Preso atto del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio firmato il 1 aprile, che proroga le misure restrittive contro la diffusione del Coronavirus fino al 13 aprile, si è riunito giovedì in videoconferenza il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A.
Valutate anche le dichiarazioni odierne del Ministro Spadafora circa una possibile ripartenza dello sport a maggio, sono state convocate per lunedì 6 aprile le tre Consulte per valutazioni sul prosieguo delle stagioni.
Sedici positivi al Covid-19, tra questi diversi pazienti che restano ricoverati in ospedale, e altre 28 persone seguite in assistenza sanitaria domiciliare dall’Asur. Questo il nuovo bollettino sull’emergenza Coronavirus a San Severino Marche diffuso dal sindaco, Rosa Piermattei, dopo gli ultimi aggiornamenti del Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie.
Al 30 marzo i positivi erano 15, i ricoverati in ospedale 7 e 32 le persone in quarantena a casa.
Il primo cittadino settempedano da settimane ormai, e con ogni mezzo, continua a ripetere di non uscire di casa se non per estrema necessità. Il Comune di San Severino Marche ha anche attivato due linee telefoniche dedicate all’assistenza alla popolazione: per essere aiutati a fare la spesa o altre piccole necessità ci si può rivolgere ai volontari del gruppo Comune di Protezione Civile tel. 3336116712.
Per avere assistenza e risposte ai propri quesiti, ma anche informazioni su come comportarsi, sarà sufficiente comporre il numero di telefono 3336116675.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 25 persone, 599 in totale dall'inizio dell'epidemia (398 uomini e 201 donne). Nelle strutture ospedaliere maceratesi hanno perso la vita 5 persone: una al Covid-Hospital di Camerino (un 78enne pesarese), quattro al Covid-Hospital di Civitanova Marche (un 79enne civitanovese, un 68enne di Castelraimondo, due 87enni di Macerata).
La provincia di Macerata piange anche la scomparsa di un 94enne di Recanati, ricoverato ad Ancona.
Nel 94,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,6 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
Saluto delle Forze dell’Ordine, questa mattina, anche a Villa Pini, così come in altri presidi sanitari della provincia, come disposto dal Questore Antonio Pignataro per rendere omaggio e ringraziare medici e personale sanitario per il lavoro che stanno svolgendo in questo periodo così complicato.
E, dopo l’Inno Nazionale con le forze dell’ordine schierate nel piazzale della clinica, sono scrosciati gli applausi del personale e dei pazienti affacciati dalle finestre e dai terrazzi.
“Una cerimonia sobria e intensa – dice l’AD di Kos Care e di Villa dei Pini, Enrico Brizioli – che tutti i presenti hanno molto apprezzato e che ha avuto senza dubbio anche un effetto in qualche modo gratificante per il nostro personale che sta svolgendo un compito encomiabile con abnegazione e motivazioni”.
D’altronde la Clinica Villa Pini è scesa in campo a pieno regime a supporto della sanità pubblica in questa fase emergenziale e, da 16 giorni, opera come struttura Covid con 70 posti letto acuti a pieno utilizzo, di cui 12 di sub-intensivi, con 6 Anestesisti in turno.
Da ieri, poi, sono iniziate le prime dimissioni di pazienti post-critici da Villa Pini verso la struttura Residenza Anni Azzurri Valdaso di Campofilone, attivata a seguito dell’accordo siglato ieri stesso con Asur e Regione Marche che impegnerà la struttura progressivamente fino a 100 posti letto.
“In questo modo – continua Brizioli - viene assicurato il necessario turn over per l’invio di nuovi pazienti da tutti gli ospedali marchigiani. Nel frattempo stiamo alzando il livello di protezione delle nostre strutture (in cui, fin dal primo momento dell’emergenza, abbiamo seguito le disposizioni e i protocolli di sicurezza e precauzionali dettati dagli organismi preposti, Oms, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute e Regione Marche), anche alla luce della progressiva evoluzione delle linee guida e delle conoscenze su come mitigare l’epidemia. E, sempre in coerenza con la costante evoluzione del dibattito scientifico sui sistemi di prevenzione della diffusione del Covid19, abbiamo deciso di acquistare direttamente 15.000 test anticorpali IgM/IgG che dalla prossima settimana utilizzeremo per mappare tutti i nostri pazienti e i nostri dipendenti".
"E' auspicabile - conclude Brizioli - che in questa fase vengano adottate misure sempre più forti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, di igienizzazione e di controllo dei percorsi, di controllo delle dimissioni sul territorio solo a tampone negativo e di mappatura costante dei pazienti e degli operatori attraverso tamponi e test anticorpali”.
E’ iniziata questa mattina la distribuzione delle mascherine su tutto il territorio del Comune di San Ginesio che sarà effettuata direttamente dal Sindaco, Giuliano Ciabocco, con l’aiuto e la collaborazione degli Assessori, Consiglieri, degli Agenti della Polizia Locale e dei volontari del Gruppo comunale della Protezione Civile.
Le mascherine che saranno consegnate a tutti i cittadini fanno parte di un’importante donazione da parte degli Amici di ChangsuHaiyu Town, Città della Repubblica popolare cinese, con la quale lo scorso novembre, in occasione della visita ufficiale organizzata dall’Associazione Paesi Bandiera Arancione, San Ginesio ha siglato il “Patto di Intesa per la Cooperazione amichevole”.
Un primo segnale forte di solidarietà ed amicizia quello della Città di Haiyu che si è velocemente attivata dall’inizio dell’emergenze per soccorrere in aiuto dei ginesini in questo momento di grande difficoltà.
La consegna delle mascherine sarà accompagnata da una lettera di augurio che il Sindaco Ciabocco rivolge a tutte la cittadinanza in prossimità dalle festività pasquali con un appello alla solidarietà e alla responsabilità: “Restiamo in casa per tutelare la nostra salute e quella delle persone che amiamo, solo così presto volteremo pagina e scriveremo una nuova storia. Forza San Ginesio!”
Il Comune di Tolentino emetterà buoni spesa nominali a favore di soggetti in difficoltà economica per effetto dell’emergenza COVID-19, per l’acquisto di prodotti alimentari e per l’igiene della persona e della casa e di beni di prima necessità.
Il beneficio ha carattere di una-tantum. Esso potrà eventualmente essere riproposto in rapporto al protrarsi o meno dell’emergenza COVID 19 e alle disponibilità economiche del fondo.
Dato il carattere di urgenza, eccezionalità e temporaneità della misura nazionale, il servizio potrà essere attivato attraverso compilazione online o domanda inoltrata via mail su casella di posta al seguente indirizzo: romina.caponi@comune.tolentino.mc.it o, esclusivamente per chi fosse sprovvisto di strumenti informatici, chiamando direttamente i numeri 0733/901321 – 323.
Alla domanda va allegato il documento di identità, anche in formato foto.
La distribuzione dei buoni agli aventi diritto sarà fatta in formato elettronico e, solo qualora si fosse sprovvisti di supporti informatici, per la consegna degli eventuali buoni cartacei verranno utilizzate le procedure già attivate per l’emergenza Covid-19 anche in relazione alla spesa a domicilio.
L’esercizio commerciale in cui potrà essere speso sarà determinato, per ciascun beneficiario, sulla base del criterio di prossimità.
Possono presentare domanda i cittadini residenti che si trovano nelle seguenti situazioni di bisogno derivanti dall’emergenza Coronavirus, con il seguente ordine di priorità:
A. i nuclei familiari o persone sole, già a carico del Servizio Sociale per situazioni di criticità, fragilità, multiproblematicità, disabilità, minori, patologie, non beneficiari di forme di sostegno economico quali: Reddito di Cittadinanza, pensione di cittadinanza, contributo per l’affitto, Naspi, cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione straordinaria, cassa integrazione in deroga, oppure che usufruiscono di prestazioni non significative dal punto di vista del reddito;
B. nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto trattamento di sostegno al reddito o il datore di lavoro ha richiesto ammissione di trattamento di sostegno del reddito, ai sensi del D.L. 18/2020, o il datore di lavoro abbia sospeso e/o ridotto l'orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore;
C. persone segnalate dalle Associazioni del Terzo Settore che si occupano di contrasto alla povertà;
D. persone in difficoltà economica, anche momentanea, a causa dell'emergenza Coronavirus.
Entità dei buoni spesa:
€ 150,00 per nucleo monofamiliare
€ 250,00 per nucleo di due persone adulte
€ 100,00 per ogni figlio minore fino ad un massimo di € 600,00 a famiglia
Il primo termine per la valutazione delle domande è venerdì 10 aprile e, successivamente, il venerdì di ogni settimana fino a esaurimento delle risorse disponibili, fatta salva la possibilità di integrazione di dette risorse con fondi del bilancio comunale, laddove possibile.
Sospesi i pagamenti dei tributi a Camerino per il periodo dell’emergenza, fino al 30 luglio 2020. La Giunta comunale, che si è riunita in forma telematica, ha ritenuto prioritario deliberare i primi provvedimenti a sostegno delle famiglie, per far fronte al periodo di difficoltà causato dall’emergenza Covid19. In particolare sono stati sospesi i pagamenti della Tari, della Tosap, dell’imposta pubblicitaria, dei canoni di locazione degli immobili comunali ad uso abitativo e non, del trasporto scolastico e della retta dell’asilo nido. Nel caso si dovesse prolungare lo stato di emergenza anche la sospensione sarà ulteriormente prorogata. “Si tratta di misure che abbiamo reputato necessarie e prioritarie – ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia – Un piccolo aiuto e contributo per andare in contro alle esigenze della cittadinanza e affrontare questo momento di difficoltà che tutti stiamo vivendo”. Il Comune ha anche predisposto un apposito conto corrente per chiunque voglia effettuare una donazione che andrà ad incrementare il fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità per le famiglie e i cittadini in difficoltà al seguente codice Iban: IT 56R 03111 68830 000000004026.
Sempre sul sito comunale sono online i moduli per la richiesta del bonus spesa che dovranno essere inoltrate entro e non oltre mercoledì 8 aprile. Nella prima giornata sono già pervenute 41 richieste.
A causa del perdurare dell’emergenza Covid19 è stata, inoltre, prorogata la chiusura dell’isola ecologica, Centro di raccolta comunale, in località Scalette, fino a nuove disposizioni, così come resta sospeso il mercato settimanale del sabato mattina.
Un ulteriore segno di vicinanza e solidarietà, quello che la comunità cinese del territorio marchigiano , appartenente alla Chiesa Cristiana Evangelica, ha voluto esprime nei confronti dei concittadini del Comune di Potenza Picena in un momento di particolare difficoltà. Stamane il referente della comunità religiosa cinese ha consegnato in Municipio 600 mascherine unitamente ad un messaggio di sostegno ed augurio: "Andrà tutto bene perchè Dio è con Noi".
Presenti gli Assessori Luisa Isidori e Tommaso Ruffini ed il Presidente della municipalizzata A.S.P.P. Mario Properzi, i quali hanno ringraziato a nome di tutta la cittadinanza. "Un gesto che abbiamo apprezzato e che ci ha davvero toccato - ha riferito l'Assessore Ruffini - le 600 mascherine saranno distribuite tra Casa di Riposo, addetti alla Polizia Locale, volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile e presso le Farmacie Comunali".
L'Amministrazione Comunale di Potenza Picena rende noto, inoltre, che è operativo lo Sportello di Ascolto Telefonico attivato dal Comune di Potenza Picena tramite la divisione Servizi Sociali. Il servizio, totalmente gratuito, ha l'intento di offrire un supporto a chiunque ne abbia bisogno in un momento di grande difficoltà per tutti ed in particolare per chi è solo o con particolari esigenze. Lo sportello è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 16 alle ore 17, chiamando il 327.4613215.
Giovedì 2 aprile si è riunito via skype il direttivo del Partito Democratico di Macerata, allargato agli invitati permanenti tra cui Narciso Ricotta, Angelo Sciapichetti e Irene Manzi. Lo scopo è stato quello di rimettersi al lavoro dopo l’interruzione forzata dovuta all’emergenza da Coronavirus e anche quello di dimostrare che la politica del Partito Democratico non è stata bloccata dal Covid-19.
A conferma di questi scopi si è deciso di rendere permanente una riunione settimanale del Direttivo del Partito Democratico inviando i contenuti delle stesse agli iscritti e per quanto possibile agli elettori delle primarie svolte a febbraio, che sono state un appuntamento democratico di primaria importanza per la città.
La riunione, aperta dal Segretario del circolo, Stefano Di Pietro, è iniziata con un sentito ringraziamento del Direttivo del PD a tutti gli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, ai volontari e a tutti coloro che stanno prestando la loro opera per sconfiggere il virus.
E in questo senso il Direttivo del PD ha deciso di fare una sottoscrizione per la Protezione Civile e di aprirne una tra i suoi iscritti. Un apprezzamento è stato rivolto anche ai cittadini maceratesi, che stanno rispondendo con grande senso civico all’appello di “stare a casa” e al lavoro continuo e positivo svolto dal Sindaco Romano Carancini nella lotta al Coronavirus e ai suoi aspetti più pesanti per la popolazione maceratese.
Entrati nel viso delle cose da fare, l’assessore Narciso Ricotta, candidato Sindaco per il centro sinistra alle prossime elezioni comunali, ha comunicato che ha già convocato una riunione, sempre via skype, dei componenti del tavolo di centro sinistra per il prossimo lunedì 6 aprile e ha dato un’informazione sulle attività intraprese dall’amministrazione comunale per l’emergenza derivata dal coronavirus.
I membri del Direttivo hanno manifestato l’intenzione di sollecitare, nei prossimi giorni, l’Amministrazione per un piano di interventi economici a favore delle famiglie e delle persone in difficoltà, una presenza sulla questione delle mascherine sia per un’adeguata distribuzione che per calmierarne il costo; inoltre, lo stesso faranno per favorire una riunione con l’ERSU, l’Università e rappresentanti degli studenti per la questione degli affitti delle abitazioni da parte di universitari e una discussione approfondita sull’isola pedonale e sul come attenersi nella fase particolarmente delicata della ripresa delle attività.
Di seguito si è sviluppata una discussione molto interessante tra tutti i componenti del Direttivo, durante la quale si è preso l’impegno di costituire dei gruppi di lavoro.
Uno per rivedere e stendere il programma elettorale del partito, che dovrà dedicare una parte importante alla ripresa economica dopo il Coronavirus e un altro per fare il punto sulla lista del Partito Democratico e delle liste civiche più vicine allo stesso partito per le prossime elezioni amministrative.
Alla fine della riunione si è collegato anche l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti, che ha dato un’informativa sugli ultimi dati del coronavirus ed ha ben chiarito l’impegno regionale per la realizzazione urgente dell’ospedale per la terapia intensiva a Civitanova, che risulterà indispensabile per alleggerire la pressione sugli Ospedali regionali ormai vicini al collasso.
La riunione si è conclusa con il richiamo di molti partecipanti alla necessità di valorizzare a Macerata l’impegno di chi si è sempre adoperato, come il PD, per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e per lo sforzo di unire tutti i cittadini con forte senso della comunità, in alternativa all’avventurismo di chi è stato solo capace di dire dei “no”, favorendo rotture e divisioni all’interno della società civile maceratese.
“Mettiamo immediatamente a disposizione delle aziende marchigiane più di 5 milioni di euro per la loro liquidità e la loro sopravvivenza, in grado di sviluppare 21,5 milioni di liquidità tra le piccole e medie imprese, con l’obbligo di erogazione entro una settimana”. L’annuncio del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, rappresenta il primo degli interventi “per dare alle imprese risorse in modo veloce e senza troppi adempimenti burocratici, nella consapevolezza però che quel serve sono strumenti straordinari per finanziare interventi molto più decisi sul sistema economico marchigiano”.
In Giunta camerale (la prima in epoca emergenza sanitaria e dunque svolta interamente con collegamento da remoto, ndr) tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno concordato di dover agire innanzitutto sul credito nella forma di liquidità e garanzia “di farlo in coordinamento con la Regione Marche, per non disperdere nessuna delle risorse disponibili”.
Dei 5 milioni, 4 milioni sono destinati alla liquidità sotto forma di intervento diretto e 1 milione per il fondo di garanzia, a valere sul bilancio camerale 2020, che di conseguenza verrà modificato rispetto a previsioni di inizio anno, accedendo alla convenzione stipulata con la Regione Marche, che è pronta a destinare 10 milioni in liquidità e garanzia attraverso lo strumento dei Confidi. “Solo il milione per il fondo di garanzia, stimo che possa sviluppare 12,5 milioni di investimenti”, chiarisce il Presidente.
A questa misura si aggiungono le risorse di altri finanziamenti previsti dai bandi che la Camera di Commercio sta mettendo a punto, a cominciare da quello dedicato al Microcredito d’Impresa, che prevede la concessione di contributi a chi, in situazione di difficoltà finanziaria ed è escluso dal tradizionale sistema del credito, si trova ad affrontare spese di emergenza.
La prima disponibilità è in grado di sviluppare investimenti per circa 5 milioni. “Dobbiamo impedire – sottolinea il Presidente camerale – che le realtà più piccole delle Marche scompaiano definitivamente perché oggi, ancor più di ieri, non riescono a ottenere il credito tradizionale non potendo fornire garanzie di solvibilità, e magari stimolare qualche nuova iniziativa imprenditoriale, orientata alle rinnovate necessità dei mercati”.
“Questo è l’impegno immediato della Camera di Commercio delle Marche – conclude Sabatini - sempre in attesa di conoscere nella loro interezza le misure che saranno prese in ambito nazionale e, soprattutto, europeo”.
Sono cinque le imprese settempedane che, alla data del 3 aprile, hanno dato disponibilità al Comune di San Severino Marche al ricevimento dei Buoni spesa alimentari assegnati, tra le misure di sostegno all’emergenza Covid-19, con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo.
Si tratta delle imprese Coop Alleanza 3.0, con sede in via Virgilio da San Severino n. 68, che ha anche deciso di applicare un ulteriore sconto del 10% sull’importo del valore del buono, dei Supermercati Sì con Te, con sede in via Ranaldi n. 8 e in piazzale Del Commercio n. 34, dell’Alimentari Luciano di viale Santa Margherita n. 169 località Cesolo, del Minimarket di Branchesi Stefano di via Giovan Battista Caccialupi n. 38 e dell’Antica Latteria Crai di viale Bigioli n. 68.
Dalla prossima settimana l’ufficio Servizi Sociali del Comune inizierà la distribuzione dei Buoni spesa.
Ai primi assegnatari, grazie a una donazione di mille euro da parte della Simonetti Mario Srl che opera nel settore della distribuzione di carburanti da oltre cinquant’anni ed è presente nelle regioni Marche, Umbria e Abruzzo con le stazioni dei marchi Is e Ip, saranno consegnati anche buoni carburante del valore di 30 euro.
Il Comune ricorda che i titolari di attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari sono invitati a comunicare, entro il 7 aprile 2020 e tramite apposito modello da inviare via mail, la propria disponibilità al ricevimento dei Buoni spesa il cui rimborso, con i fondi pubblici appositamente assegnati al Comune, avverrà in base alle procedure indicate in un apposito avviso (leggi qui) dove è anche disponibile la modulistica sia per i cittadini che per le imprese.
"Non interverremo ancora su questa vicenda". Così il gruppo di minoranza "Il Futuro per Caldarola" replica alle accuse di speculazione rivolte dalla Giunta Comunale a seguito della richiesta di dimissioni dell'ex vice-sindaco Giovanni Ciarlantini anche da consigliere comunale (leggi qui).
"Siamo venuti a conoscenza dei fatti contemporaneamente ai nostri concittadini, tuttavia, il nostro ruolo istituzionale di minoranza ci ha naturalmente portati ad un’attenta analisi dei fatti, di quanto successo - chiariscono i consiglieri di opposizione -. Che la situazione potesse avere una elevato eco, fino alla ribalta nazionale, non è certo dovuto ad un nostro accanimento, ma è stata sicuramente una conseguenza del video del sindaco Luca Giuseppetti, arrivato fino alle testate nazionali".
"Coerentemente con quanto annunciato, presenteremo la mozione di sfiducia anche come consigliere, senza fare superflue polemiche, ma avendo seguito un ragionamento logico. Decisione che sarebbe stata presa sicuramente anche a parti inverse - sottolineano dalla minoranza -, perché chiunque abbia un minimo di conoscenza della vita amministrativa sa che era il minimo che si potesse fare. Rimanendo come consigliere, a Ciarlantini potrebbe essere concesso di svolgere le sue precedenti mansioni, nonostante la rimozione pubblica, anche senza effettivi poteri decisionali ma sotto la responsabilità dei detentori ufficiali delle deleghe, creando così un cortocircuito amministrativo.
"Vedere scritto da parte della maggioranza che non c’è stata collaborazione è stata veramente una grossa sorpresa" commentano ancora i membri dell'opposizione. Una sorpresa esplicata attraverso la sottolineatura dei numerosi punti inseriti all'interno del proprio programma elettorale poi realizzati dalla maggioranza: "Ciò che non è stato ancora attuato del nostro programma - dicono - è studiare un piano B, una via alternativa alla perimetrazione perché considerando i ritardi di tutto l’apparato si rischia di affogare aspettando la bassa marea".
Da maceratese, figlio di medico anestesista ho cercato di fare qualcosa per rendere un po’ più sicuro il lavoro dei medici di base, per quello che è possibile da singolo cittadino, donando protezioni individuali come visiere e camici di cui sono carenti. Stanno rischiando di essere il soldato Ryan nella lotta alla pandemia: esposti in massa alla potenza di fuoco del Covid-19 senza nemmeno la parvenza di adeguati giubotti anti-proiettili”.
L’onorevole Tullio Patassini lo ha detto stamattina al presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Romano Mari consegnando, insieme a Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega di Macerata, la loro donazione personale di kit composti da camici e visiere per ciascuno degli oltre 250 medici di base che svolgono la professione in tutta la provincia.
“I medici di base saranno ancor di più in prima linea via via che si ritornerà alla vita normale allentando le maglie del distanziamento sociale imposto per la pandemia – ha aggiunto Patassini – I “medici di famiglia” per i cittadini, specie gli anziani o i malati oncologici di cui troppo poco si parla in questi giorni, incarnano un ruolo fondamentale ancor più necessario da qui in avanti: quello della figura dispensatrice di cure e attenzioni nel momento non solo di maggior difficoltà della vita, ma in cui l’accesso ai servizi ospedalieri diventa problematico quando non da evitare per timore di contagio”.
"Questa mattina il mercato ortofrutticolo di piazza Gramsci e di altri generi alimentari si è svolto senza assembramenti né code e nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza". Così il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha commentato la ripresa del mercato alimentare del sabato, nonostante l'emergenza coronavirus.
"Le misure sono state garantite non solo dalla Polizia municipale e dalla Protezione civile, ma – ci tengo a dirlo - dall'alto senso civico dei cittadini che si sono comportati con buon senso e come prescritto dalle norme in vigore dall'inizio di questa emergenza. Come ho spiegato più volte - prosegue Ciarapica -, lo svolgimento del mercato alimentare è previsto dal decreto della Presidenza del Consiglio e avrebbe fatto bene, in questo periodo così difficile, chi non possiede competenza specifica in materia legislativa, a lasciare da parte interpretazioni faziose, utili solo a discreditare l'Amministrazione comunale e a sollevare polemiche preventive dando per certa la mancanza di senso civico delle persone".
"Le regole ci sono e si possono rispettare in qualsiasi situazione - puntualizza il sindaco -. Questa mattina, i cittadini e i tredici ambulanti che hanno svolto legittimamente la loro attività lo hanno dimostrato, mettendo in campo un altissimo senso di responsabilità, a differenza di chi preventivamente ha voluto causare confusione, allarmismo e tensioni, quando invece in questo momento c'è bisogno di calma e ponderatezza".
"Quanto accaduto stamattina dovrebbe servire da lezione a certa politica che approfitta anche delle emergenze per mettere in cattiva luce chi lavora, speculando sulle paure della gente. Non abbiamo organizzato una festa ma applicato la legge - conclude Ciarapica -: gli operatori, quei pochi a cui lo Stato consente di restare aperti in questo momento, hanno potuto svolgere il loro lavoro, i clienti hanno potuto acquistare i beni alimentari necessari, proprio come avviene ogni giorno nei supermercati e il Comune ha vigilato affinché tutto avvenisse nel rispetto delle norme, mentre l'opposizione, invece di collaborare, come dice di voler fare, finora ha creato solo bufere".
Dopo l’acquisto da parte del Comune di 11.000 mascherine e la distribuzione capillare in ogni via e frazione dai ragazzi della croce Rossa di Cingoli, nel comune scatta l’obbligo, da oggi, di indossare guanti e mascherine per accedere a negozi, farmacie, supermercati ed esercizi pubblici in genere. Il sindaco Michele Vittori ha emesso un'ordinanza comunale.
"Con il provvedimento odierno - scrive il sindaco in una nota - si sono rafforzate le misure precedentemente adottate che avevano il fine di evitare l’ammassamento delle persone e che, ancora oggi a Cingoli, sono valide. Si tratta dell’obbligo di mantenere una distanza superiore a 2 metri tra persone e del divieto di accesso degli avventori nei negozi in un numero superiore ai commessi e al personale addetto alla vendita. La misura adottata in data odierna non deve allarmare su un peggioramento dei numeri epidemiologici del nostro Comune - continua Vittori - .
Dai dati trasmessi dalla Prefettura e dalla Regione dal 20 marzo 2020 si tratta, attualmente, di circa 30 persone affette dalla patologia da Covid-19 e di 29 persone obbligate alla cosiddetta quarantena (non si conosco i dati del numero delle persone ricoverate negli ospedali)."Se si esclude il numero dei contagiati nella Casa di riposo e dei decessi, si può sperare che le misure di contenimento stiano producendo i loro effetti" - spiega Vittori - .
A tal fine è necessario continuare a rispettare tutte le misure statali e comunali adottate, affinché sia possibile tornare alla normalità nel più breve tempo possibile".
Chi non avesse ricevuto le mascherine può chiamare la croce Rossa di Cingoli 0733604330 o il COC 3316906665
Primo caso di Covid-19 all’Ircer di Recanati. L’esito del tampone è stato comunicato al personale della struttura nella mattina del 2 aprile scorso, la direzione ha tempestivamente richiesto il trasferimento del caso Covid 19 presso un’altra struttura sanitaria, trasferimento avvenuto nella tarda mattinata dello scorso 2 aprile.
“In data odierna gli ospiti della struttura socio sanitaria Ircer sono 65 ed al momento non si ha la presenza di altri casi Covid 19 accertati, in ogni caso la situazione è continuamente monitorata dallo staff interno della struttura che è in stretto contatto con i Medici di Medicina Generale e con la centrale operativa del 118” – fanno sapere della Direzione - .
Dietro richiesta dell’ Ircer, sono stati programmati dall’AsurAv3 i tamponi faringei per tutti gli operatori presenti nella struttura socio-sanitaria e per i 10 ospiti. I tamponi per i restanti ospiti saranno effettuati nella mattinata di lunedì del 6 aprile prossimo, pertanto a tutti gli operatori e a tutti gli ospiti in Ircer sarà eseguito il tampone. Tutto ciò risulta particolarmente importante per effettuare una prima mappatura della situazione sanitaria dentro la struttura.
L’Ircer ricorda che per le informazioni assistenziali i familiari dei suoi ospiti si potranno rivolgere al personale sanitario, invece per avere contatti diretti con i loro cari, la struttura ha messo a disposizione fin dal 5 marzo alcuni canali alternativi di comunicazione. A supporto della comunicazione è presente per quattro ore al giorno un operatore appositamente dedicato che funge da facilitatore ospite/ familiare per i collegamenti attivi quali videochiamate, skype o voce. Invece in caso di informazioni strettamente cliniche i familiari si dovranno rivolgere al medico curante.
Il sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli torna a rivolgersi, tramite un video postato sui social, alla propria cittadinanza. I casi di positività al coronavirus nel paese sono saliti a sei (quattro curati a domicilio, due curati in ospedale), con 8 persone in quarantena obbligatoria. "Siamo in attesa del responso di altri tamponi eseguiti di recenti su altri nostri cittadini. Numeri che cominciando a creare una grandissima preoccupazione - dice il sindaco -. Ancora troppa gente gira per il paese, ci giungono segnalazioni di bambini che giocano a calcio in piazza. Stiamo scherzando con il fuoco".
"Dalla prossima settimana verranno potenziati i controlli. È ora di dire basta e capire che non siamo fuori dal mondo" aggiunge Felicioli, che annuncia anche l'inizio della distribuzione di mascherine alla popolazione.
Ecco il video postato dal sindaco:
Anche il sindaco di Sarnano Luca Piergentili si appella al buon senso dei suoi concittadini, informando della prima persona residente nel suo comune positiva al coronavirus.
"Si tratta di una persona da tempo ricoverata presso strutture sanitarie" dice il primo cittadino.
"Con enorme dispiacere ho riscontrato in questi ultimi giorni, da parte di troppi compaesani, un allentamento nel rispetto delle regole - prosegue Piergentili - pertanto, sentiti i gruppi in consiglio comunale ed in accordo con le forze dell'ordine e la polizia locale, provvederemo a fare controlli in modo ancor più rigoroso e puntuale. Lo sforzo che abbiamo fatto fino ad ora non deve essere vanificato e richiede da oggi in avanti maggiore impegno".
Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata nel territorio dell’intera provincia con uomini e donne di pattuglia nei vari comuni sia dell’entroterra che della zona costiera. Nella giornata di oggi è stato impiegato anche l’elicottero del 5° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Pescara.
È particolarmente intensa l’attività di controllo messa in campo dall’Arma in questo periodo e, purtroppo, non accenna a diminuire il numero delle persone che non rispettano i divieti imposti.
Sempre più spesso si trovano, infatti, cittadini che inventano i motivi più strani pur di uscire di casa per fare un giro in città o peggio ancora, in spiaggia o nelle zone dell’interno.
Massiccio il controllo effettuato nella mattinata di oggi secondo le direttive del Colonnello Roberti, con sorvolo dell’elicottero dall’entroterra alle località balneari attraversando la città di Macerata, con posti di controllo presso i punti nevralgici di Tolentino, Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza.
Complessivamente 42 i militari impiegati dall’Arma, guidati dai rispettivi Comandanti di Compagnia, con la collaborazione a Tolentino anche del personale della Polizia Locale, presente con 6 unità compreso il Comandante.
Sono state 330 le persone controllate, 7 i soggetti sanzionati amministrativamente ai sensi dell’art. 4 comma 1 del Decreto Legge del 25 marzo 2020 n.19. Inoltre, un cittadino tunisino è stato denunciato in stato di libertà ai sensi dell’art. 6 D.Lgs 286/98 poiché non aveva al seguito il documento di identificazione.
23 gli esercizi pubblici controllati, tutti rispettosi delle misure previste.
Continua, inoltre, in questi difficili giorni di piena emergenza sanitaria, l’azione di rassicurazione sociale e di assistenza quotidianamente svolta dagli operatori delle Centrali Operative dell’Arma.
Migliaia sono le chiamate che giungono al 112 – se ne contano mediamente 300 al giorno – dal tenore più disparato: a partire dai dubbi sulla possibilità di spostarsi per lavoro da un comune all’altro (ipotesi consentita) a consigli sanitari (per cui si suggerisce comunque di rivolgersi prima al proprio medico e poi ai competenti numeri di pubblica utilità 1500 o al numero regionale 800.936.677 a cui rispondono medici a disposizione dei cittadini per informazioni sull'emergenza e sui comportamenti da tenere).
Bisogna diffidare di finti addetti del comune che bussano alle case con la scusa di consegnare mascherine o per far compilare moduli per chiedere sussidi economici o ancora di finti operatori sanitari per effettuare tamponi a domicilio.
Sui social si registrano segnalazioni di persone che si presentano nelle case spacciandosi per incaricati dei Comuni, dell’Asur, della Croce Rossa.
Quindi si raccomanda a tutti i cittadini, specialmente alle persone sole ed anziane, di non aprire la porta di casa ma di contattare il 112 per segnalare ogni tentativo di truffa e di farlo immediatamente per consentire alle nostre pattuglie di intervenire con la massima tempestività.
In questa fase emergenziale, che ha comportato un netto calo dei reati predatori, con molte attività commerciali chiuse e con la maggioranza dei cittadini dentro casa, l’azione dell’Arma è prevalentemente volta alla prevenzione, all’informazione e alla sensibilizzazione del cittadino.
Ma allo stesso tempo non si ferma il controllo delle piazze sensibili di spaccio di stupefacenti, sia sulla costa che in area montana. Ne sono testimonianza la quotidiana e costante attività di monitoraggio e vigilanza sull’Hotel House, fortemente voluta dal Prefetto e svolta da tutte le forze di polizia e l’arresto della giovane coppia sorpresa l’altro ieri dai Carabinieri a Pioraco con 150 grammi di cocaina.
Anche oggi, come sabato scorso, le forze dell'ordine hanno reso omaggio a operatori e pazienti di tutti gli ospedali della provincia (qui foto e video). Le pattuglie si sono allineate con i mezzi davanti agli ingressi principali indirizzando il saluto al personale affacciato ai balconi e ad alcuni malati che hanno seguito dalla finestra le brevi cerimonie. In particolare a Civitanova, sia all’ospedale che alla Casa di Cura Villa dei Pini, il silenzio composto del personale schierato è stato interrotto dal rombo dell’elicottero dei Carabinieri, che ha voluto unirsi al significativo momento di rispetto e solidarietà tra le istituzioni.
Prima vittima nella Casa di ospitalità per anziani di Castelraimondo. Si è spento questa notte, presso l'ospedale di Civitanova dove era ricoverato, il 68enne Vincenzo Bellagamba.
L'uomo, originario di Pievebovigliana, era un ospite della casa di ospitalità ed era stato trovato positivo al Covid19 nei giorni scorsi.
"Alla famiglia del signor Vincenzo vanno le più sentite condoglianze da parte dell’intera comunità di Castelraimondo", fa sapere il Comune in una nota ufficiale.
Prosegue l’attività di controllo della Polizia locale sul territorio. Ad oggi sono 620 gli esercizi commerciali e 1.156 le persone controllate. Dodici invece le sanzioni amministrative elevate e 12 anche le denunce all’autorità giudiziaria.
L’ultima giovedì mattina inflitta ad un residente sorpreso nei pressi dei Giardini Diaz mentre era intento a fare jogging intorno all’anello del parco giochi. Fermato da una pattuglia, l’uomo si rifiutava di dichiarare le proprie generalità e con un fare arrogante continuava nel suo atteggiamento di opposizione anche all’arrivo della seconda pattuglia della Polizia locale. A quel punto gli agenti coordinati, dai commissari Fiorenzo Fiorani e Fabrizio Calamita, hanno condotto l’uomo in centrale dove, dopo le attività di rito, è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Benessere e tutela della salute dei lavoratori, su questi principi si basa la nuova organizzazione del lavoro per il comparto della Polizia locale di Macerata.
L’emergenza in atto e il continuo evolversi delle situazioni di rischio hanno spinto il comandante Danilo Doria, in accordo con il sindaco Romano Carancini, ad adottare una diversa turnazione del personale per tutelare ancora di più il lavoro dei dipendenti senza per questo modificare l’efficacia e l’ottimizzazione del servizio svolto fino ad oggi.
“C'è sempre un modo per migliorare la qualità e l'efficienza dell'impegnativo lavoro che fa la Polizia Locale, in particolare in questa fase di emergenza” afferma il sindaco Romano Carancini “Con questo spirito abbiamo condiviso un diverso assetto organizzativo di tutti gli agenti della nostra Polizia”.
La disposizione, in vigore da qualche giorno, prevede la suddivisione del personale in tre gruppi che avranno rotazione settimanale in modo tale che un gruppo lavorerà da casa in modalità in Smart working e due saranno invece presenti in sede suddivisi in due turni lavorativi (mattino dalle 7,30 alle 13,30, pomeriggio dalle 14 alle 20 o dalle 16 alle 22). In questo modo diminuisce il numero di persone in contatto tra di loro e quindi la probabilità di contagio. Saranno naturalmente rispettate le distanze di sicurezza interpersonale e l’uso dei dispositivi di protezione.