Jiri Kovar, nel giorno del suo trentunesimo compleanno, si è raccontato in diretta nell’ultimo appuntamento della settimana con #campionidacasa. Il veterano della Cucine Lube Civitanova ha risposto alle numerose richieste di tutti i tifosi e appassionati di volley accorsi durante la diretta delle 18 sulla pagina Instagram @asvolleylube. Un viaggio nel passato dello schiacciatore biancorosso accompagnato da tante curiosità.
Ciao Jiri, innanzitutto buon compleanno, sono 31 giusto?
“Grazie, sì sono tantissimi (ride)”
Un mese e mezzo fa si pensava alla Coppa Italia, ora ci troviamo in tutt’altra situazione, dicci il tuo pensiero a riguardo.
“È iniziato tutto mentre stavamo giocando la Coppa Italia, in quel weekend il virus iniziava a diffondersi in Italia. Speravamo di poter ricominciare ma era giusto fermare tutto, dispiace è ovvio ma sono cose più grandi e importanti di noi. Uno può condividere o meno questa decisione ma per altri atleti che hanno voglia di tornare a casa e stare in famiglia in questo momento difficile era anche giusto dargli questa possibilità”
Resti alla Cucine Lube il prossimo anno?
“Vedremo, sono in scadenza di contratto. Ora tutte le trattative sono ferme, si aspetta la ripartenza non tanto del volley mercato quanto dell’Italia”
Ti piacerebbe giocare all’estero?
“Sì perché in generale mi piace molto viaggiare e conoscere nuove realtà, posti, persone, nuovi modi di vivere e pensare”
Cosa ti piace di più dell’essere parte della Lube?
“La fortuna che ho avuto in questi anni alla Cucine Lube è che mi sono sempre trovato bene coi compagni di squadra. Credo sia la cosa fondamentale per proseguire anno dopo anno nella stessa società”
Hai vissuto a Macerata e Civitanova, che differenza hai trovato?
“A Macerata si stava bene ma non è una città molto viva e giovanile. Invece qui c’è il mare, si sta meglio a Civitanova”
Cosa ti ha spinto a fare questo sport?
“Da piccolo ho fatto tanti altri sport, ho iniziato col calcio, poi basket, pallamano, ping-pong, hockey sul ghiaccio. I miei genitori giocavano entrambi a pallavolo, passavo molto tempo in palestra con loro, ho iniziato a praticarlo e me la cavavo. Mi divertivo perciò ho continuato”
Come ti senti da futuro papà?
“Bene, non vedo l’ora. È un periodo difficile per far nascere un bambino. Vedo la pancia di mia moglie crescere a dismisura, mancano 3 settimane. È tutto pronto, anche la cameretta, stiamo solo aspettando che arrivi”
Quale squadra tifi di calcio?
“Non lo seguo per niente, è uno dei pochi sport che non mi piace guardare”
Il tuo sestetto ideale?
“Vermiglio palleggiatore e Fox Fei opposto; Samuele Papi con Osmany o Ngapeth in posto 4; al centro Gustavo e il tedesco Stefan Hubner; come libero Grebennikov”
Hai mai pensato di tornare a vestire la maglia azzurra?
“Sì, a gennaio avevo parlato con Chicco Blengini a lungo. Mi chiedeva la disponibilità per l’estate in Nazionale. In questo periodo ci saremmo dovuti risentire per confermare il mio stato fisico. Sarebbe un sogno andare alle Olimpiadi, l’unico traguardo che non sono riuscito a raggiungere in carriera”
La vittoria più bella che hai ottenuto in carriera?
“Il mio primo scudetto con la Cucine Lube a Milano nel V-Day contro Trento nel 2012”
Sei sempre molto calmo e concentrato, come fai a non rispondere alle provocazioni sotto rete?
“Non ci sono tante provocazioni, qualche giocatore lo fa per stuzzicare ma non vedo motivo per rispondere altrimenti stai al gioco dell’avversario”
Come passi la quarantena?
“Provo a cucinare con mia moglie, mi alleno quasi ogni giorno un paio d’ore, guardo la tv, oggi ho pulito il terrazzo”
Sei bravo a cucinare? Cosa ti piace di più preparare?
“Bravo direi di no, mia moglie è brava e cerco di seguire i suoi consigli. Decidiamo cosa cucinare e cerchiamo di fare qualcosa di buono insieme”
Cosa pensi di Marchisio?
“È un bravissimo ragazzo. È un po’ una testa calda da frenare ogni tanto, però si impegna, è stato bravo per tre anni nel suo ruolo qui alla Cucine Lube. Avere sempre davanti dei liberi fortissimi e non poter giocare non è facile, ha fatto un ottimo lavoro ed è migliorato tanto”
Un compagno di squadra a cui sei molto legato?
“Dragan Stankovic, abbiamo giocato insieme una vita. Tutt’ora ci sentiamo, d’estate di vediamo spesso”
Il tuo ricordo più bello con la maglia della nazionale?
“Non ho avuto il piacere di vestirla tanto a Lugo per i vari infortuni. Direi l’Europeo a Copenaghen, è stato un bel viaggio”
Cosa ci dici di Gigi Mastrangelo che ti ha salutato in diretta?
“Siamo stati anche compagni di stanza in nazionale. Fa veramente ridere, è un simpaticone”
Qual è stato l’infortunio più doloroso dal punto di vista psicologico?
“Quando ho rotto per la seconda volta il crociato in due anni. È stato doloroso psicologicamente, avevo passato da poco tutti i mesi di riabilitazione. Rompersi di nuovo mi ha fatto abbastanza male”
Che rapporto hai con i tifosi?
“Non sono il giocatore più attivo tra quelli che hanno rapporti coi tifosi. Forse sono stimato da loro perché non esagero con gli atteggiamenti, non sono appariscente. I tifosi comunque per ogni squadra sono importanti quindi li ringrazio per essere sempre con noi”
Incendio alla cabina dell’Enel di via Ricci a Civitanova, i quartieri di Fontespina e IV Marine rimangono senza corrente. il principio d'incendio si è sviluppato, per cause da verificare, intorno alle 19:30 del pomeriggio odierno nella cbina dell'Enel Sul posto i vigili del fuoco per mettere in sicurezza il sito che è stato recintato. Conseguenze su gran parte del vie della zona nord di Fontespina, molte rimaste senza energia elettrica. Allertate Enel e Atac. La corrente e’ tornata dopo poco in alcune zone, ma parecchi residenti sono rimasti per tre ore con il disagio del black out. Alle 21:30 l'Enel ha portato un generatore elettrogeno per ripristinare la situazione.
La Falc S.p.A., a cui fanno capo tra l’altro i marchi Naturino e Voile Blanche, ha aderito con un’importate donazione economica al fondo di solidarietà del Comune di Civitanova Marche creato per sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza COVID-19.
“La nostra è un’azienda dal respiro internazionale, ma le radici di Falc sono da sempre qui, a Civitanova Marche, dove l’azienda mantiene il cuore pulsante di ogni nostra attività. Per sostenere la nostra città abbiamo deciso di rispondere all’invito del Sindaco e di aiutare tutti coloro che si trovano in difficoltà in questo momento “dichiara Salina Ferretti, Amministratore Delegato della Falc.
L’azienda civitanovese che da sempre sostiene associazioni locali e collabora con il Comune ha voluto dare il suo contributo in un periodo così delicato per l’intera comunità.
L’azienda Ferrero ha deciso di portare un po’ di dolcezza negli ospedali italiani donando a medici, infermieri e operatori socio sanitari impegnati in questi giorni nella battaglia contro il Covid-19, migliaia di uova Grand Sorpresa Kinder.
Questa mattina, uova e colombe pasquali sono arrivate anche negli ospedali di Civitanova Marche e Fermo.
Un po’ di dolcezza per il personale ospedaliero per affrontare questo momento difficile.
In totale, sono 220 mila le uova distribuite da Ferrero con il contributo della Protezione Civile a medici, infermieri, paramedici e ausiliari, impegnati in 150 strutture sanitarie in tutta Italia.
Il premier Giuseppe Conte ha parlato questa sera intorno alle 19:30 in una conferenza stampa, dove ha annunciato la firma di un nuovo Dpcm che sostanzialmente proroga le attuali restrizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, per altre tre settimane.
"Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche, spiega il presidente del Consiglio. La salute è la nostra priorità. non siamo nella condizione di partire a pieno regime". "L'auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e gradualità, ma ripartire dipenderà dai nostri sforzi. La nostra determinazione è allentare il prima possibile le misure per tutte le attività produttive, per far ripartire quanto prima in piena sicurezza il motore del nostro Paese a pieno regime: non siamo ancora nella condizione di farlo, dobbiamo attendere ancora. Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza ad aprire alcune attività produttive". "La proroga che oggi disponiamo col nuovo Dpcm fino al 3 maggio vale anche per quasi tutte le attività produttive, continuiamo a mettere la tutela della salute al primo posto ma ponderiamo anche gli interessi in campo tenendo conto della tenuta socioeconomica"
L'unica eccezione varrà per librerie cartolibrerie. " Dal 14 aprile riapriamo librerie, cartolibrerie e negozi per neonati", continua Conte. Anche qualche altra attività produttiva come quelle relative alla silvicultura le attività forestali".
"Siamo già al lavoro per far ripartire il sistema produttivo - continua il presidente del Consiglio. La fase 2 è già partita. Per questo ci avvarremo di un gruppo di esperti che dialogherà con il comitato tecnico scientifico per modificare eventualmente i modelli organizzativi e lavorativi fin qui pensati. Gruppo di esperti presieduto dal manager Vittorio Colao.
Poi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. "Il protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro l'abbiamo siglato a metà marzo con le parti sociali: quella è la nostra bibbia da cui partire. Ora gli esperti lo stanno integrando e rafforzando. La raccomandazione ai responsabili delle aziende è in questo periodo di sospensione di sanificare i luoghi di lavoro e per attrezzarsi per una corretta applicazione delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro".
Infine sull'Europa. "Il Mes è uno strumento inadeguato, lotteremo con tutte le nostre forze per avere gli Eurobond. E attacca Salvini e Meloni: "Da loro falsità. Il Mes non è stato istituito da ieri, come falsamente dicono Salvini e Meloni. C'era dal 2012.
È una sfida che non riguarda solo noi, ma anche tutta l'Unione Europea, non firmerò nessun accordo senza avere rassicurazioni in merito".
Quest'anno l'associazione Nuova Santa Maria in Piana organizza per la prima volta la "Sagra del Bollito online" domenica 26 aprile 2020, la prima in assoluto in Italia.
Visto che non sarà possibile svolgere dal vivo la Sagra, l'Associazione ha pensato di proporre un nuovo format innovativo, divertente e soprattutto molto originale. L'evento sarà svolto completamente online. Sul sito Facebook "Sagra del Bollito online” sono stati pubblicati tre tipi di piatti da poter preparare per poi essere mostrati, tramite una foto che ritrae la portata con la persona che la presenta. La foto dovrà essere pubblicata direttamente sulla pagina dell'evento. I premi saranno ripartiti tra i primi 3 che riceveranno più "Mi piace" sotto la loro foto, inoltre è possibile condividerle con amici. Alle ore 21,00 ci sarà una diretta streaming musica dagli anni ‘80 fino ai giorni nostri. Lunedì a mezzogiorno tramite la pagina Facebook, l'Associazione proclamerà chi saranno i primi 3 vincitori dell'evento. Per chi partecipasse da lontano e vincesse uno dei tre premi, il valore del premio gli sarà addebitato sul suo Conto Corrente.
L'idea è stata redatta dal Consigliere Vittorio Farabollini, il quale ha affermato:
La Sagra doveva ovviamente essere annullata a causa dell'emergenza Coronavirus, ma pensandoci su, si poteva organizzare in modalità telematica, facendo cosi una sagra in casa con genitori e figli e per di più con musica in diretta streaming. È una prova mai fatta prima,dice il Consigliere Farabollini, è un modo per svagarsi in casa e riscoprire le vere tradizioni culiarie.
Ecco i tre piatti da cucinare:
-Pasta reale e stracciatella
-Bollito misto (Gallina e Vitello)
-Erbe campagnole
Dietrofront del Comune di Tolentino, annullata la Processione del Venerdì Santo inizialmente programmata, ovviamente in forma ridotta. A spiegare la motivazione del perché sia stata annullata è stato il sindaco Giuseppe Pezzanesi.
“L’intenzione di organizzare la Processione del Venerdì Santo, oltre che con una partecipazione limitatissima del clero, di un rappresentante di Polizia Locale, Croce Rossa Italiana, degli operatori sanitari e Gruppo comunale di Protezione Civile era scaturita dal desiderio di ringraziare, proprio con la loro diretta partecipazione, tutte quello persone che, ogni giorno, sono in prima linea per combattere una difficile battaglia, ha spiegato il primo cittadino.
Non pochi eletti ma, rispettate tutte le dovute prescrizioni di sicurezza, una processione altamente simbolica e significativa con una benedizione finale su tutta la città.
Siccome la Pasqua, soprattutto in un momento così difficile, deve permeare un clima di Pace e proprio per questo, di fronte alle perplessità di alcuni, abbiamo, tranquillamente, deciso di annullarla, per non turbare gli animi di tutti. Ci dispiace, quindi, informare che la simbolica Processione del Venerdì Santo, nei crismi della sicurezza, è stata annullata".
Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 7 persone. Salgono a 689 in totale le vittime, dall'inizio dell'epidemia (450 uomini e 239 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nella provincia di Pesaro Urbino (386).
Tra coloro che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore, un uomo di 64 anni di Civitanova Marche, Michele Marziali, deceduto nell'ospedale della stessa città rivierasca.
Nel 94,3% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,4 anni.
Da registrare che quello odierno è comunque il dato più basso riguardo ai decessi nelle ultime settimane.
Di seguito nel dettaglio i dati resi noti dal Gores:
La Regione Marche istituisce una legge con le misure urgenti per il sostegno alle attività produttive e ai lavoratori autonomi, a seguito dell’emergenza Covid-19. Questa mattina la firma del presidente Luca Ceriscioli, che afferma: È molto importante in un momento come questo l’impegno delle istituzioni per far ripartire l’economia del nostro territorio. Abbiamo dato un segno concreto approvando in pochi giorni e rendendo immediatamente esecutiva una legge che mette in campo 14,2 milioni per dare liquidità alle imprese, un piccolo segno rispetto a tutto quello che servirà mettere in campo, ma essere riusciti a farlo prima di tutti gli altri prima dell’imminente festività di Pasqua assume per noi un valore simbolico straordinario”.
Si istituisce così un fondo di emergenza di 14,2 milioni per le imprese e per i lavoratori autonomi, basato sugli incentivi al sistema del credito, che saranno disponibili da martedì 14 aprile presso i Confidi: 11,7 milioni per prestiti a tasso agevolato e 2,5 milioni per contributi a fondo perduto, per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie per l’accesso ai finanziamenti.
La legge prevede un allargamento del credito: da 25 mila a 40 mila euro senza vincolo percentuale di fatturato per le imprese, estensibile a 50 mila euro per le imprese che realizzano nuovi acquisti materiali e immateriali per il rilancio e la diversificazione delle attività, e fino a 5 mila euro per i lavoratori autonomi. La durata prevista del prestito è di 72 mesi, con 24 mesi di preammortamento.
Destinatari delle misure sono le imprese e i lavoratori autonomi. Al fine dell’accesso ai benefici gli operatori economici sono coloro che hanno subìto una crisi di liquidità a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sede operativa nel territorio e sono operativi alla data del 23 febbraio 2020.
Sulla somma di 14,2 milioni di euro convergono 4 milioni di euro della Regione, 4,3 milioni di Camera di Commercio e Province (da fondi preesistenti in chiusura) e 5,8 milioni di cofinanziamento dei Confidi stessi. Questi saranno destinati per 11,7 milioni all'erogazione di prestiti fino a 40 mila di euro a tasso di interesse agevolato non superiore all’1%, “significativamente più basso – spiega l’assessora alle Attività economiche Manuela Bora - di quello previsto dal Decreto Liquidità per prestiti fino a 25 mila euro (superiore all’1,2%) e di quello di mercato delle banche per prestiti di dimensioni superiori (tra il 2,5 e il 3,5%)”. Gli altri 2,5 milioni serviranno per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie per l'accesso ai finanziamenti presso il sistema creditizio per crediti fino a 150 mila euro, un meccanismo che è in grado di attivare, in previsione, ulteriori prestiti per 30,6 milioni.
“Questo fondo serve a rendere gestibile un periodo di transizione – aggiunge Manuela Bora - in attesa che i provvedimenti del governo siano applicati dalle banche e queste mettano a disposizione la liquidità necessaria alle imprese. Proprio quegli aiuti, impressionanti per quantità ma soggetti a regole che non consentono di poterne usufruire nell’immediato, rischiano di lasciare senza risorse soprattutto migliaia di micro e piccole imprese e di lavoratori autonomi della nostra regione”. “Gli imprenditori – conclude il presidente - hanno detto all’unanimità: l’accesso al credito, il pronto cassa sono complicati. La Regione Marche ha risposto: zero burocrazia pubblica e 14,2 milioni subito. Mi aspetto dai confidi uno sforzo straordinario per rispondere velocemente a una straordinaria richiesta di intervento che arriverà nei prossimi giorni e ho avuto rassicurazioni che la liquidità sarà erogata nel giro di una settimana”.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a nome dell'ex consigliere comunale di Civitanova Marche Livio De Vivo, in merito al lancio della nuova web radio "Radio Ciarapigna":
Cari lettori vi volevo informare di come, oramai, vedere quello che sta succedendo a Civitanova sia veramente inaccettabile e imbarazzante, vedere un'Amministrazione che non ha un briciolo di cuore e getta via la dignità altrui senza problemi.
Oltre ai casini fatti fino a che non scoppiasse il coronavirus, in questo mese anzi due, ne hanno collezionate troppe di brutte figure e imperdonabili e quindi da ex consigliere comunale e cittadino mi sono fatto portavoce e ho deciso di aprire un gruppo e fare un nuovo programma web radio che si chiama" Radio Ciarapigna": è possibile scriversi al gruppo cercando su Facebook proprio "Radio Ciarapigna".
Nelle mie dirette metto a nudo tutti i problemi della città con numeri alla mano, e non solo. Intervengono in diretta telefonica personaggi noti e cittadini scontenti, il tutto con un pizzico di satira e con imitazioni di personaggi. Il programma sta riscuotendo un grandissimo successo.
Nelle mie dirette cerco sempre di avere notizie bomba ed esclusive: ho tirato fuori il problema mascherine, ho lamentato il fatto delle file per avere i buoni pasto senza un minimo di privacy e sicurezza, per non parlare del mercato alimentare che è stato perlopiù fallimentare.
Prima delle mie denunce non avevano messo un euro ad aiuto dei cittadini causa coronavirus, non avevano creato un piano spiagge e ancora non hanno dato risposte ai commercianti per non parlare di tutti quei soldi in un periodo come questo messi a bilancio per feste e cotillon dell'assessore che capisce tutto al turismo....Ma oggi leggere la triste notizia che l'assessore Capponi ha inviato messaggi per chiedere cifre di 10 o 20 euro a chi li doveva, per le mense con le scuole chiuse, è ridicolo. Non ci sono giustificazioni, visto che la stessa non ha risarcito chi ha pagato anticipatamente anche il mese di marzo senza usufruire del servizio.
Qui purtroppo bisogna dare un segno di discontinuità e una "testa deve saltare" : o l'assessore Capponi si dimette o, se non lo farà, lo faccia il Sindaco prima che sia troppo tardi. Meglio finire in amministrazione vigilata e controllata con il prefetto, che continuare su questa marcia.
È avvenuta oggi la consegna di 60 Uova Pasquali ai reparti ostetricia e pediatria dell'ospedale di Macerata. Un dono nel dono perché il ricavato delle uova acquistate dall'UCID andrà ad aiutare le missioni Africane dei frati Cappuccini.
L'iniziativa si aggiunge alle donazioni già effettuate nelle scorse settimane dall'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti di Macerata, che aveva consegnato due ecografi portatili all'ospedale di Civitanova e all'INRCA di Ancona, e un quantitativo di mascherine FFP2 e tute anticovid alle strutture sanitarie locali.
"In questa Santa Pasqua vogliamo essere vicini alle persone che per vari motivi sono ricoverate in ospedale; vogliamo poi ancora una volta ringraziare gli operatori sanitari per lo straordinario impegno che riversano ogni giorno nel loro lavoro specialmente in questo periodo così difficile per via dell'epidemia covid-19", afferma Alessandro Guzzini presidente UCID Macerata.
"Vorrei cogliere poi questa occasione per fare a tutti un augurio di Buona Pasqua e per ringraziare di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi di UCID Macerata, oltre che i colleghi Manuela Guzzini, Paolo Pagnanelli, Matteo Guzzini, Silvia Rivetti che hanno dato un supporto essenziale da un punto di vista organizzativo".
“Civitanova Marche ha dimostrato a tutta la regione, al di là di ogni orientamento e interesse politico, di essere responsabile e generosa nel momento di massima emergenza Covid nel salvare vite umane. Prima ha accettato, come altri Comuni, la trasformazione del proprio nosocomio in Covid Hospital e poi ha dato, senza esitazione, il via libera alla richiesta pervenuta dalla Regione di trasformare la propria Fiera in un polo di terapia intensiva pronta ad ospitare 100 posti letto. Ora però ci attendiamo garanzie dal Governatore Ceriscioli che tutto ciò sia solo ‘temporaneo’ per superare l'emergenza”. Così il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica in merito alle voci che circolano circa le decisioni che la Regione sta assumendo in queste ore per fare di Civitanova Marche un centro unico regionale di cura al Covid 19.
“Non accetterò che la mia Città si trasformi in un unico centro Covid in modo permanente, perché ciò avrebbe una serie di ripercussioni sociali ed anche economiche che Civitanova non può permettersi. La Regione, con la stessa velocità e onestà con cui ci siamo mossi noi, si impegni da subito a trovare un’alternativa al nostro ospedale dando certezze e programmando la sanità regionale per rispondere ai malati Covid nel lungo periodo. Civitanova – ha proseguito Ciarapica - è stata disponibile per un periodo transitorio e di emergenza ma non è disponibile a diventare un centro Covid in maniera permanente. Sappiamo tutti che la lotta al coronavirus sarà molto lunga, per questo chiedo, che sia individuato da subito un ospedale alternativo al nostro, magari partendo da una di quelle strutture chiuse di recente”.
“Pretendiamo con forza che il nostro ospedale, come specificato in ogni occasione dall’inizio della pandemia, ritorni quanto prima al ruolo originario e riprenda l’ordinarietà indicandoci anche l’utilizzo che si farà dei due piani posti sopra al pronto soccorso e mai utilizzati. Ci sono malati - puntualizza il sindaco - che con patologie molto gravi stanno aspettando la ripresa delle normali attività che al momento sono state sospese, rimandate o dislocate su altri ospedali. La nostra comunità, inutile specificarlo per l’ennesima volta, è la più popolosa della provincia e serve tanti comuni limitrofi della costa e anche dell’entroterra, per questo non può permettersi di rinunciare ad un proprio ospedale.
“Ora mi aspetto che la Regione dia - ‘a stretto giro’ - garanzie scritte nero su bianco. Noi – ha concluso il Sindaco – abbiamo agito sempre nell’interesse e per il bene della collettività, è il tempo che la Regione nei confronti di Civitanova faccia altrettanto e dimostri alto senso delle istituzioni restituendo ciò che ci è dovuto”.
Ancora gesti di solidarietà e di aiuto verso chi è in prima linea in questa emergenza Covid-19. Tra questi gli agenti della Polizia locale di Macerata, i quali hanno ricevuto in dono presidi sanitari utili per lo svolgimento delle attività sul territorio.
Sono arrivate al comandante Danilo Doria le prime cento mascherine prodotte da un’azienda tessile maceratese, la Orlandi Valentino, che ha riconvertito la sua produzione da abbigliamento a mascherine sanitarie. Insieme alla Polizia locale di Macerata anche quella di Civitanova ha beneficiato del dono da parte dell’azienda.
Dalla ditta Ares sono arrivati occhiali, mascherine chirurgiche, guanti e gel disinfettante, preziosa dotazione di protezione per tutto il personale, insieme a quella già acquistata dal Comando.
Le auto della Polizia locale, inoltre sono state tutte sanitizzate dalle aziende Buldorini Pompe Funebri e Carrozzeria Paolorosso e Prenna di Macerata.
A loro esprime un ringraziamento sentito del comandante Danilo Doria, “per la vicinanza e la sensibilità dimostrata verso chi si trova in prima linea per il controllo del territorio e la sicurezza della popolazione".
A questo riguardo sono state 1490 le persone controllate dal 13 marzo ad oggi a Macerata, 9 delle quali sono state sanzionate per il mancato rispetto del divieto di spostamento, tre le persone denunciate per altri reati, accertati a seguito dei controlli Covid-19. Tra questi un cittadino extracomunitario che circolava con la patente falsa e che è stato sanzionato e denunciato all’autorità giudiziaria. Sul fronte degli esercizi commerciali sono 722 quelli controllati, uno dei quali sanzionato per mancato rispetto norme di vendita.
“I controlli saranno intensificati nel corso di questi giorni festivi, spiega il comandante Doria, onde evitare che la gente, magari attratta dal bel tempo, possa infrangere i divieti e vanificare gli sforzi fin qui fatti per evitare i contagi Covid-19. Rivolgo un appello e un invito in tal senso ai maceratesi, con l’auspicio che i nostri agenti non si vedano costretti, loro malgrado, a elevare altre sanzioni.” La minuziosa attività di controllo sul territorio viene svolta in collaborazione anche con la Prefettura e le forze della Polizia di Stato.
L’emergenza Coronavirus, ha fermato anche le celebrazioni per il 168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Questa mattina, alle ore 09.00, presso la Caserma P.Paola di Macerata, soltanto alla presenza del Prefetto Iolanda Rolli e del Questore Antonio Pignataro, si è tenuta una semplice deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato.
Il Questore Pignataro: “Il delicato momento che sta attraversando il nostro amatissimo Paese colpito da eventi così malvagi e crudeli noi uomini e donne della Polizia di Stato saremo sempre vicino ai cittadini, a questa comunità della provincia di Macerata. Sapremo certamente con le nostre forze che scaturiscono dal nostro cuore e dalle nostre anime uscirne vittoriosi non dimenticando mai questa grave tragedia che ha fatto provare ai nostri occhi dolore e originato lacrime. Noi, come fedeli servitori dello Stato saremo sempre al fianco della nostra comunità e continueremo ad ogni costo anche a sacrificio della nostra vita, ad essere di esempio vivente del coraggio che abbiamo il dovere di trasmettere a tutti i cittadini che svolgono pubbliche funzioni affinché esse vengano sempre ed in ogni circostanza adempiute con Disciplina e Onore. Disciplina non in senso militare, ma disciplina inteso come passione, coraggio, orgoglio, rigore, dedizione, umanità, preparazione, senso del dovere e lealtà, Onore inteso come rispetto del patto di servire la nostra comunità e di onorarla rispettando questo patto a costo di perdere la nostra vita per il bene comune. Valori quanto mai attuali e saldi in questo delicatissimo momento storico che sta attraversando l’umanità, anche se apparentemente queste parole possono sembrare per qualcuno anacronistiche e retrograde come se appartenessero ad un passato lontano e non avessero quel valore che mira a tutelare la vita e la libertà di ciascuno di noi.
Questa celebrazione, che noi poliziotti dedichiamo a tutti i medici e al personale sanitario della provincia di Macerata, con la nostra solidarietà che dimostriamo ogni giorno, siano gocce d’acqua che servano a riempire il senso di legalità che anela in ciascuno di noi per incrementare e rinsaldare quei valori fondanti su cui si basa la nostra società e che sia la salute dell’uomo al centro del mondo e non il profitto. Promettiamo ancora una volta a tutta la comunità della provincia di Macerata in questo giorno solenne per noi, il nostro impegno fino all’estremo sacrificio”.
Il Questore, ha sottolineato l’impegno straordinario delle forze di Polizia ed in particolare degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, che in questo periodo sono chiamate a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento dell’epidemia oltre che a svolgere la costante attività per il mantenimento della legalità nella nostra provincia.
Tanti sono stati i gesti di apprezzamento da parte della comunità nei confronti del lavoro svolto dalla Polizia di Stato alla quale arrivano quotidianamente messaggi di solidarietà e di incoraggiamento.
Grande festa a casa Romagnoli per la laurea di Chantal.
Durante la seduta telematica di giovedì 9 aprile 2020, come previsto dalle disposizioni legate all’emergenza Covid-19, la dottoressa Romagnoli ha conseguito la laurea in "Psicologia della comunicazione", Corso di laurea triennale in scienze della comunicazione d’impresa classe L20 - Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata, discutendo la tesi dal titolo “La comunicazione persuasiva nell'area contemporanea. Il caso della pubblicità'', relatore prof.ssa Ramona Bongelli.
Grande soddisfazione per i genitori Pietro Romagnoli e Sandra Pezzanesi che hanno festeggiato questo bel traguardo insieme alla loro unica figlia nella casa di Colotto a San Saverino Marche.
Congratulazioni dott.ssa Romagnoli!
“L’ospedale di San Severino Marche? Sparito dalla cartina geopolitica della Regione. Adesso qualcuno dovrà darmi una spiegazione”.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, si affida a una nota per “denunciare i contenuti di ben due Delibere regionali, la 272 del 9 marzo e la 320 del 12 marzo. A distanza di pochi giorni, ma con la stessa disattenzione - spiega - si è messo mano al Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il risultato? Come sempre un disastro. Il responsabile del procedimento prima, e i firmatari poi, ammesso che abbiano compreso cosa stavano avallando, hanno dato il via libera a quella che doveva essere, almeno sulla carta, una risposta all’emergenza pandemica che sta sconvolgendo il mondo intero e che sta seminando panico e morte anche dalle nostre parti. Ebbene gli atti con i quali, nero su bianco, la Regione trasforma tutti gli ospedali distinguendoli in Covid-Hospital e in strutture No-Covid dimenticano il “Bartolomeo Eustachio”. Il nostro nosocomio scompare da ogni mappa e da ogni riorganizzazione. Credo che qualcuno dovrebbe far pace con sé stesso. Dalla Regione, dalla direzione dell’Asur Marche, dalla direzione dell’Area Vasta 3, continuo a ricevere risposte alle mie incalzanti domande quotidiane in cui leggo che l’ospedale civile cittadino è un No-Covid Hospital ma nel Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica, e in particolare nella Delibera 320, lo stesso ospedale non trova né dignità né ruolo. L’atteggiamento di questi signori - prosegue il sindaco Piermattei - offende e preoccupa visto che le nostre comunità stanno pagando un prezzo altissimo. Abbiamo medici e infermieri che si sono ammalati di Covid-19 e che oggi sono costretti a letto dopo aver prestato servizio oltre le proprie forze in corsia. La nostra comunità sta pagando un prezzo ancor più serio visto che si è ritrovata a piangere già ben due vittime. Quale sarà la risposta delle istituzioni sanitarie? Una dimenticanza? Però non vorrei pensare che si tratti di una scelta già fatta che è quella di cancellare il nostro ospedale dalla lista degli ospedali delle Marche. Eppure del “Bartolomeo Eustachio” ci si ricorda quando serve trasferire pazienti da altre strutture. Proprio come è successo due settimane fa quando sono giunti da Civitanova sei positivi riportati indietro solo dopo aver provocato un focolaio tra i sanitari. Nessuno si è preoccupato, prima di fare tutto questo, di attivare un triage all’ingresso del Punto di primo intervento. Nessuno si preoccupa di fornire risposta alla richiesta di riattivare il Pronto Soccorso che andrebbe a servire non solo la nostra città ma tutta la Val Potenza e gran parte dell’entroterra visto che ci sono comunità che ormai hanno un ospedale a 70 chilometri di distanza. La direzione Asur si è ricordata di noi, eppure, quando ci ha comunicato che il nostro presidio sarebbe stato No-Covid19 per trasferirvi tutti i malati di Medicina e Cardiologia da Camerino, Macerata, Civitanova ed, eventualmente, da altri centri. E’ stato compiuto un atto che non si poteva compiere? O ci si è resi protagonisti dell’ennesima gaffe in sanità? Attendo, fiduciosa, risposta”.
"Come è accaduto nella maggior parte delle strutture residenziali nazionali, sette ospiti delle cure intermedie di Treia sono risultati positivi al COVID-19 unitamente a quattro operatori che li assistevano, mentre gli ospiti ricoverati presso la Riabilitazione sono risultati tutti negativi ivi compresi i medici e il personale sanitario assegnato". A sottolinearlo è il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, al fine di chiarire quanto avvenuto presso l’Ospedale di Comunità di Treia.
"I pazienti positivi delle Cure Intermedie sono stati immediatamente trasferiti presso i centri COVID della Provincia e messi in sicurezza mentre i pazienti non interessati al contagio sono rimasti nella struttura di Treia. L’attività - prosegue Maccioni - è regolarmente proseguita, invece, nel reparto di riabilitazione posto al primo piano che, anche a seguito della esecuzione dei tamponi tutti negativi, non ha evidenziato criticità; mentre nelle cure intermedie sta proseguendo la degenza per gli otto pazienti risultati negativi e si sta predisponendo il secondo campionamento di controllo".
Al fine di far fronte alle criticità insorte per la positività di una parte del personale sanitario delle cure intermedie, garantendo comunque il servizio, si è provveduto da lunedì 6 aprile alla seguente riorganizzazione:
- Copertura di pronta disponibilità per le urgenza dei medici del reparto di riabilitazione 8.00-20.00;
- Accordo con i medici della continuità assistenziale che rimangono in servizio dalle 20.00 fino alle ore 10.00 del giorno seguente nei giorni feriali per continuità della gestione clinica quotidiana dei pazienti attualmente degenti;
- assegnazione temporanea di una unità infermieristica del reparto di riabilitazione alla cure intermedie.
"Si tiene a precisare e sottolineare come presso le strutture di Treia non vi siano state, durante la degenza, vittime da Covid-19 - puntualizza Maccioni - e come costituiscano solo delle illazioni le affermazioni di chi in questo momento particolare dovrebbe collaborare per la risoluzione delle criticità. Relativamente alle attività ambulatoriali che vengono ancora garantite si fa presente come le stesse siano state tutte sospese ad esclusione delle prestazioni con priorità breve oppure urgenti. I prelievi vengono garantiti solamente alle persone che necessitano di prestazioni urgenti oppure in stato di fragilità come i malati oncologici, donne in stato di gravidanza, ecc.. Le stesse prestazioni, peraltro, vengono eseguite in locali completamente autonomi e separati dalle stanze degenza".
"L’attività sanitaria presso la struttura di Treia dell’Asur AV3 continua in piena sicurezza con l’impegno di tutto il personale ivi operante, ivi compresi di medici della continuità assistenziale che quando interpellati non hanno esitato a fornire il loro apporto" conclude Maccioni.
L'export è senza ombra di dubbio un fattore determinante per l'economia italiana, avendo un ruolo assolutamente influente per la sua crescita. Spesso, però, chi ha intenzione di esportare i propri servizi o prodotti non ha un’idea molto chiara degli step da eseguire: l’approccio all’export il più delle volte è molto confusionario e purtroppo non è raro che i risultati finiscano per non essere all’altezza delle aspettative. Qual è la situazione attuale delle imprese italiane che esportano e quali sono gli aspetti da considerare nel caso in cui si voglia esportare? Scopriamolo insieme.
Le aziende e i settori dell’export Secondo quanto riportato nel XXXIII Rapporto sul Commercio estero, sebbene il Pil nel 2018 risultava essere inferiore del 3% a quello del 2008 (ossia nel periodo precedente alla crisi), l’export italiano ha vissuto una crescita del 16,1% e attualmente rappresenta quasi un terzo del Pil nazionale (+10% rispetto al 2010).Il panorama economico italiano è composto principalmente da piccole e medie imprese, che naturalmente sono anche in cima alla classifica della tipologia di aziende esportatrici, essendo quelle più presenti sul suolo nazionale.
Per quanto riguarda le aree geografiche di provenienza delle imprese che esportano maggiormente, troviamo una certa disparità fra Nord e Sud: il 40% dell’export proviene infatti dal Nord-Ovest, il 33% dal Nord-Est, il 16% dal Centro e solo l’11% dalle regioni del Sud.I settori che riportano i valorimaggiori per quanto riguarda l’export sono quello dei mezzi di trasporto (11%), dell’abbigliamento (11,4%) e della produzione di macchinari industriali (17,7%).
Gli aspetti da considerare se si vuole esportare Prima di avviare qualsiasi attività di esportazione è sempre il caso di fare un approfondito studio del mercato di riferimento, raccogliendo e analizzando i dati più significativi per il proprio target. Una volta analizzato il mercato, bisognerà mettere a punto una strategia ben pianificata, ricorrendo a delle figure professionali adeguate ed evitando quindi ogni tipo di improvvisazione.
Un altro aspetto da non trascurare mai è l’importanza di adattarsi alle tradizioni e alle abitudini locali: non si può pensare di affermarsi su un mercato internazionale se non si considera l’influenza che ha la cultura del Paese in questione sul business, e diventanoquindi indispensabilidei servizi di traduzione di qualità (nel caso in cui non si abbiano delle adeguate risorse interne all’azienda. Anche in questo caso l’improvvisazione non è affatto d’aiuto: bisogna assolutamente evitare di utilizzare strumenti automatici (Google Translate in primis), che spesso sono anche controproducenti, e affidarsi a degli esperti, richiedendo delle traduzioni professionali con agenzie come Global Voices, ad esempio, una delle realtà B2B più affermate.
Sempre nell’ottica dell’adattamento dal punto di vista culturale, è bene curare anche i contenuti pubblicati su social network come Facebook, Instagram e Twitter, per nominare quelli più gettonati, oltre a preoccuparsi degli aspetti più tecnici come l’ottimizzazione del sito web e dell’e-commerce dell’azienda per i motori di ricerca.
L'errore che non bisogna fare quando si avvia un processo di internazionalizzazione è quello di evitare di pensare che si riesca ad ottenere successo e profitti nel breve periodo. Si tratta infatti di un percorso molto lungo, che richiede attenzione, impegno e soprattutto un'ottima gestione e pianificazione delle strategie.
"Pedalare, pedalare, pedalare". Così l'assessore Capponi descrive l'attività di tutto il settore del sociale in questo momento. Giorni imprevisti ed imprevedibili, che portano nuove problematiche e necessitano flessibilità, nuove strategie e sinergie concrete. Gli uffici sono al lavoro non solo per i buoni spesa, ma per le molte attività che proseguono in tutti i settori pur avendo cambiato veste, e per le nuove emergenze che la situazione Coronavirus fa nascere di continuo.
I buoni vengono costantemente distribuiti e nel contempo le centinaia di domande rimanenti vengono processate, ma nell'attesa di riceverli chiunque abbia necessità può contattare nel più totale riserbo il numero appositamente attivato: 347-8911558, o rivolgersi alle assistenti sociali regolarmente in servizio per rappresentare le proprie necessità. Dato l'incremento nella distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie in questo momento così emergenziale, per i rifornimenti si stanno adoperando davvero tutti: istituzione comunale, onlus, associazioni, volontari, ente pastorale, aziende, cittadini.
"Tutti al lavoro non solo negli uffici ma direttamente sul campo per coordinare, relazionarci, individuare bisogni, comunicare con gli enti che stanno donando le principali necessità, accelerare tempistiche ove possibile, raccogliere prodotti ad hoc per le diverse fasce di utenza. Mi sono personalmente relazionata con tanti che ci hanno donato, scandagliando con gli uffici e i volontari le esigenze, essendo presente all'arrivo dei carichi, coordinando le consegne con la Caritas e la Protezione Civile, nostri partner in questa raccolta, per l'arrivo dei prodotti in tempi utili anche per capire cosa manca da acquistare. La Diocesi, che ringrazio fortemente, e l'Assessorato alle Politiche sociali hanno voluto prevedere dei contributi straordinari, e anche con le prime donazioni effettuate è stato possibile acquistare carne e prodotti freschi da distribuire. Mi è caro ringraziare, oltre che il personale amministrativo che sta davvero lavorando sopra le forze data la enorme mole sia di domande per i buoni che di storici servizi e di nuove necessità emergenti, tutti quelli che hanno collaborato con l'assessorato tramite le loro donazioni per i pacchi alle famiglie o che con il loro servizio e impegno ci stanno aiutando con la logistica. Doveroso citare in primis Caritas Civitanova e Diocesi di Fermo e Protezione civile Civitanova Marche, ma anche le Farmacie comunali Civitanova Marche, SVAU- soccorritori volontari aiuti umanitari, Coldiretti e le aziende di rete Campagna amica, Multi cash Civitanova Marche, la Consulta dei servizi sociali di Civitanova Marche, il comitato di Potenza Picena di Croce Rossa Italiana e naturalmente tutti i cittadini che generosamente riempiono i cestoni della raccolta anche quando ordinano la spesa dal proprio domicilio. Ogni volta i civitanovesi dimostrano il loro incredibile spessore umano, ed è un grande orgoglio fare parte e rappresentare questa comunità, ora ferita, ma che insieme faremo ripartire. " conclude l'assessore Capponi.
Le fa eco Barbara Moschettoni, a nome di tutto il direttivo e volontari Caritas e Diocesi: "Diceva Madre Teresa che la nostra generosità è una goccia nel mare del bisogno, ma che se questa goccia non ci fosse il mare ne sentirebbe la mancanza. La gente di Civitanova ha accolto con generosità l'invito a donare la propria “goccia”, per andare incontro alle tante necessità di quanti, oggi, stanno vivendo situazioni difficili. Con i generi di prima necessità e le donazioni in denaro, i Civitanovesi stanno rendendo possibile un aiuto non generico ma in grado di soddisfare le tante diverse necessità di decine di famiglie bisognose. Mediamente in questo periodo stiamo assistendo 350 famiglie, di cui una settantina circa giunte a seguito della chiusura attività economiche. Stiamo lavorando davvero in rete con l'Amministrazione comunale ma anche con tutti i cittadini, associazioni, privati e aziende. Fra due giorni sarà Pasqua: il prendersi cura di chi ha meno di noi è il miglior modo di prepararci a questa festa e di rendere meno dura anche a noi la prova che stiamo affrontando. Papa Francesco, domenica scorsa, ha detto che «siamo al mondo per amare Lui e gli altri. Il resto passa, questo rimane. Il dramma che stiamo attraversando in questo tempo ci spinge a prendere sul serio quel che è serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che la vita non serve se non si serve. Perché la vita si misura sull’amore». Gli auguri alla nostra bella città li facciamo ancora con le parole del Papa: «di fronte a tante certezze che si sgretolano, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: “Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene».
La raccolta alimentare prosegue anche nelle prossime settimane in moltissimi esercizi commerciali di alimentari, igiene e grande distribuzione, la cui lista aggiornata è pubblicata sul sito del comune di Civitanova. E' possibile donare anche per coloro che non sono costretti per necessità ad uscire quando si ordina la propria spesa da casa, in ottemperanza al decreto e per rispettare la linea guida di uscire il meno possibile. Sono sempre necessari prodotti alimentari a lunga conservazione e prodotti per l'igiene casa e persona.
Il Sindaco Pezzanesi e gli Assessori Luconi e Colosi comunicano che tra il 14 e il 17 aprile 2020, il Comune di Tolentino provvederà al pagamento del contributo per l’autonoma sistemazione – CAS relativo ai mesi di febbraio e marzo 2020.
“Come nelle precedenti occasioni – fanno sapere - si informa che laddove si registrano ritardi, questi stessi sono dovuti a una attenta verifica degli aventi diritto e delle mutate situazioni relative ai sopralluoghi degli edifici. Ad esempio vanno valutate le reali situazioni degli stabili a seguito dei sopralluoghi Aedes, l’avvenuto decesso o il trasferimento in altro comune dell’avente diritto o la revoca dell’inagibilità.
Si ricorda che ci sono importanti novità in materia di contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) di chi ha la propria abitazione inagibile a causa del sisma del 2016.
Pertanto i nuclei familiari beneficiari del CAS devono provvedere, se non ancora fatto, a presentare al Comune una nuova dichiarazione firmata da tutti i componenti entro il prossimo 17 maggio 2020”.
Le dichiarazioni sono diverse, a seconda che si tratti dei proprietari delle abitazioni danneggiate (modello A); degli affittuari (modello D); di chi intenda acquistare una nuova casa (modello C) o di chi si trova presso strutture ricettive (modello B).
Le dichiarazioni devono essere compilate sui modelli a disposizione all’Ufficio Servizio Sociale e consegnate a mano allo stesso Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino in piazza Martiri di Montalto, oppure spedite a: Comune di Tolentino – 62029 Tolentino (MC), o inviate via PEC all’indirizzo comune.tolentino.mc@legalmail.it allegando copia di documento di riconoscimento di tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare.