Schianto lungo la Provinciale: due giovani trasportati in ospedale. L'incidente si è verificato intorno alle 20:40 di questa domenica lungo la Strada Provinciale 25, nel comune di Treia.
Per cause in corso di accertamento, complice l'asfalto reso viscido dalla neve, due auto, condotte da giovani, sono entrate in collisione. Piuttosto violento l'impatto. Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno trasportato i feriti all'ospedale di Macerata.
Nella giornata di oggiè stato effettuato a Tolentino lo screening gratuito riservato agli studenti, insegnanti e personale non docente che frequentano gli istituti scolastici cittadini. Due gli hub allestiti: uno presso la piscina comunale per gli studenti delle superiori e uno presso il nuovo magazzino comunale di via Colombo per le scuole primarie e secondarie di primo grado.
Gli aventi diritto erano 2700. Sono stati eseguito 1412 tamponi. I positivi sono risultati 56. Il sindaco Pezzanesi ha ringraziato - "oltre tutti coloro che hanno accettato l’invito per lo screening preventivo e le loro famiglie - gli uffici comunali che hanno collaborato , tutto il personale sanitario, le farmacie Marcelletti e Bonifazi, il Laboratorio Gamma, la Protezione civile, la Polizia Locale, le cuoche comunali e tutti gli operatori commerciali che in qualche modo hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa". Lo stesso primo cittadino ha emesso un'ordinanza che dispone l'attività didattica in presenza per ogni scuola di ordine e grado del comune, da martedì a sabato 15 gennaio. Il provvedimento si è reso necessario, si legge nell'ordinanza, per via dell'elevato numero di contagi rilevati in città.
Ragazza di 26 anni va in overdose: è caccia al pusher. Ieri mattina, intorno alle ore 5, i poliziotti della Volante della Questura di Macerata, unitamente al personale del 118, sono intervenuti in un appartamento del centro storico, sito in via Crescimbeni, in quanto una ragazza di 26 anni era stata colta da malore dopo aver assunto una dose di eroina.
L’allarme è stato dato dal compagno che si trovava in casa con lei in quel momento. Ciò ha permesso di evitare il peggio, in quanto la giovane è stata subito soccorsa dai sanitari e accompagnata in ospedale in ambulanza. Dopo essere stata trattata, è stata dimessa dall’ospedale, con prognosi di un giorno. Le indagini, subito avviate dalla Squadra Mobile di Macerata anche tramite l’escussione di testimoni, mirano a far luce su chi, poco prima, ha ceduto lo stupefacente alla ragazza.
Sospettato di aver compiuto abusi sessuali nei confronti della figlia minorenne: arrestato 44enne. In mattinata, i poliziotti della Squadra Mobile, diretti dal Commissario Capo Matteo Luconi, hanno arrestato, a Macerata, un soggetto di origini guineane (B. M., cl. ’78) in quanto gravemente indiziato di aver compiuto, in tre distinte occasioni, abusi sessuali nei confronti della figlia quattordicenne, sfruttando la sua posizione di autorità paterna rispetto alla vittima.
L’ordinanza, adottata dal GIP presso il Tribunale di Macerata Bonifazzi, applica la custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, accogliendo in questo modo l’ipotesi accusatoria formulata dalla Procura della Repubblica di Macerata all’esito dell’attività investigativa.
Questa ha preso avvio lo scorso novembre, quando la minore, in lacrime, ha chiamato il numero unico di emergenza per richiedere aiuto. Le investigazioni, supportate da attività di intercettazione telefonica e ambientale, ormai conclusa, hanno permesso di far luce su una serie di abusi subiti, a partire dalla scorsa estate, dalla ragazzina, la quale ha trovato il coraggio di raccontare agli inquirenti, in sede di audizione protetta, tutti i tre gli episodi di abuso.
Questa mattina, i poliziotti hanno fatto irruzione a casa dell’uomo, a Macerata, per eseguire la misura cautelare. Una volta accompagnato in Questura e foto-segnalato, il soggetto è stato associato in carcere a Bologna. La minore è stata collocata in una comunità protetta.
(Foto di repertorio)
“Le esternazioni del segretario del PD Angelo Sciapichetti sono l’ennesimo tentativo politicamente e umanamente meschino di nascondere la polvere del fallimento nella gestione della sanità marchigiana sotto il tappeto della più devastante pandemia che storia ricordi dopo peste e spagnola”. Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Renzo Marinelli replicando alle accuse rivolte dal segretario Pd all’assessore regionale leghista Filippo Saltamartini (Leggi qui).
“Facile per Sciapichetti, assessore della giunta Ceriscioli, e per il suo PD crocifiggere e Saltamartini e la giunta Acquaroli per sottrarsi alle responsabilità buttando legna sul fuoco di due anni condizionati in ogni settore dalla pandemia. – continua Marinelli – La sanità marchigiana è in cattiva salute e lo sanno meglio di tutti visto che ce l’hanno ridotta loro. Checché ne dicano certi soloni, per guarirla non servono i miracoli, ma il lavoro duro e costante che premia nel tempo. Saltamartini, l’assessorato, il personale sanitario, stanno mettendoci l’anima per quadrare il cerchio che si ritrovano, Covid Hospital compreso, l’ormai famosa astronave che, per decollare, ha bisogno di un pesante tributo di carburante umano sottratto agli ospedali che ne hanno già poco".
"È chiaro che a Sciapichetti e al PD la sconfitta brucia ancora e per questo fanno sciacallaggio politico – conclude Marinelli – Si ricordino che i marchigiani hanno scelto di votare centrodestra non perché ha promesso miracoli, ma perché non ha nascosto e non nasconde la verità. Saltamartini non ha paura di metterci la faccia e lavorare a testa bassa assumendosi le responsabilità. Non merita di essere il bersaglio di ogni meschinità politica che fa negare l’evidenza per nascondere una frustrazione che sarebbe meglio chiamare con il suo nome: vergogna".
Taglio del nastro in via Bottacchiari per il nuovo centro “Anziani in Circolo”, luogo di aggregazione dedicato ai nonni di Castelraimondo. All’inaugurazione, che si è svolta sabato pomeriggio alle ore 16, erano presenti il sindaco Patrizio Leonelli, l’assessore alle Politiche Sociali Ilenia Cittadini, il consigliere regionale Renzo Marinelli e l’arcivescovo monsignor Francesco Massara. Diverse le realtà territoriali coinvolte, a partire dalla Caritas diocesana di Camerino e San Severino Marche. Ora lo spazio sarà a disposizione degli anziani tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 14:00 alle ore 18:00.
«Aspettavamo questo giorno sin dal momento del nostro insediamento – dichiara il primo cittadino Leonelli -. Immediatamente ci siamo messi alla ricerca di nuovi locali che potessero accogliere il centro anziani constatando, con rammarico, che tutti i locali visionati risultavano privi dei requisiti urbanistici e soprattutto erano inagibili a causa del sisma 2016. Abbiamo scelto l’unica soluzione praticabile e veloce e cioè utilizzare le risorse a disposizione per dar nuovamente vita all’ex centro castellane per dare la possibilità agli anziani di incontrarsi in un posto confortevole e caldo». Il consigliere regionale Renzo Marinelli ha precisato come sia fondamentale occuparsi della cura e dell’emergenza, senza però tralasciare di essere attenti a mantenere e promuovere la qualità di vita in ciascuna età.
Monsignor Massara ha collaborato all’avvio di questo centro anziani come di altri nel territorio montano perché «è fondamentale rispondere al bisogno di socializzazione degli anziani, oggi più che mai» ha fatto sapere l’arcivescovo. Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore Cittadini, che ha ringraziato tutte le parti chiamate in causa in questa nuova realtà.
«Tutta l’amministrazione comunale crede e tiene fortemente agli anziani, pensiamo che offrire un tempo e uno spazio per stare insieme sia fondamentale per mantenere e promuovere abilità da un lato, contrastare dall’altro isolamento e regressione – conferma Cittadini -. Il centro vuole essere un luogo per permettere agli anziani di incontrarsi, con attività semplici per lo più autogestite di carattere ludico, ricreativo e culturale». Nell’ambito del progetto “Stare Insieme”, sono già in programma, a partire da febbraio, corsi e laboratori tematici gratuiti che interesseranno la salute e la creatività
Sono 1.884 i positivi rilevati nell'ultima giornata (ieri 2.318) con il tasso di incidenza che si impenna a 840,67 su 100mila abitanti (ieri 761,75). Il dato viene reso noto dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale.I 1.884 nuovi casi rappresentano una positività del 15,6% su 12.079 tamponi analizzati del percorso diagnostico screening (16.462 i tamponi totali, oltre a 8.645 tamponi antigenici). La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di contagi nelle 24 ore, 749, seguita da Ascoli Piceno con 349, Macerata con 261, Fermo con 257, Pesaro Urbino con 189, e 79 casi fuori regione.
Le classi d'età dove è più diffuso il contagio sono 25-44 anni con 575 casi, e 45-59 con 437. Le fasce da zero e 18 anni raccolgono 398 casi (110 tra i bambini 6-10 anni e 152 tra i ragazzi 14-18 anni), mentre ci sono 203 casi tra i giovani 19-24 anni. I soggetti con sintomi sono 453, quelli per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici sono 430. Il 62% dei positivi di oggi è vaccinato con 2 dosi, i ricoverati in terapia intensiva sono per il 19% vaccinati, per l'81% non vaccinati.
È in aumento di due unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 309 pazienti, 54 dei quali in Terapia Intensiva (-2 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche due decessi correlati al Covid. Le vittime sono una 72enne di San Benedetto del Tronto e una 85enne di Vallefoglia.
Cacciatore scivola e si spara a un piede: interviene l’eliambulanza. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata odierna a Poggio San Vicino. Secondo una prima ricostruzione l’uomo, durante una battuta di caccia, avrebbe perso l’equilibrio e cadendo avrebbe accidentalmente esploso un colpo di fucile che lo ha colpito ad un piede.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell’emergenza, una volta prestate le prime cure del caso, hanno allertato l’eliambulanza che, una volta atterrata nei pressi del luogo dell'incidente, ha trasferito il ferito all’ospedale di Torrette in codice rosso. In base a fonti mediche il cacciatore non si troverebbe comunque in pericolo di vita. Per gli accertamenti di rito sono intervenuti i carabinieri.
Un caso di peste suina africana (PSA) in un cinghiale ritrovato nella Regione Piemonte: arriva la conferma del Ministero della Salute, a seguito dell'analisi di una carcassa di un cinghiale trovata ad Ovada, in provincia di Alessandria.
Gli esami sono stati effettuati dall'Istituto Zooprofilattico dell'Umbria e delle Marche, centro di referenza nazionale per le malattie da postivirus. "In questo preciso istante - si legge in una nota condivisa nel gruppo Telegram dei cacciatori marchigiani -, pur non essendo la regione Marche direttamente coinvolta nel caso specifico, siamo in attesa di ricevere le linee guida dalla Presidenza dei Consiglio dei Ministri che sancirà il comportamento specifico da tenere in merito".
"Visto che si tratta di un focolaio rinvenuto nel mondo animale selvatico, è necessario - prosegue la nota - sin da subito prestare il massimo livello di attenzione per tutti i cacciatori ed i fruitori del bosco, campi ed aree boscate in genere, che possano anche solo casualmente entrare in contatto con un cinghiale morto per cause naturali".
"È anche necessario - conclude la nota - evitare il contatto diretto di esseri umani, e dei propri cani, provvedendo a mettere subito al corrente il Centro Recupero Animali Selvatici CRAS che provvederà a coordinarsi con i servizi veterinari di sanità animale Asur competenti per territorio regionale".
Il Direttore di Coldiretti Marche Alberto Frau commenta: “Fino ad ora si è cercato di sorvolare o di fare orecchie da mercante sul numero di cinghiali effettivamente presenti nei territori machigiani, numero almeno venti volte superiore a quanto dichiarato nei vari censimenti, completamente e macroscopicamente sbagliati. Non c'è piu’ tempo, urge un abbattimento straordinario e vigoroso di cinghali coordinato dalla Regione, un abbattimento straordinario e senza precedenti o si rischia grosso”.
Il caso di peste suina può avere conseguenze sul commercio delle carni suine italiane, con la possibilità che i Paesi che non riconoscono il principio di regionalizzazione possano imporre il divieto di importazione di tutti i prodotti suini dell'intero Paese in cui la Psa si è manifestata.
Amara sorpresa nella notte per i cittadini di Macerata: la sede della guardia medica è rimasta chiusa dalle 20 di sabato sera sino alle 8 della mattinata di domenica. Numerose le segnalazioni arrivate alla nostra redazione da parte di cittadini perplessi, e anche un po' contrariati, per quanto avvenuto.
A segnalare la chiusura, un cartello affisso all'ingresso della sede, situata all'interno dell'ospedale, in cui si invitava la cittadinanza a contattare un numero telefonico fisso o, in alternativa e per urgenze, a contattare il 118 o il pronto soccorso.
La disposizione si è resa necessaria a causa della carenza, momentanea, di medici. La difficoltà nel reclutamento di nuove risorse è, però, generalizzata ed era già stata sottolineata sul nostro giornale dalla direttrice dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi, anche in occasione della chiusura della sede della guardia medica di Tolentino (leggi qui).
"È una fase complicata perché completamente nuova rispetto a quelle che abbiamo affrontato fino a qualche mese fa. Partendo dall’impegno per il tracciamento, che diventa molto difficile da sostenere in tempi rapidi con numeri così elevati". Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in una nota diffusa via social.
"Isolare le persone e liberarle alla fine delle quarantene e delle positività è complesso perché in questa fase i numeri sono ovunque elevatissimi - spiega il governatore -. Pensate che oggi abbiamo oltre 1800 positivi, e bisogna contattare ognuno di essi e poi tutti i loro contatti stretti chiedendo loro di isolarsi. È facilmente comprensibile che tutto questo diventa una mole molto impegnativa".
Sulla campagna di vaccinazione Acquaroli sottolinea che "tra prime, seconde e terze dosi stiamo effettuando 18 mila somministrazioni giornaliere, la metà in più rispetto a quanto facevamo nella prima fase". "Ma nonostante questo enorme sforzo - aggiunge il presidente -, il fatto che ci sia stato richiesto di anticipare a quattro mesi i richiami della terza dose, unito alla scadenza del green pass al 1° febbraio, ha comportato che la stragrande maggioranza delle persone che avevano la seconda dose effettuata da più di quattro mesi debba oggi essere vaccinata entro questo mese di gennaio".
"In pochi giorni stiamo riallestendo centri vaccinali che possano essere adeguati allo scenario che ci è stato prospettato e che possano dare più stabilità alla campagna anche in futuro - continua Acquaroli -. Sta di fatto che numeri così elevati, in un tempo così ristretto, richiedono pazienza e comprensione da parte di tutti perché sicuramente disagi ce ne sono stati e potrebbero capitare anche in futuro. Come è capitato per il numero verde, a causa del numero elevatissimo di chiamate".
Sulla riapertura delle scuole il presidente della regione Marche ricorda che "in tanti ci hanno chiesto di posticiparla e l’argomento è stato anche oggetto di una discussione in Conferenza delle Regioni. Lo stesso Governo centrale ha ritenuto non prorogabile il rientro in classe per tutti e anche le conseguenze, in caso di studenti positivi, dovranno essere gestite da un sistema già fortemente stressato".
"Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro impegno si esprime in un quadro di carenza atavica di personale sanitario in ogni settore, che è la conseguenza di scelte compiute in altri tempi - rimarca Acquaroli -. È lo stesso personale che si occupa delle vaccinazioni, di tamponi e tracciamento e delle Usca, proveniente dai reparti ordinari e sottratto quindi all'attività distrettuale dei dipartimenti di prevenzioni e alla gestione della rete territoriale e in parte ospedaliera. La classica coperta corta che per coprire una parte ne scopre necessariamente un’altra".
"È una fase complicata ma molto diversa rispetto allo scorso anno, perché almeno per ora le nostre strutture ospedaliere non sono convertite per la sola pandemia ma riescono, nella stragrande maggioranza, ad occuparsi anche delle altre patologie. E come non ringraziare, a due anni dall’inizio della pandemia, tutti gli operatori sanitari che instancabilmente e anche esausti si fanno carico di tutto questo" scrive il governatore.
"Qualche settimana fa, prima delle Festività natalizie, la nostra regione aveva un tasso settimanale di incidenza di positivi ogni 100 mila abitanti tra i primi in Italia. Oggi abbiamo invece un tasso che ci vede nelle posizioni di coda in questa classifica nazionale. Per questo mi sento di ringraziare i cittadini marchigiani che hanno dimostrato buon senso e maturità, mettendo in campo quella prudenza che se non è riuscita ancora a piegare la curva dei contagi, difficile in questo contesto, ha almeno rallentato in maniera considerevole la sua crescita" conclude Francesco Acquaroli.
Sulla base delle recenti misure di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, da lunedì 10 gennaio per poter usufruire del servizio di trasporto scolastico, e salire dunque sugli scuolabus, gli alunni (a partire dai 6 anni compiuti) dovranno obbligatoriamente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratori di tipo FFP2.
Ai sensi dell’ordinanza emessa dal Ministero della Salute il 9 gennaio è stato ufficializzato un importante cambiamento per gli studenti che usufruiscono del trasporto scolastico. Se, in un primo momento, per gli studenti con età superiore ai 12 anni era stato imposto l'obbligo di green pass "rafforzato", ora questa misura viene cancellata.
Il trasporto scolastico dedicato non è equiparato a trasporto pubblico locale in merito alla disciplina delle Certificazioni verdi Covid-19: il Green Pass “rafforzato” così come quello "base" non saranno necessari per nessun alunno marchigiano sino al 10 febbraio, ma vige soltanto "l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2".
"Cos'altro deve succedere per prendere i dovuti provvedimenti e rimuovere l'assessore alla sanità? Fontana, presidente leghista della Regione Lombardia per molto meno, in piena emergenza, poco più di un anno fa ha rimosso il suo assessore alla sanità Gallera. Acquaroli per il bene dei marchigiani faccia altrettanto se ne ha il coraggio e la forza politica". Così l'ex assessore regionale, e attuale segretario provinciale del Partito Democratico di Macerata, Angelo Sciapichetti chiude la rimozione dell'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
"Essendo il sottoscritto persona abbastanza 'informata dei fatti' sulla gestione della prima parte dell'emergenza pandemica - dice Sciapichetti -, mi permetto di ribadire che il Covid Hospital di Civitanova nasce per non bloccare il sistema sanitario dedicato alla diagnosi e alla cura di chi ha altre patologie e, in carenza endemica di personale, per razionalizzare al meglio, su scala regionale (e non solo in Area Vasta 3) l'utilizzo del poco personale esistente, concentrando al tempo stesso, in un unico punto i malati covid per evitare il contagio degli altri reparti ospedalieri".
"Nei giorni scorsi, una parte importante della destra civitanovese, per bocca di 9 consiglieri comunali, ha preso carta e penna per criticare l'assessore regionale della Lega Saltamartini perché ritengono sbagliato tenere oggi chiuso il Covid hospital (lasciando intravvedere in piena emergenza pericolosi scricchiolii all'interno della maggioranza che governa la regione). Peccato, pero, che parte di quella stessa destra (Fratelli d'Italia) un anno e mezzo fa manifestava contro chi lo aveva pensato e realizzato in 31 giorni" punge l'ex assessore.
"Del resto, sempre in presenza della stessa carenza di personale solo un anno fa tutti i moduli del Covid Hospital furono purtroppo utilizzati per curare egregiamente centinaia di pazienti grazie allo spirito di servizio del personale e alla dotazione di attrezzature sanitarie all'avanguardia - aggiunge il segretario provinciale -. Perché oggi non si può fare la stessa operazione anziché riconvertire i vari reparti ospedalieri come medicina d'urgenza e rianimazione (a Civitanova) o i vari pronto soccorso (ovunque) facendo slittare ricoveri e visite specialistiche rischiando di causare gravi danni alla salute stessa di tanti malati e arrecando dannosi disagi per tutti i cittadini?"
"Il problema è il personale? Dove sono finite le 3000 assunzioni promesse da Saltamartini?" si chiede Sciapchetti, che ribadisce: "La verità è che non sono capaci minimamente di fare nessun tipo di programmazione e stanno drammaticamente inseguendo gli eventi anziché anticiparli giocando così sulla pelle dei cittadini marchigiani".
"Nonostante il commovente impegno del personale sanitario e dei volontari, nei centri vaccinali c'è la più totale disorganizzazione (vedasi la situazione creatasi in queste ore): per il richiamo vaccinale prima si dice che non ci vuole prenotazione, poi si chiede la prenotazione, poi si fanno gli open day con un numero insufficiente di dosi di vaccini. Praticamente siamo di fronte ad una catastrofe organizzativa, cosa si aspetta a tirare le somme e a trarne le conseguenze? Il personale sanitario tutto è allo stremo e va solo ringraziato per quello che sta facendo cercando come può con commovente spirito di abnegazione e in silenzio, di sopperire alle tante falle che ogni giorno di più squarciano il sistema sanitario regionale" conclude Angelo Sciapichetti.
Ancora uno schianto in Superstrada sabato sera intorno alle ore 21 presso la zona industriale di Civitanova Marche. Una donna di 50 anni ha perso il controllo della propria auto finendo contro il guardrail della SS77.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco per estrarre la signora dall'auto e scongiurare l'ipotesi di ulteriori disagi sul tratto stradale in direzione monti - mare. In un secondo momento, i sanitari del 118 hanno eseguito alcuni controlli per accertarsi delle condizioni di salute della donna, riscontrando la necessità di un trasporto in ambulanza in codice giallo presso il pronto soccorso di Civitanova.
Nel frattempo, la polizia stradale ha raggiunto il luogo dell'impatto per ricostruire la dinamica dell'incidente e operare gli opportuni rilevamenti sul mezzo, la cui parte frontale è andata distrutta nel violento impatto.
Siamo alla vigilia della prima delle due domeniche di open day in programma presso l'hub vaccinale di via Gobetti, a Civitanova Marche: si preannuncia un'altra giornata "di passione". L'Asur Marche ha, infatti, messo a disposizione del centro comunale 500 dosi di vaccino.
Un numero di poco superiore a quello assegnato quest'oggi alle Terme di Santa Lucia (350 dosi), a Tolentino, e che ha mandato letteralmente in tilt il sistema di regolazione degli afflussi. La gente, infatti, ha iniziato a mettersi in coda già dalle primissime ore della mattinata causando l'esaurimento dei vaccini disponibili ancor prima dell'orario d'apertura previsto. Sul posto è stato anche necessario l'intervento delle forze dell'ordine (leggi qui).
Si teme che la situazione possa ripetersi anche domenica, sebbene l'Area Vasta 3 abbia messo in atto una campagna di comunicazione per evitare la creazione di assembramenti fuori controllo. Cartelli con il numero di dosi disponibili sono, infatti, già comparsi all'ingresso del centro comunale per la profilassi anti-Covid di via Giobetti.
Il Bar Vecchio Caffè Maretto di Civitanova Marche segna un nuovo, triste capitolo della sua storia: a finire sotto i riflettori è il padiglione esterno del locale che affaccia su Piazza XX Settembre. Da due giorni a questa parte la struttura esterna è stata posta sotto sequestro dalla polizia locale, in attesa di ulteriori accertamenti, perché risulterebbe occupare abusivamente il suolo pubblico.Una vicenda tutt'altro che nuova per il bar la cui riapertura venne affidata nel 2014 ai gestori della pasticceria Leonardi di Montegranaro: al tempo, infatti, l'amministrazione Corvatta aveva favorito il ritorno in auge del locale - comunque di proprietà Comunale - affidandolo dopo una gara d'appalto ai fratelli Alberto e Antonella Leonardi (che si aggiudicarono l’asta per 32.400 euro annui).
Il contratto originario - valido per sei anni con possibilità di rinnovo - cedeva l’affitto di soli 98 metri quadrati (ovvero l’ala sud del bar), più 23 metri quadrati del loggiato. Ma già nel corso del 2015 un esposto presentato al tribunale della Repubblica denunciava l'occupazione abusiva di suolo pubblico da parte del padiglione antistante che, nonostante il via libera ai lavori di ristrutturazione per circa 60 mila euro, risulta ancora oggi sprovvisto di autorizzazione ufficiale da parte del Comune di Civitanova.
Una vicenda dai reiterati risvolti giudiziari che ancora oggi risulta poco chiara e che rischia di creare ancora difficoltà al Vecchio Caffè Maretto, storico punto di riferimento dei cittadini di Civitanova. Nel frattempo, da parte della proprietà e dei dipendenti, le bocche restano cucite sulla vicenda.
In risposta al D.L. nr 229 del 30/12/2021 che vieterà ai ragazzi non provvisti di green pass rafforzato di praticare sport all’aperto, l’Academy Civitanovese lancia un appello contro quella che definiscono una “bruttura inaccettabile”.
Dal 10 gennaio i ragazzi dai 12 anni in su potranno regolarmente andare a scuola in presenza senza green pass, ma saranno impossibilitati a praticare sport anche se all’aperto. Di seguito le preoccupazioni e l’appello dell’associazione:
“Abbiamo già riportato il grido d'allarme che molti psicologi continuano a reiterare sugli effetti catastrofici che questa situazione legata alla pandemia lascerà in eredità ai soggetti più deboli come bambini ed adolescenti.
Gli aumenti esponenziali di casi di ansia, paura, depressione e altri disagi mentali che il Covid sta scavando sulle loro fragili personalità. Per tutta risposta dal 10 Gennaio li priveremo di uno dei loro diritti fondamentali, forse quello da loro più amato: quello di fare sport.
I diritti dei bambini e la loro salute, non dovrebbero mai essere strumentalizzati e la nostra iniziativa cerca solo ed esclusivamente di sensibilizzare su un tema che dovrebbe stare a cuore non solo a chi come noi si dedica a loro, ma a tutte le persone, genitori e non, dotate di un minimo di sensibilità.
Ancora una volta denunciamo il silenzio assordante delle istituzioni come la FIGC che dovrebbero rappresentare le istanze dei propri tesserati, ma che irresponsabilmente risultano assenti ingiustificati nel perorare i loro diritti".
I campioni d’Italia si negativizzano e si apprestano a tornare in campo. La Cucine Lube Civitanova ha comunicato che, in seguito agli ultimi accertamenti, anche i palleggiatori Luciano De Cecco e Daniele Sottile, il centrale Simone Anzani e il libero Fabio Balaso sono tornati negativi al Covid-19. L’unico atleta ancora positivo è lo schiacciatore Jiri Kovar, attualmente in isolamento fiduciario.
I giocatori reduci dalla quarantena effettueranno nel pomeriggio di oggi le visite mediche di rito per l'idoneità sportiva e si sottoporranno a un ecocardiogramma per poi rimettersi al lavoro con il gruppo. Nel mirino dei cucinieri c'è la trasferta di CEV Champions League in programma mercoledì 12 gennaio (ore 18), in Polonia, contro i campioni d’Europa dello Zaksa.
"Sarei favorevole ad accettare in fretta la disponibilità di un grande esperto come il dottor Guido Bertolaso che in questi giorni ho sentito costantemente e che anche oggi ho richiamato telefonicamente per farmi confermare la sua disponibilità per una sua collaborazione". A dichiararlo è il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
"Un esperto è un esperto ed in quanto tale è ‘super partes’, l'importante è che la sua competenza possa essere d'aiuto ancora ai cittadini e questo Bertolaso oggi è disponibile farlo per noi marchigiani - aggiunge il primo cittadino -. E, al contrario di come dice qualcuno, non sono mai stato assente in questa situazione di emergenza solo perché non ho fatto dichiarazioni pubbliche. Chi mi conosce, sa bene che mi sono dato molto da fare, molto preoccupato per la situazione che stiamo attraversando".
"Sono ancora una volta dalla parte dei cittadini e della loro salute e non vorrei che il nostro ospedale di Civitanova Marche possa essere gradualmente convertito in Covid Hospital quando abbiamo a disposizione una struttura creata ‘ad hoc’ e che è una vera eccellenza in Italia - puntualizza il primo cittadino -. Il nostro ospedale deve essere a servizio di tutti i malati senza discriminazioni, perché la salute non è di destra né di sinistra".
"Ma non posso neppure dimenticare che il nostro Covid Center nelle precedenti ondate ha salvato centinaia di vite di tutti i marchigiani e non solo e ha anche impedito che tutti gli altri ospedali fossero bloccati e a disposizione di tutti gli altri malati non covid. È anche mio dovere di sindaco occuparmi e preoccuparmi di tutti i malati indistintamente, malati gravi che hanno bisogno di cure immediate" ha concluso il sindaco Ciarapica.
Grande festa per la riapertura del Panificio Settempeda, storica attività di panificazione dove ora si tornerà a sfornare il vero “Pane de San Severì”. All’inaugurazione, svoltasi nel pomeriggio di venerdì 7 gennaio, sono intervenuti anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore Jacopo Orlandani.
L’attività è stata riaperta dallo storico proprietario, Paolo Scagnioli, che anni fa l’aveva venduta ma che ora, insieme a suo figlio Giacomo, tornerà con grande soddisfazione e orgoglio al bancone. Il Panificio Settempeda oltre a produrre il pane di una volta con lievito madre, è anche pasticceria, caffetteria e pizzeria. L’attività è aperta anche durante la pausa pranzo per pizza ma pure primi e cibo da asporto. Nei rinnovati locali di via Settempeda 47 – 49 si ha anche la possibilità di mangiare all’aperto sui tavoli all’esterno.