Una bella storia di solidarietà e di amicizia è quella che vede protagonisti i comuni di Cassano D’Adda in Lombardia e San Severino Marche. Al centro di tutto Valeria e Chiara, due amiche sin dai tempi delle elementari quando, dopo il terzo anno di scuola Valeria, ora professoressa a San Severino, torna nelle Marche con la Lombardia nel cuore.
Dopo il terremoto che ha colpito la nostra regione è Chiara che parte dalla Lombardia con un camper di aiuti che poi verrà donato a una famiglia di Visso che aveva appena perso la casa.
E insieme alla sua amica del cuore e alla volontaria e mamma Claudia Paciaroni attivano una grande rete di solidarietà che si ufficializza nella creazione dell’associazione “108 Una scuola per la vita”.
Lo scopo è quello di trovare fondi per poter donare alla scuola di San Severino delle casette di legno che sostituiscano i laboratori che ora non ci sono più.
Ed è così che, nell’ambito delle numerose iniziative organizzate dalle volontarie, sabato 28 aprile anche i professori dell’Università di Camerino Claudio Di Celma ed Emanuele Tondi hanno portato il loro contributo parlando del terremoto e mostrando le immagini del comune di Camporotondo di Fiastrone, di cui il secondo è sindaco.
Tondi, prima della sua presentazione, ha tenuto a proiettare un video del suo comune, duramente colpito dal terremoto, ma che si sta rimettendo in piedi grazie all’ottimismo e alla voglia di fare dei suoi abitanti.
E’ intervenuto anche l’assessore del comune di San Severino Marche Tarciso Antognozzi a testimoniare la gratitudine dell’amministrazione per quanto il comune di Cassano d’Adda sta facendo.
Una bella storia di solidarietà aldilà dei confini regionali.
Dopo il tutto esaurito del weekend pasquale e del ponte per il 25 aprile, anche la Festa del Lavoratori registra un massiccio numero di presenze a Civitanova.
La città ha cominciato a svegliarsi ed animarsi sin dalle prime ore del mattino con la pista ciclabile molto frequentata, tanto dagli amanti delle camminate che da runners e ciclisti.
Il meteo è stato benevolo per l'ennesima volta (anche se il cielo è diventato molto nuvoloso nel pomeriggio e verso le 19 è caduta anche qualche goccia di pioggia. E' stato bello al mattino e nel primo pomeriggio) e ha regalato una giornata quasi perfetta, calda e assolata, che ha spinto molti a sdraiarsi in spiaggia per prendere la tintarella in attesa del pranzo. Qualcuno si è organizzato ed ha portato tutto l'occorrente per mangiare in spiaggia, ma sono tanti quelli che hanno deciso mangiare nei ristoranti degli stabilimenti balneari che anche oggi hanno registrato il tutto esaurito. A completare l'offerta gastronomica, negli spazi dell'Ex Ente Fiera c'è lo "Street Food Time" con diciassette stilosi food truck da ogni regione d'Italia che dall'altro ieri stanno dando la possibilità di degustare oltre cento proposte gastronomiche differenti.
Sul lungomare sud, dalle 9:30 di questa mattina è andata in scena la prima edizione della Stra.. Bimbi, una gara di corsa su strada per bambini dai 6 ai 15 anni organizzata dall'Atletica Civitanova. I piccoli sportivi si sono cimentati, in base alla loro età, in percorsi da 400 metri per i più piccoli, fino ai 1600 per i più grandicelli.
Sempre nello stesso lungomare c'è il tradizionale mercatino, come al solito affollatissimo e si stava attrezzando il palco per lo spettacolo musicale del pomeriggio: il “Believers Band Show”, con l'ensemble di 7 elementi capitanata da Luca Ciarpella che presenterà il suo vasto repertorio tra blues, rock e funky.
Nonostante le varie feste ed iniziative di molti comuni vicini, il primo maggio civitanovese è ormai un realtà affermata e consolidata.
Sono trecentomila i marchigiani adulti (25%) che hanno scelto di fare una gita fuori porta, con il classico picnic al mare, in montagna, in campagna o comunque nel verde. E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti-Ixè per la Festa del lavoro: la maggioranza (29 per cento) ha scelto di restare in casa propria o di parenti e amici, mentre il 10% approfitterà della ricorrenza per partecipare a manifestazioni, eventi e concerti, più un altro 9% che ha optato per la vacanza.
Tra chi ha preferito la gita fuori porta, il "must" sono le braciolate sul posto, ma anche le fave e pecorino, al top delle preferenze per festeggiare il primo maggio nelle aree terremotate, dove il classico abbinamento è la dimostrazione della voglia di tornare alla normalità, grazie anche al mezzo milione di italiani che nei ponti primaverili ha scelto di recarsi nelle aree del Centro Italia, secondo un'analisi Coldiretti-Ixè. Segnali positivi arrivano anche dagli agriturismi colpiti dal sisma, un trend da sostenere con misure efficaci. (Ansa)
''Nessuno sfollato ospite dei camping verrà costretto a trasferirsi in un'altra struttura. Chi si vuole spostare lo farà spontaneamente. Questa è la linea dettata dal presidente delle Marche Luca Ceriscioli nei giorni scorsi, e a questa ci atteniamo''. Lo ha detto all'ANSA l'assessore regionale Moreno Pieroni, commentando la protesta dei comitati degli sfollati del camping Holiday di Porto Sant'Elpidio (Fermo), che in piccola parte dovrebbero trasferirsi a pochi km di distanza per lasciar posto ai turisti.
''Abbiamo chiesto ai camping di prorogare l'accoglienza, e siamo comunque pronti a individuare le soluzioni più adatte per chi deciderà di trasferirsi, salvaguardando i diritti di tutti, anziani e disabili in primo luogo''. ''Vedremo dopo il 2 maggio come muoverci'' conclude Pieroni.
''Credo sia arrivato il momento in cui la gestione del post terremoto debba passare ai Governatori: il Governo e il premier Gentiloni affidino il ruolo di Commissari alla ricostruzione ai 4 presidenti di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo''. Lo dice l'assessore al turismo e cultura delle Marche Moreno Pieroni, che sta gestendo la vicenda degli sfollati ospiti negli hotel e nei camping della costa.
Nessuna critica o polemica con il Commissario Vasco Errani, ''ma la devastazione è troppo grande, i problemi sono tanti, ed è giunta l'ora che siano i presidenti, oggi vice commissari, a svolgere la funzione di commissari a pieno titolo nei rispettivi territori. Chiederemo ai nostri parlamentari di impegnarsi in questo senso'' ha aggiunto l'assessore regionale Pieroni.(Ansa)
Il 2 maggio una rappresentanza del comitato degli sfollati del sisma 'La mia terra trema io no' verrà ricevuta dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti: i terremotati spiegheranno perché si oppongono al trasferimento dai camping in cui si trovano attualmente a Porto Sant'Elpidio in altre strutture di Lido di Fermo e Marina Palmense. Ieri, dopo aver ricevuto dalla Protezione civile regionale i primi voucher per il trasloco, un gruppo di sfollati ha dato vita ad una protesta davanti al camping Holiday. ''C'erano molti errori nell'indicazione dei nuclei familiari da spostare'' spiega Ludvina Cinti, ospite dell'Holiday.
''Hanno separato famiglie, consegnato il voucher a persone affette da handicap grave, per poi scoprire, a fine giornata, che alcuni avevano diritto di restare''. La Regione aveva chiesto ai titolari dei tre camping interessati di prorogare l'accoglienza per i terremotati: due hanno accolto in piccola parte o in toto la richiesta, un terzo camping ha risposto di non poter annullare le prenotazioni dei turisti. In mezzo ci sono loro, gli sfollati, ''sempre più stressati - dice Ludvina -,umiliati, molti costretti a ricorrere ai farmaci per tenere a bada l'ansia''. Lo stesso quadro descritto dal sindaco di Ussita Marco Rinaldi: ''Vado alla Risacca, il camping, e vedo lo sguardo perso dei miei sfollati. Gente che in questi mesi ha cambiato perfino espressione, persone disperate. L'ho scritto al prefetto, al presidente della Regione e lo ripeto, i terremotati non possono essere spostati dalle strutture ricettive in cui si trovano ora''. (Ansa)
Con l'arrivo della bella stagione e la riapertura dei locali del lungomare centro (sembra che fino alla rotonda di recente si sia iniziato a chiamarlo così), si ripropone come tutti gli anni il problema del parcheggio selvaggio.
Nonostante siamo solo ad inizio stagione e ancora non si registra il pienone estivo, il fenomeno è già ricomparso e nelle due serate appena trascorse, quella di venerdì e quella di ieri sera, si è già iniziato a parcheggiare sulla pista ciclabile, sui parcheggi per i disabili senza esporre il permesso, sulle strisce pedonali e nel tratto iniziale di Via Regina Margherita, dalla rotonda all'incrocio, che negli ultimi anni è diventato a doppio senso di circolazione e non si potrebbe più farlo.
Nel periodo iniziale dopo il cambio di circolazione, nella via in questione erano stati messi dei cordoli per separare le due corsie che per fortuna sono stati rimossi, perché con quelli, coloro i quali andavano verso nord, a causa della sosta selvaggia dovevano passarci sopra con l'auto se volevano raggiungere la rotonda. Certo, sarebbe stato meglio mettere un po' d'ordine ed evitare di farci parcheggiare ma vista la situazione insanabile, questa è stata una saggia decisione.
A questo punto, per completare il quadro, ci manca solo di entrare nel vivo della stagione ed avere le auto parcheggiate anche all'interno della rotonda e del sottopasso, come accade tutte le estati.
Sono partiti da San Severino Marche, dove faranno ritorno il primo maggio dopo aver percorso a piedi un anello di 65 chilometri, i camminatori dell’iniziativa “In cammino per Camerino” messisi in strada per far sentire tutta la propria vicinanza e la propria solidarietà alla popolazione e alle imprese colpite dal terremoto.
Dopo una breve presentazione dell’iniziativa, ospitata all’interno del cortile del chiostro di San Domenico, la manifestazione ha ufficialmente preso il via con la prima tappa da San Severino a Camporotondo di Fiastrone passando per Serrapetrona. Domenica passaggio successivo fino a Camerino, passando per Caldarola, e poi lunedì 1 maggio rientro attraverso un suggestivo percorso, scelto con la collaborazione del Cai settempedano, fra boschi e gole del territorio.
“Siamo paesi colpiti soprattutto moralmente – ha detto il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, portando il proprio saluto e tenendo a battesimo l’iniziativa, per aggiungere subito dopo - Dobbiamo andare avanti e lottare per ricostruire. Abbiamo bisogno di uscire, cambiare aria e ritrovarci. Ripartiamo da San Severino con il vostro aiuto e con l’aiuto di tutti”.
Alla presentazione della camminata, ideata da Francesca Pucci con il patrocinio dei Comuni di San Severino, Camerino, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e dell’Università degli Studi di Camerino e la collaborazione dell’associazione “Io non crollo”, ha preso parte anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.
“A passo lento si abita un paesaggio e sono le cose più semplici a diventare le più importanti - ha spiegato Francesca Pucci, ideatrice dell’evento, alla vigilia della partenza –
Dalla similitudine tra la metafora del cammino e la vita di chi è ripartito da zero nasce l’idea di questa iniziativa”.
L’evento è assolutamente gratuito e chiunque lo vorrà potrà aggregarsi in questi tre giorni di cammino ma anche contribuire attraverso l’acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale in vendita nei locali presenti lungo tutto il percorso.
Luciano Ruffini, già sindaco di Tolentino per due mandati, è il nuovo presidente dell'associazione Sermit Onlus (Servizio Missionario Tolentino). Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci dell’associazione, attiva nello sviluppo di adozioni a distanza e di microprogetti di solidarietà internazionale (India, Uganda, Brasile) e, localmente, attraverso un “Centro di Ascolto”, con azioni di prossimità e contrasto alle situazioni di disagio sociale e di povertà in genere.
Ogni due anni la onlus rinnova il proprio direttivo al fine di consentire la rotazione e il rinnovo dei ruoli nell’ambito dell’associazione. L’assemblea ha espresso il proprio apprezzamento per l’azione svolta al direttivo uscente con particolare gratitudine al Presidente Silvano Vellante che ha guidato il Sermit per 4 anni.
Si è successivamente proceduto al rinnovo che ha registrato indicazioni per 12 soci risultando nominati i seguenti componenti: Anna Antonelli, Tarcisio Giuliani, Sante Pascucci, Vincenzo Piccinini, Luciano Ruffini, Silvano Vellante e Giorgio Ventura.
Alla prima convocazione del direttivo, si sono registrate le dimissioni, per motivi personali, di Tarcisio Giuliani e il subentro di Paolo Ruggeri. Il direttivo ha quindi indicato nelle persone di Luciano Ruffini e Sante Pascucci il presidente ed il vicepresidente per il mandato biennale che inizia in questi giorni.
L’assemblea ha sottolineato l’esigenza di improntare il mandato all’insegna della concretezza e della vicinanza alle situazioni di povertà e disagio, fortemente aggravate dal perdurare dello sciame sismico e della crisi economica da tempo in atto. "Particolare cura" si legge in una nota "necessita dedicare al sostegno materiale e all’affiancamento delle situazioni di emarginazione che affliggono le fasce deboli della popolazione, siano esse costituite da nativi locali o derivanti dal massiccio processo migratorio avvenuto negli ultimi decenni e tuttora in atto.
Il benessere socio-economico della popolazione è condizione imprescindibile per il rilancio della città e del suo ruolo territoriale. Sermit Onlus, nel ribadire la propria vocazione a sostegno delle tradizionali iniziative missionarie internazionali di ispirazione cattolica, intende confermare la propria presenza nel tessuto locale offrendo la propria collaborazione alle associazioni ed alle istituzioni territoriali perseguendo percorsi improntati a concretezza e trasparenza che abbiano come obiettivo il contrasto alla emarginazione ed il benessere sociale".
Oltre al rinnovo del direttivo, all'ordine del giorno c'erano anche l'approvazione del bilancio consuntivo 2016 e il bilancio preventivo 2017.
"Il consuntivo 2016 presenta costi di esercizio per 13.128 €, in calo rispetto al 2015 (17.156 €), i ricavi d’esercizio sono stati pari a 204 €; il disavanzo di gestione ammonta a 12.924 €. In sostanza si è registrata una riduzione sia dei costi (4.027€) sia dei ricavi (236€). Le adozioni a distanza assommano a un totale di 775 (505 in India, 53 in Brasile, 217 in Uganda), con sostanziale mantenimento, nonostante le rinnovate difficoltà economiche e “sismiche”. Le erogazioni complessive nel 2016 ammontano a 165.241€ di cui il 7,6% a sostegno di situazioni locali e 92,4% a sostegno degli interventi internazionali.
Il Centro di Ascolto ha incontrato 250 persone in 450 sessioni. Ha curato la distribuzione di circa 1700 pacchi di aiuti alimentari nei confronti di 300 beneficiari (30% italiani, 70% immigrati); prodotti alimentari per l’infanzia sono stati erogati a 20 famiglie. Sono state evase, parzialmente o totalmente, 230 richieste di vestiario. Sono stati compiuti 70 interventi di sostegno economico (affitti, buoni pasto, utente, spese mediche).
Preventivo 2017
Continuano ad affluire offerte finalizzate a specifici progetti, nel ringraziare i benefattori ci si augura che le persistenti difficoltà delle nostre comunità consentano comunque il sostanziale mantenimento degli impegni preventivati per un ammontare complessivo di 137.000€.
Per la copertura delle spese vive dell’associazione è previsto un fondo di accantonamento per un ammontare di 13.000€.
L’Assemblea pone l’accento sulla delicatezza della fase socioeconomica che il comprensorio tolentinate e dell’alto maceratese, in genere, stanno affrontando. Sono all’evidenza generale l’aggravamento delle situazioni di disagio ed una modifica delle composizione delle richieste di sostegno, attualmente fronteggiate attraverso l’emergenza messa in atto dalla Protezione civile e dalle istituzioni nazionali e locali, successivamente alla crisi sismica dell’agosto 2016. Sermit Onlus partecipa, unitamente alle istituzioni locali (comune, ambito sociale) ed alle principali associazioni di volontariato, al “Tavolo della Povertà” con l’obiettivo di attuare interventi di presa in carico delle situazioni di marginalità sociale al fine di favorirne il definitivo superamento. E’ evidente come la situazione oggettiva attuale non agevoli questo auspicato processo di lotta alla povertà ed alla emarginazione sociale".
Un gruppetto di terremotati ospiti del camping Holiday a Porto Sant'Elpidio (Fermo) ha dato vita a una protesta davanti all'hotel contro i criteri con cui sono stati individuati i circa 160 sfollati che dovranno spostarsi dal camping in strutture di Lido di Fermo e Marina Palmense per lasciar posto ai turisti che hanno già prenotato. Le casette nelle Marche non ci sono ancora, e circa 400 terremotati alloggiati in 4 camping del Fermano e del Maceratese (sulle 300 strutture che hanno garantito finora la piena ospitalità) dovranno affrontare un ulteriore 'strappo' per chi ha già dovuto abbandonare casa, abitudini, certezze. Secondo Ludvina Cinti, una dei manifestanti, e i Comitati 'la ri-scossa' e 'la nostra terra trema, noi no', componenti della stessa famiglia verrebbero ''mandati in due alberghi diversi, spostano gente con handicap, sparpagliano le comunità penalizzando ulteriormente chi ha ancora un lavoro''.
Ai giornalisti vengono mostrate le lettere che la Regione Marche ha inviato ai titolari dei camping chiedendo collaborazione, anche ai nome dei sindaci, e dell'Anci, per ''evitare spostamenti da un luogo all'altro'' e nuovi ''disagi materiali e psicologici'' per persone che hanno già tanto sofferto. L'assessore regionale Moreno Pieroni ieri ha assicurato che ''nessuno sarà forzosamente spostato dal luogo dove attualmente è ospitato'' e che la Regione ''si attiverà per sensibilizzare ulteriormente i titolari delle strutture''. Ma il vicepresidente dell'Unioncamping Toni Montevidoni, che stamani ha incontrato i manifestanti, non ci sta. Sottolinea che tutti i titolari dei camping ''hanno fatto il massimo per garantire in questi mesi accoglienza e supporto agli sfollati, una disponibilità prorogata fino a quando è stato possibile, fuori da ogni obbligo contrattuale e convenzione''.
Sono oltre 10 mila le tonnellate di macerie del terremoto trattate finora presso il Consorzio Cosmari di Tolentino, individuato come Sito di Temporaneo delle macerie provenienti dalle demolizioni di edifici a Tolentino, Pioraco, Castelsantangelo sul Nera, Visso, San Ginesio, San Severino Marche, Pieve Torina. I dati sono stati resi noti durante una visita nell'impianto della relatrice del terzo decreto sul sisma e responsabile nazionale Ambiente del Pd Chiara Braga, che era accompagnata dai parlamentari Piergiorgio Carrescia e Mario Morgoni e dall'assessore regionale all'Ambiente e Protezione Civile Angelo Sciapichetti.
La selezione delle macerie consente di recuperare materiali che vengono avviati al riciclo, compresi gli inerti. Un'attività affidata al Cosmari in virtù dell'impiantistica e dell'esperienza maturata nel settore. Sciapichetti ha annunciato che è stato raggiunto un accordo per un'area di stoccaggio delle macerie anche nel comune di San Ginesio (ANSA).
Il 30 Aprile 2017 torna ad Appignano la classica Fiera d'Aprile: un appuntamento da non perdere, con il mercato che occupa l'intero centro del Paese e ricco di tanti altri eventi pensati per i visitatori e gli appignanesi.
In piazza l'Asilo Nido “Gli amici di Pollicino” organizzano una giornata dedicata ai bambini, dalle 10 del mattino alle 18.00, con trucca-bimbi, palloncini e il teatro dei burattini.
Sempre in Piazza Umberto I ci sarà per tutto il giorno l'esposizione delle ceramiche .
Si potranno poi degustare i legumi che hanno reso celebre il paese. E proprio legato ai Legumi, ci sarà l'evento più importante della giornata: la presentazione della DE.C.O (denominazione comunale di origine) concessa di recente dall’Amministrazione Comunale al mondo dell’Agricoltura Appignanese, attraverso l’approvazione del disciplinare di produzione “I Legumi di Appignano”. Il progetto cercherà di valorizzare i prodotti locali, di renderli riconoscibili nei confronti del consumatore finale, garantendone la tracciabilità, la tipicità e qualità attraverso appunto l’utilizzo del marchio De.Co, Si cercherà di garantire il mantenimento e la migliore diffusione delle tecniche tradizionali integrate alle moderne tecniche conservative e infine di rendere possibile la costituzione di un circuito di qualità locale a cui partecipano oltre i produttori, anche i trasformatori, i ristoratori ed i distributori a vario titolo. E tutto questo grazie anche alla nascita del nuovo progetto Appignano.shop, portale promosso dal Comune di Appignano per mettere in rete le attività commerciali locali.
Tanti eventi interessanti e da non perdere quindi, tutti racchiusi nella cornice della splendida e interessante Fiera d'Aprile.
Nella giornata di oggi è stato completamente riaperto al traffico il ponte sul lago di Fiastra. La conclusione dei lavori assume un’importanza strategica per tutto il comprensorio anche in virtù della ricostruzione che vedrà sicuramente nell’area un’intensificazione del traffico. Come si ricorderà, i lavori di messa in sicurezza del ponte erano stati appaltati diversi anni fa ma le strette maglie del patto di stabilità ne avevano impedito l’esecuzione fino al 2016 quando è stato possibile dar corso alla messa in sicurezza della struttura nel frattempo ulteriormente danneggiata dagli eventi sismici dello stesso periodo. Danni del terremoto che hanno comportato interventi più consistenti su tutto l’impalcato.
E’ stata quindi ultimata un’opera di consolidamento importantissima. “Dopo aver concluso la prima parte dei lavori appaltati per 550.000 euro – ci dice il Presidente Pettinari – che rappresenta sicuramente la parte più importante dell’opera di restyling nel suo complesso, resta la realizzazione dei marciapiedi, dell’impianto di illuminazione ed altri interventi di rifinitura. Opere anche queste di non secondaria importanza soprattutto per la sicurezza dei turisti. I lavori in questione verranno appaltati da qui a poco e la spesa prevista è di 300.000,00 euro. Alla riapertura del ponte, oltre al Presidente Pettinari e all’ing. Mecozzi erano presenti il Sindaco di FiastraCastelletti, ed il suo Vice Scaficchia.
Una nuova struttura socio sanitaria da realizzare a Camerino (MC) nelle Marche, capace di ospitare fino a 35 anziani non autosufficienti. È il cuore del progetto ‘Casa Amica’, firmato oggi nella sede della Croce Rossa Italiana a Roma da Francesco Rocca, Presidente CRI e Gianluca Pasqui, Sindaco di Camerino, alla presenza del Presidente del Comitato Regionale CRI Marche Fabio Cecconi e del Presidente del Comitato Territoriale di Camerino Gianfranco Broglia.
Il centro inizialmente destinato agli anziani, in questo momento senza strutture che possano accoglierli, sarà in grado di rispondere alle diverse esigenze che arriveranno nel tempo dal territorio, trasformandosi superata la fase della post-emergenza, in un centro polivalente rivolto a persone di tutte le età con spazi di formazione e per attività culturali, educative e ludiche. Un luogo dove aggregarsi e cercare di ricostruire il tessuto sociale delle comunità colpite dal sisma.
“Iniziative come quella di oggi sono l’esempio del grande cuore dell’Italia di cui Croce Rossa è un vero e proprio simbolo. Un esempio dell’Italia che aiuta. È il primo vero passo verso un nuovo inizio. Il nuovo centro di Camerino non servirà solo per il nostro Comune ma per tutto l’entroterra della provincia di Macerata”, ha commentato il Sindaco Pasqui.
Un momento importante, quello di oggi, anche per il Presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca: “La firma di questo protocollo rappresenta un importantissimo segnale , di cui siamo felici- ha commentato-. Voglio però ricordare che attività come questa non sarebbero possibili senza le donazioni di tantissime persone che ripongono in noi la loro fiducia”.
“L’impegno della Croce Rossa - ha aggiunto il Presidente Rocca- è quello di mettersi a disposizione non solo per le grandi opere ma anche per rispondere alle piccole grandi necessità che arrivano dai territori in difficoltà. La nostra idea di ricostruzione parte dall’ascolto costante del territorio”
Abbiamo ricevuto la segnalazione di un nostro lettore che ci ha fatto presente come nel parcheggio della Castellara, dietro alla concessionaria di auto, siano fermi da prima di Pasqua un paio di camper, ora diventati tre. Il bello è che Civitanova è già dotata di un'aera camper ma non è quella e a dire il vero, quel parcheggio sarebbe ad uso esclusivo di automobili e non certo per tali mezzi ingombranti, come indica chiaramente il cartello posto all'ingresso.
Essendo passate più di due settimane senza che sia successo ancora niente, si vuole rendere pubblica questa segnalazione affinché chi di dovere si presenti a chiedere conto di quel parcheggio e a prendere i relativi provvedimenti.
Verrà benedetta domani mattina, 29 aprile, alle ore 9 da don Andrea Leonesi la nuova ala del cimitero comunale di Tolentino.
“In questi giorni - ha detto il sindaco Giuseppe Pezzanesi – riusciamo a concretizzare un altro obiettivo che ci eravamo prefissati e che copriva un aspetto fondamentale del nostro programma elettorale. Ben sappiamo quanto la cittadinanza tenga ai propri cari e quanto sia necessario l’aumento dei loculi e degli spazi cimiteriali. Con questa nuova ala del cimitero riusciamo ad andare incontro alle tante richieste dei cittadini che da anni aspettano di vedere collocate al meglio le salme dei propri familiari.”
La nuova ala, realizzata nella parte più alta della collina che ospita il cimitero monumentale, è costituita da 2 blocchi da 10 gallerie per un totale di 1.120 loculi e 360 ossari. I lavori, durati circa 5 anni, hanno consentito di portare a termine un’opera molto importante per una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro. Sistemata anche l’intera area circostante con piantumazioni e con la realizzazione di una strada e di un piccolo parcheggio che consentono di raggiungere la nuova ala in modo agevole abbattendo ogni tipo di barriera per i diversamente abili.
A breve tutte le famiglie che hanno già stipulato la convenzione per i nuovi loculi e che temporaneamente hanno sistemato le salme dei propri cari in altre zone del cimitero potranno recarsi presso gli Uffici di palazzo Europa per concordare il trasferimento. La nuova ala del cimitero consentirà anche lo spostamento di tutte le salme della Galleria di Ponente del cimitero storico, gravemente danneggiata dal sisma.
Il trasferimento, con tutta probabilità, avrà inizio già a partire dai prossimi mesi. “Quest’amministrazione – ha ribadito il sindaco – ha dimostrato con i fatti che l’impegno e la responsabilità delle scelte pagano tutta la popolazione. In questi cinque anni abbiamo portato a termine tantissime opere pubbliche, molte delle quali incompiute da anni, riuscendo laddove chi ci ha preceduto ha miseramente fallito”.
"A seguito all'incontro tenutosi ieri con i rappresentati dei comitati delle persone attualmente ospitate nelle strutture ricettive della costa, si è convenuto che nessuno sarà forzosamente spostato dal luogo dove attualmente è ospitato". Così in una nota l'assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni.
"La Regione Marche - aggiunge - si attiverà per sensibilizzare ulteriormente i titolari delle strutture, che ringrazio per quanto assicurato sinora, sui disagi fisici e psicologici che subirebbero coloro che dovessero riallocarsi in altro luogo. E' stato ribadito altresì che, come programmato, l'attività di sensibilizzazione allo spostamento volontario proseguirà nelle strutture con le persone ospitate". (Ansa)
Scuola e lavoro sono "priorità assolute" per la rinascita delle zone colpite dal terremoto. Lo ha ribadito il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani al Forum ANSA sottolineando che entro settembre saranno costruite "21 nuove scuole" nei territori colpiti. Inoltre, ha aggiunto, "lavoriamo per promuovere l'economia: se non teniamo scuola e lavoro il tema dello spopolamento di quelle aree, già in essere prima del terremoto, continuerà".
"Il commissario non può essere per sempre. Ora è necessario per definire l'impianto della ricostruzione, ma, gettate le basi degli interventi, arriverà un momento in cui non ci sarà più bisogno di un commissario" ha aggiunto Errani. "La vera sfida è affrontare una situazione così grave non sempre con un sistema parallelo e straordinario, ma dotare il Paese di strumenti ordinari, senza burocrazia e con un efficace controllo di legalità".
"La ricostruzione c'è e gli strumenti anche: noi dobbiamo costruire un livello di comunicazione e conoscenza per poter utilizzare al meglio questi strumenti". Il commissario ha poi risposto ai sindaci del maceratese che ieri hanno scritto al premier lamentando ritardi, per sottolineare come i cittadini siano i primi attori del processo di ricostruzione, assieme a tutti gli altri soggetti preposti. "I sindaci sono i primi protagonisti - ha sottolineato - le critiche sono benvenute e con loro discutiamo costantemente, dialogare è un elemento importante per costruire la spinta per andare avanti. Ma l'incontro con i comitati è stato un incontro di informazione, non di contrattazione. Ciascuno deve fare il proprio mestiere". Errani ha poi definito di vitale importanza anche il dialogo con i professionisti, "che sono i protagonisti fondamentali della ricostruzione".
"Stiamo lavorando alla riduzione delle zone rosse" nei centri terremotati: i sindaci e tutti gli altri soggetti, dai vigili del fuoco ai volontari, "hanno strappato metro per metro" strade e piazze alle macerie. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, ricordando però che non sarà possibile eliminare del tutto le zone vietate: "Un nocciolo duro rimarrà e non sarà riducibile fin quando non ci sarà la pianificazione strategica per la ricostruzione".
Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi ha scritto alla Regione Marche e al prefetto di Macerata per comunicare che "i cittadini del Comune di Ussita il cui territorio è stato in zona epicentrale, alla luce dello stress fisico e psicologico a cui sono esposti a far data dal 24 agosto 2016 non possono essere spostati dalla strutture ricettive che li ospitano alla data odierna".
Il primo cittadino di Ussita si riferisce alla riallocazione degli sfollati, che hanno le case inagibili ospitati in camping, hotel e altre strutture ricettive, oggetto di una nota del Regione del 26 aprile. La risposta di Rinaldi è indirizzata anche al presidente della Regione, e agli assessori regionali al Turismo e alla Protezione civile. (Ansa)
Dopo le ultime scosse avvertite nella tarda serata di ieri, l’alto maceratese ha passato un’altra notte con la paura di ciò che poteva accadere. Nonostante sismologi e geologi parlano di aftershocks gli abitanti rimasti di queste zone continuano a vivere con l’ansia di ciò che può accadere.
"La scorsa notte abbiamo avuto compagnia..." ironizza il sindaco di Visso Pazzaglini ai microfoni dell’Ansa “Non ho completato ancora tutte le verifiche ma credo di potere escludere che ci siano stati ulteriori danni”
Anche il sindaco di Pieve Torina Gentilucci rassicura “"Le scosse della scorsa notte? Altroché se le abbiamo sentite. Ho fatto un paio di giri in paese e non mi sembra che ci siano altri gravi danni" poi aggiunge “Qui il problema vero è che su circa 1500 abitanti, ne ho 300 che vivono in roulotte, container, camper o in abitazioni di fortuna, gli altri sono sfollati lungo la costa”.
Anche gli abitanti di Visso, dai 1100 che erano prima del terremoto, sono rimasti in circa 200 e vivono in camper, roulotte e sistemazioni di fortuna.
"Hanno sentito il terremoto tutti gli 11 abitanti rimasti a Ussita", per lo più nelle frazioni, racconta il sindaco Rinaldi "Paura? Qui la terra trema ancora, ma il problema è che la pazienza è agli sgoccioli". Come altri primi cittadini, Rinaldi lamenta ritardi, soprattutto per quello che riguarda le Sae (casette). "E poi - aggiunge - abbiamo anche il problema degli sfollati", alcuni dei quali dovranno essere riallocati per liberare le strutture ricettive dove sono ospitati con l'arrivo dell'estate".
Una situazione che non può più essere sostenuta. Non solo per le continue scosse ma soprattutto per la mancanza di progettazione per un futuro sicuro nel proprio paese.
''La ricostruzione non c'è, e non ci sono neanche i presupposti perché ci sia in futuro, se le premesse continueranno a essere queste''. E' quanto 13 sindaci del maceratese scrivono in una mail inviata al premier Paolo Gentiloni. L'hanno firmata i sindaci di Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Bolognola, Camporotondo, Caldarola, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Pieve Torina, San Severino, Serravalle del Chienti.
Nella lettera i sindaci affermano che ''la questione riveste carattere di particolare urgenza. Si confida - dicono - in un tempestivo riscontro, necessario per un corretto e rispettoso rapporto tra le istituzioni''. Oltre ai ritardi e a quelle che definiscono ''inefficienze'' nella gestione dell'emergenza, i primi cittadini mettono l'accento sui servizi che ancora mancano, le macerie che restano dove stanno. Spiega all'ANSA il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci: il territorio sta morendo. Non siamo più disposti ad accettare contentini o mediazioni''.