Durante la pandemia da Covid-19 le persone “con grave obesità” sono state considerate come “estremamente vulnerabili” e sono state così inserite nelle categorie prioritarie da vaccinare.
“In uno studio pubblicato su Obesity Reviews e condotto su quattrocentomila pazienti – spiega la dietista Elisa Pelati, che cura uno sportello di ascolto per l'associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV di San Severino – viene messa in evidenza la maggiore vulnerabilità dei soggetti obesi, i quali hanno il 113% di probabilità in più di andare incontro a ospedalizzazione, il 74% in più di finire in terapia intensiva e il 48% in più di morire”.
Un quadro drammatico cui si aggiungono i dati dell’Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità: “La prevalenza di soggetti obesi e sovrappeso, a livello globale, continua ad aumentare con circa il 50% negli adulti e il 30% in bambini e adolescenti”.
“In Italia – rimarca la dottoressa Elisa Pelati – abbiamo 25 milioni di persone obese e sovrappeso, le quali potrebbero avere serie conseguenze in una situazione di pandemia come quella che stiamo vivendo. La domanda da farsi allora è questa: 'Stiamo facendo abbastanza per combattere il grave problema?' La lotta all'obesità dipende dall'azione dei governi in un'ottica di prevenzione delle malattie e di promozione della salute ampia e coordinata con i vari territori, puntando sul lungo termine”.
In base a tali considerazioni la stessa dietista Elisa Pelati lancia un appello alla realtà marchigiana e a ogni singolo cittadino: “Questa lotta deve diventare una vera e propria priorità sanitaria, politica, clinica e sociale che, coordinando i vari settori, metta la persona al centro di tutto”.
Per dare forza all'opera di sensibilizzazione l'associazione Help di San Severino ha previsto, a maggio, un percorso formativo tutto online sull'alimentazione a 360 gradi, curato proprio dalla dietista Elisa Pelati, la quale rimane già a disposizione di chiunque per approfondire l'argomento attraverso lo sportello di ascolto gratuito di Help SOS Salute e Famiglia ODV.
(In foto la dottoressa Elisa Pelati con la presidente dell'associazione Help, Cristina Marcucci)
La segretaria provinciale del Partito Democratico della Federazione di Macerata, Paola Castricini, ha nominato la Segreteria provinciale.
"Un team unitario, rappresentativo di tutto il territorio, composto da 10 membri, di cui 5 uomini e 5 donne, segretari di circolo e amministratori locali" lo definisce Castricini.
Ecco i nomi:
Alessia Scoccianti (Macerata), Antonella Ciccarelli (Colmurano), Giovanna Salvucci (Urbisaglia), Giovanna Sartori (Camerino), Lidia Iezzi (Civitanova Marche), Francesco Giubileo (Montefano), Leonardo Virgili (Monte San Martino), Raffaele Consalvi (Cingoli), Riccardo Vecchi (Corridonia), Rodolfo Frascarello (Tolentino).
Affidati i primi incarichi: Alessia Scoccianti e Ricardo Vecchi al tesseramento, nei prossimi giorni verranno definiti gli altri incarichi di segreteria e individuati i responsabili delle aree tematiche.
La segreteria, riunitasi ieri (26 aprile 2021), è già al lavoro per calendarizzare e organizzare le prime iniziative.
Individuate le priorità: tutela della salute, emergenza economica, ricostruzione post sisma, organizzazione del partito sul territorio, nuovo tesseramento, elezioni amministrative del prossimo autunno.
Con l’emergenza sanitaria, l’applicazione di tecnologie alla sanità e alla salute ha subito un’accelerazione: dalla cartella clinica elettronica a tutti quei dispositivi e sistemi per semplificare l’accesso ai servizi, migliorare diagnosi e cura, incrementare la continuità assistenziale e la capacità di prevenzione anche attraverso la telemedicina. E’, quindi, sulla tutela dei diritti fondamentali nella progettazione e nell’uso delle tecnologie digitali per i servizi alla salute che sarà incentrato il secondo simposio accademico del progetto europeo, finanziato dal programma Horizon 2020, Reinitialise (Preserving fundamental rights in the use of digital technologies for e-health services) di cui l’Università di Macerata è partner.
L’appuntamento è per giovedì 29 aprile dalle 9 alle 19. Il convegno, “The actual boundaries of the e-health”, presenterà le correnti linee di ricerca riferibili agli aspetti etici, giuridici e socio-economici legati all’e-health, condotte dalle università coinvolte nel progetto: oltre a UniMC, l’Università Marie Curie Skłodowska di Lublino in Polonia e la KU Leuven in Belgio. Uno spazio sarà riservato anche ai giovani ricercatori dei tre atenei che potranno presentare i propri lavori.
“Reinitialise - spiega la coordinatrice per Unimc Benedetta Giovanola – vuole indagare gli aspetti etici, giuridici e socio-economici implicati nella progettazione e nell’uso delle tecnologie digitali, con particolare attenzione a quelle che fanno uso di algoritimi e di intelligenza artificiale, sia nel campo dei dispositivi di medicina personalizzata, sia per quanto concerne la comunicazione digitale attraverso i media sui temi della salute. Tema di forte attualità, se pensiamo al dibattito sull’uso delle tecnologie digitali per vincere la sfida al Covid19 e all’importanza di garantire il rispetto dei principi di privacy, sicurezza ed etica”. Programma e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.reinitialise.eu
Macerata saluta una nuova centenaria.
Nella mattinata di ieri grande festa per la signora Elsa Galassi che, attorniata dall'affetto dei suoi cari, ha tagliato il traguardo dei 100 anni.
Al lieti evento sono intervenuti anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e la vice Francesca D'Alessandro che hanno omaggiato Elsa con un targa e un mazzo di fiori. Inoltre, grazie al vaccino già effettuato ha potuto ricevere la visita di amici e parenti che non hanno fatto mancare i loro auguri nel pieno rispetto delle norme anti-contagio.
I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina alla foce del fiume Misa, nella zona portuale di Senigallia, per recuperare un capriolo finito in acqua.
Ad effettuare il salvataggio dell'animale sono stati i Sommozzatori che, con il supporto dei pompieri, lo hanno recuperato e, viste le buone condizioni di salute, lo hanno liberato in una zona di campagna.
Presenti sul posto anche la Capitaneria di porto e i Carabinieri Forestali.
Operazione dei Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati 180 kg. di crostacei, meglio noti con il termine inglese Blue Crabs e 2,5 kg. di cefali, che erano trasportati in macchina, all’interno di vaschette di plastica, occultati con teli di stoffa, in condizioni igieniche precarie ad una temperatura non idonea per la conservazione e la successiva consumazione. Ingente il valore della merce sequestrata.
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, finalizzato tra l’altro a garantire il costante monitoraggio della circolazione delle merci e delle persone nel territorio i militari della Compagnia civitanovese hanno controllato un veicolo condotto da un cittadino di nazionalità cinese, accompagnato da una sua connazionale.
Alla richiesta dei documenti d’identità degli occupanti l’autovettura, i militari sono stati immediatamente attirati da un acre odore, proveniente dall’interno del mezzo, un SUV, che ad un immediato riscontro visivo è risultato contenere, nel vano posteriore, diverse cassette coperte con teli di stoffa.
A specifica domanda, il conducente rappresentava di essere il titolare di un ristorante di sushi in Provincia di Bari e di trasportare, per l’esercizio della predetta attività commerciale, 180 kg. di granchi reali blu dell’Atlantico e 2,5 kg. di cefali.
Rilevata la conservazione dei medesimi in condizioni igieniche precarie, alla luce dell’assenza di idonea cella frigorifera per il trasporto della merce, le Fiamme Gialle hanno richiesto l’intervento del personale medico del Servizio Igiene Alimenti di Origine Animale dell’ASUR - Area Vasta 3.
Le analisi condotte dai sanitari hanno permesso di rilevare come i crostacei e il pesce fossero trasportati in un cattivo stato di conservazione, ad una temperatura di oltre 17°C, a fronte di quella prevista pari a 0°C.
Rilevata l’inidoneità al consumo , stante peraltro l’assenza di documentazione di supporto dalla quale rilevarne la provenienza, i granchi reali blu e i cefali sono stati così sequestrati e distrutti.
Il legale rappresentante dell’attività commerciale è stato denunciato per il reato previsto dall’art. 444 del codice penale (“commercio di sostanze alimentari nocive”), nonché per la violazione all’art. 5 della Legge di Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
Parimenti, per l’assenza di idonea documentazione che garantisse la tracciabilità della merce rinvenuta, è stata contestata nei suoi confronti una sanzione amministrativa ammontante nel massimo ad 4.500 euro.
Ingente il valore della merce sequestrata, in considerazione dei prezzi di mercato del granchio blu reale che, in Italia, si aggirano intorno ai 150 € al chilogrammo.
L’attività di servizio si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto a tutela dell’economia legale, costante impegno della Guardia di Finanza che mira a garantire la sicurezza, la salute pubblica e l’ordine economico finanziario.
Nell’ambito dei controlli finalizzati alla verifica dei requisiti idonei all’elargizione del Reddito di cittadinanza, la Stazione Carabinieri di Cingoli negli ultimi mesi ha scoperto tre persone, di cui due stranieri, che avevano ottenuto il beneficio dall’INPS senza averne titolo.
In due casi è stato omesso l’inserimento sugli stati di famiglia dei rispettivi conviventi che già percepivano il Reddito di cittadinanza, mentre nella contestazione più recente è emerso che una persona domiciliata all’estero da molti anni aveva dichiarato una residenza fittizia nel Comune di Cingoli, dove viene vista raramente in occasione delle visite alla figlia.
L’INPS, sulla scorta delle segnalazioni ricevute dai Carabinieri della Stazione di Cingoli, ha revocato a tutti e tre il beneficio ottenuto indebitamente richiedendo inoltre la restituzione dell’intera somma percepita senza averne diritto: sono stati anche denunciati all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art.7 del Decreto Legge n.4 del 28/01/2019 convertito in legge con modificazioni dall’art.1 della Legge 28/03/2019 n.26, che prevede la pena della reclusione da due a sei anni.
Nell’ambito dei controlli periodici sulle richieste di emersione 2020 e dei rapporti fittizi di lavoro per cittadini stranieri, il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha accertato nel territorio provinciale di Macerata l’irregolarità di alcune aziende in cui si praticavano forme di sfruttamento.
I militari dell’Ispettorato del Lavoro in una delle aziende controllate, con sede legale a Tolentino, documentavano delle vere e proprie modalità criminali tipiche del Caporalato in quanto gli operai, indigenti e bisognevoli di un rapporto di lavoro, pur di poter sanare la loro posizione di clandestinità sul territorio italiano, erano stati costretti a versare a proprie spese, la somma di 500 euro, contrariamente a quanto disposto dal d.l. 34/2020, che obbliga esclusivamente il datore di lavoro al versamento di tale somma.
Gli stessi, inoltre, erano stati alloggiati presso un immobile inidoneo ed insalubre, a Macerata le cui condizioni di degrado in cui erano costretti a vivere e lavorare venivano accertate unitamente al comando della polizia locale di Macerata.
In ragione di tali irregolarità ed illeciti penali l’Autorità Giudiziaria, ravvisata l’esigenza di evitare ripercussioni negative sui livelli occupazionali e al fine di salvaguardare i lavoratori, ha disposto - in luogo del sequestro dell’azienda - il controllo giudiziario della stessa nominando un amministratore giudiziario e garantendo così la prosecuzione dell’attività lavorativa.
Il provvedimento, richiesto dal sostituto procuratore Enrico Riccioni presso il Tribunale di Macerata, è stato emesso dal giudice Domenico Potetti.
"Lo sfruttamento del lavoro non è un fenomeno isolato ad alcune Regioni d’Italia, ma è più diffuso di quanto si possa immaginare" sottolineano dal Nucleo Ispettorato del lavoro i Carabinieri di Macerata.
Scontro tra un mezzo della nettezza urbana e un'auto: intervengono i soccorsi, il traffico va in tilt. È quanto avvenuto a Potenza Picena, lungo la Statale Adriatica, attorno alle ore 9:30 della mattinata odierna.
Sul posto, per effettuare tutti i rilievi del caso, presenti carabinieri e Polizia Locale che hanno anche provveduto a regolare e veicolare il traffico per garantire l'espletamento dei soccorsi ai militi del 118 intervenuti.
A seguito del sinistro si sono formate lunghe code, con la circolazione sul tratto interessato che è rimasta bloccata per circa 30 minuti.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3924 tamponi: 2089 nel percorso nuove diagnosi (di cui 637 nello screening con percorso Antigenico) e 1835 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,7%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 223: 69 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 65 in provincia di Pesaro-Urbino, 12 in provincia di Fermo, 42 in provincia di Ascoli Piceno e 14 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (48 casi rilevati), contatti in ambito domestico (52 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (73 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati).
Per altri 35 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 637 test e sono stati riscontrati 42 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 10,7% oggi, rispetto al 16,8% di ieri.
In diminuzione di 23 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 523, di cui 66 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 46 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti: 52 all'ospedale di Macerata, 49 al Covid Hospital e 29 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Per il penultimo incontro sul tema "Bullismo e Cyberbullismo" l’Istituto Comprensivo “V. Monti” di Pollenza ha visto “scendere in campo” un giocatore della Juventus Under 23: il portiere pollentino Matteo Bucosse, classe 2002.
"Matteo è stato mio alunno alla scuola primaria “A. Frank” di Pollenza. Nel presentarlo ai miei alunni ho detto che lo ricordo come un bambino dagli occhi grandi, sempre sorridente, anche se la sua infanzia è stata segnata da un grave lutto familiare: la perdita del fratellino Marco" dice di lui la maestra Elisabetta Nardi.
"Matteo veniva sempre a scuola preparato e gioioso, volitivo e discreto - ricorda -. Sapevo del suo impegno nel calcio, ma non pensavo che ne avesse la corporatura. Matteo era ancora un bambino “cicciottello”, in attesa di sviluppo. Ma le sue caratteristiche, il carattere forte e determinato, l’intelligenza superiore alla media, erano emerse subito: la stoffa del campione c’era già; il fisico è venuto poi".
Lo stesso Matteo, presentandosi in Dad con la maglietta della Juve, ha raccontato che alla scuola Primaria veniva bullizzato per il suo aspetto fisico, ma lui non aveva mai dato peso alle battute dei bulli: sorrideva ai compagni e mirava al sogno che aveva nel cuore, diventare campione. La passione per il calcio gliel'ha trasmessa suo padre, Fabio, anche lui giocatore.
"Così, Matteo guardava “oltre” le meschinità di chi, per coprire il proprio disimpegno, cercava di demolirlo psicologicamente" sottolinea la maestra Nardi.
A 15 anni Matteo è chiamato a fare un provino dalla squadra del Perugia, ma, ahimè!, non è ancora cresciuto del tutto: bravo, ma “cicciottello”. Scartato. È stata questa la delusione da cui è nato un punto di forza di chi sa il proprio valore: non lasciarsi abbattere.
Del resto, quando giocava con il Monte Milone Calcio, la squadra di Pollenza, il Mister Andreani, vedendolo buttarsi spavaldamente a terra, aveva intuito per primo la sua predisposizione a fare il portiere. Nel partecipare poi al Torneo delle Regioni, la passione divenne una scelta di professione: calciatore.
Certo, c'è stato da lavorare: "Senza sacrificio non si ottiene nulla!”, dice Matteo.
Il suo impegno è stato premiato: nello stesso anno del rifiuto del Perugia, fu chiamato a giocare nella squadra del Tolentino: serie D. Lo scorso anno i dirigenti del Tolentino Calcio, lo chiamarono in disparte per dirgli a bruciapelo: “Ti vuole la Juventus!”
L'emozione è stata fortissima. Si realizzava il sogno: fare il calciatore di professione! Ora, da professionista, Matteo deve impegnarsi di più: disciplina del Convitto, allenamenti e studio ogni giorno.
Matteo è entrato subito in argomento, tramite un PowerPoint da lui stesso realizzato: "Il bullismo va combattuto con il sorriso. Il ragazzo che deride, tortura il compagno, è un ragazzo con problemi: va aiutato, non va escluso. Il ragazzo poi, che è sotto attacco, deve confidarsi con i familiari" Proprio come faceva lui, raccontando al papà Fabio, alla mamma Sabrina e alla nonna le sue vicissitudini.
"Sono queste le persone che nella vita ti aiutano a superare gli ostacoli, ti difendono da chi ti sbatterà le porte in faccia, ti metterà i bastoni tra le ruote - ha aggiunto Bucosse nel rivolgersi ai giovani alunni -. I familiari e i veri amici staranno sempre al tuo fianco, ti sosterranno in ogni prova della vita. Un altro valido rimedio per superare le difficoltà è quello di credere in sé stessi, nelle proprie capacità e...sorridere".
"E allora, qual è la definizione del bullo?", ha chiesto Matteo ai bambini.
"Uno che prende in giro, fa cattiverie, umilia altre persone, offende, insulta, picchia, non ha rispetto per gli altri, usa la violenza e non il dialogo", hanno suggerito i bambini.
Il bullo pensa solo a sé stesso; ma non si accorge che, escludendo la vittima dal gruppo, fa il vuoto intorno a sé stesso. "Sì - ha detto Matteo - il bullo è una persona che, per sentirsi forte, ha bisogno di attaccare chi è più debole di lui. E lo fa fisicamente, verbalmente, sempre vigliaccamente. D'altra parte, se uno ti dice: "Schiappa", non te la prendere troppo, fai un sorriso e tira avanti. Se la cosa diventa intollerante, parlane con i genitori".
Il giovane portiere ha raccontato che le vessazioni subite dai bulli lo hanno rafforzato, gli hanno insegnato a combattere e a vincere con il sorriso. Ed ora, da adulto, è anche felice di incontrare quelle persone che da piccolo lo hanno ferito, ma lo hanno reso anche più forte, più combattivo.
È intervenuto un bambino di Terza Elementare: "Io sono stato bullizzato sui social". Ma si è subito inserita la Maestra: "Ma tu, come ci stai sui social? È troppo presto per la tua età".
"E già, ora nell’epoca dei social il bullismo si è trasformato in Cyberbullismo, quindi le vittime sono più facili da attaccare, in quanto i bulli non si muovono da casa, si nascondono, non danno una faccia alla loro vigliaccheria. Senza dire del tempo che si spreca sui social; e della perdita di contatto con le persone e con la realtà" sottolinea Elisabetta Nardi.
"Con ciò non demonizziamo i social; in questo tempo di pandemia, ad esempio, ci hanno permesso di continuare la vita della scuola, di conoscere le notizie e le direttive del Governo" ha aggiunto la maestra.
Matteo ha confidato di avere un profilo su Instagram; lo usa per tenersi in contatto con gli amici ma non ama mettere foto o notizie sue personali. "Dobbiamo tenerci alla privacy - ha detto - Va bene iscriversi a giochi online, o pubblicare foto, ma è necessario dirlo prima ai genitori o ad un familiare di fiducia. Infatti i giochi online sono pieni di rischi: basta una semplice parola fuori posto, e si può esser fraintesi e derisi, si può far del male a qualcuno".
Un bambino ha chiesto: "C’è bullismo tra i professionisti?" Matteo ha raccontato di aver udito che nella squadra ci sono a volte problemi di nonnismo, ma lui non li ha mai subiti.
Un altro bambino ha chiesto: "Come si trova ora con i nuovi compagni di squadra?"
Matteo ha risposto che si trova bene: "Nel Convitto della Juve ci sono tanti giovani: hanno gli stessi problemi, le stesse domande; si ritrovano insieme ai pasti, condividono la stessa quotidianità: dalle ore 8:30 alle 13 a scuola: frequenta il quinto anno del Liceo Scientifico Sportivo della Juve; al pomeriggio, due ore di allenamento; dopo le 18, studio. Insomma si sta insieme, ci si vuol bene, ci si lega. Ma in ogni situazione bisogna fare una cernita nelle amicizie. Amici, pochi e buoni".
Un bambino simpaticamente gli ha domandato se ha voglia di studiare. Matteo gli ha risposto che la voglia cerca di trovarla, perché frequenta il quinto anno: c'è l'esame di maturità, c'è poi l'Università.
Quanto studio! "E cosa ti ha insegnato lo sport?”, ha chiesto un ragazzo. "Mi ha insegnato la correttezza ed il sacrificio, che ripaga sempre; mi ha insegnato a stare in gruppo, a relazionarmi con gli altri, a costruire qualcosa di importante con le persone che hai vicino, a costruire l’unità, ad avere obiettivi di squadra".
E gli ha anche insegnato che lo sport non è tutto. Vicino al Collegio c’è una chiesa; Matteo sa che alle 18 c'è la preghiera; quando può, vi partecipa.
E c'è anche la musica. A lui piacciono tutti i generi musicali: prima della partita ascolta il rock: lo aiuta a caricarsi; in viaggio preferisce il Pop. Certo, sarebbe bella anche la vita notturna, la discoteca. Ma l'obiettivo è il calcio: bisogna saper fare dei sacrifici.
"Grazie Matteo, grazie a nome di tutti i bambini quarte e quinte di Pollenza, delle classi terze e della quarta B di Casette Verdini della dirigente dell’Istituto Catia Scattolini e a nome degli insegnanti: Daniela Lepri, Luca Fimiani, Mariangela Lanzi, Franca Monti, che tifano per te" ci ha tenuto a concludere la maestra Elisabetta Nardi.
Perde il controllo dell'auto e finisce in una scarpata, impattando contro un albero. Un uomo è stato soccorso nella mattinata odierna, attorno alle ore 5:30, in località Pollenza Scalo, sulla strada provinciale 124. L'incidente risaliva alla scorsa notte, il ritrovamento dell'uomo - rimasto sempre vigile - è avvenuto grazie alla segnalazione di un passante.
Ad estrarre il conducente dall'abitacolo della vettura, affidandolo alle cure dei sanitari è stata la squadra dei vigili del fuoco intervenuta sul posto, che ha anche provveduto alla messa in sicurezza del mezzo coinvolto.
L'uomo è stato trasferito, tramite eliambulanza, all'ospedale Torrette di Ancona. Al momento dei soccorsi era semicosciente e rispondeva alle domande che gli venivano poste.
La ricostruzione di quanto avvenuto spetterà agli agenti della Polizia Stradale e ai carabinieri.
Continua senza sosta il grande boom internazionale degli ETF, che hanno messo a segno una crescita esponenziale nel 2020 e anche in questi primi mesi del 2021. Gli investimenti in ETF presentano un’importante serie di vantaggi: flessibilità, sicurezza, bassi costi, efficienza. Consentono agli investitori di acquistare una varietà di attività contemporaneamente, perché le azioni vengono acquistate e vendute sul mercato azionario aperto, il che consente una maggiore agilità perché i singoli azionisti possono monitorare e rispondere al mercato quasi in tempo reale.
Ma quali sono i migliori ETF su cui poter puntare nel 2021?Le società specializzate nella costruzione di portafogli di ETF hanno fornito alcune idee di investimento realizzabili indicando alcune tipologie di ETF su cui puntare per cavalcare i vari trend: metalli industriali, healthcare, settori ciclici, clean energy, questi alcuni dei settori di spicco.La performance complessiva di queste 10 eccellenze, dall'inizio del 2020 ad oggi, è stata impressionante: +172,04% di media, con punte anche di +233,94% ed un minimo di +138,40%. Tra i nomi, Spdr S&P Kensho Clean Power ETF, Invesco Global Clean Energy ETF, Ark Innovation ETF, Ark Next Generations Internet ETF, Harvest BlockChain Technologies ETF, First Trust Nasdaq Clean Edge Green Energy Index Fund ETF, Ark Genomic Revolution ETF, Betashares S&P/ASX Australian Technologies ETF, Invesco Wilderhill Clean Energy ETF, Invesco Solar ETF.
Con più di 6.000 ETF ora disponibili in tutto il mondo, gli investitori hanno l'imbarazzo della scelta. A parte i principali indici azionari a grande capitalizzazione, ci sono ETF per qualsiasi classe di attività, strategia o settore, che forniscono un'esposizione ai mercati sviluppati o ai mercati emergenti, un'esposizione ai mercati obbligazionari aggregati locali o un'esposizione al credito corto, e tutti accessibili con un investimento iniziale basso come il prezzo di una singola azione.
Una folla sempre crescente di investitori sta riconoscendo i vantaggi unici degli ETF come veicoli di investimento. Sono attività economiche, diversificate, di facile accesso, trasparenti e liquide che combinano le caratteristiche di un fondo e di un'azione. Da qui, il loro ineguagliabile successo globale.
Macerata è una provincia poco sicura? Tanti cittadini, negli ultimi tempi, si sono posto questa domanda, allarmati da una serie di episodi di cronaca che non possono essere trascurati.
Le cronache più recenti
Nel mese di febbraio, come scritto in quest’articolo, è stata arrestata una banda accusata di aver compiuto 30 furti aggravati tra il maceratese e l’anconetano, la situazione è risultata particolarmente critica anche nel comune di Camerino, dove in piena zona rossa si sono verificati molteplici furti.
L’allarme, che fu lanciato in maniera ufficiale al termine del 2020, come sottolineato in quest’articolo, fu giustamente considerato molto grave, non fosse altro perché i cittadini di Camerino, già provati dai recenti fenomeni sismici, si sono ritrovati a dover fronteggiare anche questi episodi di delinquenza in piena zona rossa, quindi con tutte le limitazioni alla libertà personale richieste dallo Stato per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
In quest’ultimo caso, bisogna dirlo, le contromisure non sono mancate: sono state installate molteplici telecamere di videosorveglianza in diverse zone di Camerino, incluse frazioni come Morro, Pozzetto e Canepina, inoltre il centro storico è stato presidiato dall’esercito, in supporto alle forze di polizia.
Furti a Macerata: cosa dicono le statistiche?
Le sensazioni dei maceratesi, dunque, non sono tra le più positive: i furti in zona stanno divenendo davvero numerosi e la generale situazione sociale ed economica, fortemente provata dalla pandemia e da tutto ciò che ha comportato, è considerata un’ulteriore criticità che non può essere trascurata.
I dati ufficiali riguardanti i furti, tuttavia, non evidenziano condizioni di particolare allarme: secondo Lab24 de “Il Sole 24 Ore”, difatti, nel 2020 la provincia di Macerata è risultata essere settantottesima (sulle 106 province italiane) per numero di furti ogni 100.000 abitanti.
Nella classifica riguardante i furti domestici, sempre molto temuti, la situazione è solo leggermente peggiore, dal momento che la provincia maceratese si è collocata al sessantanovesimo posto.
Al di là delle statistiche, risulta evidente il fatto che in provincia sia necessario incrementare i livelli di sicurezza, anche in considerazione del fatto che i dati riguardanti i furti fanno riferimento ai soli episodi denunciati, di conseguenza il numero reale di tali crimini potrebbe in realtà essere ben più consistente.
Occorre maggiore attenzione anche da parte dei cittadini
Come visto, delle misure sono già state attuate, ma potrebbero esserne utili delle altre; al contempo, ovviamente, non bisogna dimenticare che anche i cittadini devono innalzare i livelli di attenzione e proteggere i loro beni con la massima accortezza possibile.
È senz’altro la sicurezza domestica quella percepita come maggiormente importante dalla cittadinanza, e a questo riguardo è utile sottolineare che oggi ci sono davvero tante opportunità per rendere più sicura una dimora: sistemi di videosorveglianza e impianti antifurto, anche con caratteristiche tecnologicamente notevoli, possono oggi essere acquistati a cifre ampiamente accessibili.
La sicurezza di una casa, ovviamente, dipende anche da aspetti strutturali: la porta d’ingresso deve assolutamente essere di tipo blindato e con caratteristiche di alto livello, come quelle proposte dall’azienda www.arieteporteblindate.it, anche finestre e portefinestre devono saper assicurare delle buone capacità antieffrazione, soprattutto se l’abitazione non è ubicata ad un pianto alto.
Camerino nel Recovery plan. Nella sezione Cultura del capitolo Sicurezza sismica "Recovery Art Conservation Project" è stata inserita la città ducale per il recupero della zona Ex Casermette.
Accanto a Roma, Alessandria, Caserta e Piacenza, dunque, ci sarà anche Camerino quale centro per il controllo dei Beni Culturali attraverso la creazione di 5 depositi temporanei per la protezione dei beni culturali mobili in caso di calamità naturali a cui il Governo ha destinato 800 milioni di euro.
“È una notizia bellissima - confida il sindaco Sandro Sborgia - si tratta di un progetto al quale abbiamo lavorato da subito, appena insediati perché non volevamo che quell’area, trascurata da lungo tempo, fosse abbandonata. Ho preso parte a diversi incontri in Ministero proprio con l’intento di presentare il piano che avevamo pensato per l’Ex Casermette e con un progetto realizzato insieme alla Curia e dall’Università di Camerino possiamo finalmente dire che potrà prendere forma”.
"Dispiace profondamente constatare come gli esponenti della politica di governo maceratese dimostrino di non conoscere il senso dell'adeguatezza, ma soprattutto di ignorare l'enorme, sconfinata responsabilità della parola pubblica". A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico, nonché ex sindaco di Macerata, Romano Carancini.
Il chiaro riferimento è alle dichiarazioni dell'attuale assessore dello Sviluppo economico del comune di Macerata Laura Laviano, che su Facebook aveva commentato il lancio della nuova linea di smalti di Fedez, scrivendo che "se dovessi vedere mio figlio con lo smalto, a parte che penserei subito ad un cambio di persona, ma subito dopo lo spedirei fuori di casa".
Post a seguito del quale non è tardata ad arrivare la replica dello stesso Fedez (leggi qui).
"Dopo aver dichiarato di essere impegnata in un progetto di app comunale che addirittura sfiderà il colosso dell'e-commerce Amazon - aggiunge Carancini -, l'assessore Laviano oggi se ne esce con quanto di più inappropriato e sconcertante ci si aspetta di leggere da un esponente politico, da un amministratore, da un rappresentante della comunità e, non ultimo, da un genitore".
"In tempi in cui, dopo anni di incomprensibile ritardo, si lotta per difendere completamente la libertà di autodeterminazione dell'individuo, ponendo fine a ogni possibile forma di discriminazione e di violenza per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo, l'assessore Laviano usa pubblicamente delle parole dure, secche, inequivocabili. Parole che invece di favorire la reciproca tolleranza, la libertà di espressione personale e la giusta convivenza, fomentano prese di posizione di condanna e di contrarietà. E lo fa sulla piattaforma social che quotidianamente è scenario di tanta parte di vita e tanta parte di relazioni dei nostri figli. E non solo" ribadisce Carancini.
"Allora mi chiedo, e credo di non essere il solo a farlo, dove risiede il senso di responsabilità dell'assessore Laviano? Dove l'attenzione alle diverse e legittime sensibilità dei cittadini che lei ha l'onore di rappresentare? Dove l'impegno a rispettare pubblicamente i principi costituzionali e il ruolo che, meritatamente o no, si trova a ricoprire? Dove risiede il suo impegno a onorare sempre e fino in fondo la parola pubblica?" si domanda il consigliere regionale nonché ex sindaco di Macerata.
"È urgente, sempre di più, avere una legge che possa mettere fine a tutte le discriminazioni di genere e di sessismo. È urgente combattere queste piccole e grandi violenze, far rinascere le coscienze, risvegliare il senso di umanità. È urgente per il Paese e, evidentemente, anche per i suoi amministratori" conclude Carancini.
Fedez, attraverso una serie di storie pubblicate sul suo profilo Instagram, non ha tardato a rispondere all'assessore dello Sviluppo economico del comune di Macerata Laura Laviano, che su Facebook aveva commentato il lancio della sua nuova linea di smalti, scrivendo un post in cui diceva che "se dovessi vedere mio figlio con lo smalto, a parte che penserei subito ad un cambio di persona, ma subito dopo lo spedirei fuori di casa" (il post completo).
"Facciamo un gioco? Indovina il partito" scrive in una prima stories il rapper, con un chiaro riferimento al partito di cui la Laviano fa parte, la Lega. Riferimento che diventa ancor più evidente in una seconda pubblicazione.
"È incredibile come un semplice smalto riesca a stanare gente come questa. Non capisco cosa li mandi in tilt di un semplice smalto, guardatelo è fantastico". Dice Fedez in un successivo breve video, al termine del quale fa un gesto piuttosto inequivocabile: un dito medio, sul quale c'è proprio il suo smalto.
L'artista peraltro negli ultimi giorni si era fortemente battuto a difesa della calendarizzazione del ddl Zan, il disegno di legge contro l'omotransfobia, battibeccando sui social anche con il senatore leghista Simone Pillon.
Si sono rimessi in moto oggi all’ora di pranzo tanti bar e ristoranti che, seppur con norme ancora stringenti, hanno potuto ritrovare alcuni dei propri clienti, anche se solamente all’aperto.
Tanta era la voglia di rialzare le serrande da parte dei proprietari delle attività ristorative che, per garantire il distanziamento richiesto e cercare di mantenere a galla la quotidianità del lavoro, nonostante la pandemia ancora in atto, si sono ingegnati con delle soluzioni originali ricavando degli spazi adatti per servire i pasti all’aria aperta.
Autorizzati a partire erano solo i locali provvisti di gazebo e verande ma c’è chi comunque ha ricavato il proprio posto dove riabbracciare gli avventori in totale sicurezza.
E’ il caso della Trattoria ‘Lo Monte’ nel quartiere Fontespina di Civitanova Marche, i cui gestori si sono ingegnati trasformando il corridoio, utilizzato solitamente come deposito per i fornitori, in un suggestivo dehors composto da dieci tavoli rispettosi delle vigenti misure anti-covid.
Il clima, non troppo clemente della giornata di oggi, ha un po’ oscurato l’entusiasmo delle persone di ritrovare un luogo tanto caro come un ristorante, ma a ‘Lo Monte’ anche in questo caso la soluzione è stata a portata di mano.
Il calendario indica che siamo entrati nella primavera ma il termometro, nelle prime ore di zona gialla non ha segnato numeri degni di questa stagione, rallentando quindi l’operazione ‘ripartenza’ di molti esercenti.
Ecco che nel ristorante di pesce, sito in località IV Marine, sono spuntate sopra le sedie di ogni tavolo delle calde coperte utili per gustarsi un buon pranzo al caldo, oltre che in sicurezza.
Idee, iniziative ed esperimenti: tutto per poter tornare gradualmente ad una normalità che manca da troppo tempo a questo settore.
"Analizzando le possibili esigenze, per queste prime settimane siamo giunti, con il Vicesindaco e Assessore al Turismo Silvia Luconi, insieme all’Associazione Tolentino Arte e Cultura alla definizione degli orari di riapertura dei musei. Mi preme sottolineare che, per quanto riguarda la sala lettura, sarà aperta anche tre mattine, oltre ai pomeriggi. Alla luce del Decreto del Ministro della salute il sabato e la domenica, per accedere alle nostre strutture museali, è necessario prenotare almeno entro il giorno precedente alla visita ai seguenti numeri 333/1370703 - 0733/973349".
A precisarlo è l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò, in merito agli orari di apertura dei musei, delle mostre e della sala lettura di Tolentino.
"Ovviamente – conclude l’Assessore Tatò - l'orario di apertura potrà variare in caso di misure meno restrittive da parte del Governo".
Questi i nuovi orari di apertura:
Castello della Rancia: dal martedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 – Sabato e domenica su prenotazione, castellorancia@gmail.com
Miumor – Museo dell’Umorismo, Palazzo Sangallo: dal martedì al giovedì dalle ore 15.30 alle ore 19.00. il venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Il sabato e la domenica su prenotazione.
Mostra “Il Volto di una Città. Tolentino tra ‘700 e ‘800”, via Parisani: dal martedì al giovedì dalle ore 15.30 alle ore 19.00; il venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Il sabato e la domenica su prenotazione.
Sala Lettura (ex centrale del Ponte) – zona verde Ponte del diavolo: il lunedì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18; il martedì dalle ore 15 alle ore 18; il mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18; il giovedì dalle ore 15 alle ore 18; il venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18; il sabato e la domenica chiuso.
Contagio superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti: Cerreto d’Esi, Montelabbate e Vallefoglia in zona “arancione rafforzata”. Il presidente regionale Francesco Acquaroli ha appena firmato una nuova ordinanza che comporta restrizioni per i comuni interessati.
“Le rilevazioni epidemiologiche costantemente effettuate sul territorio regionale evidenziano situazioni locali che richiedono un’attenzione particolare e l’adozione di interventi precoci per tenere sotto controllo l’evoluzione pandemica” – spiega la Regione in una nota - .
“Come di consueto nella giornata di oggi, lunedì, la Regione e il Servizio Sanità hanno valutato l’andamento settimanale del contagio sul territorio regionale. Sono tre i Comuni dove persiste una incidenza superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti, Cerreto d’Esi, Montelabbate e Vallefoglia per i quali il presidente Acquaroli ha firmato oggi un’ordinanza con lo scopo di mitigare e rallentare il contagio sui rispettivi territori comunali. Da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio compresi, questi tre comuni saranno in una fascia cosiddetta “arancione rafforzato”. Varranno dunque tutte le misure in essere per le zone arancioni, come da decreto legge nazionale, e inoltre all’interno del territorio comunale saranno consentiti gli spostamenti ai soli casi di salute, studio, lavoro e comprovate necessità come previsto nelle zone rosse.Il provvedimento che riguarda i tre Comuni viene adottato seguendo il principio di precauzione e gradualità per favorire il controllo della curva epidemiologica, con le Marche entrate in zona gialla.La Regione intende continuare ad analizzare il tasso di incidenza dei contagi sul territorio regionale e valutare la necessità di misure precauzionali, laddove i dati epidemiologici a carattere locale e comunale, fotografassero una situazione a cui prestare una attenzione ancora maggiore.
Si applicano quindi le misure di cui agli articoli 36 e 37 (misure zona arancione integrale) e le limitazioni agli spostamenti dei cittadini (le stesse previste per la cosiddetta “zona rossa”, articolo 40 del decreto legge 2 marzo 2021):sarà quindi consentito uscire di casa soltanto per ragioni di salute, di lavoro, di studio o comprovata necessità,mentre per quanto riguarda attività economiche e scuole resta in vigore quanto già previsto dalla zona arancione. Occorre sempre far uso dell’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento”.