"Ci sono uomini il cui esempio deve restare un faro acceso nella vita di tutti". Questo quanto dichiarano gli esponenti del coordinamento portorecanatese di Fratelli d'Italia, nell'anniversario della strage di Via D'Amelio per ricordare il giudice Paolo Borsellino e i valori di integrità e senso dello Stato che la sua figura rappresenta.
"Riconosciamo da sempre il valore della memoria che vogliamo sia tramandata alle nuove generazioni perchè ne possano comprendere l'importanza e farsene testimoni - proseguono -. La lotta alla mafia purtroppo non fa parte solo della nostra storia passata ma va combattuta anche oggi ed ognuno di noi può e deve fare la sua parte".
Una delegazione del partito di Giorgia Meloni, guidata dal consigliere regionale Elena Leonardi si è recata in Via Falcone e Borsellino per deporre un omaggio floreale con i colori del Tricolore, in ricordo dei giudici uccisi e degli uomini e delle donne della loro scorta che hanno perso la vita negli attentati mafiosi.
“Proposi io di intitolare una via di Porto Recanati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – ricorda Leonardi – nessuno deve dimenticare la loro vita spesa nella lotta alla mafia che continua ad essere un esempio per molti. Un gesto dal forte valore simbolico che aiuti a rinnovare ogni giorno valori importanti e condivisi.”
"Ci auguriamo che questa via, che porta nomi così importanti – concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia – possa avere presto la giusta valorizzazione ed essere degna cornice agli occhi di chi la percorrerà dell'importante messaggio che rappresenta".
Nasce a Recanati “Cittadinanza attiva”. Si tratta di una nuova forma di collaborazione istituzionale tra cittadini e Amministrazione Comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni, finalizzata alla realizzazione di attività e servizi a favore della collettività in forma di volontariato civico.
“Vogliamo offrire ai cittadini la possibilità di partecipare in prima persona alla cura dei beni comuni, alla riqualificazione di aree della città e alla promozione del decoro urbano – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi – Riteniamo che coinvolgere i cittadini in attività di pubblica utilità contribuisca a migliorare la vita di tutti, in quanto più è partecipata la cura e la gestione degli spazi pubblici, più si diffonde senso civico e cultura della responsabilità. “
Una collaborazione diretta con i cittadini per la migliore gestione condivisa della “res publica” che va dalla cura occasionale, alla cura costante e continuativa di ambenti pubblici, come aree verdi, strade comunali ed edifici pubblici fino agli interventi di tipo socio culturale finalizzati al benessere collettivo.
“La cittadinanza attiva è un modo di relazionarsi con l'ambiente in cui viviamo e con la comunità. - ha affermato Paola Nicolini, assessora alla Politiche Sociali - Oltre a tenere pulito e ordinato il proprio spazio di vita, cosa già non da poco, sorregge lo sviluppo di legami di attaccamento e cura del proprio territorio, stimola la proattività di tutte le componenti che abitano la città, rinforza positivamente i legami tra cittadini e con le istituzioni. È un modo di educarsi insieme e di responsabilizzarsi, ognuno per la propria parte. Lo riteniamo un importante passaggio a sostegno dell'educazione civica, in tutti i suoi principi”
Il Comune di Recanati ha indetto un avviso pubblico di “pratica condivisa” rivolto a tutti i cittadini che abbiano voglia di impiegare il proprio tempo e le proprie capacità nella cura della città.
In un periodo in cui si trovano sempre meno le bandiere nello sport, ecco che arriva l’eccezione che ha un nome ed un cognome: Alessandro Gasparrini, infatti, inizierà a settembre la sua ventesima stagione in maglia Paoloni considerati sia gli anni passati ad Appignano sia quelli in collaborazione tra Volley Macerata e, appunto, Appignano Volley nella gestione della squadra di Serie B.
Palleggiatore, classe 1994, Alessandro si è dimostrato sempre un gregario ed una persona affidabile su cui poter contare nei momenti di difficoltà: il regista appignanese ha infatti contribuito al successo della Paoloni due stagioni fa nei playoff di Serie C mentre nell’ultima annata di Serie B, interrotta dal Covid-19, si è fatto sempre trovare pronto ogni volta che è stato chiamato in causa aiutando la squadra a raggiungere il quarto posto finale.
La società non ha potuto fare altro che rinnovargli ad occhi chiusi la fiducia consentendo così a Gasparrini di affrontare la sua ennesima annata con la Paoloni.“Adesso che ci penso, essere alla ventesima stagione con questa maglia mi fa sentire un po’ vecchietto” esordisce Alessandro; “a parte gli scherzi, sono naturalmente molto contento di poter continuare la mia avventura con la Paoloni che, come detto in altre occasioni, è diventata ormai una seconda famiglia. L’ultima annata è stata per me quella dell’esordio in un torneo nazionale come quello di Serie B e son stato felice di aver raggiunto questo traguardo dopo essere passato, nella mia carriera, per tutti i campionati regionali. Direi che, per essere una matricola, la nostra squadra si sia comportata molto bene stazionando sempre nella parte medio/alta della classifica giocando ottime partite contro compagini più esperte ed attrezzate di noi; ovviamente ci son stati anche dei piccoli passaggi a vuoto ma questo non rovina certamente quanto di buono è stato fatto durante il torneo".
"Nella prossima stagione speriamo di poterci ripetere o, perché no, magari migliorare quanto avevamo fatto da matricole; per arrivare a questo bisognerà creare un bel gruppo affiatato, come quello della passata stagione, e lavorare bene negli allenamenti; dal punto di vista personale penserò sempre ad impegnarmi facendomi trovare pronto per aiutare la squadra nei momenti di difficoltà e non mancherò certo di divertirmi, come da vent’anni a questa parte, in mezzo al campo” conclude Gasparrini. Il curriculum di Alessandro:2001/2011 Settore Giovanile Paoloni Appignano2011/2013 Paoloni Appignano (Serie D)2013/2014 Paoloni Appignano (Serie C)2014/2015 Paoloni Appignano (Serie D)2015/2019 Paoloni Appignano (Serie C)2019/2021 Paoloni Macerata (Serie B)
Controlli del sabato sera, tre persone trovate ubriache alla guida: scatta il ritiro della patente e la denuncia.
I serrati controlli alla circolazione stradale hanno permesso di rintracciare a Civitanova, Morrovalle e Porto Recanati, tre conducenti al volante in evidente stato di ebrezza, due donne ed un uomo della provincia maceratese con tasso alcolemico ben oltre il limite di 0.80 g/l. È scattato per tutti e tre l’immediato ritiro della patente ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 186 comma 2 del Codice della Strada.
Nel corso del servizio sono stati controllate complessivamente quarantasei veicoli, identificate sessantacinque persone, nei confronti delle quali sono state accertate ulteriori dieci violazioni al codice della strada, principalmente per mancato uso delle cinture, uso dei telefoni cellulari, velocità non commisurata, mancata revisione, o copertura assicurativa.
Nuova centenaria ad Appignano. Nazzarena Cicarè ha spento 100 candeline.
In compagnia di amici e parenti, ha festeggiato lo splendido traguardo raggiunto al ristorante "Osteria dei Segreti".
Foto e torta di rito per Nazzarena, che ha ricevuto anche gli auguri di tutta l'amministrazione comunale di Appignano.
Si infortuna durante un'escursione: richiesto l'ausilio dell'eliambulanza per soccorrere una ragazza di 19 anni che si trovava tra il versante nord e quello sud del Monte Bove. L'allarme è stato lanciato attorno alle ore 15:00 del pomeriggio odierno, dal ragazzo che si trovava insieme a lei al momento dell'incidente.
Per il suo recupero è stata impegnata la squadra di terra del Soccorso Alpino di Macerata. Dopo essere stata raggiunta e caricata sull'elisoccorso assieme al suo accompagnatore, le condizioni della giovane sono state valutate dai soccorritori dell'ambulanza della Croce Rossa di Visso che ha atteso l'atterraggio di Icaro 2 nel piazzale antistante l'albergo Domus di Frontignano, a Ussita.
Si è deciso di trasportarla all'ospedale di Camerino in ambulanza, per una probabile frattura della caviglia. Il ragazzo che era con lei, illeso, la seguirà in ospedale con l'auto.
Trovato in possesso di dieci grammi di eroina nei pressi dell'Hotel House di Porto Recanati: arrestato dai carabinieri Ali Gulfam, cittadino pakistano di 31 anni, irregolare sul territorio italiano.
L'ARRESTO - Erano passate da poco le 19:00 quando i militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, insieme ai colleghi del 7° Reggimento Trentino Alto Adige, individuano presso il condominio multietnico dell'Hotel House, un uomo che si aggirava nei parcheggi retrostanti all’edificio.
I controlli e la successiva perquisizione hanno consentito di recuperare un involucro termosaldato contenente sostanza che, all’esito di accertamento speditivo narcotest, è risultata essere eroina pura.
Condotto in caserma, è stato fotosegnalato, identificato e denunciato in stato di arresto per la detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, quindi, in ottemperanza delle disposizioni della d.ssa Stefania Ciccioli, sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata, rimane trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida prevista per la mattinata di domani, 20 luglio.
Inoltre, per l'intero arco notturno, i carabinieri - coordinati dal comandante della Stazione, Giuseppino Carbonari - hanno svolto attività di controllo sul lungomare ed in piazza Brancondi.
Sono stati fermati due giovanissimi, un ragazzo appena diciottenne ed una ragazza poco più grande, che detenevano un grammo ciascuno di marijuana. Lo stupefacente è stato sequestrato mentre i giovani sono stati segnalati al Nucleo Operativo Territoriale della Prefettura di Macerata quali assuntori di stupefacenti.
Solo un ottavo posto per Lorenzo Baldassarri, nel Gran Premio di Moto 2 andato in scena questa mattina a Jerez in Spagna. Il pilota montecosarese, partito dalla decima piazza, è riuscito a recuperare solo due posizioni.
Ad aggiudicarsi la gara, Luca Marini, in testa dall'inizio alla fine e quasi glaciale per come ha saputo tenere a distanza Nagashima. Proprio il pilota giapponese, col 2° posto odierno e la vittoria nell'esordio di Doha, guida la classifica. Alle spalle di Nagashima (45 punti) nel ranking, ci sono ora 3 italiani: lo stesso Baldassarri (28), Marini (25) e Bastianini (23). Luca Marini, al quarto successo in carriera, all'arrivo ha ricevuto l'abbraccio del fratello, Valentino Rossi. Baldattack, invece, è pronto per la rivincita: già domenica prossima sempre sul circuito di Jerez.
Finisce agli arresti domiciliari una giovane coppia di Urbisaglia: l'accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine è partita nell’ottobre del 2019, quando i militari Stazione Carabinieri Urbisaglia, coadiuvati dai colleghi di Sarnano, avevano deferito in stato libertà per spaccio stupefacenti un giovane italiano poco più che ventenne residente Urbisaglia, disoccupato. In quell'occasione i militari avevano individuato e sequestrato 4 grammi marijuana, 11 eroina e un bilancino precisione. Da quell'accertamento è nata complessa ed articolata attività info-investigativa volta al contrasto dello spaccio disostanze stupefacenti nella zona, conclusasi questa mattina con arresto di un giovane e della sua fidanzata convivente.
Nello specifico, i carabinieri Urbisaglia, coordinati da Sostituto Procuratore della Repubblica presso Tribunale Macerata, Dott. Rastrelli insieme ai militari Sarnano, hanno eseguito un’ ordinanza di custodia acautelare emessa da G.I.P. Dott. Manzoni, in pieno accoglimento delle ipotesi investigative dei militari operanti. Arrestati i due coetanei italiani, presunti autori spaccio droga nella zona compresa tra Urbisaglia, Tolentino e Comuni limitrofi. I giovani sono stati sottoposti alla misura cautelare di detenzione domiciliare. Nel corso della perquisizione sono stati, inoltre, deferiti piede libero per medesimo reato, a seguito rinvenimento all’interno interno loro camera da letto di una pianta di marijuana che stavano coltivando.
È il ministero dell’Economia a stoppare l’ipotesi del rinvio del pagamento delle tasse al 16 ottobre richiesto dalle associazioni di categoria. L’imbuto dei pagamenti fiscali si restringerà domani dopo che l’emergenza Covid aveva fatto slittare le scadenze dei mesi scorsi. Interviene nel merito della questione, Cna Macerata.
“Se la situazione è migliorata dal punto di vista sanitario, altrettanto non si può certo dire per l’economia dove molte imprese stanno ancora combattendo contro una crisi mai vista prima”.
“Il mese di luglio è già di per sé un mese carico di adempimenti che, sommati ai pregressi, fa sì che negli ultimi 15 giorni di questo mese saranno ben 246 le scadenze a cui adempiere. Decisamente troppe in così pochi giorni per così tante imprese (4,5 milioni in tutta Italia, poco meno di 30.000 nella nostra provincia)”, spiegano da Cna.
“Domani, 20 luglio, sarà il giorno clou con una particolare concentrazione di adempimenti per gli imprenditori: ci sono le imposte e i contributi previdenziali e assistenziali per titolari di partita iva e per i soci di società, il diritto annuale alla Camera di Commercio, l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Altre scadenze, originariamente previste il 30 giugno, ci aspettano invece tra appena una settimana, il 27 e il 30 luglio. L’incubo, per chi riesce a sopravvivere, finirà il 31 con i fuochi finali: Iva e imposte su operazioni estere. Un flusso di tributi di circa 8,4 miliardi di euro tolti alle imprese in un periodo di massima difficoltà che si poteva, doveva evitare.
Il fitto calendario fiscale prevede poi una breve tregua per il mese di agosto ma a settembre è già tempo di versare i contributi precedentemente sospesi per il Covid-19: le imposte ed i contributi dovuti per la dichiarazione fiscale, le imposte ed i contributi mensili, l’iva mensile. Il mese della vendemmia si concluderà quindi con il pagamento delle somme iscritte a ruolo, sospese fino ad agosto 2020, e con la presentazione dei modelli 730.
CNA chiede maggiore coerenza nelle decisioni politiche e un progetto industriale serio senza queste incongruenze che potrebbero risultare fatali per molti, troppi, imprenditori.
La soluzione di accettare la maggiorazione dello 0,4% e di differire il pagamento sembra sia la sola possibile per gran parte delle imprese in difficoltà”.
Bimbo di 5 anni investito da un'auto sul lungomare: interviene l'eliambulanza.
L'investimento si è verificato, intorno alle 12, sul lungomare Piermanni all'altezza dello chalet Caracoles. Secondo una prima ricostruzione, il bimbo è sfuggito al controllo della madre ed ha attraversato improvvisamente la strada. In quel momento è sopraggiunta un'auto, che pur viaggiando a bassa velocità, non ha potuto evitare l'impatto con il piccolo.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno ritenuto opportuno allertare l'eliambulanza. L'elicottero del soccorso, atterrato sullo spiazzo di via Aldo Moro, ha trasportato il bimbo all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso (da prassi in questi casi). Il bimbo non sarebbe comunque in pericolo di vita e sarà trasferito al Salesi per svolgere tutti gli accertamenti del caso.
Hanno avuto inizio il 15 Luglio i lavori di ristrutturazione e adeguamento al volo notturno della piazzola presente all’elisoccorso dell’Ospedale Regionale Torrette di Ancona.
Una situazione che ha reso necessario lo spostamento di Icaro 01 dalla base dorica a quella di Fabriano dove farà compagnia al “gemello” Icaro 02 per circa tre mesi e cioè il tempo utile per ultimare le opere di adeguamento in merito all’attivazione del volo notturno, prevista in autunno, dopo la firma del contratto da 52 milioni di euro per 7 anni con la società Babcock Mission Services.
La scelta del “trasloco” forzato si è rivelata tanto necessaria quanto discussa e infatti non sono mancati i malumori da parte degli operatori sanitari del 118 e dello stesso elisoccorso che hanno appunto sollevato dei dubbi riguardo i disagi che si creeranno in termini di orari e spostamenti. Soprattutto in questo periodo estivo dove gli interventi di Icaro 01 sono più concentrati sulla costa che ad oggi risulta “scoperta” in quanto dalla base di Fabriano l’eliambulanza impiega tra i 18 ai 25 minuti per raggiungere il litorale che soprattutto in questa stagione risulta essere più affollato in termini di popolazione e di conseguenza le richieste di soccorso registratate si moltiplicano di giorno in giorno.
Per far fronte a questa situazione di assoluto disagio, dove si va a limitare un servizio fondamentale per tutta la Regione Marche è al momento in piedi un ballottaggio in merito alle postazioni dove inserire Icaro 01 in questi tre mesi. Il ballottaggio ad oggi è tra Jesi e l’aeroporto di Falconara che, però, stando alle ultime indiscrezione comporterebbe dei costi troppo alti ma sulla questione è intervenuto l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Falconara Clemente Rossi che ha così commentato : “Nel giorno in cui l’Unione Europea dà l’ok alla Regione Marche per il bando da 13,5 milioni, quello per nuovi voli che non ci saranno mai perché le compagnie aeree l’hanno già bocciato per gli eccessivi cavilli e orpelli burocratici, scopriamo che si lesina denaro per l’elisoccorso regionale – afferma Rossi -. La base di Icaro, l’elicottero del 118, va ristrutturata. Ci vorranno tre mesi e, per questo, mezzo ed equipaggio hanno bisogno di una sistemazione provvisoria. Di getto verrebbe da pensare a Falconara e al suo aeroporto. Troppo semplice. E così si ripiega su Fabriano. Il che ha messo in subbuglio intanto gli operatori sanitari, preoccupati per i tempi di soccorso. Ma soprattutto mette a rischio gli stessi cittadini".
“Tutto per questione di denaro – mette in evidenza l’assessore -. Secondo quanto riportato dalla stampa, la cifra chiesta da Aerdorica per ospitare l’eliambulanza sarebbe troppo alta. Si poteva trattare? Secondo l’a.d. Bassetti, sì ma nessuno si è fatto vivo. È davvero sconcertante quello che sta avvenendo. Abbiamo un aeroporto che per anni è stato un pozzo senza fondo. Ci sono 77 persone, in pratica tutte le ultime 5 giunte di centrosinistra che hanno governato la Regione Marche, dal 1995 al 2020, un quarto di secolo, indagate dalla Procura che vuole finalmente fare luce sullo scempio di bilanci costantemente in rosso nonostante le iniezioni continue di denaro pubblico – conclude Rossi - Un aeroporto sul quale, solo ultimamente, si sono spesi 25 milioni di euro per salvare la società e si tiene il braccino corto per l’eliambulanza di servizio a un ospedale a servizio di tutto il territorio regionale?”.
I carabinieri della Compagnia di Macerata, nel corso del weekend, hanno intensificato l’azione preventiva sul territorio mediante mirate attività di controllo alla circolazione stradale - per la sicurezza degli utenti - conducendo numerosi servizi di prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti.
Positivi, in termini di prevenzione, i risultati conseguiti durante l’intero weekend, nel corso del quale i carabinieri hanno effettuato posti di controllo del territorio della compagnia di Macerata. Sono state controllate decine di persone e mezzi ed eseguite diverse perquisizioni.
Alla competente autorità amministrativa, è stato segnalato un giovane della provincia maceratese, assuntore di sostanze stupefacenti trovato in possesso di 1.09 gr di marijuana.
All’autorita’ giudiziaria di Macerata, invece, è stato deferito in stato di libertà un quarataquattrenne anch’esso della provincia di Macerata perché trovato in possesso di 1 grammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddiviso in due dosi, sostanza da taglio e bilancino di precisione. L’uomo e’ stato denunciato anche perche’, nel corso delle operazioni, si e’ mostrato riluttante al controllo dei militari dell’Arma ostacolando le attività.
Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 964 tamponi: 497 nel percorso nuove diagnosi e 467 nel percorso guariti. Nessun caso positivo registrato.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche rimane, dunque, a 6.800 su un totale di 92.942 campioni testati.
Si registra, perciò, un decremento rispetto alla giornata di ieri, quando erano stati riscontrati tre casi di positività. Per quanto concerne l'andamento generale, prosegue il trend dello 0 alternato delle ultime settimane.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema della responsabilità penale dei sanitari anche in riferimento allo stato emergenziale da COVID-19 . In risposta alle domande dei nostri lettori, ecco di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana.
L'emergenza sanitaria sta ponendo numerose questioni penali, come quella delle responsabilità per la violazione della c.d. quarantena, ovvero per le dichiarazioni false nelle c.d. autocertificazione, ovvero per più gravi reati di epidemia o altri delitti contro la persona (omicidio e lesioni, dolose o colpose).
Nel quadro della medesima emergenza sanitaria, già si riscontra il problema delle eventuali responsabilità penali dei sanitari, oggi maggiormente esposti nella loro incolumità, ma che potrebbero essere travolti dall'onda emotiva di coloro che hanno perso il loro cari, tenendo conto delle circostanze in cui hanno dovuto operare rappresentate, tra le altre, dal limite delle risorse disponibili tanto strutturali e organizzativi (numero di posti letto, disponibilità di farmaci e tecnologie), quanto soggettivi (presenza di personale medico ed infermieristico in numero sufficiente e con requisiti di specifica competenza e conseguente effettuazione di turni di lavoro massacranti).
Il problema si collega alla discussione generale riguardo alla responsabilità del sanitario alla luce degli ultimi interventi legislativi specifici, quali il decreto legge n. 158/2012 convertito con modifiche con L. n. 189/2012, c.d. “Decreto Balduzzi”, nel quale veniva previsto che, “l'esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve, fermo l'obbligo del risarcimento per fatto illecito di cui all’art. 2043 c.c.”.
I legislatore assegnava, dunque, alle linee guida purché accreditate dalla comunità scientifica, il compito di circoscrivere l'area di rilevanza penale dei comportamenti colposi e di orientare, ex post, i giudici nella valutazione dei comportamenti del medico, in quanto l'osservanza da parte del sanitario delle linee guida limitava infatti il rimprovero penale ai soli casi di colpa grave, quelli nei quali sia cioè riscontrabile «una macroscopica violazione delle regole cautelari, essendo ad esempio immediatamente riconoscibile da parte del sanitario la necessità di discostarsi in quel caso dalle linee guida o comunque di non limitarsi alla loro mera, meccanica osservanza» (C. Fiore- S. Fiore, Diritto penale, cit., 300 ss.).
Pochi anni dopo, la legge c.d. “Gelli Bianco” (L. 8 marzo 2017,n. 24), ha nuovamente innovato la disciplina, introducendo l'art. 590-sexies c.p., secondo cui: «1. Se i fatti di cui agli artt. 589 (omicidio colposo) e 590 (lesioni personali colpose) sono commessi nell'esercizio della professione sanitaria, si applicano le pene ivi previste salvo quanto disposto dal secondo comma. 2. Qualora l'evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge, ovvero in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alla specificità del caso concreto».
Ma, a tal proposito, la molteplicità delle possibili opzioni interpretative, ha ben presto prodotto un quadro giurisprudenziale molto contrastato e dunque richiesto l'inevitabile intervento delle Sezioni Unite della Suprema Corte, avvenuto l’anno successivo dall’entrata in vigore della riforma, le quali hanno reintrodotto la distinzione tra colpa lieve e colpa grave, con la seguente previsione: “in caso di colpa grave, anche in presenza di tutti gli altri requisiti richiesti dalla norma, non si applichi la causa di non punibilità” (Cass. pen., Sez. Un., 21 dicembre 2017, n. 8770).
Secondo i giudici del Supremo Collegio, infatti, sulla base della norma, da intendersi come introduttiva di una causa di esclusione della punibilità per fatti di cui agli artt. 589 e 590 c.p., «l'esercente la professione sanitaria risponde a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall'esercizio di attività medico-chirurgica: a) se l'evento si è verificato per colpa (anche 'lieve') da negligenza o imprudenza; b) se l'evento si è verificato per colpa (anche 'lieve') da imperizia quando il caso concreto non è regolato dalle raccomandazioni delle linee-guida o dalle buone pratiche clinico-assistenziali; c) se l'evento si è verificato per colpa (anche 'lieve') da imperizia nella individuazione e nella scelta delle linee guida o di buone pratiche clinico-assistenziali non adeguate alla specificità del caso concreto; d) se l'evento si è verificato per colpa 'grave' da imperizia nell'esecuzione di raccomandazioni di linee-guida o buone pratiche clinico-assistenziali adeguate, tenendo conto del grado di rischio da gestire e delle speciali difficoltà dell'atto medico» (Cass. pen., Sez. Un., 21 dicembre 2017, n. 8770).
Dunque, a ben vedere, nessuna delle condizioni richieste dall'art. 590-sexies c.p. ai fini dell'esonero da responsabilità può ritenersi allora conforme alle specificità dell'emergenza Covid-19, tanto dal punto di vista della certezza scientifica che si riverbera sia nell'assenza di linee-guida certificate, quanto nella mancanza di buone pratiche clinico-assistenziali, vista la novità della patologia e la sostanziale mancanza, allo stato, di evidenze terapeutiche, quanto della capacità organizzativa e gestionale in relazione all'elevato numero di contagiati bisognosi di cure per le sopra evidenziate difficoltà connesse alla carenza di posti di terapia intensiva e di sufficiente personale medico-infermieristico specializzato.
Alla luce del quadro delineato, si potrebbe, allora, far leva sulla c.d. misura soggettiva della colpa in chiave limitativa delle responsabilità penale del medico.
Ed invero, una volta stabilita l'esistenza di una condotta oggettivamente contraria alla diligenza richiesta (misura oggettiva della colpa) che si presenti con la caratteristica struttura psicologica della colpa (cosciente o incosciente), è però «necessario, perché si possa muovere al soggetto un addebito di colpa, stabilire la concreta esigibilità della regola di condotta violata, da parte del singolo e specifico autore (misura soggettiva della colpa)» (C. Fiore- S. Fiore, Diritto penale, cit., 300 ss.).
L'accertamento della concreta esigibilità da parte del singolo autore costituisce, infatti, un ulteriore presupposto dell'imputazione soggettiva a titolo di colpa, in quanto introduce l'eventualità di uno scarto fra i limiti oggettivi della diligenza richiesta — riferibile al c.d. agente modello — e i limiti entro i quali l'osservanza della regola poteva essere pretesa da un determinato autore.
Un importante criterio di valutazione della c.d. misura soggettiva della colpa si connette proprio, come nella ipotesi in esame, all' anormalità delle circostanze emergenziali in cui si agisce, quando esse determinano la non esigibilità dell'osservanza dei doveri di diligenza, che può essere pretesa in condizioni normali.
Alla anormalità delle circostanze, sia esterne che interne, è connessa anche la misura soggettiva della colpa esigibile in ragione del livello di qualificazione professionale; così, anche un sanitario preparato può incorrere in un errore, a causa di stanchezza, stress, superlavoro, ecc. ma la rilevanza di questo fattore soggettivo sarà certamente diversa a seconda che le condizioni di stress siano riconducibili all'ininterrotto presidio del pronto soccorso, o ad altri fattori egoistici.
La misura soggettiva delle colpa può dunque operare, ricorrendone le tipiche condizioni, per i sanitari che operano nelle condizioni emergenziali del Covid-19, ma va ricordato come sia ormai acclarato che, al di là dei meri richiami alla necessaria valorizzazione dell'art. 2236 c.c., riguardo alla responsabilità del prestatore d’opera, anche in funzione di limitazione della responsabilità penale in ambito sanitario, la giurisprudenza in ben poche occasioni abbia fatto effettivamente ricorso in sede di accertamento, degradandola da canone valutativo a clausola di stile.
L'esistenza di una situazione emergenziale nuova, in cui non si può pretendere dal medico il rispetto delle cautele ordinariamente esigibili, unitamente alla difficoltà di utilizzare la misura soggettiva della colpa in chiave limitativa della punibilità, ha condotto la dottrina ad affermare che una via percorribile per perseguire gli obiettivi sopra descritti potrebbe essere quella di “introdurre un'apposita disciplina volta ad ampliare l'area di esonero da responsabilità colposa, plasmata sulle peculiarità della medicina dell'emergenza pandemica, che prospetti uno statuto penale ad hoc per la gestione organizzativa, clinica e assistenziale di tale rischio”.
Pertanto, tale disposizione dovrebbe essere strutturata in modo da ricomprendere solo condotte collegate e strettamente strumentali alla emergenza sanitaria da Covid-19 e non già macroscopici fenomeni di mala sanità, tanto da delineare i confini applicativi da assegnare alla non punibilità di cui all'art. 590-sexies c.p. oltre gli angusti limiti della sola imperizia lieve nella fase esecutiva.
Come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Perde il controllo dello scooter e finisce in una scarpata. L'episodio è accaduto nel territorio comunale di Mogliano.
I Vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 03:30 circa lungo SP 61 nel per recupero di un giovane di 16 anni, caduto in una scarpata mentre era alla guida di un ciclomotore.
La squadra dei pompieri, sul posto, si è calata utilizzando tecniche di derivazione SAF (Speleo Alpinistiche Fluviali) e, coadiuvata dal personale del 118 sul posto, ha imbarellato la persona che è stata trasportata all'ospedale di Torrette di Ancona.
Tanti risultati interessanti a Macerata, nella manifestazione che segna il ritorno dell’attività agonistica allo stadio Helvia Recina. L’anconetano Simone Barontini (Fiamme Azzurre) si mette alla prova nei 400 e chiude in un notevole 47”63, per avvicinare il 47”20 realizzato nella scorsa stagione dal campione italiano degli 800 metri. Alle sue spalle c’è un nuovo grande progresso del ventenne Alessandro Moscardi (Sef Stamura Ancona), che con 48”21 toglie sette decimi in un colpo solo al record personale, poi al traguardo la promessa Andrea Pietrella (50”90) e l’allievo Federico Vitali (50”98), entrambi dell’Atletica Avis Macerata. Il miglior risultato tecnico al maschile arriva dalla pedana del giavellotto con il 68.93 dell’anconetano Gianluca Tamberi (Athletic Club 96 Alperia) davanti all’atleta di casa Emanuele Salvucci (Atl. Avis Macerata), secondo a 63.36.Brillano i giovani, soprattutto al femminile con due nuovi limiti regionali. Nell’asta Ludovica Polini (Sport Atl. Fermo) supera la quota di 3.65 alla prima prova e conquista anche il record under 20 all’aperto, dopo quello indoor. Sui 3000 di marcia con 15’00”85 festeggia il primato marchigiano under 16 la cadetta Elisa Marini (Atl. Avis Macerata), già protagonista a sua volta nella stagione invernale con il record in sala. Nella velocità sfrecciano per primi sui 100 metri Fabio Yebarth (Sport Atl. Fermo) in 11”00 (-1.1) davanti al compagno di club Vittorio Massucci (11”16) e Benedetta Boriani (Sef Stamura Ancona) in 12”40 con vento nullo nei confronti della 17enne Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno) che in 12”61 sfiora il personale di un solo centesimo. La gara assoluta nei 5000 di marcia vede il successo di Anastasia Giulioni (Cus Macerata) in 26’17”67, mentre nei 400 l’azzurrina Emma Silvestri (Collection Atl. Sambenedettese) rientra in azione con 59”77.Sulle pedane dei lanci in evidenza la non ancora 16enne Sofia Coppari (Atl. Fabriano) al primato personale di 38.36 nel disco, ma si migliorano anche Lucia Pettinari (Atl. Arcs Cus Perugia, 36.62) e l’allieva Chiara Marangoni (Atl. Avis Macerata, 34.27). Nel giavellotto under 18 si impone Giovanni Stella Fagiani (Atl. Avis Macerata) con 51.80, quindi nel disco allievi Massimo Ciferri (Atl. Ama Civitanova) spedisce l’attrezzo a 40.46. Tra le donne Ludovica Giannursini (Studentesca Rieti Milardi) prevale nel giavellotto con 40.83 nei confronti della sangiorgese Ilaria Del Moro (Team Atl. Marche, 36.81). Nella categoria under 16 al maschile la migliore prestazione è invece quella di Riccardo Ricci (Atl. Avis Macerata) con 1.78 nell’alto.
(Foto di Maurizio Iesari)
Nell’affascinate cornice dello “Sferisterio” è andata in scena la prima serata del Macerata Opera Festival 2020. La 56esima edizione della stagione lirica che si è aperta con l’autorevole firma del regista Davide Livermore che dopo i successi al Teatro alla Scala e sui maggiori palcoscenici internazionali, per l’occasione ha interpretato il "Don Giovanni" di Wolfgang Amadeus Mozart, unica opera completa in cartellone.
Sferisterio “Sold out” e non poteva essere altrimenti se si pensa all’anteprima di mercoledì scorso dove si erano registrate oltre 600 presenze che non hanno voluto mancare all’inizio di un viaggio musicale inedito e di un programma ricchissimo lungo oltre 300 anni: da Mozart ai Nirvana passando attraverso le musiche di Melozzi per la sua Orchestra Notturna Clandestina con la partecipazione di Paolo Ingrasciotta e Tommaso Barea. Un‘edizione quella di quest’anno decisamente “sui generis” considerando le limitazioni e gli obblighi derivanti dall’emergenza coronavirus ma ogni test in merito al distanziamento sociale e all’uso delle mascherine è stato ampiamente superato confermando così il buon risultato ottenuto durante la serata dell’anteprima Festival.
La notte del “Don Giovanni”, anche se in forma ristretta, oltre ad aprire l’estate maceratese ha rappresentato un simbolo di speranza e resilienza e tutto ciò lo si poteva leggere negli occhi delle tante persone che prima del suono della campanella erano a godersi l’atmosfera di “attesa” e la piacevole temperatura, tipica di una serata di luglio, che ha contribuito a rendere il momento ancora più magico.
Un colpo d’occhio sicuramente diverso in quanto all’interno dell’arena erano state levate alcune file appunto per ottemperare alle norme anti contagio stessa cosa per gli ingressi che sono avvenuti in maniera scaglionata; tutte misure che non sono risultate però troppo oppressive e che hanno reso lo spettacolo del “prima e dopo” assolutamente godibile e soprattutto in totale sicurezza.
Per rimanere in tema di prime volte e al passo con i tempi non facili che corrono il palcoscenico dello Sferisterio, è stato chiuso da un grande muro lungo oltre 100 metri con un maxischermo dedicato alle proiezioni che per l’appunto caratterizzato l’allestimento scenico, firmato dallo stesso regista Livermore in collaborazione con D-Work e il light designer Antonio Castro.
Tanti i rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali presenti alla serata, in special modo della sempre più calda scena politica maceratese ma sono stati molti anche i giovani che hanno dato colore ed energia a tutto l’ambiente con i loro vestiti “da grandi” che sono stati però una bella dimostrazione di quanto questo Festival riesca ad avvicinare ed allo stesso tempo incuriosire ogni segmento generazionale.
La popolarità della figura di Don Giovanni riesce ad arrivare anche al di fuori del mondo artistico ed ad inserirsi alla perfezione nel linguaggio quotidiano nella sua doppia declinazione si “seduttore di donne, corteggiatore irresistibile” oppure, in senso ironico, “chi si atteggia a grande corteggiatore di donne, spessa con scarsa fortuna”. Questo potente mito è stato quindi il miglior modo di iniziare l’edizione 2020 del Macerata Opera Festival in quanto capace di unire più anime e fonderle nel cuore della città di Macerata.
Dal 18 luglio al 9 agosto allo Sferisterio, accanto alla rituale stagione lirica e di balletto si potranno ammirare degli sfettacoli frutto di alcune collaborazioni con eventi musicali, rassegne e festival bloccati dalla pandemia. Tra questi il Montelago Celtic Festival, punto di riferimento per migliaia di cultori sulla piana di Colfiorito, l'appuntamento musicale di Enrico Melozzi 'Ma C'era Tanta Voglia di Musica', una serata con Gino Paoli e Danilo Rea e Musicultura con un concerto di Simone Cristicchi. Lo ha annunciato il sovrintendente Luciano Messi, "nel segno della sicurezza di pubblico, tecnici e artisti, della sostenibilità economica e della qualità". Torna Palco Reverse: artisti e pubblico insieme sul palcoscenico per tre appuntamenti con Massimiliano Finazzer Flory, Laura Morante, Michela Murgia.
Di seguito le interviste realizzate prima dell'ingresso al teatro all'aperto dello Sferisterio di Sandro Parcaroli, cadidato Sindaco di Macerata, Domenico Guzzini, Presidente Confindustria Macerata e Antonio Pettinari, Presidente della Provincia di Macerata.
Dopo le due serate d’anteprima di giovedì e venerdì scorso, i riflettori di Piazza Conchiglia si accendono a partire da domani, domenica 19, sull’edizione 2020 che lancia l’estate civitanovese.
Con il patrocinio del Comune di Civitanova, il prezioso sostegno dell’Azienda dei Teatri la kermesse di musica, spettacolo, riflessione e buona ristorazione organizzata da Mescola, Vicolo Marte e Vintage Caffè, torna a far parlare di sé, lanciando un messaggio di speranza e forza che attraverserà tutta l’estate fino a traghettarci al 13 di settembre.
Piazza Conchiglia apre infatti l’estate di Civitanova con una edizione volta a spazzare via le difficoltà di questi ultimi mesi grazie al pensiero libero di un compositore simbolo di grande positività: Ezio Bosso.
È a lui che quest’anno il salotto a cielo aperto di Civitanova Marche tributa due mesi di programmazione musicale dove ogni appuntamento, tre alla settimana (giovedì, venerdì e domenica), sarà introdotto da un brano del grande Maestro recentemente scomparso.
Non è un caso che sia proprio lui a siglare la rassegna di quest’anno. E non per mera piaggeria, quella di omaggiare chi non c’è più. Ma perché mai come ora, Ezio Bosso rappresenta una risposta concreta all’incertezza e al clima di terrore che ci attanaglia.
Nel lontano 2003, fu chiesto a lui di lavorare alla colonna sonora di “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores. In quel caso si parlava di mafia ma il concetto di cui si fa interprete, quella risposta all’immobilità, incarna tutta la vita di Ezio Bosso.
A intessere la programmazione di Piazza Conchiglia Summer, anche quest’anno la consulenza artistica di Luca Orselli impegnato nella narrazione musicale del giovedì e della domenica.
Le rassegne settimanali saranno infatti tre. Si inizierà il giovedì con “Music&Art”, una rassegna improntata alla leggerezza e al divertimento che mescola musica e arti sceniche e di strada. Il venerdì a suonare saranno i grandi collezionisti di vinili con “Vinyl Collectors”, una rassegna che porterà in piazzetta la grande storia musicale raccolta in tanti anni da grandi appassionati del disco. La domenica invece torna come da grande tradizione la rassegna jazz “Sounds Good”, con grandi proposte del jazz a calcare il palco della piazzetta.
E si inizia proprio dalle buone vibrazioni della musica regina dell’improvvisazione con il concerto di domenica alle 21.30 che vedrà esibirsi Marco Pacassoni al vibrafono ed Enzo Bocciero al pianoforte.
Il Concerto di Domenica. Il modo in cui questi due musicisti interagiscono, meglio noto come "interplay", è qualcosa che hanno sviluppato in quasi quindici anni di collaborazione, coronati l'estate scorsa con un tour orientale di dieci concerti, dove in qualità di ospiti dell'Istituto Italiano di Cultura, hanno suonato a Hong Kong, Pechino e Osaka. Questo rapporto musicale si è rafforzato grazie al lavoro con il "Marco Pacassoni Quartet”, che comprende tre album di composizioni originali "Finally!”, “Happiness” e "Grazie!” e l’album ”Frank & Ruth", un omaggio alla musica di Frank Zappa e Ruth Underwood. Degno di nota è che "Happiness" è stato selezionato dal giornalista americano Brent Black come uno dei migliori album pubblicati nel 2015, rimanendo nelle classifiche di iTunes per mesi, e "Grazie" è stato definito dal giornalista Steven Cerra (di "JazzProfiles" ) come “una esperienza musicale molto gratificante". Hanno suonato dal vivo in molti festival e club, per citarne alcuni: Fano Jazz by the Sea, Estival Jazz - Lugano, Adams Percussions Festival - Holland, Hallein International Percussion Festival - Austria, Festival Verdi - Parma, Piacenza Jazz Festival, Sant' Elpidio Jazz Festival, 900Musica Festival - S.Maria Nuova, Blue Notes - Milano, Auditorium Parco della Musica - Roma, La Casa del Jazz - Roma, Bravo Caffè - Bologna, DayTwenty9 - Caserta, Ricomincio da tre - Perugia. Domenica eseguiranno brani dei loro album, insieme a famosi standard jazz.
I prossimi appuntamenti: La rassegna del giovedì, “Music&Art” spazierà tra tantissimi generi. Il 23 luglio sarà la volta dei Super Tele e del loro indie pop mentre il 30 luglio ci sarà la musica d’autore di Marco Martellini Trio. Agosto si aprirà il 6 con il latin jazz di Brazil Pra Leti per poi procedere il 13 con il folk e la musica popolare di Sambene e quella del Sud America di Cumbia Poder il 20. Si cambia totalmente genere il 27 agosto con Marco Saltari e il suo rock, blues con qualche influenza raggae. Settembre è invece tutto dal sapore blues con Blackwoods il 3 settembre e Gunter Hotel il 10.
La domenica, “Sounds Good” mescolerà atmosfere prevalentemente jazz con qualche incursione nella world music e nell’autoralità. Dopo l’apertura in grande stile con la data di Marco Pacassoni ed Enzo Bocciero, infatti, il 26 luglio torna la grande poesia di Lucio Matricardi con la sua musica d’autore. Ad agosto il 2, Incipit Suite navigherà nelle acque della world music e si continuerà in quei mari anche il 9 con Rakonto. Il 16 agosto arriva in piazzetta la bella voce di Marta Giulioni Quartet, in perfetto stile jazz, il 23 è la volta di una chicca quella del trio Di Gregorio, Manzi, Dominici. Il percussionista di Paolo Conte, allievo di Abbado, calcherà il palco esibendosi alla marimba, accompagnato dal maestro Massimo Manzi alla batteria e Giacomo Dominici al contrabbasso. Il 30 agosto tra jazz e world music ci sarà l’IKKI Quartet mentre a settembre, due appuntamenti, il 6 con Ibrido PopString un incontro tra il pop e la musica classica e il 13 con il jazz del duo piano e voce di Marinelli-Ghiotti.
Dopo la bellissima esperienza del “Tolentino Soccer Camp” e la ripresa degli allenamenti del settore giovanile, l’U.S. Tolentino 1919 ha pressoché definito tutto quanto necessario a riprendere l’attività per la prossima stagione, mettendo a disposizione dei giovani iscritti un organico di allenatori e collaboratori di livello assoluto.
Le iscrizioni a settore giovanile e scuola calcio avranno inizio il 27 luglio presso la segreteria di Via Weber. Per l’esatto inizio dell’attività si è in attesa delle direttive delle autorità competenti. Non sono previsti aumenti delle quote e continuerà, invece, l’importante collaborazione con il Supermercato “SI CON TE – VIALE BENADDUCI N. 20” che metterà a disposizione di ogni iscritto 105 euro in buoni sconto sulla spesa.
Responsabile tecnico unico del Settore Giovanile e della Scuola Calcio sarà Davide Tedoldi. Nato a Milano il 24/07/1975 ma residente a Potenza Picena, Tedoldi vanta un invidiabile passato da calciatore: cresciuto nelle giovanile dell’Atalanta ha giocato per molti anni in serie B e Lega Pro indossando, tra le altre, le casacche di Pro Sesto, Gualdo Tadino, Cesena, Avellino, Sambenedettese, Pro Vercelli, San Marino, Messina, Catanzaro, Cosenza e Cesena.
Ha iniziato nelle Marche la propria attività di tecnico allenando la prima squadra dell’Osimana di cui è stato anche responsabile del settore giovanile. Successivamente ha rivestito il ruolo di responsabile scouting per Marche ed Emilia Romagna per conto dell’Udinese. Dopo aver allenato gli esordienti ed i giovanissimi nazionali dell’Ancona 1905 è passato a guidare il settore giovanile del Candia Baraccola.
Questo il primo commento di mister Tedoldi: "Sono davvero contento ed orgoglioso di entrare a far parte di questa importante realtà, un settore giovanile prestigioso che ha tutte le potenzialità per far crescere al meglio i ragazzi, mi impegnerò da subito affinché si possa partire per la nuova stagione nel migliore dei modi. Sono altrettanto felice di aver creato insieme alla società, ed in particolare con il presidente Romagnoli il quale in prima persona si è impegnato nella costruzione dell’organico, un team di allenatori molto preparati che come me hanno sposato questo progetto ambizioso che sicuramente permetterà ai ragazzi di crescere nel migliore dei modi sia sotto il profilo calcistico che umano”.
L’organico messo a disposizione di mister Tedoldi è assai importante sia per qualità che per quantità: tra allenatori, istruttori e soggetti di supporto son ben 27 gli elementi che formeranno la “squadra”, di cui quattro donne.
Se nei prossimi giorni verranno presentati in maniera più approfondita, ecco intanto l’elenco dei tecnici: Dino Andreani (maestro della tecnica), Matteo Angeletti, Paolo Biciuffi, Tiziano Bovetti (preparatore atletico), Simone Capogna, Giammario Cappelletti, Luca Diamanti, Luca Follenti (preparatore portieri), Elisa Gattari, Elisa Grifagno, Gianluca Lazzarini, Danilo Novelli, Marco Palmucci, Roberto Paolucci, Christian Prudente, Marta Saltalamacchia, Simone Salvucci (responsabile attività motoria), Massimo Sbriccoli e Gianfranco Zannini.
Completano l’organico Luca Belli (nutrizionista), Patrizio Domizi (massaggiatore), Consuelo Fortuna (psicologa), Tommaso Mazzocchetti (collaboratore tecnico tirocinante), Paolo Tartari (collaboratore tecnico), Marino Pelusi (fisioterapista) e Alverio Piloni (scouting).