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Curcio, "si lavora per la riduzione delle zone rosse"

Curcio, "si lavora per la riduzione delle zone rosse"

Scuola e lavoro sono "priorità assolute" per la rinascita delle zone colpite dal terremoto. Lo ha ribadito il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani al Forum ANSA sottolineando che entro settembre saranno costruite "21 nuove scuole" nei territori colpiti. Inoltre, ha aggiunto, "lavoriamo per promuovere l'economia: se non teniamo scuola e lavoro il tema dello spopolamento di quelle aree, già in essere prima del terremoto, continuerà".

"Il commissario non può essere per sempre. Ora è necessario per definire l'impianto della ricostruzione, ma, gettate le basi degli interventi, arriverà un momento in cui non ci sarà più bisogno di un commissario" ha aggiunto Errani. "La vera sfida è affrontare una situazione così grave non sempre con un sistema parallelo e straordinario, ma dotare il Paese di strumenti ordinari, senza burocrazia e con un efficace controllo di legalità".

 "La ricostruzione c'è e gli strumenti anche: noi dobbiamo costruire un livello di comunicazione e conoscenza per poter utilizzare al meglio questi strumenti". Il commissario ha poi risposto ai sindaci del maceratese che ieri hanno scritto al premier lamentando ritardi, per sottolineare come i cittadini siano i primi attori del processo di ricostruzione, assieme a tutti gli altri soggetti preposti.
    "I sindaci sono i primi protagonisti - ha sottolineato - le critiche sono benvenute e con loro discutiamo costantemente, dialogare è un elemento importante per costruire la spinta per andare avanti. Ma l'incontro con i comitati è stato un incontro di informazione, non di contrattazione. Ciascuno deve fare il proprio mestiere". Errani ha poi definito di vitale importanza anche il dialogo con i professionisti, "che sono i protagonisti fondamentali della ricostruzione".

"Stiamo lavorando alla riduzione delle zone rosse" nei centri terremotati: i sindaci e tutti gli altri soggetti, dai vigili del fuoco ai volontari, "hanno strappato metro per metro" strade e piazze alle macerie. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, ricordando però che non sarà possibile eliminare del tutto le zone vietate: "Un nocciolo duro rimarrà e non sarà riducibile fin quando non ci sarà la pianificazione strategica per la ricostruzione".

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