Sarà il sindaco Romano Carancini a ricevere la targa di "Macerata Città del Sollievo" da parte di un rappresentante della fondazione nazionale Gigi Ghirotti di Roma. La cerimonia di consegna, venerdì 12 maggio alle 20.45 all'auditorium della Domus San Giuliano nell'ambito del congresso Pallium Marche 2017. La notizia è stata resa nota questa mattina, 2 maggio, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del primo cittadino, dell’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini e del direttore del reparto di Terapia e Cure Palliative dell'ospedale di Macerata, Luigi Filippo Nardi.
In questi anni, centinaia di enti locali si sono distinti nell’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà in adempimento alla direttiva istitutiva della Giornata del Sollievo. La fondazione, con il patrocinio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) riconosce, alle città che ne fanno richiesta, l’attestato simbolico di “Città del Sollievo”, a testimonianza del loro impegno partecipativo, informativo e formativo nella promozione della cultura del sollievo attraverso le associazioni locali di volontariato, le istituzioni sanitarie territoriali e scolastiche.
Come scrisse Gigi Ghirotti, “l’importante sia durante la vita sia di fronte alla morte è non sentirsi abbandonati e soli”. Requisiti, infatti, sono: l’avere sul proprio territorio realtà socio-sanitarie dedite alla ricerca, al ricovero, alla cura, all’accoglienza della persona sofferente distintesi nella realizzazione di progetti di umanizzazione delle cure e affrancamento dal dolore inutile e/o la presenza di associazioni di volontariato che rappresentano punti di riferimento tangibili e insostituibili nel “prendersi cura” della persona sofferente in tutti i suoi bisogni, la cui dignità è un valore inalienabile da rispettare sempre.
Subito dopo è prevista l’esibizione del complesso Vox Poetica Ensemble, con un repertorio di musica sacra barocca per soli, coro e basso continuo. Si tratta di un ensemble di Fermo, ma al suo interno ci sono anche alcuni maceratesi, che si esibirà in Ein’Fest Burg, inno del Protestantesimo.
L’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini, ha ringraziato il dottor Nardi e il suo reparto per il "sostegno alle famiglie e ai malati. Il comune di Macerata cerca di accompagnare i cittadini e le famiglie nei momenti di difficoltà tenendo conto delle loro fragilità. Con le nostre politiche cercheremo di onorare il riconoscimento che ci sarà dato tra pochi giorni”. Infine il sindaco Romano Carancini ha voluto ricordare che “entrare nella rete delle Città del Sollievo ci carica di responsabilità. Vuol dire porre in essere una serie di azioni importanti e saperle comunicare” e parlando di umanizzazione della sanità ha affermato che “l’amministrazione comunale ha voluto condividere questo percorso che ci impegna in questa occasione per raccontare che in questa città c’è una struttura, l’Hospice, in grado di rispondere a certe esigenze. Siamo onorati e ci fa piacere che questo riconoscimento avvenga nel corso di Pallium Marche dove anche la cultura può colorare e condire un’occasione particolare”.
Ciità del Sollievo sono anche: Ripatransone (Ascoli Piceno), Larino (Campobasso), Bucchianico (Chieti), Certaldo (Firenze), Rieti, Venosa (Potenza), Rionero in Vulture (Potenza), San Giovanni Rotondo (Foggia), Assisi (Perugia), Aviano (Pordenone), Borgo Valsugana (Trento) e Cassano allo Ionio (Cosenza).
Sono stati consegnati oggi a Tolentino da Sara Doris, Presidente della Fondazione Mediolanum Onlus, i due premi del Bando “Infanzia al Centro” del valore complessivo di € 100.000 a due associazioni che si sono distinte sul territorio colpito dal sisma con progetti a favore dell’infanzia. In particolare, € 70.000 sono stati assegnati ad Apurimac Onlus per il progetto “Spazi sicuri per i giovani di Tolentino” “perché presenta molti aspetti che lo rendono completo e pieno di significato. Il progetto intende riabilitare gli ambienti del convento di San Nicola da Tolentino considerati inagibili a seguito del terremoto per ripristinare le attività rivolte a bambini e giovani della città. Il convento, viene aperto alla comunità, a giovani e bambini, senza preclusioni di credo e diventa un luogo vivo di scambio e crescita, ancor più importante in un contesto di ripresa per curare i traumi e le ferite che il sisma ha lasciato dentro a tanti bambini della città. Inoltre si tratta di un luogo storico e simbolico ed è importante che la storia delle città colpite dal terremoto non venga persa”.
Il secondo premio di € 30.000 è andato all’Associazione L’Albero della Vita per il progetto “Ricostruire le storie” perché “ha dimostrato di essere un partner affidabile e molto competente nell’ambito degli aiuti all’infanzia in Italia. Il progetto si prefigge di avviare attività ludico ricreative e servizi di supporto psicologico ai bambini e alle famiglie di Acquasanta Terme (AP), paese gravemente danneggiato dal terremoto, in collaborazione con gli enti del territorio”.
L’attivazione di un percorso educativo rivolto all’infanzia persegue la finalità di fornire un punto di riferimento nel territorio per i minorenni e i nuclei familiari coinvolti nelle problematicità relative al sisma e alla ricostruzione. Protezione del bambino, accoglienza, sostegno alla famiglia e partecipazione attiva nel contesto post sisma sono le principali finalità che il centro educativo si propone, alla luce della necessità di accompagnare l’emergere delle potenzialità degli individui (adulti e bambini), dei gruppi e della comunità, nel processo di ristrutturazione esterna ma anche e soprattutto interiore in cui sono impegnati.
Con il Bando “Infanzia al Centro” - ha dichiarato Sara Doris, Presidente di Fondazione Mediolanum Onlus - abbiamo voluto dare il nostro contributo per stare vicino alle popolazioni colpite dal sisma, mantenendo viva l’attenzione anche nella fase post emergenziale. C’è ancora molto da fare per le persone – continua Sara Doris - in particolare per i bambini a cui rivolgiamo la nostra attenzione perché rappresentano la speranza e il futuro del mondo e da soli non possono uscire dal disagio e dalle difficoltà. Con la Fondazione - conclude Sara Doris - negli ultimi 12 anni siamo riusciti ad aiutare 51.000 bambini in condizione di disagio in Italia e in 39 paesi del mondo, erogando € 10 milioni a 309 progetti. Auspico che la Fondazione possa incrementare sempre di più il proprio sostegno all’infanzia”.
Tra le molte proposte del Primo Maggio civitanovese, nella piazzetta del Lido Cluana è andato in scena Suonami!, iniziativa musicale organizzata dal Comune e dall’Azienda dei Teatri, per invitare le persone a suonare uno strumento.
Nello spazio tra le due palazzine liberty è stato piazzato un pianoforte a disposizione del pubblico e chiunque, dal musicista al semplice appassionato o curioso, poteva sedersi è suonare ciò che voleva per gli astanti.
Alla tastiera del pianoforte rosso si sono alternate diverse persone, alcune veramente molto brave e poi è arrivato lui, il Maestro Lorenzo Di Bella, direttore artistico dell’Accademia Pianistica delle Marche di Recanati e vincitore di una mmiriade di concorsi nazionali ed internazionali, che ha dato un saggio della sua classe. Prima ha riscaldato e divertito il pubblico con una brano molto conosciuto ed orecchiabile e poi ha lasciato andare le dita ed ha eseguito un brano di tutt'altro spessore, lo studio op.10 n.12 di Chopin, conosciuto anche con il titolo apocrifo "La caduta di Varsavia".Una vera meraviglia ascoltarlo ed un onore avere a Civitanova un personaggio di tale caratura che ricordiamo, mercoledì 10 maggio sarà al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta per il concerto di chiusura della manifestazione "Civitanova Classica Piano Festival", di cui tra l'altro è anche direttore artistico.
"Invece di incolparci l'un l'altro dovremmo collaborare, proponendo idee costruttive e non distruttive. Dovremmo far sì che la movida - che è parte integrante del mondo universitario della città - sia regolamentata e non cancellata". Questo il commento del titolare del Maracuja Cafè di Macerata Roberto Buratti in risposta alla polemica sollevata da Marco Guzzini, gestore di Di Gusto.
"Voglio ricordare a Marco - prosegue Buratti - che l'anno scorso lui gestiva il Venanzetti facendo ballare fino alle tre di notte in suolo pubblico senza licenza. Anche per lui la movida era pane quotidiano e rappresentava una fonte di guadagno e sussistenza. Perciò quando afferma che bisognerebbe chiudere a mezzanotte dice cose completamente fuori luogo".
"In questi giorni sta partendo la pedonalizzazione del centro storico. Se ci aggiungiamo anche la cancellazione della movida universitaria saremo costretti a chiudere bottega, come hanno fatto tanti altri nostri colleghi grazie alle scelte delle ultime amministrazioni. Mi permetto di esprimere queste mie opinioni - afferma il titolare del Maracuja Cafè - perché da quattro anni investo molti soldi per eventi che arricchiscono la città tutta e dai quali traggono vantaggio anche molti colleghi".
"Finalmente si parla della questione movida, anche se qualcuno purtroppo lo fa in maniera sbagliata. L'unico modo per poter convivere serenamente in maniera fruttuosa sarebbe quello di coinvolgere esercenti, amministrazione comunale e residenti in un confronto costante sulle problematiche ma anche - conclude Buratti - sui vantaggi che questa città trae dalla vita notturna degli studenti universitari".
Poco meno di trenta moto partite dalla provincia di Macerata, Ancona e Pesaro hanno portato pacchi di generi alimentari ad alcune famiglie terremotate di Camerino, guidando i loro "destrieri" a Visso per un aperitivo.
Tappa finale a Monte Cavallo, dove i motociclisti del gruppo fb "Eliche Marchigiane", amministrato da Aimone Maggi, Alessandro Tinti, Fausto Carsetti e Paolo Scarselletta, hanno sostato per un lauto e gustosissimo pranzo presso il ristorante "Il Nido dell'Aquila".
Un aiuto non solo alle famiglie quindi, ma anche ai commercianti di questi territori devastati che, con l'arrivo della buona stagione, tutti ci auguriamo che non vengano dimenticati.
Prevista per oggi, martedì 2 maggio, la pubblicazione del secondo bando per il reperimento di alloggi invenduti e disponibili, che potranno essere utilizzati in sostituzione delle SAE (soluzioni abitative di emergenza - “casette”) dai cittadini colpiti dal sisma, in attesa della ristrutturazione o ricostruzione delle proprie abitazioni.
Il bando contiene i nuovi criteri, stabiliti dal Decreto Legge n.8/2017, convertito con Legge 45/2017.
Sarà disponibile sui siti www.erap.marche.it e www.regione.marche.it (sezioni "Ufficio Speciale Ricostruzione Marche", "Sisma Marche" e "Bandi", raggiungibili dagli appositi banner della home page) e resterà aperto per 15 giorni.
Con il primo bando sono già state reperite 1056 abitazioni, per le quali partiranno subito i sopralluoghi per la verifica del rispetto dei criteri stabiliti.
È stato inviato sabato scorso, 29 aprile, l'ordine per le 39 strutture abitative di emergenza che ospiteranno altrettanti nuclei familiari del territorio di San Ginesio rimasti senza casa a seguito della serie sismica iniziata lo scorso agosto.
Entro ottobre prenderanno vita tre nuovi piccoli nuclei abitativi: 13 casette saranno costruite in Viale del Tramonto, alle porte del centro storico; 7 a Santa Maria in Altocielo; 19 a Pian di Pieca. Delle tre aree, soltanto quest'ultima è di proprietà comunale. Per le altre due, private, sono stati emessi i decreti di occupazione, in corso di notifica.
Il Comune sanginesino chiude così un altro importante capitolo, che ha visto la necessità di un riscontro incrociato fra tutte le richieste fatte dai cittadini e le schede AEDES, la cui compilazione doveva confermare l'esito "E" relativo all'inagibilità di ciascuna abitazione.
A fine giugno inizieranno i lavori per l'urbanizzazione delle aree.
Un segno della prossimità e dell'attenzione riservata in 150 anni di presenza sul territorio alla comunità; un gesto nel segno della cultura d'impresa radicata nella visione del fondatore Girolamo Varnelli: etica della responsabilità, attenzione alle risorse tangibili e intangibili, sviluppo sostenibile per le persone e l'ambiente.
Con questo spirito rinasce, dopo il terremoto, l'area dello storico bar pizzeria Varnelli a Maddalena di Muccia, diventando Area Varnelli 'Ripartiamo dalla comunità'. Un nome che rimanda a una lunga storia di viaggi e transiti tra Marche e Umbria, un luogo che ha rappresentato per generazioni di viaggiatori l'approdo sicuro. Il progetto prosegue il dialogo della Varnelli con le istituzioni locali che ha trovato una prima espressione concreta nella riattivazione del mercato del lunedì.
Per volontà della famiglia, già dal 21 novembre scorso, la comunità locale ha potuto disporre dell'ampio piazzale di quella che negli anni '50 fu la prima pizzeria della provincia.
(fonte e foto ANSA)
Una bella storia di solidarietà e di amicizia è quella che vede protagonisti i comuni di Cassano D’Adda in Lombardia e San Severino Marche. Al centro di tutto Valeria e Chiara, due amiche sin dai tempi delle elementari quando, dopo il terzo anno di scuola Valeria, ora professoressa a San Severino, torna nelle Marche con la Lombardia nel cuore.
Dopo il terremoto che ha colpito la nostra regione è Chiara che parte dalla Lombardia con un camper di aiuti che poi verrà donato a una famiglia di Visso che aveva appena perso la casa.
E insieme alla sua amica del cuore e alla volontaria e mamma Claudia Paciaroni attivano una grande rete di solidarietà che si ufficializza nella creazione dell’associazione “108 Una scuola per la vita”.
Lo scopo è quello di trovare fondi per poter donare alla scuola di San Severino delle casette di legno che sostituiscano i laboratori che ora non ci sono più.
Ed è così che, nell’ambito delle numerose iniziative organizzate dalle volontarie, sabato 28 aprile anche i professori dell’Università di Camerino Claudio Di Celma ed Emanuele Tondi hanno portato il loro contributo parlando del terremoto e mostrando le immagini del comune di Camporotondo di Fiastrone, di cui il secondo è sindaco.
Tondi, prima della sua presentazione, ha tenuto a proiettare un video del suo comune, duramente colpito dal terremoto, ma che si sta rimettendo in piedi grazie all’ottimismo e alla voglia di fare dei suoi abitanti.
E’ intervenuto anche l’assessore del comune di San Severino Marche Tarciso Antognozzi a testimoniare la gratitudine dell’amministrazione per quanto il comune di Cassano d’Adda sta facendo.
Una bella storia di solidarietà aldilà dei confini regionali.
Dopo il tutto esaurito del weekend pasquale e del ponte per il 25 aprile, anche la Festa del Lavoratori registra un massiccio numero di presenze a Civitanova.
La città ha cominciato a svegliarsi ed animarsi sin dalle prime ore del mattino con la pista ciclabile molto frequentata, tanto dagli amanti delle camminate che da runners e ciclisti.
Il meteo è stato benevolo per l'ennesima volta (anche se il cielo è diventato molto nuvoloso nel pomeriggio e verso le 19 è caduta anche qualche goccia di pioggia. E' stato bello al mattino e nel primo pomeriggio) e ha regalato una giornata quasi perfetta, calda e assolata, che ha spinto molti a sdraiarsi in spiaggia per prendere la tintarella in attesa del pranzo. Qualcuno si è organizzato ed ha portato tutto l'occorrente per mangiare in spiaggia, ma sono tanti quelli che hanno deciso mangiare nei ristoranti degli stabilimenti balneari che anche oggi hanno registrato il tutto esaurito. A completare l'offerta gastronomica, negli spazi dell'Ex Ente Fiera c'è lo "Street Food Time" con diciassette stilosi food truck da ogni regione d'Italia che dall'altro ieri stanno dando la possibilità di degustare oltre cento proposte gastronomiche differenti.
Sul lungomare sud, dalle 9:30 di questa mattina è andata in scena la prima edizione della Stra.. Bimbi, una gara di corsa su strada per bambini dai 6 ai 15 anni organizzata dall'Atletica Civitanova. I piccoli sportivi si sono cimentati, in base alla loro età, in percorsi da 400 metri per i più piccoli, fino ai 1600 per i più grandicelli.
Sempre nello stesso lungomare c'è il tradizionale mercatino, come al solito affollatissimo e si stava attrezzando il palco per lo spettacolo musicale del pomeriggio: il “Believers Band Show”, con l'ensemble di 7 elementi capitanata da Luca Ciarpella che presenterà il suo vasto repertorio tra blues, rock e funky.
Nonostante le varie feste ed iniziative di molti comuni vicini, il primo maggio civitanovese è ormai un realtà affermata e consolidata.
Sono trecentomila i marchigiani adulti (25%) che hanno scelto di fare una gita fuori porta, con il classico picnic al mare, in montagna, in campagna o comunque nel verde. E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti-Ixè per la Festa del lavoro: la maggioranza (29 per cento) ha scelto di restare in casa propria o di parenti e amici, mentre il 10% approfitterà della ricorrenza per partecipare a manifestazioni, eventi e concerti, più un altro 9% che ha optato per la vacanza.
Tra chi ha preferito la gita fuori porta, il "must" sono le braciolate sul posto, ma anche le fave e pecorino, al top delle preferenze per festeggiare il primo maggio nelle aree terremotate, dove il classico abbinamento è la dimostrazione della voglia di tornare alla normalità, grazie anche al mezzo milione di italiani che nei ponti primaverili ha scelto di recarsi nelle aree del Centro Italia, secondo un'analisi Coldiretti-Ixè. Segnali positivi arrivano anche dagli agriturismi colpiti dal sisma, un trend da sostenere con misure efficaci. (Ansa)
''Nessuno sfollato ospite dei camping verrà costretto a trasferirsi in un'altra struttura. Chi si vuole spostare lo farà spontaneamente. Questa è la linea dettata dal presidente delle Marche Luca Ceriscioli nei giorni scorsi, e a questa ci atteniamo''. Lo ha detto all'ANSA l'assessore regionale Moreno Pieroni, commentando la protesta dei comitati degli sfollati del camping Holiday di Porto Sant'Elpidio (Fermo), che in piccola parte dovrebbero trasferirsi a pochi km di distanza per lasciar posto ai turisti.
''Abbiamo chiesto ai camping di prorogare l'accoglienza, e siamo comunque pronti a individuare le soluzioni più adatte per chi deciderà di trasferirsi, salvaguardando i diritti di tutti, anziani e disabili in primo luogo''. ''Vedremo dopo il 2 maggio come muoverci'' conclude Pieroni.
''Credo sia arrivato il momento in cui la gestione del post terremoto debba passare ai Governatori: il Governo e il premier Gentiloni affidino il ruolo di Commissari alla ricostruzione ai 4 presidenti di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo''. Lo dice l'assessore al turismo e cultura delle Marche Moreno Pieroni, che sta gestendo la vicenda degli sfollati ospiti negli hotel e nei camping della costa.
Nessuna critica o polemica con il Commissario Vasco Errani, ''ma la devastazione è troppo grande, i problemi sono tanti, ed è giunta l'ora che siano i presidenti, oggi vice commissari, a svolgere la funzione di commissari a pieno titolo nei rispettivi territori. Chiederemo ai nostri parlamentari di impegnarsi in questo senso'' ha aggiunto l'assessore regionale Pieroni.(Ansa)
Il 2 maggio una rappresentanza del comitato degli sfollati del sisma 'La mia terra trema io no' verrà ricevuta dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti: i terremotati spiegheranno perché si oppongono al trasferimento dai camping in cui si trovano attualmente a Porto Sant'Elpidio in altre strutture di Lido di Fermo e Marina Palmense. Ieri, dopo aver ricevuto dalla Protezione civile regionale i primi voucher per il trasloco, un gruppo di sfollati ha dato vita ad una protesta davanti al camping Holiday. ''C'erano molti errori nell'indicazione dei nuclei familiari da spostare'' spiega Ludvina Cinti, ospite dell'Holiday.
''Hanno separato famiglie, consegnato il voucher a persone affette da handicap grave, per poi scoprire, a fine giornata, che alcuni avevano diritto di restare''. La Regione aveva chiesto ai titolari dei tre camping interessati di prorogare l'accoglienza per i terremotati: due hanno accolto in piccola parte o in toto la richiesta, un terzo camping ha risposto di non poter annullare le prenotazioni dei turisti. In mezzo ci sono loro, gli sfollati, ''sempre più stressati - dice Ludvina -,umiliati, molti costretti a ricorrere ai farmaci per tenere a bada l'ansia''. Lo stesso quadro descritto dal sindaco di Ussita Marco Rinaldi: ''Vado alla Risacca, il camping, e vedo lo sguardo perso dei miei sfollati. Gente che in questi mesi ha cambiato perfino espressione, persone disperate. L'ho scritto al prefetto, al presidente della Regione e lo ripeto, i terremotati non possono essere spostati dalle strutture ricettive in cui si trovano ora''. (Ansa)
Con l'arrivo della bella stagione e la riapertura dei locali del lungomare centro (sembra che fino alla rotonda di recente si sia iniziato a chiamarlo così), si ripropone come tutti gli anni il problema del parcheggio selvaggio.
Nonostante siamo solo ad inizio stagione e ancora non si registra il pienone estivo, il fenomeno è già ricomparso e nelle due serate appena trascorse, quella di venerdì e quella di ieri sera, si è già iniziato a parcheggiare sulla pista ciclabile, sui parcheggi per i disabili senza esporre il permesso, sulle strisce pedonali e nel tratto iniziale di Via Regina Margherita, dalla rotonda all'incrocio, che negli ultimi anni è diventato a doppio senso di circolazione e non si potrebbe più farlo.
Nel periodo iniziale dopo il cambio di circolazione, nella via in questione erano stati messi dei cordoli per separare le due corsie che per fortuna sono stati rimossi, perché con quelli, coloro i quali andavano verso nord, a causa della sosta selvaggia dovevano passarci sopra con l'auto se volevano raggiungere la rotonda. Certo, sarebbe stato meglio mettere un po' d'ordine ed evitare di farci parcheggiare ma vista la situazione insanabile, questa è stata una saggia decisione.
A questo punto, per completare il quadro, ci manca solo di entrare nel vivo della stagione ed avere le auto parcheggiate anche all'interno della rotonda e del sottopasso, come accade tutte le estati.
Sono partiti da San Severino Marche, dove faranno ritorno il primo maggio dopo aver percorso a piedi un anello di 65 chilometri, i camminatori dell’iniziativa “In cammino per Camerino” messisi in strada per far sentire tutta la propria vicinanza e la propria solidarietà alla popolazione e alle imprese colpite dal terremoto.
Dopo una breve presentazione dell’iniziativa, ospitata all’interno del cortile del chiostro di San Domenico, la manifestazione ha ufficialmente preso il via con la prima tappa da San Severino a Camporotondo di Fiastrone passando per Serrapetrona. Domenica passaggio successivo fino a Camerino, passando per Caldarola, e poi lunedì 1 maggio rientro attraverso un suggestivo percorso, scelto con la collaborazione del Cai settempedano, fra boschi e gole del territorio.
“Siamo paesi colpiti soprattutto moralmente – ha detto il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, portando il proprio saluto e tenendo a battesimo l’iniziativa, per aggiungere subito dopo - Dobbiamo andare avanti e lottare per ricostruire. Abbiamo bisogno di uscire, cambiare aria e ritrovarci. Ripartiamo da San Severino con il vostro aiuto e con l’aiuto di tutti”.
Alla presentazione della camminata, ideata da Francesca Pucci con il patrocinio dei Comuni di San Severino, Camerino, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e dell’Università degli Studi di Camerino e la collaborazione dell’associazione “Io non crollo”, ha preso parte anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.
“A passo lento si abita un paesaggio e sono le cose più semplici a diventare le più importanti - ha spiegato Francesca Pucci, ideatrice dell’evento, alla vigilia della partenza –
Dalla similitudine tra la metafora del cammino e la vita di chi è ripartito da zero nasce l’idea di questa iniziativa”.
L’evento è assolutamente gratuito e chiunque lo vorrà potrà aggregarsi in questi tre giorni di cammino ma anche contribuire attraverso l’acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale in vendita nei locali presenti lungo tutto il percorso.
Luciano Ruffini, già sindaco di Tolentino per due mandati, è il nuovo presidente dell'associazione Sermit Onlus (Servizio Missionario Tolentino). Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci dell’associazione, attiva nello sviluppo di adozioni a distanza e di microprogetti di solidarietà internazionale (India, Uganda, Brasile) e, localmente, attraverso un “Centro di Ascolto”, con azioni di prossimità e contrasto alle situazioni di disagio sociale e di povertà in genere.
Ogni due anni la onlus rinnova il proprio direttivo al fine di consentire la rotazione e il rinnovo dei ruoli nell’ambito dell’associazione. L’assemblea ha espresso il proprio apprezzamento per l’azione svolta al direttivo uscente con particolare gratitudine al Presidente Silvano Vellante che ha guidato il Sermit per 4 anni.
Si è successivamente proceduto al rinnovo che ha registrato indicazioni per 12 soci risultando nominati i seguenti componenti: Anna Antonelli, Tarcisio Giuliani, Sante Pascucci, Vincenzo Piccinini, Luciano Ruffini, Silvano Vellante e Giorgio Ventura.
Alla prima convocazione del direttivo, si sono registrate le dimissioni, per motivi personali, di Tarcisio Giuliani e il subentro di Paolo Ruggeri. Il direttivo ha quindi indicato nelle persone di Luciano Ruffini e Sante Pascucci il presidente ed il vicepresidente per il mandato biennale che inizia in questi giorni.
L’assemblea ha sottolineato l’esigenza di improntare il mandato all’insegna della concretezza e della vicinanza alle situazioni di povertà e disagio, fortemente aggravate dal perdurare dello sciame sismico e della crisi economica da tempo in atto. "Particolare cura" si legge in una nota "necessita dedicare al sostegno materiale e all’affiancamento delle situazioni di emarginazione che affliggono le fasce deboli della popolazione, siano esse costituite da nativi locali o derivanti dal massiccio processo migratorio avvenuto negli ultimi decenni e tuttora in atto.
Il benessere socio-economico della popolazione è condizione imprescindibile per il rilancio della città e del suo ruolo territoriale. Sermit Onlus, nel ribadire la propria vocazione a sostegno delle tradizionali iniziative missionarie internazionali di ispirazione cattolica, intende confermare la propria presenza nel tessuto locale offrendo la propria collaborazione alle associazioni ed alle istituzioni territoriali perseguendo percorsi improntati a concretezza e trasparenza che abbiano come obiettivo il contrasto alla emarginazione ed il benessere sociale".
Oltre al rinnovo del direttivo, all'ordine del giorno c'erano anche l'approvazione del bilancio consuntivo 2016 e il bilancio preventivo 2017.
"Il consuntivo 2016 presenta costi di esercizio per 13.128 €, in calo rispetto al 2015 (17.156 €), i ricavi d’esercizio sono stati pari a 204 €; il disavanzo di gestione ammonta a 12.924 €. In sostanza si è registrata una riduzione sia dei costi (4.027€) sia dei ricavi (236€). Le adozioni a distanza assommano a un totale di 775 (505 in India, 53 in Brasile, 217 in Uganda), con sostanziale mantenimento, nonostante le rinnovate difficoltà economiche e “sismiche”. Le erogazioni complessive nel 2016 ammontano a 165.241€ di cui il 7,6% a sostegno di situazioni locali e 92,4% a sostegno degli interventi internazionali.
Il Centro di Ascolto ha incontrato 250 persone in 450 sessioni. Ha curato la distribuzione di circa 1700 pacchi di aiuti alimentari nei confronti di 300 beneficiari (30% italiani, 70% immigrati); prodotti alimentari per l’infanzia sono stati erogati a 20 famiglie. Sono state evase, parzialmente o totalmente, 230 richieste di vestiario. Sono stati compiuti 70 interventi di sostegno economico (affitti, buoni pasto, utente, spese mediche).
Preventivo 2017
Continuano ad affluire offerte finalizzate a specifici progetti, nel ringraziare i benefattori ci si augura che le persistenti difficoltà delle nostre comunità consentano comunque il sostanziale mantenimento degli impegni preventivati per un ammontare complessivo di 137.000€.
Per la copertura delle spese vive dell’associazione è previsto un fondo di accantonamento per un ammontare di 13.000€.
L’Assemblea pone l’accento sulla delicatezza della fase socioeconomica che il comprensorio tolentinate e dell’alto maceratese, in genere, stanno affrontando. Sono all’evidenza generale l’aggravamento delle situazioni di disagio ed una modifica delle composizione delle richieste di sostegno, attualmente fronteggiate attraverso l’emergenza messa in atto dalla Protezione civile e dalle istituzioni nazionali e locali, successivamente alla crisi sismica dell’agosto 2016. Sermit Onlus partecipa, unitamente alle istituzioni locali (comune, ambito sociale) ed alle principali associazioni di volontariato, al “Tavolo della Povertà” con l’obiettivo di attuare interventi di presa in carico delle situazioni di marginalità sociale al fine di favorirne il definitivo superamento. E’ evidente come la situazione oggettiva attuale non agevoli questo auspicato processo di lotta alla povertà ed alla emarginazione sociale".
Un gruppetto di terremotati ospiti del camping Holiday a Porto Sant'Elpidio (Fermo) ha dato vita a una protesta davanti all'hotel contro i criteri con cui sono stati individuati i circa 160 sfollati che dovranno spostarsi dal camping in strutture di Lido di Fermo e Marina Palmense per lasciar posto ai turisti che hanno già prenotato. Le casette nelle Marche non ci sono ancora, e circa 400 terremotati alloggiati in 4 camping del Fermano e del Maceratese (sulle 300 strutture che hanno garantito finora la piena ospitalità) dovranno affrontare un ulteriore 'strappo' per chi ha già dovuto abbandonare casa, abitudini, certezze. Secondo Ludvina Cinti, una dei manifestanti, e i Comitati 'la ri-scossa' e 'la nostra terra trema, noi no', componenti della stessa famiglia verrebbero ''mandati in due alberghi diversi, spostano gente con handicap, sparpagliano le comunità penalizzando ulteriormente chi ha ancora un lavoro''.
Ai giornalisti vengono mostrate le lettere che la Regione Marche ha inviato ai titolari dei camping chiedendo collaborazione, anche ai nome dei sindaci, e dell'Anci, per ''evitare spostamenti da un luogo all'altro'' e nuovi ''disagi materiali e psicologici'' per persone che hanno già tanto sofferto. L'assessore regionale Moreno Pieroni ieri ha assicurato che ''nessuno sarà forzosamente spostato dal luogo dove attualmente è ospitato'' e che la Regione ''si attiverà per sensibilizzare ulteriormente i titolari delle strutture''. Ma il vicepresidente dell'Unioncamping Toni Montevidoni, che stamani ha incontrato i manifestanti, non ci sta. Sottolinea che tutti i titolari dei camping ''hanno fatto il massimo per garantire in questi mesi accoglienza e supporto agli sfollati, una disponibilità prorogata fino a quando è stato possibile, fuori da ogni obbligo contrattuale e convenzione''.
Sono oltre 10 mila le tonnellate di macerie del terremoto trattate finora presso il Consorzio Cosmari di Tolentino, individuato come Sito di Temporaneo delle macerie provenienti dalle demolizioni di edifici a Tolentino, Pioraco, Castelsantangelo sul Nera, Visso, San Ginesio, San Severino Marche, Pieve Torina. I dati sono stati resi noti durante una visita nell'impianto della relatrice del terzo decreto sul sisma e responsabile nazionale Ambiente del Pd Chiara Braga, che era accompagnata dai parlamentari Piergiorgio Carrescia e Mario Morgoni e dall'assessore regionale all'Ambiente e Protezione Civile Angelo Sciapichetti.
La selezione delle macerie consente di recuperare materiali che vengono avviati al riciclo, compresi gli inerti. Un'attività affidata al Cosmari in virtù dell'impiantistica e dell'esperienza maturata nel settore. Sciapichetti ha annunciato che è stato raggiunto un accordo per un'area di stoccaggio delle macerie anche nel comune di San Ginesio (ANSA).
Il 30 Aprile 2017 torna ad Appignano la classica Fiera d'Aprile: un appuntamento da non perdere, con il mercato che occupa l'intero centro del Paese e ricco di tanti altri eventi pensati per i visitatori e gli appignanesi.
In piazza l'Asilo Nido “Gli amici di Pollicino” organizzano una giornata dedicata ai bambini, dalle 10 del mattino alle 18.00, con trucca-bimbi, palloncini e il teatro dei burattini.
Sempre in Piazza Umberto I ci sarà per tutto il giorno l'esposizione delle ceramiche .
Si potranno poi degustare i legumi che hanno reso celebre il paese. E proprio legato ai Legumi, ci sarà l'evento più importante della giornata: la presentazione della DE.C.O (denominazione comunale di origine) concessa di recente dall’Amministrazione Comunale al mondo dell’Agricoltura Appignanese, attraverso l’approvazione del disciplinare di produzione “I Legumi di Appignano”. Il progetto cercherà di valorizzare i prodotti locali, di renderli riconoscibili nei confronti del consumatore finale, garantendone la tracciabilità, la tipicità e qualità attraverso appunto l’utilizzo del marchio De.Co, Si cercherà di garantire il mantenimento e la migliore diffusione delle tecniche tradizionali integrate alle moderne tecniche conservative e infine di rendere possibile la costituzione di un circuito di qualità locale a cui partecipano oltre i produttori, anche i trasformatori, i ristoratori ed i distributori a vario titolo. E tutto questo grazie anche alla nascita del nuovo progetto Appignano.shop, portale promosso dal Comune di Appignano per mettere in rete le attività commerciali locali.
Tanti eventi interessanti e da non perdere quindi, tutti racchiusi nella cornice della splendida e interessante Fiera d'Aprile.
Nella giornata di oggi è stato completamente riaperto al traffico il ponte sul lago di Fiastra. La conclusione dei lavori assume un’importanza strategica per tutto il comprensorio anche in virtù della ricostruzione che vedrà sicuramente nell’area un’intensificazione del traffico. Come si ricorderà, i lavori di messa in sicurezza del ponte erano stati appaltati diversi anni fa ma le strette maglie del patto di stabilità ne avevano impedito l’esecuzione fino al 2016 quando è stato possibile dar corso alla messa in sicurezza della struttura nel frattempo ulteriormente danneggiata dagli eventi sismici dello stesso periodo. Danni del terremoto che hanno comportato interventi più consistenti su tutto l’impalcato.
E’ stata quindi ultimata un’opera di consolidamento importantissima. “Dopo aver concluso la prima parte dei lavori appaltati per 550.000 euro – ci dice il Presidente Pettinari – che rappresenta sicuramente la parte più importante dell’opera di restyling nel suo complesso, resta la realizzazione dei marciapiedi, dell’impianto di illuminazione ed altri interventi di rifinitura. Opere anche queste di non secondaria importanza soprattutto per la sicurezza dei turisti. I lavori in questione verranno appaltati da qui a poco e la spesa prevista è di 300.000,00 euro. Alla riapertura del ponte, oltre al Presidente Pettinari e all’ing. Mecozzi erano presenti il Sindaco di FiastraCastelletti, ed il suo Vice Scaficchia.