di Alessandro Vallese

Da Pasqua al Primo Maggio, Civitanova si prepara al grande ponte: "Tutto sold out da settimane" (FOTO e VIDEO)

Da Pasqua al Primo Maggio, Civitanova si prepara al grande ponte: "Tutto sold out da settimane" (FOTO e VIDEO)

Un ponte lunghissimo da Pasqua al Primo Maggio. È questo lo scenario a cui si sta preparando la costa civitanovese, pronta ad accogliere ondate di visitatori tra vacanzieri, famiglie e giovani in cerca di svago e relax. Dopo l’inverno, Civitanova si risveglia più viva che mai, con gli stabilimenti balneari e i ristoranti del lungomare già operativi o in fase di lancio. E la parola d’ordine è una sola: sold out. Passeggiando lungo il litorale si respira entusiasmo e fermento. A confermarlo è Vittorio Rastelli, di Ristorante Officina e dello stabilimento Arturo Mare: «Siamo carichi e speranzosi di lavorare bene, sperando che il tempo sia dalla nostra parte. Officina è già operativo da un po’, mentre con Arturo Mare abbiamo riaperto il weekend scorso. Siamo pieni da tempo sia per Pasqua che per Pasquetta: Arturo ha fatto il sold out ancora prima dell’apertura. Civitanova è ormai una realtà consolidata, capace di offrire tanti servizi. Siamo felici di farne parte». Tra i volti noti della ristorazione civitanovese c’è Mauro Alberti, che dopo i successi di Maderia e Sottile si prepara a lanciare Muchacha, la novità dell’estate 2025. «Muchacha si appresta ad essere la novità dell'estate 2025 sul lungomare civitanovese, con un format rinnovato: dall’asaderia con piatti conviviali, alla pizzeria, passando per spettacoli e musica. Apriremo proprio nel weekend di Pasqua e Pasquetta, con il pranzo inaugurale. Abbiamo già un calendario ricco: live show il mercoledì, i Carioca Dance Ballet il giovedì e il sabato, serate firmate Eventi Divertenti il venerdì. Il Primo Maggio ospiteremo Lo Zoo di 105, da mezzogiorno a mezzanotte: sarà il grande evento di lancio. Vogliamo offrire qualità, musica e tanto divertimento». Anche da Cala Maretto, come ci spiega Alex Lattanzi, i motori sono caldi. «Per Pasquetta abbiamo già il tutto esaurito e sarà il nostro primo evento. Il 25 aprile avremo Dj Fargetta, un nome che mette d’accordo tre generazioni. Per il Primo Maggio stiamo preparando un altro grande evento, ma è ancora top secret. Poi l’11 maggio torna il nostro White Party, la festa in bianco che apre ufficialmente la stagione. Da lì in poi ripartiranno i sabati sera firmati CalaMore, con tante persone che arrivano anche da Umbria ed entroterra. Se il tempo ci assiste, sarà un’altra grande stagione». Chi non si è mai fermato è Mirco Ciavattini, de Il Veneziano, arrivo anche nei mesi più freddi. «È stato un buon inverno, nonostante i consumi ridotti a livello nazionale. Per Pasqua, Pasquetta e 25 aprile siamo già overbooking. In tanti, soprattutto dall’Umbria, hanno scelto Civitanova per queste giornate. L’unico appello che voglio fare è sui prezzi: stiamo trasmettendo un’immagine di città troppo cara, e questo rischia di allontanare visitatori verso località vicine. Civitanova deve essere popolare, con offerte per tutte le tasche, pur mantenendo le sue eccellenze. Spero sia una stagione positiva per tutti». La città è pronta, il calendario pure. Ora non resta che attendere il sole, l’ingrediente decisivo per un ponte lungo all’insegna del pienone.  

16/04/2025 11:49
Il Camerino vola in Promozione: battuto il Potenza Picena, ducali campioni con due turni d’anticipo (VIDEO)

Il Camerino vola in Promozione: battuto il Potenza Picena, ducali campioni con due turni d’anticipo (VIDEO)

Missione compiuta per il Camerino Calcio, che conquista aritmeticamente il campionato di Prima Categoria – girone C con due turni d'anticipo. I ducali hanno superato 2-1 il Potenza Picena in trasferta, blindando il primo posto con 57 punti, frutto di 17 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte. Un traguardo centrato grazie ai 7 punti di vantaggio sul Borgo Mogliano, sconfitto 1-0 nello scontro diretto di sabato scorso. La squadra allenata da mister Gianluca Giacometti disputerà dunque il prossimo anno il campionato di Promozione, al termine di una stagione intensa e combattuta fino all’ultimo. A trascinare i biancorossi nella sfida decisiva sono stati i due migliori marcatori della squadra, Alex Gubinelli e Luca Jachetta, entrambi a quota 7 reti stagionali. È stato proprio Gubinelli ad aprire le marcature al 22’ del primo tempo, trasformando con freddezza un calcio di rigore. Il raddoppio è arrivato al 52’, grazie a una prodezza su punizione di Jachetta, che ha infilato la porta con un missile dalla distanza. Il Potenza Picena, attualmente quarto in classifica e per diversi tartti capolista nel girone di andata, ha riaperto il match al 62’ con un colpo di testa di Moretti sugli sviluppi di un corner, ma si è dovuto arrendere a uno strepitoso Spitoni. Il portiere camerte ha infatti negato il 2-2 con almeno due interventi decisivi nel finale, blindando il successo e consegnando alla sua squadra la vittoria del campionato. A fine gara, mister Giacometti ha commentato così il trionfo: "È stato un campionato difficilissimo e la classifica attuale, con tante squadre ancora in bilico tra playoff e playout, ne è la testimonianza. Oggi abbiamo affrontato una grande squadra come il Potenza Picena, che nel finale avrebbe meritato il pareggio, se non fosse stato per le parate decisive del nostro portiere. Noi siamo stati più cinici nel primo tempo, ma ai punti loro avrebbero potuto pareggiarla". Il tecnico ha poi voluto ringraziare tutti gli artefici di questo successo: "Un grazie alla società che ci ha sempre messo nelle migliori condizioni per lavorare. Fin dalla prima telefonata del presidente Falzetti ho capito la serietà e l’ambizione di questo progetto. Ringrazio tutto lo staff e tutti i giocatori: chi è partito, chi è arrivato a stagione in corso e anche chi ha giocato di meno ma ci ha permesso di allenarci sempre al massimo". La rosa del Camerino Calcio 2024/25 campione del girone C di Prima Categoria:  Portieri:Vincenzo Digifico, Andrea Petrelli, Stefano Sori, Filippo Spitoni Difensori:Mattia Di Luca, Matteo Francucci, Samuele Santamarianova, Alessandro Ferretti, Giovanni Corazzi, Nicola Bianchi, Riccardo Tomassini, Aurelio Barilaro Centrocampisti:Francesco Cottini, Marco Grasselli, Andrea Moriconi, Alex Gubinelli, Jacopo Scotini, Tommaso Gianfelici, Leonardo Crostelli Attaccanti:Juri Correnti, Luca Jachetta, Stefano Cesari Leale, Alessio Martellucci, Alessio Campagnacci, Giovanni Cesari Leale, Alessandro Frinconi, Lorenzo Maccioni Allenatore: Gianluca Giacometti  

13/04/2025 20:30
Pantofola d’Oro: la storia di un’icona del Made in Italy tra calcio e artigianato

Pantofola d’Oro: la storia di un’icona del Made in Italy tra calcio e artigianato

Fondata nel 1886, Pantofola d’Oro è oggi una delle più autorevoli testimoni dell’eccellenza del Made in Italy applicata al mondo dello sport. Un’eccellenza che nasce nel cuore delle Marche, ad Ascoli Piceno, e che si traduce da sempre in una cura artigianale unica, nell’uso di materiali pregiati e in un design capace di fondere tradizione e innovazione. Ogni scarpa è il frutto di una lavorazione attenta e appassionata, che riflette la maestria tipica della migliore manifattura italiana. Oggi il brand continua a essere un punto di riferimento per chi cerca qualità e autenticità nelle calzature sportive, senza mai perdere il legame con le proprie radici. Con il modello CLASSIC, Pantofola d’Oro celebra ancora una volta la tradizione artigianale marchigiana, offrendo una scarpa che non solo risponde alle esigenze tecniche dei calciatori, ma si impone anche come oggetto di stile senza tempo. Il Classic riprende i codici stilistici storici del marchio, arricchiti da dettagli moderni. Il grande logo laterale, impresso sulla pelle con timbro a caldo e nastro oro, richiama l’heritage del brand, mentre la cucitura trasversale sulla tomaia evidenzia la leggera imbottitura del pellame, offrendo un comfort superiore. La morbida pelle italiana garantisce sostegno ottimale e controllo perfetto del pallone, con uno stile classico e raffinato. La storia di Pantofola d’Oro affonda le sue radici nella piccola bottega di via della Fortezza, nel cuore della città vecchia di Ascoli Piceno. Qui, negli anni Quaranta, Emidio Lazzarini – calzolaio e lottatore – si trova costretto a indossare scarpe da lotta rigide e scomode. Forte dell’esperienza trasmessagli dal padre e dal nonno, entrambi artigiani, decide di realizzarsele da sé: crea scarpe morbide, leggere, perfettamente aderenti al piede. Il risultato è sorprendente. Emidio capisce che quel tipo di scarpa può essere utile anche ad altri atleti e si rivolge alla squadra di calcio locale, l’Ascoli. Il successo è immediato. Col tempo le sue scarpe vengono perfezionate e iniziano a calzare i piedi di campioni del calibro di Müller, Puskás e Di Stéfano nel Real Madrid. Negli anni Sessanta, Pantofola d’Oro è su tutti i campi di gioco: Sivori, Rivera, Mazzola, Riva, Haller, Burgnich e Amarildo scelgono la scarpa marchigiana. Anche Lev Jašin, leggendario portiere sovietico, affida alle Pantofola i suoi celebri piedi taglia 47. Negli anni Settanta la calzano, tra gli altri, Capello, Conti, Morini, Pruzzo, Spinosi e soprattutto Roberto Bettega, protagonista di una carriera straordinaria con sette scudetti. Negli anni Ottanta tocca a Falcão, Cerezo, Dirceu e Roger Milla. Negli anni Novanta e Duemila, Pantofola d’Oro accompagna le vittorie di Roberto Mancini e si rilancia come simbolo di un calcio che non vuole dimenticare la propria anima: passione, qualità artigianale, attenzione ai materiali e rispetto per la tradizione. Pantofola d’Oro non è semplicemente un marchio di scarpe sportive. È una storia italiana che parte dalle Marche e arriva nel mondo, portando con sé i valori di un territorio che sa trasformare l’artigianato in arte. In un’epoca in cui l’industria punta tutto sulla produzione di massa, Pantofola d’Oro sceglie la via dell’eccellenza, quella che nasce tra le mani esperte dei maestri calzolai ascolani, nel segno di una tradizione che continua a brillare come l’oro del suo nome. Un nome che, ancora oggi, racconta il calcio di ieri, vive quello di oggi e sogna quello di domani.

11/04/2025 13:00
Carnevali, una stagione da numero uno con il record di clean sheet: "Il Casette Verdini vuole i playoff"

Carnevali, una stagione da numero uno con il record di clean sheet: "Il Casette Verdini vuole i playoff"

Nel Girone B di Promozione, il Casette Verdini si è imposto con un importante 2-1 contro il Trodica, dando una spinta decisiva alla sua corsa verso i playoff. A dominare la scena è stato il portiere amaranto Gioele Carnevali, che con le sue parate decisive ha consentito alla squadra di Mister Lattanzi di mantenere vive le speranze di qualificazione. Un risultato che non solo ha inflitto la prima sconfitta del girone di ritorno al Trodica, ma ha anche permesso al Casette Verdini di giocarsi l'accesso alla fase finale del campionato nell'ultima partita della stagione contro il Porto Sant'Elpidio. La squadra del presidente Pasquali, infatti, deve vincere per agganciare in classifica gli adriatici, e in caso di parità, il Casette Verdini avrebbe il vantaggio degli scontri diretti, avendo vinto 1-0 all'andata. "Una vittoria fondamentale che ci permette di arrivare all'ultima partita con la possibilità di decidere il nostro destino senza dover dipendere dai risultati degli altri", ha dichiarato Carnevali. Il portiere non nasconde la consapevolezza che l'ultima gara sarà una vera "finale", ma la sua squadra è pronta a dare tutto. "Sarà un playoff anticipato, ma la mentalità è quella di affrontarlo come qualsiasi altra partita, senza pressioni. Abbiamo tanto da guadagnare e nulla da perdere". Il match contro il Trodica è stato difficile e sofferto. Nonostante le numerose defezioni nel corso della stagione, il Casette Verdini è riuscito a strappare i tre punti contro una squadra che, nel secondo tempo, ha schierato i suoi migliori giocatori per cercare di ribaltare il risultato. "Abbiamo giocato contro una squadra fortissima. La vittoria è stata sofferta ma ci dà la carica giusta per affrontare le prossime settimane, anche grazie alla pausa che ci permetterà di recuperare energie e giocatori infortunati", ha spiegato Carnevali. Arrivato in estate a vestire la maglia amaranto, il portiere classe '90 ha portato con sè tutta la sua esperienza e carisma all’interno di un gruppo da cui Mister Lattanzi ha saputo tirare fuori il meglio. "Sono entrato in un gruppo già amalgamato, mettendomi a disposizione della squadra. Si è creato questo bel gruppo, fatto prima di uomini che di calciatori, che ha fatto la differenza, già nel fantastico girone di andata che avevamo fatto. Si dice sempre che il gruppo è l’arma in più, nel nostro caso ci ha portato almeno 10-15 punti in più rispetto a quello che poteva essere. Stiamo molto bene insieme e ci farebbe piacere terminare la stagione il più tardi possibile”. In una stagione da protagonista, Carnevali ha anche raggiunto traguardi personali significativi. Ha giocato ogni minuto del campionato, un dato che lo rende unico nel suo girone, e ha mantenuto la porta inviolata per ben 13 volte, stabilendo il record di clean sheet. La sua solidità tra i pali ha contribuito a rendere il Casette Verdini la miglior difesa del campionato, con soli 23 gol subiti in 29 partite. "Non so se questa è stata la mia stagione migliore a livello personale. A inzio stagione il mio obiettivo era quello di stare bene fisicamente. Aver giocato ogni minuto e aver aiutato la squadra a ottenere punti è sicuramente motivo di grande soddisfazione". Carnevali ha difeso per ben 6 stagioni la porta del Chiesanuova, che domenica ha conquistato l'accesso ai playoff di Eccellenza. "Mi sento spesso con i miei ex compagni e dirigenti. Se l’anno scorso arrivare ai playoff era stato un miracolo, quest’anno lo è stato ancora di più, considerando i tanti cambiamenti in squadra. Sarò sicuramente a fare il tifo per loro ai playoff", ha commentato Carnevali. E se anche il Casette Verdini dovesse raggiungere l'obiettivo playoff? "Magari. Adesso quello che serve è recuperare energie. Però se riuscissimo ad andare avanti entrambe a livello personale sarebbe una soddisfazione enorme".  Il Casette Verdini è pronto a giocarsi l’ultimo atto della stagione. La sfida contro il Porto Sant'Elpidio, infatti, non rappresenta solo l'ultima opportunità per centrare i playoff, ma anche la possibilità di coronare un'annata che, a inizio stagione, sembrava destinata a un obiettivo molto più modesto: la salvezza. Ora, grazie alla forza del gruppo e alla sicurezza di Carnevali fra i pali, il sogno playoff è più vivo che mai.

07/04/2025 18:45
Da Pechino a Civitanova: il viaggio di Nuno Couceiro, il tecnico giramondo pronto per una sfida nelle Marche

Da Pechino a Civitanova: il viaggio di Nuno Couceiro, il tecnico giramondo pronto per una sfida nelle Marche

Dalle strade di Pechino alle spiagge di Civitanova, passando per Bangkok, Riyad e Matera. Nuno Couceiro, allenatore portoghese classe 1985, ha girato il mondo con il cronometro al collo e un’idea chiara in testa: il calcio come linguaggio universale. Oggi, dopo esperienze in diversi continenti, il tecnico si è stabilito nelle Marche e sogna una nuova sfida su una panchina italiana. "Ho iniziato ad allenare a 23 anni come vice nella Primavera 1 in Portogallo", racconta Couceiro. "Poi ho scoperto che Luis Figo, un vero e proprio dio dalle nostre parti, aveva aperto una scuola calcio in Cina. Ho mandato il mio curriculum e nel giro di poco, nel 2014, mi sono trasferito a Pechino". Quattro anni nella capitale cinese, poi una chiamata dalla Thailandia. "Sono approdato a Bangkok, prima per uno stage e poi come vice allenatore del Bangkok FC, squadra di Serie A". Dopo l’Asia, il ritorno in Europa per via della pandemia, fino a una nuova chiamata, questa volta dall’Arabia Saudita: "Ho allenato la Primavera 1 dell’Al Faisaly FC, club di Serie A che ha partecipato anche alla Champions League asiatica. Strutture all’avanguardia, trasferte in aereo, un livello altissimo". Se il calcio l’ha portato in giro per il mondo, l’amore l’ha riportato in Italia. "A Pechino ho conosciuto Valentina, la mia attuale fidanzata nonchè futura moglie. Lei è di Civitanova, ma studiava in Cina quando ci siamo conosciuti. Poi io sono andato in Arabia, ma mi mancavano gli affetti, così ho scelto di trasferirmi in Italia". Qui il tecnico ha mosso i primi passi nel calcio italiano con il Matera Città dei Sassi in Eccellenza lucana. "Il direttore sportivo, di origine brasiliana, ha pensato a me per allenare la sua squadra con diversi suoi connazionali in squadra. Un’esperienza incredibile che mi ha permesso di iniziare a farmi conoscere: squadra giovane, un bel gioco e i playoff conquistati". Oggi Couceiro è responsabile tecnico all’ISM Football Academy di Perugia, una scuola calcio internazionale che accoglie talenti da ogni parte del mondo. "Ci sono ragazzi dai 15 ai 20 anni da Australia, Canada, Giappone, Corea, Messico… tutti con il sogno di diventare professionisti. Provengono da un calcio diverso dal nostro. Il mio compito è aiutarli a capire il calcio europeo". Il Portogallo vanta una grande tradizione di allenatori. I riferimenti di Nuno sono chiari: "Mourinho ha cambiato la mentalità degli allenatori portoghesi. Il suo calcio può sembrare superato, ma è sempre vincente. Io cerco di prendere spunto dalla sua strategia, ma con un’impronta più offensiva. A Matera avevamo il 70-80% di possesso palla e abbiamo chiuso la stagione con 11 gol subiti in quasi 30 partite. Per me la miglior difesa è l’attacco". E il futuro? "Mi piacerebbe allenare nelle Marche. Voglio portare qui la mia esperienza e il mio stile di gioco. Sono pronto per una nuova avventura". Un globetrotter con una nuova missione: lasciare il segno anche nel calcio marchigiano.

03/04/2025 17:25
Promozione, Trodica forza 4: solo goleade nell'ultimo mese. Intanto c'è la sede della finale di coppa

Promozione, Trodica forza 4: solo goleade nell'ultimo mese. Intanto c'è la sede della finale di coppa

Si poteva pensare a un rilassamento dopo la vittoria del campionato con quattro giornate di anticipo, ma il Trodica continua a dimostrare la propria superiorità, migliorando numeri già da record. Domenica scorsa i biancoazzurri hanno conquistato un'altra vittoria nel match casalingo contro l'Azzurra Colli, sconfitta per 4-2. Protagonisti dell’incontro Panichelli, autore di una doppietta, Virgili e Giovannini, quest’ultimo arrivato a quota 10 reti in campionato, diventando il terzo giocatore della squadra a raggiungere la doppia cifra. Con questo successo, il Trodica ha raggiunto quota 68 punti in campionato, consolidando ulteriormente il proprio dominio. Pochi giorni prima, la squadra di mister Buratti aveva già travolto l’Azzurra Colli, in quel caso 4-1, nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia, bissando il 4-0 dell’andata. Il mese di marzo si era aperto con due vittorie schiaccianti per 4-0 contro Sangiorgese e Monticelli, a conferma di un attacco travolgente. Il 4-2 contro l'Azzurra Colli ha così chiuso un cerchio statistico impressionante: nell'ultimo mese, tra coppa e campionato, il Trodica ha messo a segno ben cinque poker, un dato curioso ma che evidenzia la straordinaria continuità realizzativa della squadra. Ora, dopo aver superato l'Azzurra Colli nelle semifinali di Coppa Marche, il Trodica si prepara alla finale contro il Marina. La data e la sede dell’ultimo atto della competizione sono state ufficializzate: la sfida decisiva si disputerà il 16 aprile alle 20:30 allo Stadio Bianchelli di Senigallia. Un appuntamento che i biancazzurri affronteranno con la consueta fame di vittoria, pronti a completare una stagione da incorniciare. (Foto di Marcello Valentini)

02/04/2025 20:00
Il fascino senza tempo dell'Amerigo Vespucci fa tappa ad Ancona, a bordo della nave più bella del mondo (FOTO e VIDEO)

Il fascino senza tempo dell'Amerigo Vespucci fa tappa ad Ancona, a bordo della nave più bella del mondo (FOTO e VIDEO)

"Non chi comincia ma quel che persevera". Questa frase campeggia sull’albero di maestra dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare Italiana, universalmente riconosciuta come la nave più bella del mondo. Un titolo meritato, frutto della dedizione costante del suo equipaggio, che quotidianamente si prende cura di ogni dettaglio. Ne abbiamo avuto la prova tangibile questa mattina, quando l’Amerigo Vespucci ha attraccato al Molo Clementino del porto di Ancona per la terza tappa del suo Tour Mediterraneo, proseguendo il viaggio iniziato dopo il successo del Tour Mondiale. Nei precedenti 20 mesi, la nave ha solcato i mari di cinque continenti, raggiungendo 35 porti e percorrendo oltre 46.000 miglia nautiche. Ora, con il nuovo itinerario, toccherà complessivamente 17 tappe fino a concludere la sua rotta a Genova il prossimo 10 giugno, in occasione della Giornata della Marina Militare. Nonostante il cielo grigio e il clima rigido di questo primo aprile, l’Amerigo Vespucci è giunta al porto con la sua inconfondibile maestosità alle ore 8 del mattino. Un vero scherzo del meteo, che ha giocato d'anticipo su ogni pesce d'aprile, regalando un'atmosfera più da novembre che da primavera. Ad attenderla, una breve cerimonia di benvenuto, presieduta dall'Ammiraglio di Squadra Antonio Natale, Comandante delle Scuole della Marina Militare, e accompagnata dalla Fanfara dell’Accademia Navale di Livorno, che ha eseguito l'Inno di Mameli e l'Inno del reggimento di S. Marco. All’evento hanno preso parte anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e il Capitano di Vascello Giuseppe Lai, Comandante della nave. Saliti a bordo, siamo stati accolti da un membro della Marina che ci ha guidati alla scoperta dei segreti che rendono l’Amerigo Vespucci un’icona della marineria italiana. Costruita nel 1931, con i suoi 101 metri di lunghezza, compreso il bompresso, e i suoi tre imponenti alberi - il trinchetto di 50 metri, l’albero di maestra di 54 metri e la mezzana di 43 metri - la nave incarna tradizione, eleganza e funzionalità. I 90 nocchieri di bordo si occupano quotidianamente della manutenzione, lucidando ottone e legni pregiati, assicurandosi che ogni dettaglio risplenda come appena varato. A bordo dell’Amerigo Vespucci infatti si lavora senza sosta, giorno e notte. L’equipaggio è composto da oltre 250 membri, ma il numero supera le 400 unità quando a bordo si trovano gli allievi dell’Accademia Navale. La formazione è continua e segue il motto inciso sulla nave: "Non chi comincia ma quel che persevera". Un messaggio rivolto agli allievi della prima classe, che devono affrontare il loro percorso con determinazione e costanza. Ogni angolo della nave racconta una storia e ogni manovra è eseguita con una precisione che testimonia il rigore e la disciplina della Marina Militare. "Aprire la nave al pubblico è un atto di condivisione - ci spiega la nostra guida - non solo per mostrare la bellezza di questo gioiello dei mari, ma anche per far conoscere il lavoro incessante che si cela dietro ogni traversata". Camminare sui suoi ponti in legno, accarezzare le cime robuste, osservare da vicino il lavoro silenzioso ma incessante del suo equipaggio: ogni dettaglio trasmette la sensazione di essere parte di una storia che continua a navigare nel tempo. In più, pensare che questa nave abbia più volte circumnavigato il globo nel corso della sua storia è allo stesso tempo impressionante ed emozionante. L’Amerigo Vespucci resterà ormeggiato ad Ancona fino al 3 aprile, per poi riprendere il viaggio verso Ortona, in Abruzzo, proseguendo il suo itinerario che continua a celebrare la storia e la cultura della navigazione italiana. La reazione da parte dei cittadini del mondo è confermata anche ad Ancona, dimostrata dalla lunga fila sul molo San Francesco del porto dorico, fin dalle prime ore del mattino in attesa di salire a bordo. Tante anche le scolaresche arrivate per visitare la nave.  "Ad Ancona Vespucci è di casa, è già stata qui diverse volte, e tra noi c'è una grande voglia di raccontare quello che abbiamo fatto - ha spiegato il capitano di corvetta Giuseppe Lai - . Ovunque stiamo ricevendo una grande accoglienza, un grande calore, prima a Trieste, poi a Venezia e aspettiamo di conoscere i marchigiani, la gente di Ancona".  "L'arrivo della Vespucci è un momento importante per Ancona, per la regione Marche - ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli - fa piacere che una nave, che è ritenuta la nave più bella del mondo, venga in un porto, in una regione che ha anche una grandissima tradizione nella cantieristica e che ci pone come eccellenza. Questa nave rappresenta anche grazie al governo, al Ministero Agricoltura, un ambasciatore del mondo delle eccellenze italiane. È una grande soddisfazione, c'è tantissima gente e soprattutto c'è una consapevolezza della bellezza che l'Italia riesce ad esportare in tutto il mondo". (Foto di Francesco Silla)

01/04/2025 13:40
Sotto le mura cresce la 'Gramaccia': il nuovo circolo che ridà vita alla cultura alternativa di Macerata

Sotto le mura cresce la 'Gramaccia': il nuovo circolo che ridà vita alla cultura alternativa di Macerata

Sotto le mura di Macerata cresce una pianta che, nonostante tutto, non smette mai di fiorire: la "Gramaccia". Niente paura, non stiamo parlando di erbacce, ma di un nuovo circolo che sta per aprire in viale Leopardi 8, pronto a ridare vigore e freschezza alla scena culturale locale. Come l'omonima erba resistente, Arci Gramaccia nasce per restare e crescere, portando con sé una ventata di novità e sperimentazione, tra dj set, live, laboratori e mostre. Un posto dove la cultura alternativa trova finalmente casa e si rinnova, in un angolo di Macerata che non vedeva l'ora di essere un po' più creativo. A dare vita a questo progetto sono Zarife Ibraimovska, Manuele Marani e Stefano Teodori, che hanno deciso di lanciarsi in questa avventura. L'inaugurazione ufficiale si terrà questo weekend, con una serie di appuntamenti da non perdere. Per capire che tipo di locale Arci Gramaccia vuole essere abbiamo fatto due chiacchiere con Manuele Marani.  Come ci spiega, l’idea di aprire Gramaccia è frutto di una sintesi naturale tra le esperienze professionali di Zarife, Manuele e Stefano. "Siamo tutti professionisti dello spettacolo, dal mondo musicale a quello videografico, e Zarife è una bartender davvero eccezionale. Ci siamo resi conto che mancava uno spazio come questo, dove mettere insieme le nostre passioni e le nostre competenze. Così abbiamo deciso di creare qualcosa di nostro. È stato un rischio, certo, ma la voglia di fare qualcosa di autentico ci ha spinto ad andare avanti". Quando si parla di Gramaccia, non si può fare a meno di notare l'intensità del nome scelto."È simbolo di una forma di vita che, nonostante tutto, cresce e resiste. Una specie di acciaio che non si spezza, ma che diventa sempre più forte", spiega Marani. "È un po' come noi: siamo sempre andati avanti, anche nei momenti più difficili, e questo nome è una riflessione sulla tenacia che ci ha spinto a realizzare questo progetto." L’inaugurazione del 29 marzo sarà un piccolo assaggio di quello che Arci Gramaccia vuole diventare. Il programma della serata prevede un mix perfetto di musica dal vivo, dj set, reading e performance artistiche, pensato per stimolare tutti i sensi. Il primo evento vedrà la partecipazione di artisti di grande spessore, come DJ Smegma (Vanni Fabbri), un nome che fa tappa nella scena musicale più underground, Capoxoo, che proporrà un reading interattivo con intelligenza artificiale, e OopopoioO, duo musicale che promette di offrire uno spettacolo fuori dagli schemi, con una miscela di theremin e cianfrusaglie elettroniche. "Dell’inaugurazione abbiamo scelto un mix di artisti che rappresentano quello che vogliamo fare", dice Marani. "OopopoioO la dice lunga su quello che vogliamo proporre: un tipo di musica che non si può catalogare facilmente. Capoxoo vuole spingersi oltre, esplorando la relazione tra arte e intelligenza artificiale. Vogliamo che questo circolo diventi un luogo dove sperimentare, dove non ci siano limiti all’arte e alla creatività". Ma Gramaccia non sarà solo musica e performance. Il circolo si propone anche come cineclub Ucca, con proiezioni di film ogni martedì o mercoledì, curate dal videomaker Stefano Teodori. Inoltre, sono previsti laboratori per illustratori e mostre con artisti internazionali, a cura di Claudia Palmarucci, Premio Andersen per l'illustrazione. "L'idea è quella di creare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di cultura, arte e musica, ma anche di offrire spazi per la formazione", racconta Marani. "Ci piace l'idea di un circolo che cresca con la gente che lo frequenta, senza imporre nulla, ma lasciando che l'identità si costruisca insieme, con la partecipazione attiva". Manuele Marani conclude con una riflessione sulla direzione che il circolo intende seguire: "Speriamo che Gramaccia diventi un punto di riferimento per i giovani e per tutta la comunità. Vogliamo proporre una cultura del tempo libero di qualità, rispettando sempre la città. Non vogliamo fare delirio, ma offrire esperienze che possano arricchire davvero chi le vive".

27/03/2025 19:36
Trodica - Giovannini re del fair-play, l'arbitro fischia rigore ma lui lo 'corregge': "Non ho subito fallo"

Trodica - Giovannini re del fair-play, l'arbitro fischia rigore ma lui lo 'corregge': "Non ho subito fallo"

Il Trodica non si ferma più e, dopo aver dominato il campionato di Promozione, si assicura anche l'accesso alla finale di Coppa Italia. La squadra di Buratti supera con un netto 4-1 l’Azzurra Colli anche nel ritorno delle semifinali, bissando il 4-0 dell’andata. In trasferta, le reti di Stroppa, Giovannini, Chornopyshchuk e Panichelli certificano il passaggio del turno, mentre per i padroni di casa, scesi in campo con una formazione molto giovane, il gol della bandiera porta la firma di Ciotti.  Ora per il Trodica l’appuntamento è fissato per il 16 aprile, quando si giocherà la finale contro il Marina. Restano da definire lo stadio che ospiterà l’evento: al momento, il Tubaldi di Recanati e il Bianchelli di Senigallia sono le ipotesi più accreditate. Se la vittoria è stata schiacciante, il momento più significativo della partita però porta la firma di Lion Giovannini, non solo per il gol segnato, ma per un bellissimo gesto di fair play. Alla mezz’ora, dopo un’azione sulla sinistra, l’arbitro concede un rigore al Trodica per un presunto fallo di Regnicoli su di lui. Ma l'ex Ascoli, con grande onestà, ammette di non aver subito alcun contatto e l’arbitro, riconoscendo l’errore, corregge la decisione concedendo un calcio d’angolo. “Questione di correttezza”, ha spiegato Giovannini. “Sono scivolato da solo e mi è sembrato giusto dirlo all’arbitro. Gli avversari mi hanno immediatamente ringraziato. Non l'ho fatto solo perchè eravamo in vantaggio, ma avrei fatto la stessa cosa anche in un'altra situazione. Mi sento un giocatore molto maturato da questo punto di vista".  La serata è stata resa ancora più speciale dalla consapevolezza di aver raggiunto un altro importante traguardo. “C’è grande soddisfazione per essere arrivati in finale”, ha raccontato Giovannini. “Questo era il nostro secondo obiettivo stagionale, dopo la vittoria del campionato. Ora cerchiamo di completare il benedetto ‘triplete’ di cui parla sempre il mister”. Guardando al futuro, l’attaccante non ha dubbi sulla sua permanenza. “Da parte mia, l’intenzione è assolutamente quella di restare”, ha dichiarato. “Ora vedremo con la società, ma credo che ci sia disponibilità da entrambe le parti. Quest’anno mi sono trovato benissimo: la squadra, lo staff e i tifosi mi hanno fatto sentire un giocatore importante. Un grazie particolare va a Le Teste Matte, che ci hanno seguito anche ieri, nonostante il turno infrasettimanale e l’orario lavorativo, e ci hanno spinto alla vittoria”. Il Trodica continua la sua corsa e ora punta deciso alla Coppae poi al titolo regionale: il sogno del triplete è più vivo che mai. (credit foto: Marcello Valentini) 

27/03/2025 12:00
Grafiche cartoon e giovani talenti nel cast: la nuova veste "young" del Macerata Opera Festival (FOTO e VIDEO)

Grafiche cartoon e giovani talenti nel cast: la nuova veste "young" del Macerata Opera Festival (FOTO e VIDEO)

Svelato questa mattina presso la sala stampa dello Sferisterio il cast della 61esima edizione del Macerata Opera Festival, in programma dal 18 luglio al 10 agosto 2025. In una sala particolarmente gremita di giornalisti, mecenati, sponsor e addetti ai lavori, il sindaco di Macerata e Presidente dell'Associazione Arena Sferisterio Sandro Parcaroli, l’assessore alla cultura di Macerata Katiuscia Cassetta, la sovrintendente Lucia Chiatti e il direttore artistico Marco Vinco hanno presentato nel dettaglio i cast dei tre titoli d’opera: La Vedova allegra (18, 27 luglio, 2 e 9 agosto), Rigoletto (19 e 25 luglio, 3 e 8 agosto) e Macbeth (26 luglio, 1, 7 e 10 agosto). In programma anche il balletto Carmen della compagnia Antonio Gades (30 luglio) e uno scintillante Gala d’opera (31 luglio).  Titolo di apertura La Vedova allegra di Franz Lehár, in versione italiana, rispetto all’originale in lingua tedesca, che debutta al Macerata Opera Festival. Una nuova produzione firmata dal regista Arnaud Bernard, dal coreografo Gianni Santucci, dallo scenografo Riccardo Massironi e dalla costumista Maria Carla Ricotti. Sul podio il Maestro Marco Alibrando. La compagnia di canto vede, nei panni della protagonista Hanna Glawari, il soprano Mihaela Marcu; mentre ad interpretare il ruolo di Valencienne è il soprano Cristin Arsenova. Al loro fianco i tenori Valerio Borgioni nei panni di  Camille de Rossilon, Alessandro Scotto di Luzio in quelli di Danilo Danilowitsch e il baritono Alberto Petricca in quelli del Barone Mirko Zeta. Proprio quest’anno ricorrono i 120 anni dalla prima rappresentazione andata in scena nel 1905 a Vienna.  Segue Rigoletto di Giuseppe Verdi, un titolo che, come sottolineato dal direttore artistico Marco Vinci “fa tremare le vene e i polsi sono a pronunciarlo’. Sarà riproposto nell’allestimento del 2015 firmato dal regista Federico Grazzini, dallo scenografo Andrea Belli, dalla costumista Valeria Donata Bettella e dal light designer Alessandro Verazzi. La direzione dell'orchestra è affidata al Maestro Jordi Bernacer, un nome di rilievo internazionale. Nei panni di Rigoletto il baritono Ernesto Petti, prima volta a Macerata per lui, in quelli di Gilda il giovane e talentuoso soprano Ruth Iniesta, mentre Il Duca di Mantova è interpretato dal tenore Ivan Magrì. Con loro, il basso Luca Park nel ruolo di Sparafucile, il mezzosoprano Carlotta Vichi in quello di Maddalena, il basso Alberto Comes in quello di Monterone. Terzo titolo Macbeth di Giuseppe Verdi, che torna a Macerata dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto nel 2019. L’allestimento, firmato da Emma Dante, ripreso dal 33enne Federico Gagliardi, è stato premiato con il prestigioso Angel Herald Award di Edimburgo nel 2017. Le scene sono di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, le luci di Christian Zucaro, le coreografie di Manuela Lo Sicco. Sul podio il Maestro Fabrizio Maria Carminati. La compagnia di canto vede il baritono Roman Burdenko nel ruolo di Macbeth, affiancato dal soprano Marta Torbidoni, orgoglio marchigiano e al suo debutto nel ruolo di Lady Macbeth. Antonio Poli interpreta il ruolo di Macduff, mentre Marko Mimica quello di Banco. Accanto a loro, Federica Sardella come Dama di Lady Macbeth e Oronzo D'Urso come Malcolm. L’appuntamento della danza è con Carmen, iconico flamenco prodotto della Compagnia Antonio Gades, famoso per aver reso il flamengo popolare nel mondo come una vera e propria forma d’arte. Lo spettacolo, nato dalla collaborazione con Carlos Saura, prende spunto dal racconto originale di Merimée, e intende quest’anno celebrare i centocinquanta anni dalla prima rappresentazione dell’omonima opera di Bizet. In una sapiente fusione tra musica lirica e flamenco, il balletto esprime la passione, la forza e la drammaticità della storia di Carmen creando una performance vibrante ed emozionante. Completa il calendario l’Opera Gala (31 luglio), un raffinatissimo concerto lirico vocale che coinvolge gli artisti protagonisti delle tre opere del Macerata Opera Festival 2025 in una esibizione dei brani più celebri e significativi di Vedova allegra, Rigoletto e Macbeth. Protagonisti anche in questa edizione l’Orchestra Filarmonica Marchigiana FORM, il Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini per la prima volta diretto dal Mastro Christian Starinieri e la Banda Salvadei. Il Festival riapre agli under 30 le Anteprime (Vedova allegra 16 luglio, Rigoletto 17 luglio, Macbeth 24 luglio) che, accompagnate da incontri didattici preparatori, offrono agli under 30 una straordinaria opportunità di avvicinamento al mondo dell’opera. Confermato anche il Macerata Opera family, progetto rivolto agli studenti di istituti di ogni ordine e grado e alle loro famiglie, per consolidare il legame tra lo Sferisterio e la sua comunità. Non mancherà l’impegno sociale, con i progetti Inclusive Opera e In Opera dedicati al tema della accessibilità e dell’inclusione, con particolare attenzione a ipovedenti, ipoudenti, malati di Alzheimer e persone con altre forme di disabilità. Gli Amici dello Sferisterio proseguono il loro impegno nelle attività di approfondimento e divulgazione. Tornano anche gli Aperitivi Culturali nella sede tradizionale degli Antichi Forni, e le iniziative promosse dalla Andrea Bocelli Foundation, che vedrà gli studenti coinvolti per la realizzazione di alcuni concerti.  "Ripartiamo con entusiasmo in questa 61ª edizione del Macerata Opera Festival con l’obiettivo di rendere l’opera sempre più accessibile e coinvolgente per tutti” dichiara il Sindaco e Presidente Sandro Parcaroli ”Il nostro impegno è quello di continuare ad accrescere il prestigio dello Sferisterio, orgoglio della nostra città ed eccellenza culturale in Italia e nel mondo, e ciò grazie al sostegno delle istituzioni e di tutti coloro che stanno dimostrando di credere fortemente nel nostro lavoro”. Entusiasta anche l’Assessore alla Cultura Katuscia Cassetta: “Con la nuova apertura delle Anteprime agli under 30, a cui i ragazzi accedono dopo specifici incontri formativi, vogliamo avvicinare sempre di più il pubblico giovane all’opera. Inoltre sono particolarmente entusiasta di annunciare che per la prima volta il nostro progetto per le scuole sarà aperto anche alle famiglie e alla città, un ulteriore passo verso la diffusione della musica e del teatro a tutta la comunità. "Lo Sferisterio continua a essere un luogo in cui sentirsi parte di un progetto comune” - dichiara  la Sovrintendente Lucia Chiatti - “Desidero ringraziare tutti coloro che lo rendono possibile, dalle maestranze agli artisti, dallo staff agli sponsor, dai mecenati a tutte le istituzioni che sostengono il nostro lavoro: il Ministero della Cultura, la Regione Marche e il Comune di Macerata. Da ultimo un grazie sincero al nostro pubblico che attendiamo anche quest’anno a braccia aperte”. “Nella kermesse 2025 si alterneranno artisti di fama internazionale e giovani talenti, a testimonianza di una sempre maggiore attenzione verso una nuova generazione di performer e di pubblico”, spiega il Direttore artistico Marco Vinco. “A tal fine ho voluto rivoluzionare l’idea comunicativa, rappresentando i protagonisti delle opere come personaggi cartoon, coniugando una programmazione artistica tradizionale con le esigenze di un pubblico contemporaneo”. La conferenza stampa si è chiusa con un riferimento della sovrintendente Lucia Chiatti agli ottimi numeri già registrati dalla biglietteria del Macerata Opera Festival, con già 7.200 presenze garantite tra biglietti venduti e prenotazioni. Numeri che rappresentano già una crescita rispetto allo scorso anno.

26/03/2025 15:49
Montefano, vittoria salvezza con l'Urbania. Bonacci: "Pronti per l'ottavo anno in Eccellenza"

Montefano, vittoria salvezza con l'Urbania. Bonacci: "Pronti per l'ottavo anno in Eccellenza"

Con il successo ottenuto nell'ultimo turno contro l'Urbania, il Montefano ha ufficialmente conquistato la matematica salvezza in Eccellenza con ben tre giornate di anticipo. I viola hanno vinto meritatamente per 2-1, grazie alle reti di Nardacchione al 38’ e Rombini al 69’. I durantini avevano accorciato le distanze quasi allo scadere con Franca, creando qualche brivido, prontamente allontanato dal triplice fischio dell’arbitro. Un successo che segna un traguardo importante per la squadra, che così si garantirà l’Eccellenza per l’ottavo anno consecutivo. Un risultato importante per un paese di di nemmeno 4mila abitanti, ma con una società ormai consolidatasi ai massimi livelli del calcio regionale. A margine di questa storica conquista, il presidente Stefano Bonacci ha voluto esprimere la sua soddisfazione per il lavoro svolto dalla squadra e dalla società durante tutta la stagione. "La vittoria di ieri è stata proprio la fotografia del campionato di quest’anno: una partita che potevamo tranquillamente vincere 4-0, ma che invece alla fine stava per farsi complicata, soffrendo più di quanto il campo avesse detto. Era già successo contro Maceratese e Montegranaro, perciò l’annata è questa." ha dichiarato Bonacci, facendo riferimento ad alcuni risultati che hanno sfavorito la sua squadra nonostante prestazioni comunque all'altezza.  Un percorso che dunque non è stato affatto semplice, anzi. A dicembre, dopo un inizio difficile e una serie di risultati che facevano fatica ad arrivare, il Montefano aveva optato per l'esonero dell'allenatore Manisera e all’arrivo di Amadio in panchina. Un cambio che, viste le conseguenze, si è rivelato decisivo. "Se qualcuno a dicembre mi avesse chiesto se avessimo raggiunto la matematica salvezza a 3 giornate dalla fine, ci avrei messo subito la firma. Pur soffrendo, siamo usciti bene da un periodo complicato iniziale. Merito dell’allenatore che ha saputo prendere una strada e portarla avanti, merito dei giocatori che nelle difficoltà hanno saputo seguire l’allenatore, e merito della società che ha saputo dare tranquillità all’ambiente, senza mettere troppe pressioni alla squadra." Determinanti sono state anche alcune mosse di mercato effettuate dalla società a dicembre, con l'arrivo di giocatori di grande esperienza come Alla e Ferretti, che hanno dato un impulso decisivo a una squadra che aveva bisogno di leadership e carisma. "Avevamo bisogno di giocatori che non avessero solo caratteristiche tecniche, ma anche carisma e personalità forti. L’arrivo di Ferretti, il ritorno di Alla e il rientro di Palmucci ci hanno aiutato sotto questo punto di vista. È aumentato il valore tecnico, ma anche quella dose di esperienza nello spogliatoio che aiuta ad affrontare le situazioni negative nel modo giusto." L'esonero di Manisera, come ricordato dal presidente, rimane comunque un episodio abbastanza isolato nella storia del club viola, che nonostante le difficoltà, ha sempre mantenuto la sua stabilità, cambiando solo tre allenatori in 22 anni di gestione. "Non è la prima volta che succede che la stagione parte male. Su 22 anni di gestione della prima squadra abbiamo cambiato solo 3 allenatori. Non è una cosa che amiamo fare. Però quando non si può fare a meno bisogna farlo. Quello che ci è piaciuto però è il livello di prestazione raggiunto nell’ultimo periodo. Siamo arrivati a salvarci a 3 giornate dalla fine, soffrendo, ma l’abbiamo fatto attraverso le prestazioni. Questo è quello che ci dà maggiore soddisfazione." Un doveroso riferimento anche alla situazione del Fano, che con la sua esclusione ha avuto un impatto sulle classifiche, facendo perdere al Montefano qualche punto di vantaggio in classifica. "Se non fosse stato escluso il Fano saremmo arrivati alla partita con l’Urbania con un filino di tranquillità in più", ha commentato il presidente. Guardando alle ultime partite, Bonacci ha sottolineato l’intenzione di onorare il campionato e di proseguire con il massimo impegno fino all’ultima giornata, pur con un po' di serenità acquisita dalla salvezza matematica. "Affronteremo le ultime partite onorando il campionato e garantendone il corretto prosieguo. Vincendole tutte avremmo la possibilità di chiudere a 40 punti, che ha sempre un altro sapore rispetto a finire con 30 punti." Sul futuro il presidente non si sbilancia, godendosi intanto la meritata salvezza. "Per la prossima stagione l’unica cosa certa è che faremo l’Eccellenza per l’ottavo anno consecutivo, e non è affatto poco. Non so nemmeno se otto anni fa una cosa del genere era pronosticabile. Poi col mister ci siamo trovati bene, ha svolto alla grande il compito che gli era stato affidato. Poi vai a capire l’anno prossimo cosa succede." Infine, Bonacci ha dato il suo parere sul duello finale tra Montecchio e Maceratese per la vittoria del campionato. Per lui, il Montecchio parte leggermente favorito, ma la sfida di domenica contro il Chiesanuova della Maceratese potrebbe rivelarsi decisiva. "Secondo me sono entrambe un po’ a corto di benzina. Mi sembra che il Montecchio riesca a vincere le partite sforzandosi di meno. Non è più forte e non è meno forte, ma ha una quadratura diversa e subisce meno gol. La Maceratese per vincere deve per forza giocare bene. Come tutte le squadre di Possanzini non sa vincere giocando male e questo nella fase finale di un campionato così tirato può non essere un pregio. Le metto alla pari ma, non me ne vogliano gli amici di Macerata, il Montecchio è leggermente favorito. Anche se la prossima partita della Maceratese contro il Chiesanuova potrà dire molto". 

24/03/2025 19:27
Il Chiesanuova non molla, la 'garra' di Canavessio: "Ora ci aspettano le due partite più belle dell'anno"

Il Chiesanuova non molla, la 'garra' di Canavessio: "Ora ci aspettano le due partite più belle dell'anno"

Il Chiesanuova si prepara ad affrontare due sfide cruciali nel campionato di Eccellenza Marche. I biancorossi di Mister Mobili si troeranno di fronte, in successione, le due capoliste K Sport Montecchio Gallo e Maceratese. Con 4 giornate al termine e 6 punti di distanza dalla vetta, molti vedono nella squadra di Mobili l’arbitro finale del duello per il primato, ma il Chiesanuova non si sente fuori dai giochi. A confermarlo è Nicolas Canavesio, difensore argentino e punto di riferimento della retroguardia dei treiesi. L’abbiamo intervistato alla vigilia del doppio scontro diretto.  Nicolas, la sconfitta di Monturano ha complicato un po' la rincorsa alle due capoliste. Questo Chiesanuova però non molla, vero? "Noi non molliamo mai. Lo abbiamo già dimostrato in questo campionato: quando nessuno pensava che potessimo recuperare dopo qualche sconfitta, ci siamo sempre rialzati dimostrando di avere cuore. Abbiamo infilato 5-6 partite senza prendere gol e non è cosa da poco. Questo anche grazie al mister, che lavora molto dopo le sconfitte e ci fa tirare fuori tutto quello che abbiamo. È per questo che già in questa settimana ci siamo lasciati alle spalle la sconfitta di Monturano". Adesso ci saranno K Sport e Maceratese di fila. Cosa ti aspetti da questo doppio confronto? "Mi aspetto le due partite più belle del campionato, quelle che ogni giocatore vuole giocare. Ci sono 15 squadre in Eccellenza e per fortuna tocca a noi affrontare le prime due della classe. Tanti altri giocatori vorrebbero essere al nostro posto, e noi abbiamo la consapevolezza che dipende tutto da noi: possiamo togliere punti a loro e salire noi. Sono le classiche partite che valgono 6 punti anziché 3. Domenica abbiamo un po’ rallentato, però quando vediamo la classifica e siamo ancora a -6 con due scontri diretti, sappiamo che non c’è ancora nulla di scritto." Ancora fuori per infortunio il tuo collega Monaco, con cui hai instaurato un grande feeling in difesa. Stai sentendo la sua mancanza? "Monaco è fuori da un mese ma già in questa settimana ha iniziato la parte finale del recupero. Speriamo di ritrovarlo già dalla prossima partita. Averlo in campo è importante perché è un giocatore indispensabile per noi, ma chi ha giocato al suo posto, da Tempestilli a Tacconi a Morettini, ha sempre fatto bene. Insieme formiamo una bella coppia. Sembriamo due fratelli che sanno sempre cosa fa l’altro. Lo aspettiamo, ma ripeto: chi ha giocato al suo posto ha sempre mantenuto la nostra solidità e sicurezza in difesa". Difensore col vizio del gol. Ne hai segnati 3 due anni fa in metà campionato, poi altri 3 lo scorso anno. Quest’anno hai già eguagliato il tuo record: proverai a superarlo? "Da un paio di settimane sto provando a superarlo, spero di riuscirsci in queste ultime partite e magari nei playoff. A dir la verità però preferisco non prendere gol, vincere tutte le partite e andare direttamente in Serie D!" Con l’esclusione del Fano non giocherete l’ultimo turno di campionato. Cosa ne pensi di questa situazione? Come cambia il vostro finale di stagione? "È un peccato perché dietro a una squadra ci sono tante componenti: tifosi, collaboratori, giornalisti… Tante persone che indubbiamente perdono qualcosa. Mi dispiace soprattutto per i colleghi calciatori che non possono finire la stagione. A livello di classifica eravamo consapevoli che ci sarebbe stata questa possibilità di avere una partita in meno ed è per quello che il nostro rush finale sarà ancora più importante: dobbiamo cercare di portare a casa più punti possibile in queste ultime tre partite e poi nell’ultima giornata sperare di ricevere qualche buona notizia." Sei fra i tanti argentini del campionato. È bello vedere che, nonostante giochiate in squadre diverse, siete molto legati. Con chi hai più rapporto? E secondo te, chi è l'argentino più forte che gioca nelle Marche? "Quando so che giochiamo contro una squadra con degli argentini cerco subito di avvicinarmi, perché siamo connazionali e viviamo un po’ tutti la stessa situazione: siamo ragazzi lontano da casa, che hanno lasciato l’Argentina per cercare un futuro migliore nel calcio. Qui siamo senza la nostra famiglia e a volte non è facile, quindi cerchiamo di supportarci a vicenda, dentro e fuori dal campo. Il primo nome che mi viene in mente, che credo sia un fenomeno sia come calciatore che come persona, è Fabricio Lovotti del Tolentino. Abbiamo giocato contro e ce le siamo date abbastanza, essendo lui un attaccante e io un difensore. Fortunatamente non ha segnato nelle due partite in cui abbiamo giocato contro, ma per me rimane in assoluto l’attaccante più forte della categoria. Pensa che noi abbiamo giocato contro anche in Argentina, in Serie C. Lì però non ci conoscevamo e ora ci siamo ritrovati qui nelle Marche. Un altro ‘fratello’ per me è Matias Dutto, che quest’anno gioca a Corridonia in Promozione. Lo scorso anno abbiamo giocato insieme a Chiesanuova e abbiamo anche vissuto insieme, creando un’amicizia che rimarrà per tutta la vita. Poi ci sono Becker e Greco del Trodica, a cui faccio i complimenti per la meritatissima vittoria del campionato. Qualche volta ci troviamo tutti insieme per fare un asado, come si fa in Argentina. Alla fine, il calcio è anche questo: creare legami che vanno oltre la partita".   Il Chiesanuova si prepara dunque a questo doppio scontro diretto con grinta e determinazione. I biancorossi sanno che tutto è ancora possibile e Canavessio, con il suo spirito combattivo, sarà sicuramente uno degli uomini chiave in questo finale di stagione.

21/03/2025 20:05
Livello completato: 62 gol fatti e imbattibilità casalinga, i numeri del Trodica campione sono davvero da Playstation

Livello completato: 62 gol fatti e imbattibilità casalinga, i numeri del Trodica campione sono davvero da Playstation

Livello completato. Così recitavano le maglie celebrative del Trodica domenica scorsa, richiamando il mondo della Playstation per festeggiare la matematica vittoria del campionato di Promozione, arrivata grazie al successo per 2-0 sulla Palmense. E in effetti, la cavalcata trionfale della squadra di mister Buratti ha avuto qualcosa di virtuale, di straordinario. A parlare sono i numeri, davvero da Playstation, che descrivono un dominio assoluto: la vittoria del campionato è arrivata con ben quattro giornate d'anticipo, frutto di un percorso quasi perfetto. In 26 partite disputate, i biancoazzurri hanno collezionato 62 punti, frutto di 20 vittorie, 4 pareggi e appena 2 sconfitte, entrambe lontano dal San Francesco, dove invece la squadra si è rivelata imbattibile: 11 vittorie e 2 pareggi in 13 partite casalinghe, per un totale di 35 punti conquistati tra le mura amiche. Anche in trasferta il Trodica ha fatto valere la propria forza, con 9 vittorie, 2 pareggi e, come detto, solo 2 sconfitte. Ma il dato più impressionante è senza dubbio quello dei gol segnati: 62 in 26 partite, una media di quasi due reti e mezzo a incontro. A trascinare l'attacco biancazzurro è stata la coppia d'oro Chornopyshchuck-Bonvin, autori rispettivamente di 16 e 14 reti, per un totale di 30 gol in due. Una degna dei migliori Del Piero e Trezeguet. Dietro di loro Lion Giovannini, fermo a quota 9, che nelle ultime quattro partite avrà la possibilità di diventare il terzo giocatore del Trodica ad andare in doppia cifra. Solida anche la fase difensiva, con appena 22 reti incassate, seconda miglior difesa del campionato dietro al granitico Casette Verdini di mister Lattanzi, che ne ha subite solo 20.  Questi numeri potranno essere solo migliorati nelle ultime 4 gare, ma già raccontano di una squadra costruita con intelligenza e ambizione dalla dirigenza, che ha messo a disposizione di mister Buratti una vera e propria corazzata. Merito assoluto poi al tecnico, capace di trovare la giusta formula per valorizzare il grande potenziale offensivo senza perdere solidità e di gestire al meglio uno spogliatoio vincente. Un plauso speciale va poi alla tifoseria delle "Teste Matte", che con il suo calore e la sua costante presenza sugli spalti si è rivelata l'uomo in più in questa stagione memorabile. Il Trodica ha scritto una pagina di storia, ora si punta al prossimo livello: l'Eccellenza. (Foto di Marcello Valentini) 

18/03/2025 11:00
Maceratese, testa ai Portuali: vietato sbagliare nella corsa alla Serie D. Mastrippolito: "Partita da non sottovalutare"

Maceratese, testa ai Portuali: vietato sbagliare nella corsa alla Serie D. Mastrippolito: "Partita da non sottovalutare"

Dopo la vittoria in rimonta sul Montefano, la Maceratese è pronta a tornare sul prato dell’Helvia Recina Pino Brizi per ospitare i Portuali Dorica nella ventiseiesima giornata di Eccellenza Marche. Con il Fano ormai prossimo all’esclusione dal torneo, la formazione anconetana occupa l'ultimo posto in classifica insieme al Monturano Campiglione con 18 punti, ed è reduce da sette sconfitte consecutive. L'ultima, contro il K Sport Montecchio Gallo, ha dimostrato che i dorici non sono avversari da sottovalutare: i pesaresi, che coabitano il pirmo posto con la Maceratese, hanno dovuto faticare non poco per imporsi di misura. Ne è consapevole Leonardo Mastrippolito, che alla vigilia della gara ha messo in guardia i compagni: “Sarà una partita assolutamente da non sottovalutare. Dobbiamo fare risultato pieno e continuare così per arrivare fino alla fine lassù”. Il difensore abruzzese ha dimostrato tutto il suo valore nella vittoria contro il Montefano, risultando tra i migliori in campo e salvando un gol nel primo tempo con un intervento provvidenziale su Rombini lanciato a rete. "Mi è venuto naturale entrare in quel modo. Ho rischiato qualcosa ma alla fine è andata bene" ha commentato il centrale. Domenica Mastrippolito tornerà a far coppia con Nicolosi in difesa, dato che Lucero non ha ancora recuperato al meglio e sarà tenuto a riposo in vista del rush finale di stagione. Buone notizie invece per Bongelli, che rientrerà dalla squalifica. In panchina si rivedrà anche Albanesi, e non è da esludere che potrebbe trovare spazio a gara in corso. A cinque partite dal termine, la Maceratese non può permettersi passaggi a vuoto. Dopo i Portuali, infatti, i biancorossi affronteranno un trittico infuocato di partite contro Osimana, Chiesanuova e K Sport Montecchio, prima di chiudere la stagione contro il Monturano. L’appuntamento è fissato per domenica 16 marzo alle ore 15 all'Helvia Recina Pino Brizi: i ragazzi di Possanzini vogliono continuare a correre verso l'obiettivo Serie D.

14/03/2025 18:00
Trodica straripante anche in coppa: 4-0 al Colli e finale in tasca. Buratti: "Vogliamo il triplete" (VIDEO)

Trodica straripante anche in coppa: 4-0 al Colli e finale in tasca. Buratti: "Vogliamo il triplete" (VIDEO)

Un'altra serata magica per il Trodica, che inizia quella che potrebbe diventare una settimana storica con un netto 4-0 nell'andata delle semifinali di Coppa Italia contro l'Azzurra Colli. La squadra di Buratti, a cui manca un solo punto per vincere matematicamente il campionato, scende in campo con una formazione giovane e intraprendente, in grado di chiudere il primo tempo in vantaggio e dilagare nel finale, mettendo più di un piede nella finalissima contro la vincente di Marina-Sant'Orso.  Mister Buratti opta per una squadra con ben quattro under in campo, senza rinunciare all’abituale aggressività e voglia di fare la partita. Il gol del vantaggio arriva al termine di un primo tempo dominato dai padroni di casa: è il classe 2003 Antolini a sbloccare il risultato da pochi passi, premiando la pressione biancoblu. Bonvin sfiora il raddoppio al 36’ colpendo un palo, e si va al riposo sull’1-0. Nella ripresa il copione non cambia: il Trodica continua a macinare gioco e crea numerose palle gol, ma il raddoppio arriva solo al minuto 80’. Da una punizione di Merzoug nasce la zampata vincente di Berrettoni, che porta i suoi sul 2-0. Il capitano biancoblu è protagonista anche al 90’, quando anticipa un avversario e innesca una ripartenza perfetta orchestrata da Bonvin: il suo assist trova il solito Chornopyshuck, che insacca con freddezza il tris. La ciliegina sulla torta arriva nel recupero: un lancio lungo ancora di Berrettoni pesca Merzoug, che brucia il diretto avversario in velocità e, entrando in area da sinistra, firma il definitivo 4-0. Con un solo punto da ottenere per vincere matematicamente il campionato e conquistare la promozione in Eccellenza, il Trodica vola anche verso la finale di Coppa Italia. Mister Buratti, a fine gara, non nasconde le ambizioni della sua squadra: “Vogliamo il triplete. Campionato, Coppa Italia e il titolo regionale contro la vincitrice dell'altro girone”.  

12/03/2025 22:27
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