Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3032 tamponi: 1567 nel percorso nuove diagnosi e 1465 nel percorso guariti. I positivi sono 452 nel percorso nuove diagnosi: 131 in provincia di Macerata, 163 in provincia di Ancona, 72 in provincia di Pesaro-Urbino, 47 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli Piceno e 1 da fuori regione. Questi casi comprendono oggetti sintomatici (73 casi rilevati), contatti in ambito domestico (98 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (114 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (16 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (29 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (11 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero.
Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 28,84% oggi, contro il 29,68% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 26.065 per un totale di 225.892 campioni testati. In aumento il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: sono 630 (+ 7 rispetto a ieri) , di cui 86 in terapia intensiva (53 rispetto a ieri). Sono, invece, 32 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 112 pazienti (+5 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 61 al Covid Hospital.
Nei pronto soccorso maceratesi risultano ospitate 26 persone (-15 rispetto a ieri), di cui 8 a Macerata (-6 rispetto a ieri), 16 a Civitanova Marche (-7 rispetto a ieri) e 2 a Camerino (-2 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Tre ragazzi maceratesi, appena maggiorenni, sorpresi con hashish e marijuana: un arrestato e due denunciati.
È l'esito di un apposito servizio di appostamento effettuato nel primo pomeriggio di ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata, in una nota zona di spaccio più volte segnalata dai cittadini.
I tre giovani studenti, dell'età di 18 anni e residenti a Macerata, da più giorni erano stati visti entrare e uscire da un appartamento di fatto disabitato posto in via Pace, a Macerata.
Fermati e controllati mentre risalivano sulla Lancia Musa in loro uso, sono stati trovati in possesso di pochi grammi di marijuana. L’immediata perquisizione del vicino appartamento dal quale erano stati ripetutamente visti entrare e uscire permetteva il recupero di altri 75 grammi di hashish, 5 di marijuana e di un bilancino elettronico di precisione.
I Carabinieri hannp pertanto esteso le perquisizioni alle abitazioni di due giovani, residenti a Macerata in un noto quartiere residenziale, trovando all’interno delle stesse altri 4,7 grammi di hashish, un bilancino di precisione e la somma complessiva di circa 800 euro.
Valutate le singole responsabilità dei ragazzi, quello di loro trovato con il maggiore quantitativo di droga e denaro contante è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il secondo giovane è stato denunciato in stato di libertà per il medesimo reato mentre il terzo, positivo al COVID-19, è stato denunciato per l’inottemperanza all’obbligo di permanenza presso il proprio domicilio.
La droga sequestrata era destinata, oltre che al consumo personale, anche ad altri giovani studenti delle scuole medie superiori della città, cui l’Arma dedicata particolare attenzione attraverso la diffusione dei principi di legalità e di senso civico.
Nella mattinata di ieri il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha ricevuto nella sala presidenziale il questore Antonio Pignataro, che nei prossimi giorni lascerà il suo incarico a Macerata per fare ritorno a Roma.
“Ho portato a Pignataro il saluto della comunità provinciale - ha affermato Antonio Pettinari -. Se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, avrei colto l’occasione per invitare i sindaci e i consiglieri provinciali in rappresentanza dell’intero territorio per ringraziarlo del suo straordinario operato, ma purtroppo non è stato possibile. Pertanto ho espresso, anche a nome loro, i sentimenti di stima, gratitudine e riconoscenza".
"Sono passati quasi tre anni di lavoro sul territorio molto proficuo, caratterizzato da una intensa attività svolta con forza e determinazione, per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica alle nostre comunità - aggiunge Pettinari -. Una sfida che ha ottenuto grandi risultati, in quanto fin da subito, sono state coinvolte tutte le istituzioni. Al suo arrivo la nostra comunità era smarrita, attonita e impaurita per una serie di drammatiche situazioni. A cominciare dal devastante terremoto, la nostra popolazione stava vivendo in uno stato di preoccupazione a causa dell’aumento esponenziale di fenomeni di delinquenza, quali lo spaccio della droga e altre attività delittuose, poi esplosi nei terribili episodi legati all’omicidio di Pamela e alle altre vicende di estrema gravità, che avevano comportato nel capouogo e nel resto del territorio un sentimento diffuso di insicurezza e di paura".
"Pignataro ha saputo leggere e interpretare la realtà con grande lucidità e mettere in atto immediatamente tutte le iniziative e le attività di contrasto ai gravi fenomeni in atto - afferma il presidente della Provincia -. Insieme al Prefetto, alle Forze dell’Ordine e coinvolgendo tutte le istituzioni, ha contribuito a creare una grande sintonia che è stata la primaria condizione per ottenere i migliori risultati, a cominciare dal contrasto del grave fenomeno, molto diffuso, dello spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto questo ha ridato alla popolazione un forte senso di presenza dello Stato, oltre che tranquillità e serenità".
"Tra i risultati di questo coordinamento delle Forze dell’Ordine non va dimenticato lo svolgimento in sicurezza di importantissimi eventi quali la visita del Santo Padre a Camerino e di tante personalità a cominciare dal Capo dello Stato, che ha visitato il nostro territorio numerose volte - ricorda Pettinari -. È stato assicurato l’ordine pubblico anche in occasione di eventi culturali che prevedevano la presenza di decine di migliaia di persone. Significativa è stata la lotta costante alla droga e il contrasto alla vendita della cannabis light, in particolare a difesa delle giovani generazioni. I risultati ottenuti, che hanno portato alla chiusura di diverse attività commerciali di questa sostanza stupefacente, infida verso i ragazzi, sono avvenuti grazie alla sinergia con la Procura di Macerata; senza dimenticare l’importante pronuncia della Corte di Cassazione a sezioni riunite".
"Pignataro, inviato dall’allora Ministro Minniti nel momento più acuto della crisi del nostro territorio sotto il profilo dell’ordine e sicurezza pubblica, ha svolto un lavoro egregio non solo sotto il profilo dei risultati del contrasto, ma anche per una presa di coscienza della nostra comunità di maggiore attenzione a questi gravi fenomeni. Il nostro ringraziamento riguarda anche i messaggi positivi e la fiducia che ha saputo offrire alla nostra popolazione”.
"A seguito dell’incremento dei contagi tra gli operatori sanitari e dei pazienti ricoverati in ambiti lavorativi dell'Area Vasta 3, definiti puliti, che in questi giorni hanno portato alla chiusura e alla sanificazione di alcuni reparti, siamo a chiedere per tutto il personale dipendente dell’AV3, la fornitura di mascherine ffp2 in sostituzione delle mascherine chirurgiche". È questa la richiesta formale che la segretaria provinciale del Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche ndr) Macerata Elisabetta Gugliemi ha fatto pervenire al direttore generale Asur Marche Nadia Storti e alla dirigente dell'Area Vasta 3 Lucia Isolani, nella giornata di ieri.
"Tale richiesta deriva dalla constatazione che il dispositivo di protezione individuale sopra citato sia considerato dagli esperti come uno strumento idoneo ed efficace per effettuare l’assistenza al paziente positivo e per contrastare la diffusione del virus - si specifica nella richiesta -. Ribadiamo la tutela alla sicurezza del lavoratore esposto ma evidenziamo anche l’importanza che tale protezione serva a contribuire ad una sicurezza psicologica, situazione altrettanto importante in questo momento di forte stress lavorativo a cui i dipendenti sono sottoposti".
I migliori regali di Natale per bambini curiosi
La sfida dei genitori e degli educatori è offrire ai bambini i giusti stimoli per favorire la scoperta del mondo e il piacere per l’apprendimento continuo
Per i bambini giocare è una cosa seria, lo è per molto tempo e rappresenta il modo migliore per approcciarsi alla realtà senza rischiare di farsi male. Si sviluppano delle capacità e competenze che aiutano i più piccoli a comprendere il mondo che li circonda e a sviluppare il necessario spirito critico che sarà indispensabile in età adulta. Giocare, quindi, è una tra le principali attività da proporre con particolare attenzione ai più piccoli accompagnandoli nel loro percorso verso l’età adulta.
La pista delle biglie
Non sembra nemmeno vero, eppure, il gioco più interessante da proporre ai bambini è proprio quello più vecchio di sempre. La costruzione della pista necessita di una particolare concentrazione e attenzione nei confronti dei dettagli. I propri movimenti dovranno essere calibrati per creare pericolanti e rocambolesche piste dove far sfrecciare la biglia.
Oltre a essere estremamente spassoso, osservare la biglia rotolare offre intuizioni interessanti sugli effetti delle traiettorie ben calcolate, le variabili che possono ostacolarne la corsa e la migliore angolazione per farle fare salti spettacolari.
Kamishibai
È un teatro in valigia, uno dei giochi tradizionali dell’arte di strada giapponese. Si tratta di un semplice scenario di piccole dimensioni da usare per raccontare favole, rappresentando quelle che si sono imparate oppure per raccontarne di nuove inventate dai bambini.
Esistono tanti modelli già pronti di kamishibai, dentro la valigia o da montare con semplici accorgimenti. Una parte del divertimento può essere creare insieme il proprio teatro portatile. Del resto, avere un teatro in casa è roba da veri intenditori.
Si può completare la dotazione con i cubi raccontastorie. Si tratta di semplici dadi con dei simboli rappresentati su ciascuna faccia che corrispondono a personaggi, ambientazioni ed eventi a sorpresa. Insomma: tutto il necessario per creare storie spassosissime.
La serra
Vedere crescere la pianta dal seme non è uno spettacolo così comune e per i bambini rappresenta una speciale prova del passare del tempo e del valore della pazienza e la cura. Le piccole serre permettono di coltivare piante in vaso come fossero in pieno campo, quindi senza temere le gelate e il freddo della stagione invernale. Si possono realizzare esperimenti interessanti mettendo a crescere semi diversi e lasciando che la natura faccia il resto.
Puzzle
Sembra un passatempo banale, ma il puzzle cioè l’esercizio di incastrare pezzi e trovare somiglianze e differenze aiuta nello sviluppo del linguaggio. Cioè attiva quelle aree del cervello preposte all’elaborazione del pensiero razionale e che serviranno per sviluppare la competenza lessicale.
Leggere tanti libri aiuta di certo ad ampliare il vocabolario e arricchire il bagaglio personale delle esperienze vissute indirettamente attraverso i personaggi. Ma fare un bel puzzle aiuta a mettere insieme i concetti ed elaborare delle sintesi mentali.
Atlanti per bambini
Ne esistono diversi, sono versioni semplificate del più articolato libro per adulti, nonché dei pretesti semplici e diretti per ragionare su temi come le distanze o la collocazione di sé, la propria casa e la città rispetto al resto della nazione o del mondo.
Quelli che si concentrano sulle specificità di un territorio sono pensati anche per offrire nozioni semplici riguardo le tipicità locali. È un bell’esercizio per ragionare sulle caratteristiche di ogni luogo e fa venire voglia di mettersi in viaggio alla scoperta di mille avventure, quando sarà possibile. Nel frattempo, è un bel pretesto per viaggiare con la fantasia.
La scoperta del micromondo
Un bel microscopio per bambini è un ottimo pretesto per proporre ai più piccoli l’affascinante viaggio nel regno invisibile del micromondo. Esistono macchinari in grado di ingrandire con precisione un gran numero di dettagli appena visibili a occhio nudo. Sono un buon esercizio per allenare la mente alla comprensione del concetto di infinitamente grande e infinitamente piccolo.
Si possono scegliere i modelli forniti di campioni da osservare. Conservati in vetrini con parti di tessuti, sezioni di organismi vegetali o animali, sono un buon pretesto per parlare di argomenti che suscitano sempre grande interesse.
I bambini possono rivelarsi attenti osservatori, scrupolosi e in grado di dedicarsi con molta cura alla scoperta di fenomeni che possono sfuggire allo sguardo distratto degli adulti. Coltivare il loro interesse fornendo i giusti stimoli è un grande regalo di per sé.
Come facevano i nostri nonni e bisnonni a rendere caldo il letto in inverno? Com’è nato lo scaldaletto moderno? Scopriamolo in questo articolo.
Quando arriva l’inverno è sempre un po’ difficile riuscire a entrare sotto le coperte senza provare quel brivido di freddo dovuto alla temperatura del lenzuolo. Anche chi oggi può vantare un sistema di riscaldamento autonomo, non tutti riescono a rendere la propria abitazione completamente a prova di gelo. Ecco perché in commercio si possono trovare scaldaletto convenienti e molto performanti, che offrono soluzioni efficienti e a lunga durata.
Ma questo dispositivo non è certamente di recente invenzione, perché già nella società contadina di molti anni fa esisteva un modello del genere. I nostri nonni e, in generale, gli antenati godevano di soluzioni certamente semplici ma allo stesso tempo funzionali. Mentre le case moderne sono coibentate, con porte a prova di spiffero, termosifoni e finestre che evitano la dispersione del calore e l’entrata del freddo dall’esterno, quelle di una volta non erano minimamente così.
Infatti nei prossimi paragrafi scopriremo anche qual è il predecessore degli scaldaletto venduti online e offline oggigiorno. Questi ultimi sono diventati una vera manna dal cielo, soprattutto dopo una giornata ricca di lavoro e di impegni oppure anche quando arriva il weekend ma fuori il meteo è contro ogni aspettativa, perché una delle cose che piace di più è rimanere sotto le coperte. Anche gli animali molto spesso ci seguono in questa iniziativa, intrufolandosi nel piumone per diverse ragioni.
L’antenato
In un passato non così tanto lontano, le generazioni dei nostri bisnonni utilizzavano uno strumento particolare per poter scaldare la casa e il letto. Al tempo non esistevano certamente le comodità a cui siamo invece abituati noi oggi, infatti già possedere una stufa a legna oppure un camino si rivelava una fortuna indispensabile. I camini erano però adoperati principalmente per la cucina, quindi per realizzare le pietanze per tutta la famiglia.
Ma, allora, come facevano a scaldarsi in inverno? Vi starete chiedendo. Ecco che la risposta non è poi così difficile. Grazie all’ingegno dei contadini era stato creata la soluzione che prendeva il nome di “la monaca e il prete”. Si trattava di una sorta di scaldaletto realizzato con due aste in legno ricurve al cui centro veniva posizionato un braciere. Questa struttura era messa appositamente tra le coperte e i cuscini, lasciata lì per diverso tempo, così evaporava l’umidità, si alzava la temperatura e i sonni potevano farsi più tranquilli.
In tutto questo, la parte in legno era il “prete”, mentre quella centrale in rame o in terracotta che accoglieva le braci era invece la “monaca”. Il suo utilizzo è rimasto invariato fino agli anni ‘70, sia nelle case dei contadini, sia in quelle delle famiglie abbienti.
Tipologie moderne
Oggi il discorso è nettamente diverso: l’evoluzione tecnologica ha permesso di avanzare anche dal punto di vista del riscaldamento del letto, offrendo soluzioni più vantaggiose e rapide, ma anche per certi versi sicure. I modelli moderni sono principalmente elettrici, progettati per durare a lungo e per riuscire ad alzare la temperatura già dopo qualche minuto.
Le soluzioni ingegnose dei nostri bisnonni sono ormai diventati una storia da raccontare, un esempio di aguzze capacità di chi era considerato l’ultimo nella società. Un tempo i contadini non avevano certamente la stessa sorte di chi era ricco, un po’ come oggi, anche se le differenze sono meno nette.
In ogni caso, i modelli moderni si distinguono a loro volta in diverse tipologie: singoli, matrimoniali ed elettrici. Questi ultimi offrono una caratteristica molto interessante, ossia la possibilità di gestire il tempo di funzionamento, programmando un autospegnimento. In questo modo, anche se vi dimenticate lo scaldaletto acceso per diverse ore non sarà un problema.
Le prime due tipologie sono invece quelle adatte per letti singoli oppure per letti matrimoniali o da una piazza e mezzo. Questi ultimi vantano anche un doppio comando manuale, facile da utilizzare per tutti. Molti però si chiedono se sia un dispositivo sicuro o comunque che non mette in pericolo nessuno: in questi casi è bene specificare che trattandosi di uno strumento elettrico bisogna comunque fare attenzione.
Per questa ragione, anche per pulirlo, è bene seguire le indicazioni fornite dall’azienda produttrice, evitando di improvvisare. Questo perché ogni brand progetta scaldaletto dal design studiato ad hoc per determ
(Credit foto: CC-BY-SA-4.0Self-published work)
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Civitanova Marche, dove si registrano 482 persone positive al Covid (+3 rispetto al precedente aggiornamento) e aumentano a 289 i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (+56 rispetto al precedente aggiornamento). Resta sopra i 200 casi il comune di Recanati, i cui dati vedono il numero totale di contagiati a 202 (7 nuovi casi e 8 persone guarite) con 121 persone in quarantena (-65 rispetto al precedente aggiornamento).
Sale a 80 il numero di contagi, con 52 persone in isolamento preventivo, a Porto Recanati che oggi ha inserito in elenco 6 nuovi casi e la registrazione della negativizzazione di tre cittadini.
Dati in discesa, invece, a Macerata, dove sono 478 i residenti contagiati (14 in meno di ieri). Diminuiscono anche i soggetti sottoposti ad isolamento domiciliare: da 338 a 308.
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Rimangono 103 i casi di positività al virus a Treia, uno dei dati più alti della provincia in proporzione al numero degli abitanti. Numeri stabili anche a Pollenza dove si registrano 71 contagiati, rispetto ai settanti di ieri. Stessa situazione anche a Belforte del Chienti dove nell'ultima giornata il numero dei casi positivi è sceso di 'unità, da 6 a 5 ma contestualmente si è riscontrato un insegnante positivo al Covid-19 alla scuola media, pertanto 5 sezioni provvederanno con la didattica a distanza sino al 3 dicembre.
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Continua ad aumentare il numero delle persone che hanno contratto il virus a Matelica (da 56 a 62). Migliora leggermente la situazione a Potenza Picena dove si registrano 122 persone positive rispetto alle 133 dell'ultimo aggiornamento. Si registrano invece 2 persone guarite nel comune di San Ginesio che fanno scendere il numero dei contagiati a 17.
Aumentano i dati a Cingoli, con 82 positivi al Covid-19 rispetto ai 78 di ieri. Situazione simile a Petriolo dove il numero dei contagi registrato riporta 3 unità in più rispetto all'ultimo aggiornamento (36).
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Un lieve miglioramento si registra nei comune di Sarnano (da 15 a 14 casi positivi), Loro Piceno (da 22 a 20) e Camerino (da 31 a 29).
Dati in costante calo anche quelli di Colmurano dove, attualmente sono presenti 11 casi di soggetti positivi al Covid-19 di cui 3 domiciliati fuori comune e 2 casi in isolamento domiciliare.
Duro botta e risposta via social, sulla situazione sanitaria in provincia di Macerata a seguito dell'emergenza Covid-19, tra il Vice Presidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui e l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti.
La miccia è scattata a seguito di un lungo post nel quale Sciapichetti ha replicato a una dichiarazione di Pasqui, il quale aveva sottolineato come l'ospedale di Camerino potrebbe essere nuovamente riconvertito in Covid Hospital perchè così è stabilito nel piano pandemico approvato dalla precedente giunta Ceriscioli.
L'AFFONDO DI SCIAPICHETTI - "E no! Cosi non va bene - ha scritto Sciapichetti -. Segnalo che adesso al governo della Regione Marche c'è la destra, deve assumersi le sue responsabilità. Lanciare il sasso nascondendo la mano o dare la colpa sempre agli altri, in emergenza non va bene ed è moralmente scorretto".
Sciapichetti ricorda, quindi, come per fronteggiare la pandemia lo scorso 8 ottobre furono assegnati specifici percorsi ad ogni struttura ospedaliera provvista di terapia intensiva della provincia di Macerata. Percorsi che prevedono l'attivazione di 43 posti letto presso la palazzina ex malattie infettive dell'ospedale di Macerata; 45 posti presso l'Ospedale di Camerino e 64 posti presso l'ospedale di Civitanova Marche.
"Considerando che il piano prevede 3 fasi che seguono l'andamento della pandemia, ad oggi, dalle informazioni in mio possesso risultano totalmente occupati i 43 posti ricavati presso la palazzina ex malattie infettive dell'Ospedale di Macerata - afferma Sciapichetti -. Considerato che questi non sono più sufficienti si dovrebbe procedere ora, in base al piano, all'occupazione dei posti presso l'ospedale di Camerino".
"Pasqui dice che Camerino viene convertito in covid hospital perché lo ha deciso il piano pandemico della vecchia giunta, è vero, ma si dimentica di dire che - aggiunge l'ex assessore - in data 30 ottobre la nuova giunta lo ha confermato, deliberando di 'approvare le misure strategiche previste dal piano pandemico regionale'. Se voleva quindi, il Vice Presidente del Consiglio poteva adoperarsi per "salvare" l'Ospedale di Camerino cambiando il nostro piano pandemico che non è scritto sulle tavole della legge, può essere cambiato e corretto. Perché se lo riteneva così importante non l'ha fatto?".
LA REPLICA DI PASQUI - A rispondergli, a stretto gira di posta, è lo stesso Pasqui che in una nota ha esordito affermando che "esiste un limite, anche nelle schermaglie politiche, che si chiama buonsenso. L'ex assessore regionale maceratese Angelo Sciapichetti, nel disperato tentativo di scaricare se stesso e la parte politica cui appartiene da responsabilità evidenti e innegabili, scavalca questo limite e prova a mettere sul tavolo il gioco delle tre carte per creare confusione fra i cittadini".
Il consigliere regionale forzista, infatti, si difende ricordando come la prima seduta del nuovo Consiglio regionale sia stata convocata il 19 ottobre e come pensare di cambiare il piano pandemico redatto l'8 ottobre dalla Giunta Ceriscioli in dieci giorni "non solo è folle ma è tecnicamente impossibile".
"Alle favole che raccontate, caro Angelo, non credono più neanche i bambini. Figuriamoci i cittadini. L'ospedale di Camerino non doveva essere proprio inserito nel piano pandemico fin dal principio - aggiunge Pasqui -, perchè ricopre un'importanza fondamentale per tutto quel territorio che anche da voi ha atteso risposte che non sono mai arrivate dopo il sisma del 2016".
"Per ora siamo riusciti ad evitare che Camerino tornasse nuovamente Covid Hospital - continua il vice presidente del Consiglio Regionale -, sperando che la situazione pandemica regionale non vada ulteriormente ad aggravarsi, perchè a quel punto ovviamente non ci saranno possibilità diverse dalla riconversione".
LA CONTRO-REPLICA DI SCIAPICHETTI - Sciapichetti, dopo aver incassato la replica del consigliere regionale di Forza Italia, non ha tardato a far pervenire una sua ulteriore presa di posizione: "Caro Gianluca Pasqui, gli atti sono atti. La verità fa male, lo so! Il tuo lungo esercizio di scrittura sa tanto di arrampicata sugli specchi, ma non risponde a nessuna domanda e non ti solleva dalle tue responsabilità. Per sottrarre dal piano pandemico l'ospedale di Camerino basta un semplice atto di giunta, non ci vuole tempo, (ho visto che ne fate due - tre a settimana) e non è necessario neanche stravolgere il piano stesso. Tranquillo. Il problema però è che bisogna avere un'alternativa credibile e pronta in poche ore".
"Se oltre alle vuote parole hai una alternativa fattibile tirala fuori, illuminaci con i fatti, non con le parole. Perché invece continui a fare demagogia dicendo 'Camerino non si tocca' senza indicare quale potrebbe essere l'alternativa? Ti ricordo che non siamo più in campagna elettorale ma in piena pandemia. La verità è che se il buon Dio non ferma la crescita dei contagi, dell'ospedale di Camerino purtroppo non si potrà fare a meno" conclude l'ex assessore.
"La Lega lo aveva anticipato, i dati lo confermano: l’indice di contagio nelle Marche continua a scendere e il ministro Speranza ha irragionevolmente dichiarato le Marche zona arancione basandosi su parametri e algoritmi che vanno immediatamente rivisti. Una decisione grave per le conseguenze sulla tenuta sociale ed economica di un territorio già fortemente provato dalla crisi del lockdown”. Lo dichiarano i consiglieri della Lega Marche nella loro interpretazione dei dati del report settimanale sui contagi in regione.
“È vergognoso che il governo continui a restare arroccato nelle sue torri d’avorio, lontano dalla vita vera, dalle persone – aggiunge il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti – Stiamo portando anche in Parlamento il grido dei tanti cittadini perbene che sono sull’orlo del baratro, e qualcuno dovrà per forza dar conto delle scelte scellerate che i marchigiani stanno ingiustamente subendo. Sarebbe stato opportuno il governo avesse avviato un confronto con i vertici della Regione Marche che avrebbero potuto evidenziare i dati positivi, ma da Roma solo una telefonata per comunicare quanto già deciso, senza possibilità di contraddittorio”.
Auto investe un pedone a Civitanova: una donna di 85 anni trasferita all'ospedale Torrette di Ancona in ambulanza. L'investimento è avvenuto intorno alle 16:00 all'altezza di Viale Vittorio Veneto.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto, fatto sta che la donna è stata investita da un'auto che stava transitando lungo l'arteria.
Il conducente della vettura ha subito arrestato la marcia e ha lanciato l'allarme. I sanitari del 118, giunti sul posto, hanno trasferito la donna presso il nosocomio dorico a seguito dei traumi riportato dall'impatto.
Sul posto anche le forze dell'ordine per tutti i rilievi del caso.
“In questo momento particolarmente delicato abbiamo voluto dare un segnale al tessuto produttivo marchigiano, seppur con il poco margine di manovra dovuto all'ultima parte dell'anno. Le Marche sono una delle regioni più colpite dal lockdown e questa amministrazione regionale ragionerà sul mettere in campo azioni di sostegno per il tessuto produttivo per quanto sarà possibile”. Lo ha detto il presidente Francesco Acquaroli che, oggi pomeriggio, ha partecipato all'incontro in videoconferenza del vicepresidente e assessore alle Attività Produttive Mirco Carloni con i rappresentanti delle associazioni di categoria, per illustrare i tre interventi approvati nell’ambito dell’assestamento di bilancio e denominati “pacchetto Covid”.
“L'obiettivo - ha proseguito Carloni - è attenuare l’impatto delle chiusure e sospensioni dovute agli ultimi decreti di contrasto all’emergenza epidemiologica e favorire la ripresa dell’attività produttiva in condizioni di sicurezza e migliore competitività promuovendo nuovi investimenti".
"Innanzitutto - ha continuato Carloni – abbiamo proceduto, a seguito della disponibilità di economie, allo scorrimento delle graduatorie di progetto approvati ma non finanziati sui fondi Europei ancora validi e in grado di aiutare la ripresa produttiva ed occupazionale. In secondo luogo abbiamo modificato la legge 13/2020 per dedicare una quota delle risorse già assegnate fino a 3 milioni di euro per uno strumento finanziario semplificato e richiederemo al tal proposito una intesa con ABI e i Confidi. Terzo intervento infine, la concessione di oltre 7 milioni di contributi forfettari in forma semplificata (presentazione on line; autodichiarazione, indicazione IBAN) per circa 10mila tra micro e piccole imprese colpite dagli ultimi provvedimenti”.
MISURA 1 - SCORRIMENTO GRADUATORIE
- Promozione della ricerca e dello sviluppo negli ambiti della specializzazione intelligente (FESR asse 1) - Disponibili circa 3 milioni di euro che possono finanziare 18 progetti per 4,5 milioni di investimenti in ricerca e innovazione.
- Sostegno a progetti integrati di innovazione e internazionalizzazione sistema abitare e sistema moda (FESR Asse 3) - Disponibili circa 600 mila euro che possono finanziare 5 progetti per 1,2 milioni di investimento.
- Sostegno agli investimenti produttivi al fine del rilancio della crescita economica e della competitività delle aree colpite dal sisma (FESR Asse 8) - Disponibili 3.24 milioni di euro che possono finanziare 13 progetti per investimenti totali di circa 10 milioni (su questo è comunque aperta una verifica sulla conferma dell’attualità dei progetti).
- Contributi a imprese del settore pesca e acquacoltura per investimenti nei comuni della Regione Marche colpiti dal sisma del 2016 (Sisma)- Disponibili quasi 600 mila euro per gli ultimi 2 progetti in graduatoria per 1,4 milioni di investimenti.
- Contributi FEAMP 2014-20, misura 5.69 “Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura” - In corso la riprogrammazione del FEAMP per consentire lo scorrimento su un ultimo progetto per 147 mila Euro di contributi e 300 mila Euro di investimento.
MISURA 2 - STRUMENTO CREDITIZIO PER L’ACCESSO AL CREDITO PER LE MICRO E PICCOLE IMPRESE COLPITE DAL DPCM
Lo strumento finanziario semplificato avrà le seguenti caratteristiche: l’importo massimo del finanziamento bancario non può eccedere la somma di euro 10.000,00 e la sua durata può arrivare a un massimo di 48 mesi oltre 12 mesi di preammortamento; il tasso di interesse (TAN) non può essere superiore al 2%; il contributo comprende gli interessi e, nei limiti dello 0,5% fino ad un massimo di € 50 da ripartire equamente tra istituto di credito e Confidi, le spese accessorie per l’accesso al finanziamento stesso; il contributo copre integralmente i costi del finanziamento bancario.
MISURA 3 - CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LE MICRO E PICCOLE IMPRESE MAGGIORMENTE COLPITE DAGLI ULTIMI DPCM
Concessione di contributi destinati a: manutenzione straordinaria e risistemazione dei locali; digitalizzazione dei servizi e commercio elettronico; miglioramento del comfort, della sicurezza e della funzionalità; introduzione di nuovi servizi o di nuove modalità di erogazione dei servizi già erogati; acquisto di scorte e attrezzature. Il contributo massimo concedibile è di 1.000 euro a copertura di una spesa maggiore o uguale. Il procedimento sarà automatico a sportello e prevede la chiusura al raggiungimento delle risorse disponibili. Il procedimento verrà gestito attraverso la piattaforma informatica SIGEF. La domanda di contributo si baserà su autodichiarazioni del proponente senza documentazione.
"Continua l’ondata di furti che sta affliggendo Recanati da più di un mese. Quelli che, in passato, venivano considerati come fenomeni sporadici, nel corso delle ultime settimane si sono intensificati sempre di più, assumendo la connotazione di un disagio sistematico per certe aree cittadine". A porre l'accento sulla preoccupante escalation che sta affliggendo il comune leopardiano è il consigliere di Fratelli d'Italia Simone Simonacci.
"Prima è toccato al quartiere San Francesco, che ha visto – a distanza di pochi giorni nelle settimane conclusive di ottobre – due intrusioni in abitazioni private, coinvolgendo tra l’altro una signora anziana; poi, il 5 novembre, è stato il turno di Castelnuovo dove sono state almeno 4 le case “visitate” dai ladri; giornata record quella del 14 novembre, quando si sono verificati tre distinti “colpi”, uno in un condominio di Piazzale Menechen, uno in via Fratelli Farina ai danni di una famiglia peraltro molto conosciuta in Città e uno nel quartiere di Fonti San Lorenzo" ricorda il consigliere di minoranza.
"Siamo ormai al quinto furto in pochi giorni - commenta Simonacci -, urge un provvedimento rapido da parte dell’Amministrazione. Per questo, ho subito presentato un’interrogazione chiedendo alla Giunta come pensi di supportare le Forze dell’Ordine nel contrasto a questi fenomeni, come si spieghi e pensi di gestire l’aumento degli atti criminali e vandalici, se sia cambiata e in che modo, alla luce di questi fatti, la politica comunale relativa all’uso di videosorveglianza e quali politiche sociali di sostegno alle famiglie siano al vaglio entro fine anno così da prevenire il disagio sociale”.
Si ferma ancora il campionato per la MedStore Macerata, il Covid ha colpito la Volley Team San Donà e causa il rinvio a data da destinarsi della gara in programma domenica. Ai ragazzi del coach Di Pinto mancherà la possibilità di confrontarsi col campo, tuttavia potranno proseguire nel lavoro di recupero, allenandosi con la squadra al completo.
I biancorossi si stanno pian piano ritrovando e l’obiettivo è quello di raggiungere i livelli di ritmo e coesione visti durante le ultime amichevoli pre-stagione, prima che il Covid bloccasse la squadra per due settimane.
“Peccato, avevamo appena ripreso a giocare con continuità e ora siamo costretti a saltare un’altra partita - è il commento dello schiacciatore Stefano Ferri -. Stavamo riprendendo il ritmo ma sappiamo che quest’anno ci aspetta una stagione particolare e dall’altro lato, possiamo sfruttare la pausa per allenarci al meglio tra noi e arrivare ancora più pronti alla sfida della prossima settimana”.
Salvo nuovi imprevisti, la MedStore Macerata sarà attesa da nuova trasferta con la HRK Motta di Livenza. “Sì, diciamo che in questo momento ci avrebbe aiutato poter giocare qualche partita nel nostro palazzetto, il Banca Macerata Forum, dove ci alleniamo sempre e abbiamo più confidenza. Guardandola in positivo però, vorrà dire che al ritorno le avremo quasi tutte in casa - commenta Ferri -. Dopo il fermo di due settimane siamo dovuti ripartire da zero, ora va molto meglio; ci ha aiutati poter giocare due partite di campionato, anche se non sono andate come speravamo ma avevamo di fronte avversari di buona qualità e col vantaggio di non essersi fermati. Ora ci concentriamo sul lavorare bene in allenamento e la prossima gara”.
Un'insegnante della classe II A della Scuola Secondaria di primo grado di Caldarola positiva al coronavirus: disposta la sospensione delle attività didattiche in presenza degli alunni della classe, da oggi (20 novembre) sino al 3 dicembre.
In ottemperanza a quanto previsto dal Protocollo di Istituto, sarà attivata la Didattica a Distanza secondo le indicazioni che verranno fornite nei prossimi giorni.
"Per le classi 1A e 3A le lezioni si svolgeranno regolarmente e i locali scolastici saranno adeguatamente sanificati". È quanto fa sapere l'amministrazione comunale in una nota.
Nel Comune di Caldarola, ad oggi, si registrano nel complesso 24 casi di positività e 9 persone in isolamento fiduciario.
"Situazioni tutte gestite con l'attivazione dei previsti protocolli. Si rinnovano le raccomandazioni al rigoroso rispetto di tutte le misure di prevenzione per evitare il diffondersi del COVID-19" ricorda il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati sette decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate due vittime: una 70enne di Camerino all'ospedale di Jesi e una 87enne di Sassoferrato all'ospedale di Fabriano. Un decesso anche all'ospedale di Pesaro (un 76enne di Gabicce Mare) e all'ospedale di Fermo (un 80enne di Porto Sant'Elpidio).
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato la provincia di Macerata: a perdere la vita una 88enne di Recanati (presso l'ospedale di Macerata) e un 94enne di Macerata (presso l'ospedale di Macerata).
Nell'ascolano a perdere la vita è stato un 92enne di Offida all'ospedale di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1168 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (544), mentre sono 195 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Dopo gli ultimi 60 mila euro destinati alle famiglie in difficoltà da spendere nel territorio per l’acquisto di beni e servizi, la Giunta recanatese guidata dal Sindaco Bravi ha deliberato in questi giorni ulteriori 70 mila euro da destinare al sostegno degli operatori economici della città che hanno subito una sospensione dell’attività, nel primo periodo del lockdown, a seguito dell’entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio da Covid-19.
“Il nostro tessuto sociale ed economico è messo continuamente a dura prova dall’emergenza sanitaria in atto - ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - è una priorità dell’ Amministrazione cercare il più possibile di destinare fondi alle famiglie in difficoltà e alle attività economiche del territorio che hanno subito ingenti perdite per i piani di anti-contagio. La nostra comunità è una grande famiglia che condivide valori e obiettivi comuni e solo uniti possiamo aver la forza di superare qualsiasi avversità.”
Un contributo solidaristico - sociale, che verrà erogato fino al suo esaurimento nella misura di 400 euro a lordo della ritenuta di acconto del 4% ai sensi dell'articolo 28, comma 2, D.P.R. 600/1973 per ogni operatore economico che ne farà richiesta.
Rientrano nelle categorie dei beneficiari del fondo le attività economiche in genere, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1 del D.P.C.M. 11 marzo 2020 che chiaramente sono state le uniche a lavorare nel periodo del lockdown.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, oltre alle attività di commercio, il finanziamento è dedicato in particolar alle attività di servizi di ristorazione e somministrazione cibo e bevande, come ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub, bar, alle attività legate ai servizi per la persona come parrucchieri, barbieri, estetiste e alle attività dei fiorai e dei calzolai.
“Fin dall’inizio della pandemia ci siamo impegnati a favorire interventi a sostegno delle attività produttive del territorio – ha detto il Vice Sindaco Mirco Scorcelli, Assessore al Commercio- pur con le difficoltà del nostro bilancio, cerchiamo continuamente di dare segnali concreti per essere vicini agli operatori economici di Recanati.”
Potranno fare richiesta del contributo comunale tutti gli operatori economici aventi sede legale o unità locale sul territorio del Comune di Recanati, in possesso dei requisiti stabiliti nel bando, che hanno subito la sospensione delle attività lavorative durante il primo periodo del lockdown del Covid-19.
La liquidazione del contributo avverrà previa verifica della regolarità dei pagamenti nei confronti del Comune, sia per TARI ed IMU sia per altra entrata extra-tributaria; in caso di mancata regolarità si procederà alla compensazione di quanto spettante.
Casi Covid nella pallavolo .
L’Helvia Recina Volley, in seguito all’esito positivo di due test rapidi nasali in seno al gruppo squadra, uno nella giornata di martedì e l’altro nella giornata di giovedì, ha deciso, di concerto con la Lega Volley Femminile, di rinviare in via precauzionale la gara casalinga della CBF Balducci HR Macerata con la Omag S. Giovanni in Marignano, in programma domenica 22 novembre alle ore 17.
In virtù del prossimo turno di riposo d’ufficio in programma il 29 novembre, Società e Lega hanno convenuto di prendersi il tempo necessario per attendere l’esito dei test molecolari di conferma.
Continua la serie di Marche Webinars di Hesis. Lunedì 23 novembre con inizio alle 10:30 si terrà, dalla sala di web-conference delle Cantine Moncaro, il webinar: “Sostenibilita’ ambientale e qualita’ delle produzioni per la tutela culturale e turistica del territorio”.
Il seminario on line affronta i temi della sostenibilità ambientale con l’obiettivo di garantire le giuste proporzioni tra tutela ambientale ed attività produttive del territorio.
Il mantenimento di questo virtuoso equilibrio deve comunque fungere da volano dell’economia quale indispensabile presupposto di garanzia per i livelli occupazionali.
Il webinar tende in particolare a mettere in evidenza la consapevolezza delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali e non solo, sulle ricchezze culturali, artigianali, turistiche e produttive che caratterizzano le Marche in Italia ed all'estero, quale sinonimo di grande rispetto per l’ambiente e per l’ecosistema. Ne sono esempio le numerose bandiere blu, vele legambiente, touring club, e bandiere arancioni ottenute dalle Marche.
Il programma della web-conference:
Saluti di Benvenuto Doriano Marchetti – Presidente Moncaro
Intervengono
Riccardo Strano – Presidente Hesis
Alessandra Gallone – Senatore della Repubblica ,Componente XIII Commissione Ambiente e Responsabile Nazionale Ambiente di Forza Italia
Stefano Aguzzi – Assessore all’Ambiente della Regione Marche
Mirko Bilo’ – Consigliere Regionale delle Marche e Componente II^ Commissione Sviluppo Economico
Luigi Cerioni – Presidente della Provincia di Ancona
Modera Salvatore Piscitelli – Consigliere Hesis
LINK per collegamento https://terrecortesimoncarosoccoopagr.my.webex.com/meet/d.bartoccio
La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse, che prolunga lo stato di attenzione per il vento ed il mare anche per la prima parte di sabato 21 novembre.
L'azione di un sistema depressionario sul basso Tirreno, infatti, continuerà a determinare, nella prima parte della giornata di domani, una ventilazione sostenuta dai quadranti orientali e condizioni di mare agitato.
Previsti venti da nord-est, con raffiche fino a burrasca lungo la fascia costiera e fino a tempesta sui rilievi appenninici. Il mare sarà agitato, con possibilità di mareggiate.
L'intensità del vento e del moto ondoso tenderanno a diminuire gradualmente nella seconda parte della giornata, con la rimonta del campo barico che determinerà il ritorno a condizioni di tempo stabile su tutte le Marche, con temperature in graduale ripresa.
"Il forte impatto che ha avuto l’entrata in funzione della struttura di Civitanova sugli ospedali dell’Area Vasta 3 è sotto gli occhi di tutti, operatori e cittadini. Il suo funzionamento, infatti, è garantito esclusivamente grazie ai forti tagli effettuati negli ospedali dell’Area Vasta 3". È quanto denuncia Paola Ticani, Segretaria Regionale Cisl Fp Marche.
Tutte le figure professionali in servizio al Covid Hospital, ad eccezione di pochissimi professionisti dell’INRCA, provengono dagli ospedali di Camerino, San Severino; Macerata e Civitanova. "Ordini di servizio 'improvvisi', come se questa ondata non fosse stata prevista, hanno, per l’ennesima volta stravolto la vita di molti dipendenti che si sono visti catapultati a chilometri di distanza dalla normale sede di servizio con un preavviso di poche ore dall’inizio del turno – prosegue Ticani -. Purtroppo tutto ciò, oltre a mettere in crisi le vite dei professionisti, sta mettendo in grossa difficoltà la normale funzionalità dei presidi ospedalieri esistenti".
Nei pronto soccorso di Camerino, Macerata e Civitanova il personale "è allo stremo - denuncia Paola Ticani -. Pazienti positivi vi stazionano anche per diversi giorni mettendo a rischio la garanzia dei percorsi pulito/sporco. Che tipo di assistenza si può garantire quando il personale è ridotto al minimo?".
"Al di là dello squallido teatrino a cui si assiste in questi giorni, basato su propaganda ed annunci a sensazione, chi doveva farlo, non è riuscito a mantenere neanche un ospedale “pulito” sul territorio per garantire le cure delle malattie non Covid, non procrastinabili – dichiara la Segretaria Regionale -. Ancora una volta, la pressione dei numeri e l’impreparazione stanno prevalendo sul buon senso di garantire una pari dignità di accesso alle cure. Si torna a parlare della possibilità della riconversione dell’ospedale di Camerino: questo dovrebbe porre l’attenzione sul ruolo che tale presidio riveste per l’assistenza sanitaria a tutta la popolazione dell’alto maceratese ancora in piena emergenza terremoto e con l’inverno alle porte. I tempi di percorrenza già lunghi, per raggiungere un altro ospedale, potrebbero notevolmente aumentare in caso di neve".
"La prevenzione, che dovrebbe essere il fulcro della gestione di questa pandemia, sempre per carenza di personale, si trova a “rincorrere “il virus - aggiunge TIcani - .La necessità di un tempestivo tracciamento dei casi positivi è stata da subito evidenziata come la base per il contenimento dei contagi, ma la carenza di tecnici di laboratorio e di assistenti sanitari rende difficile un approccio rapido e mirato, facendo saltare il contact tracing".
"Ci viene detto che si sta facendo un grande sforzo per l’assunzione di personale, ma non era forse il caso di avere i “soldati” già schierati in questa guerra annunciata? Non era forse il caso, vista l’esperienza di marzo, prevedere un ospedale completamente pulito in ogni territorio? Non era forse il caso che gli abitanti della zona montana avessero garantita la stessa possibilità di accesso alle cure del resto degli abitanti dell’Area Vasta 3? Non era forse il caso che il Covid Hospital di Civitanova avesse una sua connotazione regionale con personale magari militare o della Protezione Civile?". Tutti quesiti che la Segretaria Regionale della Cisl Fp Marche gira ai tecnici ASUR e all’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.
"Ora siamo in guerra – conclude Ticani - i soldati sono pochi e stanchi a causa dell’ondata precedente, costretti oltre che a turni massacranti anche a tempi di percorrenza notevoli per raggiungere il posto di lavoro. Rifletta la politica sia quella locale che quella regionale, salita su un treno in corsa, su come sta affrontando questo “ritorno del Covid”, perché se sulla carta tutto sembra perfetto, cosi non è nella realtà. Il Covid Hospital poteva e doveva essere la soluzione ma attualmente rappresenta un problema".