Approvata in cabina di regia l'ordinanza speciale per la ricostruzione di Camerino (così come per altri 9 Comuni del cratere). Una sorta di ordinanza su misura, che dà per la prima volta attuazione al decreto “semplificazioni” del 2020 e attribuisce al Commissario il potere di realizzare interventi e opere urgenti e particolarmente critiche in deroga alla normativa vigente, salvo ovviamente quella penale e di tutela dei beni culturali.
La seconda fase della ricostruzione post sisma, con lo sblocco e l’accelerazione delle opere pubbliche grazie ai poteri straordinari in deroga è dunque realtà. Il programma unitario degli interventi prevede il recupero di edifici, molti di valore storico, artistico e culturale così come la ristrutturazione del palazzo ex Banca Marche appena acquistato dal Comune.
“Siamo alla vigilia della firma dell'ordinanza speciale - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - Raggiungiamo un obiettivo importantissimo: si tratta di un lavoro portato avanti dall’Amministrazione comunale che ha redatto l’articolato del documento e indicato quali fossero gli immobili sui quali procedere in via prioritaria. Si tratta delle opere comprese all’interno del PSR (Programma straordinario per la ricostruzione) approvato dalla Maggioranza nel Consiglio comunale, lo scorso dicembre".
"Abbiamo anche richiesto al Commissario straordinario Giovanni Legnini di agire con i poteri in deroga. Rivolgo un sentito ringraziamento a coloro che hanno collaborato con il tavolo tecnico per la ricostruzione. In particolare l’ingegnere Michele Pierri, già responsabile dell’osservatorio sui Lavori Pubblici, che ci ha supportato per ciò che riguardava la normativa sugli appalti e l’architetto Michele Tromboni, per la parte urbanistica e cartografica. Entrambi hanno collaborato a titolo completamente gratuito. Naturalmente un grazie al commissario Legnini, al subcommissario Loffredo, alla professoressa Valentina Sessa e alla dottoressa Nicotra della struttura commissariale, insieme ai quali abbiamo avviato questo lavoro e portato a termine la stesura di quella che è l’ordinanza e in modo particolare del suo contenuto”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo Sforza, i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’azienda Rossini, dopo aver provveduto alla firma dei rispettivi decreti.
La carica di presidente è stata affidata a Francesca Peretti e quella della vicepresidenza è stata confermata a Michela Gattafoni. Gli altri membri del CdA sono: Maravalli Eros, Bucosse Sergio e Pertecarini Marco, tutti residenti a Civitanova Marche. Presente, anche l’assessore al Personale Bilancio e Partecipate Roberta Belletti.
Nel corso dell’incontro, il Primo cittadino ha rivolto un ringraziamento ai presenti.
“Vi ringrazio per essere venuti a questo saluto che ho voluto organizzare per augurarvi buon lavoro - ha detto Ciarapica -. L’azienda necessita di rilancio e nuova energia, per questo la rosa dei componenti passa da tre a cinque e di provata esperienza nell'ambito di cultura e turismo. Sempre nell’ottica di un miglioramento, chiedo a ciascuno di voi la massima unione e collaborazione, per evitare cortocircuiti nella comunicazione che vanno poi ad intralciare il percorso, che invece dovrà essere libero da ostacoli e fraintendimenti. Per quanto mi riguarda, rimango sempre a disposizione per un lavoro di squadra e in sinergia per il bene della città”.
Il Sindaco ha quindi rivolto un ringraziamento al dott. Andrea Castellani, dirigente del Comune, oggi impossibilitato a partecipare, per la disponibilità a ricoprire la carica di direttore per altri due mesi.
Il neo presidente Peretti ha sottolineato: “Non posso che ringraziare il Sindaco, sono onorata per questa fiducia che mi è stata accordata di cui sento l’importanza e le responsabilità. Da parte mia è certo che metterò il massimo impegno, per cercare di contribuire alla crescita all’azienda, riservando massima collaborazione a CdA, personale dipendente e Amministrazione comunale”.
In questi giorni il cineteatro Rossini è interessato dai lavori di manutenzione, in vista di una grande ripartenza delle attività a giugno, dopo la sospensione a causa del Covid-19. Il cineteatro Cecchetti, invece, è già stato riaperto con la programmazione cinematografica (leggi qui) e I martedì dell'arte.
La ricostruzione di qualità nelle aree terremotate è stato il tema di un webinar promosso dai gruppi consiliari del Partito Democratico delle Regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio. Oltre ai capigruppo delle diverse assemblee legislative, vi hanno preso parte Giovanni Legnini, commissario per la ricostruzione, e Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.
“Se oggi la Ricostruzione è partita – ha detto il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi – lo si deve certamente al cambio di passo impresso dall’arrivo del commissario Giovanni Legnini, che con una serie di ordinanze ha permesso di semplificare la normativa vigente e superare l’impasse venutasi a creare a causa dell’inadeguatezza che ha caratterizzato la gestione commissariale precedente, espressione del governo giallo-verde".
"Ma se oggi è possibile guardare con ottimismo a questo processo, che dovrà aprire un nuovo capitolo per le popolazioni delle aree interne colpite dal sisma, lo si deve anche al miliardo e 700 milioni di fondi europei inseriti nel Recovery plan, ottenuto grazie al lavoro svolto nell’ambito dell’Unione dall’ex ministro Gualtieri - aggiunge Mangialardi -. Quei soldi arriveranno e dovranno assolutamente essere impiegati per una ricostruzione di qualità, capace non solo di ripopolare la montagna, ma anche di valorizzare questi luoghi, sanando le fratture venutesi a creare”.
La ricostruzione di qualità è un problema particolarmente sentito nelle aree marchigiane colpite dal sisma e il gruppo assemblare del Partito Democratico delle Marche se ne sta facendo carico: “Nel 2016 – spiega la consigliere Anna Casini - il terremoto ha devastato tanti piccoli comuni marchigiani. Grazie al commissario Legnini la Ricostruzione ha preso finalmente il via con una particolare attenzione degli edifici sia privati che pubblici, a partire dalle scuole. L’obiettivo è non replicare gli errori della ricostruzione abruzzese, per questo nel Centro Italia ci stiamo impegnando per una ricostruzione di qualità che riconsegni alle popolazioni locali la bellezza dei loro luoghi”.
Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Romano Carancini, già sindaco di Macerata, comune del cratere e capoluogo della provincia più colpita dal sisma del 2016: “Per quanto fondamentale, la ricostruzione fisica non può prescindere dal dovere di restituire ai territori feriti dal sisma la loro anima. Dunque, accanto all’elogio e al costante sostegno a chi ha permesso di sbloccare tanti progetti di ricostruzione, è essenziale il recupero filologico della bellezza dei nostri borghi e occorre far rinascere la montagna, partendo dalle generazioni più giovani. È a questi giovani che bisogna restituire le opportunità che il terremoto ha negato in questi anni in termini di lavoro e formazione".
"Per farlo è necessario rimettere al centro dell’agenda di governo il rilancio sociale ed economico e il ruolo delle Università. Chi governa ha il compito di indirizzare questa rinascita, in cui il lavoro delle persone, il riconoscersi tra persone e territorio e come comunità costituiscano le fondamenta per scrivere una nuova storia - prosegue Carancini -. Non può essere ciò che eravamo prima. La montagna ha l'opportunità, oggi come non mai dopo terremoto e pandemia, di ricostruirsi un futuro da protagonista, una rigenerazione della propria identità più forte delle disgrazie, ma anche aperta, accogliente e consapevole di custodire una bellezza ambientale inedita, originale, sognata. Le Marche senza la propria montagna e senza le proprie comunità interne sono una terra priva di anima e l'anima dà la forza dell'abitare”.
Ha fatto scalpore il caso dei tamponi a pagamento imposti dall’ASUR agli alunni della scuola primaria “Fermi” di Macerata: la classe 5° B dell’istituto comprensivo attendeva il tampone molecolare gratuito per il quattordicesimo giorno di quarantena, ma l’ASUR ha comunicato di avere troppi tamponi da effettuare, chiedendo alle famiglie di procedere a loro spese.
Il caso approda in Consiglio Regionale, con un’interrogazione firmata da Simona Lupini, consigliera regionale 5 stelle, e dalla sua collega Marta Ruggeri.
“Sui tamponi, purtroppo, si è creato un mercato del tutto sregolato a livello nazionale: i costi cambiano da regione a regione, e per le famiglie un tampone molecolare può essere una spesa rilevante. E’ inaccettabile condizionare il tracciamento alla disponibilità economica delle persone, tanto più se si tratta di prestazioni che dovrebbero essere gratuite gratuite, come il tampone di fine quarantena” dichiara la consigliera Lupini.
“Chiederemo all’assessore Saltamartini di intervenire sulla questione, e di assicurare che casi del genere non si ripetano: il sistema di tracciamento è sotto stress, e gli operatori fanno un grande lavoro, se c’è bisogno di ulteriori risorse per farlo funzionare a pieno regime vanno stanziate”, conclude la consigliera.
Rinviata per il secondo anno consecutivo, causa Covid, la rievocazione della Battaglia di Tolentino, di cui in questi giorni ricorre il 206° anniversario.
Combattuta su una vasta area il 2 e 3 maggio del 1815 è considerata dagli storici come il promo scontro combattuto per l’indipendenza italiana. Si sono fronteggiati gli eserciti austriaco, guidato dal Barone Federico Bianchi e le truppe franco napoletane guidate da Re Gioacchino Murat. L’epica battaglia, ormai da diversi anni, viene rievocata grazie all’Associazione Tolentino 815, ogni primo fine settimana del mese di maggio.
Purtroppo, anche per questo 2021, la rievocazione è stata rinviata a causa della pandemia. “Ovviamente si auspica di poter riproporre quanto rima una nuova edizione della rievocazione della Battaglia di Tolentino al Castello della Rancia - spiega l’Amministrazione comunale - un evento che richiama il pubblico delle grandi occasioni e che consente di “rivivere” la storia da protagonisti insieme ai tanti rievocatori provenienti da tutta Europa”.
Le tombe romane, rinvenute nel 1974 durante i lavori di realizzazione del sottopasso viario di via Buozzi, dall’attuale sede in zona depuratore comunale saranno collocate presso la centrale “zona Cecchetti” di proprietà dell’Ente (nell’area dove è custodito il vecchio tornio della fabbrica), dove verrà allestita anche una copertura con struttura a tubi innocenti e in acciaio zincato.
Lo ha deciso la Giunta comunale nel corso di una riunione che si è svolta la scorsa settimana.
Per i reperti di epoca romana, sottoposti a tutela della Sovrintendenza, si era inizialmente trovata collocazione nell’area di pertinenza del depuratore comunale del rione Fontanelle, ma a causa di lavori urgenti all’impianto si stava cercando un’altra sede.
“Abbiamo vagliato attentamente insieme ai tecnici quella che poteva essere la giusta valorizzazione dei reperti storici – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – e finalmente abbiamo trovato una soluzione. Tre tombe saranno collocate definitivamente presso la zona Cecchetti, ove verrà allestita anche una copertura in modo da salvaguardarle dagli agenti atmosferici. Si tratta di un primo, ma importante passo verso il museo archeologico di cui si parla da anni nell’area Cecchetti, che potrà ospitare tutto il patrimonio storico della città”.
L’intero intervento ha un costo stimato di euro 4.392 euro.
Tre generazioni, una quarta pronta a subentrare e una strada lunga ben ‘90 anni’. Parlare del prestigioso traguardo raggiunto dallo storico salone di Monte San Giusto “Ferroni Parrucchieri” significa raccontare il cammino di una vera e propria istituzione del territorio maceratese costellato da spirito di sacrifico e tanta passione.
Sono queste le principali doti di una realtà abituata a lavorare con le ‘teste degli altri’ e che nel corso dei nove decenni di vita è stata capace di cogliere tanti obiettivi. Dal raggiungimento del quarto posto, su 150 partecipanti, al campionato Mondiale della Barberia di Bologna fino a mettere le mani sulle chiome dei protagonisti del teatro Ariston al Festival di Sanremo.
Tutti risultai che hanno come massimo comun denominatore un forte legame familiare che trova la sua massima espressione nell’arte della coiffure: “I nostri 90 anni di attività sono motivo di orgoglio e vanto – racconta il titolare del salone, situato nella frazione di Villa San Filippo, Gianluca Ferroni – tutto ha avuto inizio da mio nonno Gino nel 1930, per poi proseguire con mio padre fino ad arrivare a me nel 1987 – ha illustrato - la nostra parrucchiera viaggia a vele spiegate ed oggi stiamo riuscendo a portare avanti il nostro lavoro, non solo con devozione ma soprattutto con umiltà, senza dimenticare la fiducia che i clienti ripongono in noi, che rappresenta un elemento imprescindibile”.
Una vera e propria tradizione di famiglia che Gianluca ora sta lasciando in mano a suo figlio Mattia, pronto a scrivere un nuovo capitolo della storia di questo salone che nonostante gli anni riesce sempre a superare le sfide del tempo: “in realtà non ho segreti – dice l’hair stylist sangiustese - probabilmente la nostra longevità è dovuta a coloro che si affidano a noi in quanto riescono a percepire tutto l'amore e la passione che mettiamo, ogni giorno, in ciò che facciamo”.
Un’arte senza dubbio abituata ad evolversi e a migliorarsi, per stare appunto al passo con i tempi anche se, nell’ultimo anno, gli scogli da superare sono stati ben altri. La pandemia ancora in atto ha infatti inevitabilmente cambiato quella che una volta era la quotidianità di una professione che vive molto sul contatto con le persone: “ci siamo dovuti adeguare alle nuove normative anti-covid, lavorando esclusivamente su appuntamento, ma sempre prospettando delle nuove proposte alla clientela per cercare di soddisfarla sotto ogni aspetto – spiega Ferroni - la nostra formazione non si è fermata in quanto abbiamo fatto, e stiamo ancora facendo, dei corsi online di aggiornamento che vertono appunto sulla nuove tendenze del momento”.
“Il lockdown ha generato un grosso danno a livello di fatturato che non potremo mai recuperare – sottolinea il titolare del salone di Monte San Giusto - ma la nostra intraprendenza e il nostro credo nel lavoro, amalgamati dalla fedeltà nei nostri clienti, fanno si che questo periodo rimanga una parentesi negativa soprattutto tenendo conto che i famosi ristori sono stati quasi pari allo zero”.
Dopo aver tagliato il traguardo dei 90 anni, ora per “Ferroni Parrucchieri” sarà il momento di volgere lo sguardo verso l’immediato futuro, puntando, come sempre, su quell’identitario spirito giovane e dinamico per a arrivare il secolo di vita : “le sfide fanno parte del nostro DNA e qualsiasi evoluzione sarà un'ulteriore prova che affronterò con la nuova generazione – chiosa Gianluca Ferroni - ora i giovani parrucchieri si trovano di fronte a un periodo di grande cambiamento sociale e per questo dovranno essere pronti a coglierne qualsiasi sfumatura”.
Questa mattina il sindaco Sandro Parcaroli e il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali Francesca D’Alessandro hanno incontrato la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti e una delegazione della Croce Rossa Italiana - Comitato di Macerata. In vista dell’8 maggio, Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, anche a Macerata si è deciso di celebrare questo importante momento, nel rispetto delle norme anticontagio, con un importante gesto simbolico.
La presidente Del Balzo Ruiti ha consegnato al sindaco Parcaroli la bandiera della Croce Rossa Italiana che è stata issata sul Palazzo Comunale e che rimarrà esposta per tutta la settimana. Nelle giornate del 7 e dell’8 maggio inoltre lo Sferisterio sarà appositamente illuminato in occasione della Giornata Mondiale.
«La Croce Rossa di Macerata rappresenta un valore importante per la città – ha sottolineato il sindaco Parcaroli -. La sinergia con il Comune è massima ed è compito delle istituzioni riconoscere il grande lavoro a cui sono chiamati ogni giorno i volontari e che, soprattutto in questo ultimo anno, è stato reso più complesso dalla pandemia».
«Un ringraziamento alla presidente Del Balzo Ruiti che, con tutti i volontari della Croce Rossa di Macerata, in questo ultimo anno ha fronteggiato una situazione complessa a livello umano e operativo – ha aggiunto il vice sindaco D’Alessandro -. Con questo gesto siamo certi che i volontari possano rivivere un po’ del calore che hanno cercato di trasmettere ai tanti pazienti che hanno assistito rivelandosi un valore aggiunto fondamentale per la comunità. Siamo già a lavoro per future e prossime iniziative che andranno a sostenere sempre di più chi vive momenti di fragilità e difficoltà».
«Lo Sferisterio è stato scelto come simbolo perfetto di questa unione nata da tempo immemore e che quest’anno ci vede ancora come charity partner della stagione lirica – ha detto la presidente Del Balzo Ruiti -. Proprio l’idea nata lo scorso anno di svolgere il servizio di assistenza in modo completamente gratuito durante le serate della lirica rappresenta più di ogni altra cosa il rapporto che lega i nostri volontari con la città e la loro inesauribile voglia di aiutare la stessa in un momento di grave difficoltà per l’economica e, in particolare, per tutto il mondo dello spettacolo e della cultura. Il momento vissuto oggi è un piccolo ma importante segnale che dà valore al lavoro dei 900 volontari della Croce Rossa di Macerata che rappresentano una forza essenziale che si occupa dell’uomo nei momenti di difficoltà».
"Nessuna chiusura ma un invito alla ragionevolezza per far fronte a situazioni emergenziali come quelle già registratesi in determinate occasioni ad Elcito e Canfaito che ad esempio, nel periodo di Ferragosto. non hanno permesso a un’ambulanza di raggiungere persone che avevano bisogno di assistenza. Il provvedimento, che replica iniziative analoghe già assunte negli anni scorsi e su cui non ha polemizzato nessuno, non ha imposto divieti il 1 e il 2 maggio, per il ponte della Festa del Lavoro, né li imporrà se non ve ne sarà bisogno. Le auto, infatti, lo scorso fine settimana hanno transitato regolarmente e senza sbarramenti”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, spiega così il provvedimento in merito alla viabilità per raggiungere la frazione di Elcito e la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito entrato in vigore in questi giorni su disposizione della Provincia di Macerata.
“Nella Ordinanza emanata dalla Provincia – sottolinea il primo cittadino settempedano intervenendo per spiegare la vicenda – è scritto chiaramente che il provvedimento avrà efficacia solo al verificarsi di particolari condizioni. Quando i parcheggi in zona saranno off-limits e le strade impraticabili, chiuderemo al transito la Provinciale che sale ad Elcito dalla località di Castel San Pietro. Per la sicurezza di tutti non possiamo fare diversamente ma, sottolineo, si tratterà di casi eccezionali e non appena la situazione rientrerà e lo permetterà, anche nel giro di poche ore, provvederemo a riaprire. Dobbiamo necessariamente garantire un afflusso sicuro – spiega ancora il sindaco – sia a chi sarà già riuscito a raggiungere queste due straordinarie località sia a chi vorrà recarvisi per trascorrere qualche ora a contatto con la natura. Come lo scorso anno allestiremo un parcheggio a ridosso dell’abitato di Elcito che servirà per sfogare l’afflusso di tante auto e continueremo a studiare soluzioni con l’Unione Montana Potenza Esino Musone, che è l’ente gestore della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, con la Pro Elcito e con gli operatori che gravitano in zona, perché tutto vogliamo fuorché evitare che i turisti arrivino in quella che è una delle mete di richiamo del nostro territorio. Questo però lo faremo anche nell’ottica di tutelare un’oasi protetta e un habitat naturale che non ha confronti nell’intera regione Marche”.
La bandiera della Croce Rossa il prossimo 8 maggio sarà issata per tutta la giornata accanto a quella della Regione Marche nella sede di Palazzo Raffaello ad Ancona. Il vessillo è stato consegnato il 29 aprile, nel giorno di Santa Caterina da Siena protettrice delle infermiere volontarie, al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli da una delegazione della Croce Rossa in occasione della ricorrenza dell’8 maggio, quando, in tutto il mondo, si festeggia il lavoro di soccorso che svolgono quotidianamente milioni di volontari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale.
“Siete un punto di riferimento essenziale per tante comunità – ha detto il presidente Acquaroli - Le vostre sedi sono diffuse, capillari, coinvolgenti e soprattutto sempre pronte a fianco della popolazione. L’impronta che lasciate è forte, perché forti sono i valori alla base dell’associazione”.
La festività cade il giorno della nascita di Henry Dunant (08.05.1828), considerato il fondatore dell'Associazione. L'obiettivo, è quello di avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa e far conoscere quali sono i compiti svolti dai volontari. Durante questa giornata si svolgono simulazioni di primo soccorso (ad esempio sul come comportarsi davanti ad una situazione di emergenza prima dell'arrivo dell'ambulanza) e vengono spiegate le campagne attive a livello nazionale ed internazionale. La delegazione in Regione era guidata dal dott. Andrea Galvagno presidente CRI Marche. Con lui Maria Serena Rosini - vice Presidente Cri Marche -, Andrea Corinaldesi consigliere Cri Marche e Carmen Gregoretti ispettrice Regionale delle II.VV. (Infermiere Volontarie).
Nelle Marche i volontari della Croce Rossa sono oltre seimila.
Proseguono le assemblee elettive dei diversi mestieri rappresentati dall’Associazione di categoria degli artigiani e delle piccole imprese di Macerata. Nei giorni scorsi è stata la volta dei balneari, raccolti in un nutrito gruppo, nella nuova area di rappresentanza CNA. Nel corso dell’assemblea, gli associati hanno eletto presidente Mara Petrelli, titolare del Lido Cristallo a Civitanova Marche.
All’incontro on-line erano presenti anche l'Assessore regionale alla difesa della costa Stefano Aguzzi ed i rappresentati del settore balneare e turistico della CNA Cristiano Tomei, del Nazionale, e Sabina Cardinali portavoce nazionale balneari.
Così la neo-presidente Petrelli: “Il turismo marchigiano ha già dato prova di saper tornare in fretta tra le mete più ambite dei visitatori nazionali e stranieri; è successo dopo il terremoto del 2016 e siamo convinti che trascorsa questa enorme crisi sanitaria potremo tornare alle presenze del 2018 e andare ancora oltre. Le imprese balneari – prosegue Mara Petrelli – hanno fatto in questi anni enormi investimenti nelle loro strutture in concessione, per migliorare l’accoglienza ed aumentare i servizi attrattivi e ciò ha fatto sì che le nostre zone balneari, ma anche montane, siano molto ambite sia dai turisti italiani che dagli stranieri, in cerca di posti dove ritrovare lentezza e tranquillità”.
La rappresentante di categoria ha quindi avanzato proposte e necessità all’assessore Aguzzi: “Non dobbiamo mollare su questo fronte, servono progetti attrattivi di sviluppo e, insieme, interventi in difesa dell’erosione costiera”. Cristiano Tomei, responsabile CNA turismo, ha inoltre ribadito l’importanza degli investimenti in queste strutture: “investire sull'ospitalità significa avere la certezza del ritorno dell’investimento, per questo gli enti pubblici devono essere al fianco delle imprese aiutandole in questa delicata fase di ripartenza”.
L’assessore Aguzzi ha potuto illustrare il programma regionale di difesa della costa e anticipare l’arrivo di cospicue risorse destinate a questo e ad altri settori produttivi di qualità della nostra regione.
Un servizio che guarda al futuro e alla crescita del territorio camerte in una prospettiva europea: questo è Europe Direct, un centro di informazione sulle opportunità messe a disposizione dall’Europa in ambiti strategici quali lavoro, imprenditoria, infrastrutture, digitalizzazione, mobilità, sviluppo sostenibile. Da maggio sarà operativo ed itinerante nei vari comuni dell’Unione, con l’intento di intercettare finanziamenti europei da destinare ad investimenti sul territorio.
“Mentre stiamo lavorando alla ricostruzione post sisma, progettiamo anche come riempire di contenuto gli spazi che andremo a recuperare, sviluppando opportunità di lavoro”. È perentorio Alessandro Gentilucci, Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino: “l’istituzione dell’Europe Direct va inteso in questo senso, come opportunità di conoscenza ed utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa. E il fatto che si sia riusciti a portare questo centro nel nostro contesto, superando competitor importanti che ambivano ad averlo per sé, testimonia la validità del nostro agire. Insieme al Recovery Fund e ai fondi europei disponibili per il tramite della regione, l’Unione, con l’assegnazione dell’Europe Direct offre al territorio un’opportunità in più. Lo sportello itinerante sarà l’interfaccia diretta con l’Europa, senza filtri statali o regionali, e giocherà anch’esso un ruolo nello sviluppo delle aree interne”.
Controlli interforze durante il weekend nel Fermano
È di 21 sanzioni per violazione delle regole anti-covid il bilancio dei controlli effettuati nel fine settimana da personale della Polizia di Stato, militari dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto ed equipaggi delle Polizie Locali di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio, con posti di controllo e verifiche dinamiche sulle strade e nelle zone di aggregazione spontanea della costa. Identificate circa 500 persone, controllati più di 150 veicoli e quasi 60 esercizi pubblici di ristorazione.
Poche le sanzioni per violazioni al Codice della strada, mentre sono state complessivamente 21 quelle contestate per l'inottemperanza alle norme anti pandemia.
Sono 12 le sanzioni elevate da carabinieri e polizia soprattutto nei confronti di giovani, per il mancato uso della mascherina (o la mancata disponibilità al seguito) in luoghi di aggregazione spontanea. I multati hanno un'età media di circa 20 anni. Nove gli esercizi di ristorazione sanzionati dal personale della Divisone Amministrativa della Questura di Fermo per il mancato rispetto delle disposizioni nazionali e regionali in materia.
Nei Comuni di Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio e nel quartiere di Lido di Fermo i poliziotti hanno riscontrato, in particolare, la violazione delle norme inerenti la somministrazione dei pasti all'aperto - soprattutto in verande chiuse ma solo con le finestre aperte e per il mancato rispetto del numero massimo di clienti per tavolo.
(Fonte Ansa)
Il Parco Zoo Falconara festeggia la ripartenza della stagione 2021 con un lieto evento e l’arrivo di nuove specie.
È venuto alla luce nelle scorse settimane Sakè, cucciolo di scimmia saki dalla faccia bianca, figlio di Gino e Lynette, la coppia ospite della struttura da due anni.
I primi visitatori lo hanno conosciuto questa mattina, lunedì 3 maggio, quando il giardino zoologico marchigiano ha riaperto i cancelli.
Per conoscere il sesso del piccolo saki, che al momento vive aggrappato alle spalle della mamma, occorrerà attendere: solo con il passare del tempo si saprà con certezza se Sakè avrà la tipica maschera bianca sul pelo bruno, caratteristica esclusiva dei maschi.
Intanto, per la ripartenza, in ritardo a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid, il Parco Zoo ha messo al primo posto la salute dei visitatori adottando un rigido protocollo di sicurezza per l’accesso: previsti, tra l’altro, il divieto di assembramento, l’obbligo di mascherina e l’acquisto dei biglietti on line la domenica e nei giorni festivi sul sito (www.parcozoofalconara.com à shop à biglietteria).
Quest’anno la struttura di Falconara si è arricchita di nuove specie.
Direttamente da uno zoo tedesco è arrivata una famiglia di cinque tamarini imperatore, composta dal papà e quattro figli. I nuovi ospiti, originari del Sud America, sono piccole scimmie dai lunghi e vistosi baffi bianchi.
Tra le new entry anche quattro esemplari di spatola bianca, grande volatile dal piumaggio candido e l’originale becco appiattito e a forma di spatola, che condividono la voliera con l’ibis eremita, raro uccello migratore a rischio estinzione.
Allargata, infine, la famiglia dei rettili con l’arrivo di due pitoni verdi arboricoli. La specie deve il suo nome al colore della livrea che negli adulti è verde o azzurra, mentre nei giovani è rossa o gialla. Si tratta di pitoni di dimensioni contenute e aspetto longilineo.
Il Parco Zoo Falconara è aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).
Il 10 e 11 maggio, alle 16, tornerà a riunirsi, in videoconferenza sulla piattaforma, il Consiglio comunale di Macerata, che potrà essere seguito via web attraverso la piattaforma Zoom Cloud Meetings
I lavori potranno essere seguiti in diretta streaming nel sito istituzionale http://webtv.comune.macerata.it/ così come le votazioni che avverranno in forma telematica.
Alle 15 di lunedì 10 maggio il dibattito consiliare verrà anticipato dalla discussione delle due interrogazioni e dell’interpellanza iscritte all’ordine del giorno.
Le interrogazioni e l’interpellanza
Le interrogazioni riguardano la situazione delle aree delle scuole costruite nella zona delle ex Casermette (Roberto Cherubini e Andrea Boccia del Movimento 5 stelle) e la riqualificazione delle grandi aree verdi, degli spazi verdi all’interno dei quartieri e relativa manutenzione e la creazione di sgambatoi per cani (Alessandro Marcolini del Partito Democratico).
L’interpellanza invece è relativa a una mobilità più sostenibile in città (David Miliozzi di Macerata insieme ed Elisabetta Garbati di Macerata rinnova).
Le delibere in discussione
Due le delibere di cui si occuperà il Consiglio inerenti alla variazione al bilancio di previsione e alle integrazioni e modifiche al Programma triennale delle opere pubbliche 2021/2023.
Mozioni e ordini del giorno
L’assise cittadina discuterà poi due mozioni sull’edilizia giudiziaria (Andrea Perticarari del Partito democratico) e sulla pubblicazione del comunicato sui lavori e sui risultati del Consiglio comunale nel sito del Comune (Alberto Cicarè di Strada comune – Potere al popolo) e tre ordini del giorno sulla ripresa in sicurezza delle attività sociali (Alberto Cicarè di Strada comune – Potere al popolo), sulla gratuità dei musei per le scuole di Macerata e sulla richiesta di incremento del fondo anticrisi (Stefania Monteverde di Macerata bene comune e altri consiglieri di minoranza)
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 779 tamponi: 318 nel percorso nuove diagnosi (di cui 52 nello screening con percorso Antigenico) e 461 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 18,6%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 59 (7 in provincia di Macerata, 16 in provincia di Ancona, 30 in provincia di Pesaro-Urbino, 2 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 2 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (18 casi rilevati), contatti in setting domestico (13 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (14 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 caso rilevato), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (1 caso rilevato) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 9 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 52 test e sono stati riscontrati 2 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente (cosa consueta nei weekend visto che vengono fatti tamponi più mirati): incidenza al'18,6% oggi, contro il 13,6% ieri.
Rimane invariato, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (482), di cui 69 in terapia intensiva (+2 rispetto a ieri). Sono, invece, 12 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 128 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 53 al Covid Hospital e 25 a Camerino. Altre 4 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Fenomenali. La Rossella Civitanova tira fuori dal cilindro il coniglio più bello della stagione, firmando l’impresa contro la corazzata Gesteco Cividale e riesce in un’impresa che solo 10 giorni fa sembrava folle: entrare nei playout con il fattore campo a favore. Le concomitanti vittorie di tutte le altre dirette concorrenti, infatti, lascia di fatto invariata la classifica in coda e la Virtus, nella parità a tre con Montegranaro e Teramo, si mette dietro entrambe le formazioni: sarà proprio la squadra abruzzese l’avversaria nel primo turno degli spareggi salvezza che scattano fra due settimane.
È stato un match praticamente sul filo dell’equilibrio per tutti i primi tre quarti al PalaRisorgimento, con una Cividale a confermare le difficoltà dell’ultimo periodo (quella di ieri è la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate per i friulani) e la Rossella, al contrario, a confermare quanto di buono fatto veder dall’arrivo di coach Foglietti. Dopo 30’ nei quali nessuna delle squadra supera i due possessi di vantaggio, i biancoblu danno la prima piccola spallata al match in apertura di quarto periodo: un canestro di un super Casagrande (autore di 25 punti dopo i 30 contro Padova di mercoledì) e le triple di Rocchi e Amoroso producono un 8-0 che spinge via la Virtus (56-51 al 32’). Cividale rintuzza, ma ancora Casagrande e il rientrare Fabi (tornato nei 10 al posto di Felicioni dopo il mal di schiena che lo aveva fermato mercoledì) piazzano altri due canestri pesanti che fanno volare la Rossella al +10 (68-58 a 4’ dalla sirena). I friulani sembrano alle corde, ma i biancoblu falliscono il colpo del ko e allora Rota sale in cattedra e riporta la Ueb fino al -1 (74-73 con circa 30” da giocare). Amoroso scaccia i fantasmi colpendo da sotto, Rota fa 1/2 in lunetta (76-74) e quando Battistini frana addosso a Fabi per il fallo antisportivo di fatto è game set e match. Il play portoelpidiense è infatti glaciale dalla lunetta, Andreani lo è altrettanto con un altro 2/2 dopo il fallo veloce di Hassan e con 12” da giocare e 6 punti di vantaggio la partita va di fatto in archivio.
Terza vittoria in fila, terza in quattro partite dall’arrivo di coach Foglietti: sarà una Rossella in grande fiducia quella che fra due settimane (date e orari sono ancora da stabilire) entrerà nella fase torrida della stagione, quella in cui ci si giocherà la permanenza in Serie B.
Queste le parole di coach Foglietti a fine partita: «Una grande prestazione soprattutto in difesa. Abbiamo dimostrato che la squadra è unita, quando vedi che tutti si sbattono dietro è motivo di soddisfazione per un allenatore. In attacco abbiamo guardie di livello per cui quell’aspetto mi preoccupa meno, ma ai ragazzi avevo chiesto un occhio di riguardo in difesa, perché Cividale viaggia intorno agli 80 punti a partita. Volevamo tenerli intorno ai 70 e ci siamo riusciti. Nell’ultimo quarto abbiamo trovato 3-4 canestri facili, loro sui cambi hanno fatto alcuni errori lasciandoci l’area libera e quello ci ha dato fiducia. Ma sono sicuro che la fiducia la prendiamo anche con la difesa: tutti sono pronti a dare il massimo, anche chi in questo momento non è al meglio fisicamente. I playout col fattore campo a favore? Quando sono arrivato alla società ho detto che dovevamo ragionare per obiettivi. Il primo era non arrivare ultimi e l’abbiamo centrato. Ora siamo riusciti a tenerci addirittura due squadre dietro nella griglia dei playout, ma mettiamo in chiaro una cosa: non è ancora finito nulla, anzi, il difficile arriva proprio adesso. Ora arrivano due settimane in cui finalmente potremo lavorare su alcuni aspetti del nostro gioco con maggiore calma, senza l’assillo di avere una partita due giorni dopo. E questo non può che farci bene».
ROSSELLA CIVITANOVA-GESTECO CIVIDALE 80-74
CIVITANOVA: Primitivo ne, Fabi 7, Cognigni, Andreani 4, Vallasciani, Amoroso 9, Lusvarghi 4, Casagrande 25, Rocchi 19, Milani 12. All.: Foglietti.
CIVIDALE: Ohenhen 1, Miani, Chiera 13, Cassese 11, Rota 13, Battistini 14, Fattori 10, Cipolla 2, Hassan 10, Micalich ne. All.: Pillastrini.
ARBITRI: Colombo, Di Pilato.
PARZIALI: 19-16, 14-18, 15-17, 32-23.
Troppa Sassuolo per la CBF Balducci HR Macerata che, nell'ultimo recupero della Pool, non riesce ad arginare la verve di Antropova e compagne che si vanno a prendere il settimo posto in Pool Promozione che vale la certezza dei Play Off e l'accoppiamento nei quarti proprio con le ragazze di Luca Paniconi, che terminano al quarto posto alle spalle della Megabox Vallefoglia.
Sestetto “canonico” in casa Green Warriors, con Pasquino ed Antropova in diagonale, Salinas e Dhimitriadhi schiacciatrici, Busolini e Civitico centrali e Falcone libero; nelle file della CBF Balducci due variazioni rispetto alle ultime uscite: Pirro per Renieri a completare la diagonale con Peretti e Rita per Mancini al centro accanto a Martinelli, Bisconti libero e consueta coppia di banda Lipska-Pomili.
Avvio di match piuttosto equilibrato fino al 7-7 quando Antropova e Busolini trovano il break (4 punti consecutivi) che mette il primo set in discesa per le padrone di casa. La CBF Balducci prova a rimanere in scia, anche giovandosi di qualche errore delle locali ma il turno al servizio di Antropova, con 2 ace consecutivi, inguaia Macerata (18-12). Lipska trova il punto numero 13 ma da lì in poi è monologo di Sassuolo: il turno al servizio di Dhimitriadhi è mortifero, con 2 aces, un muro di Busolini e gli attacchi di Salinas e soprattutto di Antropova che chiude il set.
Macerata inizia il secondo set con Renieri opposta per Pirro e Mancini al centro per Martinelli, ma è sempre Sassuolo a fare la voce grossa: gli attacchi Antropova e Dhimitriadhi scavano un primo solco già sull'8-3, Mancini e Lipska cercano di riportare le ospiti a ridosso della Green Warriors (9-6) ma è sempre Antropova a trascinare le padrone di casa fino al 15-10. Sono allora Rita, Lipska e Renieri, con tre attacchi vincenti consecutivi, a cercare di riaprire il set (15-13) ma ancora Dhimitriadhi e Antropova trovano un altro allungo (20-15). Macerata torna a reagire, sempre con Lipska e Renieri ed un attacco vincente di Pomili riporta la CBF Balducci a ridosso della avversario (23-22). Salinas trova il punto del 24-22, Rita annulla il primo set ball ma il secondo arriva con il monster block di Civitico.
Terzo parziale che inizia in maniera più equilibrata rispetto ai precedenti, sul 7 pari Macerata ha un piccolo giro a vuoto che induce Paniconi a cambiare inserendo Galletti in regia. La CBF Balducci lentamente, ma inesorabilmente, recupera terreno con i punti trovati da Lipska, Renieri e Rita. È proprio un ace di quest'ultima a permettere alle ospiti di riacciuffare la parità sul 15-15. Busolini e Magazza (subentrata a Salinas a set in corso) fanno riprendere quota a Sassuolo (18-16) ma Mancini, Pomili e Lipska permettono alla CBF Balducci di riprendere e superare le avversarie (20-19). Il finale è mozzafiato: Antropova riporta avanti Sassuolo sul 22-21, Rita pareggia e l'ace di Galletti riporta avanti Macerata, Lipska va punto ma la Green Warriors annulla i due set ball delle ospiti portando il set ai vantaggi. Sul 25 pari però Antropova sbaglia il servizio ed il muro di Renieri su Dhimitriadhi riapre il match.
Il set perso scivola addosso a Sassuolo che, con un'Antropova scatenata, si porta subito sul 9-2. Paniconi cerca energie fresche prima in banda (Maruotti per Pomili) poi in diagonale (di nuovo dentro Pirro per Renieri) ma non basta: Magazza, Antropova e Dhimitriadhi dilagano fino al 24-11. Rita e Maruotti annullano i primi 2 match ball ma l'out di Lipska sulla sua battuta in salto chiude la sfida e dà i 3 punti a Sassuolo.
GREEN WARRIORS SASSUOLO - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Pasquino 2, Salinas 7, Civitico 10, Antropova 30, Dhimitriadhi 17, Busolini 7, Falcone (L), Magazza 6, Borlengo. Non entrate: Ariss, Mammini, Ferrari, Zojzi, Pelloni (L). All. Barbolini.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Lipska 19, Rita 7, Pirro 1, Pomili 5, Martinelli 1, Peretti 2, Bisconti (L), Renieri 8, Mancini 5, Galletti 2, Maruotti 1, Sopranzetti (L). Non entrata: Giubilato. All. Paniconi
ARBITRI: Fontini, Sabia.
PARZIALI: 25-13 (19') 25-23 (28') 25-27 (29') 25-13 (22')
NOTE: Green Warriors 10 errori in battuta, 8 aces, 15 muri vincenti, 42% ricezione positiva (17% perfetta), 36% in attacco; CBF Balducci 7 errori in battuta, 5 aces, 7 muri vincenti, 34% ricezione positiva (12% perfetta), 24% in attacco.
Partita intensa anche questa di ritorno che ha visto i padroni di casa dell'Aurispa Libellula Lecce avere la meglio con un netto 3-0. Macerata ha giocato più di quanto il risultato lasci intendere, riuscendo a recuperare più volte la partita ma mancando nei finali l'occasione di chiudere in proprio favore un set. Sfida dai ritmi alti con gli avversari che rispetto all'andata hanno messo in difficoltà i biancorossi in battuta. Resta però una gara 3 tutta da giocare, con la Med Store che potrà affrontarla nel suo Banca Macerata Forum.
LA CRONACA – Nessun cambio per Di Pinto rispetto alla gara di andata, Dennis, Ferri e Margutti, al centro Calonico e Pizzichini, Monopoli e il libero Gabbanelli. Per l'Aurispa Libellula Lecce Stabrawa, Disabato e Capelli, Rau e Agrusti i centrali, Longo, Bisci libero. Ritmi alti come da premesse, con i padroni di casa subito avanti: Rau trova l'ace e firma il primo punto della partita. Macerata costruisce con pazienza il recupero fino al 6-6 e subito dopo trova il primo vantaggio della sfida, quindi inizia una fase combattuta con le squadre che giocano punto a punto, 10-10. Serie positiva in battuta di Longo e l'Aurispa Lubellula allunga con due muri, di Agrusti su Dennis e Stabrawa su Margutti, 13-10 e coach Di Pinto chiama il time out. Inarrestabile Longo, ace e 16-10, nuovo time out per i biancorossi in difficoltà. Break Macerata che prova il recupero, intanto Rau in pallonetto supera il muro ospite per il 20-14; infrazione sotto rete dei biancorossi, 24-19, non si arrende però la Med Store e con Dennis accorcia tanto che sul 24-21 arriva il time out per i padroni di casa. Finale col brivido: Macerata recupera 5 punti, l'ace di Dennis manda i suoi sul -1 ma sul più bello Agrusti chiude il set, 25-23. La gara riparte combattuta, i padroni di casa trovano il vantaggio e con l'ace di Disabato volano fino all'8-5; l'Aurispa Libellula prosegue l'ottima gara in battuta, Stabrawa mette a segno due ace consecutivi, 11-6 e time out per Di Pinto. Di nuovo Macerata è costretta ad inseguire, Dennis prova a trascinare i suoi e accorcia lo scarto con un ace, 13-10; mantengono il +3 i padroni di casa, Disabato buca il muro biancorosso per il 20-17 e arriva il time out chiamato da Di Pinto, nel tentativo di scuotere i suoi. Risponde Ferri con due punti consecutivi che riaccendono le speranze di Macerata, 21-20, finale tutto da giocare: il muro di Pizzichini vale il 22-22, Capelli gioca invece contro il muro avversario, 24-23 poi errore in battuta e arrivano i vantaggi. Rau al centro piega le mani di Calonico, quindi il diagonale di Stabrawa manda l'Aurispa Libella due set avanti. Dennis due volte murato ad inizio del terzo set, poi lo schiacciatore si riscatta ma l'arbitro vede un fallo e i padroni di casa si ritrovano avanti 3-0. Reagisce subito Macerata, recupera lo svantaggio e costringe Stabrawa all'errore per il 4-5; allungano i biancorossi, pallonetto delicato di Dennis a superare il muro, 4-7 e time out per i padroni di casa ora in difficoltà. Pizzichini a muro confeziona il punto del 6-10, non riesce però a mantenere il +4 Macerata, l'Aurispa Libellula cresce e dopo un batti e ribatti sotto rete trova il pareggio con Rau, 14-14. Nuova fase di grande equilibrio: lungo scambio e spettacolo al Palazzetto dello sport, risolto in favore di Macerata da Pasquali, 18-19. Tutto ribaltato subito dopo, con Disabato che trova con un difficile lungolinea il punto del 20-19 e quando lo schiacciatore di casa si ripete, Di Pinto chiama il time out in vista del finale di set. Accusa il colpo Macerata e l'Aurispa Libellula allunga 23-19 ma subito si scuotono i biancorossi con i punti firmati Margutti e l'ace di Pasquali, nuova parità 23-23. Stabrawa vola e gioca col muro, 24-23, Calonico risponde, ancora vantaggi: chiude la gara 2 Stabrawa lungo linea, quindi punto finale a muro per i padroni di casa.
Il tabellino:
AURISPA LIBELLULA LECCE 3 MED STORE MACERATA 0
PARZIALI: 25-23, 26-24, 27-25.
Durata set: 25’, 29’, 33’. Totale: 87’.
AURISPA LIBELLULA LECCE: Morciano, Longo 3, Ciardo, Stabrawa 19, Disabato 20, Rau 8, Catena, Capelli 6, Agrusti 11, Bisci. NE: Poli, Lisi, Laganà. Allenatore: Denora Caporusso.
MED STORE MACERATA: Pasquali 3, Calonico 4, Pahor, Cordano, Dennis 21, Margutti 6, Ferri 12, Monopoli, Princi, Pizzichini 3, Gabbanelli, Valenti. NE: Snippe. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Capolongo e Stancati.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si è verificato un decesso correlato al Covid-19.
Si tratta di una 93enne di Fano che è spirata all'ospedale di Pesaro.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2945 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (970), mentre sono 490 quelle totali nella provincia di Macerata.