La peggior Rossella Civitanova dell’anno crolla a Senigallia e infila la sesta sconfitta consecutiva. La Goldengas trova una serata esagerata in attacco, ma la difesa civitanovese contribuisce ampiamente e nel secondo tempo di fatto la contesa prende decisamente la direzione di Senigallia.
Col roster al completo, coach Mazzalupi manda in tribuna Fabi e, come consuetudine, la Rossella approccia tutto sommato bene la gara, con Casagrande che evidentemente ha energia in più del solito per la sfida da ex: 7 punti in un amen del numero 24 spingono i biancoblu al rapido +7 (4-11 al 3’).
In attacco, bene o male, i biancoblu trovano sempre qualcosa, ma il problema è che la difesa è troppo sonnacchiosa: Gurini e Pozzetti si infilano presto negli spazi lasciati dalla retroguardia virtussina e in un amen recuperano il terreno perso e piazzano il controbreak (22-15 al 7’).
I padroni di casa non perdonano neanche mezza amnesia, ma è chiaro che subendo 32 punti nel solo primo quarto è dura venirne a capo contro una squadra talentuosa come Senigallia.
La Virtus precipita anche a -15 (55-40 al 19’) ed è costretta di nuovo ad usare Milani col contagocce, stavolta a causa dei prematuri tre falli, ma tenersi aggrappati alla partita sfidando Senigallia sul suo terreno, quello della partita ad alto punteggio, è un rischio incalcolabile. Neanche la difesa a zona ferma la marea biancorossa e così la sirena di metà gara con il tabellone luminoso sul 55-42 non sembra nemmeno così male.
La Rossella dovrebbe cambiare marcia soprattutto a livello di energia al rientro dal parquet e invece è Senigallia a dare un’altra sgasata in avvio di terzo quarto. Gurini è inarrestabile, l’esperienza di Pierantoni fa il vuoto sotto canestro e così la Goldengas vola via sforando i 20 punti di vantaggio. I biancorossi toccano il +31 sul finire del terzo periodo (83-52 al 29’ con il jumper dal mezzo angolo di Cicconi Massi).
L’ultimo periodo è solo un lento calvario, con Amoroso e compagni sulle ginocchia e Senigallia a concedere qualcosina solo nei minuti finali, con i due coach a svuotare le rispettive panchine: alla sirena il tabellone recita un pesante 103-84, non il miglior viatico per aprire le due settimane che decideranno il destino virtussino.
GOLDENGAS SENIGALLIA-ROSSELLA CIVITANOVA 103-84
SENIGALLIA: Conte 13, Pierantoni 8, Giacomini 6, Giunta 6, Centis, Gurini 24, Terenzi 1, Cicconi Massi 13, Costantini, Moretti 4, Pozzetti 9, Peroni 19. All.: Ruini.
CIVITANOVA: Ciarapica 2, Cognigni 7, Andreani 11, Felicioni 2, Vallasciani 9, Amoroso 11, Lusvarghi 12, Casagrande 13, Rocchi 8, Milani 9. All.: Mazzalupi.
ARBITRI: Castellano, Gurrera.
PARZIALI: 32-25, 23-17, 28-14, 20-28
Terza vittoria consecutiva su tre gare ravvicinate per un’inesauribile CBF Balducci HR Macerata, che fa bottino pieno anche contro la Green Warriors Sassuolo con una prestazione quadrata che permette alla formazione di coach Luca Paniconi di continuare la sua marcia nei piani alti della classifica di Pool Promozione.
Entrambi i tecnici confermano i sestetti consolidati delle ultime gare: CBF Balducci con la diagonale Peretti-Renieri, Lipska e Pomili in banda, Mancini-Martinelli al centro e Bisconti libero; risponde la Green Warriors con la diagonale Pasquino-Antropova, Dhimitriadhi e Salinas schiacciatrici, Busolini e Civitico centrali, Falcone libero.
Avvio punto a punto prima dell’allungo in partenza di Macerata con gli attacchi di Pomili ed il muro di Mancini che vale il 9-5. Salina e Busolini (ace) riportano in scia Sassuolo, che aggredisce il cambio palla della CBF Balducci senza però riuscire a trovare il break che impensierisca la formazione di casa, almeno fino al turno al servizio di Dhimitriadhi, che vale il pareggio ed il primo sorpasso delle ospiti (15-16).
La verve offensiva di Lipska tiene in scia la CBF Balducci, ma la veloce di Civitico consegna tre set ball a Sassuolo (21-24).
Quando però Dhimitriadhi sbaglia la prima, il turno al servizio di Lipska mette pressione sulla ricezione di Falcone e Salinas: Renieri annulla la seconda, Dhimitriadhi va ancora out ed il muro di Martinelli ribalta la situazione, 25-24. Antropova annulla il set ball di Macerata ma il suo servizio a rete dà ancora una chance alle padrone di casa, che chiudono il set con un muro di Mancini sulla pipe di Salinas per un incredibile 27-25.
Finale di set corroborante per la CBF Balducci che apre bene il secondo parziale con gli attacchi di Pomili e Renieri che portano Macerata avanti sul 9-6, Antropova sale di tono per trascinare le compagne ma le locali rispondono con la ricezione di Pomili e Lipska e la presenza in attacco e a muro di Mancini che trova due punti consecutivi per il 14-10.
È però l’opposta di Sassuolo a trovare il cambio palla per il turno al servizio di Salinas che rimette tutto in discussione con il pareggio trovato da Dhimitriadhi (15-15); Paniconi inserisce Maruotti in banda per Pomili mentre Martinelli al centro si scatena, chiudendo ad ogni tentativo di break di Sassuolo fino al 18 pari.
Maruotti mura su Antropova per il controsorpasso della CBF Balducci, che prende campo con gli attacchi dell’MVP Lipska, che portano Macerata sul 24-21. È allora Peretti a murare su Antropova per il punto finale.
Inizio di terzo set molto equilibrato, sulla falsariga del primo, è però la Green Warriors a trovare il primo break con il turno in battuta di Pasquino che crea problemi alla ricezione di Macerata (8-12). Paniconi allora fa rifiatare Peretti gettando nella mischia Galletti (l’ex di giornata) e quando Lipska trova il cambio palla, la CBF Balducci inizia a ritrovare la quadratura in difesa, con l’apporto di Bisconti e di tutta la squadra: il muro di Martinelli apre la strada agli attacchi di Lipska e Renieri che trovano il 13 pari.
Lo stallo procede fino al 20-20 quando l’ottimo turno al servizio della neo entrata Giubilato mette il set sulla via di Macerata; i muri vincenti di Galletti e Martinelli e due colpi di Lipska danno ben quattro match ball alle padrone di casa e l’out di Antropova mette fine alla contesa. L’en plein dunque per la CBF Balducci, importante per approcciare con convinzione la prossima dura trasferta di Roma del 25 aprile.
“Un po’ di rammarico per il primo set c’è, ma è un rammarico generale per quanto si è visto nel corso di tutta la gara – ha dichiarato il tecnico della Green Warriors Enrico Barbolini – Per buoni tratti della partita siamo stati in grado di giocarcela con una squadra del valore di Macerata. Forse il punteggio di 3-0 ci punisce un po’ troppo per quello che abbiamo fatto in questa partita, però credo che il fatto di aver giocato in certi frangenti alla pari ci deve dare convinzione per il prosieguo del campionato, al di là del risultato.”
“Recuperare il primo set ci ha dato il vantaggio del risultato ed anche una certa tranquillità – il commento di coach Luca Paniconi – Fossimo andati sotto forse avremmo avuto qualche problemino in più. Lo abbiamo vinto con la caparbietà e la bravura delle ragazze, per l’ennesima volta abbiamo rimontato tante situazioni e questo è sintomo di una crescita importante a livello di determinazione e convinzione. In alcuni momenti non siamo stati ordinati e precisi come al solito, ma siamo stati bravi a ricompattarci e a ottimizzare quelle che sono le nostre qualità.”
CBF BALDUCCI HR MACERATA – GREEN WARRIORS SASSUOLO 3-0
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Pomili 5, Mancini 11, Peretti 1, Lipska 17, Martinelli 12, Renieri 12, Bisconti (L), Maruotti 3, Galletti 2, Giubilato. Non entrate: Rita, Sopranzetti (L), Pirro. All. Paniconi.
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Pasquino 4, Salinas 3, Civitico 8, Antropova 16, Dhimitriadhi 6, Busolini 6, Falcone (L), Magazza 1, Zojzi. Non entrate: Pelloni (L), Spinello, Ariss, Fornari, Ferrari. All. Barbolini.
ARBITRI: Verrascina, Salvati.
PARZIALI: 27-25 (26’), 25-21 (25’), 25-20 (25’).
NOTE: CBF Balducci 8 errori in battuta, 1 ace, 14 muri vincenti, 63% ricezione positiva (34% perfetta), 40% in attacco; Green Warriors 6 errori in battuta, 2 aces, 9 muri vincenti, 51% ricezione positiva (22% perfetta), 28% in attacco.
"Rispondere a sterili polemiche, non rientra nell’indole di questa amministrazione che, è doveroso precisare, rispecchia un gruppo consiliare civico che fonda la sua forza proprio nella diversità di idee politiche rese unitarie dall’intento unico e comune di fare il bene della comunità che lo ha eletto a maggioranza".
A ribadirlo è il sindaco di Appignano Mariano Calamita, nel replicare all'attacco del consigliere leghista Luca Buldorini che aveva paventato il rischio dell'istituzione di una zona rossa nel Comune, considerato il recente incremento dei casi positivi (leggi qui).
Un attacco che Calamita considera come una delle "numerose occasioni perse da parte di Buldorini di tacere e di evitare di mettere continuamente in cattiva luce nei suoi articoli basati solo su propaganda e qualunquismo, non tanto l’attuale amministrazione quanto piuttosto l’intera comunità appignanese, senza mai fornire soluzioni degne di attenzione".
"Abbiamo costantemente informato i cittadini sull'andamento dei contagi poiché la prima prevenzione avviene con la responsabilizzazione dei propri comportamenti - precisa Calamita -. In continuo contatto con la rete dei Medici di Medicina Generale, in collaborazione con le forze dell'ordine, Polizia locale e Carabinieri, nonché con l'ausilio della protezione civile, si è sempre attuata un’attività sia di controllo, sia di allerta nei confronti della popolazione. Ma a Luca Buldorini queste cose saranno sicuramente sfuggite. Gli ricordiamo anche che Appignano ha da ultimo promosso un contributo del 60% al cittadino che esegue celermente il tampone molecolare, a seguito di tampone rapido positivo, per accelerare le misure di isolamento e tracciamento, al fine di bloccare il prima possibile i contagi".
"Gli attuali positivi di Appignano, sono il risultato di focolai familiari, dove i contagi avvengono in diverse situazioni, spesso in ambienti lavorativi - spiega ancora Calamita -. Il consigliere Buldorini dice che ha donato alla scuola e all’asilo 4 termoscanner, tuttavia, come dimostrato da più situazioni, non sono questi la soluzione. Peraltro, come già detto, gli attuali numeri di contagi neanche derivano da un focolaio scolastico. Vorremmo invece, a tal proposito, elogiare tutti quei cittadini che donano alla comunità, come successo in altre occasioni, ma non ne hanno mai fatto motivo di propaganda o vanto per meri fini politici".
"Riguardo al punto vaccini che il consigliere sta cercando di prefigurare nel nostro paese, volevamo informarlo che, già prima della campagna vaccinale, in collaborazione con l'Inrca e a seguito di sopralluoghi da parte dei loro sanitari, avevamo proposto alla Regione il sito dell'oratorio parrocchiale, con il beneplacito dell'attuale parroco, per effettuare le vaccinazioni ai nostri cittadini - aggiunge il sindaco -. Questo a dimostrazione che il nostro intento è collaborare con la Regione, a vantaggio di tutti i cittadini. Al contrario di Buldorini che sembra volersi fare portavoce solitario, verso i tavoli regionali, di una propria campagna politica personale. Senza considerare le sue manie vittimistiche da perseguitato politico. Noi non abbiamo un attaccamento alla giubba di un partito, abbiamo molto buon senso, a differenza sua, che ci guida verso atteggiamenti di collaborazione e mediazione e che ci auguriamo siano tali anche da parte della Regione".
"Visti tali dati epidemiologici, piuttosto che considerare le polemiche a scopo propagandistico di Buldorini, torniamo a rivolgerci a tutti i concittadini, di avere massima attenzione e propensione al rispetto delle regole anti contagio, di educare i ragazzi a questo. Sono i giusti comportamenti che ci permetteranno di arrivare alle maggiori libertà che cerchiamo da tempo" conclude Calamita.
Una anno dalla scomparsa di Don Giuseppe Branchesi: ora grazie a una campagna di crowdfunding sorgerà a Dapaong, in Togo, una biblioteca dedicata al sacerdote morto a causa del Covid lo scorso 19 aprile 2020.
Era il prete della chiesa di Santa Maria in Selva, a Treia, ma era conosciutissimo in tutta la provincia di Macerata e non solo.
“A distanza di un anno dall’“arrivederci” che abbiamo rivolto al nostro caro Fratello, Don Peppe, è sempre più crescente il sentimento di profonda gratitudine per quanto la vita sappia costantemente donare frutti di straordinaria unicità ed irripetibilità” – si legge in una nota della famiglia -.
La campagna crowfunding ‘In missione nel mondo con Don Peppe’, “ha raccolto oltre 24mila euro ad oggi donati da tutti voi, associazioni, famiglie e ‘amici di ogni dove ‘, che sono diventati certezza di un futuro migliore per i ragazzi della savana del Togo, un Dapaong.
Con occhi lucidi, pieni di profonda riconoscenza, possiamo annunciarvi che la biblioteca “Don Peppe” è realtà “.
Chiunque voglia dare il proprio sostegno può continuare a farlo con un proprio contributo accedendo al link.
Il Video della Nuova Biblioteca ( link ) è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Eumega (Gruppo Missionario della Parrocchia di San Francesco di Macerata). “Quest'opera è stata realizzata grazie ad un parroco italiano che con la sua generosità ha voluto aiutarci a realizzarla" spiega LuoisKouagou , direttore degli studi del Luois Kouagou collegio San Bonaventura “.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Sono tre le vittime registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 72enne di Fermo e di una 70enne di Porto Sant'Elpidio decedute al Covid-Hospital di Civitanova, e di una 79enne residente a Montecosaro che è spirata all'ospedale di Macerata.
Nelle strutture ospedaliere di Ancona hanno perso la vita 3 persone: un 94enne e una 88enne entrambi del capoluogo si sono spenti all'Inrca, mentre una 82enne (sempre del capoluogo di regione) è deceduta a Torrette. Una vittima segnalata anche all'ospedale di Fermo, dove è spirato un 72enne di Falerone. Anche al nosocomio di Ascoli Piceno si segnala un decesso: si tratta di un 72enne di Offida. Un 82enne di San Paolo Civitate si è spento all'ospedale di Urbino, mentre un 90enne di Senigallia ha perso la vita presso il nosocomio cittadino.
Un decesso registrato anche all'ospedale di Pesaro, dove è morto un 85enne di Urbino. Infine presso la Rsa Villa Serena di Jesi è spirata una 92enne di San Marcello.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2848 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (942), mentre sono 474 quelle totali nella provincia di Macerata.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:
Prenotazioni vaccini fascia d'età 65-69 anni: dopo 1 ora e 28 minuti 22.775 prenotazioni
“Sono già 22.000 le persone con un'età tra 65-70 anni che si sono prenotate per la vaccinazione.
Il target è di 100.000 ma il volume di 10.000 vaccinazioni al giorno che abbiamo raggiunto garantisce a tutti la copertura nelle prossime settimane, grazie dell'altissimo senso civico dimostrato” .
L’annuncio arriva direttamente dall’assessore alla Sanità regionale delle Marche, Filippo Saltamartini, in un post Facebook.
Saltamartini allega inoltre un grafico il quale mostra che il maggior numero di persone prenotate si ha nella provincia di Ancona (9019), a seguire Macerata (5.444 ).
Nel frattempo la Regione ha potenziato ulteriormente il numero verde per effettuare le prenotazioni per le vaccinazioni (800.009966) che d'ora in poi sarà attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica.
Poste Italiane ha inoltre attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti. I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947.
Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento.
Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza.
La prenotazione via SMS si aggiunge a tutte le possibilità che Poste Italiane mette già a disposizione per i cittadini, come:
la piattaforma online www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it dove il cittadino deve inserire i propri dati anagrafici, quelli della tessera sanitaria e un recapito telefonico prima di poter scegliere l’appuntamento preferito;
- gli ATM Postamat, presso cui è possibile prenotare la somministrazione inserendo gli estremi della tessera sanitaria e seguendo gli stessi passaggi della prenotazione online;
- il numero verde 800.00.99.66 attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica e i portalettere, attraverso il palmare in dotazione.
Taglio del nastro stamane per il nuovo centro tennis della città di Tolentino.
Il nuovo impianto sportivo è stato realizzato in zona Pace, viale della Fraternità.
Alla cerimonia di inaugurazione, accolti dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi, hanno partecipato diverse autorità, sia civili che militari, tra cui Fabio Luna Presidente regionale del Coni, Luca Sbrascini responsabile tecnico giovanile nazionale della Fit per Marche e Umbria e Andrea Pallotto Consigliere regionale Fit, Pierpaolo Cenci fiduciario provinciale settore tecnico nazionale Fit e diversi Consiglieri regionali tra cui Pierpaolo Borroni, Romano Carancini Anna Menghi, Renzo Marinelli e Jessica Marcozzi, mamma della Campionessa Elisabetta Cocciaretto, impegnata in queste ore nella Fed Cup in Romania, che con un videomessaggio ha voluto salutare i presenti annunciando che presto sarà a Tolentino per allenarsi.
Sono a diposizione degli sportivi e in particolare degli appassionati di tennis e padel, diversi campi e infrastrutture di servizio.
Infatti il nuovo centro tennis è costituito da 7 campi da tennis di cui un centrale ipogeo in terra rossa, 2 campi in sintetico coperti con struttura tensostatica, 4 campi coperti con struttura pressostatica movibile nel periodo estivo in terra rossa. A questi si aggiungono due campi per il padel.
Sono stati realizzati locali adibiti a segreteria, due spogliatoi, palestra, sala polivalente, sala riservata per i maestri, infermeria, bar-ristorante.
Il nuovo centro tennis si sviluppa su una superficie di 17.000 metri quadri.
Il progetto preliminare è stato elaborato dallo Studio Severini mentre il progetto definitivo ed esecutivo è stato elaborato da Progetto Immobiliare 2.0.
L’intervento è stato eseguito nei 270 giorni previsti dalla stessa impresa Progetto Immobiliare 2.0.
“Per la realizzazione e la gestione è stata costituita una ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) formata da Progetto Impresa 2.0, Mancini Ilio Impianti, Tennis Service e dell’Associazione Tennis Tolentino che andrà a gestire il nuovo centro tennis”, fa saper l’amministrazione comunale di Tolentino -.
“Il contratto di disponibilità prevede una spesa totale è di 3 milioni e 407 mila euro, comprensivo dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria per dieci anni. Il Comune pagherà un canone annuale per dieci anni al termine dei quali ritornerà proprietario della struttura sportiva.
Tutti gli impianti sono di ultima generazione in classe energetica A3 come le coperture dei campi. L’impianto è omologato per gare nazionali e internazionali.
Consensi unanimi per una nuova struttura che è stata giudicata tra le più funzionali e belle del centro Italia e che presto ospiterà importanti manifestazioni, anche a livello nazionale e internazionale.
Lunedì 19 aprile avrà inizio, in ambito provinciale, il corso di formazione per vigili del fuoco volontari, al quale parteciperanno 14 unità.
L’obiettivo è quello di potenziare l’attuale organico in forza al distaccamento di Apiro, l’unico distaccamento volontario ricadente sul territorio marchigiano.
Il corso avrà la durata di 120 ore e si articolerà in lezioni teorico-pratiche, delle quali le prime saranno svolte in modalità dad e le seconde saranno svolte presso il distaccamento permanente dei vigili del fuoco di Camerino, stante la presenza della torre di addestramento oltre che di spazi esterni che consentiranno di svolgere in maniera ottimale tutte le fasi addestrative previste nel programma di formazione.
Grande soddisfazione è stata espressa da parte dei vertici del Comando e dell’amministrazione comunale di Apiro per il risultato raggiunto, risultato che si va ad aggiungere ad un altro importante obiettivo riguardante la futura realizzazione del plesso edificatorio che ospiterà in parte il deposito comunale e in gran parte i nuovi locali da destinare al distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Apiro.
Entrambe le istituzioni auspicano di raggiungere il traguardo nel più breve tempo possibile, anche in considerazione dell’importanza strategica che la nuova struttura potrà costituire per lo stesso comune di Apiro, e per tutti i comuni limitrofi, in termini di sicurezza e di pronta risposta alle esigenze del territorio montano.
"Questo difficile momento ha messo a dura prova soprattutto il settore della ristorazione, ma non mi sono demoralizzato, anzi, ogni mente originale trova le giuste corde proprio nei momenti più difficili così da accendere le proprie passioni e nel mio caso, l’estro nella cucina".
A raccontare la sua storia è il tolentinate Pierluigi Uriani, 27 anni e cuoco di professione.
Pierluigi è cultore di un bagaglio culinario che unisce, per nascita, i colori della Campania e l’essenza delle Marche: "Ho avuto la fortuna e la voglia già nella mia giovane età di fare moltissime esperienze in cucina dalla Spagna alle vette più alte del Trentino - dice -. Dai primi di marzo a causa della crisi socio-sanitaria, la struttura in cui lavoravo è stata costretta a chiudere e, di conseguenza, a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti, me compreso".
"Data la situazione, dopo un primo momento di smarrimento e confusione mentale, ho deciso di non piangermi addosso. Ho iniziato a studiare un settore della cucina che sempre mi ha affascinato ma che per motivi lavorativi non ho mai potuto approfondire: i lievitati ed in particolare, il pane e la pizza - aggiunge Pierluigi -. Entrato in questo magnifico mondo che racconta di mani sporche di farina, lievito madre e inconfondibili profumi, ho sentito la necessità di condividere la mia sempre crescente passione attraverso il social".
Nasce così il profilo Instagram “Boutique_de_le_Pierre”.
"Ho iniziato a postare, con continuità e caparbietà, foto e video delle mie creazioni con le relative spiegazioni dei procedimenti, riscontrando un sorprendente successo - spiega Pierluigi -. In particolar modo, un video “reels”, dove preparo un impasto per una pizza in teglia ad alta idratazione, ha raggiunto circa 840.000 visualizzazioni!"
"Nelle mie creazioni credo che ci sia sempre un po’ di magia e so che, aldilà della passione, nasce direttamente dall’ambiente familiare e dalla qualità dei prodotti della mia terra, le mie amate Marche, prodotti con cui sono cresciuto e con cui ho ormai grande familiarità. Lo scorso marzo ognuno di noi ha dovuto fare i conti con le chiusure e la cassa integrazione, ma resto fiducioso, noi cuochi - auspica Pierluigi - torneremo a deliziarvi e voi, cari clienti, a illuminarci la sala".
Nell’ambito del progetto “Civitanova Città con l’Infanzia”, in cui confluiscono iniziative educative per bambini, futuri adolescenti e genitori, è previsto per martedì 20 aprile prossimo alle ore 21.00 “Mediatico a chi?”, evento sul tema dell’uso consapevole dei media, trasmesso in videoconferenza nell’area streaming del sito comunale.
L’evento vedrà la partecipazione di Barbara Capponi, Assessore al welfare ed alle politiche sociali e di Marco Gasparini, giornalista, autore di libri di storia e specialista di media e social media, che ha scritto, infatti, il libro a quattro mani con Andrea Pierleoni, dal titolo ‘Mediatico a chi? Guida all’uso consapevole dei media’.
Nel corso della videoconferenza Gasparini illustrerà la natura dei media, anche attraverso la visione di slide e contributi video opportunamente destrutturati al fine di capire come funziona il mondo delle tv, delle radio, di internet.
Gasparini, inoltre, indicherà le chiavi di lettura opportune per decodificare i messaggi mediatici, anche al fine di identificare i pericoli ed evitare i rischi di un uso inconsapevole e sregolato che possono sfociare in forme di dipendenza.
“Questo momento così complicato – ha dichiarato l’assessore Capponi - ci ha dimostrato come il complesso mondo del digitale possa divenire in breve tempo parte essenziale del nostro vivere. Ma il mondo social e virtuale non è immune da rischi: all'interno della progettualità "Città con l'infanzia", pensando soprattutto a genitori e insegnanti, abbiamo voluto, con un relatore esperto e formato, mettere in piedi un momento di riflessione e informazione su dinamiche troppo spesso sottovalutate, specialmente da un punto di vista educativo”.
“Con l’Italia alla vigilia della zona gialla, Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il suo amato rosso nel covid non è il colore del merito, ma della vergogna.”
Così Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e responsabile organizzativo del partito a livello regionale, sulla difficile situazione che sta vivendo la città, tra le poche delle Marche con il numero dei positivi in crescita.
“La Lega è stata l’unica ad impegnarsi per il contenimento dei contagi - ricorda Buldorini - test sierologici alla cittadinanza già nel corso della prima ondata, 4 termoscanner donati a scuole ed asilo, il suggerimento e la disponibilità alla collaborazione per instaurare controlli con l’aiuto dei volontari della protezione civile, l’avvio delle procedure per l’apertura di un centro vaccinale per cui ieri abbiamo ricevuto la disponibilità da parte della Croce Rossa Di Macerata per un’ambulanza e relativo equipaggio. Tutto mentre Calamita e i suoi continuano a sperare nel buon Dio".
“Secondo i parametri introdotti dall’ultimo decreto ci sono le condizioni per fare dichiarare Appignano una specie di lazzaretto con tutte le ricadute sociali ed economiche negative del caso che ricadrebbero su una cittadina già allo stremo – aggiunge Buldorini – Un paradosso di fronte alle imminenti riaperture, paradosso in cui appare ancora più assurdo che il sindaco si limiti a consigliare l’osservanza delle regole e recitare orazioni funebri al bisogno".
"L’ amministrazione comunale ha avuto mesi e la collaborazione totale della Lega per fare la sua parte nel limitare i contagi e ritornare alla vita: perché si arrocca nella sua incapacità preferendo mantenere immacolata la casacca politica a spese dei cittadini? È arrivato il tempo che faccia un esame di coscienza e si rimbocchi le maniche con chi, come la Lega, non ha mai guardato al colore, ma alla salute degli appignanesi” conclude Buldorini.
Cominceranno lunedì i lavori per la realizzazione della piattaforma di fondazione su cui verranno installati i moduli scolastici abitativi temporanei per ospitare le cinque classi della Scuola Coloramondo, dopo che parte del plesso era stato dichiarato inagibile. La ditta individuata per i lavori di fondazione e per gli allacci, nei giorni scorsi, ha provveduto ad allestire il cantiere nell’area esterna della Media “Raffaello Sanzio” in Viale Piemonte.
Si tratta di una soluzione provvisoria in attesa dell’ultimazione della nuova scuola elementare dove le cinque classi verranno definitivamente collocate. Un’emergenza, quella della Coloramondo, evidenziatasi lo scorso mese di dicembre quando l’approfondimento tecnico sulle strutture, chiesto dall’Amministrazione Comunale, ha fatto emergere un insufficiente livello di sicurezza della parte più vecchia del plesso della Scuola dell’Infanzia di Porto Potenza Picena. Peraltro struttura completamente distaccata dalla nuova ala che tutt’ora ospita svariate classi. Di conseguenza, il 15 gennaio, il Sindaco Noemi Tartabini ha firmato un’ordinanza con la quale chiudeva quella porzione di scuola che ospitava 2 classi dell’Infanzia e 3 classi della Primaria, trasferite in appena due giorni (il tempo di allestire le aule) presso la Scuola di via Dello Sport a Potenza Picena, mettendo a disposizione il trasporto gratuito per lo spostamento quotidiano degli alunni. Dopo una serie di riunioni che hanno visto la partecipazione sinergica di Amministrazione Comunale, UTC, Consiglio d’Istituto e la Commissione Consiliare preposta si è concordato di riportare quanto prima le bambine e i bambini della Coloramondo a Porto Potenza Picena utilizzando una installazione temporanea di moduli scolastici. Scelta scaturita dalla necessità di andare incontro alle esigenze delle famiglie ma anche tenendo conto della pandemia in corso. L’Ufficio Tecnico Comunale ha individuato nell’area esterna della Scuola Secondaria di Primo Grado “Raffaello Sanzio” la localizzazione più idonea, meno invasiva e meno onerosa, all’installazione dei moduli.
E' stato quindi redatto il progetto acquisendo i necessari pareri favorevoli da parte della Commissione Locale Paesaggio, della Soprintendenza e dell’Asur. La struttura provvisoria di circa 530 metri quadrati è dotata di aule scolastiche, locale mensa, aula insegnanti, uno spazio multifunzionale e servizi igienici, con split a pompa di calore per il caldo/freddo e termoconvettori nei bagni. I moduli abitativi scolastici ospiteranno le cinque classi sino alla fine dell’anno in attesa di entrare nella nuova scuola elementare in costruzione.
"Nell’area vasta la Direttrice ha dato mandato di predisporre ordini di servizio per coprire i turni per garantire la vaccinazione a Macerata quando invece l’adesione dei medici è su base volontaria".
La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche dopo la segnalazione di alcuni medici che hanno ricevuto la convocazione per il punto vaccinale di Macerata senza comprendere i criteri per i quali siano stati selezionati taluni colleghi piuttosto che altri.
"Stiamo intravedendo anche in altri territori una deriva autoritaria che è inaccettabile – tuona il segretario regionale Oriano Mercante - perché ai medici e agli operatori sanitari si sta chiedendo uno sforzo incredibile nell’ultimo anno per far fronte alla pandemia che meriterebbe un maggiore rispetto".
Alla dott.ssa Corsi, Direttrice dell’Area Vasta 3, il sindacato Anaao Assomed Marche rimprovera di aver assunto l’iniziativa organizzativa di far precettare i medici da destinare al centro vaccinale di Macerata senza la condivisione con le rappresentanze sindacali e di aver, finora, evitato di incontrare Giorgio Tombesi, delegato sindacale di Anaao Marche per l’Av3, nonostante le richieste.
Tale confronto potrebbe essere utile per evitare future criticità come quella dell’ordine di servizio in essere che il sindacato ha formalmente chiesto di revocare a mezzo di posta elettronica certificata.
"Alla Direttrice – insiste Mercante - chiediamo di introdurre la concertazione sindacale come prescritto dalla legge anche nell’Area Vasta 3 considerando che da quando ha assunto l’incarico questa è venuta meno o, nel caso la decisione circa l’ordine di servizio per il centro vaccinale fosse stata presa dai suoi sottoposti senza il suo avallo, di controllare ciò che accade sotto la sua responsabilità".
Anaao Assomed Marche sta attenzionando quello che avviene in tutti i territori: "Anche all’Inrca di Ancona si stava profilando una criticità che per fortuna è rientrata grazie all’intervento dei nostri delegati e alla disponibilità della direzione".
In mattinata il Capitano Massimo Amicucci, Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, e il Colonnello Nicola Candido, Comandante Provinciale dei carabinieri di Macerata, hanno fatto visita alla nuova redazione civitanovese di Picchio News e intrattenuto una chiaccherata a 360° sul periodo che stiamo vivendo. Monitoraggio anti covid e dinamiche territoriali i temi al centro della discussione.
La crisi pandemica va avanti ormai da più di un anno, come procedono i controlli sul territorio per far rispettare le norme di contenimento? Le misure "intermittenti" per i continui cambi di colore provocano ancora disorientamento nei cittadini?
Colonnello Candido:"In tutta la provincia sono costanti i servizi di controllo finalizzati a verificare il rispetto delle disposizioni e dei DPCM in vigore. Prima che avvengano i cambi di disposizioni si svolgono delle riunioni presiedute dal Prefetto per avere indicazioni anche in merito a come far rispettare le norme. Prevenzione e repressione laddove necessario sono ancora le armi più efficaci.E' ancora necessario che collettività e cittadinanza continuino a collaborare anche se ci rendiamo conto che non è semplice per tante ragioni. Ci sono situazioni davvero critiche ma è indispensabile aiutare la campagna di vaccinazioni tenendo ancora un comportamento responsabile".
Capitano Amicucci: "Macerata e Civitanova sono i centri più importanti ove si concentrano maggiormente i controlli, invece è relativamente più semplice ottenere il rispetto delle regole nei comuni più piccoli. Con le riaperture Civitanova è stata la zona che ci ha impegnati di più ma in linea di massima la popolazione ha di nuovo dimostrato il senso civico adeguato. E' impensabile immaginare un rispetto delle regole totale ma le violazioni rappresentano ancora l'eccezione. Conosciamo le difficoltà economiche di alcune famiglie ma le norme sono queste e vanno rispettate. E' giusto continuare a ricordare, a chi pensa di eludere i controlli, che non sarà possibile farlo".
Civitanova è zona turisitica ed è molto popolosa, queste condizioni rendono l'opera di monitoraggio più complessa?
Capitano Amicucci: "In realtà gli andamenti sono in linea con quelli nazionali anche considernado densità e il livello di circolazione. C’è chi viola scientemente le norme e c'è chi non è nemmeno consapevole di farlo ma non riscontriamo numeri maggiori alla media. Nessun fiscalismo ma educazione e prevenzione risultano ancora importanti".
Nei controlli anti covid spesso emergono altri tipi di illeciti, soprattutto per quel che riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. Paradossalmente il monitoraggio anti covid ha "aiutato" a sventare altri pericoli?
Capitano Amicucci: "Ovviamente se si riscontrano altre violazioni o si notano attività sospette nei controlli routinari noi agiamo tempestivamente. Nelle indagini mirate capita quasi sempre che ci sia dell’altro. Con il Covid tutti gli altri fenomeni criminali non sono scomparsi ma si sono reinventati e adattati (si pensi alla consegna a domicilio della droga). Quindi sì, la presenza capillare sul territorio aiuta a reprimere altre realtà criminose mentre altri fenomeni come i furti in abitazione e i reati contro il patrimonio, sono in calo. Lotta allo spaccio, ricerca di catturandi e controllo dell’immigrazione clandestina sono attività parallele a quelle di contenimento e sempre presenti. Quando stringiamo le maglie dei controlli inevitabilmente qualcuno rimane impigliato".
Quanto è stata decisiva nelle operazioni di monitoraggio del rispetto delle norme anti-covid l'azione sinergica tra tutti i raperti delle Forze dell'Ordine?
Colonnello Candido: "Si, sono previste manovree coordinate ma in generale ogni compagnia viene lasciata libera di organizzare le attività in base alle esigenze specifiche. Civitanova è effervescente sia dal punto di vista turistico che commerciale-industriale quindi capita che vi siano più squadre operative in campo".
Il pirmo spiraglio di riaperure a Civitanova forse ha rappresentato un libera tutti inaspettato magari per la presenza di una popolazione più giovane, quanto è stato difficile gestire questa situazione?
Capitano Amicucci: "Civitanova è una città a vocazione turistica quindi è normale che attiri più movimento. Come successo in tante parti d'Italia, si è vista la voglia di tornare ad uscire ma il fenomeno va sempre gestito con le disposizioni vigenti. Le limitazioni sono previste e prevedibili quindi noi abbiamo il compito di vigilare".
E sull’Hotel House? Come si è agito e qual è la situazione attuale considerate le già note criticità?
Colonnello Candido: "Recentemente sono stati fatti due interventi importanti. Un'ordinanza di custodia cautelare per 24 spacciatori (di cui 16 catturati) che contiamo di assicurare alla giustizia e il blocco di una partita di droga importata dal Sud-Africa destinata ad arrivata nel territorio recanatese. La struttura non va demonizzata. Molti dei residenti si comportano bene e sono loro le prime vittime di quei pochi che delinquono. Attualmente ci sono circa 1500 persone risetto alle 3000 di poco tempo fa. La situazione è migliorata chiaramente. L’attivazione della portineria, utile a tenere traccia di chi passa per la struttura e di chi effettivamente utilizza gli alloggi, è stata un'innovazione fondamentale perchè ora sappiamo chi entra e chi esce. Anche il rispetto regolare dei canoni è migliorato. Stiamo controllando e imponendo regole per costringere chi pensa all’Hotel House come ad un porto franco a cambiare area. Anche l'amministrazione comunale, con tante piccole migliorie quali l'illuminazione delle strade, sta contribuendo ai passi avanti".
Comandante Amicucci: "Le ultime operazioni hanno disarticolato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. I blocchi per la pandemia hanno ristretto un po' il traffico e quindi hanno aiutato la circoscrizione del fenomeno. Altra conquista è stata la cancellazione anagrafica per i permessi di soggiorno ottenuti illegalmente. Permangono delle criticità ma l'occhio vigile c'è sempre. E' inoltre in atto un'operazione di recupero immobiliare mirata a combattere l'abusivismo".
Sul fronte contagi si sono verificati i problemi che era prevedibile aspettarsi?
Colonnello Candido: "Diversamente da quanto ci si poteva aspettare i casi sono stati subito gestiti, isolati e monitorati. La realtà è pari a quella di altre strutture, non peggiore".
Il colonnello conclude con un invito alla tenacia:"Dobbiamo ancora impegnarci per la sicurezza collettiva, ognuno deve fare la sua parte e tutto andrà per il meglio".
Il Direttore del giornale, Guido Picchio, ha infine omaggiato i Comandanti con i libri che ritraggono la sua lunghissima carriera fotografica (La dolcevita romana e la missione in Afghanistan).
Con una mozione presentata dalle minoranze e inserita all’Ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di San Severino Marche, l’Amministrazione settempedana si è impegnata “a sostenere, in tutte le opportune sedi istituzionali”, il ripristino del Punto nascita presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”.
Si è evidenziato come “tale struttura, anche a seguito dei recenti eventi sismici, si pone come un avamposto dell’entroterra maceratese, già fortemente provato dagli ancora recenti effetti del sisma e dalla pandemia da Coronavirus (quest’ultima, peraltro, ha evidenziato la opportunità del ripristino delle strutture territoriali)” e a “promuovere le opportune iniziative di carattere istituzionale volte a ripristinare il predetto Punto nascita, attesa la rilevanza sociale di tale reparto all’interno del nosocomio settempedano, struttura in buono stato di manutenzione, implementabile, munito di area di elisoccorso e di ampio e comodo parcheggio”.
Alla mozione, votata all’unanimità dall’intero Consiglio, nel testo definitivo è stato aggiunto il contenuto di un emendamento, la cui discussione è stata introdotta dal sindaco Rosa Piermattei, con il quale si è domandato di riattivare anche il Punto di primo intervento H24 e due posti di rianimazione con guardia attiva medica anestesiologica, pediatrica e ostetrica.
“Gli ospedali territoriali devono assolutamente tornare ad avere il ruolo che hanno avuto in passato. Con il Covid – sottolinea il sindaco Piermattei - abbiamo visto quanto essi siano importanti. Ho ringraziato i consiglieri di minoranza perché la mozione è giunta in un momento davvero opportuno, dopo che Fabriano ha presentato al Tar la richiesta di ripristino del Punto nascita del Profili e alla luce di quanto detto dall’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, sull’ospedale di primo livello di Macerata. Il Punto nascita nel nostro ospedale era una vera eccellenza per tutta la regione, è stato chiuso nonostante gli oltre 500 parti l’anno. Si è trattato di una vera ingiustizia”.
Grazie all'intuizione di Peppe Giustozzi, che ha creduto in due giovani "squattrinati" che lavoravano come camerieri nel suo ristorante, e alla determinazione, alla voglia, allo spirito di sacrificio e, perché no, grazie anche alle capacità di Peppino Marinangeli e di Tonino Crocetti, la Cgm festeggia il traguardo dei 35 anni di attività.
L'azienda con sede a Pollenza, che produce surgelati di qualità sia da friggere che da cuocere in forno, oggi conta 23 dipendenti, un fatturato importante e una prospettiva di un ampliamento e allargamento dell'attività, "che solo qualche anno fa sarebbe stato considerato una pazzia" dicono i titolari, aggiungendo come quello della Cgm "si potrebbe chiamare, crediamo senza timori di smentita, un altro piccolo miracolo italiano".
"Un grande e sincero grazie va a tutti coloro che ci hanno aiutato e permesso di arrivare fino a qui - sottolineano -: innanzi tutto grazie alle nostre mogli ed alle nostre famiglie che ci hanno supportato e...sopportato. Grazie a tutti i nostri dipendenti e collaboratori che hanno lavorato, spesso duramente insieme a noi. Grazie a tutti i nostri agenti che hanno creduto in noi, in Cgm, e soprattutto nella qualità dei nostri prodotti. Grazie ai nostri fornitori, sempre puntuali, seri e costanti".
"Ed infine, ultimi ma non ultimi, grazie ai nostri clienti, che per la stragrande maggioranza di loro, sono nostri fedelissimi da tanti anni. Senza di tutti voi e loro, tutto ciò non sarebbe stato possibile, e con la speranza di tornare quanto prima alla normalità, auspichiamo di festeggiare ancora tutti insieme altri importanti traguardi" concludono i titolari.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4513 tamponi: 2484 nel percorso nuove diagnosi (di cui 750 nello screening con percorso Antigenico) e 2029 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,7%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 341: 74 in provincia di Macerata, 86 in provincia di Ancona, 89 in provincia di Pesaro-Urbino, 13 in provincia di Fermo, 63 in provincia di Ascoli Piceno e 16 fuori regione.Questi casi comprendono soggetti sintomatici (62 casi rilevati), contatti in ambito domestico (113 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (101 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (7 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 54 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 750 test e sono stati riscontrati 42 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un lieve incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,7% oggi, rispetto al 12% di ieri.
In dimunuzione di 40 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 678, di cui 101 in terapia intensiva (-7 rispetto a ieri). Sono, invece, 59 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 143 pazienti: 48 all'ospedale di Macerata, 59 al Covid Hospital, 5 al nosocomio di Civitanova e 31 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Tornano le iniziative dell’associazione turistico culturale Macerart& Tour, nata proprio con la finalità di proporre eventi e attività per un rilancio della città, nonostante il difficile momento che stiamo vivendo.
Questa volta i tour saranno dedicati alle figure femminili, ricordando le nobildonne di Macerata con storie e aneddoti tra il ‘700 e l’‘800.
Una passeggiata tra i palazzi e i salotti del centro storico, attraverso le vicende di donne virtuose che hanno lasciato un segno nella storia maceratese. Il tour guidato da Daniela Perroni, guida abilitata della regione Marche, è stato organizzato in collaborazione con le Guide Turistiche delle Marche, l’Associazione Amici dello Sferisterio e con Amanuartes, che per l’occasione donerà un omaggio fatto artigianalmente a tutte le donne.
I tour sono in programma per sabato 17 aprile alle 16 e alle 16.30 (con due partenze in due gruppi) e per domenica 18 aprile alle 10.30, alle 11 e alle 16 e 16.30. I gruppi saranno contingentati e la passeggiata si svolgerànel rispetto delle della normativa anti Covid.
La quota di partecipazione è di 12 euro a persona con un omaggio a tutte le signore realizzato da Amanuartes. Quota ridotta di 8 euro per i soci dell'Associazione "Amici dello Sferisterio", biglietto gratuito per bambini fino a 12 anni e per diversamente abili.
Per info e prenotazioni: chiamare o inviare messaggio WhatsApp al 3471760893 oppure una mail a macerartetour@gmail.com
"Il mio pensiero oggi lo voglio rivolgere ai dipendenti dell'ospedale di Camerino e a tutti i camerinesi. Volevo ringraziarli per il gran lavoro che stanno svolgendo, nonostante le difficoltà dettate dalla gestione dei pazienti covid ricoverati, stanno cercando di dare risposte al territorio alle varie situazioni sanitarie. Io ne sono personalmente testimone a seguito di una frattura alla mano che mi è stata immediatamente curata dal dott. Sfascia e il suo staff che ringrazio".
A dirlo è l’ex sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni ed attuale membro dell'Assemblea Provinciale del Partito Democratico.
"Le parole dell'assessore Saltamartini lette sugli organi di stampa mi hanno veramente infastidito soprattutto per il fatto che io mi sento molto vicino a Camerino, avendoci studiato ed essendo mia mamma e la nostra famiglia orgogliosamente di questo meraviglioso paese - sottolinea Paoloni -. Non si possono dire certe frasi, come ha fatto il nostro assessore regionale, senza pensare a delle conseguenze. Una cittadina millenaria per storia, dove è nata una delle prime università d'Italia quindi del mondo, vera capitale culturale dell'entroterra maceratese e dell'appennino ha il diritto di essere trattata con il dovuto rispetto".
"Sentire dire che Camerino non è la meta preferita dai medici, come se nulla fosse, e' veramente una pugnalata ad un territorio ferito e distrutto dal terremoto che orgogliosamente, come ha sempre fatto, sta lottando per mettersi in piedi nuovamente - aggiunge l'ex primo cittadino di Belforte -. Camerino non è un luogo ameno tra le montagne ma molto di più e merita rispetto e servizi adeguati e non certamente questa diatriba tra istituzioni".
"Compito di chi amministra ritengo, con molta umiltà, sia di aiutare per risolvere i problemi e non di accentuare i dissidi, garantendo sempre ai cittadini pari trattamento e rispetto senza valutare le differenze di ordine geografico, sociale e territoriale, come un demerito ma andrebbero invece valorizzate come una caratteristica e una opportunità - ribadisce Paoloni -. Camerino sa bene di non essere quella di un tempo, anche non troppo lontano, per mille motivi e situazioni avverse e anche scelte politiche errate, ma non ha bisogno che qualcuno ricordi questi limiti ma che invece lavori per appianare certe disparità sociali".
"Ricordo che se il covid center di Civitanova fosse a pieno regime con il giusto organico promesso, ma mai reclutato, Camerino sarebbe un ospedale covid free. Continuare a dire che è sempre colpa di chi ci stava prima, diventa una scusa che non regge più. Gli amministratori, locali di qualsiasi colore politico dell'entroterra, devono aiutare il sindaco di Camerino e la sua amministrazione nelle sue battaglie - conclude Paoloni -, perché l'ospedale è di tutti noi. Forza Camerino".
"Giù le mani da Macerata". È quanto sostiene in coro il Coordinamento delle forze di centrodestra che sostengono l’amministrazione Parcaroli, rappresentato da Sandra Vecchioni (Lega), Michele Bacchi (Forza Italia), Paolo Cotognini (Nuovo Udc), Francesco Pastori (Fratelli d'Italia) e Stefano Settimi (Pensiero e Azione).
"La Giunta Comunale e la Giunta Regionale, in questi primi mesi di mandato, stanno gettando le basi per superare i più di 20 anni di errori e ritardi del centrosinistra - si sottolinea in una nota congiunta -. L’impegno è soltanto uno: portare a termine il programma del Centrodestra premiato dagli elettori nelle elezioni dello scorso settembre e che mette al centro la realizzazione a Macerata di un nuovo Ospedale di primo livello".
"Tutto il resto sono chiacchiere! A coloro che sono impropriamente intervenuti su questo tema fondamentale per il territorio provinciale diciamo forte e chiaro che Macerata non si tocca!" concludono Vecchioni, Bacchi, Cotognini, Pastori e Settimi.