Ancora completamente chiusa al traffico a causa della neve la statale 77 Val di Chienti, il nuovo tracciato, che collega Umbria e Marche. La precipitazione sta interessando in particolare la zona del valico di Colfiorito dove - si apprende dalla polizia stradale - continua la tormenta con gelo e vento.
Chiuso al transito per i mezzi pesanti anche il vecchio tracciato della Val di Chienti. Le auto possono comunque transitare solo con catene montate.In azione ininterrottamente i mezzi spazzaneve e spargisale dell'Anas.
(Fonte: Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a triplice firma: Marcozzi (FI), Malaigia (LN), Leonardi (Fdi)
"Moda, calzature e abbigliamento alla canna del gas. E l’Amministrazione regionale che fa? Nulla. I dati che arrivano dalle associazioni di categoria sono a dir poco preoccupanti. Il trend registrato nel 2016, infatti, nell’export delle calzature, del tessile e dell’abbigliamento evidenzia, purtroppo, solo segni negativi per non parlare di quello nei confronti del mercato russo su cui siamo a un - 10,8%, con un decremento pari a quasi 35 milioni di euro. In calo anche l’export verso altri Paesi come Turchia, Cina, Olanda, Hong Kong e Gran Bretagna.
Dati che dovrebbero far riflettere e spingere l’Amministrazione regionale ad assumere immediatamente delle posizioni nette in favore delle categorie produttive marchigiane. La prima relativa alle sanzioni contro la Russia che, in sfregio all’artigianato della nostra Regione, da sempre pilastro dell’economia marchigiana, sono state rinnovate dal Centrosinistra. La seconda relativa al Made in Italy il cui riconoscimento certificato con un regolamento chiaro e incontrovertibile è visto dai nostri artigiani come un passaggio fondamentale per provare ad avviare un rilancio economico e imprenditoriale. E, invece, di un regolamento europeo ancora non si sa nulla. A queste istanze il Centrosinistra non è ancora riuscito a dare delle risposte. Per questo motivo presenteremo una mozione per spingere l’Amministrazione ad assumere posizioni nette al riguardo, a portare all'attenzione del Governo le istanze delle categorie produttive e a premere per soluzioni nell'immediato, a tutela delle categorie artigianali e produttive marchigiane che, nonostante mille sacrifici, ancora sorreggono l’economia della nostra regione".
Il sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha deciso di riattivare uno dei centri di accoglienza per la popolazione dopo il susseguirsi di nuove scosse di terremoto. La struttura, dotata di brandine e di personale che presterà assistenza a chi ne avrà bisogno, si trova presso la vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”. Chi lo vorrà potrà trascorrervi la notte.
E sempre il primo cittadino settempedano ha convocato d’urgenza anche una riunione del C.O.C., il Centro Operativo Comunale, che non è mai stato chiuso dopo le scosse di terremoto di fine ottobre al fine di seguire al meglio le fasi di gestione dell’emergenza che, in queste ore, riguarda sia il terremoto ma anche il maltempo.
Riaperti i centri di accoglienza anche a Camporotondo.
"Emergenza terremoto - si legge sul profilo Facebook di Emanuele Tondi, sindaco di Camporotondo - (non ci facciamo mancare niente) visti i recenti eventi sismici che si sono verificati, per chi non vuole stare a casa, a Camporotondo è stata (ri)aperta la struttura polivalente e antisismica in via Colsalvatico 1".
A Tolentino riaperto il centro di prima accoglienza allo spazio '815 per persone con problemi o impaurite dal terremoto.
A Tolentino la situazione sulle strade è tornata normale e che quindi tutto il territorio comunale è transitabile senza problemi.
Malgrado le tante difficoltà riscontrate dovute a rami e piante spezzate e cadute a terra, rotture di mezzi, le strade sono state pulite.
Sul fronte del terremoto non si registrano particolari problemi o crolli. Si informa che è stata riaperto il punto di prima accoglienza all'interno dello Spazio '815, vicino alla multisala Giometti per accogliere tutte le persone che non se la sentono di dormire a casa.
A disposizione anche l'area Camper di zona Sticchi.
Tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio di Tolentino, compresi gli asili nido e il CentroArancia, resteranno chiuse anche giovedì 19 gennaio 2017 per consentire le verifiche post sisma.
Sul fronte dell'erogazione dell'energia elettrica si prevede il ritorno alla normalità tra le ore 18 e le ore 19 di oggi, mercoledì 18 gennaio.
Si raccomanda a tutti i cittadini di evitare di transitare sotto i cornicioni dei palazzi, specie in centro storico, in quanto sussiste il pericolo di caduta di neve dai cornicioni, resa ancora più pesante dalla pioggia e dall'aumento delle temperature.
Risulta impossibile verificare ulteriori eventuali danni in zona rossa. L' ingegner Marco Orioli, dell’Ufficio Tecnico Comunale, accompagnato da una squadra dei Vigili del Fuoco, ha effettuato un sopralluogo, ma le continue scosse e soprattutto la tanta neve che minaccia crolli dai tetti non hanno permesso di raggiungere tutte le zone per una verifica completa. Sul terreno oltre un metro di neve che non è stato possibile rimuovere con mezzi proprio per evitare ulteriori vibrazioni, così come stabilito dagli stessi Vigili del Fuoco. Bisognerà, quindi, attendere le prossime ore per poter avere un quadro chiaro della situazione nel centro storico dopo le scosse di quest’oggi.
Per quel poco che è stato possibile esaminare non ci sono stati ulteriori crolli, mentre si è evidenziato un aggravamento delle lesioni in alcuni edifici. Tra questi il Palazzo Arcivescovile, già seriamente danneggiato nello spigolo che sovrasta l’accesso a Corso Vittorio Emanuele. Non sembra essersi aggravata, invece, la situazione della cattedrale del Duomo, con le lesioni alla base dei campanili che, almeno da questa prima verifica, è rimasta come era. Stessa cosa per il Palazzo Ducale, dove non si sono verificati ulteriori crolli e per il Quadriportico che non sembrerebbe aver subito ulteriori danni.
Nella parte posteriore della Chiesa di Santa Maria in via non si sono evidenziati crolli ulteriori, mentre è stato impossibile raggiungere in sicurezza Piazza Umberto I per accertare la situazione della facciata. Le operazioni di puntellamento nei vari edifici del centro sono chiaramente sospese per la giornata di oggi, mentre da un esame a vista si sono evidenziate alcune nuove lesioni in edifici che sovrastano le mura nel versante costeggiato da Viale Emilio Betti.
Questa mattina, su Radio 24, è stato ospite un tolentinate, contattato dalla redazione di 24Mattino per raccontare la situazione in uno dei Comuni terremotati più grandi. E non è una bella situazione. Il quadro dipinto dal tolentinate è a tinte molto fosche. Non è una semplice lamentela, una di quelle che oggi su Facebook chi non sa cosa significhi bolla come "sterili polemiche, perchè bisogna accontentarsi e ringraziare le autorità per quello che fanno". No. La situazione è drammatica e i fatti riportati da questo signore lo riportano chiaramente.
"Vivo in una città in pieno “cratere” ma ignorata, come tante altre, dai riflettori dei media e dei politici.
Tolentino, questo il nome della città, ha 21.000 abitanti di cui circa la metà sono coinvolti ,a vario titolo, da ordinanze di sgombero.
Io e la mia famiglia (moglie e 2 bimbe piccole) siamo fuori di casa da quella maledetta domenica che ci ha cambiato la vita. A distanza di 3 mesi la mia abitazione ha avuto la sola visita della protezione civile che in data 6 novembre compila un modulo in cui si dichiara l’abitazione gravemente danneggiata e la conseguente ordinanza di sgombero. Da li in poi solo una serie di notizie che si inseguono, senza nessuna certezza. Non è dato sapere se e quando le abitazioni saranno visitate dalle squadre Aedes, condizione necessaria per avviare i lavori. Le risposte sono sempre quelle…le squadre disponibili sono poche e le case tante…ci sono priorità… appena possibile ti chiamiamo…
Ma ancora niente… possibile che non si riesca a risolvere la questione di chi può e deve visitare le case danneggiate? Per vedere interventi bisogna avere avuto morti o crolli “fotografabili”? Io sono fuori casa per una ordinanza del mio Sindaco e che ora mi sento abbandonato. Sono uno dei pochi fortunati ad essere riuscito a sistemarmi autonomamente a mie spese ( dando fondo a tutti i risparmi di una vita e perdendo le certezze per i futuro delle mie figlie…), ma nessuno mi ha aiutato! E questo lo voglio GRIDARE!
Si parla di “casa Italia”, ma non ci sono i tecnici per le verifiche, si dice che ci sono i soldi per aiutare i terremotati ma ad oggi non si è visto un euro dei contributi di autonoma sistemazione, addirittura ho dovuto pagare per chiudere le utenze ( su ordinanza del sindaco ) e ovviamente pagare anche per i nuovi allacci.
Scusate lo sfogo ma la mia è addirittura una posizione privilegiata rispetto molta altra gente che ha avuto meno “possibilità” e mi fa male vedere la città in cui sono nato e cresciuto abbandonata e senza futuro. Mi fa male sentire parlare del salvataggio di Monte Paschi con le mie tasse e pensare che ci sono decine di persone che oggi contano soldi indebitamente guadagnati, mentre io devo pagare il 10% di iva su una casa che non avrei voluto acquistare ma …è una seconda casa!!! Avrei potuto tranquillamente approfittare delle casette - container messe a disposizione in moduli da 3 persone (come ci saremmo divisi in famiglia visto che siamo 4?) e con i bagni esterni in comune….
Presidente Gentiloni ( tra l’altro cittadino onorario della mia città!) dove è ? Presidentessa Boldrini ( marchigiana anche lei !) dove è ? Presidente Mattarella, non è sufficiente venire a stringere mani dicendo “non vi lasceremo soli”. Visto che siete in tre perché non vi fermate qualche giorno in un modulo abitativo per stare vicino a noi?".
“Al momento possiamo scongiurare il rischio che la popolazione rimanga a secco d’acqua a causa del blackout elettrico. La situazione resta d’emergenza ma solo per l’approvvigionamento dell’elettricità a causa di diversi guasti sulle dorsali. Si è verificato un doppio cedimento sulla rete, non possiamo dire quando Enel risolverà”.
La rassicurazione arriva dalla società municipalizzata Assem di San Severino Marche.
“Siamo riusciti a dare corrente ai sollevamenti per cui il rischio che i serbatoi comunali si svuotino interessa il 5% della popolazione e soprattutto poche aree periferiche - è la rassicurazione dell’azienda, che fa sapere - In queste ore l’Assem è riuscita ad alimentare quasi la totalità dei punti di sollevamento e a garantire il continuo riempimento dei serbatoi.Si invita comunque la popolazione a fare uso parsimonioso delle risorse sia idriche che elettriche”.
L’invito verrà fatto arrivare a tutti facendo ricorso anche alla fonica in queste stesse ore.
Per quanto riguarda l’elettricità, però, l’Enel ancora non ha individuato il guasto quindi non riesce al momento a garantire ad Assem l’energia necessaria.
L’azienda municipalizzata settempedana sta lavorando ininterrottamente dalla tarda serata di ieri approntando situazioni alternative. Il danno, causato dalla spessa coltre di neve caduta in poche ore, ha interessato le cosiddette dorsali tramite le quali viene assicurata la distribuzione primaria.
Si tratta di impianti, le autostrade dove corre l’energia elettrica, che sono gestite da Enel tramite Terna.
Un primo guasto è stato individuato nella zona di Tolentino, un secondo a monte di Visso.
“E’ questo – spiegano dall’Assem – quello che sta creando più problemi alla città di San Severino Marche.
La nostra rete riceve energia da più punti ma prioritariamente dalla dorsale che viene da Visso che è interrotta ormai da ore. Le squadre dell’Enel sono partite subito ma non riescono a raggiungere il punto esatto a causa della neve”.
Intanto dalla scorsa notte alcune zone della città sono tornate ad essere servite perché funziona la linea che arriva da Valle dei Grilli. Grazie a questa linea vengono alimentate sia parte del centro storico storico che importanti strutture come l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”, la casa di riposo “Lazzarelli” ricovero e le aree camper allestite dal Comune per ospitare diverse famiglie terremotate.
Sempre in mattinata un intervento dei tecnici Assem ha permesso di alimentare parte del rione San Michele, del quartiere Uvaiolo e della frazione di Cesolo tramite l’energia prodotta dalla centrale idroelettrica del Cannucciaro.
E nelle prossime ore dovrebbe rientrare l’allarme anche per il guasto che ha interessato il territorio di Tolentino, già individuato e su cui si sta lavorando senza soste.
La rete avrà ulteriore elettricità che potrebbe essere messa a disposizione delle utenze settempedane.
A seguito delle scosse di terremoto che si stanno susseguendo da questa mattina, l'ufficio tecnico del comune di Civitanova Marche, effettuati gli accertamenti necessari, non ha registrato alcun danno né rischi potenziali sulle strutture pubbliche, con particolare riferimento agli edifici scolastici.
Nella giornata di domani, 19 gennaio, le scuole di ogni ordine e grado saranno quindi aperte regolarmente.
Gli eventi odierni hanno dato l'occasione di verificare l'efficienza della messa in sicurezza di emergenza appena realizzata presso il campanile dell'ex chiesa di Sant'Agostino, che non ha subito conseguenze, né presenta alcun peggioramento della situazione preesistente.
Al fine di proseguire le azioni di solidarietà già da tempo poste in campo dal comune verso le aree maggiormente colpite dal terremoto, è stato predisposto al nuovo ente fieristico un ricovero temporaneo di emergenza, qualora vi sia un incremento delle popolazioni sfollate dai territori maggiormente colpiti dal sisma.
Tale ricovero di emergenza sarà aperto a partire dalle ore 18 di oggi e sarà presidiato da apposito servizio di vigilanza.
Lo spazio sarà disponibile anche al fine di soddisfare le esigenze di sicurezza psicologica dei cittadini civitanovesi che si sentissero insicuri di rimanere nelle proprie abitazioni.
Nel comune di Macerata nessuna attività didattica fino a sabato prossimo (21 gennaio), compreso, per le scuole e gli asili comunali della città, già sospesa da due giorni per la neve.
La decisione è stata presa per consentire ai tecnici del Comune, in accordo con la Protezione civile, di effettuare sopralluoghi nei diversi plessi scolastici, necessari in seguito alle scosse di terremoto che questa mattina hanno interessato anche Macerata.
Le lezioni riprenderanno lunedì 23 gennaio.
Anche a Tolentino domani giovedì 19 gennaio a Tolentino scuole chiuse di ogni ordine e grado compresi gli asili nido e il centro arancia per verifiche post sisma.
Stessa decisione riguarderà le scuole di ogni ordine e grado del Comune di San Severino Marche che resteranno chiuse anche nella giornata di domani. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha emesso una nuova ordinanza urgente che prolunga la chiusura a causa della presenza di neve e ghiaccio sulle strade ma anche in considerazione delle nuove scosse che impongono ulteriori sopralluoghi da parte dei tecnici.
E' una situazione catastrofica quella che si sta prospettando nelle Marche con il combinato neve-terremoto.
A sottolinearlo il presidente della Regione Luca Ceriscioli, che sta seguendo l'evolversi dell'emergenza nella sala operativa della protezione civile. "All'emergenza che stiamo vivendo da agosto - dice - si è aggiunta la neve che in alcuni punti ha toccato due metri. Ci sono realtà isolate e le scosse ulteriori di oggi hanno creato una situazione quasi catastrofica. Sulle strade, il combinato neve-terremoto ci ha fatto lanciare per la prima volta il rischio slavine. La mancanza di corrente mette in difficoltà migliaia famiglie che adesso non sanno più neanche più dove stare" (ANSA).
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il Commissario Errani, ha chiesto al Ministro Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell'esercito - assieme alla strutture operative già presenti - per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma e oggi interessati dalle nuove scosse.
(Fonte: Ansa)
La Protezione civile delle Marche lancia un appello affinché tutti i mezzi diretti nelle zone interessate dall'emergenza neve e dal terremoto si dotino anche di catene oltre che di gomme termiche. Sulle strade dell'Ascolano, del Maceratese e del Fermano, ancora ricoperte da una spessa coltre di neve, il problema è rappresentato infatti dalle auto e altri mezzi che si pongono di traverso, e le operazioni di rimozione fanno perdere molto tempo. Da qui, l'appello della Protezione civile (ANSA).
Il primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui ci affida il suo sfogo sulla situazione attuale:
"Non il terremoto, non la neve, ma la burocrazia.
In questi mesi di forte emergenza non ho mai voluto lamentarmi, ho evitato ogni polemica e ho cercato sempre e solo di capire le difficoltà enormi con cui tutti facciamo i conti.
Ma tutto ha un limite!
Nella giornata di ieri, mercoledì 17 gennaio, abbiamo ufficialmente richiesto l’intervento dell’Esercito per aiutarci ad affrontare l’emergenza neve.
Uomini e mezzi, dopo 48 ore di lavoro senza sosta, non riescono a fronteggiare la situazione e, alla luce di questo, ho preso personalmente contatti con il dottor Cacciaguerra, della Prefettura di Macerata. Con la solita disponibilità e straordinaria cortesia, il funzionario mi ha messo in contatto con il colonnello dell’Esercito che guida la Task Force 2 del Genio Militare, presente in queste settimane sul territorio.
Anche nel colonnello ho trovato grande disponibilità e la garanzia che, ottenute le dovute autorizzazioni dal Dicomac, i suoi uomini si sarebbero messi al lavoro per aiutare i dipendenti dell’ufficio tecnico comunale e quelli delle ditte che fanno parte del Piano Neve del nostro Comune.
Sono passate più di dodici ore, abbiamo scritto una richiesta e un sollecito sia al Soi che al Dicomac, ma di questa autorizzazione non vediamo nemmeno l’ombra.
Una firma, un nullaosta dal Dicomac, che manca sta tenendo sotto scacco una intera popolazione che si ritrova a fare i conti con le difficoltà enormi dovute alla straordinarietà di questa nevicata.
Questo non è tollerabile".
Il terremoto sta diventando una valanga.
A Pieve Torina, uno dei comuni più colpiti dalle scosse, la neve sta facendo precipitare una situazione già difficilissima.
Strade bloccate, rami pericolanti, viabilità in tilt e frazioni isolate con le aziende agricole in ginocchio e il bestiame al gelo perchè mancano le stalle.
Agnelli appena nati e praticamente condannati a morte, il dramma degli allevatori peggiora giorno dopo giorno.
Raggiungere il bestiame per accudirlo è diventata un'impresa e in alcuni casi serve persino la scorta dell'Esercito.
Le conseguenze per l'economia locale sono incalcolabili, devastanti.
In paese, la tensostruttura della zona di emergenza si sta deformando schiacciata dal peso della neve e cresce la preoccupazione che possa crollare.
Chi è rimasto a Pieve Torina purtroppo è ancora costretto a vivere nei camper o nelle roulotte, ma quando il termometro di notte scende a -12 gradi non bastano una stufetta elettrica o qualche coperta in più per scaldarsi.
Non va meglio a chi, a sue spese, ha acquistato piccoli moduli prefabbricati: è servito l'intervento dei Vigili del Fuoco per liberarne i tetti dalla spessa coltre di neve.
L'Amministrazione Comunale è impegnata h24 per cercare di supportare la popolazione e affrontare, con l'aiuto dei militari dell'Esercito, i mille problemi scatenati dalle nevicate.
Un'emergenza continua che non deve assolutamente diventare infinita.
Alle 10.30 di stamattina la terra ha ripreso a tremare. Epicentro Capitignano, vicino Amatrice, magnitudo 5.4. e 9 chilometri di profondità.
Alle 11.15 un altra forte scossa.
Alle 11.25 ancora.
Si tratta di foreshocks. Vuol dire che ci saranno altre scosse. L'epicentro è lontano dalle zone terremotate delle Marche ma le scosse si sentono e la gente è stremata.
Neve e nuove scosse.
Già annunciate. Il Prof. Tondi nel suo post su facebook del 29 novembre così scriveva:
A sinistra trovate un’immagine presente nel “SECONDO RAPPORTO DI SINTESI SUL TERREMOTO DI AMATRICE ML 6.0 DEL 24 AGOSTO 2016 (ITALIA CENTRALE)” pubblicato da INGV il 19 Settembre scorso. Sono rappresentate le faglie con i rispettivi nomi e l’effetto che l’attivazione della faglia che ha generato il terremoto del 24 Agosto (colorata in rosso e verde) ha indotto in quelle vicine, in particolare quelle a nord e a sud (con i valori del CFF positivi).
Sono gli effetti di interazione di cui si parlava in un post precedente e che possono “caricare” le faglie vicine a quella che ha generato un terremoto. Queste simulazioni indicano esclusivamente quali faglie sono sottoposte a “stress” aggiuntivi rispetto ad altre e non il fatto che si attivino sicuramente, in quanto bisognerebbe sapere (e non lo si può sapere) a che punto stanno della "carica“. Tuttavia, poi ci sono stati i terremoti del 26 e 30 Ottobre generati dalla Faglia del Monte Vettore-Monte Bove con epicentro tra Norcia-Preci e Visso. A sud, come potete vedere, ci sono le faglie del Gorzano e di Capitignano.
Se in futuro un altro terremoto di una certa magnitudo si verificherà lungo questa zona, è chiaro che le candidate più probabili sono loro. Che l’evento di magnitudo 4,4 sia un foreshock che precede un evento importante generato dalla faglia del Gorzano o di Capitignano non è dato saperlo.
Osservando la mappa dei terremoti avvenuti negli ultimi 90 giorni (immagine a destra), l’evento di questa sera sembra, anche se nell’estremità sud, rientrare nella zona di instabilità che sta generando aftershocks dal 24 Agosto.
Voglio sperare che sia così, non è obbligatorio che si attivino in così poco tempo tutte le faglie presenti nell’area.
Comunque, come ripeto da mesi, in quella zona è necessario verificare la vulnerabilità sismica degli edifici, chiamando per un sopralluogo un ingegnere affiancato da un geologo.
Se l’edificio è a norma, non c’è nulla da temere, in caso contrario è necessario prendere provvedimenti. Si può convivere con la pericolosità sismica ma non con il rischio!!!
Continuano i disagi per i comuni dell'interno del Maceratese. Dopo le intense nevicate di ieri con i conseguenti disagi si sono aggiunti, in un primo momento, la mancanza di acqua a Tolentino e, a partire da ieri sera, un black out che ha colpito non solo la città tolentinate ma anche San Severino e altri comuni limitrofi.
La causa del buio è, come informa l'Assm: "un guasto della linea dell'alta tensione di Terna che ha lasciato senza energia elettrica la cabina primaria". I tecnici hanno lavorato per tutta la notte per cercare di alimentare alcune zone con la propria produzione di energia, attraverso due linee di emergenza. Purtroppo, sempre l'Assm fa sapere che l'energia elettrica "potrà essere ridata solo nel tardo pomeriggio, all'avvenuto ripristino dell'alimentazione da Terna".
Un disagio dunque che si protrarrà per l'intera giornata e se si pensa che questa è l'epoca della tecnologia e allo stile di vita del nostro Paese, i disagi aumentano: dal blocco del commercio, supermercati e aziende che non possono lavorare fino alla vita quotidina: frigorifero e congelatore che non funzionano.
Tante le proteste dei cittadini a cui l'Assm chiede scusa, anche se direttamente non ha colpa di quanto accaduto.
È allarme blackout in diverse città del maceratese. Tolentino, San Severino e Caldarola sono solo tre delle città che in serata sono state coinvolte da un blackout, probabilmente causato dalle forti nevicate, che ha lasciato al buio diverse zone. In realtà, la situazione sembrerebbe essere molto più diffusa e coinvolgere tutta la zona che da camerino arriva a Tolentino. Un allarme diffuso dunque, che viene lanciato anche sul web, sono infatti molti a lamentarsi su Facebook, e al quale si sta cercando di trovare una soluzione rapida. I disagi sono infatti di vario genere e vanno dalle caldaie ferme all'impossibilità di ricaricare cellulari che sono, tra l'altro l'unico mezzo per capire la vastità e la gravità della situazione.
Nonostante il freddo e l'età, una coraggiosa signora nella piccola frazione di Montalto di Cessapalombo si è armata di pala per provvedere ai suoi animali.
Coperta soltanto da un piccolo ombrello si è adoperata da sola per aprirsi la strada che porta al luogo in cui si trovano i suoi animali per poter dar loro da mangiare.
Le frazioni scontano in questi giorni un caro prezzo per l' emergenza neve ed ancora di più chi ha animali nelle stalle o comunque lontani dalle proprie abitazioni.
Le permanenti condizioni meteo avverse costringono i cittadini ad arrangiarsi al fine di tutelare i propri animali da reddito o da compagnia.
Nemmeno le associazioni di protezione animali riescono infatti a raggiungere luoghi isolati e per ora praticabili soltanto a piedi.
Il Prefetto della Provincia di Macerata ha appena emanato un decreto in materia di circolazione dei mezzi pesanti sui tratti della Strada Statale n.16.
Il provvedimento prevede il divieto di circolazione dei mezzi di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate in direzione da nord a sud sui tratti della Strada Statale Adriatica a decorrere dalle 14.00 di oggi alle 14.00 di domani mercoledì 18 gennaio.
Sono esclusi dal divieto i mezzi di soccorso, quelli appartenenti alle forze di polizia, alle forze armate, al trasporto pubblico, nonchè quelli adibiti a servizi di pubblica utilità.
I tre Ordini e Collegi Professionali Tecnici delle Marche impegnati dopo il Sisma del 2016 da oltre quattro mesi nelle attività di supporto e di sostegno alle popolazioni colpite dai tragici eventi, chiedono un incontro urgente con il Commissario Governativo Vasco Errani. - cosi si legge in un comunicato stampa redatto quest oggi, dai presidenti degli ordini e dei collegi regionali, nonchè da tutti quelli provinciali delle Marche di architetti, ingegneri e geometri - Il fine è quello di analizzare congiuntamente le criticità rilevate in queste prime attività di ricostruzione che coincidono, sostanzialmente, con le operazioni di rilievo delle agibilità e della valutazione del danno. I sottoscritti Presidenti - prosegue la nota - portano a conoscenza il Commissario e le popolazioni interessate che le mutate condizioni intervenute con le recenti Ordinanze, hanno generato notevole confusione sulla tempistica, sui modi e sui contenuti della ricostruzione stessa, il tutto in una situazione già grave dove sussiste ancora la necessità di procedere ai rilievi di agibilità. Questa situazione non è più sostenibile! - protestano i professionisti -Non si può, infatti, contemporaneamente ricostruire e, nel frattempo, rilevare il danno.
Gli stessi Presidenti fanno, quindi, presente che, in tempo di emergenza, questa continua emanazione di norme ha generato nella popolazione e nei tecnici stessi confusione ed incertezza, tant’è che al momento, i professionisti non stanno presentando alcun progetto, neanche per la ricostruzione leggera. Il primo effetto di tali norme, oggi così difficilmente applicabili, è stata proprio l’ampia e manifesta indisponibilità degli stessi tecnici a proseguire nella campagna di rilevamento FAST che, nonostante tutto, è stata svolta sin qui con spirito di leale e sincera collaborazione. La continuazione di tale immutato spirito - conclude la nota - potrebbe facilmente interessare una larga parte degli oltre 6.000 tecnici marchigiani disponibili, coinvolgendoli nella rilevazione FAST, solo se liberati dalle pressanti scadenze poste in essere dalle ultime Ordinanze. Pertanto, alla luce di quanto sopra, si confida in un pronto accoglimento della presente al fine di concordare la più vicina data per un proficuo e chiarificatore incontro.
Seguono le firme:
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Ancona Sergio Roccheggiani Il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Ascoli Piceno Valerino Vallesi Il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Fermo Giovanni Ripani Il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Macerata Enzo Fusari Il Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Pesaro e Urbino Luca Storoni Il Presidente della Federazione degli Architetti delle Marche Paola Storani Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona Roberto Renzi Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno Michele Laorte Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Fermo Antonio Zamponi Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Macerata Fabio Massimo Eugeni Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Pesaro e Urbino Giorgio Fazi Il Presidente della Federazione degli Ingegneri delle Marche Pasquale Ubaldi Il Presidente del Collegio dei Geometri di Ancona Diego Sbaffi Il Presidente del Collegio dei Geometri di Ascoli Piceno Leo Crocetti Il Presidente del Collegio dei Geometri di Fermo Tiziano Cataldi Il Presidente del Collegio dei Geometri di Macerata Paola Passeri Il Presidente del Collegio dei Geometri di Camerino Marcello Seri Il Presidente del Collegio dei Geometri di Pesaro e Urbino Carlo Cecchettelli Il Presidente del Comitato Geometri delle Marche Leo Crocetti