Caporalato a Tolentino: costretti a pagare 500 euro per lavorare e non essere più clandestini
Nell’ambito dei controlli periodici sulle richieste di emersione 2020 e dei rapporti fittizi di lavoro per cittadini stranieri, il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha accertato nel territorio provinciale di Macerata l’irregolarità di alcune aziende in cui si praticavano forme di sfruttamento.
I militari dell’Ispettorato del Lavoro in una delle aziende controllate, con sede legale a Tolentino, documentavano delle vere e proprie modalità criminali tipiche del Caporalato in quanto gli operai, indigenti e bisognevoli di un rapporto di lavoro, pur di poter sanare la loro posizione di clandestinità sul territorio italiano, erano stati costretti a versare a proprie spese, la somma di 500 euro, contrariamente a quanto disposto dal d.l. 34/2020, che obbliga esclusivamente il datore di lavoro al versamento di tale somma.
Gli stessi, inoltre, erano stati alloggiati presso un immobile inidoneo ed insalubre, a Macerata le cui condizioni di degrado in cui erano costretti a vivere e lavorare venivano accertate unitamente al comando della polizia locale di Macerata.
In ragione di tali irregolarità ed illeciti penali l’Autorità Giudiziaria, ravvisata l’esigenza di evitare ripercussioni negative sui livelli occupazionali e al fine di salvaguardare i lavoratori, ha disposto - in luogo del sequestro dell’azienda - il controllo giudiziario della stessa nominando un amministratore giudiziario e garantendo così la prosecuzione dell’attività lavorativa.
Il provvedimento, richiesto dal sostituto procuratore Enrico Riccioni presso il Tribunale di Macerata, è stato emesso dal giudice Domenico Potetti.
"Lo sfruttamento del lavoro non è un fenomeno isolato ad alcune Regioni d’Italia, ma è più diffuso di quanto si possa immaginare" sottolineano dal Nucleo Ispettorato del lavoro i Carabinieri di Macerata.
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