di Picchio News

Coronavirus Marche, 15 decessi nelle ultime 24 ore: 2 le vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 15 decessi nelle ultime 24 ore: 2 le vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19.  Sono 2 le vittime registrate nelle strutture sanitarie del Maceratese: si tratta di una 66enne e di una 99enne entrambe di Tolentino che hanno perso la vita rispettivamente all'ospedale di Camerino e al nosocomio del capoluogo. Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono 5 le vittime registrate: si tratta di una 90enne di Loreto e un 68enne di Chiaravalle deceduti all'ospedale di Torrette, una 91enne di Ancona e una 83enne di Camerano che si sono spente all'Inrca. Infine una 92enne di Ostra Vetere è spirata al nosocomio di Senigallia. Un 81enne di Fermo ha perso la vita all'ospedale cittadino, mentre un 81enne di Ascoli Piceno e una 84enne di Monte Urano sono deceduti alla Residenza sanitaria Valdaso. Quattro i decessi registrati all'ospedale di Pesaro, dove si sono spenti: un 83enne e un 89enne del capoluogo, un 70enne di Gabicce Mare e una 84enne di Mercatello sul Metauro. Un 77enne di Comunanza ha trovato la morte all’ospedale di Ascoli Piceno. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1909 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (795), mentre sono 324 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.  Di seguito, nel dettaglio, il report rilasciato dal Servizio Sanitario regionale:

26/01/2021 18:10
Crisi di Governo, Acquaroli dopo le dimissioni del Premier Conte: "occorre ridare parole agli elettori"

Crisi di Governo, Acquaroli dopo le dimissioni del Premier Conte: "occorre ridare parole agli elettori"

"Preferisco, da figura istituzionale territoriale, non commentare quelle che sono le possibili evoluzioni nazionali però io credo sempre che in democrazia, quando non c'e' una certezza, occorre ridare la parola agli elettori". Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha commentato la crisi di Governo che, questa mattina, ha portato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a dimettersi. Il governatore marchigiano ritiene fosse: "imprevedibile una crisi in piena pandemia o meglio era prevedibile ma si sperava prevalesse il senso istituzionale in un momento cosi' complicato" (Fonte: Agenzia DIRE)

26/01/2021 17:29
Marche, arrivate altre 5.850 dosi di vaccino: "Dopo personale sanitario priorità agli over 80"

Marche, arrivate altre 5.850 dosi di vaccino: "Dopo personale sanitario priorità agli over 80"

Arrivate oggi nelle Marche "5.850 dosi del vaccino Pfizer-Biontech" con volo cargo all'aeroporto di Ancona-Falconara Marittima. Lo riferisce a margine della seduta del Consiglio regionale delle Marche l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che precisa: "è la metà della provvista ma ci consente di completare la doppia dose prevista per il personale della sanità". "Abbiamo approvato il piano di somministrazione dei vaccini che prevede il completamento della 'Fase uno', con il personale della sanità pubblica e privata e delle Rsa, - ricorda - poi procederemo con gli ultraottantenni. Cominciamo in seguito con la seconda fase, - dice ancora - con disabili, persone con patologie particolari e personale della scuola, docenti, per ripartire in sicurezza con i servizi pubblici fondamentali".  La somministrazione dei vaccini agli over 80, ha annunciato Saltamartini, "sarà affidata in gran parte ai medici di famiglia che conoscono i loro pazienti, e ai distretti. Ma ci sono anche under 80 e sessantenni 'fragili', l'elenco tra le persone esenti da ticket. In giunta si delibera sull'organizzazione dei vaccini ma - ha concluso - ogni Area Vasta e Distretto formulerà il piano in base ai pazienti"letare la doppia dose prevista per il personale della sanità.  

26/01/2021 17:10
Confartigianato, arriva il registro obbligatorio per farine e cereali: amara novità per le imprese

Confartigianato, arriva il registro obbligatorio per farine e cereali: amara novità per le imprese

Amara novità dalla Commissione Bilancio della Camera 2021 per la filiera cerealicola delle farine e altri cereali. “Apprendiamo con preoccupazione - dichiara il Vice Presidente Vicario Enzo Mengoni, che verrà attivato dal Governo un registro per il monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale. Quindi, chiunque detenga cereali e farine di cereali sarà tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico, se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue. Se da un lato questo permetterà di evitare che tali prodotti vengano introdotti nel nostro Paese in maniera illegale e spacciati per locali, abbiamo timore che possa essere un ulteriore appesantimento per l’impresa costretta già ad innumerevoli adempimenti burocratici”. La registrazione delle operazioni di carico e scarico per la vendita o trasformazione di cereali e di sfarinati a base di cereali, di provenienza nazionale ed europea, dovrà essere effettuata in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, entro sette giorni lavorativi. “Le sanzioni previste per chi non istituisce il registro - aggiunge Paolo Capponi, responsabile Export - vanno dai 5.000 ai 20.000 euro e, a chiunque non rispetti le modalità di tenuta telematica del registro, verrà applicata la sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro. Inoltre, in caso di violazione dei quantitativi registrati, si applicherà la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 7 a 30 giorni. Siamo in attesa di conoscere i decreti attuativi della norma e di come le nostre imprese potranno adeguarsi alla nuova disciplina. Nel frattempo la nostra Associazione sta collaborando con i vertici nazionali di Confartigianato per l’elaborazione di un documento da inviare al Ministro di competenza, ad interim oggi il Presidente del Consiglio Conte, affinché la norma possa essere  snella, chiara e di minimo impatto economico per le imprese”.  

26/01/2021 16:13
Marche - Giorno della Memoria, il messaggio di Liliana Segre: "Mai girare la testa dall'altra parte"

Marche - Giorno della Memoria, il messaggio di Liliana Segre: "Mai girare la testa dall'altra parte"

"Spero che l'occasione del Giorno della Memoria contribuisca a rinsaldare il legame civile e morale fra tutti noi. In un periodo drammatico come l'attuale ne abbiamo particolarmente bisogno". È l'auspicio espresso dalla senatrice a vita, Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, in un messaggio al Consiglio regionale delle Marche la cui prima parte di seduta aperta è stata dedicata proprio al ricordo della "liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Quest'anno, scrive Segre nel messaggio letto in aula dal presidente dell'Assemblea, Dino Latini, "purtroppo la Commemorazione del Giorno della Memoria potrà avvenire solo con modalità da remoto ma mi auguro che anche l'iniziativa nella vostra Regione abbia comunque eco e risonanza. Senza Memoria infatti - rimarca - il senso della storia, delle cause, delle conseguenze, delle responsabilità, è impossibile una cittadinanza consapevole e pienamente democratica". Segre ricorda le parole di Primo Levi "meditate che questo è stato". "Era un monito - rileva: se è stato, può ancora essere, può ancora tornare. Mai abbassare la guardia, mai girare la testa dall'altra parte".  

26/01/2021 15:41
Civitanova, troppe deiezioni canine nei luoghi pubblici: al via la campagna di sensibilizzazione

Civitanova, troppe deiezioni canine nei luoghi pubblici: al via la campagna di sensibilizzazione

"Civitanova ama i cani... e i proprietari responsabili!". Inizia oggi la campagna contro la mancata rimozione dalla strada delle deiezioni canine, promossa dall’Assessorato all’Ambiente e al Decoro Urbano del Comune di Civitanova nell’ambito del progetto Civita green. L’Assessorato all’Ambiente e al Decoro urbano del Comune di Civitanova Marche lancia da oggi una nuova campagna di sensibilizzazione indirizzata ai proprietari di animali di affezione dal titolo “Civitanova ama i cani…e i proprietari responsabili”. Attraverso una distribuzione capillare di locandine nei negozi della città, cartellonistica su spazi comunali di affissione e video informativi ed educativi da trasmettere tramite social network, l’Amministrazione comunale vuole raggiungere un ampio numero di persone che possiedono un cane ed invitarle ad una corretta raccolta e smaltimento delle deiezioni canine. Dalle numerose segnalazioni che arrivano all’Ente, si evidenzia infatti una scarsa confidenza in città verso l’uso di sacchetto e paletta per la rimozione degli escrementi lasciati dagli animali. La problematica è molto sentita nel tessuto urbano, dove si stima che il 40% delle famiglie vivano in compagnia degli amici a quattro zampe. All’iniziativa di prevenzione, che rientra nel quadro del progetto ambientalista Civita Green ideato ed implementato da questa Amministrazione, seguirà quella dell’intervento della Polizia locale che si occuperà dei controlli e delle multe in caso di mancato rispetto della normativa. “Investiamo ed insistiamo nel sensibilizzare le persone verso atteggiamenti corretti e civili quando portano a spasso nei luoghi pubblici il proprio cane – spiega l’assessore all’Ambiente e al decoro urgano Giuseppe Cognigni – e abbiamo scelto questo slogan provocatorio per attirare l’attenzione. In questi anni abbiamo sperato nella collaborazione dei proprietari dei cani, ma se ciò continuerà a non avvenire ora partiremo con azione mirate in collaborazione con la polizia locale. Chi ama un animale non può dirsi nemico del decoro urbano, danneggiare aiuole, aree verdi, marciapiedi o strade calpestabili o, peggio, rivelarsi nemico della salute pubblica, mettendo a rischio gli altri con comportamenti che non rispettano l’igiene. Già lo scorso anno l’Amministrazione comunale ha realizzato, in collaborazione con l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) Italia onlus, un’attività di informazione e controllo su questo fronte, ma purtroppo molte persone continuano a non tener conto di comportamenti civili e rispettosi degli altri e dell’ambiente”.   Sono molteplici le segnalazioni pervenute al Comune da privati cittadini, proprietari di attività commerciali e addetti alla pulizia in ordine alla presenza di feci canine abbandonate in luoghi pubblici, compresi gli spazi riservati al libero sgambamento degli animali d'affezione. Uno scenario quindi che non risparmia nemmeno i dog park cittadini, dove la sporcizia lasciata a terra impedisce ad altri utenti di utilizzare gli spazi comunali, per evitare che gli animali si sporchino. Oltretutto le deiezioni canine risultano essere portatrici di parassiti nocivi sia per i cani che per l'uomo. Dopo la campagna capillare, inizieranno i controlli della Polizia locale con il pattugliamento a piedi in borghese, a cadenza settimanale. Si andrà a sanzionare nei casi previsti dalle norme vigenti se il proprietario non tiene il cane a guinzaglio in luoghi pubblici, con dotazione di museruola da utilizzare al bisogno e sacchettino per la raccolta delle feci. Il vigente Regolamento cittadino di Decoro Urbano prevede la sanzione minima imputabile pari a 50 euro per ogni infrazione commessa. “A breve – conclude l’assessore Cognigni - la Giunta inaugurerà la terza area di sgambamento nel quartiere di Santa Maria Apparente, segno di un impegno sempre più ampio in materia di sostenibilità del territorio. Alla base delle nostre scelte politiche, ci sono l’attenzione e la salvaguardia dell’ambiente; misure che vengono premiate da ben diciassette anni con l’assegnazione del prestigioso vessillo della Bandiera Blu”. Come noto, tra i parametri di valutazione della Fee vengono presi in considerazione la qualità delle acque e lo stato di conservazione e pulizia dell'ambiente marino e cittadino, nonché la promozione di iniziative specificamente finalizzate all'educazione e all'informazione ambientale.    

26/01/2021 15:11
POS obbligatorio, tra norme e incentivi fiscali

POS obbligatorio, tra norme e incentivi fiscali

L'obbligo del POS è stato introdotto per la prima volta nel codice penale dall'articolo 696. Secondo questo articolo, chiunque rifiuta di ricevere monete che hanno corso legale nello Stato, come appunto quelle elettroniche, potrebbe avere una sanzione amministrativa fino a 30 euro. Nonostante questo però, nel corso degli anni tale tipo di sanzione non è mai stata applicata in maniera regolare. Nel corso del tempo però, l'obiettivo di eliminare l'evasione fiscale e anche di ridurre la diffusione del contante ha portato il legislatore a cercare delle nuove norme per incentivare all'utilizzo del pagamento con POS. Prima del 2016, ma poi soprattutto nel 2020, è scattato finalmente l'obbligo POS professionisti e quindi, il diktat di far pagare con il POS per tutta una serie specifica di categorie. POS obbligatorio, la normativa fino al 2016 L'utilizzo del POS obbligatorio è diventato importante nel corso, soprattutto, degli ultimi anni. Del resto, sono tanti a voler pagare con il POS in quanto si tratta di un metodo molto semplice e che è stato anche incentivato da alcune politiche messe in campo dagli istituti bancari. Oltre a quanto previsto nel codice penale con l'articolo 693, a partire dalla legge di stabilità 2016 e con la Direttiva Psd2 (Payment Services Directive) sui pagamenti nell'Unione Europea, la norma è divenuta molto più stringente. Nel corso del tempo, la direttiva però non è stata applicata così come si doveva. La Direttiva infatti, prevedeva la riduzione delle commissioni interbancarie anche nei pagamenti al di sotto dei 5 euro e questo voleva sia per le carte di credito, che per quelle di debito. In questo modo, si cercava di incentivare il pagamento digitale, ma non è stato poi possibile farlo realmente. Nel tempo c'è stato anche il decreto sviluppo del 2012 a cercare di formulare questa obbligatorietà. In questo decreto si prevedeva che l'uso della moneta elettronica venisse incentivato per semplificare la tracciabilità dei movimenti bancari e quindi, contrastare l'evasione fiscale. In pratica, si cercava di rendere il POS obbligatorio, ma di fatto non veniva mai sancito uno stop vero e proprio. La normativa fino al 2020 per i pagamenti con POS Con la normativa sulla legge di stabilità del 2016 si cercava di bloccare un fenomeno ormai troppo diffuso. Infatti, molti esercizi commerciali rifiutavano il pagamento POS per importi inferiori a una determinata somma. Questo non solo non è previsto dalla legge, ma soprattutto è una cosa che non è proprio possibile fare e si dovrebbe incorrere in delle sanzioni. Ecco perché il legislatore ha deciso di mettere in conto qualcosa di differente. Infatti, la legge di bilancio del 2020, e poi successivamente anche la normativa fiscale di riferimento, stabilisce l'obbligatorietà del POS. Il POS è diventato obbligatorio lo scorso anno. L'obbligo POS è partito dal primo luglio 2020. Dopo varie proroghe finalmente è arrivata la data di scadenza. Oggi il bancomat obbligatorio riguarda non solo le attività commerciali, imprenditoriali o produttive, ma è stato anche sancito l'obbligo POS professionisti. Per cercare di incentivare la diffusione di POS, si è anche stabilito un cosiddetto bonus POS. Che cos'è il Bonus POS Con la legge di stabilità del 2020 si è deciso anche di garantire un'agevolazione fiscale per chiunque avesse comprato un dispositivo per i pagamenti digitali. Il legislatore, a seguito dell'introduzione dell'obbligo POS professionisti, ha deciso di mettere in campo degli incentivi in modo tale da cercare di rimborsare gli esercenti che dovevano fare questa spesa per l'attivazione dei pagamenti digitali. Il bonus POS prevede di rimborsare con credito di imposta pari al 100% i liberi professionisti, negozi, attività commerciali oppure imprenditoriali che devono installare questi dispositivi nelle loro attività. In particolare, possono essere rimborsati, come credito d'imposta fino al 30%, sia i costi per l'attivazione e mantenimento del POS, ma anche quelli relativi alle commissioni sulle transazioni. La diffusione del POS obbligatorio Da quando è partita la normativa relativamente al POS obbligatorio, il pagamento digitale è diventato molto più diffuso. Molti vogliono pagare con il POS. Questa pratica è stata favorita anche dall'attivazione del cosiddetto Cashback di Stato e in generale, dal provvedimento di Cashback previsto per tutti coloro che effettuano pagamenti in digitale. Insieme agli incentivi fiscali per gli esercenti, il Cashback garantisce comunque un ritorno economico a coloro che pagano anche delle piccole spese con la carta. Tale incentivo, probabilmente porterà nel corso dei prossimi anni a diffondere sempre di più i pagamenti in digitale. Quindi, l'acquisto di un POS mobile oppure di un classico, è diventato oramai da prendere in considerazione ed è una spesa fissa per gli esercenti. Chi vuole adeguarsi deve scegliere il miglior POS in base alle proprie esigenze, calcolando bene qual è il volume di affari con pagamenti digitali della propria attività. Insieme all'obbligo POS, e quindi all'installazione di un bancomat obbligatorio, vi è anche l'opportunità di attivare il bonus POS, ovvero il già citato incentivo fiscale che aiuterà a sostenere le spese iniziali.

26/01/2021 15:05
Giornata della Memoria: il messaggio di Edith Bruck per Unimc

Giornata della Memoria: il messaggio di Edith Bruck per Unimc

Università di Macerata organizza un doppio appuntamento online in occasione della Giornata della Memoria.Alle 15 in diretta sui canali YouTube Unimcwebtv e Facebook dell’Ateneo universita.macerata si terrà un reading di passi scelti da Rosetta Loy, “La parola ebreo”;  Giacomo Debenedetti, “16 ottobre 1943”; Primo Levi, “Se questo è un uomo”; Mario Avagliano e Marco Palmieri, “Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945”. A introdurre le letture sarà un contributo di Edith Bruck, scrittrice di fama mondiale, poetessa e giornalista ungherese sopravvissuta ad Auschwitz, testimone dell'Olocausto, nel 2019 è stata insignita da Unimc della Laurea honoris causa in Filologia classica e moderna. Quest'anno, non potendo essere presente di persona agli eventi organizzati per la Giornata della Memoria, ha voluto inviare un toccante videomessaggio. Alle 16:30, a cura dell’Istituto Storico  della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Macerata in collaborazione con Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Unimc e Comune di Macerata, sarà presentato il volume “Culture antisemite. Italia ed Europa dalle leggi antiebraiche ai razzismi di oggi”, a cura di Annalisa Cegna e Filippo Focardi. Coordina Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Insieme ai curatori, intervengono Enrica Asquer, dell’Università di Genova, Simon Levis Sullam della Ca’ Foscari di Venezia e Natascia Mattucci dell’Università di Macerata. In diretta streaming sulla pagina Facebook di UniMc e dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

26/01/2021 14:45
Macerata, L’associazione RED trova una casa: il Sindaco consegna le chiavi dei nuovi locali

Macerata, L’associazione RED trova una casa: il Sindaco consegna le chiavi dei nuovi locali

L’associazione RED – Rete Educazione Digitale da oggi finalmente ha una sede. Questa mattina, infatti, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e l’assessore al Patrimonio Andrea Marchiori, hanno consegnato al presidente Raffaele Daniele le chiavi dei locali, di proprietà comunale, che si trovano in via Volturno a Piediripa, dove RED  potrà svolgere le proprie attività. Presenti anche i vice presidenti dell’associazione Francesco Ciclosi, Andrea Foglia e Daniela Zepponi. La consegna delle chiavi dei locali fa seguito alla delibera di Giunta del dicembre scorso, con la quale l’Esecutivo, concorde nel favorire e sviluppare la vita delle associazioni presenti nel territorio, ritenute un prezioso valore aggiunto per la realtà cittadina, si era espresso favorevolmente alla richiesta inoltrata da RED di assegnazione di una sede. “In un mondo in cui il digitale rappresenta una gran parte della nostra quotidianità, educare a un uso consapevole delle nuove tecnologie  - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli - è una prerogativa importante e necessaria non solo per le giovani generazioni, quelle più sensibili al tema, ma anche per adulti, aziende, privati e molte altre realtà. Rischi e pericoli, seppur non tangibili in modo concreto, sono sempre dietro l’angolo e crediamo quindi che associazioni come Red siano un valore aggiunto per sensibilizzare, prevenire e soprattutto educare a un uso consapevole della rete". “Siamo soddisfatti che il patrimonio immobiliare del Comune, che è poi di tutti i maceratesi, sia utilizzato per scopi strategici – è intervenuto l’assessore al Patrimonio Andrea Marchiori - come quelli che si prefigge di realizzare la RED con l'impegno a contrastare i reati e le dipendenze connesse all'uso della rete informatica. L'Amministrazione sarà sempre partner di coloro che metteranno a disposizione della collettività il proprio impegno su questi temi”. L’associazione, come noto,  lavora da diversi anni per divulgare buone pratiche con l’obiettivo principale di educare adulti e ragazzi ad un uso più consapevole e più sicuro delle nuove tecnologie e  contemporaneamente far conoscere loro e apprezzare le opportunità offerte dal web. La RED nata nel 2017, è stata creata da diverse figure professionali e associazioni del territorio,  di esperienza, operanti nel settore della sicurezza, prevenzione, informazione, implementazione ed educazione della rete, con l'intenzione di intervenire attraverso nuovi metodi di comunicazione e calibrando gli interventi in base alle diverse fasce sociali: studenti, adulti in genere, anziani, donne, diversamente abili, piccole e medie imprese, enti pubblici e privati, ordini professionali e di categoria, educatori.

26/01/2021 14:31
Macerata, alle superiori parte la sfida della didattica mista: "rientro in classe sereno per tutti" (FOTO)

Macerata, alle superiori parte la sfida della didattica mista: "rientro in classe sereno per tutti" (FOTO)

"Noi volevamo tornare a scuola". E' questa la frase che si sentiva più spesso pronunciare tra tanti ragazzi e ragazze che nella mattinata di ieri sono tornati a varcare le soglie degli istituti scolastici di secondo grado dopo il secondo lungo periodo di lockdown passato vivendo la 'vita di classe' da remoto. E' stato un rientro al 50%, fatto di studenti collegati da casa ed altri presenti in aula, ma pur sempre di un nuovo inizio si è trattato. Le campanelle sono tornate a suonare regolarmente e, cosa non di poco conto, molti alunni hanno avuto la possibilità di riassaporare una parvenza di quotidianità in uno dei luoghi forse più simbolici della vita di qualsiasi adolescente. E' stato, a suo modo, un primo giorno di scuola anche per dirigenti e funzionari scolastici che, sul finire dello scorso anno scolastico e nel corso dell’estate, avevano cercato di risolvere alle inconsuete problematiche derivanti delle linee guide ministeriali in materia di contenimento del contagio da Coronavirus ed oggi si sono trovati ad affrontare la sfida della 'didattica mista'. Erano diverse le incognite ieri mattina, come ad esempio i trasporti o anche la stabilità delle connessioni di rete ma tutte le prove sono state superate a pieni voti e così i docenti hanno potuto idealmente riabbracciare i propri allievi in totale sicurezza: “Molto soddisfatta di aver rivisto i ragazzi – ha raccontato Roberta Ciampechini, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “G.Galilei” e dell’Istituto Tecnico Economico “A.Gentili”- sono anche passata in tutte le classi per monitorare lo svolgimento della nuova modalità di insegnamento in quanto si tratta di una didattica digitale integrata. Una forma mista alla quale ancora non eravamo abituati, quindi per prima cosa ho verificato che non ci fossero problemi di sorta legati alla connessione”. Un nuovo inizio per tanti ragazzi che, insieme al corpo docente, sono tornati, ancora una volta, a varcare le porte dei rispettivi istituti: “Tutti gli studenti si sono dimostratati felici di tornare a scuola specialmente i ragazzi delle classi primie – ha illustrato Ciampechini - erano desiderosi di tornare a conoscersi visto che erano reduci da solo un mese e mezzo in presenza perciò avevano avuto qualche difficoltà a creare delle relazioni all'interno gruppo classe. Anche gli allievi collegati da casa erano presenti al gran completo e devo dire che durante lo svolgimento delle lezioni è nata anche una bella collaborazione  ta gli studenti in classe e quelli ‘virtuali’ – ha spiegato la Preside-  oltre alla telecamere per inquadrare le lavagne abbiamo anche acquistato delle tavolette grafiche, utili soprattutto nelle materie scientifiche, dove i docenti possono annotare le proprie lezioni che saranno fruibili sia a chi è collegato da remoto sia ovviamente a coloro che seguono in aula”. La giornata di ieri è stata anche un banco di prova non solo per gli studenti ma anche per tutto il personale scolastico chiamato a garantire il rispetto delle norme anti contagio sia negli spazi interni  che in quelli antistanti gli istituti: “Credo che la didattica al 50% sia stata una scelta azzeccata considerando che ora  le classi sono meno affollate e sotto l’aspetto della salubrità degli ambienti si riesce a garantire molta più sicurezza – ha sottolineato Roberta Ciampechini - sia a ragioneria che allo scientifico gli studenti hanno la possibilità di entrare da più varchi quindi non si vanno a creare assembramenti. Inoltre mi hanno fatto molto piacere i controlli effettuati dalla Polizia Locale all'esterno degli istituti che ci hanno fatto sentire tutti molto più tutelati”. Alla vigilia del, seppur parziale rientro in classe, a destare delle grandi preoccupazione erano gli eventuali affollamenti a bordo dei trasporti scolastici. Una situazione potenzialmente pericolosa che la Regione Marche ha tentato di scongiurare con l’aumento di oltre 130 autobus su tutto il territorio regionale: “Agli studenti ieri mattina ho chiesto come fosse andato il viaggio da casa a scuola in bus– ha dichiarato la dirigente scolastica di ITA e Scientifico – la maggior parte dei mezzi erano abbastanza vuoti quindi il distanziamento risultava garantito anche se poi qualche genitore ha optato per accompagnare i propri figli in macchina, un chiaro segnale che comunque la paura del virus è ancora viva”. Un ‘mondo scuola’ quindi che si ripresenta per l’ennesima volta ai nastri di partenza e si prepara ad affrontare una sfida diversa delle precedenti ma allo stesso tempo forte dell’esperienza accumulata da quasi un anno: “Dal punto di vista didattico gli insegnanti sin da marzo scorso hanno ripensato al loro modo di fare scuola – ha osservato Ciampechini - i programmi sono comunque andati avanti senza rallentamenti ma credo che da questo secondo periodo di lockdown i ragazzi ne sono venuti fuori molto provati dal punto di vista psicologico – ha annunciato - Abbiamo anche fatto delle indagini attraverso dei questionari, in collaborazione con l'associazione ‘Amici del Liceo’ e Unimc, proprio per capire il loro disagio in tempo di covid e cercare, nell’immediato futuro, di mettere in campo degli interventi correttivi e di supporto mirati”. “Ovvio che la didattica in presenza rimane più efficace –ha incalzato - basti pensare alla relazione che si crea tra docenti e alunni. Ognuno ha delle motivazioni specifiche: i ragazzi delle prime classi hanno bisogno di stare in aula per creare quelle dinamiche di classe che sono fondamentali perché proprio cosi costruiranno i successivi cinque anni di studio. Parallelamente gli studenti dell’ultimo anno hanno necessità di lavorare in presenza per esercitarsi in vista dell’esame di stato – ha aggiunto la Dirigente- Durante queste chiusure sono anche state sacrificate tutte le attività laboratoriali, ora sarà necessario riprenderle al meglio perché sono discipline che vanno assolutamente affrontate in presenza”. Sarà quindi un scuola diversa da come eravamo abituati a concepirla ma che non mancherà nel garantire una progettualità educativa, oltre che professionale, nei confronti degli studenti “Questa alternanza al 50% permetterà comunque di riprendere quella normale attività didattica che i ragazzi conoscono e disiderano – ha specificato Roberta Ciampechini - l’affermazione più bella che ho sentito al rientro a scuola è stata ‘noi volevamo tornare a scuola’ e queste parole mi ha riempito di gioia perché gli istituti scolastici non sono solo dei luoghi di apprendimento ma anche di socializzazione – ha chiosato - Il desiderio di tornare degli alunni ci fa capire che avevano bisogno di questo rapporto educativo che si sviluppa, non solo con i propri professori, ma soprattutto insieme a tutto il gruppo classe”.  

26/01/2021 13:53
Giorno della Memoria, il prefetto Ferdani consegnerà 16 medaglie d'onore: tra loro il sopravvissuto Bruno Baldassarri

Giorno della Memoria, il prefetto Ferdani consegnerà 16 medaglie d'onore: tra loro il sopravvissuto Bruno Baldassarri

La legge numero 211 del 20 luglio 2000 ha riconosciuto il 27 gennaio giorno della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani internati nei campi nazisti. Le storie di 16 cittadini della provincia di Macerata deportati e internati avranno voce nel “Giorno della Memoria”, la cui ricorrenza verrà celebrata nei comuni di rispettiva residenza nel rispetto della normativa anticovid con la consegna delle medaglie d'onore concesse dal Presidente della Repubblica su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri.  Quindici medaglie saranno consegnate dal Prefetto Ferdani, unitamente ai Sindaci di rispettiva residenza agli eredi degli insigniti mentre una sarà consegnata al signor Bruno Baldassarri, classe 1920 sopravvissuto ai lager, ancora in vita e residente a Tolentino. "La cerimonia costituirà un giorno fondamentale per rammentare come l'Olocausto e le tragedie che ne sono derivate non si esauriscono nel tempo, ma costituiscono tragici eventi che sono parte della storia e dell'essenza stessa dell'umanità. È fondamentale quindi un impegno che si rivolga a ciascuno di noi per mantenere la memoria di coloro che hanno superato la soglia dell'orrore e per operare invece a favore dell'armonia tra gli uomini" ha ricordato il Prefetto Ferdani. Di seguito si riportano i nomi delle persone insignite:   COMUNE MEDAGLIE MACERATA MARCHEGIANI Pacifico VECCHI Sante POTENZA PICENA CENTO Idolo NATALI Gino CIVITANOVA MARCHE CAMELI Concetto CICCARELLI Ulderico MASSI Celestino CORRIDONIA SALVATELLI Mariano TOLENTINO BALDASSARRI Bruno CANZONETTA Antonio SCARPACCI Ezio ZANETTI Mario BELFORTE DEL CHIENTI MEO Vincenzo CAMERINO MARAVIGLIA Corrado CINGOLI TOBALDI Pietro MONTECASSIANO PORFIRI Giuseppe  

26/01/2021 13:18
Macerata, una targa in ricordo di Pamela Mastropietro anche ai Giardini Diaz

Macerata, una targa in ricordo di Pamela Mastropietro anche ai Giardini Diaz

In occasione della ricorrenza della morte di Pamela Mastropietro, avvenuta il 30 gennaio del 2018 e per la quale è stato condannato all’ergastolo, in secondo grado, Innocent Oseghale, l'Amministrazione comunale ha deciso di installare una targa ai Giardini Diaz in ricordo della 18enne romana. La scelta dei Giardini Diaz è dovuta alla volontà, da parte dell'Amministrazione, di ricordare la giovane Mastropietro in un luogo che, cercando di oltrepassare la sofferenza della tragedia, possa celebrare la giovinezza e la memoria della 18enne. La targa sarà posizionata vicino a una panchina dei Giardini Diaz appositamente riqualificata dal Comune di Macerata. Alla cerimonia, che si terrà nel rispetto delle norme anti contagio e che è stata condivisa dai familiari di Pamela Mastropietro, parteciperanno il sindaco Sandro Parcaroli e la Giunta, il vescovo, Sua Eccellenza Nazzareno Marconi, e le autorità. La scopertura della targa avrà luogo sabato 30 gennaio, alle ore 12, ai Giardini Diaz.  

26/01/2021 12:40
Montelupone, l'obiettivo del 2021 è avere lampade a led nell'80% dei punti luce

Montelupone, l'obiettivo del 2021 è avere lampade a led nell'80% dei punti luce

A Montelupone sono già oltre 600 i punti luce rinnovati, corrispondenti al 60% del progetto che, una volta concluso, vedrà il rinnovo di 1000 punti luce, consentendo un importante risparmio energetico ed una minore emissione di CO2. La nuova illuminazione inoltre consentirà il rispetto dell’architettura del territorio. Il progetto di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica di Montelupone è portato avanti da Dea, facente parte del gruppo Astea, insieme ad Astea Energia ed era iniziato con la firma della convenzione lo scorso 29 giugno 2016.  Alla fine del 2020 sono stati sostituiti con lampade a LED più di 600 punti luce (corrispondenti al 60% del totale). Nel corso del 2021 verranno sostituiti ulteriori 200 punti luce con LED (soprattutto nella zona industriale di Via Enrico Fermi) arrivando quindi all’80% del totale. Il risparmio energetico previsto nel corso di tutta la durata della convenzione (25 anni) è di circa 4.000.000 kWh corrispondenti ad una minore emissione di CO2 pari a circa 3 milioni di kg. “Astea Energia - ha detto il direttore Luciano Castiglione - con la formula del project financing consente ai comuni che non hanno fondi, di rinnovare gli impianti a costo zero e di realizzare forti risparmi sull'energia a medio e lungo termine. Per noi questa è una scelta di sostenibilità ambientale per realizzare risparmi sui consumi a favore delle comunità locali". Grazie a questi impianti, inoltre, è possibile anche "dosare" le luci ed i colori, rispettando l’illuminazione caratteristica dei centri marchigiani e valorizzando il colore originale delle costruzioni e l’effetto estetico. Aree, piazze e strade possono essere sottolineate con illuminazioni ad hoc. “Dal giugno 2016, grazie alla convenzione sottoscritta con DEA illuminazione,  - afferma il Sindaco di Montelupone, Rolando Pecora - è attivo a Montelupone il progetto di riqualificazione dell'illuminazione pubblica. In sostanza la convenzione prevede l'utilizzo di sole lampade led e la manutenzione dello stato di efficienza dell'impianto. Si ottiene così un importantissimo risparmio energetico che si traduce in un sostanziale beneficio eco-ambientale. Tutto questo è il frutto della nostra presenza in ASTEA, da noi voluta negli anni novanta, che ha prodotto e continua a generare benefici diversi per l'intero nostro territorio e che rappresenta un esempio nella nostra Regione di quanto sia utile la sinergia e la collaborazione tra più Comuni che pure mantengono la loro individualità”. 

26/01/2021 11:49
Screening aree montane, 7 casi positivi su oltre 2500 test complessivi nelle prime 2 giornate

Screening aree montane, 7 casi positivi su oltre 2500 test complessivi nelle prime 2 giornate

Più di 2.500 persone, nei primi due giorni dello screening di massa al Lanciano Forum di Castelraimondo e al Poliambulatorio di Pieve Torina, si sono sottoposte ai test rapidi antigenici somministrati alla popolazione degli Ambiti Territoriali Sociali 17 e 18 nell’ambito dell’operazione “Marche Sicure”. Ieri (lunedì 25 gennaio), nella seconda giornata di test, sono stati 1.045 i tamponi effettuati al Lanciano Forum e 99 al Poliambulatorio di Pieve Torina dove è stata aperta una seconda postazione per venire incontro alle popolazioni, soprattutto alle persone anziane, delle zone montane. Complessivamente sono stati accertati 6 casi “positivi” a Castelraimondo e 1 “positivo” a Pieve Torina. Nella prima giornata di test, quella di domenica 24 gennaio, si erano contati 1.369 test antigenici rapidi di cui 1 era risultato “positivo”. Lo screening andrà avanti fino alle ore 20 di oggi (martedì 26 gennaio). I residenti in uno dei 19 Comuni degli Ambiti Territoriali Sociali 17 e 18 interessati dall’iniziativa (Bolognola, Camerino, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, San Severino Marche, Sefro, Serravalle di Chienti, Ussita, Valfornace e Visso) possono ancora prenotarsi contattando i seguenti numeri, fissi o mobili: 0733637245 interno 1; 0733639427 interno 2; 3516888191 e 3701538124.  Per effettuare il tampone bisognerà presentarsi, nell’orario prenotato, muniti di Tessera Sanitaria originale e modulo di Richiesta test antigenico rapido compilato, disponibile al sito www.ats17.it.  Saranno escluse: persone che hanno sintomi che indichino un'infezione da Covid-19: in questo caso, si deve contattare il Medico di Assistenza primaria (MMG/PLS); persone attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo; persone in stato di isolamento per test positivo negli ultimi tre mesi; persone attualmente in quarantena o in isolamento fiduciario; persone che hanno già prenotato l'esecuzione di un tampone molecolare; persone che eseguono regolarmente il test per motivi professionali; minori sotto i 6 anni e persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, comprese le case di riposo pubbliche e private. Il tempo complessivo richiesto è di circa 30 minuti. Dopo l'effettuazione del tampone, si dovrà restare in auto nei successivi 20 minuti. Se non si riceveranno comunicazioni telefoniche il test avrà dato esito negativo e si potrà successivamente controllare in piattaforma con le credenziali inviate in Sms.   Solo in caso di esito positivo si verrà richiamati telefonicamente nei 20 minuti successivi al test e invitati a rientrare per effettuare seduta stante anche il tampone molecolare.  

26/01/2021 11:22
Aiuti agli artigiani e ai piccoli imprenditori colpiti dal Covid: Cna incontra i sindaci

Aiuti agli artigiani e ai piccoli imprenditori colpiti dal Covid: Cna incontra i sindaci

Aiuti alle imprese, la CNA Macerata incontra i Sindaci. L’appello dell’Associazione di categoria maceratese affinché gli amministratori locali potessero sostenere gli imprenditori colpiti dal Covid era stato lanciato a dicembre. La proposta CNA è stata poi condivisa da ANCI Marche e rilanciata a tutti i Sindaci della regione. In pratica si chiede ai Primi cittadini la concessione di una indennità straordinaria in favore di artigiani, piccoli imprenditori e lavoratori autonomi che risultino, o siano risultati, positivi al Covid e che sono dovuti restare in isolamento domiciliare e in quarantena. “Tutte le amministrazioni contattate si sono innanzitutto dette interessate ed hanno condiviso le motivazioni della scelta” racconta Osvaldo Messi, funzionario CNA e animatore dell’iniziativa. “Ad oggi sono molti i Sindaci che hanno risposto positivamente al nostro appello e già in alcuni casi è stato deliberato in tal senso”. Per raccogliere le esperienze fino ad oggi intraprese dai Comuni maceratesi in tema di aiuti alle imprese, e quindi per condividerle e rilanciarle, la CNA Macerata ha invitato i Sindaci ad un incontro pubblico sul web. Saranno ospiti della trasmissione tv “Fino alle 20 con CNA” in onda mercoledì 27 gennaio alle ore 19,15 sul Canale 14 Marche Franco Capponi Sindaco di Treia, Mariano Calamita primo cittadino di Appignano, Angela Barbieri per Montefano, Stefano Montemarani per Morrovalle, Ubaldo Scuppa per Apiro, Sandro Sborgia per Camerino e Gigliola Bordoni vice Sindaco di Monte San Giusto. A ttraverso la piattaforma zoom ci sarà la possibilità di interagire con gli ospiti. Link di accesso sul sito della CNA di Macerata (www.mc.cna.it).  

26/01/2021 11:00
Appignano, 2 appuntamenti online per la Giornata della Memoria e del Ricordo: come partecipare

Appignano, 2 appuntamenti online per la Giornata della Memoria e del Ricordo: come partecipare

L’Associazione Prometeo, con il patrocinio del Comune di Appignano, il 26 gennaio e il 9 febbraio 2021 organizza un doppio appuntamento online in occasione dell’avvicinarsi della Giornata della Memoria e di quella del Ricordo: a fare da guida agli spettatori ci sarà Angelo Ventrone, docente di storia contemporanea di Umimc. L’evento, dal titolo “Le Violenze del '900: vittime, carnefici, spettatori” si svolgerà appunto in due differenti momenti. Il primo, intitolato “Genocidi nazisti, dall’operazione T4 alla Shoah”, è previsto per oggi, martedì 26 gennaio, alle ore 21:00   Con l’operazione T4, che si propone di sterilizzare e poi sopprimere quelle che i nazisti chiamano le «vite indegne di vita», inizia il cammino che gli orrori dei campi di sterminio nazisti proveranno poi a rendere definitivo. Interverranno: la Presidente dell’Associazione Prometeo Tiziana Tosoroni; il Sindaco Mariano Calamita; l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli; il Referente Anpi-Appignano Egidio Tavoloni; Angelo Ventrone, Docente UNIMC.  Modera l’incontro Daniela Zepponi, responsabile comunicazione del Comune di Appignano. Il secondo, intitolato “Seconda guerra mondiale e Foibe”, è previsto per martedì 9 febbraio alle ore 21:00   Il dramma delle Foibe nasce nel mezzo delle violenze e degli orrori della seconda guerra mondiale, ma è anche espressione di uno dei caratteri più inquietanti del Novecento: colpire non solo i corpi delle vittime, ma negare la loro stessa morte facendole scomparire nel nulla, facendo dimenticare che siano mai esistite Interveranno: la Presidente dell’Associazione Prometeo Tiziana Tosoroni; il Sindaco Mariano Calamita; l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli; Angelo Ventrone, Docente UNIMC. Modera l’incontro Daniela Zepponi, responsabile comunicazione del Comune di Appignano. Angelo Ventrone è docente di Storia contemporanea, Storia sociale della politica e Storia dei totalitarismi e dei fondamentalismi presso l’Università di Macerata. Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo: Grande guerra e Novecento. La storia che ha cambiato il mondo(Donzelli, 2015) e La strategia della paura. Eversione e stragismo nell'Italia del Novecento(Mondadori, 2019). COME PARTECIPARE Gli incontri saranno in diretta e sarà possibile partecipare seguendo il video sulla pagina del Comune di Appignano e lasciando commenti e domande. Chi lo desidera potrà interloquire con il relatore sulla piattaforma Zoom attraverso questo link: https://zoom.us/j/92059602194?pwd=Tm56d2NqZE0yQmZrN2ZkQXJGa0R6QT09. 

26/01/2021 10:22
Coronavirus Marche, 291 casi nelle ultime 24 ore: sono 18 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, 291 casi nelle ultime 24 ore: sono 18 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4618 tamponi: 2540 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1023 nello screening con percorso Antigenico) e 2078 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 7,9%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 291: 18 in provincia di Macerata, 76 in provincia di Ancona, 85 in provincia di Pesaro-Urbino, 38 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 17 fuori regione. Questi casi comprendono (33 casi rilevati), contatti in setting domestico (45 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (79 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (22 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (10 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (6 casi rilevati). Per altri 81 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1023 test e sono stati riscontrati 38 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una certa stabilità rispetto alle giornate precedenti: incidenza all'11,45% oggi. Scende di 4 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 618, di cui 73 in terapia intensiva (dato invariato). Sono, invece, 38 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 119 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 53 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altri 12 sono ospitati nil pronto soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova. Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:    

26/01/2021 10:09
"Recanati trattata come salotto personale": Fratelli d'Italia attacca la Giunta sul Grottino Cafè

"Recanati trattata come salotto personale": Fratelli d'Italia attacca la Giunta sul Grottino Cafè

"Una vicenda a tratti imbarazzante". Così i consiglieri comunali del gruppo Fratelli d'Italia Recanati definiscono la questione che riguarda i locali dell’ex-Grottino, divenuto - con l’assegnazione dell’area del Colle dell’Infinito alla cooperativa Calzoni Spa di Perugia - un punto di informazione turistica. La decisone fu presa in Consiglio comunale l’11 giugno 2018, quando si votò all’unanimità una mozione nella quale si intendeva destinare l’area a finalità turistiche e culturali, "escludendo invece attività di ristorazione o ricreative" sottolineano da Fratelli d'Italia. Nel ripercorrere i fatti gli esponenti del partito ricordano  come "tra i consiglieri che votarono quella mozione ci furono anche Carlotta Guzzini (Vivere Recanati) e Sergio Bartoli di Idee in Comune, la stessa lista con la quale si è candidata alle scorse comunali Alice Mariani, che oggi gestisce il Grottino Café Recanati, che, come si evince dal nome non è esattamente un punto di informazioni turistiche, almeno non solo". "Ma come ha fatto la “Giunta favolosa” a far quadrare tutto, vigendo la delibera dell’11 giugno 2018?- si chiedono da Fratelli d'Italia - Semplice! Con una 'modifica ad integrazione della convenzione', nella quale si parla, tra i potenziali servizi della struttura, di un 'servizio di somministrazione bar con degustazione di prodotti del territorio'. A nulla è servito presentare varie interrogazioni in Consiglio comunale nelle quali si è fatto notare che pensare a un 'Servizio di somministrazione bar con degustazione' fosse decisamente in contrasto con la delibera del 2018, essendo questo molto affine con l’attività di ristorazione". "Lo stesso Sindaco Antonio Bravi rispose all’interrogazione scrivendo che il servizio sarebbe stato sottoposto ad autorizzazione amministrativa e pertanto l’ente – ovvero il Comune – si sarebbe preso cura di valutare le attività svolte, escludendo a priori attività di ristorazione vere e proprie. A giudicare dagli Scampi alla Catalana promossi dalla pagina Facebook dello stesso Grottino Café (!) Recanati - che peraltro si autodefinisce "Wine Bar" nella descrizione della pagina - o dall'aperipranzo "alla greca" con la salsa tzatziki, o persino dalla possibilità di ordinare da asporto sembra che quantomeno la situazione sia sfuggita di mano all’Amministrazione" aggiungono i consiglieri di FdI.  "Oppure esistono punti di informazioni turistiche che offrono servizi da asporto? Ricordiamo inoltre che il Grottino Café sembra essersi impadronito anche dei bagni pubblici, dal momento che bisogna chiedere ai titolari la chiave per potervi accedere. Un servizio per i turisti o un modo per aggirare la norma che prevede l'obbligatorietà dei bagni per poter avviare un'attività di quel tipo? Solo noi notiamo una chiara mancanza di rispetto nei confronti di tutte le altre attività di ristorazione recanatesi - attaccano ancora dall'opposizione -? Dov’è la sana e libera concorrenza che dovrebbe sussistere tra i lavoratori del settore?" "Noi siamo sempre stati per la libertà di impresa e per la promozione enogastronomica, ma non riusciamo proprio a digerire questa presa in giro; quello che ci preme segnalare è come ancora una volta si faccia un uso clientelare della cosa pubblica, mischiandola con l’interesse privato di amici e candidati, tra l'altro stavolta totalmente alla luce del sole. Sintomo di una Giunta e di un Sindaco che sono ormai senza vergogna nel trattare la città che dovrebbero amministrare come il loro salotto personale" concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia.  

26/01/2021 09:42
Marche, gli assessore Latini e Aguzzi: "Supporto al settore dello spettacolo, ecco come"

Marche, gli assessore Latini e Aguzzi: "Supporto al settore dello spettacolo, ecco come"

"Le iniziative che la Regione Marche sta portando avanti sono quelle di poter canalizzare le risorse e far lavorare le compagnie marchigiane attraverso iniziative strutturali nel tempo, quali il Festival dei Borghi e il Cura Teatri.  Sul Festival dei Borghi siamo intervenuti con 150mila euro e interverremo con altri fondi per realizzare anche una promozione turistica e offrire un circuito culturale, mentre con il Cura Teatri vogliamo rimettere al centro i teatri soprattutto quelli più piccoli. Sicuramente attraverso la programmazione triennale potremmo dare un bel supporto al settore dello spettacolo incentivando il lavoro e non creando assistenzialismo". Queste le parole dell'assessore alla Cultura Giorgia Latini che insieme all'assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, ha incontrato in videoconferenza le associazioni sindacali del Spettacolo (Cgil-Slc, Fistel-Cisl, UilCom Cam, Assoartisti e Agis Marche) per esaminare le criticità del settore, approfondire il tema dei ristori e illustrare le proposte inerenti la modifica di legge sullo spettacolo ferma dal 2009. “Anche se sul fronte dei ristori ci sono delle criticità  - ha continuato l'assessore – affronteremo con le associazioni sindacali le soluzioni migliori, invece per quanto riguarda la rivisitazione della legge sullo spettacolo abbiamo colto da parte vostra buoni spunti e suggerimenti per sostenere questo importante settore. Altro obiettivo sarà quello di creare un Osservatorio sui vari settori culturali”. “Dopo circa un anno di pandemia – ha sottolineato Aguzzi - la situazione si sta aggravando e voi che appartenete al mondo dello spettacolo avete sofferto di più rispetto ad altre categorie in quanto siete fermi da molto tempo. La Regione cercherà di rilanciare e sostenere il settore dello spettacolo incoraggiando le iniziative che metterete in campo”. Gli operatori hanno espresso soddisfazione per l’incontro voluto dall’assessore e hanno garantito la loro disponibilità nel creare un percorso comune rafforzando la filiera del settore Spettacolo che conta diverse decine di professionisti.  

26/01/2021 09:22
Palestre, lockdown lungo un anno. Parla il direttore delle Robbys: "il futuro sarà diverso per tutti"

Palestre, lockdown lungo un anno. Parla il direttore delle Robbys: "il futuro sarà diverso per tutti"

L’ultimo Dpcm del 15 Gennaio emanato dal Premier Giuseppe Conte ha in pratica prolungato lo stop di palestre e piscine fino almeno al 5 di Marzo. (leggi l'articolo) Un segmento, congiuntamente a quello delle attività ristorative, che fra poco meno di due mesi ‘festeggerà’ un anno esatto dall’inizio di un incubo fatto di protocolli anti-covid da rispettare e aperture ad intermittenza: tutto derivante da una pandemia mondiale che non accenna a desistere. E pensare che all’inizio del 2021 istruttori e personal trainer erano anche pronti a rimettersi in moto e tornare ad accogliere i clienti presso le loro strutture. Un fase di riscaldamento intrapresa con entusiasmo, che però  non ha condotto al traguardo sperato visto che il mondo delle sport è stato ancora una volta costretto a fare i conti con le rinnovate norme anti contagio. Ne sa qualcosa Fernando Di Leo, club manager del gruppo ‘Palestre Robbys’ che con le sue sedi di Macerata, Tolentino e Trodica rappresenta un punto di riferimento per tanti sportivi della provincia, che in quest’ultimo periodo sono costretti a lunghi periodi tra le mura domestiche. Proprio con lui abbiamo parlato del momento che sta attraversando l’intero settore dello sport e del benessere, ma anche di quali sono le prospettive in vista di una futura ripartenza. Come avete vissuto questo perdurante periodo di lockdown che di fatto ha imposto un nuovo stop ad un categoria già fortemente colpita dalle chiusure di marzo? “Tutto il mondo dello sport ha vissuto un primo stop dal 10 marzo e per quanto ci riguarda abbiamo iniziato a da giugno con le varie attività anche se potevamo farlo il 25 maggio, ma abbiamo preferito posticipare in modo da metterci in regola con i protocolli anti-contagio . Siamo ripartiti comunque molto lentamente rispetto ad una stagione normale. In genere d’estate c’è sempre meno affluenza in quanto è nel mese di settembre che torna a pieno regime la stagione sportiva. A ottobre c’è stato un piccolo rialzo ma dopo il discorso del Premier Conte che annunciava la chiusura della palestre per noi è iniziato un nuovo lockdown con tanto di punti interrogativi in quanto non abbiamo ancora indicazioni su quando si potrà riaprire. In pratica sono stati due chiusure prolungate effettive molto pesanti per tutti il comparto sportivo,  in special modo la seconda perché arrivata nei mesi  più ‘caldi’ a livello lavorativo”. Quanto costa all’atto pratico tenere un impianto con le saracinesche abbassate e qual è dal suo punto di vista la perdita in termini economici?  “È costata parecchio, se andiamo a basarci i fatturati degli anni passati. Abbiamo subito dei mancati incassi in chiusura del 100% mentre, se consideriamo l’annualità, siamo sul 60%. Paradossalmente la chiusura totale è quasi un bene in quanto non genera perdite mentre alla riapertura la clientela è sempre restia a tornare a praticare dello sport in quanto è ancora viva la paura del contagio. Si tratta perciò di  una perdita che stiamo subendo e subiremo”. Riguardo ai ristori annunciati dal Governo crede che siano stati veramente sufficienti per risanare i ricavi mancati e di conseguenza mantenere anche i dipendenti? “Per quel che riguarda i contratti di locazione delle nostre sedi c’è stata una prima trance di cui noi abbiamo usufruito, ma ovviamente esiste anche tutta la parte legata alle utenze che comunque anche un minimo si pagano. I nostri collaboratori hanno percepito  l’indennità sportiva grazie al ministro Spadafora, che è  aumentata nel corso dei mesi da 600 a 800 euro. È normale però che per coloro che hanno famiglia, con tutte le spese annesse, queste cifre bastano per resistere e non per andare avanti. Sono quindi delle misure che possono tenerci buoni per un po’, ma non possono persistere nel lungo periodo”. In che modo è cambiato il rapporto con la clientela e cosa vi siete ‘inventati’ per rimanere al fianco dei vostri abbonati che sono anche loro costretti a rimanere chiusi in casa? “Ovviamente il mondo delle palestre si è dovuto reinventare tramite l’online. Noi abbiamo fatto con tutti i nostri collaboratori dei corsi via web divisi per categoria che abbiamo poi reso fruibili per tutti e gratuitamente sulle nostre piattaforme social. Si tratta un’iniziativa che continueremo a portare avanti fino alla riapertura. Inoltre dopo il primo lockdown abbiamo anche proposto degli abbonamenti con in regalo un mensile per gli operatori sanitari in modo da donare un momento di felicità a chi sta veramente lavorando in prima linea contro il covid”. Avete in programma proteste simili a quelle dei ristoratori? Fino a quando credete di poter reggere in queste condizioni, stante la chiusura delle palestre? “Il disagio derivante da questa epidemia è percepibile su tutto il tessuto sociale perché è difficile andare avanti con chiusure ad intermittenza e incertezza sul futuro. Questo discorso vale anche per il mondo dello sport. Ora che il tempo non è dei migliori per noi è anche difficile organizzarci con delle attività outdoor anche se comunque sono consentite. Probabilmente quando il clima sarà più mite si potrà pensare di svolgere qualche allenamento all’aperto seguendo tutte le norme del caso, ma per quanto sarà primavera mi auguro che saremo tornati alla nostra quotidiana attività lavorativa”. Quale futuro, immediato e prossimo, immagina per le palestre e i centri benessere? “Per il presente mi dispiace vedere molte realtà del nostro settore in difficoltà  in quanto in alcuni  casi si tratta di piccole strutture che all’inizio non erano nemmeno preparate ad affrontare un periodo del genere.  Purtroppo chi non si è potuto organizzare tramite l’online o chi non disponeva di spazi capaci di accogliere molti clienti,  il danno scaturito dalle chiusure è stato importante. Spero per il futuro, con degli aiuti adeguati da parte dello Stato, tutto lo sport possa venirne fuori. Senza dubbio si tratterà di un avvenire diverso per ognuno di noi.. Mi auguro però che non tutti mali vengano per nuocere e che questo cambiamento forzato possa servire a ricostruire la figura della palestra e che tutto riprenda una parvenza di normalità entro fine anno”.

25/01/2021 20:30
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