Il terremoto sta diventando una valanga.
A Pieve Torina, uno dei comuni più colpiti dalle scosse, la neve sta facendo precipitare una situazione già difficilissima.
Strade bloccate, rami pericolanti, viabilità in tilt e frazioni isolate con le aziende agricole in ginocchio e il bestiame al gelo perchè mancano le stalle.
Agnelli appena nati e praticamente condannati a morte, il dramma degli allevatori peggiora giorno dopo giorno.
Raggiungere il bestiame per accudirlo è diventata un'impresa e in alcuni casi serve persino la scorta dell'Esercito.
Le conseguenze per l'economia locale sono incalcolabili, devastanti.
In paese, la tensostruttura della zona di emergenza si sta deformando schiacciata dal peso della neve e cresce la preoccupazione che possa crollare.
Chi è rimasto a Pieve Torina purtroppo è ancora costretto a vivere nei camper o nelle roulotte, ma quando il termometro di notte scende a -12 gradi non bastano una stufetta elettrica o qualche coperta in più per scaldarsi.
Non va meglio a chi, a sue spese, ha acquistato piccoli moduli prefabbricati: è servito l'intervento dei Vigili del Fuoco per liberarne i tetti dalla spessa coltre di neve.
L'Amministrazione Comunale è impegnata h24 per cercare di supportare la popolazione e affrontare, con l'aiuto dei militari dell'Esercito, i mille problemi scatenati dalle nevicate.
Un'emergenza continua che non deve assolutamente diventare infinita.

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