Domani 2 aprile si celebra ‘La giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo’, una ricorrenza riconosciuta a livello internazionale per favorire la conoscenza di una tematica così delicata, qual è il disturbo dello spettro autistico, che riguarda ogni aspetto dell’essere di una persona e colpisce molte famiglie italiane e anche della nostra Città.
Per questo l’Assessorato al Welfare e l’A.S.P. Paolo Ricci tracciano un bilancio delle iniziative realizzate e di quelle future.
Nonostante l'emergenza Covid-19, che dura da oltre un anno, l’Amministrazione comunale e l’ASP Paolo Ricci, operando in stretta sinergia, hanno sempre tenuto accesa l'attenzione in modo concreto sull'autismo e sulla disabilità in generale, con servizi e iniziative tangibili volte a sostenere le famiglie, particolarmente provate dalle restrizioni della pandemia.
A tal riguardo si sono registrate diverse iniziative, prima tra tutte quella riservata ai bambini e ai ragazzi per i Centri Estivi, seguiti in un rapporto personalizzato con l’operatore in conformità a quanto richiesto dalle Linee Guida Nazionali. Per andare incontro alle singole esigenze, è stato concesso alle famiglie di poter scegliere il Centro Estivo ritenuto più idoneo con un sistema che prevede anche la richiesta di poter utilizzare il monte ore eventualmente già assegnato per l’assistenza scolastica convertito in assistenza domiciliare.
Nel mese di luglio scorso sono state organizzate e proposte, in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Il Faro”, attività ludico ricreative per i diversamente abili in spiaggia presso uno stabilimento balneare cittadino ed attività di "pittura emozionale" e riciclo creativo, alternata ad attività assistita con animali, presso la sede del CAG Kalimera.
Sono stati, inoltre, approvati dall’A.S.P. Paolo Ricci laboratori inclusivi che hanno subito una sospensione causata dal momento emergenziale e, nel mese scorso, è stato varato l'atto di indirizzo per l'approvazione alla variante urbanistica necessaria per il centro autismo, che verrà realizzato dalla medesima Azienda Pubblica.
“Bookbox-un progetto per l'autismo”, iniziativa di inclusione attiva tramite la realizzazione e la cura di biblioteche speciali, voluto in città dall'assessorato e realizzato da Anfass, è continuato, nonostante la pandemia, cambiando veste con il coinvolgimento dei ragazzi nella realizzazione di un fotoromanzo di cui sono divenuti essi stessi protagonisti e che verrà distribuito anche alla cittadinanza.
"Luci blu spente ma attenzione costantemente accesa” - dichiarano Barbara Capponi, Assessore alle politiche sociali e Welfare, ed Agostino Basile, Presidente dell’A.S.P. Paolo Ricci - “Abbiamo portato sostegni ed iniziative concrete e lavoriamo per strutturare il centro autismo in città, una vera necessità. Abbiamo incontrato anche in questo periodo referenti della associazione Omphalos, genitori di bambini con autismo, e stiamo progettando iniziative congiunte per il futuro prossimo. Inoltre, dato che la giornata cade in concomitanza proprio nella settimana Santa, faremo il punto della situazione coinvolgendo anche queste famiglie sull'autismo quanto prima, con un apposito evento online che anticiperà un ampio progetto cittadino per cui stiamo già prendendo contatti e che realizzeremo in presenza quando sarà possibile".
Pareggio amaro per 2--2 tra il Tolentino e l'Aprilia, nella partita valevole come ventiquattresima giornata del campionato di serie D, girone F. La formazione di coach Mosconi si era trovata in vantaggio di due reti, ma ha subito la rimonta della squadra laziale, che ha terminato la sfida addirittura in nove uomini. I cremisi, in ogni caso, salgono a 31 punti in classifica, a quattro di distanza dalla zona play-out.
LA CRONACA - Nel primo tempo il punteggio resta bloccato sullo zero a zero, tutto si anima nella ripresa. Il vantaggio arriva al quarto minuto del secondo tempo grazie ad una sassata dalla trequarti di Ruci, che rimbalza velenosamente davanti al portiere laziale divenendo imparabile.
Il raddoppio arriva al 54' con un gol da grande ariete d'aria di Ettore Padovani, autore di un'incornata regale su assist preciso di Aloisi. Il capitano, subito dopo la rete, si è accasciato a terra in lacrime ed è stato circondato da tutti i compagni di squadra, che gli sono voluti stare vicino in un momento di grande commozione per via della recente scomparsa per Covid del padre Salvatore.
La partita sembra in ghiacciaia per la squadra cremisi, ma le sorprese non sono finite. Al 13' del secondo tempo Vasco realizza in maniera glaciale dal dischetto, dopo un evidente calcio di rigore concesso per l'atterramento in area di Bosi, stretto in un panino dai difensori del Tolentino.
I padroni di casa reagiscono con il solito Padovani, bravo a saltare Sossai che è costretto ad atterrare il capitano cremisi per non farlo andare a tu per tu col portiere: doppio giallo ed espulsione.
Nonostante sia ridotto in dieci uomini l'Aprilia non demorde e trova il gol del pareggio con Laghigna al termine di un contropiede condotto in maniera magistrale.
Poco prima del novantesimo tra le fila ospiti viene espulso per doppio giallo anche Succi. Il Tolentino tenta l'arrembaggio finale, ma non riesce a trovare il pertugio per mettere di nuovo la testa avanti: il pareggio ha un sapore agrodolce.
Nato nel 1995 come spazio dedicato a start-up nell’ambito hi-tech e a spin-off dell’università per creare un incontro sinergico tra questi mondi, l’Australian Technology Park è oggi di proprietà del gruppo australiano Mirvac nonché sede di diverse aziende tra cui la Commonwealth Bank of Australia.
Nel 2015 inizia un importante lavoro di riqualificazione architettonica che ha visto coinvolti gli studi CO AP Architects, Francis-Jones Morehen Thorp, Sissons, Woods Bagot e Davenport Campbell. Un intervento che ha previsto la costruzione di tre nuovi edifici commerciali e una ridefinizione dei percorsi, oltre che una rivitalizzazione degli spazi pubblici che circondano gli edifici fra cui un parco pubblico, un campo da tennis, negozi e un centro benessere. Una vera e propria trasformazione volta a consolidare l’area come distretto tecnologico smart e realmente connesso che possa superare il divario tra le diverse comunità, start-up, scale-up e aziende e che possa sostenere la creazione di nuovi modelli di business e tecnologie rivoluzionarie. Il gruppo Mirvac ritiene, infatti, che l'Australian Technology Park possa consentire all'industria tecnologica di prosperare e crescere, contribuendo così a creare nuovi posti di lavoro.
Il progetto illuminotecnico è stato firmato dallo studio Westudioau, che si è occupato dell’Interchange Pavillion situato di fronte alla sede della Commonwealth Bank, e dallo studio IGS che ha curato invece la zona dei camminamenti. Per queste due aree si è scelto di installare soluzioni iGuzzini. In generale, per il progetto di riqualificazione, l’illuminazione artificiale ha avuto un’importanza notevole poiché uno degli obiettivi era quello di rendere lo spazio un luogo attrattivo anche in orario notturno.
In particolare, l’illuminazione dell’Interchange Pavillion è stata progettata creando quattro effetti luminosi - The Switches (gli scambi), The Drama Spots (gli spot drammatici), The Inner Shell (la conchiglia interna) e The Outer Shell (La conchiglia esterna) - ciascuno dei quali si inserisce all’interno della regia luminosa complessiva.
Come elemento caratterizzante del padiglione si è ricorsi a linee scure che ricordano i binari di un treno: a terra, nei punti in cui esse si intersecano come scambi ferroviari, sono installati apparecchi a incasso Light Up Orbit per creare l'effetto The Switches. Mentre, per The Drama Spots sono stati installati sulla sommità interna del padiglione un gruppo di proiettori iPro al fine di creare cerchi di luce sul pavimento sottostante. Le linee scure della pavimentazione continuano lungo le costolature interne del padiglione dove sono installati i proiettori iPro che forniscono un delicato effetto wall washer a evidenziare la curvatura e la texture del caldo rivestimento in legno, dando vita all’effetto luminoso The Inner Shell. Giocando sui contrasti, l'illuminazione della parte esterna del padiglione è stata realizzata con temperatura colore più fredda; l’intensità della luce diminuisce, inoltre, man mano che si raggiunge la sommità. Una serie di proiettori Palco InOut, posizionati nelle aiuole attorno alla struttura, incrociano i loro flussi luminosi per ottenere un effetto uniforme, evitando punti di eccessiva luminosità sulla superficie. Si crea così il quarto effetto: The Outer Shell.
Inoltre, per l’illuminazione dei percorsi maggiori, sono stati installati proiettori MaxiWoody con speciale finitura nera per essere applicati su pali dello stesso colore.
Dopo l’approvazione nel 2019 della convenzione tra Comune di Civitanova e il consorzio “Concordia” per la lottizzazione ex Sabatucci posta tra l’edificato di Santa Maria Apparente, l’autostrada e la provinciale 485 maceratese a San Marone, questa settimana la Giunta comunale ha varato un altro passo decisivo per la conclusione dell’iter amministrativo. Le procedure approvative per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e l’inizio delle edificazioni private, si stanno avviando a definitiva soluzione. Legata alla lottizzazione, c’è la realizzazione di una bretella di collegamento tra il quartiere e santa Maria Apparente.
Il Servizio Pianificazione del Comune di Civitanova nel luglio del 2020 ha predisposto la documentazione necessaria all’individuazione delle aree oggetto di procedimento espropriativo, notificandolo ai proprietari. Vi è stato quindi il periodo per la presentazione delle osservazioni che sempre il Servizio pianificazione ha valutato e controdedotto, con la valutazione delle aree quale determinazione dell'indennità provvisoria di esproprio.
“C’è stato un grande lavoro da parte degli uffici comunali – spiega l’assessore all’Urbanistica Fausto Troiani, che voglio ringraziare, svolto con spirito di massima collaborazione con i privati al fine di accelerare la procedura. L’obiettivo è che il primo intervento sia proprio la bretella, realizzata la quale si procederà alla riqualificazione di una zona nevralgica che ha attraversato 50 anni di progetti, blocchi e accordi e che sta giungendo a conclusione”.
Gli spazi privati si suddividono in 85 lotti, 6 ettari saranno lasciati a verde e circa 2 a parcheggi. In particolare, l'indennità provvisoria di esproprio è stata quantificata per una somma complessiva di circa € 1.068.000,00.
“La sistemazione della zona – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica - sarà fondamentale per il futuro sviluppo della città, anche dal punto di vista della viabilità con la realizzazione della bretella di collegamento con via Costamartina. L’Amministrazione comunale, per questo intervento, farà un importante investimento perché è ritenuto fondamentale sia rispetto al futuro sviluppo edificatorio sia per il generale sblocco del traffico in uscita dalla città. Voglio ringraziare l’assessore Troiani, l’architetto Strappato e i tecnici del comune e del consorzio per il lavoro svolto per avviare le procedure risolutive”.
“Che fiore è?” è il tema della serie di incontri on-line organizzati dall’Herbarium Universitatis Camerinensis di Unicam, in cui verrà affrontato il tema degli strumenti digitali per il riconoscimento della biodiversità vegetale a supporto della Citizen Science.
Il corso, in programma da fine aprile ad inizio giugno, sarà tenuto dal prof. Andrea Catorci e dai ricercatori della struttura, il dott. Federico Tardella e il dott. Riccardo Pennesi, botanici sistematici ed esperti nel campo degli studi floristici dell’Appennino. Sono previsti quattro incontri ed un’escursione finale: si inizia il 26 aprile con un’introduzione su paesaggio e biodiversità, in cui verranno evidenziate l’importanza di identificare le specie vegetali, le metodologie di raccolta e di catalogazione dei campioni e verrà fatta una panoramica generale sugli strumenti digitali più diffusi per il riconoscimento. Tema centrale sarà anche la “Citizen Science”, disciplina sempre più utilizzata per lo scambio di informazioni e di open data tra le persone che non appartengono al mondo prettamente scientifico.
Il 10 maggio la lezione verterà sul riconoscimento dei principali caratteri morfologici delle piante, conoscenze basilari per poi affrontare i successivi incontri. Il terzo appuntamento si svolgerà il 24 maggio ed i partecipanti verranno guidati nella scoperta ed all’utilizzo degli strumenti digitali per l’identificazione delle specie vegetali attraverso apposite “chiavi” user-friendly, disponibili gratuitamente online. Il quarto ed ultimo incontro è previsto per il 7 giugno e sarà dedicato ad esercitazioni pratiche: verranno fornite delle foto digitali ad alta risoluzione di specie vegetali, che l’utente, con il supporto dei docenti, dovrà utilizzare per procedere nell’identificazione mediante l’utilizzo degli strumenti digitali.
A conclusione del corso verrà organizzata un’escursione in una delle riserve naturali dell’Appennino camerte, in cui tutti potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite e riconoscere direttamente sul campo le specie in fiore.
Si tratta di una iniziativa promossa nell’ambito del nuovo corso di laurea in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” di Unicam (https://ambiente.unicam.it/), strutturato in due curricula: il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità; il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy, ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
Il corso prevede un numero massimo di partecipanti, è gratuito per gli studenti dell’Università di Camerino, ed avrà un costo di 30 euro per gli altri interessati; le iscrizioni possono essere effettuate entro il 21 aprile.
È stato pubblicato il bando, già annunciato, che concede contributi regionali per sostenere la ripresa post Covid delle attività sportive nelle piscine agonistiche.
A disposizione ci sono 250 mila euro che potranno essere richiesti da enti pubblici, organizzazioni sportive affiliate al Coni e al Comitato paralimpico, da privati che gestiscono impianti pubblici con vasche di almeno 25 metri. Le richieste andranno presentate alla Regione Marche entro le ore 12.00 del 30 aprile 2021. “Insieme al bando da 950 mila euro per favorire la ripresa dello sport dilettantistico, di prossima emanazione, la misura fa parte del pacchetto da 1,2 milioni destinati a promuovere la ripartenza dello sport marchigiano dopo la pandemia – commenta l’assessore Giorgia Latini – Un sostegno concreto e consistente al movimento sportivo di base che ha subito pesanti ripercussioni dalla sospensione delle attività, che ora mettiamo in condizioni di ripartire, appena possibile, riprendendo a svolgere quel ruolo fondamentale, sociale prima ancora che agonistico, nella crescita di tanti ragazzi e giovani marchigiani”. Le domande di contributo andranno presentate esclusivamente tramite il sistema telematico “ProcediMarche”.
Il contributo sarà ripartito in base ai metri quadri di superficie di acqua presente nelle sole piscine aventi almeno uno dei due lati uguale o superiore ai 25 metri lineari, sulla scorta di quanto certificato dalla Federazione competente o Ente di promozione sportiva di livello regionale. Nel caso in cui (alla data del 22 marzo 2021, giorno di adozione della delibera regionale di concessione del contributo) la piscina risulti chiusa per la pandemia, verrà assegnata una quota base; nel caso risulti aperta (in applicazione delle disposizioni nazionali) verrà riconosciuta una quota aggiuntiva del 500% per compensare i maggiori costi di gestione sostenuti in questi mesi. È possibile cumulare l’aiuto di cui al presente bando con altre forme di aiuto pubblico, diretto e indiretto, assegnate dalla Regione Marche e da enti diversi dalla Regione Marche.
Le candele o pattern Heikin-Ashi permettono di identificare l'inizio dei movimenti del mercato con maggiore affidabilità, si tratta di un grafico disponibile in qualsiasi piattaforma di trading o accessibile cambiando il grafico dalle classiche candele giapponesi a quelle di Heikin Ashi. Vediamo come è possibile trarne vantaggio per le nostre operazioni dato che il loro scopo non è solo descrittivo, può essere anche un indicatore di tendenze.
La tecnica delle candele Heikin-Ashi dovrebbe tuttavia essere un complemento alle analisi in aggiunta ad altri dati esistenti. Si tratta di un semplice indicatore che non richiede l’installazione di alcun software ma che può essere osservato non appena lo si conosce.
Il nome di questo pattern proviene dal Giappone, in giapponese “Heikin-Ashi” significa “barra media”, anche se possono sembrare identiche alle normali candele giapponese in realtà sono ottimizzate per rispecchiare il reale andamento del mercato.
Ma vediamo qualche regola:
- Corpo grande in bianco con ombra superiore (indica trend rialzisti);
- Corpo grande nero con ombra inferiore (indica tendenze al ribasso);
- Candela somigliante a una doji (nei momenti di indecisione o vicini a un cambio di tendenza).
Per capire meglio le candele di Heikin-Ashi bisogna capire come vengono calcolate: queste specifiche candele vengono usate per calmierare l’andamento del mercato ed eliminare la volatilità eccessiva. Mentre le classiche candele giapponesi mettono in risalto i punti di apertura, chiusura, minimo e massimo del prezzo in un intervallo temporale le candele Heikin-Ashi seguono formule diverse:
- L’apertura viene calcolata partendo dalla media tra prezzo di apertura e quello di chiusura basandosi sulla candela precedente;
- La chiusura viene calcolata partendo dalla media tra prezzo di apertura e quello di chiusura, massimo e minimo;
- Il minimo viene calcolato partendo dal prezzo inferiore tra minimo, apertura e chiusura;
Il massimo viene calcolato partendo dal prezzo maggiore tra minimo, apertura e chiusura.
Come vedi non sono calcoli complicati ma le candele di Heikin-Ashi ti risparmiano il lavoro di doverli fare manualmente o attraverso software appositi.
Altri indicatori con cui puoi combinarle sono le medie mobili e il parabolic SAR che possono aiutare a confermare o smentire il segnale delle candele di Heikin-Ashi.
Ma vediamo vantaggi e svantaggi di questo specifico indicatore o grafico:
Tra i punti di forza c’è il fatto che si tratta di uno strumento semplice, facilmente accessibile in qualsiasi piattaforma di trading e facilmente interpretabile. Inoltre queste candele sono tra gli indicatori più affidabili dato che si basano su variazioni storiche dei prezzi, infine sono combinabili con altri indicatori per una maggiore affidabilità.
Tra i limiti di queste candele c’è il fatto che, come per tutti gli indicatori, non si tratta di qualcosa di istantaneo e si basa su prezzi storici.
In conclusione, i grafici a candele Heikin-Ashi ti forniscono uno strumento versatile in grado di filtrare il rumore, identificare a colpo d'occhio opportunità di acquisto e riconoscere schemi grafici classici. In effetti, tutti gli aspetti dell'analisi tecnica classica possono essere applicati a questi grafici. Puoi usare Heikin-Ashi per identificare supporto e resistenza, tracciare linee di tendenza o misurare regressi. Anche gli indicatori di volume e gli oscillatori funzionano bene. In combinazione con altre tecniche e grafici possono esseri di grande aiuto nel trading.
Una protesta simbolica per far sentire la propria voce. È quella che hanno organizzato questa mattina, in piazza della Libertà, i commercianti, parrucchieri, estetiste, ristoratori e titolari di palestre di Tolentino.
Una loro delegazione ha consegnato le chiavi dei propri locali all'interno di una scatola con su scritto "La Nostra Vita" al sindaco Giuseppe Pezzanesi: un modo per mettere alla luce, rispettosamente, tutti i loro disagi vista l'impossibilità di riaprire le loro attività, causa emergenza Coronavirus ed il prolungamento delle chiusure imposta dal Governo, anche sotto la gestione Draghi.
A prendere parte alla pacifica manifestazione sono stati una trentina di commercianti, sia del centro storico che dei centri commerciali, con la presenza oltre che del primo cittadino, anche del vicesindaco Silvia Luconi, di diversi assessori e del presidente del Consiglio comunale.
"Basta! Vogliamo lavorare", "#iosonoessenziale", "Per Noi Niente Aiuti", "R.i.p Settore Parrucchieri", "Nonostante i protocolli noi siamo chiusi", "Cura personale = benessere mentale", "Non esistono attività non essenziali perchè ci fanno vivere". Così gli esercenti di Tolentino hanno espresso il proprio pensiero tramite gli slogan dei cartelloni esposti in piazza.
Ad ascoltare le loro istanze, con la promessa di farsene portavoce per chiedere soluzioni che possano permettere la riapertura e la sopravvivenza delle tante attività rappresentate è stato lo stesso Pezzanesi: "Oggi è il punto di non ritorno - tuona il sindaco - la situazione è talmente grave per moltissime attività medio-piccole, soprattutto caratteristiche dei nostri centri storici, che riconsegnandomi le chiavi dei loro esercizi, hanno voluto dare un messaggio molto chiaro ‘o ci aiutate e ci fate riaprire perché noi non siamo la causa della trasmissione del virus oppure moriamo tutti'. Morire dopo aver servito il paese in termini di tasse e di occupazione è un atto sicuramente eroico per loro, ma non farlo senza poter reagire come in questo momento perché qualcuno a Roma decide di ucciderti premendo un tasto è un qualcosa di inaccettabile".
"Mi auguro che i componenti del Comitato Tecnico Scientifico e soprattutto il Premier Mario Draghi che di economia ne conosce eccome, facciano marcia indietro dopo il 7 Aprile e consentano a queste attività di tirare su la serranda perché diversamente noi saremo costretti a tramutare questo tipo di manifestazioni in manifestazioni ancora più forti e determinate" assicura Pezzanesi.
"Gli aiuti non arrivano a tutti e non sono sufficienti. Noi oggi, che pur soffriamo anche se non dovremmo, faremo una delibera che invieremo al, Prefetto, alla Regione Marche e soprattutto al Governo. Da qui deve partire un germoglio, oltre che un grido d'allarme che deve tramutarsi immediatamente in qualcosa di concreto per aiutare questa gente e le loro famiglie, diversamente l'Italia sarà in ginocchio".
I commercianti hanno contestato il Nuovo Decreto Sostegni, con ristori che spetteranno a tutti coloro che hanno avuto un calo del 30% della media mensile del fatturato del 2020 rispetto alla corrispondente media del 2019, a prescindere dai giorni di chiusura e dai codici Ateco.
"Nove attività su dieci non riceveranno nulla da questo provvedimento - hanno lamentato in coro -. A ciò si aggiunga come ci troviamo in una zona terremota, con tutte le problematiche che questo ancora comporta. L'idea della manifestazione è nata questa settimana, ci saremmo aspettati una partecipazione ancora maggiore, ma la gente ormai è sfiduciata e demoralizzata, anche nel protestare. Non si vede più la via d'uscita".
"Chiediamo di riaprire il più presto possibile, in tutta sicurezza, visto che non rientriamo nei ristori. Abbiamo pagato tutto quello che dovevamo, e ora siamo rimasti al verde" chiedono a gran voce i rappresentati delle parrucchierie presenti in piazza.
Chi, invece, non ha potuto riaprire un solo giorno sono state le palestre, come la Meeting Action: "Siamo chiusi da un anno, con affitti attivi, bollette e assicurazioni da pagare - spiegano i gestori -. Abbiamo mille metri quadri di palestra, dove dieci persone all'ora si potrebbero allenare tranquillamente, su ampi spazi, ma ci hanno fatto chiudere a prescindere. Quest'anno abbiamo ricevuto zero ristori, a ciò si aggiunga come i nostri 20 istruttori non ricevono alcun bonus dallo scorso dicembre. In questa situazione possiamo andare avanti soltanto pochi mesi ancora".
"Abbiamo offerto gratuitamente lezioni online ai nostri clienti per quasi un anno . aggiungono -. Lo sport è salute, un'attività a nostro avviso essenziale. indispensabile come tutte le altre. Noi vogliamo fare le cose in regola, vogliamo accontentare tutti i nostri clienti e non soltanto gli agonisti. Tantissimi, con la chiusura, hanno creato vere e proprie palestre di nascosto nei garage di casa, improvvisandosi allenatori anche senza alcuna competenza: crediamo che si corra più rischi in questo modo che non riaprendo attività con professionisti riconosciuti al suo interno".
A margine della manifestazione il Sindaco Pezzanesi ha anche comunicato che nel corso dell’ultima conferenza dei sindaci ha avanzato alla Regione e all’Asur la richiesta per aprire anche a Tolentino un punto vaccinale, utilizzando le Terme di Santa Lucia che dispongono del personale medico e infermieristico oltre che delle strutture necessarie.
“Rinnovo a ciascuno – ha detto il Primo cittadino - l’appello alla prudenza e al rispetto delle regole per non creare le condizioni per un nuovo aumento dei contagi”.
In arrivo divieti e controlli volti al rispetto delle misure anti-assembramento nel periodo delle festività pasquali. Il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica annuncia la decisione di adottare la linea dura per far rispettare le norme anti-contagio e comunica le nuove misure che scatteranno da sabato 3 aprile a martedì 6 aprile, giorni in cui si prevede un maggior afflusso di persone negli spazi pubblici. Confermate e rafforzate, dunque, le misure anti-assembramento.
La decisione è stata presa dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutasi in Prefettura martedì 30 u.s. e a seguito del tavolo tecnico con la Questura e della Conferenza Sindaci-Area Vasta 3.
“Alla luce dell’alto numero di contagi che si registra ancora nella nostra regione – spiega Ciarapica - abbiamo dovuto prendere alcune decisioni nell’ottica di salvaguardare la salute di tutti. Pertanto, da sabato 3 al 6 aprile, ho disposto la chiusura della pista ciclabile del Castellaro. Fino a nuove disposizioni, il mercato di sabato 3 aprile in piazza Gramsci sarà solo per generi alimentari e ci sarà il presidio della Polizia locale e della Protezione civile ai varchi per contingentare gli ingressi. Con l’ausilio della fonica, ribadiremo ai cittadini l’importanza di restare a casa e ad uscire solo per le motivazioni consentite per motivi di lavoro, di necessità e di salute”.
Nel corso delle giornate di Pasqua e Pasquetta sarà intensificato il servizio di controllo della Polizia locale e delle Forze dell’Ordine con dispiegamento di pattuglie auto per le vie, di pattuglie bici per il lungomare e con agenti a bordo del quad in servizio sulle spiagge: misure che servono per arginare il fenomeno epidemico, anche al fine di non gravare ulteriormente la pressione sul sistema ospedaliero. Sono previste sanzioni per coloro che non rispetteranno le regole.
“Facciamo sempre affidamento al senso civico, responsabile e collaborativo dei cittadini per rispettare i divieti ed evitare gli assembramenti – conclude il Primo cittadino - ma con amarezza poi costatiamo che queste raccomandazioni non sono sufficienti. Il desiderio di uscire con l’arrivo della bella stagione e delle vacanze pasquali non deve compromettere la campagna vaccinale in corso, serve un ulteriore sacrificio e tutti insieme dobbiamo dare l’esempio”.
Raffica di controlli: numerose le sanzioni elevate da parte dei militari dell’Arma .
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata, nel corso dei servizi di contenimento alla diffusione del virus covid-19, nel pomeriggio di ieri, in via San Francesco di Macerata, hanno contravvenzionato tre persone di origine straniera , in quanto provenienti da altri comuni della provincia mentre, poco prima di mezzanotte, altri quattro stranieri sono stati contravvenzionati perché trovati a bivaccare nel parco di Villa Cozza.
Nella stessa giornata di ieri anche i Carabinieri della Stazione di Cingoli hanno contravvenzionato due persone che svolgevano attività motoria in località diverse dal luogo di residenza.
Sempre nell’ambito dell’attività di controllo svolta nel giorno di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Macerata hanno anche denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente 4 giovani residenti in un Comune della Provincia, di età compresa tra i 19 e i 22 anni, sequestrando 40 grammi circa di hashish trovati in loro possesso.
“Oggi il numero dei casi di contagio nella nostra regione torna ad essere nella tendenza dei giorni precedenti, con 487 positivi di cui 62 sintomatici. Vi segnalo inoltre che nel calcolo del dato di ieri si era verificata una anomalia, riscontrata nel pomeriggio”. Così il presidente regionale, Francesco Acquaroli , è intervenuto, attraverso un post Facebook, per fare il punto sulla situazione dei nuovi positivi al Covid, dopo gli oltre 800 contagi dichiarati ieri dal Servizio Sanità delle Marche.
“Questo non deve farci assolutamente rilassare – continua Acquaroli riferendosi ai dati di ieri- perché nonostante ciò resta comunque un dato molto alto, con 650 positivi di cui 81 sintomatici, che speriamo resti un caso isolato. Il dato dei positivi riscontrati oggi, tornato in linea con quelli degli ultimi giorni, ci dice che sta continuando la decrescita del contagio e che le misure messe in atto stanno producendo i loro effetti. Raccomando sempre di tenere alta l'attenzione, perché le nostre strutture ospedaliere sono ancora sotto pressione”.
La Polizia compie 40 anni.
Il 1 aprile 1981 è infatti stata promulgata la legge 121 che ha “smilitarizzato” il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, costituito la Polizia di Stato come prima forza di polizia civile a competenza generale e ridisegnato il sistema della Pubblica Sicurezza del Paese.
Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha voluto evidenziare l’importanza della ricorrenza con un libro dal titolo “La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza” del Prefetto Carlo Mosca, scomparso purtroppo pochi giorni fa, che di quella riforma è stato uno degli ispiratori. Dopo il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella, quello del Ministro dell’Interno Lamorgese e del Sottosegretario Franco Gabrielli, nei 12 capitoli del libro si snodano i temi più significativi di quella riforma lontana nel tempo eppure ancora cosi attuale. Ogni capitolo si arricchisce del contributo di riflessione da parte di una personalità del mondo religioso, scientifico, politico o istituzionale: il Cardinale Gianfranco Ravasi approfondisce gli aspetti del “servizio”, il Ministro Marta Cartabia quelli del ruolo delle “donne”, il Procuratore generale Giovanni Salvi l’introduzione del ruolo degli “Ispettori”, il prof. Michele Ainis i “sindacati”, il dott. Gianni Letta l ”ordine e la sicurezza pubblica” e poi ancora il professore Giuliano Amato, Marino Bartoletti, Eugenio Gaudio, Annamaria Giannini, Gaetano Manfredi, Antonio Romano, Maurizio Viroli.
Sono 181 pagine ricche di immagini, anche storiche, che ricordano il passaggio da amministrazione militare di polizia ad amministrazione civile di garanzia, illuminata dallo spirito e dal dettato della Costituzione Repubblicana, al servizio dei cittadini e delle Istituzioni democratiche del Paese.
Nel comune di Morrovalle, l’ambito territoriale di caccia Macerata2, ha istituito da qualche anno un’area di rispetto venatorio finalizzata all’incremento della fauna selvatica stanziale: lepri, fagiani, starne, pernici rosse, con un progetto specifico di immissione, supportato dalla fattiva collaborazione delle associazioni venatorie locali.
Durante un monitoraggio della fauna migratoria, le guardie venatorie volontarie della Federcaccia hanno notato, nei pressi di una casa colonica disabitata, una trappola posizionata presumibilmente (viste le dimensioni) per la cattura illegale di starne e pernici rosse.
Come da regolamento, le guardie venatorie volontarie hanno avvisato la polizia provinciale che è praticamente intervenuta sequestrando la trappola in questione e segnalando il fatto alle autorità competenti.
Un ringraziamento da parte della Federcaccia Prov.le Macerata alle proprie guardie venatorie e alla polizia provinciale che, ogni giorno, operano sul territorio per eliminare questi deprecabili atti di bracconaggio.
Per eventuali segnalazioni, il coordinamento provinciale delle guardie volontarie della Federcaccia è contattabile tutti i giorni al 339/5981898 e la centrale operativa della polizia provinciale al numero verde 800216659 .
La campagna vaccinale prosegue con il massimo impegno dei Medici di base ma spesso i professionisti si trovano ad affrontare intoppi sostanziali. "La nostra disponibilità a vaccinare i nostri assistiti - affermano in una nota congiunta Paolo Accattoli (Macerata), Andrea Mosca (Tolentino), Fabrizio Paparoni (San Ginesio/Sarnano) - si sta scontrando con due problemi fondamentali: la carenza di vaccini che ci vengono forniti e l' impossibilità da parte nostra di scegliere chi possiamo vaccinare.
Pochi i vaccini a disposizione:" Abbiamo avuto finora solo un flacone di Moderna (equivale a 11 vaccini), inoculato a pazienti estremamente vulnerabili presso la loro abitazione; questa settimana ci daranno (forse) un flacone di Moderna e uno di Astra-Zeneca. Ci hanno fatto sapere che il vaccino Moderna non ci verrà più fornito e avremo la possibilità di avere solo Astra-Zeneca, che però, secondo il piano vaccinale della Regione Marche, potremo somministrare solo ad ultraottantenni con patologie lievi o in buona salute e a pazienti tra 70 e 79 anni, ma non "estremamente vulnerabili".
È previsto altresì che ci forniscano dei vaccini Pfizer, che come è noto non siamo in grado di gestire visto che devono essere conservati a temperature inferiori a -70 e che quindi necessitano di una preparazione abbastanza complessa.
"Tutto questo avviene mentre sui media si esorta il continuo coinvolgimento dei Medici di famiglia sui vaccini: “per qualsiasi dubbio rivolgetevi al vostro medico di base”, il quale viene bombardato da una serie richieste cui non sa cosa rispondere, quasi sempre informato in ritardo rispetto a qualsiasi cambio di programma".
Peraltro il MMG continua ad essere la figura di riferimento di tutti i pazienti che il lui ripongono fiducia e speranza ma come sostiene la categoria: " Non ci viene concesso di gestire i nostri pazienti, di cui conosciamo le patologie e le criticità, per andare dietro a un piano vaccinale che fa acqua da tutte le parti".
"I Medici di Medicina Generale sono in grado di fare vaccini ai propri assistiti in sicurezza ed in breve tempo, lo dimostrano le 400-500 inoculazioni di vaccini antinfluenzali fatte tra ottobre e novembre da ogni medico. Ma tutto questo sembra che in Regione non sia elemento di garanzia - incalzano i medici - iniziamo a pensare che il nostro coinvolgimento in questa emergenza non sia gradito. Ci venga detto con chiarezza e ci faremo da parte senza spargimenti di lacrime".
L'invito finale dei rappresentanti di categoria è chiaro: "Se c’è ancora la volontà di dar seguito all’accordo firmato tra lo Stato e tutte le sigle sindacali dei MMG, chiediamo un cambio di passo sia a livello regionale sia a livello aziendale: non possiamo più sostenere il ruolo degli sprovveduti o peggio di quelli che creano problemi. Se la vaccinazione di massa dovrà essere gestita dai centri vaccinali, noi facciamo un passo indietro, rendendo felice chi fin dall’inizio ha paventato che il nostro contributo sarebbe stato un aggravio di spesa enorme per la sanità regionale".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5448 tamponi: 2989 nel percorso nuove diagnosi (di cui 879 nello screening con percorso Antigenico) e 2459 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 16,3%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 487 (89 in provincia di Macerata, 178 in provincia di Ancona, 117 in provincia di Pesaro-Urbino, 22 in provincia di Fermo, 49 in provincia di Ascoli Piceno e 32 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in setting domestico (142 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (167 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (5 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 2 contatti provenienti da fuori regione. Per altri 106 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 879 test e sono stati riscontrati 74 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%.
In diminuzione di 10 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 939, di cui 143 in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri). Sono, invece, 54 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 176 pazienti: 53 all'ospedale di Macerata, 66 al Covid Hospital, 24 al nosocomio di Civitanova e 33 a Camerino. Altre 29 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:
“Desidero porgere un elogio e ringraziare pubblicamente i Medici di Medicina Generale che operano nel nostro Comune di Montecassiano (Dott. Giorgio Lelio, Dott. Emanuele Mandolini, Dott. Pasquale Mazzei, Dott. Enrico Piccinini) perché, dopo aver già vaccinato gratuitamente tutti gli anziani residenti presso la Casa di Riposo Romolo Murri di Montecassiano e tutti i dipendenti della struttura stessa, hanno dato anche la loro disponibilità a praticare la vaccinazione anti-Covid ai pazienti non deambulanti". Così la consigliera comunale, in quota Lega, Elisa Cingolani esprime il suo ringraziamento ai medici di base.
"La vaccinazione è iniziata oggi Mercoledì 31 Marzo presso le abitazioni di tali pazienti che purtroppo non possono muoversi e che hanno pluripatologie, continua Cingolani. Inoltre in un secondo momento i Nostri Medici di Medicina Generale vaccineranno la rimanente parte dei cittadini del nostro Comune secondo i criteri previsti dalla ASUR Marche”.
Un gesto che va evidenziato per il grande impegno e per la massima dedizione alla propria professione che i Medici di Montecassiano hanno dimostrato operando fin da subito in prima linea nella lotta contro il Covid.
Scatta con l'arrivo della primavera, nel Comune di Recanati, la campagna di disinfestazione per eliminare la processionaria. Si tratta di una farfalla che allo stadio larvale minaccia la sopravvivenza di alcune specie arboree, mangiandole e infestandole e che diventa un pericolo per gli animali e per l’uomo.
“I peli presenti nelle larve e nei nidi della processionaria sono fortemente urticanti al contatto con la pelle e le mucose degli occhi e delle prime vie respiratorie – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Michele Moretti - soprattutto nei bambini e in soggetti particolarmente sensibili in caso di inalazioni massicce. Gli operai del Comune sono già all’opera da diversi giorni per la verifica e lo smaltimento dei nidi di processionaria nei parchi e nelle zone verdi pubbliche. Chiediamo la collaborazione di tutti i concittadini nella segnalazione della presenza dei nidi sugli alberi, in modo tale da far intervenire subito le squadre all’opera.”
Il Comune di Recanati per evitare il dilagare dell’insetto ha indetto un’ordinanza per gli interventi di disinfestazione dove si richiede a tutti i proprietari di giardini e aree verdi di effettuare un’accurata ispezione degli alberi potenzialmente attaccabili dall’insetto così da verificare l’eventuale presenza di nidi, in particolare in tutte le specie di pino, alberi partciolarmente soggetti all’attacco degli infestanti: Pino domestico (Pinus pinea), Pino d’aleppo (Pinus halepensis), Pino silvestre (Pinus sylvestris), Pino nero (Pinus nigra), Pino strobo (Pinus strobus).
Nel momento in cui vengono riscontrati i nidi si richiede ai concittadini di non prendere alcuna iniziativa “fai da te” ma di contattare le ditte specializzate per la rimozione, distruzione e l’adeguato smaltimento. A tutela della salute dei cittadini e degli operatori ecologici è vietato depositare rami con nidi di processionaria sulla pubblica via. E' necessario invece smaltire i rami infestati tramite i servizi di nettezza urbana porta a porta o recarsi nella piattaforma ecologica. Bruciare o calpestare i nidi è controproducente e non può garantire minimamente l’eliminazione dei peli tossici perchè la diffusione della peluria tossica può avvenire anche successivamente.
L'Italia resta in arancione o rosso fino alla fine di aprile, con spostamenti vietati in tutto il Paese, bar e ristoranti, cinema e teatri, palestre e piscine chiuse, niente visite a parenti e amici in zona rossa e possibili in zona arancione all'interno della regione una sola volta al giorno e in un massimo di due persone. Ma se l'andamento della pandemia e della campagna di vaccinazione lo consentiranno, saranno possibili deroghe per ripristinare le zone gialle e dare corso ad alcune aperture anche prima del 30 aprile.
Il consiglio dei Ministri approva il nuovo decreto anti Covid in vigore dal 7 aprile che conferma sostanzialmente l'impianto delle misure già in atto e introduce due importanti novità: l'obbligo di vaccinarsi per tutto il personale che opera nella sanità, farmacisti compresi, e lo stop alla possibilità per i presidenti di Regione di emanare ordinanze, come hanno fatto in questo anno di emergenza, per chiudere le scuole nonostante le indicazioni nazionali prevedessero la presenza in classe.
Ecco alcune delle misure più importanti previste dal nuovo decreto legge del Governo.
SCUOLA - Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
PASQUA IN ROSSO - Dal 3 al 5 aprile (come prevede già l'attuale decreto) tutta Italia sarà in zona rossa, come a Natale. Non si potrà circolare neanche all'interno del proprio comune ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici. E' inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all'aperto in forma individuale
NIENTE ZONA GIALLA - Fino al 30 aprile tutta Italia sarà in zona arancione o rossa. Il Comitato tecnico scientifico ha più volte sottolineato che le misure previste per le zone gialle hanno dimostrato "una capacità di contenere l'aumento dell'incidenza ma non la capacità di ridurla". Il decreto prevede però una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri.
POSSIBILI DEROGHE, MA DIPENDE DA CONTAGI E VACCINI - Per quelle Regioni in arancione che però avranno dati da zona gialla sono previste possibili deroghe in base all'andamento dei dati su contagi e cifre sulle somministrazioni del vaccino, in particolare alla popolazione anziane fragile. Dunque un eventuale ritorno al giallo solo per quei territori con dati epidemiologici bassi e numeri alti delle inoculazioni.
SPOSTAMENTI - Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
iN ZONA ROSSA STOP VISITE AD AMICI, MA A PASQUA SÌ - Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all'interno del comune di residenza.
COPRIFUOCO - Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.
BAR E RISTORANTI - Restano chiusi. Possibile solo l'asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.
PALESTRE, PISCINE, CINEMA, TEATRI, MUSEI - Ancora niente aperture fino al 30 aprile. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all'aperto. Possibile riapertura anche per i musei.
SECONDE CASE - Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. E' il caso ad esempio di Campania Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti. L'accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell'arrivo.
OBBLIGO DI VACCINAZIONE PER SANITARI E FARMACISTI - Chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovrà vaccinarsi. Per chi rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all'andamento della pandemia. Quando si raggiungerà l'immunizzazione di massa o si registrerà un calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata. La sospensione durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. Previsto anche lo 'scudo penale' per i somministratori che seguono le regole, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave.
STRETTA SUI VIAGGI - L'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza valida fino al 6 aprile prevede che tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all'ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell'Ue siano obbligati a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena.
VIA LIBERA A CONCORSI PUBBLICI - Inserita nel decreto la norma che sblocca tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione dopo il via libera del Cts al protocollo del ministero della Funzione pubblica. Si potranno svolgere le prove su base regionale e provinciale e, dove possibile, in spazi aperti. Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.
Poteva essere il più classico pesce d’aprile; pensare di far partire una nuova avventura imprenditoriale nel peggior giorno dell’anno, che solitamente porta con sé un carico di imbarazzanti gag o scherzi a sorpresa, forse rappresenta la migliore maniera per augurarsi buona fortuna e magari strappare anche una risata.
Picchio News raddoppia e si allarga. Dal cuore di Macerata da oggi sarà presente anche sulle rive del litorale maceratese, precisamente in via Ugo Bassi a Civitanova Marche.
È stato il direttore Guido Picchio ad aprire le porte della sua ultima ‘impresa’ editoriale che ha subito accolto un primo illustre ospite, ovvero il sindaco Fabrizio Ciarapica che, di fatto, ha tenuto a battesimo la prima giornata della redazione civitanovese di Picchio News.
Forse l’unico pesce d’aprile è stato vedere l’obiettivo di una fotocamera puntato sul 'Picchio' e non viceversa come da consuetudine professionale, ma per il resto il sogno è diventato realtà ed è pronto a mettersi in moto.
“Apprezziamo molto la scelta intrapresa dall’amico Guido con il quale mi lega un rapporto di amicizia, oltre che di collaborazione, che dura da diverso tempo e il fatto che si sia allargato anche a Civitanova rappresenta un bel riconoscimento verso questa città che negli anni è cresciuta parecchio diventando punto di riferimento per il territorio maceratese”.
È quanto affermato dal primo cittadino Ciarapica dopo aver messo piede nel locale situato nei pressi dell’uscita delle strada statale 77, per una visita benaugurante oltre che istituzionale: “Il fatto che una redazione di un giornale online decida di essere presente fisicamente lungo la costa, credo che sia il segno tangibile della centralità che la città di Civitanova occupa in tutta la regione Marche”.
Una apertura che arriva nel pieno della zona rossa ma alle porte della bella stagione, attesa con particolare trepidazione soprattutto in questo 2021: “C’è voglia di ripartire ma dobbiamo sempre prestare la massima attenzione, in quanto il virus non è affatto scomparso – ha spiegato Ciarapica - nel corso della terza ondata a farne le spese sono stati principalmente molti giovani e questo dato la dice lunga su quanto la pandemia sia aggressiva. In questa fase però vediamo una luce in fondo al tunnel rappresentata dalle vaccinazioni e proprio a Civitanova stiamo allestendo un grande punto vaccinale che dovrà essere funzionale per fornire un supporto incisivo nei confronti dei comuni dell’ambito territoriale 14 oltre che a consentirci di affrontare il futuro in maniera più serena– ha aggiunto -. Tutto questo arriva alle porte del periodo estivo verso il quale noi riponiamo grandi aspettative tant’è che in questi ultimi mesi, seppur impegnati nella gestione dell’emergenza, abbiamo anche programmato l’estate che sta per arrivare. Approvando il bilancio di previsione c’è stato il via libera a risorse importanti che andranno a potenziare tutto quello che concerne il turismo e la cultura”.
“Civitanova è una realtà accogliente sotto molti punti di vista e questa amministrazione ha lavorato molto in merito al miglioramento di ogni aspetto della città – ha sottolineato il primo cittadino della città rivierasca - partendo innanzitutto dalla sicurezza e la legalità, due aspetti incentivati attraverso la riqualificazione urbana: per il centro cittadino abbiamo oltre 1 milione e mezzo di euro di opere pubbliche in fase di realizzazione che si vanno ad aggiungere ad altre già programmate – ha continuato – Oltre ad una puntale gestione dei rifiuti con operatori presenti h24 anche di domenica, recentemente abbiamo piantumato qualcosa come 2000 piante, senza dimenticare la bandiera gialla appena conquistata che rappresenta l’attenzione che riponiamo verso i servizi legati al bike – inoltre il Sindaco Ciarapica ha illustrato - nei giorni scorsi è stato firmato il protocollo di intesa per la ciclovia sulla strada statale 77 che collegherà Civitanova a Foligno e tutte le attività che stiamo portando avanti hanno sicuramente aumentato il grado di accoglienza e di interesse”.
Il periodo pandemico sta mettendo sempre più alle corde diversi segmenti economici, ecco perché un ‘taglio del nastro’ fatto oggi può essere un veicolo di speranza: “Nonostante il periodo complicato, negli ultimi mesi si è tenuta l’inaugurazione della storica pasticceria ‘Romana’ e tra qualche settimana verrà aperto, lungo il corso Umberto I, un ristornate di Sushi – ha annunciato Ciarapica -. La città sta crescendo e quando un imprenditore decide di investire in maniera importante è anche perché la realtà in cui si insedia gli garantisce un certo ritorno”.
“Civitanova si è caratterizzata negli ultimi anni in positivo anche perché la popolazione è sempre aumentata – ha precisato il primo cittadino - siamo da tre anni la città più popolosa della provincia di Macerata e solo quest’anno anagraficamente si è registrato un leggero calo ma motivato dalle chiusure causate dalla pandemia –ha chiarito -. Altri dati importanti riguardano la presenza giornaliera, attraverso il sistema di video sorveglianza e delle telecamere ocr, presenti presso i varchi cittadini, siamo in grado di monitorare tutte le targhe delle auto che ogni giorno passano a Civitanova. Prima del covid erano stati registrati circa 80mila veicoli che transitavano giornalmente in città per un stima di 100mila persone, numeri che poi aumentano nel fine settimana ma che sono ugualmente significativi anche ora che siamo in zona rossa– ha chiosato Ciarapica - questa è la dimostrazione di una città che sta crescendo e abbiamo il dovere di accompagnarla e sostenerla lungo questo percorso”.
"Lo Sferisterio di Macerata può essere uno dei luoghi pilota per andare verso la riapertura dei teatri con almeno il 50% della capienza": lo ha detto Lucia Borgonzoni, sottosegretario al ministero della Cultura, intervenendo stamani alla conferenza stampa di presentazione del Macerata Opera Festival 2021. "Come ha già fatto il Comune di Verona con l'Arena e come si apprestano a fare altri teatri - ha aggiunto - anche Macerata può chiedere al governo di inserire lo Sferisterio tra quei luoghi in cui sperimentare la riapertura dopo questi mesi di chiusura per l'emergenza Covid".
"Il Paese - ha detto ancora il sottosegretario - deve ripartire dalla cultura che, non dimentichiamo, rappresenta il 17% del Pil".
Borgonzoni ha anche annunciato l'avanzamento dell'iter per il Fondo unico per lo spettacolo, sottolineando "l'esigenza di normare il lavoro degli artisti e degli operatori che ruotano attorno al mondo degli spettacoli".