La notizia che la nuova Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata avrà sede a Ascoli Piceno ha risvegliato sopiti campanilismi nel sindaco di Macerata, Romano Carancini, e nell’assessore regionale fermano, Fabrizio Cesetti.
I due esponenti dem, in netto contrasto con il loro steso Ministro, hanno tuonato che la scelta di Ascoli è un insulto all’arte e alla stessa geografia.
Già, perché la negletta Ascoli, la Cenerentola delle Marche, non è affatto baricentrica. E la cultura, si sa, secondo Carancini e Cesetti, è anche un fatto di baricentricità. Insomma le Marche finiscono a Macerata o tutt’al più a Fermo.
E Ascoli? Beh, le cento torri sono solo un accidente di percorso e quando disegnarono i confini regionali si sarebbe potuto tranquillamente farla scivolare in Abruzzo.
Che poi il ministero abbia scelto Ascoli, tenuto conto di parametri quali, "il numero dei vincoli diretti, la consistenza di patrimonio, anche archeologico, e altre questioni logistiche e geografiche che fanno di Ascoli Piceno la sede più appropriata per potenziare le funzioni di tutela, e garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini nel territorio delle Marche meridionale” non conta niente.
Come Cristo si è fermato ad Eboli, le Marche devono fermarsi a Fermo o tutt’al più a Macerata.
E’ la nuova geografia piddina!
Lasciamo i due esponenti del Partito Democratico alle prese con i loro astrusi algoritmi e brindiamo con Ascoli per questo bel risultato che premia un ottimo lavoro di squadra e premia soprattutto, e questo è sì, perdonatemi, campanilismo, ma certificato, dalle parole del ministro Franceschini, “un tessuto storico, culturale ed artistico che si dipana attraverso migliaia di anni dal periodo piceno fino ai giorni nostri”.
E con buona pace dei cultori della baricentricità, perchè la nostra straordinaria bellezza folta di monumenti, opere d'arte e una storia ultramillenaria, è “situata in una posizione centrale fra le aree di montagne e costiere”.
E scusatemi: le Marche sono anche Ascoli Piceno.
(Comunicato Stampa Ing. Piero Celani, vice presidente Consiglio Regionale delle Marche)
Approvata all'unanimità la proposta di legge per promuovere e sostenere i birrifici marchigiani. Nel 2020 a disposizione finanziamenti per 30 mila euro
Promuovere e valorizzare la produzione delle birre artigianali e agricole. E' l’obiettivo della proposta di legge approvata all'unanimità dalla Commissione Sviluppo economico.
“Con questa normativa diamo una risposta - spiega il Presidente Gino Traversini – a un settore emergente dove sono attive due associazioni: ‘Città della birra’, a valenza nazionale, con sede ad Apecchio, e ‘Marche di Birra’, che riunisce i produttori marchigiani”.
“Quello dei birrifici artigianali e agricoli è un comparto con grandi potenzialità,- continua Traversini - che può produrre ricadute positive anche dal punto di vista dello sviluppo socio-economico, turistico e culturale delle aree interne, dove si stanno maggiormente sviluppando queste attività”.
Tra le finalità della proposta di legge, oltre alla valorizzazione dei birrifici già esistenti, la promozione di nuove imprese, di processi produttivi innovativi, di percorsi turistici legati ai luoghi di produzione. In primo piano, inoltre, la qualificazione professionale e la corretta informazione al consumatore.
Secondo il relatore di opposizione, Piergiorgio Fabbri (M5s), si tratta “di una normativa importante per il territorio, soprattutto l'entroterra, che ha saputo crearsi una importante nicchia di mercato con la realizzazione di prodotti di vera eccellenza, anche oggetto di esportazione.
Il testo legislativo ben definisce l'impegnativa azione di valorizzazione che la Regione è chiamata a svolgere, assicurando il suo inserimento nella pianificazione regionale in materia di promozione turistica, sostegno alle imprese e sviluppo rurale, attingendo risorse anche dai fondi europei”.
Per il consigliere pentastellato sarebbe “auspicabile uno stretto coordinamento tra le varie realtà esistenti, magari per organizzare un Festival o Fiera della Birra di rilievo regionale, da inserire nel programma annuale delle attività”.
Attraverso la proposta di legge che può contare su finanziamenti per 30 mila euro, verrà incentivato lo sviluppo della coltivazione e lavorazione delle materie prime per la produzione della birra con particolare riferimento alla filiera dell'orzo, del luppolo e alla qualità delle acque utilizzate. Anche le birre artigianali e agricole, come già altri prodotti di qualità marchigiani, potranno fregiarsi del marchio “QM” secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale. Prevista l'istituzione di un registro regionale dei produttori.
Sold out al Teatro Vaccaj di Tolentino per la sesta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, che si svolgerà il 17 gennaio 2020 alle ore 21.00.
Dopo lo straordinario successo di “Non è l’inferno” della scorsa edizione, grande attesa per le performances della Notte 2020, create con grande talento e passione dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Classico Filelfo e dai loro insegnanti.
Spettacolo di punta sarà ”Oedipus in fabula”, libero e originale riadattamento tragicomico in chiave Camilleriana della tragedia “Edipo re” di Sofocle, con la regia di Gabriela Eleonori. Molte altre le esibizioni della serata, in cui interverrà l’attore Gianluca Foresi e un ospite a sorpresa che stupirà il pubblico.
Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa che è frutto di diversi mesi di impegno unanime e coinvolgente di tutti gli studenti e dei loro docenti in un clima di passione, motivazione e dedizione veramente unici nel panorama scolastico, ma anche nella condivisione di un percorso di interpretazione e rielaborazione attualizzante delle opere che hanno segnato in modo fondativo la cultura occidentale.
Misurandosi con queste opere gli studenti ne ricavano e rivivono i significati profondi e li proiettano in un sentire che attraverso archetipi irripetibili invita a riflettere sulle problematiche e sulla visione del mondo dell’uomo di sempre, del passato, del presente e del futuro.
L’evento, tra i più innovativi nella scuola degli ultimi anni, nato per dimostrare l’attualità e vitalità dell’indirizzo Classico, vede coinvolti in contemporanea 430 licei classici su tutto il territorio nazionale ed è realizzato con il partenariato di RAI Cultura, RAI Scuola e il MIUR.
Vista la grande richiesta del pubblico, il Dirigente Scolastico dell’IIS “Filelfo”, prof. Donato Romano, ha previsto una replica della Notte del Liceo Classico il 26 gennaio ore 17.00, presso il teatro Spirito Santo di Tolentino con ingresso libero.
Revocato il regime fiscale come Onlus e costretti alla tassazione come ogni locale Profit. Un colpo economico impegnativo che ha portato alla scelta della chiusura del locale Reasonanz, attivo da oltre sei anni, nell'area dell'ex Tiro a Volo di Loreto.
Il circolo, come definito da molti, è stato un punto di riferimento per molti e un luogo dove far cultura e musica. Numerosi gli ospiti che si sono susseguiti sul palco del Reasonanz tra musicisti, attori, comici e gruppi come numerosissima la platea dei fruitori.
Tutto succede per un controllo dell'agenzia delle entrate dove, rilevando alcune irregolarità che rendevano incompatibile con il concetto associativo la struttura, ridefinisce la situazione fiscale, impostandola come un qualsiasi locale di intrattenimento. Da qui la richiesta di contributi e tasse non pagate in forma retroattiva, una pretesa economica tutt'altro che indifferente e che ha messo in ginocchio la gestione.
In particolare, l'occhio del fisco sottolinea anche come a loro parere le riunioni decisionali non fossero svolte coinvolgendo un numero adeguato di soci (come previsto dallo statuto) ma bensì in forma molto ridotta, troppo ridotta per poter ipotizzare una scelta assembleale.
Da qui la decisione, peraltro arrivata dopo una sofferenza della gestione esternata sulla propria pagna Facebook dove si lamentava la scarsa partecipazione "Energie, prospettive e affluenza: in netto calo.", di tirare la serranda, di cancellare quel mondo alternativo che il Reasonanz aveva creato.
Perchè il Reasonanz era un luogo di concerti, un luogo di confronti, un ristorante, un bar, un circoletto, un cinema, uno stadio era tutto quanto potesse essere negli occhi di chi ci arrivava.
Appuntamento dato quindi al 18 Gennaio, per l'addio al locale, con concerti e tanta nostalgia... ma l'evento è stato annullato. Le norme di sicurezza per i locali di intrattenimento impongono, per il locale, una capienza massima di 200 persone, troppo poco in virtù delle prenotazioni per la serata di addio.
Ed è così che si spegne un mondo, un luogo che ha sempre fatto sognare e che rimarrà inevitabilmente nella memoria di chi c'è stato, un po' come quelle leggende troppo fantastiche, che finiscono per non essere considerate vere da chi non ha avuto la fortuna di viverle
Sette plessi per sette opportunità formative, parafrasando il celebre film, è l’evento organizzato dall’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena e Montelupone.
Lunedì 13 gennaio e martedì 14 le Scuole saranno visitabili dalle ore 16.30 alle 18.30 con l’ausilio di docenti e alunni che accoglieranno le famiglie interessate a iscrivere i propri figli entro il 31 gennaio, presentando le scelte educative, le attività, i laboratori.
Il Dirigente Scolastico Alessandra Gattari sarà presente nei plessi per illustrare ai genitori l’offerta formativa dell’Istituto che garantisce una stretta correlazione con le Amministrazioni Comunali e il territorio, nonché un’apertura ad accogliere le preziose opportunità che pervengono da enti e associazioni, con un occhio sempre attento al panorama europeo, al fine di garantire il successo formativo, l’inclusione e la dovuta premura verso chi sceglie di frequentare gli spazi del “Leopardi”.
Lunedì 13 gennaio ore 16.30-18.30 scuola primaria via dello Sport, 2 Potenza Picena e “M.T. di Calcutta” Montelupone
Martedì 14 gennaio – ore 16.30-18.30 scuola secondaria di primo grado “L.da Vinci” Potenza Picena e “P.C.Benedettucci” Montelupone
Martedì 14 gennaio – ore 16.30-18.30 scuole dell’jnfanzia via dello Sport,2 Potenza Picena, “Arcobaleno” e San Firmano Montelupone
"Tre anni per presentare la domanda e ottenere le autorizzazioni e tre mesi per completare i lavori di ristrutturazione del negozio, questo spiega cosa significa avere a che fare con la burocrazia".
Sono le parole di Alessandro Morani, 46 anni commerciante di Visso, borgo tra i più colpiti dal terremoto, il primo - "e per ora unico" - ad aver riaperto la propria attività all'interno della "zona rossa" di questo borgo dei Sibillini.
"Ma dopo oltre 36 mesi dalla grande scossa è dura per noi commercianti che viviamo di turismo - continua Alessandro - La ricostruzione stenta a decollare, adesso sono iniziati i lavori per la nuova piazza di Visso e questo spero che possa dare un impulso positivo a questo paese, anche se tutti noi vogliamo riavere quanto prima la nostra storica piazza, quella del centro storico".
Per ora Alessandro, con il suo negozio di telefonia, è il primo commerciante che ha riaperto la propria attività nelle zone colpite dal sisma
Erano da poco passate le 22 quando alcuni residenti hanno allertato i carabinieri.
Un uomo, per motivi ancora ignoti, era sceso in strada con in mano una katana, una tradizionale spada giapponese.
Sono stati proprio o familiari ad allertare il 112 giunto prontamente sul posto assieme ad un ambulanza del 118.
L'uomo è stato fermato verso le 23 e ne è stato disposto l'immediato ricovero presso la struttura sanitaria competente.
Divieto di circolazione di tutti i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate nella tratta Pineto – Pescara Nord, situazione del traffico invivibile, percorrenze oltre ogni ragionevolezza.
Sono questi alcuni dei motivi che spingono le associazioni dell’autotrasporto di merci Confartigianato Trasporti, Fita Cna e Fai-Conftrasporto delle regioni Marche, Abruzzo e Puglia a dichiarare la mobilitazione e preannunciare una manifestazione degli autotrasportatori.
"La situazione è divenuta inaccettabile ed insostenibile. L’autotrasporto - comunicano in una nota le associazioni - non è più in grado di programmare i propri viaggi, di rispettare i tempi di consegna e se permane questa situazione le imprese dovranno passare dalla tariffa a km alla tariffa oraria secondo i tempi di percorrenza dato che per effettuare un trasporto che prima richiedeva 3/5 ore oggi ne servono oltre il doppio e con le limitazioni dei tempi di guida previsti dalla legge si dimezza il servizio di trasporto effettuato".
"Confartigianato Trasporti, Fita Cna e Fai-Conftrasporto - proseguono - si associano ad alcuni comuni abruzzesi ed alle Regioni nel chiedere in particolare lo sblocco del casello di Roseto, il ripristino della circolazione a due corsie anziché ad una corsia, per ogni senso di marcia.
Vanno eliminate le restrizioni dovute al sequestro di parte della carreggiata per problemi inerenti la sicurezza dei Guard Rail con velocità adeguate con ordinanze di sblocco, come avvenuto per alcuni viadotti del tratto marchigiano, affinché vengano avviati i lavori per la messa in sicurezza.
Importante è togliere il divieto di transito per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate sul ponte di Cerrano tra Pineto e Pescara Nord per presunti problemi strutturali agli ancoraggi e nel contempo fare i relativi lavori di ripristino con i più moderni e veloci sistemi che la tecnologia mette a disposizione, su turni notturni o di 24 ore".
"Sono ormai innumerevoli gli incidenti con feriti - concludono - verificatisi a seguito di queste abnormi limitazioni, anche sulla viabilità ordinaria vanificando gli eventuali obiettivi di sicurezza che le misure cautelari si prefiggono. Inoltre queste restrizioni alla circolazione creano ai cittadini e alle località interessate gravissimi problemi di inquinamento, per via della concentrazione di emissioni derivanti dalle migliaia di mezzi pesanti che quotidianamente sono costretti a circolare sulla viabilità ordinaria.
Confartigianato Trasporti, Fita Cna e Fai-Conftrasporto chiedono l’intervento del Governo e del MIT per sbloccare questa tragica situazione. Non è esclusa da parte delle aziende una coordinata azione di carattere economico nei confronti della committenza, che in alcuni casi appare di ritenersi indenne dalle ricadute di tali enormi disagi economici e operativi, che soprattutto pongono evidenti e conclamati rischi per la sicurezza e l’ambiente”.
Un tema, quello dell'inquinamento e dell'anomalo traffico sulle statali, già affrontato da numerosi autorevoli legali, primo fra tutti l'avvocato Andrea Agostini che sul suo portale aveva gia sottolineato come "i sindaci delle comunità, sulle quali si è riversata la paralisi del traffico autostradale, potrebbero chiedere non solo il rimborso delle spese sostenute per l’impegno della polizia locale e della protezione civile chiamate a gestire l’emergenza, ma anche il risarcimento per il disagio subito dai residenti derivante dall’inquinamento ambientale dovuto al rumore e ai gas di scarico degli automezzi".
E indicava anche che "agli automobilisti bloccati per ore nel traffico segnalo come l’art.14 del Codice della Strada preveda l’obbligo, in capo agli enti proprietari delle strade e per quelle in concessione ai concessionari, di garantire oltre che la sicurezza anche “la fluidità della circolazione”, di qui la possibilità di chiedere un risarcimento del danno sofferto".
Una situazione divenuta ormai insostenibile tanto per gli automobilisti quanto per gli operatori che percorrono la tratta per fornire servizi, come gli autotrasportatori e che vedrà inevitabilmente ripercussioni sulla qualità dei servizi e sugli oneri degli stessi
Un'ambulanza del 118 è intervenuta a sirene spiegate intorno alle 11:45 della mattinata odierna presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata in via XX Settembre. I sanitari hanno soccorso uno degli arrestati a seguito di un'operazione svolta in nottata, che ha visto coinvolte di 5 persone trovate in possesso di mezzo chilo di eroina. (Leggi qui)
L'uomo avrebbe accusato un malore per poi essere trasportato in ambulanza all'ospedale di Macerata, scortato da una volante dei carabinieri.
Sono 35 gli indagati, identificati dai Carabinieri del Comando Provinciale e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nel corso dell'operazione denominata "Last Generation"
Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti con l'aggravante del metodo mafioso. Gli inquirenti infatti riconducono l'attività alla cosca Gallace di Guardavalle e sostegono che operasse in diretta dipendenza di Vincenzo Aloi, nipote di Vincenzo Gallace, esponente di spicco della 'ndrangheta.
il sodalizio avrebbe gestito ingentissime quantità di cocaina, marijuana ed hashish, una disponibilità talmente abbondante da riuscire a coprire le esigenze del mercato non solo in Calabria, ma anche a Milano e nel Maceratese.
L'indagine, che ha interessato le provincie di Catanzaro, Milano e Macerata, ha permesso di raccogliere minuziose informazioni che hanno portato al procedimento che si aprirà il 9 marzo per l'udienza preliminare davanti al Gup di Catanzaro.
Brutta sorpresa ieri sera per gli automobiliti che utilizzavano la Strada Regina (Sp571) quando, imboccando in direzione Macerata, hanno trovato il cavalcavia sopra la A14 chiuso al traffico.
Il ponte è stato transennato e gli operai si sono messi subito al lavoro per un intervento programmato che prevede la messa in sicurezza della struttura per renderla rispondente alle piu severe normative per la sicurezza stradale.
Incisivo e risolutivo il lavoro della Polizia Locale di Porto Recanati che ha provveduto alle segnalazioni sul posto predisponendo le varie possibilità di deviazione al fine di fornire il minor disagio possibile all'utenza.
I lavori, data la complessità, imporranno la chiusura del cavalcavia per 30 giorni con traffico deviato su contrada Santa Maria in Potenza per entrambe le direzioni.
La befana non sempre porta carbone, ne sa qualcosa un portorecanatese che ieri ha ricevuto un regalo davvero fortunato.
"L'uomo, noto in città dove risiede da alcuni anni, ha tentato la sorte con un Gratta e Vinci da 2 euro nella tabaccheria Monaldi di piazzetta delle Erbe a Porto Recanati portando a casa il premio da 200.000 euro". - Lo racconta il gestore della tabaccheria che sottolinea come l'uomo non sia un giocatore abituale e che non si è subito accorto della vincita. È stata la convalida del biglietto a dare il benevolo esito, esito talmente inaspettato da far pensare allo scherzo l'ignaro fortunato, che ha impiegato un po' prima di convincersi che fosse tutto vero.
Il gestore, mantenedo il massimo anonimato sul fortunato vincitore, dice di essere molto soddisfatto perchè la vincita è andata ad una persona molto stimata e che merita davvero un po' di fortuna.
Dopo sei mesi riceve il rimborso per il canone TV non dovuto, ma quando apre la busta arriva la sorpresa.
L'episodio vissuto da Daniela Prenna di Macerata che dice - "Tutto ha inizio nel Giugno 2019 quando controllando le bollette di luce e gas, ho trovato l'addebito del canone TV.
L'utenza a cui si riferiva la bolletta era di una seconda casa, per l'esattezza la casa della mamma deceduta, pervenuta a lei in eredità e quindi esonerata dal pagamento dell'abbonamento.
Immediatamente ha contattato l'Eni che l'ha invitata a rivolgersi all'Agenzia delle Entrate per sanare la situazione. Proprio in quest'ultimo ufficio, il funzionario ha accertato l'errore: nulla era dovuto
In seguito la maceratese invia la richiesta di risarcimento delle somme, che ammontano a 9 euro e 98 al mese, alla società Eni gestore scelto per la fornitura. L'importo è minimo, avendo pagato tre rate in tutto, deve avere indietro 29.94 euro.
Ma l'iter si rivela piuttosto difficoltoso con lunghe trafile al telefono con il Call center, numerose chiamate e rassicurazioni di rito da parte dei centralinisti.
A Natale, la svolta. Come regalo inaspettato, la donna riceve una busta da Eni contenente l'agognato risarcimento. All'interno un assegno circolare non trasferibile di ben 3 centesimi.
La donna è Incredula, non tanto per l'entità del rimborso (che comunque riguardava una cifra nel complesso irrisorio) ma quanto per il fatto che l'invio della missiva e il valore stesso della carta utilizzata, supera di gran lunga l'importo del rimborso.
Oltre il danno dell'imposta non dovuta, la beffa del rimborso folle. E così di nuovo ricontatta il call center che in questi giorni ha saputo giustificare il tutto semplicemente chiedendole di attendere la nuova bolletta.
Tradizionale appuntamento a Macerata per la discesa della Befana dalla torre dell'orologio in Piazza della Libertà.
L'appuntamento non ha lasciato indifferente la popolazione anche se in molti hanno preferito migrare in altre città limitrofe. Infatti, mentre ad esempio si registrava il tutto esaurito a Civitanova, a Macerata la piazza non ha raggiunto il Sold Out.
Tanti, comunque, i piccoli che hanno ammirato estasiati la discesa della vecchina dalla torre, grazie al superbo lavoro del personale dei Vigili del Fuoco di Macerata che hanno curato il posizionamento di tutto l'apparato di discesa.
Accompagnata da un fascio luminoso, la Befana ha raggiunto terra donando caramelle e un po di carbone ai piccoli spettatori incantati dall'insolito ma aspettato incontro.
A far da cornice la tradizionale "Pasquella" suonata dai ragazzi della ProLoco di Piediripa, da tutti apprezzata e, sopratutto, cantata.
La festa della Befana torna in piazza XX Settembre a Civitanova e fa il pieno di persone.
In tantissimi sono arrivati per assistere alla discesa della 'Vecchia' con la scopa da Palazzo Sforza mentre lanciava caramelle a tutti i presenti. Una piazza festosa che ha raggiunto il suo clou alle 17,30, animata dal concerto dei “Family Show” in collaborazione con l’associazione Arte Viva.
Per il saluto sul palco, c'erano l'assessore al Turismo Maika Gabellieri ed il sindaco Fabrizio Ciarapica. “A mano a mano dal primo pomeriggio la piazza si è gonfiata – ha detto l'assessore Gabellieri – è davvero una grandissima festa e siamo felici che Civitanova risponda sempre bene a questi eventi. E' bello vedere così tanta gente aspettare la discesa della befana che ci porterà dolci e caramelle.
Un grazie in particolare ai Vigili del fuoco, che sono sempre nostri angeli preziosissimi”.
Il sindaco ha ricordato i bimbi meno fortunati. “Questa mattina, come da tradizione, siamo andati in visita in Pediatria insieme al direttore Palazzo, per portare doni a quei bimbi che purtroppo non possono essere qui con noi ora. Abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza anche grazie alla Croce Verde.
Siete tantisimi, a dimostrazione che Civitanova abbraccia sempre tutti, lo fa sempre perché è una città accogliente e ospitale. L'Epifania ci fa tornare tutti un po’ bambini, anche se porta anche una nota malinconica perché è l'ultimo giorno di festa.
Grazie per bella riuscita della serata e a chi ha collaborato: pro loco, società operaia, protezione civile che non manca mai, i vigili urbani e ai vigili fuoco che anche quest'anno ci fanno assistere a questo meraviglioso spettacolo. E soprattutto grazie a voi presenti”.
A poche ore di distanza sono state ricevute nei primi giorni di quest’anno due distinte querele per atti persecutori, presentate da donne che per molti mesi sono state poste in perdurante e grave stato di ansia o di paura, tale da ingenerare fondato timore per la propria incolumità.
Le donne, residenti nella provincia maceratese, hanno posto fine al loro calvario denunciando i fatti ai Carabinieri, sono quindi definitivamente emerse due storie diverse tra loro, una legata ad una relazione ormai finita, l’altra addirittura mai cominciata, almeno per lei.
Sono state attivate immediatamente le procedure di tutela previste ed informata l’Autorità Giudiziaria, secondo le disposizioni di specifico protocollo diramato nell’ambito della tutela delle vittime dei reati di genere dal Procuratore della Repubblica di Macerata, dott. Giovanni Giorgio.
A fattor comune, entrambe assimilate dai caratteri generali del particolare tipo di reato che individua negli atti persecutori, comunemente definito stalking, un insieme di comportamenti ripetuti ed intrusivi di sorveglianza e controllo, di ricerca di contatto e comunicazione nei confronti della vittima che risulta infastidita e preoccupata per tali attenzioni ed atteggiamenti non graditi.
Nel campionario comportamentale, come nei casi di specie, rientrano così telefonate, lettere e biglietti anonimi, messaggi (sms, mms, e-mail, whatshapp, facebook), invio di doni, pedinamenti, appostamenti e inseguimenti, intrusioni continue nella vita privata e lavorativa, fino ai casi più gravi in cui si registrano anche minacce ed aggressioni, violazioni del domicilio, danneggiamento della proprietà.
Il codice penale è stato interessato da recenti novità legislative in materia di tutela delle donne, specie per quanto attiene all’inasprimento del trattamento sanzionatorio e della riscrittura dell’aggravante in caso di relazione affettiva tra vittima e reo, a prescindere dalla convivenza o dal vincolo matrimoniale, oltre alla introduzione della irrevocabilità della querela per i casi di reato aggravato, con limitazione dell’effetto estintivo del reato alla sola remissione processuale compiuta di fronte all’autorità giudiziaria.
Inoltre, esiste l’obbligo di informativa e di messa in contatto della vittima con strutture di accoglienza ad opera delle forze dell’ordine, presidi sanitari e istituzioni pubbliche, infine il divieto assoluto di detenere armi per gli indagati.
A Ussita grazie a corde, moschettoni, intrecci, nodi e ancoraggi posizionati con maestria dai volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata, ai quali non mancano certo le competenze tecniche per le discese su corda in sicurezza, al calar del sole la befana è scesa e i bambini in trepidante attesa hanno ricevuto una calza e le loro famiglie un gioco da tavolo.
L’evento è stato organizzata da Proloco Ussita e Proloco Visso e i festeggiamenti sono poi proseguiti all’area sociale riaperta seppur utilizzabile al 50 centro con tombolate e distribuzione di altri regali.
I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Marche della Stazione di Macerata sono molto noti e amati nella zona, sono stati una presenza costante durante le scosse e vengono spesso visti intervenire in emergenza ed anche quest’anno sono stati coinvolti per la calata della Befana.
E anche quest’anno grazie a tutta l’organizzazione, nonostante il sisma, sono stati regalati momenti di gioia e spensieratezza nel segno della tradizione a grandi e piccini ed ai turisti presenti.
La Società Autostrade prende posizione in vista dell'esodo di rientro del ponte dell'Epifania. I pesantissimi disagi sofferti dagli automobilisti in transito sulla tratta della A14 tra Porto Sant'elpidio (FM) e Vasto (CH) interessata dai sequestri operati dal GIP del Tribunale di Avellino nonchè dalla rete viaria dei comuni limitrofi hanno fatto insorgere gruppi di utenti imbufaliti.
Il "Mit e gli enti interessati sono stati allertati dalla società", fa sapere Aspi, "in caso di code significative per i restringimenti, dall'8 gennaio sarà possibile chiedere rimborsi del pedaggio" lungo le tratte A14 oggetto dei sequestri.
"I giorni di viaggio per i quali sarà possibile chiedere i rimborsi in caso di criticità delle condizioni di traffico sulla A14 - fanno sapere fonti autostradali - saranno il 5, il 6 e il 7 gennaio, in cui sono previsti i maggiori incolonnamenti. Già dal giorno 8 sarà possibile per gli automobilisti presentare la richiesta di rimborso, che sarà poi valutata da Aspi in funzione dei disagi effettivamente subiti".
Disagi che si preannunciano notevoli se si considera quanto accaduto durante l'esodo in partenza nelle festività natalizie ed in prossimità del Capodanno.
"È atteso un considerevole aumento dei volumi di traffico sulla rete di Autostrade per l'Italia lungo le principali direttrici da Sud verso Nord, in vista dei rientri per il termine delle festività natalizie". In particolare "accodamenti con tempi di percorrenza significativamente superiori alla media sono previsti in A14, tra Vasto Nord e Porto S. Elpidio verso Ancona/Bologna, per alcuni restringimenti di carreggiata disposti dall'Autorità Giudiziaria".
Lungo tali tratte i flussi maggiori, comunica Aspi, "si registreranno durante le giornate del 5 e 6 gennaio, dalla mattina fino alle prime ore della serata".
Agli utenti che dalla Puglia e dall'Abruzzo viaggiano verso nord Aspi consiglia di programmare le partenze in modo da attraversare i tratti A14 abruzzesi e marchigiani nelle prime ore del giorno o nella tarda serata del 5 o 6 gennaio". Aspi ha "informato le strutture tecniche del Mit, proponendo una soluzione per rimodulare temporaneamente il posizionamento dei restringimenti, riducendone sensibilmente l'effetto sulla circolazione. Sulla base di tale soluzione, è stata sottoposta all'Autorità Giudiziaria una specifica istanza. Di tale iter sono state informate anche le Prefetture locali".
Aspi ha poi "disposto un Piano operativo specifico, condiviso con la Polizia Stradale, potenziando il numero di uomini e mezzi su strada per assistere e informare l'utenza e per valutare eventuali percorsi alternativi in funzione dei tempi di percorrenza, monitorati in tempo reale". Nelle "fasce orarie di maggiore afflusso verrà disposto un presidio permanente della Protezione civile che con sette squadre dislocate lungo l'intera tratta offrirà assistenza agli utenti".
Si presenta all'ingresso della discoteca con gli amici per passare una piacevole serata ma lui non lo fanno entrare: troppo malvestito secondo l'addetto alla sicurezza, ma la ragione secondo i presenti è un'altra.
Questa in sintesi quanto accaduto nella serata di ieri al Brahma, noto locale di Civitanova Marche.
Il 25enne Anish Graziosi, di Falconara (AN) è un ragazzo di colore, adottato quando aveva 10 mesi e impiegato in una ditta che confeziona abiti di alta moda, la Paima di Osimo. Una passione, quella per l'immagine e l'outfit, che è divenuta un lavoro che svolge con grande soddisfazione.
"Sono arrivato con la mia ragazza ed un'altra coppia di amici per passare una serata in questo locale che io non conoscevo, ma che mi era stato consigliato da alcuni amici che ieri sera ci stavano aspettando dentro al locale - racconta con dipiacere Anish - All'ingresso davanti a noi c'erano tre o quattro persone. Io non ho sentito ma mia cugina ha notato che gli addetti alla sicurezza mi guardavano e stavano commentando, non so in merito a cosa".
"Io ed il mio amico eravamo vestiti in maniera molto simile tanto che questo è stato un po un motivo di prese in giro da parte delle ragazze che erano con noi durante il viaggio. All'ingresso, l'addetto alla selezione ci ha chiesto se avessimo la camicia sotto il vestiario e l'abbiamo rassicurato ma lui ha fatto entrare le tre persone che erano con me impedendomi l'entrata perchè, a suo dire, avrei rovinato l'immagine del locale"
A quel punto il ragazzo, giustamente disorientato, ha chiesto quali fossero i motivi e l'addetto avrebbe sostenuto che il suo abbigliamento non era consono per l'ambiente.
"Io, lì per lì, ho anche fatto notare che il mio amico vestiva uguale a me con la differenza che la camicia da lui indossata era di qualità decisamente meno pregiata della mia quindi ho chiesto cosa ci fosse di diverso. Lo so, è una cavolata, ma mi son sentito affrontato anche su ciò che è la mia passione ed in un campo che conosco davvero bene - continua Anish - a quel punto il buttafuori mi ha detto con orgoglio di essere laureato in moda e che quindi sapeva ciò che diceva"
"Nel frattempo gli amici all'interno, vedendo il ritardo mi hanno chiamato al telefono ed io ho raccontato che non potevo entrare perchè non avevo abbigliamento idoneo. Ma loro ridendo mi hanno risposto che davanti a loro c'erano molti ragazzi in t-shirt e vestiti decisamente male".
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"A quel punto mi sono sentito umiliato, anche perchè i ragazzi presenti stavano assistendo a tutta la scena e qualcuno commentava come, forse, non fosse l'abbigliamento il problema, ed ho tentato nuovamente di chiedere informazioni".
Il selezionatore ha quindi invitato il ragazzo ad andare a casa a cambiarsi e tornare, ben sapendo che proveniva da Falconara.
"Ho provato ancora a spiegare ma il buttafuori mi ha detto 'a casa mia faccio quello che mi pare, a casa tua fai quello che pare a te'. A quel punto ho deciso di andarmene decisamente umiliato. I miei amici che erano dentro e quelli che erano con me mi hanno proposto di andare al Donoma ma io non me la sentivo proprio di divertirmi ed ho ripreso la macchina per tornarmene a casa"
Nel frattempo il pensiero che l'allontanamento fosse dovuto dal colore della pelle era comune un pò a tutti e questo ha dato molto da pensare allo sfortunato ragazzo tanto che "una volta arrivato al casello dell'autostrada -continua Anish - non ho voluto che la cosa cadesse nel dimenticatoio e sono tornato indietro perchè volevo capire il motivo per cui non potessi entrare. Mi sono avvicinato di nuovo all'addetto ed ho chiesto, con cortesia come avevo fatto sino a quel momento, cosa ci fosse di sbagliato in me. L'addetto ha subito detto di non essere razzista ma purtroppo anzichè affrontare l'argomento, ha iniziato a parlarmi della sua laurea e dei suoi titoli in fatto di moda"
La conversazione è andata avanti per circa un'ora ci dice Anish, "non che non avessi interesse a sentire cosa dicesse, ma io ero lì solo per capire le ragioni del divieto ma ogni volta che affrontavo l'argomento l'addetto cambiava discorso. Alla fine ho chiesto nuovamente i motivi e mi sono sentito rispondere che visto che avevamo chiarito, potevo entrare. Questo mi ha umiliato ancor di piu. Ero lo stesso di prima, vestito allo stesso modo, il modo che prima non andava bene. Ovviamente non ho accettato perchè non aveva piu senso. Quello che piu mi umilia e non aver avuto nessuna risposta ad una mia semplice domanda: cosa non andasse in me"
Al telefono Anish racconta tutto con pacatezza ed anche un pò di timore, che si palesa ancor più quando dice "Io non volevo tutta questa pubblicità, ho condiviso una cosa che mi ha fatto davvero star male e mi ha fatto sentire umiliato. Alla mia età oramai sono abituato a battute, risatine o addirittura insulti per il colore della mia pelle, di gente stupida ne è pieno il mondo e, come si dice, la mamma degli sciocchi è sempre incinta, ma fatto così, senza 'metterci la faccia' è una cosa che fa star male. - la voce di Amish si fa più sommessa - Non mi interessa aver ragione, ormai è accaduto, ma il fatto che la mia mail, il mio Facebook ed il mio telefono siano intasati di messaggi mi fa pensare che non sono il solo a pensarla diversamente e che forse, se le cose si dicono, certe situazioni non accadranno piu. Sento sempre episodi come questi ed ammetto che non gli ho mai dato un gran peso, ma quando li vivi sulla tua pelle fanno davvero male, anche perchè pensi che, in fondo, a te non accadranno mai"
Moltissime infatti le testimonianze giunte al ragazzo, grazie anche al clamore che la notizia ha riscosso sui social. Alcuni hanno commentato la serata, altri hanno mandato foto degli interni, c'è anche chi ha filmato tutta la scena con il proprio telefonino.
Anish li racconta tutti, sorpreso e un pò consolato da tanta vicinanza. E tra le foto fatte dagli utenti che non posso accettare di divulgare, ce ne sono alcune "istituzionali" delle serate dove, in verità, l'abbigliamento è decisamente casual.
Ed alla foto è allegato un messaggio "Forse avrebbe dovuto togliersi la camicia, sarebbe stato sicuramente in tema con gli altri"
E' mobilitazione a Cingoli contro la chiusura dell'Ospedale, con l'amministrazione comunale in prima fila che ha indetto una fiaccolata di protesta il 6 Gennaio.
Una manifestazione illustrata dal Sindaco Vittori e dal vicesindaco Saltamartini in una conferenza stampa a Palazzo comunale dove si è ripercorso tutto l'iter dell'ospedale di Cingoli con particolare attenzione a tutti gli atti amministrativi che si sono succeduti negli anni ed hanno fatto si che il locale nosocomio divenisse un ospedale di comunità in continuità con l'ospedale di Jesi.
«Il Decreto Ministeriale 70 del 2015 riformava il servizio ospedaliero.
È stato recepito dalla Regione Marche nella delibera 139 del 2016. In quell’atto, venivano previsti per Cingoli 40 posti letto in continuità con lo stabilimento di Jesi del Presidio Unico di Area Vasta 2, secondo il modello “Spoke And Hub”: Jesi costituisce il corpo principale e Cingoli uno dei suoi raggi, con la specializzazione nella riabilitazione post-acuzie.
Nella delibera regionale 1554 del 2018, infatti, si legge che “la struttura di Cingoli, pur se riconvertita in ospedale di comunità, afferisce al Presidio Unico di riferimento per la parte ospedaliera di ricovero in regime di lungodegenza”.
Il DM 70, inoltre, definisce un ospedale di comunità come “una struttura con un numero limitato di posti letto (15-20)”. Sino al piano ferie, il plesso di Cingoli era un Semi-Hub e non un ospedale di comunità, per via dei 40 posti letto. Siamo preoccupati perché abbiamo subito un taglio di 20 unità che ancora non è stato ripristinato».
Incisive le parole dell'amministrazione comunale, come riporta QdM Notizie:
«Il 6 gennaio – Le parle del Sindaco Vittori – manifesteremo a Cingoli per chiedere immediatamente il ripristino dei posti letto alla Regione Marche. Finché sarò sindaco l’Amministrazione comunale non mollerà mai su questa battaglia. Il sindaco di Fabriano definisce il passaggio di Area Vasta di Cingoli, Apiro e Poggio San Vicino come incomprensibile e poco consono, perché è stato fatto senza ascoltare il territorio. La scelta dei tagli è stata fatta, inoltre, su territori del cratere sismico. Invitiamo la cittadinanza a partecipare alla manifestazione in un giorno particolare di festa, per chiedere con forza il ripristino immediato dei posti letto, della funzionalità degli ambulatori e del Punto di Primo Intervento. Percorreremo le vie del centro per arrivare all’ospedale, dove faremo un sit-in davanti all’ingresso della struttura. Ci fermeremo solo quando avremo ottenuto i risultati».
In seguito è intervenuto anche Filippo Saltamartini, vice-sindaco e primo cittadino dal 2009 al 2019.
«Il quadro è chiarissimo – le parole di Saltamartini, vice-sindaco e primo cittadino dal 2009 al 2019 – ed è delineato dai provvedimenti. Il nostro è un ospedale di comunità che ha una funzione Para-Hub ed è unico nelle Marche. Il Comune di Chiaravalle ci aveva portato davanti al TAR, perché il nostro plesso aveva questi riconoscimenti edil loro è stato declassato. Quando verremo trasferirti nell’AV3, quale sarà l’identità del Comune di Cingoli? Non possiamo cambiare senza sapere cosa ci accadrà. Sotto Jesi avevamo una funzione particolare. Il taglio di 20 posti letto ci fa avere il sospetto che ci vogliano abbassare di rango. A Macerata assumiamo la veste di un ospedale di comunità che ha una capacità di assistenza territoriale inferiore, in quanto lo stesso DM70 prescrive che sia gestito dagli infermieri e “da medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta o da altri medici dipendenti o convenzionati con il SSN”. A Cingoli attualmente i 10 posti di cure intermedie sono ospedalieri e sono retti da medici ospedalieri».
Lunedì prossimo, giorno della Befana, è stata organizzata una fiaccolata in Piazza Vittorio Emanuele II alle 18.30 per protestare contro le ultime decisioni in materia di sanità.