C’era una volta e adesso non c’è più. Questa è la storia di un gruppo di speleologi e alpinisti che ha saputo fare della passione di una vita un lavoro: amanti della natura, hanno messo su una cooperativa – la Forestalp – e strutture ricettive nell’appennino marchigiano per insegnare ai turisti di ogni età a rispettarla, facendone conoscere e apprezzare le meraviglie. È una storia iniziata nel 1984, interrotta bruscamente dal terremoto. Per tornare a scriverne nuove pagine hanno bisogno dell’aiuto di tutti ed è per questo che hanno lanciato un appello di solidarietà, che noi condividiamo.
“Era l’estate del 1979 quando – raccontano – partecipammo a un campo speleologico nel massiccio del Vercors. In quell’occasione, una visita a Grenoble a La Maison de la spéléologie ci fece scoprire che l’arrampicata, l’escursionismo, la speleologia, potevano essere proposte da rivolgere alle scuole per far conoscere ai più giovani ciò che ci appassionava e che poteva diventare un lavoro. L’idea era nata e iniziò una lunga storia di lavoro, di amicizia, di passioni che ci portò a gestire tante strutture ricettive nell’appennino marchigiano facendone dei centri per l’educazione e il turismo ambientali”.
“Tanti anni di investimenti e di formazione durante i quali siamo diventati tour operator, ente di formazione, centro di educazione ambientale, lavorando a fianco di insegnanti e scuole di tutta Italia” proseguono. Finalmente, nel 2004, la nascita del Centro dei Due Parchi ad Arquata del Tronto, che è la realizzazione di un sogno. “Troviamo il posto che avevamo sempre cercato, nel cuore dell’Italia, nel punto di unione tra due parchi nazionali, un posto unico in Europa, nella valle dove si incontrano i monti Sibillini e i monti della Laga. Occorrono vari anni di sacrifici per far conoscere e apprezzare la struttura e i luoghi circostanti e a giugno 2016 finalmente vediamo i frutti di tanto lavoro: il primo anno con una primavera al completo per i soggiorni verdi scolastici, l’estate con tantissime prenotazioni e tante scuole prenotate anche per l’autunno”.
Frutti spazzati via dal terremoto. Già provata dalla scossa del 24 agosto, la struttura Centro dei Due Parchi non sopravvive al 30 ottobre.
Dopo un lungo inverno, il ritorno della primavera e delle prenotazioni non basta a rimettere in piedi l’attività. “La perdita del lavoro è tanta, il 70% del fatturato veniva dal Centro dei due Parchi e quel lavoro non c’è più. Il problema più grosso – fanno sapere – è che a settembre, ripartirà un mutuo che avevamo in corso e che il decreto ha sospeso per un anno. I 100.000 euro che chiediamo corrispondono a quel mutuo che avevamo preso per investire sul Centro dei Due Parchi per acquistare attrezzature, mobili, mountain bike, ma anche per fare tanti lavori di miglioramento della struttura. Quel mutuo, lo stavamo pagando con i proventi della struttura che ora non c’è più e con il lavoro che svolgevamo in quel territorio che avrà bisogno di tempo per risollevarsi dopo il terremoto, e non siamo più in grado di ripagarlo”.
“Nessun ente pubblico ci ha aiutato e ci aiuterà e neanche lo Stato può fare nulla perché noi non siamo proprietari ma eravamo gestori, che hanno investito a spese proprie nella struttura. Abbiamo già rinunciato a tutto quello che potevamo, compresi tutti i mesi di stipendio da allora fino a oggi per pagare i fornitori avendo perso gran parte del lavoro dell'autunno e della primavera”.
“Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma per andare avanti abbiamo bisogno del vostro aiuto, del vostro sostegno. Vi chiediamo – è il loro appello – di essere protagonisti insieme a noi di questo grande sogno, di poter continuare un progetto di lavoro nato dall'amore per la natura e dal desiderio di farla conoscere ai più giovani, attraverso tante modalità creative e formative. Aiutateci a condividere e donate se potete: qualsiasi cifra aiuterà! ...e poi ci incontreremo il 9 luglio per una passeggiata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per stare insieme e fare festa con chi ha condiviso il nostro appello, con chi ci ha sostenuto con il pensiero o con chi semplicemente vuole conoscerci. Cammineremo insieme in quello che viene chiamato il "Piccolo Tibet" d'Italia. Pranzeremo insieme stendendo le nostre tovaglie una accanto all'altra per creare una lunghissima tovagliata sul prato in mezzo ai fiori. Condivideremo il cibo e chi vorrà, potrà suonare e ballare”.
Si sentono abbandonati dall’amministrazione comunale, come se le loro esigenze e i loro disagi non contassero. Hanno tanta voglia di far sentire la loro voce, proposte da suggerire e un unico obiettivo: trovare soluzioni ai problemi di tutti i giorni, diventati ormai insopportabili. Sono gli abitanti del centro storico di Macerata che questa mattina, giovedì 27 aprile, hanno preso parte alla conferenza stampa organizzata dal Comitato dei residenti del centro storico “La Grondaia” al Romcaffè di via Gramsci proprio allo scopo di pungolare le istituzioni perché intervengano in loro soccorso.
“Abbiamo convocato questa conferenza stampa – spiega la presidente de “La Grondaia” Patrizia Sagretti – per ottenere una serie di obiettivi. Il primo è ricordare all’amministrazione che noi esistiamo. Tra momenti di entusiasmo e altri di scoramento, abbiamo sempre lavorato per gli interessi di chi abita il centro storico. Date le ultime cose successe, abbiamo ritrovato l’energia per tornare ad essere operativi. Secondo noi, il centro storico è un quartiere – va avanti Sagretti – normale, in cui può vivere la gente normale e dove condurre una vita normale. E per valutarne la qualità della vita si deve guardare a dei parametri semplicissimi: qualità dell’aria, possibilità di raggiungere le proprie abitazioni, presenza di servizi, rumori, pulizia, decoro, assenza di atti vandalici”.
“C’è gente che perde le nottate per telefonare a carabinieri e polizia. Gente che non riesce a entrare nel portone perché ha macchine parcheggiate davanti all’ingresso. Gente che trova il portone imbrattato da vomito o escrementi. C’è gente che, se ha potuto vendere o affittare, è scappata. La gente vive male e la situazione è sotto gli occhi di tutti” commenta Sagretti, secondo la quale "i problemi più grossi sono parcheggi e movida molesta". “La cosa principale da fare – propone – è far rispettare le regole che esistono e poi rivedere le tariffe dei parcheggi per i residenti, perché noi oggi ci troviamo ad avere meno possibilità di parcheggio con costi più che raddoppiati”.
Soluzioni pratiche, per l’immediato, quelle suggerite dai residenti presenti all’incontro. E insieme parte di un progetto che immaginano più ampio. “Al momento vivono nel centro storico di Macerata 2150 persone, non siamo quattro gatti, abbiamo diritto di formulare proposte” dice Adelelmo Mataloni, che aggiunge: “Il problema della movida è diventato un mostro e sta scoppiando. Serve trovare un’altra indicazione per il futuro di Macerata”. “Ci batteremo – è l’intervento di Maria Teresa Carloni – per la pedonalizzazione di tutto il centro storico. L’amministrazione deve ragionare sulla mobilità di tutta la città”. “A volte mi sento come imprigionato, perché con l’aumento degli arrivi in città in occasione dei grandi eventi il parcheggio non si trova e non so se uscire oppure rimanere in casa per non spostare la macchina” racconta Sauer.
“Invieremo richieste scritte all’amministrazione” anticipa al termine della conferenza stampa Patrizia Sagretti, che invita chiunque abbia proposte ad unirsi al Comitato.
Nell'ambito del convegno "Ricostruzione pesante e nuove agevolazioni", promosso a Tolentino dal Partito Democratico alla presenza del candidato sindaco Gianni Corvatta, il dottor Fulvio Riccio, responsabile area tariffe AATO3, ha spiegato il programma di agevolazioni tariffarie per le popolazioni colpite dal sisma stabilito dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) con delibera n. 252 del 18 aprile 2017 (www.autorita.energia.it).
Il tema è particolarmente importante e c'è bisogno della massima informazione verso i cittadini. La spiegazione fornita dal dottor Riccio, anche con l'ausilio di chiarissime slides, è stata certamente efficace e ne riportiamo i passaggi più importanti
I cittadini interessati potranno beneficiare, oltre alla sospensione di 6 mesi del pagamento delle bollette di energia elettrica gas e acqua decisa subito dopo gli eventi sismici, di nuove importanti agevolazioni.
Il nuovo provvedimento AEEGSI disciplina: le agevolazioni (non sospensioni) tariffarie per le popolazioni colpite dagli eventi sismici; le modalità di rateizzazione degli importi eventualmente non pagati in quanto soggetti a sospensione; altre disposizioni (esempio riattivazione procedura per la morosità, ecc.)
Soggetti beneficiari: Utenze ricadenti nel cratere sismico, attive alla data del terremoto; utenze fuori dal cratere ed inagibili a causa del terremoto (nesso causale con perizia asseverata); utenze dentro o fuori dal cratere trasferite a seguito di inagibilità della propria abitazione di residenza; utenze site nelle strutture abitative di emergenza (SAE) e nei moduli abitativi provvisori rurali di emergenza (MAPRE); site nei MAP e destinate ai soggetti colpiti dagli eventi sismici; le forniture temporanee ad uso abitativo, quali ad esempio roulotte e camper.
L’Autorità ha infatti stabilito che a partire dalla data degli eventi sismici, per 3 anni siano azzerate tutte le componenti tariffarie delle bollette di energia elettrica e gas. Questo vuol dire che non si pagheranno i costi relativi al trasporto e misura dell’energia e quelli per gli oneri generali di sistema; ugualmente per le utenze del servizio idrico non verranno applicati i corrispettivi tariffari per acquedotto, fognatura, depurazione e le componenti tariffarie UI di perequazione.
Inoltre, gli importi relativi agli eventuali consumi dovranno essere rateizzati per un periodo minimo di 24 mesi, senza interessi. Per tutte le forniture (elettricità, gas naturale, gas diversi dal naturale distribuito a mezzo di reti canalizzate, acquedotto, fognatura e depurazione) verranno eliminati tutti i costi per nuove connessioni, disattivazioni, riattivazioni e/o volture.
Quindi, le agevolazioni saranno applicate in modo automatico a tutte le utenze che già esistevano nei comuni colpiti dal sisma e anche a quelle delle strutture abitative di emergenza (SAE) e sono cumulabili con il bonus elettrico e gas o con eventuali meccanismi di sostegno locali per la fornitura idrica. Mentre per le altre utenze è necessaria un’istanza di parte. In caso di inagibilità l’utente può godere delle agevolazioni sia per l’utenza inagibile, sia per l’utenza in cui abbia stabilito la residenza/domicilio successivamente all’evento sismico. Le agevolazioni sono cumulabili con il bonus elettrico e il bonus gas e con il voucher idrico dell’AAto 3. La richiesta dovrà essere effettuata presentando un’apposita documentazione che attesti l’inagibilità parziale o totale degli immobili e il nesso di causalità con gli eventi sismici.
Le agevolazioni sono valide indipendentemente dalla localizzazione dell’utenza, garantendo il principio della loro portabilità: potranno infatti essere riconosciute a chi si è trovato con la propria abitazione inagibile ed è stato costretto a trasferirsi in altre località, anche in comuni diversi da quelli coinvolti dagli eventi sismici e sia in grado di produrre la documentazione che attesti l’inagibilità della propria abitazione e il nesso di causalità con gli eventi sismici.
Il venditore che ha sospeso la fatturazione dovrà provvedere alla contabilizzazione degli importi non fatturati e da rateizzare inviando un’unica bolletta, entro il 31 dicembre 2017 per i clienti il cui periodo di sospensione (determinato in 6 mesi dai provvedimenti legislativi) termini entro il 30 aprile 2017, o entro la fine del sesto mese successivo al termine del periodo di sospensione per gli altri clienti. La rateizzazione dovrà essere applicata anche da parte del venditore che ha sospeso i soli termini di pagamento pur avendo continuato a fatturare. Quest’ultimo dovrà provvedere all’emissione di un’unica fattura di conguaglio degli importi fatturati che tenga conto delle agevolazioni previste e degli importi eventualmente già pagati dal cliente finale (potendo provvedere, attraverso modalità alternative, all’accredito di tali importi al cliente finale).
La dilazione avrà, in generale, durata di 24 mesi, con periodicità pari a quella di fatturazione; avverrà senza interessi e decorrerà dal momento di emissione della fattura unica. Non è prevista la rateizzazione per importi inferiori a 50 euro per singola fornitura. Il cliente potrà comunque optare anche per un periodo inferiore di rateizzazione o scegliere di pagare l'importo dovuto in un'unica soluzione. Il venditore del mercato libero potrà offrire condizioni migliorative rispetto a quelle minime previste. I clienti interessati dovranno essere informati di tutte le agevolazioni previste e della loro durata - comprese le modalità di rateizzazione - attraverso le bollette (nel caso di servizio idrico) e dovrà essere prevista un'apposita informativa da pubblicare sui siti internet delle società di vendita di energia elettrica e gas e sul sito del gestore del servizio idrico. I minori ricavi delle imprese, generati dall’applicazione delle agevolazioni, saranno compensati ripartendo la spese nell’ambito della perequazione generale degli utenti non agevolati.
E' stato positivo secondo i comitati dei terremotati l'incontro svoltosi ieri a Roma fra una delegazione dei comitati, i presidenti delle 4 Regioni colpite dal sisma, il Commissario Errani e il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli.
La delegazione ha avuto assicurazione che la prossima settimana verranno sbloccati i pagamenti per gli incentivi alle imprese attualmente fermi all'Inps, e che entro una decina di giorni sarà emanata un'ordinanza di Protezione civile per il ripristino del decoro dei cimiteri dei paesi terremotati.
A fine giugno-primi di luglio verrà riaperta la strada per Castelluccio dal versante di Norcia. I comitati hanno ottenuto informazioni sullo smaltimento delle macerie, e la promessa che ogni 15 giorni verrà fatto il punto con le Regioni (ogni mese con Errani) sulla situazione di allevamenti e stalle. A giorni le Regioni forniranno dati sul numero delle casette consegnate e indicazioni sulle successive assegnazioni di aree e Sae. (Ansa)
Ad 8 mesi dal terremoto ''non è stata data ancora nessuna risposta concreta alle nostre popolazioni, alle attività produttive, agli artigiani e agli allevatori'', ma ''dai social apprendiamo che il Governo e le Regioni queste risposte le hanno date ieri al coordinamento di 50 Comitati dei terremotati, non ai sindaci''.
Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Macerata) Mauro Falcucci non ci sta: ''se noi sindaci - dice in una lunga nota - siamo inadempienti o incapaci di gestire l'emergenza ci commissarino, altrimenti lo stesso provvedimento venga applicato ad altri, ma quanto prima!''. ''La nostra comunità - continua - non merita di essere strumentalizzata e piegata a esigenze politico elettorali''. Falcucci aveva chiesto un incontro urgente all'assessore regionale alla Protezione civile delle Marche per fare il punto della situazione, ma la convocazione non c'è stata, al contrario di quanto accordato ai Comitati.
Sale la protesta di alcuni cittadini del quartiere Pace di Macerata che stanchi della situazione in cui vivono hanno voluto far sentire la loro voce denunciando, in un primo momento al Comune e successivamente al nostro giornale, il degrado che li circonda.
Si tratta soprattutto del parco per bambini con tutti giochi nuovissimi ma impraticabili a causa della mancata manutenzione. Sembra quasi essere abbandonato, così, altalena, scivoli e panchine si distruggono nel tempo senza essere sfruttate dalle famiglie dei più piccoli. Quella che dovrebbe essere uno spazio verde nel centro abitato assomiglia di più invece ad un luogo dove star lontano, con l’erba alta e sporcizia.
L’altro luogo lasciato al degrado è lo sgambatoio per cani, in cui manca il cancello, quindi i cani non possono essere lasciati liberi di correre, e dove l’erba alta la fa da padrona. Come ha suggerito sarcasticamente uno degli abitanti della zona: “Dovrei raccogliere i bisogni del cane, ma a volte non riesco neanche a vedere dove è il mio cane”.
Qualcuno ha anche fatto presente all’amministrazione della situazione in cui si trovano i due spazi verdi. Poco prima di Pasqua gli operatori comunali hanno tagliato l’erba nel parco giochi ma purtroppo è stato un lavoro estemporaneo e che non si è più ripetuto.
I residenti del quartiere, inoltre, lamentano problemi alla viabilità in via della Pace. Una via stretta e con il limite di 30 all’ora che nessuno rispetta e nessuno fa rispettare. In questo caso è il senso civico a venire meno: l’appello dovrebbe essere fatto non al Comune, ma agli automobilisti che percorrono quella strada e sfrecciano incauti senza pensare alla possibile presenza di pedoni lungo la carreggiata.
Nella notte tra il 26 e il 27 aprile militanti del comitato Macerata ai Maceratesi hanno effettuato un flash mob davanti all'ingresso della Caritas in via Zara, esponendo uno striscione all'ingresso dell'ente con scritto "Macerata ai Maceratesi" e depositando all'ingresso del centro dei volantini di protesta.
Sui fogli appesi si può leggere: "La morsa fiscale è in continuo aumento, così come il degrado delle infrastrutture urbane. La frase più gettonata di tanti amministratori è che non ci sono i soldi, quando si tratta di rattoppare un manto stradale oppure di provvedere alla semplice manutenzione dei parchi e delle aree verdi ormai in stato di perenne incuria. L'unico settore che sembra non conoscere crisi in città è quello dell'accoglienza di sedicenti profughi (in seguito agli accertamenti delle autorità competenti sembra che neanche il 7% dei richiedenti asilo ottenga lo status di rifugiato poltiico, il resto sono semplici clandestini) a cui vengono garantiti vitto, alloggio, ricariche telefoniche, sigarette, pocket money e altri diritti e assistenze che molti cittadini in questo momento storico possono solo sognarsi, ingrassando un business conclamato che paradossalmente potrebbe anche lucrare sulla loro pelle. Se sei stanco di questa situazione unisciti al comitato cittadino Macerata ai Maceratesi, formato da residenti stanchi di essere messi in secondo piano dalle istituzioni, e inizia a far valere i tuoi diritti di cittadino!"
Operai al lavoro da questa mattina in Via Marche per i lavori di scavo per la posa della fibra. Il tratto interessato è quello iniziale e va dall'incrocio con Via Roma a quello con Via della Fornace.
E' proprio la gestione del traffico in questi due incroci a lasciare sbalorditi, per il modo disinvolto in cui è svolta. In mattinata è stato visto un operaio a regolare il passaggio delle auto ma nel pomeriggio, al nostro passaggio, la classica paletta bicolore rossa e verde, era infilata all'interno di un cono stradale e gli operai erano tranquillamente a lavorare come se niente fosse, come se non fosse compito loro governare il passaggio dei veicoli nella zona. Area che occupava completamente una corsia e per immettersi da Via Marche in Via Roma, bisognava passare per la corsia sinistra, senza considerare che in quel punto la visibilità è quasi sempre compromessa dalle auto parcheggiate sopra il marciapiede davanti alla tabaccheria.
Poco dopo il nostro passaggio abbiamo visto fermarsi l'auto della polizia municipale e dopo qualche battuta, uno degli operai ha ripreso la paletta in mano e si è messo a fare correttamente il suo dovere.
Chiusa la buca all'inizio della via, i lavori si sono quindi spostati di qualche decina di metri e nell'incrocio con Via della Fornace abbiano riscontrato la stessa deplorevole situazione: camion ed escavatori in mezzo alla strada e nessuno a coadiuvare il passaggio dei veicoli. Le auto che uscivano dalla via del supermercato, molto affollato a quell'ora, per immettersi in Via Marche dovevano affidarsi alla fortuna e sperare che non venisse giù nessuno.
Lasciatecelo dire, si tratta di un modo di lavorare veramente scandaloso e soprattutto molto pericoloso.
Dal Piano strategico regionale dello sviluppo economico e del lavoro alla sanità (compresa l'applicazione della legge n. 194 del 1978), da Aerdorica all'allargamento del campo di reclutamento delle cariche apicali della Regione Marche, dalla sanità alla Commissioni Pari Opportunità, fino a turismo, ambiente, rifiuti, acqua, vitalizi e, infine, l'ennesima proroga del regime di gestione della pesca delle vongole. E' il contenuto della pdl n. 130 "omnibus", la prima di questo tipo esaminata e approvata dal Consiglio Regionale delle Marche, dopo una lungo dibattito, contrassegnato dalle critiche feroci delle opposizioni e dai malumori, più volte lasciati trapelare da vari esponenti della maggioranza e che sono stati annunciati da un ritardo di due ore dell'inizio dei lavori, ufficialmente per esaminare i 50 emendamenti presentati, in realtà per una lungo vertice di maggioranza. Durante i lavori ci sono state poi varie interruzioni per mettere a punto il provvedimento (ANSA).
Sabato primo Aprile 2017, la XXVII Assemblea dei soci Infioritalia, che si è svolta nella magnifica cornice dell’Oratorio della carità di Fabriano, ha visto come partecipanti ufficialmente riconosciuti i membri del direttivo dell’ “Associazione Maestri Infioratori” di Castelraimondo.
Tale Associazione si è costituita da poco per volontà di un gruppo di appassionati, che hanno deciso di dedicare il proprio tempo, ma soprattutto la propria dedizione ed esperienza, a quest’arte magnifica e molto particolare. Scopo del gruppo, infatti, è quello di far conoscere e tramandare l’antica tradizione dell’Infiorata, che nel centro Italia è legata ad importanti momenti religiosi, come quello della festività del Corpus Domini.
Essere inseriti nel circuito nazionale dell’”Associazione Nazionale Infiorate Artistiche” offre l’opportunità di scambi proficui sia dal punto di vista delle tecniche, che dei materiali, ma soprattutto di quello culturale: i Maestri Infioratori sono quindi pronti a diffondere per l’Italia e non solo il nome dell’Infiorata di Castelraimondo.
È con un post su Facebook che Franco Ceregioli, sindaco di Sarnano, annuncia: "Il primo colpo di "piccone".
Oggi infatti è iniziata la demolizione della vecchia struttura scolastica e si è avviata ufficialmente quella che sarà la ricostruzione della nuova scuola materna di Sarnano. "Dalle ceneri (... o meglio, dalle polveri) - continua Ceregioli su Facebook - di questo edificio che tutti abbiamo nel cuore sorgerà la nuova scuola materna di Sarnano, bella e sicura".
"Questo Documento di Economia e Finanza 2017 è una delusione completa. Non affronta e dunque non risolve alcuno dei problemi del Paese. Altro che elargire bonus. Bisognava sostenere gli investimenti, operare la riforma della giustizia civile, ridurre il costo dell'energia per tutte le aziende, facilitare il credito, defiscalizzare le assunzioni per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, ridurre il cuneo fiscale, le tasse sulla casa, l'Irpef per i nuclei familiari piu' numerosi, valorizzando il ruolo e la centralita' della famiglia attraverso un nuovo sistema degli assegni familiari". Lo afferma in una nota il senatore Remigio Ceroni, coordinatore di Forza Italia nelle Marche. "Mi chiedo poi quanto durera' la ricostruzione post-terremoto, visto che allo scopo viene stanziato un miliardo all'anno e i danni ammontano a 23,5 miliardi - aggiunge -. Senza dimenticare che ad oggi non e' stato posato nemmeno un mattone. Insomma, siamo di fronte all'ennesima occasione perduta e all'inizio della fine. Specie se, come e' purtroppo gia' previsto per il 2018, l'IVA aumentera' al 25 per cento, dando la mazzata definitiva all'economia del Paese e stroncando le ultime speranze di ripresa"
Avevamo annusato la notizia diversi giorni fa. Abbiamo fatto nomi e cognomi. Siamo stati minacciati per quello che abbiamo scritto, ma nonostante le smentite di facciata possiamo dire che avevamo ragione.
Fate una piccola indagine e andate a vedere a chi faceva capo la “Mediterranea Metalli srl” fino a pochi mesi fa.
Qualcuno però continua imperterrito a metterci i bastoni fra le ruote. Forse perché diciamo la verità senza scendere a compromessi? O perché non ci lasciamo influenzare?
Da quando Filippo Spalletta da Scherzingen, in Svizzera, ha rilevato la SS Maceratese srl, sono iniziati i problemi per il sodalizio biancorosso. Problemi ai quali l’avvocato Federico Valori, nominato dal presidente Spalletta a tutela dei propri interessi e della stessa Maceratese, non è riuscito a trovare soluzione. L’Italia calcistica ride per le tristi vicende della nostra squadra e della società. La scorsa settimana lo studio legale incaricato dallo Spalletta si è persino dimenticato che davanti alla Procura Federale si discuteva il deferimento della Maceratese da parte della Covisoc.
Si sono interessate le istituzioni, i tifosi e gli appassionati hanno raccolto i fondi necessari per consentire alla squadra di portare a termine i propri impegni. Si stava lavorando a Macerata per riportare il sodalizio biancorosso in mani serie, affidabili.
Come un fulmine a ciel sereno gli sportivi hanno appreso che la Maceratese è passata da Filippo Spalletta a Claudio Liotti. Noi avevamo annusato la notizia, l’avvocato Federico Valori era all’oscuro di tutto?
Forse l’avvocato Federico Valori era preso da altri impegni più seri, tipo fare scudo alle notizie per i giornalisti di Picchionews. Oppure non convocare alle conferenze stampa i rappresentanti della medesima testata. In realtà, non che ci interessi più di tanto visto che comunque le notizie riusciamo ad averle prima e concrete. E' che non ci piace farci prendere per il naso. E neanche ai tifosi.
D'altronde, a precisa domanda "Lei è tifoso della Maceratese?" Valori ha risposto. "Sono tifoso solo del Bologna, sono felsineo. La Maceratese è la squadra della mia città" prendendo le distanze.
Dalla padella alla brace il passo è breve. Speriamo che il discorso non riguardi la Maceratese. Per quanto ci compete il lavoro svolto dall’avvocato Federico Valori per la Maceratese in questi mesi è da bocciare. Non lo diciamo solo noi, lo ha fatto notare a chiare lettere anche il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. La situazione, per il resto, è sotto gli occhi di tutti, giudicate voi.
Torre Civica, simbolo di Recanati recentemente restaurato e aperto al pubblico, ha fatto registrare centinaia di visite per il ponte del 25 aprile.
A salire in cima non solo i tanti turisti che hanno scelto il colle leopardiano per la loro gita fuori porta, ma anche recanatesi che hanno colto l'occasione per visitare la struttura risalente al 1100, alta 32 metri e arricchita al suo interno con il museo in verticale che ripercorre la storia della città e dei suoi personaggi.
La Torre, rivalorizzata grazie all'amministrazione comunale e allo strumento dell'Art Bonus con l'intervento di 21 mecenati del territorio, è stata anche al centro di due eventi che si sono svolti nell'ultimo weekend, come ad esempio: XSianiXnoi, l'officina di formazione teatrale che da otto anni, su iniziativa del comune di Recanati e dell’AMAT, affianca la stagione del Teatro Persiani offrendo occasioni per mettersi in gioco sperimentando alcune tecniche dello spettacolo dal vivo.
Inoltre, per la ventottesima edizione della mostra-mercato del libro per ragazzi promossa dall'Istituto comprensivo B.Gigli con il patrocinio dell'assessorato alle culture, la Torre è stata trasformata in un palcoscenico e in un osservatorio. Dall'alto della Torre si è parlato di astronomia e osservato la volta celeste con i telescopi in collaborazione con l'AMA (Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona).
La Torre Civica sarà aperta anche nel prossimo weekend da sabato 29 aprile a lunedì 1 maggio dalle 10 alle 11,30 e dalle 15 alle 17.
Le sirene hanno iniziato a suonare e ora l'ambulanza è pronta a intervenire. A donarla alla Croce Verde di Civitanova, Sandro Paniccia patron della ICA - Industria Chimica Adriatica -. Alla consegna, avvenuta alle 11.30 nel piazzale della sede dell'azienda in via Sandro Pertini, era presente tutta la famiglia dell'imprenditore alcuni soccorritori e il presidente della Croce Verde Cesare Bartolucci.
Il mezzo è stato benedetto e successivamente Paniccia ha tagliato il nastro. “Voglio ringraziare chi fa questo servizio e, con questo gesto, aiutarli per quel che si può. Questo è un bellissimo momento che rimarrà nella storia della nostra azienda" ha dichiarato commosso. Il titolare della ICA ha ricevuto la targa di benefattore e l'iscrizione all'albo d'oro dei mecenati da parte della Croce Verde.
L'ambulanza è stata realizzata, con tutto il necessario per soccorrere con celerità il paziente, dalla ditta Fratelli Mariani di Pistoia ed è il quattordicesimo veicolo in dotazione all'associazione. Per l’occasione, la Croce Verde ha allestito un’esposizione dei propri mezzi d’epoca: dalla carrozza a cavallo costruita nei primi del Novecento, e che all'epoca serviva per trasportare i feriti della Croce Azzurra, alla Citroen CX utilizzata fino agli anni Ottanta.
Oggi 26 aprile 2017, Giuseppe Salvatori, maresciallo maggiore in congedo dei carabinieri ha festeggiato il suo centesimo compleanno. Nella sua casa, a Treia, frazione Passo di Treia, ha ricevuto la visita del Colonnello Stefano Di Iulio, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Macerata, che ha portato il saluto e l’abbraccio dell’Arma all’ispettore centenario.
Giuseppe Salvatori nasce a Treia il 26 aprile 1917. All’età di 19 anni si arruola nell’Arma e ricopre diversi incarichi tra cui quelli di Comandante della Squadra Info-Investigativa e di P.M. della Legione di Ancona e del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Ancona. Nel 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, Giuseppe Salvatori è inviato sul fronte balcanico. Al termine del conflitto, rientra ad Ancona ove prosegue il suo impiego presso la Legione Carabinieri.
Nel gennaio del 1949 si sposa con la Signorina Maria Roganti e dall’unione sono nati due figli: Emily (professoressa ora in pensione, che ha insegnato per ultimo all’I.I.S. Matteo Ricci di Macerata) e Luciano (attualmente medico condotto nella cittadina di Treia). Presta servizio fino al 29 marzo del 1978, giorno in cui si congeda. Tra i riconoscimenti e decorazioni più importanti, si citano 5 medaglie commemorative per campagne di guerra e operazioni militari e 2 croci di guerra al valor militare.
Per celebrare la straordinaria ricorrenza, il Colonnello Di Iulio gli ha donato un crest con lo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri accompagnato da una lettera di auguri a firma del Comandante Generale dell’Arma, Gen.C.A. Tullio Del Sette.
I piccoli alunni del plesso di Cesolo dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche sono tornati a ricevere, nei giorni scorsi, la solidarietà dei colleghi della scuola dell’infanzia “Nostra Signora della Salute” delle suore Orsoline di Chieti.
Dall’istituto di via Scaraviglia della cittadina abruzzese nei mesi scorsi erano arrivati diversi giochi già installati nel giardino della scuola di Cesolo. Nelle scorse ore una delegazione di una ventina di famiglie di alunni frequentanti il plesso chietino sono arrivate a San Severino Marche accompagnate dalla direttrice delle Orsoline, suor Angelita Micai, e da Amedeo Boffa, volontario del Cisom, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, impegnato a portare aiuti a San Severino Marche nella prima fase dell’emergenza terremoto come responsabile del campo aperto presso il palasport comunale “Albino Ciarapica”. Dall’Abruzzo questa volta sono arrivati libri e materiale didattico scolastico consegnato al dirigente del Comprensivo, Sandro Luciani, e alla referente del plesso, Laura Roscani. A ricevere la delegazione, in rappresentanza del Comune di San Severino Marche, sono intervenuti il sindaco, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale all’Istruzione, Vanna Bianconi.
I recenti dati raccolti da Nomisma-Unipol in collaborazione con l’Università di Bologna, in occasione di un’indagine sul gioco d’azzardo, hanno dimostrato che non sono solo gli adulti ad interessarsi al settore gambling, bensì anche i giovani studenti. Infatti, sembra proprio che già tra i 14 ed i 19 anni, i ragazzi si divertono a sperimentare la propria fortuna effettuando scommesse ed acquistando anche i Gratta&Vinci.
Nonostante si sappia che, non sempre, si può vincere, in realtà i giovani amano giocare e passare il proprio tempo anche in questa maniera. Un’indagine condotta durante l’anno scolastico 2015/2016 con diverse scuole secondarie di secondo grado ha coinvolto in questo settore ben oltre 11000 giovani tra i 14 ed i 19 anni.
Nel dettaglio, è possibile notare che il numero dei ragazzi che giocano si sta leggermente abbassando e, in particolare, nel 2016 si parla del 49% di giovani studenti impegnate a tentare almeno una volta la fortuna in questa maniera. Durante l’anno precedente, invece, la percentuale si assestava intorno al 54%. Ma quanto spendono i giovani adolescenti? Il 72% di questi ha fatto sapere che la spesa settimanale è inferiore ai 3 euro.
Giocare, a volte, può sembrare un modo divertente per trascorrere il proprio tempo, ma in realtà vi sono pure diversi motivi per cui molti ragazzini decidono di giocare: per prima cosa, molti di essi sono curiosi di provare il gioco d’azzardo ed il 21% ha motivato proprio così la decisione di entrare in un portale del gioco d’azzardo. Il 18%, invece, parla per l’appunto di divertimento, l’11% invece è incentivato proprio dall’abitudine di alcuni familiari oppure di amici vicini, mentre che il restante 11% è speranzoso di poter vincere del denaro.
Naturalmente, vi sono pure i giovani che percepiscono questo intrattenimento come un pericolo, ma soprattutto come fattore di perdita del denaro: il 22% dei ragazzi la vede in questo modo, mentre che il 17% dei giocatori pensa addirittura che si tratta di un settore che può portare ad un rischio da dipendenza.
Passando alle percentuali vere e proprie dei giochi, possiamo dire che il gioco più popolare tra i giovani è quello dei Gratta&Vinci: nel 2015 il 35% degli studenti che hanno partecipato all’analisi hanno giocato così i propri soldi. Il 23%, invece, approfitta per tentare la fortuna con le scommesse in agenzia, puntando la propria somma sulla squadra del cuore. Entrambe le attività, però, si possono eseguire anche online e, quindi, consentono di avere tra le proprie mani un dispositivo mobile con il quale, ad esempio, si può entrare in possesso di un Starcasino codice bonus ed iniziare a giocare.
Ad ogni modo, i player più interessati a questo ambito sono ancora una volta gli uomini: difatti, il 59% di essi apprezza il gioco d’azzardo – che sia in forma reale o digitale – mentre che le donne sono interessate a questa attività solo per il 38%. Il gioco è esercitato per la maggior parte nel sud Italia e nel Centro con percentuali del 53% e 54% rispetto al 42% del nord Italia.
E voi, siete soliti giocare ai giochi d’azzardo digitali oppure preferite andare nelle agenzie?
Nel pomeriggio di oggi, pochi minuti prima delle 18, un'ambulanza della locale croce verde appena partita dalla sede di via Aldo Moro, ha avuto il suo bel da fare per percorrere viale Vittorio Veneto ed insinuarsi tra il serpentone di auto che erano in coda dall'inizio della via fino a Piazza XX Settembre.
Complice la chiusura della corsia est del lungomare per la manifestazione florovivaistica, tutto il traffico entrante in città dall'ingresso sud, doveva per forza passare in quel viale e visto il massiccio afflusso di persone, la fila era più che prevedibile.
Il tempo perso nel tortuoso tragitto non è stato tantissimo, ma in certe situazioni, due minuti in più o in meno possono fare la differenza tra la vita e la morte. Speriamo che il soccorso sia andato a buon fine e che non abbia risentito di questo lieve ritardo.
E' ormai consolidata l'attrazione turistica di Civitanova che in questa giornata di festa registra un gran numero di turisti.
Pienone già dalle prime ore della mattinata sul lungomare sud dove la corsia mare è chiusa al traffico per "Il mare in fiore", la mostra mercato florovivaistica che conta ben 80 espositori.
Grazie al ritorno del caldo, dopo una parentesi quasi invernale, sulle spiagge molte persone, alcune in costume, hanno consumato il pranzo e hanno approfittato della bella giornata per rilassarsi al sole.
Nella zona dell'ex Ente Fiera si sta finendo di attrezzare il palco, sotto all'Arco sul Mare, in vista del concerto dei Modena City Ramblers di questa sera.
Attrezzato anche il lungomare nord. L'attrazione principale è data dalla prima Festa del vento, organizzata dalla lista civica "Civitanova il nostro futuro", nella spiaggia libera compresa tra gli stabilimenti Aloha e Ippocampo. Oltre venti associazioni sportive e culturali animeranno i 600 metri spiaggia con diverse attività, tra cui vela, cavalli in spiaggia, kite surf, canoa, boxe, ginnastica artistica e ritmica, pattinaggio e molto altro. A corredo della manifestanzione ci sono stand gastronomici e la musica della Kukà band.
Il traffico in città, nella mattina, è risultato quasi inesistente e nonostante una corsia chiusa sul lungomare sud, fino a mezzogiorno era più che scorrevole e non si registravano particolari code.