Ladri senza freni nel capoluogo maceratese: nel mirino quattro edifici scolastici. I fatti si sono verificati la notte scorsa, quando alcuni malviventi hanno forzato la finestra di uno dei corridoi di una scuola elementare di Villa Potenza e sono entrati al suo interno. Una volta dentro l'edificio, i banditi si sono diretti al piano terra e hanno asportato un computer posto in una della aule del piano. Non contenti del bottino, i malviventi prima di darsela a gambe, sono saliti al piano superiore e hanno prelevato un altro pc. Il secondo edificio scolastico colpito nella notte è stata un'altra scuola elementare, ma questa volta a Montecassiano, dove i banditi, dopo aver forzato la porta d'ingresso sono entrati nell'edificio portando via un televisore.L'altro edificio vittima di questa "notte brava", è stata la scuola primaria in via Panfilo a Macerata, dove i soliti ignoti hanno asportato un computer e un videoproiettore e infine, la "IV Novembre" dove i malviventi hanno prelevato del denaro dalle macchinette distributori di snack e bevande.Indagini in corso da parte dei carabinieri per dare un volto ai responsabili di tutti e quattro i furti
Un'automobile va a fuoco nei pressi dell'Osteria del Moro a Potenza Picena. I fatti si sono verificati poco fa quando le fiamme sono divampate da una vecchia Golf davanti al ristorante, le cause dell'accaduto sono ancora da accertare, probabilmente si tratta di un corto circuito all'impianto elettrico della vettura. Sul posto sono intervenuti i vigili de fuoco. Il proprietario del mezzo non risulta essere ferito, così come nessun'altro.
Un uomo di origine romena è stato denunciato dai carabinieri per aver aspirato quattro taniche di carburante da un tir parcheggiato a Cingoli. I fatti si sono verificati durante la notte fra sabato e domenica scorsi, quando una pattuglia dei carabinieri di Appignano dopo aver ricevuto una segnalazione di movimenti sospetti vicino ad un camion parcheggiato in una via della città, hanno intercettato un'automobile che avrebbe potuto essere in relazione con la notizia ricevuta. Alla guida dell'auto c'era un cittadino romeno residente nella provincia maceratese che fin da subito non ha convinto i militari, i quali, dopo aver fatto una ispezione accurata del veicolo, hanno rinvenuto quattro taniche di carburante risalente al camion parcheggiato lungo la via della località segnalata. Il carburante è stato restituito al proprietario mentre l'uomo è stato denunciato per furto aggravato.
Mediterraneo è il tema della 53esima stagione del Macerata Opera Festival 2016, che conferma la formula di tre titoli in cartellone con due nuove produzioni, Otello di Giuseppe Verdi e Norma di Vincenzo Bellini, e la ripresa de Il Trovatore "di fuoco" di Francesco Negrin del 2013. La novità assoluta del cartellone 2016 riguarda il calendario: considerate la presenza di pubblico che negli scorsi anni ha fatto registrare più volte il tutto esaurito nell'ultimo weekend di repliche, il Festival si sposta in avanti di una settimana , prolungando gli spettacoli nel weekend di ferragosto, periodo di massima affluenza turistica nelle Marche.La stagione 2016 s'inugura venerdì 22 luglio con Otello e si conclude domenica 14 agosto. Quattro le repliche di Otello, tre di Norma e tre di Trovatore, lo spettacolo più apprezzato del 2013. Tre anteprime saranno dedicate ai giovani, confermate anche quest'anno le promozioni per gli Over65 e per gli Under30. Sono già attive le prenotazioni per singoli, gruppi e tour operator, i biglietti singoli saranno in vendita da dicembre 2015.Il tema della stagione lirica i contormni culturali di quel "mare nostrum", da sempre viatico di viaggiatori e migranti tra Europa, Africa e Asia Anteriore, idea evocativa in cui s'intrecciano speranze e illusioni, passioni e interessi, passato e future. Scenario di atroci barbarie e allo stesso tempo culla della civiltà occidentale, origine dei miti su cui Europa si fonda e a cui l'opera attinge, custodendone il segreto: dall'Orfeo di Caludio Monteverdi sino a Norma-Medea, il Mediterraneo è protagonista di narrazioni che hanno contribuito ad alimentare il mito moderno. Con Otello il Mediterraneo si fa personaggio, il cui temperamento contribuisce alla materializzazione dell'inquietudine che regna sovrana sullo sfondo della tragedia, e scenario di delitti passionali nel "dramma della gelosia" per antonomasia. In Trovatore è la terra di difficile convivenza tra zingari e potere medievale aragonese, infine in Norma è luogo d'incomprensioni tra sacralità druida e "mores romani" all'epoca della conquista Romana in Gallia.Tre produzioni in lingua italiana dimostrano, ancora na volta, che se l'opera non è patrimonio esclusivo italiano, essa è ieri come oggi forse il più efficace veicolo della nostra lingua e della nostra cultura nel mondo, "golden record" in viaggio nel tempo, in grado di consegnarla, quale importante parte di un patrimonio del Mediterraneo, nelle mani del futuro.Infatti, come afferma il sindaco di Macerata Romano Carancini: "Macerata Opera Festival 2016 ha tutte le premesse artistiche progettuali proprie di un gran festival. Le urla che abbiamo lanciato precedentemente, non erano urla isteriche, ma erano urla di necessità per il futuro incerto del festival. Questa tradizionale manifestazione, ormai, appartiene alla nostra città. Per dare forza, struttura e anima al progetto culturale più importante di Macerata dovranno partecipare tutti: la Regione non può voltarsi dall'altro lato, bisogna capire che anche su questo settore c'è possibilità e anche la Regione deve sentirsi orgogliosa. A questo progetto bisogna ricostruire la spina dorsale: le istituzioni, i soggetti collettivi e i singoli sono la triade perfetta per la realizzazione dell'evento. Il futuro della città è la cosa più importante e con l'aiuto del CdA, il Macerata Opera Festival sarà inserito fra i primi eventi ad essere rivalutati".Francesco Micheli direttore artistico del Macerata Opera Festival: "Poter lavorare con artisti di lusso richiede tempo, lo Sferisterio ha chiuso i battenti ad agosto, ma ma non ha smesso di lavorare, infatti, Macerata Opera Festival e Nuova Simonelli hanno hanno lavorato insieme ad un evento lirico organizzato alla Triennale di Milano. La mappa della stagione 2016 del festival è il Mediterraneo su cui sono ambientate tre opere: 1) "Otello" dove il Mediterraneo è un luogo di incontro ma anche un luogo di conflitto fra uomo e natura, uomo e uomo; "Norma" e "Il Trovatore". Le ambientazioni in queste opere sono romantiche, suggestive e svolte attorno al mare "nostrum".Il Rossini Opera Festival ha chiesto di unire gli spettacoli, perciò le due manifestazioni verranno sovrapposte e la stagione 2016 del Macerata Opera Festival inizierà una settimana dopo rispetto agli altri anni: il 22 luglio. Sarà una stagione impegnativa da un punto di vista tecnico e culturale dove alla bellezza verrà unita la sperimentazione".Antonino Pettinari vicepreseidente del CdA: " Abbiamo ridotto all'osso i costi della stagione, questo solitamente significa chiudere, invece, potrebbe significare un aumento degli incassi per il Macerata Opera Festival. Insieme si posso raggiungere tanti risultati, il CdA ha aiutato parecchio. Le risorse sono state ridotte, nonostante ciò, non c'è volontà di mollare di fronte alle difficoltà, ma occorre che la stagione culturale più importante della città sia sostenuta".Luciano Messi direttore dell'organizzazione tecnico-artistica e di produzione: "La vera sfida è quella di proiettare la sostenibilità dell'equilibrio nel futuro, quando viene raggiunto un risultato è compito di tutti i maceratesi sostenerlo. Questa sfida ci proietta nel futuro, grazie all'aiuto dell'Art Bonus, ma anche attraverso l'acquisto del biglietto. L'intento è quello di affinare il meccanismo, ampliando anche l'attività com già è stato fatto: progetti nelle scuole, l'evento triennale. l'Expo... C'è già uno Sferisterio attivo tutto l'anno".
Riccardo Sacchi capogruppo di Forza Italia in Comune a Macerata, mette in evidenza le problematiche relative ai ritardi nella realizzazione degli impianti natatori e ai crediti vantati dall'Amministrazione comunale."La realizzazione del nuovo polo natatorio di Fontescodella è attesa ormai da diversi anni e, nonostante numerosi annunci, i lavori non sono ancora iniziati. L’Amministrazione comunale sta pagando a vuoto da sette anni, per un’opera che non vede ancora la luce, un mutuo per un importo che ha superato ormai un milione e mezzo di euro, con una spesa per interessi passivi intorno a € 700.000,00. L’Amministrazione ha sostenuto anche altre spese per decine di migliaia di euro tra consulenze, validazione ed altro, senza contare la c.d. “sorpresa geologica”: risulta che l’Università di Macerata, partner nell’operazione, nonostante ripetute richieste formali da parte dell’Amministrazione comunale non corrisponde la propria quota parte di mutuo – ormai da diverse annualità e per più di € 400.000,00 - proprio sulla scorta del fatto che la realizzazione dell’opera non è ancora iniziata e non vi è chiarezza al riguardo. Durante l’ultima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale (maggio 2015) il Sindaco uscente ebbe a consegnare il cantiere alla Fontescodella Piscine S.p.A., aggiudicataria per la realizzazione e la successiva gestione dell’opera, presentando tale consegna come un positivo risultato della propria Amministrazione e giungendo ad annoverare il realizzando polo natatorio come “cosa fatta” rispetto al programma amministrativo del quinquennio 2010/2015. Ad oggi, nonostante siano trascorsi ormai diversi mesi dalla consegna del cantiere, i lavori non risultano ancora iniziati. Nei giorni scorsi, sulla stampa locale è nel frattempo comparsa la notizia di una trattativa per la cessione dell’opera in concessione tra la Fontescodella Piscine S.p.A. ed un non ben identificato gruppo imprenditoriale, non vi sono notizie di solleciti da parte dell’Amministrazione alla Fontescodella Piscine S.p.A. affinchè dia finalmente inizio ai lavori. Per questo, si domanda all’Amministrazione comunale: 1) la data di inizio dei lavori di realizzazione dell’opera in questione; quale fondatezza vi sia nelle notizie sulla possibile cessione della concessione da parte della Fontescodella Piscine S.p.A. ad ad un altro gruppo/soggetto imprenditoriale; quali interventi si intende mettere in atto per garantire finalmente, sia pure con molti anni di ritardo, la rapida realizzazione del nuovo polo natatorio maceratese; fornire dettagliate delucidazioni in merito alla questione (arbitrato, ecc.) del cospicuo credito vantato nei confronti della Fontescodella Piscine S.p.A. per la gestione 2010/2014 dell’impianto di Viale Don Bosco (utenze, ecc.); se l’Università di Macerata ha provveduto alla restituzione delle somme - più di € 400.000,00 - relative alla quota-parte delle rate di mutuo anticipate dal Comune di Macerata per le annualità 2010/11/12/13/14, così come formalmente richiesto dall’Amministrazione comunale mediante nota del gennaio 2014 e successive".
Alcuni lettori, ci hanno segnalato, con l'ausilio di foto che non lasciano spazio all'immaginazione, la presenza di rifiuti in diversi locali abbandonati in via S. Giovanni Bosco a Macerata. Dalle foto è evidente la presenza di siringhe, pericolose soprattutto per i bambini, qualche vestito sporco lasciato probabilmente da dei senzatetto che trascorrono la notte in questi edifici, bottiglie e lattine vuote. La situazione è pericolosa, poco igienica e i residenti chiedono che vengano presi provvedimenti.
Un inglese "sui generis" è quello che viene segnalato dal consigliere comunale di Macerata Riccardo Sacchi in merito alle scritte tradotte sui parchimetri dello Sferisterio "Raffinati 'inglesismi' al parchimetro Sferisterio" scrive Sacchi su Facebook. "L'APM, ben consapevole del 'pericolo' per gli automobilisti di incorrere in salatissime sanzioni, avvisa gli automobilisti: 'warning: no rest!', ossia, 'attenzione: non riposate mai, con noi la multa è sempre in agguato!'. Da paura! Anzi 'from fear'.. giusto?".Insomma, r.i.p. significa rest in peace o rest in pence?
Brillante risultato questa mattina per la nostra cara e amica collaboratrice Aurora Pepa che ha conseguito la laurea all'università di Macerata discutendo una tesi sulla storia contemporanea, grazie alla quale ha ottenuto il massimo: 110 e lode con dignità di stampa.Ad Aurora le più sincere e calorose congratulazioni dalla redazione di Picchio News, dai genitori, dai parenti e tutti gli amici che l'hanno sostenuta e le sono stati vicino contribuendo a raggiungere questo risultato.
Aula magna piena per l'inaugurazione del nuovo anno accademico 2015/2016, il 726° dalla fondazione dell'Università di Macerata. L'evento, come da prassi, si è aperto con il saluto introduttivo del Magnifico Rettore Luigi Lacchè: " E' con vivo piacere che porgo il mio più cordiale benvenuto e rivolgo un sincero ringraziamento per aver voluto condividere con voi questa giornata di festa e di riflessione. Un grazie speciale all'On. Prof. Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche e agli affari europei, che ci onora con la sua grandissima presenza. Saluto tutte le autorità e i cari colleghi Rettori e i loro Delegati che rinnovano un vincolo antico di collaborazione e di stima, ringrazio il prof. Pier Giuseppe Rossi, ordinario di didattica e pedagogia speciale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo, che terrà l'annuale prolusione, saluto il Direttore Generale dott. Mauro Giustozzi, i rappresentati degli studenti, Signor Tommaso Alabardi, e del personale tecnico amministrativo, dott. Giovanni Gison, che interverranno nel corso della cerimonia. L'inaugurazione dell'anno accademico, è come sempre una gradita occasione celebrativa ma anche un momento prezioso per ragionare insieme sul lavoro svolto e sulle prospettive più riavvicinate. Da un po' di mesi si parla del nostro Paese di ripresa, ma possiamo parlare di "ripresa" anche per il sistema universitario? Se per ripresa si intende una inversione di tendenza, la risposta dovrà essere purtroppo negativa, almeno sino ad oggi. Ora sentiamo parlare di "buona Università". Se dietro questo slogan ci fossero, per esempio, alcune concrete azioni positive per reclutare giovani ricercatori, per sostenere la carriera della parte più meritevole degli abilitati alla secondo e alla prima fascia, per prevedere un fondo che rimetta un moto i progetti di ricerca di interesse nazionale, per salvare e per rilanciare il diritto allo studio, allora quello slogan potrebbe diventare la lieta novella. Inoltre, è ormai urgentissimo un intervento del governo per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale tecnico amministrativo e per la riattivazione del meccanismo degli scatti stipendiali dei docenti universitari bloccato dal 2010. Consapevoli del fatto che il periodo 2011-2014 sia perduto ai fini degli effetti economici, appare del tutto ingiustificato e discriminatorio il perdurare del blocco stipendiale che è stato invece tolto alle altre categorie, tra le ultime quella dei colleghi del CNR".Conclude Lacchè: "Se c'è una cosa che ho imparato facendo questo mestiere di resstore è che nessuno di noi è in grado di raggiungere risultati profondi e incisivi se non riesce a dare corpo ad un progetto comune, ad elaborare un racconto nel quale identificarsi, a proporre un impiego di responsabilità e di cura. Ho sempre pensato che una istituzione antica e innovatrice come l'Università dovesse proporre a tutti e in particolare ai propri studenti una triplice "elica" formata da tre E: Educazione, Etica, Estetica. Educare verso il bene comune migliorando il modo in cui viviamo per renderlo un po' più bello. Al mio Ateneo e a tutti voi, in questo ultimo anno di rettorato, dico come sempre: lavoriamo insieme per crescere insieme".Fra le importanti personalità che hanno presenziato all'inaugurazione, troviamo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sandro Gozi. "Parlare oggi di diritti significa prima di tutto parlare di quale sia il mondo entro cui i diritti si cercano, si tutelano, si innovano.Un mondo che, secondo Stefano Rodotà, è "non pacificato, ma ininterrottamente percorso da conflitti e contraddizioni, da negazioni spesso assai più forti dei riconoscimenti". Discutere di diritti non può essere infatti un esercizio astratto: di conseguenza, occorre ragionare avendo ben presente la realtà in cui ci troviamo a muoverci. Non esiste infatti una sfera dei diritti distinta dalla sfera della loro applicazione quotidiana: si tratta di due elementi in rapporto costantemente dinamico. Non vi sono nuovi diritti se la realtà non cambia, e ogni realtà ha bisogno di nuovi diritti per accettare il cambiamento. Ed ecco che la nostra società, la nostra realtà è costituita da un paradosso: da un lato, è sempre più facile individuare chi è meno tutelato, chi ha più bisogno, chi necessita di inclusione nella sfera dei diritti. Dalla'altro è aumentata la difficoltà di chi ha in mano gli strumenti per ampliare i diritti. E' impossibile considerare oggi il mondo come una struttura verticale, forse lo si puo' considerare come una struttura piramidale, con i piani sfalsati e non ordinati. La questione dei diritti è una questione globale che va a scontrarsi con un ordine globale che non c'è e con una legge globale su cui è lecito avere dubbi. Qual è lo stato dell'arte in Europa per quanto riguarda i diritti fondamentali? Quelli che nei manuali universitari vengono definiti diritti di "quarta generazione" sono una realtà ormai consolidata in molte delle democrazie europee: dalla protezione dei dati all'uso di internet, fino ai diritti più sensibili, dal fine vita alle coppie omosessuali. E quei paesi che ancora sono arretrati da questo punto di vista, non hanno più scuse.Per quanto riguarda la protezione e la sicurezza: questo è il tempo delle scelte, l'Unione Europea ha il dovere di reagire e di porre un freno. In primo luogo, occorre trovare un equo bilanciamente tra l'esigenza di garantire un adeguato livello di protezione e sicurezza e l'imperativo categorico di aiutare quelli che sono i nuovi "dannati dell'Europa" il che significa occuparsi delle proprie frontiere, governare i flussi migratori e tornare a interrogarsi sull'evoluzione dei confini. In secondo luogo è necessario trovare gli strumenti che permettano una più efficace tutela dei diritti fondamentali all'interno dell'Unione Europea, sia che ciò riguardi l'ordinamento comunitario che in singoli Stati membri. Anche in questo caso è tempo delle scelte. Si tratat di una battaglia che il governo italiano ha inteso condurre con determinazione nell'ambito del Semestre di Presidenza, nella seconda metà del 2014: aver raggiunto un accordo sulla necessità di dare luogo a un dialogo annuale tra gli Stati membri del Consiglio è una misura estremamente utile per salvaguardare il rispetto dello Stato di Diritto nell'Unione. Tutto ciò si traduce per prima di tutto sulla moratoria sulla pena di morte, un fantasma che non dovrebbe più aleggiare sulla nostra comunità, ma anche nella libertà di espressione e nel rispetto delle minoranze, nella promozione della parità di genere e nella lotta alla discriminazione nei confronti dei gruppi più vulnerabili.Io sono convinto che riusciremo a vincere la nostra battaglia per un progressivo rafforzamento dei diritti fondamentali solo se questa verrà come prioritaria da ogni uomo e ogni donna in ogni ambito della vita pubblica".Per vedere il video cliccare qui.
Oggi, alcuni lettori, ci hanno segnalato attraverso varie foto la presenza di rifiuti nel porticato di un appartamento in via Acquedotto a Villa Potenza. Come si può notare dalle immagini, le quali mostrano solo una parte del pianerottolo, è evidente un pannolino sporco davanti all'ingresso della porta principale del palazzo, una macchina rotta e sporca ferma all'angolo dell'entrata, utilizzata quasi a mò di magazzino. I residenti chiedono a chi di dovere di prendere provvedimenti.
"Non ho più niente!": questo è il drammatico racconto tra le lacrime di Otella Crescimbeni, 80enne residente in via dell'Acquedotto a Villa Potenza che ieri mattina è stata vittima dell'ennesima, vile truffa ai danni di un'anziana. "Erano circa le 11 del mattino, ero ancora in pigiama e mi stavo organizzando per preparare il pranzo, quando una giovane donna sulla trentina, curata e ben vestita ha suonato al citofono della mia abitazione. Io mi sono affacciata, ma non ho visto nessuno, la porta del porticato era aperta, così la ragazza, di sua iniziativa è entrata dentro la palazzina e ha bussato alla porta d'ingresso della mia casa" spiega Otella. "La donna si è finta una infermiera dell'ospedale di Macerata e affermava di avermi conosciuta nel periodo in cui ero ricoverata, così, ingenuamente l'ho fatta entrare. Abbiamo parlato del più e del meno e quando le ho chiesto dove risiedeva, lei ha risposto che abitava in una casa qua vicino, ma io so che questa casa è disabitata, perciò mi è apparso strano. La finta infermiera, ha iniziato a farmi domande riguardanti la mia pensione, ad esempio quanto prendevo e dove tenevo i miei soldi, ma fortunatamente i soldi li gestisce mia figlia e a casa non avevo nulla. Poi, ci siamo spostate nel terrazzo e sicuramente, mentre ero distratta dalla nostra conversazione, una seconda persona si è intrufolata entrando nell'abitazione e con destrezza si è diretta nella mia camera da letto facendo man bassa di alcuni gioielli in oro, per l'esattezza ricordi del mio defunto marito custoditi gelosamente all'interno di una cassettina" continua il suo racconto fra le lacrime l'anziana. "Nel frattempo la donna mi ha chiesto se potevo offrirle un caffè, io ho accettato volentieri, ma dopo qualche minuto ha detto di non volerlo più e poi è andata via. Mi sono accorta di aver subito un furto, solamente dopo tre ore dall'accaduto, quando sono andata a controllare la cassettina dove erano custoditi i miei ricordi... Ho avuto una immediata crisi di pianto perchè hanno portato via ciò che di più caro avevo" si conclude così il triste racconto di una donna alla quale hanno portato via i ricordi più vivi della persona che ha amato più della sua stessa vita: suo marito.
Grave investimento questa mattina in via dei Velini a Macerata: una donna 36enne di origini albanese, si trova ricoverata in prognosi riservata all'ospedale regionale di Torrette. La signora si stava accingendo ad attraversare la strada all'altezza delle strisce pedonali, di fronte all'ex cinema Tiffany, quando il conducente di un'Astra, che stava sopraggiungendo non è riuscito ad evitarla e l'ha travolta. Nell'urto la 36enne è stata sbalzata violentemente sull'asfalto, riportando diverse contusioni che hanno indotto i sanitari del 118 prontamente intervenuti sul posto a chiedere l'intervento dell'eliambulanza da Ancona. Ora, la donna si trova ricoverata in prognosi riservata. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia ,unicipale per i rilievi del caso.
Tantissima gente commossa ha partecipato questa mattina ai funerali di Maria Grazia Capulli, la giornalista del Tg2 prematuramente scomparsa mercoledì a Roma all'età di 55 anni. La cerimonia funebre, celebrata dal vescovo di Camerino Monsignor Giovanni Francesco Brugnaro, è stata ufficiata nella chiesta di Santa Maria in Via a Camerino, cittadina dove la brillante giornalista è cresciuta e ha trascorso gli anni della giovinezza. Parenti, amici e semplici conoscenti hanno voluto stringersi intorno al dolore della mamma Rosa e del fratello Angelo, con una manifestazione di affetto toccante e sincera. Il carattere di Maria Grazia Capulli è racchiuso nelle poche parole che il fratello Angelo ha voluto pronunciare in ricordo della sorella durante la messa :"Non mi aspettavo la presenza di tutte queste persone, mi sono stati vicino in molti, anche coloro che non mi conoscono... Ciao principessa!". Al termine della funzione religiosa la salma di Maria Grazia Capulli è stata tumulata nel piccolo cimitero di Valcimarra, secondo la volontà della giornalista che più volte aveva espresso alla mamma il desiderio di riposare per sempre accanto al papà Giovanni.Per vedere il video cliccare qui.(FOTO GUIDO PICCHIO)
Quattro denunce a Porto Recanati da parte della polizia nella serata di ieri. Durante i servizi contro lo spaccio di sostanze stupefacenti all'Hotel House e River Village ieri sera la Squadra Mobile, ha denunciato quattro persone di cui una per possesso di sostanze stupefacenti e tre poiché contravventori al foglio di via obbligatorio con divieto di fare rientro nel comune di Porto Recanati, tutte sorprese nei dintorni di quei complessi residenziali dove si erano recati per acquistare droga. Durante i servizi sono state sottoposte a perquisizione dieci persone e due appartamenti, attività che hanno consentito il rinvenimento di circa venti grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina. Al rinvenimento della sostanza, gli agenti sono giunti attraverso una serie di servizi mirati e seguendo i movimenti di tossicodipendenti notati nei dintorni dello stabile. Nella circostanza, uno di questi, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura nonostante fosse sprovvisto di patente di guida poiché revocata. Il giovane sarà denunciato e l'auto invece, è stata sottoposta a sequestro.
Giovanni Torresi, assessore provinciale della Giunta Pettinari, da qualche tempo sta conducendo una battaglia contro l'utilizzo indiscriminato degli autovelox da parte dei Comuni e, in particolare, contro quelli posizionati dalle polizie municipali sulla superstrada che da Civitanova arriva a Colfiorito. Secondo una sentenza del giudice di pace di Camerino, non si possono fare multe in superstrada, neanche con l'autovelox. Infatti, le strade extraurbane principali sono da equipararsi alle autostrade e pertanto su di esse le multe possono essere elevate solo dalla Polizia di Stato e non dai vigili urbani. Il che vale anche se il tratto di strada su cui è posizionato l'autovelox rientra nel territorio del Comune cui afferisce la polizia, come nel caso di una superstrada che tagli in due la città. A questo proposito, una recente sentenza del Tar ha alzato la paletta sul ricorso di un Comune dell'Emilia-Romagna, Sant'Agata Feltria, che prevedeva di installare un autovelox sulla E45 dopo che l'Anas aveva revocato la precedente concessione. I giudici, infatti, alla fine della sentenza dichiarano che sulle superstrade spetta solamente alla Polizia Stradale posizionare gli autovelox fissi e al prefetto sovrintendere a questa attività. I sindaci non posso più in maniera autonoma, inviare sulla E45 le loro pattuglie della municipale per la "caccia grossa". Entusiasta della sentenza, che conferma le tesi che da tempo sostiene, Giovanni Torresi ha esternato la sua soddisfazione attraverso un post su Facebook: "Dopo aver condotto una battaglia personale quasi fosse "contro i mulini a vento" stavolta potrebbe essere la volta buona! Speriamo che coloro che hanno le competenze in materia e i conseguenti poteri decisionali prendano in mano la situazione e pongano fine a questo ignobile modo per fare cassa da parte delle polizie municipali nella nostra superstrada!".
Una donna di 60 anni è stata scippata ieri pomeriggio della collanina d'oro da una coppia di malviventi in via Brodolini a Tolentino. La signora, intorno alle 16, è stata avvicinata da un'auto scura. Uno dei malviventi ha abbassato il finestrino dal lato passeggero e ha richiamato l'attenzione della donna fingendo di chiedere informazioni in merito a una via vicina all'ospedale. La 60enne, non immaginando quello che stava per succedere, si è avvicinata all'auto e si è chinata quel tanto che è bastato per far sporgere la collanina d'oro che portava addosso. Con un gesto repentino, il malvivente gliel'ha strappata dal collo e l'auto si è data precipitosamente alla fuga. La vittima non è riuscvita a prendere il numero di targa nè il modello della macchina e ai carabinieri, intervenuti in breve sul posto, ha potuto solo descrivere un'auto scura e un sommario identikit dello scippatore. Le indagini vengono condotte dai militari della stazione di Tolentino.
Si è spenta questa mattina la giornalista e conduttrice maceratese del Tg2 Maria Grazia Capulli.E' stata una scrittrice e volto noto della redazione del Tg2, per il quale aveva condotto l'edizione delle 13, diverse rubriche, come "Salute", "Costume e Società" ed alcune culturali (TG2 Neon Libri, Achab Libri), oltre a diverse inchieste in passato delle quali è stata protagonista. La giornalista aveva 55 anni e, a rendere noto il triste annuncio del suo decesso sono state le redazioni giornalistiche Rai. Il Tg1 ha infatti dedicato un'immagine a tutto schermo a Maria Grazia Capulli annunciando: "E' morta Maria Grazia Capulli, collega del Tg2, ci stringiamo attorno alla redazione e alla famiglia". Al momento non sono ancora note le cause della morte di Maria Grazia Capulli, pare tuttavia che tempo fa avesse sconfitto un brutto male che, probabilmente, non era stato debellato del tutto. Ma in merito alle cause precise si attendono maggiori dettagli. A dare conferma della scomparsa della giornalista è proprio il direttore del Tg2 Masi, su Twitter: "Ci ha lasciato Maria Grazia. Era intelligente e sensibile. Una grande amica che fino all'ultimo ha amato la vita".Marchigiana, nata a Macerata nell'agosto del 1960, la Cpulli è arrivata in tv dopo una gavetta di diversi anni. Il percorso professionale della Capulli l'ha vista passare, dopo un curriculum universitario di tutto rispetto con laurea e lode in lettere classiche, per due quotidiani noti come il Corriere Adriatico e Il Messaggero. Venne assunta in seguito in Rai, diventando un'inviata speciale della redazione del Tg2. Nel 2013 divenne stabilmente il volto dell'edizione delle 13, dopo una piccola parentesi nell'edizione serale delle 20,30. Va anche sottolineato che nel decennio scorso, in particolare nel 2004, è stata inviata Rai da Parigi. Impegnata in ambito culturale, è stata anche conduttricedi alcune edizioni dei più noti premi letterari italiani come Strega, Campiello, Viareggio, Scanno, Giuseppe Dessì . È stata inoltre un membro della giuria tecnica del "Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice" e del Premio Castiglioncello.Questo è il messaggio del rettore dell'Unimc Luigi Lacchè per la scomparsa della donna: “Esprimo dolore e profondissimo rammarico a nome di tutto l’Ateneo e mio personale per la prematura scomparsa della giornalista Maria Grazia Capulli. L’Università di Macerata ha avuto il privilegio di annoverarla tra i propri studenti. Qui si è laureata con lode nel 1984 in Lettere classiche con la tesi di letteratura italiana “Un codice di giuochi popolari del ‘500” insieme al prof. Alvaro Valentini come relatore. A lei avremmo voluto assegnare nel 2016 il premio “Laureato dell’anno” in occasione della Giornata del laureato. Lo faremo lo stesso, purtroppo alla memoria”. Il messaggio del rettore Luigi Lacchè per la scomparsa della giornalista Maria Grazia Capulli. ________________________________________ “Esprimo dolore e profondissimo rammarico a nome di tutto l’Ateneo e mio personale per la prematura scomparsa della giornalista Maria Grazia Capulli. L’Università di Macerata ha avuto il privilegio di annoverarla tra i propri studenti. Qui si è laureata con lode nel 1984 in Lettere classiche con la tesi di letteratura italiana “Un codice di giuochi popolari del ‘500” insieme al prof. Alvaro Valentini come relatore. A lei avremmo voluto assegnare nel 2016 il premio “Laureato dell’anno” in occasione della Giornata del laureato. Lo faremo lo stesso, purtroppo alla memoria”.
Maurizio Serafini, noto al grande pubblico come uno dei membri della band maceratese "I Vincisgrassi", è un uomo ricco di attività e passioni, fra cui sicuramente il grandissimo amore per il Nepal. Attraverso uno dei suoi post su Facebook dell'anno scorso, Serafini ha raccontato la sua spedizione in questa terra, un'avventura definita da lui stesso "la più dura della mia vita" per via delle varie difficoltà incontrate sull'Himalaya dovute agli agenti atmosferici, ma anche a causa di problemi salutari riscontrati poco dopo aver iniziato il cammino: "la notte, l'insonnia, la febbre e l'altitudine mi rendono uno straccio.. La situazione è sempre stata sotto controllo, anche se la notte della tempesta stavamo in tenda e abbiamo capito che in alta quota stava succedendo il finimondo. Ma anche per noi non è stato facile: lo sfinimento di tutti, le febbri, l'alta quota, il freddo. Abbiamo vagato tre giorni e tre notti per trovare un accesso per scendere a valle e solo il giorno prima della tempesta ci siamo riusciti " questo è uno dei passi estrapolati dal racconto dell'impresa. Nonostante la difficile esperienza, per Maurizio, il Nepal rimane uno dei luoghi più belli del mondo: per la cultura, la bellezza del paesaggio, l'ospitalità delle gente e nello stesso anno della difficile impresa ha dato il via, attraverso un post su Facebbok, ad una raccolta fondi per aiutare questa sofferente popolazione, oltretutto colpita dal terremoto: "Per preservare la cultura del Nepal stiamo attivandoci per la raccolta dei fondi. Sarà la Legambiente nazionale a garantirci la trasparenza dei progetti che finanzieremo".Oggi, a distanza di un anno e mezzo dall'attivazione della raccolta fondi, finalmente, con l'aiuto di Legambiente, del Montelago Celtic Festival e delle persone che hanno partecipato, sono riusciti a raccogliere abbastanza soldi da fare in modo di attivare i primi progetti per le popolazioni colpite dal terremoto: "Grazie al contributo di tutti, a Montelago Celtic Festival e alla collaborazione della Legambiente, abbiamo raccolto ad oggi quasi 10.000 euro che attiveranno i primi progetti di Futuro Nepal a favore dei giovani delle popolazioni montane colpite dal terremoto. Il 16 novembre partirò (con il biglietto aereo da me pagato) alla volta di Kathmandu per rendere operativo il piano previsto. Nepal finalmente sto tornando": così Maurizio Serafini ha ringraziato attraverso un post su Facebook tutti coloro che si sono impegnati affinchè il progetto potesse concretizzarsi.
Un articolo di "Grazia" propone una classifica singolare delle più belle sedie Frau:"Se si vuole parlare di sedute che hanno fatto la storia del design made in Italy, non si può fare a meno di citare l'azienda tolentinate "Poltrona Frau". Una società che ha fatto dell’artigianalità il suo punto di forza per oltre 100 anni. La punta di diamante dell'azienda sono naturalmente le sedute: un connubio di tradizione e innovazione che l'ha resa celebre oltre i confini nazionali.Senza dubbio, le dieci sedie più belle targate Poltrone Frau e che rappresentano maggiormente l'impresa sono: DU30: vincitrice del Compasso d’Oro nel 1954, è la seduta più iconica disegnata da Gastone Rinaldi. Si tratta di una comoda poltroncina monoscocca sagomata in rete d’acciaio con imbottitura in poliuretano espanso e gambe in tubolare di ferro piegato e saldato. Vittoria: progettata nel 1996 dal Centro Ricerche e Sviluppo Poltrona Frau, Vittoria è una seduta con voluta aperta appena accentuata e tradizionale rilievo di bordura a filetto. La struttura è in legno di faggio disponibile nelle versioni naturale, grezzo, sbiancato, tinto noce o tinto wengè. Il rivestimento, invece, è in pelle o tessuto. Helleu: porta la firma di François Russo, ed è una seduta dalle linee rigorose e nitide. Helleu è un omaggio del designer all’amico Jacques Helleu, art director per 40 anni di Chanel. Ginger: accogliente e confortevole con design a cura di Roberto Lazzeroni. E' una poltroncina dalle forme essenziali, perfetta per la zona studio in coppia con la scrivania Fred, per il soggiorno, oppure come seduta autonoma. Fitzgerald: Jean-Marie Massaud firma per Poltrona Frau una seduta dalle forme semplici che esprime la sua eleganza attraverso i dettagli. Le cuciture a X, rigorosamente eseguite e mano, impreziosiscono gli interni del sedile e dello schienale, mentre il bordo è arricchito da una doppia cucitura verticale e sigillato dal logo dell’azienda marchiato a caldo. Liz: una seduta vicina al linguaggio formale degli anni Cinquanta messa a punto da Centro Ricerche e Sviluppo Poltrona Frau. Liz è caratterizzata da struttura in faggio stagionato. Il rivestimento, invece, è in pelle e avvolge la seduta leggermente concava. Beatrice: Monica Förster firma una seduta che alterna pelle e legno, dando vita a un effetto visivo elegante e raffinato. La struttura è in massello di rovere con pannello schienale in multistrato di faggio curvato impiallacciato in rovere, mentre il rivestimento è firmato Pelle Frau. Le Spighe: una reinterpretazione del classico sgabello da bar a cura di Claudio Silvestrin. Le Spighe è un pezzo di grande fascino con basamento e poggiapiedi in acciaio cromato, con sedile girevole in Pelle Frau. Amelie: per la seduta Amelie, Claudio Bellini combina materiali preziosi e forme eleganti. Il rivestimento in Pelle Frau® viene calzato sulla struttura e chiuso da semplici cerniere che si trasformano in un prezioso motivo decorativo. Louise: lo studio Lievore Altherr Molina firma una seduta dal design essenziale, ideale per il living e per l’ufficio. Massello di frassino e faggio si fondono perfettamente con l’imbottitura in poliuretano espanso. Il rivestimento in Pelle Frau è arricchito da una serie di cuciture orizzontali tutto attorno al fronte e al retro dello schienale, disposte ad altezze irregolari".
Il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini, esprime su Facebook la sua opinione riguardo la trasformazione dell'Ospedale della città in Casa della salute: "Le voci sulla riconversione del nostro Ospedale in casa della salute, sono oramai confermate, dall'autorevolezza del Presidente della Commissione sanità dell'Assemblea legislativa delle Marche che sono state espresse in un'intervista rilasciata sulla stampa locale.La richiesta di poter incontrare il presidente Ceriscioli non è stata ancora riscontrata (non fanno sapere nulla in Regione). Ci dobbiamo preparare per tornare in Piazza e difendere i nostri "diritti". Questo provvedimento farà aumentare il costo delle prestazioni sanitarie per la nostra Regione e rischia di danneggiare in modo irreparabile, la possibilità di poter lavorare e vivere nei Comuni di Montagna come Cingoli. Senza l'Ospedale, Cingoli sarà un'altra cosa.Un taglio netto allo stato sociale, al diritto di molte persone anziane e sole di poter fruire dei servizi dell'Ospedale di zona di Cingoli. L'ho già scritto in altri post: i diritti non si negoziano mai, si difendono e si conquistano. E prego tutti di credere, in se stessi, sempre!Rivolgo un invito a a farsi sentire, anche su questo network e suggerire iniziative tendenti a mettere l'opinione pubblica di fronte a questo scempio nella Sanità marchigiana.Lo voglio dire - ad alta voce da facebook- al Presidente Ceriscioli e a tutta la maggioranza del PD in Regione: non potremo sopportare che i nostri malati siano curati a Fano, San Benedetto o Senigallia, com'è avvenuto questa Estate.Non potremo tollerare che la TAC di Cingoli, donata dalla Fondazione banca Marche, con l'eliminazione del punto di prima intervento, diventi obsoleta e fatiscente insieme all'Ospedale più nuovo della nostra Regione, qual'è il nosocomio di Cingoli inaugurato nel 2009.Non potremo, davvero, sopportare tutto questo. La dico a chi crede in se stesso: dobbiamo essere tanti, anche semplicemente mettendo un "mi piace", per dire che la casa della slaute noi la rimandiamo ad Ancona!"