Attualità

Recanati, un esperto giuridico in più alla polizia locale, laurea per Daniele Buscarini

Recanati, un esperto giuridico in più alla polizia locale, laurea per Daniele Buscarini

Un esperto in piu' alla Polizia Locale di Recanati. Giovedì 6 aprile Daniele Buscarini ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l'Ateneo di Macerata, tesi di Laurea in Tossicologia forense con il prof. Rino Froldi, noto luminare della materia e consulente di numerosi tribunali e corti d'appello. La tesi ha riguardato le modalità di accertamento della guida in stato di ebbrezza, dall'etilometro al prelievo ematico trattando anche gli aspetti problematici e le criticità di queste tipologie di accertamento anche alla luce del nuovo reato di omicidio stradale cui la guida in stato di ebbrezza è una circostanza aggravante di notevole portata. Il voto è stato di 101 su 110. La Laurea in operatore giudiziario criminologia è stata integrata non con una laurea specialistica ma con un corso quinquennale magistrale a completamento di quanto iniziato precedentemente che ha comportato più esami rispetto ad una normale laurea. Immancabili le congratulazioni dei colleghi e dell'Amministrazione Comunale che sono orgogliosi di poter contare su un esperto in materia giuridica rappresentando una tutela nel rispetto della legalittà per tutto il corpo di Polizia Locale. Daniele Buscarini ha potuto beneficiare delle 150 ore di permesso studio previste per legge ma sempre in maniera equilibrata e senza creare disagio al servizio.

08/04/2017 13:30
Gentiloni: "1 miliardo all'anno per la ricostruzione"

Gentiloni: "1 miliardo all'anno per la ricostruzione"

"Martedì nella prossima operazione finanziaria inseriremo oltre 1 miliardo all'anno per la ricostruzione" post sisma: il premier Paolo Gentiloni lo annuncia dopo un incontro sul progetto di prevenzione del rischio Casa Italia, un 'primo tagliando' del progetto "strategico" fatto da Gentiloni a Milano insieme a Renzo Piano, che ne è l'ispiratore. "Abbiamo fatto un buon lavoro nell'emergenza - aggiunge - e speriamo di fare un buon lavoro nella ricostruzione" superando anche le "strozzature burocratiche" (ANSA).

08/04/2017 13:19
Renzo Piano: "Non c'è niente di fatale nel sisma, dobbiamo utilizzare intelligenza umana"

Renzo Piano: "Non c'è niente di fatale nel sisma, dobbiamo utilizzare intelligenza umana"

"Bisogna smettere di parlare di fatalità, in questo Paese si parla troppo spesso di fatalità. Non c'è niente di fatale nel sisma, il nostro è un Paese sismico. Non si esorcizza il sisma non parlandone, prendiamone atto". Lo ha detto l'architetto Renzo Piano, senatore a vita, che a Milano ha presentato con il premier Paolo Gentiloni i i cinque principi che ispireranno i progetti di Casa Italia. Si tratta di diagnostica, cantieristica leggera, partecipazione, sostenibilità economica ma soprattutto questo principio: "Non si devono mandare via di casa le persone, dobbiamo salvaguardare questo legame importantissimo". "La natura non è né buona né cattiva, è indifferente", ha detto Piano, invitando a usare l'intelligenza con cui "abbiamo costruito argini a tutto, perché non possiamo difenderci da questo mostro del sisma?". "Dobbiamo avere fiducia nella scienza - ha concluso - e uscire dal medioevo oscuro della fatalità. Non so se sarà una rivoluzione ma una presa di coscienza collettiva sì" (ANSA).   

08/04/2017 13:16
Vissana salumi apre nuovo punto vendita a Piediripa

Vissana salumi apre nuovo punto vendita a Piediripa

''Ricominciare dandosi subito da fare con forze proprie è quanto stanno facendo tantissime persone nel nostro territorio dopo gli eventi drammatici del sisma e questo è anche il 'diktat' informale che accomuna le imprese che hanno subito danni''. Lo dice la Confindustria di Macerata, che annuncia che una ''una delle aziende più colpite dal terremoto, la Vissana Salumi di Visso, con coraggio e grande spirito di iniziativa non solo ha ripreso l'attività produttiva ma aprirà sabato 8 aprile un nuovo punto vendita a Piediripa''. Sarà possibile acquistare i prodotti tipici alimentari, come il Ciauscolo di Visso a marchio Igp, ''che da sempre contraddistinguono e sono l'espressione di valore del nostro territorio. Un messaggio che dà speranza e ci invita a 'trasformare' l'inevitabile sconforto in energia per guardare avanti partendo dalle nostre tradizioni''.

08/04/2017 13:09
"Aiutiamo e non crolliamo", 10.500 confezioni di pasta alle famiglie terremotate

"Aiutiamo e non crolliamo", 10.500 confezioni di pasta alle famiglie terremotate

"Aiutiamo e non Crolliamo" fa ancora centro. La pagina Facebook amministrata dai quattro moschettieri Alessandro Tinti, Luana Torsani, Salvatore Pelella e Paolo Scarselletta intercede per una grossa fornitura di pasta a chi di "Provvidenza" vive tutti i giorni. Più di 10.500 confezioni di pasta sono state donate dal pastificio Regal di Scerne di Pineto (Te) e dirottate sulle Case Famiglia maceratesi e una di Chieti del circuito della Comunità Papa Giovanni XXXIII. Si trattava in parte di pasta che andava consumata in tempi ragionevolmente brevi (40 giorni circa). Attraverso l'interesse di Denis Marini, responsabile di una delle Case Famiglia, si è riusciti a far arrivare questo alimento di prima necessità a varie Case Famiglia di questo meraviglioso circuito di fratellanza vera.

08/04/2017 10:13
Nuova Banca Marche, accordo firmato: "270 uscite volontarie attraverso prepensionamenti"

Nuova Banca Marche, accordo firmato: "270 uscite volontarie attraverso prepensionamenti"

E' stato sottoscritto questa notte l'accordo tra Nuova Banca Marche e le organizzazioni sindacali, propedeutico all'integrazione dell'istituto marchigiano con Ubi Banca. Lo comunica in una nota la Fabi sottolineando che grazie all'intesa è stata "scongiurata la legge 223 sui licenziamenti". L'accordo conferma "270 uscite esclusivamente volontarie attraverso i prepensionamenti incentivati nella parte welfare" e include "una apposita clausola di salvaguardia in caso di cambio normativa pensioni". Previsti incentivi all'uscita e un contenimento delle giornate di solidarietà a 5 giornate per il 2017 5 per il 2018, 4 per il 2019 aumentate di 1 giornata per dirigenti. (Ansa)

08/04/2017 10:00
Sciapichetti, 67 mila sopralluoghi Marche

Sciapichetti, 67 mila sopralluoghi Marche

"Nelle Marche su 90.500 domande di sopralluogo quelli effettuati dall'ufficio della ricostruzione sono 67 mila, mentre 37.500 quelle realizzate in Umbria, poco meno di 31 mila in Abruzzo, circa 20.500 nel Lazio. Numeri che descrivono un'operazione imponente messa in piedi dai tanti tecnici volontari e per questo noi ringraziamo gli ordini professionali per il ruolo che hanno avuto in questa fase''. Lo dice l'assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, che risponde alle critiche del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. ''Se il sindaco Castelli pensa di attaccare la Regione - aggiunge Sciapichetti - in realtà offende i tanti tecnici volontari che in questi mesi hanno lavorato e stanno lavorando a titolo gratuito per la rinascita dei comuni" (ANSA).

08/04/2017 09:30
Vescovo di Camerino: "Sarà una Pasqua sotto le tende"

Vescovo di Camerino: "Sarà una Pasqua sotto le tende"

"Sarà una Pasqua sotto le tende": lo dice monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, vescovo della Diocesi di Camerino-San Severino Marche al termine dell'incontro mensile con i vescovi del cratere terremotato e il commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani.Incontro che si è svolto nel pomeriggio a Torre del Parco, nel comune di Camerino."Nella mia diocesi si contano 326 chiese danneggiate, di cui 267 in maniera grave e così le celebrazioni della Santa Pasqua saremo costretti a viverle nelle tensostrutture. Tra gli sfollati del sisma ci sono 30 parroci e pure io sono costretto a vivere lontano dalla Diocesi", aggiunge il monsignore. A fornire un quadro più complessivo dei danni al patrimonio ecclesiastico causati dal sisma è monsignor Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica: "Nelle Marche sono un migliaio le segnalazioni di chiese più o meno danneggiate inviate al ministero" (ANSA).

08/04/2017 09:10
Il maresciallo capo dei carabinieri Proietti lascia Porto Recanati e diventa comandante della Stazione di Appignano

Il maresciallo capo dei carabinieri Proietti lascia Porto Recanati e diventa comandante della Stazione di Appignano

Il maresciallo capo dei carabinieri Cesare Proietti lascia la Stazione di Porto Recanati per approdare in quella di Appignano. E cambia anche il ruolo: infatti, da vice comandante di Stazione a Porto recanati, ad Appignano sarà il nuovo comandante.  Il maresciallo capo Proietti era arrivato a Porto Recanati il 31 dicembre 2009 e sin da subito si è dimostrato un ottimo collaboratore del suo superiore diretto e della scala gerarchica, dimostrando le sue doti di investigatore che gli hanno permesso in questi anni di raggiungere degli ottimi risultati operativi che gli hanno portato il plauso dei Comandanti e la concessione di due Encomi.   Benvoluto e stimato dalla cittadinanza e dalle autorità locali, intorno al maresciallo capo Proietti i colleghi si stringono in un abbraccio simbolico con l’augurio del raggiungimento di nuovi e più soddisfacenti traguardi professionali.

08/04/2017 08:24
Cucinella "disegna" Camerino: "Sarà la Casa dei cittadini"

Cucinella "disegna" Camerino: "Sarà la Casa dei cittadini"

"La ricostruzione la dobbiamo chiamare sviluppo e, una volta completata, ci dovrà consegnare una Camerino migliore di prima": a dirlo è Mario Cucinella, architetto di fama internazionale, che nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Centro operativo comunale, ha illustrato le linee guida che muoveranno il pensiero di come dovrà rinascere la città.     "Il nostro piano dovrà partire da una strategia condivisa da tutti i protagonisti, a partire dalle istituzioni fino ad arrivare all'università, passando per i cittadini" ha aggiunto Cucinella. Da qui l'idea di realizzare "una Casa dei cittadini dove dialogare e confrontarsi e quindi progettare il futuro non solo dal punto di vista urbanistico" ha spiegato. L'architetto ha anche parlato di "far diventare Camerino un esempio di metodo della ricostruzione post sisma, perché se è vero che il terremoto è un dramma è altrettanto vero che deve essere un'opportunità di sviluppo". A Camerino c'è un'opera straordinaria di Giovan Battista Tiepolo che è l'apparizione della Madonna col bambino a San Filippo Neri, dobbiamo far sì che questo capolavoro torni ad essere visibile a tutti", ha aggiunto Mario Cucinella, l'architetto chiamato a disegnare la ricostruzione di Camerino, nel corso della conferenza stampa in cui si sono illustrate le linee guida che muoveranno il recupero della città della Provincia di Macerata, quasi distrutta dal sisma.    "Ci sono opere e monumenti di grande valore storico e artistico che occorre restituire alla gente non tra dieci anni, ma adesso", ha aggiunto Cucinella, sottolineando l'importanza che possono avere questo tesori dell'arte anche "in chiave di richiamo turistico in queste zone". L'architetto e urbanista ha citato il teatro, "che è magnifico e che ora deve rientrare a far parte della quotidianità di questi luoghi. ''I danni che ha subito Camerino non li hanno subiti gli altri centri e oggi la nostra città è un malato in rianimazione che ha bisogno di un'attenzione giusta. Soprattutto c'è la necessità di non sbagliare il percorso da fare da questo momento in poi". È quanto ha detto il sindaco Gianluca Pasqui aprendo la conferenza stampa in cui l'architetto e urbanista Mario Cucinella ha presentato le sue idee per la ricostruzione della città. Pasqui ha ricordato che al momento ci sono 6.200 persone in autonoma sistemazione e 500 ancora negli alberghi della costa, mentre le attività che hanno chiuso dopo il terremoto sono 220.     Riferendosi all'architetto Cucinella, il sindaco ha voluto evidenziare come "sia qui per aiutare Camerino e il suo territorio in modo da individuare il percorso giusto da intraprendere". (Ansa)

07/04/2017 17:03
Le Marche del sisma dimenticate, Piero Pelù: "Non sappiamo ancora come sono stati spesi i soldi per L'Aquila"

Le Marche del sisma dimenticate, Piero Pelù: "Non sappiamo ancora come sono stati spesi i soldi per L'Aquila"

Dimenticati da tutti. Anche dagli artisti che all'indomani del sisma de L'Aquila presero parte ad un'iniziativa corale senza precedenti e con la vendita del cd Domani raccolsero quasi 1,2 milioni di euro. Il 6 aprile, in concomitanza con gli otto anni dal sisma aquilano, abbiamo pubblicato un pezzo (qui), amaro e provocatorio, proprio su come la tragedia del centro Italia sia passata quasi inosservata anche dai grandi nomi dello spettacolo. E questo articolo è arrivato anche ad artisti di chiara fama. Uno di loro ha risposto alla provocazione, con una dichiarazione che da un lato sconcerta e dall'altro lascia aperti enormi interrogativi sull'utilizzo dei fondi che vennero raccolti all'epoca grazie al cd Domani. Piero Pelù storico front man dei Litfiba e fra i principali protagonisti del cd Domani insieme a Jovanotti, ha risposto così al nostro articolo: "Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio... certo che lo so. Sapete però che i soldi raccolti per il teatro de L'Aquila rimasero bloccati per sei anni e ancora oggi non si sa per cosa furono usati veramente?". Una dichiarazione molto forte che, fra le righe, lascia intendere che se c'è stato un certo "disimpegno" a fronte della tragedia del centro Italia del 2016, forse è anche per come vennero gestiti allora i soldi. I fondi, versati dall'allora ministro Sandro Bondi su un conto corrente intestato al Mibac, vennero destinati alla ricostruzione del Conservatorio 'Alfredo Casella' e in piccola parte (69 mila euro) a quella del Teatro comunale.  Fu proprio Jovanotti nell'aprile 2012 a denunciare come i fondi non fossero ancora stati utilizzati: ""Parte dei fondi (6%) sul Teatro Comunale - scriveva in un tweet - risulta spesa. Il grosso, assegnato al Conservatorio, è fermo". Il 25 luglio 2012, il Ministero dei Beni Culturali emanava un comunicato dove si leggeva "I proventi della vendita del brano “Domani 21 aprile 2009”, registrato all’indomani del sisma in Abruzzo, hanno una nuova destinazione: il Teatro San Filippo Neri nel centro storico de L’Aquila. La donazione di 1.121.607 euro, disponibile presso il Ministero dei Beni Culturali, era inizialmente destinata alla ricostruzione del Conservatorio Casella e del Teatro Comunale dell’Aquila, semi-distrutti dal sisma. Nell’ambito dell’azione di accelerazione della ricostruzione che il Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, svolge su delega del Presidente del Consiglio, il Governo sta infatti intervenendo per accelerare l’utilizzo delle risorse ancora disponibili dalle donazioni verso destinazioni di massima utilità. In questo caso è stata acquisita la disponibilità dei destinatari originari della donazione – conferita con il vincolo di impiego sull’intervento di recupero del Conservatorio e del Teatro Stabile dell’Aquila – a orientare queste risorse finanziarie verso un progetto di più celere realizzazione individuato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo. Questa scelta è stata attuata da coloro che hanno realizzato il progetto artistico “Domani 21 aprile 2009” al fine di garantire, in tempi più rapidi, il proficuo impiego del ricavato della loro iniziativa. I protagonisti del progetto di raccolta fondi “Domani 21 aprile 2009”, ovvero, gli artisti coinvolti su iniziativa di Mauro Pagani – autore e produttore artistico del brano -, Lorenzo Jova Cherubini “Jovanotti”, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Caterina Caselli, produttore discografico SugarMusic S.p.a., hanno quindi acconsentito al cambio di destinazione dei fondi proprio nei giorni scorsi. La donazione conferita da SugarMusic S.p.A. per conto degli “Artisti Uniti per l’Abruzzo”– derivante dalla vendita del CD della canzone “Domani 21 aprile 2009” eseguita gratuitamente da questi ultimi – è stata quindi riassegnata all’urgente finanziamento del restauro degli interni del Teatro San Filippo Neri, senza il quale l’opera non poteva recuperare la propria funzionalità nel tessuto culturale urbano. Grazie a tale liberalità, si potrà ripristinare e rendere utilizzabile il teatro". Il 6 aprile 2017, Piero Pelù afferma che "ancora oggi non si sa per cosa furono usati veramente" quei soldi. Misteri italiani. 

07/04/2017 13:30
Joint venture Marche - Umbria: Visso, Ussita, Castelsantangelo e Preci insieme per una ricostruzione condivisa

Joint venture Marche - Umbria: Visso, Ussita, Castelsantangelo e Preci insieme per una ricostruzione condivisa

Soltanto pochi giorni fa la notizia della visita di Carlo e Camilla di Inghilterra in Italia lasciava sperare in un aiuto (leggi qui) per tutti i territori gravemente colpiti dal sisma. Ma in sette mesi si è radicata una regola che anche questa volta ha dettato legge: il territorio maceratese non è protagonista del terremoto. Così anche in questo caso, sebbene i reali d’Inghilterra abbiano degustato i nostri prodotti e promesso aiuti, la notizia di oggi è che Carlo donerà 3 milioni ad Amatrice. Sembra che il territorio maceratese soffra di invisibilità. Come se la situazione nei paesini dell’alto maceratese sia migliore di altri posti, dimenticando che l’epicentro del 6.5 del 30 ottobre è stato a Castelsantangelo sul Nera. Insito, probabilmente, nel DNA di queste persone che abitano la zona dei Monti Sibillini è l'evitare polemiche per passare invece subito ai fatti. Così, il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha dato un segnale concreto proprio di questa mentalità, dello spirito di chi non molla nonostante l’indifferenza dei media e di chi ha potere; poche ore fa il primo cittadino di Visso ha pubblicato su Facebook un post per annunciare la collaborazione tra il suo Comune e quelli di Castelsantangelo, Ussita e Preci nata ieri, con un incontro proprio nella cittadina umbra, una piccola galanteria visto che gli altri tre sono marchigiani. La motivazione di questa unione sta nel fatto che “per poter sostenere le proprie ragioni occorre mettere insieme più realtà... in questo caso poi parliamo di realtà che hanno in comune molto di più dei danni del terremoto visto che si tratta di un territorio omogeneo per conformazione, densità abitativa, storia, prodotti e ambiente” come dichiara Pazzaglini. “Il primo passo è stato quello di inviare una lettera al Ministero dell’Ambiente per chiedere un incontro. Parliamo una sola lingua, con una sola voce in modo tale da avere più forza”. L’obiettivo è quello di avere una ricostruzione condivisa e il rilancio di questo territorio: i danni subiti in questi Comuni non sono di un livello inferiore rispetto agli altri. "Abbiamo visto raccolte importanti per Norcia e Amatrice e l’essere sempre esclusi da questi benefici non aiuta, anzi, potrebbero far morire le nostre realtà". Quattro sindaci, oltre a Pazzaglini anche Falcucci, Rinaldi e Bellini, che “ancora una volta hanno dimostrato di non rassegnarsi al destino (e forse anche al disegno di qualcuno) avverso” e che faranno di tutto per ridare nuova vita a queste terre". "Alla base di tutto ciò c'è un errore"  spiega Pazzaglini: “Hanno nominato un commissario per la ricostruzione sei mesi fa in una fase di emergenza ancora alta e prima delle scosse del 26 e del 30 ottobre. Lo scenario è cambiato il sistema no e quindi c’è stato un intasamento, si è creato un circolo vizioso dal quale lo Stato non riesce ad uscire. Anche se a volte c’è la sensazione che ci sia la volontà di lasciarci morire, io voglio essere ancora ottimista, voglio credere che sia il problema a monte di una cattiva gestione ad avere creato tutto questo caos. Non ci sono arrivate le stalle, non abbiamo le casette ma ancora macerie”. Così la ricostruzione sembra lontana nel tempo e la cosa migliore, secondo il sindaco di Visso, è fare in modo che questa venga gestita dai Comuni e che la Regione e lo Stato vigilino, come in teoria sarebbe più logico che funzionasse. Non è un’unione per gridare cosa non va, ma voler mettere insieme forze diverse per fare proposte concrete: “Non serve lamentarci, è necessario agire per fronteggiare la mole di lavoro che abbiamo di fronte”.

07/04/2017 12:45
Il Governo dice sì all'incontro con i terremotati

Il Governo dice sì all'incontro con i terremotati

Il governo scioglie la riserva e dice sì al'incontro con i terremotati. Mediante una nota inviata ai coordinatori dei Comitati "Quelli che il terremoto e "La terra trema noi no", hanno accettato la richiesta di aprire un tavolo intergovernativo per discutere sul da farsi e sulle problematiche evidenziate lo scorso 1 aprile dai cittadini delle zone colpite. La risposta è arrivata in concomitanza con l'ottavo anniversario del sisma che colpì la città de L'Aquila nel 2009. Le Istituzioni e i Comitati che hanno aderito alla richiesta di apertura del tavolo interistituzionale, in queste ore impegnate a fissare la prima data utile per questo importante confronto, tanto atteso dai cittadini, quanto dall'opinione pubblica. A questo confronto si sono unite anche le repliche positive dei capigruppo di forze politiche come Forza Italia, Movimento 5 stelle, Lega e Fratelli d'italia.

07/04/2017 12:18
Trenta giorni per demolire l'Itis di San Severino

Trenta giorni per demolire l'Itis di San Severino

Inizieranno all'inizio della prossima settimana, i lavori di demolizione dell'Itis di San Severino che andranno avanti per trenta giorni. Il progetto di demolizione, è stato affidato alla società Torelli Dottori S.p.A. di Cupramontana. I lavori sono stati finanziati dalla provincia di Macerata per una cifra di 600.000 Euro di spesa complessiva. L'istituto Divini fu costruito alla fine degli anni '50. Le apparecchiature dei laboratori sono già state recuperate nei mesi post - sisma. Il nuovo plesso nascerà in un'area adiacente di novemila metri quadrati circa. I tempi per la ricostruzione del "nuovo Divini" non sono stati ancora definiti: solo dopo la demolizione del vecchio istituto colpito come tanti edifici nella provincia di Macerata dal terremoto del 2016, si sapranno le modalità e i tempi per la ricostruzione. "Una bella risposta di tempestività da parte dell'istituzione che rappresento. Noi abbiamo fatto la nostra parte sia economica che logistica, ora tocca alle istituzioni sopra alla provincia di Macerata fare il resto per la ricostruzione dell'Istituto Divini" ha detto il presidente Antonio Pettinari.  

06/04/2017 16:53
Pieve Torina, pronto il progetto per la nuova scuola. E le casette arriveranno entro il 21 agosto

Pieve Torina, pronto il progetto per la nuova scuola. E le casette arriveranno entro il 21 agosto

E' stato presentato il progetto della nuova scuola di Pieve Torina, uno dei comuni più danneggiati dal terremoto. L'incontro si è svolto nella tensostruttura dove ora i ragazzi frequentano le lezioni ''facendo 150 chilometri al giorno, andata e ritorno dalla costa dove sono sfollati'' ha detto il sindaco Alessandro Gentilucci.    ''Con nostalgia si è demolita la vecchia scuola - ha aggiunto - ma manterremo il filo tra passato e futuro, tra quella che è l'antica Pieve e quella che sarà la nuova''. ''Speriamo di non perdere troppi ragazzi, all'inizio del prossimo anno scolastico''. Il nuovo edificio ospiterà 120 studenti. La settimana scorsa è stato condotto l'esame di microzonazione sismica per avere la sicurezza che non ci siano rischi per la struttura, che sarà a due piani: al primo livello la scuola primaria, al secondo la secondaria di primo grado. Intanto c'è l'ufficialità sull'arrivo delle casette. "Le avremo al massimo per il 21 agosto'' ha assicurato Gentilucci. (Ansa)

06/04/2017 15:45
Nuova sede delle scuole superiori di Tolentino, intervento dell'architetto Sensini

Nuova sede delle scuole superiori di Tolentino, intervento dell'architetto Sensini

Dall'architetto Mario Sensini riceviamo Lo scorso 20 marzo in Ancona, tra il Vice Commissario presidente della regione Marche Ceriscioli, il presidente della provincia di Macerata Pettinari e il sindaco di Tolentino Pezzanesi, è stato sottoscritto un accordo finalizzato alla realizzazione in località “zona Pace” di Tolentino di un campus dedicato alle scuole secondarie di II grado le cui sedi in centro storico sono state dichiarate inagibili. Sembrerebbe il coronamento dell’iniziativa sostenuta da uno specifico comitato di professori e studenti dei Licei di Tolentino come emerso nell’assemblea autogestita del 10 febbraio scorso. C’ero andato anche io a quell’assemblea, sollecitato da alcuni genitori, con l’intento di sottoporre all’attenzione dei ragazzi quell’idea che aveva guidato le scelte dell’amministrazione comunale di qualche anno indietro, quando si decise di mantenere la sede dei licei all’interno dell’area storica. Quell’idea un po’ visionaria, che anticipava in qualche modo il documento del MIUR sulle linee guida per le scuole innovative, aveva individuato nel centro storico tutte quelle condizioni necessarie per un modello di scuola innovativo basato su di uno stretto rapporto con l’urbano, una scuola intesa come nodo all’interno di una matrice di relazioni funzionali e spaziali che avrebbe permesso di valorizzare il centro storico come civic-center. La sede dei licei all’ex orfanotrofio faceva parte di quel programma, un programma solo in parte attuato, dove il rapporto scuola-città poteva contare sulla biblioteca di Palazzo Fidi, sul teatro Vaccai (allora pienamente funizionante) sui musei di Palazzo Parisani-Bezzi e San Gallo, sul Palazzetto dello sport, sulla Piscina. Soprattutto poteva contare su quel pesante bagaglio di cui si faceva riferimento nel video proiettato nel corso dell’assemblea, video prodotto da un gruppo di ragazzi con “lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di un campus scolastico atto ad ospitare le scuole superiori di Tolentino che attualmente sono inagibili. Le scuole sono la base della cultura e della formazione critica di ogni giovane cittadino”. Una forte emozione nell’ ascoltare la voce narrante “Volevo volare come le rondini leggere che viaggiano senza bagaglio, ma il bagaglio ce lo avevo ed era anche pesante, dentro c’erano le colline pezzate da colture antiche, lo scricchiolio dei sanpietrini sotto i miei passi, il fruttivendolo e la carne dolce dell’uva, la profumeria che odora di rossetto della mamma, il porticato della piazza che vuole abbracciare i propri figli, il viso candido della basilica accarezzato dal primo sole, i vicoli storti che profumano di bucato e sugo al pomodoro, c’era il cielo con incollate poche nuvole di zucchero filato, e poi una mattina le montagne corsero verso il mare ……….” Una eccezionale interpretazione della città storica, quella città storica da tutelare, anche dalle azioni devastanti del sisma, quella città storica da valorizzare e non da abbandonare “Sono un albero, siamo tutti alberi per questo non possiamo sradicarci “ con questa frase terminava il video dei giovani autori. Quella città storica che, forse con una visione troppo innovativa per allora, aveva accolto le sedi delle scuole superiori ma che nel corso degli anni si è caricata di uno sterile rapporto tra scuola e città gravato dal falso problema di gestione degli spostamenti, dall’assenza di percorsi protetti, dal rigoroso rispetto degli orari, riducendo così quell’idea innovativa in un semplice rapporto edificio-funzione all’interno dei suoi limiti fisici, per cui quella visione: “nel pomeriggio si studia in biblioteca” oppure “oggi tutti in piscina” oppure “assemblea d’istituto al Teatro” è rimasta solo nelle intenzioni; poi ci ha pensato il terremoto e quel vecchio edificio ha mostrato tutta la sua debolezza ed anche qualche cenno di cedimento, la paura ha fatto il resto. In quell’assemblea, avrei sottoposto all’attenzione dei ragazzi quel modello, quel modello che nel video da loro prodotto, traspariva in ogni parola e in ogni nota, quel modello rimasto sospeso, ma, che presenta ancora tutte le condizioni per essere attuato, compresa la messa in sicurezza dell’ex orfanotrofio. Raccolsi l’invito dei ragazzi dell’autogestione rinunciando al mio intervento che sarebbe risultato fuori dal coro del comitato dei promotori che avevano organizzato l’incontro proprio per sostenere la realizzazione del “nuovo campus” abbandonando quel modello che avrebbe offerto al comune di Tolentino una nuova occasione scaturita dall’ipotesi di costruire una palestra sopra al parcheggio “Matteotti”. Una nuova occasione per Tolentino: città laboratorio della modernità che l’Amministrazione comunale, di sicuro inconsapevolmente, nell’ambito di un Accordo di programma con la Provincia di Macerata, aveva individuato, nel tentativo di risolvere un problema (dotare la scuola collocata in un antico edificio del centro storico di una palestra), un percorso e una soluzione spaziale che presentava tutte quelle caratteristiche che gli addetti ai lavori collocano all’interno della definizione “spazi innogenetici”, cioè spazi che producono innovazione, spazi che sono all’origine di un continuo rinnovamento di conoscenze - specialmente di carattere tecnologico - spazi altri, spazi aggiuntivi, spazi sovrapposti. Un percorso pedonale in quota di appena 200 metri, tra gli alberi di piazza dell’Unità e dei giardini “John Lennon” per collegare la scuola con la nuova palestra - Una palestra sopra un parcheggio, una forma innovativa di rispondere alle esigenze di rispetto degli standard urbanistici del vecchio decreto interministeriale due aprile 1968 n. 1444. Si poteva riscontrare, in quell’accordo di programma, la possibilità di individuare nella copertura del parcheggio “Matteotti”, il primo di quei possibili luoghi dell’innovazione dove intervenire con strategie progettuali capaci di innescare nuove esperienze e nuovi immaginari dell’ urbano caratterizzati da spazi pubblici sospesi tesi a reinventare le forme della città insieme al cambiamento dei modi di usare lo spazio. Nel mondo accademico è in corso, da diversi anni, un dibattito su questo tema e cioè sul tentativo reale di superamento dei principi e del linguaggio moderno verso il contemporaneo della quarta rivoluzione industriale. La materia è scabrosa ma intrigante: purtroppo il percorso scelto dall’Amministrazione comunale di Tolentino in accordo con la Provincia di Macerata e la Regione Marche non va nella direzione di coniugare i valori tramandati dalla tradizione della modernità (standard urbanistici – zoning – ecc.) con nuove forme dello spazio pubblico, si è preferito andare sul “facile”: un’area libera in pianura, pure collegabile alla ferrovia ….. In ogni caso, al di la dei comitati del SI o del NO, per il passaggio dalla città moderna alla città contemporanea, sarebbe auspicabile non perdere questa occasione per far misurare il mondo delle professioni su questo tema attraverso l’autopromozione di un concorso d’idee come forma di partecipazione a quel laboratorio della modernità che farebbe di Tolentino una piccola Singapore.

06/04/2017 12:30
Otto anni fa L'Aquila. Ma Jovanotti, Pelù e gli altri, avranno saputo che c'è stato un terremoto anche nelle Marche?

Otto anni fa L'Aquila. Ma Jovanotti, Pelù e gli altri, avranno saputo che c'è stato un terremoto anche nelle Marche?

Alle 3.33 di otto anni fa un tremendo terremoto devastò L'Aquila. L’impatto del sisma sulla città abruzzese e su tanti paesi, borghi e località vicine, fu devastante. Nei crolli morirono più di 300 persone, oltre 1600 furono i feriti, e 80.000 gli sfollati. Uno dei crolli rimasti emblematici di quel terremoto fu quello della Casa dello Studente, dove dormivano decine di studenti universitari. Ancora una volta l’Italia si trovò a piangere morti che potevano essere evitate: da tempo infatti si conosceva l’elevata sismicità dell’area, ma l’edilizia si mostrò del tutto inopportuna a resistere a un terremoto di quelle proporzioni.  Solo un mese dopo, cinquantasei artisti fra i più apprezzati e popolari in Italia (Afterhours, Al Bano, Alioscia (cantante dei Casino Royale), Antonella Ruggiero, Antonello Venditti, Baustelle, Bluvertigo, Caparezza, Claudio Baglioni, Carmen Consoli, Caterina Caselli, Cesare Cremonini, Dolcenera, Elio e le Storie Tese, Elisa, Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Fabri Fibra, Francesco Renga, Franco Battiato, Frankie hi-nrg mc, Gianluca Grignani, Gianna Nannini, Gianni Maroccolo, Gianni Morandi, Giorgia, Giuliano Palma, Giusy Ferreri, J-Ax, Jovanotti, Laura Pausini, Luca Carboni, Ligabue, Malika Ayane, Mango, Mario Venuti, Marracash, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Pezzali, Morgan, Negramaro, Negrita, Nek, Niccolò Agliardi, Niccolò Fabi, Pacifico, Piero Pelù, Roberto Vecchioni, Ron, Roy Paci, Samuele Bersani, Sud Sound System, Tiziano Ferro, Tricarico, Zucchero) diedero vita a "Artisti uniti per l'Abruzzo", incidendo un singolo, "Domani 21/04/2009", per devolvere interamente i proventi della vendita del disco alla campagna Salviamo l'arte in Abruzzo.  Ora, al di là del gesto generoso e apprezzabilissimo, possibile che di questi 56 artisti, nessuno abbia saputo che fra l'agosto e l'ottobre del 2016 un terremoto anche più forte di quello de L'Aquila ha devastato un territorio che coinvolge quattro regioni del centro Italia? Perchè questo terremoto continua a passare sempre in secondo piano, senza che ci sia anche un gesto, come quello degli "Artisti uniti per l'Abruzzo", capace di tenere alta l'attenzione su una tragedia di cui a distanza di mesi e mesi non si riesce a venire a capo?  Meno male che ci sono gli artisti di casa nostra, quelli come Tranca e Paulet che cercano di far capire all'Italia cosa realmente sia capitato da queste parti. E per questo il loro video, il loro "O marchigiani karma" deve essere condiviso ovunque, fino a che qualcuno non si accorga che esiste anche una parte del Paese devastata e dimenticata. Comunque, se avete modo, magari a Jovanotti, a Pelù e agli altri, informateli che anche nelle Marche c'è stato un terremoto devastate. Visto mai che qualcosa si muova...    

06/04/2017 09:11
Civitanova, pulizia del corso: il mistero della spazzatrice fantasma

Civitanova, pulizia del corso: il mistero della spazzatrice fantasma

Si torna a parlare della famigerata spazzatrice e della pulizia dei marciapiedi di Corso Umberto I. Nella mattinata di oggi, il titolare di un negozio ivi ubicato, ha pubblicato delle foto mentre era intento nello spazzare la parte prospicente il suo esercizio. Memori delle polemiche di qualche settimana fa relative all'utilizzo della spazzatrice, che il vice sindaco Silenzi affermava passare da anni dalle 5 in poi, l'abbiamo contattato per farci spiegare quelle foto. Abbiamo ipotizzato che potesse essere un maniaco della pulizia e nonostante il passaggio del macchinario, volesse comunque lustrare a dovere il marciapiede di fronte al suo negozio per accogliere nel migliore dei modi i suoi clienti ma la sua risposta va in tutt'altra direzione: "dopo il 25 marzo, la spazzatrice del comune non è più passata e siamo noi commercianti che lo facciamo tutti i giorni". Ci fa sapere inoltre che oltre a lui, che oggi ha fatto delle pulizie un po' più rigorose, c'erano altre tre colleghi. A questo punto la palla torna in municipio perché qualcosa non quadra: passa o non passa questa spazzatrice?

05/04/2017 21:27
Gli operai dell'ufficio tecnico di Corridonia salvano la gattina Susi

Gli operai dell'ufficio tecnico di Corridonia salvano la gattina Susi

Una gattina salvata dagli operai del comune. È la storia che racconta un cittadino di Corridonia, con gratitudine nei confronti del Comune. "A causa  - racconta - dei lavori del taglio di tutti i rami degli alberi del giardino dell’ex-convento delle Clarisse, ora nuove case popolari, la mia gattina Susi, che era andata sui tetti arrampicandosi sui rami di un albero, non poteva più ridiscendere.  Miagolava disperata. Ho chiamato l’ufficio tecnico del Comune che ha inviato immediatamente due operai elettricisti  e una gru con cestello, permettendomi così di recuperare Susi. Il mio è un doveroso riconoscimento sia all’ufficio tecnico che ai due operai per il consapevole aiuto nel  risolvere il problema di un animale domestico".    

05/04/2017 21:23
Dall'uragano Katrina al sisma del Centro Italia: "È troppo presto per ricostruire"

Dall'uragano Katrina al sisma del Centro Italia: "È troppo presto per ricostruire"

"I danni sono estensivi e molto gravi e sarà molto difficile riuscire a recuperare la situazione". Lo ha detto il prof. Edward James Blakely, commissario straordinario per la ricostruzione di New Orleans dopo l'uragano Katrina, ospite dell'Università di Macerata, dopo aver compiuto un sopralluogo nelle zone terremotate dell'alto Maceratese. Per Blakely "è molto presto per parlare di ricostruzione. E non si può evidentemente ricostruire come abbiamo fatto in passato. Serve una ricostruzione nuova". "Il primo principio - ha aggiunto - è che non si può ricostruire senza che ci sia una comunità alle spalle. Bisogna prima ricostruire la comunità.  Non dobbiamo solo ricostruire, dobbiamo riposizionare. Le persone debbono avere le stesse cose che avevano prima del disastro ma in un posto differente" (ANSA).

05/04/2017 19:46
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