Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 5 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono state registrate in provincia di Macerata: si tratta di un 78enne di Macerata che ha perso la vita al Covid Hospital di Civitanova Marche e un 79enne di Morrovalle che si è spento all'Ospedale di San Benedetto del Tronto.
Un decesso è stato segnalato al 'Murri' di Fermo dove è spirato un 89enne di Montegiorgio così come al nosocomio di Pesaro e all'INRCA di Ancona dove sono rispettivamente deceduti una 88enne originaria di Termoli e una 74enne di Osimo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2965 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (971), mentre sono 497 quelle totali nella provincia di Macerata.
L’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli accompagnato dal sub Commissario Ing. Loffredo, dal Direttore Regionale dell’USR nonché dal consigliere regionale Renzo Marinelli questa mattina ha effettuato a Esanatoglia, Matelica e Castelraimondo dei sopralluoghi insieme ai sindaci e ai tecnici comunali, per approfondire e valutare i termini utili all’adozione di ordinanze speciali per il superamento delle specifiche criticità emerse durante la fase della ricostruzione.
“L’indirizzo dato dal presidente Acquaroli è quello di privilegiare gli incontri con i sindaci dei territori interessati dal sisma – ha sottolineato Castelli – perché i primi cittadini devono essere i protagonisti della ricostruzione. I sopralluoghi nei tre Comuni hanno riguardato soprattutto la raccolta dei dati necessari alla redazione selle ordinanze speciali. A Esanatoglia sono state esaminate le problematiche connesse alla gestione degli immobili collabenti privati che inibiscono gli intervenuti di risistemazione, all’esigenza di aggiornare il quadro finanziario per intervenire sul polo scolastico e alla problematica del recupero della ex conceria.
A Matelica, invece, abbiamo passato in rassegna le questioni relative ad alcune criticità, quali la sistemazione delle mura urbiche , i lavori strutturali a Palazzo Finaguerra, nella chiesa di Sant’Agostino e presso il Loggiato del mercato; tutti interventi ancora non finanziati nell’ordinanza di ricostruzione pubblica Un cambio di rotta e realizzato attraverso un metodo di approccio alle problematiche più concreto, che parte dai sindaci lavorando in squadra e in piena sinergia”
“È necessario portare a sistema l’attuale disponibilità delle singole università per quanto riguarda le persone in condizione di detenzione”.
È la riflessione del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, chiamato come segretario generale della Crui a tenere l’intervento finale al webinar odierno “Il diritto degli studi universitari in carcere”, organizzato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane e dalla Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari.
“In accordo con l’amministrazione penitenziaria - aggiunge Adornato - bisogna partire da politiche specifiche e predisporre protocolli condivisi per rendere omogenee le regole e le modalità didattiche, allargare la no tax area ed eliminare le tasse accessorie, oltre a esonerare totalmente i detenuti ammessi al patrocinio gratuito, perché privi di risorse finanziarie”. Il rettore ribadisce, infine, l’esigenza che siano predisposte risorse ministeriali per l’attuazione di queste politiche e che sia utilizzata la didattica a distanza nei casi che rendano difficoltosa la formazione in presenza.
Le Università devono garantire a tutti coloro che lo desiderano e hanno i requisiti la possibilità di esercitare il diritto di studio universitario e, in particolare, mettere in campo attività per quanto riguarda i detenuti. A questo scopo, nel 2018 è stata istituita la Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari. La Conferenza è organo di rappresentanza della CRUI nel confronto con il Ministero della Giustizia e con ogni altra istituzione competente, per la definizione delle condizioni che, all’interno degli istituti penitenziari e più in generale per le persone in situazioni di limitazione della libertà personale, rendano fruibile tale diritto, in maniera omogenea e per tutti coloro che intendano esercitarlo.
Domani, sabato 8 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa, per questo motivo il Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, ha ospitato con vero piacere, presso la sede del Comune, una delegazione del Comitato di Tolentino capitanata dalla Presidente Monica Scalzini.
A sottolineare l’importanza di tale ricorrenza la facciata del Comune, da ieri sera e per tutta la prossima settimana, si tingerà di rosso e sarà esposta la loro bandiera.
Questa associazione, composta per lo più da volontari, da sempre è al fianco dei cittadini a supporto dei più bisognosi. I tantissimi volontari e gli strutturati del comitato di Tolentino in particolar modo, non hanno mai fatto mancare il sostegno alla popolazione caldarolese soprattutto all’indomani del terremoto e durante il periodo del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
La celebrazione della giornata mondiale della croce rossa vuol sottolineare l’importanza del lavoro che quotidianamente queste donne e uomini svolgono in tutto il mondo.
“Colorando di rosso l’ingresso del Comune ed esponendo la loro bandiera vogliamo omaggiare tutti i volontari della Croce Rossa per il servizio che forniscono al territorio.” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti “nei momenti più tragici della nostra comunità sono sempre stati in prima linea stabilendo un rapporto stretto con la cittadinanza. Per questo motivo ci tengo a ringraziarli anche con questo piccolo gesto che omaggia tutto il volontariato”.
Saranno chiuse da lunedì 10 maggio fino a venerdì 14 tutte le scuole di ogni ordine e grado, con la sospensione delle attività didattiche in presenza anche per l'asilo nido.
Lo ha comunicato il primo cittadino di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi dopo che nei giorni scorsi è stata registrata la positività di una docente delle scuole medie che ha portato allo stato di isolamento tre classi dell'istituto da parte dell'Asur Marche.
Inoltre, il Sindaco Spiganti per l'11 maggio, a partire dalle ore 8.30 presso l'area container in località 'Il Piano', ha predisposto una campagna di screening gratuita e su base volontaria volta a verificare eventuali positività al coronavirus attraverso un test antigenico rapido rivolto ai cittadini residenti e domiciliati nel comune di Visso.
Sono esclusi dallo screening tutti coloro che sono inseriti nel programma tracciamento sanitario ASL ovvero i soggetti sottoposti a quarantena obbligatoria o isolamento fiduciario.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza con la quale era stata dichiarata non utilizzabile un’abitazione singola, sita in località Colleluce, a seguito delle scosse di terremoto del 2016.
Dopo i lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, finanziati dall’ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche con un contributo di circa 120mila euro, l’abitazione potrà tornare ad essere abitata da una famiglia che risiedeva qui prima del sisma.
Dopo la pesantissima sosta del 2020 l’atletica leggera marchigiana, pur con le limitazioni del momento, ha ritrovato, sulla bellissima pista azzurra di Fabriano, una piccola normalità in una delle manifestazioni più significative del calendario primaverile: i Campionati Marchigiani giovanili di società riservati alle categorie cadetti-allievi, sia maschili che femmnili, a programma completo.
La manifestazione, che mancava da oramai due anni, ha sempre avuto un grande fascino e lo scorso fine settimana, anche con il tempo ancora instabile del periodo, i ragazzi bianco-rossi si sono fatti valere.
Le gare di sabato sono state condizionale dal maltempo ma agli avisini non è pesato molto, tanta era la voglia di riprendere dopo il lungo periodo di “lock-down” .Nella manifestazione bravo Riccardo Ricci che vince con m. 1.91 la gara di salto in alto con il nuovo personal best , migliorando il precedente 1.89 fatto alle indoor. L’atleta ha poi affrontato m. 1.93 dimostrando di essere oramai pronto per questa misura.
In grande forma anche Giovanni Stella Fagiani che nella gara di giavellotto allievi vince, sotto pioggia battente, con m. 55,61 del nuovo personale di oltre due metri.Nella stessa categoria buon esordio di Matteo Vitali nei 100 piani con un 11”61 bagnato e secondo posto di Simone Coppari nei 110 ostacoli in 17”05. Positivo rientro per Libero Samuele Marino nei 2000 in 9’48”72. Fra le allieve bella vittoria di Chiara Menotti nei 200 corsi in 26”22 davanti a Meskerem Paparello dell’AMA Civitanova a 26”70 e alla compagna di squadra Gaia Palmieri in 27”43 che nella prima giornata ha ottenuto un buon 13”08, entrambi primati personali per l’atleta camerte.
Nel mezzofondo Emma Baldoni all’esordio nei 3000 in un validissimo 10’44”60 e in buon progresso di Sofia Marchegiani negli 800 in 2’27”86. Nell’alto allieve gara difficile per le condizioni atmosferiche di Federica Tomassini con m. 1.53. Nelle cadette ancora in luce Sonia Gattari che si migliora nei m. 80 sotto la pioggia scendendo a 10”50 dietro l’inarrivabile Alice Pagliarini dell’AVIS Fano, nuova primatista regionale sulla distanza. Gattari ha poi portato alla vittoria la bella staffetta 4 x 100 in 50”39 sempre con la formazione: Olimpi-Mengarelli-Gentilucci e appunto Gattari. Un quartetto sempre più sicuro nei cambi e con le ragazze tutte in progresso anche negli 80 piani con Sofia Gentilucci a 10”89 (brava anche nel lungo con 4,73) , Giulia Olimpi a 11”02 e Anna Mengarelli a 10”83, con il nuovo personale anche sui 300 dove vince la gara in 43”43.
Buon terzo posto per Alissa Salvucci nel salto triplo con la misura di m. 9,53. Brava Beatrice Cippitelli all’esordio nella categoria che ha corso sia gli 80 ostacoli che i 300 ostacoli in 15”18 e 54”21; buon esordio di Nausica Paciaroni nel lancio del giavellotto con m. 17,22
Importante miglioramento per Sofia Romagnoli nei m. 1000 dove ha tolto quasi quattro secondi al suo personale portandosi a 3’15”81. Nell’asta Bianca Sulzer, cadetta primo anno, a m. 2,10 ha un po’ risentito della lunga sosta. Nei cadetti da registrare il progresso di Stefano Bartoloni nei m. 1000 in 3’03”18 e le buone prove di Riccardo Mozzoni nell’accoppiata alto-lungo con m. 1,40 e m. 4,72. Per ultimo la staffetta di categoria con Alberto Tabarretti (17”87 negli ostacoli e 4,45 nel lungo)-Pietro Marchionni-Samuele Montagnese e Riccardo Mozzoni in 51”19.
Al via domani, sabato 8 maggio, dalle ore 12, la prenotazione per il vaccino anti-Covid per la fascia d’età 60-64 anni.
Lo aveva gia annunciato nella tarda serata di ieri l'assesore regionale alla sanità Filippo Saltamartini con un post sui social: "La prenotazione della vaccinazione 60/64 anni potrà essere effettuata sabato. I dettagli verranno forniti domani sul sito ufficiale della Regione Marche - ha dichiarato -Com'è facile verificare la nostra Regione e' saldamente in testa al rapporto dosi somministrate/dosi ricevute".
"Per questa ragione, chi ha responsabilità di Governo deve far parlare i fatti - ha affermato - E' solo per questo, che in assenza di notizie certe sulle forniture dei sieri sono stato silente. Non certo per mancanza di rispetto nei riguardi dei cittadini. Da sabato, dunque, partiranno le prenotazioni 60/64, sempre domani forniremo informazioni sulla vaccinazione 50/60 con comorbidita - ha concluso Saltamartini - Infine, il Commissario ha riaperto la vaccinazione per i 6000 insegnanti "rinviati" un mese fa.
La categoria 60-64 anni (conta l’anno di nascita) sarà vaccinata nei punti vaccinali della popolazione (PVP) individuati sul territorio regionale. Sarà possibile prenotare le vaccinazioni anti-Covid-19 attraverso il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (attivo dal lunedì a domenica dalle 9 alle 20). Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale, e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma.
Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa. Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione. Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo. Si ricorda inoltre che Poste Italiane ha attivato un ulteriore metodo di prenotazione per il vaccino antiCovid via SMS che si aggiunge a quelli già noti.
I cittadini delle Marche potranno prenotare la loro dose semplicemente inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Il servizio è attivo 24 ore su 24 e non presenta costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per l’invio di un semplice SMS dall’operatore telefonico di appartenenza. Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale nelle Marche sono disponibili al link: https://www.regione.marche.it/vaccinicovid.
I ricercatori dell’Università di Camerino Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci hanno descritto una specie nuova per la scienza: si tratta di una Leguminosa denominata Anthyllis apennina e dedicata alle montagne in cui vive, in quanto è stata trovata nell’Appennino centrale in Abruzzo e Lazio.
La ricerca è stata finanziata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e ha richiesto l’esplorazione del territorio appenninico e il confronto con specie affini di altri territori italiani e paesi del Mediterraneo.
La nuova pianta è endemica dell’Appennino centrale e cioè in tutto il mondo si rinviene solo in questo territorio e si aggiunge alle altre 299 endemiche italiane che vivono in Abruzzo.
I ricercatori dell’Università di Camerino hanno stilato una classifica delle piante endemiche italiane per regioni. In questa classifica di originalità e importanza della flora ci sono le isole al comando: Sicilia e Sardegna, seguite dalla Calabria che, grazie alla nuova specie descritta, viene affiancata dall’Abruzzo.
Le grandi isole e la Calabria hanno potuto evolvere una flora endemica proprio per il loro grado di isolamento.
La ricchezza dell’Abruzzo va interpretata come la somma di flore di massicci montuosi assimilabili a un arcipelago di isole.
Questo dato avvalora e supporta la scelta verde che l’Abruzzo ha fatto istituendo tre parchi nazionali, un parco regionale e numerose riserve.
Nell’anno 2020, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona (TPC), hanno proseguito nelle attività tese al recupero dei beni culturali illecitamente sottratti. L’azione operativa, grazie alla preziosa collaborazione dell’Arma Territoriale, con le Stazioni capillarmente presenti sul territorio, nonché di altri reparti dell’Arma quali Nuclei Elicotteri e Carabinieri subacquei, si è estrinsecata attraverso attività preventive e repressive. Fondamentale strumento di supporto e di analisi per le attività svolte è la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande banca dati di opere d’arte da ricercare al mondo.
Attività preventiva e di controllo
95 le aree archeologiche controllate, 172 le aree paesaggistiche, 145 Controlli agli esercizi antiquariali, 27 i Controlli a mercati e fieri antiquariali.
In diminuzione seppur di poco i furti di beni d’arte sia in musei, luoghi espositivi pubblici o privati, luoghi di culto, archivi e biblioteche e luoghi di privati. Infatti nel 2019 nel territorio di competenza del Nucleo di Ancona si erano registrati 16 furti mentre nel 2020 15. Tale risultato è il frutto dell’intensa collaborazione instaurata dai Carabinieri con vari soggetti deputati alla salvaguardia e custodia dei beni culturali , tra questi possiamo ricordare: i funzionari delle soprintendenze la cui collaborazione già attiva si è ulteriormente saldata, formando, secondo le rispettive attribuzioni e competenze , un unico fronte di protezione a favore dei beni culturali; i responsabili delle strutture museali, archivi e biblioteche, dove a seguito delle verifiche da parte dei Carabinieri sono stati innalzati i livelli di sicurezza ; i responsabili degli uffici beni culturali delle Diocesi con i quali si sono istaurati frequenti contatti e specifici incontri a cui hanno preso parte i parroci e il personale incaricato della gestione dei beni culturali ecclesiastici; i sindaci delle città e dei piccoli borghi marchigiani e abruzzesi coi i quali si è istaurato un frequente e positivo dialogo. In ultimo e non per importanza si sottolinea il ruolo fondamentale di molti cittadini che hanno fornito ai Carabinieri un prezioso supporto soprattutto in fase preventiva.
Attività repressiva
Le attività di contrasto poste in essere dal Nucleo TPC di Ancona hanno consentito il recupero di 3767 beni antiquariali, archivistici, librari e archeologici, di pregevole fattura, per un valore stimato di euro 2.882.900
Persone denunciate a piede libero: 155 di cui 20 per reati in danno del paesaggio;
Beni recuperati:
Beni antiquariali, archivistici e librari: 603; reperti archeologici: 3.131 di cui 1473 interi e 1388 frammenti; reperti paleontologici: 42; opere d’arte contemporanea contraffate: 6 sequestri.
Per quanto concerne la zona del Maceratese si ricorda l’importante recupero a Cingoli, di un reperto archeologico appartenente alla “Fontana del Tritone” realizzata alla fine del 1800 dallo scultore Jesino Raffaele Pirani e posizionata e inaugurata nel 1901 in piazza XX settembre di Montecarotto.
Ammesso al finanziamento il progetto del Comune di Macerata “FAMIglie a colori” volto a promuovere l’istituto dell’affidamento familiare in favore di minori stranieri non accompagnati come misura preferenziale di accoglienza rispetto al collocamento in comunità. L’avviso pubblico a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 è stato lanciato lo scorso 10 novembre dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Autorità Responsabile del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020.
«Con il progetto FAMIglie a colori si dà una risposta concreta al numero sempre maggiore di minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio e affidati al Comune di Macerata con una diversificazione delle modalità di accoglienza, ricercando percorsi in grado di garantire un reale accompagnamento verso un progetto di vita dopo la maggiore età facilitando un’integrazione positiva - ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -. Il progetto FAMiglie a colori si propone di potenziare la rete territoriale pubblico-privata attiva sul tema mettendo in campo azioni di informazione e sensibilizzazione finalizzate a promuovere l’affido come misura preferenziale di accoglienza; le famiglie aderenti al progetto vengono formate e accompagnate da un’equipe multidisciplinare per la presa in carico del minore. Sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’affido familiare, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione mirate, significa inoltre consentire una piena integrazione di questi soggetti fragili che avranno una reale possibilità di un solido inserimento nel tessuto sociale».
Il Comune lo scorso 15 dicembre ha partecipato all’avviso e con determina dell’11 gennaio è stato costituito il partenariato per la partecipazione con il coinvolgimento dell’Associazione Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza Onlus, del Consultorio Familiare Il Portale, dell’associazione Piombini-Sensini Onlus e de La Goccia Onlus.
Il progetto intende costruire un sistema integrato di risposta alle esigenze del minore e della famiglia affidataria con il coinvolgimento delle reti formali e informali del territorio, in un’ottica di welfare di comunità anche attraverso lo scambio, l’implementazione e la sperimentazione di buone pratiche in materia di accoglienza e integrazione.
Il progetto ha un importo totale stimato di 213.456,40 euro e lo stesso sarà interamente coperto dal finanziamento ministeriale e da finanziamenti europei.
Nel pomeriggio di giovedì 5 maggio, il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, accompagnato da alcuni funzionari e dall’Assessore Fausto Pezzanesi, ha incontrato Stefano Aguzzi Assessore all’ambiente della Regione Marche per discutere dell’annoso problema causato dalla presenza di termiti in viale Foro Boario.
I fastidiosi insetti, da qualche anno, malgrado i trattamenti già attuati, continua, in maniera periodica a causare fastidi e danni alle abitazioni della zona.
Il Sindaco Pezzanesi ha illustrato tutta la questione e lo stato dell’arte e ha chiesto un intervento della Regione Marche, portando anche l’esempio di quanto già fatto in Emilia Romagna.
L’Assessore Aguzzi si è dimostrato molto sensibile alla risoluzione del problema, volendo coinvolgere tutte le autorità competenti di settore e concordemente all’Amministrazione comunale ha già pianificato un sopralluogo a Tolentino insieme ai propri tecnici per studiare quale possibile intervento attuare per risolvere definitivamente la faccenda.
Il Sindaco Pezzanesi, tenendo fede quanto promesso nel corso di una seduta del Consiglio comunale ha invitato a partecipare alla riunione anche il Consigliere di Minoranza Fulvio Riccio che insieme ad altri colleghi aveva presentato una mozione, sollecitando un intervento dell’Amministrazione comunale.
“Dimostriamo ancora una volta – sottolinea il Sindaco Pezzanesi – tutta la nostra attenzione su questo problema. È arrivato il momento di intervenire a largo raggio per debellare la presenza di questi insetti. Ci stiamo impegnando coinvolgendo tutte le autorità competenti. Abbiamo cercato di intervenire con la precedente Amministrazione regionale e adesso proseguiamo con l’Assessore Aguzzi che ringraziamo per la collaborazione e l’attenzione. Abbiamo coinvolto anche il Consigliere Riccio per farlo partecipe di tutte le difficoltà che questa questione porta con sé, ormai da anni”.
È stato battuto il primo ciak del nuovo spot web del Comune di Sarnano che ha per protagonista l’attore Cesare Bocci, uno tra i più noti e apprezzati volti del mondo dello spettacolo e della fiction italiana da sempre legato all’entroterra maceratese, sua terra d’origine. Dopo aver vestito i panni di “cicerone d’Italia” nel programma Mediaset Viaggio nella grande bellezza, Bocci sarà il testimonial della nuova campagna online del piccolo borgo ai piedi dei Sibillini.
«Ho tanti bellissimi ricordi legati a Sarnano e alle sue montagne» racconta Cesare Bocci «da bambino era la meta della gita della domenica, da ragazzo venivo con gli amici d’estate perché il grande fermento di eventi e di turisti ci permetteva di incontrare persone diverse. Sulla vetta di Pizzo Meta ci sono tornato tante volte, sia in compagnia, perché il panorama è così romantico, che da solo, quando avevo bisogno di un posto dove stare con me stesso: lassù sembra di stare in cima al mondo».
«Siamo lieti che Cesare Bocci abbia accettato la nostra proposta nonostante i numerosi impegni e tutte le difficoltà legate al Covid: è un testimonial d’eccellenza, amatissimo dal pubblico e innamorato delle nostre terre» commenta il Sindaco Luca Piergentili. «Poter associare la sua immagine a quella di Sarnano è un grande onore: siamo sicuri che ci aiuterà a far conoscere la nostra offerta turistica a un pubblico molto ampio e auspichiamo di continuare questa collaborazione anche negli anni successivi. Intanto, questo primo spot uscirà a metà giugno e sarà veicolato esclusivamente sul web attraverso campagne profilate su Facebook, Instagram e YouTube collegate al nostro portale www.sarnanoturismo.it».
«Tutta l’Italia dovrebbe ripartire dal turismo, ma credo che, dopo la pandemia, le persone apprezzino molto di più la dimensione umana, l’atmosfera intima che si respira nei piccoli borghi come Sarnano, sempre più organizzati sul fronte dell’accoglienza» continua Cesare Bocci «Sarnano è come un salotto da cui godere le bellezze della natura e dell’arte, stare all’aria aperta e gustare prodotti tipici d’eccellenza».
La realizzazione dello spot, affidata al collettivo di filmmaker marchigiani Lunastorta Produzioni, prevede diverse fasi di lavoro. Lo shooting con Cesare Bocci si è svolto tra il 6 e il 7 maggio, in accordo con le disponibilità dell’attore impegnato, tra le altre cose, sul set della fiction Rai Imma Tataranni, ma le riprese andranno avanti per tutto il mese al fine di poter inserire nel video le immagini che raccontano i diversi aspetti dell’offerta turistica sarnanese, con una particolare attenzione alle attività outdoor, che costituiranno l’elemento cardine dell’estate post-pandemia.
Scontro fra tre auto: tre persone ferite trasportate al pronto Soccorso
È il bilancio di un incidente avvenuto, nella mattinata odierna, a Recanati in Contrada Addolorata.
Tre autovetture si sono scontrate tra loro per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Municipale, ed una di queste ha terminato la propria corsa in un giardino privato.
Lanciato l’allarme sono accorsi prontamente sul posto i mezzi di soccorso di 118 e Vigili del Fuoco
Tre le persone portate al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Recanati. La squadra dei pompieri di Macerata, intervenuta con un’autobotte e un mezzo 4x4, ha provveduto alla messa in sicurezza della zona dell’intervento.
Il 15-16-17 maggio 2021, su invito dei pazienti italiani rappresentati dalle associazioni ANF OdV, Ananas Onlus e Linfa Odv il Comune di Cingoli ha deciso di aderire all’iniziativa “Shine a light on NF” - Accendi una luce sulle neurofibromatosi illuminando di blu il faro della Torre Civica comunale
L’iniziativa è stata lanciata a livello internazionale dalla storica fondazione statunitense Children’s Tumor Foundation (“CTF”) e coinvolge molte associazioni che nel mondo si dedicano ai pazienti affetti da neurofibromatosi.
Tutto il mese di maggio è dedicato a livello globale alla sensibilizzazione e alla diffusione di conoscenze sulle neurofibromatosi, meglio conosciute come NF, sindrome genetica rara che comprende NF1, NF2 e Schwannomatosi.
Molte volte la NF è visibile: i pazienti sono spesso coperti da macchie cutanee caffè latte, altri hanno tumori (neurofibromi) spesso sfiguranti lungo i nervi del corpo.
Altre volte, la NF è invisibile: i pazienti dall'aspetto sano convivono in realtà con un dolore lancinante all'interno. Molti hanno gravi difficoltà di apprendimento, altri perdono l'udito o la vista, alcuni sviluppano tumori cerebrali e devono sottoporsi a chemioterapia per anni.
Al momento non esiste una cura.
Per i pazienti di tutto il mondo maggio è un momento importante per sensibilizzare la società, le istituzioni nazionali ed internazionali e la comunità scientifica sulle neurofibromatosi che in Italia colpiscono più di 20.000 persone e nel mondo circa 2,5 milioni di persone.
Il Sindaco ritiene “importante una mobilitazione, anche a livello locale, per accendere una luce su questa malattia genetica poca conosciuta, ma soprattutto per dare voce alla battaglia che tanti bambini, adulti e persone di ogni età combattono ogni giorno con coraggio e determinazione contro le neurofibromatosi”.
Nel 2020, nonostante la pandemia, sono stati illuminati 173 luoghi nel mondo, molti anche in Italia.
“Quest’anno - sottolinea il primo cittadino Vittori - anche Cingoli intende dare il proprio contributo a questa iniziativa, che è stata condivisa con Simona Leoni, cittadina attiva all’interno dell’Associazione promotrice".
"La minoranza sta creando scompiglio e disinformazione. Per mettere in cattiva luce questa Amministrazione comunale, gli esponenti dell’opposizione finiscono per danneggiare l’intera città”. Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Fausto Troiani puntualizza due aspetti delle recenti questioni uscite sulla stampa e poi riferisce le strategie del settore all’Urbanistica su cui stanno lavorando gli Uffici. Il primo aspetto riguarda la presunta vendita della casa di riposo comunale “Villa Letizia”, “notizia travisata – afferma - che sta creando allarmismo e la seconda riguarda l’accusa di essere cementificatori, mentre l’obiettivo è dare uno sviluppo urbano moderno e rispondente alle esigenze dei cittadini.
“Ci tengo a precisare – spiega l’assessore Troiani - che questa Giunta vuole realizzare una nuova casa di riposo, più moderna e con maggiore disponibilità di letti, ma non si procederà a nessuna alienazione dell’attuale fino a quando il nuovo progetto non sarà diventato realtà, nessuno sfratto dunque. Chi vuole destabilizzare i cittadini e la società con scenari che non esistono, non sta svolgendo al meglio il suo ruolo di rappresentante dei cittadini”.
Per quanto riguarda i parcheggi, l’intenzione dell’Amministrazione è di realizzarne uno multipiano in zona centrale, ma ciò non vuol dire scavare la piazza o il varco. Troveremo la zona più adatta per non ostacolare futuri sviluppi urbanistici.
Per quanto riguarda, invece, l’accusa fatta alla destra di essere cementificatori, questa è completamente falsa perché gli uffici stanno lavorando da anni, e lo dico con orgoglio, per una svolta ecologista ed ambientalista della nostra città, rispetto alla volumetria previst dall’attuale Prg.
Ho dato mandato al dirigente Paolo Strappato e al tecnico Alessandro Fiorelli, di realizzare uno studio del territorio, per individuare le zone commerciali, residenziali e le aree Peep. Questa analisi è fondamentale per chiarire cosa abbiamo e quello che possiamo e vogliamo ad andare a realizzare.
In base ai primi dati elaborati, possiamo contare su una diminuzione della superficie utile di commerciale di circa 15/16 mila metri quadri; una diminuzione di circa 30 mila metri quadri di residenziale (risparmio di 6/7 ettari di territorio); e una rimodulazione delle aree Peep in base alle necessità riscontrate dagli incontri con i proprietari. Rispetto alle 14 aree Peep validate ad inizio 2000, solo una è effettivamente partita perché non ci sono più manifestazioni di interesse verso questa tipologia di edilizia, ormai superata. L’attenzione di questa Amministrazione per i lotti di proprietà e disponibilità di volumetria residua, è quella di utilizzarne in parte per scopi sociali, vale a dire aiuti per case alle giovani coppie, anziani, categorie fragili, genitori single ecc"..
Un concetto sviluppato anche dal dirigente Strappato: “La crescita della città non è da intendersi come crescita dell’edificato, questo è un concetto ormai superato. Si parla di crescita della “città pubblica”, vale a dire dotare la città di servizi, infrastrutture, impianti per la mobilità sostenibile, parcheggi, ecc.”.
“Una nuova strategia urbanistica, con uno studio delle zone periferiche da integrare e collegare con la zona porto e il centro. Particolare attenzione a sociale, mobilità sostenibile con percorsi ciclopedonali – conclude Troiani – per una nuova Civitanova che andrà condivisa in maggioranza e con la città. Nessuna cementificazione e nessuna speculazione, ma attenzione all’ambiente e alla qualità della vita, questo è ciò che vogliamo per una città moderna e dotata di tutti i servizi necessari”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4466 tamponi: 2508 nel percorso nuove diagnosi (di cui 631 nello screening con percorso Antigenico) e 1958 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,5%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 314 (46 in provincia di Macerata, 47 in provincia di Ancona, 145 in provincia di Pesaro-Urbino, 18 in provincia di Fermo, 44 in provincia di Ascoli Piceno e 14 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (51 casi rilevati), contatti in setting domestico (75 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (88 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (22 casi rilevati). Per altri 66 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 631 test e sono stati riscontrati 29 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un leggero incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al12,5% oggi, contro l'11,5% ieri.
In diminuzione di 17 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (421), di cui 65 in terapia intensiva (invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 30 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 118 pazienti: 45 all'ospedale di Macerata, 52 al Covid Hospital e 21 a Camerino. Altre 4 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Due escursionisti perdono l’orientamento: salvati dal Soccorso Alpino delle Marche. La squadra di Macerata è stata allertata, nella notte appena trascorsa, per due ragazzi in difficoltà in località Castel Manardo, sul versante nord territorio comunale di Bolognola.
I due escursionisti - entrambi 23enni provenienti da fuori regione - stavano bivaccando in tenda, con l’intenzione di rimanere in quota, quando sono stati sorpresi dal cattivo tempo che ha stravolto i loro piani.
Aggrediti dal forte vento, hanno perso diversi oggetti personali e, uno dei due, persino le scarpe. Impossibilitati a ritirarsi in un luogo più riparato, sono stati individuati e raggiunti dai tecnici del Soccorso che, con tecniche alpinistiche, li hanno assicurati e ricondotti in sicurezza alle proprie auto. Le operazioni di soccorso si sono concluse attorno alle 3:30 di questa mattina.
Considerato il ripetersi di condotte poco prudenti da parte di frequentatori della montagna apparentemente con scarsa esperienza, il Soccorso Alpino “rinnova l’invito a non sottovalutare i rischi legati alle attività in quota”.
"Giornata ricca di incontri e di progetti con lo sguardo al futuro". Così il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli descrive la giornata di lavoro vissuta a Roma assieme all'assessore alla Cultura e all'Istruzione Katiuscia Cassetta e all’assessore regionale Giorgia Latini, nella quale ha avuto modo di incontrare il leader della Lega Matteo Salvini, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni e il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.
"Abbiamo parlato del rilancio e delle potenzialità della nostra città e di progetti e collaborazioni da sviluppare insieme invitandoli alla prima del Centenario allo Sferisterio - dice Parcaroli -. Comune, Regione e Governo, con un importante lavoro di squadra, stanno operando in sinergia per la valorizzazione e la promozione del nostro territorio".
Dell'incontro, con un focus su Macerata Città Europea dello Sport 22, ha parlato anche l'assessore Latini: "Presto faremo un summit in regione con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi per pianificare al meglio lo sviluppo delle progettualità - annuncia -. Facciamo rete tra Comuni, Regione e Governo per il nostro bellissimo territorio".
Oltre 40 anni di carriera alle spalle, tante ‘ginocchia’ trattate e un ‘amore’ per la sala operatoria che ancora non ne vuole sapere di tramontare. Parlare del dottor Gabriele Caraffa, non è solo raccontare la storia di una istituzione nel campo della chirurgia ortopedica maceratese ma è anche intraprendere un percorso di ‘vita’ formato da varie tappe in cui lo sport rappresenta una componete speciale e forte, non solo sotto l’aspetto professionale.
Si è congedato nel dicembre 2020 dalla carriera ospedaliera, dopo aver ricoperto il ruolo di Direttore responsabile del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Macerata e ora sta scrivendo un nuovo capitolo della sua avventura, questa volta, alla Casa di Cura privata Villa dei Pini a Civitanova Marche.
“Il mio percorso è iniziato dall’Università di Perugia, dove mi sono laureato nel lontano 1983, dopodiché mi sono specializzato in ortopedia – racconta il dottor Caraffa - in quel periodo ho cominciato a seguire l’attività con il professor Giuliano Cerulli, un vero e proprio maestro che mi ha trasmesso gran parte di quelle che oggi sono le mie competenze professionali; ecco perché devo tanto a lui – continua - Alla fine degli anni 80, a seguito di un concorso, sono entrato di ruolo come assistente ortopedico all'ospedale di Macerata e da lì ho intrapreso la mia carriera ospedaliera fino al dicembre 2020”.
“Praticamente ho svolto la classica gavetta che si faceva a livello ospedaliero – spiega l’ortopedico - iniziando dal ruolo di assistente e affiancando tante figure professionali di spicco come il dottor Fabio Giangecchi (che è purtroppo scomparso da qualche anno), con cui abbiamo riformato una grossa fetta dell’attività ortopedica maceratese e successivamente il dottor Michele Mastrangelo (purtroppo anche lui deceduto) dopodiché sono subentrato al suo posto, da principio come facente funzioni e poi, vincendo il concorso dedicato e, negli ultimi 5 anni, ricoprendo il ruolo di primario del reparto di ortopedia”.
Una missione oltre che un lavoro che fa del movimento la sua pietra miliare ma anche la sua principale peculiarità per proiettarsi verso il futuro: “L'ortopedia è una branca della medicina in continua evoluzione – spiega Caraffa –. In 40 anni molte tecniche chirurgiche sono cambiate così come i materiali utilizzati. Quindi è necessario un continuo aggiornamento per non rimanere indietro all’interno di un mondo che ha subito un continuo innovamento da quando ho iniziato – prosegue -. Una volta la figura dell'ortopedico si occupava di tutto, oggi invece c’è una richiesta di ‘specializzazione nella specializzazione’ per cui si parla di chirurgo del ginocchio, della mano, dell'anca, della spalla, della caviglia o piede. Ora il paziente è molto più aggiornato e acculturato del passato quindi va alla ricerca di uno specialista ben definito”.
“Quando negli anni 80 ho mosso i primi passi in questa professione la mia particolarità è stata quella di interessarmi al ginocchio e nel corso del tempo ho sviluppato prevalentemente questo campo – riferisce - poi ovviamente essendo primario ho trattato un po’ di tutto ma io provengono dalla chirurgia del ginocchio, che va dall’artroscopia alla protesica; una branca nella quale ho sviluppato delle tecniche specifiche, scritto varie pubblicazioni scientifiche e partecipato anche a convegni come relatore”.
Difficile pensare di portare avanti un iter professionale così denso senza una forte passione di base a fare da motore perpetuo. Ecco infatti che nel cammino del dottor Gabriele Caraffa l’amore per lo sport diventa un pilastro fondante e caratteristico della sua veste istituzionale nel campo delle ‘ginocchia’.
“Da sempre sono appassionato di sport, specialmente calcio – racconta l’ex primario dell’ortopedia maceratese che ancora si diletta in partite di calcio a 5 conservando così la sua vena da ‘agonista’ - ho collaborato con diverse società sportive nel corso degli anni: dalla Maceratese della dottoressa Maria Francesca Tardella, che fu anche promossa in Serie C fino al Matelica Calcio, dove oggi collaboro come ortopedico, insieme al medico sociale Giorgio Del Gobbo - aggiunge - Quest'anno la squadra ha avuto un grosso successo e domenica si giocherà i meritati play-off contro la Sambenedettese e questo grazie soprattutto al presidente Mauro Canil che è stato capace di allestire una compagine molto competitiva a tutti i livelli".
"Un grande risultato che, da macerates,e mi fa molto piacere anche se purtroppo quest'anno tutte le gare si sono giocate a porte chiuse a causa della pandemia – afferma Caraffa –. I componenti della rosa e dello staff sono stati sempre sotto controllo attraverso i tamponi e tutta la serie di protocolli richiesti dalla Lega Calcio e sotto questo aspetto non si sono riscontrati problemi, ovvio che il lato negativo è stato assistere alle partite senza i tifosi che sono un elemento imprescindibile in questo mondo”
“Avere una società sportiva professionistica a Macerata che permette di vedere il calcio di un certo livello, per me come sportivo e amante di questo sport è senza dubbio un piacere – sottolinea - avendo perso la Lube che si è spostata a Civitanova, ora speriamo che, quando le porte dello stadio riapriranno ai tifosi, Macerata potrà godere di una club capace di garantire delle sfide di prestigio e mi auguro che l’Amministrazione Comunale si attivi per preservare questo patrimonio e magari trasformarlo in Maceratese in quanto sono convinto, e non solo io, che con le possibilità e la passione di Canil questo club potrà ambire a dei campionati di ancor più alto profilo”.
“Non dimentichiamo inoltre che una realtà di questo livello ha tutte le potenzialità per creare un indotto importante sotto l’aspetto dello sviluppo di un settore giovanile all'altezza – puntualizza Caraffa – un contributo che potrebbe essere enorme per la città in quanto molti ragazzi non solo della provincia, avrebbero la possibilità di far parte di una società sana per coltivare un piccolo sogno di una futura carriera”.
Un ultimo anno di lavoro presso il nosocomio del Capoluogo di Provincia per il Dottor Caraffa caratterizzato dall’emergenza Covid che, soprattutto nella sua fase iniziale, ha messo a dura prova tutto il Sistema Sanitario Nazionale che è stato costretto a fare i conti con un nemico che allora non era ancora bene definito.
“A marzo 2020 purtroppo, a causa dell'elevato numero di pazienti contagiati, e non essendo ancora pronto il Covid Center a Civitanova, molti ospedali furono convertititi in Covid hospital chiudendo i reparti di ortopedia sia a Civitanova che a Camerino. La sola unità operativa dell’Area Vasta 3 era quella di Macerata. Inizialmente si sono venuti a creare dei disagi importanti in quanto da inizio pandemia fino a giugno si è lavorato prevalentemente solo nel capoluogo di provincia, insieme agli altri colleghi ortopedici che nel frattempo si erano trasferiti dalle altre strutture ospedaliere del Maceratese – rende noto Caraffa - consideriamo anche che nelle prime settimane dell’emergenza non erano ancora ben chiare le linee guida da seguire quindi c’era sempre un po’ di paura di poter contagiare i pazienti e molte attività ortopediche non sono state svolte proprio per questo senso di smarrimento di alcuni pazienti non traumatizzati che hanno atteso del tempo prima di andare sotto i ferri e quindi sono stati profilati solo quelli che necessitavano di interventi urgenti. La situazione si è poi normalizzata e fortunatamente non si sono registrati grossi problemi così come nel periodo di fine estate scorsa quando abbiamo affrontato le seconda ondata, ma in quel caso eravamo sicuramente maggiormente preparati e in più era attivato il Covid Center di Civitanova Marche che è stato molto efficiente nel limitare la pressione sanitaria nelle varie strutture ospedaliere”.
L’ ‘abbandono’ della sale operatorie dell’Ospedale di Macerata non ha fatto venir meno nel dottor Caraffa la sua voglia di mettersi ancora in gioco.
“Dopo il pensionamento, ho iniziato a lavorare alla clinica Villa Pini di Civitanova dove svolgo la mia attività di ortopedico insieme ad atri colleghi, tra cui c'è il dottor Nicola Gentile - annuncia -. Qui ci occupiamo di chirurgia protesica e trattamenti artroscopici e con altre equipe specializzate riusciamo a coprire tutte le patologie ortopediche, ogni pool nel suo ruolo".
“Un’ortopedico ama la sala operatoria – chiarisce Caraffa - la pensione da un parte rappresenta il distacco da un lavoro di 40 anni ma il fatto è che a me la sala operatoria manca e quindi ho colto subito la possibilità di fare ciò che amo in maniera serena, iniziando a svolgere la mia attività chirurgica a Villa Pini - conclude - con pieno spirito collaborativo e cercando di trasmettere anche le mie conoscenze a tutti quei giovani che hanno voglia di intraprende questa strada”.