Mediterraneo è il tema della 53esima stagione del Macerata Opera Festival 2016, che conferma la formula di tre titoli in cartellone con due nuove produzioni, Otello di Giuseppe Verdi e Norma di Vincenzo Bellini, e la ripresa de Il Trovatore "di fuoco" di Francesco Negrin del 2013. La novità assoluta del cartellone 2016 riguarda il calendario: considerate la presenza di pubblico che negli scorsi anni ha fatto registrare più volte il tutto esaurito nell'ultimo weekend di repliche, il Festival si sposta in avanti di una settimana , prolungando gli spettacoli nel weekend di ferragosto, periodo di massima affluenza turistica nelle Marche.
La stagione 2016 s'inugura venerdì 22 luglio con Otello e si conclude domenica 14 agosto. Quattro le repliche di Otello, tre di Norma e tre di Trovatore, lo spettacolo più apprezzato del 2013. Tre anteprime saranno dedicate ai giovani, confermate anche quest'anno le promozioni per gli Over65 e per gli Under30. Sono già attive le prenotazioni per singoli, gruppi e tour operator, i biglietti singoli saranno in vendita da dicembre 2015.
Il tema della stagione lirica i contormni culturali di quel "mare nostrum", da sempre viatico di viaggiatori e migranti tra Europa, Africa e Asia Anteriore, idea evocativa in cui s'intrecciano speranze e illusioni, passioni e interessi, passato e future. Scenario di atroci barbarie e allo stesso tempo culla della civiltà occidentale, origine dei miti su cui Europa si fonda e a cui l'opera attinge, custodendone il segreto: dall'Orfeo di Caludio Monteverdi sino a Norma-Medea, il Mediterraneo è protagonista di narrazioni che hanno contribuito ad alimentare il mito moderno. Con Otello il Mediterraneo si fa personaggio, il cui temperamento contribuisce alla materializzazione dell'inquietudine che regna sovrana sullo sfondo della tragedia, e scenario di delitti passionali nel "dramma della gelosia" per antonomasia. In Trovatore è la terra di difficile convivenza tra zingari e potere medievale aragonese, infine in Norma è luogo d'incomprensioni tra sacralità druida e "mores romani" all'epoca della conquista Romana in Gallia.
Tre produzioni in lingua italiana dimostrano, ancora na volta, che se l'opera non è patrimonio esclusivo italiano, essa è ieri come oggi forse il più efficace veicolo della nostra lingua e della nostra cultura nel mondo, "golden record" in viaggio nel tempo, in grado di consegnarla, quale importante parte di un patrimonio del Mediterraneo, nelle mani del futuro.
Infatti, come afferma il sindaco di Macerata Romano Carancini: "Macerata Opera Festival 2016 ha tutte le premesse artistiche progettuali proprie di un gran festival. Le urla che abbiamo lanciato precedentemente, non erano urla isteriche, ma erano urla di necessità per il futuro incerto del festival. Questa tradizionale manifestazione, ormai, appartiene alla nostra città. Per dare forza, struttura e anima al progetto culturale più importante di Macerata dovranno partecipare tutti: la Regione non può voltarsi dall'altro lato, bisogna capire che anche su questo settore c'è possibilità e anche la Regione deve sentirsi orgogliosa. A questo progetto bisogna ricostruire la spina dorsale: le istituzioni, i soggetti collettivi e i singoli sono la triade perfetta per la realizzazione dell'evento. Il futuro della città è la cosa più importante e con l'aiuto del CdA, il Macerata Opera Festival sarà inserito fra i primi eventi ad essere rivalutati".
Francesco Micheli direttore artistico del Macerata Opera Festival: "Poter lavorare con artisti di lusso richiede tempo, lo Sferisterio ha chiuso i battenti ad agosto, ma ma non ha smesso di lavorare, infatti, Macerata Opera Festival e Nuova Simonelli hanno hanno lavorato insieme ad un evento lirico organizzato alla Triennale di Milano. La mappa della stagione 2016 del festival è il Mediterraneo su cui sono ambientate tre opere: 1) "Otello" dove il Mediterraneo è un luogo di incontro ma anche un luogo di conflitto fra uomo e natura, uomo e uomo; "Norma" e "Il Trovatore". Le ambientazioni in queste opere sono romantiche, suggestive e svolte attorno al mare "nostrum".
Il Rossini Opera Festival ha chiesto di unire gli spettacoli, perciò le due manifestazioni verranno sovrapposte e la stagione 2016 del Macerata Opera Festival inizierà una settimana dopo rispetto agli altri anni: il 22 luglio. Sarà una stagione impegnativa da un punto di vista tecnico e culturale dove alla bellezza verrà unita la sperimentazione".
Antonino Pettinari vicepreseidente del CdA: " Abbiamo ridotto all'osso i costi della stagione, questo solitamente significa chiudere, invece, potrebbe significare un aumento degli incassi per il Macerata Opera Festival. Insieme si posso raggiungere tanti risultati, il CdA ha aiutato parecchio. Le risorse sono state ridotte, nonostante ciò, non c'è volontà di mollare di fronte alle difficoltà, ma occorre che la stagione culturale più importante della città sia sostenuta".
Luciano Messi direttore dell'organizzazione tecnico-artistica e di produzione: "La vera sfida è quella di proiettare la sostenibilità dell'equilibrio nel futuro, quando viene raggiunto un risultato è compito di tutti i maceratesi sostenerlo. Questa sfida ci proietta nel futuro, grazie all'aiuto dell'Art Bonus, ma anche attraverso l'acquisto del biglietto. L'intento è quello di affinare il meccanismo, ampliando anche l'attività com già è stato fatto: progetti nelle scuole, l'evento triennale. l'Expo... C'è già uno Sferisterio attivo tutto l'anno".
Commenti