisponde al taglio di 70.000 posti di lavoro e di circa 7.000 filiali nei prossimi 5 anni.
Le risorse che resteranno nelle banche dovranno avere nuove e maggiori competenze, soprattutto in chiave della prestazione dei cc.dd. digital services, dovrà essere adottata l’intelligenza artificiale nel sistema dei controlli ed evoluta la piattaforma dell’IT, vero core del futuro anche per il sistema bancario.
I dubbi sollevati dal report sull’efficiente funzionamento delle banche italiane, pongono sul tavolo tre focus principali: esistono investitori terzi, a partire dalle assicurazioni come accade in Francia, che possono detenere i mutui erogati dalle banche riducendo l’impegno di capitale su un attivo che non produce valore? Quante relazioni con medio-grandi imprese clienti remunerano il capitale di rischio impegnato? Quale è l’elasticità sul prezzo dei depositi?
L’obiettivo è chiaro: «Il capitale andrà allocato sugli attivi che generano valore, aumentando la velocità di rotazione degli attivi stessi anche con modelli di partnership con investitori istituzionali come le assicurazioni, minimizzando il costo della raccolta e del capitale».
Più che una trasformazione, quella delineata dal report della Oliver Wyman, sembra una rivoluzione, non facile da intraprendere e soprattutto in tempi ragionevolmente rapidi che mal si addicono alla realtà bancaria.
Ma le banche sono chiamate ad anticipare tali sfide e gettare da subito uno sguardo orientato al futuro. Nessuna esclusa.
Ed è evidente che l’aggregazione tra banche di piccola e media dimensione è una condizione indispensabile ma non sufficiente per il rilancio di un settore che può e deve restare decisivo per l’economia italiana.
Il report di Oliver Wyman assume un significato ben preciso se si presta attenzione alla recentissima decisione annunciata da UniCredit di ridurre il personale di circa ottomila unità nell’arco del piano industriale 2020-2023, mentre l’ottimizzazione della rete di filiali porterà alla chiusura di circa 500 sportelli. La strategia della banca prevede di realizzare un utile di cinque miliardi di euro nel 2023, con una crescita aggregata dell’utile per azione di circa il 12%.
La sfida è già iniziata Non sarà un’impresa facile e soprattutto non sarà indolore.
Articolo di Gerardo Pizzirusso
Montelupone. Unica nelle Marche, la Sagra del Carciofo di Montelupone ha ottenuto e ricevuto a Roma (Sala Koch - Senato) il marchio di "Sagra di Qualità " 2019 assegnato dall’Associazione Nazionale delle Pro Loco d’Italia.
Cittadine, quartieri e borghi hanno la loro Sagra, ne esistono di tutti i tipi, sono per lo più mangerecce e piene di allegria, feste socializzanti che, soprattutto nella bella stagione, nel rallegrare grandi e piccini, offrono l’occasione di vivere una giornata diversa e divertente.
Ma non sono tutte uguali e, tanto meno, improvvisate. La Sagra del Carciofo di Montelupone, oltre ad avere una storia lunga molti decenni, rappresenta un prodotto gastronomico di eccellenza, una varietà che, addirittura un millennio fa, come si evince da una antica “cronica”, indicava Montelupone come la Terra dei carciofi, terra identificata nella collina sovrastante la potente Abbadia di San Firmano.
Un plauso, dunque, è dovuto a chi ha saputo conservare e valorizzare il Carciofo di Montelupone e alla Pro Loco locale che lo celebra da decenni con una Sagra che, oggi, si fregia del Marchio di Sagra di Qualità, come le poche altre 27 in tutta Italia.
A Recanati Marche e Umbria, regioni dalle caratteristiche “blue” e “green”, coraggiosamente vogliono marciare verso spazi internazionali. Si è svolta, nel palazzo comunale di Recanati, la prima edizione del Blue Green Region Economic Forum ESG89 - Marche ed Umbria nel mercato globale – direction Dubai 2020. L’iniziativa, patrocinata dall’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, nasce dal progetto di ESG89 Group, da un’idea del suo Comitato Scientifico e di Indirizzo di connetter sempre di più le due regioni, creando una più coesa forza economica, culturale e sociale.
“Ci stiamo impegnando per far sì che Umbria e Marche possano creare un ponte economico, per poi aprirsi a quello che può essere il mercato internazionale – ha sottolienato Giovanni Giorgetti, Ceo di ESGG89 - A Recanati, insieme ad imprese, banche, istituzioni e stakeholder del territorio, abbiamo parlato concretamente delle opportunità che rappresenterà Expo Dubai di ottobre 2020 per guardare fuori dai confini per una crescita economica di questi due territori.
A fare gli onori di casa il sindaco della città dell’infinito Antonio Bravi. “Recanati – ha detto il primo cittadino – vuole essere presente a 360 gradi nel dibattito dell’internazionalizzazione; un argomento importante, attuale e fondamentale per dare una prospettiva di sviluppo economico ai nostri territori”. L’iniziativa, patrocinata dall’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, ha visto la presenza di H. E. Ahmed Al Mulla – vice Ambasciatore e da Ali AlNuaimi Consigliere per gli Affari Economici che hanno presentato come sarà Expo Du-bai 2020 caratterizzato dal tema “Collegare le menti, creare il futuro”.
Saranno coinvolte oltre 190 nazioni e, stando alle stime, la bellezza di più di 25 milioni di visitatori, il 70 % dei quali provenienti da Paesi diversi da quello ospitante. Fra gli altri relatori di spicco i rappresentanti di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini e Confindustria Foligno, Paolo Bazzica, il presidente della Bcc di Recanati e Colmurano Sandrino Bertini, il vice presidente del Banco Marchigiano Marco Bindelli, Mohamed Obaid, Ceo di EBS Group di Dubai, Riccardo Strano già direttore ENIT di Stati Uniti, Giappone, Cina e paesi orientali e membro del comitato Scientifico di ESG89 Group insieme a Salvatore Piscitelli, già senatore della Repubblica. Anche il presidente della Camera di Commercio Unica delle Marche, Gino Sabatini, ha colto la sfida. “Unire Umbria e Marche – ha detto Sabatini - non può che rappresentare una grande opportunità per la crescita. Dobbiamo cercare di essere una squadra per promuovere al meglio sui mercati internazionali i settori caratteristici delle nostre regioni: turismo, cultura, manifattura e agroalimentare”.
L’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 614 del 12 novembre 2019, prevede importanti novità in materia di contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) di chi ha la propria abitazione inagibile a causa del sisma del 2016.
Le nuove disposizioni sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, dall’Assessore ai Servizi Sociali Francesco Pio Colosi, dalla responsabile dei Servizi Sociali Pia Maria Branchiesi alla presenza del Vicesindaco Silvia Luconi, degli Assessori Giovanni Gabrielli e Fausto Pezzanesi e dei Consiglieri comunali Mirco Mancini, Monia Prioretti e Ivano Serragiotto.
Nell'Ordinanza è previsto che entro il 18 marzo 2020 i nuclei familiari beneficiari del CAS devono presentare al Comune una nuova dichiarazione firmata da tutti i componenti.
I cittadini alloggiati in strutture ricettive e nei container devono invece presentare la dichiarazione entro il 17 febbraio 2020.
Le dichiarazioni sono diverse, a seconda che si tratti dei proprietari delle abitazioni danneggiate (modello A); degli affittuari (modello C); di studenti (modello D); di chi intenda acquistare una nuova casa (modello B) o di chi intenda rimanere presso strutture ricettive o chieda il CAS per la prima volta.
Le dichiarazioni devono essere compilate sulla base di uno dei fac-simili a disposizione all’Ufficio Servizio Sociale e consegnate a mano allo stesso Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino in piazza Martiri di Montalto, oppure spedite a: Comune di Tolentino – 62029 Tolentino (MC), o inviate via PEC all’indirizzo comune.tolentino.mc@legalmail.it
I fac simili di domanda possono anche essere scaricati dal sito del Comune di Tolentino, nella home page, www.comune.tolentino.mc.it
Per informazioni e assistenza ci si può rivolgere all'ufficio Servizi Sociali in piazza Martiri di Montalto a partire da giovedì 23 gennaio 2020, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 18.