Il Comune di San Severino Marche sta procedendo al pagamento del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, del mese di febbraio. Sono 664 i nuclei familiari destinatari del contributo che ammonta, in totale, a 489.672,41 euro.
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune ricorda che, a causa dell’emergenza Coronavirus, è stata pubblicata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, l’Ordinanza n. 650 con cui è stata disposta la proroga di 60 giorni per la presentazione delle nuove domande del Cas, in scadenza il 18 marzo 2020.
La nuova Ordinanza, di fatto, apporta modifiche all’articolo 1 dell’Ordinanza dello stesso capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 614 del 12 novembre 2019.
Chi ha già presentato domanda non dovrà ripresentare nuove dichiarazioni.
Si ricorda, infine, agli aventi diritto al Cas di comunicare all’ufficio Servizi Sociali ogni variazione del nucleo familiare, qualsiasi spostamento e l’eventuale nuova sistemazione avente carattere di stabilità, la revoca dell’inagibilità della propria abitazione lesionata dal sisma oppure l’eventuale variazione del proprio Iban e del conto corrente.
Lavori di ricostruzione terminati anche all’Istituto Croce Bianca, in località Rocchetta. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato parzialmente non utilizzabile la struttura che ospita da più di cinquant’anni una comunità terapeutica residenziale impegnata nell’assistenza carceraria e post -detentiva e nella salvaguardia dell’emarginazione sociale oltre che nella cura e nel reinserimento socio lavorativo di soggetti affetti da disturbi derivanti da nuove e vecchie forme di dipendenza patologica anche sottoposti a misure alternative alla reclusione.
La revoca fa seguito ad opere di riparazione del danno sismico con rafforzamento localizzato della struttura per un importo di circa 425mila euro.
A San Severino Marche, complessivamente, sono 430 le pratiche di ricostruzione presentate e inserite nel portale Domus Sisma-2016. Di queste 290 fanno riferimento alla ricostruzione leggera B – C, 136 alla ricostruzione pesante E e altre 4 alle attività produttive. Altre 45 pratiche hanno interessato la delocalizzazione di queste ultime. In totale sono state finanziate 217 pratiche per un totale di 35.664.546,63 euro di cui 195 relative alla ricostruzione leggera B – C e 22 alla ricostruzione pesante E. Di queste ne sono state chiuse 162 con riferimento alla ricostruzione sisma 2016, 3 relative alla ricostruzione pubblica e altre 37 con riferimento al cosiddetto Sisma Bonus.
Vestignano e gli altri borghi inseriti nella candidatura dal Comune di Caldarola.
Il Comune, nella persona del Sindaco Luca Maria Giuseppetti, ha creduto fin dall’inizio alla proposta di candidatura avviata dal Club per l’UNESCO di Tolentino e delle Terre Maceratesi ODV, subito dopo il sisma del 2016, ed è stato tra i primi comuni del Maceratese ad inviare la propria delibera di adesione al MaB alla Regione Marche che ha presentato la candidatura al Ministero dell'Ambiente e che è oggi capofila degli oltre novanta comuni marchigiani inclusi nella perimetrazione.
Il processo di candidatura che avrebbe dovuto portare alla formulazione del dossier da inviare a Parigi nel settembre di questo anno ha subito, come il resto, una brusca frenata per ciò che concerne lo sviluppo dell’animazione territoriale da realizzarsi prevalentemente attraverso incontri con le comunità. Tuttavia alcune iniziative hanno invece visto una felice conclusione, come quella attivata dalla Comunità di Vestignano con Diletta Grassetti la quale, per la sua tesi di laurea in Scienze archeologiche, ha sperimentato un percorso di ricerca partecipata: una innovativa metodologia d’indagine che aumenta l’impianto strettamente tecnico-descrittivo con la narrazione storico, identitaria dei residenti. Il programma Uomo e Biosfera - MaB (Man and Biosphere) UNESCO è stato pensato per accompagnare i territori in una programmazione orientata allo sviluppo sostenibile in cui la partecipazione e l’inclusione siano metodo e strategia operativa e dove la ricerca applicata venga messa al servizio delle comunità.
Fabio Balaso ha chiuso la seconda settimana di incontri con #campionidacasa, rispondendo alle numerose domande degli spettatori collegati alla diretta delle 18, sempre sulla pagina Instagram @asvolleylube. Il libero della Cucine Lube Civitanova, tra le tante curiosità raccontate, ha anche svelato qualche trucco tecnico per la ricezione, scopriamole insieme.
Buonasera Fabio, hai appena concluso l’allenamento a distanza col preparatore Merazzi, raccontaci come sta andando.
“Da casa, facciamo la solita routine: addominali e esercizi per braccia e gambe per tenere il più possibile il tono muscolare”.
Partiamo subito con le domande dai tifosi: che emozione hai provato nel dover sostituire Grebennikov?
“Sicuramente una grandissima emozione. È stata dura però ho dato tutto me stesso e spero di aver fatto il possibile per sostituire Jenia che resta tuttora il più forte al mondo”,
La vittoria più bella con la Lube?
“La Champions League a Berlino, affiancata allo scudetto vinto a Perugia”
Come sei diventato un pallavolista e ovviamente un libero così forte?
“Ho iniziato a 8 anni con la squadra del mio paese. Fino all’Under 16 facevo lo schiacciatore, poi per la statura sono passato al ruolo di libero”.
Come ti trovi a Civitanova?
“Mi sono trovato subito bene, mi hanno accolto benissimo sia la gente per strada che i tifosi. È un bel posto dove vivere anche per il mare che mi piace molto, sono felice di essere qui”.
Immaginavi mai di vincere così tanto?
“Sono contento di aver vinto così tanto in poco tempo, non mi aspettavo 4 successi consecutivi. Sono felice di far parte di questa squadra e società”.
Cosa si prova a ricevere battute come quelle di Leon o Simon? Quale avversario temi di più in battuta?
“Sono due battute sicuramente impegnative, le più temute quelle di Leon e Atanasijevic”.
Come hai vissuto l’esordio in biancorosso contro Padova?
“È stata una bella emozione, a Padova ho trascorso seri anni fantastici della mia carriera. Sono stato contento di rincontrare il pubblico di Padova”.
Consigli per la ricezione?
“Per la ricezione un consiglio è la rapidità di gambe, rimanere sempre compatti col piano di rimbalzo e concentrati sulla traiettoria della palla”.
Come vivi la quarantena?
“Per fortuna sono in compagnia della mia ragazza, la passiamo come tutti in casa. Facciamo pulizie, abbiamo un cagnolino da accudire, cuciniamo, guardiamo la tv”.
Il tuo rapporto con i tifosi?
“Fin dall’inizio mi sono trovato bene, dalla presentazione pre-campionato ho ricevuto tanti complimenti. C’è sempre tanto calore dai tifosi, sono molto legato a loro”.
Qual è il momento più difficile mentalmente durante la partita per un libero?
“Sicuramente nel finale del set, quando sei punto a punto. Rimanere concentrato sulle cose prestabilite, focalizzato sulla tattica di gioco studiata”.
In allenamento sei un fenomeno anche a schiacciare, è vero?
“Un fenomeno no, però ci provo (ride)”.
Sei uno dei pochi liberi che si prepara in ricezione stando sulle punte, come mai?
“È vero, l’ho notato anch’io. Mi viene naturale, cerco di essere sempre pronto per andare sulla palla anche quando arrivano fuori dal corpo”.
Il tuo starting six ideale?
“Bruno-Sokolov, Juantorena-Leon, Simon-Lisinac, Grebennikov”.
Com’è giocare in nazionale?
“È sempre una bellissima sensazione portare i colori dell’Italia sul petto. Sono onorato e contento di far parte di questo gruppo che si preparerà al meglio per le Olimpiadi posticipate al prossimo anno.”
Lo scherzo più divertente avvenuto in spogliatoio?
“Uno degli scherzi più frequenti è lanciarci l’acqua ghiacciata mentre siamo in doccia”.
Come ti trovi a ricevere tra Osmany e Leal?
“All’inizio è stato impegnativo, ci conoscevamo poco tempo e dovevamo ancora prendere feeling tra di noi, allenandoci è andata sempre meglio”.
Cosa ti manca di Padova come città?
“Per prima cosa la famiglia, ma anche l’affetto dei tifosi che avevo a Padova che sono diventati grandi amici”.
Come superi mentalmente gli ace consecutivi subiti?
“Non è facile superarli, devi pensare alla palla dopo che è sempre la più importante.
Quanto ti manca il Palasport?
“Molto, stare a casa senza allenamento diventa sempre più duro. Ero sempre abituato a vedere i miei compagni anche due volte al giorno, mi mancano molto”.
Macerata, Camerino, Muccia, Cingoli, ma anche Firenze, Massa, Pontedera, e anche le Case Famiglie Ronald della Fondazione Ronald McDonald, tanti sono i luoghi raggiunti in questi giorni dall’Andrea Bocelli Foundation che si è messa subito al servizio per offrire il proprio contributo in questa fase di emergenza Covid-19.
Dopo aver raggiunto in pochi giorni l’obiettivo dei primi 100.00 euro per aiutare il Covid Hospital di Camerino, nelle Marche, la Andrea Bocelli Foundation ha continuato a portare avanti la raccolta fondi con al suo fianco la voce e la forza del suo fondatore: “Sono fondamentali la “prudenza” e l’“audacia”. Il periodo della prudenza in Italia, e non solo, l’abbiamo vissuto e rispettato; adesso viene il momento dell’audacia, che significa essere in prima linea senza paura e con la voglia di fare. È per questo che la Fondazione che porta il mio nome vede tante persone impegnate concretamente, attivamente e con coraggio in quello che ora è importante fare” – ha dichiarato Andrea Bocelli.
L’invito a tutti a unire le forze, a stringersi intorno al Paese affinché presto si possa tornare ad abbracciarsi realmente, era partito dai canali social ufficiali, anche Chiara Ferragni e Fedez, Fabio Fazio, Mara Venier e tanti altri amici si sono attivati per dare voce alla raccolta fondi.
E tante, tante donazioni e messaggi di vicinanza e speranza arrivati dagli italiani, ma anche dall’estero “Saluti dalla Slovacchia”, “Vi siamo vicini i vostri fratelli Americani” si legge sulla pagina dedicata alla campagna.
E tanti i messaggi e le foto arrivate dai reparti, da coloro che tutti i giorni fronteggiano il virus e l’emergenza.
Da Camerino all’Italia, il passo è stato naturale. A Camerino la ABF aveva inaugurato a gennaio il terzo cantiere di ricostruzione post-sisma 2016, poi a marzo lo stop ai lavori ma non alla attività perché subito la scelta è stata quella di rimanere al fianco della comunità e dell’Ospedale nominato centro Covid. “Da sempre siamo convinti aver cura del nostro prossimo, della persona che ci è accanto, dell’attenzione e tempo dedicato anche ad un solo singolo possa fare la differenza per la vita di quella persona, ma anche della sua intera comunità. – dice il Direttore Generale Laura Biancalani - È per questo che lavoriamo ogni giorno per cercare di abbattere quelle barriere imposte da situazioni quali povertà, disagio sociale, o l’emergenza stessa che stiamo vivendo, con il fine di permettere ad ogni individuo di poter esprimere al meglio il proprio potenziale ristabilendo una condizione di dignità che passa attraverso l’accesso ad elementi basilari quali la salute, l’istruzione ad esempio”.
Fondamentale come sempre è stata la costruzione della rete e del dialogo con le istituzioni, dalla Regione con il Presidente Ceriscioli al Direttore dell’Area Vasta Maccioni.
“Tra l’otto marzo è il quindici marzo abbiamo riorganizzato due ospedali per poter salvare più vite possibili delle persone colpite da questo tremendo virus. Da subito abbiamo avuto l’incredibile sostegno della fondazione Bocelli che ci ha fatto dono di dispositivi per Camerino città da sempre nel cuore del grande Maestro Andrea Bocelli che tutto il mondo ci invidia. Questo ci ha fatto capire che stavamo percorrendo una strada piena di difficoltà ma che era l’unica percorribile”.– racconta Maccioni stesso – “Il 18 marzo purtroppo abbiamo dovuto dare il via ai lavori per in una struttura denominata “ex palazzina malattie infettive” situata all’interno del perimetro ospedaliero di Macerata per rendere disponibili ulteriori 45 posti letto di Medicina Covid-19. La struttura, sede di due importanti unità operative Hospice e Salute Mentale, che abbiamo dovuto dislocare in altre sedi, è stata oggetto di notevoli lavori soprattutto di adeguamento impiantistico. Anche in questo caso la Fondazione Bocelli, che ogni giorno mi contattava per chiedere quali necessità avesse la nostra Area Vasta, non ha esitato ancora una ad aiutarci provvedendo all’acquisto diretto di 30 letti di degenza. La donazione è stata fondamentale per poter aprire il reparto lunedì prossimo. Cosa dire? Solo un grande e sincero grazie al Maestro Bocelli e alla fondazione che porta il suo nome. Un’organizzazione efficiente e veloce nell’azione che fa la differenza quando si deve dare risposta ad una emergenza di queste dimensioni”.
Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino
ABF è vicina a Camerino poiché il 17 gennaio scorso, grazie a una raccolta fondi aperta nel 2019, ha avviato ha avviato i lavori di costruzione della nuova Accademia di Musica di Camerino, suggestivo borgo marchigiano tra i più colpiti dal terremoto del 2016. Questo è il terzo intervento di ricostruzione in cui ABF ha deciso di operare. L’inaugurazione dell’Accademia è prevista per questa estate a beneficio di 160 studenti, che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container.
Il nuovo reparto Covid di Macerata
La palazzina che accoglieva l’Hospice “Il Glicine” – trasferito con la sua attività in una analoga struttura di accoglienza a Montecassiano - è stata destinata come area di degenza per pazienti COVID-19 positivi che necessitano di monitoraggio ed il personale dell’hospice è stato chiamato a sostenere le attività dell’emergenza pandemica. Obiettivo è di poter ospitare 50 pazienti degenti. Attualmente le stanze sono state allestite con le trenta postazioni donate e allestite in tempi brevissimi dalla Andrea Bocelli Foundation.
Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore italiana, ha ufficializzato ieri i nomi dei 16 artisti finalisti della XXXI edizione (2020) del concorso con cui dal 1990 contribuisce attivamente al ricambio artistico-generazionale della canzone di qualità nazionale.
“Come tutti siamo alle prese con gli effetti di Covid-19. Per condurre in porto questa XXXI edizione del festival dovremo navigare a vista, saremo prudenti, pazienti e ce la faremo – ha dichiarato il Direttore Artistico Ezio Nannipieri “intanto, con Radio 1, cominciamo a goderci questo antipasto di belle canzoni, profumano di fresco e di buono, sarebbero piaciute anche a Piero Cesanelli, l’artefice di questo sogno ad occhi aperti che è Musicultura".
I 16 finalisti escono da una dura selezione, che ha inizialmente coinvolto 760 artisti, tutti autori dei loro brani ed ognuno dei quali ha ricevuto una risposta scritta argomentata. Tra febbraio e marzo scorsi, le 53 proposte più meritevoli sono state convocate al Teatro Lauro Rossi di Macerata per sostenere audizioni dal vivo davanti alla commissione d’ascolto di Musicultura e al pubblico. Con l’entrata in vigore delle prime misure di contenimento epidemico le audizioni sono proseguite a porte chiuse e sono state trasmesse in streaming, registrando otre 100.000 visualizzazioni. L’elevata qualità artistica delle proposte ha reso sofferta la scelta dei 16 artisti finalisti, con la proclamazione dei quali si entra oggi nel vivo della XXXI edizione di Musicultura. Di seguito i loro nomi, con il titolo delle canzoni e la provenienza:
Blindur (Cardito, NA) - Invisibile agli occhi; Cogito (Dolo, VE) - Cicca & caffè; Costanza (Livorno) -100 maglioni; Fabio Curto (Acri, Cs / Bologna) – Domenica; Alberto De Luca (Sondrio) - De André; Ernest Lo (Pescara) – Ssialae; Hanami (Napoli) - Contro volontà; H.E.R. (Foggia / Roma) - Il mondo non cambia mai; I miei migliori complimenti (Milano) - Inter-Cagliari; La Zero (Napoli) - Mea culpa;
Miele (Caltanissetta) - Il senso di colpa; Peppoh (Napoli) - Where Is the Rapstar?; Paolo Rig8 (Torno) - Scemi in paradiso; Senna (Ostia, RM) – Italifornia; SofSof (Bagnara Calabra) - La vita sognata; ULULA & LaForesta (Verona / Milano) - Oddio l’oblio
Da lunedì 6 aprile Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura e dal 2001 media partner del festival, prenderà per mano le canzoni finaliste per accompagnarle nelle case degli italiani.
Prosegue senza sosta la solidarietà a Treia: sono arrivate nella tarda mattinata di ieri 2000 mascherine, donate da Ernesto ed Elisabetta Raponi alla città e alla casa di riposo comunale; la donazione è stata effettuata per ricordare la figura di Benito Raponi, grande personaggio treiese, industriale e sportivo che ha segnato profondamente la storia della città del bracciale.
La distribuzione inizierà questa mattina, sabato 4 aprile, dalle ore 9, presso tutte le attività commerciali di sali e tabacchi del comune di Treia (centro storico, zona borgo, Passo Treia e Chiesanuova).
“Per quanto riguardano le frazioni di Camporota e Santa Maria in Selva – fa sapere il Comune - si potranno ritirare presso il Circolo di Santa Maria in Selva previa chiamata a uno dei due operatori (3357160409 o 3357160410). Chi per comprovate esigenze non può in nessun modo recarsi in uno dei punti di consegna può contattare anche l’Avis di Treia che si è attivata per consegnarle a domicilio contattando preventivamente i seguenti numeri: 380 10 58 133 o 335 58 86 049 339 16 48 458 o 339 21 72 121”. Intanto dopo due giorni di ricezione domande buoni pasto ecco la situazione: 114 domande presentate per un totale di 24000 euro concessi in buoni pasto.
Prosegue l’attività del centro operativo comunale di Treia, reperibile al numero 0733218700.
Quarta vittima del Coronavirus a Treia. Si è spento all'ospedale di Civitanova, dove era ricoverato, il 72enne Paolo Pettinari.
Anche la moglie ha contratto il Covid-19 ed è ricoverata al nosocomio di Camerino. Paolo Pettinari lascia, oltre alla coniuge, due figli.
Per quanto riguarda il conteggio dei numeri nel comune treiese ecco l’ultimo aggiornamento: 35 persone in isolamento domiciliare al cui interno si conteggiano 20 positivi al covid-19, fa sapere l'amministrazione comunale.
Arriverà domani in Italia un volo umanitario dall'Ucraina con a bordo 13 medici e 7 paramedici ucraini specializzati in terapia intensiva e rianimazione ed andranno ad operare negli ospedali della regione Marche. Per la nostra regione è un aiuto importantissimo e voglio ringraziare il ministro Di Maio per la sensibilità dimostrata verso la nostra comunità". Lo scrive sui social Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico. "Intanto - ricorda - a Jesi è stato completato l'allestimento dell'ospedale da campo della Marina Militare, che assicura 40 posti letto di degenza e 4 di terapia intensiva. Un aiuto importante ottenuto grazie alla disponibilità del ministro della Difesa Lorenzo Guerini".
Prefettura di Macerata, Camera di Commercio Marche, Associazioni di categoria e sindacati in call conference per fare un punto della situazione sull'attuazione del DPCM 22 marzo 2020 e per verificare la conformità a quanto previsto nell’art. 1 del del decreto e delle comunicazioni pervenute fino ad oggi.
L'approccio metodologico, illustrato dal Prefetto Iolanda Rolli in apertura di riunione, è stato preceduto da una analisi volta da un lato alla ricognizione delle attività produttive, operata grazie al contributo della Camera di commercio, che ha fornito un panorama completo e chiaro del tessuto produttivo del territorio, dall’altra all’accertamento dei codici Ateco contenuti nell’all.1 al DPCM 22 marzo 2020, successivamente modificati con DM MISE 25 marzo 2020.
Dai dati della Camera di commercio delle Marche sono più di 24.000 le imprese della provincia di Macerata che, rientrando in una delle fattispecie previste, possono proseguire regolarmente la propria attività lavorativa. La prefettura di Macerata sulla questione ha, inoltre, già ricevuto poco più di 300 comunicazioni da parte di imprese che dichiarano di svolgere attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1 del DPCM 22 marzo, come modificato dal DM MISE 25 marzo u.s., nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali e di queste 130 sono state già definite senza elementi ostativi. Numerosissimi, poi, sono stati i quesiti concernenti l’esatta applicazione della nuova normativa.
Con l'obiettivo di favorire una trattazione veloce delle domande, è stato istituto un gruppo di lavoro interno, che si avvale del più ampio bagaglio di competenze e informazioni possedute dalla Camera di Commercio e della attività di controllo svolta dal Corpo della Guardia di Finanza che è direttamente coinvolto nel puntuale esame delle comunicazioni.
Nella maggior parte dei casi, le comunicazioni sono state ritenute documentate e motivate. Nei casi dubbi sono stati chiesti chiarimenti e integrazioni o disposti mirati controlli.
"Devo dare atto - ha sottolineato il Prefetto - della grande serietà e del senso di responsabilità delle aziende della provincia che emergono dalle istruttorie finora svolte: nessuna richiesta è risultata essere in contrasto con le disposizioni governative. La maggioranza delle dichiarazioni è congrua con le attività ammissibili, svolte e soprattutto legate alle filiere dell'agroalimentare, del commercio e dei trasporti.
La Prefettura sta producendo un grande sforzo per vagliare in tempi eccezionalmente compressi tutte le comunicazioni e per fornire rapidamente un riscontro. In ragione del significativo numero delle “comunicazioni” già pervenute, non poche delle quali inevitabilmente da integrare secondo le indicazioni contenute negli appositi moduli, si è ritenuto di fornire ulteriori chiarimenti predisponendo un vademecum utile alle imprese. Tutto ciò, oltre ad essere stato diffuso agli organi stampa, è stato da subito pubblicato sul sito web dalla Prefettura e nell’odierna occasione è stato raccomandato a tutti i rappresentanti delle categorie presenti di richiamare l’attenzione sulle corrette modalità di presentazione delle comunicazioni.
Il Gruppo di lavoro valuta con la massima attenzione le dichiarazioni, al fine di garantire l’imprescindibile esigenza di salvaguardia della salute pubblica e della continuità dei processi produttivi, ma anche della garanzia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro dei dipendenti".
Il Prefetto ha assicurato che verificherà, con mirati accertamenti svolti dalle Forze di Polizia e dalle amministrazioni competenti, il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dei lavoratori dal pericolo del contagio Covid-19, anche alla luce del protocollo sottoscritto lo scorso 14 marzo.
Per questo continuano sempre più serrati i controlli di polizia sul territorio, arrivando a superare i 43.000 interventi (ad oggi sono 22.281 le persone e 19.688 le attività economiche controllate).
Il direttore di Confindustria ha assicurato l'impegno dell’associazione a supportare le aziende nell’attivazione degli ammortizzatori sociali messi in campo per affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19 chiedendo, poi, una corsia privilegiata per gli investimenti nell’area del cratere.
Durante la videoconferenza il rappresentante della Coldiretti ha chiesto chiarimenti in merito all’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di prodotti agricoli e alimentari.
In tale situazione, come in molti altri casi, si può far riferimento alle F.A.Q. pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di monitorare in modo stringente le attività nei settori essenziali, al fine di tutelare al massimo la salute dei lavoratori coinvolti, e hanno garantito la disponibilità a collaborare indicando le situazioni di mancata applicazione del protocollo di salute e sicurezza sottoscritto lo scorso 14 marzo.
“Un altro tema particolarmente importante, sul quale è già in atto, per le attività collegate alla ricostruzione, un confronto costante con le parti sociali e con gli Istituti di credito - ha aggiunto il prefetto - è quello delle possibili infiltrazioni. Nelle pieghe delle difficoltà economiche delle aziende del territorio, causate dalla situazione emergenziale per il contagio Covid-19 potrebbe tentare di infiltrarsi la criminalità organizzata di stampo mafioso per incrementare illegalmente i propri profitti”.
“In questa direzione è stata già chiesta la massima attenzione ai vertici della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di finanza. Ma possono rivelarsi estremamente preziosi anche i contributi informativi delle associazioni delle categorie produttive e delle organizzazioni sindacali. Un contributo che può essere determinante al fine di intercettare precocemente le tendenze evolutive dei fenomeni criminali di tipo mafioso nella fase emergenziale e post-emergenziale, proprio in considerazione della capillarità e della capacità diffusiva che loro posseggono”.
A seguito del positivo esito dell'incontro da remoto, il prefetto ha proposto un nuovo incontro per un approfondimento sul tema degli ammortizzatori sociali e per verificare l’andamento dei pagamenti e più in generale della situazione.
Dalla prossima settimana partirà uno screening sierologico per il Covid 19 a cominciare dalle Aziende ospedaliere di Torrette e Marche Nord. “La macchina organizzativa sanitaria si sta muovendo con tutte le forze in molteplici direzioni - afferma il presidente della Regione , Luca Ceriscioli - per consentire di velocizzare e aumentare le analisi di laboratorio per l’individuazione e l’isolamento del maggior numero possibile di casi positivi di Coronavirus, nonostante le difficoltà determinate dalla necessità dei reagenti.”
I due principali poli ospedalieri della regione dunque – Ospedali Riuniti di Torrette e Marche Nord - stanno approntando tutte le misure più idonee a far partire entro la prossima settimana i test sierologici, cioè quelli che rivelano se un individuo sano, senza sintomi, è stato contagiato dal virus SARS-CoV-2 e ha sviluppato gli anticorpi che lo difenderanno dall’infezione e parallelamente si procede all’effettuazione e monitoraggio di tamponi .
“La dimensione di questa epidemia è molto ampia – aggiunge Ceriscioli - e occorre adeguare molto, molto velocemente la risposta sanitaria all'evoluzione delle condizioni. Dobbiamo restare estremamente flessibili al mutare delle situazioni e cercare soluzioni e risposte rapide per fronteggiare un nemico invisibile. Accanto alle squadre di medici e infermieri che hanno proprio il compito di assistere a domicilio e di tenere sotto controllo le persone che non necessitano di essere ricoverate e, se necessario, di fare anche i tamponi , anche con la modalità del drive through , ora lo screening sierologico a tutto il personale sanitario , per strutturare man mano in tutta la regione un sistema di rilevazione sempre più attendibile".
Agli Ospedali Riuniti di Ancona lo screening partirà nei primi giorni della prossima settimana perché il macchinario specifico è già arrivato e sarà effettuato il test a tappeto su tutti i dipendenti permettendo, così, di individuare la presenza di anticorpi che segnalano il passaggio del virus e lo stadio di guarigione. "L’Azienda Ospedali Riuniti - spiega il Dg Michele Caporossi - è impegnata in questo screening anche ai fini della ricerca scientifica applicata, attraverso l’Università Politecnica, per assumere indicazioni scientifiche che saranno poi diffuse e trasmesse anche a livello internazionale e trasferite in protocolli per percorsi diagnostici e quindi terapeutici. Una raccolta dati che farà da apripista dunque, insieme all’Università di Modena e Bologna, per utilizzare, a fini di ricerca e condivisione di informazioni, i risultati ottenuti dall’interazione complessa delle varie discipline coinvolte“.
Partirà a brevissimo anche all’Azienda ospedaliera Marche Nord lo screening per la ricerca di anticorpi anti covid al personale dipendente . Sarà quindi attivata presso il laboratorio di analisi la diagnostica sierologica mediante test di chemiluminescenza per la ricerca di anticorpi Sars-COV-2. La diagnostica sierologica si affianca a quella molecolare già attivata da Marche Nord in questa settimana e permetterà di offrire la possibilità di effettuare uno screening diffuso a tutti i dipendenti
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 17 persone, 574 in totale dall'inizio dell'epidemia (381 maschi e 199 femmine). Tra vittime un uomo di 72 anni di Treia, deceduto al Covid hospital di Civitanova. E una donna 85enne di Urbino morta all'ospedale di Camerino. È sempre la provincia di Pesaro-Urbino con 331 decessi a pagare il prezzo più alto in termini di vite spezzate.
Nel 94,6% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e l'età media è di 79,5 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
In questo momento di emergenza mondiale, in cui l'ospedale di Camerino ed il personale tutto sono impegnati in prima linea, nella lotta contro il Coronavirus, il Lions Club di Matelica ha voluto dare un contributo allo sforzo dei sanitari, con un piccolo gesto volto ad agevolare il loro lavoro. I soci del Lions Club Matelica, con un service frutto dell'impegno e della volontà di tutto il club, hanno donato all'ospedale di Camerino confezioni di gel disinfettante. La presidente e tutti i soci Lions Matelica, ringraziano il socio Lion Maurizio Dini, titolare della Midor di Fermignano, che ha messo a disposizione il materiale, consegnato ieri nelle mani dei sanitari che prestano servizio al Covid hospital di Camerino.
Il sodalizio matelicese sta seguendo anche le iniziative a livello nazionale, con i Lions italiani che doneranno nel giro di breve tempo ventilatori polmonari destinati alla cura dei contagiati da coronavirus, utilizzando un primo contributo di 350.000 dollari della Lions Clubs International Foundation. Le attrezzature saranno messe a disposizione degli ospedali delle aree maggiormente colpite dall'epidemia, seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali.
Tragedia ad Appignano. Un uomo di 55 anni, nella tarda mattinata di oggi (intorno alle 11), è stato trovato impiccato nel garage della sua abitazione.
A fare la drammatica scoperta i familiari. Subto lanciato l'allarme sono intervenuti sul posto i sanitari del 118, ma per il 55enne non c'era più nulla da fare. Il personale sanitario non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
Ignari i motivi del gesto. Per i rilievi del caso sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Appignano.
Stabiliti i criteri per l’assegnazione del bonus alimentare, a Camerino, in favore di persone o famiglie in condizioni di disagio economico e sociale causato dalla situazione emergenziale in atto, provocata dalla diffusione di agenti virali trasmissibili (Covid19). Si tratta di aiuti per coloro che sono in condizioni di assoluto disagio per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Si potrà richiedere il bonus spesa: se nel proprio nucleo familiare non ci sono componenti percettori di reddito da lavoro dipendente (pubblico o privato), da pensione o da altre forme di reddito; se il proprio nucleo familiare è monoreddito se è stata chiusa o sospesa l’attività lavorativa in base alle disposizioni del d.l. 18/2020; se il proprio nucleo familiare trae reddito da attività di lavoro intermittente, occasionale, stagionale ecc., al momento interrotta in base alle disposizioni del d.l. 18/2020 (specificare l’attività di lavoro); se il proprio nucleo familiare si trova temporaneamente impossibilitato a soddisfare le primarie esigenze di vita a causa dell’emergenza covid19 (specificare la situazione)
La richiesta del bonus spesa potrà essere avanzata anche da coloro che percepiscono altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogate da enti pubblici (Rdc, Rei, naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, contributo autonoma sistemazione). Se all’interno del proprio nucleo familiare ci sono figli minori l’importo sarà aumentato di 50 euro. Da ogni nucleo familiare potrà essere presentata un’unica istanza.
Gli interessati potranno presentare la domanda on line accedendo al sito del Comune all’indirizzo www.comune.camerino.mc.it o inviando una mail all’indirizzo emergenza@comune.camerino.mc.it attraverso il modello disponibile sul sito. Solo nel caso di indisponibilità all’uso di questi strumenti, la domanda potrà essere compilata telefonicamente al numero 0737/631385 e 0737/636041 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 18. L’amministrazione comunale provvederà a effettuare gli opportuni controlli successivi, in merito a quanto dichiarato sull’autocertificazione. Le domande dovranno essere presentate nelle modalità indicate entro e non oltre l’8 aprile.
“Abbiamo cercato di stabilire dei criteri che potessero raggiungere la più ampia fetta di persone che vivono una condizione di forte disagio – ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia – Se i fondi riservati al Comune di Camerino (circa 37mila euro) non dovessero esse sufficienti per soddisfare tutte le domande, allora abbiamo già pensato d’implementare la cifra con uno sforzo da parte del Comune. Daremo priorità ai nuclei familiari maggiormente in difficoltà, ma saranno considerati anche coloro che già usufruiscono di altre misure di sostegno proprio per non lasciare nessuno in dietro” conclude Sborgia.
“Con grande senso di responsabilità e con estrema rapidità abbiamo risposto alla richiesta ufficiale (pervenuta in mattinata presso i nostri uffici), da parte della Regione di trasformare la Fiera di Civitanova Marche in un ospedale temporaneo per la cura dei pazienti gravi affetti da coronavirus”. Così il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica in merito alla richiesta della Regione sull’utilizzo della Fiera.
“L’abbiamo fatto con una Giunta riunita in mezz’ora per poter deliberare in fretta e dare il via libera all’immediato utilizzo dei nostri spazi fieristici. Ancora una volta, Civitanova Marche mostra collaborazione per i bene di tutti i cittadini marchigiani in difficoltà. Non potevamo far finta di nulla e girarci dall’altra parte in questo momento.
Se i nostri spazi fieristici sono risultati idonei - dopo gli studi di fattibilità realizzati da parte dello staff del Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 della nostra Regione, Guido Bertolaso - per l’allestimento della struttura, noi ci siamo. Civitanova c’è”. Ha continuato Ciarapica.
“Questo, a mio avviso, è il tempo della collaborazione e del senso alto delle istituzioni che insieme, al di là degli schieramenti politici, devono agire per un unico obiettivo, la salute dei nostri corregionali. Le Marche, purtroppo, ad oggi risultano essere la seconda regione più colpita d’Italia in proporzione al numero di abitanti, dopo la Lombardia”.
“Ora ci auguriamo che non ci siano intralci e che la Regione possa procedere rapidamente alla realizzazione del polo ospedaliero. Polo, che ci tengo a sottolineare, non sarà indispensabile solo per l’emergenza di oggi, ma servirà anche nell’immediato futuro – quando l’emergenza speriamo andrà a diminuire – per raccogliere i malati Covid 19 e permettere alle altre strutture ospedaliere di riprendere velocemente il lavoro ordinario, che ricordo in questo momento è stato sospeso e posticipato. Ma sappiamo bene che ci sono malattie e gravi patologie che non possono aspettare di essere curate e che non possono attendere il diminuire della pandemia.
Questa tragica emergenza deve insegnare a tutti che non ci possono essere divisioni politiche, né campanilismi di sorta. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per salvare vite umane. Ora il compito dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale è di poter portare avanti il progetto in tutta celerità”.
“Certi – ha concluso il Sindaco - di avere fatto il nostro dovere fino in fondo ci auguriamo di aver contribuito fattivamente al superamento del grave momento sanitario”.
Siamo pronti per la distribuzione dei buoni spesa: già dal pomeriggio di oggi, in tempi record, i dipendenti dei Servizi sociali chiameranno il primo gruppo di aventi diritto per consegnare il buono alimentare previsto dallo Stato. La consegna avverrà solo su appuntamento telefonico”. A dare la buona notizia, il sindaco Fabrizio Ciarapica, che questa mattina ha provveduto a completare l'iter burocratico per l'assegnazione delle misure di solidarietà previste dall'emergenza Covid-19, che a Civitanova raggiungeranno presumibilmente, secondo una stima ancora provvisoria quasi mille perone in base ai requisiti indicati nel bando e all'ordine cronologico di arrivo delle domande. (alle 14 di oggi sono circa 900 le domande pervenute ma il dato è in aggiornamento).
“Stiamo affrontando un'emergenza e questo comporta essere rapidi e veloci – ha spiegato Ciarapica. La scelta dell'Amministrazione è stata quella di aiutare tutti, comprese le persone che non hanno dimestichezza con l'italiano, o che a casa non possiedono un pc, una stampante o una scheda dati telefonica per effettuare il collegamento Internet. Mi sento di dover ringraziare di cuore ciascuno dei dipendenti dell'Ufficio Protocollo, dell'Urp comunale e l'ufficio messi e Servizi sociali che sono stati in prima linea a raccogliere le domande svolgendo questo lavoro importante nell'aiutare una ad una le persone che avevano necessità nella compilazione dei moduli, soprattutto residenti stranieri. Un lavoro prezioso che, se non fornito, ci avrebbe indotto a respingere le schede che avrebbero rischiato di arrivare incomplete. Un ringraziamento anche agli agenti della Polizia municipale e ai volontari della Protezione civile per il servizio di sicurezza”. C'è tempo fino a martedì 7 aprile per chiedere i sussidi, ma si è verosimilmente vicini al raggiungimento del budget di 262 mila euro.
“Siamo uno dei pochi comuni che lunedì ha emesso la delibera e venerdì ha avviato la consegna dei buoni – conclude il Primo cittadino di Civitanova. Va sottolineato inoltre, in questi momenti difficili, che Civitanova è la città con il più alto numero di abitanti della provincia e che il Comune versa in carenza di organico. Abbiamo invitato le persone a spedire le email o telefonate, ma le code che si sono create in questi tre giorni testimoniano che abbiamo raggiunto persone che sono davvero in difficoltà anche per la mancanza di mezzi che a volte diamo per scontati”.
L’invio della domanda potrà avvenire tramite posta elettronica all’indirizzo email: protocollo@comune.civitanova.mc.it o pec: comune.civitanovamarche@pec.it
Per informazioni sarà possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 09:30 alle ore 12:30 gli uffici comunali al numero 0733822285.
“È ufficiale: Ceriscioli ha scherzato sui 100 posti di intensiva alla Fiera di Civitanova e ne faranno le spese i malati gravi di Covid19. Dopo la Lega e i medici in prima linea, lo confermano, minacciando di ritirarsi dal progetto, anche gli imprenditori finanziatori e l’Ordine di Malta che raccoglie e gestisce le donazioni per conto della regione. In otto giorni nella Fiera hanno solo smontato un palco. Si vergogni: ha fatto spot sul web sproloquiando sulla sua preveggenza ed efficienza ed ora perde, per una delibera, quel tempo contro cui diceva di dover correre per salvare vite umane. La verità, cari Ceriscioli e assessore Sciapichetti che ci avete accusato di sciacallaggio politico, è che ci sono spese che dovreste sostenere voi o il comune e non riuscite a giustificare fondi pubblici da spendere in lavori a perdere: un problema che non avreste avuto con la palazzina dell’ospedale civitanovese visto che sarebbe stata riutilizzabile in ogni periodo e con ogni finalità.”.
Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega di Macerata, non le manda a dire al presidente della regione e all’assessore Sciapichetti che, nei giorni scorsi avevano liquidato come sterili polemiche politiche il suggerimento della Lega che, con il consigliere civitanovese Beruschi, aveva suggerito di prendere in considerazione la palazzina nuova dell’ospedale.
“I tempi di realizzazione si stanno allungando quanto l’elenco di coloro che denunciano il pressappochismo della giunta regionale PD – continua Merlini - Perché a Bertolaso non è stato prospettato il potenziamento dell’ospedale che avrebbe garantito la filiera sanitaria (radiologia, laboratorio analisi, farmacia, ecc.) con le stesse protezioni della fiera? Persino i finanziatori privati e i collaboratori di Bertolaso oggi sono del parere che sarebbe stato funzionale e avrebbe rappresentato una continuità operativa nel malaugurato caso si ripresentasse l’epidemia come più di uno scienziato ipotizza”.
Per Merlini l’uso della fiera è giustificato a Milano e a Bergamo, città con molti ospedali pienamente operativi e stracolmi, ma andava ponderato a Civitanova dove l’ospedale, presidio di riferimento per un bacino d’utenza di 100 mila persone, è stato svuotato per essere riservato ai soli malati Covid-19.
“La Regione, che in questi anni ha sciaguratamente chiuso tanti ospedali che oggi sarebbero stati provvidenziali, sta facendo poco o nulla per garantire la continuità e la sicurezza delle cure fondamentali, in particolare quelle oncologiche. Si affida al senso di responsabilità di medici e personale che, peraltro, vengono lasciati con scarsi dispositivi di protezione individuale. Le istanze di quanti chiedono di non abbassare la guardia sulla gestione ordinaria delle patologie devono essere al più presto accolte”.
In queste ore ad alcuni tolentinati sono giunti dei messaggi sui propri telefonini che informavano circa la consegna a casa di mascherine. In realtà si tratta di truffatori che, con la scusa del Covid-19, ne approfittano per introdursi nelle case per rubare.
L’Assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli informa che attualmente "il Comune di Tolentino non sta effettuando alcuna consegna a domicilio di mascherine e quindi si consiglia alle famiglie e soprattutto agli anziani di fare particolare attenzione. Né addetti comunali, né agenti della Polizia Locale né tantomeno volontari del gruppo comunale di Protezione Civile stanno girando per le case. Quindi diffidare degli sconosciuti e se utile contattare o i Carabinieri o l’Ufficio della Polizia Locale al numero 320.4325833 per segnalare eventuali situazioni ritenute anomale".
L’infezione da Covid-19 ha fatto riaprire i battenti delle fabbriche, per distribuire alla popolazione, in modo del tutto gratuito, come in tempo di guerra.
Sono così arrivate al Comune di Cingoli le mascherine prodotte Made in Filottrano-Cingoli, su licenza dalla LARDINI S.p.a., e con le risorse e i materiali della stessa Azienda con sede a Filottrano di proprietà dei fratelli Andrea, Luigi, Lorena e Anna Rita Lardini.
Come ha dichiarato uno di essi, Andrea Lardini, sono state prodotte dai loro dipendenti che ”gratuitamente si sono messi a cucirle senza chiedere nessuna remunerazione del lavoro”.
A Mummuiola, nella nostra zona industriale cingolana, in questa settimana, ma lavoreranno anche la prossima, in modo del tutto gratuito, come si è detto, si sono ritrovate 11 lavoratrici per regalare sempre alla popolazione le loro mascherine. Sono le dipendenti del Pantalonificio CO.MI.G di Giorgio Coppari e della ditta Confezioni-Cingoli di Emili Cavalletti.
Queste mascherine prodotte in loco, potranno essere utilizzate – come prevede l’articolo 16 del DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18, « Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, […..] per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro».
Quindi, i lavoratori delle imprese manifatturiere (non gli operatori sanitari), che nella loro prestazione sono impossibilitati a mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, e non hanno dispositivi più efficaci (tipo FFp2 e FFp3 o Mascherine chirurgiche), potranno richiedere al numero 0733-604330 CRI di Cingoli o al numero C.O.C. 331-6906665 , tali presidi in via del tutto gratuita, grazie alla donazione in parola.
Andrea Lardini ha fatto sapere che sono in corso le validazioni per renderle idonee alla stessa stregua delle mascherine chirurgiche.