L'episodio è accaduto questo pomeriggio, intorno alle 17, nel quartiere San Francesco.
Una giovane ragazza trentaduenne di Macerata è precipitata dal pianerottolo del terzo piano di una palazzina situata in via Prezzolini.
L'allarme è stato lanciato da un'inquilina dello stabile che, accorgendosi della finestra del pianerottolo aperta, si è affacciata di sotto ed ha visto la ragazza stesa a terra che chiedeva aiuto. Il primo soccorso è stato portato da un medico odontoiatra, titolare di studio dentistico all'interno del palazzo, che ha poi immediatamente chiamato i soccorsi.
Sul posto è intervenuta la Polizia e i sanitari del 118 che, dopo aver valutato le condizioni della ragazza, hanno rischiesto l'intervento dell'eliambulanza che ha provveduto a trasportarla in codice rosso traumatico all'Ospedale Regionale Torrette.
Ancora tutta decifrare la dinamica dell'accaduto sulla quale sta indagando la Polizia Scientifica accorsa sul posto, in quanto sembrerebbe, che la ragazza coinvolta non fosse nemmeno residente in quel palazzo e prima di lanciarsi dalla finestra delle scale abbia lasciato due borsoni appoggiati sul pianerottolo.
foto di Gianmario Scodanibbio
L'allarme è scattato, verso le 2 e 45 di questa notte, all'Eurospin di Tolentino sito in Contrada Cisterna.
Immediato l'intervento degli uomini del Radiomobile dei Carabinieri di Tolentino, a cui si sono subito aggiunti due equipaggi del servizio di vigilanza Vedetta 2 Mondialpol.
Dopo un primo controllo, gli agenti hanno accertato che ignoti erano penetrati all'Interno del supermercato facendo letteralmente esplodere la cassaforte posta negli uffici.
Nonostante l'arrivo tempestivo degli agenti, i malviventi avevano già avuto modo di dileguarsi con il bottino, successivamente quantificato in 30.000 euro circa. Il denaro presente all'interno della cassaforte doveva essere prelevato, questa mattina, dal personale di servizio dell'Istituto di vigilanza,
Sono tutt'ora in corso le indagini per acquisire tutti gli elementi che possano portare all'individuazione dei responsabili.
Pauroso incidente pochi minuti dopo le 17 lungo la Strada Statale 361 nel territorio di Montecassiano.
Sulla strada che collega Villa Potenza a Montecassiano, all'altezza del distributore di carburante nei pressi di Vallecascia, due autovetture si sono scontrate per ragioni ancora in corso di accertamento.
Inevitabili i disagi al traffico nonostante i veicoli, a seguito dell'impatto, siano finiti fuori della sede stradale.
Immediato è stato l'intervento i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco che hanno prestato i primi soccorsi ai soggetti coinvolti.
Sul luogo dell'incidente sono arrivati anche i Carabinieri di Montecassiano che ora si occuperanno di ricostruire la dinamica del sinistro.
Fortemente danneggiate le due auto.
(foto Giammario S. / Lucrezia M.)
"Latrocinio legalizzato ", questo il provocatorio testo dei volantini comparsi sulle macchinette dei ticket per i parcheggi gestiti dall'APM, azienda pluriservizi Macerata SpA, società partecipata dal Comune.
"Attraverso la nostra azione - dichiara in una nota CasaPound Italia - vogliamo contestare il prezzo eccessivo dei parcheggi, servizio di pubblica utilità gestito dall'APM SpA, riguardante soprattutto le zone limitrofe al centro storico".
"Il nostro centro é morto, le attività commerciali sono in crisi e l'unica boccata d'ossigeno é dovuta alla presenza di universitari senza i quali questa città sarebbe un deserto. L' APM gestisce la gran parte dei servizi di pubblica utilità nel maceratese, vantando un capitale sociale che sfiora i 18 milioni di euro. Per questo pretendiamo che gli ingenti incassi della società partecipata vengano ridistribuiti a vantaggio della collettività".
"In ragione di quanto detto - conclude la nota di CasaPound Italia - consigliamo alla giunta comunale di fare le pressioni necessarie per abbassare le tariffe dei parchimetri, implementare la presenza di parcheggi e attivare una navetta gratuita che raggiunga piazza della Libertà. Così facendo renderemo il centro maggiormente vivace, avvantaggiando l'intera città".
Procedono a passo spedito i lavori in viale Martiri della Libertà. Lavori che oggi vedono dare il via alle opere di asfaltatura e iniziano a svelare quelle che sono state "promesse elettorali".
La triste realtà si contrappone alla ridondanza delle parole enfatiche dell'amministrazione a cui, in verità, in molti non avevano creduto sin da subito.
Se già l'abbattimento degli alberi di pino era apparsa decisamente irragionevole, la millantata volontà di aumentare i posti auto e la passeggiata in una via non proprio centrale aveva fatto etichettare come "bufala" l'operazione.
"Fà tutte 'se cose come se dicesse corri che devo andà via" aveva chiosato un avventore, con chiaro riferimento al sindaco Carancini, in uno dei primi casi in cui abbiamo provato a tastare il polso dei residenti.
Un disagio palese e profondo il loro, cresciuto di giorno in giorno, per una serie di prevaricazioni sulla memoria e sul lato pratico della vita di quartiere. Disagio che, troppo spesso, è ricaduto sugli operai ai quali dovrebbe, invece, essere rivolto il massimo plauso in quanto si sono fatti cuscinetto tra la popolazione "insorta" ed un'amministrazione un pò troppo fantasiosa, lavorando molto oltre l'usuale carico di lavoro e, nonostante le pressioni, riuscendo a realizzare un lavoro eccellente secondo i dettami dei progettisti.
Un progetto che ora sembra utopistico, visto come procede la sua realizzazione. Entriamo nel dettaglio.
I POSTI AUTO - Nel progetto enfatico presentato dall'assessore Ricotta veniva annunciata la disponibilità a fine lavori di ben 30 posti auto in più in una zona con grande carenza di parcheggi. Nella realtà, vengono cancellati tutti i posti auto davanti all'ostello Mortati (ex Scuola Madonna della Misericordia) all'incrocio tra viale Carradori e viale Martiri della Libertà.
Già solo questa modifica comporta la perdita di 32 posti auto che si sommano ai 16 (conteggi basati sul conto dei veicoli dalle foto ante lavori), che sono stati tagliati per realizzare una nuova fermata per il pulman di linea nei pressi del monumento della resistenza. Altri 10 posti circa sono stati fagocitati dalle isole di attraversamento, isolette progettate senza valutare stalli morti (ovvero passi vincolati tra pali e alberi non utilizzabili per stalli di sosta).
Al momento non è certo se verranno eliminati anche gli stalli davanti al Bar dei Pini. Operazione che comporterebbe la perdita di altri 5 posti auto. Un totale di circa 50/60 posti auto in meno e non 30 in più come prospettato.
ISOLE PEDONALI E PANCHINE - Nel progetto si faceva riferimento a piazzole di rinfranco, aree dove erano posizionate panchine ed illuminazione. Nella realtà nessuna piazzola è stata creata e le dimensioni dei marciapiedi non permetterebbe il loro posizionamento in nessun punto della via, fatto salvo lo spiazzo creato dinnanzi al collegio universitario, tanto da far ipotizzare ai mal pensanti che tutta l'opera sia stata fatta proprio per agevolare l'urbanistica del collegio visto che, ai fatti, è l'unica struttura ad aver tratto vantaggio dall'opera.
Nessuna panchina o passeggiata è stato realizzata nè potrà essere realizzata sulla base di quanto sin ora terminato.
PASSAGGIO PEDONALE PER IL CAMPO SPORTIVO - Il progetto prevedeva un passaggio pedonale rialzato per l'accesso all'impianto. Nella realtà dell'opera, niente è stato ancora realizzato. In ogni caso, la realizzazione del rialzo imporrà inevitabilmente un limite di velocità di 30 km/h su tutta la tratta con disagi evidenti.
Ma il maggior disagio verrà creato nei confronti del trasporto pubblico degli studenti e dei mezzi di pronto intervento che, proprio in quella via, hanno un percorso privilegiato per i soccorsi. La normativa vieta la realizzazione di rialzi (dissuasori) nelle vie di transito abituale dei mezzi di soccorso e pertanto anche questa notizia, a meno che non si voglia realizzare contra legem, è irrealizzabile.
Ribadiamo, nessun passaggio pedonale rialzato può essere realizzato in una via preferenziale di passaggio dei mezzi di soccorso.
Mentre stiamo scrivendo, si sta realizzando il rifacimento del manto stradale nel tratto di viale Martiri della Libertà, quindi ragionevolmente i lavori sono avviati al termine.
Nelle giornate passate abbiamo realizzato un cospicuo lavoro di documentazione fotografica dell'opera per testimoniare tutte le segnalazioni giunteci dai lettori (tranne quelle riguardanti gli ultimi giorni) e che saranno parte essenziale degli articoli che pubblicheremo nei giorni a venire.
Scontro tra un auto e un camion in superstrada tra Pollenza e Sforzacosta in direzione mare, intorno alle 19:30. Coinvolta un'Audi che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata contro un mezzo pesante. Violento l'impatto.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso: 118 e vigili del fuoco. I pompieri hanno estratto dalle lamiere la conducente dell'auto, che è stata trasportata all'ospedale di Macerata in codice rosso. Sul posto per i rilievi del caso la Polizia stradale di Civitanova. Per consentire al meglio le operazioni di soccorso e mettere in sicurezza i mezzi, il tratto di superstrada interessato dal sinistro è stato chiuso in direzione mare, con inevitabili disagi al traffico veicolare. Sul posto è presente anche una squadra Anas per la gestione dell’emergenza, la regolazione del traffico e per ripristinare la regolare viabilità in tempi brevi.
Incidente rocambolesco a Trodica di Morrovalle. Il sinistro si è verificato, intorno alle 8, in via Dante Alighieri.
Per cause al vaglio della Stradale, un'auto (Volkswagen Golf) si è scontrata contro un camion che stava svoltando nel parcheggio antistante l‘Hotel San Crispino e la vettura nell'impatto ha perso l'assale posteriore. Nello scontro è stato coinvolto anche un terzo veicolo che si trovava in sosta.
Intervenuto il 118 che ha soccorso l'occupante della vettura trasferendolo all'ospedale di Civitanova in un codice di media gravità. Praticamente illeso il conducente del camion. Sul posto, anche i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza l'area e abbattere un palo rimasto pericolante dopo lo schianto.
Spetterà gli agenti della Polizia Stradale ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.
Nella Giornata della Memoria, non va dimenticata la presenza di campi di concentramento anche nel territorio della provincia di Macerata. In particolare, il campo di prigionia PG53, posta militare 3300, erroneamente collocato dalla documentazione dell'epoca in località Urbisaglia, era situato al centro di Sforzacosta e gestito dal IX Corpo d'Armata del Regio Esercito.
Classificato come "Campo di prigionia per prigionieri di Guerra", venne istituito nel 1942, a seguito della trasformazione di un'azienda che si occupava di manifattura tabacchi. In un primo tempo fu destinato ad accogliere prigionieri militari anglo-americani (sottoufficiali e di truppa), per poi contenere anche quanti furono vittime dei rastrellamenti effettuati prevalentemente dalle SS. Moltissimi giovani vennero spediti dal campo 53 di Sforzacosta in Germania, una deportazione che per moltissimi fu l'ultimo viaggio. Un viaggio da cui non fecero mai ritorno.
I primi detenuti nel campo furono militari inglesi, fatti prigionieri nelle azioni di guerra. Il campo fu destinato ai soli prigionieri militari fino alla fine del 1943, per poi essere chiuso. Nel 1944 fu riaperto accogliendo come primi prigionieri dei tolentinati, i nati dal 1914 al 1925, che vennero rastrellati nella città in una notte dell'aprile del 1944 da parte del comando SS italiano alle dirette dipendenze del Ten. Malaga. Il commando, in un'azione dimostratva, si riversò sulla piazza di Tolentino e, con la scusa di catturare renitenti e disertori, catturarono moltissimi uomini in età da lavoro che vennero rinchiusi nel campo di prigionia dopo un interrogatorio piuttosto superficiale.
Dopo l'8 settembre, il campo iniziò a riorganizzarsi e gli occupanti furono divisi in tre categorie: abili al lavoro in Germania, abili al lavoro in Italia, non abili al lavoro. Nella terza categoria rientrarono in pochissimi e furono inviati alla prigionia libera nei campi di internamento presenti in provincia; gli abili al lavoro in Germania furono inviati ai campi di concentramento tristemente noti e pochissimi fecero ritorno.
Tale selezione colpì anche gli internati e le internate delle strutture maceratesi che vennero raccolte dai nazisti a Sforzacosta, 58 ebrei di Urbisaglia, 19 internate di Petriolo e 50 internate di Pollenza.
Con l'avvicinarsi del fronte, il campo iniziò la dismissione. I materiali e i molti prigionieri presenti, iniziarono ad essere smistati al campo di Suzzara, centro di concentramento per l'invio in Germania.
Il campo fu bombardato nel maggio del 1944, un'azione importante che causò numerosi morti tra i detenuti ma permise a molti di fuggire. Il comando delle SS italiane effettuò a seguito molti rastrellamenti per recuperare i fuggitivi e riuscirono a racimolarne un centinaio che furono nuovamente rinchiusi. Tuttavià il fronte in continuo avvicinamento fece sì che le forze tedesche abbandonassero il campo in direzione nord portando con sé molti prigionieri che, lungo il cammino, giudicati inutili fardelli, vennero sommariamente abbattuti.
I detenuti rimasti, controllati da fascisti subentrati alle forze nazi-italiane, iniziarono a tentare fughe con sempre maggior frequenza, fughe che molte volte erano fiancheggiate da guardie fasciste che agevolavano le evasioni. Una situazione di caos è raccontata anche dal tipografo Mario Marucci, uno degli ultimi a fuggire: "Le fughe si verificavano a ritmo sempre più intenso. Eravamo rimasti uno sparuto gruppo. Bastò un significativo sguardo del fascista di guardia, compiacente quanto timoroso di ciò che poteva accadergli dopo l’arrivo imminente degli alleati e anch’io mi ritrovai solo e libero sulla strada di casa, verso la libertà" (A.N.P.I. 2003, p.123).
Il tabacchificio di Sforzacosta, divenuto oramai campo di concentramento, rimarrà tale sino alla fine del conflitto mondiale quando, al pari del campo di concentramento di Monte Urano, fu acquistato da un privato.
Da prima trasformato in una fabbrica di calzature, terminerà la sua esistenza negli anni 2000 continuando poi - con rivisitazioni e modifiche - ad ospitare alcune attività commerciali, un ristorante ed una sala giochi.
Il campo ebbe sempre un significativo numero di internati, passando dai 5500 detenuti censiti il 30 novembre del '42 ai 7250 nel marzo del 1943 e - nonostante le condizioni di reclusione fossero state decisamente migliori di altri campi - rappresenta un pezzo di quella orribile pagina di storia chiamata guerra.
(immagini: Rete/eclettico.org)
Singolare episodio nel tardo pomeriggio a Macerata, nel passaggio a livello di Collevario.
Un automobilista, per motivi al momento sconosciuti, non è riuscito ad arrestare la marcia prima del passaggio a livello mentre le sbarre si stavano chiudendo.
Il suo veicolo è rimasto di traverso sui binari senza poter liberare il passo al treno che stava sopraggiungendo.
Attivate immediatamente le procedure di emergenza, previste dal disciplinare, visto che l'ostacolo è stato prontamente segnalato alla sala operativa.
Il treno è stato fatto arrestare a Sforzacosta e poi fatto avvicinare "a passo d'uomo" sino all'altezza del passaggio a livello incriminato.
Qui le sbarre sono state alzate ed è stato fatto defluire il traffico con il treno fermo in attesa.
Portata la situazione alla normalità, il treno è potuto ripartire per la normale corsa
Ieri presso l’agriturismo GIRO DI VENTO si è tenuta la cena costitutiva del gruppo LEGA Pollenza
Alla serata sono intervenuti Simone Merlini (responsabile provinciale Lega), Giovanni Gabrielli (assessore comunale Tolentino e responsabile provinciale tesseramenti Lega), Pino Beruschi(consigliere comunale e coordinatore Lega Civitanova), Rosella Ruani (consigliere provinciale Lega),On. Tullio Patassini oltre ad Emanuele Lombi (coordinatore Lega Pollenza) tutti i tesserati Lega di Pollenza.
Durante la serata i vari ospiti hanno analizzato la situazione politica nazionale, regionale e provinciale sottolineando la forte necessità di cambiamento che il territorio richiede; inoltre l’on. Patassini ha sottolineato che la politica quella vera, quella legata ai territori, si fa vivendo i territori stessi.
Il Coordinatore Cittadino Emanuele Lombi ha dichiarato: “Ringrazio tutti per essere intervenuti ed in particolare Franca Salvucci, storico esponente del centro destra pollentino, senza la quale questo gruppo non sarebbe mai nato.
Un'ulteriore ringraziamento va a tutti coloro che hanno voluto iniziare con me questa esperienza finalizzata a riportare la buona politica, vicina alla gente, nella comunità pollentina.
Lavorerò per far crescere sempre di più questo gruppo e tutta la nostra comunità”
Con una nota stampa Conad, circa l'iter che ha visto acquisita Auchan da parte del consorzio italiano, chiarisce gli intenti di gestione dell'ex personale Auchan
In tale comunicato Conad formalizza la procedura di licenziamento degli 817 dipendenti previsti nelle varie sedi acquisite. Nelle Marche i licenziamenti riguardano 73 persone, attualmente assunte con contratto indeterminato nelle sedi di Offagna (40 persone) e Ancona (33).
Entro giugno 2020 - dice in una nota la Filcams Cgil - tutta la vertenza Auchan e Sma si dovrà concludere.
«Ai lavoratori in esubero, come di seguito dislocati - si legge nella nota- l’unica strada che offre l’impresa è un incentivo al licenziamento o un percorso di outplacement. Così quel rischio che la Filcams Cgil aveva denunciato fin dall’inizio si è concretizzato».
Ai lavoratori in esubero dovra essere aggiunto tutto il personale dell'indotto, dei trasporti, dei magazzini, manutentori, etc una nutrita platea di lavoratori che potrebbero essere stimati in 500 unità, il che porterebbe ad un totale di 1300/1400 persone senza lavoro in pochi giorni.
Polpette avvelenate a Sforzacosta, a lato della pista ciclabile di via Liviabella.
A lanciare l'allarme un membro di un gruppo social che scrive: "Polpette avvelenate a Sforzacosta nel campo alla fine di via Liviabella dove passa la pista ciclabile!!! Bastardi".
Non è il primo caso in cui ingnoti abbandonano polpette di carne solitamente impastate con un prodotto tossico da giardino accompagnato da vetri o chiodi. L'intento è sempre lo stesso, togliere la vita agli animali che, ignari, ingeriranno quello che sarà il loro ultimo pasto.
Ovviamente scontati i commenti dei tanti utenti del web, indignati e molto arrabbiati per un simile atto di barbarie.
Il consiglio è sempre lo stesso, controllare sempre le attività del proprio amico a 4 zampe e disabituarlo a raccogliere cibo da terra. Nel dubbio, in caso di sport all'aperto con il fidato amico, è sempre possibile utilizzare museruole o gabbiette apposite che, senza limitare la libertà dell'animale, non permettono fisicamente di ingerire cibo trovato a terra.
Rocambolesco incidente nella tarda mattinata in viale Leopardi a Macerata.
Erano circa le 11.00 quando, per cause in corso di accertamento, due veicoli sono entrati in collisione, coinvolgendo poi una terza vettura che era in regolare sosta.
Ad avere la peggio il conducente del volkswagen bianco che è stato estratto dall'abitacolo dai soccorritori dopo che il suo veicolo, a seguito dell'impatto, si è ribaltato sulla strada.
Le sue condizioni non sono apparse gravi ma ne è stato comunquedisposto il trasporto all'ospedale di Macerata per accertamenti
Inevitabili le ripercussioni sul traffico che è stato interrotto per permettere le operazioni di recupero dei veicoli
Quello che ancora tanti maceratesi ignorano è che l’IPSIA “F.Corridoni” Sede di Macerata – Settore Elettrotecnica, è una scuola situata in un edificio condominiale in via Barilatti. Doveva essere una situazione provvisoria, una provvisorietà che perdura da oltre 30 anni.
E’ una scuola per l’occupazione, è una scuola che sforna Tecnici Manutentori e dell’Automazione Industriale. Una scuola che forma e si occupa di futuro con la Domotica, le Energie Alternative, l’Illuminotecnica, la gestione e manutenzione di macchine utensili ed ogni tipo di elettrodomestico, e le nuove frontiere delle App.
Una scuola inclusiva. Una scuola dove l’accoglienza è al centro.
Si ricorda inoltre che per stare in una non scuola, viene pagato un affitto a privati e che con i soldi spesi in questi anni si sarebbe potuto edificarne tre, senza dimenticare che nel momento in cui si creano nuovi edifici si sprecano spazi per un ingresso che sembra la hall di un Grand Hotel, anziché pensare che all’IPSIA Macerata ci sono ragazzi stipati in aule strette con poca luce e che un disprassico non potrebbe mai frequentare perché per andare dall’aula ai laboratori dovrebbe scendere una scala a chiocciola; inoltre non c’è la palestra..…
Giusto, questi sono ragazzi di serie B o C.
Proprio no carissimi, quello che non si sa è che molti dei nostri alunni sono ora imprenditori, Ingegneri meccanici oppure sono quegli elettricisti che poi si chiamano sborsando tanti euro magari solo per il cambio di una lampadina. Loro sono quelli dell’intelligenza operativo-pratica, che non è per tutti.
Il Convitto Nazionale, che era nel mirino del Comune da tempo, nacque come istituzione scolastica che permise dall' Unità d'Italia in poi, per circa un secolo, la frequenza dei licei agli alunni dei piccoli centri periferici e ai ragazzi meritevoli ma poveri, permettendone così anche l'accesso all'università. Nasce come Istituto scolastico anche il Pannaggi. Quella è la loro funzione e tale deve rimanere.
I due edifici sono di proprietà della Provincia. Gli Uffici Giudiziari possono benissimo essere collocati dove attualmente c’è l’IPSIA e in altri immobili disponibili in città.
Non sarebbe più logico e ragionevole che l’affitto venga pagato dal Ministero di Grazia e Giustizia anziché dalla Provincia?
Non si potevano prima ascoltare i Consigli di Istituto, i Dirigenti Scolastici e i genitori invece di intervenire a gamba tesa senza riflessione e soprattutto senza un accordo, in sinergia con la Provincia?
Dice Andrea De Carlo e tanti con lui: “l’unica possibilità che si ha è investire sulla scuola e sulla ricerca”. Una città Capoluogo questo deve fare. Ci sembra che la proposta del Sindaco su beni di cui non è titolare vada in altra direzione.
Bene ha fatto il Presidente Pettinari a rivendicare le proprietà della Provincia di Macerata; in effetti l’unica persona che si sia interessata seriamente a questa problematica.
I Docenti e i Genitori dell’IPSIA “Corridoni” Sede di Macerata
Un incidente frontale ha coinvolto due autoveicoli lungo la strada provinciale 77, in prossimità del parco commerciale di Montecassiano, attorno alle 14:00 del pomeriggio odierno. Sul posto sono immediamente accorsi i sanitari del 118, che hanno allertato l'eliambulanza per via delle gravi condizioni di uno dei due conducenti (a bordo di una Fiat Tipo) coinvolti nello scontro. Ne è stato disposto il trasporto in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona.
Il conducente del secondo veicolo (una Opel Combo) ha riportato traumi più lievi ed è stato trasferito per accertamenti al pronto soccorso di Macerata.
Il traffico stradale è rimasto bloccato per diversi minuti, tanto che è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri per direzionarne il flusso.
Era la notte dell'8 gennaio quando un incendio a Servigliano sorprese nella notte una mamma e due bambine (leggi qui) una famiglia bulgara da poco trasferitasi da Treia. Si salvarono la mamma e la bimba piu piccola, mentre la maggiore rimase all'interno dell'appartamento, perdendo la vita.
Le dichiarazioni a caldo parlavano di un incendio scoppiato inspiegabilmente e di una mamma che, svegliatasi di soprassalto, era corsa a salvare le sue bambine dalle fiamme. Era riuscita a prenderne una e ad uscire sulla strada, poi avrebbe tentato di rientrare per salvare l'altra figlia trovando però l'accesso bloccato.
Dichiarazioni che avevano convinto solo in parte gli inquirenti giunti sul posto facendo partire delicate indagini coperte dal massimo riserbo.
Era apparso strano da subito che il corpo della ragazza non fosse stato ancora riconsegnato alla famiglia e giacesse ancora all'obitorio di Fermo. Una situazione che aveva fatto nascere non pochi sospetti, avvalorati ancor di piu dalle ultime svolte.
Pochi giorni fa, infatti, i Carabinieri erano giunti nell'asilo frequentarto dalla bambina piu piccola, prelevandola ed affidandola ad una casa famiglia. Dell'accaduto proprio il padre aveva chiesto di mantenere il riserbo per non far preoccupadre la mamma ancora ricoverata in ospedale.
Purtroppo, però, la mamma secondo gli inquirenti sapeva bene tutto. Le risultanze delle meticolose indagini sembra, infatti, abbiano accertato la responsabilità della madre.
Secondo gli inquirenti, la mamma avrebbe deliberatamente ucciso la figlia simulando poi un incendio al solo fine di cancellare le tracce. Un'accusa supportata dai risultati autoptici e dalle indagini sul luogo dell'incendio.
La mamma, 38 anni di nazionalità bulgara, è stata quindi prelevata ieri dai Carabinieri e trasferita al carcere come deciso dal Gip di Fermo che ne ha disposto la misura di custodia cautelare. L'accusa è di omicidio volontario.
Singolare incidente avvenuto a Montecassiano, località Valle Cascia. Erano circa le 22 quando è stato lanciato l'allarme per un brutto incidente stradale
Un veicolo è uscito di strada lungo la "corta" per Montecassiano tranciando di netto una conduttura del Gas Metano e finendo la corsa ribaltato.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Macerata per chiudere la conduttura del gas e per aiutare il personale del 118 nell'estricare il conducente.
Evidente la sorpresa quando i soccorritori non hanno trovato nessuno a bordo del veicolo.
Sul posto è giunta anche una pattuglia dei Carabinieri che, insieme al personale dei VvF e del 118 hanno a lungo perlustrato la zona in cerca del conducente scomparso.
Probabilmente si è volontariamente allontanato dal posto del sinistro per cercare aiuto o per raggiungere la propria abitazione. Sono in corso indagini per accertare le esatte dinamiche e identificare gli occupanti
Sul posto Vigili del Fuoco, Carabinieri, 118 di Macerata e Soccorso Aci
(Foto: L.Medici)
L'onorevole De Micheli, esponente PD che su La7, ospite al programma "Otto e Mezzo" ha scatenato un putiferio commentando il fermo della ricostruzione nelle zone terremotate.
"Ovviamente le domande per rifarsi una casa nelle zone terremotate che sono aree interne, aree di montagna, non le fa nessuno - si azzarda ad affermare la De Micheli - perchè uno preferisce andare a vivere a Macerata, sulla costa".
Per quanto assurdo, queste sono le parole pronunciate al programma Otto e Mezzo dal Deputato De Micheli di cui è possibile vedere il video qui sotto.
La situazione ha fatto inorridire gli utenti della rete, sopratutto i tantissimi terremotati che si trovano a non poter rientrare non solo nelle case danneggiate, ma addirittura nei loro paesi. Parole decisamente fuori dal comune, se si pensa che a pronunciarle è un ex Commissario della Ricostruzione (incarico ricoperto dal 11 settembre 2017 al 4 ottobre 2018) che dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, conoscere perfettamente la situazione e le idee di chi quel terremoto lo ha vissuto.
Tenta di riportare il discorso sul realistico Franco Bechis, altro ospite della serata, che ironizzando su di una recentissima riunione fatta in un convento nel Rietino, butta l'accenno al terremoto.
E l'acenno è sui fondi stanziati e mai spesi nelle zone terremotate, e lo fa documenti alla mano.
"In tre anni nelle zone terremotate sono stati realizzati solo 15 edifici, tutte scuole" - il tocco del giornalista al Deputato in un duello al fioretto, ma la De Michelis non afferra e chiarisce come, in questi tre anni, siano 2500 i cantieri aperti.
"aperti 2291 per l'esattezza - è l'affondo fatto da Bechis - chiusi 15, in tre anni..." anche perchè non c'erano fondi secondo Bechis, visto che sono stati investiti "49 milioni di euro in tre anni per 15 cantieri chiusi.. niente!"
Arrancante il deputato sceglie di giustificare, e lo fa con la frase che abbiamo citato in apertura. Perchè è ormai appurato, secondo l'ex commissario per la ricostruzione, nessuno chiede di ricostruire o rientrare nelle case, nei paesi, nella piazza... perchè ormai i terremtati vogliono andare a Macerata, sulla costa.
Ma nonostante la rabbia, qualcuno mostra solidarietà e tenerezza. Una fra tutte Lucia, che nei social commenta : "ora intanto facciamole capire che uno di montagna non vuole trasferirsi al mare, che Macerata non è sulla costa lo diremo un'altra volta. Troppe emozioni sennò..."
https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/scontro-tra-paola-de-micheli-e-franco-bechis-nellabbazia-di-contigliano-faceva-freddo-abbiamo-qui-16-01-2020-302438
Non solo i sindaci delle 4 regioni terremotate ma tutte le fasce tricolori sono pronte a mobilitarsi per sostenere le regioni di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio che chiedono al governo l’approvazione del documento di sintesi già prodotto dalle 4 Anci regionali e dai suoi tecnici e che è stato assunto nell’assemblea di mercoledì a Roma con i punti individuati dai sindaci per far ripartire la ricostruzione pubblica e privata.
Ad assicurarlo è stato lo stesso presidente dell’Anci Antonio Decaro che, intervenuto al Consiglio Nazionale dei Sindaci presieduto da Enzo Bianco, di fronte a 400 fasce tricolore ha sottolineato che il sisma è un problema nazionale e che tutti i sindaci italiani saranno pronti a mobilitarsi e a scendere in piazza a favore delle 4 regioni del centro Italia con lo spirito solidaristico già riscontrato a favore della Sen. Liliana Segre.
Lo stesso documento di sintesi, su proposta del presidente Mangiardi, è stato approvato dal Consiglio Nazionale e seguito dall’applauso di tutta l’assemblea.
“E’ un momento importante di condivisione – ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore nazionale dei Presidenti delle Anci regionali – perché questa tragedia che ha colpito 140 comuni di 4 regioni e che ha fatto in quei territori più danni della 2’ guerra mondiale, non deve essere considerata una calamità di secondo piano. Grazie all’azione dell’Anci abbiamo ottenuto una legge dedicata e, attraverso il confronto col governo, contiamo che i punti sintetizzati nel documento approvato in assemblea e che il presidente Decaro ha portato nell’audizione al governo, possano essere inseriti nel Decreto Milleproroghe”
“Attendiamo una legge organica che possa essere utile anche per la futura gestione di calamità simili – ha precisato - diversamente sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani che saranno al nostro fianco”.
Nella giornata di ieri, il Prefetto Iolanda Rolli, ha presieduto una Riunione Tecnica di coordinamento cui hanno partecipato oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Comandante provinciale Vigili del Fuoco, il Vice Comandante della Sezione Polizia Stradale.
Il Prefetto ha esposto ai convenuti la recente direttiva emanata dal Ministro dell'Interno concernente le iniziative in materia di prevenzione e contrasto dell'incidentalità stradale e, dando seguito al discorso avviato nei mesi scorsi, ha inserito le recenti disposizioni nell’ambito del quadro delle iniziative già in atto nella provincia, decise nel corso delle riunioni del CPOSP e dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali.
Unanime e condivisa è stata la considerazione sulla necessità di non abbassare mai la guardia sul tema della sicurezza stradale, proseguendo sia nella direzione preventiva della sensibilizzazione e dell'educazione alla cultura della prudenza e dei sani comportamenti di guida che nell’azione di contrasto alle violazioni, in una strategia condivisa tra le componenti statali e le forze di polizia locali.
E' stato così deciso di proseguire nel monitoraggio delle strade che registrano i più alti livelli di incidentalità e di quelle in cui si rilevano i maggiori picchi di traffico, per verificare se su tali arterie vi siano punti particolarmente pericolosi, in cui si verificano più spesso incidenti stradali.
I controlli sono rivolti, principalmente, a prevenire e reprimere le condotte che costituiscono statisticamente le cause più frequenti degli incidenti stradali: la guida in stato di alterazione psico-fisica per l'assunzione di alcol e di droghe, gli eccessi di velocità, l'uso di smartphone e cellulari.
E’ stata valutata l’esigenza di mantenere costante l’attenzione che viene dedicata al tema da tutta la rete istituzionale del territorio ed è stato deciso di rafforzare le iniziative poste in campo in occasione delle tre riunioni dell’Osservatorio tenute nell’ultimo semestre.
Sul piano dell'attività preventiva, è stato messo a punto un articolato programma di iniziative di formazione e sensibilizzazione curato dalla Polizia Stradale, in collaborazione con le Forze di Polizia e con l'Ufficio scolastico provinciale, attraverso incontri divulgativi indirizzati ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia.
Tra le misure adottate in maniera sinergica con le Amministrazioni locali e gli enti proprietari delle strade, sono stati sensibilizzati i Sindaci al fine di un maggiore coinvolgimento delle polizie locali nei rilievi degli incidenti stradali e sono state richieste azioni per il miglioramento della segnaletica e della illuminazione, specie nelle zone soggette al passaggio di pedoni.
E’ stata acquisita, da parte del Dirigente della Motorizzazione civile e dei referenti delle autoscuole della provincia di Macerata, la disponibilità a promuovere una formazione più incisiva e completa sulle norme del codice della strada in particolare quelle che mirano alla prevenzione ed alla sicurezza della circolazione stradale, fornendo una corretta informazione non solo sulla parte teorica del codice della strada ma anche sulle conseguenze giuridiche e sanitarie dei controlli delle Forze di Polizia, in caso di esiti positivi dei test di rito per la rilevazione di guida in stato di alterazioni psicofisiche, provocate da alcol e stupefacenti.
Agli incontri ha partecipato anche il Referente locale dell'Associazione Italiana "Familiari Vittime della Strada".
"La riunione di oggi - ha introdotto il Prefetto - segue di pochi giorni la direttiva del Ministro dell'Interno per innalzare il livello di contrasto del fenomeno dell'incidentalità stradale. La complessità della situazione richiede una maggiore e più efficace partecipazione sinergica di tutti i livelli istituzionali, tutte le componenti dell'Osservatorio sono state invitate a fare quel salto di qualità necessario a rafforzare non solo i servizi di controllo, ma anche per sviluppare una più capillare attività di prevenzione".
Il Prefetto ha inoltre ricordato che di recente il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in relazione all’aumento delle vittime degli incidenti stradali e dell’allarme sociale che ne è conseguito, ha sottoscritto, con il presidente dell’Anci, un Accordo quadro sulle modalità di coinvolgimento delle Polizie municipali nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana.
Un accordo teso a rendere più efficiente il sistema di controllo e vigilanza nelle nostre città e che, nel valorizzare il ruolo e le funzioni delle Polizie locali, consentirà di liberare risorse delle Forze di polizia da destinare al controllo del territorio, con evidente impatto in termini di maggiore presenza di personale ed anche di rafforzamento della percezione di sicurezza da parte dei cittadini.
"L'iniziativa del Ministro punta, tra l'altro, ad un maggior coinvolgimento delle Amministrazioni locali in tema di prevenzione e contrasto dei sinistri stradali. In questo senso, sulla base degli indirizzi ministeriali, verrà prossimamente convocata una apposita riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, per proseguire nel percorso di collaborazione avviato per il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti anche nello stesso Accordo Quadro".