La carovana della solidarietà di don Alfonso Raimo, sacerdote di San Bartolomeo, parrocchia della cittadina di Eboli, realtà campana resa nota dal libro di Carlo Levi, è arrivata a San Severino Marche. Un camion carico di viveri è stato consegnato ai terremotati settempedani.“Torneremo presto” – è stata la promessa di don Alfonso che ha voluto abbracciare il sindaco, Rosa Piermattei, con cui si è intrattenuto per alcuni minuti nella sede provvisoria del Municipio per parlarle anche di quanto vissero i cittadini di Eboli nel 1980, quando il terremoto dell’Irpinia causò morti, feriti e tanta devastazione.Gli ebolitani in pochi giorni hanno messo da parte 25 quintali di alimenti. Si tratta di viveri di ogni genere: pasta, acqua, verdura e frutta offerti dalle famiglie ma anche da alcune aziende agricole campane. Alla raccolta di viveri hanno partecipato anche il sindaco di Eboli e alcuni politici locali.E nelle scorse ore a San Severino Marche, ricevuta dal consigliere comunale Piero Pierandrei, è arrivata anche la donazione di beni di prima necessità da parte dell’associazione di volontariato Misericordia Firenze di cui fa parte la settempedana Emma Rotini, da anni residente nel capoluogo toscano. Questa, come altre donazioni, è stata immagazzinata nel centro stoccaggio allestito dal Comune e da alcune associazioni e gestito dal Cai, il Club Alpino Italiano, e dalla Protezione Civile di San Severino Marche.
Oggi pomeriggio – giovedì 17 novembre – alle ore 14 all’Orto dei pensatori, il cortile delle ex carceri, (ingresso da via Garibaldi, 20) si è svolta la commemorazione pubblica della professoressa Barbara Pojaghi, venuta a mancare lo scorso primo novembre. Oltre alla famiglia, presenti il rettore Francesco Adornato, il sindaco di Macerata Romano Carancini, il prorettore Claudio Ortenzi, la direttrice del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Elisabetta Croci Angelini e la professoressa Paola Nicolini, collega e, soprattutto, grande amica della docente scomparsa.Docente di psicologia sociale, Barbara Pojaghi ha sempre svolto un ruolo di rilievo all’interno dell’Ateneo, dove ha fatto il suo ingresso nel 1972 inizialmente come assistente incaricata di psicologia per diventare ricercatrice e, quindi, docente. Tra il 2004 e il 2010 è stata delegata del rettore all’orientamento e al tutorato e, poi, direttrice del Centro di orientamento di Ateneo . Dal 2010 al 2012 è stata preside della Facoltà di Scienze della comunicazione e negli ultimi tempi, era vicedirettrice del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali. E’ stata responsabile di molti progetti di ricerca sulle nuove forme di partecipazione dei giovani alla politica, sulle problematiche di genere, sulla formazione degli adulti alla gestione dei conflitti, sul gruppo come strumento di formazione. Molti nella città di Macerata ne ricordano anche gli anni dell’impegno politico come assessora alla cultura e come presidente del consiglio comunale.
Da Siria Carella (Civitanova Il Nostro Futuro) riceviamo Sulla questione dello sciacallaggio-affitti a Civitanova, pensiamo che questo non è il momento di dividere ma di unire e, ciò che salta agli occhi, è la distanza tra la politica e la gente, che come sempre viene lasciata da sola. Noi di Civitanova Il Nostro Futuro abbiamo cercato di capire la situazione parlando con chi sta lavorando in prima linea e, ciò che emerge, è la distanza siderale tra la politica/istituzioni e la gente comune. Ciò che emerge è che non c'è la vera consapevolezza della gravità della situazione, non esiste un coordinamento regionale e tutto viene lasciato all'iniziativa dei funzionari locali, che cercano di far fronte all'emergenza con buonsenso, con tanta buona volontà, ma senza una codificazione di intervento. La Prefettura, duole rappresentarlo, pur nel dramma del momento, in questi giorni piuttosto che di trovare un tetto ai tanti che ce l'hanno, si sta proccupando del dove far votare per il referendum gli sfollati, chiedendo ai Comuni un censimento degli sfollati alloggiati presso le strutture ricettivee, sovraccaricando, così, una macchina organizzativa già di per sè carente. Dunque, ad oggi, la Prefettura di Macerata non sa dove siano alloggiati la maggior parte degli sfollati a causa del terremoto, perchè, oggettivamente, molti Comuni non esistono più fisicamente e non vi è neppure coordinamento con la Regione. Il dovere degli amministratori in questo momento non è quello di lanciare generiche accuse di sciacallaggio ma, piuttosto, semmai, quello di identificare gli sciacalli e darne notizia di reato alla Procura della Repubblica, diversamente, si lancia solo discredito sulla Città, che invece tantissimo sta facendo per accogliere ed aiutare. Non si mandino più gli sfollati in giro da soli alla disperata ricerca di case, e si comprenda che, ora, i cittadini disposti a dare alloggio agli sfollati, hanno paura di essere accusati di sciacallaggio. Si convochi un consiglio comunale straordinario sull'argomento, dal quale esca un documento che rassicuri coloro che vorrebbero mettere a disposizione le case. Il Comune si faccia garante della situazione, che i prezzi da applicare vengano, semmai, concordati. L'invito che rivolgiamo alla nostra Amministrazione ed a tutte le forze politiche che siedono in Consiglio Comunale, è quella di operare in maniera costruttiva, creando un clima di fiducia nei confronti dei tanti proprietari di case, oggi molto impauriti e perciò riluttanti ad affittare le loro case, proprio a seguito di quanto comparso sulla stampa i giorni scorsi. Forza donne e uomini della marca maceratese, che i Civitanovesi sono con Voi, insieme costruiremo il NOSTRO FUTURO !
"Sicuramente giovedì 24 novembre sarà approvato al Senato il decreto legge di conversione dei due decreti sul sisma, sia il primo che il secondo: proprio oggi sono stati interrotti i lavori in aula per consentire alla commissione di istruire il decreto affinché arrivi in aula al più presto": lo ha detto stamani a Norcia il presidente del Senato, Piero Grasso. "Ognuno fa la sua parte e questo è importante. Tutto il possibile si sta facendo. Non abbiamo spento i riflettori", ha ribadito Grasso. "Avevo promesso di tornare qui e che non avremmo consentito che si spegnessero i riflettori. Al di là dei riflettori si lavora anche al buio. Il messaggio è che seguiamo questo problema e che l'intero Paese è vicino ai terremotati. La seconda scossa ha enormemente ampliato e complicato il terreno di intervento. Sono qui per dare fiducia. In Senato stiamo lavorando alla conversione in legge del decreto", ha detto Grasso a Rieti visitando la direzione di comando e controllo della Protezione civile."L'intera Nazione si è dimostrata unita e solidale con le popolazioni colpite, ha sofferto con voi e vi sostiene con tutti i mezzi che ha a disposizione. Tutti, qui nelle zone colpite e a Roma, stanno dando il massimo per riportare la normalità dopo la tragedia di agosto". Lo scrive su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso. "Le risorse - aggiunge - ci sono e si sta lavorando anche sul piano legislativo: a giorni sarà approvato in Senato il decreto sul sisma, che comprenderà sia i comuni colpiti dal terremoto di agosto che quelli colpiti dalle forti scosse di ottobre. Ora proseguo verso Norcia, Visso e Camerino"."Il problema è riuscire a far ripartire soprattutto le attività produttive, che sono la ricchezza di queste zone e di questa città. Visso è famosa per i suoi percorsi ambientali, per l'enogastronomia, è importante che al più presto tutto questo riprenda. E c'è la volontà: ho visto gente che ha voglia di riprendere, e di non lasciare il territorio". Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso in visita nelle zone terremotate delle Marche, a Visso e Camerino. A Visso, Grasso è stato accompagnato fin nella zona rossa dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e dal sindaco Giuliano Pazzaglini (ANSA).
In occasione della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, venerdì 18, dalle 16.30 alle 19, e sabato 19 novembre, dalle 10 alle 12.30, si terrà l’apertura straordinaria di “FABULOUS. Centro di distribuzione di scarti aziendali”, in via I Maggio, 5, a Piediripa di Macerata.Si tratta di un servizio dedicato alle scuole che offre materiali di scarto e sottoprodotti della produzione industriale artigiana del nostro territorio, che possono avere un potenziale educativo, artistico, espressivo ed estetico. Le tipologie di materiale che potete trovare sono: listelli di legno, impiallacciatura e legno massello, corteccia di legno, ritagli di cartoncino, carta, cuoio, pellame, stoffe, passamanerie, bottoni, pietre, piastrelle, marmi. Sarà anche l’occasione per trovare anche tantissime idee.La filosofia è quella delle 5 R dei rifiuti: riduzione, riuso, riciclo, raccolta, recupero. La scommessa è di osservare il mondo con un occhio meno distratto.E’ possibile fare un prelievo illimitato con un contributo di 5 euro a persona. Per il prelievo si consiglia di scrivere a ele.lore@virgilio.it o via sms o whatsapp al 344 38 29 107.
Le Terme Santa Lucia, ramo sanitario dell'ASSM del Comune di Tolentino, nonostante il sisma stanno continuando regolarmente l'attività di erogazione delle terapie termali e delle prestazioni sanitarie del poliambulatorio annesso. La città di Tolentino e i territori limitrofi hanno purtroppo subito danni notevoli con un cospicuo numero di cittadini costretti a ricorrere ad alloggi di emergenza, situazione che probabilmente si protrarrà per un periodo abbastanza lungo. A seguito degli eventi sismici è stato evidente il calo delle persone presso la struttura termale, in tanti hanno dovuto rinunciare alle terapie per la difficile situazione. Per questo motivo, unito al ruolo di struttura pubblica, la direzione ASSM di Tolentino ha proposto un programma alla Protezione Civile a favore di migliaia di terremotati dislocati nelle strutture ricettive tra Civitanova e Porto Sant'Elpidio."Il programma" spiega l'amministratore delegato Graziano Natali "prevede la possibilità di accedere alle terapie termali presso lo stabilimento Terme Santa Lucia di Tolentino per tutti quelli che, lì dislocati, abbiano bisogno delle cure e desiderino usufruirne. Previa prescrizione medica, effettuata dai medici che assistono i terremotati, i quali hanno la facoltà di farne richiesta con il ricettario del Servizio Sanitario Regionale, contenente indicazione della patologia e della cura richiesta, le Terme Santa Lucia provvederanno, senza alcun onere di spesa per l'utente, al trasporto giornaliero e rinunceranno al pagamento di ogni forma di ticket. Ricordiamo che le terapie erogate possono essere così catalogate: - Terapie inalatorie per la prevenzione e cura delle patologie croniche dell'apparato respiratorio superiore; - Insufflazioni per prevenzione e cura della sordità rinogena; - Balneoterapia per la prevenzione e cura delle patologie degenerative osteoarticolari. Valutando con visita medica di accesso la situazione di ogni individuo, se necessario, saranno erogati anche altri esami gratuitamente, come elettrocardiogramma e spirometria. Sarà un'opportunità per chi avrebbe voluto fare le terapie e non ho potuto per il precipitare degli eventi ed un'occasione per occupare il tempo forzatamente libero con qualcosa che sia almeno utile alla salute.Il ciclo di terapie termali è di 12 giorni.Il Comune di Tolentino e le sue strutture più qualificate saranno orgogliosi di poter immettere in questo periodo buio uno spiraglio di utilità e di ottimismo".
Nelle varie scuole dell’ Istituto Don Bosco di Tolentino, dove si è lavorato incessantemente per riorganizzare il servizio scolastico, le lezioni riprendono con alcune novità secondo la seguente articolazione: SCUOLE DELL’INFANZIA GRANDI e BEZZI dal 21/11/2016 in poi : unica sede in Via Grandi e stessi orari antecedenti alla sospensione delle lezioniSCUOLE PRIMARIEPeriodo dal 21/11/2016 al 10/12/2016 tempo scuola per tutti di 24 ore settimanali.Sede: unica per tutti nell’edificio scolastico di Via Grandi in doppio turno: al mattino dalle 8,30 alle 12,30 tutte le classi dei tre plessi (Bezzi, Grandi, Don Bosco) a tempo modulare al pomeriggio dalle 14,00 alle 18,00 tutte le classi dei due plessi (Grandi e Don Bosco) a tempo pieno Periodo dal 12/12/2016 in poi ripristino dei vari tempi scuolaSede Tutte le classi del Bezzi nell’edificio scolastico di Via Grandi Tutte le classi del Don Bosco al piano terra dell’edificio sito in Largo ‘815 (locale Ex Tigotà di fronte al cinema Giometti) SCUOLA SECONDARIA di I Grado “Dante Alighieri”Periodo dal 21/11/2016 al 26/11/2016 tempo scuola per tutti di 24 ore settimanali.Sede: tutte le classi presso la scuola secondaria di I grado “G. Lucatelli” in viale Giovanni Benadduci,23 con orario pomeridiano dalle ore 14,00 alle ore 18,00.Periodo dal 28/11/2016 in poi le classi saranno allocate al piano terra dell’edificio Villaggio Scolastico Don Bosco con orario per tutti 8,15-13,15 e lezioni pomeridiane di strumento musicale. Vengono sospesi fino a data da definire i rientri pomeridiani per le classi I-II-III A a tempo prolungato e il corso ECDL.
"E' il momento di rimboccarsi le maniche. Piangersi addosso non serve a niente: personalmente ho scelto di investire sul centro di Macerata e intendo farlo ancora più convintamente adesso": Roberto Buratti, titolare della Brp Eventi, rilancia con forza e non intende lasciarsi piegare da una sequenza sismica che sta rischiando di mettere in ginocchio tante attività."E' chiaro che il terremoto ci sta creando tanti problemi. Molti studenti sono ripartiti, il centro storico langue. Adesso dobbiamo essere bravi noi commercianti a metterci in gioco: tanto dipende da noi. Per quanto mi riguarda, sia come Maracuja che come Le IV Porte, ho deciso di scommettere sul rilancio del centro. Non a caso, per la prossima settimana abbiamo in programma un evento che è destinato a riempire le nostre piazze. Ospite straordinario giovedì 24 novembre sarà infatti Andrea Damante che ha accolto con piacere l'invito a venire a Macerata e sarà prima a cena a Le IV Porte e poi per il dopo cena al Maracuja a disposizione di quanti avranno piacere di farsi una foto e farsi firmare un autografo. La cena sarà esclusivamente a base di prodotti tipici del nostro territorio martoriato dal sisma e una parte dell'incasso sarà devoluta la sera stessa a persone simbolo di questa tragedia. E' un piccolo gesto che però ritengo simbolico e importante. L'idea e l'investimento su questa serata sono tutte della Brp Eventi, ma è chiaro che ci saranno ricadute positive su tutti i locali di Macerata: bisognerebbe cercare di fare squadra e di contribuire tutti, altrimenti da soli rischiamo di non andare da nessuna parte".
Da Mirko Giordani, Fondatore Associazione Blu Lab e promotore di Centrodestra per il NO, riceviamol’associazione che mi onoro di rappresentare, che si riconosce pienamente nei valori di centrodestra, è schierata per il no in occasione del referendum del prossimo quattro dicembre. Il nostro no è tuttavia diverso dal no che finora ha caratterizzato il centrodestra: non ci opponiamo alla riforma costituzionale in quanto “mina la democrazia” o metta l’Italia “a rischio golpe”; al contrario, ci opponiamo alla riforma perché riteniamo che sia una finta. Matteo Renzi è un abile venditore di fumo e fino all’ultimo proverà a convincere l’elettorato di centrodestra con la storia che questa è la riforma da noi tentata per anni: nulla di tutto questo. Anzitutto, il nuovo Senato: nel centrodestra nessuno si sarebbe mai sognato di trasformare l’elezione dei senatori da diretta ad indiretta, anche perché nella nostra riforma ideale ci sarebbe stata l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e/o del Presidente della Repubblica. Come può chi voleva eleggere direttamente il Presidente accettare di non eleggere più direttamente i senatori? La riforma che avremmo fatto noi avrebbe previsto due cose: la trasformazione del Senato in un qualcosa di davvero diverso (e nel 2006 il centrodestra lo fece, ma la stessa gente che oggi invoca il cambiamento dieci anni fa invitò a votare no contro quella riforma) oppure la sua definitiva chiusura. Quel che nascerà invece sarà un qualcosa che non è né carne né pesce, con competenze dubbie e fatto da persone non elette direttamente che all’occorrenza saranno spedite in Senato per godere dell’immunità. Inoltre, vogliamo parlare delle Province abolite per finta? Renzi ha cancellato la parola “province” da ogni articolo della Costituzione, peccato che se si legge la riforma si scopre che nelle disposizioni transitorie (art.40, punto 4) è previsto che “Per gli enti di area vasta, tenuto conto anche delle aree montane, fatti salvi i profili ordinamentali generali relativi agli enti di area vasta definiti con legge dello Stato, le ulteriori disposizioni in materia sono adottate con legge regionale.” Cosa sono gli “enti di area vasta”? Sono le province! In pratica sparisce il loro nome dalla Costituzione, ma basterà una legge successiva al referendum per ripristinarle sotto un altro nome, prive del rango di costituzionalità e sottraendole definitivamente anche a qualunque meccanismo elettorale, persino indiretto come quello previsto attualmente. Riforme farlocche e inutili insomma, per giunta con un risparmio irrisorio: la Ragioneria Generale dello Stato quantifica i risparmi non in 500 milioni di euro come dice il Governo (cifra presa ma non si sa dove), bensì in appena 50 milioni il che vuol dire un risparmio di circa un euro ad italiano. Per risparmiare questa cifra non c’era mica bisogno di una riforma che sa di presa in giro: il Governo aveva nominato Carlo Cottarelli commissario alla spending review ed egli aveva individuato possibili risparmi per quasi due miliardi nelle spese ordinarie della Pubblica Amministrazione. Perché Renzi non ha applicato il lavoro di Cottarelli (che nel frattempo è stato costretto alle dimissioni e Renzi ha stracciato tutto il suo lavoro) anziché fare questa finta riforma? La domanda è puramente retorica. C’è solo una cosa da fare il prossimo 4 dicembre per gli elettori di centrodestra, che nella nostra provincia sono storicamente tanti: votare no, no, e ancora no.
Nell’emergenza terremoto c’è un’altra emergenza da gestire. Tra gli sfollati dei comuni colpiti dal sisma circa il 22% sono persone con più di 65 anni e alcuni di loro soffrono di demenza senile.Alzheimer Uniti Italia Onlus si è subito adoperata per cercare di essere vicina a chi dopo il forte terremoto del 24 agosto attivando una linea telefonica a disposizione delle persone con demenza senile. Purtroppo la situazione è peggiorata con le continue scosse che hanno duramente colpito i comuni dell’alto maceratese.Le persone sono state messe dentro le tende e il primo obiettivo dell’associazione è stato quello di portar fuori le persone dalle tendopoli ma è difficile trovare le strutture che siano capace di accoglierli. Le case di cura sono piene perché si sono prese a carico le persone che alloggiavano in strutture ora inagibili e anche gli alberghi sono al completo per il gran numero di sfollati.Non è facile gestire tutto questo. Di fronte alle difficoltà riscontrate la presidente nazionale di Alzheimer Uniti Italia, Manuela Berardinelli, ieri ha lanciato un disperato appello per aiutare queste persone: “C’è bisogno di un finanziamento preciso perché non esiste qualcosa di strutturato e coordinato, così da dare una risposta precisa a questa emergenza da girone dantesco”.https://www.youtube.com/watch?v=zy7JN-9N-e0
La CNA Provinciale di Macerata, Fidimpresa Marche e il Patronato Epasa-Itaco, in collaborazione con Confesercenti Macerata e Fimcost, organizzano un ciclo di incontri sul territorio per illustrare a cittadini e imprese il nuovo decreto post- terremoto di recente pubblicazione.Sospensioni e adempimenti; versamenti tributi e contributi; gestione del personale dipendente; richieste di cassa integrazione guadagni in deroga; contributi da parte di enti bilaterali; sospensione pagamento rate di prestiti e mutui; assistenza sociale e previdenziale: sono i temi, tra gli altri, che verranno illustrati dai funzionari nei 7 incontri in calendario.PROGRAMMA:Venerdì 18 novembre 2016 ore 15,30 – Ambito Territoriale Caccia n. 2 San Severino MarcheDomenica 20 novembre 2016 ore 10,00 – Centro Commerciale Cuore Adriatico Civitanova MarcheLunedì 21 novembre 2016 ore 15,30 – Sede CNA Camerino – Loc. Torre del ParcoMartedì 22 novembre 2016 ore 15,30 – Tensostruttura Anpas – Pieve TorinaMercoledì 23 novembre 2016 ore 15,30 – Campo Base Molise – CaldarolaGiovedì 24 novembre 2016 ore 15,30 – Sede CNA Tolentino – Via Vallato n. 1Venerdì 25 novembre 2016 ore 15,30 – Lab. Panificio di Bellesi Luigi – Pian di Pieca – San Ginesio.INFO: CNA Prov.le Macerata, 0733/27951, info@mc.cna.it
Ieri mattina il Sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini e Adolfo Guzzini si sono incontrati presso la sede di iGuzzini per cominciare a discutere gli aspetti operativi del progetto di sostegno al comune maceratese colpito dal terremoto, annunciato lo scorso 7 novembre (consistente in 100mila euro più diversi interventi di supporto e valorizzazione del patrimonio sociale, economico e culturale a breve, medio e lungo termine).Sintonia totale sulle modalità generali non solo economiche ma anche progettuali, per ricostruire prima di tutto un’economia locale a partire da un ecosistema che ha nelle persone, nel lavoro, nella cultura e nei paesaggi la propria anima e le proprie risorse per il futuro.Alla luce di quanto emerso dall’incontro, il Sindaco di Visso e il presidente di iGuzzini lanciano un appello alle associazioni di categoria dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell'industria affinché si adoperino con urgenza ad approfondire e a mettere in atto tutte le azioni possibili per agevolare la rinascita dell’economia locale, senza la quale ogni altro tipo di intervento risulta inevitabilmente limitato.
Un dibattito partecipato e interessante quello che si è svolto mercoledì 16 novembre presso l'hotel Claudiani.Organizzato dall'Associazione Insieme in Sicurezza, l'incontro iniziato con un omaggio video dedicato alla scomparsa vice presidente Barbara Pojaghi, ha visto due contributi importanti ad opera del sociologo prof. Sebastiano Porcu e l'Imam di Macerata il dott. Mohamed Tarakji, atti a sviscerare le sfaccettature della paura.Numerosi gli interventi del pubblico che hanno visto alternarsi personaggi della scena politica e della società civile.Uno scambio di vibranti e costruttivi spunti sulla percezione della paura, intesa non solo come sofferenza psico-fisica del singolo ma anche come senso di insicurezza tipico della società moderna e globale.Ancora tante le tematiche che i partecipanti avrebbero voluto affrontare.L'Associazione Insieme in Sicurezza per soddisfare tali richieste organizzerà presto e periodicamente altri eventi simili.
Una nota amara, ma piena anche di grande passione e attaccamento ai colori sociali, malgrado quello che la Civitanovese sta passando: è un comunicato diffuso dalla rosa dei giocatori rossoblu che riportiamo integralmenteDispiace ritrovarsi a leggere in un momento di forte crisi societaria, nella quale siamo sempre scesi in campo dando il massimo e sudando per la maglia, leggere dichiarazioni da chi questa società la rappresenta che vanno a ledere e toccare direttamente la dignità personale di ognuno di noi. Siamo trenta ragazzi che fin dal primo giorno del ritiro di Pioraco, nel mese di luglio, si sono messi a disposizione del mister e della società mantenendo fede agli accordi presi all’inizio di questa avventura. Noi non siamo né “Degano”, il quale poi con questa storia ha ben poco a che fare, né degli emeriti sconosciuti, bensì degli atleti che col massimo del rispetto, dell’impegno e della voglia rappresentano la U.S. Civitanovese ogni domenica, in ogni stadio, cercando di mantenerne vivo l’onore e la fama che in altri ambiti qualcuno invece sta rovinando.Siamo stati accusati di essere delle prime donne, le quali non hanno voluto accettare le opzioni di alloggio a loro offerte per avere degli appartamenti in centro. Questo non è vero. Siamo invece degli atleti a cui erano state date delle garanzie, le quali al mese di novembre sono già venute meno o sarebbe meglio dire non sono ancora state mai effettivamente rispettate. Parlano di una villa a sei chilometri dalla città, avente un ampio giardino di cui non abbiamo voluto usufruire. La realtà è che si tratta di un casolare, la cui condizione nelle mura è alquanto vergognosa. Una struttura piena d’insetti e animali, nella quale ad oggi non è presente acqua calda né riscaldamenti. Una struttura dove il primo giorno in cui siamo entrati, tra lo sgomento generale, ci siamo ritrovati a raccogliere una siringa al suo interno.Tralasciando la mancanza di rimborsi economici, è inaccettabile sentirsi dire che questo gruppo che ogni domenica fa il suo compito sia composto da “ferri arrugginiti”. Una rosa di ragazzi che non hanno un massaggiatore da quasi un mese, le cui cure mediche sono a proprie spese così come l’attrezzatura ospedaliera. Un gruppo di ragazzi che lavora, nonostante qui non si riesca neanche più ad avere il boccione d’acqua per bere o il nastro adesivo per lavorare sul campo. E’ inaccettabile l’assenza per alcuni, ancora oggi in pieno novembre, di un tetto garantito costringendoli ad una vita da nomade di giorno in giorno.E’ inaccettabile che oggi, una società latente il cui obiettivo primario dovrebbe essere trovare una soluzione, se ne esca invece attaccando la propria rosa sportiva, l’unica che la domenica prova ancora a dare rispetto a questi colori, sputando sangue, mettendoci l’anima e forse essendo gli unici oggi insieme allo staff tecnico a metterci la faccia.La rosa della U.S. Civitanovese
Gestire il trauma del terremoto è il titolo della giornata di formazione rivolta agli insegnanti organizzata dall’Asur Marche A.V.3 con il patrocinio del Comune di Macerata e della Regione Marche, tenuta dallo psichiatra Massimo Mari.L’appuntamento è per giovedì (17 novembre), alle ore 17.30, nell’aula magna dell’Istituto Tecnico commerciale Gentili in via Cioci.“E’ un’opportunità – afferma l’assessore alla Scuola Monteverde che interverrà all’incontro - per riflettere e cercare di comprendere il significato e i modi di poter comunicare con i ragazzi”.Prevista anche la presenza del Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asur, Gianni Giuli.
Una visita accolta con una scossa del 3.9 quella del Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi oggi alle ore 15.50. La visita a Caldarola era programmata già da giorni, il Presidente dell'Emilia Romagna infatti ha voluto vedere di persona ciò che i volontari della Protezione Civile hanno raccontato nei loro report ogni settimana al cambio di turno delle varie squadre che da subito sono corse in soccorso del territorio caldarolese.Oltre alla potenza devastante del terremoto gli uomini dell'Emilia Romagna hanno descritto, in questo caso con parole di elogio, il popolo di Caldarola come operoso, educato, rispettoso e controllato nonostante il dramma che stavano vivendo. Ed è per questo che il Presidente Manghi ha voluto stringere personalmente la mano al primo cittadino. Il sindaco Giuseppetti ha fatto da “cicerone” tra le rovine del centro storico, della piazza deserta e spettrale e all'interno delle chiese, in modo particolare quella di San Gregorio che custodisce un'opera del Mussini originario proprio dell'Emilia Romagna.“A seguito del sisma dello scorso agosto come Provincia abbiamo adottato il comune di Montegallo” ha affermato il Presidente Manghi “saputo dall'Assessore Regionale Paola Gazzolo della situazione di Caldarola, comune che non conoscevo ma di cui ho sentito parlare dai nostri uomini della Protezione Civile, ho deciso di visitarlo di persona e comprendere come possiamo essere d'aiuto. E' una realtà molto provata, non solo sul fronte delle residenze e delle attività economiche, anche i numerosi e inestimabili beni culturali sono messi a dura prova. Una volta rientrato in Provincia valuteremo anche con la Regione Emilia Romagna cosa sarà possibile fare per aiutare questo Comune.”Ancora una dimostrazione di vicinanza e di tangibile aiuto quindi quello che sta giungendo a Caldarola dal popolo emiliano.
Continua incessante l’importante lavoro in più zone della città dove si continua ad intervenire per la messa in sicurezza degli edifici che presentano pericoli per la pubblica incolumità. Interventi molto complessi quelli che riguardano la Collegiata di San Francesco, Palazzo Sangallo e la facciata della Basilica di San Nicola o in alcuni edifici privati come in viale Vittorio Veneto e traversa San Nicola. Terminato anche il lavoro di messa in sicurezza della Concattedrale di San Catervo. Infatti dalle ore 13 di oggi mercoledì 16 ottobre sono stati riaperti corso Garibaldi per consentire al traffico veicolare ed ai pedoni di raggiungere facilmente e in sicurezza piazza della Libertà e via Roma.Iniziati anche i lavori di messa in sicurezza del campanile della chiesa di San Giacomo, detta anche ex chiesa della Carità. Una volta terminato l’intervento sarà possibile ridurre una delle zone rosse ancora attive.Tante le attestazioni di solidarietà dimostrate in questi giorni da parte di tante persone, associazioni e città. Molti i prodotti inviati da Tarzo da parte di Sara Meneguz e amici. Lenzuola, coperte e altri generi di prima necessità sono stati inviati da Amina Dudine e dalla Comunità italiana di Isola d’Istria “Dante Alighieri”.Anche le confraternite di Modugno hanno inviato materiali e beni e hanno incontrato il Sindaco e il Priore della Comunità Agostiniana.Sia vestiario che generi di prima necessità sono stati condivisi anche con la comunità del Comune di Monte Cavallo e sono stati consegnati dal Presidente della Pro Loco Mattioli al Sindaco Cecoli.La Protezione Civile di Trecastelli e Il Coro del '62 e dintorni, con l'aiuto di tante persone generose, Rosi per L'Istituto Alberghiero di Senigallia, Francesco Marchetti, Donatella Luana Valletti e Giovanni Spinozzi, Ditta Pierpaoli hanno raccolto e consegnato giacconi, piumini, intimo, shampoo e bagnoschiuma.Riapertura della Scuola paritaria dell'Infanzia Maestre Pie Venerini. Le lezioni riprenderanno lunedì 21 novembre nei locali della parrocchia Spirito Santo e dal 28 novembre presso la nuova sede ubicata nello Spazio ‘815 messa a disposizione e attrezzata dal Comune al piano terra del multisala Giometti.Si comunica inoltre che venerdì 18 novembre, alle ore 10, assemblea dei genitori e delle docenti e personale ausiliario della scuola paritaria dell'Infanzia Maestre Pie Venerini. La riunione si terrà nella nuova sede nei pressi del cinema Giometti. Interverranno anche il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali.Oggi, mercoledì 16 novembre, in seconda serata, alle ore 22.30 circa, su Rai Uno andrà in onda un documentario dedicato ai beni culturali e artistici della città di Tolentino danneggiati dal sisma. Sempre oggi mercoledì 16 novembre una troupe giornalistica di SkyTv24 ha realizzato vari servizi e intervistato il Sindaco Pezzanesi.Questi gli orari dei Centri di Ascolto attivati con l’intento di essere di aiuto per superare le paure e le angosce date dal terremoto.I Centri di Ascolto sono attivi in piazza Ugo La Malfa, per gli adulti il martedì dalle ore 15 alle ore 18; il mercoledì dalle ore 9 alle ore 13, il lunedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18. Per i minori il lunedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18.Per informazioni si può contattare il numero 366.6529920. I centri sono stati realizzati in collaborazione con il Dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Asur Area Vasta 3, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino ed il GUS. Una equipe di psicologi coordinati da Massimo Mari e Gianni Giuli sono presenti nei diversi punti di prima accoglienza ed inoltre hanno un ambulatorio nei container messi a disposizione dalla Protezione Civile della Valle d’Aosta in piazza Ugo La Malfa.Si comunica che la domanda per il Contributo per l’autonoma sistemazione va presentata nell’ufficio dei Servizi Sociali di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77).L’Ufficio è aperto al pubblico, ogni giorno, dal 14 novembre 2016 al 19 novembre 2016, il mattino dalle ore 9,30 alle 13 e nel pomeriggio dalle 15 alle ore 17, il sabato dalle ore 9,30 alle ore 13 in piazza Peramezza.Inoltre dalla prossima settimana orario d’ufficio presso i Servizi Sociali in via Roma: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 13 ed il martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18.Si ricorda di allegare copia dell’ordinanza di inagibilità della propria abitazione, codice iban e indirizzo della nuova sistemazione.Per ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101 oppure il numero 0733.901321.Contributo per l’autonoma sistemazione.Chi ha diritto al contributo: Hanno diritto al contributo per l’autonoma sistemazione i nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, che autonomamente hanno provveduto al reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa temporanea, non avente carattere di stabilità.Per quanto tempo spetta il contributo: Il contributo è concesso esclusivamente per il periodo in cui si è provveduto autonomamente alla sistemazione (anche non onerosa) del proprio nucleo familiare, per cui non spetta per i periodi nei quali si è usufruito di sistemazioni con oneri a carico della pubblica amministrazione (strutture temporanee di accoglienza, strutture ricettive). Il diritto al contributo cessa nel momento in cui la propria abitazione viene dichiarata agibile oppure la sistemazione autonoma assume il carattere della stabilità.
Circa 15 pecore sono state sgozzate da un branco di lupi. È successo nel tardo pomeriggio di ieri, nel comune di Serravalle. Il grave danno subito dall'azienda agraria Alessandri ammonta a circa 45 pecore."Intorno alle 16 di ieri pomeriggio, martedì 15 novembre - mi racconta Giuseppe Alessandri, padre del proprietario dell'azienda Domenico - dopo aver alimentato gli animali, ci siamo allontanati dall'ovile di circa 100 metri. Quando siamo tornati abbiamo trovato il cancello forzato e aperto e le pecore sparite".Gli animali sono stati trovati a circa quattro chilometri di distanza."Abbiamo iniziato a cercare - continua Giuseppe - e abbiamo trovato le pecore, alcune morte, altre gravemente ferite a circa 4 chilometri dall'ovile. Quindici pecore sono ancora disperse".L'ovile sorge nei pressi dell'abitazione e la tragedia sarebbe stata di portata enorme se nei paraggi si fosse trovato qualche essere umano."Abbiamo subito pensato ad un branco di lupi - conclude Giuseppe - e la nostra preoccupazione si è subito rivolta ai bambini che abitano vicino all'ovile. Difficile evitare questo tipo di disgrazia perché, in questo caso, non è stato possibile prevedere il fatto che le pecore, spaventate dall'avvicinarsi del branco, abbiano forzato il cancello e siano fuggite, diventato una preda facile per i lupi"
Finisce un'esperienza, comunque straordinaria. E così i bambini e le insegnanti che sono stati ospitati nel teatro della parrocchia Spirito Santo di Tolentino, vogliono "ringraziare e salutare pubblicamente don Sergio e i ragazzi dell'oratorio, per la loro immensa disponibilità e per il loro gran cuore.In un periodo così difficile per tutti abbiamo incontrato e conosciuto persone fantastiche! Grazie di cuore! Grazie ragazzi non cambiate mai!".
Anche a San Ginesio è iniziato il recupero dei beni culturali ospitati in strutture a rischio di crolli. I carabinieri del Nucleo Tpc sono all'opera, con gli altri 'salvatori' d'arte, nella Chiesa di S.Francesco, dov'è crollata parte della facciata, nella Collegiata, dove dovrà essere attuato un intervento importante (200mila euro) sempre sulla facciata e nella Pinacoteca della cittadina 'balcone dei Sibillini', Bandiera arancione e tra i Borghi più belli d'Italia.Nel museo-pinacoteca sono conservate, tra l'altro, due tavole di Stefano Folchetti (1440-1514), una Pietà di Simone De Magistris, il Quadro di Sant'Andrea, conosciuto come Battaglia fra Ginesini e Fermani attribuito a Nicola da Siena. Cresce intanto il numero degli sfollati: "Sono 450 quelli gestiti nelle strutture d'accoglienza - dice il sindaco Mario Scagnetti -, il doppio quelli ospitati negli alberghi o che hanno trovato autonoma sistemazione". In pratica, quasi la metà della popolazione, che conta 3.500 abitanti circa (ANSA).