In occasione della 25esima edizione del 500 Septempeda Meeting promosso dal Gruppo Amatori 500 di San Severino Marche che sabato e domenica (7 - 8 maggio) tornerà ad animare la bellissima piazza Del Popolo, il comando della Polizia Locale ha disposto un’ordinanza per disciplinare la viabilità.
Sabato 7 maggio, dalle ore 15 e fino al termine della manifestazione, sarà vietato il transito e la sosta di tutti i veicoli in piazza Del Popolo dal civico 19 al civico 45. Domenica 8 maggio, invece, dalle 7:30 alle 12, orario previsto per il termine della manifestazione, dal civico 19 al civico 45 sempre di piazza Del Popolo saranno vietati transito e sosta con l’istituzione dell’isola pedonale.
Su via Garibaldi sarà invece consentita l’entrata e l’uscita in senso unico alternato per esigenze dei residenti e della farmacia Kaczmarek. Il traffico proveniente da via Massarelli dovrà percorrere via Salimbeni per l’uscita dal centro storico.
Per la festa del quarto di secolo del raduno promosso dal Gruppo Amatori 500 sono attesi oltre 250 equipaggi. Questo il programma ufficiale per la due giorni organizzata il prossimo weekend: ritrovo nella tarda mattinata del 7 maggio presso la nuova sede dell’associazione, in via della Galetta.
Visita guidata alla città e poi partenza per il kartodromo “Il Pipistrello” di Castelraimondo dove si svolgerà la prova di abilità valida per l’assegnazione del Trofeo “Giammario e Graziano Piancatelli”.
In serata cena al ristorante Villa Berta e poi divertimento con artisti a sorpresa. Domenica 8 maggio ritrovo in piazza Del Popolo e inizio delle iscrizioni poi prova di scorrimento per l’assegnazione del primo Trofeo in memoria di “Roberto Valentini”.
Alle ore 11 partenza da piazza Del Popolo per un breve giro turistico e aperitivo presso la ditta Piancatelli. Infine, conclusione con pranzo sociale a Villa Berta durante il quale sarà estratta anche una ricca lotteria
Dal 18 dicembre 2021, giorno dell’inaugurazione, a ieri 1° maggio 2022, giorno di chiusura, sono stati 6.164 i visitatori che si soni recati allo Sferisterio per ammirare le opere allestite, dal Corridoio Innocenziano fino alla Gran Sala Cesanelli, per l’esposizione “Raffaello. Una mostra impossibile”, nata per contribuire a celebrare il 500° anniversario della morte del Divino Pittore, ideata e curata da Renato Parascandolo e la direzione scientifica di Ferdinando Bologna.
“Una mostra inconsueta - commenta l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - che ha permesso a tanti, soprattutto famiglie e bambini, di ammirare da vicino opere uniche e ha offerto a tutti la possibilità di osservarle con calma e di godere appieno della bellezza dei particolari. Molte le iniziative organizzate in questi mesi che hanno accolto i tanti visitatori dello Sferisterio che ancora una volta si è aperto al pubblico in tutta la sua bellezza”.
La raccolta dei 45 dipinti, capolavori disseminati in musei, luoghi sacri e collezioni private di 17 città del mondo compreso l’affresco de La Scuola di Atene, riprodotti rigorosamente in dimensione reale e ad altissima definizione, hanno catturato l’attenzione di adulti ma soprattutto di tanti giovani e scolaresche grazie anche alle Domeniche Raffaellesche. la serie di visite guidate tematiche per adulti e di attività per bambini finalizzata alla scoperta delle opere del Maestro urbinate.
Un successo ottenuto grazie alla proposta della Regione Marche e dell’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) che hanno consentito al Comune di Macerata di ospitare le riproduzioni delle opere di altissima qualità e pregio e di rivolgersi così prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, e che, visti i “numeri” ottenuti in termini di presenze allo Sferisterio, si sono dimostrate un volano di grande efficacia per invitare a scoprire i capolavori esposti.
Sedici patenti ritirate e sette denunciati nel weekend del primo maggio: è l'esito dei servizi di prevenzione messi in atto dalla Polizia Stradale di Macerata, sotto il coordinamento del questore Vincenzo Trombadore.
I conducenti sottoposti a ritiro della patente sono stati sorpresi alla guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche: per sette è anche scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per l’elevato livello del tasso alcolemico, mentre un veicolo è stato sottoposto a sequestro.
Nel corso dei controlli effettuati durante l’intera settimana, la Polizia Stradale ha accertato, inoltre, 163 infrazioni al codice della strada, di cui 8 per guida pericolosa, 43 per il mancato uso delle cinture di sicurezza e 15 per l’uso del telefono cellulare durante la guida.
Sanzionati anche 4 conducenti per circolazione con veicolo privo di copertura assicurativa e conseguente sequestro dei mezzi in ambito provinciale. Rilevati, infine, 8 incidenti stradali.
Nuovi sviluppi sul dramma che si è consumato nel pomeriggio di domenica 1° maggio, e che ha visto coinvolta una famiglia di origini indiane. Le indagini condotte nelle ultime ore dalla Squadra Mobile di Macerata – guidata dal Commissario Capo Matteo Luconi – con il supporto della Polizia Scientifica, hanno ufficialmente escluso la caduta accidentale per la bambina di 4 anni, restringendo i sospetti ai genitori. In particolare, la donna, classe ’82, è risultata la maggiore indiziata, giustificando lo stato di fermo adottato dalle forze dell’ordine.
Secondo le ultime ricostruzioni e le testimonianze dei residenti della palazzina sita tra via D. Alighieri e via U. Foscolo, la madre avrebbe lanciato la propria figlia dalla finestra della camera da letto, dal 3° piano, dopo essersi chiusa dentro con lei per il timore che il padre si recasse in India portando con sé la piccola. Successivamente, avrebbe tentato di togliersi la vita anche lei gettandosi nel vuoto dalla stessa finestra.
La bambina, trovata in gravi condizioni ma ancora viva, è stata trasportata in eliambulanza all’Ospedale Torrette e poi trasferita al Salesi di Ancona, dove i medici sono riusciti ad intervenire salvandole la vita. “Ci sono sempre sembrate delle persone tranquille – ha dichiarato una coppia di residenti della palazzina – e nessuno immaginava potesse accadere una cosa del genere. Noi abitiamo qui da più di due anni, ma non li abbiamo mai sentiti litigare”.
Mentre proseguono gli accertamenti e le indagini sull’accaduto, la donna è stata trasferita presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di Macerata, a disposizione della locale Procura della Repubblica che coordina le indagini. L’uomo, classe ’77, rimane a disposizione degli inquirenti, insieme alle altre famiglie di origini indiane che abitano l’appartamento.
Di seguito, il servizio:
Venerdì 6 maggio, alle 21:15, presso il teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, in concomitanza con il concerto di apertura della stagione di Civitanova Classica Piano Festival, l’Unitre di Civitanova Marche conferirà il Premio alla Cultura 2022 al Maestro Lorenzo Di Bella.
Il premio, indetto con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e dell’azienda Teatri di Civitanova, è alla sua terza edizione e alla sua prima edizione è stato conferito alla dottoressa Enrica Bruni, storico dell’arte e direttore della pinacoteca civica Marco Moretti, per essersi distinta nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e per la sua rivalutazione del museo cittadino.
La seconda edizione del Premio ha visto insignito del prestigioso riconoscimento il professore Umberto Piersanti, poeta e scrittore marchigiano di fama internazionale, nel 2005 candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
“Quest’anno - riferisce Marisa Castagna, presidente Unitre di Civitanova Marche - il premio alla Cultura sarà assegnato a Lorenzo Di Bella, pianista di talento e come scrisse il suo maestro Lazar Bermann 'brillante virtuoso, un emozionante e raffinato musicista'. Venerdì avrò l’onore di omaggiare il Maestro in apertura della quattordicesima stagione di Civitanova Classica Piano Festival, divenuta riferimento nel panorama culturale regionale per i suoi grandi ospiti del panorama musicale nazionale ed internazionale”.
Lorenzo Di Bella ha collaborato con importanti direttori d’orchestra, ha tenuto recital per le maggiori società concertistiche italiane, nei più grandi teatri e con importanti orchestre italiane ed estere. É docente di pianoforte presso il conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro ed è direttore artistico dell’Accademia Pianistica delle Marche di Recanati.
Sono 540 mila le prestazioni pensionistiche e assistenziali attualmente erogate dall’Inps nelle Marche di cui 298 mila pensioni di vecchiaia (pari al 55,3% del totale), 29 mila pensioni di invalidità (5,5%), 114 mila pensioni ai superstiti (21,2%), 14 mila pensioni/assegni sociali (2,6%) e 83 mila prestazioni a invalidi civili (15,4%). È quanto emerge dai dati dell’Inps 2022 (escluse le gestioni dei lavoratori pubblici), elaborati dalla Cgil Marche.
Dall’entrata in vigore della Legge Fornero, si è notevolmente innalzata l’età media dei pensionati. Ciò è particolarmente evidente per l’età di coloro che sono stati lavoratori dipendenti: dal 2012 ad oggi, i pensionati con meno di 65 anni di età sono passati dal 16,8% all’11,3% del totale mentre coloro che hanno oltre 80 anni sono passati dal 29,1% al 38,8%.
L’importo medio delle pensioni vigenti nelle Marche è di 828 euro lordi, con valori medi che variano dai 1.073 euro delle pensioni di vecchiaia ai 446 euro delle pensioni e assegni sociali.
Nelle Marche, gli importi delle pensioni sono di gran lunga inferiori a quelli nazionali: -124 euro lordi medi mensili e particolarmente significativa è la differenza negli importi delle pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti che, nelle Marche, sono di 1.201 euro, ovvero -275 euro mensili rispetto ai valori medi nazionali e -363 euro rispetto alla media delle regioni del Centro.
Differenze notevoli si riscontrano anche tra i diversi territori delle Marche: le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti ammontano a 1.327 euro lordi medi nella provincia di Pesaro Urbino, 1.317 euro a Macerata e Ascoli Piceno, 1.180 nella provincia di Fermo, e 1.067 euro ad Ancona.
Significativa è anche la differenza tra uomini e donne: se i primi percepiscono 1.326 euro lordi, l’importo corrisposto alle donne è di 767 euro, ovvero mediamente 559 euro in meno ogni mese; la differenza per le pensionate ex lavoratrici dipendenti arriva addirittura a -712 euro mensili.
Nelle Marche 338 mila prestazioni pensionistiche, pari al 62,6% del totale sono inferiori a 750 euro al mese (58,4% la media nazionale): dunque, 2 pensionati su 3 percepiscono un importo che non consente loro di superare la soglia della povertà.
Una condizione pensionistica nella quale si confermano notevoli differenze di genere: gli uomini con pensioni fino a 750 euro sono il 43,8% del totale, per le donne tale percentuale sale all’76,6%.
Marco Amichetti, Ires Cgil Marche, sottolinea che “l’elevata incidenza di pensioni con bassi importi favorisce la crescita delle diseguaglianze, soprattutto in un contesto come quello italiano dove la famiglia rappresenta uno dei principali fornitori di welfare”.
Secondo Elio Cerri, segretario generale Spi-Cgil Marche, “emerge che, negli ultimi quindici anni, la popolazione ha attraversato varie fasi che hanno pesato sulla condizione sociale ed in modo particolare su quella salariale e pensionistica. Infatti, l’impennata dei prezzi e prima ancora: la crisi economica, la pandemia e oggi la guerra hanno messo in difficoltà molte famiglie. Per questo, lo Spi Cgil propone, oltre al contrasto alla precarietà e alla riforma delle pensioni, l’innalzamento e l’estensione dei benefici della quattordicesima”.
Pesaro ha salutato il nuovo vescovo, Monsignor Sandro Salvucci. La cerimonia di consacrazione è avvenuta il primo maggio. Monsignor Salvucci ha scelto il motto e lo stemma che verrà affisso all'ingresso di tutte le chiese: "Maior est caritas", ovvero "La più grande di tutte è la carità".
"È riuscito subito a trasmettere grande speranza - ha commentato il sindaco Matteo Ricci, durante l'incontro con la città in piazza del Popolo -. La nostra è una comunità forte, testarda, che non molla mai. Ma ha anche tanti problemi a causa dei nuovi disagi, soprattutto giovanili, e dell'incertezza socio-economica che stiamo vivendo. Davanti a noi c'è tanta speranza, ma anche tanto lavoro da fare".
Presente alla celebrazione, definita "emozionante", anche il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini, visto che Monsignor Salvucci ha origini corridoniensi: "Una tradizione che si rinnova - ha affermato - Si tratta del secondo Arcivescovo originario di Corridonia, dopo Monsignor Gaetano Michetti, ad essere eletto Pastore della Chiesa di Pesaro"
"Non vediamo l'ora di iniziare questo cammino con monsignor Salvucci, - ha aggiunto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci - siamo sicuri che terrà per mano l'intera città, così come ha fatto in questi 18 anni Monsignor Coccia: lo ringrazio per tutto quello che ha fatto a Pesaro".
Continua a scendere la curva dei contagi da coronavirus nelle Marche: 473 i casi rilevati nell'ultima giornata e l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente calata da 742,51 a 723,92. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento pubblicato dalla Regione.
Piuttosto basso il numero di tamponi eseguiti, anche a causa della concomitanza della giornata festiva: in tutto 1.520 di cui 1.305 nel percorso diagnostico (36,2% di positivi) e 215 nel percorso guariti.
Tra gli ultimi casi ci sono 159 persone con sintomi; comprendono 137 contatti stretti di positivi, 86 contatti domestici, 2 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale, uno ciascuno in ambito scolastico/formativo, lavorativo e sanitario.
Su 81 positività in corso un approfondimento epidemiologico. In provincia di Ascoli Piceno il numero più alto di casi nell'ultima giornata (129); seguono Ancona (113), Macerata (88), Pesaro Urbino (70), Fermo (49); 24 i casi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età si registrano 141 positivi in quella tra 45-59 anni e 136 in persone tra i 25 e 44 anni.
Scende di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 174), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (5). Purtroppo, si segnalano anche tre decessi correlato al Covid-19: si tratta di tre donne, dai 78 ai 95 anni.
Si è da poco conclusa l'attività di indagine della Squadra Mobile di Macerata, diretta dal commissario Matteo Luconi, in coordinamento con la pm Stefania Ciccioli, su quanto avvenuto nel pomeriggio del primo maggio in un palazzo di via Dante Alighieri, a Macerata.
Sembrano essersi diradati in maniera definitiva i dubbi sull'origine della caduta dalla finestra del terzo piano di una bambina di 4 anni, di origine indiana. Si esclude possa essersi trattato di una caduta accidentale, il cerchio si stringe attorno ai familiari della bambina.
In particolare attorno alla madre, ricoverata all'ospedale di Macerata dopo essere stata trovata in casa con delle ferite ai polsi. La donna è stata sottoposta a fermo, in quanto gravemente indiziata del tentato omicidio della propria figlia. Maggiori dettagli verranno resi noti tra pochi minuti dalla Questura di Macerata.
Decisivo, ai fini dell'indagine, quanto emerso dalle testimonianze raccolte dalla Mobile: ascoltati sia il marito della donna che la coppia di indiani che vive nel loro stesso appartamento.
Dall'ospedale Salesi di Ancona, intanto, arrivano segnali incoraggianti sulle condizioni della piccola. "È fuori pericolo, sebbene a breve dovrà sottoporsi a un'operazione", fa sapere il commissario capo della Squadra Mobile, Matteo Luconi.
La piccina è sveglia e cosciente, non intubata ma in analgosedazione. I medici del reparto, guidato dal primario Alessandro Simonini, sono "relativamente ottimisti" ma ancora è presto per esprimersi riguardo all'evoluzione delle condizioni della bimba e la prognosi resta per ora "riservata".
Tra le varie lesioni per "politrauma da precipitazione", la piccola paziente, fanno sapere gli Ospedali Riuniti di Ancona, ne ha subito una "vertebrale ma senza interessamento mielico". Un quadro clinico articolato, con contusioni polmonari bilaterali, pneumotorace, alcune fratture e ferite al collo, nel quale la prognosi resta per ora "riservata".
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LEGGI QUI LA RICOSTRUZIONE COMPLETA DELLA QUESTURA: UNA LITE ALLA BASE DEL FOLLE GESTO
L'Hockey Potenza Picena giocherà la finale valida per la promozione in Serie A1: sabato 7 maggio a TorreSanta Susanna, provinica di Brindisi, sarà teatero della finale del Campionato Nazionale di Serie A2 - Girone B. Giallorossi in fiducia dopo i successi ottenuti nelle ultime giornate contro il Rassemblement di Torino e contro il Villafranca, ora in testa alla classifica e a solo un passo dal coronamento di un sogno.
A sostegno dei beniamini locali, un pulman di tifosi e appassionati seguirà la squadra fino in Puglia per accompagnarla in questa emozionante conclusione di stagione. Un ottimo risultato comunque vada per gli hockeysti potentini che, a prescindere dall'esito finale, possono già gioire di essere giunti fin qui.
Per la Festa del libro Macerata Racconta, mercoledì 4 maggio alle 17:30, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, l’Università di Macerata presenta i primi due volumi della nuova collana eum Prolusioni: “Anni memorabili” di Winston Churchill e “Come un pedone sulla scacchiera” di Alexander Fleming.
Ne parleranno il presidente della casa editrice universitaria Luca De Benedictis, le docenti Benedetta Barbisan, diritto pubblico comparato, e Raffaela Merlini, lingua e traduzione inglese, insieme alle allieve della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” Serena Cinquepalmi e Valentina Trobbiani.
L’attrice Lucia Mascino proporrà la lettura di alcuni brani tratti dai volumi. L'ingresso all'evento è libero e non è prevista la prenotazione. Le prolusioni contenute in questi volumi, talvolta dimenticate o mai proposte prima alla lettura, lasciano così i luoghi originari in cui furono pronunciate e danno voce a idee tuttora capaci di insegnamento e ispirazione, specchio di molti degli interrogativi che percorrono le odierne società. La sezione Echi, di cui è arricchito ciascun volume, offre al lettore ulteriori evocative risonanze.
“Anni memorabili” di Winston Churchill, traduzione ed Echi traduttivi a cura di Raffaela Merlini, Sapere del passato, fare il presente, intuire il futuro a cura di Benedetta Barbisan: nessun uomo politico ha occupato posizioni di governo nel corso di entrambe le guerre mondiali del secolo scorso.
Nessuno a parte Winston Churchill, un testimone del Novecento fuori dal comune anche per la maestria con le parole, agevolata da un ingegno fulmineo, da una lingua affilata e da un inesauribile vocabolario.
Alcuni fra i suoi più celebri e intensi discorsi furono tenuti nelle università e nelle scuole. La selezione proposta dalle eum riunisce cinque prolusioni tenute fra il 1941 e il 1949 nelle università di Harvard, Zurigo e al Massachusetts Institute of Technology e nelle public schools di Harrow e Westminster, dove Churchill intonò per la prima volta il suo storico incitamento a non arrendersi mai (‘Never give in’), impiegò per la prima volta la locuzione di suo conio ‘cortina di ferro’ e auspicò la creazione degli Stati Uniti d’Europa
“Come un pedone sulla scacchiera” di Alexander Fleming, traduzione a cura di Raffaela Merlini e Roberta Favaron, Uno sguardo sull’insolito a cura di Benedetta Barbisan, Echi traduttivi a cura di Raffaela Merlini: a leggere la prolusione che Fleming pronunciò a Harvard nel 1945 – pochi mesi prima di ricevere il Premio Nobel, insieme a Chain e Florey, per la scoperta della penicillina – appare un evidente fil rouge negli eventi più determinanti della sua esistenza: il caso, che lo condusse anche alla sua prima scoperta, il lisozima, rivelatosi capace di dissolvere alcuni batteri.
Nel riconoscere l’influenza del fortuito sulla sua stessa carriera, però, Fleming sottolinea l’importanza di praticare uno sguardo eccentrico sulle cose, pronto a cogliere nella stravaganza di un dato, o di un fatto, l’indizio della necessità conseguente al caso.
Uscirà nelle sale cinematografiche, il prossimo 5 maggio, il film "Criminali si diventa", una produzione Sydonia. Si tratta di una delle prime produzioni post pandemia che sarà presentata ufficialmente al Giometti di Ancona proprio il 5 maggio e a Jesi il 6 maggio alle 20.30 nella multisala di via Marco Polo.
Per l’occasione saranno presenti il regista Alessandro Tarabelli, il cast con Martina Fusaro, Orfeo Orlando e Carola Abdalla Said, oltre al cast tecnico composto da Diego Morresi, direttore della fotografia, e Andrea Antolini, direttore di produzione, entrambi della casa di produzione Subway di Jesi. Alcune scene sono anche state girate a Civitanova Marche (leggi qui).
Scritta durante il lockdown, la storia è quella di un gruppo di criminali che vuole rievocare il “furto del secolo”, come venne definito nelle cronache locali quello de “La muta” di Raffaello dal Palazzo Ducale di Urbino del 1975.
"Uno dei ladri di quel gruppo esce da prigione - spiega il regista Alessandro Tarabelli - Gli viene proposto un nuovo colpo e allora mette insieme una banda. Il filone è quello dell’action comedy".
In esclusiva per Giometti Cinema la prima settimana, il film andrà poi in tutte le sale. Presentato al Festival di Venezia lo scorso settembre, ha ricevuto una menzione speciale al Festival del Cinema di Salerno e è risultato vincitore della categoria Best Foreign Film, per la competizione del mese di Marzo 2022 al Cannes World Film Festival.
Niente da fare per la Virtus Civitanova sul campo della Rennova Teramo. I biancoblu, sempre privi del lungodegente Guerra, non segnano letteralmente mai nei primi 25’, tengono botta per due quarti ma affondano lentamente senza mai riuscire a invertire la rotta. La sconfitta, comunque, è di fatto indolore perché i rovesci di Montegranaro e Giulianova certificano l’accesso ai playout per la squadra di coach Schiavi.
La voglia di salvezza diretta della Rennova, che con un successo e una contemporanea sconfitta di Cesena contro Rimini sarebbe già certa di evitare i playout, prevale però sin dai primi minuti. I biancorossi, con Bottioni in panchina solo ad onor di firma, azzannano la gara sin dai primi minuti, la Virtus è tramortita e i padroni di casa schizzano sul 10-1 dopo appena 3’ di gioco.
Gli aquilotti registrano la difesa, ma è l’attacco il vero problema. Il primo canestro dal campo, l’unico del primo quarto, lo mette Pedicone dopo oltre 5’ di gioco e con questa sterilità è difficile restare in scia.
Teramo tocca la doppia cifra di vantaggio in apertura di secondo periodo (17-7 al 12’ con un libero di Guilavogui) e a sua volta sparacchia a salve soprattutto da fuori. Ma la Virtus non riesce in alcun modo a scardinare il fortino teramano, tutto arroccato nel pitturato, e quando Bertocco capitalizza senza errori un fallo subito su tiro da 3 la Rennova è salita a +14 (28-14 al 18’).
Al rientro dagli spogliatoi ecco l’affondo decisivo dei padroni di casa: l’energia di Bonci e i canestri di Antonelli affondano la Virtus con un parziale di 15-3 che la fa sprofondare a -25 (44-19). Gli aquilotti non trovano più la forza di reagire e quella biancorossa diventa letteralmente una mareggiata.
Teramo tocca anche il +29 (52-23 al 26’ su tripla di Bertocco) e anche se ci prova fino in fondo a tornare dentro la partita (Costa in arresto e tiro firma il -14 con 2’ da giocare), una Virtus in serata così deficitaria non può fare altro che alzare bandiera bianca.
Per Felicioni e compagni ora resta da stabilire solo quale sarà il piazzamento finale nella classifica del girone C. Sarà terzultimo posto (e primo turno di playout contro Jesi con fattore campo avverso) in caso di vittoria domenica prossima nel match casalingo contro Faenza o in caso di sconfitta e contemporanei ko sia di Montegranaro che di Giulianova. Sarà penultima piazza (e post season contro Cesena, sempre con eventuale bella fuori casa) in caso di sconfitta contro Faenza e vittoria di una tra Montegranaro e Giulianova o di entrambe.
RENNOVA TERAMO-VIRTUS CIVITANOVA 71-57
TERAMO: Ticic, Guilavogui 3, Bottioni ne, Bertocco 14, Antonelli 13, Bonci 17, Ragonici, Di Donato 3, Cipriani 3, Triassi 3, Cucco 13, Di Febo 2. All.: Salvemini.
CIVITANOVA: Montanari, Rosettani 6, Costa 15, Seri ne, Pedicone 12, Felicioni 11, Vallasciani, Dessì 3, Riccio 6, Musci 4. All.: Schiavi.
ARBITRI: Caldarola, Anselmi.
Auto esce di strada, si ribalta e finisce contro una pianta: ragazzo soccorso in eliambulanza. L'incidente è avvenuto questa sera, alle 21:30, in via Garda, a Porto Sant'Elpidio. Il giovane conducente, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo che è uscito dalla sede stradale terminando la corsa nel campo adiacente la carreggiata. La dinamica esatta di quanto avvenuto è al vaglio delle forze dell'ordine.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco della sede centrale di Fermo, che ha provveduto ad estrarre dall'abitacolo il ragazzo alla guida, affidandolo alle cure del personale del 118. Il giovane, infatti, era rimasto bloccato all'interno del mezzo.
I sanitari hanno trattato il paziente in loco per poi trasferirlo, tramite elisoccorso, all'ospedale Torrette di Ancona per accertamenti: non si trova, in ogni caso, in pericolo di vita.
Spettacolo al PalaCatania, le squadre danno vita ad una partita combattuta e giocata a ritmi altissimi, arricchita dalla sfida a distanza tra i due opposti Giannotti e Lucconi.
Servono cinque set per decretare la vittoria dell'Aci Castello, rammarico invece per la Med Store Tunit che riesce a prendersi il doppio vantaggio nei set, recuperando nel finale del primo e dominando nel secondo dove mette pressione agli avversari con un muro infallibile, ma poi cede alla reazione degli avversari.
I padroni di casa crescono trascinati dal PalaCatania, la riscossa si concretizza nel terzo set quando la battaglia si protrae fino ai vantaggi dove hanno la meglio i siciliani e si completa nel quarto dove non riesce il recupero ai biancorossi. Al tie-break l'Aci Castello va avanti, Macerata da tutto ma la gara 1 è dei padroni di casa. La Med Store Tunit si giocherà tutto al Banca Macerata Forum domenica 8 alle 21.
LA CRONACA – Med Store Tunit in campo con Giannotti, Lazzaretto e Margutti, centrali Sanfilippo e Robbiati, regia affidata a Longo, Gabbanelli è il libero. Coach Kantor conferma il sestetto che ha conquistato la semifinale, Lucconi, Gradi e Zappoli, Frumuselu e Smiriglia al centro, il palleggiatore è Cottarelli, il libero Zito.
Il primo punto lo firma Lucconi, l'opposto fanese tra i giocatori più attesi della partita, le squadre giocano testa a testa con ritmi alti. Torna avanti Aci Castello bloccando l'attacco di Giannotti e sulla free ball è bravo Cottarelli a fulminare la difesa biancorossa, 7-6.
Macerata tiene i ritmi imposti dai padroni di casa e dopo aver pareggiato trova anche il vantaggio, errore di Zappoli che manda fuori, Med Store Tunit avanti 10-11, le squadre continuano a rincorrersi dando spettacolo al PalaCatania; dopo il nuovo pareggio di Macerata grazie alla combinazione al centro tra Longo e Sanfilippo, i biancorossi ritrovano il +1 e sul 14-15 coach Kantor chiama il time-out.
Difende bene la Med Store Tunit, mette pressione agli avversari che mandano fuori il pallone del il 17-18: buon momento dei biancorossi che allungano fino al 17-20 costringendo coach Kantor al nuovo time out.
Macerata resiste al tentativo di recupero degli avversari e porta a casa il primo set chiudendo 22-25. Riparte forte la Med Store Tunit, 1-5 e Aci Castello costretta di nuovo ad inseguire.
In difficoltà i padroni di casa, i biancorossi tengono a distanza gli avversari e allungano, colpendo con efficacia in attacco e tenendo bene contro il forte opposto di casa, 7-14.
Il vantaggio si fa profondo ma arriva il break per Aci Castello: sbaglia Longo, poi due ace consecutivi di Lucconi rilanciano i catanesi, 12-17. Il PalaCatania si accende provando a trascinare i suoi, nonostante le proteste contro l'arbitro Lucconi manda out un paio di palle, Macerata respira poi Frumuselu colpisce in zona centrale, 13-19; difende bene Aci Castello e in avanti ritrova il suo opposto che con un piazzato inganna i biancorossi, coach Domizioli chiama il time out per tenere alta la concentrazione in un finale di fuoco.
Diagonale di Ferri, muro out e 14-20 per la Med Store Tunit, poi ancora proteste per un salvataggio dello stesso numero 10 biancorosso che porta al muro vincente dei maceratesi, nuovo allungo 15-21.
Salva tutto Macerata che si difende a più riprese, poi spreca Frumuselu, quindi chiude il set il muro vincente di Longo, 21-25. Torna in campo con sicurezza la Med Store Tunit, 1-4, poi alza il muro Smiriglia e Aci Castello pareggia 5-5.
La partita torna combattuta, Lucconi trova il diagonale forte dell'8-8, poi errore di Margutti e i padroni di casa vanno avanti; lunghissimo scambio e spettacolo al PalaCalatania, lo risolve Gradi, 11-10, le squadre lottano su ogni pallone ma ora è Macerata che deve inseguire.
Sale in cattedra Lucconi per Aci Castello, risponde Giannotti, il clima è caldissimo e i padroni di casa riescono ad allungare 17-15 murando Ferri, time out per Domizioli.
Lazzaretto scuote i suoi, poi ace di Longo, riparte la Med Store Tunit, 19-18: salva tutto Zito dopo uno scambio senza fine, Macerata preme e arriva l'invasione commessa dai catanesi, 19-19. Due errori dei biancorossi rilanciano l'Aci Castello, di nuovo è Lazzaretto a trascinare Macerata, 22-22, finale al cardiopalma: Giannotti risponde ancora a Lucconi, 24-24, servono i vantaggi per decidere il set.
La Med Store Tunit annulla diverse set-ball ma alla fine si arrende 29-27, la riapre l'Aci Castello. Stesso copione ad inizio di quarto set, le squadre si affrontano colpo su colpo, sono i padroni di casa però ad andare avanti, 5-2 che costringe coach Domizioli al time out.
Gioca sulle ali dell'entusiasmo l'Aci Castello, ace di Lucconi e 9-5, ma i biancorossi non si arrendono e accorciano 9-8 con Giannotti; la buona serie in battuta di Margutti favorisce il recupero della Med Store Tunit, arriva il 9-9.
Macerata si aggrappa a Lazzaretto e Giannotti che sbagliano pochissimo e tengono il ritmo degli avversari, 13-12; l'Aci Castello si riprende subito, ottimo momento dei padroni di casa che ricacciano indietro i biancorossi, Smiriglia firma il 17-13. Ci prova la Med Store Tunit, ritrova il muro su Gradi ma gli avversari guidano 21-15, i maceratesi accorciano ancora con Lazzaretto e Giannotti 24-21 poi devono arrendersi e serve il tie-break per decidere la squadra vincente.
Riparte come ha chiuso il quarto set l'Aci Castello, avanti su servizio di Gradi, è Giannotti a regalare il primo punto a Macerata, 3-1, ma i biancorossi sono in difficoltà e sul 5-1 coach Domizioli chiama il time out. 8-1 al cambio campo, Ferri scuote i suoi e con Scrollavezza accorcia per la Med Store Tunit, 9-5, intanto esce Lucconi che si fa male. La lotta si riapre, l'Aci Castello ritrova punti decisivi col diagonale di Gradi che vale il 12-7: Macerata combatte ma il gara 1 è dei siciliani.
Il tabellino
SISTEMIA ACI CASTELLO: Zito, Maccarrone, Zappoli 18, Lucconi 30, Gradi 17, Frumuselu 5, Smiriglia 14, Battaglia 1, Cottarelli 6. NE: Vintaloro, Di Franco, Andriola. Allenatore: Kantor.
MED STORE TUNIT MACERATA: Longo 2, Giannotti 24, Scita, Magutti 1, Ferri 4, Sanfilippo 15, Scrollavezza 1, Lazzaretto 21, Gabbanelli, Robbiati 8. NE: Paolucci, Ravellino. Allenatore: Domizioli.
Se il buongiorno si vede dal mattino, la serie della finale scudetto tra Cucine Lube Civitanova e Sir Safety Conad Perugia promette spettacolo. Al Pala Barton a fare il "colpaccio" in gara 1, sono i ragazzi di coach Gianlorenzo Blengini, che l'hanno spuntata al quinto set (17-25, 28-26, 25-20, 17-25, 13-15).
Un primo maggio da ricordare per i biancorossi, usciti vincenti da un match durissimo, costellato da continui colpi di scena. Mvp del match e top scorer con 20 punti Robertlandy Simon (3 muri, 3 ace e l’82% di positività). Bottino ricco anche per Yant (19 punti con il 59%), seguito da Lucarelli (16) e Zaytsev (11), imbeccati da un De Cecco intraprendente (6 punti con 1 muro).
Sul fronte opposto in doppia cifra Rychlicki (14), Anderson (13), Leon (12) e Ricci (11). Alla fine dei conti la Sir prevale nei block (11 a 7), ma Civitanova attacca meglio (52% contro il 42%) ed è avanti 9 a 4 negli ace. Il secondo atto della super sfida è ora in programma per mercoledì 4 maggio, alle 20:30, all'Eurosuole Forum di Civitanova Marche.
LE FORMAZIONI - Gianlorenzo Blengini propone De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso. Ancora in panchina Juantorena. Nikola Grbic, invece, sceglie Giannelli al palleggio per l’opposto Rychlicki, Leon e Anderson laterali, Ricci e Solé centrali, Colaci libero.
LA CRONACA - A trovare per prima il break è Civitanova, con il colpo vincente di uno dei tanti ex in campo, Ivan Zaytsev. Alla Lube non basta, un ace di Simon vale il +3 (6-3).
I campioni d'Italia in carica fanno la voce grossa anche a muro con Anzani su Leon, e scappano nel punteggio (4-8). Un divario che i marchigiani riescono a irrobustire, mostrandosi perfetti dai nove metri con ben 4 ace complessivi: non c'è storia nel primo parziale (17-25).
I cucinieri sono concentratissimi anche in avvio di secondo set. Yant e Lucarelli picchiano duro, oltre che con perfetta lucidità, scavando subito il solco (1-4). La reazione della Sir, però, stavolta non si fa attendere. Due muri degli umbri riportano tutto in parità (4-4).
A 'silenziare' nuovamente il tifo assordante del Pala Barton sono due ace consecutivi di uno scatenato Marlon Yant, che non fa affatto rimpiangere Juantorena (12-14).
Particolarmente ispirati sono anche Zaytsev (ottimo anche in fase di difesa) e Lucarelli. Civitanova sembra avere il vento in poppa, ma Perugia torna in carreggiata dopo un break di 4-0.
Si giunge ai vantaggi dove a spuntarla sono gli umbri, maggiormente incisivi nei pressi della rete: proprio un muro di Ricci su Yant chiude i conti (28-26).
L'inerzia del parziale precedente, aiuta la Sir anche nel terzo set. Anderson appare trasformato rispetto all'inizio della partita: l'americano diventa un fattore, Perugia ha vita facile e si porta sul 2-1 (25-20).
Tutt'altro spirito mostra Civitanova nel quarto set. Sostenuta da un turno al servizio di Zaytsev, la Lube si issa immediatamente sul 3-0, e attacca molto meglio rispetto ai propri avversari.
Il copione è lo stesso, ma a squadre invertite: si va al tie-break (17-25). Nel quinto set a partire meglio dai blocchi sono i campioni d'Italia in carica.
Un muro di De Cecco su Anderson consegna il +3 agli ospiti (6-3). Con la testa sott'acqua Perugia, però, ritrova la sua migliore pallavolo e, con un break di 5-0, rimette tutto in gioco.
Civitanova, nonostante la reazione degli avversari, tiene la barra dritta e si regala due match point. A mettere a terra gli ultimi due palloni della partita è un gigantesco Robertlandy Simon. La Lube compie il primo passo e espugna il Pala Barton: la strada verso il terzo scudetto consecutivo è in discesa.
Tabellino
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Anderson 13, Ricci 11, Dardzans ne, Travica, Ter Horst, Giannelli 4, Rychlicki 14, Leon 12, Piccinelli (L) ne, Solé 6, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi 1, Mengozzi ne. All. Grbic
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Garcia Fernandez, Kovar, Sottile, Marchisio ne, Juantorena, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 16, Zaytsev 11, Diamantini 2, Simon 20, De Cecco 6, Anzani 5, Yant 19. All. Blengini
(Credit foto: Maurizio Spalvieri)
È l’Olbia a staccare il pass per la seconda fase della stagione. In un Del Conero gremito e vestito a festa (superato il record stagionale con oltre 3500 presenze) i biancorossi, salutati prima del fischio d’inizio dal giro d’onore di un Cavaliere armato a cavallo, si congedano dalla stagione con l’amaro in bocca. A superare il turno, dopo la prima storica qualificazione, è la formazione sarda.
Mister Canzi schierava in campo un undici aggressivo in cui spiccavano la coppia Ragatzu e Udoh (bomber entrambi a 13 reti) in avanti e gli uomini di esperienza Emerson in difesa e capitan Pisano a centrocampo. Squalificato Biancu. Tutti disponibili tra le fila di casa tranne uno degli ex di giornata Palesi, infortunato. Regolarmente in campo, al centro della difesa, l’altro ex Iotti, con mister Colavitto che si affidava ad Avella tra i pali e a Faggioli, Sereni e Rolfini pronti a far male.
Primo tempo a fiammate, con Sereni in un paio di occasioni vicino alla stoccata vincente, con gli attaccanti biancorossi a non dare punti di riferimento ai galluresi ed un buon movimento su entrambe le fasce. A sorpresa era però l’Olbia nel finale a sbloccare: il vantaggio portava la firma di Ladinetti, che al 40’ spediva la sfera sotto l’incrocio portando avanti i bianchi. Prima del recupero affondato in area Faggioli, l’arbitro Carrione non concedeva il penalty.
Nella ripresa tutto lo stadio provava a suonare la carica per spingere i ragazzi di Colavitto verso il pari, mentre quelli di mister Canzi con mestiere provavano ad amministrare il vantaggio con frequenti interruzioni di gioco. Al quarto d’ora Rolfini suonava il primo squillo (sfera sul fondo), poi era Delcarro in un paio di occasioni a portare minacce dalle parti di Ciocci, con la difesa ospite a sbrogliare in corner. Dopo il brivido ghiacciato per il possibile raddoppio di Udoh, mister Colavitto ricorreva al triplo cambio. Fuori Sereni, Iannoni, Noce, dentro Del Sole, D’Eramo e Tofanari per provare a riequilibrare il match.
Alla mezz’ora mischia tambureggiante in area sarda con i locali vicinissimi all’1-1. Negli ultimi 15’ spazio anche per Moretti, prima della doccia fredda. Occasione nitida per Rolfini, con Ciocci che si opponeva, Di Renzo sciupava il tap in e dopo nemmeno un giro di lancette arriva il definitivo raddoppio di Chierico. La squadra al triplice fischio andava a raccogliere gli applausi e l’abbraccio della Curva Nord, con tutti i tifosi che la ringraziavano per il bello spettacolo offerto in questi mesi.
Una bambina di quattro è caduta dal terzo piano di una palazzina, in via Dante Alighieri, a Macerata: è grave. Ancora da chiarire i contorni di una vicenda drammatica che ha segnato il pomeriggio del primo maggio.
Il fatto è avvenuto intorno alle 16, mentre la piccola si trovava in casa con padre e madre, di origine indiana. Dopo la segnalazione di alcuni passanti, i soccorritori del 118 sono giunti immediatamente sul posto e, valutati i traumi riportati dalla piccola dopo un volo di circa dieci metri, hanno subito allertato l'intervento dell'eliambulanza, che l'ha trasportata d'urgenza ad Ancona.
È ricoverata, in gravi condizioni, con prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale materno infantile Salesi. Anche la madre è ricoverata presso l'ospedale di Macerata, dopo essere stata trovata in casa con ferite ai polsi.
Sul fatto indaga la Squadra Mobile di Macerata, diretta dal commissario Matteo Luconi, in coordinamento con la pm Stefania Ciccioli.
La Mobile ha già compiuto un lungo sopralluogo nell'abitazione e rilievi in collaborazione con la Polizia Scientifica (in particolare sulla finestra e sul balcone attiguo della casa) per accertare se la caduta sia stata accidentale o provocata.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l'accaduto, sentendo varie testimonianze.
Incidente in superstrada: cinque feriti e traffico in tilt. È quanto avvenuto, poco dopo le 16:30 del primo maggio, lungo la SS77 della Val di Chienti, in direzione monti, nei pressi dello svincolo di Corridonia. Secondo Anas, sarebbero due i veicoli coinvolti.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto. I rilievi spettano alla Polizia Stradale, che hanno anche regolato la circolazione congiuntamente al personale Anas.
Il bilancio dell'incidente è di cinque feriti; nessuno di loro è in gravi condizioni. Sul posto è intervenuta anche una squadra dei Vigili del Fuoco di Macerata per la messa in sicurezza della zona in cui è avvenuto il sinistro.
Il traffico è stato fortemente rallentato: sino al completamento delle operazioni di soccorso è stata istituita l'uscita obbligatoria allo svincolo di Corridonia, con dirottamento sulla viabilità secondaria. La carreggiata è stata temporaneamente chiusa in direzione Foligno.
Il primo maggio sui Monti Sibillini quest’anno è stato caratterizzato dalla cronoscalata automobilistica intitolata a Lodovico Scarfiotti. Sono stati i protagonisti del Campionato Italiano Salita Autostoriche ad aprire la giornata motoristica della cittadina termale.
I piloti sono stati impegnati sui 9927 metri del percorso, con la vittoria assoluta andata per la quarta volta consecutiva al fiorentino Stefano Peroni su monoposto Martini MK32-Bmw, che ha limato di 2”5 il precedente record da lui stesso segnato lo scorso anno.
Con il tempo di 4’41”91 ha segnato una media oraria di 126,8 km/h. Protagonista da diverse stagioni delle cronoscalate nazionali ha preceduto per poco più di sei secondi il torinese Mario Massaglia (Osella Pa9/90) e il palermitano Salvatore “Totò” Riolo (Lucchini SN).
La categoria monoposto (5° raggruppamento) è stata quindi dominata da Peroni davanti all’osimano Antonio Angiolani (March 783-Toyota) e al maceratese Roberto Pierucci (Bellasi F3/67). Nel 4° raggruppamento dietro Massaglia e Riolo, è risultato terzo il perugino Matteo Lupi Grassi (Olmas SN).
Nel terzo raggruppamento altro successo “targato” Peroni, con papà Giuliano (Osella Pa8/9) davanti al reggiano Giuseppe Gallusi (Porsche 911SC) e al bolzanino Erwin Morandell (Fiat X1/9).
Conferma nel 2° raggruppamento del reggiano Ildebrando Motti (Porsche Carrera RS) che ha prevalso sul modenese Giuliano Palmieri (De Tomaso Pantera) e sul fermano Marco Ceteroni (Fiat 128).
Un altro fiorentino, Tiberio Nocentini si è imposto nel 1° raggruppamento su Chevron B19, davanti al pilota di casa Andrea Stortoni (Lotus Eleven) che ha preceduto per un soffio il ternano Angelo De Angelis (Nerus Silhouette).
Nelle ultime fasi si è dovuto ritirare per noie meccaniche il viterbese Sandro Zucchi su prototipo Lucchini SN85. Nella classifica per scuderie, la Bologna Corse ha prevalso su tre dei cinque raggruppamenti.
Queste le impressioni del vincitore Stefano Peroni: “E’ stata una bellissima gara, molto impegnativa. Il tracciato è migliorato molto e permetteva di andare meglio della passata edizione. Più lunga mi piace, anzi si potrebbe arrivare ai 12 km originali girando al bivio in alto”.
L’11° Memorial Giovanni Battistelli è stato assegnato al maceratese Andrea Stortoni, sempre presente, ben 13 edizioni, alla gara storica dalla ripresa della cronoscalata, unica gara in salita che disputa, gareggiando quasi esclusivamente in circuito anche in gare internazionali.
Classifica assoluta: 1° Peroni S. (Martini Mk32-Bmw) in 4’41”91; 2° Massaglia (Osella Pa9/90) 4’58”24; 3° Riolo (Lucchini SN) 5’04”86; 4° Peroni G. (Osella Pa8/9) 5’15”07; 5° Lupi Grassi (Olmas SN) 5’16”98; 6° Angiolani (March 783-Toyota) 5’28”22; 7° Motti (Porsche Carrera RS) 5’32”05; 8° Nocentini (Chevron B19) 5’33”11; 9° Gallusi (Porsche 911SC) 5’40”00; 10° Palmieri (De Tomaso Pantera) 5’44”99.
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AUTO MODERNE, MERLI SI IMPONE SOTTO LA PIOGGIA NELLO SPETTACOLARE CONFRONTO CON FAGGIOLI
Terminata la gara delle auto storiche, sono stati i piloti delle auto moderne a dare vita all’appassionante confronto sulla Sarnano-Sassotetto, valido come secondo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna.
Purtroppo l’annunciata pioggia è caduta dalle primissime partenze, fino a quando la Direzione Gara ha presto dichiarato gara bagnata. Ma lo spettacolo non è mancato con l’impegno totale dei piloti che si sono sfidati al meglio delle loro possibilità sul fondo scivoloso.
Se vogliamo parlare di marziani non si esagera: Merli e Faggioli hanno disputato una gara letteralmente incredibile, con la pioggia battente che non ne ha fermato assolutamente la grinta e l’impegno al limite.
Il pilota trentino ha prevalso per soli 63 centesimi sul campione fiorentino, sull’impegnativo ed insidioso tracciato allungato dalla scorsa edizione fino a 9927 metri, scrivendo per la seconda volta il proprio nome sull’albo d’oro.
Dietro, a grande distanza, tutti gli outsider, che hanno dato vita ad una gara nella gara con vicine differenze cronometriche: terzo il cosentino Domenico Scola, davanti al potentino Achille Lombardi e al fasanese Ivan Pezzolla autore quest’ultimo di un autentico exploit con la debuttante Nova Proto NP03 a motore motociclistico Aprilia e con noie tecniche che gli hanno impedito al sabato di effettuare la seconda salita di prova.
Questi i vincitori dei vari gruppi: i sarnanesi Samuele Meloni su Opel Astra OPC (Prod.S) ed Emanuele Miliucci su Peugeot 106 Rally (Prod. Evo), il barese Angelo Loconte su Peugeot 308GTI (RS), il tarantino Vito Tagliente su Peugeot 308GTI (RS Plus), il barese Giuseppe Cardetti su Peugeot 308RC ex aequo con il salernitano Angelo Marino su Seat Leon Cup (RS Cup), la trentina Gabriella Pedroni su Mitsubishi Lancer Evo IX (N e classifica femminile), il teramano Fabio Titi su Peugeot 106 (A), il barese Vitantonio Micoli su Renault 5GTI (E1 Italia), il foggiano Lucio Peruggini Su Ferrari 488 Challenge (GT), l’ascolano Angelo Gandini su Fiat X1/9 (E2SH), il frusinate Alberto Scarafone su Osella Pa21P (CN), e infine Faggioli e Merli nei rispettivi gruppi E2SC e E2SS. Il siracusano Luigi Fazzino su Osella Pa21 si imposto nella under 25.
Non può mancare il parere dei due assi italiani della montagna. Merli: “Sono più che soddisfatto, non me l’aspettavo perché sull’acqua Faggioli va molto forte, quindi sapevo che non sarebbe stato per niente semplice. Però nella seconda parte del percorso ho trovato una bellissima confidenza con la macchina e ho dato il massimo.”
Faggioli: “Tutto sommato sono contento ma scontento, avevo un’ottima macchina, funzionava bene, avevo tutte le possibilità per portare a casa la vittoria. Per questo mi dispiace un po’, da una parte essere così vicini a sei decimi di secondo ci sta di arrivare avanti o dietro. Complimenti a Christian, su questo percorso abbiamo fatto bene tutti e due, perché non era facile.”
Classifica assoluta: 1° Merli (Osella Fa30-Zytek LRM) in 4’40”85; 2° Faggioli (Norma M20FC-Zytek) 4’41”48; 3° Scola (Osella Pa21S Evo-Honda) 5’07”41; 4° Lombardi (Osella Pa2000-Honda) 5’08”57; 5° Pezzolla (Nova Proto NP03-Aprilia) 5’09”51; 6° Maroni (Osella Pa21Jrb-Suzuki) 5’11”65; 7° Di Fulvio (Osella Pa30) 5’12”12; 8° Fazzino (Osella Pa21) 5’16”00; 9° Degasperi (Osella Fa30) 5’20”64; 10° Caruso (Norma M20FC) 5’27”60.